nordic lifestyle magazine - novembre 2014
DESCRIPTION
Questo mese vi proponiamo uno speciale sull'autunno, con immagini accattivanti e articoli interessanti, utili per vivere al meglio questa stagione controversa. Ottime ricette, la posta dei lettori, le collaborazioni con siti di lettura e di fotografia. E per concludere, idee creative handmade, con "aspettando il natale" in occasione dell'arrivo del periodo prenatalizio.TRANSCRIPT
2014
VIAGGI PHOTO INTERIOR DESIGN STYLE FASHION FOLKLORE
VINTAGE ART SHABBY CHIC PROVENZALE COUNTRY FOOD ARCHITETTURA CULTURA EVENTI HOBBY LIBRI GREEN
Mensile illustrato sullo stile di
vita nordico, vintage, country,
shabby chic e provenzale. Una
finestra sul mondo vista e
interpretata da una redazione Ita-
liana.
Nordic Lifestyle Magazine
è una pubblicazione visibile
gratuitamente, sul portale ISSUU
http://issuu.com/nordic_lifestyle
© Copyright Tutte le fotografie
presenti nel magazine, di cui non
verrà citato il nome dell’autore,
sono immagini tratte dal web. Le
foto realizzate dalla redazione e
quelle date in con- cessione da
terzi al nostro Magazine, sono
coperte da Copyright, pertanto 2
INDICE
LA REDAZIONE
BACKSTAGE
EDITORIALE
Speciale Autunno
ARTE E LETTERATURA
- Perché amo l’autunno (il fasci-
no dell’attesa e della rinascita)
- Perché amo l’autunno (i colori
di Vincent Van Gogh)
INTERIOR DESIGN
- Una grande invenzione: il ca-
minetto
LIFESTYLE
- Regole di Bon Ton: l’ora del tè
- Canapè ai cetrioli
FASHION GLAMOUR
- Autunno a pois
FASHION VINTAGE
- Gli stivali, una piccola conqui-
sta di costume
VIAGGI
- “Viaggio On the road”:
dall’autunno all’estate
BAMBINI
- Mentre fuori piove...
RICETTE
- Autunno in cucina
Aspettando Natale
HANDMADE
- Un caldo abbraccio di lana
- Feltro e bottoni
LIFEGREEN
- Un dono naturale dalle linee
Vintage
COLLABORANDO CON P.L.
EVENTI
RUBRICA EMMA
LA POSTA DEI LETTORI
PHOTO GALLERY
Layout: Claudia Fois Silvia Montis
Editing Italiano: Emma Fenu
Editing Inglese: Giuseppina Pisu Antonio Coni
Simona Tocco Flavia di Luzio
Editing Spagnolo: Claudia Anatella
Cover © Photo Claudia Fois
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“Che i nostri viaggi d'esplorazione non abbiano
mai fine” (Paul Wühr)
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La redazione...
Silvia Montis
“Il mio nome d’arte è Sylvié. Ho 39 anni, sposata, nata in Brianza e vissuta in diverse parti d’Italia. Sono cresciuta in Sardegna, dove ho trascorso tutta la mia infanzia e adolescenza. Diplomata al Liceo Artistico di Cagliari, ho fre-
quentato corsi specialistici a Firenze e Treviso, nel ramo della grafica pubbli-citaria. Negli anni ho maturato diverse esperienze nel campo pubblicitario,
nell’arte, nell’editoria e nel commercio. Da tempo mi occupo di Creative So-lutions, idee e soluzioni creative per privati e per il business (http://facebook.com/sylviestagingcreativesolutions). Dedico il mio tempo
libero a un progetto legato al vintage e al riciclo, in un laboratorio itinerante, Jana Old Style, dove nascono idee, cambio destinazione d’uso e collezioni-
smo di antichi cimeli dallo stile Rétro, Country e Shabby (http://facebook.com/janaoldstyle). Sono una persona sensibile, aperta, sognatrice e molto testarda ma fondamentalmente dolce.
Amo i contrasti e spesso questi emergono nella mia dualità di “romanticismo fantasy” e “gothic mood”. Questo è ciò che sono: una creativa poliedrica, una che abbraccia la vita, pienamente, con tutte le sue infinite sfumature. Mi piace leggere, amo fotografare, dipingere, scrivere e cu-
cinare. Sono appassionata di culture nordiche e celtiche, da anni studio tradizioni e culti che hanno legami con il paganesimo e cristianesimo, analizzando le numerose similitudini culturali
tra il Nord Europa e la Sardegna. Su tali argomenti ho pubblicato un romanzo nel 2012 (http://facebook.com/laprofeziadellunistizio). Sono una ragazza con la “valigia in mano”, dai miei viaggi cerco sempre di trarre insegnamento, aprire la mente e farmi ispirare. Da qualche
anno vivo a Copenhagen con mio marito. Una città che ho amato dal primo giorno. Da questa esperienza, e dopo l’incontro di persone splendide che hanno creduto nel mio grade sogno, è
nato a Gennaio 2014 il progetto editoriale Nordic Lifestyle Magazine, l’attuale rivista online gratuita che dirigo, lavorando fianco a fianco con un meraviglioso staff.
Caporedattrice
Viceredattrice Emma Fenu Ho 36 anni e non ho propensione verso le categorizzazioni. Chi sono io? Una sintesi di note contrastanti: dolce e polemica, sognatrice e ironica, idealista e consapevole, chiacchierona ed empatica, passionale ed introspettiva. Sono
laureata in Lettere e Filosofia e ho conseguito un Dottorato in Storia delle Arti. Ho vissuto in Medio Oriente e ora abito a Copenhagen. Scrivo per lavo-
ro e per passione, insegno Lingua Italiana agli stranieri, tengo un Corso di Scrittura creativa, recensisco libri e intervisto scrittori, mi occupo di Storia delle Donne, di Letteratura e di Iconografia. Amo le simbologie, le domande
dalle infinite risposte, la moda, lo stile vintage e shabby chic, le favole, i gatti, le serate trascorse a leggere e sferruzzare accessori in lana e la magia
del Natale. Ecco i miei blog ed alcuni dei siti per cui collaboro: h t t p : / / w w w . l i b r e r i a m o . i t / . . . / p e n s i e r i - e - p a r o l e - i n - v a l i g i a . . . h t t p : / / e m m a s w o o l c r e a t i o n s . b l o g s p o t . d k
h t t p : / / w w w . p a s s i o n e l e t t u r a . i t /
Writers Barbara Piras “Ho 37 anni, vivo e lavoro in Sarde-
gna, vicino Cagliari. Sono una persona
solare, semplice e sensibile. Ho lavora-
to per anni nel settore immobiliare.
Amo fare lunghe passeggiate immersa
nella natura, mi dedico alla cucina, a-
mo fare torte, mi piace godermi il ma-
re e il sole della mia amata terra, ado-
ro stare in compagnia degli amici e
della famiglia. Mi piace aiutare gli altri, in questo sono
molto portata e sto frequentando un tirocinio per assi-
stente domiciliare. Il mio sogno nel cassetto? Fare il
cammino di Santiago e andare in Messico. Amo la natura,
gli animali, leggere e gustarmi le cose semplici della vi-
ta”.
Giuseppina Pisu “Sono nata a Cagliari per
caso e vivo a Copenhagen.
Ho passato l'infanzia tra
vecchi libri, stoffe variopinte
e il profumo dei fiori d'aran-
cio del giardino di famiglia.
Ho vissuto in Germania ed Estonia e mi sono
laureata a Cagliari. Dal 2012 mi occupo del pro-
g e t t o O m b r a l u n a V i n t a g e
( www.ombraluna.com e www.facebook.com/
OmbralunaVintage ) e dal 2013 collaboro con il
regista italiano Giovanni Coda. Mi piacciono i
vecchi cappelli, i foulard, il vintage, i gatti e i
cappuccini. Adoro viaggiare e acquisto sempre
un anello in ogni città che visito. Ho sempre con
me ago e filo, e un quaderno per fermare i miei
pensieri”. Antonio Coni
“Ho 27 anni e vengo dalla Sarde-
gna. Attualmente vivo a Copen-hagen. Studio economia e infor-matica all’Università SDU e mi
ritengo abbastanza soddisfatto del corso di studi che sto se-
guendo nonostante sia difficile e impegnativo. Lavoro come cameriere in un ristorante "italiano". Non é il massimo della vita però ci si
adatta alle esigenze. Le mie passioni più grandi sono: la pallavolo, la pesca, le lingue straniere
( parlo e scrivo in inglese, tedesco, spagnolo e sto studiando il danese), viaggiare, uscire e stare in buona compagnia, cucinare e altro. Ho la pas-
sione per lo stile nordico e in particolar modo In-
terior Design”.
Simona Lasi “Ho 35 anni, vivo e lavoro in Sardegna. Niente a che fare con
le mie passioni. Amo il vintage, gli anni 50, i pois, il pizzo, e tut-
to ciò che a che fare con ago, filo, bottoni e stoffe, e, soprat-
tutto, adoro cucinare per chi amo. Sono lieta di
poter collaborare, con le mie ricette, con Nordic Lifestyle Magazine”. Questo è il mio
blog: conlefarfallenellostomaco.blogspot.com
Claudia Fois “Ho 32 anni, vivo in Sardegna, mi piace tutto ciò che esprime creati-
vità e spontaneità, la fotografia e la grafica. Appassionata di saponi
naturali, con un amica, porto a-vanti un laboratorio chiamato Art’&’Janas
( http://artejanas.blogspot.it/ ) e (https://www.facebook.com/
artejanas ).
Simona Tocco “Ho 38 anni, lavoro come Manager presso una Firm che si occupa di edifici storici, piccoli mu-
sei e appartamenti, dove alcuni artisti hanno vissuto. Attualmente mi occupo del funziona-
mento di Handel House, il compositore tedesco, dell’appartamento di Jimi Hendrix e della cura
e la protezione delle opere d’arte che si trovano in questi posti. Sono una mamma single di
due bambini. Nata e cresciuta in Sardegna, ho vissuto a Torino, Dublino e ora, da 11 anni, a
Londra. Per passione pitturo mobili in legno, prediligendo lo stile Provenzale, Scandinavo e
Shabby “. Lieta di collaborare con Nordic Lifestyle Magazine.
Flavia Di Luzio “Nata nel 1985 a Chieti e cresciu-
ta a Pescara, ho conseguito una
laurea in Lingue e Letterature
Straniere presso l’Università di
Bologna, specializzandomi poi in
l i n g u a f i n l a n d e s e e
nell’insegnamento della lingua e della cultura italia-
ne a stranieri. Attualmente lavoro come traduttrice
freelance, faccio parte della redazione del sito
www.bifrost.it e collaboro con le case editrici
www.vocifuoriscena.it e www.liberiter.it Nel tempo
libero mi piace uscire con gli amici, ascoltare musi-
ca, andare al cinema, leggere e disegnare. Amo gli
animali, la natura, credo molto nell’attivismo e nel
volontariato”.
Nordic Lifestyle Magazine http://issuu.com/nordic_lifestyle
Foto sfondo: Claudia Fois
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Foto sfondo: Claudia Fois 7
“Il mondo è pieno di colori splendidi.
Non è forse un peccato ridurlo al
bianco e nero? “
(D.R.Little)
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"Non leggete, come fanno i bambini,
per divertirvi, o, come fanno gli ambiziosi
per istruirvi.
No, leggete per vivere"
(Gustave Flaubert)
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Le temperature si abbassano, le
nuvole giocano a rincorrersi in un
cielo rigonfio, il sole si nasconde per
ore, spesso per giorni, e l'autunno avanza, im-
petuoso, regalandoci contrasti romantici ma anche un
pochino malinconici. Potrei incantarmi per ore a fissare
la natura che muta, tra sfumature magenta e amaranto,
ocra e arancio, marrone e tortora, che si estendono co-
me un tappeto scricchiolante ai piedi dei passanti, su
viali e boschi di rami spogli e aggrovigliati dal forte vento
del nord. Questo mese vi condurremo in una dimensione
quasi surreale, dove ci si prepara per l'imminente inver-
no, regalandovi attimi suggestivi e facendovi assaporare
i preparativi per una delle stagioni più "calde" dell'anno.
Si avete capito bene! Cosa c'è, infatti, di più accogliente
di un caminetto acceso che scoppietta, mentre ci si ac-
cinge ad abbrustolire fette di pane e caldarroste, magari
sorseggiando un ottimo vino rosso che ci riscaldi l'ani-
ma? E che dire del calore di un tappeto peloso, disposto
sul pavimento in legno, che accoglie i nostri piedi nudi
mentre siamo indaffarati a preparare la nostra tisana
serale, da sorseggiare in pieno relax, mentre fuori la
pioggia appanna i vetri e ci scoraggia ad uscire? La sta-
gione autunnale è anche una grande fonte di ispirazione
creativa per molti di noi, che cominciano a preparare le
decorazioni per addobbare casa, prima dell'inverno e del
natale, e che amano confezionare a mano i propri regali
o i lavori artigianali da vendere per le festività. In cucina
si può spaziare dalle carni alle verze, dalle zuppe agli
sformati, inserendo tra gli ingredienti principali la frutta
secca tipica della stagione, come semi, noci, mandorle e
nocciole. Se, infine, tutto questo non dovesse bastare a
farvi innamorare di questo periodo dell'anno, cosa c'è di
più invitante di una cioccolata calda con le amiche, attor-
no ad un tavolino della caffetteria, in una delle capitali
più belle e suggestive d'Europa? A Copenhagen infatti,
mentre i residenti sfrecciano, con le loro biciclette, sotto
la pioggia battente, incuranti dell'acqua che scivola giù
dai loro impermeabili e stivali in gomma colorati, molti
studenti e stranieri si danno appuntamento dentro le
quattro mura di un locale riscaldato, a sorseggiare tea
fumante e mangiare dolci alla cannella, mentre le loro
dita battono pesantemente sui tasti del Pc, scambiando
mail e videochat con famiglie e coetanei che si trovano
probabilmente dall'altra parte del globo.
di Silvia Montis
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The temperatures drop, the
clouds play tag in a swollen
sky, the sun hides sometimes
for days, and autumn moves
forward, rushing, giving us
romantic landscapes. I could stare
for hours at the changing nature. Magenta and
crimson, ocher and orange, brown and grey sha-
des, stretched like a creaking carpet at the feet of
the passengers on the streets, forests of bare
branches , tangled by the strong wind of the
North. In preparation for the upcoming winter, this
month we lead you all in a particular dimension,
giving you delightful moments and letting you ta-
ste the real spirit of one of the "hottest" seasons
of the year. Yes, that's right! What is more cosy
than a crackling fireplace, while you are preparing
toasted slices of bread and roasted chestnuts, sip-
ping a good red wine that warms the soul? And
what about the warmth of a furry rug, placed on
the wooden floor, drinking a tea, when the rain
outside creates steam on the windows and discou-
rages us to go out? The Fall is also a great source
of inspiration for many of us, who are beginning to
make the decorations for the Winter and for Chri-
stmas.
In cooking we can recommend tasty recipes with
meat and cabbage and delicious soups and casse-
roles, not forgetting the dried fruits, typical of the
season, such as seeds, walnuts, almonds and ha-
zelnuts. Finally, if all this were not enough to ma-
ke you fall in love with this time of year, what
could be more inviting than a hot chocolate with
friends around a table in a café, in one of the most
beautiful capitals of Europe? In Copenhagen, while
people are rushing with their bicycles, careless of
the pouring rain that trickles down from their rain-
coats and from their colorful rubber boots, many
students and foreigners gather together in heated
places, sipping tea and eating cinnamon rolls, whi-
le their fingers fly over the keyboard of the Pc,
tapping heavily, chatting with family and friends
who are probably on the other side of the globe.
traduzione a cura di Giuseppina Pisu
Foto sfondo: Silvia Montis
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Speciale Autunno ARTE E LETTERATURA
Perché amo l’autunno Il fascino dell'attesa e della rinascita
di Emma Fenu
L’aria è frizzante e, con un gesto morbido della mano, avvolgo, con un giro di sciar-
pa, fatta di lana impalpabile, il collo nudo. Respiro un intenso profumo di tea alla va-
niglia, di biscotti al burro e di fumo che dai camini di case sconosciute si sprigiona nel
cielo, tramite un comignolo, per divenire aroma da condividere.
Ascolto, nel silenzio, il rumore delle foglie che crepitano sotto l’incedere sicuro e ra-
pido dei miei piedi, chiusi in stivali di ver-nice scarlatta.
Ma, man mano che mi accosto alla stazio-
ne ferroviaria, avverto, sempre più distin-te, le note di una canzone natalizia, pro-
dotte dalle tenere corde vocali di un grup-po di bambini che, seguendo l’insegnante,
si tengono, diligentemente, per mano.
Hanno gli occhi azzurri come le acque del
Baltico, o a mandorla, tali da evocare cilie-gi in fiore, o neri e intensi, come un chicco
di caffè, ma le loro voci si fondono in un suono unico, a cui anche il ritmo del mio
cuore si adegua.
Adoro l’autunno, la metamorfosi primor-
diale della natura, il suo progressivo varia-re dei colori, tramite il trionfo del rosso,
del giallo, del marrone, del porpora. Non è morte, è mutamento. Non è sconfitta, è il
lucidare le armi prima di una nuova batta-glia. Non è una porta chiusa, ma un pas-
saggio segreto fra visibile e invisibile, in cui la rigenerazione è già in atto.
Non è la fine, è l’ennesimo inizio, che cova
sotto le ceneri e sotto le foglie secche e nei campi nudi che ricevono la pioggia fer-
tile, per serbare, nel buio, altra vita, da
elargire in futuro.
“L’autunno è una seconda primave-ra, quando ogni foglia è un fiore”.
Albert Camus
L’autunno è l’attesa di una promessa che diverrà realtà: del regalo di natale da scar-
tare, con gli occhi lucidi, del magico rifiori-re della terra, dei tiepidi raggi di sole, sot-
to i quali crogiolarsi, di nuovo.
E io le attese, le assaporo lentamente, co-me castagne zuccherate. E di speranze e
di sogni, mi nutro, come di zuppe fumanti. Perché amo l’autunno, dunque?
Perché mi piace leggere e scrivere all'uni-sono, avvertendo la pioggia bussare, timi-
da o sfacciata, ai vetri della mia finestra: mi chiede di penetrare nei miei pensieri
Parte 1
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più profondi.
Perché mi piace sorseggiare con calma u-na tisana aromatica, in compagnia di ami-
ci, raccontandoci le nostre debolezze e i-potizzando, ancora, come cambiare un
frammento di mondo. Perché è il tempo della riflessione, che prelude alla forza cre-
atrice.
Perché mi piace cominciare a scorgere,
nelle vetrine, un cappello rosso che culmi-na in un pompon bianco, e immaginare
che esso diverrà un cilindro, da cui estrar-rò, come una maga consumata, un dono
che mi ricompenserà con un sorriso intriso di stupore.
Perché mi piace tenere le mani di mio ma-
Foto: sfondo Silvia Montis
rito strette fra le mie, quando rincasa più tardi di me, e percepire come, veloce-
mente, da gelide, diventano calde e morbide.
Perché la stagione che ha udito il mio
primo vagito è come una madre che tut-to accoglie, natura inclusa, nel ventre
sicuro delle viscere della terra, per poi
riconcedere una nuova opportunità, reci-dendo cordoni ombelicali intrecciati da
paure e incertezze. Saremo, allora, pronti per liberarci di chi eravamo e av-
venturarci, impavidi, alla scoperta di chi siamo diventati.
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Speciale Autunno CULTURE
Why I love autumn The charm of waiting and rebirth
traduzione a cura di Simona Tocco
The air is crisp, and with a gesture of my soft hand, I wrap my bare neck with a lap
scarf made of delicate and soft wool. A scent of vanilla tea, butter cookies and
smoke from other people houses that relea-sed in the air becomes aroma to share.
I can hear, in the silence, the sound of lea-ves rustling under the rapid pace of my feet,
locked in patent leather scarlet boots As I approach the train station I heart the
notes of a Christmas melody sang by a group of children who, following the teacher,
a r e d i l i g e n t l y ho l d i n g ha nds .
Some of them have eyes as blue as the Bal-tic sea, some have them almond like cherry
blossoms, some others have them deep black or intense like a coffee bean. Their
voices blend into a unique sound and my heart follows it.
I love the autumn, the metamorphosis, and
the continuous and progressive change of colours; reaching a pick through the triumph
of red, yel low, brown, purple.
It is not death, it’s to be born again Is not defeat, weapons before a new battle.
It is not a closed door, but a secret passage
for transition.
It is not the end, it's just another begin-ning, just another chapter
"Autumn is a second spring where e-very leaf is a flower".
Albert Camus
Autumn is suspense for something that will
become reality, waiting for nature to wake up, during winter coming, under the rays of
a shy sun while eating sugared chestnuts. So, why I do love autumn then?
I do love it because I like to read and write
when the rain knocks, timidly, the glass of my window asking me to enter my inner
world.
Because I like to sip aromatic tea with
friends. Because it’s time for reflection, a prelude to creative inspirat ion.
Because it’s like a magic red hat, with a white pompom on top, a hat that has a sur-
Foto: Silvia Montis
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Foto: Silvia Montis
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Speciale Autunno ARTE E LETTERATURA
Perché amo l’autunno I colori di Vincent Van Gogh
di Emma Fenu
Non solo olio su tela.
Sono immagini eterne, vibranti di sfuma-ture intense e calde, in cui la natura pare
concedersi, nella sua bellezza struggente, come una fanciulla appassionata che si
tinge le labbra per imprimere, sulla pelle dell’amato, un bacio che prelude ad un ad-
dio.
Nell’arte di Vincent Van Gogh ogni stagio-
ne è resa nei suoi caratteri peculiari e nel-le sue fasi cicliche. Anche l’autunno, per-
tanto, è, dal celebre pittore, descritto con cura, tramite un’impareggiabile maestria
del pennello, capace di attingere ad una tavolozza di colori e suggestioni.
Dalle foglie settembrine, in cui, ancora in seno all’estate, il giallo si confonde con il
verde che presto sarà ricordo, dagli alberi ancora chiomati, rossi e bruni, ma già
scossi dai brividi dovuti ad un vento che proviene dalle fredde terre del nord, fino ai
campi semi abbandonati e ai cieli plumbei, immortalati nell’istante che precede il
pianto fragoroso della pioggia.
Ammiriamo paesaggi intrisi di una malin-conia che si crogiola, senza volere rimedio
alcuno, tramite l'impeto convulso di no-stalgie di un’estate la quale simboleggia,
per Van Gogh, l’anelata pienezza della vita
e l’irrealizzabile desiderio di sfuggire al po-tere sovrano del Tempo.
Anche questo amo dell’autunno, il senso
dell'umana precarietà, l’eco dell’antica vanitas, il memento della finitezza. Per
me, che ho un’indole più solare dell’ottocentesco pittore olandese, tutto
ciò è, infatti, sempre preludio di rinascita.
"La malinconia non è altro che un ricordo inconsapevole". Gustave Flaubert
Parte 2
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20 Foto: Silvia Montis
Speciale Autunno
21 Foto: Silvia Montis
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Speciale Autunno INTERIOR DESIGN
What would our house be without a fireplace?
How much could you benefit from having
one in your living room or bedroom?
Autumn is the season where people start
preparing for the oncoming and long win-ter. Heavy clothes out of the wardrobes,
thick pyjamas, ugly but comfortable slip-pers, wool scarves worn around the neck
and steaming mugs is what these seasons are all about.
People like me definitely prefer the warmer
seasons but, as far as I know, there are
many who love the cold and with that the idea of warming themselves up in many
different ways. One of them is certainly the fireplace.
This old architectural structure is in fact still
very used nowadays and, even though many other techniques of heating have be-
en invented, it is however the most com-mon and favourite. The reasons for that are
many and different. Let´s discover them.
When people buy houses, they want to ma-ke sure that there is a fireplace in it.
Now, you all know that the market today
offers a wide range of bed of coals but, on-ce again, none of them gives that kind of
cosy warmth that you feel when sitting in front of a real fire. That great moment you
can either share with your friends and
family, with your beloved partner or you can experience on your own, sitting on your
favourite leather sofa, reading a book while drinking a glass of good wine. You all agree
with me that this would not be possible in front of a radiator or, at least, that would
not create the same magic atmosphere.
Moreover, how many times have you expe-
rienced especially in winter time a blackout caused by a storm? The only think you can
do is to wait for the electrician to restore the power and meanwhile freeze in the
dark. That doesn´t happen if you have a re-al fireplace. The light never goes off and sa-
me for the heat. I don´t know you but I personally love cooking on it. I remember
when I was a little child, my grandparents were used to roast the meat and the fish in
it and I can assure you that the taste of it was million times better than the meal coo-
ked in a gas oven.
It seems like you earned twice. You save
money on the electricity bill and you get better food.
With the newly invented fireplaces connec-
ted to a heating system, you produce e-nough heat for the whole apartment inclu-
ding warm water. Last but not least, firepla-
ces play an important role when talking a-bout interior design. They are in fact a prin-
cipal and inevitable furnishing for those who love adornment and want to transform their
space into a proper dream house.
A great invention: the fireplace
by Antonio Coni
23 Foto: Silvia Montis
Foto: Ugo Carta
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Speciale Autunno INTERIOR DESIGN
Che cosa sarebbe la nostra casa senza un caminetto?
Quali sono i benefici che esso comporta
siano essi fisici, psichici o di natura econo-mica?
L´autunno é ormai alle porte e così la gen-
te si prepara al cambio di stagione e al lungo inverno. Pigiamoni spessi due centi-
metri, morbide pantofole, sciarpe arrotola-te intorno al collo e una bella tazza di tè
caldo é tutto ciò di cui abbiamo bisogno
per affrontare questo lungo periodo fred-do. Ovviamente ci circondiamo di tutti gli
strumenti a nostra disposizione per poterci riscaldare, tra cui le stufette elettriche e a
gas, e tutti gli impianti di riscaldamento di nuova generazione.
Tutti svolgono la stessa funzione, ma con
tempi e costi diversi sia di installazione che di mantenimento che di alimentazione.
Ed é cosi che il caminetto, primo metodo di riscaldamento domestico, rimane tutto-
ra il più utilizzato e preferito dalla maggior parte delle persone, per svariati motivi.
In primis, il fattore estetico. Il caminetto é
infatti il complemento d´arredo per eccel-lenza e pertanto bisogna fare molta atten-
zione alla scelta.
Esso dona eleganza e quell´immancabile tocco di classe al nostro salotto. E ancora,
grazie ad esso, possiamo godere di mo-menti di puro relax sdraiandoci sul divano
ad osservare il fuoco che brucia lentamen-te mentre sorseggiamo un bicchiere di
buon vino o una cioccolata calda da soli o in compagnia di un amico o del nostro par-
tner. E quando in pieno inverno, per via di
un temporale, viene a mancare la corrente lasciandovi al buio?
Nessun problema. La fiamma che arde
continuerà ad illuminare il vostro salotto e vi terrá comunque al caldo e soprattutto,
cosa molto importante, vi permetterà di cucinare.
Ebbene si. Cucinare nel caminetto é per
tanti, me compreso, anche una vera e pro-pria passione dovuta soprattutto al fatto
che il cibo acquisisce un sapore nettamen-te migliore rispetto a quello cotto nel forno
elettrico.
Una grande invenzione: il caminetto
di Antonio Coni
25 Foto: Silvia Montis
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Speciale Autunno LIFESTYLE
Vi è mai capitato di organizzare un tè tra amiche?
A me sì: atmosfera calda, salotto di casa,
tanti cuscini per stare comode, magari una copertina per accoccolarci sul divano, tante
chiacchiere, dolcetti, risate, pomeriggi interi passati a scambiare segreti e pettegolezzi.
Se vorrete, seguendo queste “poche e sem-plici regole” che il galateo ci impone, potre-
mo organizzare assieme, un tè in perfetto stile bon ton.
Intanto non dimentichiamoci che l’ora del tè
è un’abitudine molto chic tutta british, alla
quale ormai non possiamo dire di no, so-prattutto nei fine settimana, quando possia-
mo permetterci di dedicare del tempo a noi e ai nostri ospiti.
Iniziamo dagli inviti. L’ideale sarebbe scri-
verli a mano e inviarli per posta, ma ormai nell’era della tecnologia, possiamo anche u-
sare il modo che ci è più congeniale, ad e-sempio potremmo inviarli via e-mail.
L’accorgimento importante è che devono es-
sere inviati per tempo, e si deve tenere pre-sente che l’orario sull’invito dovrà essere le
16,45, perché il tea party dovrà iniziare alle 17 in punto, e la regola del galateo dice che
la padrona di casa inizierà a servire i pre-senti, senza aspettare l’arrivo di tutti gli o-
spiti. Ricordiamoci un altro piccolo particola-re, l’ora del tè si condivide con pochi intimi,
ben selezionati, e ben disposti alla conversa-zione, i silenzi all’ora del tè non sono con-
templati! Passiamo alla mise en place. Inuti-
le precisare che le stoviglie in plastica o usa e getta saranno bandite dalla nostra tavola:
un bel servizio da tè, rigorosamente in por-cellana, un tovagliato in lino e fiori freschi a
volontà, è tutto ciò che ci vuole per una ta-vola in perfetto stile bon ton. Ogni invitato
avrà il piattino da dessert con forchettina e tovagliolo sulla destra, e in alto, alla sinistra
del piattino, la tazza da tè con il piattino, con il cucchiaino appoggiato alla destra della taz-
za. Disporremo sulla tavola altri tovaglioli,
un piattino con delle fettine di limone, zuc-cheriera e lattiera, in perfetto british style.
L’acqua del tè, dopo averla fatta bollire, do-vrà essere versata nell’apposita teiera, e sa-
rà la padrona di casa a servire il tè ad ogni ospite.
Cosa serviremo. Il te dovrebbe essere sfuso,
in foglie, perché al contrario di adesso, in passato quello in bustine era considerato di
bassa qualità. Come accompagnamento po-
tremo scegliere dei dolcetti o anche stuzzi-chini salati, come piccoli tramezzini o i clas-
sici canapè coi cetrioli, in quanto l’ora del tè è considerata come un momento intermedio,
durante il quale fare uno spuntino.
Ed ora i divieti. Contrariamente a quanto si pensa, mentre si beve, il mignolo non deve
stare su, non è per niente chic! Come non è chic inzuppare i biscotti, schizzare mentre si
mette lo zucchero nel tè, fare rumori mentre
lo si sorseggia, né soffiarci sopra per raffred-darlo.
Continua… >>
Regole di Bon Ton: l’ora del tè
di Simona Lasi
27 Foto: Simona Lasi
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Ricette di Simona Lasi
Un suggerimento per accompagnare il tè in perfetto stile british sono i canapè ai ce-
trioli, facilissimi da preparare e di grande effetto: stupirete i vostri ospiti, servendo
uno stuzzichino salato assieme al tè.
Prepararli è semplice e veloce, serviranno pochissimi ingredienti.
Ingredienti:
Pane da tramezzini senza crosta
1 cetriolo non troppo grosso Robiola
Sale Burro a temperatura ambiente
Preparazione
Potrete prepararli sia nel modo classico, con il cetriolo a vista, o come mini tramezzini
finger food.
Per prepararli con il cetriolo a vista: lavate e spuntate il cetriolo, e tagliatelo a fette nel
senso della lunghezza con un pelapatate, appiattite delicatamente le fette di pane con
un mattarello, stendete un velo di burro in
tutta la superficie, salate leggermente, e stendete, sopra il burro, uno strato non
troppo generoso di robiola, a questo punto disponete le fette di cetriolo precedente-
mente tagliate sopra la robiola, praticate u-na leggera pressione con la mano, e tagliate
in modo da ottenere dei pratici bocconcini rettangolari o quadrati.
Per prepararli come mini tramezzini, basterà
preparare due fette di pane con burro e ro-biola, una delle quali verrà messa sopra il
cetriolo: dopo aver praticato una leggera pressione, potrete tagliare il tutto in boc-
concini quadrati o rettangolari, facendo at-
tenzione che il cetriolo non sbordi dai lati.
Canapè ai cetrioli
Foto: Simona Lasi
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Have you ever had a tea party with your closest friends? I have.
The location was obviously my living room
adorned by thousands of candles, my com-fortable sofa covered by many soft and nice
pillows, some tasty butter cookies or other kind of pastries and, the most important
thing, my dear friends around me. All this
makes me feel so good!
But, if you want to turn your tea party into
a perfect tea party with bon ton, you must follow some essential rules.
First of all invitations. Handwritten invita-tions are indeed the most elegant but, no-
wadays, with the new technologies people are used to calling or sending a text messa-
ge which is good anyway. Be only sure that your friends receive the invitation on time
and don´t forget to write the time of arrival which is 16.45 according to the English
breakfast, 15 minutes before the party gets started.
Serve your guests and don´t wait for the ones who are delayed and, since this event
is very intimate, remember to invite only your very best ones. It´s time to prepare
the table. Paper plates and cups are forbid-den and we are going to replace them with
a beautiful porcelain tea set instead. Cover your table with a linen tablecloth and deco-
rate it with some fresh and fragrant flowers.
Carefully follow these Mise en Place rules:
set a dessert plate for each guest and at the right side of the plate place the napkin with
the pie fork. Over the plate to the left place the tea cup with the cup plate and a teaspo-
on on top of the cup plate positioned at the right side. Add to your table some extra na-
pkins, a small plate with some lemon slices, sugar bowl, milk jug and of course our tea-
pot with some hot water. Once again, re-member to serve your guests as first.
Which tea should we use?
Well, the choice of the flavour is totally up to you and your friends´ preferences if you
know them. What is really important is the quality of the tea and when we talk about
quality we definitely refer to the leaf tea.
Teabags are practical but considered in the
past as low quality. In addition to all these things, you can serve other small delicacies
like small sandwiches and cucumber cana-pés.
To conclude, other two small rules to follow
during a tea party. Do not raise your pinkie
while holding the cup and drinking, do not dunk the biscuits or cookies into the tea or
milk, do not splash the tea all over the table and do not blow on it and avoid being noisy
while you´re drinking.
The rest is totally up to you.
Have a great tea time!
A tea party with style traduzione a cura di Antonio Coni
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Speciale Autunno
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Speciale Autunno FASHION GLAM
La mia scelta di improntare questi esempi con
fantasia prevalentemente a pois è del tutto
personale, ma i miei consigli saranno comun-
que applicabili a prescindere dal vostro colore
o stile preferito. Siete pronte?
Cominciamo con il dire che la stagione autun-
nale nordica è in prevalenza costituita da gior-
nate moooolto piovose, quindi la prima regola
per sopravvivere in questi mesi è munirsi di
capi e accessori “waterproof” ossia resistenti
all'acqua. Non per questo necessariamente
dobbiamo rinunciare alla moda e all'eleganza e
possiamo quindi sfatare il mito che comodità
equivale solo ad abbigliamento sportivo. Una
delle cose che, inoltre, dobbiamo imparare è
vestirci a “cipolla”, ossia a strati. Dovete sape-
re, infatti, che se all'aperto le temperature
possono variare dai frizzanti 15 gradi ai più
rigidi 8 gradi, dentro le case e i locali il tepore
del calorifero arriva anche fino ai 20/25 gradi.
Banditi i grossi maglioni in lana a collo alto,
diamo preferenza a camicette in cotone, seta
oppure a magliette estive. Si, all'aggiunta di
un golfino di cotone o di una giacchetta fine in
lana da mettere sopra. Per concludere, un so-
prabito rigorosamente impermeabile. Quest'ul-
timo può essere in incerato, nylon o nei più
moderni materiali waterproof che, oltre all'ac-
qua, deve ripararci dal forte vento tipico di
queste zone.
Se siamo abituati ad andare in bicicletta pos-
siamo farlo anche con un vestitino o la gonna,
purché munite di collant o leggings termici,
che ci risparmino un congelamento istantaneo.
Ma premuniamoci, in caso di pioggia improvvi-
sa, di pantaloni di nylon da mettere al volo e
togliere all'occorrenza. In questi casi una bor-
sa capiente è necessaria. Ovviamente imper-
meabile.
Per una passeggiata con le amiche, tra le vie
ricoperte di fogliame imbrunito, sarà necessa-
rio alleggerirsi un pochino, con borsette di pic-
cole dimensioni e scarponcini comodi, possibil-
mente gommati, per riempirsi poi di buste dal-
le più svariate dimensioni che manifesteranno
tutto il nostro entusiasmo per lo shopping.
Per un'uscita romantica, abitini a pois con ta-
glio in stile vintage e scollatura che risalti il
decoltè, un foulard e una giacchina in lana con
piccoli bottoncini, un soprabito sagomato ince-
rato, scarpe chiuse ma con il tacco e per finire
un bellissimo ombrello a pois e volants, in cui
potersi riparare con la persona amata, imma-
ginando di essere catapultati nello spot Gocce
Parfum o in uno di quelle vecchie pellicole in
bianco e nero che fanno tanto “Love to Paris”.
Per il trucco ogni occasione è buona e, viste le
improvvise intemperie, ricordiamoci, non do-
vrà mai mancare una crema altamente idra-
tante come base. Il mascara possibilmente
waterproof ma attenzione, non esageriamo,
poiché a lungo andare quest'ultimo può essere
dannoso per le nostre ciglia. Meglio un masca-
ra trasparente che non ci trasformerà in un
panda ma che allungherà il nostro sguardo in
modo naturale.
su cosa non deve mai mancare nel
guardaroba femmini-le, durante la stagio-ne autunnale, se si vive come me in un
Paese nordico.
Ecco alcuni consigli
Autunno a Pois di Silvia Montis
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Speciale Autunno
Foto sfondo: Silvia Montis
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36 Foto: Silvia Montis
"Questi stivali sono fatti per camminare ed è proprio quello che faranno. Prima o poi, questi stivali ti calpesteranno". These boots are made for walkin’, Nancy Sina-tra, 1966
Ascesa e sincretismo. La fortuna degli
stivali è legata a una rivoluzione di co-stume e all’incontro con l’universo fem-
minile. Gli stivali cessarono di essere
visti come oggetti a uso e consumo prevalentemente maschile, solo a parti-
re dalla seconda metà dell’Ottocento. Versioni delicate dei classici stivali da
equitazione, adatti a vestire piedi minu-ti e fasciare esili caviglie, si diffusero
presto in maniera capillare e divennero accessori privilegiati all’interno del
guardaroba femminile. Stivali eleganti e stivaletti raffinati, iniziarono a essere
prodotti in quantità sempre maggiore nelle botteghe degli artigiani calzolai
delle più grandi città europee. I prezzi di fabbricazione variavano a seconda
della richiesta del materiale utilizzato e
dalle rifiniture, ma erano sempre abba-stanza alti. I modelli variarono negli
anni e gli stivali guadagnarono sempre più successo, divenendo economica-
mente più accessibili, conservando però la particolare qualità androgina delle
origini. Fedeli compagni di avventura nelle piovose serate autunnali, oggetti
essenziali nell’outfit della donna moder-na.
di Giuseppina Pisu
Gli stivali, una piccola conquista
di costume
Speciale Autunno FASHION VINTAGE
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“These boots are made for walking and that's just what they'll do. One of these days these boots are gonna walk all over you”. These boots are made for walkin’, Nancy Sinatra, 1966
Rise and syncretism. The destiny of boots is tied to a revolution of man-
ners and to a confrontation with the feminine universe. Boots stopped
being considered male objects only from the second half of the 19th cen-
tury and forward. Delicate versions of
classic riding boots, suitable for small feet and thin ankles, became very po-
pular and a favorite accessory in every woman's wardrobe. Elegant boots and
sophisticated ankle boots began being produced in growing quantities in the
workshops of artisan shoemakers in the largest European cities. The prices
of manufacturing varied due to the po-pularity of the material and the gar-
nish, but they were always quite high. Models differed over the years and bo-
ots gained increasing success beco-ming more affordable, while keeping
the particular androgynous quality of
the beginning. Faithful companions of adventure in rainy autumn evenings,
essential objects in the outfit of the modern woman.
by Giuseppina Pisu
Boots, a change of manners
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Speciale Autunno VIAGGI
Se da una parte, l'autunno in Danimarca, è un'esplosione di contrasti di colori caldi e
temperature fredde, con l'accorciarsi delle giornate e l'aumento delle piogge subentra
un fenomeno che per noi mediterranei è considerato un problema serio. Il troppo buio
può infatti creare un calo di produzione della vitamina D da parte del nostro organismo,
con conseguenti cali di energie e difese im-munitarie, rendendoci quindi molto vulnera-
bili durante i mesi più freddi.
In questa stagione, potendolo fare, sarebbe
consigliabile fare quindi uno pó di scorta di luce e assimilare la vitamina del sorriso ma-
gari andando in luoghi soleggiati. Io e mio marito, nativi del sud Italia, abbiamo deciso
di fare una piccola vacanza e raggiungere la nostra Sardegna in macchina.
Ed è così che comincia il nostro viaggio "on the road", dalla Danimarca all'Italia, dall'au-
tunno all'estate, attraversando mezza Euro-pa a bordo del nostro bolide.
Cavalchiamo l'asfalto come fosse un'onda, su una tavola da surf dalle gomme larghe: una
berlina bianca e cromata, eco diesel, cambio automatico, sedili comodi e musica a tutto
volume. L'attraversata è di quasi duemila
chilometri, tagliando in verticale l'intero con-
tinente, da Copenhagen e poi giù per la Ger-mania, l'Austria, la Svizzera e mezzo stivale.
Partiamo la sera, dalla capitale danese, con una temperatura di 15 gradi. Raggiungiamo
il piccolo porto di Rødby e prendiamo il tra-ghetto che ci condurrà in Germania.
Un'attraversata comoda e veloce, di poco
più di mezz'ora, in un piccolo scafo dotato
dei confort essenziali: bagni, una caffetteria con tavolini e poltroncine, un shop center
grandi firme e una sala giochi in miniatura.
Giunti nel porto tedesco impostiamo il navi-gatore e diamo vita a quello che sarà il viag-
gio in macchina più intenso che io abbia mai fatto.
Ore e ore di un asfalto che prende forma da-vanti a noi, tra buio e luce, pioggia e sole,
vento e nebbia, paesaggi meravigliosi, musi-ca ballata a mezzo busto con braccia alzate
che si muovono a ritmo, tante risate, frasi cantate a squarciagola, letture e chiacchie-
rate sorseggiando tè caldo e caffè, soste ne-gli spazi adibiti per dormire almeno qualche
ora prima di rimettersi in marcia. Ho ancora impresso nella mia mente il verde delle val-
late austriache e svizzere, i laghi e le casca-te, i boschi e i piccoli torrenti, le casette ab-
barbicate e le mucche al pascolo.
Continua… >>
Viaggio "On the road” dall’autunno all’estate
di Silvia Montis
Fotografie: Silvia Montis
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VIAGGI
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Speciale Autunno
VIAGGI
Fotografie: Silvia Montis
Poi, finalmente giunti in Italia, le temperature più miti e la luce più intensa.
Altre ore di guida, tra i colli liguri e le campagne tosca-
ne, per arrivare finalmente al porto in tarda serata. Prendiamo il traghetto la notte, dopo circa 20 ore di
viaggio. Finalmente si dorme, in cabina, su un letto.
Raggiungiamo l'isola la mattina presto alle sette. L'aria
è calda, 25 gradi, decidiamo di raggiungere subito la spiaggia!
E mentre ci spogliamo dei vestiti troppo pesanti ancora
addosso, il sole decide di regalarci la nostra prima alba spettacolare. Guardo il mare, scruto l'orizzonte pieno
di bagliori amaranto.
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VIAGGI
Fotografie: Silvia Montis
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Speciale Autunno
BAMBINI
Cosa fa una Mamma in una pio-
vosa giornata d'autunno?
L' autunno, per un bambino e,
soprattutto per la sua mamma,
non è propriamente la stagione
migliore: poche passeggiate
all'aperto, poco sole e primi raf-
freddori.
Per giunta le giornate, brevi e
fresche, spesso anche umide e
piovose, ci costringono a restare
chiusi in casa, a volte per diver-
si, noiosi pomeriggi.
Così, noi mamme tendiamo a la-
sciare i poco tolleranti pargoli
incollati per ore alla TV o ai vi-
deogames.
Perché invece non proviamo ad
ingegnarci nel trovare delle coin-
volgenti distrazioni fuori dagli
schemi (e dagli schermi...della
Mentre fuori piove... di Francesca De Luca
TV) per tenere impegnati i bimbi
in attività istruttive e creative?
I piccolissimi si divertono con
poco: a loro basta guardare dal-
la finestra la pioggia che cade e
seguire con le dita cicciottose e
insicure le scie tortuose e veloci
delle gocce che corrono giù per i
vetri; oppure si possono mimare
per loro delle filastrocche o delle
brevi e semplici fiabe con tanto
di vocine. Ebbene sì, le mamme
possono all'occorrenza diventare
dei giullari di corte che si mette-
rebbero persino a testa in giù
per godere delle prime, fragoro-
se risate dei loro bebè.
Per i più grandicelli una valida
proposta anti-noia può essere la
preparazione di caldi, fragranti,
golosi biscotti al cioccolato o di
profumate torte rustiche di caro-
43
BAMBINI
te e mandorle. Nessun ragazzino
resiste alla possibilità di sporcar-
si le mani con l'approvazione
della mamma.
I piovosi pomeriggi autunnali
trascorreranno in un baleno e i
bimbi, stanchi, si addormente-
ranno più in fretta donandoci il
silenzio della notte, durante la
quale noi mamme pregheremo
affinché arrivino presto le feste
natalizie.
Perché è pur vero che saranno a
casa da scuola, ma passerà Bab-
bo Natale a portare tanti bei do-
ni con i quali le pesti si intratter-
ranno fino alla primavera se-
guente... si spera!
Foto: Silvia Montis
S eguitemi, vi conduco in un modo
di fiaba. Non pensate a colori
zuccherosi, glitter e nuvole di tulle, di di-
sneyana memoria.
Accingetevi, invece, ad immergervi
nell’atmosfera propria dei libri dei Fratelli
Grimm o di Charles Perrault. Immaginate
un piccolo castello dalle guglie svettanti,
arroccato in cima ad una collina e circon-
dato da un bosco fatato.
Ci siete? Ora intraprendete il sentiero e,
una volta giunti, varcate la soglia, spin-
gendo la grande porta in legno massello.
In un attimo vi sentirete accolti da melo-
die di violini, le cui note risuonano nelle
volte a capriate, dal calore di un camino
acceso, dal dolce sapore di un tea fuman-
te.
Sarete, in seguito, avvinti da un tripudio
di fiori realizzati in stoffe naturali, di por-
tacandele, di ghirlande, di ali d'angelo, di
piccoli pendenti e monili che ondeggiano,
mossi da un alito di vento. E, soprattutto,
ammirerete tantissime corone che sem-
brano lise dal tempo, quali retaggi di un
Medioevo in cui le principesse vestivano
di broccato e danzavano, facendo volteg-
giare, come farfalle, le ampie maniche.
E’ magia? Sì, lo è.
E’ il frutto del lavoro a quattro mani di un
uomo e una donna, che sono uniti
dall’amore e dalla creatività. Lui lavora il
legno, al tornio, salda e piega la lamiera
in ferro, con somma maestria; mentre
Lei, simile ad una creatura fatata, che
conferisce un’anima agli oggetti con il suo
semplice tocco, si occupa delle rifiniture.
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S eguitemi, vi conduco in un modo
di fiaba. Non pensate a colori
zuccherosi, glitter e nuvole di tulle, di di-
sneyana memoria.
Accingetevi, invece, ad immergervi
nell’atmosfera propria dei libri dei Fratelli
Grimm o di Charles Perrault. Immaginate
un piccolo castello dalle guglie svettanti,
arroccato in cima ad una collina e circon-
dato da un bosco fatato.
Ci siete? Ora intraprendete il sentiero e,
una volta giunti, varcate la soglia, spin-
gendo la grande porta in legno massello.
In un attimo vi sentirete accolti da melo-
die di violini, le cui note risuonano nelle
volte a capriate, dal calore di un camino
acceso, dal dolce sapore di un tea fuman-
te.
Sarete, in seguito, avvinti da un tripudio
di fiori realizzati in stoffe naturali, di por-
tacandele, di ghirlande, di ali d'angelo, di
piccoli pendenti e monili che ondeggiano,
mossi da un alito di vento. E, soprattutto,
ammirerete tantissime corone che sem-
brano lise dal tempo, quali retaggi di un
Medioevo in cui le principesse vestivano
di broccato e danzavano, facendo volteg-
giare, come farfalle, le ampie maniche.
E’ magia? Sì, lo è.
E’ il frutto del lavoro a quattro mani di un
uomo e una donna, che sono uniti
dall’amore e dalla creatività. Lui lavora il
legno, al tornio, salda e piega la lamiera
in ferro, con somma maestria; mentre
Lei, simile ad una creatura fatata, che
conferisce un’anima agli oggetti con il suo
semplice tocco, si occupa delle rifiniture.
Di Emma Fenu
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“
L’autunno porta con sé
il ricordo di una stagione generosa, colori, sensazioni, profumi, raccolto, tutto parla della bellezza della terra, della meraviglia della natura”. Stephen Littleword
Speciale Autunno
FOOD
Autunno in cucina di Barbara Piras
L’autunno è arrivato e, se da una parte le giornate si accorciano e iniziano i primi
freschi, dall’altra ci troviamo davanti ad una vera e propria esplosione di colori dai
toni caldi e vivaci. E’ una stagione magica: frutta e verdura baciati dal sole regalano
agli amanti della cucina una svariata scelta di prodotti dai colori e sapori unici.
I boschi ormai dai colori gialli e rossi, of-
frono profumate delizie come le castagne e i campi ci regalano alimenti come la zuc-
ca, la verza, le mele, le prugne . E cosi, sarà per il clima o per le giornate sempre
più corte, che stare ai fornelli diventa più
piacevole. Le ricette con cotture più lun-ghe prendono spazio e la tavola è ricca di
piatti sostanziosi e decisi. Nella casa, in cucina, aleggia il profumo d’autunno ed io
non posso far altro che lasciarvi alcune ri-cette per una cucina dal sapore autunnale.
Buon caldo e gustoso autunno!
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FOOD
Preparazione
Mescolate la margarina alla farina con le pun-ta delle dita o con un coltello. Aggiungete
l’uovo e lo zucchero. Tagliate per il lungo la stecca di vaniglia e asportatene i semi. Smi-
nuzzate le mandorle e aggiungetele, insieme ai semi di vaniglia, alla pasta, mescolando be-
ne il tutto. Prelevate l'impasto, compattatelo, avvolgetelo con la pellicola e mettetelo in fri-
go per almeno 1 ora.
Per formare i biscotti avrete bisogno della si-
ringona con una formina bucata alla fine. Il sacco non va bene perché la pasta è troppo
dura. Potrete dare, comunque, qualunque for-ma; anche semplicemente formando delle
piccole palline e poi schiacciandole sulla pia-stra, forandole al centro. Adagiate i biscotti
su una teglia rivestita di carta forno, distan-ziati tra loro. Potreste, eventualmente se vi
piace, cospargerli con lo zucchero di canna.
I Vanillekranse
Ricette di Barbara Piras
I vanillekranse, biscotti danesi alla va-
niglia, sono delle simpatiche prepara-zioni aromatizzate alla vaniglia, alle
quali potrete dare la forma desiderata in maniera da personalizzarle per un
eventuale occasione da festeggiare oppure potrete gustarle con un sem-
plice tea in compagnia di amici nei vo-stri pomeriggi autunnali.
Ingredienti: • 150 g margarina • 250 g farina • 100 g zucchero • 1 uovo • 1 stecca di vaniglia
• 50 g mandorle
Foto: Simona Lasi
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Preparazione Riunite in una ciotola la panna e lo yogurt e mescolate.
Aggiungete il succo del limone, due pizzichi di sale e a-malgamate bene il tutto.
Coprite la ciotola con un foglio di pellicola per alimenti e conservate la crème fraiche in frigorifero per almeno
mezz’ora prima di consumarla.
Preparazione Crema di zucca:
Lavate accuratamente la zucca, se intendete usarla co-me contenitore, e tagliate via un coperchio nella parte
superiore. Svuotate la zucca e tagliate la polpa a dadini. Tritate la cipolla e l’aglio. Scaldate in una pentola l’olio e
fate soffriggere la cipolla e l’aglio in modo che non di-ventino scuri.
Aggiungete la zucca e il brodo; portate a bollore e fate andare per circa 15 minuti. Togliete dal fuoco e con un
mixer ad immersione frullate finché non risulta liscia e completamente priva di pezzi.
Aggiungete la crème fraiche e frullate ancora. Riscalda-te nuovamente e completate con il pepe rosa, il sale e il
pepe bianco. Scaldate la zucca con acqua calda e versa-
te la zuppa.
Consiglio: Se pensate di utilizzare la zucca come contenitore per la
zuppa, prendetene una grande di 2 kg.
Pumpasoppa Crema di zucca svedese
Ricette di Barbara Piras
Foto: Claudia Anatella
Ingredienti:
1,2 kg di polpa di zucca 2 cipolle gialle
1,4 lt di brodo di pollo 2 dl di crème fraiche
12 bacche di pepe rosa frantumate
2 spicchi di aglio 3 cucchiai di olio di oli-
va q.b. sale
q.b. pepe bianco
La crème fraiche: La crème fraiche è una spe-
cialità francese, più comu-
nemente conosciuta in Ita-lia con il nome “panna aci-
da”. La sua preparazione è davvero semplice:
150ml di panna liquida fre-sca
150r di yogurt Succo di ½ limone
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Stufato di carne e ver-dure svedese
Preparazione Lavate il cavolo e lasciatelo stufare in una pentola con
acqua calda. Una volta pronto tagliatelo a striscioline. Intanto pelate le carote e tagliatele a julienne aiutando-
vi con una grattugia dai fori piuttosto grandi. A questo punto, preparate una padella sul fuoco con
dell'acqua fredda e aggiungetevi le carote e il cavolo,
avendo cura di mescolare spesso.
A parte, fate rosolare la cipolla affettata e l'aglio con il burro e la carne tritata. Salate, pepate e insaporite con
la maggiorana. Imburrate una teglia da forno e disponetevi le verdure e
la carne. Lasciate cuocere per circa un'ora in forno pre-cedentemente riscaldato a 200°.
Intanto fate cuocere il riso in abbondante acqua salata.
Al termine della cottura in forno della carne con le ver-dure, aggiungetevi il riso, quindi mescolate bene e ser-
vite.
Ingredienti:
• 1 cavolo cappuccio • 3 carote • q.b. riso bollito • 400 g carne di maiale • 1 cipolla • 1 spicchio aglio • q.b. maggiorana • 25 g burro
• q.b. sale e pepe
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Ricette di Barbara Piras
Ingredienti: Per la carne:
400 gr di lonza senza os-so ma con la pelle
Timo Alloro
Sale Pepe
Ingredienti: Per l'insalata di cavolo rosso:
260 gr cavolo rosso 40 gr noci
1 arancia
35 ml aceto balsamico 35 gr mirtilli rossi essic-
cati 13 gr aglio
Sale Pepe
Aceto di vino rosso Senape
Olio di girasole
Preparazione
Per la carne: Fate dei tagli profondi nella carne e inseritevi
timo, foglie di alloro e sale; sistematela poi in una padella e mettete sulla griglia del forno che
imposterete a 200°. Cuocete la lonza per un’ora e mezza; dopodiché toglietela dal forno
e lasciatela riposare per 20 minuti.
Per l'insalata di cavolo rosso: Tagliate il cavolo
rosso a pezzi e sbollentatelo. Dopo cotto e sco-lato, scaldate l'aceto balsamico e versatelo sul
cavolo, lasciandolo raffreddare. Aggiungete le bucce dell'arancia, i mirtilli e i gherigli delle no-
ci. Mescolate aceto di vino rosso, senape, olio di
girasole, olio extravergine d'oliva, aglio, sale e pepe.
Unite il tutto al cavolo e mescolate nuovamen-
te.
Skinkesteg
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L'arrosto di maiale
con le cotiche, ac-
compagnato da ca-
volo rosso e patate
con salsa, è uno
dei piatti tradizio-
nali danesi. Una
volta era un piatto
riservato alle occa-
sioni speciali, ma
anche adesso rap-
presenta un piatto
forte in occasioni
particolari.
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Foto: Silvia Montis
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Fotografie: Silvia Montis
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Fotografie: Silvia Montis
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Aspettando il Natale
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Fotografie: Simona Lasi
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"Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un artista". Francesco D'Assisi Eccomi a voi, in altre vesti. In soffici vesti
di lana, per essere precisi. No, non ho de-posto la penna a favore dei ferri, entrambi
sono privilegiati strumenti di espressione del mio mondo interiore.
Mentre i miei pensieri e le mie idee corrono e si rincorrono, fra epopee e personaggi
fatti di carta e sogno, infatti, le mie mani continuano a muoversi, sia per digitare let-
tere sulla tastiera del portatile, sia per con-fezionare un capo in lana.
Non c'è soluzione di continuità, in primis
perché, grazie alle due X in sequenza dei miei cromosomi, posso svolgere più attività
in contemporanea: ossia leggere, scrivere, analizzare, recensire, intervistare, sferruz-
zare, registrare messaggi vocali su wha-tsapp, destinati ad un'amica, programmare
nel minimo dettaglio il prossimo week end
(e i prossimi dieci anni, se sono in vena) con mio marito, sgranocchiare patatine.
In secondo luogo, perché ogni mia creazio-
ne è una storia che prende vita, come un romanzo o un quadro, prima concepita e,
infine, generata per raccontarsi, o attraver-so parole vergate ed immagini evocate o
attraverso sequenze di colori e sensazioni tat-tili. Talvolta, invece, mi concentro esclusiva-
mente sullo sferruzzare, come assorta in una forma di meditazione antica. Mi siedo, con le
gambe incrociate, a lato di una grande fine-stra da cui il mio sguardo domina i tetti di Co-
penhagen, accendo una piccola lampada e qualche candela, in quanto le serate
dell’autunno nordico sono piuttosto buie.
Ecco cosa si cela dietro ai capi in lana che rea-lizzo con frenetica passione: non sono solo ac-
cessori sfiziosi, di sicuro impatto sul look per-
sonale di ciascuna, ma stralci di poesia, fanta-sie che, come cavalli alati, si lasciano dolce-
mente imbrigliare da fili di lana pregiata, che intreccio personalmente.
Adoro coniugare tendenze contemporanee con
ispirazioni retrò, per originare creazioni estre-mamente versatili, caldissime, comode, ma, al
contempo, irresistibilmente chic.
Benvenuti, dunque, nel mio mondo incantato, popolato da cappelli, sciarpe, cappucci,
poncho, stole, scialli, colletti, scalda collo, guanti, copertine e moda per bambini.
“Ogni Favola è possibile”: basta un buon libro da leggere e, magari, uno da scrivere; il caldo
abbraccio della lana sulla pelle infreddolita e la visione di un gomitolo apparentemente inerte,
che, non appena toccato dai ferri, simili a bac-chette magiche, inizia la sua danza, ritmata
dal ticchettio delle punte che si sfregano. A-bracadabra… la magia delle piccole cose è a
portata di “lana”.
Aspettando il Natale HANDMADE
Un caldo abbraccio di lana di Emma Fenu
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1 Foto: Francesca Guerrini 2 Foto: Francesca Guerrini 3 Foto: Emma Fenu 4 Foto: Emma Fenu
5 Foto: Pietro Cau 6 Foto: Alessandro Emanuele 7 Foto: Pietro Cau 8 Foto: Pietro Cau
"La vita è un gomitolo che si consuma. Si spera che al centro ci sia la felicità e così continuiamo a tirarlo, ad arrotolarlo velocemente come velocemente viviamo la vita senza pensare che con quel gomi-tolo potremmo fermarci a cucire i nostri giorni e ricamarne su di essi momenti stupendi". Domenico Torrelli
CONTATTI (Feel free to contact me):
BLOG emmaswoolcreations.blogspot.dk
FACEBOOK www.facebook.com/…/
Emmas-Wool-Creat…/290397737679906 MAIL [email protected]
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HANDMADE
L’autunno è arrivato, con tutti i suoi mil-le colori, la sua atmosfera calda che ci
prende per mano e ci accompagna al tanto atteso periodo natalizio. La voglia
di stare a casa diventa un piacere da ac-compagnare con una tisana calda, e
qualche biscotto alla vaniglia fatto in ca-sa. Sono questi i momenti in cui si risve-
glia anche la creatività, per portare un po’ di autunno nelle nostre case: tessuti
caldi come il feltro e il pannolenci, e tan-ti bottoni saranno lo strumento per dare
spazio alle nostre idee.
Potremmo creare un’infinità di decori per
abbellire la nostra casa, dai segnaporta, da appendere alle maniglie, ai centrota-
vola, dalle tovagliette per la colazione, ai sottobicchieri, fino ad arrivare alle più
classiche ghirlande: il feltro e il panno-lenci offrono tantissimi spunti, essendo
dei materiali molto versatili, che si adat-tano a qualsiasi tema. Se poi “li sposia-
mo” coi bottoni, l’effetto non potrà che
essere bellissimo.
I bottoni mi ricordano tantissimo la mia infanzia, perché la mia nonna conserva-
va gelosamente ogni bottone riciclato dagli abiti dismessi, in una scatola di lat-
ta, ed io passavo pomeriggi interi a gio-carci di fronte al caminetto acceso con
un fuoco allegro e scoppiettante, mentre lei sferruzzava raccontandomi aneddoti e
storielle con quei suoi occhi dolcissimi: tre-nini, bracciali e collanine, che sistematica-
mente tutta la famiglia doveva provare, erano i miei soggetti preferiti.
Adesso vi mostrerò come preparare una
semplicissima e coloratissima ghirlanda,
che potrete appendere nelle vostre case.
Gli “ingredienti” per prepararla sono po-chissimi: feltro, bottoni, e tanta fantasia!
La mia sarà così. Prenderò del feltro o del
pannolenci di vari colori (marrone, giallo,
rosso, arancio, verde, ocra), ritaglierò in tutto circa 15/20 foglie, mischiandole co-
me misure e colori. Per la base posso deci-dere se utilizzare una ghirlanda in midolli-
no (e lasciarla “nuda”), o rivestire una ghirlanda in polistirolo con dello spago da
pacchi o della lana colorata, e poi attac-cherò le foglie una per una da un lato con
della colla a caldo, e rifinirò con qualche bottone vintage, e la mia ghirlanda sarà
pronta.
Cosa ne dite di mostrarci anche la vostra
ghirlanda autunnale?
Feltro e bottoni di Simona Lasi
Aspettando il Natale
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Adesso vi mostrerò come preparare una semplicis-sima e coloratissima ghir-landa, che potrete appen-dere nelle vostre case.
Fotografie: Simona Lasi
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Aspettando il Natale
Foto: Claudia Fois
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LIFE GREEN Aspettando il Natale
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Un dono naturale dalle linee vintage
di Claudia Fois
Natale mica è solo a Dicembre! Noooo, arriva con l’autunno, le giornate
si accorciano, l'aria si veste di atmosfere che ci portano a desiderare serate da
trascorrere in casa, sul divano, a guar-dare un film gustando biscotti. E i colori?
Tutto si trasforma in innumerevoli tona-
lità di rosso, giallo, verde e marrone. E di colpo è già Natale, nei nostri pensieri
almeno, e iniziano a frullarci idee e desi-deri da donare ai nostri cari. Son sicura
che la maggior parte di voi passando da-
vanti alle vetrine dei negozi o navigando sul web abbia già stilato una lista dei de-
sideri.
La ricerca del dono giusto non può non partire da subito, se scegliamo con cura
di certo faremo felice chi lo riceverà. Che meravigliosa sensazione sapere che quel
dono è stato creato appositamente per noi, che ci rappresenta, che è così per-
sonale, che diventa speciale. Solo un og-getto fatto a mano può esaudire tutto
questo. E se voi non possedete la manu-alità e l’ingegno per crearlo, potete affi-
dare l’incarico ad un artigiano. Il risultato sarà unico e personalizzato, un oggetto
handmade si sa, non può essere identico ad un altro.
Se amate collezionare oggetti dalle linee retrò e vi piace prendervi cura di voi stessi
in modo naturale, potrete soddisfare en-trambi i desideri con i prodotti proposti dal
Laboratorio artigianale delle Art’&’Janas, che per questo Natale vi offre i suoi saponi
naturali in confezioni di latta e legno, in perfetto stile anni '30.
A voi non rimane che esprimere il deside-rio del vostro dono, loro penseranno al re-
sto.
CONTATTI:
BLOG: www.artejanas.blogspot.it
FACEBOOK: www.facebook.com/artejanas
SHOP-ONLINE: www.alittlemarket.it/
boutique/art_e_janas
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Foto sfondo: Claudia Fois
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LIFE GREEN Aspettando il Natale
Un detalle natural de lineas vintage
Navidad no solo llega en Diciembre! Noooo, llega con el otoño, los días se hacen
mas cortos, el aire se llena de atmósferas que nos hacen desear quedar en casa por la
tarde, en el sofá, viendo una película y sa-boreando galletas. Y los colores? Todo se
transforma en infinitas tonalidades de ro-jo,amarillo, verde y marrón. Y de repente ya
es Navidad, en nuestra cabeza por lo me-nos, y empiezan a salpicar ideas y deseos
para donar a nuestros queridos. Estoy segu-ra que muchos de vosotros paseando delan-
te de las tiendas o navegando en el Web ha-
yan yahan hecho una lista de deseos. La bú-squeda del detalle justo empieza desde ya,
si buscamos con cuidado es cierto que hare-mos feliz la persona que le recibirá. Que
maravillosa sensación saber que ese mismo regalo ha sido creado a posta para nosotros,
que nos representa, que es tan personal que deviene especial. Solo un objeto hecho a
mano puede expresar todo eso. Y si voso-tros no poseéis la manualidad y el ingenio
para crearlo, podéis dejar que lo haga un artesano. El resultado será único y persona-
lizado, un objeto hecho a mano ,se sabe que no puede ser idéntico a otro.
Si amáis coleccionar objetos de línea retrò y
os gusta cuidar de vosotros mismos de for-ma natural, podéis satisfacer ambos deseos
con los productos del Laboratorio Art'&'Janas, ya que por esta Navidad os o-
frece sus jabones naturales en “cajitas” de lata o de madera, en perfecto estilo anos
'30.
A vosotros os queda solo expresar el deseo de vustro detalle, ellos pensaran a todo lo
demás.
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Un detalle natural de lineas vintage
Traduzione a cura di Claudia Anatella
Navidad no solo llega en Diciembre! Noooo, llega con el otoño, los días se hacen
mas cortos, el aire se llena de atmósferas que nos hacen desear quedar en casa por la
tarde, en el sofá, viendo una película y sa-boreando galletas. Y los colores? Todo se
transforma en infinitas tonalidades de ro-jo,amarillo, verde y marrón. Y de repente ya
es Navidad, en nuestra cabeza por lo me-nos, y empiezan a salpicar ideas y deseos
para donar a nuestros queridos. Estoy segu-ra que muchos de vosotros paseando delan-
te de las tiendas o navegando en el Web ha-
yan yahan hecho una lista de deseos. La bú-squeda del detalle justo empieza desde ya,
si buscamos con cuidado es cierto que hare-mos feliz la persona que le recibirá. Que
maravillosa sensación saber que ese mismo regalo ha sido creado a posta para nosotros,
que nos representa, que es tan personal que deviene especial. Solo un objeto hecho a
mano puede expresar todo eso. Y si voso-tros no poseéis la manualidad y el ingenio
para crearlo, podéis dejar que lo haga un artesano. El resultado será único y persona-
lizado, un objeto hecho a mano ,se sabe que no puede ser idéntico a otro.
Si amáis coleccionar objetos de línea retrò y
os gusta cuidar de vosotros mismos de for-ma natural, podéis satisfacer ambos deseos
con los productos del Laboratorio Art'&'Janas, ya que por esta Navidad os o-
frece sus jabones naturales en “cajitas” de lata o de madera, en perfecto estilo anos
'30.
A vosotros os queda solo expresar el deseo de vustro detalle, ellos pensaran a todo lo
demás. Foto: Claudia Fois
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Foto: Silvia Montis
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Prima che cali il silenzio Recensione e Intervista di Emma Fenu
Collaborando con Passione Lettura LIBRI
Cari lettori, questo mese vi proponiamo un'intervista, condotta da me per Passio-ne Lettura, ad una scrittrice, Laura Sca-nu, di indiscussa bravura e coraggio, che ha affrontato, nel suo libro "Prima che cali il silenzio", un tema molto importante e scottante. Buona lettura.
Prima che cali il silenzio
Prima che cali il silenzio, non temiamo di
parlare, urlare se necessario, infrangendo i tabù con la forza prorompente delle pa-
role, fiumi in piena capaci di abbattere di-ghe di pregiudizio e fallace buon senso.
Prima che cali il silenzio, prima che il pianto, ritmico, delle gocce di pioggia lavi
via il sangue e il fango della colpa, con-dannandola all’oblio, al sonno della co-
scienza.
h t t p s : / / w w w . f a c e b o o k . c o m /
PrimaCheCaliIlSilenzioDiLauraScanu
http://www.lauracaponeeditore.com/prima-che-cali-il-silenzio
L’intervista di oggi non ha luogo in precisi connotati spaziali. Io e Laura Scanu siamo due donne che profumano di libri, di ban-chi di scuola, di aule simili ad arnie, dove il miele non è sempre dolce.
Entrambe amiamo i simboli, il celarsi del-le domande ataviche, e, paradossalmen-te, entrambe combattiamo per dar voce a risposte che non pretendono di offrire l’essenza della verità e la soluzione dell’enigma, ma invitano a riflettere e a mettere in discussione tutto e tutti.
Quando cala il silenzio, infatti, nessuno è al sicuro.
EMMA: Ciao Laura, grazie per aver ac-cettato di essere intervistata, per
Passione Lettura, e per cominciare a dissertare, ancora una volta, sul tuo
libro, “Prima che cali il silenzio”, che affronta un tema estremamente im-
portante, ossia la pedofilia.
LAURA: Ciao Emma, eccomi. Mi accingo a
parlare di “Prima che cali il silenzio” con piacere, mi sembra di aver detto già tut-
to, ma poi scopro, invece, che posso ag-giungere altro. Non parlerò del perché
l’ho scritto o del come, ma di cosa c’è al suo interno. C’è un uomo solo, all’interno,
che, da solo, deve avanzare nella sua vi-ta. Un uomo che deve fare i conti con il
suo mostro che lo corrode da dentro, un mostro che non gli lascia scelta e che di-
strugge tutto ciò che “ama”.
71
Sito web: www.passionelettura.it
Pagina fb: www.facebook.com/PassioneLettura?fref=ts
Gruppo fb: www.facebook.com/groups/passionelettura/?fref=ts
EMMA: Ecco svelata la particolarità della tua opera. Il protagonista, la
voce narrante attraverso la prospetti-va della quale la maggior parte della
storia si snoda, non è la vittima, ma il carnefice. Una scelta coraggiosa, non
credi?
LAURA: Ci vuole coraggio per stanare la verità.
I pedofili “amano” i bambini e la maggior
parte di essi non ha sensi di colpa. Ma,
soprattutto, un pedofilo non si riconosce facilmente: è, in genere, un uomo norma-
le, lo potreste avere come vicino, amico, conoscente e non accorgervi di nulla.
Successivamente vi presento pure la mo-glie. Siamo convinti, anche in questo ca-
so, di sapere tutto, appellandola come sporca sgualdrina, perché omertosa
(probabile), o vile pervertita, perché com-plice. E ci dimentichiamo che anch’essa
potrebbe solo essere vittima di amore. Di nuovo la parola “amore”.
Ed, infine, subentra la vittima, indifesa e distrutta, distrutta dall’amore per una
persona così cara che non riesce più a
comprendere, ma, allo stesso tempo, in-namorata di quella parte buona che ha
sempre amato.
EMMA: Non voglio privare il lettore
dell’autonomo fruire del susseguirsi, sapientemente studiato ed articolato,
di atavici e poliedrici simboli, che puntellano e forano, come chiodi, le
pagine di “Prima che cali il silenzio”, ma ritengo opportuno soffermarci su
alcuni, come l’acqua e i due tatuaggi
che incidono le carni di due figure centrali del romanzo. Prima appare
sulla scena il codice numerico di una prigioniera di un lager nazista, che ci
riporta alla mente lo slogan dell’olocausto, “Per non dimentica-
re”, poi il Drago. Chi è questo mostro divoratore?
LAURA: Il drago siamo noi, o meglio una
parte di noi, la parte cattiva che noi tutti i giorni tentiamo di combattere e vincere.
La parte a guardia del nostro essere che
ci protegge…Tutti noi siamo buio e luce, non certo pedofili, ma le cronache giorna-
liere ci ricordano che ognuno di noi com-batte una battaglia con il male, e non
sempre la vince. Si nasce pedofilo o si di-venta? Ancora non si sa, la maggior parte
degli studiosi parla di trauma ed io ho vo-luto provare a ricercare una causa trans
generazionale: la scienza inizia a parlarne e io credo dovremmo iniziare a guardare
anche da quella parte. Quanto agli altri simboli, ho voluto mettere tra le righe un
po’ di “memoria”, così ho parlato di olo-causto, il più grande eccidio giustificato
del mondo, ma ho aggiunto anche delle
arance per non dimenticare Haifa e Gaza. C’è anche un po’ di cabala, non molta
perché non sono un’esperta, anche se mi piacerebbe, c’è il numero sette e c’è
l’acqua, perché l’acqua è vita, purificazio-ne e dolore.
EMMA: Mi piacerebbe fare riferimento
anche a Santa Marta, avendo io dedi-cato anni della mia vita allo studio, in
ambito accademico, sulla di lei sorel-la, Maria Maddalena, la donna dai
sette demoni, come la definì Luca nel suo Vangelo. Un personaggio di
“Prima che cali il silenzio” si chiama,
per l’appunto, Marta, e riveste un ruolo centrale e catalizzante, di e-
strema importanza. Vuoi riportarci al-
Continua… >>
72
cuni riferimenti agiografici ed ico-nografici, che hai, con estrema ca-
pacità, inserito fra le righe del tuo testo?
LAURA: Nell’iconografia tradizionale
Santa Marta è ritratta spesso in veste monacale con il drago (la Tarasca) ai
suoi piedi, il secchiello e l’aspersorio nelle mani. Secondo la leggenda, la
Santa ammansì la Tarasca mostrandole
la Croce e irrorandola, mediante l’aspersorio, con l’acqua benedetta con-
tenuta nel secchiello, due strumenti u-sati dalla chiesa cattolica per benedire.
Il drago ammansito, seguì poi docilmen-te la donna che, tenendolo legato alla
propria cintura, lo condusse in città, do-ve gli abitanti lo fecero a pezzi.
Il ruolo della “mia” Marta è offrire al protagonista l’ultima possibilità di scon-
figgere il drago… ma, a volte, il drago vince…
EMMA: Un’ultima domanda, di rito
per gli scrittori che ho l’onore di in-
tervistare. Chi è Laura Scanu, nella vita privata?
LAURA: Sono una maestra fiera del pro-
prio lavoro. Citando Renzi: “Tra dieci anni l’Italia non sarà come l’avranno
fatta i funzionari degli uffici studi delle banche o i politici di Montecitorio; l’Italia
sarà come l’avranno fatta le maestre, i maestri, gli insegnanti“.
Collaborando con Passione Lettura LIBRI
Foto: Silvia Montis
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Do you want to visit a friendly
and relaxed
city? Tampere is the right
choice! With mo r e t ha n
200,000 inhabi-tants and loca-
ted between two lakes, the
“Manchester of Finland” offers
attractions for all tastes, re-
presenting an excellent mixture of urban development, cutting-edge architecture
and fascinating landscapes.
You can choose to enjoy a rowboat trip or a nice cruise and you must absolutely ta-
ste typical dishes, such as the famous “mustamakkara” (“black sausage”), that
can be bought at any market in the
city.
It should be re-membered that
Tampere is also an important indu-
strial centre; in fact, here we find
the textile manu-
facturer Finlayson, that is known wor-
ldwide for its top-quality products.
In addition, the city is always cul-
turally active and enlivened all year
round by events
76
EVENTI
a cura di Flavia Di Luzio
Desiderate visitare una città accogliente e dall’atmosfera rilassata? Tampere è la scelta giusta!
Con i suoi oltre 200.000 abitanti e situata tra
due laghi, la “Manchester della Finlandia” of-fre attrazioni per tutti i gusti, costituendo un ottimo punto di incontro tra sviluppo urbano,
architettura d'avanguardia e paesaggi incan-tevoli.
Potete scegliere di regalarvi una gita in barca a remi o una piacevole crociera sul battello,
senza dimenticare di provare le specialità culi-narie del posto, in primis la famosissima
“mustamakkara” (“salsiccia nera”), che può essere acquistata in un qualsiasi mercato cit-tadino.
Occorre ricordare che Tampere è anche un
importante centro industriale; infatti proprio qui ha sede l'azienda tessile Finlayson, cono-sciuta in tutto il mondo per i suoi prodotti di
altissima qualità.
La città, inoltre, è sempre molto attiva dal punto di vista culturale ed è animata tutto l'anno da eventi che spaziano dalle arti dello
spettacolo a collezioni storiche di vario tipo.
Alla scoperta di Tampere Discovering Tampere
www.visitfinland.com
/.../tampere-friendly-and-casual
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Do you want to visit a friendly
and relaxed
city? Tampere is the right
choice! With mo r e t ha n
200,000 inhabi-tants and loca-
ted between two lakes, the
“Manchester of Finland” offers
attractions for all tastes, re-
presenting an excellent mixture of urban development, cutting-edge architecture
and fascinating landscapes.
You can choose to enjoy a rowboat trip or a nice cruise and you must absolutely ta-
ste typical dishes, such as the famous “mustamakkara” (“black sausage”), that
can be bought at any market in the
city.
It should be re-membered that
Tampere is also an important indu-
strial centre; in fact, here we find
the textile manu-
facturer Finlayson, that is known wor-
ldwide for its top-quality products.
In addition, the city is always cul-
turally active and enlivened all year
round by events
Discovering Tampere If you enjoyed his novel "Diario di bordo di uno scritto-re" (reviewed in Nordic Lifestyle
in July) you can't miss the meeting with the author Björn
Larsson, who will be present at Pisa Book Festival on November 7 and 8.
A wonderful opportunity to know more about the Swedish
writer and his rich literary production, that includes remar-kable works such as "Long John
Silver", "The Celtic Ring","Il por-to dei sogni incrociati" (English
edition not available) and "Dead Poets Don't Write Crime No-vels".
For further information, visit:
h t t p : / /www.pisabookfestival.com/.../por.../bjorn-larsson/...
Se avete apprezzato il suo ro-manzo “Diario di bordo di uno
scrittore” (recensito su Nordic Lifestyle lo scorso luglio) non
potete assolutamente perdere l'incontro con l'autore Björn Lar-sson, che sarà ospite al Pisa
Book Festival il 7 e l'8 novem-bre.
Una fantastica occasione per co-noscere meglio lo scrittore sve-
dese e la sua ricca produzione letteraria, tra cui spiccano titoli come “La vera storia del pirata
Long John Silver”, “Il Cerchio Celtico”, “Il porto dei sogni in-
crociati” e “I poeti morti non scrivono gialli”.
Per ulteriori informazioni, visita-r e : h t t p : / /
www.pisabookfestival.com/.../por.../bjorn-larsson/...
Are you fond of Viking culture?
Then you can't miss "Mother
North - The Gates of Valhalla"
festival, that will be held in Ca-
gliari on November 14 and 15!
The event, organized by Bohé-
mien Restaurant & Pub in asso-
ciation with Metal Isle, includes
live music, DJ sets, traditional
dances, readings and typical di-
shes, such as the tasty
"ärtsoppa" (pea soup served a-
long with mustard and crispbre-
ad), Icelandic chicken, mead and
a lot of beer, of course!
For further information, visit:
http://trova-eventi.it/cagliari-
mother-north-the-gates-of...
https://www.facebook.com/
events/570079056455275
Siete appassionati di cultura vi-
chinga? Allora non potete assolu-
tamente perdere il festival
“Mother North - The Gates of
Valhalla”, che si terrà a Cagliari il
14 e il 15 novembre!
L'evento, organizzato dal risto-
pub Bohémien in collaborazione
con Metal Isle, prevede musica
live, DJ set, danze tradizionali,
letture e piatti tipici tra cui la
gustosa “ärtsoppa” (zuppa a ba-
se di piselli, senape e pane croc-
cante), pollo islandese, idromele
e ovviamente birra a fiumi!
Per ulteriori informazioni, visita-
re: http://trova-eventi.it/cagliari
-mother-north-the-gates-of...
https://www.facebook.com/
events/570079056455275
Taking place in Carlsberg
(Copenhagen) on November 8
and 9, the new flea market is
a magical place where you'll
find furniture, lamps, knick
knacks, books and much mo-
re.
Furthermore, there will be a
large area reserved for clo-
thing and accessories only.
So what are you waiting for?
Seize this fantastic opportu-
nity! You won't regret it!
For further information, visit:
h t t p : / /
www.visitdenmark.co.uk/.../
flea-market-at...
L'8 e il 9 novembre a Car-
lsberg (Copenaghen) si terrà
il nuovo mercatino delle pulci,
un posto magico dove potrete
trovare mobili, lampade, og-
gettistica, libri e molto altro
ancora.
Sarà inoltre presente una va-
sta area dedicata esclusiva-
mente a vestiario e accessori.
Cosa aspettate a cogliere
questa fantastica occasione?
Non ve ne pentirete!
Per ulteriori informazioni, visi-
t a r e : h t t p : / /
www.visitdenmark.it/.../flea-
market-at-carlsberg...
78
RUBRICA
di Emma Fenu
Io sono una Donna di mente, di cuore e di
membra.
Pensieri, letture, riflessioni, analisi, viaggi e simboli danzano nella mia mente, se-
gnando, con il ritmo dei loro passi, perfino i battiti del mio cuore, mentre i piedi per-
corrono gli itinerari della mia storia e le mani danno vita a creazioni dal carattere
vintage.
Fili infiniti di legami passionali e di lana
variopinta, gomitoli e matasse da dipana-re o da avvolgere attorno a un “fuso” in
cui culminano, come nella penna di Jane Austen, ragione e sentimento.
Un fuso per restare sveglia.
"Essendo venuto il momento della vecchia fata, essa disse tentennando il capo più per la bizza che per ragion degli anni, che la Principessa si sarebbe buca-ta la mano con un fuso e che ne sarebbe morta! A questo punto, la giovane fata uscì di dietro la portie-ra e disse forte queste parole: "Rassicuratevi, o Re e Regina; la vostra figlia non morirà: si bucherà la mano con un fuso, ma invece di morire, s'addormen-terà soltanto in un profondo sonno, che durerà cen-to anni, in capo ai quali il figlio di un Re la verrà a svegliare". Charles Perrault, La Bella Addormentata
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Tuttavia, ho cura di lasciare scoperta la
punta del fuso, affinché, contrariamente alla celebre principessa assopita nel
bosco, vittima di una crudele maledizione, la goccia di sangue che stilla dal dito, a
seguito del contatto, mi desti, alle prime rosee luci dell'alba o nel cuore di una
notte senza luna, per cercare la mia, par-ziale, fetta di verità, accompagnata da un
cucchiaio di cioccolata bollente.
Del resto, per svelarsi e scrivere ci vuole
coraggio, così come per conoscere ciò che resta nascosto, come un'ombra dietro la
tela di Penelope, è richiesta audacia e gusto della scoperta.
"Se tardi a trovarmi, insisti, se non ci sono in un posto, cerca in un altro, perché io son fermo da qualche parte ad aspettare te". Walt Whitman
LA MAIL DOVE POTER INVIARE LE LETTERE [email protected] LA PAGINA FACEBOOK DOVE PUOI SEGUIRCI www.facebook.com/NordicLifestyleMagazine
Salve, ho letto con molto interesse il vostro nume-ro, in cui si parla, anche nelle pagine dedicate ad Halloween, dell'arricchimento che nasce dalla dif-ferenza. Rispetto all'Italia, la Danimarca ha dato prova di civiltà riconoscendo i matrimoni fra o-mosessuali e rendendo legale la loro possibilità di adottare. Mi raccontate come è vissuta questa re-altà, tramite la vostra esperienza?
Carlo
Caro Carlo, prima di tutto grazie per leggerci e per averci posto questa interessantissima domanda. L´omosessualità in Danimarca, per come la vediamo noi, é un fattore del tutto normale e perciò passa quasi inos-servato direi. Con questo intendo dire che nessuno si stu-pisce più di tanto davanti ad una coppia dello stesso sesso e non vi sono trattamenti differenti rispetto ad un´altra eterosessuale. Secondo alcune recenti statistiche, la Dani-marca é stata proclamata il primo paese gay-friendly al mondo. La veridicità di queste statistiche non é ahimè provabile però, da residenti, ti possiamo assicurare che ai nostri oc-chi appare esattamente così. Un saluto, La Redazione
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Photo Gallery
"Una grande fotografia è la piena espressione di ciò che si sente su ciò che viene fotografato, nel senso più profondo, ed è quindi una vera espressione di ciò che si sente sulla vita nella sua interezza" (Ansel Adams)
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Photo Gallery
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Fotografie di Francesca Fois
“Il mondo in una foto” è un gruppo na-
to su facebook, fondato da Silvia Montis e amministrato da Claudia Fois, a cui aderi-
scono fotografi e fotoamatori da tutta Ita-lia e non solo.
In questo spazio virtuale si condividono
scorci del proprio mondo, della vita, dei sentimenti e delle emozioni che attraverso
la fotografia prendono il volo. Non ha nes-suna pretesa di tipo professionale o di ri-
conoscimento e la gran parte degli iscritti
sono appassionati che si dilettano e condi-vidono i propri scatti liberamente.
Da questa condivisione e bellissimo scam-
bio è nata l’idea di portare, con il permes-so dei proprietari e la scelte personale e
indiscutibile dalla redazione, le foto del gruppo nel magazine Nordic Lifestyle.
Creando così una galleria fotografica men-sile a tema.
Photo Gallery
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Fotografie di Francesca Fois
Photo Gallery
Volete partecipare alla Photo Gallery mensile di Nordic Lifestyle? Iscrivetevi al gruppo IL MONDO IN UNA FOTO
www. facebook.com/g r o u p s /Ilmondoinunafoto Leggete il regolamento e postate le foto, se-guendo il tema proposto
di volta in volta. Ricor-date di scrivere, come titolo, “una foto per il maga-zine”, poichè questo ci consentirà di inserire le foto selezionate.
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Fotografie di Giulietta Luise
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88 Fotografia di Frida Bertolini
Photo Gallery
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Fotografie di Ignazio Virdis
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Fotografie di Alessia Porceddu
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Fotografia di Francesco Calvisi
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Fotografia di Roland Hideki Guyonnet
Photo Gallery
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Fotografia di Cinzia Ghironi
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Fotografia di Sabrina Braito
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Fotografia in concessione di Cuzzocrea Francesca
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