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Monitoraggio Media SIFA srl - Via G. Mameli, 11 – 20129 MILANO +390243990431 [email protected] - www.sifasrl.com Sabato 12 dicembre 2020

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Monitoraggio Media

SIFA srl - Via G. Mameli, 11 – 20129 MILANO +390243990431

[email protected] - www.sifasrl.com

Sabato 12 dicembre 2020

SommarioN. Data Pag Testata Articolo Argomento1 12/12/2020 25,... IL GAZZETTINO DI PORDENONE VIRUS, MORTO IL PRIMO MEDICO DI BASE SANITÀ LOCALE2 12/12/2020 27 IL GAZZETTINO DI PORDENONE POLO DEDICATO A SPILIMBERGO, DA LUNEDÌ 18-20 POSTI SANITÀ LOCALE3 12/12/2020 29 IL GAZZETTINO DI PORDENONE GLI INFERMIERI FIRMANO PER LICENZIARE IL DIRETTORE SANITÀ LOCALE4 12/12/2020 29 IL GAZZETTINO DI PORDENONE OSPEDALI, MEDICI IN RIVOLTA È SCONTRO CON LA DIREZIONE SANITÀ LOCALE5 12/12/2020 37 IL GAZZETTINO DI PORDENONE COVID, DOPO IL CALO DEI CASI UN NUOVO PICCO NEI CONTAGI SANITÀ LOCALE6 12/12/2020 41 IL GAZZETTINO DI PORDENONE PRONTO IL POLO DEI TEST-COVID CON IL DRIVE-IN AL PARCHEGGIO SANITÀ LOCALE7 12/12/2020 42 IL GAZZETTINO DI PORDENONE "PRONTO SOCCORSO, I PROTOCOLLI ANTICOVID OPERATIVI DA TEMPO" SANITÀ LOCALE8 12/12/2020 25,... IL GAZZETTINO DI UDINE OSPEDALI DA CAMPO PER LA TERZA ONDATA SANITÀ LOCALE9 12/12/2020 27 IL GAZZETTINO DI UDINE RICOVERI SEMPRE SOPRA I 700 SI ALLUNGANO LE ATTESE PER FUNERALI E CREMAZIONI SANITÀ LOCALE10 12/12/2020 27 IL GAZZETTINO DI UDINE GIÀ ACQUISTATI GLI OTTO FRIGORIFERI PER CONSERVARE I VACCINI SANITÀ LOCALE11 12/12/2020 1,2 IL PICCOLO ZONA GIALLA CONFERMATA PER IL FVG NEGOZI E SPORTELLI, RIECCO LE CODE SANITÀ LOCALE12 12/12/2020 2 IL PICCOLO PRIMA VITTIMA TRA I MEDICI DI FAMIGLIA AVEVA 66 ANNI SANITÀ LOCALE13 12/12/2020 2 IL PICCOLO AL VIA LA RICERCA DI PERSONALE PER LE VACCINAZIONI ANTI COVID SANITÀ LOCALE14 12/12/2020 3 IL PICCOLO DA LUNEDÌ TEST A TAPPETO PER I 1.300 ADDETTI DI POSTE ITALIANE IN FVG SANITÀ LOCALE15 12/12/2020 4 IL PICCOLO OSPEDALE DI GORIZIA, SPUNTANO 12 POSTI NELL'AREA "CARDIO-NEFRO" SANITÀ LOCALE16 12/12/2020 1,2 MESSAGGERO VENETO LA REGIONE RESTA A RISCHIO MODERATO L'RT ANCORA ALTO SANITÀ LOCALE17 12/12/2020 3 MESSAGGERO VENETO ALTRI 23 MORTI DI COVID TASSO DI POSITIVI AL 10% E CALANO I RICOVERATI SANITÀ LOCALE18 12/12/2020 21 MESSAGGERO VENETO IN TILT IL CALL CENTER DEDICATO AL COVID ODISSEA PER CHI CERCA INFORMAZIONI SANITÀ LOCALE

Virus, morto il primo medico di base`Antonino Cataldo aveva 64 anni e da 30 lavorava ad Aviano `Terza ondata e influenza, pronte anche le strutture da campo

Ieri 843 casi e 24 vittime, ricoveri in calo. No a nuove restrizioniA breve lo attendeva la pensione. L'Ordine: "Perso un amico"Il Covid si porta via il primo me­dico di base in provincia di Por­denone. A 64 anni è morto inospedale Antonino Cataldo. La­vorava da più di 30 anni ad Avia­no, dove aveva contribuito a fon­dare la medicina di gruppo. Siera contagiato tre settimane fa,poi si è irrimediabilmente ag­gravato. L'Ordine dei medici loha ricordato come un "caro ami­co". Ieri in Fvg 843 contagi, il 10per cento sui test. Altre 24 vitti­me, cinque in provincia. Ma pro­segue il calo dei ricoveri negliospedali. Intanto la Regione siprepara a un'eventuale terza on­data: sono pronti anche gli ospe­dali da campo.

Addio a Cataldo, medico vinto dal Covid(C) Ced Digital e Servizi | ID: 00209372 | IP ADDRESS: 2.37.90.241 sfoglia.ilgazzettino.it

`Aveva 64 anni ed era dottore di famiglia ad Aviano da 30 anni `Il Fvg resta zona gialla. Ieri 843 casi, il 10 per cento sui test

Si era contagiato tre settimane fa, a fine anno lo attendeva la pensione Calano ancora i ricoveri. Altre 24 vittime, cinque in provinciaIL BOLLETTINOPORDENONE La provincia di Por­

denone piange il primo medicodi base stroncato dal Covid. EAviano si ritrova senza un pun­to di riferimento, per i pazienti eper tutta la comunità. È mortoieri a 64 anni Antonino Cataldo.Era ricoverato in ospedale a Por­denone dopo essere stato conta­giato circa tre settimane fa. Lesue condizioni, dopo l'inizialeisolamento in casa, erano im­provvisamente peggiorate. Inpassato aveva avuto qualcheproblema di salute, ma è stato ilCovid a ucciderlo. Ha lasciato lamoglie Lucia e la figlia France­sca.IL RICORDOCataldo aveva lavorato fino a

tre settimane fa e stava aspet­tando la pensione che sarebbearrivata a fine mese. Faceva par­te della medicina di gruppo diAviano. Al suo fianco c'era Gui­do Lucchini, presidente dell'Or­dine dei medici di Pordenone."Perdo un collega ma soprattut­to un amico ­ ha detto commos­

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so ­. Abbiamo fondato assiemela medicina di gruppo, trent'an­ni fa. Ci siamo salutati, poi l'horisentito qualche giorno dopo:aveva le prime linee di febbre.Ho capito dalla voce, che eracambiata, che le sue condizionistessero peggiorando: gli ho det­to di ricoverarsi, poi non l'hopiù sentito. È un dolore enor­me". Lo stesso manifestato suisocial dai suoi tanti pazienti,ora orfani di un medico­amicoconosciuto anche oltre il confi­ne del comune di Aviano. Catal­do era nato in provincia, poi dapiccolo si era trasferito a Parti­nico, in Sicilia. A Palermo si eralaureato in Medicina, poi avevaconseguito la specializzazionecome medico del lavoro. Torna­to in regione, aveva fatto la guar­dia medica a Piancavallo e a Por­denone. Dal 1987 era medico dibase ad Aviano. Il padre, sem­pre ad Aviano, era stato presidedelle suole medie. Anche il sin­dacato Fimmg, di cui Cataldo fa­ceva parte, si unisce al lutto:"Perdiamo un collega indimen­ticabile".GLI ALTRI DECESSIIeri in Fvg sono morte 24 per­

sone a causa (anche) del Covid.

Cinque i decessi nel Pordenone­se, compreso quello di Antoni­no Cataldo. Sempre ad Aviano,ma in casa di riposo, è mortal'87enne Liliane Lebrun, origi­naria del Belgio. Due decessi aSpilimbergo: non ce l'hanno fat­ta Luciano Zanin (78 anni) e Se­bastiana Mazzurco Miritana, di86 anni. A Zoppola è morta unuomo di 76 anni. Si chiamavaFranco Ferrari, invece, il cittadi­no di Sesto al Reghena morto il5 dicembre e registrato solo gio­vedì dalla Regione.DUE DECESSIA SPILIMBERGONON CE L'HANNO FATTAANCHE UN'ANZIANA DI AVIANOE UN UOMODI ZOPPOLAL'AGGIORNAMENTO

Il Friuli Venezia Giulia restain zona gialla. Il report dell'Isti­tuto superiore di sanità (antici­pato già ieri su queste pagine)ha confermato il "rischio mode­rato". L'Rt sulle due settimane èa 0,91 mentre quello sui settegiorni è a 0,97. Ieri il tasso dicontagio sui tamponi è risalito

al 10 per cento (9,9), con 843contagi su 8.432 test. In salita idati nel Pordenonese, con 247casi in 24 ore. La buona notizia,però, arriva dagli ospedali: per ilsecondo giorno consecutivo, in­fatti, in Fvg calano i ricoveri. InArea medica si è registrata unadiscesa di otto pazienti (ora so­no 644) mentre in Rianimazio­ne c'è un letto occupato in più,con il totale che sale a 63. I total­mente guariti sono 22.690, i cli­nicamente guariti 520 e le perso­ne in isolamento 13.528. Sonotre i nuovi ospiti positivi tra glianziani della casa di riposo diSan Vito. Nel settore delle resi­denze per anziani sono stati rile­vati 45 casi di positività tra lepersone ospitate nelle struttureregionali, mentre gli operatorisanitari risultati contagiatiall'interno delle stesse strutturesono in totale 13. Sul fronte delsistema sanitario da registrarenell'Asufc le positività al Coviddi dodici infermieri, nove medi­ci, un biologo, otto Oss e un tec­nico; nell'Asfo di due infermie­ri, due medici, un Oss e uno psi­cologo; nell'Asugi di un ammini­strativo e tre Oss. Da rilevareinoltre il caso di un Oss al BurloGarofolo di Trieste.

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Polo dedicato a Spilimbergo, da lunedì 18­20 posti"Vogliamo aprire il repartoCovid di Spilimbergo entrolunedì con almeno 18 stanze".Quindi non con solamentequattro letti, come si pensavanei giorni scorsi. Le parolesono quelle di MicheleChittaro, direttore sanitariodell'ospedale di Pordenone enel complesso dell'Aziendasanitaria del FriuliOccidentale. La prima vera

boccata d'ossigeno in seno alsistema sanitario dellaprovincia, quindi, arriveràtra meno di 48 ore. Il repartoCovid di Spilimbergo si potràaprire grazie al ritorno "incampo" di diversi medici einfermieri che prima eranorisultati contagiati sul lavoro.Alcuni sono già rientrati inservizio, ma erano statidirottati in ospedale a

Pordenone. Ora potrannotornare a dare una mano aSpilimbergo, dove i primimalati di Covid inizierannoad entrare in ospedale già apartire dalla mattinata dilunedì. Il raggiungimento dei18­20 posti sarà progressivo,ma stando a quanto comunical'Asfo sarà realtà in pocheore.

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Data: 12.12.2020 Pag.: 27Size: 83 cm2 AVE: € 10707.00Tiratura:Diffusione:Lettori:

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Gli infermieri firmanoper licenziare il direttoreL'emergenza della pandemiamostra anche un altro difficilerisvolto: quello delle relazionitra il personale e il direttoregenerale dell'Asfo Polimeni.Se ormai da molte settimane ilsindacato di infermieri, oss etecnici è sul piede di guerra(per le assunzioni mancate eper problemi di gestione eorganizzazione) ora anche ilfronte dei medici e dei primaridiventa incandescente.Lamentano carenza dipersonale, ma soprattutto diinformazioni e di confrontocon la direzione.

Data: 12.12.2020 Pag.: 29Size: 36 cm2 AVE: € 4644.00Tiratura:Diffusione:Lettori:

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(C) Ced Digital e Servizi | ID: 00209372 | IP ADDRESS: 2.37.90.241 sfoglia.ilgazzettino.itVirus, personale allo stremoOspedali, medici in rivoltaè scontro con la direzione`I sindacati di dottori e primari denunciano: `"Siamo rimasti all'oscuro di strategie

in otto mesi di emergenza nessun confronto e scelte sul personale. Vogliamo risposte"NUOVO SCONTROPORDENONE Si fa sempre più teso il

clima nelle relazioni tra il perso­nale della sanità pordenonese ela direzione generale dell'Azien­da sanitaria. Una tensione e unasempre più evidente difficoltànelle relazioni e nella comunica­zione tra il vertice e gli operatori­ tutti, dagli oss ai primari ­ chesono quotidianamente impegna­ti sul complicatissimo fronte del­la lotta alla seconda ondata dellapandemia. Un clima che rendeancora più pesante e difficoltosoil lavoro nei reparti ospedalieri,nelle Rsa e nei distretti territoria­li. È solo di qualche giorno fa ilvia alla petizione lanciata dal sin­dacato di infermieri, oss, tecnicie amministrativi ­ che sarà con­segnata al presidente regionaleMassimiliano Fedriga ­ tra glioperatori per chiedere il "licen­ziamento" del direttore generaleJospeph Polimeni.CLIMA PESANTE

Una grave difficoltà nelle rela­zioni è stata denunciata, nelle ul­time ore, anche dai sindacati deimedici e dall'associazione deiprimari. Al termine di un incon­tro con la direzione, che dovevaessere chiarificatore di una seriedi situazioni non risolte, tutte lesigle sindacali dei dirigenti medi­ci (sia i sindacati confederali chele sigle autonome e pure i prima­ri in modo unitario) si sono di­chiarate insoddisfatte delle rispo­ste non date dalla direzione. "Cisiamo trovati di fronte a risposte

insoddisfacenti e a rinvii. Quan­do ­ evidenziano tutta la loro in­soddisfazione i rappresentantidei medici ­ in questi otto mesi diemergenza non siamo mai staticonvocati o raggiunti via emailper avere informazioni sulle stra­tegie aziendali di contrasto allapandemia a medio e breve termi­ne e sul piano di utilizzo dei me­dici nei vari ambiti. In questolungo periodo siamo stati total­mente all'oscuro di quale model­lo organizzativo si sia dotata daldirezione". Le rappresentanzesindacali dei medici entrano poinel merito di uno dei maggioriproblemi irrisolti. "Scopo dell'in­contro ­ prosegue la dura nota ­era anche di conoscere il numerodei medici presenti al 1. gennaio2020, al 30 giugno e al 1. novem­bre. Questo per sapere quali equante risorse l'Azienda avesseprevisto di utilizzare con un ri­chiamo preciso al Dipartimentodi prevenzione, al centro di re­centi polemiche su carenze dipersonale. La direzione non hafornito alcun numero ripromet­tendosi di inviare i dati che eranostati presentati al prefetto in oc­casione del vertice chiesto daisindacati del comparto per il ten­tativo di conciliazione (poi nonandato a buon fine, ndr). È statoevidenziato ­ proseguono i medi­ci ­ che non è sufficiente conosce­re quante persone sono state as­sunte, ma è indispensabile cono­scere la differenza tra personalecessato e personale entrato. An­

che su questo ci è stata promessauna successiva comunicazione".Nell'incontro è stata poi espressa"la forte preoccupazione sugli in­dicatori legati al Covid, ricoveriin terapia intensiva e negli altrireparti, relativi alla domanda sa­nitaria che in ospedale sono mol­to preoccupanti da settimane".RELAZIONI DIFFICILI

Le organizzazioni dei "camicibianchi" ospedalieri hanno poievidenziato la difficoltà nelle re­lazioni e nell'informazione. "Ab­biamo sottolineato ­ spiegano ­come sia stata ampiamente disat­tesa la norma contrattuale cheprevede l'informazione alle orga­nizzazioni sindacali nei tempi enei modi dovuti. Rispetto a ciò, idocumenti su accordi da firmarevenivano inviati con un temponon sufficiente per l'analisi. Rite­niamo che l'informazione sia ilpresupposto per il corretto eser­cizio delle relazioni sindacali erappresenti lo strumento peruna partecipazione consapevolenel rispetto dei rispettivi ambiti.Ci spiace constatate come questonon sia avvenuto in questi mesi.Perciò chiediamo un coinvolgi­mento maggiore per una corret­ta partecipazione fattiva".L'INSODDISFAZIONEDOPO UN VERTICE:DISATTESE LE NORMECONTRATTUALISULL'INFORMAZIONEALLE RAPPRESENTANZE

Data: 12.12.2020 Pag.: 29Size: 358 cm2 AVE: € 46182.00Tiratura:Diffusione:Lettori:

SANITÀ LOCALE 30

Covid, dopo il calo dei casiun nuovo picco nei contagi`La settimana che si chiude registra

un innalzamento: 85 i nuovi positivi`Oltre settanta i pazienti in isolamento

Il sindaco: mantenere molto alta la guardia

SACILE0434/787266, al quale dalle 9 al­le 12 dal lunedì al venerdì, cheraccoglie richieste di aiuti: con­segna di generi alimentari, riti­ro di ricette, visite mediche.

Sul fronte Covid si chiudeun'altra settimana difficile conuna tregua nei contagi, ma chepoi riporta le preoccupazioniper il rialzarsi del numero di cit­tadini positivi. Resta la racco­mandazione che il sindaco Car­lo Spagnol per mantenere lamassima attenzione "se voglia­mo guardare a un Natale checonsenta, nel rispetto delle di­sposizioni di Governo e Regio­ni, di viverlo in serenità, purcon qualche rinuncia". "È appe­na terminata ­ sottolinea ­ conla chiusura del Centro operati­vo comunale una settimana dif­ficile anche per fronteggiare ilmaltempo. Per questo ringra­zio i volontari della Protezionecivile per la ulteriore dimostra­zione di un encomiabile impe­gno civile con cui hanno opera­to per quattro giorni la emer­genza maltempo che ha visto di­verse criticità".

GUARDIA ALTA

NUOVO IMPEGNOOra l'impegno torno tutto sul

fronte Covid. "Un'emergenzaben più pericolosa e subdolache richiede sempre massimaattenzione. Perché ­ il sindacofornisce alcuni dati ­ nel mo­mento in cui, come era succes­

so una decina di giorni fa, dopoil picco che aveva toccato 94 po­sitivi, il numero era sceso a 66.Sembrava che si potesse comin­ciare a respirare. Stiamo invecefinendo una settimana con datiche devono richiamarci al sen­

IL RINGRAZIAMENTODEL PRIMO CITTADINOAI VOLONTARIDELLA PROTEZIONE CIVILE"SETTIMANA DIFFICILETRA MALTEMPO E VIRUS"

so di responsabilità e alla massi­ma attenzione. Ce lo impongo­no gli 85 nuovi positivi e i 71 inquarantena fiduciaria". Ma nonci sono solo le emergenze, c'èanche a quotidianità che riguar­da la gestione amministrativadell'Ente e la macchina buro­cratica che opera parte in pre­senza e parte a distanza. C'è lascuola che ha bisogno di torna­re alla normalità e per questo"siamo impegnati a preparare,al ritorno della normalità in tut­ti gli indirizzi, locali ma soprat­tutto servizi in sicurezza". C'èuna comunità che chiede rispo­ste ai propri bisogni per la qua­le è attivo il numero telefonico,

Un'ultima riflessione, infine,il sindaco la riserva a quello cheforse è il problema più grosso eche "riguarda la capacità del "si­stema" a reggere se la situazio­ne dovesse continuare nei pros­simi mesi. Fa presente che "se èdi tutta evidenza che l'equili­brio da mantenere è tra la tenu­ta del sistema sanitario e la so­pravvivenza delle attività eco­nomiche, abbiamo chiaro comesu queste ultime gravi il peso didecisioni sulle quali le ammini­strazioni locali hanno pochepossibilità di incidere". Rispet­to a questo tiene a rassicurareche "da parte nostra non man­cherà tutto il supporto con glistrumenti a nostra disposizio­ne". Al termine di una settima­na che "ci ha fatto capire comesia ancora più importate con­servare, anche se nei prossimigiorni le restrizioni dovesse al­lentarsi e darci qualche conces­sione per un Natale più allarga­to, la massima attenzione".Michelangelo Scarabellotto

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Data: 12.12.2020 Pag.: 37Size: 420 cm2 AVE: € 54180.00Tiratura:Diffusione:Lettori:

SANITÀ LOCALE 31

Pronto il polo dei test­Covidcon il drive­in al parcheggioI volontari della Protezione

civile di Pasiano impegnatissi­mi su due fronti, tra maltempoe tamponi rapidi del Covid­19."Il coordinatore del gruppo, Ca­serino Bressan, ha accompa­gnato il dottor Pessa, in rappre­sentanza dei medici di base pa­sianesi, a ritirare i tamponi an­tigenici rapidi, che verranno ef­fettuati, da questa settimana, inmodalità drive­in, nel parcheg­gio Largo Pietro Mennea, tra ilcampo sportivo e il cimitero",comunica l'assessore alla Pro­tezione civile, Federico Zando­nà. "Il personale sanitario saràsupportato dai volontari dellaProtezione civile, che regolanoil traffico". I test saranno effet­tuati, su decisione del medico,in presenza di sintomatologiasospetta, oppure in caso di con­tatto con una persona dalla po­sitività accertata. L'indicazionedei soggetti da sottoporre a testrapido, dopo la quarantena didieci giorni, sarà data ai medici

AL VIA LA PROSSIMASETTIMANANELL'AREA "MENNEA"LA PROTEZIONE CIVILEDI SUPPORTO

AL PERSONALE SANITARIOdal Dipartimento, che fornirà inominativi. Il servizio si svolge­rà il martedì, mercoledì e giove­dì dalle 14 alle 15.30.IL MALTEMPO

Inoltre, i volontari hanno do­vuto pensare anche alla sicu­rezza del territorio, investitodall'eccezionale maltempo. Leabbondanti piogge hanno ri­chiesto l'impiego dalle idrovo­re di Cecchini e Visinale. LaProtezione civile ha fornitopompe e sacchi di sabbia alle fa­miglie, oltre a liberare un tuboostruito a Sant'Andrea, che cau­sava l'allagamento della sedestradale. Nela9dd7e7718292f379b6fe4fda006b883pomeriggio di do­menica sono state installate al­tre motopompe a Visinale e

Cecchini, per pompare l'acquain arrivo dalla campagna versoil Meduna, evitando il rischioallagamenti. "Tra domenica elunedì il Meduna era oltre il li­vello di guardia in tutto il terri­torio, ma in diminuzione a Visi­nale di Sopra", dice l'assessore,"Le chiaviche sono rimastechiuse e le idrovore fisse di Visi­

nale e Cecchini in funzione, so­no inoltre state disposte delle

idrovore aggiuntive su alcunechiaviche. Il ponte di ferro è sta­to chiuso alla circolazione.FIUME ESONDATO

Il fiume Fiume, dopo la pienanelle prime notti, è rientratosotto il livello di guardia. Sonostati impegnati sei volontari,per quattro turni al giorno, inmodo da tenere attive le moto­pompe e azionare le idrovorequando necessario". Lunedìscorso il presidente della Regio­ne, Massimiliano Fedriga, el'assessore regionale RiccardoRiccardi, erano a Pasiano perverificare la situazione. "Abbia­mo fatto loro presente le critici­tà affrontate e suggerito comeaumentare la sicurezza", affer­ma Zandonà, "Ringraziamol'indispensabile ruolo di Bres­san e di tutti i volontari chehanno dato la loro disponibili­tà in questa allerta. Un dovero­so ringraziamento anche allaProtezione civile di San Quiri­no e Pravisdomini, venute adarci una mano, e a quei ragaz­zi che, seppur non iscritti, han­no voluto aiutarci. Li invito a di­ventare a tutti gli effetti mem­bri della Protezione civile co­munale".

Data: 12.12.2020 Pag.: 41Size: 229 cm2 AVE: € 29541.00Tiratura:Diffusione:Lettori:

SANITÀ LOCALE 32

"Pronto soccorso, i protocolliantiCovid operativi da tempo"` Il direttore sanitario Chittaro bacchetta `Il caso innescato dalle segnalazioni

il sindaco: "Ingiustificate le sue paure" degli utenti: "Infetti e non troppo vicini"

SAN VITO

LA PREOCCUPAZIONE

"Attivo già da mesi il pianoanti­contagio al Pronto soccor­so di San Vito", a dirlo il diretto­re dell'Azienda sanitaria Friulioccidentale (Asfo) Michele Chit­taro che replica smentendo ilsindaco Antonio Di Bisceglie.

mistione tra pazienti positivi enon positivi, si creano i presup­posti perché il virus si propaghiancora di più". Di Bisceglie siera fatto portavoce dei timoridella gente che si era dovuta re­care al Pronto soccorso "Dove èconstatabile come gli spazi d'at­tesa (che sono peraltro angusti,limitati e interagiscono anchecon i corridoi) e quelli di inter­vento non aiutano a gestire almeglio un sistema anti conta­gio".

denziato, direttamente collega­to con il triage.

RIQUALIFICAZIONEQuello che è incontrovertibi­

le è che la piastra di pronto soc­corso è da anni che attende diessere riqualificata in modoadeguato, ma tutto è bloccato.Nel frattempo le parole del sin­

daco avevano scatenato la rea­zione dell'Asfo: "Al Pronto soc­corso di San Vito l'indispensabi­le sicurezza anti­contagio, pergli utenti e per il personale inservizio, contrariamente alle di­chiarazioni del sindaco Di Bi­sceglie, è attiva e operativa giàda tempo ­ dice il direttore sani­tario Chittaro bacchettando ilprimo cittadino ­. L'Asfo già damarzo ­ fa sapere ­ ha predispo­sto dei piani per la separazionedei flussi per i diversi Prontosoccorso aziendali utilizzando,vista l'impossibilità di fruire dispazi preesistenti, le tende mes­se a disposizione dalla Protezio­ne civile". Il percorso di utilizzodelle tende è chiaro dal momen­to che le stesse sono dotate diun sistema di chiamata, ben evi­

STRADA OBBLIGATA

Il primo cittadino aveva infat­ti sollevato criticità in materiadi sicurezza per gli utenti cheaccedono al reparto Pronto soc­corso di San Vito e per lo stessopersonale in servizio poiché"Non risulta definito il percor­so Covid, e questo mette a ri­schio l'utenza e il personale. In­somma, è davvero necessario eurgente allo stato attuale, spe­cie in questa seconda fasedell'emergenza Covid­19 ­ avevaaggiunto ­ realizzare una mi­gliore e appropriata gestionedel rischio contagio". Di Bisce­glie aveva spiegato di aver se­gnalato più volte tale preoccu­pazione alle autorità sanitarie:"Se si continua con questa com­

DAI VERTICI ASFOL'ANNUNCIODI INTERVENTIPER MIGLIORARELE ATTESENELLA ZONA TRIAGE"

POI IL PIANOA LUNGO TERMINE:"RENDEREMOPIÙ AMPIALA SALA D'ASPETTONELL'AREA CUP"

"Il percorso Covid risulta perquesto motivo ben definito pro­prio per evitare eventuali situa­zioni di rischio per l'utenza eper il personale sanitario". Il di­rettore Chittaro però aggiungeche qualcosa per il presidio san­vitese si farà. "L'Asfo, indipen­dentemente dal problema Co­vid, intende, comunque, miglio­rare l'area di attesa del Prontosoccorso, nonché il triage di ac­cesso. Sono previsti, infatti, in­terventi urgenti che prevedonol'installazione di container alposto delle tende che consenti­ranno anche un maggiore com­fort per i pazienti e gli operato­ri". Il direttore sanitario termi­na aggiungendo che verrà inol­tre creata "Una sala di aspettopiù ampia nell'ambito dell'areaCup (Centro unico di prenota­zione, ndr), nell'attesa di una ri­strutturazione definitiva legataalla ridistribuzione complessi­va degli spazi interni dell'ospe­dale". (em)

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Data: 12.12.2020 Pag.: 42Size: 383 cm2 AVE: € 49407.00Tiratura:Diffusione:Lettori:

SANITÀ LOCALE 33

Ospedali da campo per la terza ondata`La Regione pensa al piano d'emergenza nel caso a gennaio `Il livello dei ricoverati si mantiene sopra i settecento pazienti

In difficoltà anche i servizi di onoranze funebri e cremazioniai ricoveri da Covid si sommino anche quelli dell'influenzaIl Friuli Venezia Giulia è zonagialla con tutti i postumi della zo­na arancione, gli ospedali checontinuano a rimanere pieni dipazienti affetti da Covid 19 e i con­tagi che seppur inferiori all'indi­ce Rt 1 non rassicurano gli opera­tori sanitari come pure il gover­natore Massimiliano Fedriga,che predica prudenza e rispettodelle norme per il contenimentodel Coronavirus. Sono sempre so­pra quota 700 i pazienti negliospedali, si continua sempre amorire mettendo in difficoltàperfino i servizi funebri e per lecremazioni, tanto che nel caso ininverno si arrivi a una terza on­data, con l'aggiunta dei pazientiaffetti dall'influenza stagionale,serviranno ospedali da campo.

Alle pagine II e III

Terza ondata e influenzaPronti ospedali da campo`Il piano segreto della Regione per l'eventuale emergenza invernale

prevede l'utilizzo di strutture mobili allestite dalla Protezione civilePROGRAMMAZIONEPORDENONE E UDINE Nessuno, ai

piani alti della Regione comenelle corsie affollate degli ospe­dali, si augura che si debba ri­correre a tanto, ma l'ipotesi diuna terza ondata di contagi tragennaio e febbraio ­ cioè nel pe­riodo fertile per l'influenza ­impone un ulteriore sforzo diprogrammazione. E la lezionedella seconda ondata non do­vrà essere "bucata": serviran­no posti letto, non tutti e nonnecessariamente all'interno de­gli ospedali. Per questo, il pia­no "segreto" della Regione perlo scenario peggiore prevedeanche l'utilizzo degli ospedalida campo della Protezione civi­le.

Data: 12.12.2020 Pag.: 25,26Size: 716 cm2 AVE: € 92364.00Tiratura:Diffusione:Lettori:

SANITÀ LOCALE 34

PORDENONE E UDINE Nessuno, ai

piani alti della Regione comenelle corsie affollate degli ospe­dali, si augura che si debba ri­correre a tanto, ma l'ipotesi diuna terza ondata di contagi tragennaio e febbraio ­ cioè nel pe­riodo fertile per l'influenza ­impone un ulteriore sforzo diprogrammazione. E la lezionedella seconda ondata non do­vrà essere "bucata": serviran­no posti letto, non tutti e nonnecessariamente all'interno de­gli ospedali. Per questo, il pia­no "segreto" della Regione perlo scenario peggiore prevedeanche l'utilizzo degli ospedalida campo della Protezione civi­le.

I DETTAGLISi tratta di strutture modula­

ri, già impiegate nella Berga­masca nei giorni drammaticidi marzo e aprile, ma anche direcente in Calabria. Sono veri epropri reparti ospedalieri chepossono essere allestiti in po­chi giorni e arrivano a contene­re dai 20 ai 40 pazienti. In alcu­ni casi si può arrivare ancheall'affiancamento di strutture(altrettanto mobili) da dedica­re all'analisi dei tamponi, main Friuli Venezia Giulia non sidovrebbe arrivare sino a quelpunto. L'ipotesi di utilizzareperò i "compound" ospedalieridella Protezione civile non èestremamente remota. Il timo­re, infatti, è quello che l'arrivodell'influenza (gli esperti pro­nosticano una stagione epide­mica più blanda rispetto a quel­la degli anni scorsi) si vada asommare a un'eventuale recru­descenza del Coronavirus. Lamente corre al 2017, quandonei principali ospedali della re­gione i reparti si erano riempitidi malati di influenza a causadi un virus particolarmente ag­gressivo. Se ciò dovesse accade­re con il Covid sempre vivo epronto a mordere, per la sanitàdella regione sarebbe il collas­so. Al momento la previsioneparla della possibilità di mon­tare un solo ospedale da cam­po, per dare manforte al polosanitario di volta in volta più indifficoltà. Si tratta delle stessestrutture utilizzate in passatoper calamità naturali o crisi sa­nitarie locali.

Si tratta di strutture modula­ri, già impiegate nella Berga­masca nei giorni drammaticidi marzo e aprile, ma anche direcente in Calabria. Sono veri epropri reparti ospedalieri chepossono essere allestiti in po­chi giorni e arrivano a contene­re dai 20 ai 40 pazienti. In alcu­ni casi si può arrivare ancheall'affiancamento di strutture(altrettanto mobili) da dedica­re all'analisi dei tamponi, main Friuli Venezia Giulia non sidovrebbe arrivare sino a quelpunto. L'ipotesi di utilizzareperò i "compound" ospedalieridella Protezione civile non èestremamente remota. Il timo­re, infatti, è quello che l'arrivodell'influenza (gli esperti pro­nosticano una stagione epide­mica più blanda rispetto a quel­la degli anni scorsi) si vada asommare a un'eventuale recru­descenza del Coronavirus. Lamente corre al 2017, quandonei principali ospedali della re­gione i reparti si erano riempitidi malati di influenza a causadi un virus particolarmente ag­gressivo. Se ciò dovesse accade­re con il Covid sempre vivo epronto a mordere, per la sanitàdella regione sarebbe il collas­so. Al momento la previsioneparla della possibilità di mon­tare un solo ospedale da cam­po, per dare manforte al polosanitario di volta in volta più indifficoltà. Si tratta delle stessestrutture utilizzate in passatoper calamità naturali o crisi sa­nitarie locali.

SUL TERRITORIOMa non basteranno venti o

quaranta posti in più a garanti­re la tenuta del sistema anchedi fronte a una terza ondata. Sa­rà necessario ad esempio man­tenere in funzione tutte le RsaCovid trasformate nel corsodella seconda ondata. Nel Por­denonese, ad esempio, si parladi Sacile e Maniago, per un to­tale di 40 posti, mentre a Udinesi fa riferimento alla strutturadi via Umago. E ancora: do­vranno restare attivi anche i re­parti Covid periferici, comequello che sarà aperto a brevea Spilimbergo, o il polo di Pal­manova. I Covid hotel dovran­no essere tutti in funzione,mentre a oggi in provincia diPordenone non si è riuscitinemmeno a concludere la pri­ma gara d'appalto. Ora si pro­

della seconda ondata. Nel Por­denonese, ad esempio, si parladi Sacile e Maniago, per un to­tale di 40 posti, mentre a Udinesi fa riferimento alla strutturadi via Umago. E ancora: do­vranno restare attivi anche i re­parti Covid periferici, comequello che sarà aperto a brevea Spilimbergo, o il polo di Pal­manova. I Covid hotel dovran­no essere tutti in funzione,mentre a oggi in provincia diPordenone non si è riuscitinemmeno a concludere la pri­ma gara d'appalto. Ora si pro­

SARANNO MANTENUTEANCHE LE RSA COVIDMA IL PROBLEMAÈ LA MANCANZADI PERSONALESANITARIOcederà a una trattativa privata(già in corso), per dare un ulte­riore sfogo agli ospedali e ospi­tare pazienti positivi che nonnecessitano più del ricovero inreparto.IL NODO

Anche la possibilità di am­pliare la disponibilità di postiletto, però, si scontra con il no­do più difficile da sciogliere: ilpersonale rischierebbe di nonbastare in caso di terza ondatacon l'aggiunta dell'influenza."La speranza ­ ha spiegato ieriil presidente del Fvg, Massimi­liano Fedriga ­ è che si riesca adarrivare presto alla vaccinazio­ne del personale sanitario". Inquel modo tutte le forze incampo non rischierebbero di"cadere" e di rendere ancorapiù esigui i numeri della barrie­ra anti­Covid.

Marco Agrusti

Data: 12.12.2020 Pag.: 25,26Size: 716 cm2 AVE: € 92364.00Tiratura:Diffusione:Lettori:

SANITÀ LOCALE 35

Ricoveri sempre sopra i 700Si allungano le atteseper funerali e cremazioni`Anche ieri 23 decessi. Sette i religiosi anziani morti ospitati

alla Casa della Fraternità Sacerdotale, l'ultimo è don Cossaro

UDINE Nel giorno in cui è arrivatala riconferma della zona gialla,grazie a un indice Rt che seppurin rialzo rimane sotto l'1%, a0,97, resiste sotto il 10% la per­centuale dei positivi sui tamponieffettuati nelle ultime 24 ore inFriuli Venezia Giulia. Ma la leta­lità del virus non molla e si sonoregistrati altri 23 decessi. In par­ticolare a Udine si registrano iprimi problemi per lo svolgi­mento dei funerali con i tempiper le cremazioni che si allunga­no di molto.

IL PUNTO renzo di Sedegliano. Dal 1990 di­venne anche parroco di Rivis diSedegliano, fino al 1997, quandol'allora arcivescovo Alfredo Bat­tisti lo nominò parroco di Canus­sio – carica che mantenne fino al2004 ­, Romans di Varmo e Ro­veredo di Varmo. È la settima vit­tima del Covid nella casa dellaFraternità sacerdotale, che acco­glie i religiosi anziani a Udine.

no sapere dalle Onoranze Fune­bri Piazza di Tolmezzo. "Al mo­mento non stiamo notando ritar­di particolari – conferma Stefa­no Piazza – ci vogliono comesempre dai 2 ai 3 giorni".NEGLI OSPEDALI

POSITIVITÀ E LUTTI

FUNERALI IN DIFFICOLTÀ"Nelle ultime due settimane è

un disastro". Così il titolare delleOnoranze Funebri Mansutti, dasempre un punto di riferimentoper le comunità di Udine, Cam­poformido, Pasian di Prato, Tar­cento e Tavagnacco. "È evidentecome a causa delle tante vittimedovute anche al covid – spiegaMansutti – i tempi d'attesa perprocedere ai funerali si stannoallungando nettamente da tresettimane a questa parte. L'im­pianto di cremazione dell'Ospe­dale di Udine può accogliere 5salme al giorno e gli addetti nonriescono a smaltire le tante ri­chieste, con le cremazioni che at­tendono anche cinque giorni peressere effettuate, tempi ancorpiù dilatati per le esequie che in­teressano le salme da fuori cit­tà". Non ci sono invece al mo­mento problemi per uno degli al­tri impianti di cremazione friula­ni, quello di Gemona, come fan­

Le terapie intensive che risal­gono a 63 mentre scendono a644 i ricoveri negli altri reparti.Gli attualmente positivi sono14.755 mentre aumentano le per­sone in isolamento, 13.528. Nelleresidenze per anziani sono statirilevati 45 casi di positività tra lepersone ospitate, mentre gli ope­ratori sanitari contagiati all'in­terno delle stesse strutture sono13. Sul fronte del Sistema sanita­rio regionale, da registrarenell'Azienda sanitaria universi­taria Friuli Centrale le positivitàal Covid di 12 infermieri, 9 medi­ci, un biologo, 8 Oss e un tecnicoDa rilevare inoltre il caso di unOss al Burlo Garofolo di Trieste.

Sono stati 843 nuovi contagi afronte di 8.432 test mentre delle23 vittime di giornata, 15 sono lemorti avvenute in provincia diUdine e tra loro anche don Ermi­nio Cossaro, 76 anni. Nato a Tal­massons nel 1944, don Cossaroaveva appena celebrato il 50° an­niversario di ordinazione sacer­dotale, avvenuta il 5 novembre1970. Il suo primo ministero, chelo impegnò per 12 anni, fu quellodi cooperatore pastorale a Paula­ro. Nel 1982 giunse il primo inca­rico da parroco, sempre in Car­nia: guidò la Parrocchia di Verze­gnis prima di essere trasferito,dopo appena un anno di servi­zio, nella Parrocchia di San Lo­

DISSERVIZIIeri mattina si è verificata

un'interruzione delle linee tele­foniche del Dipartimento di Pre­venzione nella sede di via Chiu­saforte a Udine, a causa di unproblema tecnico. Ci si è imme­diatamente attivati per risolvereil problema con il gestore telefo­nico e il direttore Braganti si èscusato per il disservizio.

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Data: 12.12.2020 Pag.: 27Size: 329 cm2 AVE: € 42441.00Tiratura:Diffusione:Lettori:

SANITÀ LOCALE 36

Nelle farmacie ospedaliere

Già acquistati gli otto frigoriferi per conservare i vacciniIn vista della campagna di vaccinazioneanti­Covid la Regione ha provveduto all'acquistodi 8 frigoriferi speciali (in tutto 95mila euro) pergarantire la conservazione del vaccino e instretto contatto con la struttura commissarialesta individuando i siti di somministrazione. Loha annunciato il vicegovernatore con delega allaSalute Riccardo Riccardi. Dopo aver scelto comesiti di stoccaggio le farmacie ospedaliere diTrieste, Udine, Pordenone, Monfalcone eTolmezzo, il prossimo passaggio riguardal'individuazione delle sedi di somministrazionedel vaccino e il loro allestimento. La Regioneaffiancherà la struttura commissariale anchenel reclutamento del personale: oltre al bandonazionale per 15mila posti tra medici einfermieri, l'Azienda regionale dicoordinamento per la salute del Friuli VeneziaGiulia cerca sul territorio di coinvolgere iprofessionisti arruolabili registrando ladisponibilità delle scuole di specializzazione e di

operatori sanitari in pensione, per i quali saràprevisto un breve ciclo formativo per espletareal meglio le operazioni di vaccinazione.Nell'ambito delle categorie di persone che perprime verranno vaccinate, ha sottolineatoRiccardi, la direttiva è di procedere nell'ordinecon il personale del sistema sanitario, quellodelle case di riposo e gli ospiti delle stesseresidenze per anziani. Mentre nei primi due casisaranno i singoli a recarsi nelle sedi disomministrazione, per gli anziani è previsto chedelle squadre sanitarie si rechino nelle struttureper le vaccinazioni. "Il lavoro di preparazione edi organizzazione ci terrà impegnati per tutto ilperiodo festivo" ha fatto sapere Riccardi. Ilprossimo appuntamento operativo è fissato perlunedì 14 dicembre, quando il gruppo tecnico acui partecipa anche la Regione dovrà affrontareil tema della catena logistica, dallo stoccaggioalla somministrazione.

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Data: 12.12.2020 Pag.: 27Size: 150 cm2 AVE: € 19350.00Tiratura:Diffusione:Lettori:

SANITÀ LOCALE 37

virus / la regione recluta personale in vista della campagna di vaccini anti­covid. da lunedì test a tappeto per i dipendenti delle poste

Zona gialla confermata per il FvgNegozi e sportelli, riecco le codeIndice Rt appena sotto l'1, evitato l'arancione. Fedriga: "Preoccupa l'alto numero dei decessi"Acquisti natalizi, ingressi contingentati, scadenze fiscali: di nuovo scene come quelle di marzoIl Friuli Venezia Giulia resta in zo­na gialla: l'indice Rt si piazza appe­na sotto l'uno, e la regione evita co­sì il ritorno in area arancione. Maper il governatore Massimiliano Fe­driga "preoccupa l'alto numero didecessi". Anche ieri dati non buo­ni: 843 nuovi casi e 23 morti. Intan­to si stanno ripetendo le code da­vanti a negozi e uffici pubblici vistidurante la prima ondata. E la Re­gione recluta personale in vista del­la campagna di vaccini anti­covid.Da lunedì test a tappeto per i 1.300dipendenti delle Poste./ DA PAG. 2 A PAG. 8

Zona gialla confermatama ci sono altri 23 mortie risalgono i nuovi casiComunicazione informale dal ministero alla Regione: classificazione immutataRegistrati 843 positivi sulle 24 ore a fronte di una media settimanale di 633

Marco Ballico / TRIESTE

Il Friuli Venezia Giulia rima­ne in zona gialla. La confer­ma, in via informale, è arriva­ta alla Regione dal ministerodella Salute e dunque bar eristoranti rimarranno aper­ti, fino alle 18, e i cittadini sipotranno muovere libera­mente da comune a comu­ne. Un "lasciapassare", quel­lo degli esperti romani, chepromuove i dati trasmessidalla task force coordinatadal professor Fabio Barbo­ne, ma in un contesto in cui ilFvg rimane ormai da due set­timane secondo dietro al Ve­neto (e prima dietro alla Pro­vincia di Bolzano) per nuovicasi di coronavirus negli ulti­mi sette giorni (380 ogni100.000 abitanti) e primonella statistica più dolorosa,quella dei morti, sempre sutrend settimanale (17,3ogni 100.000 abitanti), nu­meri che sono finiti pure sul­le pagine del New York Ti­mes.Come era emerso già ieri,

l'analisi dei dati del 30 no­vembre­6 dicembre, tra lucie ombre, ha evidenziato unrischio moderato per la no­stra regione. Nulla che possaancora fare ipotizzare l'usci­ta dalla pandemia, anzi, manon si rende necessario im­porre le misure restrittivedella zona arancione. L'Rt,l'indice di contagio, pur se insalita rispetto al report prece­dente, quello sul 23­29 no­vembre, da 0,92 a 0,97, rima­ne sotto la soglia 1, un para­metro molto importante trai 21 messi in fila dal gover­no. Per il Fvg si aggiungonopoi la discesa dell'incidenza

Il Friuli Venezia Giulia rima­ne in zona gialla. La confer­ma, in via informale, è arriva­ta alla Regione dal ministerodella Salute e dunque bar eristoranti rimarranno aper­ti, fino alle 18, e i cittadini sipotranno muovere libera­mente da comune a comu­ne. Un "lasciapassare", quel­lo degli esperti romani, chepromuove i dati trasmessidalla task force coordinatadal professor Fabio Barbo­ne, ma in un contesto in cui ilFvg rimane ormai da due set­timane secondo dietro al Ve­neto (e prima dietro alla Pro­vincia di Bolzano) per nuovicasi di coronavirus negli ulti­mi sette giorni (380 ogni100.000 abitanti) e primonella statistica più dolorosa,quella dei morti, sempre sutrend settimanale (17,3ogni 100.000 abitanti), nu­meri che sono finiti pure sul­le pagine del New York Ti­mes.Come era emerso già ieri,

l'analisi dei dati del 30 no­vembre­6 dicembre, tra lucie ombre, ha evidenziato unrischio moderato per la no­stra regione. Nulla che possaancora fare ipotizzare l'usci­ta dalla pandemia, anzi, manon si rende necessario im­porre le misure restrittivedella zona arancione. L'Rt,l'indice di contagio, pur se insalita rispetto al report prece­dente, quello sul 23­29 no­vembre, da 0,92 a 0,97, rima­ne sotto la soglia 1, un para­metro molto importante trai 21 messi in fila dal gover­no. Per il Fvg si aggiungonopoi la discesa dell'incidenza

Il Friuli Venezia Giulia rima­ne in zona gialla. La confer­ma, in via informale, è arriva­ta alla Regione dal ministerodella Salute e dunque bar eristoranti rimarranno aper­ti, fino alle 18, e i cittadini sipotranno muovere libera­mente da comune a comu­ne. Un "lasciapassare", quel­lo degli esperti romani, chepromuove i dati trasmessidalla task force coordinatadal professor Fabio Barbo­ne, ma in un contesto in cui ilFvg rimane ormai da due set­timane secondo dietro al Ve­neto (e prima dietro alla Pro­vincia di Bolzano) per nuovicasi di coronavirus negli ulti­mi sette giorni (380 ogni100.000 abitanti) e primonella statistica più dolorosa,quella dei morti, sempre sutrend settimanale (17,3ogni 100.000 abitanti), nu­meri che sono finiti pure sul­le pagine del New York Ti­mes.Come era emerso già ieri,

l'analisi dei dati del 30 no­vembre­6 dicembre, tra lucie ombre, ha evidenziato unrischio moderato per la no­stra regione. Nulla che possaancora fare ipotizzare l'usci­ta dalla pandemia, anzi, manon si rende necessario im­porre le misure restrittivedella zona arancione. L'Rt,l'indice di contagio, pur se insalita rispetto al report prece­dente, quello sul 23­29 no­vembre, da 0,92 a 0,97, rima­ne sotto la soglia 1, un para­metro molto importante trai 21 messi in fila dal gover­no. Per il Fvg si aggiungonopoi la discesa dell'incidenza

Il Friuli Venezia Giulia rima­ne in zona gialla. La confer­ma, in via informale, è arriva­ta alla Regione dal ministerodella Salute e dunque bar eristoranti rimarranno aper­ti, fino alle 18, e i cittadini sipotranno muovere libera­mente da comune a comu­ne. Un "lasciapassare", quel­lo degli esperti romani, chepromuove i dati trasmessidalla task force coordinatadal professor Fabio Barbo­ne, ma in un contesto in cui ilFvg rimane ormai da due set­timane secondo dietro al Ve­neto (e prima dietro alla Pro­vincia di Bolzano) per nuovicasi di coronavirus negli ulti­mi sette giorni (380 ogni100.000 abitanti) e primonella statistica più dolorosa,quella dei morti, sempre sutrend settimanale (17,3ogni 100.000 abitanti), nu­meri che sono finiti pure sul­le pagine del New York Ti­mes.Come era emerso già ieri,

l'analisi dei dati del 30 no­vembre­6 dicembre, tra lucie ombre, ha evidenziato unrischio moderato per la no­stra regione. Nulla che possaancora fare ipotizzare l'usci­ta dalla pandemia, anzi, manon si rende necessario im­porre le misure restrittivedella zona arancione. L'Rt,l'indice di contagio, pur se insalita rispetto al report prece­dente, quello sul 23­29 no­vembre, da 0,92 a 0,97, rima­ne sotto la soglia 1, un para­metro molto importante trai 21 messi in fila dal gover­no. Per il Fvg si aggiungonopoi la discesa dell'incidenza

Data: 12.12.2020 Pag.: 1,2Size: 681 cm2 AVE: € 20430.00Tiratura: 23562Diffusione: 20697Lettori: 138000

SANITÀ LOCALE 38

CORONAVIRUS – IL CONTAGIO IN FVG

38.632 (+843) Positivi da inizio epidemia

16.996 (+292)

8.636 (+181)

4.686 (+113)

7.836 (+247)

478 (+10)

Trieste Gorizia Udine Pordenone Residenti fuori Fvg

1.187 (+23*) Decessi

Udine 494 (+15)

Trieste 381 (+3)

(+43)(+1)(­8)(+47)(+3)

(+777)

Pordenone 243 (+3)

Gorizia 69 (+2)

Attualmente positivi 14.755

63In terapia intensiva644In altri reparti

13.528In isolamento520Clinicamente guariti

Totalmente guariti 22.690

8.432Tamponi eseguiti(76 in più rispetto al giorno prima)

dei positivi (escluse le attivi­tà di screening e il retestingdei già contagiati) dal27,7% al 24,9% e dei nuovicasi di infezione non associa­ti a catene di trasmissioni no­te da 1.613 a 1.329, oltre al­la sempre promossa capaci­tà di monitoraggio dei siste­mi di sorveglianza (percen­tuali vicine al 100% di notifi­ca dei sintomatici), mentrele criticità sono sulle tempi­stiche tra l'inizio dei sintomie la diagnosi (da 3 a 4 giorni)e sui focolai attivi (da 1.856a 1.950).La settimana che determi­

nerà l'esame di venerdì pros­simo si sta per chiudere in­tanto con una curva in disce­sa per quel che riguarda icontagi giornalieri: da unamedia di 770 tra il 30 novem­bre e il 6 dicembre, dal 7 di­cembre a ieri si è scesi a 633.Sulle 24 ore se ne sono conta­ti però 843, con un'inciden­za nuovamente in risalitasulle persone sottoposte altest per la prima volta(2.182): 36,83%. Molto me­no significativa, come sem­pre, l'altalena sul totale deitamponi di giornata (8.432,i positivi sono il 10%), che

nerà l'esame di venerdì pros­simo si sta per chiudere in­tanto con una curva in disce­sa per quel che riguarda icontagi giornalieri: da unamedia di 770 tra il 30 novem­bre e il 6 dicembre, dal 7 di­cembre a ieri si è scesi a 633.Sulle 24 ore se ne sono conta­ti però 843, con un'inciden­za nuovamente in risalitasulle persone sottoposte altest per la prima volta(2.182): 36,83%. Molto me­no significativa, come sem­pre, l'altalena sul totale deitamponi di giornata (8.432,i positivi sono il 10%), cheracconta poco dell'evoluzio­ne della pandemia visto chein quel dato sono conteggia­ti pure i controlli sui già con­tagiati. Le infezioni da inizioemergenza sono ora38.632, di cui 16.996 in pro­vincia di Udine (+292),8.636 a Trieste (+181),7.836 a Pordenone (+247),4.686 a Gorizia (+113) e478 di residenti fuori regio­ne (+10).Nel bollettino diffuso dal

vicepresidente con delega al­la Salute Riccardo Riccardientrano poi altri 23 decessi,di cui 3 pregressi, tra l'8 e il 9dicembre. Negli ultimi settegiorni sui sette precedenti ilFvg fa segnare un aumentodel 4,5%, mentre la medianazionale è del –12,4%.Guardando all'intera emer­genza di questi mesi dram­matici, dal 7 marzo sonomorte con diagnosi Covidsul territorio 1.187 persone:494 a Udine (+15), 381 aTrieste (+3), 243 a Pordeno­ne (+3) e 69 a Gorizia (+2)."Il Fvg resta in zona gialla –commenta in serata a Tele­quattro il governatore Massi­miliano Fedriga –. La miapreoccupazione però non èquesta, ma contenere il piùpossibile la diffusione del vi­rus". Purtroppo, aggiunge,"stiamo assistendo, cometutto il Nordest, a un aumen­to importante di decessi checi preoccupa ed è un dato col­legato ai contagi delle setti­mane pregresse". Tra i positi­vi comunicati ieri, 58 perso­ne delle residenze per anzia­ni tra ospiti (45) e operatori(13). Infezioni anche nel si­stema sanitario: in Asugi diun amministrativo e tre Oss,nell'Azienda Friuli Centraledi dodici infermieri, novemedici, un biologo, otto Osse un tecnico, nella Friuli Oc­cidentale di due infermieri,due medici, un Oss e uno psi­cologo. Il carico sul Ssr: peril secondo giorno consecuti­vo calano i ricoveri nei repar­ti (644, –8), con 63 terapieintensive Covid (+1). Il Fvg,con il 52% e il 38% di occupa­zione sui due fronti, rientranel rapporto nazionale tra leregioni a "impatto alto" su­gli ospedali. A ieri, infine, ipositivi al coronavirus sono14.755 (+43), i totalmenteguariti 22.690 (+777), i cli­nicamente guariti 520 (+3)e gli isolamenti 13.528(+47). ­

racconta poco dell'evoluzio­ne della pandemia visto chein quel dato sono conteggia­ti pure i controlli sui già con­tagiati. Le infezioni da inizioemergenza sono ora38.632, di cui 16.996 in pro­vincia di Udine (+292),8.636 a Trieste (+181),7.836 a Pordenone (+247),4.686 a Gorizia (+113) e478 di residenti fuori regio­ne (+10).Nel bollettino diffuso dal

vicepresidente con delega al­la Salute Riccardo Riccardientrano poi altri 23 decessi,di cui 3 pregressi, tra l'8 e il 9dicembre. Negli ultimi settegiorni sui sette precedenti ilFvg fa segnare un aumentodel 4,5%, mentre la medianazionale è del –12,4%.Guardando all'intera emer­genza di questi mesi dram­matici, dal 7 marzo sonomorte con diagnosi Covidsul territorio 1.187 persone:494 a Udine (+15), 381 aTrieste (+3), 243 a Pordeno­ne (+3) e 69 a Gorizia (+2)."Il Fvg resta in zona gialla –commenta in serata a Tele­quattro il governatore Massi­miliano Fedriga –. La miapreoccupazione però non èquesta, ma contenere il piùpossibile la diffusione del vi­rus". Purtroppo, aggiunge,"stiamo assistendo, cometutto il Nordest, a un aumen­to importante di decessi checi preoccupa ed è un dato col­legato ai contagi delle setti­mane pregresse". Tra i positi­vi comunicati ieri, 58 perso­ne delle residenze per anzia­ni tra ospiti (45) e operatori(13). Infezioni anche nel si­stema sanitario: in Asugi diun amministrativo e tre Oss,nell'Azienda Friuli Centraledi dodici infermieri, novemedici, un biologo, otto Osse un tecnico, nella Friuli Oc­cidentale di due infermieri,due medici, un Oss e uno psi­cologo. Il carico sul Ssr: peril secondo giorno consecuti­vo calano i ricoveri nei repar­ti (644, –8), con 63 terapieintensive Covid (+1). Il Fvg,con il 52% e il 38% di occupa­zione sui due fronti, rientranel rapporto nazionale tra leregioni a "impatto alto" su­gli ospedali. A ieri, infine, ipositivi al coronavirus sono14.755 (+43), i totalmenteguariti 22.690 (+777), i cli­nicamente guariti 520 (+3)e gli isolamenti 13.528(+47). ­

racconta poco dell'evoluzio­ne della pandemia visto chein quel dato sono conteggia­ti pure i controlli sui già con­tagiati. Le infezioni da inizioemergenza sono ora38.632, di cui 16.996 in pro­vincia di Udine (+292),8.636 a Trieste (+181),7.836 a Pordenone (+247),4.686 a Gorizia (+113) e478 di residenti fuori regio­ne (+10).Nel bollettino diffuso dal

vicepresidente con delega al­la Salute Riccardo Riccardientrano poi altri 23 decessi,di cui 3 pregressi, tra l'8 e il 9dicembre. Negli ultimi settegiorni sui sette precedenti ilFvg fa segnare un aumentodel 4,5%, mentre la medianazionale è del –12,4%.Guardando all'intera emer­genza di questi mesi dram­matici, dal 7 marzo sonomorte con diagnosi Covidsul territorio 1.187 persone:494 a Udine (+15), 381 aTrieste (+3), 243 a Pordeno­ne (+3) e 69 a Gorizia (+2)."Il Fvg resta in zona gialla –commenta in serata a Tele­quattro il governatore Massi­miliano Fedriga –. La miapreoccupazione però non èquesta, ma contenere il piùpossibile la diffusione del vi­rus". Purtroppo, aggiunge,"stiamo assistendo, cometutto il Nordest, a un aumen­to importante di decessi checi preoccupa ed è un dato col­legato ai contagi delle setti­mane pregresse". Tra i positi­vi comunicati ieri, 58 perso­ne delle residenze per anzia­ni tra ospiti (45) e operatori(13). Infezioni anche nel si­stema sanitario: in Asugi diun amministrativo e tre Oss,nell'Azienda Friuli Centraledi dodici infermieri, novemedici, un biologo, otto Osse un tecnico, nella Friuli Oc­cidentale di due infermieri,due medici, un Oss e uno psi­cologo. Il carico sul Ssr: peril secondo giorno consecuti­vo calano i ricoveri nei repar­ti (644, –8), con 63 terapieintensive Covid (+1). Il Fvg,con il 52% e il 38% di occupa­zione sui due fronti, rientranel rapporto nazionale tra leregioni a "impatto alto" su­gli ospedali. A ieri, infine, ipositivi al coronavirus sono14.755 (+43), i totalmenteguariti 22.690 (+777), i cli­nicamente guariti 520 (+3)e gli isolamenti 13.528(+47). ­

Data: 12.12.2020 Pag.: 1,2Size: 681 cm2 AVE: € 20430.00Tiratura: 23562Diffusione: 20697Lettori: 138000

SANITÀ LOCALE 39

ad aviano

Prima vittimatra i medicidi famigliaAveva 66 anniLa regione piange la primavittima di Covid fra i medicidi medicina generale in ser­vizio: Antonino Cataldo,66 anni, di Aviano. Il presi­dente dell'Ordine dei medi­ci e degli odontoiatri di Por­denone Guido Lucchini,con cui condivideva lo stu­dio, ha definito la scompar­sa di Cataldo "una mortesul campo, in trincea". Ilmedico tre settimane faavuto la febbre, si era sotto­posto al tampone ed era ri­sultato positivo. Poi il rico­vero in ospedale a Pordeno­ne, dove è morto ieri pome­riggio.Famiglia originaria di

Partinico in Sicilia, figliodel preside delle scuole diAviano negli anni'60, Catal­do si era laureato a Paler­mo e specializzato nellastessa università in medici­na del lavoro. Era medicodi medicina generale nellostudio associato di Aviano epresidente del revisori deiconti della Fimmg (Federa­zione italiana medici di me­dicina generale). Lascia lamoglie Lucia e una figlia."Abbiamo affrontato que­sta pandemia con pochi di­spositivi di protezione. Ma

mai come in questo momen­to – ha commentato Lucchi­ni – la classe medica deve di­mostrarsi forte e motivatanell'andare avanti e contra­stare la diffusione del virusin maniera forte e intelli­gente". "Esprimiamo le con­doglianze alla famiglia – gliha fatto eco il segretarioprovinciale della FimmgFernando Agrusti –. Era unvalido professionista cheha lavorato con noi anchenel sindacato".Il Covid ha avuto la me­

glio anche su MichelangeloCanciani, 71 anni, a lungosindacalista Cgil di Porde­none, dove aveva seguito laFlai, la federazione dei lavo­ratori dell'agroindustria, eil Sunia. Da pensionato col­laborava con la Spi a San Vi­to ed era risultato positivoal Covid. La Camera del la­voro di Pordenone haespresso il suo cordoglio.I nuovi positivi in provin­

cia di Pordenone ieri sonostati 274, 7.836 dall'iniziodell'epidemia. Tra questianche due infermieri, duemedici, un operatore sociosanitario e uno psicologo inservizio all'Azienda sanita­ria. ­

Data: 12.12.2020 Pag.: 2Size: 114 cm2 AVE: € 3420.00Tiratura: 23562Diffusione: 20697Lettori: 138000

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verso la campagna. acquistati 8 frigoriferi speciali

Al via la ricerca di personaleper le vaccinazioni anti Covid"Sull'organizzazione dellacampagna di vaccinazioneanti­Covid la Regione sta fa­cendo la sua parte metten­do in campo risorse ed ener­gie affinché si riesca ad arri­vare pronti all'appuntamen­to di fine gennaio. Abbiamoprovveduto all'acquisto di8 frigoriferi speciali (in tut­to 95 mila euro) per garanti­re la conservazione del vac­cino e stiamo procedendoin stretto contatto con lastruttura commissarialeper l'individuazione dei sitidi somministrazione che, loricordo, dovranno rispon­dere a dei precisi requisititecnici e organizzativi". Loha detto ieri il vicegoverna­tore con delega alla Salutedel Friuli Venezia Giulia,Riccardo Riccardi, relativa­mente allo stato dell'artedella campagna vaccinaleanti­Covid il cui inizio è sta­to fissato dal governo entroil mese di gennaio.

Come ha spiegato Riccar­di, dopo aver scelto quali si­ti di stoccaggio le farmacieospedaliere di Trieste, Udi­ne, Pordenone, Monfalco­ne e Tolmezzo, il prossimopassaggio che vede protago­nista la Regione è quellodell'individuazione delle se­di di somministrazione delvaccino e il loro allestimen­to. Oltre a ciò l'amministra­zione affiancherà parallela­mente la struttura commis­sariale anche nel recluta­mento del personale. Dauna parte c'è il bando su sca­la nazionale per 15 mila po­sti tra medici e infermieri,dall'altro c'è l'Azienda re­gionale di coordinamentoper la salute del Friuli Vene­zia Giulia che cerca sul terri­torio di coinvolgere i profes­sionisti arruolabili regi­strando la disponibilità del­le scuole di specializzazio­ne e di operatori sanitari inpensione. Per tutti sarà co­

munque previsto un breveciclo formativo al fine diespletare al meglio le opera­zioni di vaccinazione.Quanto alle categorie di

persone che per prime ver­ranno vaccinate, come hasottolineato Riccardi, la di­rettiva è quella di procede­re nell'ordine con il persona­le del sistema sanitario,quello delle case di riposo egli ospiti delle stesse resi­denze per anziani. Per que­sti ultimi è previsto che del­le squadre sanitarie si rechi­no nelle strutture per prov­vedere alle vaccinazioni."Si tratta – ha detto il vicego­vernatore – di un lavoro dipreparazione e di organiz­zazione che ci terrà impe­gnati per tutto il periodo fe­stivo". Prossimo appunta­mento operativo lunedì 14dicembre, quando il grup­po tecnico dovrà affrontareil tema della catena logisti­ca che va dallo stoccaggio al­la somministrazione. ­

Data: 12.12.2020 Pag.: 2Size: 170 cm2 AVE: € 5100.00Tiratura: 23562Diffusione: 20697Lettori: 138000

SANITÀ LOCALE 41

l'adesione su Base volontaria

Da lunedì test a tappetoper i 1.300 addettidi Poste Italiane in FvgPoste Italiane lancia una cam­pagna di test anti Covid­19 suisuoi 130 mila dipendenti. Loha annunciato il condirettoregenerale Giuseppe Lasco ai mi­crofoni del TgPoste, il telegior­nale aziendale, anticipandoche da lunedì 14 dicembre sa­ranno somministrati ai dipen­denti oltre 200 mila tamponisu tutto il territorio nazionale.In Fvg lavorano circa mille

300 tra portalettere e impiega­ti; 331 gli uffici postali presen­ti. "Stiamo consegnando inqueste ore – spiega Lasco –,con un'operazione imponen­te, più di 200 mila tamponi sututto il territorio nazionale. Il14 partirà questa prima cam­pagna. Iniziamo dai siti più ne­vralgici per poi estenderla sututti gli altri centri. Abbiamocontrattualizzato in tutta Ita­lia migliaia di operatori sanita­ri abilitati per somministrare itamponi. Questa è un'iniziati­va a tappeto che non ha eguali,come tante altre che in questi

mesi di pandemia abbiamomesso in campo. Resta ovvioche l'adesione al tampone saràin forma volontaria. Inoltre,stiamo concludendo in questeore per tutte le sedi operative,sia uffici postali che centri logi­stici, le installazioni dei rileva­tori della temperatura". Du­rante l'emergenza sanitaria,Poste Italiane ha sempre ga­rantito i servizi essenziali e haassicurato in tutta Italia il reca­pito di corrispondenza e pac­chi. Per proteggere i propri di­pendenti e la clientela, l'azien­da ha consegnato milioni dimascherine, confezioni di geldisinfettante e guanti e ha atti­vato la sanificazione periodicadi uffici postali, in cui sono sta­ti installati anche divisori inplexiglas, mezzi di trasporto esedi operative. Da ricordare in­fine che, per agevolare i cittadi­ni, è stata introdotta la nuovamodalità di prenotazione delturno in ufficio postale: viaWhatsApp al numero371­5003715. ­

Data: 12.12.2020 Pag.: 3Size: 116 cm2 AVE: € 3480.00Tiratura: 23562Diffusione: 20697Lettori: 138000

SANITÀ LOCALE 42

Ospedale di Gorizia, spuntano12 posti nell'area "cardio­nefro"È la carta di riserva se i pazienti dovessero crescere. Attualmente, su 65 letti, risultano occupati 49Francesco Fain / GORIZIA

Comandano i contagi. Èsempre stato così, sin dallaprima ora. Nel senso che tut­te le decisioni di Asugi (l'A­zienda sanitaria universita­ria giuliano isontina) sulSan Giovanni di Dio, a Gori­zia, vengono calibrate a se­conda di quanti sono i pa­zienti positivi al Covid­19 bi­sognosi di ricovero. Oggi, iposti­letto a disposizione so­no 65 ma, se servisse, po­trebbero diventare 77, dodi­ci in più.Perché? Perché c'è un'ul­

teriore possibilità che vieneconsiderata, anche scara­manticamente, l'ultima ra­tio. Se il contagio non doves­se raffreddarsi continuan­do a portare pazienti inospedale, ci sarebbe la possi­bilità di ricavare altri spazinell'area della cardio­ne­fro, come già successe du­rante la prima ondata.A confermarlo il direttore

generale di Asugi, AntonioPoggiana che illustra lastrategia. "Oggi, dei 65 po­sti letto a disposizione, 49 ri­

sultano essere occupati dapazienti Covid. Pertanto, ab­biamo 16 letti ancora dispo­nibili. Se la situazione do­vesse peggiorare ­ confer­ma il dg ­ abbiamo una solu­zione che teniamo come"carta di riserva". Vedremocome si mettono le cose neiprossimi sette, dieci giorni.Comandano i contagi. Siachiaro che l'ospedale di Go­rizia, seppure a scartamen­to ridotto, continua a garan­tire i servizi di Oncologia ele operazioni chirurgiche ur­genti. E non appena la pan­demia sarà superata, tuttotornerà come prima al SanGiovanni di Dio. Non c'è nul­la di cui temere".Concetti che ripete pure

Daniele Pittioni, direttoremedico­ospedaliero e re­sponsabile dei nosocomi diGorizia e Monfalcone. "Lasituazione, ad oggi, è que­sta: abbiamo una cinquanti­na di pazienti (49 per la pre­cisione, ndr) in cura al repar­to Covid del San Giovannidi Dio a Gorizia mentre si re­gistra una media di 5 positi­

vi per sede nei Pronto soc­corso sia di Gorizia sia diMonfalcone, tutti gestiti daquelle strutture. Siamo, insostanza, in una fase di sta­si. Ulteriori 12 posti­lettonell'area cardio­nefro? Peradesso non ipotizziamo l'a­pertura ma siamo pronti aintraprendere anche questastrada se ci fosse bisogno.Stiamo monitorando co­stantemente la curva e l'an­damento dei contagi. Ci au­guriamo davvero che que­sto piano di riserva non deb­ba mai essere attivato. Lasperanza è che il Covid­19allenti la presa grazie agli ef­fetti del semi­lockdown deigiorni passati e delle disposi­zioni anti­assembramentidei vari Dpcm", scandiscePittioni.Intanto, la questione del

San Giovanni di Dio conti­nua ad essere al centro deldibattito politico. E oggi in­terviene, con durezza, il sin­daco Rodolfo Ziberna chesi è scatenato anche sul web."Dall'altra mattina stan­

no bombardando facebook

e whatsapp con notizie allar­manti, per l'ennesima volta,sulle attività di chirurgia inemergenza e oncologicache verrebbero chiuse a Go­rizia per potenziare Trieste.Addirittura ­ contrattacca ilprimo cittadino ­ c'è chi hascritto che sarebbero statechiuse a partire da una de­terminata data (già passa­ta, ndr) e, su questa falsa no­tizia, altre persone hannocommentato augurando ditutto e di più ai politici. Han­no commentato una notiziafalsa! Sono in contatto conti­nuo con i vertici Asugi e conl'assessore regionale Riccar­di che hanno smentito. Nonvoglio dire ciò che penso diqueste persone che usano lagente per scopi che nullahanno a che vedere con la tu­tela della salute. Ricordate­vi i nomi, saranno tutti pre­senti in qualche lista alleprossime elezioni. Ma ricor­datevi anche che ci sono mo­menti, come questo, in cuisiamo chiamati a un sensodi responsabilità collettivoche va a tutelare tutti". ­

Data: 12.12.2020 Pag.: 4Size: 292 cm2 AVE: € 8760.00Tiratura: 23562Diffusione: 20697Lettori: 138000

SANITÀ LOCALE 43

coronavirus

La regione restaa rischio moderatoL'Rt ancora altoFedriga: "Rimaniamo in zona gialla". Preoccupano i nuovi focolaiIeri registrati 843 casi e altri 23 decessi. Tasso di positività al 10%L'indice di contagio in Friuli Vene­zia Giulia è salito leggermente pas­sando da 0,92 a 0,97, ma il rischiocomplessivo rimane moderato an­che se, dal 30 novembre al 6 dicem­bre, il numero dei focolai è salito. Il

L'indice di contagio in Friuli Vene­zia Giulia è salito leggermente pas­sando da 0,92 a 0,97, ma il rischiocomplessivo rimane moderato an­che se, dal 30 novembre al 6 dicem­bre, il numero dei focolai è salito. Il

report dell'Istituto superiore di sani­tà conferma quello che già sapeva­mo: in regione l'andamento del con­tagio è più o meno stabile e la nostraregione è confermata in zona gialla.PELLIZZARI / PAG. 2

Data: 12.12.2020 Pag.: 1,2Size: 792 cm2 AVE: € 23760.00Tiratura: 43843Diffusione: 36620Lettori: 231000

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Fvg: rischio moderatoanche se resta elevatoil livello di contagioFedriga: "Restiamo in zona gialla, aumentano i decessi collegati ai casi pregressi"Si mantiene alto l'impatto nelle Intensive e nell'area medica, focolai in salita

Giacomina Pellizzari / UDINE

L'indice di contagio in Friuli Venezia Giulia è salito leg­germente passando da 0,92 a 0,97, ma la classificazionedel rischio complessivo rimane moderato anche se, nellasettimana dal 30 novembre al 6 dicembre, il numero deifocolai è salito. Il report dell'Istituto superiore di sanità(Iss) conferma quello che già sapevamo: in regione l'an­damento del contagio è più o meno stabile e la nostra re­gione è confermata in zona gialla. Il ministro della Salu­te, Roberto Speranza, a seguito dell'analisi della Cabinadi regia firmerà l'ordinanza che, sulla base del rischio, sta­bilisce la classificazione delle regioni. "Il Friuli VeneziaGiulia resta in zona gialla. La mia preoccupazione perònon è questa, ma contenere il più possibile la diffusionedel virus", ha affermato, ieri sera, il governatore, Massi­miliano Fedriga, nel constatare che "nelle ultime due set­timane stiamo assistendo, purtroppo,come tutto il Nordest a un aumento im­portante di decessi che ci preoccupa ed è Sono raccomandatiun dato collegato ai contagi delle setti­ l'uso della mascherina,

il distanziamentoe il lavaggio delle mani

carico di terapie intensive e area medica, ma anche perevidenza di nuovi focolai (in Rsa, case di riposo, ospedalio luoghi con popolazione vulnerabile) e per nuovi casi se­gnalati. Il Friuli Venezia Giulia è tra queste assieme adAbruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio,Lombardia, Marche, Piemonte, le province autonome diBolzano e Trento, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria eVeneto.A livello nazionale, come nella nostra regione, l'inci­

denza della diagnosi di Covid­19 è solo in leggera diminu­zione e l'attenzione della popolazioni deve rimanere altaper evitare "una ripresa del contagio in un contesto di in­cidenza ancora molto elevato che avrebbe conseguenzemolto gravi per il Paese". Gli esperti della Cabina di regialo scrivono chiaramente nel report settimanale. La racco­mandazione è sempre la stessa: "Mantenere la drastica ri­duzione delle interazioni fisiche tra le persone. È fonda­

mentale che la popolazione eviti tutte le oc­casioni di contatto con persone al di fuoridel proprio nucleo abitativo che non sianostrettamente necessarie e di rimanere a ca­sa il più possibile". Gli esperti ricordanoinoltre "che è obbligatorio adottare com­portamenti rigorosi e rispettare le misureigienico­sanitarie predisposte relative a di­stanziamento e uso corretto delle mascheri­

ne". Allo stesso modo viene raccomandato di rispettarele quarantene e gli isolamenti nel caso di contatti stretti

mane pregresse".In Friuli Venezia Giulia, come indica­

to nel documento della settimana prece­dente, la valutazione dell'impatto suinuovi casi segnalati negli ultimi cinquegiorni è sempre alta, lo stesso si evidenzia sul sovraccari­co delle terapie intensive e delle aree mediche anche se,secondo l'algoritmo, la probabilità di raggiungere neiprossimi 30 giorni il 40 per cento dell'occupazione dei po­sti letto nelle mediche è scesa al 5 per cento. In preceden­za poteva arrivare fino al 50 per cento. Nell'ultima setti­mana l'incidenza a 14 giorni per 100 mila abitanti è passa­ta da 689,06 a 598,01 collocandosi, però, sempre al di so­pra della media nazionale che non va oltre 454,70. Analo­ga la situazione dell'impatto, sempre per 100 mila abitan­ti, calcolato a sette giorni: in questo caso il dato è sceso da329,05 a 236,92 quando la media nazionale è 193,58.Stabile, oltre al 99 per cento, il trend di monitoraggioquello che aveva influito negativamente quando il FriuliVenezia Giulia è finito in zona arancione. In 16 regioni sievidenzia un "impatto alto" sui servizi sanitari per sovrac­

con i contagiati.Il timore di tutti è che l'avvicinarsi delle vacanze natali­

zie possa invogliare la gente a più di qualche eccesso dalpunto di vista della mobilità, che potrebbe favorire possi­bili assembramenti e quindi situazioni a rischio conta­gio. Proprio per evitare questi rischi, una settimana fa, èentrata in vigore l'ordinanza regionale che regola gli ac­cessi nei negozi fissando in un cliente ogni 20 metri qua­drati il limite massimo. Di fronte a questa situazione tuttisperano nella campagna di vaccinazione contro ilSars­Cov2. La Regione ha già acquistato i frigoriferi perconservare a meno 70 gradi le dosi che in prima battutasaranno riservate agli anziani e al personale sanitario. ­

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MONITORAGGIO SETTIMANALE ISTITUTOSUPERIORE DI SANITÀ

22­29 NOVEMBRE

30 NOVEMBRE­6 DICEMBRE

Casi sintomaticiriportati con data

d'inizio

Casidi ricoveronotificati

Casi notificaticon trasferimento

in Intensiva

99,80% 99,90% 100% 100% 100% 100%

Casi notificaticon domicilio

noto

Tamponipositivisul totale

Tamponi positivinel settingterritoriale

99,80% 99,70% 27,70% 24,90% 28,40% 25,70%

Tamponi positivi inospedale

Tamponi positivi inaltro setting

Tempo medio trasintomi e diagnosi

22,60% 19,80% 0% 0% 3giorni

4giorni

Tempo medio perl'isolamento

Personaleper il contact

tracing

Personaleper lo

screening

2giorni

1giorno

1 ogni10.000

1 ogni10.000

1,2 ogni10.000

1,2 ogni10.000

Totalerisorse umane

dedicateCapacità

di tracciamentodei casi

Casi riportatinegli ultimi14 giorni

2,3 per10.000

2,3 per10.000 91,70% 91,70% ­20,50% ­16,80%

Rtmedio

Casi riportatialla sorveglianza

integrata

Focolaidi trasmissione

attivi

0,92 0,97 ­13% ­29,60% 1.856 1.950

Nuovifocolai

settimanali

Casicon focolaionon noto

Occupazioneposti­lettoin Intensiva

824 826 1.613 1.329 35% 37%

Occupazioneposti­letto

nelle Medicine

Trasmissionenon

gestibile

Nuovi focolaiin case di riposo

e ospedali

50% 52% No No Sì Sì

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la giornata

Altri 23 morti di CovidTasso di positivi al 10%e calano i ricoveratiRegistrati ieri 843 nuovi casi a fronte di 8.432 tamponiMeno pazienti nelle Medicine, lieve aumento in Intensiva

Aumenta leggermente, ri­spetto al dato registrato nel­le 24 ore precedenti, la per­centuale di positivi al corona­virus in Friuli Venezia Giulianel corso della giornata di ie­ri. Venerdì, entrando nel det­taglio dei casi, in Friuli Vene­zia Giulia sono stati infatti ri­levati 843 nuovi contagi cioèil 9,99% degli 8 mila 432 tam­poni eseguiti. Un dato, que­sto, in leggera crescita rispet­to a quanto visto giovedì con672 casi e 8 mila 356 test mo­lecolari e un tasso di positivi­tà, quindi, pari all'8,04%.Diverso, invece, è il discor­

so nel raffronto tra l'anda­mento settimanale nei primicinque giorni. Da lunedì a ve­nerdì di questa settimana, in­fatti, in Friuli Venezia Giuliasono stati registrati, comples­sivamente, 3 mila 164 casi dipositività al virus che, a fron­te di 32 mila 386 tamponi, di­segnano un tasso di positivi­tà medio del 9,76%. Un dato,questo, in percentuale so­stanzialmente identico ai pri­mi cinque giorni della scorsasettimana – grazie a cui la re­gione è rimasta zona gialla –quando erano stati registrati3 mila 935 contagi su un am­montare, però, di 41 mila 10

Mattia Pertoldi / UDINE test per una percentuale, per­tanto, pari al 9,58% dei posi­tivi. Nel raffronto, inoltre, vadecisamente meglio se pen­siamo a due settimane or so­no quando da lunedì a vener­dì erano stati registrati a siste­ma 3 mila 305 casi – nel perio­do che ha permesso al FriuliVenezia Giulia di lasciare lazona arancione – con 30 mila600 esami per una percentua­le di positivi, pertanto, pari a10,80%.Tornando ai dati di ieri,

inoltre, vale la pena sottoli­neare come per il secondogiorno consecutivo si sia rile­vato un calo dei ricoveri neireparti di degenza ordinariae siano stati registrati 20 de­cessi da Covid­19 (­13 rispet­to a giovedì), a cui si aggiun­gono tre morti pregresse affe­renti all'8 e 9 dicembre. Lepersone risultate positive alvirus in regione dall'iniziodella pandemia, che in FriuliVenezia Giulia si fa risalire al29 febbraio, ammontano intutto a 38 mila 632, di cui: 8mila 636 a Trieste, 16 mila996 a Udine, 7 mila 836 a Por­denone e 4 mila 686 a Gori­zia, alle quali si aggiungono478 persone residenti fuoriregione. I casi attuali di infe­zione attiva risultano essere14 mila 755. Sono 63 – in au­

mento di un'unità – i pazientiin cura in Terapia intensiva e644 – in diminuzione di ottopersone – i ricoverati in altrireparti. I decessi complessi­vamente ammontano a mille187, con la seguente suddivi­sione territoriale: 381 a Trie­ste, 494 a Udine, 243 a Porde­none e 69 a Gorizia. I total­mente guariti sono 22 mila690, i clinicamente guariti520 e le persone in isolamen­to 13 mila 528.Nel dettaglio dei dati di ie­

ri, nel settore delle residenzeper anziani sono stati rilevati45 casi di positività tra le per­sone ospitate nelle struttureregionali, mentre gli operato­ri sanitari risultati contagiatiall'interno delle stesse strut­ture sono in totale 13. Sulfronte del Sistema sanitarioregionale, da registrarenell'AsuFc le positività al Co­vid di 12 infermieri, nove me­dici, un biologo, otto Oss eun tecnico. Nell'AsFo di dueinfermieri, due medici, unOss e uno psicologo. Nell'A­suGi di un amministrativo etre Oss. Da rilevare inoltre ilcaso di un Oss al Burlo Garo­folo di Trieste. Infine, è statariscontrata le positività al vi­rus di una persona di rientrodalla Romania. ­

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I CONTAGI IN REGIONETOTALI 38.632 (+843) TAMPONI 8.432 (+76) TS8.636 (+181) PN7.836 (+247)

PORDENONE UDINE

GORIZIARICOVERATI DECESSI 1.187 (+23*)707 (­7) TRIESTEUD16.996 (+292) 4.686 (+113)GO

Data: 12.12.2020 Pag.: 3Size: 736 cm2 AVE: € 22080.00Tiratura: 43843Diffusione: 36620Lettori: 231000

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il guasto

In tilt il call centerdedicato al CovidOdissea per chicerca informazioniIl numero del Dipartimento di prevenzione ripartirà lunedìIl direttore Braganti: nessun problema per i tracciamentiValeria PaceChi ha provato a comporre lo0432­553264, il numero de­dicato all'emergenza Coviddel Dipartimento di preven­zione di Udine dell'Aziendasanitaria universitaria FriuliCentrale (Asufc) ieri l'ha tro­vato perennemente occupa­to. Questa volta non è succes­so a causa di un sovraccaricodelle linee, che in questi ulti­mi tempi ricevono un volu­me di telefonate sempre piùalto da parte di cittadini pre­occupati e incerti, ma a cau­sa di un guasto alla linea tele­fonica che si è verificato inmattinata.Il Dipartimento di preven­

zione è il punto di riferimentooperativo per la prevenzionedella diffusione dell'infezio­ne da Sars­Cov­2, essendol'organo dell'azienda sanita­ria preposto alla salvaguar­dia della salute pubblica. È ilDipartimento di prevenzioneinfatti a occuparsi delle attivi­tà di tracciamento dei contat­

ti dei positivi, a decretare lequarantene e a emettere certi­ficati di conclusione della qua­rantena e guarigione. Tutteattività importantissime perrimettere sotto controllo l'in­dicatore che viene ritenuto ilpiù significativo per il control­lo dell'andamento della pan­demia: l'indice Rt. Attivitàche però sono diventate sem­pre più complicate da condur­re con l'impennata del nume­ro dei contagi. Per ciascunnuovo positivo infatti, media­mente, ci sono dieci contattida tracciare e da testare.Nelle ultime settimane so­

no arrivate numerose segna­lazioni da parte di cittadini,positivi o consapevoli di esse­re entrati in stretto contattocon un positivo, che lamenta­no ritardi nelle comunicazio­ni da parte del Dipartimento.Ritardi sono stati anche se­gnalati nell'invio dei certifi­

cati di fine quarantena e diguarigione. Il telefono è lostrumento più importante adisposizione del Dipartimen­to per ricostruire i contattiavuti da parte di chi è risulta­to positivi, e per contattare lepersone che sono state poten­zialmente esposte al conta­gio e devono essere sottopo­ste a tampone.Il timore che il black­out

delle linee telefoniche abbiaritardato di un'intera giorna­ta questo lavoro, già sottoenorme stress, però, è statoimmediatamente fugato daMassimo Braganti, direttoredell'Asufc: "Il problema ha in­teressato i cavi della linea tele­fonica esterna della sede divia Chiusaforte. Le operazio­ni di tracciamento e sorve­glianza ora avvengono in viaPozzuolo, dove non c'è statoalcun problema con la lineatelefonica. Le linee delle sedidel Dipartimento di preven­zione di Gemona e di Palma­

nova sono rimaste operative.Abbiamo subito reso noto ilproblema per rassicurare i cit­tadini che hanno cercato dimettersi in contatto con noi erichiesto immediatamentel'intervento urgente da partedel gestore della linea telefo­nica", ha affermato Braganti.Delle attività Covid che

competono al Dipartimentodi prevenzione, dunque, èstata interrotta l'operativitàdel numero dedicato all'e­mergenza Covid. Numero dinevralgica importanza perchi ha bisogno di ottenere in­formazioni. Il guasto è statorisolto nel corso del pomerig­gio. Il numero dunque sarànuovamente operativo a par­tire da lunedì. Il Dipartimen­to rimane contattabile viae­mail anche durante il finesettimana. La connessione in­ternet non è stata interrottanella giornata di ieri. I contat­ti via e­mail, dunque, sono ri­masti operativi. ­

Data: 12.12.2020 Pag.: 21Size: 455 cm2 AVE: € 13650.00Tiratura: 43843Diffusione: 36620Lettori: 231000

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0432 553264 È attivo È a disposizione anchenumero dedicato dal lunedì la mailall'emergenza Covid al venerdì covid19.prevenzione@del dipartimento asufc.sanita.fvg.it chedalle 8.30

di prevenzione di Udine alle 14 viene letta anche nelcorso del fine settimana

CROMASIAIl numero e l'indirizzo e­mail sono a disposizione dei cittadini per rispondere a tutti i quesiti:come comportarsi in caso di isolamento Rappresentano un punto di contatto

cruciale per chi deve interfacciarsicosa fare se si è venuti in contatto con un positivocon il dipartimento di prevenzionecome funzionano e quando avviare le procedure di tracciamento

Data: 12.12.2020 Pag.: 21Size: 455 cm2 AVE: € 13650.00Tiratura: 43843Diffusione: 36620Lettori: 231000

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