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Istituto Comprensivo Statale “RITA LEVI MONTALCINI” di Buttapietra
Viale dell’Agricoltura, 3 - 37060 Buttapietra (VR) Tel. 045/6661011 - 045/6660041 Fax 045/ 6661782C.M. VRIC881004 – C.F. 93185410235 – E-mail [email protected]
Sito web: www.icbuttapietra.gov.it
ANNO SCOLASTICO 2016-2019
APPROVATO DAL COLLEGIO DEI DOCENTI IN DATA_____________________
APPROVATO DAL CONSIGLIO D’ISTITUTO IN DATA_____________________
Piano triennale dell’offerta formativa dell’Istituto Comprensivo di Buttapietra
P.T.O.F.
“Solo l’istruzione può garantire un futuro ai giovani”.
“Dico ai giovani: non pensate a voi stessi , pensate agli altri. Pensate al futuro che vi aspetta, pensate a
quello che potete fare e non temete niente. Non temete le difficoltà io ne ho passate molte, e le ho
attraversate senza paura con totale indifferenza per la mia persona”.
Rita Levi Montalcini
Nella figura: lavori eseguiti da alcuni alunni dell’Istituto “Rita Levi Montalcini”.Composizione stile Andy Warhol.
Sommario
1. L’identità della scuola.................................................................................................................................11.1 Presentazione della scuola e del contesto socio –economico e culturale...........................................................1
1.2 Linee educative..................................................................................................................................................2
1.3 Patrimonio della scuola: le progettualità fondamentali......................................................................................6
1.3.1 Inclusione........................................................................................................................................................................6
1.3.2 Continuità......................................................................................................................................................................10
1.3.3 Orientamento.................................................................................................................................................................12
1.3.4 Multimedialità...............................................................................................................................................................15
1.4 Metodologia e valutazione...............................................................................................................................16
1.4.1 Organizzazione del lavoro didattico.............................................................................................................................16
1.4.2 La valutazione del percorso di apprendimento degli alunni.........................................................................................16
1.5 Scelte organizzative.........................................................................................................................................19
1.5.1 Organigramma dell’Istituto...........................................................................................................................................19
1.5.2 Organizzazione del personale amministrativo e ausiliario...........................................................................................20
1.5.3 Scuola dell’infanzia di marchesino...............................................................................................................................21
1.5.4 Scuola primaria.............................................................................................................................................................23
1.5.5 Scuola secondaria di primo grado.................................................................................................................................25
1.5.6 Rapporti con le famiglie................................................................................................................................................26
1.5.7 Visite guidate e viaggi di istruzione..............................................................................................................................27
1.5.8 Sicurezza e pronto intervento........................................................................................................................................27
2. Piano di miglioramento.............................................................................................................................282.1 Priorità, Traguardi e Obiettivi del RAV...........................................................................................................28
2.2 Obiettivi di processo, azioni e cronologia........................................................................................................30
3. La scuola nel territorio..............................................................................................................................354. La flessibilità didattica ed organizzativa..................................................................................................36
4.1 Obiettivi prioritari............................................................................................................................................36
4.2 Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD) per creare ambienti di apprendimento innovativi...............36
5. L’organico dell’autonomia.......................................................................................................................396. Le attrezzature e le infrastrutture materiali...............................................................................................41
6.1 Spazi scolastici scuola dell’infanzia di Marchesino........................................................................................41
6.2 Spazi scolastici scuola primaria e secondaria..................................................................................................42
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1 L’identità della scuola
1.1 Presentazione della scuola e del contesto socio –economico e culturale
L’Istituto Comprensivo “Rita Levi Montalcini” di Buttapietra nasce come istituzione autonoma nell’anno
scolastico 2006-2007. Dall’anno scolastico 2009-2010 essendo calate le iscrizioni, viene dimensionato. Ѐ costituito dai tre segmenti scolastici: infanzia, primaria e secondaria di primo grado. All’epoca, nel comune
c’erano la scuola primaria “Ivo Oliveti” e la secondaria “Renato Simoni”, mentre la scuola dell’infanzia e la
primaria “Dalmazio Birago” erano nella frazione di Marchesino. Nel corso dell’anno scolastico 2010-2011 è
stato costruito un nuovo edificio scolastico, denominato Polo scolastico, dove sono state accolte le due
scuole primarie “Ivo Oliveti” e “Dalmazio Birago” accorpandole. Dall’anno 2011-2012 sono stati trasferiti
nel Polo anche gli alunni della scuola secondaria di primo grado “Renato Simoni”, anche se l’edificio non
dispone ancora degli spazi che, nel progetto, sarebbero stati riservati alla scuola secondaria. Gli alunni
pertanto sono stati ospitati nelle aule laboratorio della scuola primaria. Nel maggio 2015 l’Istituto
Comprensivo di scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado è stato intitolato a “Rita Levi
Montalcini”.
Il Polo scolastico è situato nel Comune di Buttapietra, comune che dista pochi chilometri dalla città di
Verona. L’edificio è localizzato ad est del capoluogo in una zona equidistante dal capoluogo e dalla frazione
di Marchesino, area prevalentemente agricola, attigua all’Istituto tecnico Agrario “Bovolino- Bentegodi”. La
scuola dell’Infanzia è rimasta nella frazione di Marchesino.
Per quanto riguarda il contesto socio - demografico Buttapietra, con le sue frazioni, conta, nel dicembre
2014 una popolazione di 7.057 abitanti, ed è in continua crescita. Dal 2012 ad oggi è aumentato il numero di
anziani ultraottantenni, ed è diminuito il numero di bambini dai 3 ai 14 anni. La maggioranza della
popolazione è compresa tra i 34 e i 52 anni. Dal 2012 ad oggi i residenti stranieri sono aumentati di 140
unità di cui 28 tra i tre ed i quattordici anni. Nel Comune è aumentato, negli anni ’90 e nei primi anni
Duemila, il numero delle giovani famiglie provenienti dalla città, da altre regioni d’Italia e dall’estero. Dal
2012 ad oggi è diminuito il numero dei coniugati ed è aumentato il numero dei divorzi.
La presenza degli alunni con cittadinanza non italiana, nel nostro istituto comprensivo, risulta del 10% circa.
La maggior parte di questi alunni provengono dalla Romania, dal Marocco, dalla Moldavia e dall’Albania.
Il livello culturale delle famiglie degli alunni è medio - basso.
L’economia prevalente della zona si basa sull’imprenditoria edile, attività artigianali, agricole e sulle piccole
imprese. La realtà commerciale è legata soprattutto a piccoli negozi ed esercizi che stanno vivendo, in
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questo momento, un periodo di crisi. Per questo sono sempre più frequenti situazioni di precarietà del
lavoro.
1.2 Linee educative
“Dico ai giovani: non pensate a voi stessi , pensate agli altri. Pensate al futuro
che vi aspetta, pensate a quello che potete fare e non temete niente. Non temete
le difficoltà io ne ho passate molte, e le ho attraversate senza paura con totale
indifferenza per la mia persona”.
Rita Levi Montalcini
Nelle parole della grande scienziata sono esplicitati gli elementi che caratterizzano la nostra idea di scuola
ovvero di un luogo fisico e morale che prepara e forma i futuri cittadini. Uomini e donne che vivranno in
relazione con gli altri in un contesto complesso e in continuo cambiamento. Uomini e donne che avranno
sogni, capacità e aspettative. Uomini e donne che dovranno confrontarsi con gli altri per avere cura del
mondo. Uomini e donne che ora sono bambini e ragazzi e si aspettano che gli adulti siano esempi di umanità
non di perfezione.
L'Istituto Comprensivo “Rita Levi Montalcini” si propone di educare e formare gli alunni seguendo
specifiche linee educative e progettualità legate ai saperi in linea con le direttive dell'autonomia scolastica e
delle indicazioni europee. Pertanto tende a promuovere l'apprendimento di competenze individuali e sociali
atte a costruire un'identità responsabile nei ragazzi e cerca di favorire il benessere dello studente, la sua
realizzazione umana e culturale, orientandolo nelle scelte fondamentali della vita.
A tale scopo cerca di mettere in atto buone pratiche didattiche e guida i processi educativi attraverso:
la valorizzazione della persona
l'accoglienza e l'inclusione di tutti
la personalizzazione della didattica in relazione agli stili cognitivi di ciascuno
la valorizzazione della continuità verticale nell'impostazione didattica
l'orientamento inteso come maturazione dell'identità personale e la fiducia in se stessi
la pianificazione di azioni svolte al raggiungimento del successo scolastico
l'introduzione di nuove metodologie e tecniche didattiche
la formazione dei docenti attraverso l'aggiornamento
la collaborazione con il territorio, in particolare con l' Amministrazioni Comunale e con le varie
Associazioni culturali ed educative presenti.
Finalità della scuola è quella di realizzare un sistema educativo volto alla crescita e alla valorizzazione degli
alunni in tutte le loro dimensioni, e alla formazione dei futuri cittadini. Si garantisce inoltre l'attuazione del
diritto di apprendere e di sviluppare conoscenze di base disciplinari specifiche e trasversali.
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Nell'intento di realizzare tale progetto, la scuola tende a elevare la qualità del percorso di insegnamento ed
apprendimento, fissando obiettivi trasversali condivisi dal collegio
Il fine ultimo del percorso educativo e didattico è quello di formare un allievo:
capace di essere collaborativo;
capace di apprendere;
consapevole di ciò che fa e del perché lo fa;
capace di costruire una positiva immagine di sé;
capace di assumere un ruolo attivo.
Gli obiettivi trasversali che la scuola ritiene più idonei a soddisfare le esigenze educative e didattiche degli
allievi possono essere declinati come segue.
CONOSCERE SE STESSI E SAPERSI ORIENTARE
Acquisire un’adeguata coordinazione generale dei propri movimenti;
Sapersi muovere in modo appropriato in funzione di uno scopo;
Conoscere le fasi dello sviluppo corporeo nell’adolescenza;
Riconoscere ed accettare i cambiamenti del proprio corpo;
Conoscere ed applicare le norme di igiene utili ad una vita ed ad uno sviluppo sani;
Sapersi muovere nell’ambiente sia naturale che urbano contribuendo a mantenerne responsabilmente
l’equilibrio;
Conoscere i propri punti di forza e le proprie attitudini;
Riconoscere ed accettare i propri limiti e le proprie difficoltà;
Saper domandare aiuto e sfruttarlo opportunamente;
Tenere conto delle proprie capacità e dei propri limiti nel progettare consapevolmente il futuro;
Aprirsi all’amicizia ed individuare un positivo gruppo di riferimento;
Mantenere un atteggiamento critico nei confronti delle scelte del gruppo;
Riuscire a dissociarsi dal gruppo quando questo assume atteggiamenti devianti.
ACQUISIRE COMPETENZE RELAZIONALI IDONEE ALLA SOCIALIZZAZIONE ED ALLA
COLLABORAZIONE
Adottare un atteggiamento di disponibilità e di impegno responsabile verso la comunità scolastica;
Accettare le dinamiche del lavoro collettivo;
Essere capace di adeguarsi alle regole stabilite;
Sviluppare una mentalità aperta alla comprensione di culture e modi di essere diversi.
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SAPER COMUNICARE
Saper ascoltare e comprendere un messaggio con attenzione;
Riportare e documentare le proprie ed altrui esperienze;
Interpretare e commentare un messaggio;
Confrontare ed integrare le proprie esperienze con quelle altrui;
Conoscere ed utilizzare i diversi codici comunicativi;
Scegliere tra i vari linguaggi quello più adatto (verbale, iconico, musicale, simbolico, corporeo,
tecnico, ecc.);
Utilizzare simboli e termini corretti dei vari linguaggi;
Conoscere ed utilizzare le nuove tecnologie come strumento di comunicazione;
Acquisire capacità di analisi e sintesi.
ACQUISIRE UN METODO DI LAVORO EFFICACE ED EFFICIENTE
Per ciascuna attività svolta essere a conoscenza delle competenze da acquisire e della loro utilità;
Sostenere l’attenzione e non perdere di vista l’obiettivo finale;
Saper riconoscere le proprie difficoltà e saper domandare aiuto;
Portare e utilizzare materiali necessari in modo adeguato;
Rispettare i tempi stabiliti e le procedure da seguire;
Rispettare un ordine formale nella presentazione finale del proprio lavoro;
Seguire attivamente il lavoro comune sforzandosi di comprenderne ogni fase;
Diventare consapevoli del metodo seguito per applicarlo autonomamente nei contesti differenti in
modo opportuno;
Saper individuare informazioni utili e annotarle;
Saper schematizzare e riassumere le fasi del lavoro svolto in un diagramma o in una mappa;
Programmare lo svolgimento dello studio, delle lezioni e dell’esecuzione dei compiti assegnati a
casa;
Organizzare i propri tempi di lavoro per facilitare il mantenimento della concentrazione.
APPRENDERE ED ESEGUIRE CON IL METODO SCIENTIFICO
Comprendere la situazione;
Individuare dati e fenomeni e l’ambito del problema o dell’idea;
Selezionare le informazioni utili escludendo i dati non pertinenti;
Rappresentare schematicamente la situazione e i dati secondo il proprio stile cognitivo;
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Saper attingere dal proprio bagaglio di conoscenze situazioni analoghe e relative rappresentazioni
schematiche;
Saper cercare altre informazioni utili da fonti opportune;
Formulare ipotesi, scegliere le più opportune e confrontarle con quelle altrui;
Individuare i risultati e comunicarli con una presentazione efficace;
Valutare l’attendibilità dei risultati e revisionare il lavoro svolto sapendo accettare opinioni diverse
dalla proprie alla luce di fatti emersi;
Saper comunicare le difficoltà incontrate;
Tener conto delle procedure alternative più economiche e funzionali;
Essere consapevole delle nuove tecniche, conoscenze e abilità acquisite.
SAPER APPRENDERE
Cercare le condizioni ambientali che facilitano la concentrazione;
Ascoltare e leggere con attenzione;
Individuare le nuove informazioni da acquisire;
Distinguere i concetti principali da quelli secondari;
Raccogliere, classificare, porre in relazione i dati utilizzando anche rappresentazioni schematiche;
Parafrasare le informazioni secondo uno schema logico;
Riconoscere un testo, comprenderne il significato ed utilizzare i termini specifici;
Inserire le nuove informazioni acquisite in uno schema logico;
Rielaborare ed utilizzare le informazioni.
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1.3 Patrimonio della scuola: le progettualità fondamentali
L’Istituto Comprensivo articola attività e progetti nelle seguenti aree:
Inclusione
Continuità
Orientamento
Multimedialità
Contribuiscono alla realizzazione della progettualità le funzioni strumentali al PTOF le quali coordinano e
supportano il lavoro di tutti i docenti coinvolti nei progetti didattici o nelle attività formative organizzate
dalla scuola.
Il Collegio dei docenti dell’Istituto Comprensivo ha individuato le seguenti funzioni strumentali per:
IL COORDINAMENTO E GESTIONE DELLE ATTIVITÀ DI CONTINUITÀ
L'INTEGRAZIONE ED ALFABETIZZAZIONE ALUNNI STRANIERI
L'INTEGRAZIONE ALUNNI DISABILI
LA MULTIMEDIALITÀ
L'ORIENTAMENTO.
1.3.1 Inclusione“La scuola realizza appieno la propria funzione pubblica impegnandosi, in questa prospettiva, per il successo
scolastico di tutti gli studenti, con una particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di
disabilità o di svantaggio. Questo comporta saper accettare la sfida che la diversità pone: innanzitutto nella
classe, dove di diverse situazioni individuali vanno riconosciute e valorizzate, evitando che la differenza si
trasformi in disuguaglianza; inoltre nel Paese, affinché le situazioni di svantaggio sociale, economiche,
culturali non impediscano il raggiungimento degli essenziali obiettivi di qualità che è doveroso garantire.
In entrambi i casi con la finalità sancita dalla nostra Costituzione di garantire e di promuovere la dignità e
l’uguaglianza di tutti gli studenti « senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni
politiche, di condizioni personali e sociali » e impegnandosi a rimuovere gli ostacoli di qualsiasi natura che
possano impedire « il pieno sviluppo della persona umana»” (Indicazioni Nazionali per il Curricolo, 2012).
È da questo quadro teorico che il nostro Istituto si impegna, attraverso la definizione delle finalità educative
e formative, la progettualità, la metodologia didattica e le programmazioni disciplinari, a declinare le linee di
pensiero in obiettivi e in azioni di tipo propriamente inclusivo.
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A partire dalla condivisione e accettazione del significato di inclusione scolastica come ‘riconoscimento
delle specificità, delle esigenze e delle potenzialità di ciascuno studente’, la nostra scuola non parte da un
programma da fare a tutti i costi, ma dall'ascolto e dall'osservazione di ciascuno studente, del territorio
circostante e dei fenomeni sociali in corso.
Promuovere l’inclusione vuol dire coinvolgere non solo gli alunni con disabilità, formalmente certificati, ma
tutti i compagni, con le loro difficoltà e diversità. Si presta particolarmente attenzione agli alunni con
Bisogni Educativi Speciali, ossia in generale a coloro che per vari motivi, anche temporanei, non rispondono
in maniera attesa alla programmazione della classe ma richiedono una forma di aiuto aggiuntivo che si
esplica anche mediante la compilazione di un PDP (Piano didattico personalizzato).
Nello specifico il nostro Istituto ha abbracciato la concezione della diversità come elemento peculiare della
individualità di ciascun alunno. La differenza è ricchezza e l’integrazione passa attraverso la consapevolezza
che la diversità è la bellezza che caratterizza ognuno di noi.
Accogliendo un pensiero del poeta francese Paul Valery, “Arricchiamoci delle nostre reciproche differenze”,
la nostra scuola, attraverso azioni educative e didattiche mirate alla sensibilizzazione di tutti gli alunni, dai
bambini dell’infanzia, agli alunni della Primaria e della Secondaria, intende trasmettere un messaggio chiaro
e forte, ossia che ciò che ci rende diversi, ci rende unici e dall’altro si può imparare sempre qualcosa.
Insegnare ai nostri alunni a guardare oltre, ad arricchirsi per mezzo del confronto e della conoscenza
dell’altro, li aiuterà a cambiare prospettiva nella visione della realtà che li circonda quotidianamente. Come
scuola inclusiva ci si propone perciò di abbattere, attraverso la conoscenza e la sensibilizzazione, quelle
barriere che per vari motivi, culturali, religiosi, economici, di disabilità fisica e/o mentale, impediscono di
vivere in armonia con gli altri.
Uno strumento che la scuola possiede e che si impegnerà a valorizzare è il GLI, il Gruppo di Lavoro per l’
Inclusione, il quale, come previsto dalla Legge quadro n. 104 del 5/02/1992 e dalla restante normativa fino
ad arrivare alla Direttiva del 27/12/2012, ha come compito, oltre a quello di collaborare all’interno
dell’Istituto alle iniziative educative e di integrazione che riguardano studenti con disabilità, di estendere il
campo di intervento all’intera area dei BES.
Il GLI, con la presenza di un genitore, può diventare l’occasione per pianificare momenti di
sensibilizzazione rispetto ad alcune giornate di solidarietà mondiali, in relazione a determinati eventi, con
proposte di letture a tema e produzioni di materiale specifico destinate agli alunni.
L’adesione alla rete del CENTRO TERRITORIALE PER L’INTEGRAZIONE (C.T.I.), è finalizzata alla
realizzazione dei servizi per l'integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap e al successo
formativo degli alunni in difficoltà di apprendimento e/o disagio scolastico. Il Centro Territoriale per
l'Integrazione vuole essere uno strumento a disposizione di insegnanti, educatori, operatori e genitori, per
promuovere momenti e iniziative di ricerca, sperimentazione e approfondimento in merito alle
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problematiche dell'integrazione scolastica e del disagio, per progettare e gestire strutture e servizi al fine di
migliorare e favorire i processi di integrazione scolastica e sociale degli alunni disabili.
Scuola capofila del progetto è l’I.C. Stadio-Borgo Milano di Verona.
Il “Progetto Laboratori per l’integrazione”, attivo nella nostra scuola e promosso dal CTI, nasce dall’idea del
laboratorio come luogo e modello educativo socialmente integrante e della disabilità come risorsa, come
occasione per tutti gli alunni di arricchire il proprio percorso formativo e di apprendimento tramite una
didattica in laboratorio, integrativa a quella tradizionale, in cui alcune discipline vengono affrontate con la
creatività ed il lavoro manuale.
Le metodologie didattiche che la scuola sta utilizzando sono: letture, apprendimento collaborativo, tutoring.Una modalità didattica per coinvolgere, interessare e offrire agli studenti la possibilità d’incontrare e
sperimentare le differenze, è l’approccio alla Lettura di storie e di libri di narrativa a tema, inseriti nelle
programmazioni disciplinari oppure all’interno di interventi specifici pensati e pianificati dal personale
docente coinvolto.
Per rendere ulteriormente significative le proposte si utilizzano all’uopo le strategie cooperative che mirano
a far lavorare i ragazzi in modo attivo promuovendo l’interazione. L’apprendimento cooperativo educa alla
relazione fra compagni, prediligendo il lavoro in piccoli gruppi eterogenei che lavorano in sintonia con un
obiettivo ben preciso.
Le finalità di tali attività così come quelle più strettamente legate alle acquisizioni di conoscenze, abilità e
competenze, nei vari ambiti disciplinari, sono innanzitutto di educare alla corresponsabilità, all’integrazione,
all’ascolto, alla fiducia; di favorire comportamenti solidali e attenti verso chi ha più difficoltà; di
promuovere atteggiamenti di collaborazione di gruppo.
Un’altra scelta metodologica efficace utilizzata nella didattica della classe è il tutoring, modalità ormai
consolidata anche nello Spazio compiti ( laboratorio pomeridiano frequentato da un gruppo di alunni con
difficoltà nell’esecuzione autonoma dei compiti domestici), nel quale alcuni compagni di classe affiancano
gli educatori prestando volontariamente un valido aiuto (peer to peer).
In una visione globale nella nostra scuola l’approccio metodologico che ci può aiutare è sicuramente quello
della speciale normalità.
La speciale normalità si potrebbe definire come «le aspettative, gli obiettivi, le prassi, le attività rivolte a tutti
gli alunni, nessuno escluso, nell’ordinaria offerta formativa, che però si arricchiscono di una specificità
tecnica non comune, fondata sui dati scientifici e richiesta dalle nuove complessità dei bisogni educativi
speciali» (Ianes, 2001).
AZIONI ATTIVITÀ
AREA INTEGRAZIONI ALUNNI DISABILI
Mantenere i contatti con reti, ASL, CTI Stadio “UN LIBRO…PER RIFLETTERE”,
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Verona ovest e associazioni del territorio che
possano favorire l’integrazione degli alunni
diversamente abili.
Coordinare le insegnanti di sostegno
nell’accompagnamento degli alunni da
certificare.
Supporto didattico-organizzativo agli insegnanti
di sostegno supplenti annuali.
Educare alla diversità, sensibilizzare, attraverso
letture specifiche nelle classi.
Coordinare il rapporto tra docenti e centro
territoriale di supporto “Nuove Tecnologie e
Disabilità” presso l’UST, coordinare i
Laboratori per l’integrazione attivati in
collaborazione con il CTI e l’ASL.
Partecipare alle operazioni di avvio del Progetto
“Spazio Compiti”, mantenere i rapporti con gli
educatori e le famiglie, monitorare le attività.
Destinatari: gli alunni delle classi prime della
scuola secondaria di primo grado.
Finalità: educare e sensibilizzare gli alunni alla
diversità.
Tempi: mese di novembre, per 13 ore suddivise in
1 ora di preparazione del materiale e 12 ore di
attività all’interno delle classi.
Metodologia: il libro scelto viene in parte letto
dall’insegnante, in parte dagli alunni secondo una
modalità di lavoro collaborativo di gruppi
eterogenei. Possono seguire momenti di attività di
tipo laboratoriale e di realizzazione di cartelloni, il
tutto incorniciato da riflessioni e considerazioni
rispetto alla tematica trattata.
“STORIE SPECIALI”
Destinatari: tutti gli alunni della scuola primaria
Finalità: proporre un approccio alla diversità
come normalità.
Tempi: mese di maggio in concomitanza con il
“Progetto Lettura”.
Metodologia: proposte di letture ad alta voce con
la collaborazione della bibliotecaria della
Biblioteca di Buttapietra.
Organizzazione, per tutto l’Istituto, di Giornate di
sensibilizzazione, proclamate a livello mondiale,
attraverso letture specifiche e produzione di
materiale appropriato.
ALFABETIZZAZIONE
Instaurare e mantenere rapporti con reti,
associazioni competenti in materia di
integrazione e alfabetizzazione.
Coordinare e monitorare i progetti di
alfabetizzazione e lingua per lo studio di ogni
plesso, raccogliere e diffondere informazioni
relative a progetti, iniziative, attività inerenti
Organizzare e monitorare il Progetto “La lingua
come strumento di scambio”.
Accoglienza, prima alfabetizzazione e
introduzione alla lingua dello studio per alunni
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all’integrazione ed alfabetizzazione.
Curare l’attuazione del Protocollo di
Accoglienza per gli alunni stranieri.
Supporto agli alunni con BES. Individuazione precoce delle difficoltà nella letto-
scrittura nella prima classe della primaria.
Incontri con gli specialisti.
Predisposizione del PDP.
1.3.2 ContinuitàLa finalità che ci spinge ogni anno ad elaborare nuovi progetti e proporre attività sempre più coinvolgenti è
aiutare concretamente i nostri alunni ad inserirsi serenamente nel nuovo ordine di scuola e garantire loro un
percorso formativo organico e completo prevenendo disagi e insuccessi.
Il passaggio fra i diversi ordini di scuola è un momento importante per alunni e genitori, carico di incertezze,
timori ma anche di tante aspettative perciò la scuola fa in modo di:
creare occasioni di accoglienza per far conoscere a bambini e ragazzi la nuova scuola, gli ambienti e
le persone in un clima sereno, in cui si possano superare paure e ansie e sentirsi più sicuri e pronti a
proseguire il viaggio nella scuola e nella vita, imparando sempre dagli altri e con gli altri.
Organizzare momenti di informazione per i genitori degli alunni sulla scuola, le sue strutture, servizi,
organizzazione, progetti e proposte del PTOF.
Pianificare incontri fra gli insegnanti dei vari ordini di scuola per costruire e condividere un progetto
educativo comune. Il progetto continuità rappresenta un'importante occasione per confrontarsi con i
colleghi, conoscere metodologie di lavoro diverse, condividere progetti formativi, educativi e
didattici articolati in verticale e sviluppare un linguaggio condiviso che faciliti la comunicazione fra i
vari ordini di scuola.
Al progetto continuità lavorano due gruppi di insegnanti, uno cura le attività per le classi ponte scuola
infanzia/scuola primaria e l'altro quelle fra primaria/secondaria. I due gruppi, pur lavorando separatamente,
predispongono per alunni, genitori e insegnanti un percorso simile definendo azioni, tempi e modalità di
lavoro.
Attraverso una ricca programmazione di attività, cercheremo così di mettere in relazione fra loro le scuole
dell’Istituto Comprensivo per offrire ai nostri alunni proposte educative volte ad accrescere la
comunicazione, lo scambio e la ricerca. Bambini e ragazzi delle classi ponte lavoreranno insieme in
laboratori espressivi, matematico-scientifici o linguistici, svolgeranno attività con nuovi compagni che
faranno loro da tutor, visiteranno le loro future scuole e conosceranno alcuni dei loro futuri insegnanti, in un
itinerario didattico dove passo dopo passo, valorizzando le competenze acquisite e facendo leva
sull'entusiasmo e il desiderio di nuovi apprendimenti, li accompagneremo verso la nuova scuola.
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AZIONI ATTIVITÀ
Coordinare le commissioni
continuità.
incontri dei docenti per definire il progetto continuità fra i tre ordini
di scuola, prendere accordi su modalità e tempi e organizzare la visita
dei bambini della scuola dell'infanzia alla scuola primaria e dei
ragazzi alla scuola secondaria.
incontri fra i docenti per la presentazione di situazioni
particolarmente problematiche e lo scambio informazioni su ogni
singolo alunno utili alla formazione delle classi prime primaria e
secondaria.
incontro delle commissioni per osservare l'andamento del progetto,
verifica e valutazione dei risultati ottenuti.
relazione al Collegio dei Docenti.
Progettare e organizzare le
attività di continuità tra gli
alunni della scuola dell’infanzia
(ultimo anno) e della scuola
primaria (classe prima)
Vado alla scuola primaria... Il progetto coinvolge tutti gli alunni
dell'ultimo anno della scuola dell'infanzia di Marchesino e Buttapietra e
tutte le classi prime della scuola primaria. Prevede tre incontri durante i
quali, in gruppi eterogenei per età, sezione e classe di appartenenza, e
con l'aiuto degli alunni di prima che fanno da tutor ai più piccoli, i
bambini della scuola dell'infanzia possono visitare la scuola, fare nuove
amicizie, partecipare ad attività laboratoriali improntate sul gioco con la
finalità di creare aspettative positive e curiosità verso la nuova scuola.
Progettare e organizzare le
attività di continuità fra gli
alunni delle classi quinte e le
classi prime della scuola
secondaria di 1° grado.
Vado alle medie... Il progetto coinvolge le classi quinte della scuola
primaria, le classi prime e i ragazzi delle classi terze della scuola
secondaria. Prevede la suddivisione di tutti gli alunni di quinta e
prima in gruppi misti supportati dagli alunni delle classi terze i quali
si assumono la responsabilità di fare da tutor ai più piccoli
affiancando l'insegnante che conduce il laboratorio. Gli insegnanti
organizzano mini-laboratori (arte, matematica, lingua straniera,
storia...) e propongono lezioni interattive e lavori di gruppo. Ogni
laboratorio ha la durata di un'ora. Conclude l'esperienza un momento
di riflessione guidata.
Un prof alla primaria - I docenti della scuola secondaria organizzano
attività laboratoriali rivolte agli alunni delle classi quinte per
presentare alcune discipline e un approccio diverso allo studio. Si
propongono mini-lab di informatica, musica e arte (tre/cinque lezioni
di un'ora ciascuna per ogni gruppo classe) e un breve ciclo di lezioni
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sul metodo di studio, sull'organizzazione dei compiti e sulle strategie
per rendere sempre più efficace il lavoro svolto a scuola e a casa.
La giornata della scienza - Gli alunni delle classi prime della scuola
secondaria presentano ai bambini delle classi quinte della scuola
primaria una serie di esperimenti scientifici.
Vado alle superiori... I docenti della scuola secondaria organizzano
un incontro fra gli alunni delle classi terze ed alcuni ex alunni,
studenti alla scuola superiore, suddivisi in gruppi di indirizzo (liceo,
istituto tecnico, centri di formazione professionale) per uno scambio
di informazioni, impressioni, curiosità.
Organizzare la giornata di
“Scuola Aperta” per i genitori
delle classi prime e quinte
scuola primaria.
Open day alla scuola primaria
Open day alla scuola secondaria
Il Dirigente Scolastico incontra i genitori dei bambini dell'ultimo anno
della scuola dell'infanzia e delle classi quinte della scuola primaria per
presentare l'organizzazione e illustrare l'offerta formativa della scuola
primaria e secondaria di primo grado.
La scuola offre l'opportunità ai genitori e ai bambini che lo desiderano di
visitare il polo scolastico, di vedere spazi, aule e laboratori, incontrare
alcuni insegnanti e, per gli alunni provenienti da altri istituti, partecipare
ad una breve attività didattica.
1.3.3 OrientamentoIn questi ultimi anni il concetto di orientamento scolastico ha subito modifiche sostanziali.
Attualmente l’orientamento viene ad assumere connotati che superano i ristretti confini della scelta
scolastica-professionale per far propri gli obiettivi di una riflessione psico-pedagogica attenta agli aspetti
cognitivi, affettivi e sociali della personalità degli alunni inseriti in contesti diversi.
L'orientamento viene inteso come processo continuo, attraverso il quale l’alunno sviluppa capacità e
competenze che gli permettono di essere un soggetto attivo capace di scelte autonome e responsabili.
Il processo di orientamento, quindi, per sostenere gli alunni a raggiungere il pieno sviluppo della loro
personalità e per contribuire al progresso della società, dovrà essere caratterizzato da “flessibilità”,
“mobilità” e “globalizzazione”.
Questo modello dinamico di orientamento, interno ai processi cognitivi educativi, richiede interventi di
didattica meta-cognitiva, al fine di facilitare il formarsi di reti concettuali su cui il soggetto impara a
muoversi per recuperare le informazioni che gli servono e produrre ipotesi per agire.
12
Il nostro progetto di orientamento si rivolge agli alunni delle tre classi della secondaria di primo grado e si
basa sulle seguenti azioni/attività che si realizzano nel primo quadrimestre per quanto riguarda le classi terze
e nel secondo per quanto riguarda le classi prime e seconde:
AZIONI ATTIVITÀ
Far acquisire agli alunni una conoscenza più
approfondita di se stessi, dei loro rapporti
interpersonali, della realtà in cui vivono.
Percezione del proprio sé attraverso l'utilizzo
di linguaggi e canali espressivi diversi
(attività trasversali come letture, dialoghi,
disegni, cartelloni, drammatizzazioni,
giornalini nelle classi prime e seconde).
Costruzione del profilo dei ragazzi al fine di
valutare il percorso di riflessione che si basa
su interessi, capacità, attitudini e
aspirazioni personali (classi terze).
Somministrazione di una serie di test psico-
attitudinali da parte dei docenti del Consiglio
di Classe (classi terze).
Rinforzare la motivazione all'apprendimento Conoscenza di sé e del proprio stile di
apprendimento attraverso un'attività di
riflessione con testi di tipologia diversa e
l'acquisizione di un metodo di studio (classi
prime, seconde e terze).
Raccogliere informazioni su scuole e professioni
(classi seconde e terze)
Incontri per i genitori con esperti (classi
seconde e terze).
Incontri per gli alunni con orientatori (classi
seconde e terze).
Incontri informativi con le scuole del territorio
(classi terze).
Incontri con gli ex-alunni (classi terze).
“Spazio informativo” (esposizione di
materiale illustrativo delle varie scuole con
brochure e depliant cartacei).
13
Attivazione delle risorse personali Attività operative nei vari gruppi classe
(schede, lavori in piccoli gruppi, role
playing, disegni, cartelloni, grafici).
Formazione dei docenti Aggiornamento e confronto dei docenti
coinvolti.
Al fine di controllare la validità del nostro
progetto di orientamento, la nostra scuola ha
iniziato ad effettuare un monitoraggio sulla
valutazione degli ex alunni alla fine del
primo anno della scuola secondaria di 2°
grado.
1.3.4 MultimedialitàIl nostro Istituto da qualche anno è attento alle tematiche della multimedialità. I cambiamenti esterni alla
scuola stanno avvenendo velocemente e l’utilizzo delle nuove tecnologie è quotidiano per la quasi totalità
delle famiglie e degli studenti. Il collegio docenti è stato unanime all’istituzione di una funzione strumentale
che permettesse di iniziare le azioni di innovazione tecnologica e di formazione di docenti e studenti.
Il nostro istituto ad oggi ha 4 LIM, un laboratorio di informatica con 14 postazioni, alcuni computer nelle
classi e nelle aule di sostegno, il collegamento ad internet è presente, ma non viene ancora utilizzato in tutte
le aule. Le attrezzature non sono aggiornate per permettere un utilizzo proficuo da parte di insegnanti e
alunni. Per poter migliorare questo aspetto l’Istituto durante l’anno scolastico in corso (2015-2016) e anche
nel precedente (2014-2015) ha partecipato al bando della Fondazione Cariverona e ai bandi dei
finanziamenti Europei per avere la possibilità di acquistare LIM, materiale tecnologico di vario tipo (da
Notebook a Tablet, ecc.) e per poter coprire l’istituto con la rete WIFI. I finanziamenti che l’istituto è
riuscito ad avere verranno utilizzati per acquistare il materiale nei primi mesi del 2016.
Nel frattempo sono state attuate azioni come:
ripristino di vari PC e stampanti donati alla scuola,
manutenzione del materiale presente nell’istituto,
supporto ai docenti per l’utilizzo delle tecnologie al momento presenti nell’istituto,
formazione per docenti e alunni per l’utilizzo di piattaforme e/o programmi utili ad una didattica
migliore e più attuale,
aggiornamento del sito internet.
14
1.4 Metodologia e valutazione
1.4.1 Organizzazione del lavoro didatticoLa realizzazione del percorso formativo per il raggiungimento delle finalità enunciate dal Piano Triennale
dell’Offerta Formativa è il compito primario degli insegnanti.
Al fine del raggiungimento degli obiettivi fissati, gli insegnanti programmano l’azione didattica in precisi
piani di lavoro definendo gli obiettivi da raggiungere, le metodologie di insegnamento, gli interventi
personalizzati, gli interventi di recupero e sviluppo, i contenuti, i criteri e le metodologie di valutazione.
Ogni insegnante si impegna nei confronti dell’Istituto e delle famiglie.
1.4.2 La valutazione del percorso di apprendimento degli alunniLa valutazione dell’apprendimento e dell’efficacia dell’attività didattica si attua sistematicamente durante
tutto l’anno scolastico e in particolare alla fine dei quadrimestri attraverso prove di verifica variamente
strutturate, osservazioni sistematiche, colloqui individuali.
All'interno dell'azione educativo - didattica dell'insegnante, l'osservazione quotidiana e sistematica, consente
di valutare le esigenze dell' alunno e di riequilibrare le proposte educative in base alle esigenze, poiché la
progettazione degli interventi si modula e si mette a punto costantemente sui modi di essere, sui ritmi di
sviluppo e sugli stili di apprendimento di ogni alunno.
I docenti elaborano prove di verifica degli apprendimenti che possono essere utilizzate:
in ingresso
in itinere
nel momento finale.
La valutazione dei livelli di sviluppo prevede:
a) un momento iniziale, volto a delineare un quadro delle capacità;
b) dei momenti interni alle varie sequenze didattiche che consentono di adattare e personalizzare le
proposte educative e i percorsi di apprendimento;
c) i bilanci finali per la verifica degli esiti formativi, della qualità educativa e didattica e del significato
globale dell'esperienza scolastica.
Gli strumenti della valutazione sono:
confronto tra i docenti interessati;
osservazione sistematica;
le prove di verifica proposte dai docenti di classe;
compiti di realtà con le rispettive griglie di prestazione e valutazione.
15
Nella scuola primaria e secondaria la valutazione periodica e finale degli apprendimenti viene espressa in
decimi; la certificazione delle competenze al termine della scuola primaria e della scuola secondaria viene
espressa con un con voto in decimi.
Il giudizio relativo al comportamento viene espresso con un giudizio nella scuola primaria e con un voto
nella secondaria
16
17
1.5 Scelte organizzative
1.5.1 Organigramma dell’Istituto a. s. 2015.16
18
1.5.2 Organizzazione del personale amministrativo e ausiliarioPer realizzare le attività e le diverse iniziative che si svolgono nell’Istituto è importantissimo il contributo
del personale amministrativo e ausiliario.
PERSONALE AMMINISTRATIVO:
Fattori di qualità dei servizi amministrativi:
Celerità delle procedure: il rilascio dei certificati e delle documentazioni richieste avviene entro 3
- 5 giorni.
Trasparenza: è garantito, a chiunque vi abbia interesse per la tutela delle situazioni giuridicamente
rilevanti, il diritto di accesso ai documenti, secondo le modalità stabilite dalla legge.
Flessibilità orari: la flessibilità di orario del personale di segreteria evita tempi lunghi di attesa.
Per pratiche complesse e lunghe è possibile concordare l’orario su appuntamento.
ORARIO DEGLI UFFICI AMMINISTRATIVI – Apertura al pubblico
DAL LUNEDÌ AL SABATO
Dalle ore 7.45 alle 8.30 e dalle 11.00 alle 13.00
Il mercoledì gli uffici sono aperti anche il pomeriggio dalle ore 14.00 alle ore 16.00
COLLABORATORI SCOLASTICI
Sono assegnate 2 collaboratrici scolastiche alla scuola dell’infanzia di Marchesino, 5 collaboratori alla
scuola primaria, 2 alla secondaria di primo grado e 1 collaboratore nel settore segreteria; nella scuola
dell’Infanzia e nella scuola primaria operano inoltre due LSU per 20 ore settimanali.
È assicurata la presenza del personale ausiliario durante lo svolgimento di iniziative, anche serali, promosse
dalla scuola e per l’attuazione delle attività previste nel Piano dell’Offerta Formativa in orario
extrascolastico.
Oltre allo svolgimento delle ordinarie attività previste dal contratto, il personale ausiliario garantisce la
sorveglianza pre - scuola nella scuola dell’Infanzia e nella Primaria.
19
1.5.3 Scuola dell’infanzia di marchesino
La struttura dell’edificio è relativamente nuova (1985), disposta su di un unico piano, priva di barriere
architettoniche, ad eccezione di due gradini davanti alle uscite di sicurezza della sala adibita ad attività
psicomotorie.
Recentemente sono state ridipinte le pareti ed è stato messo a norma l’intero edificio scolastico, secondo le
nuove esigenze legislative.
La scuola funziona dal lunedì al venerdì, dalle ore 8:00 alle ore 16:00.
L’ultimo giorno di scuola , nel mese di giugno, le attività si concludono alle ore 13.00.
Le famiglie che ne fanno richiesta possono usufruire del servizio di trasporto scolastico.
È attivo un servizio di pre-scuola, dalle 7.35 alle 8.00 ,affidato ai collaboratori scolastici e rivolto alle
famiglie che ne dimostrino la necessità documentandola.
ENTRATA ORE 8.00 – 9.00
USCITA INTERMEDIA ORE 12. 40 - 13. 00
(per chi ne avesse necessità)
USCITA POMERIDIANA ORE 15. 45 - 16. 00
ORGANIZZAZIONE: 4 sezioni , eterogenee per età
L’interazione fra bambini di età diversa consente di allargare le esperienze e di ampliare le opportunità di
scambio, di confronto e di arricchimento anche mediante occasioni di aiuto reciproco e forme di
apprendimento socializzato. La composizione di sezioni per età eterogenea favorisce, esperienze allargate
rispetto alla sezione omogenea, offrendo maggiori possibilità di sperimentare aiuto reciproco, interazione e
integrazione positiva fra tutti i bambini, piccoli e grandi. Nel contesto organizzativo vanno comunque
rispettate le esigenze specifiche delle singole età, i tempi e gli stili di apprendimento di ciascun bambino. Per
agevolare queste esigenze nelle sezioni eterogenee sono favoriti gruppi di attività finalizzata ad
apprendimenti specifici e gruppi-laboratorio per età.
PERSONE:
8 insegnanti (2 per sezione, con compresenza di circa 2h ½ su 4 giorni)
Insegnanti di sostegno o O.S.S. quando richiesto
1 cuoca
1aiuto cuoca
1 scodellatrice (part time)
2 collaboratrici scolastiche
20
1 operatore socialmente utile ( part time)
I GENITORI:
Alcuni genitori degli alunni hanno costituito un’associazione, senza scopo di lucro, denominata “Il faro”,
alla quale possono iscriversi, oltre ai genitori, anche persone simpatizzanti che condividano i principi guida
espressi nello Statuto, al fine di sostenere la scuola dell’infanzia di Marchesino, promuovendo iniziative
culturali, organizzando momenti di festa, collaborando per la manutenzione di giochi e materiali e
interessandosi di quanto altro rientri nelle competenze delle famiglie degli alunni, secondo le indicazioni
nazionali.
ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA:
LETTURA: progetto pensato per favorire l’avvicinamento affettivo ed emozionale del bambino al
libro, educare all’attenzione e all’ ascolto, stimolare la fantasia , l’immaginazione e l’autonomia di
pensiero.
PSICOMOTRICITÀ: progetto che si prefigge di sollecitare la conoscenza di sé, per favorire
un’evoluzione motoria, affettiva e psicologica attraverso il piacere dell’agire, giocando e
trasformando in modo personale l’ambiente e i materiali a disposizione.
CONTINUITÀ: progetto riservato ai bambini dell'ultimo anno di frequenza e svolto in collaborazione
tra insegnanti della scuola dell'infanzia e della primaria, per favorire il passaggio all'ordine di scuola
superiore.
INCLUSIONE: anche nella scuola dell’infanzia, come nella primaria e nella secondaria, si
propongono attività in cui si sottolinea come la diversità è ciò che rende unici, in cui si può sempre
imparare qualcosa dall’altro e in cui il confronto e la conoscenza del compagno aiutano a vivere tutti
in armonia.
21
1.5.4 Scuola primariaL’edificio, inaugurato nel gennaio 2011, è disposto su due piani e dispone di quindici aule; vi sono inoltre
alcune aule utilizzate per le attività di laboratorio e di gruppo, 2 refettori e una palestra per l’educazione
motoria.
L’orario della scuola
La scuola Primaria ha classi a tempo pieno con orario di 40 ore e classi con orario obbligatorio di 27 ore così
strutturato:
il corso B è organizzato con il solo orario antimeridiano, dal lunedì al sabato.
le classi 3^A - 4^A - 4^C - 5^ A funzionano a settimana corta con un orario settimanale su 5 giorni,
dal lunedì al venerdì, e due rientri pomeridiani (martedì e giovedì); quest'ultima organizzazione
andrà ad esaurirsi nell'arco dei prossimi due anni.
CLASSI A SETTIMANA CORTA
(corso che andrà ad esaurirsi nei
prossimi due anni)
LUNEDÌ – MERCOLEDÌ – VENERDÌ: dalle 8.10 alle 12.50
MARTEDÌ – GIOVEDÌ: dalle 8,10 alle 12.50
MENSA dalle ore 12,50 alle 14,10
RIENTRO MARTEDI’-GIOVEDI’ dalle 14,10 alle 16,00
CORSO B A SETTIMANA LUNGA dal LUNEDÌ al VENERDÌ dalle 8.10 alle 12.50
SABATO dalle 8.10 alle 11.50
CLASSI A TEMPO PIENO dal LUNEDÌ al VENERDÌ dalle 8.00 alle 16.00
È attivo il servizio di accoglienza pre-scuola, affidato ai collaboratori scolastici e rivolto alle famiglie che ne
abbiano la necessità.
Le famiglie che ne fanno richiesta possono usufruire del servizio di trasporto scolastico comunale.
22
PIANO ORARIO DISCIPLINARE classi a 27 ore
CLASSI I CLASSI II CLASSI III CLASSI IV CLASSI V
ITALIANO 9 8 7 7 7
STO e GEO 2 2 4 4 4
MATEMATICA 6 6 6 6 6
SCIENZE 1 1 1 1 1
TECNOLOGIA 1 1 1 1 1
INGLESE 1 2 3 3 3
MUSICA 1 1 1 1 1
ARTE e IMMAGINE 2 2 1 1 1
SCIENZE MOTORIE 2 2 1 1 1
I.R.C. / A.A. 2 2 2 2 2
TOTALE 27 27 27 27 27
PIANO ORARIO DISCIPLINARE classi a 40 ore
CLASSI I CLASSI II CLASSI III CLASSI IV CLASSI V
ITALIANO 10,20 9,20 8,20 8,20 8,20
STO e GEO 3 3 4 4 4
MATEMATICA 8 8 8 8 8
SCIENZE 2 2 2 2 2
TECNOLOGIA 1 1 1 1 1
INGLESE 1 2 3 3 3
MUSICA 1 1 1 1 1
ARTE e IMMAGINE 3 3 2 2 2
SCIENZE MOTORIE 2 2 2 2 2
I.R.C. / A.A. 2 2 2 2 2
MENSA 6,40 6,40 6,40 6,40 6,40
TOTALE 40 40 40 40 40
È prevista una certa flessibilità nella suddivisione oraria settimanale, legata all’organizzazione delle attività.
23
1.5.5 Scuola secondaria di primo gradoLa scuola secondaria è ubicata nello stesso edificio della scuola primaria. Oltre alle aule, tutte al piano
superiore, vi è un laboratorio di informatica, un’ampia aula polifunzionale dotata di LIM (Lavagna
Interattiva Multimediale) e due piccoli spazi per le attività individuali e/o di gruppo.
Gli alunni utilizzano la palestra della scuola primaria e, per alcune ore settimanali, la palestra dell’ex scuola
media “R. Simoni”, con trasporto effettuato dal Comune.
ORARIO DELLE LEZIONI
CLASSI a settimana lunga: dal lunedì al sabato 7.55 – 12.55
CLASSI a settimana corta: da lunedì a venerdì dalle 7,55 alle 13,55
L’orario settimanale è di 30 ore così ripartite:
DISCIPLINE ORARIO SETTIMANALE
Lettere (italiano , storia , geografia) 10
Scienze matematiche 6
Inglese 3
Francese 2
Tecnologia e informatica 2
Musica 2
Arte e immagine 2
Scienze motorie e sportive 2
Religione cattolica 1
TOTALE 30
In tutte le classi viene insegnato l’inglese come prima lingua e il francese come seconda lingua.
Le classi terze utilizzano per le attività di Ed. Fisica la palestra ex scuole Simoni. Il Comune mette a
disposizione il trasporto delle classi con un pullman.
24
1.5.6 Rapporti con le famiglieNel corso dell’anno scolastico sono previsti diversi momenti e differenziate modalità di incontro con le
famiglie per informarle sull’andamento scolastico dei figli e per costruire assieme percorsi idonei al
raggiungimento delle finalità educative e didattiche previste per ogni bambino e ragazzo.
Scuola dell’infanzia:
Colloqui individuali durante l’anno (dicembre, febbraio, maggio), su richiesta del genitore o
dell’insegnante;
Tre incontri con i rappresentanti di sezione (novembre, febbraio, aprile);
Un’assemblea con i genitori dei nuovi iscritti (marzo);
Due assemblee con tutti i genitori (ottobre, gennaio);
Possibilità di richiedere colloqui individuali straordinari, da parte delle famiglie o delle insegnanti,
qualora si ritenga opportuno.
Scuola primaria:
Colloqui individuali periodici (novembre – marzo/aprile);
Colloqui individuali in occasione della consegna dei documenti di valutazione (febbraio – giugno);
Assemblee di classe;
Colloqui individuali su richiesta degli insegnanti o dei genitori.
Scuola secondaria di primo grado:
ogni docente mette a disposizione delle famiglie 1 ora di ricevimento settimanale in orario
antimeridiano;
ricevimento generale per quadrimestre, con la presenza in contemporanea di tutti i docenti (dicembre
– aprile);
colloqui individuali in occasione della consegna e/o ritiro dei documenti di valutazione (febbraio –
giugno);
consigli di classe aperti ai genitori con possibilità di assemblea tra tutti i genitori della classe un’ora
prima del consiglio (novembre, gennaio, marzo);
In caso di necessità il Consiglio di Classe invita, con una lettera, i genitori ad incontrare il docente
coordinatore di classe. Per i casi più urgenti i genitori vengono contattati telefonicamente. E’ inoltre
possibile chiedere appuntamenti con i coordinatori ed i docenti, nel rispetto dell’orario di servizio
degli stessi.
25
1.5.7 Visite guidate e viaggi di istruzioneCostituiscono un’opportunità di arricchimento dell’offerta formativa poiché:
offrono spunti per la ricerca;
sviluppano attività interdisciplinari;
sono un' importante occasione di socializzazione;
contribuiscono all'approfondimento degli aspetti storici, geografici e antropologici del territorio.
1.5.8 Sicurezza e pronto interventoL'Istituto Comprensivo si è adeguato nelle strutture e nell'organizzazione alle norme relative alla sicurezza
nel luogo di lavoro (T.U. n.81/08).
La dirigente scolastica, in qualità di datore di lavoro, cura l'organizzazione del Servizio di Prevenzione e
Protezione, nominando a tale scopo dei referenti per ciascun plesso scolastico. In ogni scuola sono stati
inoltre nominati addetti al Servizio antincendio, al Primo Soccorso e alla Gestione delle emergenze; tali
figure sono state scelte tra il personale in possesso di determinate competenze, per il quale è stata attivata
specifica formazione.
Tutti i membri del Servizio di Prevenzione e Protezione sono stati formati relativamente alle norme che
regolano il Piano di Sicurezza.
L'organizzazione del servizio interno ad ogni plesso prevede, oltre all'indispensabile Educazione alla
Sicurezza in senso lato rivolta agli alunni, l'effettuazione di almeno 2/3 prove annuali di evacuazione, con
l'individuazione del piano di fuga, dei punti di raccolta sicuri e delle procedure da adottare nei casi di
emergenza.
Viene redatto annualmente e per ciascun plesso il Documento Valutazione Rischi che individua le misure da
adottare nella fase di svolgimento delle diverse attività previste all'interno e all'esterno degli edifici nei vari
momenti della giornata, per evitare o diminuire i rischi per la salute, nel rispetto della popolazione scolastica
e dell'integrità dell'ambiente.
Il Documento Valutazioni Rischi viene inviato all’Amministrazione Comunale proprietario degli edifici.
26
2 Piano di miglioramento
2.1 Priorità, Traguardi e Obiettivi del RAV
Il presente Piano parte dai risultati dell’autovalutazione d’istituto contenuti nel Rapporto di Autovalutazione
(RAV).
Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano di Miglioramento, gli
elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo.
ESITI DEGLI STUDENTIDESCRIZIONE DELLA
PRIORITÀ
DESCRIZIONE DEL
TRAGUARDO
PRIORITÀ 1:
Risultati nelle prove
standardizzate nazionali
Migliorare i risultati in italiano e
matematica rispetto a scuole con
contesto economico culturale
simile (ESCS)
Ridurre la differenza in negativo
rispetto a scuole con contesto
socio economico culturale simile
(ESCS)
PRIORITÀ 2:
Competenze chiave di
cittadinanza
Definizione e valutazione delle
competenze chiave
Miglioramento dei livelli delle
competenze chiave mediante
l'elaborazione di rubriche di
valutazione
In relazione alle priorità e ai traguardi, si sono individuati i seguenti obiettivi di processo da perseguire e
conseguire in questo anno scolastico.
AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DEGLI OBIETTIVI DI PROCESSO
Curricolo, progettazione e valutazione Priorità N° 1: ridefinizione degli obiettivi di
apprendimento a partire dai traguardi di italiano e
matematica presenti nelle Indicazioni Nazionali
(Obiettivo 1).
Priorità N° 1 – 2: avvio alla elaborazione di un
curricolo di Istituto (Obiettivo 2).
Priorità N° 2: individuazione e costruzione di
compiti autentici nell'ambito della progettazione
27
(Obiettivo 3).
Priorità N° 2: costruire rubriche di prestazione in
relazione ai compiti autentici (Obiettivo 4).
Ambiente di apprendimento Priorità N° 1 e 2: promuovere l'apprendimento
tramite l'utilizzo di mediatori didattici diversificati
anche multimediali (Obiettivo 5).
Inclusione e differenziazione Priorità N° 1 e 2: potenziare modelli di
apprendimento collaborativo (Obiettivo 6).
Continuità e orientamento Priorità N° 1 e 2: avvio di un confronto per costruire
i presupposti per un curricolo in continuità tra
primaria e secondaria (Obiettivo 7).
Orientamento strategico e organizzazione della
scuola
Priorità N° 1 e 2: utilizzo delle ore delle attività
funzionali per autoformazione, gruppi di lavoro,
dipartimenti e incontri con esperti (Obiettivo 8).
Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane Priorità N° 1 e 2: potenziamento dell'attività
formativa dei docenti (Obiettivo 9).
28
2.2 Obiettivi di processo, azioni e cronologia
AREA DI PROCESSO: CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE
PRIORITÀ 1
OBIETTIVO 1: RIDEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO A PARTIRE DAI
TRAGUARDI DI ITALIANO E MATEMATICA PRESENTI NELLE INDICAZIONI NAZIONALI
AZIONE 1: costituire gruppi di lavoro per riflettere e analizzare i traguardi e gli obiettivi specifici di
apprendimento delle Indicazioni Nazionali
AZIONE 2: individuare in quali ambiti e argomenti delle Prove Invalsi gli alunni hanno ottenuto qualche
criticità, sia in italiano che in matematica, e ridefinire gli obiettivi di apprendimento di queste discipline
CRONOLOGIA AZIONE 1:
Gennaio
2016Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto
Settembr
eOttobre
Novembr
eDicembre
x x x X X X X
CRONOLOGIA AZIONE 2:
Gennaio
2016Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto
Settembr
eOttobre
Novembr
eDicembre
x x x X X X
AREA DI PROCESSO: CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE
PRIORITÀ 1 E 2
OBIETTIVO 2: AVVIO ALLA ELABORAZIONE DI UN CURRICOLO DI ISTITUTO
AZIONE: costituire dipartimenti disciplinari e/o gruppi di lavoro interdisciplinare finalizzati all'elaborazione
del curricolo
CRONOLOGIA AZIONE:
Gennaio
2016Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto
Settembr
eOttobre
Novembr
eDicembre
29
x x x X X X X
AREA DI PROCESSO: CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE
PRIORITÀ 2
OBIETTIVO 3: INDIVIDUAZIONE E COSTRUZIONE DI COMPITI AUTENTICI NELL’AMBITO DELLA
PROGETTAZIONE
AZIONE 1: attivazione, da parte della scuola, di un percorso formativo sulla tematica della valutazione delle
competenze, condotto dal professor Mario Castoldi, per formare i docenti nella costruzione di compiti
autentici.
AZIONE 2: costruzione, da parte dei docenti divisi in gruppi, di un compito autentico seguendo la procedura
appresa nel corso del primo incontro di formazione: “Valutare e certificare le competenze: elaborazione di
compiti autentici”.
AZIONE 3: sperimentare nelle classi (seconde e quinte per la primaria e terza per la secondaria) i compiti
autentici progettati ed eventuale ritaratura della prova
CRONOLOGIA AZIONE 1, 2 e 3:
Settembr
e
2015
Ottobre Novembre Dicembre
Gennai
o
2016
Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto
X X X
AREA DI PROCESSO: CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE
PRIORITÀ 2
OBIETTIVO 4: COSTRUIRE RUBRICHE DI PRESTAZIONE IN RELAZIONE AI COMPITI AUTENTICI
AZIONE 1: attivazione, da parte della scuola, di un percorso formativo sulla tematica della valutazione delle
competenze, condotto dal professor Mario Castoldi, per iniziare a far acquisire a tutti i docenti la capacità di
costruire rubriche di prestazione.
AZIONE 2: costruzione, da parte dei docenti divisi in gruppi, di una rubrica di prestazione collegata al
compito autentico e seguendo la procedura appresa negli incontri di formazione.
30
AZIONE 3: utilizzo delle rubriche di prestazione elaborate per la tabulazione dei compiti autentici
somministrati
CRONOLOGIA AZIONE 1, 2 e 3:
Settembr
e
2015
Ottobre Novembre Dicembre
Gennai
o
2016
Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto
X X
AREA DI PROCESSO: AMBIENTE DI APPRENDIMENTO
PRIORITÀ 1 E 2
OBIETTIVO 5: PROMUOVERE L’APPRENDIMENTO TRAMITE L’UTILIZZO DI MEDIATORI
DIDATTICI DIVERSIFICATI ANCHE MULTIMEDIALI
AZIONE 1: lezioni con utilizzo della LIM, di computer, di videoproiettori, registratori...
AZIONE 2: utilizzo di software didattici per facilitare l’apprendimento
AZIONE 3: utilizzo dei pc presenti nel laboratorio di informatica
CRONOLOGIA AZIONE 1, 2 e 3 valida da settembre 2015 a giugno 2018:
Settembr
eOttobre Novembre Dicembre
Gennai
oFebbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto
X X X X X X X X X X
AREA DI PROCESSO: INCLUSIONE E DIFFERENZIAZIONE
PRIORITÀ 1 E 2
OBIETTIVO 6:POTENZIARE MODELLI DI APPRENDIMENTO COLLABORATIVO
AZIONE 1: predisposizione, da parte dei docenti, di contesti in cui gli alunni apprendono e lavorano a
coppie, oppure in piccoli gruppi, con modalità collaborativa.
31
AZIONE 2: documentazione da parte dei docenti dei contesti di apprendimento cooperativo, mediante testi
scritti, fotografie, video.
CRONOLOGIA AZIONE 1:
Settembr
e
2015
Ottobre Novembre Dicembre
Gennai
o
2016
Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto
X X X X X X X X
CRONOLOGIA AZIONE 2:
Settembr
e
2015
Ottobre Novembre Dicembre
Gennai
o
2016
Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto
X X X X X X X X
AREA DI PROCESSO: CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO
PRIORITÀ 1 E 2
OBIETTIVO 7: AVVIO DI UN CONFRONTO PER COSTRUIRE I PRESUPPOSTI PER UN CURRICOLO
IN CONTINUITÀ TRA PRIMARIA E SECONDARIA
AZIONE 1: costituire gruppi di lavoro misti con insegnanti dei due ordini di scuola ed avviare l'elaborazione
di un curricolo di italiano e matematica
AZIONE 2: realizzare attività per gli alunni delle classi ponte
CRONOLOGIA AZIONE 1:
Settembr
e
2016
Ottobre Novembre Dicembre
Gennai
o
2017
Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto
X X X X X
CRONOLOGIA AZIONE 2:
Settembr
e
Ottobre Novembre Dicembre Gennai
o
Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto
32
2015 2016
X X X X X X
AREA DI PROCESSO: ORIENTAMENTO STRATEGICO E ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
PRIORITÀ 1 E 2
OBIETTIVO 8:UTILIZZO DELLE ORE DELLE ATTIVITÀ FUNZIONALI PER AUTOFORMAZIONE,
GRUPPI DI LAVORO, DIPARTIMENTI E INCONTRI CON ESPERTI
AZIONE: destinazione di 14 ore delle attività funzionali in un percorso formativo costituito da tre incontri in
plenaria (Collegio Docenti), condotti dal professor Mario Castoldi, e da quattro attività laboratoriali
organizzate in gruppi di lavoro, per affrontare la tematica della valutazione delle competenze
CRONOLOGIA AZIONE:
Gennaio
2015Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto
Settembr
e
2015
OttobreNovembr
eDicembre
X X X
AREA DI PROCESSO: SVILUPPO E VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE UMANE
PRIORITÀ 1 E 2
OBIETTIVO 9: POTENZIAMENTO DELL'ATTIVITÀ FORMATIVA DEI DOCENTI
AZIONE 1: continuare la formazione già avviata sul tema della valutazione delle competenze
AZIONE 2: promuovere la formazione dei docenti sull'utilizzo di strumenti multimediali e la gestione del
gruppo classe
AZIONE 3: valorizzare le competenze dei singoli docenti attraverso la raccolta di un curricolo con la
richiesta di competenze specifiche condivisibili
CRONOLOGIA AZIONE 1:
Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto
Settembr
e
2016
OttobreNovembr
eDicembre
X X
CRONOLOGIA AZIONE 2:
33
Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio AgostoSettembr
eOttobre
Novembr
e
2015
Dicembre
X
CRONOLOGIA AZIONE 3:
Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio AgostoSettembr
eOttobre
Novembr
eDicembre
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3 La scuola nel territorio
L’Istituto Comprensivo storicamente ha costruito reti ed accordi con le agenzie educative del territorio.
Nell’ambito delle iniziative di contiguità con il territorio, l’Istituto Comprensivo ha intessuto rapporti con
l’Amministrazione Comunale, con la Pro Loco e i gruppi di volontariato degli alpini, della Fidas e
dell’Aido. Inoltre la scuola collabora con la cooperativa Sociale “L’Albero” per l’organizzazione di attività
pomeridiane rivolte agli alunni, l’Associazione CESTIM per organizzare attività di inclusione sul territorio
rivolte agli alunni e alle famiglie di origine straniera immigrata.
L' istituto Comprensivo è in rete con altre scuole del territorio per la formazione dei docenti: una scuola
competente, per l'inclusività col CTI e per l'orientamento.
Esistono nel territorio una polisportiva ben organizzata e radicata nella realtà locale. Quasi tutti gli alunni
svolgono attività ludico sportive strutturate.
Sono aumentate negli ultimi anni e si sono consolidate, offrendo un prezioso apporto alla crescita culturale
del Paese, realtà culturali e sociali come la Biblioteca comunale, la libera Università, una scuola privata di
musica e l’Associazione 360 gradi. Inoltre vengono organizzate attività con il comitato dei genitori che è
attivo e collabora positivamente con la scuola.
I genitori, sia come singoli che aggregati in comitato, finanziano alcuni progetti per l’ampliamento
dell’offerta formativa.
Si ritiene necessario potenziare la comunicazione con le famiglie individuando nuove modalità di
coinvolgimento. A questo scopo verrà rivisto il patto educativo di corresponsabilità che dovrà diventare
strumento di dialogo e comunicazione collaborativa tra scuola – famiglia ed alunno.
Si riconsidereranno le modalità e le forme di comunicazione tra scuola e famiglia sia nel presentare le
progettualità che nella rendicontazione finale.
Si progetteranno interventi formativi sui nuovi bisogni educativi emergenti: uso del cellulare, navigazione in
internet e i social network.
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4 La flessibilità didattica ed organizzativa
4.1 Obiettivi prioritari
Tenuto conto delle linee educative, dei progetti fondamentali, dell’identità dell’istituto e del piano di
miglioramento, vengono individuati i seguenti obiettivi prioritari del comma 7 della Legge 170 del 2015:
a) valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche;
b) potenziamento delle competenze matematico – logiche e scientifiche;
h)sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale,
all’utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con
il mondo del lavoro;
l) potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi
speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei
servizi socio – sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore.
4.2 Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD) per creare ambienti di
apprendimento innovativi
Il MIUR con il D.M. n. 851 del 27/10/2015, già previsto dalla Legge 107/2015 della riforma del sistema di
istruzione, ha adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale come una vera e propria strategia di innovazione
della scuola.
Questo piano prevede non solo l’adeguamento delle strutture e delle dotazioni tecnologiche, ma anche le
metodologie didattiche e le strategie usate con gli alunni in classe.
Verranno articolate azioni per il perseguimento dei seguenti obiettivi:
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF), deve prevedere azioni per perseguire i seguenti obiettivi:
Sviluppare le competenze digitali degli studenti;
Potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i
processi di innovazione delle istituzioni scolastiche;
Adottare strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e la
condivisione di dati;
Formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale;
Potenziamento delle infrastrutture di rete
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Definizione dei criteri per l’adozione di testi didattici in formato digitale e per la diffusione di
materiali didattici anche prodotti autonomamente.
In una società come la nostra in continua evoluzione, siamo chiamati come scuola ad adeguarci ai
cambiamenti. I nostri alunni vivono immersi in una quotidianità in cui utilizzano computer, tablet,
smartphone…non conoscendo le potenzialità di questi strumenti e talvolta cadendo nei pericoli della rete a
causa della loro scarsa conoscenza. Non possiamo chiudere gli occhi di fronte a questa realtà ed è per questo
che come scuola sentiamo forte il bisogno di adeguarsi ai tempi che corrono e di formare insegnanti che
possano insegnare agli alunni come utilizzare in modo corretto le nuove tecnologie, come riconoscere i
pericoli per poterli evitare, come sfruttare queste competenze digitali nel mondo del lavoro…
Il nostro istituto ha già iniziato questo percorso attuando azioni di potenziamento degli strumenti didattici
ottenendo finanziamenti che permetteranno, in questi primi mesi del 2016, l’acquisto di materiale come LIM
e notebook e per la rete WIFI che verranno utilizzati per:
Utilizzare strumenti tecnologici, oramai facenti parte della quotidianità degli studenti e del mondo
del lavoro, per ampliare la scelta di possibilità didattiche da parte del docente e facilitare l’inclusione
di tutti gli alunni, assecondando le varie esigenze usufruendo del materiale digitale.
Sfruttare l’enorme bacino delle risorse della rete nei più svariati modi. Per esempio mediante la
visione di documentari, video in lingua, facendo ricerche che permettano di imparare come
selezionare le informazioni, come riconoscere quelle attendibili, come proporre ad altri la propria
ricerca mediante l’utilizzo di programmi per le presentazioni, per la creazione di video, ecc.
Condividere con i compagni, l’insegnante e le altre classi tutto il materiale prodotto dai ragazzi,
favorendo il confronto che aiuta a migliorare il proprio lavoro.
Stimolare la creatività nella produzione di materiale digitale che influisce sulla motivazione dello
studente, non più solo destinatario, ma protagonista del suo percorso di apprendimento.
Utilizzare i libri in formato digitale, che forniscono anche audiolibro ed esercizi interattivi.
Lavorare in tal senso permette:
l’inclusione, in quanto si potranno utilizzare dispositivi portatili (come tablet e notebook) e interattivi
(proiettori e LIM) nelle singole aule e secondo le esigenze degli alunni presenti (con disabilità,
stranieri, con disturbi specifici dell’apprendimento, con bisogni educativi speciali…);
un apprendimento personalizzato con l’utilizzo di mediatori didattici e software dedicati;
di educare gli alunni ad un uso responsabile delle tecnologie, grazie alla selezione e all’uso dei
contenuti digitali su internet, allo scambio tra docenti e studenti di elaborati, dati ed altro in formato
elettronico, ecc.
di sviluppare un maggior interesse da parte degli alunni nei riguardi delle singole discipline;
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di saper legare tra loro le conoscenze specifiche di diverse discipline: i ragazzi sono chiamati a
produrre materiale e a fare presentazioni non solo per i compagni, ma condivisibili con le classi
dell’istituto e che possono formare un futuro archivio da cui attingere nel corso degli anni scolastici
successivi;
di utilizzare le nuove tecnologie, non solo tramite social network, ma conoscendo programmi diversi
per le varie attività scolastiche (Office, CMap, Prize, Geogebra, ecc.);
di acquisire conoscenze e competenze digitali specifiche, spendibili nel proprio futuro scolastico e
lavorativo;
di acquisire un metodo di ricerca di informazioni corretto, individuando e selezionando il materiale
riconoscendo le fonti autorevoli;
di consolidare l’apprendimento in gruppo per imparare a collaborare per un fine comune.
Nel corso del triennio:
si terranno corsi di formazione base per l’uso degli strumenti tecnologici già presenti a scuola (per
docenti e studenti);
si terranno corsi di formazione per insegnare come utilizzare le nuove risorse digitali che verranno
acquistate (per docenti e studenti);
si terranno corsi di formazione per docenti per presentare l’utilizzo di programmi utili o di
piattaforme spendibili nella didattica digitale;
si faranno momenti di condivisione di esperienze concrete che permettano ai docenti di ripensare alla
loro didattica e di cambiare le metodologie per conseguire gli obiettivi di inclusione, ecc. di cui
sopra;
si lavorerà all’inizio con singole classi per attività di ricerca, rielaborazione e presentazione di
materiali da poter condividere con altre classi. L’idea è che diventi una prassi dell’istituto, ma siamo
convinti che per questo tipo di cambiamento servirà più di un triennio in quanto i risultati dipendono
da vari fattori come ad esempio la risposta di docenti e studenti alle proposte fatte;
si aiuteranno gli studenti a conoscere i pericoli della rete e si insegnerà loro un buon utilizzo delle
tecnologie a loro disposizione non solo con l’intervento dei docenti, ma anche con incontri con
esperti.
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5 L’organico dell’autonomia
A. Posti comuni e di sostegno
SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA
Annualità Fabbisogno per il triennio Motivazione: indicare il piano delle sezioni previste e le loro caratteristiche (tempo pieno e normale, pluriclassi….)
Posto comune
Posto di sostegno
Scuola dell’infanzia
a.s. 2016-17: n. n. 8
12 ore Sezioni n. 4 Tempo scuola 40 ore settimanali
a.s. 2017-18: n. n. 8 12 ore Sezioni n. 4 Tempo scuola 40 ore settimanali
a.s. 2018-19: n. n. 8 12 ore Sezioni n. 4 Tempo scuola 40 ore settimanali
Scuola primaria
a.s. 2016-17: n. n. 21 n. 5 Classi n. 5 Tempo scuola 40 ore sett.Classi n. 9 Tempo scuola 27 ore sett.
a.s. 2017-18: n. n. 21 n. 5 Classi n. 5 Tempo scuola 40 ore sett.Classi n. 9 Tempo scuola 27 ore sett.
a.s. 2018-19: n. n. 21 n. 5 Classi n. 5 Tempo scuola 40 ore sett.Classi n. 9 Tempo scuola 27 ore sett.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADOClasse di concorso/sostegno
a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 Motivazione: indicare il piano delle classi previste e le loro caratteristiche
A043 n. 5 n. 5 n. 5 Classi n. 9Tempo scuola 30 ore sett.
A059 n. 3 n. 3 n. 3Classi n. 9Tempo scuola 30 ore sett.
A245 n. 1 n. 1 n. 1Classi n. 9Tempo scuola 30 ore sett.
A345 n. 1 + 9 ore n. 1 + 9 ore n. 1 + 9 oreClassi n. 9Tempo scuola 30 ore sett.
A028 n. 1 n. 1 n. 1Classi n. 9Tempo scuola 30 ore sett.
A033 n. 1 n. 1 n. 1Classi n. 9Tempo scuola 30 ore sett.
A032 n. 1 n. 1 n. 1Classi n. 9Classi scuola 30 ore sett.
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A030 n. 1 n. 1 n. 1Classi n. 9Tempo scuola 30 ore sett.
AD00 n. 5 n. 5 n. 5 Classi n. 9Tempo scuola 30 ore sett.
B. Posti per il potenziamento Tipologia (es. posto comune primaria, classe di concorso scuola secondaria, sostegno…)*
n. docenti Motivazione (con riferimento alle priorità strategiche)
Scuola Primaria 2 Potenziamento linguistico .Priorità: a) b) l)
Scuola secondaria
A043 Italiano, storia, geografia1 Potenziamento linguistico .
Priorità: a) b) l)
Scuola secondariaA059 Matematica 1 Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche.
Priorità: b) l)Scuola secondariaA033 Tecnologia 1 Sviluppo delle competenze digitali
Priorità h) l)
c. Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015. Tipologia n.Assistente amministrativo n. 3
Collaboratore scolastico n. 9
Assistente tecnico e relativo profilo (solo scuole superiori)Altro
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7. Piano di formazione Si ritiene che la formazione in servizio dei docenti sia assolutamente necessaria al fine di migliorare le
conoscenze e le competenze dei docenti in ordine alla proprio ruolo all’interno della scuola e nello specifico
per acquisire modalità diverse e nuove per fronteggiare le diverse esigenze che si presentano negli
apprendimenti degli alunni.
Nel corso del triennio si proseguiranno le iniziative formative già avviate sul tema della valutazione per
competenze.
Inoltre verranno presi in considerazioni altre tematiche quali la didattica attiva, le pratiche didattiche ed
educative, la gestione del gruppo classe, l’utilizzo di strumenti multimediali per l’apprendimento, la
sicurezza negli ambienti di lavoro.
6 Le attrezzature e le infrastrutture materiali
6.1 Spazi scolastici scuola dell’infanzia di Marchesino
La scuola ha 4 aule per le rispettive 4 sezioni:
AULA DEL “SOLE” (sezione A)
AULA DELLE “NUVOLE” (sezione B)
AULA DELLE “STELLE” (sezione C)
AULA DELLA “LUNA” (sezione D)
Dispone di ampie aule dedicate alle attività di sezione e strutturate a centri d’interesse: laboratorio di pittura
e manipolazione, casetta, angolo lettura , tappeto per costruzioni, pista per macchinine, … Sono a
disposizione dei bambini armadietti e mensole con giochi strutturati, giochi in scatola, puzzle e vari
materiali per attività di gioco da gestire autonomamente o con la guida dell’insegnante, secondo i differenti
momenti della giornata scolastica.
SALONCINO “ARCOBALENO”
Spazio multifunzionale situato tra le sezioni A e B. Utilizzato in orario antimeridiano per attività di gioco
sociale a microgruppi (fino alle 10.00) e da un sottogruppo sezione per attività didattiche (dalle 10.45 alle
11.45). In diverse occasioni, essendo lo spazio più ampio della scuola, si utilizza come luogo d’incontro per
l’intero gruppo scolastico. Durante il pomeriggio viene usato come luogo del riposo per i bambini di 3/4
anni delle due sezioni adiacenti.
AULA “PIOGGIA E FULMINE”
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Spazio riservato alle attività di insegnamento della religione cattolica; è inoltre utilizzato per attività di
microgruppo e sostegno dalle sezioni “Stelle“ e “Luna“ .
SALA DI LETTURA
Attrezzata con comodi divanetti, tappeti morbidi , cuscinoni e mensole con molti libri illustrati; vi
accedono settimanalmente tutti i bambini, a gruppetti di non più di 12 per volta, secondo un calendario che
prevede turni ed orari ben precisi, per l’attuazione del “Progetto lettura “.
SALA DI PSICOMOTRICITÀ
Spazio ben attrezzato, molto ampio e destinato esclusivamente all’attività psicomotoria e frequentato da tutti
gli alunni, che vi accedono secondo uno specifico calendario.
SALA DA PRANZO
Salone dove ci si reca esclusivamente per il pranzo. La cucina è interna e vi operano una cuoca ed un’aiuto
cuoca.
PRATO ERBOSO
I bambini vi si recano quando le condizioni atmosferiche lo consentono, durante il gioco socializzante dopo
il pranzo o in altri momenti, per attività specifiche previste dai Progetti Didattici in corso di attuazione.
Vi si trovano: una grande sabbiera, una pista in cemento per tricicli e trattori, giochi d’arrampicata, un treno
e una casetta in legno e 3 scivoli, tutti a norma di sicurezza.
6.2 Spazi scolastici scuola primaria e secondaria
La scuola dispone di quattro lavagne LIM e di un laboratorio di informatica con quattordici postazioni, ma
ha intrapreso l’adeguamento a norma di legge delle risorse multimediali da realizzarsi nei prossimi due anni.
Nell'ala della scuola primaria è presente una palestrina funzionale per l' educazione motoria dei bambini.
Sono presenti due sale mensa che hanno consentito l’attivazione del tempo pieno.
Manca la palestra per la scuola secondaria, pertanto gli alunni delle prime e seconde utilizzano
alternativamente la palestrina o il cortile antistante alla scuola, mentre i ragazzi delle terze usufruiscono
della palestra dell'ex edificio della scuola secondaria.
Nell'edificio scolastico è presente un'aula polifunzionale utilizzata sia come laboratorio di scienze, di arte, di
musica che come aula magna per l'utilizzo della LIM nella didattica.
Si allega: 1. Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico
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