l’efficienza energetica – l’audit energetico e le e.s.co

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www.confindustriaixi.it AMBIENTE E RISPARMIO ENERGETICO AMBIENTE E RISPARMIO ENERGETICO IMPRESE X INNOVAZIONE Questa guida è stata in parte tratta dalla pubblicazione “L’Audit Energetico: dall’analisi dei consumi ai possibili risparmi - Note metodologiche”, curata da Assolombarda e da Assoutility, Società per l’energia di Assolombarda. Suggerimenti per migliorare l’utilità di queste guide e per indicare altri argomenti da approfondire sono più che benvenuti: [email protected] L’Efficienza Energetica L’Audit energetico e le E.S.Co.

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Page 1: L’Efficienza Energetica – L’Audit energetico e le E.S.Co

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IMPRESE X INNOVAZIONE

Questa guida è stata in parte tratta dalla pubblicazione “L’Audit Energetico: dall’analisi dei consumi ai possibili risparmi -Note metodologiche”, curata da Assolombarda e da Assoutility, Società per l’energia di Assolombarda.

Suggerimenti per migliorare l’utilità di queste guide e per indicare altri argomenti da approfondire sono più che benvenuti:[email protected]

L’Efficienza EnergeticaL’Audit energetico e le E.S.Co.

Page 2: L’Efficienza Energetica – L’Audit energetico e le E.S.Co

La rivoluzione tecnologica degli ultimidue secoli, che ha radicalmente cambia-

to la vita dell’uomo, ha comportato unsempre crescente utilizzo di energia. Og-gi però è diventato indispensabile limi-tarne i consumi. Ottimizzarne il consu-mo non significa una diminuzione degliutilizzi, che si tradurrebbe in un abbas-samento dell’attuale tenore di vita, mauna razionalizzazione degli stessi, in

modo che siano evitati gli sprechi e leesternalità negative.

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L’EFFICIENZA ENERGETICAL’Audit energetico e le E.S.Co.

Razionalizzare il consumo dell’energia ha moltericadute positive sull’impresa, al di là dellamera riduzione dei costi. Poiché l’energiaattraversa tutte le varie fasi e i vari luoghidell’impresa, essa è un potente strumentogestionale di controllo e come tale può essereutilizzato con ricadute positive sulla sicurezzainterna, sull’ambiente esterno, sull’autonomiaproduttiva, sull’organizzazione interna.

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L’efficienza è quella del sistema energeticonel suo complesso, ossia la capacità di ga-rantire un determinato processo produttivoo l’erogazione di un servizio (ad esempio

il riscaldamento) attraverso l’utilizzo dellaminor quantità di energia possibile.Il mercato futuro sarà sempre più caratteriz-zato da una crescente domanda di nuovi ser-vizi energetici, conseguenza della sensibili-tà acquisita dagli utilizzatori rispetto ad unpiù razionale uso finale dell’energia.

Obiettivo: Ridurre i costi mantenendocostante il livello produttivo

La domanda energetica non è più soloquantitativa, ma anche qualitativa.Questa tendenza non nasce solo per l’esigen-za di diminuire le inefficienze energetiche del-le proprie strutture nel rispetto di nuove nor-me di sicurezza e di tutela ambientale, ma so-prattutto per le opportunità connesse ad unanotevole riduzione dei costi ed alla consape-volezza che oggi l’efficienza energetica diven-ta un’esigenza primaria non solo aziendale,ma anche sociale, ed è un fattore strategico disuccesso imprenditoriale. L’esigenza di poter fruire di un più vasto “ran-ge” di servizi energetici è sentita soprattutto daparte dei più grandi utilizzatori di energia, manon è da sottovalutare il fatto che anche i piùpiccoli utenti siano interessati alla possibilitàdi soddisfare al meglio le proprie esigenze. Il passaggio verso la fornitura di un servizio,per quanto possibile ritagliato sulle necessitàdel consumatore, è rilevabile nei mercati ovela liberalizzazione è maggiormente progredi-ta, mercati nei quali si è verificato un netto au-mento della richiesta di nuovi servizi aggiunti-vi ai tradizionali fornitori di elettricità e gas.

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Un aumento della produzione energeti-ca comporta inoltre un inevitabile incre-mento delle emissioni inquinanti, cheaggravano una situazione ambientale giàadesso molto critica. Il risparmio energetico (energy saving) ènel nostro tempo una “pratica” necessa-ria ed imprescindibile, dal momento chela richiesta di energia nel nostro paese enel mondo sta aumentando in modopressoché costante. Il risparmio energetico è una considere-vole fonte di energia rinnovabile ed an-che la più immediata e accessibile a tut-te le imprese e le realtà imprenditoriali,spesso con tempi di recupero dell’inve-stimento inferiori a qualunque tecnolo-gia energetica, a cominciare da scale diinvestimento minime, anche di pochecentinaia di euro. Queste le possibili forme di intervento

per poter conseguire l’obiettivo del ri-sparmio energetico:• i recuperi e i risparmi energetici; • la razionalizzazione degli usi finali;• la diversificazione energetica (energy mix);• i miglioramenti tecnologici.Una strategia orientata su queste quattrodirettrici a forte potenziale di riduzionedel fabbisogno energetico avrebbe effet-ti positivi non solo sul terreno ambienta-le, in un momento in cui gli alti e cre-scenti prezzi del greggio creano unosvantaggio competitivo per l’Italia ed unelevato costo a carico delle imprese, macontribuirebbe alla riduzione della no-stra dipendenza energetica dall’estero,con una conseguente stabilizzazione deiprezzi dell’energia e del carico inflattivoche essa ha sull’economia, e alla ridu-zione dei “costi esterni” a carico delloStato e della “collettività”.

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L’EFFICIENZA ENERGETICA

Con il termine “efficienza energeti-ca” facciamo riferimento a tuttaquella serie di azioni di program-mazione, pianificazione, progetta-zione e realizzazione che permetto-no, a parità di servizi offerti, di con-sumare meno energia.

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L’ostacolo principale all’incremento dell’ef-ficienza energetica resta la mancanza di in-formazioni (sulla disponibilità e sui costi dinuove tecnologie e sui costi dei propri con-sumi), così come l’insufficiente formazionedei tecnici ad una corretta manutenzioneed il fatto che questi aspetti non sono suffi-cientemente presi in considerazione daglioperatori del mercato.La realizzazione di azioni per il migliora-mento dell’efficienza energetica richiedecompetenze ed esperienza.Sono infatti necessarie una “diagnosi”, che

individui le richieste energetiche dell’a-zienda o dell’edificio (presenti e, possibil-mente, future) e le opportunità di interven-to offerte dalla recente tecnologia adattabi-li alla situazione in esame, “un’analisi difattibilità” tecnico-economico-finanziariadei possibili progetti individuati ed “un’o-pera di convincimento” dei decisori.Questi interventi, fino a qualche tempo fa,erano però difficilmente implementabili nel-le imprese per la carenza di fondi rispetto al-le esigenze complessive, riguardo alle qualil’energia occupa spesso un ruolo secondarioal cospetto delle esigenze di mercato e dellalogica del profitto di “breve periodo”.La creazione di soggetti economici chesi affacciano nel nuovo mercato dei ser-vizi energetici e di nuovi strumenti fi-nanziari, quali l’FTT (finanziamento tra-mite terzi), hanno consentito il ricorsoda parte delle imprese a quei servizi ne-cessari per percorrere la strada dell’effi-cienza economica, con tutti i beneficiche ne conseguono in termini di rispar-mi e di investimenti.I nuovi servizi più largamente diffusi, ingrado di far ottenere alle imprese un sen-sibile risparmio energetico e, di conse-guenza, economico, possono essere indi-viduati in:• assistenza nella manutenzione degli im-

pianti energetici;• outsourcing della gestione degli impianti

di produzione o di utilizzo dell’energia;• ottimizzazione dei consumi elettrici e dei

contratti di fornitura dell’energia stessa.

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In molti casi, all’interno delle imprese èpossibile sfruttare un ampio “margine dimiglioramento” dell’efficienza nella pro-duzione e nel consumo di energia appli-cando “tecnologie per il risparmio”, solu-zioni tecnologiche per l’utilizzo efficientedell’energia, la cui implementazione offremargini di risparmio economico più cheinteressanti. Il risparmio energetico conseguibile trami-te un aumento dell’efficienza, adottandole tecnologie più efficienti attualmente sulmercato, è molto ampio.Secondo un recente studio effettuato dal-l’Unione europea è emerso che il possibilerisparmio energetico, conseguibile attraver-so un incremento dell’efficienza, è intornoal 20% del consumo attuale d’energia.

I maggiori potenziali di risparmio risiedo-no nei motori elettrici, negli elettrodome-stici e nell’illuminazione, che costituisco-no il 90% del potenziale stesso. Il kwh “risparmiato” non è vincolato al“ciclo di rinnovamento” e, soprattutto,non va “prodotto”. Così, accanto al neces-sario processo di conversione per l’utiliz-zo delle fonti di energia rinnovabili (cherappresenta il futuro del mercato dell’ap-provvigionamento energetico), è possibilesfruttare un margine di miglioramento del-l’efficienza nella produzione e nel consu-mo di energia applicando tecnologie peril risparmio: se poi si considerano le at-tuali prospettive in termini di maggiorirendimenti delle macchine, controllo pun-tuale dei consumi e così via, questo mar-gine di miglioramento è tale da far parla-re del Risparmio Energetico come fonte dienergia rinnovabile.

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QUALI OSTACOLI ALL’EFFICIENZA ENERGETICA

Un kwh risparmiato è meglio di unkwh sostituito.

LA STRADA DELL’EFFICIENZA ENERGETICA

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istruttoria gratuita svolta da un tecnico.• Acquisizione dei dati relativi alle bolletteenergetiche annuali di un periodo signifi-cativo (3-5 anni): esse devono attestarsi suvalori sufficientemente alti (>50.000-

100.000 euro) per proseguire l’indagine.• Diagnosi energetica e studio di fattibilitàdell’intervento: le tipologie impiantistichedevono assicurare le migliori caratteristicheinnovative e di redditività, garantendo un

potenziale di ri-sparmio signifi-cativo (>30% sucosti e consumiin bolletta).• Studio di fatti-bilità economi-ca: le misuretecniche adotta-te devono avereun tempo dipay-back ragio-n e v o l m e n t ebasso (circa 3-5anni). In ogni fase del-la diagnosi, oc-corre valutareattentamente lepossibilità di in-successo dovute

a fattori diversi, quali la mancanza delknow-how necessario, di tempo/risorse dadedicare al progetto, del finanziamento odel capitale necessari, nonché la presenzadi rischi intrinseci troppo elevati. L’Audit Energetico, dunque, costituisce ilfulcro del processo decisionale alla fine delquale è possibile stabilire se sia convenien-te o meno accettare la commessa e dare ilvia alla vera e propria fase di progetto.

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Un’azione efficace volta a ridurre in modosensibile il consumo energetico non è rea-lizzabile senza aver preventivamente indi-viduato i fattori di spreco, al fine di con-trollarli in futuro.L’Audit Energetico (AE) è “un’indaginepreliminare necessaria in qualsiasi inter-vento in materia di riduzione dei costienergetici”: è volta ad individuare l’esi-stenza dei presupposti tecnici ed econo-mici minimi per la predisposizione delpiano di lavoro. L’AE, quindi, costituisce la fase preliminareche precede l’avvio di un qualsiasi proget-to di Efficienza Energetica: in base ad essoè possibile stabilire in anticipo se un inter-vento possa risultare fattibile e convenien-te, sia dal punto vista tecnico che econo-mico. La diagnosi traccia un quadro com-prendente:• raccolta di informazioni preliminari al fi-

ne di effettuare un’analisi energetica ini-ziale (sito, struttura, processi produttivi);

• visita in azienda volta allo svolgimentodi un’analisi energetica interna ai proces-si (uso e gestione dell’energia);

• elaborazione dei dati raccolti e predispo-sizione del rapporto di audit;

• individuazione delle aree di possibile in-tervento.

Solitamente le Società di Consulenza Ener-getica forniscono un primo servizio di dia-gnosi non approfondita (Walkthrough Au-dit Energetico) gratuitamente, perché nellamaggior parte dei casi il cliente non è a co-noscenza dei vantaggi insiti nei servizi pro-posti, quando addirittura non è a cono-scenza neppure dell’esistenza di simili so-cietà di servizi. In seguito, accertata la con-creta possibilità di realizzare dei risparmiconsistenti, la Società di Consulenza Ener-getica può procedere ad una diagnosi piùapprofondita e quindi impegnativa.L’Audit Energetico deve procedere seguen-do dei criteri ben definiti• Redazione di un preventivo – relativoal servizio di Audit Energetico – tramite

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POSSIBILI CAMPI DI ANALISI DI UN AUDIT ENERGETICO

CARATTERIZZAZIONE DEL SITOEtà, numero di fabbricati, areariscaldata/raffreddata e illuminata,tipologie costruttive, tipi di infissi,estensione delle finestrature,colore pareti, ecc…SISTEMI DI GENERAZIONE DEL CALOREEtà ed equipaggiamento tecnico caldaia, periodidi utilizzo caldaia, contatori installati, sistemidi controllo presenti, isolamento, ecc…

SISTEMI DI DISTRIBUZIONE DEL CALOREEtà, condizione, isolamento, sistemi di trattamentoacqua/aria, fonti di calore, perdite termiche,SISTEMI PER L’ACQUA CALDASistema di produzione, consumo, monitoraggioproduzione, perdite, ecc…USO DELL’ENERGIA ELETTRICAConsumo medio, potenza apparecchi elettriciinstallati, classe energetica e condizione degliapparecchi, sistemi di raffreddamentoambiente, consumo per raffreddamentoambiente, sistemi di illuminazione, consumoper illuminazione, ecc…

L’IMPORTANZA DELL’AUDIT ENERGETICO

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Le Società di Servizi Energetici sono in gra-do di effettuare l’Audit Energetico e di im-plementare le soluzioni emerse a valle del-l’Audit stesso.Una tipologia di queste, di particolare inte-resse per le PMI, sono le E.S.Co. (EnergyService Company) che offrono soluzioni

d’efficienza energetica ripagandosi con i ri-sparmi d’energia realizzati, “preservando”l’imprenditore dal rischio inerente all’ado-zione di tecnologie e tecniche d’avanguar-dia e dalla loro ripercussione economica efinanziaria sull’impresa stessa.Le E.S.Co., o società di servizi energetici,sono soggetti specializzati nell’effettuareinterventi nel settore dell’efficienza energe-tica, sollevando in genere il cliente dallanecessità di reperire risporse finanziarie perla realizzazione dei progetti e dal rischiotecnologico, in quanto gestiscono sia laprogettazione/costruzione, sia la manuten-zione per la durata del contratto (compresausualmente fra i cinque ed i dieci anni). L’Energy Service Company opera ristruttu-razioni energetiche finalizzate ad accre-scere l’efficienza energetica, ovvero a ri-durre il consumo di energia primaria a pa-rità di qualità dei servizi finali. In questomodo, oltre a ridurre le emissioni di ani-dride carbonica si riducono le spese dicombustibile. I notevoli risparmi economici che si riesco-no a ottenere vengono utilizzati per am-mortizzare i costi d’investimento.

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Riportiamo di seguito due casi reali di Auditenergetici effettuati in aziende relative ad areedi possibile riduzione dei consumi energetici.

Caso n°1:Analisi delle modalità di inserzione dei grup-pi frigo al variare del carico richiesto.

Caso n° 2: Adozione di un compressore a giri variabi-li o di un piccolo compressore di pressu-rizzazione (jockey).

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SITUAZIONE RISCONTRATANella centrale frigorifera sono presenti trecompressori frigoriferi con le seguenti caratteristiche:1) da 380.000 frig/h del 1974 monostadio2) da 452.000 frig/h del 1995 monostadio3) da 608.000 frig/h del 1988 multistadioI tre gruppi intervengono in cascata sulla base dellarichiesta frigorifera senza privilegiare il gruppo dimassimo rendimento nell’utilizzo di base.POSSIBILE INTERVENTOCon una semplice ritaratura dei set di temperatura diintervento dei gruppi, è possibile far sì che il gruppodi massima efficienza soddisfi la base mentre ilgruppo di efficienza minore soddisfi solo le punte.QUANTIFICAZIONE ENERGETICAA titolo indicativo, assumendo un tipico andamento“climatico” (base 1.500 h, punta pari alla potenzainstallata, la metà della potenza frigorifera installataè 715.000 frig/h):• se l’energia di base è prodotta dai monostadio conCOP=2,5(1.500 h x 600.000 frig/h) / (2,5 x 860frig/kWh) = 418.605 kWh/stagione• se l’energia di base è prodotta dal multistadio conCOP=4(1.500 h x 600.000 frig/h) / (4 x 860 frig/kWh)= 261.628 kWh/stagione

Con un beneficio di 156.977kWh a stagione.

SITUAZIONE RISCONTRATASono installati quattro compressori dei quali treda 90 kW ed uno da 75 kW. La Societàfornitrice di 3 dei 4 compressori, ha giàcondotto uno studio che ha portato ad unmiglioramento grazie ad un diverso settaggiodei pressostati. La stessa ha proposto unaulteriore ottimizzazione con la sostituzione diuno dei compressori con un compressore a girivariabili. La proposta prevede tuttavia che ilnuovo compressore sostituisca di fatto tutti glialtri che rimarrebbero di riserva. Il beneficioconseguibile in termini di consumo elettrico èquantificato dalla sopra citata Società in:variazione consumo settimanale da 15.912 kWha 11.864 kWh che sull’anno (46 settimane) èvalutabile in circa 186.000 kWh.POSSIBILE INTERVENTOVisto il modesto fattore di utilizzo dei

compressori si propone di sostituire uno deicompressori con un piccolo compressore (jockey-compressor) da far funzionare per la solapressurizzazione dei circuiti nei week-end e dinotte al fine di mantenere fuori servizio glialtri, senza tuttavia sostituirli completamentecome proposto dal fornitore dei compressori. Si noti infatti che attualmente l’energia spesacon i compressori in idle è quasi la metàdell’energia spesa sotto carico (4.900 kWh afronte di 11.000 kWh), imputabile ai periodi dibassa richiesta.QUANTIFICAZIONE ENERGETICACon un compressore da circa 30 kW si potrebberosoddisfare in modo più efficiente i circa 90 l/srichiesti di notte e nei fine-settimana, riducendosensibilmente la quota (4.900 x 46 = 225.400kWh/anno) di energia spesa annualmente pertenere i compressori a vuoto.

LE ENERGY SERVICE COMPANIES

L’Energy Service Company è un’impre-sa che finanzia, sviluppa e installaprogetti rivolti al miglioramento del-l’efficienza energetica nelle imprese edal mantenimento dei costi relativi alleattrezzature installate a tal scopo.

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risparmio energetico-economico che siriesce a ottenere e quindi la durata del tem-po di rientro degli investimenti.Al termine di questa fase, il committentepuò decidere di non procedere oltre o affi-dare ad altra società l’incarico di realizza-re le altre tre fasi. In questo caso il costodella diagnosi energetica è a carico delcliente stesso.Se invece l’incarico di proseguire i lavoriviene affidato alla E.S.Co., il costo delladiagnosi energetica viene assorbito all’in-terno dei costi complessivi d’investimentoa carico della stessa E.S.Co..La realizzazione dei lavori verrà effettua-ta sotto la direzione lavori della E.S.Co.,sulla base del progetto elaborato dalleimprese in rapporto diretto con tecnicidella stessa E.S.Co. (edili per la coiben-tazione del fabbricato; installatrici d’im-pianti, elettrici, termici, idraulici; forni-trici di combustibile), di comune accor-do con il committente.

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Gli investimenti sono effettuati dallaE.S.Co., mentre il cliente continua sempli-cemente a pagare, per un numero di anniprefissato contrattualmente, gli stessi costienergetici che aveva prima dell’interventodi ristrutturazione. I risparmi economici diquegli anni saranno incassati dalla E.S.Co.che in questo modo rientra dalle spese so-stenute e ottiene i suoi utili.

L’elemento chiave di tutta l’operazione èL’Audit Energetico (sopralluogo, rilievi, ac-quisizione dei dati storici dei consumi dienergia termica e elettrica, loro diagrammidi flusso etc.), in cui si individuano le po-tenzialità di risparmio ottenibili e si delineail mix di tecnologie che consente di otte-nerli. Dalla sua accuratezza dipende l’entità del

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COME OPERANO LE ENERGYSERVICE COMPANIES?

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QUALI SONO I VANTAGGI PER L’UTENTE FINALE?• L’assenza o la riduzione dei rischi finanziari e

l’eliminazione di quelli legati alle prestazionidell'impianto;

• l’opportunità di realizzare interventi anche inmancanza di risorse finanziarie proprie ed inpresenza di difficoltà nel reperire finanziamentiesterni, ovvero la disponibilità di risorse interneper altri compiti;

• la liberazione dalle problematiche connesse allagestione e manutenzione dell’impianto, cheviene affidata a soggetti specializzati;

• la possibilità di conseguire benefici energetico-ambientali importanti, tenuto conto del fatto chei profitti della E.S.Co., in presenza di uncontratto ben realizzato, sono proporzionaliall'efficienza dell’impianto;

• la disponibilità di risorse interne da destinare adaltri impieghi.

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FIGURA 1 - FASI OPERATIVE E.S.CO.

Servizi tecnico-gestionali: • Audit Energetico e studio di fattibilità dell’intervento • Sviluppo del progetto esecutivo• Direzione del progetto in tutte le sue fasi

Servizi economici: • Studio di fattibilità economica• Predisposizione del contratto • Reperimento dei finanziamenti

AUDIT ENERGETICO

NO NO

MANUTENZIONE MONITORAGGIO GESTIONE REMOTA

ESERCIZIO

SI SI

TECNICO ECONOMICO

STUDIO DI FATTIBILITÀ

PROGETTAZIONE INTERVENTO REPERIMENTO FINANZIAMENTO

PREDISPOSIZIONEDEL CONTRATTO

INSTALLAZIONE

LA METODOLOGIA D’INTERVENTO SI ARTICOLA IN 6 FASI:1. la diagnosi energetica finalizzata individuare

sprechi, inefficienze e usi impropri, da cui siricavano gli elementi per predisporre un progettodi massima degli interventi da realizzare;

2. la definizione del progetto esecutivo;3. il reperimento dei capitali per l’investimento;4. la predisposizione del contratto;5. la realizzazione dei lavori;6. la gestione e la manutenzione degli impianti per

tutto il periodo concordato.

Page 8: L’Efficienza Energetica – L’Audit energetico e le E.S.Co

parte del risparmio ottenuto dal cliente, equesto meccanismo permette la nascita, ac-canto al classico mercato dell’energia, diun vero e proprio mercato dell’EfficienzaEnergetica, in cui il bene oggetto di scam-bio tra venditore e consumatore è, appun-to, il Risparmio Energetico.L’obiettivo della E.S.Co. (realizzare profitti)e quello del cliente (realizzare risparmi)convergono in un unico sforzo, ed ogniazione della E.S.Co. è finalizzata alla mas-

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Tradizionalmente, l’Audit Energetico non ènato con le E.S.Co., ma è sempre stato un ser-vizio offerto a pagamento dalle società diconsulenza energetica: per questo motivo, lapratica dell’Audit Energetico di per sé non èsufficiente per una E.S.Co., giacché essa nonviene remunerata direttamente per i serviziofferti. I costi della valutazione preliminare, quin-di, gravano direttamente sul bilancio dellaE.S.Co. e vanno condotti ad un livello diaccuratezza superiore, onde minimizzare irischi connessi all’eventuale investimento

da effettuare presso il cliente.A conferma di questo, sussistono le espe-rienze di varie E.S.Co. in giro per il mon-do, in base alle quali si è constatata la ne-cessità di definire standard più accurati perle diagnosi energetiche: si parla in questicasi di “Investment Grade Audit”.Ecco un confronto sintetico tra un Audit tra-

dizionale ed uno di tipo Investment Grade,condotti presso un impianto produttivo.L’Audit di tipo Investment Grade diventa in-dispensabile, se si vuole effettuare una seriaanalisi di come le misure implementate sicomporteranno nel tempo; altrimenti, si sti-ma che gli errori di valutazione sul risparmioconseguito possano arrivare anche oltre il25% in meno. In questo l’IGA si differenziada una semplice “raccomandazione di misureper l’Efficienza Energetica”: esso, infatti, è fi-nalizzato ad una reale riduzione dei consumienergetici.

1. LA E.S.Co. VIENE REMUNERATA IN BA-SE AL RISPARMIO CONSEGUITO (Perfor-mance Contracting)Colonna portante dell’attività di un’impresa ditipo E.S.Co. è il “Performance Contracting”. La E.S.Co. viene remunerata tramite tutto o

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L’APPROCCIO INVESTMENT GRADE

I TRE PRINCIPI DELLA E.S.CO.

AUDIT ENERGETICO TRADIZIONALE AUDIT ENERGETICO INVESTMENT GRADEAttore Energy manager (interno o consulente esterno) Personale diretto del futuro investitore (E.S.Co. o soggetto terzo)

Scopo Verificare l’efficienza dei flussi energetici Include l’analisi (sulla vita dell’impianto) dei rischi tecnici,

attuali e proporre/confrontare varie gestionali, manutentivi, economici e finanziari

soluzioni migliorative delle soluzioni migliorative proposte

Ambito Tutte le attività dello stabilimento Coinvolge TUTTE le funzioni direzionali (amministrazione,

energeticamente rilevanti finanza, ufficio legale, produzione, manutenzione, eccetera)

Dati in Input Fatture e dati storici dei consumi dello Include una definizione dei protocolli di misura e verifica stabilimento delle prestazioni

Output Confronto tra proposte concorrenti in base Confronto tra le proposte sulla base dell’analisi dei rischi,a budget di investimento e payback semplice indicazione del piano di contingenza e definizione dei servizi

Garanzia NESSUNA Definizione della responsabilità dei risultati: Guaranteed Savings, del risultato Shared Savings, Plant availability

FIGURA 2 - I TRE PRINCIPI DELLE E.S.CO.PERFORMANCE CONTRACTING…LA STORIA SI RIPETE…

…alla fine del XVIII secolo, per produrre ecommercializzare la sua macchina a vapore,“un tale” James Watt costituì una società conMattew Boulton, un industriale di Birminghammolto attivo nel promuovere la ricercascientifica e le innovazioni tecnologiche nelcampo della produzione industriale. Gli altri industriali, tuttavia, non arrivavanoancora ad intuire i vantaggi tecnici edeconomici derivanti dall’uso delle macchine avapore e si dimostrarono molto restii adeffettuare gli investimenti necessari perintrodurle nelle proprie fabbriche. Vista ladiffidenza incontrata, Watt pensò che, anzichévendere le proprie macchine, poteva venderel’energia che esse producevano. Con lo slogan“We sell Power” (Power = potenza, ma anchepotere), Watt propose di installaregratuitamente gli impianti a vapore nellefabbriche e nelle miniere, chiedendo in cambiouna somma pari ad un terzo dei risparmiprocurati. In realtà, Watt vendeva unapotenza che faceva risparmiare energia, inquanto la macchina a vapore produceva lavoromeccanico in maniera molto più efficiente diquanto non facessero uomini e animali, epersino le macchine di Savery e Newcomen; insostanza, egli vendeva sì dei “watt”(cioè“potenza”), ma per l’utilizzatore essi sitraducevano in veri e propri “negawatt” (cioè“potenza risparmiata”), tantoché Watt stessosi faceva pagare con una quota del risparmioeconomico conseguito.

E.S.CO.

2.“FINANZIAMENTODEL PROGETTO”

1. “REMUNERAZIONE

IN BASE AL RISPARMIO”

3.“RISPARMIOGARANTITO”

TABELLA 1

Page 9: L’Efficienza Energetica – L’Audit energetico e le E.S.Co

Finanziamento Tramite Terzi (FTT)FTT è una forma di intervento della finan-za privata che appartiene agli strumenti dimercato di “finanza di progetto”, insiemeal Project Financing da cui differisce per al-cune caratteristiche. L’elemento innovativo sta nel passaggio dalconcetto di finanziamento tradizionale o fi-nanziamento “corporate”, in cui l’unitàeconomica sovvenzionata è la stessa im-presa che realizza il progetto, al concettodi finanziamento del progetto. Nel primo caso le valutazioni dei finanziato-ri si concentrano sull’impresa e sulle sue ca-pacità di far fronte al rimborso del credito,indipendentemente dalla validità del proget-to in sé; nel FTT, invece, la valutazione siconcentra sulla fattibilità e sulle prospettiveeconomiche del progetto stesso. Il finanzia-mento sarà dunque mirato alla singola ope-razione e non potrà essere confuso con atti-vità e passività complessive dell’impresa.FTT si applica ad investimenti di piccola emedia entità e non prevede l’intervento del-le banche, se non in qualità di soggetti fi-nanziatori delle E.S.Co..Nelle applicazioni E.S.Co., il FTT parte dalpresupposto che il risparmio energetico de-termina un flusso di minori costi e/o di mag-

giore efficienza il cui valore attualizzato èin grado di ripagare l’investimento iniziale. Alcuni investimenti energetici possono,quindi, essere completamente “ammortiz-zati” per mezzo del risparmio di energiache consentono di conseguire.

I soggetti del FTT sono essenzialmentequattro:1) E.S.Co. - Si tratta di un impresa specia-lizzata in servizi energetici. Attraverso lastipula di un contratto pluriennale essa pro-pone ad un utente finale, ente o impresapubblica o privata, un intervento di razio-nalizzazione energetica. La E.S.Co. sostie-ne l’investimento e si assume il rischio delrisultato, ricevendo in cambio un flusso dipagamenti scaglionato nel tempo generatodal risparmio energetico conseguito.2) Banca - La fornitura delle risorse finan-ziarie, essenziale per la realizzazione delprogetto, non avviene secondo i canoni tra-dizionali della valutazione delle garanziereali; essa si basa invece su un’attenta valu-

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simizzazione dell’efficienza energeticapresso il cliente.Le due parti raggiungono i propri obiettiviin momenti successivi: per prima la E.S.Co.,che realizza i profitti nel periodo contrat-tuale; poi il cliente, che realizza i risparmiin prevalenza nel periodo successivo allaconclusione del contratto.

2. LA E.S.CO. FINANZIA O PROCURA ILFINANZIAMENTO PER IL PROGETTOUno degli aspetti più innovativi e promet-tenti di una E.S.Co. è la possibilità di offri-re un servizio globale a “costo zero” per ilcliente. Infatti, nonostante i progetti richie-dano in genere notevoli investimenti inizia-li, la E.S.Co. si impegna a:• coprire il costo iniziale dell’installazione;• coprire i costi dei servizi annessi all’in-

stallazione;• coprire i costi di gestione, manutenzio-

ne, monitoraggio, verifica, per tutta la du-rata del contratto.

La E.S.Co., dunque, si occupa di reperire ilcapitale necessario ad effettuare l’investi-mento e a recuperarlo secondo diverse mo-dalità di finanziamento, in particolar modoattraverso il Finanziamento Tramite Terzi(FTT) nel caso di piccole-medie realtà e at-traverso il Contract Energy Management nelcaso di grandi imprese e Pubbliche Ammi-nistrazioni.Il cliente, da parte sua, ripaga i servizi for-niti dalla E.S.Co. tramite la cessione parzia-le o totale del risparmio ottenuto rispettoalla spesa energetica media pre-intervento.

In sostanza, la E.S.Co. non fa altro che cal-colare la media storica delle bollette ener-getiche di un certo numero di anni (in ge-nere 10) e fissa un canone pari o inferiorea tale valor medio; in base al canone, vie-ne valutato il tempo di payback dell’inve-stimento e, se questo risulta accettabile, laE.S.Co. fa la sua proposta al cliente. Rag-giunto l’accordo, la E.S.Co. si sostituisce al-la utility e diventa di fatto la fornitrice dienergia del cliente; questo, in luogo del pa-gamento della classica bolletta energetica,verserà alla E.S.Co. il canone dovuto, sen-za alcuna spesa aggiuntiva e per tutta la du-rata del contratto di servizio. Per il cliente,ciò si traduce in alcuni evidenti vantaggi:• investire in Efficienza Energetica senza

impegnare capitale proprio;• abbattimento dei costi di manutenzione

(compresi nel canone);• radicale diminuzione dei costi di approv-

vigionamento di energia nel periodo suc-cessivo al contratto.

Grazie a questo meccanismo dell’auto-fi-nanziamento, quindi, il risparmio energeti-co diventa appetibile anche per l’utenteche non dispone di capitali da investire, oche non è disposto a rischiare in proprio.

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FIGURA 3 - SCHEMA RAPPORTO E.S.CO.-FORNITORI-CLIENTI-ISTITUZIONI FINANZIARIE

E.S.C.o. ISTITUZIONIFINANZIARIE

FORNITORI

Attrezzature

Installazione Pagamento coi risultati

Pagamenti

Prestiti

Rimborsi

UTENTI

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in efficienza l’impianto, nonché a conse-gnarlo al cliente in buono stato di con-servazione allo scadere del contratto, do-po che si è ripagato l’investimento con ilrisparmio ottenuto;

• l’impegno del cliente a garantire un utiliz-zo costante dell’impianto nei modi, formee tempi in base ai quali è stato calcolatolo studio di fattibilità tecnico-economica,nonché a corrispondere alla E.S.Co. un ca-none annuo che potrà essere determinatomediante criteri diversi nella ripartizionedel risparmio atteso;

• una durata contrattuale almeno pari alperiodo di ammortamento previsto, altermine del quale la proprietà dell’im-pianto diventa del cliente. Ad ammorta-mento avvenuto, qualora il contratto siaancora in essere, alla E.S.Co. compete so-lo l’introito del canone annuo relativo aiconsumi di combustibile e alla gestionedell’impianto, essendo l’intera quota dirisparmio devoluta al cliente. A

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TABELLA 2 - FINANZIAMENTO TRAMITE TERZI - CONTRATTO A RISPARMIO CONDIVISO (SHARED SAVING)

È la forma più classica e diffusa con cui si applica generalmente un contratto di FTT

Sulla base di un contratto di compartecipazione ai risparmi, la E.S.Co. si fa carico dell'installazione, della gestione e del finan-ziamento delle migliorie tecniche volte ad accrescere l'efficienza energetica e riceve in cambio il pagamento di un canone,quale corrispettivo per il servizio prestato, comprendente una quota percentuale del valore economico dell'energia risparmiatadurante il periodo di validità del contratto.

I contratti "shared saving" hanno una durata tipica tra i 5 e i 7 anni.

La ripartizione dei ricavi da risparmio energetico è espressa da una coppia di percentuali che insieme ammontano a cento: adesempio una ripartizione al 70/30 implica che la E.S.Co. riceve il 70% della quota di risparmio e il cliente il 30%. Tale fra-zione percentuale di risparmio può essere costante per tutto il periodo del contratto oppure può essere soggetta a variazioni.Nel caso in cui la suddetta frazione sia variabile, è previsto di norma che una percentuale maggiore del valore economico deirisparmi sia versata alla E.S.Co. nei primi anni, mentre in quelli successivi sarà il cliente a trattenerne la quota più rilevante.

Di norma la E.S.Co. conserva la proprietà degli impianti realizzati fino alla scadenza del contratto. Risolto il medesimo, è ilcliente a diventare proprietario.

Un simile contratto a scadenza fissa e a quota compartecipativa predeterminata implica la possibilità di subire delle variazio-ni nel tempo (che possono spingersi fino alla rinegoziazione dei termini dello stesso) in relazione ad una soglia massima eminima dei prezzi energetici.

Per il cliente destinatario dell'intervento il finanziamento avviene fuori bilancio, poiché non è stato investito direttamentealcun capitale. Tutti i rischi connessi al recupero del capitale investito sono a carico della E.S.Co.. Quest'ultima, poiché il rien-tro dall'investimento dipende interamente dai livelli dei risparmi ottenuti, ha un forte incentivo ad assicurare che le migliorieapportate diano i risultati previsti.

Nella durata del contratto potrebbero sorgere delle controversie sulle modalità di rimborso dei risparmi, a meno che non ven-gano inserite nello stesso delle clausole di risparmio minimo garantito assicurate contrattualmente al cliente, a prescinderedall'effettivo verificarsi dei risparmi attesi.

Vantaggi

Svantaggi

Caratteristiche

FIGURA 4 - SCHEMA DI FINANZIAMENTO TRAMITE TERZI

Bolletta energeticaannua precedente

Prima del contratto

Bolletta energeticaannua precedente

Fase di installazione

Risparmio per il cliente

Risparmio per la E.S.Co.

Bolletta energetica dopo l’intervento

Gestione (durante il contratto)

Bolletta energetica dopo l’intervento

Dopo la risoluzione del contratto

Risparmio per il cliente

Investimento della E.S.Co.

tazione dei risultati di risparmio energeticoottenibili dall’investimento. È tuttavia daconsiderare che l’istituto finanziatore deter-mina il grado di “bancabilità” del progettoanche in relazione all’affidabilità tecnico-fi-nanziaria della E.S.Co. e/o del cliente.3) Fornitori - Essi provvedono, a seconda deivari tipi di contratto con la E.S.Co., a fornirele apparecchiature e/o gli impianti dalla cuitecnologia è atteso il risparmio energetico.4) Clienti finali - Possono essere soggetti pri-vati o pubblici; essi usufruiscono del servizioe beneficiano di una quota del risparmio ener-

getico conseguito, senza impegnare diretta-mente nell’iniziativa le proprie risorse finan-ziarie. In cambio essi si impegnano a corri-spondere alla E.S.Co., per un periodo di annistabilito contrattualmente, un canone general-mente inferiore alla bolletta energetica ante-riore all’intervento.

Il contratto costituisce un fattore-chiave peril successo di un’operazione di FTT. Deveevidenziare chiaramente:• l’impegno della E.S.Co. a progettare, fi-

nanziare, realizzare, gestire e mantenere

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I contratti in cui la E.S.Co. garantisce leprestazioni dell’impianto mentre il clien-te si assume il rischio finanziario nei con-fronti dell’investitore vengono definiti“guaranteed savings”.Attraverso questo meccanismo, dunque,è il cliente ad affidarsi ad un terzo sog-getto, sottoscrivendo, per esempio, un

prestito. La E.S.Co., invece, è tenuta a ga-rantire solo un determinato livello di ren-dimento, sulla base del quale percepiràil suo compenso; poiché il risparmio ègarantito, in caso di mancato raggiungi-mento degli obiettivi, sarà la stessaE.S.Co. a dover corrispondere la differen-za al cliente.

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3. LA E.S.Co. GARANTISCE AL CLIENTE ILRISPARMIO ENERGETICO Il “risparmio garantito” è l’impegno chela E.S.Co. si assume nei confronti dell’in-vestitore quando, a valle dell’Audit Ener-getico e degli studi di fattibilità tecnico-economici, propone al cliente il proprioprogetto di efficienza energetica.Il cliente ha possibilità di scegliere la fon-te di finanziamento, che può essere lastessa E.S.Co. o un soggetto terzo (adesempio, una banca, un istituto di credi-

to o un ente erogatore di fondi pubblici),e la garanzia del raggiungimento di undato livello di risparmio costituisce unabase fondamentale per l’avvio dell’inter-vento, pena il rischio di fallimento perl’intero progetto.È chiaro che il “risparmio garantito” di-venta indispensabile se l’investitore è unaparte terza: essa, infatti, non accetterà maidi assumersi i rischi economici di un pro-getto che non presenta le dovute garan-zie di successo.

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TABELLA 3 - SCHEMA CONTRATTO GUARANTEED SAVINGS

DURATA E FASI RIPARTIZIONE RISPARMI RESPONSABILITÀ FINANZIARIADEL CONTRATTO CLIENTE E.S.CO. CLIENTE E.S.CO.Durata variabile tra 4 e 15 anni

Guaranteed Savings Primo periodo 80% 20% 100% 0% (**)

Secondo periodo (*) 50% 50%

(*) Dopo che il cliente ha raggiunto i risultati minimi ed i risparmi garantiti.(**) La E.S.Co. assume comunque un ruolo di mediatrice tra cliente ed investitore.

TABELLA 4 - CONFRONTO TRA LA TIPOLOGIA DI CONTRATTO GUARANTEED SAVINGS E SHARED SAVINGS

ASPETTO FINANZIARIOCARATTERISTICA FINANZIARIA GUARANTEED SAVINGS SHARED SAVINGSRipagamento del debito Cliente E.S.Co.

Rischio creditizio Finanziatore E.S.Co.

Costo del finanziamento Basso Alto

Risparmi complessivi Maggiore Minori

RIPARTIZIONE DEI RISCHI TRA I SOGGETTIATTORE GUARANTEED SAVINGS SHARED SAVINGS

Rischio maggiore Rischio minore

CLIENTERisparmio maggiore Risparmio minore

Minor costo del finanziamento Maggior costo del finanziamento

Investimenti estesi Investimenti limitati

Rischio di credito sul cliente Rischio di credito sulle E.S.Co.

Nessun rischio di performance Rischio di performance

FINANZIATORE Numero di debitori illimitato Numero di debitori limitato

Crescita rapida del settore Crescita lenta del settore e della domanda di finanziamenti e della domanda di finanziamenti

Non sostiene il rischio di credito Deve sopportare il rischio di creditodel cliente del cliente

E.S.CO.Progetti più ampi e remunerativi Progetti limitati e meno remunerativi

Bilancio d’esercizio normale Bilancio d’esercizio di tipo finanziario

Rischi ragionevoli Rischi “irragionevoli”

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Lo strumento del meteringUno dei più accurati si-stemi di misura è lametodologia del mete-ring, tramite la quale sipuò addivenire al trac-ciamento del risparmioenergetico secondo ac-cettati protocolli inge-gneristici.In pratica, dopo la mes-sa a regime del sistemasi raccolgono i dati re-lativi alla nuova situa-zione energetica e li siraffrontano con quelliprima dell’intervento. Ècosì possibile riportaresu di un grafico l’anda-mento reale, confron-tandolo con quello teorico ipotizzato, evi-denziandone gli eventuali scostamenti.Esistono due possibilità di stima del rispar-mio, una finanziaria, basata dunque sul ri-sparmio monetario, ed una energetica, ba-sata sulla quantità di energia risparmiata:• risparmio monetario: è pressoché impos-

sibile determinarlo. Questo perché ilcliente può cambiare il proprio uso del-l’energia o può aumentarne il consumocon l’aggiunta di ulteriori apparecchiatu-re, quali condizionatori, computer, equi-paggiamenti di controllo, ecc. Ecco che ilcliente può non vedere realizzato alcunrisparmio in termini di denaro; la E.S.Co.,

perciò, dovrebbe spendere molto tempoper dimostrare quale sia l’esatto risparmioin relazione al suo intervento;

• risparmio energetico (kWh risparmiati): èimmediatamente ricavabile il risparmioottenuto in termini di energia conoscen-do le ore di funzionamento. Relazionan-dolo al costo del kWh si ricava subitol’ammontare del risparmio. Questo me-todo è preferibile agli altri in quanto unaqualsiasi apparecchiatura può essere mo-nitorata prima e dopo l’installazione perprovare il risparmio.

Nei termini del contratto che viene posto inessere è necessario stabilire su quali aspetti

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Monitoraggio e Verifica (Monitoring & Ve-rifing) sono fasi complementari al normaleesercizio dell’impianto (Operation & Main-tenance), ma diventano fondamentali se siconsidera che il risparmio conseguito du-rante la gestione genera il ritorno economi-co per la E.S.Co..I principali obiettivi del monitoraggio sonodue:A. Rilevazione di malfunzionamenti che ri-chiedano manutenzione o scostamenti dailivelli di risparmio previsti.B. Raccolta dei dati relativi alla nuova strut-tura impiantistica e raffronto con quelli rac-colti prima dell’intervento in sede di AuditEnergetico.

Il secondo punto è estremamente importan-te: esso consente un’analisi comparata trala situazione reale e quella prevista nello

studio di fattibilità, in modo da accorgersidi eventuali scostamenti e apportare corre-zioni all’iter contrattuale. Da una accurata misurazione del risparmioottenuto dai flussi energetici post-installa-zione, deriva la possibilità di una gestionedel ritorno dell’investimento il più in lineapossibile con lo studio di fattibilità, con lapossibilità, quindi, di apportare le correzio-ni adeguate, onde evitare perdite di profit-to o di incorrere, eventualmente, in penalipreviste per il non rispetto delle promessecontrattuali.Poiché, come più volte detto, il pagamentodel debito è legato al risparmio energeticoderivante dal flusso di cassa risultante dal-la differenza fra l’uso dell’energia pre-in-stallazione e quello post-installazione piùeventuali altri costi connessi, la E.S.Co. ètenuta a verificarlo puntualmente.

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IL MONITORAGGIO DEL RISPARMIO CONSEGUITO

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vede risparmi oscillanti fra il 20 e l’80% afronte di investimenti non certo proibitivi.Soprattutto in relazione alle nuove nor-mative riguardanti l’inquinamento lumi-noso e ai nuovi standard di illuminotec-nica, questa offerta si sta rivelando comeuna preziosa testa di ponte verso la rea-lizzazione di più ampi progetti di efficien-za energetica.In relazione a quelli che sono i suggeri-menti europei, le E.S.Co. si indirizzanoverso il Finanziamento Tramite Terzi, po-tendo contare su una buona disponibili-

tà da parte delle banche, disposte a con-cedere, senza particolari problemi, fi-nanziamenti pari al valore attualizzatodelle future entrate derivanti dai rispar-mi che saranno conseguiti. Tali entratesono, infatti, sufficientemente garantiteda particolari forme di assicurazioni co-munque stipulate dalle E.S.Co., che percontratto sono obbligate a fornire un de-terminato livello di risparmio, e dal fattoche spesso ad esse vengono domiciliatele utenze relative all’intervento in que-stione.

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le parti concordano per il calcolo del rispar-mio energetico. In genere ci si riferisce a:• consumo annuale di carburante;• fornitura di energia ed acqua;• possibili costi per stipendi ed altri costi

legati al “percorso” dell’energia.Inoltre, nella valutazione dell’effettivo ri-sparmio si terrà debito conto delle partico-lari condizioni di riferimento che potrannoaver influito sui consumi energetici e sui-costi energetici, quali:• prezzi d’acquisto dell’energia elettrica;• prezzi d’acquisto dei combustibili liquidi

e gassosi;• entità delle imposte erariali sull’energia

elettrica e termica.L’accuratezza dei metodi usati è infatti fon-damentale anche per rendere le istituzionifinanziarie più disponibili all’accettazionedella tipologia contrattuale prevista dagliinterventi della E.S.Co..

Il mercato delle E.S.Co. in Italia è solamen-te agli albori, ciò in relazione al fatto chela liberalizzazione del mercato italiano èavvenuta troppo di recente per poter fareemergere le molte ed importanti opportu-nità economiche connesse ad un uso piùlibero e razionale dell’energia.La particolare situazione del panorama indu-striale italiano, composto in larga parte daaziende medio piccole con poche di -sponibilità finanziarie da dedicare ad inter-venti di razionalizzazione energetica, e scar-samente a conoscenza delle possibilità deri-vanti dalle particolari forme di finanziamen-to dei Performance Contract, ha contribuitoa non aver ancora fatto decollare il mercato.Anche nel settore pubblico le cose non era-no fino a qualche tempo fa migliori, soprat-tutto in riferimento alle rigide procedure diassegnazione degli appalti ed alla scarsa at-tenzione verso l’aspetto ambientale.

Le E.S.Co. che hanno saputomuoversi meglio e conquistareuna posizione di mercato degnadi nota, hanno, in questo primoperiodo, focalizzato la propria of-ferta su di un particolare servizio.Il settore che principalmente hatrovato un grosso interesse da par-te delle E.S.Co. italiane è senzadubbio quello dell’illuminazione.Esso è caratterizzato da una do-manda annuale di, circa 29 TWh,di cui il 75% dovuta al settore in-dustriale e di illuminazione pub-blica. Questo settore, inoltre, pre-

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LE E.S.CO. IN ITALIA

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In Italia non si è ancora arrivati ad una re-golamentazione puntuale e definita delleE.S.Co.; vengono di fatto inserite nella ca-tegoria “società di servizi energetici” chehanno come oggetto sociale, anche nonesclusivo, l’offerta di servizi integrati per larealizzazione e l’eventuale successiva ge-

stione di interventi di risparmio energetico.Le società di servizi energetici, E.S.Co. in-cluse, sono soggette ad accreditamento pres-so l’albo dell’Autorità per l’Energia Elettricae il Gas, consultabile presso il seguente si-

to internet: http://www.autorita.energia.it/ee/elenco_accr_0509.pdf.Esiste inoltre un database di E.S.Co. operantia livello europeo, “The European Databaseof ESCOs”, istituito a seguito di una ricercaeffettuata dalla “DG Joint Research Center”per individuare e catalogare quelle Società

di Servizi Energetici operanti in tutta Europain possesso di quei requisiti che soddisfano i“tre comandamenti” sopra descritti. (http://energyefficiency.jrc.cec.eu.int/ESCO/esco_3.htm)

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