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LABORATORIO - PIRATI, FILIBUSTIERI, BUCANIERI E CORSARI Pirati, filibustieri, bucanieri e corsari Tempo previsto: 2 ore Grado di difficoltà: 1 Per svolgere questo Laboratorio hai bisogno di * conoscere la storia della Spagna e dell'Inghilterra nel xvi secolo; * conoscere la storia degli imperi coloniali di Spagna, Portogallo, Francia e Olanda; * saper ricavare informazioni da testi storiografici e narrativi. Al termine di questo Laboratorio avrai imparato a « conoscere la differenza tra pirati e corsari; » conoscere chi erano i bucanieri; » conoscere la vita di alcuni importanti corsari e pirati. IL PROBLEMA: PIRATERIA O GUERRA DI CORSA? I primi pirati nacquero con l'inizio del commercio maritti- mo e i documenti parlano di azioni di pirateria già ai tempi della civiltà egizia e della Grecia di Omero (vissuto nell'vni secolo a.C.). Anche per l'antica Roma la pirateria fu un ve- ro e proprio flagello e si racconta che Pompeo (generale e politico romano vissuto nel i secolo a.C) per ripulire il Me- diterraneo dai pirati ebbe bisogno di molti anni e di una flotta di cinquecento navi. L'epoca d'oro della pirateria furono però il xvi e il xvn secolo. Dalla fine del Cinquecento infatti i galeoni degli imperi colo- niali della Spagna e del Portogallo diretti verso l'America e l'India diventarono facili prede dei pirati che popolarono le rotte oceaniche per rubare i carichi delle merci e dei metalli preziosi trasportati. L'attacco e il saccheggio delle navi fu spesso incoraggiato anche dagli stessi sovrani. Anche se le modalità erano le stesse, in questi casi, non si può parlare più di pirateria, ma di guerra di corsa che fu accettata e rico- nosciuta come legittima da tutte le potenze europee. Quali sono quindi le differenze tra pirati e corsari e tra la pi- rateria e la guerra di corsa? Dove era più diffusa la pirate- ria e perché? Chi erano invece i bucanieri? E i filibustieri? Il mitico mondo dei pirati raccontato nei libri e nei film è tut- to inventato o c'è qualcosa di vero? Proviamo a rispondere a queste domande. Interroghiamo gli storici Chi erano i corsari? Nel 1495 un trattato stipulato tra Francia e Inghilterra aveva definito legittima la guerra di corsa, ossia le azioni belli- che di navi private autorizzate dal sovrano con un incarico scritto chiamato "lettera di corsa o di marca". Le imprese dei corsari furono nettamente distinte dalla pirateria intesa come aggressione al solo scopo di rapina. Leggi che cosa dicono su questo argomento due storici contemporanei, l'inglese David Cordingly e l'italiano France- sco Corderò di Pamparato, poi svolgi le attività proposte. testo storico il Corsari, rapinatori secondo la legge Un pirata era ed è chi ruba e saccheggia in mare. Secondo una legge contro la pirateria promulgata durante il regno di Enrico Vili, il termine non si riferiva solo alle ruberie in alto mare, ma anche ai crimini, alle rapine e agli omicidi commessi nei porti. Una nave corsara era un vascello ar- mato, il cui comandante veniva autorizzato ad attaccare e impadronirsi delle navi di una nazione nemica... Un cor- saro era riconosciuto dalla legge internazionale e non po- teva essere accusato di pirateria. D. Cordingly, Storia della pirateria testo storico rl I rischi: condannati a morte o prigionieri di guerra Sia pirati che corsari sono, solitamente, dei privati che con le loro navi attaccano e depredano navi mercantili o loca- lità lungo la costa. Gli elementi che invece differenziano i pirati dai corsari sono in primo luogo le motivazioni e gli obiettivi. I pirati saccheggiano e depredano esclusivamente per motivi di tornaconto economico personale: di conse- guenza altro non sono che delinquenti che invece di ope- rare lungo le strade operano sul mare. Talvolta non si limi- tano a depredare le navi, ma sbarcano sulle coste, saccheg- giano i villaggi e fanno schiava la popolazione. Una volta

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LABORATORIO - PIRATI, FILIBUSTIERI, BUCANIERI E CORSARI

Pirati, filibustieri, bucanierie corsari

Tempo previsto:2 ore

Grado didifficoltà: 1

Per svolgere questo Laboratorio hai bisogno di* conoscere la storia della Spagna e dell'Inghilterra nel xvi secolo;* conoscere la storia degli imperi coloniali di Spagna,

Portogallo, Francia e Olanda;* saper ricavare informazioni da testi storiografici e narrativi.

Al termine di questo Laboratorio avrai imparato a« conoscere la differenza tra pirati e corsari;» conoscere chi erano i bucanieri;» conoscere la vita di alcuni importanti corsari e pirati.

IL PROBLEMA: PIRATERIA O GUERRA DI CORSA?I primi pirati nacquero con l'inizio del commercio maritti-mo e i documenti parlano di azioni di pirateria già ai tempidella civiltà egizia e della Grecia di Omero (vissuto nell'vnisecolo a.C.). Anche per l'antica Roma la pirateria fu un ve-ro e proprio flagello e si racconta che Pompeo (generale epolitico romano vissuto nel i secolo a.C) per ripulire il Me-diterraneo dai pirati ebbe bisogno di molti anni e di unaflotta di cinquecento navi.L'epoca d'oro della pirateria furono però il xvi e il xvn secolo.Dalla fine del Cinquecento infatti i galeoni degli imperi colo-niali della Spagna e del Portogallo diretti verso l'America el'India diventarono facili prede dei pirati che popolarono le

rotte oceaniche per rubare i carichi delle merci e dei metallipreziosi trasportati. L'attacco e il saccheggio delle navi fuspesso incoraggiato anche dagli stessi sovrani. Anche se lemodalità erano le stesse, in questi casi, non si può parlarepiù di pirateria, ma di guerra di corsa che fu accettata e rico-nosciuta come legittima da tutte le potenze europee.Quali sono quindi le differenze tra pirati e corsari e tra la pi-rateria e la guerra di corsa? Dove era più diffusa la pirate-ria e perché? Chi erano invece i bucanieri? E i filibustieri? Ilmitico mondo dei pirati raccontato nei libri e nei film è tut-to inventato o c'è qualcosa di vero? Proviamo a risponderea queste domande.

Interroghiamo gli storici

Chi erano i corsari?Nel 1495 un trattato stipulato tra Francia e Inghilterra aveva definito legittima la guerra di corsa, ossia le azioni belli-che di navi private autorizzate dal sovrano con un incarico scritto chiamato "lettera di corsa o di marca". Le impresedei corsari furono nettamente distinte dalla pirateria intesa come aggressione al solo scopo di rapina.Leggi che cosa dicono su questo argomento due storici contemporanei, l'inglese David Cordingly e l'italiano France-sco Corderò di Pamparato, poi svolgi le attività proposte.

testo storico il

Corsari, rapinatori secondo la leggeUn pirata era ed è chi ruba e saccheggia in mare. Secondouna legge contro la pirateria promulgata durante il regnodi Enrico Vili, il termine non si riferiva solo alle ruberie inalto mare, ma anche ai crimini, alle rapine e agli omicidicommessi nei porti. Una nave corsara era un vascello ar-mato, il cui comandante veniva autorizzato ad attaccare eimpadronirsi delle navi di una nazione nemica... Un cor-saro era riconosciuto dalla legge internazionale e non po-teva essere accusato di pirateria.

D. Cordingly, Storia della pirateria

testo storico rl

I rischi: condannati a morte o prigionieri di guerraSia pirati che corsari sono, solitamente, dei privati che conle loro navi attaccano e depredano navi mercantili o loca-lità lungo la costa. Gli elementi che invece differenziano ipirati dai corsari sono in primo luogo le motivazioni e gliobiettivi. I pirati saccheggiano e depredano esclusivamenteper motivi di tornaconto economico personale: di conse-guenza altro non sono che delinquenti che invece di ope-rare lungo le strade operano sul mare. Talvolta non si limi-tano a depredare le navi, ma sbarcano sulle coste, saccheg-giano i villaggi e fanno schiava la popolazione. Una volta

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catturati possono essere messi a morte da chiunque e lacosa di solito avviene con un processo sommario. Ben di-versa è la figura del corsaro. Costui svolge un'analogaazione di rapina, ma solo nei confronti di navi e di costeche appartengano a nazioni in guerra con la propria e sac-cheggia solo le coste di stati nemici. Il corsaro se inalberauna bandiera, usa quella della propria nazione e di conse-guenza è un privato che si batte in nome e per conto delproprio stato... Il corsaro se catturato era dunque un pri-gioniero di guerra.

E Corderò di Pamparato, Pirateria e guerra da corsanel Mediterraneo

testo storicoH

La lettera di corsaL'autorizzazione veniva data dai sovrani ai corsari sottoforma di un documento noto come lettera di corsa e rap-

presaglia. Era originariamente conferita dal sovrano ad unmercante la cui imbarcazione o carico fossero stati rubatio distrutti, per consentirgli di vendicarsi attaccando il ne-mico e di ripagarsi delle perdite. Dal xvi secolo in poi essaveniva sfruttata dalle nazioni marittime per attaccare le navinemiche in tempo di guerra: conferendo lettere di corsa a jvascelli privati, il sovrano risparmiava infatti i costi neces-sari per costituire e mantenere stabilmente una flotta nu-merosa. La lettera di corsa era un certificato appariscente,redatto con espressioni altisonanti e decorato con elaboratighirigori {intreccio bizzarro di linee tracciate senza un di-segno preciso} ad inchiostro. Il capitano corsaro doveva te-nere un giornale di bordo e consegnare le navi e le merciconfiscate a una sorta di tribunale marittimo, la cosiddettaAdmiralty Court, affinchè le stimasse: parte del bottinospettava al sovrano, il resto andava agli armatori della nave,al capitano e all'equipaggio.

D. Cordingly, Storia delta piraterìa

1. Nei primi due testi gli storici indicano somiglianze e differenze tra corsari e pirati. Cercale e sottolinea in blu le somiglianze ein rosso le differenze, poi riporta i risultati della tua ricerca nella seguente tabella.

Somiglianze

•\

3.

4.

Differenze

2.

3.

4.

2. Nel terzo testo storico, Cordingly spiega quali vantaggi avevano i sovrani nell'autorizzare la guerra di corsa. Prova a riassu-merli con parole tue.

Pirati, bucanieri, filibustieriTra i pirati si distinsero i filibustieri, pirati dei Caraibi e delle coste dell'America meridionale, anche genericamentechiamati bucanieri. Questi ultimi in realtà erano cacciatori per lo più francesi stabilitisi nell'isola di Hispaniola,l'attuale Haiti, e Santo Domingo. Che differenza c'è tra un pirata, un bucaniere e un filibustiere? Cerca la risposta neipassi seguenti tratti dalla Storia della filibusta di Georges Blond, poi svolgi le attività proposte.

testo storicoH

Pirati o bucanieri nel Mar dei CaraibiAlla fine del secondo decennio del xvn secolo una secondaondata umana venuta dall'Europa, molto più numerosa del-l'afflusso di Spagnoli che aveva fatto seguito alla scoperta

cava sull'altra riva dell'Atlantico, come già la prima, degliavventurieri, loschi individui o autentici criminali, disertori,falliti, fanatici visionari, tutta la feccia possibile; ma anche

di Colombo, investì le terre dell'America centrale. Essa re- delle persone capaci e del tutto onorevoli, specialmente

LABORATORIO - PIRATI, FILIBUSTIERI, BUCANIERI E CORSARI 105

cattolici dall'Inghilterra, ugonotti dalla Francia, irlandesi egallesi senza lavoro o figli minori della piccola nobiltà ter-riera. Questa marea di gente arrivando si divideva. Certiequipaggi se trovavano sorgenti si stabilivano su questeterre. Quelli che erano più impazienti di far fortuna si met-tevano a riparare le loro navi o a costruire una nuova barca,poi, ammassati in questi piccoli scafi si mettevano a incro-ciare nel Mare dei Caraibi alla ricerca dei galeoni carichid'oro. Quelli che sbarcarono a Hispaniola rimasero stupe-fatti. La quantità di bestiame, della carne da macello a por-tata di mano sembrava irreale, quasi non riuscivano a cre-derci. Quegli uomini che avevano appena attraversatol'oceano stringendo la cintura fino all'ultimo buco comin-ciarono per prima cosa a ingozzarsi e a fare spanciate[mangiate] da morire. Un gran numero di questi nuovi co-loni di Hispaniola si sentirono estinguere nel petto la vo-cazione del pirata e diventarono bucanieri.

I filibustieriLe avventure di questi primi predatori óiflotas [convogli dinavi spagnole] oltre l'Atlantico sono interessantissime. Iloro protagonisti operavano da Paesi diversi, senza cono-scersi gli uni dagli altri. Quelli che costituirono le loro co-lonie nelle isole dei Caraibi, e in particolare all'isola di Tor-tuga e in Giamaica, sono passati alla storia col nome di fi-libustieri. Il termine filibustiere deriva da una parola di an-tico inglese Flibutor o Freebooter che a sua volta venivadall'olandese vrisbueter che voleva dire "libero di far bot-tino", cioè pirata. Che differenza c'è allora tra pirata e fili-bustiere? La parola latina pirata deriva dal greco e significa"colui che prova", da intendersi come "colui che tenta lafortuna in mare". Il pirata dunque è semplicemente un fur-fante, un bandito marino predatore di chi gli pare e piace...La qualifica di filibustiere ha carattere geografico. Va attri-buito solo agli avventurieri del mare che operavano nelGolfo del Messico e nel Mar dei Caraibi.

testo storie

I bucanieriPer i filibustieri di Tortuga, Hispaniola si dimostrò utile inprimo luogo procurando loro dell'ottima carne di bue. Lacomperavano regolarmente dai bucanieri impiantati stabil-mente nella parte settentrionale dell'isola. Si trattava di que-gli immigrati di cui si è già fatto cenno che avendo trovatosovrabbondanza di bestiame a Hispaniola avevano comin-ciato col farne una scorpacciata. I filibustieri andavano daloro a chiedere carne in cambio di armi o munizioni. I bu-canieri capirono che avrebbero aumentato di molto il lorocommercio se avessero offerto una mercé che si potesseconservare. Così tagliavano la carne a strisce, la salavano,la stendevano su graticci che chiamavano barbaco (da cuiil termine barbecue, utilizzato oggi per la carne cucinata allagriglia); poi alimentavano sotto i graticci [luogo dove si po-neva la carne] un fuoco reso molto fumoso con del grasso.Questa specie di carne affumicata gli indiani la chiamavanobucàn da cui derivò bucaniere, parola che in seguito è stataspesso usata, erroneamente, come sinonimo di filibustiere.

testo storie

Molti bucanieri diventano piratiDal 1035 le autorità spagnole si impegnarono a scacciare ipirati da Hispaniola. Male informati non facevano diffe-renza tra filibustieri e bucanieri e se la presero in primoluogo con questi. Inizialmente ne uccisero varie centinaiasorprendendoli nel sonno... Poi dalle autorità giunse un'al-tra consegna: «Distruggete sistematicamente tutto il be-stiame dell'isola per affamare i pirati». Nel giro di due annicirca l'isola fu privata del suo bestiame in una proporzionedi cui non si ha nessuna testimonianza, ma sufficiente ascoraggiare un gran numero di bucanieri, inducendoli adabbandonare il loro mestiere, il loro commercio e l'isolastessa. Fu magro guadagno per gli Spagnoli perché i buca-nieri andarono a ingrossare le file della filibusta.

1. Indica con una V o una F se le seguenti affermazioni sono vere o false.

D I filibustieri erano pirati che operavano solo nel Golfo del Messico e nel Mar dei Carabi.

D I filibustieri furono famosi pirati del Quattrocento.

D I bucanieri provenivano dalla Francia.

D I bucanieri abitavano le valli dell'isola di Hispaniola.

D Gli Spagnoli cercarono di stipulare un accordo con i filibustieri.

D Gli Spagnoli non fecero differenza tra bucanieri e filibustieri.

D Dal 1635 alcuni bucanieri si trasformarono in filibustieri.

106 MODULO 2 - GUERRE DI RELIGIONE E LOTTE PER IL PREDOMINIO

2. La maggior parte delle informazioni sulle imprese e sulla vita dei filibustieri ci sono fornite da un libro intitolato Tra i pirati deiCaraibi, scritto intorno al 1670 da Alexander Exquemelin, un medico chirurgo che probabilmente partecipò a molte delle av-venture da lui narrate. Grazie a questa preziosa fonte conosciamo vita e aneddoti di molti famosi pirati. Tra questi ne abbiamoscelti due e ti proponiamo una loro breve biografia. Dopo aver letto i testi, completa il brano sottostante con i termini man-canti di cui ti forniamo la prima lettera.

Henry MorganFu il più famoso filibustiere di tutti i tempi. Nato nel 1635 in In-ghilterra, quando era ancora bambino fu rapito e venduto comeschiavo nelle Barbados [isole situate nel Mar dei Caraibi}. Riuscitoa scappare arrivò in Giamaica e si unì, ancora molto giovane aibucanieri dell'isola. Ben presto riuscì ad avere un suo equipag-gio e divenne uno dei più temuti capi pirata dei Caraibi. Rapinònumerosissimi convogli mercantili e saccheggiò ripetutamente lecittà di Portobello [città che si trova nell'attuale stato di Panama]e Maracaibo [città che si trova nell'attuale Venezuela}. La sua im-presa più celebre fu la conquista della città di Panama, il portoche raccoglieva tutto l'oro e l'argento che giungevano per maredal Perù. Anziché essere accusato di pirateria fu lodato per la suaimpresa considerata comunque un'azione contro gli spagnoli.

Così, nel 1674 ricevette da Carlo II [re inglese} il titolo di cava-liere e numerosi terreni in Giamaica dove divenne vicegoverna-tore. Morì a Port Royal in Giamaica nel 1688.

Francis l'OllonaisNacque in Francia nel 1630, il suo vero nome era Jean DavidNau. Stabilitosi sull'isola di Tortuga assalì e saccheggiò numerosigaleoni spagnoli, e per questo fu soprannominato l'Olonese, os-sia il flagello degli spagnoli. Nel libro di Exquemelin viene de-scritto come un filibustiere famigerato per le sue atroci crudeltà:gli spagnoli preferivano morire piuttosto che cadere nelle suemani; torturava i suoi prigionieri ed «era solito farli a pezzi inpreda alla collera e strappar loro la lingua».

I f_ erano p che operavano nei C e sulle e dell'America m .Compra-

vano la e dai b che vivevano nell'interno dell'i di H . Alcuni furono addirittura insigniti di

t n come H M che diventò celebre per la conquista della città di P . Alcuni

p_. erano molto crudeli. Così racconta E _ . _ nel suo libro parlando del terribile F l'O . _.

Interroghiamo un romanzo

Hai mai letto un libro sui pirati? Ti sei mai chiesto quale aspetto avessero e se quello che viene descritto nei romanzicorrisponde alla realtà? Uno dei romanzi più famosi sui pirati è L'Isola del Tesoro di Robert Louis Stevenson, ambien-tato nel 1700. Il protagonista è Jim Hawkins, un ragazzine inglese che si ritrova suo malgrado nel fantastico, ma an-che crudele mondo della pirateria. Leggi come descrive alcuni dei pirati che incontra, poi svolgi le attività proposte.

documento al

Billy BonesII nuovo venuto era alto, forte, robusto; il codino incatra-mato, secondo l'usanza dei vecchi marinai, gli pendeva die-tro sull'unto e sudicio vestito blu; aveva mani ruvide, se-gnate da cicatrici, con unghie nere e scheggiate; sul voltolo sfregio [taglio] era di un bianco livido e sporco... il me-dico aveva già rimboccato la manica di Billy Bones sco-prendo un grosso braccio muscoloso pieno di tatuaggi.

documento FI

Al portoOsservai strani visi di gente che s'era spinta oltre oceano:vecchi marinai con gli anelimi alle orecchie, i baffoni arric-ciati, i codini incatramati e quella loro andatura insiemespavalda e goffa.

documento 131

Long John SilverAveva la gamba sinistra amputata all'anca e teneva strettasotto l'ascella una gruccia [un sostegno di legno per cam-minare], della quale si serviva con meravigliosa agilità, sal-tellando come un uccello. Era un tipo alto e robusto, conuna faccia larga, pallida e insignificante, ma espressiva eaperta al sorriso... Tutti i marinai lo rispettavano... Con meera sempre gentile e pareva lieto quando comparivo nellacucina dove gli faceva compagnia, nella sua gabbia in unangolo il pappagallo prediletto.

LABORATORIO - PIRATI, FILIBUSTIERI, BUCANIERI E CORSARI

1. Confronta ora quanto hai letto ne l'Isola del Tesoro conquanto afferma lo storico David Cordingly sui pirati del xvmsecolo.

I pirati restavano spesso vittime di gravi ferite alle gambedurante le tempeste o gli abbordaggi ad altri vascelli... Iltrattamento di tali ferite era spesso rozzo e immediato...Quando un marinaio fu ferito alla gamba sinistra duranteuno scontro fra due navi pirata non vi era alcun chirurgoa bordo dei vascelli e pertanto il carpentiere era l'uomo piùadatto a compiere l'impresa. Questi estrasse la sega piùgrossa dalla cassa di attrezzi e si mise all'opera... I marinaiche navigavano nei tropici portavano spesso a casa uccellie animali come souvenir dei loro viaggi. I pappagalli eranoparticolarmente ambiti perché erano colorati, imparavanoa parlare ed erano più semplici da accudire a bordo di unanave di quanto non lo fossero altri animali selvatici. Moltipirati avevano cicatrici e ferite che si procuravano maneg-giando le vele e l'attrezzatura durante le burrasche, inoltrei lunghi mesi trascorsi su un ponte ondeggiante, che nemetteva a dura prova l'equilibrio, conferiva loro un'anda-tura dondolante. Ma ciò che li distingueva era soprattuttol'abbigliamento: all'inizio del xvm secolo i marinai porta-vano giacche blu corte, camicie a quadri e pantaloni di telalunghi o brache larghe. Inoltre indossavano spesso gilèrossi e sciarpe o fazzoletti intorno al collo.

Il Jolly Roger, la tradizionale bandiera de! pirati.

2. Nella seguente tabella ripor-tiamo 'elenco di alcuni ele-menti ricorrenti nei pirati de-scritti da Stevenson e confer-mati da Cordingly. Metti unacroce a fianco di quelli che ri-tieni fossero presenti anchenei veri pirati.

3. Prova ora a disegnare su unfoglio da disegno seguendole informazioni di Cordingly edi Stevenson come dovevaessere un "pirata tipo" delxvm secolo.

Corporatura robusta

Capelli e vestiti sporchi

Codino incatramato

Cicatrici

Tatuaggi

Gamba di legno

Viso pallido

Pappagallo sulla spalla

Per concludere1. Scrivi con parole tue le definizioni dei seguenti termini.

pirata

corsaro

guerra di corsa.

lettera di corsa

bucaniere

filibustiere

2. Scrivi una frase di senso compiuto che contenga tutti i termini elencati sopra e che riassuma quanto hai appreso in questoLaboratorio.