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J TILELIBERO EU VOLTURNO srl S.S. 265, KM. 6+640 Località Nodagnazio 82030 Dugenta (BN) PROGETTO DI RECUPERO E RICOMPOSIZIONE AMBIENTALE VALUTAZIONE DI INCIDENZA . luglio 2015 Stilelibero+ via Marwcci, 48 80121 Napoli 0812461057 0810060787 fax [email protected] www.stilelibero.cc

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JTILELIBERO

EU VOLTURNO srl S.S. 265, KM. 6+640 Località Nodagnazio 82030 Dugenta (BN)

PROGETTO DI RECUPERO E RICOMPOSIZIONE AMBIENTALE

VALUTAZIONE DI INCIDENZA

. luglio 2015

Stilelibero+ via Marwcci, 48 80121 Napoli 0812461057 0810060787 fax [email protected] www.stilelibero.cc

...

PREMESSA

La valutazione di incidenza (VlncA) ha lo scopo di accertare preventivamente se determinati piani o progetti possano avere incidenza significativa sui Siti di Importanza Comunitaria (SIC), sui proposti Siti di Importanza Comunitaria (pSIC), sulle Zone Speciali di Conservazione e sulle Zone di Protezione Special i (ZPS). A tal fine i proponenti di piani territoriali, urbanistici e di settore, di rilevanza regionale, i proponenti di interventi che possono avere incidenze significative sui siti, ovvero i proponenti di progetti riferibili agli allegati A e B del D.P.R. 12 aprile 1996, per i quali non si applica la procedura di valutazione di impatto ambientale, devono presentare una relazione documentata per individuare e valutare i principali effetti che i piani, gli interventi e i progetti possono avere sui siti.

L'art. 2 del Decreto del Presidente della Giunta Regionale della Campania n. 9 del 29 gennaio 2010 così recita:

"Art. 2.

Ambito di applicazione

1. La valutazione di incidenza si applica ai piani e programmi che interessano

territorialmente uno o più siti della rete Natura 2000 e che non sono direttamente

connessi o necessari al mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente

delle specie e degli habitat presenti e che possono avere incidenze significative sugli

stessi, singolarmente o congiuntamente ad altri piani o programmi.

2. La valutazione di incidenza si applica ai progetti e agli interventi che ricadono

all'interno dei siti della rete Natura 2000 e che non sono direttamente connessi o

necessari al mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente delle specie e

degli habitat presenti e che possono avere incidenze significative sugli stessi,

singolarmente o congiuntamente ad altri progetti o interventi.

3. La valutazione di incidenza si applica inoltre ai progetti e agli interventi che

riguardano ambiti esterni ai siti della rete Natura 2000 qualora, per localizzazione o

natura, possano produrre incidenze significative sulle specie e sugli habitat presenti

nel sito stesso."

Il presente documento viene redatto con lo scopo di presentare il progetto di recupero ambientale riguardante una ex cava di fosso, attiva su un banco alluvionale del fiume Volturno, ai sensi della Legge Regionale n. 54 del 23.12.1985 e ss. mm. ed integrazioni e secondo le Norme di Attuazione (Ali. b) del Piano Regionale delle Attività Estrattive (P.R.A.E.) della Regione Campania del 07.06.2006.

L'oggetto è una cava dismessa (ghiaie), codice PRAE 62027 03, ubicata nel Comune di Dugenta (BN) in località Nodignazio, di proprietà E.LI. Volturno s.r.l., e non è compresa in zone di particolare attenzione riguardo alle norme di attuazione PRAE.

L'area risulta parzialmente compresa nel perimetro dell'area dal sito codice IT8010027 SIC "Fiume Volturno e Calore Beneventano", e dista circa 4,5 Km dal Parco Regionale Taburno Camposauro che comprende le due aree SIC "Massiccio del Taburno" IT8020008 e "Camposauro" IT8020007

3

::

1.RETE NATURA 2000: GENERALITA'

Il Progetto Natura 2000 costituisce la realizzazione di quanto previsto dalle Direttive CE 79/409 "Uccelli" e 92/43/CEE "Habitat", comportando la creazione di una rete omogenea di aree classificate SIC (Siti di Interesse Comunitario) e ZPS (Zona di Protezione Speciale).

I SIC e le ZPS derivano dal recepimento della Direttiva "Habitat" (Direttiva n. 92/43/CEE del Consiglio del 21 maggio 1992 relativa alla "Conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche") avvenuto in Italia nel 1997 attraverso il Regolamento D.P.R. 8 settembre 1997 n. 357, modificato ed integrato dal D.P.R. 120 del 12 marzo 2003. Secondo i criteri stabiliti dall'Allegato III della Direttiva "Habitat", ogni Stato membro redige un elenco di siti che ospitano habitat naturali e seminaturali e specie animali e vegetali selvatiche, in base a tali elenchi e d'accordo con gli Stati membri, la Commissione adotta un elenco di Siti d'Importanza Comunitaria (SIC).

Sul territorio provinciale di Benevento sono presenti 8 siti di interesse comunitario, che occupano una superficie di 71.351 ha, e 2 aree ZPS per una superficie pari a 3.807 ha, per totali 75.158 ha pari a circa il 36,4% del territorio provinciale, secondo la seguente articolazione:

Figura 1 - Elenco dei Siti di Interesse Comunitario (SIC) e delle Zone di Protezione Speciale (ZPS) ricadenti nel territorio della Provincia di Benevento

Codice SIC Denominazione SIC Superficie

:Kote interessata (ha)

IT8020001 ALTA VALLE DEL FIUME TAMMARO 360

IT8020004 BOSCO DI CASTELFRANCO IN MISC ANO 893

IT8020006 BOSCO DI CASTEL VETERE IN V AL 1.468 FORTORE

IT8020007 CAMPOSAliRO 5508 Incluso nel Parco del Tabumo -Camposauro

IT8020008 MASSICCIO DEL TABURNO 5.321 Incluso nel Parco del Tabumo -Camposauro

IT8020009 PENDICI l'vlERIDIONALI DEL :\!ONTE

H.598 Incluso nel Parco del :\1ate~e MUTRIA

IT80200!0 SORGENTI E ALTA V ALLE DEL FIU:0.1E

2.423 FORTORE

IT8020014 BOSCO DI CASTELPAGANO E TORRENTE 3.061 T AM:..IARECCHIA

Codice ZPS Denominnzione ZPS Superficie :'lo te

interes~nta (Ila)

IT8020006 BOSCO DI CASTEL VETERE IN V AL 1.468

FORTORE

IT8020015 INVASO DEL FIUME T AMMARO 2.339

La loro individuazione è prevista dalla direttiva "habitat" 1992/43/CEE, la quale permette agli Sati membri di definire sulla base di criteri chiari (riportati nell'allegato III della direttiva stessa) la propria lista di siti di importanza comunitaria proposta (pSic). La direttiva propone la tutela e la conservazione di questi siti che concorrono a formare la Rete natura 2000, al fine di salvaguardare la biodiversità della flora e della fauna in essi presenti.

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1.1 IL Sic IT8010027 "Volturno e Calore Beneventano"

~-'\. MinisJera deN:Amn11u1t• e 1-~ della ftJfela dct Tcrrltorio Regione: Campania - Codice Sito: IT8010027 - Superficie: 4924ha

Denominazione: Fiumi Volturno e Calore Beneven1ano

Pr0tllM110 IJI M. Fuso 33 oam WGS64 U1lit.tf00ll'l · ~1250J))I)

1.1.1 Inquadramento geografico Il sito SIC "Fiume Volturno e Calore Beneventano" codice IT8010027, con estensione di 4924 ha. Importante corso fluviale situato, a nord, tra il versante sud-occidentale del Matese ed il complesso del Roccamonfina e del Monte Maggiore. Riceve le acque del Calore Beneventano.

Sito in cui sono ben rappresentati i più significativi tipi di vegetazione fluviuale dell'Appennino meridionale, tratti di foreste a galleria di Salix alba e Populus alba a stretto contatto con i coltivi. Interessante avifauna migratrice e comunità di anfibi.

Fiumi Volturno e Calore Beneventano 4924,00 Ha di estensione

Localizzazione del sito Long. E 14° 22' 21" Lat. 41° 16' 12"

Altezza minima (m) 2

Altezza max ( m) 220

Altezza media (m) 110 .

5

Regione Campania

Provincia Caserta, Benevento

Codice NATURA 2000 IT8010027

Regione biogeografica Mediterranea

1.1.2 Habitat presenti

ICodicell Descrizione IEJEJEJEJ~ 1

3250 I Fiumi mediterranei a flusso permanente con Glaucium

E~I~~~~ f/avum

192AO I Foreste a galleria di Sa/ix alba e Populus alba I 140/o I~~~~ E:J Fiumi con argini melmosi con vegetazione del Chenopodion rubn p.p. e B1dentt0n p.p. 6~[:]~[:]

13280 I

Fiumi mediterranei a flusso permanente con il Paspa/o-

EJ~t][:][:] Agrostidion e con filari ripari di Sa/ix e Populus alba

16430 I Bordure planiziali, montane e alpine di megaforbie igrofile. ~~~~~ El Foreste miste riparie di grandi fiumi a Quercus robur, Ol~I~l!JIJ Ulmus /aevis e Ulmus minor, Fraxinus excelsior o Fraxinus 1°/o e B e e angustifolia (Ulmenion minoris)

1.1.3 Fauna Di seguito si riporta l'elenco delle specie faunistiche presenti nel SIC "Fiumi Volturno e Calore Beneventano". Per facilitare la comprensione delle tabelle successive, si presenta brevemente la spiegazione delle sigle e dei punteggi attribuiti.

Codice: la sigla identificativa della specie;

Nome: il nome scientifico che individua la specie;

Presenza: la colonna distingue in base alla stanziale o migratoria delle specie all'interno del sito (nel secondo caso, si specifica se l'occasionale presenza sia dovuta a riproduzione, svernamento o stazionamento). Qualora siano disponibili dati numerici, si fornisce il numero di individui (i) o delle coppie osservate (P). In caso contrario, sono semplicemente fornite alcune indicazioni di massima: P = specie presente; C = specie comune; R = specie rara; V = specie molto rara;

6

;

Popolazione: indicazione della presenza percentuale della specie nel sito rispetto alla popolazione nazionale. Le indicazioni fornite sono del tipo: A = 15-100%; B = 2-15%; C = 0-2%; D = specie non significativa;

Conservazione: la valutazione dello stato di conservazione dell'habitat in cui la specie è presente. Le possibili valutazioni sono: A = eccellente; B = buono; e = medio o limitato;

Isolamento: il gradi di isolamento della popolazione rispetto all'area di ripartizione naturale della specie. I giudizi possibili: A= isolata; B = non isolata ma ai margini dell'area di distribuzione; C = non isolata;

Globale: Giudizio complessivo dello stato della popolazione del sito. Le indicazioni fornite sono: A eccellente; B = buono; C = significativo.

Uccelli L'allegato I della Direttiva 79/409/CEE individua un elenco di specie ornitologiche considerate prioritarie. Nel seguito vengono riportate le considerazioni globali del sito IT8010027 relativamente alle specie osservate.

w PRESENZA VALUTAZ.IONE SITO

o .!!l Migratoria a NOME ·§ o Popolazione Conservazione Isolamento Globale o ftl Riprod. Svem. Stazlon.

U5

A03l Ci conia ciconia R e B e B

A073 Milvus migrans R e B e B

A166 Tringa glareola e e B B B

A026 Egretta garzet ta e e B e B

A022 Ixobrychus minutus 6- 10 p e B e B

A029 Arde a purpurea e e B e B

A229 Alcedo atthis 1- 5 p e e e B e B

A224 Caprimulgus 1-5 p e B e B europaeus

A081 Circus a e ruginosus e e B e B

A084 circus pygargus R e B e B

A338 Lanius collurio 6- 10 p e B e B

A246 Lullula arborea R e B e B

A094 Pandion haliaetus R e e e e A293 Acr oceph alus 1-5 i e e e e

melanopogon A023 Nycticorax e e B e B

nycticorax A021 Botaurus stellari s 1-5 i e e B e B

A133 Burhinus V e e e e oed icnemus

AOB2 Circus cyaneus R e B e B

E' bene precisare che all'interno del sito IT8010027 sono presenti specie ornitiche non elencate nell'Allegato I alla Direttiva 79/409/CEE. La tabella seguente presenta le principali.

7

w PRESENZA VALUTAZIONE SITO (.) .!! Migratoria (5 NOME -~ o e:

Riprod . Svem. Stazlon. Popolazione Conservazione Isolamento Globalo (.) .l!l

(/)

A24 Ala uda arvensis 11-50 p e B e A20 Colwuba palumbus e e B e All Corurnix coturnix e e B e AlZ Gallinula 11-SO p e B e

chloropus Al7 Larus ridibundus e e e B e AlS Gallinago e e e B e

gallinago AlS Larus argentatus e e B e .1'.21 Streptopelia p e B e

turtur A28 Turdus rnerula \01-:so ;: e B e A28 Turdus philomelos e e e B e Al4 Vanellus vanellus e e e B e A.28 Turdus iliacus R e e e e

Mammiferi L'allegato I della Direttiva 79/409/CEE riporta un elenco di specie di mammiferi la cui presenza negli habitat naturali europei è oggetto di tutela e monitoraggio. Nel seguito viene riportato un elenco delle popolazioni residenti nel sito.

w PRESENZA VALUTAZIONE SITO (.) .!! Migratoria i5 NOME ~ o e:

Riprod. Svem. Stazlon. Popolazione Conservazione Isolamento Globale (.) lii

iii

1303 Rhinolophus p e A e A hipposideros

1304 Rhinolophus p e A e A ferrumequinum

1305 Rhinolophus R e A e A euryale

1310 Min iopterus R e A e A schreibersii

1316 Myotis capaccinii V e A e A

1321 Myotis emarginatus R e A e A

1324 Myotis myotis p e A e A

1355 Lutra lutra p e B B B

Anfibi e rettili L'allegato II della Direttiva 79/409/CEE individua un elenco di specie di anfibi e rettili la cui presenza negli habitat naturali europei è oggetto di tutela e monitoraggio. Nel seguito viene riportato un elenco delle popolazion i residenti nel sito.

8

w PRESENZA VALUTAZIONE SITO

o .!! Migra torta 5 NOME lll

o ·;:; Popolazione Conservazione Isolamento Globale e:

Rìprod. Svem . Stazion. o .!!! !/')

11 93 Ba mbi na variegata p e B e B

1279 El apne p e B e B qua tuorlineata

1220 Emys orbicul ari s p e B e B

1167 Trit urus carnife x R e B e B

Pesci L'allegato II della Direttiva 79/409/CEE individua un elenco di specie ittiche la cui presenza negli habitat naturali europei è oggetto di tutela e monitoraggio. Nel seguito viene riportato un elenco delle popolazioni residenti nel sito.

w PRESENZA VALUTAZIONE SITO

o .!! Migratoria 5 NOME lll

·i::i o e: Riprod. Svem. Stazion. Popolazione Conservazione Isolamento Globale

() <71

1131 Leuciscu s sou f fia p e e e B

1136 Ruti lus rubil i o e e B B B . 1120 Al burnus a lbid us e B B B A

1137 Barbus pleb ej u s e e B B B

1103 Alos a fal lax R e B e A

1095 Petromyzon mar i nus V D

1099 Lampetra V D fluv i a tili s

1149 Cobitis taenia e e B B B

1096 Lampetra planeri e e B B B

Invertebrati L'allegato II della Direttiva 79/409/CEE individua un elenco di specie di invertebrati la cui presenza negli habitat naturali europei è oggetto di tutela e monitoraggio. Nel seguito viene riportato un elenco delle popolazioni residenti nel sito. ·

~ PRESENZA VALUTAZIONE SITO

.9! Migratoria a NOME ·~ o e:

Riprod. Svem. StazJon. Popolazlone Conservazione Isolamento Globale (.) è7l

1062 Mela nargia arge R e B e B

1043 Lindenia V B B A B tetraphylla

1088 c e r alll1:Jyx cerdo p e B B B

1078 Callimorph a e e A e A q uad rip u nctari a

9

1.1.4 Flora Il sito IT8010027 si segnala per la sua ricchezza di habitat fluviali, quindi particolarmente ricchi di specie tipiche di quell'ambiente, in particolare sono presenti nell'allegato II della Direttiva 79/409/CEE le seguenti specie:

w VALUTAZIONE SITO (.)

o NOME POPOLAZIONE

8 PopoWlone Conservazione Isolamento Globale

1 902 Cypi:ipedi um p e B e B

calce:olu:1-160i Erynqium alpinun. R

A B A B

1.1.5 Altre specie A corredo di quanto esposto, la successiva tabella riporta un elenco di altre specie di fauna presenti nel sito IT8010027. I motivi per i quali le seguenti popolazioni sono riconosciute rilevanti ai fini dell'indagine sono esplicitati nella colonna più a destra, utilizzando le sigle: A = elenco del Libro Rosso nazionale; B = specie endemiche; C = convenzioni internazionali; D = altri motivi;

GRUPPO NOME SCIENTIFICO POPOLAZIONE MOTIVAZIONE u M A R p I V

A But o vir1d1s R A

I Ceriagrio n tenellum p A

R Coluber viridiflavus e B

A Hyla italica p A

R Lacerta bilineata e A

I Lestes dryas p D

I Lucanus tetraodon p D

R Podarcis sicula e B

A Rana dalmatina p A

I Scarites bubarius p D

I Sympecrna fuse a p D

A Triturus italicus -C A

(U = Uccelli. M =Mammiferi. A= Anfibi, R =Rettili, P = Pesci, I= Invertebrati. V =Vegetali)

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1.2 IL Sic IT8020007 "Camposauro"

Data di stampa: Gennato 2005

Regione: Campania - Codice Sfo· IT8020007 · Superficie: 5508ha Denominazione Camp;isauro

Prciezione. UTM - Fuso: 33 • Datum: WGS84 Unità · metn · Scala 1:100 000

1.2.1 Inquadramento geografico

~~ base cartografica: IGM 1·100.000

_ .Ef.Lct.;a~~-;._::~-~~:;tr~:~!?~.c

8 K.lomeltl'$

Il sito SIC "Camposauro" codice IT8020007 rientra nel Parco Regionale Taburno Camposauro, con estensione di 5508 ha, include 8 comuni tutti in provincia di Benevento. Segnalato per l'interessante avifauna migratrice (Falco columbarius) e nidificante (Lanius collurio), e per la sua natura geologica calcareo mesozoico separato da una depressione tettonica dal Monte Taburno con il quale forma un'unita' geologico-strutturale

Localizzazione

.. Regione biogeografica Mediterranea

:

"'Regione !Campania 100%

I amministrativa :

11

IProvicie: llBenevento I

I"' Superficie : 115508 (ha)

I I"' Altitudine minima: 11400 (mslm)

I "'Altitudine massima : 11388 (mslm)

I 1• Altitudine media : 111000 (mslm)

I I"' Longitudine: 1114, 35, 28

I I'" Latitudine : 1141, 10, 27

I

1.2.2 Habitat presenti

ICodicell Descrizione IEJEJEJEJEJ 19210 I Faggeti degli Appennini con Taxus e I/ex I 250/o I~~~~ 19260 llForeste di Castanea sativa li 100/o I~~~~

1

6220 I

Faggeti degli Appennini con Abies alba e faggeti con EI:I:JEI:J IAbies nebrodensis

1

8210 I

Ghiaioni calcarei e scisto-calcarei montani e alpini EI:I:I:J[] (Th/aspietea rotundifo/ii)

1

6510 I

Praterie magre da fieno a bassa altitudine EJ[][][][] (A/opecurus pratensis, Sanguisorba officinalis)

1

6430 I

Bordure planiziali, montane e alpine di megaforbie · EJ[][][][] igrofile. _

EJ Formazioni erbose secche seminaturali e facies EI:JGGG coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia) (* stupenda fioritura di orchidee)

18310 I Grotte non ancora sfruttate a livello turistico 110/o '~~~~

1.2.3 Fauna Di seguito si riporta l'elenco delle specie faunistiche presenti nel SIC IT8020007 "Camposauro". Le legende e i criteri di valutazione sono gli stessi di quelli riportati per il sito SIC IT8010027 "Fiume Volturno e Calore Beneventano".

12

La fauna dal Parco Regionale del Taburno - Camposauro, in cu i il SIC è compreso, è tra le più va rie della Regione . È facile incontrare, lungo i rigogliosi sentieri del Parco, varie specie an imali, tra cui il cingh iale, la volpe rossa, la lepre, il fagiano, lo scoiattolo, il riccio, la talpa. Numerose sono le specie di uccell i notturn i che popolano i boschi del Parco: è possibile ammirare l'assiolo, il gufo, la civetta, il barbagiann i. È possibile, inoltre, osservare il volo della poiana, del gheppio, del corvo imperiale, del picchio muratore, del colombaccio e del tordo sassello.

Uccelli L'allegato I della Direttiva 79/409/CEE individua un elenco di specie ornitologiche considerate prioritarie. Nel seguito vengono riportate le considerazioni globali del sito IT8020007 relativamente alle specie osservate.

w PRESENZA VALUTAZIONE SITO

2 Cli Migratoria o NOME lii

·;::i o e: Riprod. Svem. Stazlon. Popolazione Conservazione Isolamento Globale

o $ rn

A246 Lullula arborea p e B e B

A072 Pernis apivorus p e B e B

A321 Ficedula R e B e B albicollis

A255 Anthus campestris R e B e B

A224 Caprimulgus R e e e B europaeus

A338 Lanius collurio 6- l Op e e B e B

A072 Pernis apivoru s R e B e B

A103 Falco peregrinus 1-5 p e e B e B

A338 Lanius collurio 1-5 p V e B e B

A242 Melan ocoryph a R e B e B ca l andra

A073 Milvus mig r a ns e e B e B

E' bene precisare che all'interno del sito IT8020007 sono presenti specie ornitiche non elencate nell'Allegato I alla Direttiva 79/409/CEE. La tabella seguente presenta le principali.

13

w PRESENZA VALUTAZIONE SITO (.) Il Migratoria o NOME iii ·;;; o e:

Riprod. Svem. Stulon. Popolazione COnaervazlone Isolamento Globale (.) ~

A247 Al,.uda arven8is p e e B e B

Al55 Scolopax rusticola R e e B e B

AllJ Coturnix coturnix R p e B e B

A207 Turdus viscivorus p p p e B e B

A28J Turdus merula e e p e B e B

A285 Turdus philomelos p e p e B e B

A286 Turdus iliacus R R e B e B

A086 Accipiter nisus 1-5 p R F B e B

A087 Buteo buteo e 1-5 p e e B e B

A096 Falco tinnunculus p 1-5 p e e B e B

A099 Falco subbuteo p e B e B

A208 Columba palumbus e e p p e B e B

A210 Streptopelia e R e B e B turtur

A212 Cuculus canorus e e e B e B

A214 otus scops p p e B e B

A221 Asio otus p p p e B e B

A226 A pus a pur; e e B e B

A227 Apus pallidus p e B e B

A230 Merops apiaster R e B e B

A232 Upupa epops e p e B e B

A251 Hirundo rustica p p e B e B

A25J Delichon urbica e e B e B

A256 Anthus trivialis R R e B e B

A257 Anthus pratensis p p e B e B

A:60 Motacilla flava p p e B e B

A266 Prunella modularis e e e B e B

A269 Erithacus rubecula e e e e e B e B

A271 Luscinia e e e B e B megarhynchos

A273 Phoenicurus p e p e B e B ochruros

A274 Phoenicurus R R e B e B phoenicurus

A275 Saxicola rubetr;o p e B e B

A:76 Saxicola torquata p p p e B e B

A277 Oenanthe oenanthe p p e B e B

AJOO Hippolais p e B e B polyglotta

A304 Sylvia cantillans p p e B e B

A309 Sylvia communis p p e B e B

A310 sylvia borin p e B e B

A314 Phylloscopus p e B e B sibilatrix

A316 Phylloscopus p e B e B trochilus

A315 Phylloscopus e e e e e B e B collybita

A319 Muscicapa striata p p e B e B

A337 oriolus oriolus p p e B e B

A341 Lanius senator R e B e B

A351 Sturnus vulgaris e e e B e B

A359 Fringilla coelebs e e e e B e B

A366 carduelir; p p p e B e B cannabina

14

Mammiferi L'allegato I della Direttiva 79/409/CEE riporta un elenco di specie di mammiferi la cui presenza negli habitat naturali europei è oggetto di tutela e monitoraggio. Nel seguito viene riportato un elenco delle popolazioni residenti nel sito.

w PRESENZA VALUTAZIONE SITO

(.) Q) Migratoria

i5 NOME :m o N

Popolazione Conservazione Isolamento Globale e Riprod . Svem. Stazion. (.) ..!!!

(/)

1303 Rhinolophus p e A e A hipposideros

1304 Rhinolpphus p e A e A farrumequinum

1324 Myotis myotis p e A e A

Anfibi e rettili L'allegato II della Direttiva 79/409/CEE individua un elenco di specie di anfibi e rettili la cui presenza negli habitat naturali europei è oggetto di tutela e monitoraggio. Nel seguito viene riportato un elenco delle popolazioni residenti nel sito.

w PRESENZA VALUTAZIONE SITO

(.) Q) Migratoria

Ci NOME iii ·;;; o e: Rlprod. Svem . Stazlon. Popolazione Conservazione isolemento Globale

(.) ...!!! rn

1193 Bombina variegata p e A e A

Pesci Nel sito non si riscontrano specie ittiche presenti nell'allegato II della Direttiva 79/409/CEE.

Invertebrati L'allegato II della Direttiva 79/409/CEE individua un elenco di specie di invertebrati la cui presenza negli habitat naturali europei è oggetto di tutela e monitoraggio. Nel seguit_o viene riportato un elenco delle popolazioni residenti nel sito.

w PRESENZA VALUTAZIONE SITO

(.) Cl Migratoria

Ci NOME iii ·;;; o e: Riprod. Svem. Stazlon.

Popolazione Conservazione Isolamento Globale (.) c7l

1062 Melanargia arge R e A e A

1043 Lindania V B A A A tetranhvlla

1.2.4 Flora Il sito IT8020007 si segnala per la sua ricchezza di vegetazione afferente agli habitat della faggeta degli Appennini associati al tasso, il leccio e l'abete e specie tipiche di quegli ambienti, in particolare sono presenti nell'allegato II della Direttiva 79/409/CEE le seguenti specie:

15

w VALUTAZIONE SITO

o o NOME POPOLAZIONE o Popolazlone Conservazione Isolamento Globale o

4104 Himanlogloasum p o adrlallcum

1.2.5 Altre specie A corredo di quanto esposto, la successiva tabella riporta un elenco di altre specie di fauna presenti nel sito IT8020007. I motivi per i quali le seguenti popolazioni sono riconosciute rilevanti ai fini dell'indagine sono esplicitati nella colonna più a destra, utilizzando le sigle: A = elenco del Libro Rosso nazionale; B = specie endemiche; C = convenzioni internazionali; D = altri motivi;

GRUPPO NOME SCIENTIFICO POPOLAZIONE MOTNAZIONE L M A R p I V

\' Alnus cordata p D

V Armeria macropoda p D

R Coluber viridiflavus e e R Elaphe longissima R e R Lacerta bilineata e e

I Lucanus tetraodon p D

R Podarcis muralis e e R Podarcis sicula e e

I Syrnpecrna fusca p e A Triturus italicus R e

(U =Uccelli, M =Mammiferi, A= Anfibi, R =Rettili, P =Pesci , I= Invertebrati. V= Vegetali)

16

1.3 IL Sic IT8020008 "Massiccio del Taburno"

Ministero de/l'Ambiente e della Tutela del Territorio RegJOne' Campania - Codice Srto· IT8020008 - Superficie 5321 ha

Denominaz10ne Massiccio del Taburno

1.3.1 Inquadramento geografico Il sito SIC "Massiccio del Taburno" codice IT8020008 rientra nel Parco Regionale Taburno Camposauro, con estensione di 5321 ha, include 7 comuni tutti in provincia di Benevento. Segnalato per l'interessante avifauna come il Falcus peregrinus, e per la sua natura geologica calcareo mesozoico separato da una depressione tettonica dal Monte Taburno con il quale forma un'unita' geologico­strutturale

Localizzazione

"'Regione !Mediterranea

I biogeografica . . .. Regione !Campania 100%

I amministrativa . .

17

IProvicie: llBenevento

1• Superficie : 115321 (ha)

"'Altitudine minima : 1500 (mslm)

"'Altitudine massima : 11394 (mslm)

I"' Altitudine media : 111200 (mslm)

1· Longitudine: 1114, 34, 50

1· Latitudine : 1141, 6, 41

1.3.2 Habitat presenti

ICodicell Descrizione IEJEJEJEJEJ 19210 I Faggeti degli Appennini con Taxus e I/ex I 350/o I~~~~ 19260 llForeste di Castanea sativa

li 200/o I~~~~

EJ Formazioni erbose secche seminaturali e facies

6G~GG coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia) (* stupenda fioritura di orchidee)

1

8210 I

Ghiaioni calcarei e scisto-calcarei montani e alpini

EJtI~JrJrJ (Thlaspietea rotundifo/ii)

1

6220 I

Percorsi substeppici di graminacee e piante annue

EJ[:]~][:Jt] dei Thero-Brachypodietea

1

8310 I Grotte non ancora sfruttate a livello turistico I 10/o I~~~~

1.3.3 Fauna Di seguito si riporta l'elenco delle specie faunistiche presenti nel SIC "Massiccio del Taburno". I criteri e le legende sono gli stessi di quelli riportati per il sito IT8010027 "Fiume Volturno e Calore Beneventano".

Uccelli L'allegato I della Direttiva 79/409/CEE individua un elenco di specie ornitologiche considerate prioritarie. Nel seguito vengono riportate le considerazioni globali del sito IT8020008 relativamente alle specie osservate.

18

w PRESENZA VALUTAZIONE SITO () ~ Migratoria o NOME .!!!

8 N

Popolazione Conservazione Isolamento Globale e: Riprod. Svem. Stazlon. s

IF)

A242 Melanocorypha R e B e B calandra

A073 Milvus rnigrOlns e e B e B

A321 Ficedula R e B e B albicollis

A255 Anthus campestris e e B e B

A224 Caprimulgus 1-5 p R e B e B europaeus

A103 Falco peregrinus 1-5 p e e e e B

A246 Lullula arborea e e B e B

A072 Pernis apivorus 1 p R e B e B

A338 Lanius collur i o 6-10 p e e B e B

AOBO Circaetus gallicus R e B e B

E' bene precisare che all'interno del sito IT8020008 sono presenti specie ornitiche non elencate nell'Allegato I alla Direttiva 79/409/CEE. La tabella seguente presenta le principali .

19

..

w PRESENZA VALUTAZIONE SITO () G> Migratoria o NOME lii .N o e:

Riprod . Svem. Stazion. Popolazione Conservazione Isolamento Globale

() .!! (./)

A247 Ala uda arvensis 6-10 p e e B e B

A210 Streptopelia e p e B e B turtur

A155 Scolopax rusticola R p e B e B

All3 Coturnix coturnix V p e B e B

A2B4 Turdus pilaris p p e B e B

A2B3 Turdus merula e e p e B e B

AOB6 Accipite:t nisus 1-5 p e B e B

A285 Turdus philomelos p e p e B e B

A286 Turdus iliacus R R e B e B

A067 Buteo buteo e 1-5 p e e B e B

A096 Falco tinnunculus p 1-5 p e e B e B

A099 Fal.co subbuteo p e B e B

A208 Columba palumbus e e p p e B e B

A210 Streptopelia e R e B e B turtur

A212 Cuculus canorus e e e B e B

A214 Otus scops p p e B e B

A221 Asio otus p R p e B e B

A226 Apus a pus e e B e B

A227 Apus pallidus p e B e B

A230 Merops apiaster R e B e B

A232 Upupa epops e p e B e B

A251 Hirundo rustica p p e B e B

A253 Delichon urbica e e B e B

A257 Anthus pratensis p p e B e B

A260 Motacil.la flava p p e B e B

A266 Prunella modularis e e e B e B

A269 Erithacus rubecula e e e e e B e B

A271 Luscinia e e e B e B megarhynchos

A273 Phoenicurus p e p e B e B och:turos

A274 Phoenicurus R R e B e B phoenicu:cus

A275 Saxicola rube tra p e B e B

A276 Saxicola torquata p p p e B e B

A277 Oenanthe oenanthe p p e B e B

A337 Oriolus oriolus p p .e B e B

A341 Lanius senato:c R e B e B

A351 Sturnus vulgaris e e e B e B

A359 Fringilla coelebs e e e e B e B

A366 Carduel.is p p p e B e B cannabina

A319 Muscicapa stria.:a p p e B e B

A300 Hippolais p e B e B polyglotta

A304 Sylvia cantillans p p e B e B

A309 Sylvia communis p p e B e B

A310 Sylvia borin p e B e B

A314 Phylloscopus p e B e B sibilatrix

A316 Phylloscopus p e B e B trochilus

A315 Phylloscopus e e e e e B e B collybita

20

..

Mammiferi L'allegato I della Direttiva 79/409/CEE riporta un elenco di specie di mammiferi la cui presenza negli habitat naturali europei è oggetto di tutela e monitoraggio. Nel seguito v iene riportato un elenco delle popolazioni residenti nel sito.

w PRESENZA VALUTAZIONE SITO

u .!! Migratoria o NOME .!!! o N

Popolazione Conservazione Isolamento Globale e Rlprod. Svem • Stazlon. (,) .J!!

(/)

1303 Rhinolophus p e A e A hipposidero s

1304 Rhi nolophus p e A e A ferrumequinum

1324 Myotis myotis p e A e A

Anfibi e rettili L'allegato II della Direttiva 79/409/CEE ind ividua un elenco di specie di anfibi e rettili la cui presenza negli habitat naturali europei è oggetto di tutela e monitoraggio. Nel seguito viene riportato un elenco delle popolazioni residenti nel sito.

w PRESENZA VALUTAZIONE SITO

o .!! Migratoria o NOME lll 'i;j o e

Rlprod. Svem. Stazlon. PoPOlazìone Conservazione Isolamento Globale (,,) è7l

1193 Bambina variegata p e B e B

Pesci Nel sito non si riscontrano specie ittiche presenti nell'allegato II della Direttiva 79/409/CEE.

Invertebrati L'allegato II della Direttiva 79/409/CEE individua un elenco di specie di invertebrati la cui presenza negli habitat naturali europei è oggetto di tutela e monitoraggio. Nel seguito viene riportato un elenco delle popolazioni residenti nel sito.

w PRESENZA VALUTAZIONE SITO

u Il) Migratoria o NOME ~ o Popolazione Conservazione Isolamento Globale o ili Riprod. Svem. Stazion.

1062 Melanargia arge R e A e A

1043 Lindenia V B A A A tetraphylla

1.3.4 Flora Il sito IT8020008 si segnala per la sua ricchezza di vegetazione afferente agli habitat della faggeta degli Appennini associati al tasso e il leccio, specie tipiche di quegli ambienti, in particolare sono presenti nell'allegato II della Direttiva 79/409/CEE le seguenti specie:

21

..

w VALUTAZIONE srro (.)

o NOME POPOLAZIONE

8 Popolazlone Conservazione Isolamento Globale

410'9 Hlmo.nloglossum p D adrlalloum

1.3.5 Altre specie A corredo di quanto esposto, la successiva tabella riporta un elenco di altre specie di fauna presenti nel sito IT8020008. I motivi per i quali le seguenti popolazioni sono riconosciute rilevanti ai fini dell'indagine sono esplicitati nella colonna più a destra, utilizzando le sigle: A = elenco del Libro Rosso nazionale; B = specie endemiche; e = convenzioni internazionali; D = altri motivi;

GRUPPO NOME SCIENllFICO POPOLAZIONE MOTIVAZIONE L M A R r I V

V Alnus cordata p D

V Armeria macropoda p D

R Coluber viridiflavus e e R Elaphe l ongissirna R e R Lacerta bilineata e e

I Lucanus tetraodon p D

R Podarcis muralis e e R Podarcis sicula e e

I Sympecma fusca p e A Triturus italicus R e

(U = Uccelli, M = Mammiferi, A = Anfibi, R = Rettili, P = Pesci, I= Invertebrati, V = Vegetali)

22

2. VALUTAZIONE DI INCIDENZA AMBIENTALE

2.1 Elementi che possono produrre incidenze

2.1.1 Aree interessateL’intervento riguarda il recupero e la ricomposizione ambientale di una cava di fosso attualmente dismessa, codice PRAE 62027 03, ubicata nel Comune di Dugenta (BN) alla località “Nodagnazio”, e condotta in fitto dalla società Eli Volturno srl, (INPS di BN n° 1100216991/00 e INAIL di BN n° 002542347/90), con sede in Dugenta (BN) S.S. 265 km. 6+640 località Nodagnazio, codice fiscale e Partita I.V.A. 00041540626, con amministratore la d.ssa Gabriella Russo, nato a Napoli (NA) e residente a Napoli alla Calata S. Francesco, 59La società ha anche una Iscrizione (n.16 della Provincia di Benevento) al Registro delle Imprese istituito dal D. L. 22/97 per le procedure semplificate nel trattamento rifiuti di cui al D.L. 152/2006 e ss. mm..L'area dove sorge l'impianto di lavorazione, e dove è avvenuta l'estrazione di inerti fluviali, si estende su circa 15,80 Ha., in un’ansa pianeggiante denominata Schiete (o Nodagnazio, o Fiumara) di quasi 20,00 Ha., che il fiume Volturno ha formato nel corso di un progressivo movimento verso Nord. L'attività industriale si estende su circa 3,50Ha. L’attività estrattiva ha interessato circa 12,00 Ha., tra questi molti sono stati recuperati all’epoca e resta una superficie di 5,80 Ha. da recuperare, e oggi in valutazione, che è individuata catastalmente al foglio 1, particelle 149 e 152 impegnate in parte dai fossi scavati. Al momento la cava è inattiva, avendo già completato l’attività estrattiva. Contestualmente alla estrazione è stata svolta una cospicua attività di recupero, mediante la colmata completa delle aree A e B e la colmata parziale dei fossi C, E, D. Tutto ciò secondo un piano di coltivazione dei suoli e di ripristino ambientale previsto nell'Istanza presentata alla Regione Campania secondo la L.R. 54/86 e in base all'autorizzazione concessa dal Ministero dell'Ambiente, e dal Ministero dell'Industria, con Provvedimento prot. 7454/VUA/BI del 29/10/1992 emesso dal Servizio Valutazione di Impatto Ambientale del Ministero dell’Ambiente.L’area in esame ricade in zona E6 “Zona agricola di recupero delle cave” secondo il Piano Regolatore Generale del Comune di Dugenta, in vigore dal 2001. L’area ricade in zona CIF (Conservazione Integrata del Paesaggio Fluviale) del Piano Territoriale Paesaggistico del Taburno-Camposauro.Geograficamente l’area è individuata dalle seguenti coordinate:- 41°09’14” N- 14°26’54” EL’area da recuperare dista circa 500 m. dalla strada provinciale e circa 2000 m. dal centro abitato di Dugenta. Alla cava si accede mediante la strada senza uscita “Nodagnazio” che immette nel piazzale della Eli Volturno dove insiste l’apparecchiatura industriale per la lavorazione degli inerti a circa 40 m. slm.Le aree di recupero sono a ridosso dell’impianto industriale in direzione Ovest e Nord.

STILELIBERO+ via Martucci, 48 80121 Napoli 0812461057 0810060787 fax [email protected] www.stilelibero.cc

2.1.2 Durata dell’intervento e CronoprogrammaIl progetto presentato dal 2003 al 2008 prevedeva di ricolmare i fossi C, E, F, nonché di completare la posa del terriccio sul fosso D, attualmente sospesa per motivi legati alle esigenze della proprietà del suolo. L’estrema lentezza del procedimento regionale, con la progressiva scadenza dei pareri già raccolti e l’introduzione del D.L.vo 152/2006, hanno bloccato di fatto il Recupero per oltre 15 anni.In totale si prevedeva di utilizzare diverse decine di migliaia di materiale inerte scelto tra: Materia Prima Seconda (MPS) ottenuta dai trattamenti di riciclo dei materiali demolizione e costruzione di edilizia, terreni vegetali, residui di materiali di cava e di frantumazione e di escavazione in suoli agricoli.

Le rilevazioni eseguite recentemente hanno evidenziato una variazione delle condizioni orografiche e i nuovi grafici che seguono lo Studio di Impatto Ambientale, riportano lo stato dei luoghi aggiornato e rendono possibile definire l'attuale fabbisogno dei fossi da colmare in circa 86.000,00 mc. di materiale di riempimentoNonostante la riduzione delle dimensioni della colmata si deve prevedere che I tempi per l'attuazione restino alti per effetto della decisa contrazione dell'attività edilizia nelle provincie limitrofe e quindi per la minore disponibilità di materiale da frantumare (materia prima e materia prima seconda). A distanza di oltre 10 anni si registra contemporaneamente la saturazione dei volumi di costruito, l'indisponibilità finanziaria degli operatori edili a causa della perdurante crisi economica ed immobiliare internazionale. Un ulteriore motivo di allungamento del Cronoprogramma risiede nella forte stagionalità delle operazioni in quanto nei periodi siccitosi, corrispondenti alla massima produzione agricola, non si può movimentare per non sollevare una polvere fastidiosa che si deposita sulle colture generando la legittima protesta degli agricoltori, Durante i periodi molto piovosi i terreni fangosi sono particolarmente insidiosi lungo le ripe dei fossi, perché instabili e pericolosi per l’incolumità degli operatori sui mezzi pesanti di movimento terra.

Sulla base dei volumi di colmata necessari, della stagionalità e delle difficoltà prevedibili del mercato, si stima che occorrano almeno 6 anni per il completamento dei riempimenti. Allo scopo i grafici allegati al Progetto di recupero (a cui si rimanda) riportano lo Stato Attuale e una “Evoluzione dello Stato dei Luoghi” triennale all'anno 2018 e all'anno 2021 che - in questa previsione - vedrebbe il termine delle operazioni.Al termine si prevede il completo livellamento dei suoli alla quota originaria e il recupero dell’area alle colture agricole tipiche della zona: tabacco, colture orticole e sopratutto erbacee per l’allevamento bovino, ecc.Evidentemente il programma potrebbe ulteriormente essere influenzato dall’andamento dell’attività industriale di frantumazione degli inerti e dalle variazioni normative nel campo del recupero e riciclo dei materiali di demolizione e costruzione edilizia.

2.1.3 Distanza dai siti della Rete Natura 2000Si premette che solo il 12% del suolo da sottoporre a Recupero rientra nella fascia di tutela individuata dal Sito di Interesse Comunitario SIC-IT8010027 “Fiumi Volturno e Calore Beneventano” e la parte dove maggiore deve essere l’intervento di colmata dista oltre 200 m. dalla fascia SIC.

STILELIBERO+ via Martucci, 48 80121 Napoli 0812461057 0810060787 fax [email protected] www.stilelibero.cc

Cava n. 62027_03 riportata sulla "Carta Tecnica Regionale 115.000"

'>JOL1\JHNO

~ iUQll Volturno e Calore.Beneventano

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o 100 200 300 400

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Legenda

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O Cava Aree SIC - Sili di Importanza Comunitaria

[--·- ... ·1 Limiti comunali lii Aree ZPS - Zone di Protezione Speciale

- Aree SIC e ZPS

(elaborazione da cartografia PRAE - Regione Campania)

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1.:

L'area in esame ricade, seppur parzialmente, nel sito SIC IT8010027 "Fiume Volturno e Calore Beneventano". Gli altri siti più prossimi sono il SIC IT8020007 "Camposauro" ed il SIC IT8020008 "Massiccio del Taburno", entrambi ad una distanza di circa 6 km, e r icadenti nel "Parco Regionale Taburno - Camposauro", la cui propagg ine più prossima all'area in oggetto dista circa Km 4. Più distante, circa Km 11 si trova il SIC IT8010004 "Bosco San Silvestro".

25

(elaborazione da portale cartografico nazionale)

2.1.4 Indicazioni derivanti dagli strumenti di pianificazione L'area ricade urbanisticamente in zona E6 di PRG (zona agricola e di recupero cave) ed è in gran parte esterna alla zona sottoposta a tutela dal vincolo paesaggistico imposto dal PTP del Taburno.

Dalle norme di attuazione del PRAE (Piano Regionale Attività Estrattive) la cava, risulta libera da vincoli, fatta eccezione di un vincolo paesaggistico, il cosidetto Galassini, che investe tutto il territorio del Comune di Dugenta.

Il sito è lambito dal vincolo "Aree tutelate boschi", marginalmente interessato dal vincolo "Aree tutelate fiumitorrentiacque", e parzialmente interessato dal vincolo "Aree tutelate coste laghi".

Cava n. 62027 _03 riportata sulle "Aree soggette a vincoli paesistici"

·~ C:àstel campagnano

O 100 200 300 <IOO

Legenda

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Metn

W, Are~ di t1.r;,; I,'.' p.1es15,'r,a • L 14'.tt l)9

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(elaborazione da portale cartografico nazionale)

26

.. 2.1.5 Utilizzo delle risorse Il ciclo produttivo prevede !'esclusivamente la ricezione dall'esterno di materiali inerti atti a riempire i fossi in disuso della cava, di conseguenza si ritiene nulla la necessità di utilizzo di risorse quali approvvigionamento idrico o elettrico.

2.1.6 Fabbisogno nel campo dei trasporti della viabilità e delle reti infrastruttura I i

L'attività in oggetto prevede il riempimento dei vecchi fossi di cava con materiale idoneo e di provenienza esterna al sito. Si prevede quindi che il ciclo di recupero ambientale necessiti di circa 204.000 mc di materiale, che si traducono, mediamente, in un movimento di 4 camion al giorno per un arco di tempo compreso fra i 5 e 6 anni, che non rappresentano un carico gravoso per la viabilità locale, e non rappresentano intralcio per i fluissi di traffico attuale.

2.1.7 Emissioni, scarichi, rifiuti, rumori L'attività in oggetto, già sommariamente descritta, si prevede possa produrre em1ss1oni gassose relativamente al movimento degli automezzi deputati al conferimento degli inerti, alla pala meccanica adibita alla movimentazione del materiale scaricato in cumuli nelle vicinanze dei fossi.

Le suddette operazioni produrranno problematiche relative alle polveri ed ai rumori, ma nell'insieme si ritiene tali tipi di incidenze di entità non estremamente dannose per l'ambiente, soprattutto in considerazione dei tempi limitati in cui si producono, ed in considerazione della successiva ricaduta positiva a riqualificazione conclusa.

Non si rilevano altri tipi di rifiuti prodotti dall'attività in oggetto.

2.1.8 Alterazioni dirette e indirette sulle componenti ambientali aria, acqua, suolo

Considerata l'attività che si svolgerà nel sito le interazioni più evidenti potranno essere quelle a carico della componente aria per la possibilità di emissioni di polveri, ed emissioni gassose derivanti dai mezzi meccanici.

A carico del suolo e delle acque si potrebbero innescare dinamiche di dilavamento dei materiali introdotti con conseguenti effetti negativi di accumulo nel suolo e nella falda acquifera.

2.2 Identificazione delle incidenze ambientali

2.2.1 Identificazione dei siti della rete Natura 2000 interessati Come già descritto in altra parte del presente sudio l'area in esame, per una piccola porzione ricade nel sito SIC "Fiume Volturno e Calore Beneventano Matese Casertano" codice IT8010027, e dista circa 6 km dai siti SIC IT8020007 e IT8020007 "Camposauro" e "Massiccio del Taburno".

2.2.2 Definizione dei limiti spaziali dell'analisi Dalla disamina fatta al paragrafo 2.1 risulta in modo evidente che le incidenze possibili sull'ambiente sono tali da consentire la delimitazione dello studio al solo SIC IT8010027, essendo gli altri abbastanza lontani per essere influenzati da elementi di disturbo come quelli elencati.

2.2.3 Identificazione degli aspetti vulnerabili dei siti considerati Per la sua conformazione ed estensione il sito SIC IT8010027 "Fiumi Volturno e Calore Beneventano", con uno sviluppo superiore ai 200 km, attraverso fondovalle e territori altamente antropizzati, presenta grossi rischi dovuti alla possibile immissione di reflui fognari agrari e di piccole industrie. Dall'azione umana poi, può derivare l'ulteriore rischio dell'eccessiva cementificazione degli argini, o il depauperamento degli habitat a seguito di assenza o scorrette pratiche di manutenzione del territorio. Segnalato inoltre il rischio di immissione di ittiofauna alloctona.

27

2.2.4 Identificazione degli effetti (habitat) La realizzazione del progetto, ponendosi l'obbiettivo della riqualificazione della cava al fine di un riutilizzo agricolo, avrà inequivocabilmente effetti nel lungo periodo positivi sull'habitat, attualmente degradato, restituendo superfici all'agricoltura. Si può senz'altro prevedere, infatti, il ricostituirsi di equilibri ecologici sia dal punto di vista vegetazionale, che faunistico e in generale ambientale.

2.2.5 Identificazione dei vettori di diffusione delle incidenze I vettori di diffusione delle eventuali incidenze ambientali sono rappresentati dalle acque superficiali e dall'atmosfera, ma la ricaduta delle già modeste emissioni sarà del tutto trascurabile.

2.3 Valutazione delle Incidenze Ambientali

2.3.1 Perdita di superficie di habitat La perdita di superficie consiste nel restringimento dell'area che è possibile ricondurre ad un habitat, sebbene alcuni di essi possano sovrapporsi in parte o totalmente. Per praticità, in questa sede si prenderà come riferimento le realizzazioni di opere che fisicamente occupano porzioni di territorio appartenenti a uno o più habitat, senza tenere conto del grado di antropizzazione preesistente.

In sintesi il progetto investe aree già attualmente soggette a forte perturbazione antropica, e non prevede l'incremento, o l'espansione di dette attività, ma al contrario una graduale restituzione di superficie all'agricoltura. Questo significa la possibilità di espansione degli habitat perimetrali all'attuale dimensione della cava.

2.3.2 Frammentazione di habitat La frammentazione comporta la separazione e l'isolamento, anche per un periodo,limitato, di un habitat originariamente unitario, all'interno del quale sussistono relazioni spaziali complesse che ne determinano l'equilibrio. La valutazione di tale parametro è quanto mai delicata per il fatto che un elevato grado di frammentazione può compromettere i flussi di materia ed energia che permettono alle popolazioni di prosperare.

La riqualificazione della cava in oggetto si può vedere in questo senso come elemento di interazione positivo, riammagliando una superficie ora interrotta dalla presenza delle fosse di scavo.

2.3.3 Perdita di specie di interesse conservazionistico La progressiva regressione e frammentazione degli habitat determina la contrazione delle popolazioni delle specie meno in grado di adattarsi alle variazioni indotte nell'ambiente naturale.

Tale problematica non tocca il sito in oggetto trattandosi di un'area già degradata e priva di vegetazione, ed in ogni caso, per le stesse considerazioni del paragrafo precedente, prevediamo la possibilità di effetti positivi.

2.3.4 Perturbazione alle specie della flora e della fauna Alterazioni dei sistemi ambientali possono essere determinate da elementi di disturbo che interferiscono con gli equilibri ecosistemici, con effetti di diversa entità a livello di habitat, comunità e popolazioni. In termini semplicistici, ogni sistema è in grado di compensare le variazioni introdotte e di ritornare gradualmente alle condizioni originarie di riequilibrio. Questa proprietà è nota come resilienza. Tuttavia, quando l'alterazione supera una certa soglia, il sistema tende ad assestarsi su di una situazione diversa di equilibrio. Come conseguenza, possono verificarsi contrazioni e perdita di habitat e specie.

La riqualificazione dell'area di cava non avrà effetti negativi su questo aspetto, visto anche la composizione vegetale e faunistica dell'area che, al termine degli anni previsti per la realizzazione, torneranno a colonizzare la superficie, se non contenuta dal'attività agricola.

Gli effetti più immediatamente possibili sono a carico degli habitat ripariali. Possibili effetti si possono produrre, a causa delle vibrazione e del rumore sulla fauna presente nel territorio, benché in disturbo sia grossomodo comparabile a quello normalmente prodotto dalle attività agricole già presenti lungo questo tratto del fiume.

28

t' .,,

Vi è da notare come le fosse di cava si siano in breve tempo trasformate esse stesse in interessanti ecosistemi lacustri. Questo da un lato è un sintomo positivo della vitalità dell'area, capace di svilupparsi autonomamente verso equilibri naturali, dall'altro si deve considerare che la restituzione dell'area di cava all'agricoltura avrà un temporaneo effetto negativo proprio su questo ecosistema autogeneratosi. Infatti si assisterà alla progressiva scomparsa di questo microambiente, e il riformarsi dell'ambiente agrario, con la conseguenza, di non eccessivo peso per la verità, della migrazione di alcune specie animali, anfibie in particolare, e vegetali verso la vicina sponda del fiume. Dicevamo che l'effetto è comunque trascurabile, in quanto il riempimento dei fossi sarà molto graduale, in tal modo le specie di cui sopra in modo graduale si sposteranno verso un ambiente a loro consono.

2.3.5 Diminuzione della densità di popolazione La densità di una popolazione è determinata dal rapporto fra il numero di individui e la superficie nella quale sono distribuiti. Tale indicatore viene solitamente preferito alla semplice conta del numero di individui per il fatto di ovviare a caratteristiche eterogenee delle specie (come ad esempio la territorialità) che porterebbero a conclusioni fuorvianti.

In ogni caso, è bene tener presente che non sempre la contrazione (o l'incremento) della densità di una popolazione corrispondono ad un deterioramento (o miglioramento) della sua salute complessiva. Intervengono infatti fattori di difficile controllo, quali il periodo dell'anno o la competizione.

L'attività prevista nell'area in oggetto si svolgerà in un ambiente già all'attualità sottoposto a pressione antropica, non si prevedono quindi ulteriori effetti negativi da questo punto di vista.

2.3.6 Alterazione della qualità delle acque, dell'aria e dei suoli In primo luogo, l'alterazione della qualità di acque, aria e suoli è determinata dalle emissioni derivanti dalle attività lavorative e da fenomeni secondari quali il dilavamento, il ruscellamento e la percolazione di sostanze pericolose.

Nella realizzazione del progetto di riqualificazione della cava non si ravvedono possibili alterazioni delle acque, e del suolo in relazione al tipo di materiali che verranno trattati. In sintesi i materiali utilizzati sono raggruppabili in tre gruppi :

I materiali non pericolosi contenuti nel gruppo CER 170904 che la Eli Volturno riceve, frantuma, seleziona e avvia ai fossi. In genere si tratta di materiali inerti misti a parti troppo ricche di parti fini come intonaci friabili, sfarinati di tufo e terre di scavo declassificate;

• I materiali non pericolosi contenuti nel gruppo CER 170904 che la Eli Volturno riceve, seleziona e avvia direttamente ai fossi. In genere si tratta di rocce inerti di grande pezzatura o di materiali troppo ricchi di parti fini come le terre di scavo declassificate. In sintesi tutti materiali non idonei al riciclo RS mediante la frantumazione, quindi materia costituita da componenti troppo grossi o troppo piccoli (sabbie finissime, limi, terra);

I materiali non pericolosi contenuti nel gruppo CER 01 (e segnatamente i codici 010410 e 010413). Tutte le operazioni di lavorazione della pietra, sia in cava sia in stabilimento, per ottenere materiali da costruzione edilizia, producono scarti all'interno del cantiere. Il materiale viene selezionato fn loco per accantonare materiali inidonei per le costruzioni edilizie che sono avviabili nei fossi già scavati per concorrere alla ricolmatura degli stessi. L'operazione avviene direttamente dagli autocarri dopo le verifiche e i controlli di rito.

Tutti materiali quindi ad impatto nulla sulla qualità del suolo, e sulle acque di falda.

2.3. 7 Interferenze con le relazioni ecosistemiche principali Le relazione ecosistemiche riscontrabili nell'area sono in particolare quelle esistenti fra la vegetazione e la fauna fluiviale, che come più sopra evidenziato non risentirà della realizzazione del progetto di riqualificazione. Il progetto si svilupperà in un'area già alterata da azioni antropiche, e considerate le valutazioni svolte nei punti precedenti, non si prevede alcuna interferenza negativa con le relazioni ecosistemiche principali esistenti nel territorio limitrofo in generale ed in particolare con il sito IT8010027 in particolare. Possiamo invece, prevedere successivamente al completamento del progetto l'instaurarsi di interferenze positive nel senso di un riammagliamento dell'area con il contesto circostante.

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3. CONCLUSIONILa Eli Volturno, responsabile della omonima cava e delle relative licenze, propone di eseguire il progetto di Recupero e Ricomposizione ambientale al fine di restituire l’area di estrazione alla preesistente destinazione agricola.

Il Recupero comporta la necessità di movimentare e introdurre materiali da zone limitrofe per sistemare adeguatamente i suoli e ottenere una morfologia il più possibile conforme alla passate e alle future coltivazioni, nonché idonea per “dialogare” con il territorio circostante e annullare l’impatto visivo delle attuali “ferite” visibili sul piano di campagna (cosa che imporrebbe una valutazione quanto mai rapida anche in ragione degli inspiegabili ritardi nelle procedure precedenti.

La prova migliore della correttezza del programma, e della obbiettiva capacità dell’azienda di ottenere il migliore risultato, sta nell’osservazione di quanto eseguito all’inizio degli anni ’90 che consentì la restituzione di ottimi terreni agricoli, perfettamente modellati, drenanti e compatti in un mix costituito da Materia Prima Seconda MPS, materiali di cava non idonei alla commercializzazione, terre e rocce di scavo, terreno vegetale accantonato e da prestito.

Dalle analisi che precedono risulta evidente che tutta l’operazione di recupero impatta in maniera marginale sull’area SIC nella quale ricade in parte minima e parziale, e ancora meno sulle aree SIC prossime al sito. D’altra parte si tratta di utilizzare materiali inerti in tutto simili a quelli a suo tempo estratti.

Gli impatti riguardanti il rumore e la polvere sono minimi, temporanei e reversibili. Lo stesso si deve riferire per le emissioni di gas in atmosfera per il moderato impiego di mezzi d’opera.In conclusione l’intervento proposto non ha impatti reali sull’ambiente e, visto il risultato di recupero che produce, il saldo ambientale è assolutamente positivo e il progetto può essere attuato senza incidenze.

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