intorno alla depressione: un breve inquadramento storico, sociale, epistemologico arezzo 18 giugno...
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Intorno alla depressione: un breve inquadramento storico, sociale,
epistemologico
Arezzo 18 Giugno 2010
Una ipotesi di lavoro molto generale di questa presentazione è che nella
storia di questo malessere si intrecciano di continuo i temi
costitutivi del processo di costruzione e continua ridefinizione della identità del soggetto nel mondo
occidentale.
Il diritto alla soggettività che nasce con la modernità ha la sua origine nel riconoscimento delle libertà personali come fondative della
cittadinanza: nasce qui uno psichismo che ambisce ad un suo spazio pubblico e intorno a cui nascono teorie e saperi del tutto
nuovi.
Il tema della vita personale entra nel discorso pubblico col suo diritto alla felicità (terrena) ma anche col suo portato di sofferenza, come tema
conseguente. Costitutivi dell’uomo sono anche gli affetti, non solo le rappresentazioni. Malinconia e
dolore morale coincidono.
Alcune tappe significative:La scoperta dell’arco riflesso e il decentramento della coscienza.La nevrastenia come patologia legata al cambiamento epocale
avvalora i concetti di reazione e trauma. Lo psichismo diviene permeabile al mondo esterno.
Si delineano due linee di pensiero potenti fino ad oggi:
Modello deficitario di malattia e terapeutica riparativa e modello
psicoanalitico.Debolezza o colpa?
Il grande contenitore clinico e concettuale della nevrosi colloca la depressione in una dimensione di conflittualità intima e privata, con riferimento a sistemi di equilibrio disciplinare che hanno però anche
valenza sociale. (Antropologia liberale). Il normale rimane comunque della stessa
natura del patologico.
I profili della depressione e i concetti che la riguardano si modificano al
comparire della prima tecnica biologica di guarigione, l’ECT,
tecnica di cura inizialmente destinata agli schizofrenici e rivelatasi poi
efficace soprattutto per i depressi.
Nasce l’idea di una medicina mentale in cui l’ECT ha sia un funzione di cura che
di accertamento della patologia. La speranza è di un nesso stabile tra attività medica e guarigione (parola ritrovata). Non mancano le dispute di nuovo su
endogeno ed esogeno, ma è certo che la sua efficacia sembra diminuire se si va
verso la normalità. Che cosa stiamo curando?
Il medesimo tipo di dibattito e il medesimo processo di espansione si riprodurranno con gli antidepressivi.
L’imipramina e l’iproniazide agiscono senz’altro sull’umore, ma ciò non li
definisce ancora completamente come antidepressivi. La diagnosi deve essere
ancora ancorata a categorie psicodinamiche e la nosografia non
cambia. Anche essi agiscono nelle forme più gravi.
Tramonto della nevrosiAlcuni aspetti sul fronte psicologico:
mutano in gran parte del mondo occidentale le grandi istituzioni della normalità e nasce l’esigenza di uno spazio pubblico dello psichico con
l’ambizione della ricerca di una “autenticità” dei soggetti. Le figure del
conflitto interiore hanno un corrispettivo sociale con apparati normativi e
istituzionali da cambiare o sopprimere
Obbiettivi principali delle terapeutica consistono nell’incoraggiare un
allentamento dei vincoli esterni, sia con la parola che attraverso una liberazione dei corpi. Questi temi avranno sviluppi complessi e contradditori. Il caso dei
pazienti border line e di tutte le configurazioni patologiche di tipo
narcisistico.
Già dalla fine degli anni ’60 la depressione è percepita come la malattia
del secolo, essa si diffonde nella medicina generale e nel costume. Due
grandi report dell’OMS (Sartorius 1975 e 1981) insistono sui legami con i
mutamenti sociali, non con la povertà.
Alcuni mutamenti sul fronte medico:Il sistema DSM, dalla etiologia alla
descrizione. Si tratta di uno strumento per creare consenso intorno all’unico
discrimine che è la diagnosi, che tende ad assumere valore universale. La
depressione assume in questo senso valore paradigmatico, anche se le dispute
nosologiche permangono.
La scoperta dei nuovi farmaci antidepressivi. Il solo calcolo
probabilistico sui criteri di inclusione diagnostica non fornisce basi solide alla ambizione universalistica. Le forniranno
pervasivamente le nuove ipotesi di funzionamento di questi farmaci, che
suggeriscono anche ipotesi etiologiche sulla malattia, di natura biologica.
Una digressione interessante sul metodo con cui si producono molecole con
proprietà psicotrope, nel nostro caso i nuovi AD:
I test pre-cliniciIl modello farmaco-indotto
La biologia psichiatrica che accompagna questi processi è essenzialmente una biologia dei recettori biochimici del
cervello: essa fornisce spiegazioni sul modo di agire degli psicotropi, ma non
può mai pretendere di dare una spiegazione causale dei disturbi mentali.
Si tratta di una piccola biologia.
Questo slittamento di senso (l’ipotesi recettoriale della depressione) sembra
avere lo scopo di restringere il campo dei possibili, ed ha come conseguenza un
atteggiamento riduzionista della psichiatria biologica, opposto a quello
presente nella ricerca biologica moderna. Nel momento che si pone come
autossuficiente e fondativo, lo definisco asignificante.
Non è tuttavia neutrale nel campo di ciò che suggerisce su cosa sono o
dovrebbero essere gli esseri umani. Una fondazione ontologica di malattia (la
depressione come diabete mentale), non è dannosa solo perché è falsa (non
falsificabile in un criterio epistemologico), ma perché sottrae
qualsiasi possibile verità della malattia.
Una definizione interessante di Nick Rose:
“i sé neurochimici”che interiorizzano norme, valori e
opinioni
ci troviamo nel campo complesso della biopolitica
Centrale la figura dell’uomo insufficiente.
Alcuni temi appena accennati
Norme che definiscono l’azione, sia con riferimento ai processi di
individualizzazione dell’azione (le cui figure principali sono l’inibizione-
inadeguatezza e l’impulsività), sia alla inibizione corporea e motoria.
Estensività (e ambiguità) della nozione di disagio sociale con almeno quattro
elementi interessanti:instabilità
cambiamento senza progressonuove forme di persecuzionespettacolarizzazione della vita
Risposte della industria farmaceutica
a livello macroscopico: problemi di mercato e di sostenibilità
a livello locale: più si prescrive meno si conosce
Concetto di buona manutenzione indirizzata al rafforzamento delle
istituzioni del sè