incentivare il mercato dei contratti di prestazione energetica · 2018-08-03 · di efficienza...
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INCENTIVARE IL MERCATO DEI CONTRATTI DI
PRESTAZIONE ENERGETICA
ROADMAP ITALIA
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Roadmap Italia 09/07/2018
DOCUMENT TITLE
Incentivare il mercato dei contratti di prestazione energetica – Roadmap Italia
DOCUMENT TYPE
Pubblico
VERSION
Versione 1.1
DATE
30/05/2018
AUTHORS
Chiara Wolter, Rodolfo Pasinetti, Ambiente Italia srl
EDITORS
Chiara Wolter, Rodolfo Pasinetti, Ambiente Italia srl
SINTESI DEL PROGETTO
Raggiungere gli obiettivi di efficienza energetica dell'Unione Europea al 2020 e allo stesso tempo
ridurre la dipendenza dalle importazioni di energia è un compito enorme che richiede approcci e
strumenti innovativi, come quelli che il progetto Trust-EPC-South intende fornire.
Il progetto Trust-EPC-South mira ad attivare il potenziale del mercato degli investimenti privati
nell'efficienza energetica nell'Europa meridionale sviluppando nuovi strumenti di analisi supportati da
una metodologia di rating consolidata. Questi strumenti non solo dovrebbero consentire di abbattere le
barriere negli investimenti in efficienza energetica attraverso una metodologia standardizzata, ma
anche sostenere le società di servizi energetici (fornitori degli Energy Performance Contract) e il
collegamento ai mercati finanziari.
Trust-EPC-South, un progetto finanziato dal programma Horizon2020 dell'Unione europea, si pone
l'ambizioso obiettivo di sostenere le imprese che operano nel settore dei servizi energetici in Portogallo,
Spagna, Francia, Italia, Croazia e Grecia. Il consorzio del progetto, guidato dalla società spagnola
CREARA, è composto da esperti interdisciplinari che rappresentano i paesi partecipanti e
dall'organizzazione internazionale senza scopo di lucro "Green Rating Alliance". I partner sono uniti
dall'intento comune di stimolare gli investimenti nei mercati di riferimento che offrono grandi opportunità
di efficienza energetica e contratti di rendimento energetico.
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Roadmap Italia 09/07/2018
SOMMARIO
SINTESI DEL PROGETTO 2
SINTESI 4
INTRODUZIONE 5
LO STATO DELL’ARTE 6
I CONTRATTI DI PRESTAZIONE ENERGETICA 6
LE CARATTERISTICHE DEL SETTORE TERZIARIO NAZIONALE 7
IL POTENZIALE DI EFFICIENZA ENERGETICA NEL SETTORE TERZIARIO 8
BARRIERE E SOLUZIONI PER LO SVILUPPO DEI CONTRATTI DI PRESTAZIONE ENERGETICA 9
IL PROGETTO TRUST EPC SOUTH 12
GLI OBIETTIVI 12
LA METODOLOGIA GREPCON 13
I PROGETTI PILOTA 13
LO SVILUPPO DEL MERCATO DEI CONTRATTI DI PRESTAZIONE ENERGETICA 15
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Roadmap Italia 09/07/2018
SINTESI
Il presente documento si pone l’obiettivo di stimolare il mercato dei Contratti di Prestazione Energetica
(Energy Performance Contract – EPC). Rappresenta una guida per superare gli ostacoli esistenti e
incoraggiare l'attuazione e lo sviluppo del mercato dell'efficienza energetica e delle energie rinnovabili
attraverso l’applicazione di contratti di rendimento energetico, con particolare attenzione al settore
terziario. Intende indicare le barriere esistenti nel mercato e identificare potenziali soluzioni e fasi di
attuazione, nonché definire le azioni più pertinenti per raggiungere il potenziale di mercato previsto.
Un contratto di prestazione energetica è un accordo contrattuale tra il beneficiario o chi per esso
esercita il potere negoziale e il fornitore di una misura di miglioramento dell’efficienza energetica,
verificata e monitorata durante l’intera durata del contratto, dove gli investimenti (lavori, forniture o
servizi) realizzati sono pagati in funzione del livello di miglioramento dell’efficienza energetica stabilito
contrattualmente o di altri criteri di prestazione energetica concordati, quali i benefici finanziari.
Il consumo finale di energia nel settore terziario è aumentato costantemente dal 1990 al 2008, più che
raddoppiando il suo valore, da 95 TWh a 198 TWh. Da allora è diminuito e nel 2016 ammontava a
179,5 TWh, pari al 13,3 % del consumo totale nazionale di energia finale.
Il settore terziario gestisce circa mezzo milione di edifici. Di questi, il settore commerciale detiene il
45 % dell'intero patrimonio edilizio terziario, mentre il settore dell'istruzione, della sanità e dello sport
ammonta al 33 %. La restante parte è suddivisa equamente tra alberghi e uffici per una quota, per ogni
settore) pari all'11 % del totale.
Nel 2016, l'investimento totale in efficienza energetica in Italia è stato di circa 6,13 miliardi di euro.
L'investimento è raddoppiato rispetto al valore del 2012. Il settore terziario ha contribuito con
investimenti per circa 870 milioni di euro. Sempre nel 2016, le ESCo hanno investito circa 840 milioni di
euro (con una quota di mercato del 14 %). Nel settore terziario, le ESCo hanno fornito investimenti pari
al 23 % del mercato (circa € 200 milioni).
Secondo il Piano nazionale per l'efficienza energetica del 2017, entro il 2020 l'obiettivo finale di
risparmio energetico per il settore terziario è pari a 14.302 GWh.
Considerando l'attuale rapporto tra investimenti nel settore terziario rispetto agli investimenti
complessivi per l'efficienza energetica, è ragionevole stimare un investimento annuale in quest'area di
oltre 1 miliardo di euro nei prossimi anni.
Attraverso interviste a società di servizi energetici, istituzioni finanziarie, clienti nel settore terziario,
nonché attraverso la piattaforma di discussione nazionale e i seminari organizzati, è stato possibile
identificare gli ostacoli esistenti nel mercato e valutare proposte di superamento di tali ostacoli, alla
base del piano d’azione proposto.
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Roadmap Italia 09/07/2018
INTRODUZIONE
Questo documento rappresenta una tabella di marcia finalizzata a fornire suggerimenti efficaci al fine di
mitigare gli ostacoli all'attuazione dei Contratti di Prestazione Energetica (Energy Performance Contract
– EPC), ostacoli sia normativi che tecnici e finanziari.
Questa tabella di marcia è destinata a diversi settori che partecipano alla promozione degli EPC, vale a
dire:
• imprese del settore terziario;
• società di servizi energetici;
• enti di finanziamento;
• agenzie per l'energia e comuni;
• decisori politici;
• enti pubblici di regolazione del tema energetico.
Per la formulazione del documento ci si è basati su una metodologia di condivisione con i diversi attori
di mercato, attraverso incontri e interviste, eventi mirati a target specifici, partecipazione a eventi legati
all'energia, ricerca e sviluppo di strumento di analisi tecnico-finanziaria e implementazione di progetti
pilota.
In particolare:
• sono stati selezionati dieci progetti pilota per i quali è stata realizzata una diagnosi energetica e
una valutazione finanziaria degli interventi utilizzando lo strumento GREPCon. Queste
valutazioni hanno portato a raccomandazioni concrete, in particolare sulle possibilità di utilizzare
contratti di prestazione energetica e sui potenziali meccanismi di finanziamento degli interventi
di efficienza energetica in edifici di diverse dimensioni e adibiti a diversi usi (alberghi,
commercio, istruzione, tempo libero);
• si sono svolte numerose interviste ad attori del settore e i loro feedback sono stati raccolti in
diversi documenti, quali analisi di mercato e potenzialità di intervento. Questi documenti hanno
costituito alcuni dei risultati del progetto TrustEPCSouth;
• sono state organizzate e si è partecipato a diverse riunioni con le parti interessate, tra cui
ESCO, imprese del settore terziario e istituti di credito. Considerando il loro ruolo, particolare
enfasi è stata data al coinvolgimento degli istituti di credito;
• sono stati realizzati diversi workshop di capacity building sul tema degli Energy Performance
Contract mirati al settore terziario, alle ESCO e alle istituzioni finanziarie;
• si sono realizzate diverse ricerche e analisi riguardanti i consumi energetici nel settore terziario
e le potenzialità di implementazione di interventi di efficientamento energetico nell’ambito del
quadro normativo e pianificatorio nazionale..
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LO STATO DELL’ARTE
I contratti di prestazione energetica
Il D.Lgs. 102/2014 definisce Energy Performance Contract l’accordo contrattuale tra il beneficiario o chi
per esso esercita il potere negoziale e il fornitore di una misura di miglioramento dell’efficienza
energetica, verificata e monitorata durante l’intera durata del contratto, dove gli investimenti (lavori,
forniture o servizi) realizzati sono pagati in funzione del livello di miglioramento dell’efficienza energetica
stabilito contrattualmente o di altri criteri di prestazione energetica concordati, quali i benefici finanziari.
Con questa definizione, è stata codificata la necessità di prevedere il monitoraggio e la verifica degli
effetti dell’intervento quale elemento imprescindibile del rapport. Viene inoltre espressamente
riconosciuta la possibilità che il corrispettivo del contratto venga determinato non solo su basi tecnico-
ingegneristiche, ma anche sulla base dell’effettivo risparmio economico conseguito.
Il contratto si sostanzia, generalmente, con l’assunzione, da parte del fornitore, dei rischi tecnici e
finanziari dell’intervento.
Gli elementi minimi che un contratto EPC deve contenere, sono:
elenco chiaro e trasparente degli interventi da realizzare e dei risultati da conseguire
indicazione dei risparmi garantiti da conseguire mediante gli interventi previsti
elenco delle fasi di attuazione delle misure previste e dei relativi costi
obbligo di dare piena attuazione alle misure previste
obbligo di condivisione di tutti i cambiamenti effettuati nel corso del progetto
disposizioni chiare sulla quantificazione e la verifica dei risparmi garantiti effettivamente
conseguiti, controlli di qualità e garanzie
indicazione chiara sulle implicazioni finanziarie del progetto e della quota di partecipazione ai
risparmi pecuniari realizzati spettante a titolo di corrispettivo
controlli di qualità e garanzie
sanzioni in caso di inadempienza
modalità di modifica delle condizioni incidenti sui contenuti del contratto
Le tipiche fasi di un rapporto contrattuale EPC sono:
esame dei consumi e stima del risparmio ottenibile
determinazione degli interventi da eseguire e relative fasi
determinazione del risparmio minimo
predisposizione del contratto EPC
progettazione ed esecuzione dell’intervento di EE
collaudo/collaudi delle opera
esercizio e gestione
determinazione dell’energia consumata
verifica del raggiungimento del risparmio minimo garantito.
La determinazione del corrispettivo dipende dal business model che si adotta nell’ambito del contratto.
In relazione alla ripartizione dei rischi, alla copertura del finanziamento e alla remunerazione della
ESCo, si sono sviluppati diversi modelli tipici
First Out: il risparmio energetico conseguito viene interamente utilizzato per ripagare il
finanziamento dell’intervento e remunerare l’attività
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Shared savings: le parti si accordano sulla suddivisione % dei proventi del risparmio determinato
dallo studio di fattibilità
Guaranteed savings: vi è soltanto una garanzia di risparmio, mediante sistema di bonus/malus
Chauffage (asset ownership): il cliente affida la gestione dei propri impianti alla ESCO che
provvede al pagamento delle bollette energetiche e delle fatture dei combustibili per tutta la
durata del contratto
L’EPC è il contratto che rappresenta al meglio l’attività di business di una ESCo, in quanto
operatore capace di avere una visione globale sugli interventi di efficienza idonei al cliente.
La norma tecnica nazionale per le ESCo, la UNI CEI 11352, è stata introdotta nel 2010 per superare
l’ambiguità sull'identità delle ESCO. Lo standard si riferisce alla norma europea EN 15900 sui servizi di
efficienza energetica. All’inizio del 2018 sono registrate circa mille aziende certificate a partire dal 2010
Le caratteristiche del settore terziario nazionale
Nel 2016, il consumo energetico totale finale in Italia ammontava a 1.346 TWh. Il consumo di energia è
stato pari a 1.248 TWh nel 1990 e durante questo periodo ha raggiunto il suo massimo nel 2005, con
1.563 TWh. Ciò significa che dal 2005 al 2016 il consumo finale totale è diminuito del 13,8 % circa. La
principale diminuzione si è verificata nei settori industriale e dei trasporti.
Il consumo finale di energia nel settore terziario è aumentato costantemente dal 1990 al 2008, più che
raddoppiando il suo valore, da 95 TWh a 198 TWh. Da allora è diminuito e nel 2016 ammontava a
179,5 TWh, pari al 13,3 % del consumo totale di energia finale (nel 1990 e nel 2005 queste percentuali
erano pari rispettivamente al 7,6 % e all'11,2 %).
Il gas naturale e l'elettricità sono sempre state le principali fonti energetiche impiegate nel settore
terziario e i loro andamenti sono stati abbastanza simili negli ultimi 25 anni. Nel 2016 il consumo di
elettricità nel settore terziario è stato pari a 89 TWh (pari a circa il 49 % del consumo totale), mentre il
consumo di gas è stato pari a 84,4 TWh (46 %).
Il settore terziario gestisce circa mezzo milione di edifici. Di questi, il settore commerciale detiene il
45 % dell'intero patrimonio edilizio terziario, mentre il settore dell'istruzione, della sanità e dello sport
ammonta al 33 %. La restante parte è suddivisa equamente tra alberghi e uffici per una quota, per ogni
settore) pari all'11 % del totale.
Questo stock è rappresentato da edifici che sono prevalentemente utilizzati per attività terziarie.
Naturalmente, molte attività terziarie sono sviluppate in edifici che non hanno un uso terziario
prevalente (ad esempio un negozio o un ufficio situato all'interno di un edificio residenziale).
Mentre circa mezzo milione di siti commerciali occupano una superficie di oltre 63 milioni di metri
quadrati, i principali siti commerciali sono organizzati in circa 1.100 centri con una superficie totale di 16
milioni di metri quadrati.
Per quanto riguarda gli uffici che occupano edifici prevalentemente utilizzati per attività terziarie, la loro
superficie totale è di circa 57 milioni di metri quadrati. Tuttavia, si stima che una superficie aggiuntiva
pari a circa 100 milioni di metri quadrati sia presente in edifici che non hanno un utilizzo terziario
prevalente.
Nel settore dell'ospitalità, ci sono 25.800 edifici utilizzati come hotel. La loro superficie totale ammonta a
quasi 49 milioni di metri quadrati.
Le scuole, da ultimo, occupano 51.000 edifici con una superficie totale di 73 milioni di metri quadrati.
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Il potenziale di efficienza energetica nel settore terziario
Nel 2016, l'investimento totale in efficienza energetica in Italia è stato di circa 6,13 miliardi di euro.
L'investimento è raddoppiato rispetto al valore del 2012. Il settore terziario ha contribuito con
investimenti per circa 870 milioni di euro. Sempre nel 2016, le ESCo hanno investito circa 840 milioni di
euro (con una quota di mercato del 14 %). Nel settore terziario, le ESCo hanno fornito investimenti pari
al 23% del mercato (circa € 200 milioni).
La Strategia per la Riqualificazione Energetica del Parco Immobiliare Nazionale (STREPIN, 2015)
segnala un potenziale di risparmio energetico per il settore terziario basato su una serie di azioni di
ristrutturazione come:
isolamento termico del tetto
isolamento termico delle pareti
sostituzione di apparecchi
sostituzione di sistemi di condizionamento
ristrutturazione di sistemi di illuminazione
installazione di sistemi di gestione energetica degli edifici
A seconda delle aree climatiche e della fattibilità sulla base di valutazioni costo/beneficio, è stata
calcolata la superficie degli edifici che si prevede di ristrutturare applicando determinati mix di interventi.
Il risultato è un risparmio energetico medio del 60 % per edifici pubblici (scuole e uffici), del 45 % per il
settore privato (uffici, alberghi, scuole e banche) e del 35 % per edifici commerciali. La differenza
dipende dal fatto che gli edifici pubblici sono solitamente più vecchi degli edifici privati. Inoltre, gli
interventi nel settore commerciale sono generalmente limitati agli impianti e non comprendono le
strutture edilizie.
Nella seguente tabella è riportato il potenziale risparmio energetico che potrebbe essere ottenuto entro
il 2020.
Tabella 1: Risparmio energetico potenziale entro il 2020 per settore di terziario
Settore Superficie interessata
[m2/anno] Risparmio energetico al 2020
[GWh/anno]
Uffici privati 3.662.811 3.584
Uffici pubblici 2.640.000 3.881
Hotel 1.425.000 1.167
Scuole private 1.000.000 617
Scuole pubbliche 4.950.000 5.821
Centri commerciali 2.289.163 2.159
Totale 15.966.974 17.229
Secondo il Piano nazionale per l'efficienza energetica del 2017, entro il 2020 l'obiettivo finale di
risparmio energetico globale è fissato a 180.233 GWh.
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Per il settore terziario, l'obiettivo è pari a 14.302 GWh (6.628 GWh per il settore pubblico e 7.674 GWh
per il settore privato, rispettivamente). Fino al 2016, il risparmio energetico per il settore terziario
ammontava a 2.209 GWh.
Nel periodo 2017 – 2020 si prevede un investimento complessivo, per il comparto dell’efficienza
energetica, di oltre 30 miliardi di euro, con una media annua di circa 8 miliardi di euro.
Considerando l'attuale rapporto tra investimenti nel settore terziario rispetto agli investimenti
complessivi per l'efficienza energetica, è ragionevole stimare un investimento annuale in quest'area di
oltre 1 miliardo di euro nei prossimi anni.
Barriere e soluzioni per lo sviluppo dei contratti di prestazione energetica
L’attivazione di contratti di prestazione energetica deriva, generalmente, dalla convergenza di interessi
tra ESCO (l'offerta di EPC), il settore terziario (la domanda di servizi energetici) e il settore finanziario.
Il settore terziario considera molto importante il tema dell'efficienza energetica. Le ragioni sono
soprattutto economiche (in alcuni casi l’energia rappresenta la seconda voce di costo dopo il costo del
personale), ma anche le motivazioni ambientali sono considerate di una certa importanza, come pure la
reputazione del marchio. Nel settore terziario la maggior parte degli interventi viene implementata
attraverso fondi propri da parte delle imprese. Esiste una sorta di politica per la gestione dell'energia
che, in alcuni casi, incide sulla consapevolezza del personale e sulla diffusione di pratiche energetiche
sostenibili. Inoltre, in alcuni casi viene implementata la certificazione ISO 50001.
La consapevolezza del settore finanziario nei confronti di progetti di efficienza energetica è già piuttosto
elevata e tuttora in crescita. Le banche sono pronte a sviluppare specifici programmi di finanziamento. I
settori principali considerati ad alto potenziale sono il commercio privato, gli ospedali e l'industria. In
generale, il settore della GDO viene considerato come particolarmente promettente sia per le possibilità
di scalare gli interventi sia per la stabilità dei flussi che caratterizzano i bilanci delle società. C'è una
generale fiducia nel potenziale del mercato degli EPC. Tuttavia, gli investimenti nel settore energetico
sono considerati più rischiosi se realizzati con un modello EPC. Le banche vedono il finanziamento a un
fornitore di EPC più rischioso in quanto le ESCo, generalmente, non hanno una dotazione di capitale
sufficiente per garantire il finanziamento e allo stesso tempo non vi sono reali possibilità di rivalsa sui
beni a garanzia del contratto. Per questo motivo, le istituzioni finanziarie tendono a preferire un
finanziamento all'utente finale piuttosto che al fornitore degli EPC.
Diversi sono i punti critici, ma anche i tentativi di soluzione, inerenti i contratti di prestazione energetica
che emergono del dibattito degli operatori del settore (clienti finali, ESCo e istituti finanziari). Nel
seguito, si sintetizzano alcuni di questi punti.
Tabella 2: Sintesi delle barriere individuate e delle soluzioni proposte
Barriere identificate Soluzioni proposte Stakeholder
interessati
Barriere finanziarie
Troppa rilevanza al merito creditizio della società che dovrebbe ricevere il finanziamento.
Le istituzioni finanziarie devono dare maggiore rilevanza alla solidità del progetto in sè e non solo al merito creditizio delle ESCo o del cliente finale.
ESCo
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Barriere identificate Soluzioni proposte Stakeholder
interessati
Importante l’accesso a fondi di garanzia facilmente disponibili che possano mitigare i rischi associati alla performance del progetto. Introduzione di una valutazione di parte terza per gli interventi da finanziare. Valutazione delle caratteristiche del progetto, come ad esempio la sua maturità tecnologica
Banche
Rischio di avere clienti, ovvero consumatori finali che non garantiscono stabilità per il corso del finanziamento.
Presenza di fondi di garanzia pubblici. Cessione diretta alle banche del canone spettante all’esecutore degli interventi. Possibilità di rinegoziare i parametri contrattuali a garanzia dei flussi di cassa a seguito della variazione di alcuni elementi operative.
Banche
Barriere normative
L’impossibilità di applicare la cessione del credito agli istituti bancari.
Estendere la cessione del credito anche agli istituti di credito.
Banche
Instabilità del quadro normativo relativo agli incentivi.
Mantenere l’attuale meccanismo di detrazioni fiscali su un orizzonte temporale pluriennale. Stabilizzare il meccanismo di mercato dei certificati bianchi.
ESCo
Barriere tecniche
La generale lunghezza del contratto e il timore di bloccare operazioni di mercato che interessano gli edifici su cui si interviene.
Opportunità di prevedere il recesso dal contratto, al di là di eventi eccezionali, per aumentarne la flessibilità.
Settore terziario
La chiarezza nel delineare diritti e doveri tra i contraenti.
Necessità di definire condizioni contrattuali chiare e precise.
Settore terziario
La garanzia dei risultati, come fattore decisivo nella scelta di procedere con un intervento.
Necessità di definire condizioni contrattuali chiare e precise.
Settore terziario
Disponibilità di strumenti standardizzati che facilitino la valutazione univoca del progetto così da individuare i driver tecnici ed economici dell'intervento sui quali intervenire per incrementare la bancabilità dell'iniziativa. ESCO
Conoscenza e uso di procedure di monitoraggio convalidate, gestite anche da una terza parte.
Necessità di disporre di contratti comprovati e di valore, assieme a valutazioni tecniche comprovate.
Banche Possibilità di disporre dei dati relativi al monitoraggio dei risultati di efficientamento energetico ottenuti.
Disponibilità di strumenti standardizzati da utilizzare nella valutazione di piccoli investimenti.
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Roadmap Italia 09/07/2018
Barriere identificate Soluzioni proposte Stakeholder
interessati
Barriere di capacità tecnica
La mancanza di una reale conoscenza di questo strumento da parte di diversi fornitori di servizi energetici.
Affidabilità e buona esperienza da parte della ESCO partner.
Settore terziario
Formazione e supporto generale alle ESCO, principalmente piccole e medie, riguardo all'EPC.
ESCO
Generalizzato processo di consolidamento del settore che porti alla creazione di operatori di dimensioni maggiori e quindi più affidabili.
Banche
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IL PROGETTO TRUST EPC SOUTH
Gli obiettivi
Trust EPC South è un progetto finanziato dalla Commissione Europea nell'ambito del programma
Horizon 2020. Questo progetto ha una durata di 3 anni e mezzo, dal 2015 al 2018, e coinvolge 10
partner provenienti da 6 paesi europei (Spagna, Italia, Francia, Grecia, Portogallo e Croazia). Le
caratteristiche climatiche comuni di questi paesi consentono l’attuazione di soluzioni simili in ambito di
energia rinnovabile e di efficientamento energetico, sia per quanto riguarda i sistemi di raffreddamento
che per quelli di riscaldamento.
Il progetto è coordinato dalla società Creara, con sede a Madrid, mentre Ambiente Italia è il
coordinatore tecnico a livello nazionale.
Lo scopo di Trust EPC South è quello di promuovere progetti con Energy Performance Contract nel
settore terziario dei paesi dell'Europa meridionale, attraverso lo sviluppo di strumenti e approcci
standard e innovativi. Questi strumenti consentiranno di superare alcuni degli ostacoli agli investimenti
in progetti di efficienza energetica, di creare fiducia nelle istituzioni finanziarie, nonché di sostenere le
società di servizi energetici e di consentire una migliore interconnessione con i mercati finanziari.
In questo contesto, sono state condotte diverse attività per analizzare gli ostacoli allo sviluppo di questa
tipologia di mercato al fine di trovare soluzioni di mitigazione. Queste attività includono:
analisi di mercato del potenziale di efficienza energetica nel settore terziario e dello sviluppo di
progetti con Energy Performance Contract sulla base di ricerche documentali e interviste con le
principali parti interessate;
creazione di piattaforme di discussione nazionali che riuniscano i principali attori del mercato
(istituzioni finanziarie, tecnici/specialisti, responsabili politici, aziende del settore terziario, ecc.)
per rafforzare il coordinamento e sfruttare le sinergie e le opportunità esistenti;
uso di un approccio standardizzato all'efficienza energetica nel settore terziario, attraverso lo
sviluppo dello strumento GREPCon, uno strumento di valutazione e benchmark basato sulla
metodologia Green Rating ™;
promozione degli Energy Performance Contract attraverso l’analisi e la definizione di 40 progetti
pilota a livello europeo per testare le metodologie sviluppate e promuovere l'uso degli EPC;
implementazione di programmi e materiali informativi e formativi, supportati da tre sessioni face-
to-face in ciascuno dei paesi coinvolti e dedicati a tutti i soggetti interessati.
I criteri identificati dal progetto per lo sviluppo di iniziative che possano essere realizzate attraverso
contratti EPC sono schematizzati nei seguenti passaggi che possono essere affrontati o dall’utente
finale oppure da un soggetto terzo esperto:
definire l'ambito del progetto:
o nel caso di un nuovo intervento, definire gli elementi chiave da approfondire;
o nel caso di un intervento già previsto, analizzare ulteriori azioni che potrebbero essere
implementate;
valutare i risparmi di energia ed economici ottenuti grazie agli interventi utilizzando opportuni
strumenti di simulazione (ad esempio, GREPCon);
valutare, con il supporto della ESCO, i migliori interventi dal punto di vista tecnico ed economico;
valutare ulteriori benefici ottenuti con l’esecuzione degli interventi;
creare, anche con l'aiuto della ESCO, un business plan degli interventi;
valutare la redditività del progetto e i rischi corrispondenti in caso di deviazione dallo scenario di
base (ad esempio con GREPCon);
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sviluppare un contratto di prestazione energetica per l'assegnazione di servizi energetici
secondo un sistema di servizi integrati, lavori e forniture;
interfacciarsi con le istituzioni finanziarie da parte dell'utente finale e della ESCO.
La metodologia GREPCon
Lo strumento GREPCon è stato sviluppato nell’ambito del progetto Trust EPC South. È uno strumento
innovativo per la valutazione e l'analisi comparativa degli investimenti, specificamente progettato per i
progetti di efficientamento energetico nel settore terziario e sulla base della metodologia Green Rating
™ esistente.
Questo strumento è stato applicato a tutte le valutazioni pilota in Trust EPC South e sarà utilizzato per
supportare lo sviluppo futuro degli Energy Performance Contract. Si basa su una rappresentazione
standardizzata degli edifici e su una modellizzazione standard di oltre 40 interventi riguardanti la
produzione di energia rinnovabile e il risparmio energetico. Inoltre, mette in evidenza i rischi e i benefici
relativi agli interventi di efficientamento energetico in termini di sostenibilità economica, migliorando così
la trasparenza e la fiducia degli investitori.
Lo strumento può essere utilizzato come un modo, per gli utenti finali, di identificare e dare priorità alle
misure di risparmio energetico e di produzione di energia da fonti rinnovabili e facilitare la comprensione
delle opportunità di rinnovamento in modo standardizzato, facilitando anche l’accesso a finanziamenti
da parte di banche, fondi e servizi pubblici.
Questi, da parte loro, possono sfruttare lo strumento per identificare e valutare i rischi e comprendere
meglio ogni misura inclusa nei propri investimenti.
Il valore dello strumento risiede nel suo approccio standardizzato e nel fatto che la sua applicazione
sarà certificata da una terza parte indipendente.
I progetti pilota
Attraverso i progetti pilota si è applicata in maniera concreta la metodologia di valutazione sviluppata
nel progetto e testata la funzionalità dello strumento, non solo nella parte di valutazione del progetto ma
anche in quella di comunicazione con i diversi stakeholder del progetto, per verificare che le
informazioni processate con questo metodo e con questo strumento fossero effettivamente affidabili e
potessero davvero costituire quella base comune per committenza, ESCo e istituto di credito da cui
trarre, ognuno secondo le proprie necessità, le informazioni di cui ha bisogno per attivare la propria
partecipazione.
Durante la fase di analisi dei progetti pilota, propedeutica all’attivazione di contratti e alla realizzazione
di interventi di efficientamento degli edifici, abbiamo potuto confermare alcune nostre idee e modificarne
altre.
I progetti pilota hanno riguardato edifici con diverse destinazioni d’uso: alberghi, scuole, centri sportivi,
uffici, centri commerciali.
Le principali questioni emerse e gli insegnamenti che abbiamo colto sono qui di seguito sintetizzati:
il processo per arrivare alla definizione di un EPC è lungo e complesso, e ciò fatica a convincere
la committenza a intraprendere questo percorso
il tema della garanzia di prestazione non viene valorizzato a fondo, e comunque è un tema che
non riesce a contrastare i timori legati alla lunghezza e alla complessità
anche davanti a tempi di ritorno brevi la scarsa conoscenza dello strumento porta a scegliere
combinazioni di finanziamento diverse dall’EPC
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lo strumento viene sostanzialmente apprezzato per le sue caratteristiche di semplificazione e
standardizzazione che non banalizzano tuttavia l’analisi
l’introduzione del rating finanziario è stata molto apprezzata da parte della committenza
la volontà di discutere e di capire come riuscire a trovare la soluzione migliore è diffusa, ma si
scontra con scarsa conoscenza degli strumenti esistenti
le modifiche attuate agli incentivi in corso d’opera e talvolta anche in maniera retroattiva
riducono la fiducia in questo tipo di strumenti, che diventano troppo complicati da raggiungere
la scarsa tempestività nella attuazione degli strumenti di supporto (come per esempio il fondo di
garanzia) e le lunghe attese per la definizione dei regolamenti di uso e di funzionamento
spengono gli entusiasmi e riducono la volontà di azione.
Il potenziale di riduzione dei consumi è abbastanza alto in tutte le realtà considerate durante il
progetto, ma le decisioni sono spesso condizionate da fattori esogeni anche davanti a
performance finanziarie interessanti.
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LO SVILUPPO DEL MERCATO DEI CONTRATTI DI PRESTAZIONE ENERGETICA
Sulla base dei risultati chiave delle attività di Trust EPC South e di quanto indicato nei capitoli
precedenti, si riportano i punti su cui è opportuno attivare un’azione, a diversi livelli, finalizzata a
consentire uno sviluppo più deciso dei Contratti di Prestazione Energetica.
Quanto indicato rappresenta un piano d’azione caratterizzato da attività, tempistiche e soggetti che
dovrebbero intervenire per la loro attuazione.
Tabella 3: Piano d’azione
Mis
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Armonizzazione di regolamenti esistenti (considerando la direttiva sull’efficienza energetica degli edifici)
Ministero dello sviluppo economico Ministero dell’ambiente
+++ Nazionale/ Europeo
Regole per il calcolo dell’impatto dell’efficienza energetica
Ministero dello sviluppo economico Ministero dell’ambinte ENEA
+++ Nazionale/ Europeo
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Creazione di schemi di assicurazione, combinazione di prestiti e misure fiscali
Ministero dello sviluppo economico Ministero dell’ambiente
+++ Nazionale
Creazione di regimi di sostegno alle PMI
Ministero dello sviluppo economico Ministero dell’ambiente
++ Nazionale
Regole a lungo termine per i fondi di garanzia
Ministero dello sviluppo economico e associazioni di categoia
+++ Nazionale
16
Roadmap Italia 09/07/2018
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S1 2020
S2 2020
Info
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Azioni di training tecnico rivolte ai clienti
Ministero dello sviluppo economico Ministero dell’ambiente ENEA
++ Nazionale
Azioni di training tecnico rivolte alle banche
Ministero dello sviluppo economico Ministero dell’ambiente ENEA
+++ Nazionale
Azioni di training tecnico rivolte alle ESCO e ai professionisti
Ministero dello sviluppo economico Ministero dell’ambiente ENEA
+ Nazionale
Analisi dei risultati economici e tecnici di interventi già effettuati
ENEA
Sta
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Creazione di contratti standard per tipologia di progetto
ENEA +++ Nazionale/Europeo
Creazione di linee guida procedurali
Ministero dello sviluppo economico Ministero dell’ambiente
+++ Nazionale/Europeo
Disseminazione di progetti pilota
Ministero dello sviluppo economico Ministero dell’ambiente ENEA
+++ Nationale/E
uropeo
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Implementazione e training riguardanti strumenti di analisi tecnica ed economica riconosciuti a livello europeo
Ministero dello sviluppo economico Ministero dell’ambiente Altri enti incaricati
++ Nazionale/Europeo