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28/11/2011 ISS ROMA NOVEMBRE 2011 1 Il pediatra di famiglia e il sospetto precoce di autismo Ruolo della M-CHAT al bilancio di salute del 18° mese Massimo Soldateschi

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28/11/2011 ISS ROMA NOVEMBRE 2011 1

Il pediatra di famiglia e il sospetto precoce di autismo

Ruolo della M-CHAT al bilancio di salute del 18° mese

Massimo Soldateschi

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I bilanci di salute in toscana

I° II° III° IV° V° VI° VII° VII° IX° X°

Presa in carico 3° Mese 6° Mese 8° Mese BOEL Test

12° Mese Risposta al nome

18° Mese LANG Test / M-CHAT

3° Anno 6° Anno Acuità visiva

10°Anno Progetto Obesità

14°Anno

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I bilanci di salute *

Sono controlli periodici da eseguire in età filtro e quando il bambino gode buona salute (ad ogni età ci sono consigli da dare,domande ed esami da fare )

Sono studiati per individuare prima possibile le patologie più serie che potrebbero condizionare in modo permanente o ricorrente lo stato di salute

Sono un’occasione privilegiata per una valutazione dello stato di salute psicofisico, permettono al pediatra di espletare uno dei compiti principali che è quello di fare prevenzione ( primaria – secondaria - terziaria )

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I bilanci di salute e prevenzione

primaria Alcuni esempi

Promuovere lo sviluppo neuro-comportamentale tramite l’arricchimento dell’ambiente, dell’esperienze della vita

quotidiana e dell’uso appropriato delle attrezzature

Ambiente adatto stimolante e sicuro

Promuovere la lettura ad alta voce in famiglia in epoca precoce perché è efficace ai fini dello sviluppo del bambino

Parlare cantare raccontare promuovere le routine e organizzare un piccolo angolo di lettura in casa lontano dalla tv

I bilanci di salute sono uno dei momenti più opportuni per somministrare a piccole dosi ma in maniera sistematica e incisiva, i consigli fondamentali di

educazione alla salute.

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I bilanci di salute e prevenzione

secondaria

Sospettare una patologia, per esempio una emiplegia al BDS del III°-VI° mese (diagnosi precoce) Quindi una asimmetria della postura della motilità attiva della prensione da ricercare prima possibile che scopre una patologia grave.

I bilanci di salute sono un’opportunità per sviluppare l’apprendimento di tre metodi

diagnostici fondamentali.

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I bilanci di salute e prevenzione

secondaria

Sapersi relazionare per imparare ad ascoltare la diagnosi dai genitori “questa storia l’ho

già sentita” Metodo basato sull’ascolto attivo “più ascolto più riconosco” che stimola ulteriori

domande e non frettolose risposte (counselling )

Saper osservare per imparare a leggere e decifrare i segni diagnostici sul paziente

“questo l’ho già visto” Metodo che ti permette di fare una diagnosi immediata basato sull’esperienza clinica

tipica dei colleghi dermatologi più anziani, “più vedo e più riconosco” e sullo studio iconografico degli atlanti di diagnosi clinica

Saper fare ( screening e self-help ) per acquisire l’abilità nell’esecuzione e interpretazione della

diagnostica strumentale Metodo che necessita, in relazione alla complessità dello strumento, training specifici e

se possibile esperienze con un tutor esperto

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I bilanci di salute e prevenzione

terziaria

Cercare di ridurre al minimo i postumi di una emiplegia iniziando prima possibile la riabilitazione, trattare precocemente un DDAI per non compromettere in maniera irreversibile il futuro scolastico…

I bilanci di salute nei soggetti con patologia cronica ( circa il 15% dei nostri pazienti) stimolano l’interesse del pediatra ad approfondire la conoscenza di alcune patologie talvolta rare. La collaborazione con gli specialisti dei centri di riferimento rafforza il rapporto di fiducia con la famiglia e conferma il ruolo centrale del pediatra nella tutela della salute

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I bilanci di salute e prevenzione

terziaria

Alcune regole:

Non saltare i bilanci di salute anche se altri colleghi hanno visitato recentemente il bambino

Mantenere i contatti almeno telefonici con i colleghi specialisti per una collaborazione attiva

Verificare se è opportuno un appoggio psicologico alla famiglia

Aiutare i genitori nella scelta di un ottimo centro di riferimento

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Scopo di questa relazione

Presentare la mia esperienza prima e dopo la recente introduzione sistematica della M-CHAT al BDS del 18°

Sottolineare come sia fondamentale arrivare alla M-CHAT del 18° mese con una idea di perfetta tipicità sul comportamento relazionale ( pointing - risposta al nome – sguardi condivisi – linguaggio – gioco – relazione madre figlio…)

Proporre strumenti diagnostici e test ( che il pediatra utilizza comunque nei BDS ) non specificatamente validati in maniera definitiva ma che possono fornire indicazioni circa la condizione di sviluppo del comportamento

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Argomenti della discussione

Individuare all’interno dei BDS che precedono il 18° mese i segni di allarme

M-CHAT e BDS del 18° mese

M-CHAT a rischio ma clinica negativa

M-CHAT non a rischio ma dubbio clinico

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Dalla nascita al 4° mese

I lattanti con autismo possono essere in grado di rispondere se attivamente stimolati dall’adulto durante le protoconversazioni

Raramente mostrano di avere loro stessi l’iniziativa… mancherebbe nell’autismo quell’istinto a provocare l’altro che è presente sin dai primi mesi

I genitori non sostenuti dalla risposta del bambino si scoraggiano e privano il bambino di uno dei sostegni esterni più importanti per lo sviluppo ( coccolare parlare cantare guardarsi in maniera espressiva faccia a faccia ) e così il bambino riduce ulteriormente le proprie risposte sociali.

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Come fare per accorgersene e come fare perché la madre se ne accorga e lo segnali nelle visite successive?

Ricercare durante la visita le abilità del neonato-

lattante e coinvolgere i genitori perché comprendano le capacità del proprio bambino

Dimostrare che attraverso strategie posturali di contenimento è possibile già nei primi giorni di vita comunicare faccia a faccia con il neonato e sottolineare che la madre è la più abile a innescare e modulare con la voce (‘motherese’) e gli sguardi questo scambio di emozioni

Promuovere l’allattamento materno e l’accudimento abilitativo perché attraverso queste due azioni fondamentali i genitori diventino osservatori coscienti delle abilità motorie e relazionali

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Obbiettivo: esaminare le

percezioni uditive dei neonati alle intonazioni materne con la NIRS (spettroscopia a infrarossi che misura l’ossigenazione ed il flusso ematico tissutale cerebrale ).

20 neonati a termine, sani, durante il sonno nella loro culla sottoposti a “motherese” o a un “parlare da adulto”.

Le intonazioni materne

(motherese) aumentano significativamente la funzione cerebrale rispetto al “parlare da adulto”.

Le intonazioni della voce della mamma provocano un aumento del flusso cerebrale della zona orbito- frontale dx.

VARIAZIONE DEL FLUSSO CEREBRALE DEL LOBO FRONTALE

ASSOCIATE ALLE INTONAZIONI VOCALI MATERNE

Y.Saito, S. Aoyama,et al, Arch. Dis. Child. Fetale Neonatal, 2007

Evidenze

scientifiche

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La corteccia prefrontale ha un ruolo unico nel collegare le aree sensoriali della corteccia con quelle sub corticali orientate verso la emotività e la sopravvivenza.

Studi hanno dimostrato come le abilità del lobo frontale possano essere influenzate dal vissuto emozionale dei primi anni di vita.

Il lavoro evidenzia l’importanza del legame affettivo precoce e continuativo nello sviluppo di una area cerebrale implicata nella intelligenza emotiva.

Evidenze

scientifiche

VARIAZIONE DEL FLUSSO CEREBRALE DEL LOBO FRONTALE

ASSOCIATE ALLE INTONAZIONI VOCALI MATERNE

Y.Saito, S. Aoyama,et al, Arch. Dis. Child. Fetale Neonatal, 2007

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Dal 4° al 9°mese

A 4-6 mesi il bambino con autismo ad insorgenza precoce comincia ad essere attratto più dagli oggetti che dai volti e non alterna una chiara attenzione verso la persona (per esempio la madre che gli parla) ad una verso un giocattolo adatto per l’età.

Anche per quanto riguarda lo sviluppo dell’attenzione per gli oggetti, nell’autismo vi è uno sviluppo atipico e dopo il sesto mese capita di notare che sia difficile spostare l’attenzione da un oggetto a l’altro.

Tra i 6 e i 9 mesi non sono capaci di coordinare l’attenzione per gli oggetti e per le persone e non sono interessati ad azioni di gioco condiviso, guardano in modo strano, hanno un tono dell’umore piatto

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Come fare per accorgersene e come fare perché la madre se ne accorga e lo segnali nelle visite successive?

RICERCARE comportamenti anticipatori per es. dal 4°-5° mese apre la bocca quando la madre gli dà da mangiare la frutta con il cucchiaino o dal 7° guarda verso la faccia della mamma quando quest’ultima si sta preparando a dire cucù nascosta dietro le proprie mani. La mancanza di comportamenti anticipatori rappresenta uno dei più forti indicatori di rischio di autismo nel primo anno di vita.

DIMOSTRARE dal 5°- 6° mese, attraverso libri adatti per l’età come “Guarda che faccia” e dopo il 6° mese con il BOEL Test, la normale reazione a queste sollecitazioni che suscitano emozioni e pertanto sguardi espressivi e risposte interattive. La risposta al proprio nome compare di solito dopo l’ottavo mese ed è possibile fare i primi tentativi.

PROMUOVERE Allattamento materno, Nati Per Leggere, Nati per la musica, accudimento abilitativo

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Fissando il volto di chi lo circonda,il bambino impara a decodificare espressioni, umori e intenzioni. i sei volti di bimbo esprimono sei diverse emozioni, cui vengono associate (e trascritte in sei diverse lingue) le corrispondenti espressioni verbali (Eh!Eh!, Ooh!Ooh!, Uff...ecc.). Un chiaro invito a riprodurle con adeguate espressioni facciali e vocali, e favorire così l’istaurarsi di un legame emotivo tra bambino e libro.

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“GUARDA CHE FACCIA” ”VIDEO”

I sei volti di bimbo esprimono sei diverse emozioni, cui vengono associate (e trascritte in sei diverse lingue) le corrispondenti espressioni verbali (Eh!Eh!, Ooh!Ooh!, Uff...ecc.). Un chiaro invito a riprodurle con adeguate espressioni facciali e vocali, e favorire così l’istaurarsi di un legame emotivo tra il bambino il libro e la mamma

Il video dimostra come un libro adatto per l’età possa risultare molto utile nella routine dei BDS e che sicuramente l'introduzione di questo libro precocemente pone l'attenzione del pediatra proprio su come il bambino osserva le immagini, se è attratto più dall’oggetto libro o dai volti dei bambini che hanno curiose espressioni e se alterna sguardi espressivi verso la mamma e verso il pediatra e tutto questo è un indicatore di uno sviluppo adeguato.. C'è poi tutto l'aspetto che riguarda la relazione con il libro e la mamma

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BOEL TEST “VIDEO”

Il video dimostra che sedersi con sonagli bastoncino anelli mobili nelle mani davanti alla mamma ha insegnato ad alcuni di noi un approccio diverso alla visita tradizionale ma principalmente ci ha fatto capire che il saper ascoltare e il saper osservare vale come e spesso di più, che il saper fare. Gli stessi gesti le stesse domande lo stesso approccio tipiche del BOEL opportunamente adattate all’età si possono utilizzare sia prima che dopo il 7°-8° mese

Nella mia esperienza la maggior parte dei casi di perfetta normalità, dà risposte certe e la valutazione risulta completa anche dal punto di vista neuro comportamentale. Al 15°- 18° mese si possono utilizzare il bastoncino rosso e gli anelli che girano anche per valutare l’interesse eccessivo e particolare verso gli oggetti.

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Dal 9° al 12°mese

Nel bambino con autismo ad insorgenza precoce vi è un aumento così eccessivo dell’attenzione verso gli oggetti e disinteresse per ciò che accade intorno a lui tale che anche alla madre risulta difficile condividere un gioco adatto per l’età

Alla fine del primo anno di vita questi bambini sono attratti dagli oggetti in modo significativamente maggiore rispetto a ciò che avviene normalmente. Perciò, a questo punto il difetto di intersoggettività si basa non più solo sul ridotto interesse sociale per i volti ma anche sull’eccessivo interesse per gli oggetti fisici manca il momento magico dell’attenzione condivisa

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Come fare per accorgersene e come fare perché la madre se ne accorga e lo segnali nelle visite successive?

RICERCARE la presenza del pointing, i comportamenti anticipatori come l’imbarazzo difronte agli estranei, la ricerca del volto e dell’abbraccio materno consolatorio, le variazioni delle espressioni quando guardano il pediatra o la madre. La possibilità di consolare e proseguire la visita utilizzando libri adatti per l’età

DIMOSTRARE la corretta risposta al nome, in combinazione con l’attenzione per i volti umani, ricercare il pointing richiestivo e l‘alternanza spontanea di sguardi tra oggetti e persone che aumenta verso i 9 mesi

PROMUOVERE Allattamento materno, Nati Per Leggere, Nati per la musica, accudimento abilitativo

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PRESENZA DEL POINTING UTILIZZANDO IL LANG TEST AL 12° MESE

E RISPOSTA AL NOME “VIDEO”

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Dal 12° al 18°mese

Nel bambino con autismo l’attenzione è molto più sviluppata verso gli stimoli non sociali rispetto agli stimoli sociali

Manca in particolare lo sviluppo dell’attenzione condivisa, abilità che il bambino è in grado di acquisire entro i primi 12 mesi di vita

Ignora gli altri cerca di isolarsi non si sforza di comunicare con gli altri non si sforza di comunicare mediante la voce e la parola

Sono presenti disturbi del tono dell’umore e talvolta iperattività

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Come fare per accorgersene e come fare perché la madre se ne accorga e lo segnali nelle visite successive?

RICERCARE l’attenzione condivisa, il pointing dichiarativo, gli indici di intersoggettività ( espressione

crucciata se sente un bambino piangere) il gioco simbolico ( far finta..) dopo il 12° mese sono capaci di esprimere emozioni più complesse per provocare l’emozione dell’altro, come fare le boccacce, il pagliaccio o fare i dispetti (offrire un oggetto e poi ritirarlo) .

DIMOSTRARE attraverso l’uso di libri adatti per l’età e anche attraverso test non specificatamente studiati come lo StereoTest Lang la normalità del comportamento

PROMUOVERE Allattamento materno, Nati Per Leggere, Nati per la musica, accudimento abilitativo

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STEREOTEST DI LANG 1 “VIDEO”

Il video presenta questo test che è studiato per la valutazione della stereopsi, quindi estremamente utile nella diagnosi dello strabismo. Questo test, destinato a facilitare l'esame del senso stereoscopico nei bambini, è fondato su due principi: i random dots e il reticolo di lenti cilindriche parallele. Vengono presentate tre immagini gatto, automobile, stella che sono visibili solo in visione binoculare.

Nella mia esperienza lo somministro al 10°-15°-18° mese e dopo il 2° anno utilizzo il Lang T. 2

Come si evidenzia dalle immagini del video è possibile valutare sia la presenza del pointing che la relazione

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M-CHAT e BDS del 18° mese *

I pediatri Toscani sono stati sensibilizzati da corsi specifici finalizzati al riconoscimento precoce di autismo

I centri di riferimento Toscani si lamentavano perché le diagnosi delle forme meno evidenti non venivano talvolta fatte e quelle delle forme anche gravi fatte in notevole ritardo

I sintomi di DA ad esordio precoce ( 80% ) sono già presenti al 12° mese mentre quelli ad insorgenza tardiva (20% ) iniziano dopo il 12° mese

A 18 mesi i sintomi di DA ad insorgenza precoce sono più evidenti e quelli ad esordio tardivo sono già chiaramente presenti

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COMPORTAMENTI TIPICI E ATIPICI IN SALA

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M-CHAT NORMALE E A RISCHIO

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La M-CHAT non può sostituirsi al sospetto clinico *

Sarebbe come fermarsi al primo test negativo per la celiachia di fronte al persistere della sintomatologia

Fare molta attenzione alla madre che nasconde talvolta l’evidenza..può capitare che all’interno della famiglia ci sia un componente ( marito ) magari un informatico o un fisico inteligentissimo ma con problemi di relazione come fobie sociali ….

In caso di M-CHAT non a rischio ma serio dubbio clinico inviare a consulenza NPI utilizzando la migliore strategia per comunicare il dubbio

In caso di M-CHAT a rischio ma clinica negativa ripetere M-CHAT associando intervista di Follow-Up e se M-CHAT confermata positiva inviare al NPI anche se clinica sempre negativa

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Conclusione

Il pediatra di famiglia attraverso i BDS dei bambini sani e le numerosissime visite inutili è immerso in una routine di perfetta e talvolta “banale normalità” che può far dimenticare la seguente regola:

“Il momento critico nella diagnosi di una qualsiasi malattia specialmente se rara è considerare che il paziente abbia quel disordine”

Purtroppo i disturbi dello spettro autistico non sono così rari e se aggiungiamo altre atipicità dello sviluppo che al 18° mese potremmo sospettare ( comportamenti iperattivi, ritardi globali dello sviluppo, tratti oppositori, seri disturbi del sonno e/o dell’alimentazione ) la rarità svanisce e obbliga il pediatra ad interventi di prevenzione primaria e secondaria

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Conclusione

Dopo la nascita di un bambino apparentemente sano,

che il pediatra seguirà con un rapporto di fiducia spesso unico, solo un fondato sospetto condurrà ad una consulenza neuropediatrica

Il percorso per costruire questo rapporto di fiducia, e potere avere un ruolo accurato nella diagnosi precoce dei disturbi comportamentali, tra i quali l’autismo, è quello di elaborare una guida all’esecuzione corretta dei bilanci di salute che prevedano test di screening validati e specifici per le potenziali diagnosi di sviluppo atipico che altrimenti potrebbero sfuggire

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Accudimento abilitativo e normalità dello sviluppo psicorelazionale

Il video utilizza un catone animato “L’ ERA GLACIALE I “ per sottolineare l’importanza di un corretto accudimento in un bambino di 12-15 mesi con sviluppo psicomotorio

tipico, sottolineando l’assenza di comportamenti autistici