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Anno 2 - Numero 9 - Settembre 2009 Registrazione Tribunale n. 580 del 21 dicembre 2007 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 335/2003 (conv. in L. 46/2004) art. I, comma I. Roma /Aut. n. 46/2009 - ISSN 1974-3084 La sostenibilità e la riforma PREVIDENZA Lettera aperta alla Regione Lombardia FEDERAZIONE

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Page 1: FEDERAZIONE Lettera aperta alla La sostenibilità Regione ... · petenza nel campo della medicina comportamentale e con esperienze nel campo della divulgazione scientifi-ca. Il corso

Anno 2 - Numero 9 - Settembre 2009Registrazione Tribunale n. 580 del 21 dicembre 2007 - Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 335/2003 (conv. in L. 46/2004) art. I, comma I. Roma /Aut. n. 46/2009 - ISSN 1974-3084

La sostenibilità e la riforma

PREVIDENZA

Lettera aperta alla Regione Lombardia

FEDERAZIONE

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Orari di ricevimentoVia Castelfidardo, 41 - 00185 Roma - Tel 06/492001 Fax 06/49200357 - [email protected]

Martedì e Mercoledì: dalle 8:30 alle 14:00 - dalle 14:45 alle 17:45Lunedì, Giovedì e Venerdì: dalle 8:30 alle 14:00

800 90 23 60• Numero verde gratuito da telefono fisso• Per informazioni di carattere amministrativo, contributivo e previdenziale

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Editoriale › Ecm: è arrivato il momento di cambiaredi Gaetano Penocchio

La Federazione › ”Non sono abbastanza bravo per le consulenze aziendali”di Gaetano Penocchio› La vita liquida di Bauman e… dei veterinaridi Cesare Pierbattisti

La Previdenza › Le reazioni alla riformadi Giorgio Neri› La sostenibilità e le riforme: riassumiamo i fatti di Sabrina Vivian › Il quinto anno della polizza sanitariadi Eleonora De Santis

Ordine del giorno › Veterinari “al fronte”di Giovanni Tel› Le prestazioni sanitarie non sono un chilo di filetto o un paio di scidi Fulvia Ada Rossi› Veterinari in pressing sull’anagrafea cura dei Presidenti degli Ordini del Lazio› L’Ordine di Pistoia è indignatodi Anna Frosini

Intervista › Intervista all’On. Rodolfo Viola› Premio Andersen 2009 a un veterinario

Comunicazione › “Lei non sa chi sono io”!di Michele Lanzi

Spazio aperto› Un grande sindacato per una veterinaria pubblica più forte

Lex veterinaria › La richiesta di risarcimento danni all’Ordine è un diritto dell’iscrittodi Maria Giovanna Trombetta

In 30 giorni › Cronologia del mese trascorsodi Roberta Benini

Caleidoscopio › Giorgio Mellis Cavaliere della Repubblica

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anno 2 n. 9settembre 2009

In copertina: Matrix_cancano di Luca Toscani da Flickr Veterinari Fotografihttp://www.flickr.com/photos/21387977@N07/2076148512/

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editorialeÈ arrivato il momento di cambiare (in verità era arrivato da parecchio): il siste-ma Ecm, nato nel 2002 e mai cresciuto, ha imboccato una strada nuova. Critica-to, accettato e parimenti rifiutato, è anche stato causa di aspri confronti all’in-terno della categoria.

Da un lato chi, nella medicina pubblica, riteneva il sistema affar suo, una sorta di prerogativa-privilegioesclusivo da non estendere ai medici veterinari privati, dall’altro chi rifiutava l’obbligo a piè pari attesoche non può esistere un dovere senza che lo Stato metta tutti nelle stesse condizioni. Da ultimo la po-sizione degli Ordini che, partendo dal dovere deontologico, rifiutavano una veterinaria a due velocità:l’una con l’obbligo di aggiornarsi e l’altra con la facoltà di non farlo.Cernobbio 2009 ha forse chiuso una fase, o almeno ne ha annunciato la fine; l’accreditamento dei providerridurrà gli erogatori di formazione oggi privi di una qualsiasi selezione. L’accreditamento dovrebbe corri-spondere alla dismissione dei referee che, con qualche meritevole eccezione, hanno caratterizzato negati-vamente il precedente periodo storico, collezionando una incredibile serie di errori e materializzando un in-sieme di veti, testimoni delle difficoltà in cui si muove una categoria ricca di pari contenuti e problemi.Vedrà la luce, con l’abituale straordinario ritardo, la formazione a distanza, nata da tempo in Lombardia fi-glia di un sistema più vitale, bloccata a livello nazionale dalle vicende che hanno visto Stato e Regioni con-fliggere per il governo del sistema, prima di confluire in quel coordinamento tecnico che ha sancito con lafine delle ostilità, l’avvio di una nuova era. Il Forum di Cernobbio in verità non ha portato nulla di nuovo esi è limitato a mettere in relazione la Commissione con gli erogatori e gli utilizzatori. Le novità annunciatehanno bisogno di regole di esercizio che sono in allestimento e di questo parleremo fra qualche mese. E veniamo a noi che vogliamo entrare a pieno titolo nella governance del sistema. Il nostro ruolo nellasocietà e le nostre carriere dovrebbero essere legate alle competenze ed alla conseguente capacità dimigliorare le nostre attività professionali e di modificare i nostri comportamenti. Alla professione l’o-biettivo di riconquistare una capacità pubblica di proposta che incroci i temi vitali del Paese ben oltre le“nicchie corporative”. Le categorie economiche di questo Paese inseguono la politica per ottenere van-taggi. In questo quadro i giovani si trovano sempre più schiacciati da mercati ormai chiusi e statici, ri-spetto ai quali le liberalizzazioni si sono dimostrate fallimentari.È impensabile che nei prossimi anni possa sopravvivere il modello formativo che ha caratterizzato le pro-fessioni nel passato, ma sarà necessario creare professionisti aggiornati caratterizzati da specializzazio-ne e multidisciplinarietà. Ciò non può essere imposto da leggi, ma nasce dalle nostre intuizioni ed ini-ziative. Per favorire questo processo la politica ha un solo modo: valorizzare la formazione e la compe-tenza, che sono la migliore garanzia per il consumatore ed elaborare al più presto un modello giuridi-co che possa favorire e consentire l’aggregazione professionale.È tempo che la nostra professione, in qualche occasione avvitata su se stessa e che sconta visioni spessoattente alla autoconservazione, si arricchisca di dinamismo. I giovani non attendano ciò che non arriveràmai, ma si mettano in gioco per modificare la struttura della nostra professione.

Gaetano PenocchioPresidente Fnovi

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Inizia così la lettera che il Collega MauroGardin ci scrive il 5 agosto: “Purtroppo ven-go a conoscenza della necessità di una integra-zione del curriculum solo ora! Probabilmente ètardi, ma il mio rammarico non sta tanto nel-l’aver perso l’occasione di operare come con-sulente, per quest’anno, nell’ambito della con-dizionalità nella Regione Lombardia, quantonel vederci trattati come scomodi “competenticompetitori” da abbattere nel solo terreno di

sfida sul quale gli enti pubblici sono veramen-te preparati, quello della guerra a colpi di pez-zi di carta che dimostrino qualcosa. Ma cosadevono dimostrare? Esperienza? Che cosa in-tendono per esperienza?”.Secondo la Fnovi, Gardin ha tutte le ragio-ni per protestare la sua esclusione dallostaff tecnico di Fondagri, dovuta (secondol’istruttoria degli uffici regionali) alla“mancanza di esperienza lavorativa”.Alla Regione non è bastata nemmeno la quali-fica di “Auditor in condizionalità ambientale egestione sostenibile delle imprese agro zootec-niche”: “La mia qualifica - protesta Gardin - èriconosciuta dal Ministero del Lavoro, ho stu-diato a fondo la condizionalità e simulato nu-merose consulenze aziendali (per applicare lavasta teoria), ho elaborato una tesi sulla condi-zionalità riferita agli obblighi specifici delleaziende zootecniche, per dirla schietta, mi so-no fatto un mazzo tanto, però il fatto che so-no iscritto all’ordine solo dal 2006 e che ho la-vorato senza guadagnare ma per imparare, af-fiancando colleghi, mi penalizza in manieraumiliante! E nel frattempo nel vero terreno dibattaglia dell’allevamento chi ci va?”. “Noidobbiamo quantificare a quanto ammonta lanostra bravura - scrive il Collega - per poterfornire un servizio nuovo, ambizioso e soprat-tutto carico di soldi. Io però non sono bravo.No, non sono bravo perché, secondo gli entiregionali che emanano bandi e favori, io nonho esperienza”.Il Mipaaf e l’Antitrust hanno riconosciutoche i medici veterinari (e le professioni rappre-sentate da Fondagri) hanno già tutte le compe-

“Non sono abbastanza bravoper le consulenze aziendali”

Dopo l’esclusione di un collega “per mancanza di esperienza”, la Fnovi hascritto una lettera aperta all’Assessorato all’Agricoltura della Lombardia. In at-tesa che il Consiglio di Stato dica l’ultima parola, l’Assessore Ferrazzi rispon-de con parole di “distensione”. E Fondagri si prepara: nello staff tecnico intempi rapidi.

di Gaetano Penocchio*

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tenze necessarie e la giurisprudenza, in variesedi amministrative (Tar Lombardia compreso),ha escluso la pretesa di requisiti curriculariaggiuntivi, come appunto le esperienze pre-gresse di consulenza aziendale.Ma il Consiglio di Stato (aprile 2009) ha accol-to parzialmente l’istanza cautelare della Lom-bardia, così che questa ha ritenuto, in attesadella sentenza di merito, di poter dar cor-so alle proprie procedure di riconoscimen-to (e quindi di escludere il collega, malgrado lapronuncia del Tar). Non siamo d’accordo conquesta interpretazione dell’ordinanza del Con-siglio di Stato e lo avevamo fatto sapere alla Di-rezione generale agricoltura della Lombardiagià nel maggio scorso.Ho quindi firmato una lettera aperta al-l’Assessore all’Agricoltura della RegioneLombardia, Luca Ferrazzi. Ai primi di settem-bre, gli scrivevo che “la testimonianza del dot-tor Mauro Gardin, dimostra che le Regioni, a

torto, non credono nella crescita dell’agricoltu-ra e dell’allevamento tramite il sistema delleconsulenze aziendali”.L’Assessore Ferrazzi non si è fatto attende-re ed ha offerto un’apertura (v. box) cheva sicuramente apprezzata, anche se l’As-sessorato conferma una lettura dell’ordinanzadel Consiglio di Stato diversa dalla nostra.Intanto, Fondagri ha già messo in moto imeccanismi più idonei (qualifiche e affian-camenti) per fare in modo che Gardin, ecome lui tutti i professionisti che aspiranoalle consulenze, possano entrare nel siste-ma in tempi rapidi, “recuperando” in tempibrevi quel presunto deficit di preparazione chela Regione vorrebbe colmato in ben tre anni diesperienza. Quasi un’altra laurea… Se la sen-tenza di merito ci darà ragione gli esclusichiederanno di essere indennizzati.

*Presidente Fnovi

CANE IMPEGNATIVO? DALLA FNOVI IL “PATENTINO”

Sulla base dei vigenti obblighi di legge e volendo inco-raggiare la cultura del possesso responsabile, la Fnoviha realizzato un corso formativo rivolto ai pro-prietari di cani, il cosiddetto “patentino”. Il corsoè il frutto di un gruppo di lavoro attivato e coordinatodalla Fnovi, composto da colleghi di comprovata com-petenza nel campo della medicina comportamentale econ esperienze nel campo della divulgazione scientifi-ca. Il corso è stato realizzato con la collaborazione del

Ministero della Salute e delle Politiche Sociali che, attraverso la sua Direzione Generaledi Sanità Animale e del Farmaco Veterinario, ha seguito attentamente il nostro lavoro.Non si può qui tacere del fatto che la responsabilizzazione del proprietario di cani, qua-le fondamento della prevenzione delle aggressioni e della tutela dell’incolumità pubbli-ca, è entrata nel corpus giuridico grazie al Sottosegretario alla Salute Francesca Martini.Dopo anni di black list, Francesca Martini ha impresso una svolta culturale alla legisla-zione e dato credito alla veterinaria e alla medicina comportamentale in particolare. LaFnovi ringrazia il Sottosegretario di questo riconoscimento e, a nome della ca-tegoria, manterrà l’impegno di profondere ogni sforzo affinché il rapporto uo-mo-animale venga correttamente valorizzato. Un particolare ringraziamento va aicolleghi che hanno messo il loro sapere al servizio di un progetto di profondo significa-to sociale e culturale. Il corso formativo per proprietari di cani è disponibile in formatocartaceo e sarà integrato da un Cd didattico.

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LA RISPOSTA DELL’ASSESSORE FERRAZZI

La Direzione Generale Agricoltura della Regione Lombardia,nel realizzare il sistema di consulenza aziendale previsto dalla nor-mativa comunitaria si è preoccupata di mettere a disposizione del-l’utenza agricola tecnici consulenti di comprovata esperienza e af-fidabilità nelle prestazioni in merito agli ambiti di consulenza defi-niti dal Reg, Ce 1698/2005, in modo da garantire un’elevata qua-lità di servizio, in considerazione anche della professionalità checaratterizza le imprese agricole lombarde.Seguendo le indicazioni dell’art. 15 del Reg. Ce 1974/2006 sonostati pertanto definiti i requisiti per il riconoscimento dei soggettierogatori di servizi di consulenza aziendale, prevedendo, in parti-

colare per i componenti lo staff tecnico alcuni requisiti aggiuntivi all’iscrizione ai rispettivialbi professionali: un’esperienza lavorativa almeno triennale nel campo della consulenzaaziendale relativamente agli ambiti stabiliti dal Reg. Ce 1698/2005 e la partecipazione a ini-ziative formative nelle stesse materie.La sentenza del Tar della Lombardia n. 5963 del 10/12/2008 ha accolto il ricorso della Fe-derazione da Lei rappresentata, disponendo l’annullamento dei provvedimenti regionaliinerenti il riconoscimento dei soggetti erogatori di servizi di consulenza aziendale nelle par-ti in cui prevedono per i componenti lo staff tecnico requisiti aggiuntivi all’iscrizione agli al-bi professionali. Il Consiglio di Stato, come certamente saprà, ha però accolto l’istanza cau-telare presentata dalla Regione Lombardia e con ordinanza n. 2187 del 28/04/2009 ha so-speso l’efficacia della sentenza impugnata.In forza di tale pronunciamento, la nostra Avvocatura ritiene che sia legittimo appli-care integralmente le procedure di riconoscimento dei soggetti erogatori di servi-zi di consulenza aziendale di cui al bando approvato con decreto dirigenziale n.5348/2008. Per quanto riguarda la lettera aperta del Dr. Mauro Gardin, i miei Uffici riferi-scono che la Fondazione Servizi Consulenza in Agricoltura (Fondagri), che legge per cono-scenza, in sede di domanda di riconoscimento aveva inserito il Dr. Gardin nel proprio stafftecnico.A seguito di istruttoria è stata riconosciuta l’attività formativa in tema di condizionalità, macontestata, sia per tipologia che per durata, la mancanza di esperienza lavorativa nell’am-bito della consulenza aziendale. Fondagri ha preso atto di tale situazione ammettendo, co-sì come per altri tecnici, la mancanza per il Dr Gardin del requisito dell’esperienza lavorati-va prevista dal bando di riconoscimento, escludendo lo stesso dallo staff tecnico della Fon-dazione.Mi preme comunque precisarLe che, coerentemente con quanto esposto, non si tratta diuna esclusione definitiva, in quanto il Dr. Gardin, non appena maturata l’esperienza la-vorativa richiesta, avvalendosi eventualmente anche della possibilità di affiancamento aduno o più operatori dello staff tecnico, potrà essere ammesso a far parte dello staff tecni-co di Fondagri e a operare nell’ambito della consulenza aziendale.

(Lettera del 22 settembre 2009 al Presidente della Fnovi, a firma dell’Assessore all’Agricoltura della Lombardia, Luca Daniel Ferrazzi)

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La vita liquida di Bauman e… dei veterinari

La corsa frenetica a consumare cercando di evitare di essere consumati. La ve-locità più che la durata. La novità come valore superiore alla durevolezza. Leriflessioni del filosofo Bauman parlano anche di noi.

Alcuni giorni orso-no, parlando conun giovane laurea-to, ho casualmenteaccennato all’usodello stetoscopio edel plessimetro coni quali dovevamo pre-sentarci alle esercita-zioni di semeioticamedica nel corso del-le quali una stanchis-sima vacca o un infe-lice cavallo si sotto-ponevano pazienti al-le nostre manovrediagnostiche, basate

esclusivamente sull’uso dei sensi ed ormai inse-rite in una centenaria tradizione veterinaria peri più obsoleta. Che tristezza! Guardando gliocchi perplessi del giovane collega, avvezzo aben altre procedure diagnostiche strumentaliin continua evoluzione, mi veniva in mente ilpensiero espresso da Zygmunt Bauman, so-ciologo e filosofo britannico di origini ebraiche,nella sua opera “La vita Liquida”.

La vita che oggi viviamo può essere definita li-quida perché, proprio come accade nei liquidi,costantemente in movimento ed in divenire: lesituazioni in cui gli individui sono chiamati avivere si modificano con sempre maggiore ra-pidità rispetto alla capacità d’adattamento de-gli individui stessi. Secondo questo punto divista, gli individui non possono concretizzare ipropri risultati in beni duraturi: in un attimo le

attività si trasformano in passività e le capacitàin incapacità.Le condizioni in cui si opera, e le strategie for-mulate in risposta alle condizioni, invecchianorapidamente e sono obsolete spesso prima chegli attori abbiano avuto l’opportunità di ap-prenderle correttamente. Diventa quindi ri-schioso trarre lezioni dall’esperienza e fare af-fidamento su strategie e tecniche di successoadottate nel passato …

Al di là di queste osservazioni di natura fi-losofica, non credo che la vita liquida siaestranea alla crisi di tutte le professioni,compresa la nostra ovviamente, ed è sinto-matica la sensazione di sentirsi continuamentein guerra con il tempo. Provate a pensare allarapidità con la quale le conoscenze mediche esoprattutto la tecnologia avanzano. Un qual-siasi evento ECM diviene superato in tempibrevissimi. Pensate, di conseguenza, a come èfacile finire fra i rifiuti. E la paura provoca ine-vitabilmente omologazione si diviene semprepiù “uguali”, si utilizzano protocolli stan-dardizzati che escludono qualsiasi formadi scelta individuale a livello diagnostico eterapeutico esautorando i nostri sensi e ren-dendo obsoleta la semeiotica classica. Lungida me qualsiasi nostalgia del passato, ilprogresso è necessario ed inevitabile; lemie sono solo considerazioni di ordine ge-nerale che mi inducono a non invidiare igiovani che iniziano ora la loro nuotatanella vita liquida.

*Consigliere Fnovi

di Cesare Pierbattisti*

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Come di consueto anche questa volta si èripetuto puntualmente l’evento a cui tuttii Delegati sono abituati e peraltro prepa-rati: la critica.Ciò si verifica tradizionalmente, e per certi ver-si comprensibilmente, quando l’iscritto vienemesso davanti alla prospettiva di un esborsoche a seconda dei casi può essere imprevistonei tempi (scadenze), nei modi (pagamento inunica soluzione) o nei termini quantitativi (au-mento). Prova ne sia che generalmente talicomportamenti vengono messi in atto dal ve-terinario contribuente mentre non si hannonotizie di analoghe proteste da parte dei pen-sionati dell’Ente se si eccettuano casi margina-li riferiti per esempio all’aumento della tassa-zione dei redditi da pensione conseguente alloro cumulo per disposizione dalle leggi fiscali.In questo caso le rimostranze hanno riguarda-to la riforma dell’Enpav che prevede un gra-duale aumento sia dei contributi che dei requi-siti per maturare il diritto alla pensione. Dettoin estrema sintesi infatti la riforma recen-temente varata dall’Enpav prevede che sipaghi qualcosa di più per ottenere qualco-sa di meno. La mia sensazione è che alla pla-tea degli iscritti il presente, associabile all’au-mento contributivo, venga metabolizzato conmolta più difficoltà del futuro, individuabilenell’allontanamento del momento in cui si po-trà andare in quiescenza oppure nella riduzio-ne dell’entità dell’assegno pensionistico qualo-ra si decida di anticipare il momento della pen-sione.La critica, che tipicamente si realizza alcunevolte sotto forma di composta e proficua ri-chiesta di informazioni, altre volte di protestapiù o meno accesa e distruttiva, comporta un

notevole impegno per i Delegati che semprepiù numerosi (lo scrivo con immensa soddisfa-zione) intervengono nel dibattito per ristabilirei termini esatti della situazione, dimostrandocosì un impegno, una dedizione, una coesionee una competenza che nel corso degli anni ècresciuta enormemente. Ho voluto raccogliere alcune delle obiezio-ni, tra quelle che mi sono giunte all’orec-chio, che ritengo maggiormente emblema-tiche e quindi meritevoli di precisazione. Achi obietterà che si tratta di cose già dette vor-rei rispondere che se c’è ancora chi le chiedeallora un ripasso non può che risultare utile.Sull’entità del contributo soggettivo le mag-giori perplessità riguardano l’opportunità di unaumento di otto punti. A questo proposito bi-sogna però dire che l’aliquota del 18% saràraggiunta in 16 anni (e quindi nel 2025 se, co-me previsto, la riforma partirà nel 2010) e che

Le reazioni alla riformaLa riforma previdenziale è un ottimo banco di prova per dimostrare che l’im-pegno e la competenza dei Delegati provinciali sono enormemente cresciuti.Gli iscritti vogliono capire, discutere e anche criticare. Le obiezioni e i dubbivanno analizzati per una corretta comprensione della riforma.

di Giorgio Neri*

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ci sarà tutto il tempo per gli iscritti di prenderegli opportuni accorgimenti per fare fronte a ta-le esborso che, lo ricordo, in termini di incre-mento annuo corrisponde a 5 € ogni 1000 €di reddito.Da questa problematica ne discende diretta-mente un’altra che considera anche la diminu-zione delle aliquote di rendimento delle pen-sioni, ovvero di quei coefficienti che vengonoutilizzati per il calcolo dell’entità dell’assegnopensionistico. È ancora conveniente la pen-sione Enpav rispetto ad altre forme previ-denziali o di investimento? Per rispondere aquesta domanda bisogna partire da un datoessenziale: a fronte di una contribuzione del18% (a regime) l’Enpav erogherà pensioni chesi attesteranno sul 60% circa delle medie deiredditi dichiarati. Ebbene, i lavoratori dipen-denti che pagano alla previdenza pubblicacontributi previdenziali pari al 33% benefice-ranno di una pensione che si stima inferiore al50% del loro reddito. E lo stesso penso si po-trebbe dire, in proporzione ai contributi versa-ti, anche per le altre casse che adottano, diver-samente dall’Enpav, il ben più penalizzantemetodo contributivo per il calcolo della pensio-ne. Per quanto riguarda il paragone con le for-me previdenziali assicurative penso basti ricor-dare che già la previdenza modulare Enpav,che risulta meno conveniente della pensionebase a causa del metodo di calcolo di tipo con-tributivo, dalle simulazioni effettuate risulta of-frire un rendimento quasi doppio delle prime.Mentre coloro che sostengono (o sosteneva-no?) la maggior convenienza di un investimen-to “fai da te” sui mercati azionari ed obbliga-zionari sono convinto che la dolorosa rispostal’abbiano già avuta.È peraltro certamente fuori di dubbio che coni meccanismi pre-riforma l’“investimento incontributi” risultava ancora più conveniente sesi pensa che l’iscritto recuperava l’intera contri-buzione versata nel corso della vita in circa 5annualità di pensione (a fronte di una pensio-ne erogata mediamente per una quindicinad’anni se si comprende anche la reversibilità) oaddirittura in due anni se si considerano colo-

ro che hanno beneficiato della possibilità diadeguamento successivo alla riforma del 1991. Ma non si può dimenticare che tale convenien-za risulta essere unidirezionale nel senso che afronte di chi ne beneficia ci sarà sempre coluiche tali benefici dovrà pagarli coi propri contri-buti. Cosa che peraltro avverrà puntualmenteanche in questa occasione stante il meccani-smo del pro rata che consentirà agli aventi di-ritto di vedersi riconosciuti da parte dell’Enpavi parametri di calcolo della pensione vigenti almomento in cui è avvenuta la contribuzione.L’ultimo motivo di contestazione di cui vorreiparlare riguarda l’età anagrafica in cui si po-trà maturare il diritto alla pensione. Ha infatticreato malumori il messaggio, erroneamenterecepito in termini eccessivamente semplificati,secondo cui si dovrà andare in pensione a 68anni, oppure oltre i 60 anni ma scontando unadecurtazione percentuale dell’assegno pensio-nistico. In realtà ciò corrisponde solo in parte alvero. Tale particolarità della norma infatti si ri-volge principalmente ai colleghi che ritengano,per la natura del lavoro svolto, di non poterproseguire l’attività a pieno regime fino ad etàavanzata. Essendo infatti stato eliminato l’ob-bligo di cancellazione dall’Ordine professiona-le, costoro avrebbero la possibilità di beneficia-re anticipatamente della pensione continuan-do a svolgere un’attività ridotta, compensandoin questo modo le minori entrate derivanti dal-la pensione. E continuando a contribuire al-l’Enpav beneficiando così alle scadenze prefis-sate di incrementi dell’assegno pensionistico.Ciò che mi sembra non sia stato recepitodagli iscritti è invece che la norma prevedeanche la possibilità di andare in quiescen-za, senza subire alcuna penalizzazionedella pensione, con 40 anni di anzianitàcontributiva e almeno 60 anni di anzianitàanagrafica. Per modo che un collega che sifosse iscritto all’Enpav a 25 anni avrebbe dirit-to alla pensione piena a 65 anni di età, mentrese avesse optato per il riscatto degli anni di lau-rea tale momento verrebbe anticipato addirit-tura al compimento del 60° anno.

*Delegato Enpav, Novara

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All’inizio del mese di settembre, sono sta-ti pubblicati sulla stampa nazionale alcuniarticoli che hanno diffuso un’immagine falsatadella salute finanziaria delle Casse Previdenzia-li dei Professionisti, dandone per certo l’immi-nente commissariamento e generando un in-giustificato clima allarmistico. Vediamo di ri-mettere in fila i fatti e di chiarirli.

La finanziaria del 2007 ha chiesto alle Casse diverificare la sostenibilità del sistema a trent’an-ni, attraverso la stesura dei Bilanci Tecnici daredigersi con periodicità almeno triennale, co-me previsto dal decreto legislativo n.509/1994. Per quanto riguarda l’Enpav, il Bi-lancio Tecnico elaborato con i dati aggiornati al31 dicembre 2006, come richiesto dai Ministe-ri vigilanti, ha messo in evidenza il limite dellasostenibilità della gestione economico-finan-ziaria dell’Ente, che, seppur garantita per l’o-rizzonte temporale minimo di 30 anni richiestoper legge, necessitava di un intervento di rifor-

ma strutturale, sia dal lato dei contributi, chedelle prestazioni pensionistiche.L’Enpav ha dunque avviato un lungo e me-ditato iter di formulazione prima, e di ap-provazione poi, di un articolato disegno diriforma del sistema che, dopo essere stato de-liberato dall’ultima Assemblea Nazionale dei De-legati del 13 Giugno u.s. con voto quasi unani-me (un solo voto contrario e tre astenuti), è at-tualmente in attesa di approvazione da parte deiMinisteri vigilanti ai quali il documento è sta-to consegnato il successivo 13 luglio.

L’Enpav è quindi in attesa di tale approvazioneper poter concretamente mettere in atto lariforma che porterà la Cassa ad essere finan-ziariamente sostenibile per un tempo virtual-mente illimitato. Totalmente fuori luogo,quindi, il richiamo alla crisi delle Casse pa-ventata negli articoli in questione, nei qua-li viene rappresentata una situazione che saràprofondamente trasformata con l’applicazionedelle riforme che le diverse Casse hanno sotto-posto, alcune da molto tempo, all’approvazio-ne dei Ministeri.Anche Alberto Brambilla, Presidente del Nu-cleo di Valutazione della Spesa Previdenziale,ha relazionato sulla questione, in un’intervistapubblicata sul Sole 24 Ore del 3 settembre.Brambilla ha sottolineato come le proiezioniderivanti dai Bilanci attuariali presentatidalle Casse vadano interamente riviste al-la luce dei disegni di riforma presentati aiMinisteri vigilanti per l’approvazione definitiva:“Non c’è alcun rischio di commissariamento.L’obiettivo è fornire strumenti efficaci di moni-toraggio alle Casse, in modo che le riformepossano essere messe in campo con tempesti-

La sostenibilità e le riforme:riassumiamo i fatti

Convocate dal Ministro Sacconi, le Casse di previdenza sono state rassicura-te: al Ministero del Lavoro non si mette in dubbio la loro autonomia. Anzi, sivuole accelerare l’esame delle riforme. Quella dell’Enpav è già sul tavolo delWelfare e punta ad una sostenibilità virtualmente illimitata.

di Sabrina Vivian

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vità. Sono un sostenitore dell’autonomia delleCasse, così come lo è il Ministro Sacconi. LeCasse devono essere virtuose, ma occorre an-che metterle in condizioni di esercitare la lorofunzione.”Il Ministro Sacconi ha poi convocato il 17 set-tembre i Presidenti di tutte le Casse in una riu-nione che servisse da confronto chiarificatore.L’incontro ha avuto esito pienamente po-sitivo. Il Ministro ha assicurato l’intenzione diaccelerare l’iter di approvazione dei disegni diriforma presentati dalle Casse e ha motivato ilritardo ministeriale spiegando come il nullaosta dei Ministeri, essendo gli stessi inseriti inuna rete istituzionale, debba formarsi sulla ba-se dell’approvazione di altri organi.

Il nostro auspicio è che l’intero procedi-mento possa concludersi in tempi brevie si possa passare alla concreta operati-vità degli interventi studiati per il riequi-librio del sistema.

Bilancio tecnico standard Anno in cui il Anno in cui il Anno di1° saldo previdenziale 1° saldo di bilancio annullamento

risulta negativo risulta negativo del patrimonio

2022 2025 2038

Effetti della riforma Anno in cui il Anno in cui il Anno disul Bilancio tecnico* 1° saldo previdenziale 1° saldo di bilancio annullamento

risulta negativo risulta negativo del patrimonio

2030 2042mai nei 50 anni di

osservazione (2056)

*La riforma è in attesa di approvazione da parte dei Ministeri vigilanti

I DATI DELL’ENPAV

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aPer quest’anno, la compagnia assicurativa èstata individuata attraverso una proceduradi gara europea, indetta nel rispetto della nor-mativa che disciplina l’affidamento dei contrattinel settore pubblico. La copertura è operativadal 30 settembre 2009 al 30 settembre 2010.Come in passato, per l’iscritto la copertura delPiano Sanitario Base è automatica ed è a caricodell’Ente, mentre il pensionato o il cancellatodall’Enpav iscritto all’Ordine possono decidere diaderire versando il relativo premio. Il veterinariopuò inoltre scegliere di estendere le prestazioniai componenti del proprio nucleo familiare, as-sumendosene il relativo onere.Iscritti, pensionati e cancellati hanno inoltre fa-

coltà di ampliare la copertura base aderendo, aproprie spese, al Piano Sanitario Integrativo.Anche in tal caso è possibile l’estensione al nu-cleo familiare, a condizione peraltro che vi ab-bia aderito l’associato e che anche la PolizzaBase sia stata estesa al nucleo familiare.

INFORMAZIONI GENERALI

La polizza prevede tre diverse modalità diprestazioni da parte della Compagnia assi-curativa.1. Assistenza diretta - Tale forma di copertu-ra presenta il vantaggio per il beneficiario di

Il quinto anno della polizza sanitariaÈ operativa dal 30 settembre la polizza sanitaria di Unisalute. Per il quinto an-no consecutivo la polizza garantisce la copertura sanitaria per gli associati En-pav. Per aderire c’è tempo fino al 30 ottobre.

di Eleonora De Santis*

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non dover sostenere immediatamente dei costi(ad eccezione di alcune franchigie). In tali casila prestazione viene effettuata presso unastruttura convenzionata e con medici conven-zionati con Unisalute, che provvede al paga-mento delle spese direttamente alla struttura.2. Assistenza rimborsuale - In caso di utilizzodi una struttura non convenzionata con Unisa-lute, l’assicurato anticipa l’importo della presta-zione e procede successivamente alla richiestadi rimborso delle spese sostenute. La coperturarimborsuale prevede alcuni scoperti e franchigiea seconda delle singole prestazioni.3. Servizio Sanitario Nazionale - Nel caso in

cui l’assicurato decida diutilizzare strutture del Ser-vizio Sanitario Nazionale ostrutture private dallo stes-so accreditate, il Piano Sa-nitario prevede in alterna-tiva due soluzioni per il re-cupero delle spese effet-tuate: rimborso integraledei costi sostenuti per trat-tamento alberghiero o perticket sanitari, secondo i li-miti previsti nella polizza;corresponsione di un’in-dennità sostitutiva giorna-lieria in caso di ricovero.

L’iscritto che intenda estendere la coper-tura del Piano Sanitario Base al proprionucleo familiare o il pensionato o cancel-lato Enpav che intendano acquisirne latitolarità per se stessi, ed eventualmenteper il proprio nucleo familiare, devonoinoltrare il modulo ricevuto da Unisalu-te, unitamente alla copia del versamentodel relativo premio, entro il termine del30 ottobre 2009. Stessa scadenza e mo-dalità per quanto concerne anche l’ade-sione al Piano Sanitario Integrativo.

Rientrano nel nucleo familiare assicurabileil coniuge o il convivente more-uxorio ed ifigli fino al compimento dei 30 anni di età,conviventi o non conviventi, purché fiscalmen-te a carico o nei confronti dei quali vi sia l’ob-bligo del mantenimento.Per l’iscritto non è previsto alcun limite di età,mentre per il pensionato, il cancellato dall’Enteed il coniuge o convivente more-uxorio è fissa-to un limite di età di 85 anni.L’adesione al Piano Integrativo, dà la possibilitàdi detrarre, in sede di dichiarazione dei reddi-ti, il 19% del contributo versato, sino ad unmassimo di 1.291,14 euro annui.

LE PRESTAZIONI

Le prestazioni garantite sono rimaste sostan-zialmente invariate, a parte la copertura previ-sta in caso di diagnosi di brucellosi che è statacorrelata all’inattività professionale dovuta allapatologia in questione.

I PREMI

Piano Sanitario Base - Per l’iscritto la copertura è automa-tica e gratuita.Il pensionato o il cancellato Enpav che intendano acquistareil Piano Sanitario Base dovranno corrispondere ad Unisalu-te un premio di 41,06 euro.Per l’estensione al nucleo familiare, il premio annuale è di57,30 euro.Per l’adesione al Piano Sanitario Integrativo sono dovuti iseguenti premi:per l’iscritto 444,00 europer il pensionato o cancellato Enpav 544,00 europer il coniuge 367,00 europer ciascun figlio 248,00 euro

NOVITÀ 2009:

Somma di euro 1.500,00 in caso di diagno-si di brucellosi ed erogazione di ulteriori eu-ro 1.500,00 per ogni mese in cui l’iscrittonon potrà svolgere la propria attività pro-fessionale, fino ad un massimo di 9 mesi.

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Nel dettaglio, il Piano Base prevede la coper-tura delle spese relative a:• Ricovero per Grande Intervento Chirurgi-

co e Grave Evento Morboso • Brucellosi (garanzia operante per il solo

veterinario)• Indennità in caso di invalidità perma-

nente (garanzia operante per il solo ve-terinario) causata da malattie legate all’e-sercizio della professione (la polizza prevedeal riguardo un elenco di patologie)

• Cure oncologiche• Ospedalizzazione domiciliare in alternati-

va al post ricovero, a seguito di ricovero perGrande Intervento Chirurgico o Grave Even-to Morboso (erogata tramite il personaledella rete convenzionata con Unisalute)

• Prestazioni di Alta Specializzazione (es.amniocentesi, MOC, ECG)

• Prevenzione odontoiatrica che compren-de una visita di controllo annuale e l’ablazio-ne del tartaro presso i centri convenzionati.

• Grandi Interventi chirurgici odontoiatrici• Cure dentarie da infortunio• Indennità per Ricovero con intervento

chirurgico diverso dal Grande Intervento• Disagio economico derivante da grave ma-

lattia o grave infortunio che provochi all’iscrit-to l’impossibilità di esercitare la professione inmodo proficuo per almeno quattro mesi

• Diagnosi comparativa/Ricerca del medi-co più competente

• Servizi di Consulenza

Il Piano Integrativo prevede la copertura del-le spese relative a:• Ricovero in istituto di cura con o senza in-

tervento chirurgico (diverso dai grandi inter-venti chirurgici o gravi eventi morbosi)

• Parto (naturale o cesareo) e aborto tera-peutico. Per il parto cesareo la prestazione ègarantita fino ad un massimo di 6.000,00euro annui per nucleo familiare, sia in strut-ture convenzionate che in strutture non con-venzionate. In caso di parto naturale o abor-to terapeutico il massimale rimborsabile èpari a 3.000,00 euro.

• Visite specialistiche e accertamenti dia-gnostici (con esclusione delle visite pediatri-che e delle visite e degli accertamenti odon-toiatrici ed ortodontici). Il pagamento delleprestazioni è integrale e diretto presso lestrutture sanitarie convenzionate; a caricodell’associato per il 25% con un minimo nonindennizzabile di 50 euro per ogni visita oaccertamento presso le strutture non con-

NOVITÀ 2009:

il massimale annuo è stato raddoppiato edè pari a 400.000,00 euro per persona per icasi di Ricovero per grande intervento chi-rurgico o grave evento morboso. Il massi-male è stato aumentato a 200.000,00 europer persona in caso di ricovero per interven-to chirurgico diverso dal grande intervento.In caso di estensione della copertura al nu-cleo familiare i suddetti massimali annuisono da intendersi per nucleo.In caso di utilizzo di strutture non con-venzionate è stato dimezzato al 10% loscoperto delle spese che restano a caricodell’assicurato ed è stata aumentata a100,00 euro la somma giornaliera rimbor-sabile per la retta di vitto e pernotta-mento dell’accompagnatore.È stata allungata a 120 giorni la copertu-ra assicurativa per i periodi di pre e postricovero.Per l’assistenza infermieristica privataè stata elevata a 100,00 euro la garanziagiornaliera per un massimo di 30 giorni perricovero.

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NUMERO VERDE 800 01 66 22

In caso di utilizzo della polizza sanitaria oc-corre rivolgersi preventivamente alla Cen-trale Operativa di Unisalute. La CentraleOperativa di Unisalute è a disposizione alNumero Verde 800 01 66 22, per confer-mare la copertura assicurativa delle presta-zioni richieste e fornire informazioni detta-gliate in merito ai Centri convenzionati edai medici che hanno aderito alla Conven-zione. Le condizioni di polizza relative aiPiani Sanitari 2009/2010, la modulisticaper potervi aderire ed altre informazionisono disponibili sul sito dell’Ente:www.enpav.it.

venzionate. Il massimale annuo a disposizio-ne è pari a 750,00 euro per il solo associato,corrisponde a 1.200,00 euro in caso diestensione al nucleo familiare.

• Day hospital chirurgico e medico• Intervento chirurgico ambulatoriale• Trattamenti fisioterapici riabilitativi in se-

guito ad infortunio. Il pagamento delle pre-stazioni è integrale e diretto presso le struttu-re sanitarie convenzionate; a carico dell’asso-ciato per il 25% con un minimo non inden-nizzabile di 70 euro per ogni fattura o ciclo diterapia presso le strutture non convenziona-te. Il massimale annuo a disposizione per ilnucleo familiare è pari a 500,00 euro.

• Check up di prevenzione (presso le strut-ture sanitarie convenzionate).

*Dirigente Direzione Studi Enpav

PROSSIME SCADENZE

31 OTTOBRE 2009 Presentazione del Modello 1/2009 (redditi prodotti nell’anno2008)Presentazione del Modello 2/2009 (eventuale adesione allapensione modulare)

Modalità di presentazione: i Modelli, debitamente compilati e sottoscritti, potranno esse-re inviati:• a mezzo raccomandata semplice a: ENTE NAZIONALE DI PREVIDENZA ED ASSISTENZA VE-

TERINARI, C/O BANCA POPOLARE DI SONDRIO UFFICIO TESORERIE ENTI, P.zza Garibaldi,16 - 23100 Sondrio.

• a mezzo fax, al numero messo a disposizione dalla Banca Popolare di Sondrio, 0342 –200877;

• per via telematica, registrandosi “all’area iscritti” del sito Internet dell’Ente www.enpav.ite accedendo al collegamento relativo alla trasmissione telematica dei Modelli.

Nel caso di smarrimento è possibile utilizzare quelli disponibili sul sito dell’Ente alla voce“modulistica contributi”.2 NOVEMBRE 2009: Pagamento II rata dei contributi minimi 2009Modalità di pagamento: • mediante bollettino M.Av. inviato dall’Ente nel mese di aprile c.a.;• mediante enpavcard (l’eventuale richiesta della carta di credito deve essere effettuata, in

tempo utile, accedendo all’area riservata agli iscritti del sito Enpav); • mediante delega RID (l’eventuale richiesta di addebito automatico sul proprio conto cor-

rente bancario deve essere effettuata, in tempo utile, accedendo all’area riservata agliiscritti del sito Enpav).

Nel caso di smarrimento dei bollettini inviati è possibile ottenerne un duplicato:1) accedendo alla sezione “Consultazione M.Av/RID” disponibile nell’area iscritti del sito Enpav;2) contattando il numero verde 800.24.84.64 della Banca Popolare di Sondrio, avendo cura

di comunicare la data di scadenza del pagamento (2 novembre 2009).

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Il titolo mi sembra emblematico. Qui a Goriziae dintorni l’esercizio della nostra professioneassume a volte delle dimensioni di tale diffici-le convivenza con i nostri vicini sloveni, dafar quasi percepire il riecheggiare lontano dicerti conflitti, di cui queste terre si coprironoagli albori del secolo scorso, mitico e tragicoteatro di ben altri e più sanguinosi scontri.Eppure, con le debite e ovvie distinzioni, non-ché con il dovuto rispetto per tutti coloro chein questo estremo lembo d’Italia rimisero la vi-ta, pur cambiando le parti in causa, ed evol-vendosi la società in un respiro sempre più eu-ropeista e di pacifico confronto, la nostra pro-fessione sta vivendo comunque un mo-mento particolarmente aspro e difficile.Il perché sta in una concorrenza dei nostri im-mediati dirimpettai, basata semplicemente sulsottocosto e sullo scorretto procacciamento diclientela ai danni dei colleghi italiani. In realtàè tutta l’economia goriziana e dell’imme-diato interland ad essere interessata dauna arrembante avanzata del giovane sta-to sloveno, senz’altro più moderno, elastico emeno burocratizzato del nostro. Che l’entratanell’Unione Europea della Slovenia avrebbe

creato problemi ne eravamo certi, ma che il fe-nomeno almeno per l’estremo est italiano,avrebbe avuto tale portata in pochi l’avrebberoimmaginato. Non è mia presunzione denotarequi, problematiche politiche e di scelte a voltese non azzardate sicuramente troppo frettolo-se, ma è mio dovere denunciare una situazio-ne lavorativa e professionale che sta diventan-do sempre più complessa e insostenibile.E dire che già nella primavera del 2003 avendoavuto già alcuni sentori, il sottoscritto insiemeagli altri Presidenti degli Ordini del Friuli Vene-zia Giulia, coinvolgendo un già disponibilissi-mo allora Vice Presidente Fnovi, Gaetano Pe-nocchio e al cospetto dei vertici della veterina-ria slovena, a Trieste imbastimmo un tavolo diconfronto, dal quale scaturirono promesse dicollaborazione e adeguamento a standardqualitativi e professionali corretti, in un climatransfrontaliero comunque di reciproco rispet-to e confronto. Da quell’incontro, a distan-za di anni, pochi sono stati gli impegni ri-spettati, almeno sull’immediata fascia diconfine. Nova Gorica ha avviato infatti daqualche anno una clinica veterinaria che, nonpotendo certo contare sulla esigua potenzialitàdel ceto medio sloveno, ha rivolto una lusin-gante propaganda agli italiani possessori dianimali da compagnia, ma non solo. Mi risultainfatti che nella stessa struttura non disdegni-no la buiatria e perché no, anche la cura di eso-tici e pesci compresi. Insomma un calderoneove si può ottenere ogni prestazione sia di ba-se che ultra specialistica a prezzi da discount.Una sterilizzazione gatta, per intenderciammonta a 40 euro, comprese le loro tas-se. Si vendono anche mangimi e dispensa-ti farmaci. Peccato che questi ultimi siano a

Veterinari “al fronte”A Nova Gorica la sterilizzazione costa tre volte meno che in Italia. Una clinicaveterinaria ha rivolto una lusingante propaganda agli italiani possessori di ani-mali da compagnia. Manca un sistema europeo di regole e di garanzie. Nes-suno di noi si abbasserà a competere con il “discount marketing”.

di Giovanni Tel*

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volte riposti in semplici piccoli contenitori di ve-tro senza etichetta né indicazioni. Mi è notoche per interventi chirurgici di una certa porta-ta, giunga settimanalmente un chirurgo appo-sitamente da Lubiana. Viene da chiedersi secon quelle tariffe siano in grado di pagargli al-meno la benzina.Fra clienti entusiasti di “comprare” prestazionia tariffe così esigue e altri naturalmente coin-volti in numerosi episodi di malasanità, direiinevitabili, in un sistema basato essenzialmen-te sulla quantità di prestazioni rese, più chesulla qualità, ormai la nostra città è piena. As-sertori del risparmio da un lato, proprietariscottati da incresciose situazioni dall’altro. Unesodo e un contro esodo insomma in cui a farle spese, oltre che gli animali, è la nostra comu-ne immagine di professionisti della salute, inun decoro e una dignità che spesso devono fa-re i conti con una inevitabile mercificazione del“prodotto” animale.A tale situazione, già critica, si è aggiunta re-centemente anche una pubblicità dellasuddetta struttura da parte di alcune as-sociazioni animaliste del nostro territo-rio, ben liete di poter indirizzare i propri so-stenitori in un’ottica di esclusivo risparmioeconomico. Ciò naturalmente avvenendo amezzo stampa, ha richiesto una mia immedia-ta replica a difesa dei colleghi italiani e dellanostra veterinaria in generale. A titolo di ulte-riore informazione, specifico, come peraltro,gli animali che attraversano il confine, anchea puro scopo sanitario, dovrebbero esseredotati di microchip e passaporto validoper gli spostamenti Cee, con vaccinazioneantirabbica in corso. Se questo avviene perla maggior parte dei cani ove l’anagrafe cani-na ha reso l’identificazione obbligatoria, chia-ramente ciò si suppone non avvenga per igatti, che quindi viaggiano, pur per pochi chi-lometri, come perfetti clandestini. Ritengonon facile continuare a sostenere una situa-zione che si pone certamente oltre che ai limi-

ti della legalità senz’altro al di fuori della pu-ra deontologia professionale.E dire che basta spostarsi in altre localitàslovene, per trovare strutture e colleghisenz’altro più conformi alla nostra etica eal nostro comune profilo professionale.Colleghi provenienti anche da scuole diverse, distampo più prettamente anglosassone, ma coni quali è sempre possibile ragionare e trovarequella dignità, imprescindibile dal nostro attua-le sistema salute e comune orgoglio professio-nale. Ne è la prova che in ambito regionale friu-lano, ormai da qualche tempo, anche veterina-ri specialisti sloveni figurano come relatori, ainostri congressi e corsi di aggiornamento.Allora ci si chiede perché Nova Gorica deb-ba fare eccezione. Perché dopo svariati tenta-tivi di coinvolgimento anche con l’invio in refe-renza di casi, per semplice consulto, non vi èmai stato alcun riscontro. Perché da quellastruttura non è mai uscita una cartella clinica.Perché persiste una gestione così chiusa e ba-sata sulla mera ed esclusiva concorrenza tarif-faria. Certo anche in Italia il dopo Bersani nonè stato facile. L’abolizione delle tariffe, non èstata certo una agevolazione per la nostra pro-fessione, tant’è vero che adesso si torna a par-lare di una loro auspicata reintroduzione. Ma aprescindere da questo, e come più volte sotto-lineato dalla Federazione, l’immagine della no-stra categoria non può certamente scadere a li-vello di prestazioni rese. E se comunque in Italia un sistema ordinisticopreserva e tutela sia i colleghi iscritti sia il citta-dino fruitore di determinate prestazioni, da in-cresciosi cedimenti, resta il fatto che in am-bito europeo, falliti i tentativi di mediazio-ne diretta, non vi sono dei meccanismi dicontrollo a cui far ricorso, per delle realtànegative ad ora limitate, ma che potrebberoestendere la propria egemonia e creare un pe-ricoloso proselitismo.

*Presidente Ordine dei Veterinari di Gorizia

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Era l’estate del 2006 e l’abrogazione deiminimi tariffari disposta dal decreto leggeBersani veniva spesso propagandata comeuna sorta di panacea dei mali del Paese: per unverso avrebbe costituito un volano per l’econo-mia generale, diminuendo i costi per le fami-glie, per l’altro avrebbe liberato dinamicheconcorrenziali all’interno delle categorie, favo-rendo in particolare le fasce giovanili, più incli-ni ad offrire prestazioni a basso costo.

A nulla valsero in quel caso le considerazioni dichi cercava di riportare il dibattito al principio direaltà, segnalando un dato di comune perce-zione per chi pratica realisticamente e respon-sabilmente la propria professione medica: soloin casi rari il cliente negozia con il medico (vete-rinario o meno che sia) la determinazione delcompenso, privilegiando di gran lunga nel rap-porto professionale altre caratteristiche, qualil’instaurazione di un’autentica relazione fidu-ciaria, ovvero la giusta pretesa di una cura ap-profondita ed attenta del proprio animale. In al-tre parole, sentirsi seguiti ed “accuditi” com-piutamente e con competenza è per il clientemolto più importante che discutere di qualcheeuro in più o in meno. È invece il cliente (alleva-tore, gestore di canile) che chiede prestazioniseriali (sterilizzazioni, profilassi, ecc) ad avereinteresse all’abrogazione dei minimi tariffari,perché propenso, del tutto lecitamente, ben in-teso, ad una vera negoziazione del compenso.L’esistenza dei tariffari minimi garantiva un’u-niformità di partenza riguardo il costo delleprestazioni professionali, ovvero la coperturadelle spese sostenute (stabilita in base ai prez-zi di mercato medi dei materiali e all’ammor-

tamento delle attrezzature) e il compenso ora-rio del professionista (quello di base, nonquello derivante dalla superspecializzazioneacquisita con master e soggiorni in struttureprestigiose!).

I tariffari, ci tengo a ricordarlo per chi non lo ri-corda o non si interessa alle attività dell’ordine

Le prestazioni sanitarie non sono un chilo di filetto o un paio di sci

I colleghi sloveni capiranno tra qualche anno se l’introduzione nell’euro siastata per loro cosa buona o no, nel frattempo le loro tasse e le loro spese so-no sicuramente inferiori alle nostre.

di Fulvia Ada Rossi*

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professionale, non erano opera di un deusex machina che li imponeva dall’alto, ma,ognuno proprio della provincia e della suarealtà economica, venivano discussi eriapprovati (ogni anno) a maggioranza da-gli iscritti, durante l’assemblea dell’ordine.Dal mio punto di vista l’abrogazione dei tarif-fari professionali non è stata un grosso affare,per nessuno. Per i professionisti perché si sonotrovati a dover fronteggiare la concorrenzasleale di chi “pur di far numero” ha abbassatoi prezzi sotto quelli che erano i minimi: struttu-re appena aperte alla caccia del pacchettoclienti hanno potuto attrarre clienti scommet-tendo sulla fidelizzazione e rimettendoci il gua-dagno immediato.

Per i proprietari perché nella maggior parte deicasi, essendo incapaci di comprendere qualisiano i costi sostenuti da un professionista persvolgere una prestazione, si sono trovati a du-bitare della correttezza del proprio referenteche paragonato a quello dell’amico o del vici-no di casa costava in più. Chi, messo nella po-sizione di poter scegliere tra lo spendere pocoo molto per la stessa cosa, sceglie di regalare alprossimo il proprio denaro? Nessuno.

Ma veniamo allo specifico problema dei ve-terinari frontalieri. Chi come me è nato e vis-suto in una città di frontiera ha da sempre spe-rimentato la possibilità di acquistare beni oltreconfine, qualitativamente identici, ma di costonettamente inferiore per via di differenti tassa-zioni e costi delle materie prime (nonché fino aqualche anno fa di un cambio favorevole).Le prestazioni sanitarie, però, non sono un chi-lo di filetto o un paio di sci. Nella discussionetra proprietari parsimoniosi e veterinari esosinon si riportano le percentuali di successo de-

gli interventi o la qualità delle prestazioni rice-vute: finché va tutto bene, come nella maggiorparte dei casi avviene, si discute della meraquantità di denaro richiesta e pagata, che è poiquello che fa notizia. Eccetto i casi in cui i pro-prietari parlino correntemente lo sloveno o iveterinari sloveni l’italiano (e in entrambi i casìnon è proprio così, ma più facilmente ci si affi-da all’amico che fa anche un po’ da interpre-te), l’impossibilità di dare spiegazioni dettaglia-te e di ottenere rassicurazioni e delucidazionisull’intervento o in generale sulla prestazionericevuta, mi fanno ritenere che chi mette ilproprio animale nelle mani di questi colle-ghi non è interessato a capire cosa sta suc-cedendo (e non è questione di anni di studio,ma di volontà da parte del professionista il far-si capire o no), ma piuttosto a spender meno,e che Dio gliela mandi buona!

I colleghi sloveni capiranno tra qualche anno sel’introduzione nell’euro sia stata per loro cosabuona o no, nel frattempo le loro tasse suiguadagni e le loro spese di gestione sono sicu-ramente minori rispetto alle nostre e a livello dicontrolli (sanitari e sulla qualità, lo sanno i no-stri clienti quanto ci costa adeguarci alla ex leg-ge 626?) non hanno nemmeno l’obbligo dellevidimazioni dei registri… quindi anche soloipotizzare un pareggio dei costi delle pre-stazioni è per ora impensabile.

Non ci rimane che giocare la carta dellaqualità, che alla fine è quella vincente,perché a fine mese le bollette bisognapagarle, ma la sera per addormentarsibisogna avere la coscienza a posto…

*Vice Presidente Ordine dei Veterinari di Trieste

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Sul sito della Regione Lazio è possibile in-serire il numero di microchip di un cane everificare se è regolarmente iscritto:

http://www.regione.lazio.it/Animali_Web/jsp/lista_ricerca_

padrone_animale_WEB.jsp

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Veterinari in pressing sull’anagrafe caninaCon la campagna “Metti al sicuro il tuo cane” gli Ordini del Lazio hanno da-to un forte impulso alla microchippatura. In ottobre un concorso di forzepubbliche e private si è messo in moto per regolarizzare cani e proprietari.

“Vai con il tuo cane da un veterinarioaccreditato o presso il servizio veterina-rio della tua Asl con un documento di ri-conoscimento e il codice fiscale. Il veterina-rio applicherà il microchip al cane, lo iscri-verà all’anagrafe canina e ti rilascerà la suascheda anagrafica. Il tutto in pochi minuti econ una spesa contenuta. Ricordati che ilmancato rispetto degli obblighi relativi all’a-nagrafe canina comporta una sanzione am-ministrativa di 51,65 euro”.

Questo l’invito rivolto a tutti i proprietari di ca-ni del Lazio dagli Ordini dei Veterinari del Lazioin occasione della campagna “Metti al sicuroil tuo cane”, promossa dalla Regione Lazio conla collaborazione dell’IZS di Lazio e Toscana.L’iniziativa, che ha il volto di Francesco Totti,durerà per tutto il mese di ottobre. La bro-chure realizzata per l’occasione ricorda che l’i-scrizione è obbligatoria per tutti i possessori dicani e deve essere effettuata entro i due mesidi vita o entro trenta giorni dal possesso se ilcane ha più di due mesi. Al pubblico si ricordaanche che il microchip può essere applicatoesclusivamente dal medico veterinario.Veterinari Asl e liberi professionisti, offrono laloro prestazione alla tariffa di 20 euro com-prensiva di Iva ed Enpav. La Regione ha mes-so a disposizione 30 microchip gratuiti per cia-scun collega. Nelle parole dei cinque Presidentilaziali tanto impegno e molto entusiasmo.

DONATELLA LONI, ROMA

Unità, prevenzione e cultura sono i princi-pi alla base della campagna, “Unità- spiega

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Donatella Loni, presidente dell’Ordine di Ro-ma- perché tutte le componenti della veterina-ria sono coinvolte. Prevenzione, perché graziea questo incentivo i veterinari avranno una oc-casione in più per spiegare il significato dell’i-dentificazione anche rispetto alla lotta al ran-dagismo. Cultura, perché il veterinario può es-sere la fonte dove apprendere un equilibratorapporto uomo animale”.“Dietro a tutto questo c’è un notevole im-pegno organizzativo soprattutto per gli Or-dini - continua Loni - ma alla fine tutti i veteri-nari accreditati a cui abbiamo telefonato (432per essere precisi) hanno dimostrato una gran-de sensibilità sull’argomento, e quasi tutti han-no aderito. Curare la comunicazione esterna,avere un testimonial come Francesco Totti mol-to efficace ma certamente impegnativo, tene-re i contatti con i media, organizzare la confe-renza stampa è molto impegnativo e se non cifosse stato l’aiuto di tutti i componenti dell’Or-dine sarei già disoccupata”.

DANIELA BOLTRINI, VITERBO

“A Viterbo abbiamo 40 accreditati e tutti hannoaderito. Magari un mese non basterà, ma perl’anagrafe regionale è un incentivo formidabi-le”. Secondo la Presidente di Viterbo “questacampagna va incontro al proprietario risolven-dogli anche molti oneri burocratici e pratici e haun valore divulgativo enorme se pensiamo chec’è ancora chi non sa che bisogna identifica-re il cane o che non porta il cane dal veteri-nario fino a quando non sta male. Nelle zo-ne rurali soprattutto, dove c’è anche il problemadelle aggressioni al bestiame”. Allestire il tuttonon è stato facile: “ci abbiamo messo tanto la-voro e ce ne metteremo altrettanto, dal cantosuo la Regione ci riconosce 30 microchip gratui-ti e con la Asl c’è un buon coordinamento”.

ETTORE TOMASSETTI, RIETI

“Davanti al problema del randagismo iniziati-

ve come questa si presentano interessanti perun duplice aspetto. In primo luogo - dichiarail presidente Ettore Tomassetti - hanno visto lacostituzione di una commissione compostada rappresentanti delle istituzioni, veteri-nari e rappresentanti delle associazioniche si occupano della tutela del benessereanimale gettando le basi per una collabora-zione che non può che portare frutti positivi.Dall’altro auspichiamo serva a creare una cul-tura del possesso responsabile, per sco-raggiare l’abbandono ma anche per riportareai legittimi proprietari soggetti accidental-mente smarriti che finiscono poi per ritrovarsiin canile”.

GIOVANNI TURRIZIANI, FROSINONE

L’Ordine di Frosinone ha intrapreso “una sen-tita e partecipata azione di divulgazione”. Unaparticolare attenzione è stata rivolta ai colleghiaccreditati all’iscrizione di soggetti in anagrafecanina che sono stati tutti contattati telefoni-camente e spronati all’adesione e alla buonariuscita dell’iniziativa. Parallelamente l’Ordi-ne sta promuovendo l’iniziativa attraver-so comunicati stampa rivolti all’editorialocale e attraverso un capillare contattocon le istituzioni: Asl, Consiglio provinciale eComuni.“La Provincia di Frosinone - aggiunge il presi-dente Turriziani - soffre attualmente di una se-ria problematica legata al randagismo che haorigini legate alla peculiarità territoriale. Le campagne estremamente urbanizzatecon una popolazione canina difficilmen-te controllabile e soggetta a facile ripro-duzione incontrollata hanno portato inquesti anni ad inficiare quasi del tutto l’azio-ne di accalappiamento e successivo ricoveroin canili. L’Ordine di Frosinone si sta attivando per pro-muovere anche l’aumento della pratica dellasterilizzazione di quei soggetti a riproduzioneincontrollata attraverso l’adozione da parte deicomuni di appositi progetti.

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TIZIANA ZOTTOLA, LATINA

“Qui a Latina i veterinari accreditati hannoaderito tutti rispondendo prontamente all’invi-to dell’Ordine”. La Presidente di Latina, Tizia-na Zottola, ha inviato a tutti gli iscritti una no-ta esortandoli ad aderire alla campagna: “Hochiesto loro anche l’impegno ad applicare al-meno 10 microchip nel corso del mese - ag-giunge - e come incentivo, per ogni micro-chip applicato oltre i trenta, al veterinariol’Ordine ne consegnerà due”. C’è inoltreuna perfetta intesa di intenti ed obiettivi traOrdine e Usl di Latina nel promuovere e con-cretizzare l’iniziativa, “anche sensibilizzandomolto gli allevatori sulla obbligatorietà di iden-tificare ed iscrivere i loro cani all’anagrafe, co-me fanno con i loro bovini, equini, ovini e glialtri animali. Siamo fiduciosi nel successodella campagna mese del microchip e desi-dererei che la nostra provincia si distinguesseper i risultati ottenuti”.

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FEDERAZIONE REGIONALE TOSCANA

A seguito delle elezioni dei consigli pro-vinciali degli Ordini della Toscana e dellesuccessive attribuzioni delle cariche effet-tuate, gli organi direttivi della Federazioneregionale della Toscana risultano cosìcomposti: Giovanni Salvi (Presidente),Paolo Della Sala (Vice Presidente), DanieleFanetti (Segretario), Roberto Giomini (Te-soriere). Completano il direttivo i consi-glieri: Faustina Bertollo, Carlo Pizzirani,Marta Vieri, Fabio Pratesi, Marco Melosi,Luca Del Bono, Marina Gridelli, AndreaNatali, Angelo Gazzano, Angelo Petroni eAnna Frosini. Sono revisori effettivi i colle-ghi: David Sacchi, Nadia Belardi e Gugliel-mo Torri. Revisore supplente: Silvia Zano-bini. Il consiglio direttivo e il collegio deirevisori dei conti resteranno in carica finoal 2011. Buon lavoro a tutti gli eletti da30giorni e dalla Fnovi.

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L’Ordine dei Medici Veterinari di Pistoia èindignato per la brutale e ingiustificataazione di forza che un nostro iscritto, il Dott.Leonardo Brunetti, ha subito da parte di agen-ti del Corpo Forestale, il 4 di questo mese (ago-sto ndr), durante l’operazione di sequestro deivolatili del circo Victor a Montecatini.Dalle testimonianze registrate scaturisce chia-ramente che il Dott. Brunetti, dopo essersi uf-ficialmente presentato come colui che avevain cura gli animali, non si opponeva al seque-stro dal punto di vista legale, ma si preoccu-pava ogni momento di più per il modo concui venivano manipolati i volatili. Nonostantele sue richieste di prestare maggiore attenzio-ne venissero ignorate e addirittura si offrissedi trasferire personalmente gli animali in ma-niera corretta nelle nuove gabbie, alla fine èstato allontanato ed addirittura atterrato eammanettato senza nessun motivo. La pro-fessionalità del Dott. Brunetti (Past Presidentdella Sivae - Società Italiana Veterinari Anima-li Esotici) nel campo degli animali esotici ècerta e ampiamente qualificata ed anche inquesta occasione egli si è comportato corret-tamente dal punto di vista deontologico met-

tendo al primo posto il benessere dei suoi pa-zienti.L’Ordine dei Veterinari esprime la propria com-pleta solidarietà al Collega che ha onorato ilCodice Deontologico.L’Ordine seguirà con attenzione gli inevi-tabili sviluppi legali, facendo tutto quantoè in suo potere perché al proprio iscrittovenga resa giustizia.

*Presidente Ordine dei veterinari di Pistoia

L’Ordine di Pistoia è indignatoSolidarietà al collega Leonardo Brunetti: ha onorato la deontologia veterina-ria. Brutale e ingiustificato atto di forza durante le azioni di sequestro al cir-co Victor. L’Ordine farà tutto quanto è nel suo potere perché venga resa giu-stizia al suo iscritto.

di Anna Frosini*

WWW.VETERINARITARANTO.IT

L’Ordine provinciale dei Medici Veterinari di Ta-ranto è ora anche on line. “L’iniziativa - riferisceuna nota - è nata dall'esigenza di costituire un pontediretto tra la cittadinanza, il territorio e l’Ordine”. “Vi-sta la peculiare situazione culturale, sociale, economi-ca ed ambientale della provincia di Taranto - conclu-de l’Ordine - si è ritenuto anche di dedicare una se-zione alla corretta gestione delle risorse ambientali”.

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taLa veterinaria è partecipe dei cambiamen-ti in atto e può fare la sua parte. Ne è con-vinto il deputato e collega Rodolfo Viola,che, in questa intervista per 30giorni, ciparla da veterinario e da politico. Viola,classe 1959, si è laureato all’Università di Bolo-gna. Nato e residente a Ceggia, in provincia diVenezia, ha cominciato l’attività nel settoredella cura degli animali da allevamento ed èstato responsabile del Servizio Veterinario diSanità Animale dell’ASL di S. Donà di Piave. Lamilitanza politica l’ha portato in Parlamentonel 2006, nelle file del Partito Democratico. Inquesta legislatura è componente della Com-missione Ambiente e Lavori Pubblici.

30giorni - Onorevole Viola, obiettivo di-chiarato della “riforma Brunetta” è l’otti-mizzazione della produttività del lavoropubblico, l’efficienza e la trasparenza dellepubbliche amministrazioni. Per la sua espe-rienza di dirigente veterinario che idea si èfatto delle politiche anti-fannulloni?On. Rodolfo Viola - Penso che una maggiorefficienza della Pubblica Amministrazione siauno degli obiettivi da perseguire: ho firmatonella passata legislatura una proposta di leg-ge a prima firma Turci che andava in questosenso e che purtroppo non si è realizzata acausa della fine anticipata della legislatura.Pare che nell’azione del Ministro Brunetta visia un eccesso di sensazionalismo senza peral-tro riuscire ad incidere realmente sul proble-ma. È notizia di questi giorni che al di là deiproclami poco stia cambiando nella PubblicaAmministrazione, colgo molta criminalizza-zione del settore senza che ci siano poi deiconseguenti miglioramenti dei servizi a favoredegli utenti.Non voglio in ogni caso eludere il problemache riguarda anche i colleghi che operano nel-le ASL, che, in qualità tra l’altro di Dirigenti, de-vono sforzarsi di offrire una miglior efficienzadelle prestazioni con l’obiettivo primario di tu-telare la salute pubblica.I Medici Veterinari dipendenti del SSN hannogarantito fino ad oggi un alto livello di profes-sionalità ed efficacia (vedasi il governo delle va-rie e ricorrenti crisi nel settore della sanità ani-male e nel controllo degli alimenti). Oggi difronte al sistema Paese in gravi difficoltà eco-nomiche, con ampi strati sociali colpiti da di-soccupazione, vera e propria emergenza socia-le c’è l’obbligo di un surplus di moralità da par-

Intervista all’Onorevole Rodolfo ViolaLa questione delle razze canine e i troppi campanili della Sanità. Investire suilaureati e difendere in Europa il modello della veterinaria italiana. La riformadi Brunetta? Sensazionalismo e pochi miglioramenti. Ma noi veterinari pos-siamo dare l’esempio.

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te di chi è inserito in un sistema dove il lavoroè garantito e garantite sono le tutele sociali. In-somma dobbiamo “dare l’esempio”, contri-buendo a quelle riforme di sistema indirizzatead una ottimizzazione dei servizi, ad una mag-giore facoltà di controllo da parte dei cittadini,producendo un grande sforzo quindi per unpiù rilevante riconoscimento del ruolo socialedella Professione Medico Veterinaria.

30g - E rispetto al governo clinico, qualisono a suo parere i mali peggiori del Ssn equali rimedi ritiene prioritari per renderepiù efficace ed efficiente l’amministrazio-ne delle sanità regionali?On. R.V. - Premesso che, come in molti altricampi della vita, anche in sanità nel nostroPaese ci sono realtà assolutamente diverse perqualità ed efficienza dei servizi, nel Governoclinico esistono a mio parere ancora troppe ti-tubanze nella sua applicazione. Allo stessotempo penso che il sistema sanitario soffra an-cora di troppi limiti.Il primo è legato ai condizionamenti della poli-tica sul sistema: Io penso che la politica debbasvolgere un ruolo fondamentale nella pro-grammazione e nella verifica dei servizi che poivengono resi ai cittadini. Trovo invece volgare eumiliante l’adesione a questo o quel gruppo diriferimento politico per far valere meriti e ta-lenti che solo il lavoro deve certificare. Ancorain troppe parti del nostro Paese questa moda-lità rappresenta la regola e non l’eccezione.L’altro aspetto riguarda le troppe pressioni, itroppi campanili che costringono la Sanità adessere poco efficiente. Decidere tagli di ospe-dali o ristrutturazioni di posti letto è ancora og-gi una delle cose più complesse da realizzare. Ilricorso eccessivo ai privati può infine destruttu-rare il sistema a vantaggio solo del ritorno eco-nomico e non del cittadino.

30g - La Commissione Affari Sociali ha dapoco abbinato le proposte di legge sulleaggressioni canine a quelle per la riformadella 281. Nella proposta di legge Turco-Viola per la gestione dei cani ad aggressi-

vità incontrollata, compare un elenco dirazze e di tipi genetici soggetti a maggio-ri restrizioni. Da legislatore e da medicoveterinario quale significato attribuisce aquesto elenco?On. R.V. - Con l’Ex Ministro della Salute OnLivia Turco, abbiamo ritenuto che con l’elencoin questione si debba costringere i proprietaridi queste razze ad assumere un “maggior tas-so di responsabilità”. Io penso che dobbiamoapplicare le nostre conoscenze scientifichecon “buon senso”. L’elenco delle razze citaterappresenta un elemento di attenzione aduna modalità di allevamento che fino ad oggiha creato molti problemi. Pensare di allevarequeste razze senza porre nella loro gestioneparticolare attenzione dimostra un animali-smo pericoloso.Serve quindi in questa fase un aumento delleresponsabilità da parte dei proprietari e un au-mento più generalizzato della consapevolezzadel rapporto uomo-animale.

30g - Le legislazione veterinaria è in buo-na parte di derivazione comunitaria e dal-l’Europa sono in arrivo altri regolamenti edirettive importanti per la sanità animalee la sicurezza alimentare. Come giudica lapolitica veterinaria europea degli ultimianni e cosa si aspetta dal nuovo Europar-lamento?On. R.V. - È ormai da molti anni che gli aspet-ti sanitari in campo veterinario sono regolatidalla UE. Devo dire che si è cercato di garanti-re un sistema di controlli, sia nel settore dell’i-giene degli alimenti che nella sanità animale,che contemperasse esigenze di salute pubblicacon la “tenuta” dei bilanci. Il saldo, visto dalnostro Paese, secondo me è positivo: le normeUE in Italia hanno trovato un’applicazione in-telligente che ha permesso al nostro sistema diessere comunque snello ed efficiente nono-stante un certo rigore normativo.Le direttive hanno comportato nella loro attua-zione qualche incognita: ad esempio da un la-to la “sterilizzazione” del nostro sistema pro-duttivo specie per quanto riguarda l’iter per

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tal’autorizzazione delle strutture (penso alle pro-duzioni tipiche), dall’altro, in contrapposizione,una eccessiva delega al sistema di autocontrol-lo senza che vi sia stata una preventiva ed ade-guata formazione dei produttori per lo svolgi-mento corretto di tale compito.Dal punto di vista delle attese mi auguro che cisia un intervento che ponga chiarezza tra i Pae-si della UE sulle competenze: il nostro sistema(veterinaria pubblica incardinata nel sistemasanitario e non nell’agricoltura), invidiato damolti, può diventare davvero il punto di riferi-mento per tutta la comunità. I risultati e le pro-ve offerte nelle ricorrenti crisi sanitarie di que-sti ultimi anni sono sotto gli occhi di tutta lacomunità.

30g - Fra le sue proposte di legge c’è quel-la di introdurre il credito d’imposta per fa-vorire l’investimento nella formazione po-st-universitaria. Vuole spiegarci come fun-ziona e che vantaggi potrebbe trarne ungiovane medico veterinario?On. R.V. - Io penso che l’investimento nella

formazione dei laureati debba essere incentiva-to dallo stato. Oggi partecipare ad una scuoladi specializzazione o ad un master può costa-re, solo di iscrizione, dai 5.000 ai 12.000 eurol’anno. Considerare l’investimento nella risorsaintellettuale al pari di quello che si fa con unmacchinario per un’azienda e quindi poterloportare in credito di imposta per gli anni suc-cessivi, può essere lo strumento che favoriscela formazione continua e la crescita culturaledei giovani laureati. Aiutandoli in modo parti-colare nella fase di avvio della professione do-ve le risorse sono limitate, “premiandoli” conun credito di imposta da riscattare nei succes-sivi 5 anni alla partecipazione al periodo di for-mazione. Il tutto tenendo conto in ogni casodelle votazioni di laurea, insomma del meritoacquisito.I meccanismi di approvazione delle leggi, co-me è noto, sono complessi: mi auguro chequesta proposta che vedo sta riscuotendomolto interesse, possa trovare un iter di appro-vazione più rapido nonché modalità di appli-cazione concrete.

POST LAUREA CON CREDITO D’IMPOSTA

L’On. Viola è primo firmatario della proposta dilegge “Disposizioni per l’attribuzione di un credi-to d’imposta per favorire l’investimento nellaformazione post-universitaria” (C2222). La forma-zione post-universitaria è per il proponente “un inve-stimento” che lo Stato, come una qualunque impre-sa, deve fare sulla risorsa intellettuale dei giovani,“adottando politiche fiscali che possano incentivare ilricorso alla formazione postuniversitaria”. La propostaè di considerare il credito d’imposta, già previsto adesempio in favore di imprese che assumono, come lo

strumento per aumentare il livello di preparazione delle nuove generazioni sostenendo i giovani nel conse-guimento del titolo di dottorato di ricerca o di un altro titolo di istruzione post-universitaria.

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Premio Andersen 2009 a un veterinarioQuella di Dario è la storia di un veterinario sfinito da telefonate e richieste as-surde che chiude lo studio per dedicarsi alla cura degli insetti. Il talento è in-nato, ma un veterinario ha una marcia in più per scrivere di animali. Parola diGuido Sgardoli, miglior scrittore alla 28a edizione del più prestigioso premioletterario per l’infanzia.

Guido Sgardoli, miglior scrittore alla ven-tottesima edizione del Premio Andersen, èun veterinario e fa il veterinario. A Treviso,“visito e curo tutti i giorni cani, gatti, tartaru-ghe, canarini, criceti e conigli nani”, scrive nelsuo sito web e aggiunge: “È un lavoro diverten-te con un mucchio di sorprese”. Sgardoli, 44anni, si è aggiudicato il più prestigioso ricono-scimento alle opere per l’infanzia “per essere,fra gli autori emersi negli ultimi anni, la vocesenza dubbio più interessante e nuova”. La giu-ria, che negli anni ha visto figure del calibro diCalvino e Moravia, ha particolarmente apprez-zato Eligio S. I giorni della ruota, pubblicato perGiunti nel 2008. Ma alla sua penna si devonoanche George W. Blatt-Amministratore condo-miniale, che ha contribuito a diffondere la suafama in tutta Italia, Avventure allo Zoo, e i piùrecenti Pronto soccorso insetti, Il popolo delleGrandi Pianure e A.S.S.A.S.S.I.N.A.T.I.O.N. (Riz-zoli).

30giorni - Che rapporto c’è fra il medicoveterinario e lo scrittore?Guido Sgardoli - Il rapporto c’è ed è diretto

quando il soggetto della scrittura è il mondoanimale. Quando però la storia tratta altri ar-gomenti, lo scrittore è solo scrittore e dimenti-ca di essere anche veterinario.

30g - Ha influito la formazione e l’espe-rienza veterinaria sull’ispirazione?G.S. - Tutto quello che viviamo influisce sullanostra persona. Quando si scrivono storie mol-te delle cose che ci hanno colpito, emozionato,incuriosito si traspongono sulle pagine e diven-tano libri. Talvolta questi libri, come spesso ca-pita nella cosiddetta narrativa per ragazzi, han-no il sapore dell’avventura fantastica o impro-babile. Tuttavia mantengono un fondo di veritàche è appunto l’ispirazione che abbiamo subi-to, una specie di nucleo centrale attorno alquale si sviluppa senza limiti la storia. Di conse-guenza anche l’esperienza veterinaria influiscesu ciò che scrivo, soprattutto quando parlo dianimali. Nella serie Avventure allo Zoo adesempio, si raccontano le avventure dei figlidel custode di un bioparco. Ogni episodio hacome protagonista un animale in via di estin-zione e le sue problematiche all’interno dellozoo. È chiaro che in questo caso essere ancheun veterinario aiuta molto. In Pronto SoccorsoInsetti (Fatatrac) affronto invece l’annosa que-stione di quei proprietari particolarmente petu-lanti, al punto che Dario, il veterinario protago-nista della storia, sfinito dalle richieste assurdee dalle telefonate continue, decide di chiuderelo studio e di dedicarsi, gratuitamente, alla cu-ra degli insetti. Anche in quest’ultimo caso lenozioni di zoologia e di entomologia appreseal primo anno di università mi sono tornateparticolarmente utili. A differenza di JamesHerriot, scrivo anche libri che non parlano af-

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fatto di animali. Credo che comunque un vete-rinario, abituato a misurarsi con gli animali, adinterpretarne gli umori, i segnali posturali, lepiccole vibrazioni di una vibrissa o di un padi-glione o di una coda nervosa, abbia una fa-coltà in più e che possa metterla in pratica an-che con i suoi simili, per capire, quando serve,senza le parole.

30g - Non credi che la nostra categoria siamolto talentuosa e, malgrado la formazio-ne scientifica, molto aperta all’esercizio ar-tistico e in particolare alla scrittura?G.S. - Non saprei. L’unico veterinario scrittoreche ricordo è appunto Herriot. So di molti me-dici che scrivono (uno su tutti Andrea Vitali, maanche Oliver Sacks che scrisse il bellissimo Ri-svegli), ma non credo che la predisposizione al-la scrittura, così come alla pittura o alla musi-ca, dipenda dal tipo di studio. La tecnica si puòaffinare, è chiaro, ma il talento è innato.

30g - Come hai scoperto e come coltivi latua ispirazione letteraria?G.S. - Nel caso dei libri, non essendoci unascuola per diventare scrittori, l’aula scolastica èrappresentata dai libri letti, dallo studio degli al-tri scrittori. Io nasco come scrittore in quanto lapassione, prima per la lettura e poi per la scrit-tura, è antecedente a quella per gli animali eper la medicina. Ho iniziato a scrivere brevi sto-rie quando frequentavo la prima media. Da al-lora ho sempre scritto, lasciandomi influenzaredall’ultimo scrittore scoperto e poi dal successi-vo. Le prime cotte letterarie sono state per gliumoristi inglesi come Jerome e Wodehouse. Poiper Edgar Allan Poe - di cui ricorre quest’annoil bicentenario della nascita e che ha ispirato ilmio ultimo libro (A.S.S.A.S.S.I.N.A.T.I.O.N. Ed.Rizzoli ndr) - attraverso Dickens, De Maupas-sant, i classici, per finire con gli americani,Steinbeck e Faulkner su tutti. Ora leggo quelloche mi piace, non m’importa il genere purchésia una buona storia. Amo Paul Auster, OsvaldoSoriano, Jonathan Franzen. Leggo anche moltaletteratura per ragazzi, per tenermi aggiornato,ma anche perché lo merita. Molti libri sono eti-

chettati per ragazzima dovrebbero es-sere letti anche da-gli adulti e vicever-sa; i limiti d’età so-no invenzioni com-merciali delle caseeditrici.

30g - Quanto spa-zio c’è nella tuavita per il veteri-nario e per loscrittore?G.S. - Ho portatoavanti la scrittura econtemporanea-mente gli studi diveterinaria, a Bolo-gna, dove mi sonolaureato nel 1992.Pochi anni dopo hocominciato a pub-blicare le prime cose, racconti e diari di viag-gio, soprattutto su antologie o riviste di setto-re. Quando nel 1996 è nato mio figlio, ho sco-perto la letteratura per bambini e per ragazzi,della quale - a parte Gianni Rodari e poco al-tro - sapevo ben poco. Ho provato a scriverealcune cose, delle storie più lunghe, pensandoche un giorno mio figlio avrebbe potuto leg-gerle e cercando, nello stesso tempo, di met-tervi qualcosa di me, che parlasse di come so-no, di quello in cui credo. È nato George W.Blatt, amministratore condominiale, il mio pri-mo libro, una storia fortemente antimilitaristavissuta da un condominio di insetti guidati daun enorme scarafaggio, George W. Blatt perl’appunto. Fu subito pubblicato nella presti-giosa collana degli Istrici di Salani, permetten-domi così di entrare nell’editoria per ragazzidalla porta principale. Ad oggi ho pubblicatocirca venti titoli e l’attività di scrittore (checomprende l’incontro dei bambini o dei ragaz-zi nelle scuole, nelle biblioteche o nelle libre-rie) è diventata il cinquanta per cento dellamia attività lavorativa.

(http://www.guidosgardoli.it)

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“Lei non sa chi sono io!”Comunicare con efficacia è fondamentale per esercitare la professione ve-terinaria. L’identificazione reciproca è il presupposto per una comunicazioneefficace. Come dobbiamo presentarci al nostro interlocutore?

Il presupposto per comunicare con effica-cia è la semplificazione del linguaggio. Perfarlo è necessario analizzare lessico, sintassi,grafica. Tutto qui? Ovviamente no.La comunicazione non è fatta solo dal messag-gio che vogliamo trasmettere, ma presupponeanche un’attenta riflessione su di noi e sullepersone a cui intendiamo rivolgerci.Per stabilire una relazione è necessariauna chiara identificazione reciproca deidue soggetti protagonisti della comunica-zione. In quanto emittenti è nostra la respon-sabilità di fornire tutti gli elementi che consen-tano di effettuare questa identificazione. Nelcaso della comunicazione scritta l’intestazionee la firma sono due elementi che devono esse-re sempre presenti e ben visibili. Nel caso dellacomunicazione orale è bene ricordare che chici ascolta non sempre conosce noi e il nostro

ruolo: presentarsi e spiegare quale è ilproprio ruolo è una intelligente strategiacomunicativa, oltre che una buona nor-ma di educazione.In che modo dobbiamo presentarci alnostro interlocutore? La scelta miglioreè sicuramente la prima persona singolare(“io ho deciso che...”), mentre, all’oppo-sto, l’utilizzo di un verbo impersonale (“siè deciso che…”) nasconde il soggettodella frase e ci allontana dall’interlocuto-re.Lo stesso discorso vale per l’utilizzo difrasi passive: il soggetto logico e il sog-getto grammaticale non coincidono (ilsoggetto grammaticale è spesso un’en-tità inanimata e astratta) e questo au-menta notevolmente lo sforzo che il de-stinatario deve fare per interpretare la

nostra frase.Prendiamo un esempio: nella frase “si comuni-ca che il documento dovrà essere consegna-to”, non è chiaro chi sia a comunicare né chidebba consegnare il documento. Riscrivendo lafrase come “le comunico che lei deve conse-gnare il documento”, i ruoli sono più chiari e lacomunicazione più immediata.Una volta chiarito chi siamo e quale sia il no-stro ruolo nella conversazione resta da risolve-re la seconda parte del problema: a chi cistiamo rivolgendo? È fondamentale porciquesta domanda (e trovare una risposta, pos-sibilmente corretta!) per ovviare al grandissi-mo limite di tutte le comunicazioni: non ne-cessariamente un messaggio giusto o utile vie-ne percepito come tale ed è quindi spessoignorato.È importante costruirsi un “modello di

di Michele Lanzi*

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Com

unic

azio

ne

uditorio”, cioè metterci nei panni dei de-stinatari della nostra comunicazione e im-maginare quali siano le loro aspettative,bisogni, conoscenze e valori, al fine di atti-vare la loro attenzione o curiosità e dunque fa-cilitare il processo attivo di comprensione delnostro messaggio (ben diverso dalla passiva ri-cezione).Identificare il destinatario non sempre è compi-to facile: soprattutto nel caso della comunica-zione indiretta (quella scritta) la distanza fisicao temporale dal destinatario avvolge il nostrointerlocutore in un’ombra di incertezza.Questo, soprattutto nelle grandi organizzazio-ni, apre la porta al cosiddetto “effetto mae-stra”: chi predispone il messaggio identifica incolui che dovrà valutarlo il destinatario, dimen-ticando che il destinatario reale è qualcun altro.Quando una maestra chiede all’alunno di scri-vere una lettera ad un amico, il bambino scri-verà quello che vuole raccontare al suo amico,o scriverà quello che pensa che la maestra siaspetti da lui? Quando scrivo una lettera indi-rizzata al pubblico che verrà firmata dal mio di-rigente, scrivo quello che ritengo sia neces-sario comunicare al pubblico o scriveròquello che penso che il mio dirigente siaspetti da me? Come fare per attivare l’atten-zione del nostro ricevente ed al tempo stessoavere ben presente a chi ci stiamo rivolgendo?Alcune parti strutturali della comunicazione ciaiutano: le formule di apertura e di chiusura

della nostra comunicazione attivano il coinvol-gimento.È bene cercare di personalizzare quantopiù possibile questi elementi in modo dachiarire che stiamo parlando proprio a luie non ad altri; e dunque chiudere quel cer-chio di riconoscimento reciproco che sta allabase di ogni rapporto, umano e professionale.

Un’ultima annotazione. Spesso sorge ildubbio sulla modalità in cui dobbiamorivolgerci al nostro interlocutore: pos-siamo dare del tu? meglio dare del lei?ma è “lei” o “Lei”? e le “SSVV”?In linea di massima possiamo usare:• il “tu” solo nel caso in cui conosciamo

personalmente il destinatario (un col-lega, un amico);

• il “lei” in tutti gli altri casi.Il “Lei” sta cadendo in disuso e spesso ri-copre i nostri scritti con una patina diformalità “alla naftalina”. Le SSVV (Si-gnorie Vostre) sono un lontano ricordorinascimentale.

*Ufficio Relazioni con il Pubblico - Istituto Zooprofilattico Sperimentale

della Lombardia e dell’Emilia Romagna “Bruno Ubertini”

PEC OBBLIGATORIA DAL 29 NOVEMBRE

La dematerializzazione della comunicazione è un obbligo per gli Ordi-ni e per i singoli medici veterinari. Esigenze di economia e di innovazionefanno sì che dal 29 novembre prossimo la raccomandata tradizionale ceda ilpasso alla “posta elettronica certificata” (PEC). Con la circolare 3/2009 del 16settembre, la Federazione ha rinnovato l’invito agli Ordini provinciali ad infor-mare e sensibilizzare gli iscritti. In base al “decreto anticrisi” l’obbligo scattadal 29 novembre prossimo. I medici veterinari hanno poi l’obbligo di comuni-care l’indirizzo PEC al proprio Ordine. La Federazione ha anche suggerito agliOrdini di avvalersi delle condizioni favorevoli derivanti dalla sottoscrizione di

una convenzione con Aruba PEC S.p.a., sul modello di quanto realizzato dalla stessa Fnovi.

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Un grande sindacato per una veterinaria pubblica più forte

Si è chiuso a Cosenza il 42° congresso nazionale Sivemp. Grasselli: «La poli-tica del governo e del ministro Brunetta mina la serena concertazione e lacondivisione tra le parti sociali. I prossimi mesi saranno dedicati all’unità sin-dacale e al recupero di spazi di diritto e di esercizio del nostro ruolo».

«Siamo un grande sindacato, ma vogliamofarne uno ancora più grande per renderepiù forte la sanità pubblica veterinaria. Equesto è ancora più importante oggi, in unmomento in cui il pubblico impiego è sotto“attacco” e il welfare state viene messo in cri-si da una politica di tagli indiscriminati chemette a repentaglio l’organizzazione e l’effi-cienza della sanità pubblica. Noi sosteniamoinvece che per una maggiore funzionalità ser-vono modelli organizzativi e tecnologie inno-vative. Un modello che sappia riunire e valoriz-zare, pur nei distinti ruoli, tutte le figure pro-fessionali che sono necessarie a fare la preven-zione».

È con queste valutazioni che il segretario na-zionale Sivemp, Aldo Grasselli, ha chiuso sa-bato il congresso nazionale di Cosenza: tregiorni di lavori intensi incentrati sulla dife-sa del lavoro e dei contratti, in cui sonostate affrontate, comunque, tutte le prin-

cipali tematiche che interessano la veteri-naria pubblica. Numerosi i momenti di con-fronto e di approfondimento tecnico che han-no conferito all’appuntamento annuale delsindacato una forte valenza grazie alle diverseesperienze territoriali che si sono incontrate e aun ampio respiro progettuale.

LA CRISI E IL LAVORO

Già in apertura dei lavori, nella sua relazione -un’analisi sociale, economica e sindacale arti-colata - Grasselli aveva dedicato ampio spazioalla crisi globale, i suoi riflessi sull’Italia, l’offen-siva nei confronti dei dipendenti pubblici, losvuotamento della contrattazione sindacale.«Il momento che stiamo vivendo - ha af-fermato - mette al centro della nostra ri-flessione il lavoro, il suo valore, le sue re-gole e il sistema di atti che governano tut-te le relazioni tra Stato, enti territoriali,

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Spaz

io a

pert

oaziende, dirigenti e professionisti: i con-tratti, appunto. Affrontiamo quindi temi qua-li l’occupazione, l’autonomia professionale esindacale, cercando di trarre le indicazioni perinfluenzare positivamente le dinamiche in cor-so e risolvere le criticità».

L’OFFENSIVA BRUNETTA

Quanto alla “riforma Brunetta” il segretarionazionale non ha usato mezzi termini. «Il mini-stro - ha spiegato - vorrebbe modificare il pub-blico impiego senza alcun intervento sullerealtà sociali in cui esso si realizza. Sarebbe co-me cercare di cambiare l’esito di una partita acarte dando un nuovo mazzo ai giocatori, masenza mandare via i bari. Siamo di fronte alladelegittimazione sistematica dei dipendentipubblici e al disegno di sostituire la buona con-trattazione e un sistema basato sul risultatocon uno di rigidi premi individuali». Un’offen-siva, ha aggiunto, «contro l’indipendenza el’autonomia dei dirigenti pubblici, mentre si la-scia “mano libera” al potere politico-ammini-strativo su incarichi, premi e retribuzioni». E haaggiunto: «Noi siamo qui per difendere ilvalore dei contratti e per difendere il valo-re del lavoro. E chiediamo con forza il ri-spetto e il riconoscimento che meritiamo».

DIRIGENZA E CONVENZIONATI

La seconda giornata dei lavori è stata dedicataall’approfondimento normativo e contrattuale.Nella mattinata una tavola rotonda sul con-tratto collettivo nazionale della dirigenzamedico veterinaria e sulle principali novità le-gislative (la legge quadro sul contratto della di-rigenza, la legge 15 e conseguente decreto ap-plicativo, il cosiddetto “pacchetto Brunetta”).Nel pomeriggio si è tenuta una tavola rotondasull’accordo collettivo nazionale della me-dicina veterinaria convenzionata, conun’ampia analisi della situazione a partire daalcune realtà come la Sicilia. La questione del-

l’inserimento nel sindacato dei convenzionatiin condizioni di pari dignità, pur nelle diversespecificità (come già accaduto in passato per ilministero e, parzialmente, per gli Izs), è stata alcentro del dibattito dell’assemblea e, in propo-sito, è stata anche presentata una mozionespecifica.

DECISIONI PER IL FUTURO

Nella terza giornata l’esame e l’approvazionedel bilancio consuntivo 2008 e del preventivo2009. Infine la discussione delle mozioni. Nelcorso della tre giorni congressuale, le afferma-zioni e le analisi del segretario nazionale sonostate ampiamente condivise dall’assemblea deidelegati e dagli intervenuti. Da questa riflessio-ne è scaturito l’impegno, condiviso con glialtri sindacati della dirigenza medica, tuttirappresentati in sala a Cosenza, per unaazione comune e compatta già dalle pros-sime settimane. «Vogliamo rappresentare ilnostro assoluto disagio rispetto alla politica che

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il Governo sta portando avanti sul pubblico im-piego - dice Grasselli -. In particolare l’as-semblea del Sivemp ha espresso i propri ti-mori sul ruolo di “guastatore” assunto dalministro Brunetta: le decisioni che sta as-sumendo minano i pilastri di una serenaconcertazione e di una condivisione traistituzioni e parti sociali, oggi quanto mainecessaria per far uscire il Paese dalla crisie salvare le buone esperienze di “welfarestate” che certe Regioni (governate siadalla destra che dalla sinistra) hanno rea-lizzato in questi anni di federalismo in-compiuto».

Quanto all’immediato futuro il segretario na-zionale anticipa l’azione del sindacato. «L’au-tunno - spiega - non sarà solo dedicato al-la chiusura di un contratto economico difatto irrilevante. I prossimi mesi sarannodedicati all’unità sindacale e al recupero dispazi di diritto e di esercizio del ruolo sin-dacale e professionale che il governo ci statogliendo». (a cura del Sindacato italiano ve-terinari di medicina pubblica)

SINERGIA TRA I PROFILI SSN

Nel suo intervento al Congresso NazionaleSivemp, il Presidente della Fnovi ha ri-cordato che "la Federazione vede unasola sanità pubblica veterinaria in gra-do di integrare 6000 dirigenti e 1200 con-venzionati. Il Paese non può non contaresulla sinergia di profili professionali afferen-ti il SSN ancorché diversamente contrattua-lizzati. Questi ultimi devono relazionarsi inmaniera intelligente con la componenteprivata". Il presidente Gaetano Penocchioha quindi concluso: "difendiamo e diamoforza al nostro modello di sanità pubblicaveterinaria non senza comprendere cheuna politica di difesa dello status quo nonsolo è un grave errore, ma è un danno perle nostre potenzialità di sviluppo".

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Lex

vete

rinar

ia

Devono essere decise dal giudice ammini-strativo le cause instaurate per ottenere ilrisarcimento del danno patito in conse-guenza dell’inerzia del Consiglio dell’Ordi-ne che non ha preso provvedimenti disci-plinari nei confronti di un collega. Questo èquanto stabilito dalle Sezioni Unite Civile dellaCassazione che, con la sentenza n. 14812 del24 giugno 2009, si sono pronunciate su di unricorso promosso da un avvocato avverso ilproprio Consiglio dell’Ordine.La sentenza imputa al Consiglio, per un verso,di non avere assunto l’iniziativa disciplinare neiconfronti di altri professionisti e, per altro ver-so, di aver rilasciato a questi stessi pareri dicongruità sulle parcelle presentate, al fine diconseguire il decreto ingiuntivo, e ciò nono-stante il Consiglio fosse a conoscenza dell’in-sussistenza delle ragioni creditorie sottese all’e-missione dei decreti.Secondo la Cassazione, il professionista van-ta un mero interesse legittimo a che il Con-

siglio dell’Ordine (organo di natura pacifi-camente amministrativa) eserciti l’azionedisciplinare nei confronti dei suoi colleghi;sicché il risarcimento preteso in relazione almancato esercizio della funzione pubblica trovatutela innanzi al giudice amministrativo.Quanto all’altro profilo della pretesa (il risarci-mento del danno conseguente al rilascio delparere di congruità sulle parcelle presentate dacolleghi per munirsi del decreto ingiuntivo) laCorte ha spiegato che1 “la controversia instau-rata da un privato nei confronti del Consigliodell’Ordine in relazione al parere dal medesimorilasciato sulla liquidazione degli onorari di unproprio iscritto, stante la natura di ente pubbli-co non economico del medesimo Consiglio edil carattere di tale parere (da ritenere un attosoggettivamente ed oggettivamente ammini-strativo, emesso nell’esercizio di poteri autori-tativi, che non si esaurisce in una mera cer-tificazione della rispondenza del creditoalla tariffa professionale ma implica la va-lutazione di congruità del quantum) è devo-luta alla giurisdizione del giudice amministrati-vo, anche nel caso in cui la parte interessata silimiti ad invocare la sola tutela risarcitoria”.Era stato quindi errato da parte della Corted’Appello ammettere la propria giurisdizionesul rilievo che un professionista che lamenta ildanno da mancato esercizio dell’azione disci-plinare si trovi di fronte a un mero comporta-mento della pubblica amministrazione, estra-neo all’esercizio della pubblica funzione. Il pro-

La richiesta di risarcimento danni all’Ordine è un diritto dell’iscritto

L’inerzia dell’Ordine può legittimare una richiesta di risarcimento danni, per-ché l’iniziativa disciplinare nei confronti di altri colleghi scorretti è un dirittodell’iscritto. Lo dice la Cassazione che si pronuncia anche sulle parcelle: l’Or-dine non può limitarsi a certificare l’esistenza di un credito, ma deve valutar-ne la congruità.

di Maria Giovanna Trombetta*

1 Ai sensi dell’art. 7 della legge n. 1034 del 1971, comemodificato dall’art. 7 della legge n. 205 del 2000.

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fessionista che chiede i danni all’Ordine - han-no spiegato invece gli “ermellini” - contestapur sempre il mancato esercizio di unafunzione pubblica, cioè l’apertura di unprocedimento disciplinare contro i colleghiasseritamente scorretti: rispetto a questa si-tuazione il professionista vanta un mero inte-resse legittimo.La giurisdizione del Tar va affermata anche ri-spetto al rilascio del parere di congruità delleparcelle presentate dai colleghi per munirsi del

decreto ingiuntivo, e ciò anche se la parte inte-ressata si limita a chiedere il risarcimento.Il provvedimento dell’Ordine, infatti, è un attoamministrativo dal punto di vista oggettivo esoggettivo: è emesso nell’esercizio di poteri au-toritativi e implica la valutazione di con-gruità del quantum invece che esaurirsi inuna semplice certificazione della rispon-denza del credito alla tariffa professionale.

*Avvocato, Fnovi

LA CCEPS HA RISPOSTO

“Lex Veterinaria” di febbraio commentava un recente in-dirizzo della Cassazione sull’ammissibilità a ricorrere controla delibera con la quale il Consiglio dell’Ordine apre un pro-cedimento disciplinare. La Suprema Corte si era determina-ta in questo nuovo orientamento considerando opportunopermettere l’intervento di un giudice terzo che possa con-trollare la legittimità dell’avvio del procedimento disciplina-re ed arrestarne subito la prosecuzione in caso di mancan-za dei necessari presupposti.L’articolo si concludeva con la domanda: “quale sarà oral’orientamento della Commissione Centrale Esercenti leProfessioni Sanitarie?”. Ebbene la CCEPS - chiamata daun medico veterinario a decidere sulla legittimità delprovvedimento di apertura di un procedimento disci-plinare adottato dal Consiglio dell’Ordine nei propri con-

fronti - ha dichiarato il ricorso inammissibile (ordinanza n. 21/2009 del 13 luglio scorso).Rigettando le argomentazioni formulate dal sanitario, il quale invocava, tra gli altri, il princi-pio di cui alla sentenza n. 29294/08 della Cassazione (sentenza commentata nel numero difebbraio, ndr), la Commissione Centrale ha rilevato che “la sua giurisdizione non ha caratte-re generale nei confronti di tutti i provvedimenti adottati dagli Ordini e Collegi professionalisanitari e delle rispettive Federazioni, ma trova i suoi limiti nelle norme contenute negli artt.5, 15 e 18 del D.Lgs.C.P.S. 13 settembre 1946, n. 233 nonché negli artt. 9, 21 e 53 e seguen-ti del regolamento approvato con D.P.R. 5 aprile 1950, n. 221”.Ha quindi concluso che “i ricorsi in materia disciplinare possono essere proposti dagli eser-centi le professioni sanitarie esclusivamente ove nei loro confronti sia stata irrogata una san-zione con provvedimento definitivo”. Il provvedimento definitivo al quale la CCEPS allude èla decisione assunta dal Consiglio Direttivo (art. 47 del D.P.R. n. 221/50) che - espletate tut-te le fasi del procedimento disciplinare - deve essere notificata all’interessato.Al medico veterinario non resterà ora che impugnare questa ordinanza della CCEPSdinanzi alla Corte di Cassazione.

(Avv. M.G.T.)

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28/08/2009› Con una nota indirizzata al Presi-de della Facoltà di Teramo, la Fede-razione segnala il rischio che l’isti-tuzione di corsi di laurea triennali

spostino attività peculiari del medico veterina-rio su altre figure non codificate.

03/09/2009› Il presidente della Fnovi Gaetano Penocchio ela vicepresidente Carla Bernasconi incontranoil Prof. Giancarlo Bono e la Prof.ssa Barbara DeMori per allestire un tavolo nazionale di bioeti-ca.

07/09/2009› La Federazione dirama una circolare di ulte-riori precisazioni sulla pratica della mascalcianella quale accorda la propria disponibilità acollaborare ad una regolamentazione della po-dologia bovina. La circolare è pubblicata sulportale fnovi.it

08/09/2009› La vicepresidente Fnovi partecipa alla riunio-ne del tavolo tecnico per la costituzione di unOsservatorio Nazionale convocata dal Ministe-ro - Settore Salute in Lungotevere Ripa, in rela-zione all’allarmante fenomeno delle intimida-zioni ai veterinari pubblici in servizio.› Il presidente Fnovi partecipa alla riunione in-detta nella sede ministeriale di via Ribotta perla programmazione degli eventi della Settima-na Veterinaria Europea 2009.› Il Presidente della Fnovi firma una secca notadi replica ad inopportune accuse di “sciacallag-gio” ai veterinari liberi professionisti dell’Abruz-zo in relazione alle emergenze post-sismiche.› Il presidente Enpav Gianni Mancuso partecipaall’Assemblea dell’Associazione degli Enti diPrevidenza Privati (AdEPP).

10-12/09/2009› L’Enpav e il suo Presidente sono presenti conuno stand informativo al 42° Congresso Nazio-

nale organizzato dal Sindacato Italiano Veteri-nari di Medicina Pubblica “Difendere i contrat-ti per difendere il lavoro” presso il Teatro Ren-dano di Cosenza. Il giorno 11, il Presidente e ilDirettore Generale Enpav partecipano ad unariunione con gli iscritti e con i Presidenti degliOrdini Provinciali della Regione Calabria.

11/09/2009› Il presidente Penocchio interviene a Cosenzaal 42° Congresso Nazionale SIVeMP “Difende-re i contratti per difendere il lavoro”.

14-15/09/2009› Il presidente Penocchio partecipa a Cernob-bio ai lavori della Prima Conferenza Nazionalesulla Formazione Continua in Medicina. Pre-sentato il documento che ridisegna il futuro si-stema Ecm.

16/09/2009› Giuliano Lazzarini partecipa per Fnovi alla riu-nione della Commissione degli esperti per gliStudi di Settore della Agenzia delle Entrate. LaCommissione ratifica all’unanimità il rinvio del-la presentazione degli Studi al marzo 2010.› La Fnovi partecipa alla riunione del ConsiglioDirettivo del Cup (Comitato Unitario delle Pro-fessioni). La riunione è convocata a Roma dal-la presidente Marina Calderone. All’odg la pri-ma bozza di revisione dello statuto.

16-17/09/2009› Si riunisce l’Organismo Consultivo “Investi-menti immobiliari” Enpav.

17/09/2009› Si riuniscono il Consiglio di Amministrazioneed il Comitato Esecutivo dell’Enpav. Il presiden-te Penocchio partecipa alla riunione del CdA.› Il Presidente Enpav ed il Presidente Fnovi,incontrano presso la sede dell’Ente i rappre-sentanti delle sigle sindacali per un confron-to circa la situazione dei medici veterinariconvenzionati.

30ingiorni

a cura di Roberta Benini

› Cronologia del mese trascorso

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30giorni - il mensile del medico veterinario / settembre 2009 41

In 3

0 gi

orni› Il presidente Mancuso partecipa all’incontro

“Casse di Previdenza nel medio-lungo perio-do” presso il Ministero del Lavoro.

18/09/2009› Il Comitato Centrale della Fnovi partecipa aBrescia alla Festa del Chirone organizzata dal-l’Ordine dei veterinari di Brescia. Premiato conil Chirone d’Oro, il Direttore del Dipartimentoper la sanità pubblica veterinaria, la nutrizio-ne e la sicurezza degli alimenti, Romano Ma-rabelli.

19/09/2009› Il consigliere Fnovi Alberto Casartelli intervie-ne all’incontro per medici veterinari sul bovinoda carne organizzato ad Asiago da Avear (As-sociazione veterinari animali da reddito).› Si riunisce a Brescia il Comitato Centrale Fno-vi. All’ordine del giorno, tra l’altro, il costituen-do tavolo nazionale sulla bioetica.

21/09/2009› Il segretario Fnovi Stefano Zanichelli partecipaa Roma alla riunione della Commissione Vete-rinaria Centrale della Federazione ItalianaSport Equestri (Fise).

22/09/2009› Il consigliere Fnovi Donatella Loni partecipaad un incontro preparatorio per l’organizzazio-ne della Conferenza con i Presidenti degli Ordi-ni e i Presidenti dei CPO (Comitato per le PariOpportunità), programmato dalla Presidenzadel Consiglio di Ministri - Dipartimento PariOpportunità.› Il presidente Gaetano Penocchio e la vicepre-sidente Fnovi Carla Bernasconi incontrano aRoma il sottosegretario Francesca Martini perillustrare i contenuti del “Corso formativo per iproprietari di cani”.

› Si riunisce l’Organismo Consultivo “Altri Re-golamenti” Enpav.

25/09/2009› Il presidente Penocchio incontra a Brescia unadelegazione di colleghi liberi professionisti inmerito alle problematiche relative alla gestionedel farmaco veterinario.› Carla Bernasconi partecipa al Tavolo tecnicosul benessere degli animali in Lungo Tevere Ri-pa. Durante la riunione viene presentato unddl per la tutela degli animali d’affezione.

28/09/2009› Si celebra il secondo World Rabies Day. LaFnovi, insieme a numerose organizzazioniscientifiche, istituzioni di ricerca, organizzazio-ni internazionali e nazionali, enti pubblici e pri-vati, centri di formazione ed Università, parte-cipa e sostiene l’evento.

29/09/2009› Donatella Loni interviene per la Fnovi al semi-nario “Lotta all’uso dei veleni contro gli anima-li” organizzato dall’Izs di Lazio e Toscana pres-so l’Auditorium di via G. Ribotta in collabora-zione con il WWF.

30/09/2009› Il presidente dei revisori dei conti Fnovi Lau-renzo Mignani partecipa a Roma alla conferen-za stampa di presentazione della campagna “Ilmese del microchip” organizzata dagli OrdiniProvinciali del Lazio e dalla dalla Regione Lazio.› Il consigliere Fnovi Alberto Casartelli parteci-pa alla riunione convocata a Roma dalla Dire-zione generale dell’Università sull’accesso pro-grammato alle Facoltà di medicina veterinaria.› Carla Bernasconi partecipa al tavolo ministe-riale sul benessere animale.

› Approfondimenti e notizie aggiornate su: www.fnovi.it - www.enpav.it

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42 30giorni - il mensile del medico veterinario / settembre 2009

Giorgio Mellis Cavaliere della Repubblica

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Organo ufficiale dellaFederazione Nazionale degliOrdini Veterinari Italiani - Fnovi e dell’Ente Nazionale di Previdenza e AssistenzaVeterinari - Enpav

EditoreVeterinari Editori S.r.l. Via del Tritone, 125 00187 Romatel. 06.485923

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Comitato di RedazioneAlessandro ArrighiCarla BernasconiLaurenzo MignaniFrancesco Sardu

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[Caleidoscopio]

“Cavaliere Ordine al Merito della Re-pubblica”. È questa la definizione so-lenne ed esatta dell’onorificenza con-ferita dal presidente Giorgio Napoli-tano al nostro Collega GiorgioMellis. Il prestigioso riconoscimento è arrivatosu proposta della Presidenza del Consi-glio dei Ministri ed è stato così motiva-to: “Il Dottore in Medicina VeterinariaGiorgio Mellis, durante la sua lunga car-riera si è distinto per l’impegno sociale eumano dimostrato inequivocabilmentenelle quotidiane relazioni con i cittadinicon cui è venuto a contatto negli oltretrent’anni di carriera al servizio delle isti-

tuzioni statali e regionali. Impegno cheinstancabilmente ha continuato a dimo-strare durante il prestigioso incaricosvolto in seno alla Segreteria del Sotto-segretario di Stato alla Difesa durante laXV Legislatura, occupandosi principal-mente dei problemi legati alla SanitàMilitare ottenendo risultati di tutto rilie-vo. Le energie profuse nell’espletamen-to di tale delicato compito gli hannoconsentito di riscuotere il plauso e l’am-mirazione di quanti hanno avuto mododi apprezzare la preparazione tecnica, lequalità professionali e l’attaccamentoalle Istituzioni dello Stato”.Il Cavalier Giorgio Mellis è di originegreca ed è iscritto all’ordine dei veteri-nari di Sassari. Dipendente della Azien-da sanitaria locale 4 di Lanusei in pro-vincia di Ogliestra, dal 2006 è in co-mando presso il Ministero della Difesa,con l’incarico prestigioso di consigliereper la Sanità Militare e l’Uranio Impo-verito del Sottosegretario di Stato allaDifesa della XV legislatura.

CHIRONE D'ORO A ROMANO MARABELLI

Il Capo del Dipartimento per lasanità pubblica veterinaria, lanutrizione e la sicurezza degli ali-menti è stato premiato con il“Chirone d’oro”. Il 18 settembrescorso, alla tradizionale festa del-l'Ordine dei veterinari di Brescia, Ro-mano Marabelli (nella foto con ilPresidente Gaetano Penocchio) haricevuto il riconoscimento “per ilrapporto che ha sempre avuto con

la professione, per la sua presenza, disponibilità, attenzione e capacità".Marabelli richiamando il rapporto di collaborazione tra il Ministero e laFnovi ha ricordato ai nunerosi colleghi presenti: "La Festa del Chirone fuuna delle mie prime uscite dopo la mia nomina avvenuta 18 anni fa”.

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SOCIETÀ CULTURALE ITALIANA VETERINARI PER ANIMALI DA COMPAGNIASOCIETÀ FEDERATA ANMVI

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