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Page 1: EDITORIALE · EDITORIALE Il Consiglio dei Ministri nella seduta del 15 giugno scorso ha approvato il Decreto sviluppo, così chiamato perché dal punto di vista normativo rappresenta
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EDITORIALE

IIl Consiglio dei Ministri nella seduta del 15 giugno scorso ha approvato il Decreto sviluppo, così chiamato perché dalpunto di vista normativo rappresenta il contenitore delle misure che il Governo Monti mette in campo, appunto per lo“sviluppo” sistemico e strutturale del Paese. E’ un documento importante, perché dovrebbe aiutare il famoso recuperodella credibilità dell’Italia in Europa; ma riteniamo anche la credibilità delle istituzioni e del loro ruolo di governo, rispettoalle finalità generali di crescita del paese agli occhi degli italiani, dei lavoratori, dei pensionati e delle famiglie.Ci auguriamo, infatti, che ai soliti annunci facciano seguito provvedimenti attuativi concreti delle varie misure inseritenel Decreto. Sono, ad esempio, previste, nel documento del Governo, le srl semplificate per gli over 35 e lo “stop” a43 leggi di incentivazione per recuperare 2 miliardi, che andranno per la costituzione di un fondo per la crescita, sitratta di norme in parte con scarsa operatività, non più in grado di determinare un effettivo impatto sul sistema eco-nomico; tra le norme abrogate si segnalano, in particolare, la legge n. 488/1992 e quelle relative alla programmazionenegoziata ovvero i Contratti di Programma, i Contratti di Localizzazione e i Contratti d’area. Così come sale dal 36% al50% la quota di detrazione Irpef per le ristrutturazioni, fino al 30 giugno 2013. Ed inoltre: non saranno soggette all’Imu,fino a tre anni, gli immobili delle imprese edili destinati alla vendita; il riordino del Fondo per l’internazionalizzazione cheistituisce i consorzi per l’internazionalizzazione, sono estesi i settori di appartenenza delle aziende consorziate a quellidei servizi e del commercio e dell’agroalimentare; sono prorogati i termini per l’entrata in vigore del Sistri a fine 2013;è promossa la pubblicità su internet delle spese effettuate dalla Pa per i compensi alla imprese, sopra i 1000 euro. Ar-rivano anche: una cabina di regia per un piano nazionale per le città, dedicato alla riqualificazione delle aree urbane eil credito d’imposta del 35% per le nuove assunzioni a tempo indeterminato di personale altamente qualificato impie-gato in attività di ricerca e sviluppo o in possesso di dottorato di ricerca senza vincoli sulle attività di impiego, con ilvincolo di trattenere il personale assunto per almeno 3 anni.E’ prevista la nascita dell’Agenzia per l’Italia digitale, con la soppressione di DigitPA e dell’Agenzia per la diffusione delletecnologie per l’innovazione. Tra le altre novità contenute nel Decreto Sviluppo, viene contemplato entro il 2013 il ter-mine del tratto autostradale della Salerno-R. Calabria, da anni rimasto incompiuto. Per riprendere le parole dello stessoMinistro dello Sviluppo Economico Corrado Passera il Dl Sviluppo contiene ‘’profonde riforme strutturali’‘ e di ‘’lungoperiodo’‘. “Tra queste, le misure per le pmi, di diritto fallimentare e di controllo da parte di cittadini della spesa pubblica.”Tutte queste misure non vi è dubbio, negli “annunci”, danno un segnale positivo; particolarmente apprezzabili unamaggiore trasparenza della Pubblica Amministrazione e la dismissione del patrimonio pubblico, con l’auspicio che que-sta misura possa consentire una riduzione del debito pubblico. L’augurio è però che ora il cammino prosegua con l’at-tuazione concreta di queste misure, soprattutto per ridare fiducia a imprese e lavoratori, dopo i tagli e le tassazioni acui sono stati sottoposti nei mesi passati dallo stesso Governo Monti. La crisi senz’altro c’è, l’urgenza di trovare unavia d’uscita anche, togliendo le varie incertezze bisogno dare linearità, continuità e fiducia alle imprese. Riteniamo chemolte delle misure che riguardano il settore agricolo e che interessano numerose aziende associate e molti lavoratoridel settore ci appaiono anch’esse di un certo rilievo.Ad esempio, viene esteso il finanziamento agevolato previsto dal fondo Kyoto (su cui sono disponibili 470 milioni dieuro) a soggetti pubblici e privati che operano in settori della Green Economy e assumono giovani a tempo indetermi-nato; interventi mirati a rafforzare l’azione di tutela e promozione dei Consorzi di tutela dei vini, a incrementare la pro-duzione di energia da fonti rinnovabili legate ad opere irrigue ed ai Consorzi di Bonifica. Per la pesca e l’acquacolturasono stati messi a punto interventi per ridare slancio e competitività al settore, in particolare in merito allo sviluppo del-l’acquacoltura in mare. Viene inoltre introdotto un sistema volontario di indicazione dell’origine per chi vende al dettaglioe chi somministra prodotti della pesca. Non ultimo, si prevede, infine, l’istituzione di un fondo, che sarà gestito daAgea, per la distribuzione di alimenti ai poveri, che facendo leva sule eccedenze delle derrate alimentari provveda aduna loro distribuzione alle fasce più povere e bisognose, che vivono situazioni di svantaggio economico.

DOMENICO MAMONE - Presidente dell’Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori

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Domenico MMamonePresidente Nazionale UNSIC

Dal Decreto sviluppo, approvatodal Governo, le imprese si attendonomisure concrete per lo “sviluppo”

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DOMENICO MAMONE

Presidentedell’UnioneNazionaleSindacaleImprenditorie Coltivatori

Ministero ddel llavoro:precisazioni ssu llavoro nnotturno

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Nasce iil CCentro SStudiUNSIC

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EDITORIALE

IL SISTEMA SERVIZI UNSIC

Consultabile iil ssito ““UNICONC”,il pportale ddella MMediazione CCivileUNSIC

DAL NAZIONALE

MONDO AGRICOLO

“Pronto PPac 22012”, BBanca ddellaNuova TTerra ee CCAA UUNSICsui FFinanziamenti PPac aalle iimprese

Dalla UUe ffinanziamenti pper nnuovistudi pper pprevenire lla mmortalitàdelle aapi

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12 21

16 DAL TERRITORIO

L’UNSIC ttra ii ppromotoridella ““Sagra ddel FFiorone” aa PPezzedi GGreco, iin pprovincia ddi BBrindisi

Nuova ssedea VViterbo pper ll’UNSIC

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Nota MMIPAAF ssu cchiarimentimodalità ddi uutilizzo ddelle rresinea sscambio iioniconelle pproduzioni bbiologiche

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Apprendistato: ll’UNSIC ssiglaAccordo IInterconfederale

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Regime ffiscale ddi vvantaggio:le nnovità iillustrate iin uuna ccircolaredell’Agenzia ddelle EEntrate

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Dal DDecreto ssviluppo,approvato ddal GGoverno,le iimprese ssi aattendonomisure cconcrete pper llo ““sviluppo”

Bonus SSud:pubblicato iin GGazzetta UUfficialeil DDecreto aattuativo

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22 DALLE REGIONI

JUS JURIS

LAVORO E PREVIDENZA

UE: ccongedo ddi mmaternitàfuori ddal rrapporto ddi llavoro

Prescrizionecontributi pprevidenziali

“Cassetto PPrevidenzialeper AArtigiani ee CCommercianti”

SO

MM

AR

IO26

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NOVITÀ24

Assegno nnucleo ffamiliare:nuovi llivelli rreddituali pper iil pperiodo1° lluglio 22012-30 ggiugno 22013

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INFOIMPRESAPeriodico

dell’Unione NazionaleSindacale Imprenditori e Coltivatori

Direttore rresponsabileDomenico Mamone

RedazioneMaria Grazia Arceri - Francesca Campanile

Sonia D’Annibale - Francesca GambiniNazareno Insardà - Salvatore Mamone

Fortunata Reggio - Lea Capriotti - Vittorio Piscopo

Progetto GGrafico -- IImpaginazioneFortunata Reggio

Sede llegale ee RRedazione

Via Angelo Bargoni, 78 - 00153 RomaTel. 06 58333803 - Fax 06 5817414

www.unsic.it - [email protected]

Registr. TTribunale ddi RRoma

N° 776/2003 ddel 55/03/2003

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IL SISTEMA SERVIZI UNSIC

stato ufficialmente presentatoe presto sarà pienamenteoperativo il Centro Studi

UNSIC. Si tratta di un organismo as-sociativo di studio e di ricerca apoli-tico e senza scopo di lucro, che siaffianca all’Associazione Sindacaleper sviluppare finalità scientifiche distudio, ricerca e consulenza con l’ob-biettivo di ottimizzare i servizi e l’atti-vità di assistenza; effettuare attività diconsulenza legale e curare la stesuradi contratti di lavoro subordinato e dicollaborazione; non ultimo fornire as-sistenza legale.La presentazione è avvenuta il 22maggio scorso a Roma in un incontrocon i rappresentanti territoriali del-l’UNSIC, nel corso del quale sonostati spiegati ruolo, funzioni e obiettividel nascente Centro studi che, tra l’al-tro, si pone come struttura di sup-porto al Patronato Enasc.In particolare, infatti, per quanto ri-guarda l’assistenza legale il CentroStudi si propone di fornire consulenzaed assistenza nello studio e forma-zione in materia di previdenza ed assi-stenza obbligatoria, così come quelladi creare un apposito servizio dedicatoche, avvalendosi di esperti avvocati, aiquale gli utenti del patronato potrannorivolgersi per sottoporre quesiti o ri-chiedere informazioni utili, avrà cura diporsi quale interlocutore diretto e pri-vilegiato nei confronti di tali istanze.Come, ad esempio, quando si trattadi recupero crediti da lavoro, trasferi-menti individuali, modifica mansioni,fallimenti e procedure concorsuali,consulenza legale, infortuni, mobbinge integrità psico-fisica, diritti e doveriderivanti dai contratti di lavoro e dalleleggi sul lavoro. Una consulenza pro-fessionale per dare la giusta interpre-

tazione alle leggi e alla loro applica-zione pratica perché molte volte i citta-dini non sempre sono a conoscenza diinnovazioni normative e procedimen-tali di grande importanza soprattuttosui temi del lavoro e delle pensioni, deicongedi e permessi; in sintesi delleprestazioni previdenziali e di welfare,in genere. La normativa sul lavoro, unadelle più complesse, subisce varia-zioni continue ed oggi è quanto maifondamentale per le aziende avere uninterlocutore esperto in materia, infor-mato ed aggiornato. Tra le altre attività del Centro Studi, in-fine, l’avvio di procedure per i creditiinsoluti vantati dalle imprese; per pro-muovere, resistere in giudizio o conci-liare, in favore degli imprenditori ocoltivatori associati, controversie in-sorte o insorgenti di vario oggetto; diinformazione e divulgazione delle po-litiche nazionali ed europee di svi-luppo, sostegno e di incentivo degli

associati. Il Centro Studi UNSIC rin-traccia la sua genesi nella promo-zione di una cultura associativa delleimprese, sviluppando una logica im-prenditoriale soprattutto in capo aisoggetti associati che svolgono atti-vità autonoma e non solo, al fine di fa-vorire la loro partecipazione, attraversomomenti di studio, informazione, con-fronto e dibattito per ampliare, attra-verso l’ascolto delle problematichepratiche che si presentano quotidiana-mente, nuove strategie di intervento esoluzioni ai problemi.Alla presentazione del Centro StudiUNSIC, i lavori sono stati aperti dal sa-luto del Presidente Enasc SalvatoreMamone, sono, poi, intervenuti Naza-reno Insardà dirigente Unsic e gli avvo-cati Andrea Azzone, Agnese di Santo,Maria Francesca Fera, Angela Furneri,Giovanni Ciancio. L’incontro è stato co-ordinato dal Direttore Tecnico del Pa-tronato Enasc Domenico Marrella.

Nasceil Centro Studi UNSIC

È

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“La nuova Riforma delle pensioni: cosa fare?”Seminario organizzato da Roma Capitalein collaborazione con il Patronato ENASC

i è svolto il 28 maggio scorsopresso la Sala della Protomo-teca in Campidoglio a Roma,

il seminario dal tema “La nuova ri-forma delle pensioni. Cosa fare?” or-ganizzato da Roma Capitale incollaborazione con il PatronatoENASC.“ Il Decreto Salva Italia varatodal Governo Monti è intervenutoanche sul sistema pensionistico ap-portando proprio in questi giorni si-gnificative modifiche.Proprio per queste ragioni è nata l’esi-genza di organizzare una giornata se-minariale gratuita, aperta a tutti idipendenti del settore pubblico e pri-vato, che tratti ed evidenzi con chia-rezza le novità previdenziali introdottenel nuovo sistema pensionistico ed ilconseguente fondamentale ruolodegli istituti di patronato.” E’ quantoha affermato l’on. Fabrizio Sartori,Presidente della Commissione Sicu-rezza di Roma Capitale, in aperturadei lavori, spiegando come il semina-rio nasce con lo scopo di informare,in maniera chiara e trasparente, sultema previdenziale, sciogliendo ognidubbio interpretativo e attivando undibattito immediato di confronto tra ipartecipanti e i relatori del corso.Il Presidente dell’ENASC SalvatoreMamone ha tenuto a ringraziare l’on.Sartori e Roma Capitale per aver col-laborato alla realizzazione dell’eventosu un tema di grande rilevanza e at-tualità com’è quello della Riformadelle pensioni, in particolare tra i pub-blici dipendenti. Un tema sul quale siinserisce perfettamente il ruolo e lafunzione sociale del Patronato chesvolge un servizio di assistenza speci-fico, attraverso i suoi operatori, neiconfronti della cittadinanza, per aiu-tarli a districarsi tra le varie novità le-

gislative e normative in materia. Inparticolare le trasformazioni socialihanno condotto i Patronati a porsiquali importanti punti di riferimentoper gli utenti, come una sorta di veri epropri sportelli di pubblica utilità a di-sposizione di pensionati, famiglie, gio-vani, e per tutte le pratiche riguardantiil lavoro, la previdenza, la sicurezza el’assistenza sociale, sia per i cittadiniitaliani che per gli stranieri.Sono intervenuti poi nel corso del Se-minario Andrea Azzone, coordinatorenazionale del Centro Studi UNSIC,Piero Lauriola, della Direzione Gene-rale dell’Inpdap Roma, Luigi RosaTeio, Responsabile Regionale VenetoENASC. Mentre ha moderato i lavoriGiovanni Firera, Vicedirettore del“Corriere Informazione”.L’avv. Azzone si è in particolare soffer-mato sulle forme di assistenza giuri-dica e sui servizi in materia legale perdiffondere la conoscenza e l’informa-zione sulla legislazione sociale, sullaprevidenza, sul mercato del lavoro, ildiritto di famiglia, salute e sicurezzasul lavoro, invalidità civile, assicura-zione Inail, prestazioni per il sostegnoal reddito.Nel suo intervento, Luigi Rosa Teio,ha, invece, parlato delle principali no-vità introdotte dalla riforma previden-ziale Monti-Fornero. In premessa, haricordato l’importanza dell’informa-zione in campo previdenziale laddovespesso i cittadini sovracaricati di noti-zie non precise, che creano confu-sione e difficoltà, fanno fatica a farele scelte giuste sulla propria pen-sione. Ha sottolineato le principali dif-ferenze tra la riforma previdenziale del1995, c.d. riforma Dini, con l’attuale: laprima basata sul PIL e l’armonizza-zione, la seconda sull’aspettativa di

vita. Rosa Teio ha poi tracciato unquadro sulle novità introdotte dalla L.214/2011: dall’avviamento del si-stema di calcolo contributivo per tuttii lavoratori; eliminazione della causadi servizio per i pubblici dipendenti;applicazione delle nuove tabelle perl’accesso alla pensione di vecchiaiaed anticipata in particolare per i pub-blici dipendenti; all’introduzione dellederoghe previste per rimanere con ilsistema precedente. Infine, ha con-cluso la sua relazione precisando cheil ruolo del patronato in questi anni siè diffuso tra i dipendenti pubblici, iquali in precedenza erano diretta-mente seguiti dagli enti datori di la-voro. Infatti, la nascita dell’Inpdap, latelematizzazione, la posizione assicu-rativa on-line sono elementi chehanno contribuito a far conoscere lafunzione del patronato anche all’in-terno del pubblico impiego.Per Rosa Teio tra gli aspetti negatividella riforma Monti, troviamo, in par-ticolare, la mancata tutela previstaper i lavoratori addetti ad attività usu-ranti, la mancanza di norme sulledonne lavoratrici e sui lavoratori pre-coci, la non flessibilità delle normeche portano ad un sistema pietrifi-cato e il mancato avvio della previ-denza complementare.Piero Lauriola, della Direzione Gene-rale Inpdap di Roma, ha invece par-lato delle “liquidazioni” dei dipendentipubblici affermando che “pensarealla pensione rievoca quella che èchiamata comunemente “la liquida-zione” anche nel pubblico impiego,vale a dire le prestazioni di fine servi-zio. Esse entrano in gioco sia per ladeterminazione del reddito disponi-bile, quando si è pensionati, sia nellascelta dell’adesione ad una forma

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pensionistica complementare”. Lau-riola ha poi analizzato i diversi tratta-menti che, alla cessazione delrapporto di lavoro, vengono erogati aidipendenti pubblici e che si possonoclassificare in due tipologie: i Tratta-menti di Fine Servizio e i Trattamentidi Fine Rapporto delineandone carat-teristiche e specificità. Ha poi parlatodella riforma del 2010 e delle nuoveregole per il pagamento del Tfs/Tfr;sia che si tratti di prestazioni di fineservizio comunque denominate, siache si tratti di TFR. A partire dalle ces-sazioni intervenute dal 31/5/2010sono state introdotte nuove modalitàriguardanti l’accesso al pagamento.Altro tema affrontato, i principi dellaprevidenza complementare e le tipo-logie di forme pensionistiche comple-mentari, ed in particolare: quellacomplementare al I pilastro, non alter-nativo alla pensione pubblica e checoncorre ad assicurare un adeguatotenore di vita dopo il pensionamento;la capitalizzazione individuale, i con-tributi, versati e investiti, sono resti-tuiti (con i relativi rendimenti) allavoratore sotto forma di prestazione;l’adesione libera e volontaria, ossiaogni lavoratore può decidere se e

dove aderire, in piena consapevo-lezza e autonomia.Per quanto riguarda la previdenzacomplementare del dipendente pub-blico, ha affrontato nello specifico leattuali regole vigenti. In conclusioneLauriola si è soffermato su alcuneconsiderazioni relative a quello che èe dovrebbe essere un nuovo approc-cio alla pensione. “Mentre prima lapensione poteva essere calcolata datutti con un metodo semplice ed in-tuitivo: una percentuale dell’ultimostipendio o della media degli ultimistipendi commisurata agli anni di an-zianità contributiva, ora l’ammontaredella pensione può essere solo previ-sta e stimata e poiché dipende dal-l’ammontare dei contributi versati, daltipo di carriera e dall’anno di pensio-namento, questa stima va periodica-mente aggiornata. Ed inoltre prima cisi occupava della pensione solo qual-che anno o mese prima di pensio-narsi, ora bisogna cominciare adoccuparsene fin da quando si comin-cia a lavorare (ed anche prima).Altra differenza importante è che inprecedenza della pensione se ne oc-cupava l’amministrazione datrice dilavoro e poi l’Inpdap (per i dipendenti

pubblici) e le uniche decisioni che do-veva prendere il lavoratore pubblicoerano relative ai riscatti, ricongiun-zioni e momento del pensionamento,adesso si devono assumere decisioniimportanti di risparmio in un contestodi trasferimento del rischio dalla col-lettività all’individuo e di crescentecomplessità di bisogni e strumenti fi-nanziari e previdenziali.”Il seminario si è concluso con unabreve relazione del Direttore Tecnicodell’ENASC Domenico Marrella sulleattività dell’Ente Nazionale di Assi-stenza sociale ai cittadini. “L’Istituto,ha spiegato il direttore, nasce per dif-fondere i diritti dei lavoratori, dipen-denti e autonomi, dei pensionati,degli invalidi, dei disoccupati, dei por-tatori di handicap, dei diversamenteabili, dei lavoratori stranieri, delle colfe badanti, dei precari, dei professio-nisti e dei lavoratori atipici.Alla luce della nuova normativa san-cita dall’art. 10 della legge 152/01,che ha ampliato i compiti istituzionalidegli Enti di Patronato, l’ENASC erogaoltre ai servizi classici di assistenza etutela previdenziale, quelli di consu-lenza per la formazione professio-nale.”

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romosso e finanziato concirca 12 milioni di euro dal Mi-nistero del Lavoro, Direzione

Generale dell’Immigrazione e dellePolitiche d’Integrazione e attuato daItalia Lavoro con il contributo del Pro-gramma Operativo Nazionale delFondo Sociale Europeo 2007/2013“Governance e azioni di sistema”, èpartito AsSaP il programma di inseri-mento lavorativo nel settore dei ser-vizi alla persona.All’Avviso pubblico sarà possibileaderire fino al 30 novembre pros-simo, ed è finalizzato all’inserimentolavorativo ed alla qualificazione pro-fessionale nel settore dei servizi dicura o di assistenza attraverso per-corsi di politica attiva. Sono in totaleduecentoquarantotto sportelli aperti,25 provincie coinvolte, 331 operatori

in formazione e 21 agenzie d’interme-diazione dichiarate idonee.Tra queste anche l’UNSIC. “In partico-lare, il programma punta alla qualifi-cazione/riqualificazione professionaleed al riconoscimento delle espe-rienze pregresse e delle competenzeacquisite da colf, badanti, assistentifamiliari, mediante moduli formativi inaula e on the job, supportati dall’uti-lizzo di voucher da spendere presso isoggetti intermediari accreditati (vou-cher da 2.000 euro per colf e badanti;voucher da 2.500 euro per assistentifamiliari per prestazioni qualificate in-tegrative a quelle dei profili socio-as-sistenziali e sanitari).Destinatari dei voucher sono personedisoccupate/inoccupate, comunitarieed extracomunitarie, con esigenze diqualificazione (colf, badanti, assistenti

familiari) accompagnate all’instaura-zione di un rapporto di lavoro; per-sone, anche occupate, impegnate inpercorsi di specializzazione versoqualifiche più alte di assistenza domici-liare integrativa o socio-assistenzialeed accompagnate all’instaurazione diun nuovo rapporto di lavoro.Finalità del progetto, che ha come ri-ferimento territoriale dell’intervento leRegioni Obiettivo Convergenza (Cam-pania, Puglia, Calabria e Sicilia), è, trale altre, quella di creare una rete di ser-vizi organizzati sul territorio in grado difavorire i processi di incrocio do-manda/offerta relativamente al settoredei servizi alla persona, favorendomeccanismi di emersione dal lavoronero con particolare riferimento ai nu-merosi soggetti di provenienza extra-comunitaria.”

AsSaP il programma per l’occupazione, gestito daItalia Lavoro. Tra le Agenzie autorizzate anche l’Unsic

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U N I P R O M O S , U n i o n eNazionale Italiana PromozioneSociale, promossa dall’UNSIC,

dopo aver partecipato alla presen-tazione lo scorso maggio del nuovo si-stema ARTeS (Albi e Registri TerzoSettore) quale procedura semplificatadi iscrizione ai relativi albi e registri,ha formalizzato la sua adesione allapiattaforma web che la Regione Lazioha creato al fine di rendere più imme-diata la comunicazione tra le associa-zioni, le cooperative e la Regionestessa. Come rende noto l’Assessorealle Politiche sociali e alla FamigliaAldo Forte, promotore dell’iniziativa,

a solo un mese dalla sua inaugura-zione, oltre 2.400 soggetti del Terzosettore sono già entrati a far parte diARTeS. “Ogni soggetto – affermal’Assessore Forte - ha impiegato inmedia circa tre giorni dal primo ac-cesso per completare l’intera proce-dura, mentre prima con i registricartacei occorrevano sei mesi. Vuoldire che la piattaforma si è dimostratafunzionale e accessibile a tutti, anchegrazie alle procedure guidate, mentrel’assistenza tecnica fornita dall’helpdesk ha saputo dare informazionipuntuali e veloci. Tutto ciò ha per-messo un vero e proprio azzeramento

dei tempi burocratici, ancor più signi-ficativo visto che parliamo di un iterarticolato, che invita i soggetti a repe-rire dati e documenti che prima eranoparziali”. ARTeS è realizzata con ilcontributo tecnico di BIC Lazio checontrolla passo dopo passo la com-pletezza delle informazioni, garan-tendo ai soggetti del Terzo settore lasicurezza di aver inviato quanto previ-sto dalla normativa regionale.“Si tratta - spiega Forte - di un aspettomolto importante in termini di traspa-renza. I dati raccolti poi saranno im-portanti ai fini di un monitoraggiocompleto sul Terzo settore del Lazio.”

UNIPROMOS iscritta al portale ARTeS, la piattaformaweb per la gestione del Terzo Settore nel Lazio

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stato sottoscritto il 10 maggioscorso un Accordo di collabo-razione tra il CAA UNSIC srl, il

Centro Autorizzato di Assistenza Agri-cola Liberi Professionisti srl e ServiziAgricoli Europei srl per dar vita ad un“Coordinamento CAA Liberi Profes-sionisti SAE UNSIC”. L’obiettivo èquello di costituire una struttura di co-ordinamento nazionale che svolgafunzioni di raccordo per le relazioni bi-laterali attuali e future con Agea coor-dinamento. Con l’accordo inoltre si

intende implementare un livello supe-riore e più efficiente di rappresentanzaall’interno dei Centri di Assistenza Agri-cola, attivando anche un efficace servi-zio di supporto alle proprie attivitàistituzionali al fine di perseguire gliscopi sociali comuni, tenuto conto deimutamenti del quadro legislativo di ri-ferimento. E’ interesse delle Parti chehanno sottoscritto l’intesa, pertanto,giungere ad un sistema evoluto di as-sistenza alle imprese agricole e fore-stali inclusivo e valutabile sulla base

di criteri oggettivi di efficacia e di ef-ficienza e non solo sulla scorta di indi-catori meramente quantitativi. In talmodo si intende porre le imprese nellecondizioni soggettive di esercitare libe-ramente ed in maniera incondizionata ildiritto di scelta dell’Organismo cui con-ferire specifico mandato di assistenza. E’ previsto in base al suddetto Ac-cordo la costituzione di un Comitatodi gestione del coordinamento costi-tuito dai responsabili tecnici delleParti che hanno sottoscritto l’intesa.

Coordinamento CAA Liberi Professionisti SAE UNSIC

È

obbligo di elaborare il DVR,documento di valutazione deirischi, è stato rimandato al 31

dicembre 2012, in attesa di proce-dure standardizzate da rispettare perla Salute e la Sicurezza sul Lavoro (Art29 comma 5 del Decreto Legislativo 9Aprile 2008, n. 81, sicurezza e salutesul lavoro, apportata dal DecretoLegge 12 maggio 2012, n. 57 pubbli-cato in Gazzetta Ufficiale n. 111 del14 maggio 2012. Proroga DVR).Il datore di lavoro della piccola im-presa, fino a 10 lavoratori, può deci-dere, quindi, di non affrontare unavalutazione dei rischi (DVR) e ricorrereall’autocertificazione fino al 31 dicem-bre 2012, tranne nel caso in cui laCommissione approvasse prima diquella data le procedure standardiz-zate che lo porterebbero a confor-marsi entro 3 mesi. Su questo tema,in particolare, la legge prevede che,secondo l’articolo 29 D.Lgs 81/08 ri-guardante le modalità di effettua-

zione della valutazione dei rischi, i da-tori di lavoro, i quali occupino fino a10 lavoratori devono effettuare la va-lutazione dei rischi sulla base delleprocedure standardizzate elaboratedalla Commissione consultiva perma-nente per la salute e sicurezza sul la-voro. Non avendo la Commissioneancora provveduto, il Presidente dellaRepubblica (in attesa che siano defi-nite le procedure standardizzate di cuiall’articolo 29, comma 5, del decretolegislativo 9 aprile 2008, n. 81) ha rite-nuto di straordinaria necessità ed ur-genza evitare che i datori di lavorocon meno di 10 lavoratori, siano ob-bligati, a decorrere dal 1° luglio 2012,ad elaborare il documento di valuta-zione dei rischi per la salute e sicu-rezza sul lavoro (DVR), secondo leprocedure ordinarie.A tale scopo è intervenuta la modificacon Decreto-Legge 12 maggio 2012,n. 57 (pubblicato nella Gazzetta n. 111del 14 maggio 2012 “Disposizioni ur-

genti in materia di tutela della salutee della sicurezza nei luoghi di lavoronel settore dei trasporti e delle mi-croimprese”), nello stesso articolo 29comma 5, nel quale si trova la sca-denza per poter usufruire dell’auto-certificazione nelle aziende fino a 10lavoratori, passata da 18 mesi a 3mesi dalla data di entrata in vigoredelle procedure standardizzate(quando usciranno) sopra menzio-nate, o in caso di assenza delle pro-cedure entro il 31 dicembre 2012(prima era il 30 giugno 2012).Quindi le microimprese, che occu-pano fino 10 lavoratori, potranno usu-fruire dell’autocertificazione senzal’obbligo di elaborazione del docu-mento di valutazione dei rischi DVR:fino allo scadere del terzo mese dal-l’approvazione - in caso di emanazionedelle procedure standardizzate intermi-nisteriali, fino al 31 dicembre 2012, incaso di non approvazione delle proce-dure standardizzate interministeriali.

Sicurezza sul Lavoro D.lgs 81/08:proroga autocertificazione microimprese e DVRrimandato al 31 dicembre 2012Focus Point a cura della Divisione Lavoro UNSIC

L’

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gevolazioni IMU per i terreniagricoli posseduti e coltivatida coltivatori diretti e IAP

iscritti alla previdenza agricola, anchese lasciati a riposo in applicazionedelle tecniche agricole. I fabbricati ru-rali sono soggetti all’IMU ma se stru-mentali scontano l’aliquota agevolatadello 0,2% che può essere ridotta daiComuni fino allo 0,1%.La disciplina che regola l’IMU è piut-tosto articolata, per questo risultaparticolarmente utile la corposa Cir-colare del Ministero dell’Economia edelle Finanze del 18/05/2012 nellaquale si analizza la disciplina dellanuova imposta alla luce delle modifi-che apportate dal c.d. Decreto “Sem-plificazioni fiscali”.Importanti chiarimenti sono stati fornitianche per il settore agricolo, al quale illegislatore ha riservato una serie diagevolazioni che incidono sulla deter-minazione della base imponibile.

Il ccoltivatore ddiretto ee llo IIAPLa Circolare n. 3/DF del 18/05/2012,nell’affrontare la disciplina IMU previ-sta per il settore agricolo ricorda, in-nanzitutto, le definizioni di coltivatorediretto e di imprenditore agricolo pro-fessionale (IAP): il coltivatore direttoè un piccolo imprenditore che si de-dica direttamente e abitualmente allamanuale coltivazione del fondo, conlavoro proprio o della sua famiglia,con una forza lavorativa non inferioread 1/3 di quella complessiva richiestadalla normale conduzione del fondo;l’imprenditore agricolo professionale(IAP), iscritto nella previdenza agri-cola, è il soggetto che dedica alle at-tività agricole, direttamente o inqualità di socio di società, almeno il50% del proprio tempo di lavoro

complessivo e che ricava dalle attivitàstesse almeno il 50% del redditoglobale da lavoro.Il riconoscimento della qualifica diIAP compete anche alle società, solose: lo statuto sociale prevede l’eserci-zio esclusivo delle attività agricole ese ricorrono i seguenti requisiti dif-ferenziati per tipologia di società: - società di persone, almeno 1 sociodeve possedere la qualifica di IAP edessere iscritto nella previdenza agri-cola. Nelle società in accomanditadetti requisiti devono essere posse-duti dal socio accomandatario; - società di capitale, almeno 1 ammi-nistratore deve possedere la qualificadi IAP ed essere iscritto nella previ-denza agricola; - società cooperative (anche a scopoconsortile), almeno 1 amministratoreche sia anche socio deve possederela qualifica di IAP ed essere iscrittonella previdenza agricola.

Terreni aagricoliI terreni agricoli, anche se incolti, scon-tano l’IMU sempre con l’aliquota ordi-naria dello 0,76%, da applicare alreddito dominicale rivalutato del 25% emoltiplicato per il coefficiente “135”.Sono esenti solo i terreni agricoli situatiin collina depressa o in comuni mon-tani riportati, fino all’emanazione del-l’apposito DM previsto dall’art. 4comma 5-bis del D.l. 16/2012, nel-l’elenco di cui alla C.M. n. 9 del14/06/1993.Se i terreni sono posseduti e coltivatida coltivatori diretti o da imprenditoriagricoli professionali iscritti alla previ-denza agricola, si applicano le se-guenti agevolazioni: moltiplicatoreridotto pari a 110, anziché 135; i ter-reni compresi in aree edificabili sono

considerati agricoli se persiste l’utiliz-zazione agro-silvo-pastorale mediantel’esercizio delle attività agricole. Se ilterreno è posseduto da due soggettima è condotto solo da uno, che abbiai requisiti sopra descritti, l’agevola-zione si applica a tutti i comproprie-tari; soggetti all’IMU limitatamentealla parte di valore eccedente 6.000euro, con le seguenti riduzioni (art. 4comma 5 lett. e) D.L. 16/2012 conver-tito in L. 44/2012): - del 70% dell’imposta gravante sullaparte di valore eccedente 6.000 euroe fino a 15.500 euro;- del 50% dell’imposta gravante sullaparte di valore eccedente 15.500 euroe fino a 25.500 euro;- del 25% dell’imposta gravante sullaparte di valore eccedente 25.500 euroe fino a 32.000 euro.Poiché tali agevolazioni hanno naturasoggettiva, devono applicarsi per in-tero sull’imponibile calcolato in riferi-mento alla corrispondente porzionedi proprietà del soggetto passivo checoltiva direttamente il fondo.Ad esempio, se il terreno agricolo èposseduto e condotto da tutti i sog-getti passivi allora il beneficio fiscalespetta ad ognuno di essi, in propor-zione alla quota di proprietà. Se, in-vece, il comproprietario che coltiva ilfondo è solo uno di essi, a lui spettaper intero l’agevolazione. Tali agevolazioni non si applicano ai ter-reni concessi in affitto poiché in talcaso il terreno è posseduto ma noncondotto dal coltivatore diretto o dalloIAP iscritto nella previdenza agricola.

Fabbricati rruraliI fabbricati rurali, che prima eranoesclusi dal pagamento dell’Ici, orasono soggetti all’IMU a prescindere

CAF UNSIC Informa: l’Imu sui terreni agricolie fabbricati rurali; rinvio scadenze versamenti di Unico 2012,resta l’IMU al 18 giugno

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dalla loro destinazione (uso abitativoo strumentale) che rileva solo ai finidell’individuazione dell’aliquota IMUapplicabile: i fabbricati rurali ad usoabitativo, non strumentali, sono sog-getti ad imposizione in base alle re-gole ordinarie.Quindi se l’abitazione rurale è utiliz-zata quale residenza principale delproprietario, sconterà l’IMU con ali-quota ridotta del 4 per mille; fabbri-cati rurali strumentali sono soggettiall’imposta municipale con aliquotadel 2 per mille, che può essere ulteri-ormente ridotta dai Comuni fino all’1per mille. I fabbricati rurali strumentaliubicati nei comuni classificati mon-tani o parzialmente montani (in baseall’elenco dei comuni italiani predi-sposto dall’ISTAT) sono esenti. Per quanto riguarda il rinvio delle sca-denze dei versamenti di Unico 2012:resta l’IMU al 18 giugno. Confermato,

invece, il differimento dei termini peri versamenti risultanti da UNICO 2012e IRAP 2012, per tutte le persone fisi-che ed i soggetti che esercitano atti-vità economiche per le quali sonostati elaborati gli studi di settore.Ecco il comunicato stampa n. 77 dif-fuso il giorno 8 giugno dal Ministerodell’Economia e delle Finanze.“Per le persone fisiche ed i soggettiche esercitano attività economicheper le quali sono stati elaborati glistudi di settore, sono state differite lescadenze di versamento previstedalle dichiarazioni fiscali mentre èconfermata al 18 giugno 2012 il paga-mento della prima rata IMU.Il provvedimento stabilisce che le per-sone fisiche ed i soggetti che eserci-tano attività economiche per le qualisono stati elaborati gli studi di set-tore, tenuti ad effettuare, entro il 18giugno 2012, i versamenti risultanti

dalle dichiarazioni dei redditi, daquelle in materia di imposta regionalesulle attività produttive e dalla dichia-razione unificata annuale, che com-prende anche i versamenti previstiper la cedolare secca sugli affitti, pos-sono effettuare i predetti versamenti:entro il 9 luglio 2012, senza alcunamaggiorazione; dal 10 luglio 2012 al20 agosto 2012, maggiorando lesomme da versare dello 0,40 percento a titolo di interesse corrispet-tivo. Il differimento dei termini di ef-fettuazione dei versamenti è statointrodotto al fine di consentire il cor-retto svolgimento degli adempimenticonnessi alla predisposizione delle di-chiarazioni e alla definizione dei ver-samenti nonché il superamento ditalune criticità operative riscontrateda parte dei soggetti che esercitanoattività economiche per le quali sonostati elaborati gli studi di settore.”

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DAL NAZIONALE

a Direzione Generale per l’At-tività Ispettiva del Ministerodel Lavoro e delle Politiche

Sociali, con propria nota del 23 mag-gio 2012, ha reso importanti precisa-zioni circa gli adempimenti necessariall’effettuazione della comunicazionedell’esecuzione di lavoro notturno, pre-vista dall’art. 5, comma 1, del DecretoLegislativo n. 67/2011 anche in consi-derazione dell’approssimarsi della sca-denza del termine prevista per il 31

maggio 2012. Sul lavoro notturno aturni il Dicastero ha evidenziato chese il datore di lavoro ha occupato il la-voratore notturno per l’interno annoed in via esclusiva, la comunicazionedeve essere fatta solamente se il la-voro notturno è stato prestato effetti-vamente per un numero minimo di 64giornate. Relativamente al lavoro not-turno la comunicazione va fatta se laprestazione è stata svolta effettiva-mente per almeno 3 ore giornaliere

nell’arco dell’interno anno, con esclu-sione, pertanto, di lavoro svolto perperiodi inferiori.In entrambe le ipotesi, qualora il da-tore di lavoro non sia in grado di cono-scere le effettive giornate di lavoronotturno prestate nell’anno per assun-zione o cessazione del rapporto di la-voro in corso anno o per la sussistenzadi rapporti di lavoro in part-time verti-cale, devono essere comunicate tuttele giornate di lavoro notturno svolte.

Ministero del lavoro:precisazioni su lavoro notturno

L

hi può entrare nel nuovoregime fiscale di vantag-gio, per quanto tempo e

quali sono le regole per poter usu-fruire dell’imposta sostitutiva del 5%e delle semplificazioni fiscali dedicatea giovani imprenditori e lavoratori inmobilità. Sono solo alcuni dei puntitoccati dalla circolare 17/E, con cuil’Agenzia detta chiarimenti sulla disci-plina di vantaggio introdotta dalla ma-novra correttiva (Dl 98/2011) cheassorbe i “vecchi minimi” e favoriscel’iniziativa imprenditoriale sostenendoi giovani e chi ha perso il lavoro. Ilnuovo regime agevolato si applicasolo per il periodo d’imposta in cuil’attività è iniziata e per i quattro suc-cessivi. Coloro che allo scadere delquinquennio non hanno ancora com-piuto trentacinque anni possono, in-

vece, prolungare la disciplina di vantag-gio fino al trentacinquesimo comple-anno e fino a conclusione dell’anno.”“Dal 1° gennaio scorso il nuovo re-gime agevolato si applica ai contri-buenti che iniziano una nuova attivitàd’impresa, arte o professione o chel’hanno intrapresa dopo il 31 dicem-bre 2007. A questo proposito, per de-terminare l’inizio di una nuova attivitàbisogna considerarne l’esercizio ef-fettivo. Quindi, non basta aprire sem-plicemente la partita Iva, ma ciò cherileva è l’esecuzione di operazioni Ivaattive e passive dirette all’esecuzionedell’attività caratteristica.Uno dei limiti all’accesso al regime èrappresentato dal fatto che nei treanni precedenti l’inizio dell’attivitànon bisogna aver svolto attività d’im-presa o di lavoro autonomo. Altro pa-

letto da rispettare per poter entrarenel regime di vantaggio è fissato inchiave antielusiva e prevede che l’at-tività intrapresa non si limiti a prose-guire quella svolta in precedenzasotto forma di lavoro dipendente oautonomo. Questo limite non operanel caso in cui il contribuente abbiaperso il lavoro o sia in mobilità percause indipendenti dalla sua volontà.Resta fermo che le forme di lavoroprecario, come ad esempio i contrattidi collaborazione coordinata e conti-nuativa o a tempo determinato, nonprecludono l’accesso al regime, con-siderata la loro marginalità econo-mica e sociale.Quest’ultima, come chiarisce la circo-lare, sussiste se il lavoro precario èsvolto per un periodo di tempo chenon supera la metà del triennio pre-

Regime fiscale di vantaggio:le novità illustrate in una circolaredell’Agenzia delle Entrate

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INPS con il messaggio n.8802 del 22/05/2012 ha co-municato come, a seguito del

sisma che ha colpito i territori delleprovince di Bologna, Modena, Ferrarae Mantova il 20 maggio 2012, l’Isti-tuto assicurerà la predisposizione ditutte le misure che si dovessero ren-dere necessarie per garantire la pienacontinuità dei pagamenti delle pen-

sioni e delle prestazioni a sostegnodel reddito (cassa integrazione gua-dagni, disoccupazione, mobilità e lealtre prestazioni temporanee) a tutti ibeneficiari residenti nelle zone inte-ressate. In caso di inagibilità delle pro-prie Sedi territoriali, la presenza dell’Inpssarà assicurata da strutture mobili dovegli assicurati e i pensionati Inps po-tranno rivolgersi per avere informazioni

nonché per presentare domande diprestazioni o per la gestione dei pa-gamenti. Con un successivo messag-gio l’INPS comunicherà le misure chepotranno essere adottate a seguitodella deliberazione, assunta il 21 mag-gio dal Consiglio dei Ministri, dello statodi emergenza per i territori sopra men-zionati e delle eventuali ordinanze chesaranno successivamente adottate.

Sisma Emilia Romagna

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cedente l’inizio dell’attività. Si consi-derano aderenti al regime i contri-buenti che hanno iniziato un’attivitàd’impresa, arte o professione dal 1°gennaio 2012 e, presentando la di-chiarazione di inizio attività, hannobarrato la casella relativa al regime fi-scale di vantaggio per l’imprenditoriagiovanile e lavoratori in mobilità.Coloro che, invece, hanno iniziato l’at-tività nel 2012 e hanno aperto la par-tita Iva, senza effettuare alcunacomunicazione, possono presentarela dichiarazione di variazione datientro 60 giorni dall’emanazione diquesta circolare.Chi ha iniziato l’attività dopo il 31 di-cembre 2007 e vuole passare, dal 1°gennaio 2012 al regime fiscale di van-taggio, per il periodo precedente nonè tenuto ad alcun specifico adempi-mento se, fino al 31 dicembre 2011,ha applicato il regime dei minimi. Chi,invece, applicava il regime ordinario,deve presentare il quadro VO della di-chiarazione Iva insieme a quella deiredditi, senza ulteriori adempimenti.Nel caso in cui, invece, i contribuentiavessero applicato fino al 31 dicem-bre 2011 il regime fiscale delle nuoveiniziative imprenditoriali e di lavoroautonomo (Legge 388/2000) per la re-voca dell’opzione basta solo presen-

tare la dichiarazione di variazione dati.Il quantum è il grande vantaggio diquesto nuovo regime fiscale. Impostasostitutiva dell’Irpef e delle relativeaddizionali, regionali e comunali, nellavantaggiosissima misura del 5%, an-ziché il 20% com’era per l’ex regimedei minimi. La norma, infatti, è statapensata proprio per favorire, nonchéincentivare la costituzione di nuoveimprese da parte dei giovani e di co-loro che hanno perso il lavoro eanche per consolidare attività svoltein forma occasionale o precaria.Per il versamento degli acconti e delsaldo dell’imposta sostitutiva, tramiteF24, sono stati istituiti appositi codicitributo (risoluzione n. 52/E del 25maggio 2012). Il provvedimentodell’Agenzia delle Entrate del 22 di-cembre 2011, prevede, inoltre, chedata l’esiguità della misura dell’impo-sta sostitutiva, i ricavi e i compensipercepiti non siano soggetti a rite-nuta d’acconto. Ed inoltre, semplifica-zioni degli adempimenti contabili e

fiscali sono gli ulteriori benefici percoloro che applicano il regime fiscaledi vantaggio. In particolare, il giàdetto provvedimento dello scorso di-cembre dispone, tra gli altri, l’esonerodall’obbligo di: liquidazione e versa-mento dell’imposta sul valore ag-giunto, comprese la comunicazioneannuale e la dichiarazione Iva; tenuta,registrazione e conservazione dei do-cumenti previsti dal Dpr n. 633/1972e dal Dpr n. 600/1973; versamento edichiarazione ai fini dell’imposta sulleattività produttive (Irap); comunica-zione dei dati rilevanti per l’applica-zione degli studi di settore, dalmomento che non sono soggetti néagli studi né ai parametri; comunica-zione telematica delle operazioni rile-vanti ai fini Iva prevista dal cd.Spesometro; comunicazione delleoperazioni effettuate con operatorieconomici aventi sede, residenza odomicilio in Paesi a fiscalità privile-giata, cd. Comunicazione operazioni“black list”.”

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ulla Gazzetta Ufficiale n. 127del 1° giugno 2012 è statopubblicato il decreto 24 mag-

gio 2012 del Ministero dell’Economiae delle Finanze recante “Disposizionidi attuazione dell’articolo 2 del de-creto-legge 13 maggio 2011, n. 70,convertito, con modificazioni, dallalegge 12 luglio 2011, n. 106, che pre-vede la concessione di un credito diimposta per la creazione di nuovo la-voro stabile nel Mezzogiorno”.Il Decreto disciplina il cosiddetto“Bonus Sud”, ossia un bonus fiscalespettante nella misura del 50% deicosti salariali, da utilizzare in compen-sazione. L’agevolazione è rivolta ai da-tori di lavoro che hanno assunto oassumono a tempo indeterminato,tra il 14 maggio 2011 e il 13 maggio2013, personale “svantaggiato” o“molto svantaggiato” nelle Regioni:Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campa-nia, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna.Le risorse totali da destinare al cre-dito d’imposta per le assunzioni age-volate ammontano a 142 milioni dieuro (che arrivano dal Fondo socialeeuropeo attraverso la riprogramma-zione dei fondi strutturali comunitaridisposta con il Piano d’Azione Coe-sione dello scorso 15 dicembre 2011del Ministro per la Coesione Territo-riale). Secondo la definizione dellaCommissione europea, è un lavora-tore “svantaggiato”: chi non ha un im-piego regolarmente retribuito daalmeno sei mesi; i lavoratori chehanno superato i 50 anni di età; chivive solo con una o più persone a ca-rico; i lavoratori occupati in profes-sioni o settori caratterizzati da untasso di disparità uomo-donna (che ri-sultano da apposite rilevazioni ISTAT);chi è membro di una minoranza na-

zionale. Sono definiti “molto svantag-giati”, invece, i lavoratori privi di im-piego regolarmente retribuito daalmeno 24 mesi.Se poi si va ad analizzare in che cosaconsiste il bonus va detto che il cre-dito d’imposta spetta nella misura del50% dei costi salariali sostenuti neidodici mesi successivi all’assunzioneper ciascun lavoratore “svantaggiato”e nei ventiquattro mesi successiviall’assunzione per ogni lavoratore“molto svantaggiato”.Il bonus per ogni unità lavorativa ècalcolato sulla differenza tra il numerodei dipendenti a tempo indetermi-nato, rilevato mensilmente, e quellodei lavoratori a tempo indeterminatomediamente occupati nei dodici mesiprecedenti alla data dell’assunzione.Per le assunzioni con contratto di la-voro a tempo parziale, il creditospetta in proporzione alle ore pre-state rispetto a quelle previste dalcontratto nazionale.Per quanto riguarda i termini e le mo-dalità di fruizione, ogni Regione stabi-lirà con decreto dirigenziale, adottatoentro 30 giorni dall’entrata in vigoredel citato provvedimento attuativodella legge, le modalità e le proce-dure per la concessione del bonus.Per accedere al beneficio, gli interes-sati dovranno inoltrare appositaistanza alla Regione competente chesuccessivamente comunicherà l’am-missione al bonus, nei limiti delle ri-sorse disponibili stanziate.Il credito d’imposta è utilizzabileesclusivamente in compensazione,attraverso il modello F24, a partiredalla data di comunicazione dell’acco-glimento dell’istanza ed entro dueanni dalla data di assunzione.Il bonus, inoltre, deve essere indicato

nella dichiarazione dei redditi relativaal periodo d’imposta nel corso delquale è riconosciuto e non concorre aformare il reddito ai fini delle impostesui redditi, né il valore della produ-zione, ai fini dell’Irap. Mentre si perdeil diritto al bonus quando: il numerototale dei dipendenti a tempo indeter-minato è inferiore o pari a quello nei12 mesi precedenti l’assunzione; inuovi posti di lavoro non sono con-servati per almeno due anni dalle pic-cole e medie imprese o tre anni dallealtre imprese; vi è accertamento defi-nitivo di violazioni non formali alla nor-mativa fiscale, a quella contributiva oa quella sulla salute e sulla sicurezzadei lavoratori.Nei casi di indebita fruizione, ancheparziale, o nel mancato rispetto dellecondizioni previste o dell’utilizzo inmisura superiore all’importo con-cesso, l’ammontare, maggiorato diinteressi e sanzioni, deve essere re-cuperato dalla Regione. L’agevola-zione non è cumulabile con altri aiutidi Stato né con altre misure di soste-gno comunitario.

Bonus Sud: pubblicato in Gazzetta Ufficialeil Decreto attuativo

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onsiderando il fatto che il no-stro sistema previdenziale hasubito varie riforme, soprat-

tutto negli ultimi tempi che hannomodificato radicalmente le modalitàper conseguire la pensione, il Mini-stero del Lavoro e delle Politiche So-ciali ha pubblicato una guida nellaquale sono spiegati tutti i cambia-menti previsti dalla nuova legge (il D.L. 201/2011 e la successiva Legge diconversione 214/2011). La Guida ècomposta da 35 diapositive che illu-strano in modo grafico le nuove re-gole contrapposte sinotticamente aquelle vecchie. “Le modifiche mirano a raggiungere:l’introduzione per tutti del metodocontributivo pro-rata come criterio dicalcolo delle pensioni, in un’ottica diequità finanziaria intra-generazionalee inter-generazionale; la previsione diun percorso predefinito di conver-genza delle regole previste per uo-mini e donne; l’eliminazione delleposizioni di privilegio; la presenza diclausole derogative soltanto per lefasce più deboli; la flessibilità nell’etàdi pensionamento, che consente allavoratore maggiori possibilità discelta nell’anticipare o posticipare ilritiro; la semplificazione e la traspa-renza dei meccanismi di funziona-mento del sistema, con l’abolizionedelle finestre e di altri dispositivi chenon rientrino esplicitamente nel me-todo contributivo. Il nuovo sistemacontributivo – studiato in proporzionealle aspettative di vita odierne – modi-ficherà la pensione di anzianità te-nendo in debito conto i casi dipensione anticipata e i casi di attivitàusuranti. La riforma prescrive il metodo contri-butivo per tutti i lavoratori, anche per

coloro che avevano conservato quelloretributivo. L’effetto delle misure pre-videnziali contenute nella manovra èquello di unificare l’età di uscita dal la-voro, che a regime (nel 2022) sarà pertutti di 67 anni, con la sola eccezionedelle persone che hanno lavoratooltre 41-42 anni (pensione anticipata)o che hanno svolto lavori usuranti(che potranno andare in pensione conle “vecchie” quote per le anzianità).Secondo la disciplina vigente primadella riforma Fornero (e cioè la legge247/2007), la pensione di anzianitàpoteva essere conseguita se − som-mando età anagrafica e anzianità con-tributiva − si raggiungeva uncoefficiente minimo (la “quota”).Il valore della quota era destinato acrescere progressivamente neglianni, fino a stabilizzarsi nel 2013 a 97(per i dipendenti) e 98 (per gli auto-nomi). L’unico caso in cui la pensionedi anzianità poteva essere conseguitasenza alcun collegamento con l’etàanagrafica era quello in cui il lavora-tore aveva maturato 40 anni di contri-buzione. La riforma ha modificato inprofondità questo sistema, cancel-lando la possibilità di andare in pen-sione col sistema delle quote, eintroducendo la pensione anticipata,

che consente di andare in pensioneprima dell’età di vecchiaia solo se sisuperano i 41 anni e un mese di con-tributi (per le donne) e i 42 anni e 1mese (per gli uomini). Il requisito èdestinato a crescere di un mese nel2013 e nel 2014 ed aumenterà con ilmiglioramento della speranza di vita.In ogni caso, ci sono penalizzazionisulla pensione per chi sceglie il pen-sionamento anticipato prima dei 62anni. La quota dell’assegno calcolatasui contributi accumulati entro il 2011viene infatti tagliata dell’1% l’anno.Se si opta per andare in pensioneprima dei 60 anni, la forbice sarà del2% l’anno. Prima della riforma, l’etàper accedere alla pensione di vec-chiaia era fissata a 65 anni per gli uo-mini, quale che fosse il settore diattività, mentre per le donne si appli-cava un requisito differenziato in fun-zione del settore lavorativo.La riforma stabilisce che, dal 1° gen-naio 2012, l’età di pensionamento èfissata per tutti i lavoratori dipendentie autonomi e per le dipendenti delsettore pubblico all’età di 66 anni.L’Inps, con la Circolare 35 del 14marzo 2012, ha riassunto i cambia-menti introdotti dalla riforma in mate-ria di trattamenti pensionistici.”

Dal Ministero del Lavoro “Guida on line”per la nuova riforma delle pensioni

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DAL TERRITORIO

i è svolta domenica 10 giugnoa Pezze di Greco, in provinciadi Brindisi, con cabaret, show

e sorprese gustose la Sagra del Fio-rone, giunta alla sua dodicesima edi-zione. Si festeggia anche la raccoltadei fioroni, nelle prime settimane digiugno, soprattutto nelle campagnedi Pezze di Greco, lungo la litoraneatra Forcatella, Torre Canne e Posto diTavernese, prima che vengano espor-tati nei mercati di tutta Italia e ancheall’estero. L’evento è organizzato

dall’associazione “Tempo Ritrovato”da 12 anni e calamita l’attenzione dimigliaia di persone che arrivanoanche dai comuni limitrofi.La manifestazione si è svolta presso ilcampetto polivalente ubicato alla pe-riferia della frazione, ed è stata realiz-zata in collaborazione con il Centroricerche e sperimentazione in agricol-tura “Basile Caramia” di Locorotondo,con la pasticceria Velletri, con la Con-federazione italiana agricoltori, conl’UNSIC e con la Coldiretti, e che ha

ottenuto il patrocinio del Comune diFasano, della Provincia di Brindisi edalla Regione Puglia.Durante la serata, inoltre, oltre alla de-gustazione di numerosi piatti a basedi fiorone, è stato possibile degustareanche un gelato al fiorone preparatodalla pasticceria Velletri e che con-tiene soltanto 80 chilocalorie per 100grammi. E’ stata questa la novità dellaserata. Un gelato che è stato prepa-rato ed offerto solo in occasione dellasagra.

L’UNSIC tra i promotori della “Sagra del Fiorone”a Pezze di Greco, in provincia di Brindisi

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UNSIC Cosenza ha parteci-pato alla manifestazione na-zionale “Sport terapia per

disabili” che si è svolta il 29 maggio apiazza dei Bruzi, a Cosenza.La giornata si è poi conclusa presso lasala del Coni per un convegno sultema. Oltre ai rappresentanti istituzio-nali, al dibattito sono intervenuti nume-rosi relatori tra i quali: Carlo Franzisi,presidente dell’UNSIC provinciale diCosenza, Nazareno Insardà, presi-dente nazionale di Aida-onlus, Fer-nando Zappile, presidente nazionaleFederazione italiana pallacanestro incarrozzina, Francesco Emanuele, com-missario Cip Calabria, Tina Spizzirri,presidente regionale Fisdir; inoltre,Pino Abate, presidente provincialeConi, Francesco Monea, medico fisia-tra. Nella giornata paralimpica si sonoalternati numerosi atleti che si sono

esibiti in diverse discipline sportive,dalla pallacanestro in carrozzina al ten-nis da tavolo, dal calcio a 5 al tiro conl’arco. Significative, infatti, sono state

in particolare le testimonianze rese dalcampione di tiro con l’arco PasqualeDemasi e dal campione del mondo ditennis tavolo Marcello Mondello.

L’UNSIC Cosenzapartecipa al Convegno sul tema“Atleti disabili esempio di vita per tutti”

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A.S.D. CRAZY GHOSTS Battipaglia

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uove importanti iniziativemesse in campo dall’UNSICLombardia, guidata da Salva-

tore Tricarico, nel settore commercio,con l’adesione dell’AssociazioneACAPRO che ha permesso di dar vitaalla sigla ACAPRO-UNSIC, che avrà ilcompito di coordinare nel migliormodo possibile le attività della nostraOrganizzazione e di assistere in ma-niera più efficace gli associati e le im-prese del settore per quanto riguardail territorio della Provincia di Milano.La Presidenza Regionale ha pertantonominato quale referente del settorecommercio Cesare Giordano, il qualeè anche delegato in materia perquanto riguarda la rappresentanza del-l’UNSIC verso gli enti di riferimento.

UNSIC Lombardia,nuove importanti iniziativenel settore commercio con l’adesionedell’ Associazione ACAPRO

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attiva la nuova sede UNSIC diViterbo che è ubicata in viaMonte Nevoso 44. La sede è

a disposizione della cittadinanza edelle imprese del territorio per risol-vere ogni problematica relativa a la-voro, previdenza, fisco.L’obiettivo è, infatti quello di offrireconsulenza previdenziale, sindacale,

commerciale e assicurativa sia per lepiccole e medie imprese che per lepersone e le famiglie. Presidente pro-vinciale è Paolo Bozzi. Per l’UNSIC lasede di Viterbo saprà essere punto diriferimento importante per agricoltoried imprese del comparto, proprioperché il territorio ha da sempre unaprevalente attività nell’ambito del set-

tore primario, che riveste anche unagrande importanza a livello regionale.Le imprese locali potranno pertantofare affidamento sui servizi che offreil sistema UNSIC, per quanto riguardail CAF, il Patronato, il Centro di Assi-stenza Agricola, ecc.

Nuova sedea Viterbo per l’UNSIC

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anca della Nuova Terra ancheper quest’anno ha attivatouna nuova campagna “Pro-

ntoPac 2012”. Un modo tangibile econcreto per favorire l’accesso alcredito da parte delle aziende agri-cole italiane alle quali, dal 2005, e conle precedenti campagne Pronto Pac,sono stati erogati complessivamenteben 800 milioni di euro: per tutti col-oro che presentano domanda di con-tributo in regime di aiuto unico;richiedibile contestualmente o subitodopo la domanda di contributo all’Or-ganismo Pagatore direttamente alproprio CAA di appartenenza; eroga-bile in tempi rapidi.Anche lo scorso anno pertanto Bancadella Nuova Terra e CAA UNSIChanno collaborato per la promozionedi tale finanziamento presso le imp-rese agricole che fanno riferimento alnostro Centro di Assistenza Agricola.La Politica Agricola Comunitaria (PAC)consiste in una serie di norme e mec-canismi che regolano la produzione,gli scambi e la lavorazione dei pro-dotti agricoli nell’ambito dell’Unioneeuropea.La base giuridica della politica agrariacomune è definita ad oggi agli articoli32-38 del titolo II del Trattato CE.Le finalità della PAC, secondo quantostabilito dall’articolo 33 del TrattatoCE, sono le seguenti: incrementare laproduttività dell’agricoltura, svilup-pando il progresso tecnico, assicu-rando lo sviluppo razionale dellaproduzione agricola e un impiego mi-gliore dei fattori di produzione, in par-ticolare della manodopera; assicurarealla popolazione agricola un tenore divita equo, intervenendo, in partico-lare, sul miglioramento del reddito in-dividuale di coloro che lavorano

nell’agricoltura; stabilizzare i mercati;garantire la sicurezza degli approvvi-gionamenti; assicurare prezzi ragio-nevoli per i consumatori.Nel corso degli anni, la PAC ha realiz-zato con successo i suoi obiettivi ini-ziali: è riuscita, infatti a promuoveresia la produzione che la produttività,ha stabilizzato i mercati, assicuratol’approvvigionamento dei prodotti eprotetto gli agricoltori contro le flut-tuazioni dei prezzi sui mercati mon-diali.La PAC ha subito, successivamente,numerose riforme. L’ultima riforma, quella del giugno2003, sottolinea un’evoluzione pro-fonda della PAC e comporta i se-guenti punti: un pagamento unicoper azienda per gli agricoltori dell’UE,indipendente dalla produzione (“di-saccoppiamento” dell’aiuto); la su-bordinazione di questo pagamento alrispetto di norme in materia ambien-tale, di sicurezza alimentare, di saluteanimale e vegetale e benessere deglianimali (“condizionalità ambientali”);una politica di sviluppo rurale raffor-zata attraverso la riduzione dei paga-menti diretti alle grandi aziende perfinanziare la nuova politica in materia(“modulazione”); un meccanismo didisciplina finanziaria destinato a su-bordinare a un massimale le spese disostegno del mercato e degli aiuti di-retti tra il 2007 e il 2013.La prossima riforma della PAC verràinserita nell’ambito del nuovo bilancioUE. L’attuale bilancio UE di lungo ter-mine copre il periodo 2007-2013. Ilprossimo che partirà dall’anno 2014 èattualmente in via di negoziazione.ProntoPAC è un finanziamento con-cesso da BNT e destinato a tutti co-loro che sono in possesso di tutti i

requisiti ai fini della presentazionedella domanda per l’erogazione deicontributi comunitari relativi al regimedi pagamento unico introdotto dallariforma di medio termine della PAC(politica agricola comune) ai sensi delReg. CE 1782/03.Il finanziamento, erogato ai sensi delD.lgs 385/93 artt. 43 e seguenti, con-siste in un anticipo sul pagamento deicontributi comunitari vantati dal tito-lare nei confronti dell’Organismo Pa-gatore; l’entità dell’importo erogatocorrisponde ad una percentuale del-l’ammontare di tale credito.Fermo restando la responsabilità deltitolare al rimborso del finanziamento,per facilitare lo stesso, il titolare con-ferisce disposizione irrevocabile all’in-casso alla Banca, ai sensi dell’art.1723 2° comma Cod. Civ., di tutte lesomme rivenienti dai contributi co-munitari PAC che l’Organismo Paga-tore verserà a suo favore.A tal fine il titolare sottoscriverà con-testualmente alla domanda di anti-cipo, le disposizioni irrevocabili dipagamento all’Organismo Pagatore,atto identificato come “Comunica-zione Integrativa della DomandaUnica Reg. CE n. 1782/02″. La Bancatrattiene, dall’importo erogato, lesomme necessarie ad estinguere percapitale, interessi, commissioni espese dell’anticipo comunitario PAC.L’eventuale eccedenza dei versa-menti da parte dell’Organismo Paga-tore, dopo il totale rimborso delfinanziamento, verrà dalla Banca re-stituito al titolare tramite bonificobancario.Si tratta di un finanziamento annualedestinato agli agricoltori possessoridi tutti i requisiti ai fini della presenta-zione della domanda per l’erogazione

“Pronto Pac 2012”, Banca della Nuova Terrae CAA UNSIC sui Finanziamenti Pac alle imprese

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MONDO AGRICOLO

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dei contributi comunitari (regime dipagamento unico PAC Regolamento.CE 1782/03). Il Finanziamento consi-ste in un anticipo sul pagamentodegli aiuti comunitari vantati dal tito-lare nei confronti dell’Organismo Pa-gatore; l’entità massima dell’importoerogato corrisponde all’80% dell’am-montare di tale credito (il Finanzia-

mento). Per quanto riguarda Pronto-PAC 1×2, si tratta di un finanzia-mento 1×2 destinato ai possessori ditutti i requisiti ai fini della presenta-zione della domanda per l’erogazionedei contributi comunitari (regime dipagamento unico PAC Regolamento.CE 1782/03). Il Finanziamento consi-ste in un anticipo sul pagamento

degli aiuti comunitari vantati dal tito-lare nei confronti dell’Organismo Pa-gatore; l’entità massima dell’importoerogato corrisponde al 75% dell’am-montare di tale credito moltiplicato 2volte. Pronto Pac è un prodotto diBanca della Nuova Terra S.p.A., ed èrichiedibile presso il proprio CAA diappartenenza, tra cui il CAA UNSIC.

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l Ministero delle Politiche Agri-cole, Alimentari e Forestali con lanota del 6 giugno 2012 n. 12968

ha fornito chiarimenti sull’attuazionedelle modalità di utilizzo delle resine ascambio ionico nei processi produt-tivi dei prodotti biologici. Si leggenella nota che “si fa riferimento allenumerose richieste di chiarimentosulla possibilità di utilizzare le resine ascambio ionico nei processi produt-tivi dei prodotti biologici ed in partico-lare dei prodotti vitivinicoli.A tal proposito si fa presente che sutale argomento la scrivente Ammini-strazione nel marzo 2003, con nota n.90720, aveva chiarito che tali resine:“in base alle conoscenze attuali indur-rebbero modifiche chimiche nellacomposizione dei succhi di frutta esciroppi. Esse sono considerate ausi-liari di fabbricazione e quindi utilizza-bili solo se espressamente inseritenell’allegato VI B del reg. (CEE) n.2092/91”. Le suddette considerazionisi riferivano al Reg. (CEE) n. 2092/91sostituito dal 1° gennaio 2009 dalReg. (CE) n. 834/2007 e dal Reg. (CE)n. 889/08, aggiornato recentementedal Reg. (UE) n. 203/2012 recante lenorme di produzione dei prodotti viti-vinicoli biologici. Con l’entrata in vi-gore della citata normativa è ripresain ambito SCOF la discussioni sullanatura del trattamento con resine ascambio ionico; se si tratta in partico-lare di un ausiliare di fabbricazioneoppure se tale trattamento rappre-senta un processo tecnologico chenon altera la composizione chimicadel prodotto oggetto del trattamento.Recentemente la questione è statasottoposta all’attenzione del gruppodi esperti EGTOP della CommissioneUE su iniziativa della Spagna (appog-

giata da altri Stati membri tra cui l’Ita-lia). Gli esperti si esprimeranno entroil luglio prossimo sulla natura del trat-tamento e sulla possibilità, nel casole resine a scambio ionico fosseroconsiderate “ausiliario di fabbrica-zione”, di inserirle nell’allegato VIII delreg. (CE) n. 889/08 “Taluni prodotti esostanze impiegati nella produzionedi alimenti biologici trasformati di cuiall’art. 27, paragrafo 1 lett. a)”. Per-tanto finchè non si conosceranno ledecisioni del gruppo e della Commis-sione UE le resine potranno essereutilizzate per i prodotti disciplinati dalreg. (Ce) n.203/2012.Per quanto riguarda in particolare iprodotti del settore vino di cui all’alle-gato I parte XII del Reg. (CE) n.1234/2007, l’art 29 quinquies del reg.(CE) n. 889/08, così come modificatodal Reg. 203/2012, prevede, al para-grafo 4 punto b), la possibilità di l’im-piego di resine a scambio ionico dicui all’allegato I A, punto 20, del rego-lamento (CE) n. 606/2009. L’art. 95,paragrafo 10 bis del reg. (CE) n.889/08, così come modificato dalsuddetto reg. (CE) n. 203/2012, pre-vede che le scorte di prodotti del set-tore vitivinicolo ottenuti fino al 31luglio 2012 in conformità del Reg.(CEE) n. 2092/91 o del Reg. (CE) n.834/2007, possono continuare a es-sere immesse sul mercato, fino aesaurimento delle scorte, utilizzandoil logo biologico dell’UE a condizioneche: il processo di trasformazione siaconforme al titolo II, capo 3 bis, delregolamento 889/08 come modificatodal Reg. (UE) n. 203/2012; gli opera-tori che utilizzano il “logo biologicodell’UE” conservano le registrazionidocumentali, per un periodo di al-meno 5 anni dopo l’immissione sul

mercato del prodotto ottenuto da uvebiologiche, tra cui quantitativi corri-spondenti dei prodotti ottenuti in litri,per categoria di vino e per anno; se lasuddetta documentazione non è di-sponibile, i prodotti vitivinicoli pos-sono essere etichettati come “da uvebiologiche”, a condizione che sianoconformi ai requisiti del Reg. (CE) n.889/08 come modificato dal Reg. (UE)n. 203/2012, esclusi i requisiti previstial titolo II, capo 3 bis. I prodotti vitivinicoli etichettati come“da uve biologiche” non possono re-care il logo biologico dell’UE. I pro-dotti vitivinicoli “biologici”, prodotti inconformità al titolo II, capo 3 bis, delReg. 889/08 come modificato dalReg. (UE) n. 203/2012, nel caso ven-gano usati come ingredienti in altriprocessi produttivi, sono da conside-rarsi prodotti biologici.” Pertanto chia-risce il MIPAAF che “alla luce delleconsiderazioni sopra riportate la ci-tata nota MIPAAF n. 90720 del marzo2003 si considera non più valida.”

Chiarimenti MIPAAF sulle modalità di utilizzo delleresine a scambio ionico nelle produzioni biologiche

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a Commissione Ue ha, l’8maggio, stanziato circa3,2 milioni di euro per

supportare una serie di studi in 17Stati membri volti a raccogliere infor-mazioni affidabili e comparabili sulleperdite di colonie di api nell’Ue.L’obiettivo è acquisire una migliorecomprensione della portata del pro-blema, nonché le ragioni della morta-lità delle api.La Commissione ha sottolineato chel’aumento della mortalità delle api èstato osservato in tutto il mondo. Nel2009 uno studio dell’Efsa ha con-cluso che i sistemi di sorveglianza

nell’Unione europea sono, in gene-rale, deboli e vi è una mancanza didati comparabili a livello dei territoridell’Ue. Quindi, al fine di migliorare ladisponibilità dei dati sulla mortalitàdelle api, la Commissione ha ritenutoopportuno sostenere gli studi di sor-veglianza in alcuni Stati membri.Gli studi saranno co-finanziati dallaCommissione al tasso del 70% deicosti ammissibili, per il periodo dal 1°aprile 2012 al 30 giugno 2013, per iseguenti Stati membri: Belgio, Dani-marca, Estonia, Finlandia, Francia,Germania, Grecia, Ungheria, Italia,Lettonia, Lituania, Polonia, Portogallo,

Repubblica Slovacca, Spagna, Sveziae Regno Unito. Negli ultimi anni sonogià state intraprese in Europa delleazioni in materia di salvaguardia dellasalute delle api, che includono un la-boratorio di riferimento nell’UE per lasalute delle api, la produzione negliStati membri di alimenti più sicuri, di-versi progetti di ricerca e il contributofinanziario ai programmi apicoli nazio-nali.”

Dalla Ue finanziamenti per nuovi studiper prevenire la mortalità delle api

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l Ministro delle Politiche Agricole,Alimentari e Forestali Mario Cata-nia ha fatto di recente una impor-

tante dichiarazione che ha condottoad un’altra altrettanto rilevante inizia-tiva legislativa da introdurre nel De-creto sviluppo in discussione inParlamento. Considerazioni impor-tanti visto che la persistente crisi eco-nomica generalizzata ha condotto adun maggiore impoverimento della po-polazione.Catania, infatti, intervenendo alla pre-sentazione dell’indagine “Dar da man-giare agli affamati. Le eccedenzealimentari come opportunità”, realiz-zata dalla Fondazione per la sussidia-rietà e dal Politecnico di Milano, hadetto: “il tema dell’aiuto ai poveri,

anche attraverso le eccedenze alimen-tari, è per questo governo particolar-mente importante, considerando cheil tema dell’etica, declinata in legalitàe solidarietà, è per noi caratterizzante”. “Per quanto riguarda il sostegno allefasce più povere della popolazione,fortunatamente, l’Italia non è all’annozero – ha proseguito il Ministro.Molto è stato fatto, anche grazie allefood bank e agli enti caritativi che sisono impegnati su questo fronte, ead alcune misure comunitarie chel’Italia ha saputo sfruttare al meglio inquesti anni. Mi riferisco alla misuraper gli aiuti agli indigenti, per il cuimantenimento mi sono fortementebattuto sia a Roma che a Bruxelles.Esiste, infatti, un fronte di Paesi che

credeva fosse opportuno eliminarequesto intervento, che solo all’Italiadava aiuti per circa 100 milioni dieuro. Per il 2011-2012 siamo riusciti aconfermarlo, ma per il 2013 la partitaè ancora aperta”.Il Ministro Catania ha infine sottoli-neato che ha “inserito nel decreto svi-luppo un provvedimento che istituiràun fondo nazionale al quale potrannocontribuire tutte le imprese della fi-liera agroalimentare e la società ci-vile. L’idea è che questo fondo possaintegrare e supportare le misure eu-ropee già previste, considerando ilcontesto sempre più difficile nelquale si trovano i meno abbienti”.

Il Ministro delle Politiche Agricole Catania proponedi sfruttare le eccedenze alimentari per i più deboli

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MARCHE:AL VIA IL BANDO

“I LUOGHI DELL’ANIMAZIONE”

“Valorizzare i beni culturali come vo-lano di crescita e sviluppo economicoe sostenere l’occupazione dei giovaniunder 35: a questo è finalizzato ilbando, emanato dalla Regione Mar-che, dal titolo “I luoghi dell’anima-zione”.” E quanto emerge da uncomunicato stampa pubblicato sulsito della Regione. “Con una dota-zione finanziaria pari a 1.390.000euro, il bando rientra nell’accordo “Igiovani c’entrano”, siglato lo scorso30 settembre con il Dipartimentodella Gioventù della Presidenza delConsiglio dei Ministri.Il bando innovativo intende sostenereprogetti di rete presentati da soggettipubblici e privati del territorio marchi-giano con il massimo coinvolgimentodei giovani che dovranno esserne iprotagonisti. Guidati da un capofila,gli enti aderenti – almeno cinque - do-vranno presentare progetti che preve-dano azioni di animazione evalorizzazione all’interno dei conteni-tori culturali presenti sul territorio re-gionale in grado di valorizzare lacreatività giovanile attraverso il coin-volgimento dei giovani stessi.Numerose le azioni ammissibili, tracui tutte le attività rivolte ad arti visivecome mostre, corsi di fotografia, rea-lizzazione di video, proiezioni di film;ma anche eventi musicali, promo-zione della lettura, laboratori multime-diali, progetti creativi legati allavalorizzazione e promozione del terri-torio con degustazione di prodotti ti-pici, attivazione di servizi nuovi dinatura commerciale.Il sostegno all’occupazione giovanilesarà garantito da ogni progetto attra-verso l’attivazione di almeno unaborsa lavoro di 12 mesi o l’assun-zione a tempo indeterminato per gio-vani laureati. Misure utili ad attuarequelle politiche di sostegno all’occu-pazione a cui la Regione dedica un

focus particolare rivolto a giovani lau-reati fino a 35 anni.”

DALLA REGIONE PUGLIA INVESTIMENTI

PER LA COMPETITIVITÀ DELLE IMPRESE

AGRICOLE

E’ stato pubblicato il bando per il so-stegno della competitività degli agri-coltori, in attuazione della Misura 121del Programma di sviluppo ruraledella Puglia 2007-2013, si rivolge agliagricoltori singoli che – per scelta diimpresa o per relazioni già maturecon i mercati – intendono realizzareinvestimenti per incrementare la pro-pria competitività, attraverso il miglio-ramento dei prodotti e dei processiproduttivi. A disposizione aiuti com-plessivi per oltre 42 milioni di euro, ingrado di generare investimenti percirca 90 milioni di euro, di cui 33,4prioritariamente destinati alla riconver-sione delle imprese ex tabacchicole.Viene così data risposta alle esigenzedi questo comparto e dei relativi ter-ritori con la possibilità di usufruiredelle risorse che la regolamentazionecomunitaria assegna ad essi.“Dopo aver supportato con ottimi ri-sultati l’aggregazione tra le impreseoperanti in tutte le filiere agricole re-gionali, con ben 59 Progetti integratidi filiera attivati ed oltre 1.600 benefi-ciari – spiega l’assessore regionalealle Risorse agroalimentari Dario Ste-fàno - e dopo aver sostenuto l’inse-diamento di quasi 2.000 giovaniimprenditori agricoli, la regione Pugliarivolge attenzione e risorse finanziariealle altre imprese agricole, secondouna logica progressione di intervento.Si tratta di una ulteriore importante oc-casione, in un momento di crisi checolpisce duramente anche il sistemadelle imprese agricole, per il rilanciodell’economia agricola pugliese, prin-cipalmente attraverso l’affermazionedei nostri principali elementi distin-tivi: la qualità dei prodotti e la soste-nibilità ambientale delle nostretecniche di coltivazione”. In questa di-

rezione anche il bando di imminenteemanazione per il sostegno agli inve-stimenti nel comparto agrumicolo: sitratta di ulteriori 2,2 milioni di euro adincentivo della riconversione delleproduzioni di agrumi pugliese, ancheallo scopo di rispondere alle grandidifficoltà fitosanitarie di cui le coltiva-zioni hanno sofferto negli ultimi anni”.

VENETO:4 MILIONI PER SOSTENERE RITIRO

DA ATTIVITÀ PICCOLA PESCA

La Giunta Regionale del Veneto haformalizzato la sua posizione favore-vole a destinare 4 milioni di euro persostenere l’arresto definitivo dell’atti-vità di piccola pesca, come supportoalla riorganizzazione del sistema pe-schereccio Alto Adriatico. “Le risorsefinanziarie saranno reperite spostan-dole da altre misure del Programmaoperativo europeo per la pesca (“In-vestimenti a bordo” e “Piccola pescacostiera”).” “Il provvedimento – ha spiegato l’As-sessore Manzato – è finalizzato all’av-vio delle procedure volte allapredisposizione di un bando ministe-riale “straordinario” per la “rottama-zione” delle piccole imbarcazioni dapesca del Veneto, finora rimasteescluse da analoghe iniziative.Una simile iniziativa – ha aggiunto – siinserisce nella pesante situazione dicrisi del settore e punta a ridurne gliimpatti negativi sul delicato tessutosocio-economico che caratterizza lerealtà territoriali la cui economia èconnessa all’attività peschereccia.Va ricordato che la piccola pesca co-stiera è quella che ha subito il mag-giore impatto negativo dai vincoliimposti dalla nuova politica europeadi settore. La rottamazione, ovvero lapossibilità di accedere ai contributieuropei per l’arresto definitivo dell’at-tività con la demolizione dell’imbarca-zione, risponde inoltre ad una precisae pressante richiesta più volte riba-dita dalle associazioni professionali di

DALLE REGIONI

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categoria della regione. Le modalitàdi attuazione sono state approfonditein più incontri con lo stesso ministroMario Catania”.

CALABRIA:APPROVATO IL REGOLAMENTO

PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI

DI SOLIDARIETÀ ALLE FAMIGLIE

DI LAVORATORI DECEDUTI SUL POSTO DI LAVORO

La Giunta regionale della Calabria haapprovato il regolamento attuativoper gli interventi di solidarietà a fa-vore dei familiari di lavoratori o lavora-trici deceduti, o gravemente invalidi, acausa di incidenti sui luoghi di lavoro.Il contributo una tantum va da 20 a 25mila euro, a titolo di assistenza so-ciale nei confronti delle vittime di inci-denti mortali sul luogo di lavoro e afavore dei lavoratori che hanno ripor-tato una riduzione permanente dellacapacità lavorativa, pari al 100%, aseguito di un grave incidente avve-nuto sia sul posto di lavoro o lungo iltragitto da casa.La domanda di richiesta dei contributidovrà essere presentata al Diparti-mento Lavoro. Per gli eventi avvenutidall’1 gennaio 2008 al 31 dicembre2011, ci sono 60 giorni dalla data dipubblicazione del regolamento sulBURC. Le domande relative agli inci-denti verificatesi dopo la data del 31dicembre 2011, potranno essere pre-sentate entro il 1 marzo dell’annosuccessivo all’evento e potranno tro-vare copertura finanziaria all’internodel fondo regionale di cui all’art. 2della l.r. n. 11 del 26/02/2010.

EMILIA ROMAGNA:INCENTIVI ALLE IMPRESE PER L’ASSUNZIONE

DI GIOVANI DISOCCUPATI E/O DISCONTINUI

Pubblicata sul Bollettino Ufficiale Re-gione Emilia-Romagna del 23/05/2012,la delibera n. 510 del 23/04/2012 concui la Regione Emilia Romagna hadato il via all’erogazione di incentivi afavore delle aziende per l’assunzione

o la stabilizzazione di giovani di etàcompresa tra i 18 e i 34 anni disoccu-pati e/o discontinui.Otterranno i benefici, quei datori di la-voro che metteranno in atto assun-zioni a tempo indeterminato etrasformazioni di altre forme contrat-tuali realizzate dal 1° gennaio 2012 al31 dicembre 2012. L’entità degli incentivi va da un mi-nimo di 3.000 euro ad un massimo di8.000 euro e varia a seconda che sitratti di assunzioni o trasformazioni edi assunzioni/trasformazioni di uominio donne. La domanda di contributova presentata entro le ore 12 del 31gennaio 2013 alla Provincia di Mo-dena – Servizio Politiche del Lavoro.Essa può essere presentata tramiteconsegna a mano, tramite spedizionemediante raccomandata con ricevutadi ritorno, corrieri o agenzie di reca-pito autorizzate o tramite posta elet-tronica certificata (in tal caso ladomanda deve essere firmata digital-mente e riportare l’apposita diciturarelativa all’assolvimento virtuale del-l’obbligo di bollo: “Bollo assolto vir-tualmente ai sensi del DM23/01/2004 e Circolare 36/E del6/12/2006 dell’Agenzia delle En-trate”).

BANDO PER PROGETTI ECO-INNOVATIVI

La Commissione europea lancia uninvito a presentare proposte per pro-getti ecoinnovativi, con una dotazionedi 34,8 milioni di euro.Scopo del bando è facilitare la pene-trazione sul mercato di progetti am-bientali innovativi.L’invito è aperto a prodotti, tecniche,servizi e processi eco-innovativi intesia prevenire o ridurre l’impatto am-bientale oppure a contribuire a un usoottimale delle risorse. L’invito a pre-sentare proposte è aperto fino al 6settembre 2012, e permetterà di fi-nanziare circa 50 progetti.Sono cinque i settori prioritari indicatidal bando: riciclaggio dei materiali,

acqua, prodotti sostenibili per l’edili-zia, imprese verdi, settore alimentaree delle bevande.La Commissione cofinanzierà fino al50% del costo del progetto. L’eco-in-novazione è finanziata nell’ambito delprogramma per la competitività e l’in-novazione (CIP) e ha una dotazione dicirca 200 milioni di euro per il periodo2008/2013.L’eco-innovazione è un elemento verdedel CIP ed è parte del piano d’azioneper l’eco-innovazione (EcoAP).Il programma è gestito dall’Agenziaesecutiva per la ricerca e l’Agenziaesecutiva per la competitività e l’inno-vazione (EACI).

DALLA REGIONE SICILIA

62 MILIONI PER I GAL

Sono stati assegnati ai Gruppi diazione locale (Gal) finanziamenti percirca 62 milioni di euro per svilupparel’economia rurale delle diverse areedel territorio siciliano. “Gli investi-menti del dipartimento per gli Inter-venti infrastrutturali in agricolturadell’assessorato alle Risorse agricolee alimentari della Regione siciliana -afferma una nota della Regione -sono stati messi in campo per dareun forte e nuovo impulso al Quartoasse - approccio Leader del Piano diSviluppo Rurale 2007-2013”. Le ri-sorse finanzieranno i bandi delle mi-sure comunitarie: 312 per il“Sostegno alla creazione e allo svi-luppo di microimprese”; 313 per l’“Incentivazione di attività turistiche” -azione B destinata ai “Servizi per lafruizione degli itinerari rurali”; 321 peri “Servizi essenziali per l’economia ela popolazione rurale”; 322 per lo“Sviluppo e rinnovamento dei vil-laggi”; 323 per la “Tutela e riqualifica-zione del patrimonio rurale”.

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NOVITÀ

CON LA CIRCOLARE N. 3/DF CHIARIMENTI

SULL’APPLICAZIONE DELL’IMUDAL MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE

FINANZE

Il 18 maggio 2012 il Dipartimentodelle Finanze del Ministero dell’eco-nomia e delle finanze ha diramato laCircolare n. 3/DF che chiarisce tutti gliaspetti relativi all’applicazione dell’Im-posta Municipale Propria (IMU).In particolare, la circolare precisaquali sono le modalità di calcolo del-l’IMU, comprese le detrazioni; indivi-dua le categorie di soggetti ai quali siapplica l’imposta e chiarisce le moda-lità di applicazione delle agevolazioniper categorie particolari di fabbricato(es. fabbricati rurali) o terreno (es. ter-reni agricoli). “Con il “Salva Italia” il Governo ha pre-visto che le risorse necessarie a fi-nanziare le misure di stimolo allacrescita economica siano recuperateattraverso un intervento sulla tassa-zione patrimoniale degli immobili.In particolare, il Salva Italia ha antici-pato al 2012 l’Imposta MunicipalePropria (IMU) includendo le abitazioniprincipali nell’ambito di applicazionee prevedendo, ai fini della determina-zione della base imponibile, un primosostanziale adeguamento dei valoriimmobiliari ai valori di mercato.”

BANDO BIOMASSE:PUBBLICATO IN GAZZETTA UFFICIALE

IL DECRETO DI MODIFICA

È stato pubblicato nella Gazzetta Uffi-ciale n. 124 del 29 maggio 2012, ilDecreto ministeriale 15 marzo 2012di modifica al Decreto ministeriale 13dicembre 2011 (Bando Biomasse).Le principali modifiche riguardano:l’abbassamento della potenza mi-nima degli impianti elettrici che passada maggiore di 1 MW (elettrico) amaggiore di 0,65 MW (elettrico); lamodifica del punteggio della premia-lità riferita alla quantità di biomassautilizzata, proveniente dalle regioni

obiettivo; l’istituzione di una sezionedistinta per i programmi di investi-mento aventi per oggetto impiantielettrici con potenza inferiore a 1 MW(elettrico) pari a 35 milioni di euro;possibilità per le cooperative di acce-dere al bando.A seguito della pubblicazione di que-sto Decreto, e ai sensi dell’art. 3, c. 1dello stesso, il termine di presenta-zione delle domande di agevolazioneè fissato al giorno 13 luglio 2012. Overitenuto necessario alla luce delle mo-difiche al Decreto ministeriale del 13dicembre 2011, i soggetti proponentiche abbiano presentato domanda diagevolazione, possono ripresentarlaentro questo termine, previo ritirodella precedente.

ESODATI:FIRMATO IL DECRETO INTERMINISTERIALE

A FAVORE DEI 65MILA LAVORATORI

È stato firmato dal Ministro dell’Eco-nomia, Mario Monti e dal Ministro delLavoro e delle Politiche Sociali, ElsaFornero il decreto interministeriale atutela dei lavoratori “salvaguardati”.Il decreto, composto da 8 articoli, siapplica a 65mila lavoratori e disciplinale modalità di attuazione del “SalvaItalia” del 6 dicembre 2011 indivi-duando la ripartizione dei soggetti in-teressati ai fini della concessione deibenefici. Le categorie interessatesono i lavoratori in: Mobilità (art 2,comma 1, lett. a del presente de-creto); Mobilità lunga (art 2, comma1, lett. b del presente decreto); Fondidi solidarietà (art 2, comma 1, lett. cdel presente decreto); Prosecutori vo-lontari (art 2, comma 1, lett. d del pre-sente decreto) con decorrenza entroil 2013; Lavoratori esonerati (art 2,comma 1, lett. e del presente de-creto); Genitori di disabili (art 2,comma 1, lett. f del presente de-creto); Lavoratori cessati ai sensidell’art. 6, comma 2-ter, del decreto-legge n. 216 del 2011, convertito, conmodificazioni della legge n. 14 del

2012 (art 2, comma 1, lett. g ed h delpresente decreto).L’esame delle istanze è affidato al-l’INPS e per le ultime tre categoriedella sopra esposta Tabella è previstauna domanda preliminare che saràesaminata da apposite commissionicostituite presso le direzioni Territo-riali del Lavoro che comunicherannole decisioni assunte all’INPS per viatelematica. Gli enti gestori di forme diprevidenza obbligatoria provvedonoal monitoraggio, sulla base della datadi cessazione del rapporto di lavoro odell’inizio del periodo di esonero delledomande di pensionamento presen-tate dai lavoratori che intendono av-valersi dei requisiti di accesso. Silegge nella nota di Palazzo Chigi cheil Governo consapevole che il provve-dimento non esaurisce la platea dipersone interessate alla salvaguardiasi impegna per questi altri lavoratoria trovare soluzioni eque e finanziaria-mente sostenibili.

SECONDO IL RAPPORTO DEL MEF

I CONTENZIOSI TRIBUTARI SONO OLTRE

IL 25% È RIGUARDANO L’IRPEF

“E’ L’Irpef l’imposta oggetto del nu-mero più alto dei contenziosi attivatidai contribuenti italiani; il 25,07% neiricorsi in primo grado e il 26,96%negli appelli.” E quanto emerge dalrapporto trimestrale sullo stato delcontenzioso tributario del Ministerodell’Economia e delle Finanze.“Seguono l’Irap, presente nel 15,09%dei ricorsi; l’Ici, oggetto del 14,30%dei contenziosi; l’Iva, da sola o incombinazione con altre imposte, nel24,80% dei casi mentre l’Irap è l’og-getto del 20,73% dei ricorsi.Il 3,75% delle controversie attivatedal contribuente in primo grado ri-guarda, invece, si legge ancora nelRapporto, l’impugnativa di atti emessida più enti, come ad esempio, nelcaso di un ricorso presentato avversola cartella di pagamento emessa dauna società di riscossione nonchè

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contro l’atto di accertamento presup-posto adottato dall’ente impositore.”

SECONDO IL RAPPORTO ILO,DALL’ECONOMIA VERDE CIRCA 60 MLN

DI NUOVI POSTI DI LAVORO NEL MONDO

Da un recente rapporto dell’Ilo realiz-zato dall’ “Iniziativa per i Lavori Verdi”emerge che il passaggio verso unaeconomia più verde potrebbe gener-are tra i 15 e i 60 milioni di nuovi postidi lavoro nel mondo nei prossimi ven-t’anni e aiuterebbe decine di milionidi lavoratori ad uscire dalla povertà, ei settori maggiormente interessatisono agricoltura, industria forestale,pesca, energia e industria manifattu-riera. Lo studio “Lavorare per unosviluppo sostenibile. Opportunità dilavoro dignitoso e inclusione socialenell’economia verde”, sostiene che ilnumero di posti di lavoro creati dipen-derà dall’adozione di una correttacombinazione di politiche.“L’attuale modello di sviluppo si è di-mostrato inefficace e insostenibile,non solo per l’ambiente, ma ancheper le economie e le società - ha af-fermato il direttore generale dell’IloJuan Somavia.Dobbiamo muoverci al più prestoverso un percorso di uno sviluppo so-stenibile attraverso un insieme coe-rente di politiche che riconosca allepersone e al pianeta un posto cen-trale. Per questo la Conferenza delleNazioni Unite “Rio+20” che si svolgedal 20 al 22 giugno sarà un momentodeterminante per garantire che, nelfuturo, il lavoro dignitoso e l’integra-zione sociale siano parti integranti diogni strategia di sviluppo”. “La transizione verso una economiapiù verde, dice l’Ilo, avrà ripercussionisu almeno la metà della manodoperamondiale — l’equivalente di 1,5 mil-iardi di persone.Se è vero che i cambiamenti determi-nati da questa transizione si farannosentire sull’intera economia, lo studiosostiene che otto settori avranno un

ruolo centrale e subiranno le conse-guenze maggiori: l’agricoltura, l’indu-stria forestale, la pesca, il settoredell’energia, l’industria manifatturieraad alta intensità di manodopera, il ri-ciclaggio dei rifiuti, le costruzioni e itrasporti.”

INTERVENTI IN FAVORE DELLE POPOLAZIONI

COLPITE DAGLI EVENTI SISMICI

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Uf-ficiale n. 131 del 7 giugno scorso ildecreto legge 6 giugno 2012, n.74che contiene disposizioni per fronteg-giare gli eccezionali eventi sismici ve-rificatisi nelle province di Bologna,Modena, Ferrara, Reggio Emilia, Man-tova e Rovigo e favorire gli interventidi ricostruzione, la ripresa economicae l’assistenza alle popolazioni colpite.Mentre con il DM del 1° giugno 2012

sono stati sospesi gli obblighi tribu-tari a favore dei contribuenti colpitidal sisma del 20 maggio scorso, veri-ficatosi nelle province di Bologna,Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Man-tova e Rovigo.

IMMOBILI: CHIARIMENTI DALLE ENTRATE

SULLA DETRAZIONE FISCALE

PER RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA

Comunica l’Agenzia delle Entrate conla risoluzione n. 55/e del 7 giugno2012 che non può essere ricono-sciuta la detrazione del 36 per centoper gli interventi di ristrutturazioneedilizia se la causale del bonifico ban-cario non contiene il riferimento nor-mativo alla legge n. 449/1997, ilcodice fiscale degli ordinanti e il nu-mero di partita Iva del beneficiario delpagamento.

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ono stati resi lumi circa la di-sciplina inerente l’accredito fi-gurativo e riscatto dei periodi

di congedo di maternità e di congedoparentale fuori dal rapporto di lavoro,con la circolare INPS n. 71 del22/05/2012.Infatti a seguito dell’entrata in vigoredei nuovi regolamenti comunitari, ilMinistero del Lavoro e delle PoliticheSociali ha comunicato che, per quantoriguarda i Paesi UE, l’accredito figura-tivo e il riscatto dei periodi di congedodi maternità e di congedo parentalefuori dal rapporto di lavoro, previsti ri-spettivamente dall’articolo 25, comma2, e 35, comma 5, del D. Lgs. n.151/2001, debbono ritenersi preclusiquando i periodi stessi risultino a variotitolo coperti negli ordinamenti pen-sionistici di tali Paesi. Per quanto concerne, invece, l’accre-dito dei citati periodi coperti da contri-buzione in Paesi extracomunitariconvenzionati, occorre valutare cia-scuna fattispecie in conformità aquanto previsto dalla convenzione disicurezza sociale stipulata con ognisingolo Stato.Dal 1° maggio 2010 le norme di coor-dinamento dei sistemi nazionali di si-curezza sociale dei 27 Stati membridell’Unione europea, costituite dai re-golamenti CEE nn. 1408 del 14 giugno1971 e 574 del 21 marzo 1972, sonostate sostituite dalle norme di coordi-namento del regolamento (CE) n. 883del 29 aprile 2004, come modificatodal regolamento (CE) n. 988 del 16 set-tembre 2009, e dal regolamento di ap-plicazione (CE) n. 987 del 16settembre 2009. L’articolo 12 del re-golamento n. 987/2009 stabilisce chequando un periodo di assicurazione odi residenza maturato a titolo di assi-curazione obbligatoria sotto la legisla-

zione di uno Stato membro coincidecon un periodo di assicurazione matu-rato a titolo di assicurazione volontariao facoltativa continuata sotto la legi-slazione di un altro Stato membro, èpreso in considerazione solo il periodomaturato a titolo di assicurazione ob-bligatoria.Anche alla luce di tale disposizione,l’INPS ha interessato il Ministero delLavoro e delle Politiche Sociali al finedi chiarire i limiti della tutela in Italia diperiodi al di fuori del rapporto di lavoro- corrispondenti al congedo di mater-nità ed al congedo parentale (articoli25, comma 2, e 35, comma 5, delD.lgs. n.151/2001) - che risultino avario titolo coperti negli ordinamentiprevidenziali dei Paesi comunitari edextracomunitari convenzionati. In basealla legislazione italiana, infatti, l’accre-dito ed il riscatto per maternità e con-gedo parentale sono possibili soloquando il periodo da riconoscere nonsia già coperto da altra contribuzione(obbligatoria, volontaria, figurativa, dariscatto) in ciascuna delle gestionipensionistiche nelle quali gli interes-sati siano titolari di conto assicurativo. La problematica ha avuto recenti svi-luppi in ambito comunitario, poiché, adecorrere dal 1° maggio 2010, il quin-quennio contributivo necessario perprocedere all’accredito ed al riscattodei periodi maturati fuori dal rapportodi lavoro e corrispondenti al congedodi maternità e al congedo parentale(articolo 25, comma 2, e 35, comma 5,D.lgs.151/2001), può essere raggiuntocon il cumulo dei periodi assicurativifatti valere in altro Stato comunitario,in Svizzera e nei Paesi SEE (vedi circo-lare INPS n. 41 del 25 febbraio 2011).Per evitare che i periodi in argomentopossano ricevere plurime copertureassicurative che potrebbero derivare

da applicazioni distorte e non giustifi-cate delle norme relative ai benefici inparola, il citato Ministero, come sopraevidenziato, è stato interessato a pre-cisare se, in conformità ai principi ge-nerali operanti in materia, l’accreditoed il riscatto in discussione debbanoessere preclusi, per le nuove do-mande di accredito e riscatto e perquelle non ancora definite, allor-quando i relativi periodi risultino giàcoperti: da periodi esteri di assicura-zione, da periodi esteri di residenza,da periodi equivalenti a periodi di assi-curazione, siano essi collegati o menoalla maternità, risultanti in Stati comu-nitari o in Stati legati all’Italia da con-venzioni bilaterali di sicurezza sociale.Il Ministero del Lavoro e delle PoliticheSociali ha comunicato che, per quantoriguarda i Paesi UE, l’accredito figura-tivo e il riscatto dei periodi di congedodi maternità e di congedo parentalefuori dal rapporto di lavoro, previsti ri-spettivamente dall’articolo 25, comma2, e 35, comma 5, del D. Lgs. n.151/2001, debbono ritenersi preclusiquando i periodi stessi risultino a variotitolo coperti negli ordinamenti pen-sionistici di tali Paesi. Per quanto con-cerne, invece, l’accredito dei citatiperiodi coperti da contribuzione inPaesi extracomunitari convenzionati,occorre valutare ciascuna fattispeciein conformità a quanto previsto dallaconvenzione di sicurezza sociale stipu-lata con ogni singolo Stato. Il citatoMinistero ha chiarito, infine, che, ai finidell’applicazione dell’articolo 12 del re-golamento (CE) n. 987/2009 in materiadi totalizzazione, la qualificazione deiperiodi italiani accreditati per congedodi maternità al di fuori del rapporto dilavoro sovrapposti a periodi esterideve essere effettuata con riferimentoalla legislazione italiana.

UE: congedo di maternitàfuori dal rapporto di lavoro

S

LAVORO E PREVIDENZA

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INPS con il messaggio n.8447 del 16/05/2012 ha resoimportanti chiarimenti in me-

rito ad alcuni aspetti della prescri-zione dei contributi previdenziali ed

assistenziali così come affrontatinella circolare dell’Istituto assicura-tore n. 31 del 2 marzo 2012 avente adoggetto “Prescrizione dei contributiprevidenziali ed assistenziali. Denun-

cia del lavoratore o dei suoi super-stiti”, in specie con riferimento allemodalità di computo del termine pre-scrizionale e ai requisiti del successivoatto interruttivo della prescrizione in-

Prescrizione contributi previdenziali

L’

l Consiglio del Ministri ha appro-vato il 7 giugno scorso, su propo-sta del Ministro della Cooperazione

Internazionale e dell’Integrazione condelega alla Famiglia, Andrea Riccardi, ilPiano nazionale per la famiglia. Se-condo quanto comunica una nota dipalazzo Chigi: “E’ la prima volta chenel nostro Paese viene adottato unostrumento contenente linee di indi-rizzo omogenee in materia di politichefamiliari, garantendo centralità e citta-dinanza sociale alla famiglia attraversouna strategia di medio termine che su-pera la logica degli interventi disorga-nici e frammentari avuti sino ad oggi.Quanto ai contenuti del Piano, i prin-cipi ispiratori sono: cittadinanza so-ciale della famiglia, intendendo lafamiglia quale soggetto su cui inve-stire per il futuro del Paese, valoriz-zando la sua funzione per la coesionesociale e per un equo rapporto tra legenerazioni; politiche esplicite sul nu-cleo familiare: finora nel nostro Paesegli interventi a favore delle famigliesono stati o dettati dall’emergenza equindi necessariamente frammentatie disorganici, o indiretti, cioè riflesso avolte inconsapevole di altre politiche.Si tratta invece ora di delineare unquadro organico di interventi che ab-biano la famiglia come destinatario;sussidiarietà e sviluppo del capitale

umano e sociale, nel senso che gli in-terventi devono essere attuati in mododa non sostituire ma sostenere e po-tenziare le funzioni proprie e autonomedelle famiglie, in una logica di empo-werment delle famiglie stesse e deiloro membri, anziché di mero assisten-zialismo, facendo leva sulla loro capa-cità di iniziativa sociale ed economica;solidarietà, intesa anche come rafforza-mento delle reti associative delle fami-glie, soprattutto quando si tratti diassociazioni che non solo fornisconoservizi alla persona, ma costituisconosostegno e difesa dalla solitudine,luogo di confronto e di scambio.Le priorità individuate dal Piano qualiaree su cui intervenire con maggior ur-genza sono: le famiglie con minori, inparticolare quelle numerose; le fami-glie con disabili o anziani non autosuf-ficienti; le famiglie con disagiconclamati sia nella coppia, sia nelle re-lazioni genitori-figli.Gli interventi si articolano secondo leseguenti direttrici: equità economica(fiscalità generale, tributi locali, revi-sione dell’ISEE); politiche abitative perla famiglia; lavoro di cura familiare:servizi per la prima infanzia, congedi,tempi di cura e interventi sulla disabi-lità e non autosufficienza; pari oppor-tunità e conciliazione tra famiglia elavoro; privato sociale, terzo settore e

reti associative e familiari; servizi con-sultoriali e di informazione (consultori,mediazione familiare, centri per le fa-miglie); immigrazione (sostegni alle fa-miglie immigrate); alleanze locali perle famiglie; monitoraggio delle politi-che familiari.Il testo è stato elaborato nell’ambitodelle attività dell’Osservatorio nazio-nale sulla famiglia - Organo misto checomprende rappresentanze dei livellidi Governo, delle parti sociali e dellasocietà civile - che ha, tra le sue fun-zioni, il supporto al Dipartimento perle politiche della famiglia ai fini dellapredisposizione del Piano nazionale perla famiglia.L’Assemblea dell’Osservatorio - sullabase di un testo elaborato dal suo Co-mitato tecnico-scientifico e sul quale siè svolto un ampio confronto, sia insede di Osservatorio sia attraverso laConferenza nazionale di Milano del no-vembre 2010 - ha approvato una bozzadi Piano il 23 giugno 2011. Tale bozza,successivamente illustrata in Consi-glio dei Ministri, è stata sottoposta allaConferenza Unificata per la prescrittaintesa - ai sensi dell’art. 1, comma1251, lettera a) legge n. 296/2006 -che è stata sancita il 19 aprile scorso,dopo un approfondito lavoro istrutto-rio tra tutti i livelli di Governo (Stato, re-gioni ed enti locali).”

Il Governoapprova il “Piano Nazionale Famiglia”

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viato dall’Istituto al datore di lavoro.La circolare in parola recepisce mu-tati orientamenti giurisprudenziali,ormai costanti e consolidati, alla lucedei quali la denuncia del lavoratore odei suoi superstiti deve avvenireprima dello spirare della prescrizionequinquennale, e solo ove questo ac-cada, diventa operante il meccani-smo dell’allungamento dei terminiprescrizionali da cinque a dieci anni,ai sensi dell’art. 3, comma 9, letteraa), ultimo periodo della legge335/1995. Ne consegue che una de-nuncia presentata dopo lo spirare deltermine di cinque anni dalla scadenzaper il versamento dei contributi non èatto idoneo a rendere operante ilmeccanismo suddetto e che, in nes-sun caso, potranno essere recuperati

contributi per i quali, alla data delladenuncia, sia già maturata l’ordinariaprescrizione quinquennale.A titolo esemplificativo si chiarisceche, per contributi in scadenza a gen-naio 2009, la prescrizione intervienea gennaio 2014.In presenza di una denuncia che inter-viene entro 5 anni dalla scadenza delcontributo (per esempio a gennaio2012), la prescrizione maturerà a gen-naio 2019 (e cioè entro 10 anni dallascadenza del contributo).Ai fini dell’interruzione della prescri-zione, in presenza di una denunciadel lavoratore o dei suoi superstiti, ècomunque indispensabile che l’Isti-tuto invii al datore di lavoro un atto in-terruttivo. L’atto interruttivo dovràcontenere: l’importo dei contributi

omessi e il periodo al quale si riferi-sce l’omissione; il nominativo e i datianagrafici del lavoratore denunciante(anche nel caso in cui la denuncia siapresentata dai superstiti); il regimesanzionatorio applicabile; gli estremidella denuncia, con particolare riferi-mento alla data di presentazione.L’unica denuncia idonea ad attivare ilmeccanismo dell’allungamento deitermini prescrizionali da cinque adieci anni è quella presentata dal la-voratore o dai suoi superstiti all’Isti-tuto. Il medesimo effetto non sidetermina in presenza di denuncepresentate ad altri Enti ed in presenzadi atti di iniziativa assunti da soggettidiversi, quali, per esempio, i verbali dialtri Enti contenenti la contestazionedell’omissione contributiva.

al 1° aprile 2012, la presenta-zione delle domande di in-dennità di disoccupazione

ordinaria con requisiti normali e ridottiper i lavoratori sospesi, di disoccupa-zione ordinaria con i requisiti normaliper gli apprendisti sospesi/avvieneesclusivamente in via telematica. Loha reso noto l’INPS con la circolare n.68 del 14/05/2012.La procedura attualmente in uso,“Elenchi Lavoratori Sospesi”, con-sente, previa identificazione con co-dice fiscale e PIN attraverso il sito Inps– “Servizi on line”- “Per tipologia diutente”, l’acquisizione e la gestionedelle dichiarazioni di sospensione daparte degli utenti abilitati all’accessoalla procedura, quali Aziende, consu-lenti ed Enti bilaterali.Effettuato l’accesso, i predetti utentipotranno compilare la dichiarazione disospensione delle attività lavorative einserire la lista dei lavoratori coinvolti ei periodi di sospensione. Gli Enti bila-

terali possono procedere anche all’in-vio della domanda su richiesta delleaziende. La lista dei lavoratori interes-sati costituisce un elenco dal quale laprocedura genera in maniera automa-tica la domanda di disoccupazione perciascun lavoratore sospeso. Successivamente le domande gene-rate in automatico vengono riversatenel database di gestione delle do-mande di disoccupazione non agricola(DSWeb).Le domande, alle quali viene attribuitoil numero di protocollo, vengono in-viate, con lo stesso flusso telematiz-zato, alle strutture territoriali dicompetenza, individuate in base al do-micilio dichiarato dal lavoratore.Quest’ultima fase avverrà solo a se-guito della approvazione dei nomina-tivi dei lavoratori da parte dell’Entebilaterale competente che, per legge,è tenuto ad una integrazione della pre-stazione nella misura di almeno il 20%della stessa. Detta integrazione potrà

essere erogata da parte dell’Ente bila-terale in maniera disgiunta ovverocongiunta rispetto alla quota di presta-zione erogata dall’Istituto.Da ciò ne consegue che: in caso di pa-gamento disgiunto della prestazione,le domande possono essere gestitedalle Sedi dopo che l’Ente bilaterale,effettuati gli accertamenti di compe-tenza, abbia erogato la propria quota;in caso di pagamento congiunto, ledomande possono essere gestitedalle Sedi – previa verifica degli accer-tamenti di competenza degli Enti bila-terali e relativa approvazione deglielenchi dei lavoratori a cui l’Inps ero-gherà l’intera prestazione, avendo ri-cevuto il versamento della quota daimedesimi Enti bilaterali. Per le domande generate per i lavora-tori a cui l’Ente bilaterale non abbia ap-provato il pagamento, la procedura digestione della liquidazione della inden-nità (DSWeb) produrrà una lettera direiezione.

Domanda disoccupazioneapprendisti in modalità telematica

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INPS con il messaggio n.7751 del 07/05/2012 ha resoimportanti precisazioni in am-

bito di titolo di rivalsa sulla gestioneseparata. Il messaggio è stato sol-lecitato all’Istituto Assicuratore da nu-merosi chiarimenti richiesti in meritoall’applicazione della maggiorazionedel 4 per cento (rivalsa), di cui all’arti-colo 1 comma 212 della legge23.12.1996 n. 662 il quale letteral-

mente recita: “Ai fini dell’obbligo pre-visto dall’articolo 2, comma 26, dellalegge 8 agosto 1995, n. 335, isoggetti titolari di redditi di lavoro au-tonomo di cui all’articolo 49, comma1, del testo unico delle imposte suiredditi, approvato con decreto delPresidente della Repubblica 22dicembre 1986, n. 917, e successivemodificazioni, hanno titolo ad addeb-itare ai committenti, con effetto dal

26 settembre 1996, in via definitiva,una percentuale nella misura del 4per cento dei compensi lordi”. Aisensi del succitato articolo i soggettiesercenti per professione abituale,ancorché non esclusiva, attività di la-voro autonomo – di cui all’art. 53 deltesto unico delle imposte sui redditiD.P.R. 917/1986 - compreso l’eser-cizio in forma associata di arti e pro-fessioni e diversa da quella che dà

Titolo di rivalsasulla gestione separata

L’

l Presidente dell’Inps AntonioMastrapasqua ha presentato il30 maggio scorso alla Camera

dei Deputati il Rapporto annuale del-l’Istituto, dal quale emerge che “nel2011 oltre sette milioni di pensionati(il 52% dei 13,9 milioni di pensionatiInps) avevano redditi da pensione in-feriori ai 1.000 euro al mese. Se siconsiderano solo gli assegni (non ibeneficiari), oltre i tre quarti del totale(il 77%) sono sotto quota mille euro(il 49,1% è sotto i 500 euro). Il redditopensionistico medio (1.131 euro) deipensionati è superiore alla pensionemedia (770 euro) perchè‚ i pensionatipossono essere titolari di piú tratta-menti. Le donne rappresentano il59% dei pensionati ma percepisconosolo il 44% del reddito complessivo.L’Inps ha erogato nel 2011 18,4 mi-lioni di pensioni (incluse le indennitàdi accompagnamento agli invalidi ci-

vili) sia di natura previdenziale che as-sistenziale per una spesa pensioni-stica complessiva pari a 195,8 miliardidi euro (+2,4% su 2010). Le pensioni previdenziali (vecchiaia,anzianità invalidità, inabilità, super-stiti) sono 14,8 milioni per una spesadi 170,5 miliardi e un importo mediomensile di 859 euro. Nel 2011 l’Isti-tuto ha speso per il sostegno al red-dito 19,1 miliardi (a fronte dei 19,7miliardi del 2010), cinque dei quali perla cassa integrazione.Nell’anno l’Istituto ha registrato unforte calo per le pensioni di vecchiaia(-29,3%) e per quelle di anzianità (-14,7%) grazie all’effetto finestra mo-bile (l’attesa di un anno per lapensione una volta raggiunti i requi-siti) e il nuovo scalino per la pensionedi anzianità (da 59 a 60 anni a frontedi almeno 36 anni di contributi). I datidel Rapporto annuale non risentono

naturalmente della riforma Fornero invigore dal 2012 (ma i cui effetti inizie-ranno a dispiegarsi nel 2013 poichèquest’anno va in pensione chi ha rag-giunto i requisiti nel 2011 e deveaspettare i 12-18 mesi previsti dalla fi-nestra mobile).” “Anche nel corso del2011 il bilancio dell’Inps chiude conun attivo finanziario di poco inferioreal miliardo”, ha detto il PresidenteInps, aggiungendo che “il discorsocambia per quello che riguarda il2012. E che presenta un rosso di oltre5,97 miliardi per la gestione finanzia-ria con un peggioramento di oltre 5,2miliardi rispetto al preventivo perl’anno in corso che era pari a 736 mi-lioni. Una differenza negativa tra 379miliardi di accertamenti e 385 miliardidi impegni. Il peggioramento, si leggenel rapporto annuale è “interamenteascrivibile al disavanzo finanziario exInpdap pari a 6,22 miliardi”.

Presentato il Rapporto annuale Inps, oltre7 milioni di pensionati sotto i mille euro

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e Cure Balneo Termali ven-gono concesse dall’Inps(dopo l’accertamento dei re-

quisiti assicurativi, contributivi e sani-tari) con lo scopo di evitare, ritardareo rimuovere uno stato di invalidità(R.d.l. n. 1827 del 04/10/1935 artt. 45-81 e 83). La fruizione delle prestazioni balneo-termali da parte degli assicurati del-l’Istituto può avvenire soltanto inperiodo feriale, eccetto quanto previ-sto all’art. 16 L. 412/1991.Le cure spettano, per ogni ciclo, nellamisura di: 12 cure fondamentali se laconcessione delle cure è avvenuta aseguito di patologie reumo-artropati-che oppure 12 cure fondamentali e/oaccessorie se la concessione dellecure è avvenuta a seguito di patologiabronco-catarrale. E’ il medico curante

a indicare sul certificato allegato alladomanda, a seguito della patologiadell’assistito, quali sono le cure fon-damentali e accessorie da fare.Occorrono almeno 5 anni di anzianitàassicurativa nell’arco della vita lavora-tiva di cui 3 nel quinquennio prece-dente la domanda. L’Istituto può concedere le cure perun solo ciclo annuale ovvero 12giorni, pari a due settimane di cura,dal lunedì della prima settimana al sa-bato della seconda, secondo il calen-dario triennale 2012–2014 stabilitodall’Inps. Le richieste di cure balneo-termali rivolte all’Inps possono esserepresentate anche attraverso i patro-nati, mediante i servizi telematicidegli stessi.Ne hanno diritto i lavoratori dipen-denti o autonomi (non titolari di pen-

sione) che versano contributi IVS (in-validità, vecchiaia e superstiti).La domanda deve essere presentatadal 1° gennaio al 31 ottobre, nell’annodi effettuazione delle cure, all’ufficioInps di residenza del lavoratore.

Cure termali, le richieste possono esserepresentate anche tramite il Patronato

L

origine a reddito di impresa, sono ob-bligati al versamento del contributodovuto alla Gestione separata com-misurato ai redditi netti risultanti dalladichiarazione annuale resa ai fini del-l’imposta sul reddito delle personefisiche e dagli accertamenti definitivi.Tali soggetti hanno titolo ad addeb-itare ai committenti, in via definitiva,una “rivalsa” del contributo INPS nellamisura del 4 per cento dei compensilordi. La norma attribuisce titolo e nonobbligo di addebito. Pertanto il pro-fessionista iscritto alla Gestione sep-arata, anche se componente di unostudio associato, ha diritto ad appli-care la rivalsa, ma rimane contempo-raneamente unico soggetto obbligatoal pagamento della propria con-tribuzione alla gestione a prescindere

dal fatto che il cliente paghi o meno larivalsa. La rivalsa costituisce quindioggetto di mero rapporto interno tracliente e professionista, il quale è l’u-nico soggetto obbligato al paga-mento dei contributi nei confrontidell’INPS, anche se facente parte distudio associato. La rivalsa del 4 percento è unica e si riferisce a tutti iprofessionisti senza distinzioni,quindi sia a soggetti iscritti solo allaGestione Separata, sia a quelli iscrittiper il contributo integrativo anche adaltra Cassa professionale autonoma,sia ai titolari di trattamento pension-istico. Infatti in sede di fatturazionedelle prestazioni non vi è alcuna dif-ferenza di aliquota contributiva, cheinvece assumerà rilevanza in sede dideterminazione del contributo dovuto

nel modello unico annuale. La rivalsaè calcolata sui compensi lordi e per lasua applicazione non è previsto unmassimale, al contrario della con-tribuzione che è dovuta sul redditonetto di lavoro autonomo ed entro ilmassimale annuo di cui all’art. 2, co.18. legge 335/1995.Ai fini fiscali l’INPS ricorda che lamaggiorazione addebitata in fattura(rivalsa) ed acquisita a titolo definitivodeve essere assoggettata al prelievoalla fonte di cui all’art. 25 del DPR600/73 e concorre a formare la baseimponibile dell’imposta sul valore ag-giunto ai sensi dell’art. 13 del DPR 26ottobre 1972 n. 633 così come pre-cisato nella Risoluzione del11/07/1996 n. 109 del Ministero delleFinanze dipartimento delle Entrate.

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decorrere dal 1° luglio 2012sono rivalutati i livelli di red-dito familiare ai fini della

corresponsione dell’assegno per ilnucleo familiare alle diverse tipologiedi nuclei. La legge n. 153/88 stabilisceche i livelli di reddito familiare ai finidella corresponsione dell’assegno peril nucleo familiare sono rivalutati an-nualmente, con effetto dal 1° luglio diciascun anno, in misura pari alla vari-azione dell’indice dei prezzi al con-sumo per le famiglie di operai ed

impiegati, calcolato dall’ISTAT, inter-venuta tra l’anno di riferimento deiredditi per la corresponsione del-l’assegno e l’anno immediatamenteprecedente. In base ai calcoli effet-tuati dall’ISTAT, la variazione per-centuale dell’indice dei prezzi alconsumo tra l’anno 2010 e l’anno2011 è risultata pari al 2,7%.In relazione a quanto sopra sono statirivalutati i livelli di reddito in vigoreper il periodo 1° luglio 2011 – 30giugno 2012 con il predetto indice.

Per consultare le tabelle contenenti inuovi livelli reddituali, nonchè i cor-rispondenti importi mensili dellaprestazione, da applicare dal 1° luglio2012 al 30 giugno 2013, alle diversetipologie di nuclei familiari si può con-sultare la circolare INPS n. 79 dell’8giugno 2012. Gli stessi livelli di redditoavranno validità per la determinazionedegli importi giornalieri, settimanali,quattordicinali e quindicinali dellaprestazione.

Assegno nucleo familiare:nuovi livelli reddituali per il periodo1° luglio 2012-30 giugno 2013

A

decorrere dal 2 aprile, èmessa in linea la nuova fun-zionalità Cassetto Previden-

ziale Artigiani e Commercianti. Lo hareso noto l’Inps con il Messaggio n.5769. L’Istituto, infatti, ha avviato datempo un radicale processo di tra-sformazione delle modalità di scam-bio delle informazioni con i propriiscritti. In particolare, l’utilizzo del ca-nale telematico semplifica e facilitanotevolmente l’attività demandata aiprocessi di back office, realizzandonel contempo una più efficace assi-stenza e consulenza specialistica eun miglioramento complessivo dellaqualità dei servizi. In quest’ottica sipone il Cassetto Previdenziale Arti-

giani e Commercianti che nascedall’esigenza di facilitare per i citta-dini, iscritti alle gestioni autonomedegli artigiani e commercianti, la con-sultazione dei dati contenuti negli ar-chivi dell’Istituto, fornendo, in temporeale, una situazione riassuntiva delleinformazioni inerenti la propria posi-zione previdenziale. Il Cassetto previ-denziale, infatti, offre la visioned’insieme della situazione aziendaletramite un unico canale di accessoalle informazioni contenute negli ar-chivi gestionali dell’INPS.Per suo tramite, i contribuenti hannoa disposizione la possibilità di verifi-care la propria posizione assicurativae previdenziale, nonché di stampare i

mod. F24 utili al versamento dellacontribuzione dovuta alla gestione dicompetenza. A tale funzione si potràaccedere, direttamente o per il tra-mite di un intermediario delegato, at-traverso il sito dell’Istituto.Con riferimento all’emissione dei mo-delli F24, l’Inps comunica che a par-tire dal pagamento della prima rataper l’anno 2012 (I rata della contribu-zione dovuta entro il minimale di red-dito 2012 con scadenza 16 maggio2012) l’Istituto non invierà più i mo-delli F24 ma la sola lettera informativacorredata delle avvertenze.

“Cassetto Previdenzialeper Artigiani e Commercianti”

A

Page 33: EDITORIALE · EDITORIALE Il Consiglio dei Ministri nella seduta del 15 giugno scorso ha approvato il Decreto sviluppo, così chiamato perché dal punto di vista normativo rappresenta

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JUS JURIS

PREVIDENZA (ASSICURAZIONISOCIALI) – PRESCRIZIONE – DELLEPRESTAZIONI – SOSPENSIONEDEL TERMINE(CORTE DI CASSAZIONE SENTENZA N. 5572DEL 6 APRILE 2012)

Le Sezioni Unite Civili hanno stabilito,con specifico riguardo all’indennità dimaternità, ma componendo un con-trasto di portata generale, che la pre-scrizione delle prestazioni assistenzialie previdenziali è sospesa, oltre che du-rante il tempo di formazione del silen-zio rifiuto sulla richiesta all’istituto exart. 7 della legge n. 533 del 1973,anche durante il tempo di formazionedel silenzio rigetto sul ricorso ammini-strativo condizionante la procedibilitàdella domanda giudiziale ex art. 443cod. proc. civ., vigendo una regola disettore, conforme ai principi costitu-zionali di equità del processo ed ef-fettività della tutela giurisdizionale,per cui la prescrizione non corre du-rante il tempo di attesa incolpevoledell’assicurato.

FALLIMENTO DEL DATOREDI LAVORO – CESSAZIONEDELL’ATTIVITÀ – SOSPENSIONEDEL RAPPORTO LAVORATIVO –CONSEGUENZE(CORTE DI CASSAZIONE SENTENZA N. 7473DEL 14 MAGGIO 2012)

In caso di fallimento del datore di la-voro, ove vi sia cessazione dell’attivitàaziendale, il rapporto di lavoro entrain una fase di sospensione, in quantoil diritto alla retribuzione – salvo ilcaso di licenziamento dichiarato ille-gittimo – non sorge in ragione del-l’esistenza e del protrarsi delrapporto, ma presuppone, per la na-tura sinallagmatica del contratto, lacorrispettività delle prestazioni. Neconsegue che, per effetto della di-chiarazione di fallimento e fino alladata della dichiarazione del curatoreex art. 77, comma secondo, l. fall.,non essendovi un obbligo retributivo

per l’assenza di prestazione lavora-tiva, non è configurabile un creditocontributivo previdenziale.

LAVORO SUBORDINATO- LAVORATORE SINDACALISTA –CONTESTAZIONE DELL’AUTORITÀE DELLA SUPREMAZIADEL DATORE DI LAVORO – LICEITÀ– DIRITTO DI CRITICA DELLEDECISIONI AZIENDALI – LIMITI(CORTE DI CASSAZIONE SENTENZA N. 7471DEL 14 MAGGIO 2012)

Il lavoratore, che sia anche rappre-sentante sindacale, se si pone, in re-lazione all’attività di sindacalista, suun piano paritetico con il datore di la-voro, è comunque tenuto al rispettodei limiti della correttezza formale nel-l’esercizio del diritto di critica del-l’operato datoriale.

LAVORO SUBORDINATO- CONGEDO PARENTALE- FRUIZIONE FRAZIONATA– COMPUTO NEL PERIODO DICONGEDO DI SABATO, DOMENICAE FESTIVITÀ INFRASETTIMANALI –CONDIZIONI – LIMITI(CORTE DI CASSAZIONE SENTENZA N. 6856DEL 7 MAGGIO 2012)

In tema di congedo parentale, ove larelativa fruizione sia frazionata perscelta potestativa del lavoratore, nelperiodo relativo si computano il sa-bato, la domenica ed i giorni di festi-vità infrasettimanali solo allorché essiricadano all’interno del periodostesso, mentre non si computano

ove il lavoratore rientri al lavoro nelvenerdì immediatamente prece-dente, riprendendo a decorrere lafruizione del congedo dal successivogiorno lavorativo di ripresa del pe-riodo di astensione.

COMUNITA’ EUROPEA- AIUTI DI STATO– LEGITTIMO AFFIDAMENTOSULLA REGOLARITÀ DELL’AIUTODA PARTE DELLE IMPRESEBENEFICIARIE – CONDIZIONI– LIMITI(CORTE DI CASSAZIONE SENTENZA N. 6756DEL 4 MAGGIO 2012)

In tema di recupero di aiuti di Stato, inragione del carattere imperativo dellavigilanza operata dalla Commissioneeuropea ai sensi dell’art. 88 TCE, leimprese beneficiarie di un aiuto nonpossono fare legittimo affidamentosulla regolarità dell’aiuto ove lostesso sia stato concesso senza il ri-spetto della procedura o prima dellasua regolare conclusione, né pos-sono invocare a sostegno di tale affi-damento l’eventuale incertezza degliorientamenti comunitari in materia(nella specie, di aiuti all’occupazione),restando, altresì, irrilevanti sia even-tuali disposizioni legislative nazionalidisciplinanti gli aiuti (poi giudicati ille-gittimi), sia eventuali pronunce deigiudici nazionali, ivi inclusa la Cortecostituzionale, essendo la valutazionedi compatibilità degli aiuti con il mer-cato comune questione comunitariadi spettanza esclusiva della Commis-sione.