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Dott.. G. Spatari
Dipartimento Medicina Sociale del Territorio Sezione di Medicina del Lavoro
Rischio cancerogenoe normativa vigente
Dott.. G. Spatari
Agente cancerogeno
Qualunque agente, di naturachimica, fisica o biologica capace di indurre,
direttamente o previa trasformazione, un incremento statisticamente significativo di una data neoplasia
rispetto alla popolazione di controllo.
Dott.. G. Spatari
Classificazione IARCInternational Agency for Researc on Cancer
• Gruppo 1 cancerogeni per l’uomo• Gruppo 2A probabilmente cancerogeni per
l’uomo (limitata evidenza di cancerogenicità per l’uomo)
• Gruppo 2B possibilmente cancerogeni (evidenza insufficiente nell’uomo, ma sufficiente
in sperimentazione su animali)• Gruppo 3 sostanze non classificabili• Gruppo 4 probabilmente non cancerogeni per
l’uomo
Dott.. G. Spatari
Categoria 1 sostanze note per gli effetti cancerogeni sull’uomo, e per le quali esistono sufficienti informazioni per stabilire un nesso causale tra l’esposizione umana ad una sostanza e lo sviluppo del cancro. Esse sono catalogate con la sigla del livello di rischio e i codici
idonei a identificare individualmente ogni sostanza ed agente carcinogeno. La categoria comprende le
sostanze etichettate con il livello di rischio R45 “possono causare il cancro” ed R49 “possono causare il cancro
per inalazione”. Sono caratterizzate dal simbolo T
Classificazione adottata dall’Ue
Dott.. G. Spatari
Categoria 2 sostanze che possono considerarsi cancerogene per l’uomo, e per le quali esistono sufficienti informazioni che dimostrano come l’esposizione dell’uomo a certe sostanze possa causare lo sviluppo di
cancro in generale, come evidenziato da adeguati studi a lungo termine su animali o
altre specifiche informazioni.Esse sono etichettate con i livelli di rischio R45 e R49 e
caratterizzate dal simbolo T
Classificazione adottata dall’Ue
Dott.. G. Spatari
Categoria 3 sostanze per le quali le informazioni disponibili non sono sufficienti per una valutazione soddisfacente. Alcune evidenze sono state ottenute in animali da esperimento, ma non sono state sufficienti
per classificare la sostanza nella categoria 2. Esse sono etichettate con il livello R40
“possibilità di effetti irreversibili” e portano il simbolo Xn.
Classificazione adottata dall’Ue
Dott.. G. Spatari
Incidenza delle neoplasie professionali
Riferimenti Incidenza
Doll R, Pet R.
The cause of cancer quantitative estimates of avoidable risk of cancer in the USA today. J Natl Cancer (1981) 66, 1192-1308
4%
Feinstein MB, Bach PB.
Epidemiology of lung cancer. Chest Surg N Am (2000) 10, 653-661
10 – 15%
Dott.. G. Spatari
Fattori di confondimento
• Lungo periodo intercorrente tra esposizione e sviluppo di malattia
• Eccessivo numero di prodotti impiegati nei vari cicli lavorativi e loro possibili effetti sinergici e/o antagonisti
• Interazione tra esposizione professionale e abitudini di vita
• Difficoltà di riprodurre gli scenari lavorativi nei protocolli sperimentali
Dott.. G. Spatari
90/394/CEE
D.Lgs 626/94
Titolo VII(Protezione da agenti cancerogeni)
Dott.. G. Spatari
97/42/CE e 99/38/CE
(Adeguamenti normativi)
D.Lgs n.66/2000
(“Attuazione delle direttive… CE… in materia di protezione dei lavoratori contro i rischi derivanti da esposizione ad agenti cancerogeni o mutageni durante il lavoro”)
Dott.. G. Spatari
• Agente cancerogeno
• Agente mutageno
• Valore limite
D.Lgs n.66/2000
D.Lgs 626/94
Titolo VII(Protezione da agenti cancerogeni mutageni)
… art.61…
Dott.. G. Spatari
AGENTI CANCEROGENI
“… le sostanze, i preparati ed i processi che, per inalazione, ingestione o assorbimento cutaneo, possono provocare il cancro o aumentarne la frequenza”
D.Lgs n.66/2000
67/548/CEE, allegato 1
Decreti legislativi n.52/97 e 285/98
Dott.. G. Spatari
AGENTI MUTAGENI
“… le sostanze, i preparati ed i processi che, per inalazione, ingestione o assorbimento cutaneo, possono produrre difetti genetici ereditari o aumentarne la frequenza”
D.Lgs n.66/2000
Dott.. G. Spatari
Valore limite di esposizione
“ …limite della concentrazione media, ponderata in funzione del tempo, di un agente cancerogeno o mutageno nell’aria, rilevabile entro la zona di respirazione di un lavoratore, in relazione ad un periodo di riferimento …”
D.Lgs n.66/2000
Indicativo per l’esistenza del rischio cancerogeno negli ambienti di lavoro
Dott.ssa G. Spatari
Il Piano Sanitario Nazionale 1998-2000 pone tra gli obiettivi quello di migliorare la sicurezza delle strutture sanitarie
pubbliche e private.
D.Lgs. n.626/94(“Attuazione delle direttive… CEE… riguardanti il miglioramento dellasicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro”)
D.Lgs. n.242/96(“Modifiche ed integrazioni al D.Lgs 626/94…”)
Dott.ssa G. Spatari
Esposizione a chemioterapici antiblastici
RISCHIO RILEVANTERISCHIO RILEVANTE(cancerogenesi o mutagenesi)
LAVORATORILAVORATORI (medici, farmacisti ospedalieri, tecnici di farmacia o di laboratorio, personale sanitario, studenti, dottorandi, specializzandi, tirocinanti, borsisti, ecc.)
PAZIENTIPAZIENTI (familiari)
VISITATORIVISITATORI
Dott.ssa G. Spatari
Lo IARC ed altre importanti agenzie internazionali avevano
contemporaneamente classificato alcuni dei citati farmaci come
sostanze cancerogene o probabilmente cancerogene per
l’uomo.
Dott.ssa G. Spatari
CANCEROGENO PROBABILE
CANCEROGENO
POSSIBILE
CANCEROGENO
NON
CANCEROGENO
Busulfan Carmustina Clorometin N-
ossido
Ifosfamide
Clornafazina Clorometina Decarbazina 5-fluorouracile
Clorambucile Clorozoticina Stereptozotocina Mercaptopurina
Ciclofosfamide Cisplatino Bleomicina Mtotrexate
Melfalan Lomustina Daunorubicina Vinblastina
Semustina Azacitidina Mitomicina Vincristina
Thiotepa Doxorubicina
Tresulfan
Azatioprina
Classificazione IARC farmaci antiblastici
Dott.ssa G. Spatari
?
IARCIARC
TITOLO VII D.Lgs n.626/94
R45R45 “Può provocare il cancro
R49R49 “Può provocare il cancro per inalazione
67/548/CEE
Dott.ssa G. Spatari
OBIETTIVI
Ridurre il numero degli esposti Mantenere l’esposizione ai livelli più bassi possibile
Centralizzazione Corrette norme
procedurali
Provvedimento 5 agosto 1999Documento di linee-guida per la sicurezza e la salute dei
lavoratori esposti a chemioterapici antiblastici in ambiente sanitario
Dott.ssa G. Spatari
Provvedimento 5 agosto 1999Documento di linee-guida per la sicurezza e la salute deilavoratori esposti a chemioterapici antiblastici in ambiente sanitario
1 Premessa2 Valutazione della esposizione3 Sorveglianza sanitaria4 Misure di prevenzione5 Informazione e formazione
Allegato 1 (Tutela della sicurezza e della salute delle lavoratrici gestanti, puerpere o in periodo di allattamento)
Tabella 1 (Principali chemioterapici antiblastici valutati dalla IARC)
Dott.ssa G. Spatari
SORGENTI DI ESPOSIZIONE
IMMAGAZZINAMENTO
Solo accidentale
PREPARAZIONE Apertura fiala Estrazione ago dal flacone Trasferimento farmaco da
flacone a siringa Espulsione di aria dalla siringa
MANUTENZIONE CAPPE
SMALTIMENTO
Materiali residui utilizzati in preparazione e somministrazione
Mezzi protettivi individuali
Filtri delle cappe dopo rimozione
Escreti contaminati dei paziento
SOMMINISTRAZIONEEspulsione di aria dalla siringa
Stravasi di liquidi da deflussori, connessione ecc.