stima del rischio cancerogeno da contaminanti ambientali · 2011-11-21 · altri approcci...
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Stima del rischio cancerogeno da contaminanti ambientali
SANDRO GRILLI
DIPARTIMENTO DI PATOLOGIA SPERIMENTALESEZIONE DI CANCEROLOGIA
UNIVERSITA’ DI BOLOGNA
Tossicità e rischio: le definizioni secondo l’OCSE
Toxicity (= tossicità)Capacità intrinseca di un composto chimico o di una miscela di sostanze di indurre danno
Hazard (= pericolosità)Manifestazioni tossiche osservate indotteda una quantità nota di una sostanza in condizioni note di esposizione
• Tossicità intrinseca Risk (rischio)
Probabilità che un pericolo (o più pericoli) identificato(i) si possa(no) realizzare in condizioni di esposizione prevedibili
Risk = Hazard x Exposure
Identificazione dei siticontaminati
Valutazione del rischio
Gestione del rischio
Valutazione dell’esposizione
Relazione dose-risposta
Endpoint di Valutazione
Condizioni Conoscenza
Paradigma universale del rischio
Identificazione dei pericoli e problemi di definizione
Predittività di rischiocancerogeno
E’ necessaria la valutazione quantitativa del rischio
Stima del rischio cancerogeno
E’ necessario un approccio matematicoNel calcolo della dose di riferimento (BMD10) viene utilizzato ilmodello multistage linearizzato in accordo agli approcci dell’US-EPALa potenza dell’effetto cancerogeno è valutata mediante UR o Slope Factor, i.e. 0.1/LED10
Altri approcci quantitativi per analisi e valutazionedel rischio includono
Dose Giornaliera Tollerabile (Tolerable Daily Intake, TDI) per sostanzecancerogene non genotossicheMOS (margin of safety)
• Margine di sicurezza• Rapporto tra TDI o ADI e l’esposizione umana• Usato negli USA
MOE (margin of exposure)• Margine di esposizione• Rapporto tra la dose più bassa alla quale non si è osservato alcun
effetto tossico (NOAEL), o ED10, e la reale stima di esposizionenell’uomo
• Usato in EUMOS e MOE ridimensionare l'esposizione umana ad inquinanti a concentrazioni inferiori di quelle stabilite come soglia per effetti avversi
Stima del rischio cancerogeno
Valutazione del rischio cancerogeno
É in grado di predire effetti a lungo termineÉ principalmente basata sui risultati della sperimentazioneanimaleÉ possibile utilizzare test alternativi per la predizione del rischio
• Modelli in vitro di trasformazione cellulare
Inquinanti atmosferici e rischi per la salute umana
Evidenze di rischio da inquinanti atmosfericiStudi epidemiologici condotti sotto il coordinamento del WHO(Organizzazione mondiale della sanità)
Effetti a breve termine, compresi effetti letali indotti da particolato, SOX and NOX a livello respiratorio e cardiovascolare
Inquinanti pericolosiIl principale rischio è rappresentato da:
• Particolato• PM10, PM2.5,PM1 (non dati convincenti per effetti cancerogeni)• PAHs (espressi come B[a]P equivalente)
Di minore entità:• Metalli pesanti
• Ni, Cd, CrVI, Hg, As, Pb• Diossine• PCBs
Inquinanti atmosferici e rischi per la salute umana
Diossina e composti diossino-simili
Tra i composti piu’ tossici rilasciati nell’ambiente
TCDDCloracneIperpigmentazioneElevati livelli degli enzimi epaticiIncremento del rischio di diabeteInterferenza endocrinaTumore
Valori limite di tossicità e unità di rischiocancerogeno di idrocarburi policiclici aromatici (IPA) elaborati da vari autori, agenzie e commissioniscientifiche
IPAEsposizione orale
• PAHs totali, UR cancro• 1.59 x 10-5/microg/kg p.c./die
• BaP in quanto tale, VSD (virtually safe dose)
• 5 ng/kg p.c./die • No significant risk level BaP + BaP
equivalenti• 1 ng/kg p.c./die
• BaP equivalenti, cancro• 1 ng/kg p.c./die dà rischio in
eccesso di 1 x 10-5
• BaP in quanto tale, cancro• 1 ng/kg p.c./die dà rischio in
eccesso di 1.2 x 10-5
• 1 ng/kg p.c./die dà rischio in eccesso di 7.3 x 10-6
PAHsEsposizione orale
• Acqua potabile, UR cancro• 10-5/microg/l
• TDI antracene, fenantrene, naftaleneo fluorene
• 0.04 mg/kg p.c./die• TDI benzo(g,h,i)perilene
• 0.03 mg/kg p.c./die
Inalazione• BaP in quanto tale, UR cancro
• 1.1 x 10-3/microg/mc • BaP equivalenti, UR cancro
• 8.7 x 10-5/ng/mc (arrotondabile a 1 x 10-4/ng/mc)
• BaP equivalenti, UR cancro• 1 x 10-4/ng/mc
Valori limite di tossicità e unità di rischio cancerogenodi policlorobifenili e diossine (PCDD + PCDF) elaboratida vari autori, agenzie e commissioni scientifiche
DiossineEsposizione orale
• TDI (pg/kg p.c./die) (limite che protegge da vari effetti tossici, incluso il cancro)
• 1 ITER (MCRL) (minimal chronic risk level)
• 2 COT UK • 2 WHO 1998, WHO 2000, E.U. SCF
2000 • 1.4 • 2 E.U. SCF 2001
• UR cancro (tumori in eccesso per assunzione lifetime di 1 pg/kg p.c./die di TCDD)
• da 2 x 10-6 a 1 x 10-3 secondo vari Autori • 1,08 x 10-5 secondo California EPA 2005,
la più attendibile al momento
Inalazione• UR cancro (tumori in eccesso per inalazione
lifetime di 1 pg/mc TCDD) • 3.8 x 10-5
PCBEsposizione orale
• RfD• 2-7 x 10-5 mg/kg p.c./die per
Aroclor 1016 e Aroclor 1254• TDI (non planari)• 0.01 microg/kg p.c./die
• UR cancro• 2 x 10-3/microg/kg p.c./die e UR
10-5/microg/l (acqua potabile)
Inalazione• UR cancro
• 10-4/microg/mc (central estimate of low risk and persistence) e 1.1-5.7 x 10-4/microg/mc
• TCA (non planari)• 0.5 microg/mc
Van den Berg et al.The 2005 World Health Organization Re-evaluation of Human and Mammalian Toxic Equivalency Factors for Dioxins and Dioxins-like CompoundsTOXICOLOGICAL SCIENCE 93(2), 223-241 (2006)
TDI, RfD e unità di rischiocancerogeno di alcuni metalli
Cromo VIEsposizione orale
• RfD 3 x 10-37mg/kg p.c./die• tTDI 5 microg/kg p.c./die
(tTDI=temporary TDI)• UR cancro 1.2 x 10-4/microg/kg
p.c./die
Inalazione• RfC
• 1 x 10-4/mg/mc (particolato) • 8 x 10-6/mg/mc (aerosol
disciolti)• UR cancro 1.2 x 10-2/microg/mc• UR cancro 4 x 10-2/microg/mc
Piombo e composti inorganiciEsposizione orale
• UR cancro 8.5 x 10-3/mg/kg p.c./die• TDI 3.6 microg/kg p.c./die
Inalazione• UR cancro 1.2 x 10-5/microg/mcWHO Guideline 5 microg/mc
Valutazione del rischio ed inceneritoriValutazione del rischio
ed inceneritori
Campioni di aria da cinque siti in prossimità dell’inceneritore
Filtri PM10Filtri PM 2.5
Estrazione
Gravimetria
Caratterizzazione tossicologica
Valutazione del rischio
Analisi chimica
Modello BALB/c 3T3
Test di citotossicità
Test di trasformazione
Effetti sulla salute indotti da inquinanti atmosferici: PM 2.5
Un aumento di 10 µg/mc determina:
Bambini
Adulti
Effetti acuti
Effetti acuti
Mortalità acuta
Mortalità
Tutte le cause
Patologie respiratorie
Patologie cardiovascolari
Tutte le cause
Ricoveri per patologie cardiovascolari
Effetti sulle patologie respiratorie Uso di
corticosteroidi
Attacchi d’asma
Tutte le cause
Mortalità Patologie cardio-respiratorie
Tumore polmonare (da confermare)
RAD: 902 giorni per 1000 adulti (15-64 anni)
WLD (giorni di lavoro persi): 207 giorni per 1000 adulti (15-64 anni)
Effetti a lungo termine
La stima del rischio applicata agliinceneritori a Bologna
Risultati principaliNon sono state trovate differenze nel profilo tossicologico dei campioni di aria derivati dall’area urbana e di quelli prelevati in prossimità dell’inceneritore
Alcune conclusioni generali:PAHs sono i composti più pericolosi del particolato atmosfericoI livelli estremamente bassi di diossine e metalli pesanti non inducono effettiavversiCi sono evidenze consistenti che associano PM2.5 con effetti avversi, suggerendo la necessità di includere questi parametri nel monitoraggio dellaqualità dell’aria
Sulle basi dei nostri studi possiamo:Escludere l’incremento di patologie, neoplastiche e non, possibilmentecorrelate all’esposizione alle emissioni di inceneritoriConcludere che nuovi e ben funzionanti inceneritori determinano un rischiominore per la salute umanaConsiderare il test di trasformazione in vitro un buono e innovativo strumentoper la stima del rischio
PM2.5, trasformazione cellulare e rischistimati dalla concentrazione di B[a]Pequivalente in aria
# valore di TF significativamente diverso dal controllo.
Fonti di esposizioneSuolo outdoorPolvere domesticaParticolato sospeso nell’aria indoorParticolato sospeso nell’aria outdoor
Idealmente la stima dovrebbeessere effettuata sulla base deilivelli di contaminazione in ognunadi queste matrici
La stima del rischio applicata ai siti contaminati
Gli individui possono venire a contattoquotidianamente con i contaminanti
Per stimare i rischi per la salute associatiall’esposizione nelle diverse matricibisogna stimare la massima quantitàpossibile di contaminanti che possono:
Essere ingeritiEssere inalatiVenire a contatto con la cute
Continuamente
Giornalmente
La stima del rischio applicata ai siti contaminati
IntakeAdulti (70 kg)
• 66 mg/die x Conc. ContaminanteBambini in età scolare (6 anni, 20.8 kg)
• 30 mg/die x Conc. ContaminanteBambini (2-5 anni, 13.2 kg)
• 160 mg/die x Conc. Contaminante
DoseAdulti (70 kg)
• 0.94 mg/kg/dieBambini in eta’ scolare (6 anni, 20.8 kg)
• 1.4 mg/kg/dieBambini (2-5 anni, 13.2 kg)
• 12 mg/kg/die
La stima del rischio applicata ai siti contaminati
Peculiarita’ negli scenari di esposizione
L’assunzione orale giornaliera di TCDD varia in base ai comportamenti ed e’ sito specifica
Siti• Residenziale• Azienda agricola
• Una famiglia di agricoltori consuma piu’ facilmente prodotti alimentari di propria produzione
Comportamenti• Strettamente legati all’eta’ e alle abitudini di vita
• Un bambino di 1-3 anni ingerisce 10 g di suolo al giorno
MRL per diossina su differenti endpoints
Effetti acutiLOAEL 0.01 μg/kg TCDD che induce soppressione dell’attività del complemento in topi B6C3F1 (gavaggio, giornalmente per 14 giorni)
• MRL = 0.01 / 1000 x 0.5Effetti intermedi
NOAEL 0.0007 μg/kg TCDD per decremento peso timo in guinea pigs (orale, 90 giorni)
• MRL = 0.0007 / 100Effetti cronici
LOAEL 0.0002 μg/kg TCDD che induce rallentamento nell’apprendimento e distubi comportamentali nella scimmia (gavaggio, giornalmente per 14 giorni)
• MRL = 0.0002 / 300
I risultati della stima di rischio
Dose ingerita da un suolo contaminato con 1 ppb TCDD
Bambino 1-3 anni
14 pg/kg/die
Bambino 9 anni residenziale
0.8 pg/kg/die
Bambino 9 anni az. agricola
2.4 pg/kg/die
Adulto residenziale
0.056 pg/kg/die
Adulto az. agricola
0.16 pg/kg/die
ConclusioniI suoli contaminati costituiscono un notevole rischio per la salute umana per la molteplicità di scenari espositivi e per la presenza di miscele complesse di composti altamente tossiciL’entita’ del rischio e’ strettamente legata allo scenario espositivo e pertanto la stima del rischio deve essere sito-specifica ed effettuata caso per casoIl suolo, comunque, costituisce solo un aspetto che si associa ad altre sorgenti di esposizione