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DIREZIONE GENERALE DEL TERZO SETTORE E DELLA RESPONSABILITA’ SOCIALE DELLE IMPRESE Il Direttore Generale VISTO il Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”, e successive modificazioni ed integrazioni; VISTO il Decreto legge 16 maggio 2008, n. 85, convertito con modificazioni dalla legge 14 luglio 2008, n.121, recante “Disposizioni urgenti per l’adeguamento delle strutture di Governo in applicazione dell’articolo 1, commi 376 e 377, della Legge 24 dicembre 2007, n. 244”; VISTA la L. 13 novembre 2009, n. 172, recante “Istituzione del Ministero della Salute e incremento del numero complessivo dei Sottosegretari di Stato”; VISTO il D.P.C.M. 14 febbraio 2014, n. 121, recante il “Regolamento di organizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, a norma dell'articolo 2, comma 10-ter, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, modificato dall'articolo 2, comma 7, del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, come modificato dall'articolo 1, comma 6, del decreto-legge 30 dicembre 2013, n. 150”; VISTO il D.M. del 4 novembre 2014 di attuazione del D.P.C.M. 14 febbraio 2014 n. 121, rubricato “Regolamento di organizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali”; VISTA la L. 28 dicembre 2015, n. 209 recante il “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2015 e il bilancio pluriennale per il triennio 2016-2018”; VISTO il Decreto del Ministro dell’Economia e delle finanze del 28 dicembre 2015, concernente la ripartizione in capitoli delle unità di voto parlamentare relative al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2016 e per il triennio 2016-2018 ed, in particolare, la Tabella 4; VISTO il D.M. del 27.01.2016, recante il visto di regolarità dell’Ufficio Centrale del Bilancio n.430 apposto in data 01.02.2016, di assegnazione delle risorse umane e finanziarie ai dirigenti degli uffici dirigenziali di livello generale, titolari dei centri di responsabilità amministrativa; VISTO il D.P.C.M. del 28.07.2016, registrato alla Corte dei Conti il 14.09.2016 al n.3635, con il quale è stato conferito al dott. Alessandro Lombardi l’incarico di direttore della Direzione Generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese; VISTA la legge 07.12.2000, n. 383, recante “Disciplina delle associazioni di promozione sociale”; in particolare l’articolo 13 della legge 383/2000, con il quale è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per gli affari sociali, il Fondo per l’associazionismo, finalizzato a sostenere finanziariamente le iniziative ed i progetti di cui alle lettere d) ed f) dell’art. 12, comma 3, della legge 7 dicembre 2000 n. 383; VISTO l’articolo 12 della citata legge, recante disposizioni per il funzionamento dell’Osservatorio nazionale dell’associazionismo, ed in particolare il comma 3, che assegna all’Osservatorio alla lettera d) il “sostegno di iniziative di formazione e di aggiornamento per lo svolgimento delle attività associative nonché di progetti di informatizzazione e di banche dati nei settori disciplinati dalla presente legge” ed alla lettera f) l’ “approvazione di progetti sperimentali elaborati, anche in collaborazione con gli enti locali, dalle associazioni iscritte nei registri di cui all’articolo 7 per fare fronte a particolari emergenze sociali e per favorire l’applicazione di metodologie di intervento particolarmente avanzate”;

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DIREZIONE GENERALE DEL TERZO SETTORE E DELLA RESPONSABILITA’ SOCIALE DELLE IMPRESE

Il Direttore Generale

VISTO il Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”, e successive modificazioni ed integrazioni;

VISTO il Decreto legge 16 maggio 2008, n. 85, convertito con modificazioni dalla legge 14 luglio 2008, n.121, recante “Disposizioni urgenti per l’adeguamento delle strutture di Governo in applicazione dell’articolo

1, commi 376 e 377, della Legge 24 dicembre 2007, n. 244”;

VISTA la L. 13 novembre 2009, n. 172, recante “Istituzione del Ministero della Salute e incremento del

numero complessivo dei Sottosegretari di Stato”;

VISTO il D.P.C.M. 14 febbraio 2014, n. 121, recante il “Regolamento di organizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, a norma dell'articolo 2, comma 10-ter, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95,

convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, modificato dall'articolo 2, comma 7, del

decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, come modificato dall'articolo 1, comma 6, del decreto-legge 30 dicembre 2013, n. 150”;

VISTO il D.M. del 4 novembre 2014 di attuazione del D.P.C.M. 14 febbraio 2014 n. 121, rubricato

“Regolamento di organizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali”;

VISTA la L. 28 dicembre 2015, n. 209 recante il “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario

2015 e il bilancio pluriennale per il triennio 2016-2018”;

VISTO il Decreto del Ministro dell’Economia e delle finanze del 28 dicembre 2015, concernente la

ripartizione in capitoli delle unità di voto parlamentare relative al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2016 e per il triennio 2016-2018 ed, in particolare, la Tabella 4;

VISTO il D.M. del 27.01.2016, recante il visto di regolarità dell’Ufficio Centrale del Bilancio n.430 apposto in data 01.02.2016, di assegnazione delle risorse umane e finanziarie ai dirigenti degli uffici dirigenziali di livello

generale, titolari dei centri di responsabilità amministrativa;

VISTO il D.P.C.M. del 28.07.2016, registrato alla Corte dei Conti il 14.09.2016 al n.3635, con il quale è stato

conferito al dott. Alessandro Lombardi l’incarico di direttore della Direzione Generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese;

VISTA la legge 07.12.2000, n. 383, recante “Disciplina delle associazioni di promozione sociale”; in

particolare l’articolo 13 della legge 383/2000, con il quale è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio

dei Ministri, Dipartimento per gli affari sociali, il Fondo per l’associazionismo, finalizzato a sostenere finanziariamente le iniziative ed i progetti di cui alle lettere d) ed f) dell’art. 12, comma 3, della legge 7

dicembre 2000 n. 383;

VISTO l’articolo 12 della citata legge, recante disposizioni per il funzionamento dell’Osservatorio nazionale

dell’associazionismo, ed in particolare il comma 3, che assegna all’Osservatorio alla lettera d) il “sostegno di iniziative di formazione e di aggiornamento per lo svolgimento delle attività associative nonché di progetti di

informatizzazione e di banche dati nei settori disciplinati dalla presente legge” ed alla lettera f) l’ “approvazione di progetti sperimentali elaborati, anche in collaborazione con gli enti locali, dalle associazioni

iscritte nei registri di cui all’articolo 7 per fare fronte a particolari emergenze sociali e per favorire

l’applicazione di metodologie di intervento particolarmente avanzate”;

VISTO il D.I. del 10.10.2016, registrato alla Corte dei Conti in data 8.11.2016, al n.4055, relativo alla

ripartizione delle risorse finanziarie afferenti il Fondo nazionale per le politiche sociali per l’anno 2016;

VISTA la direttiva a firma del Sottosegretario di Stato adottata in data 10.11.2016, in corso di registrazione

presso la Corte dei Conti, con cui sono state individuate le linee di indirizzo per l’ utilizzo delle risorse destinate al finanziamento delle iniziative e dei progetti promossi dalle associazioni di promozione sociale per

l’annualità 2016, le linee di attività e gli ambiti di intervento, a valere sulle risorse destinate per l’esercizio finanziario 2016, pari ad € 7.050.000,00;

CONSIDERATO che la medesima direttiva demanda al Direttore generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese l’ attivazione delle procedure finalizzate all’individuazione, in ossequio ai

principi di trasparenza, imparzialità, partecipazione e parità di trattamento, dei soggetti attuatori degli interventi da finanziare;

VISTO l’art. 12 della L. 7.08.1990, n. 241, e successive modificazioni ed integrazioni, il quale subordina l’adozione dei provvedimenti attributivi di vantaggi economici alla predeterminazione ed alla pubblicazione da

parte delle amministrazioni procedenti dei criteri e delle modalità cui le amministrazioni stesse devono attenersi;

RILEVATA, pertanto, la necessità di definire, nel rispetto della normativa sopra citata ed in attuazione dell’atto dell’10.11.2016, le specifiche relative all’articolazione ed ai contenuti delle iniziative e dei progetti di

cui all’articolo 12, comma 3, lettere d) e f) della legge n. 383/2000, ai criteri di selezione e valutazione delle proposte progettuali, alle modalità di assegnazione ed erogazione del contributo, alle procedure di avvio,

attuazione e rendicontazione delle attività finanziate;

DECRETA

Per le ragioni in premessa indicate, è adottato l’allegato “Avviso n. 1/2016 per la presentazione ed il sostegno di iniziative formative e di informatizzazione e di progetti sperimentali ai sensi dell'articolo 12,

comma 3, lettere d) ed f) della legge 7 dicembre 2000, n. 383 - anno 2016”.

La procedura di cui al capoverso precedente sarà esperita dalla Divisione II della Direzione Generale del Terzo

settore e della responsabilità sociale delle imprese.

Al presente decreto sarà data pubblicità nelle forme previste dall’art. 32 della L. 18 giugno 2009, n. 69, mediante pubblicazione sul sito istituzionale www.lavoro.gov.it, unitamente all’avviso ed alla relativa

modulistica.

Avverso il presente decreto è ammesso ricorso in sede giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale

del Lazio entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione o ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni dalla stessa data.

Roma, lì 10.11.2016

Il Direttore Generale Alessandro Lombardi

Documento firmato digitalmente secondo le indicazioni sulla dematerializzazione ai sensi e per gli effetti degli articoli 20 e 21 del D.Lgs. 7 marzo 2005 n. 82 “Codice dell’Amministrazione Digitale” e s.m.i.

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Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali DIREZIONE GENERALE DEL TERZO SETTORE E DELLA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE IMPRESE

AVVISO N. 1/2016

PER LA PRESENTAZIONE ED IL SOSTEGNO DI INIZIATIVE FORMATIVE E DI INFORMATIZZAZIONE E

DI PROGETTI SPERIMENTALI AI SENSI DELL'ARTICOLO 12, COMMA 3, LETTERE D) ED F) DELLA

LEGGE 7 DICEMBRE 2000, N. 383 - ANNO 2016.

1. Premessa

La legge 7 dicembre 2000, n. 383, di seguito “legge”, all’articolo 12, comma 3, lettere d) ed f)

prevede rispettivamente:

- il sostegno delle iniziative di formazione e di aggiornamento per lo svolgimento delle

attività associative, nonché di progetti di informatizzazione e di banche dati in materia di

associazionismo sociale (comma 3, lett. d);

- l’approvazione di progetti sperimentali elaborati, anche in collaborazione con gli enti

locali, dalle associazioni iscritte negli appositi registri di cui all’articolo 7 della medesima

legge, per far fronte a particolari emergenze sociali e per favorire l’applicazione di

metodologie di intervento particolarmente avanzate (comma 3, lett. f).

Con direttiva a firma del Sottosegretario di Stato adottata in data 10.11.2016, in corso di

registrazione presso la Corte dei Conti (di seguito “direttiva”), sono state individuate le linee di

indirizzo per l’ utilizzo delle risorse destinate al finanziamento delle iniziative e dei progetti

promossi dalle associazioni di promozione sociale per l’annualità 2016, le linee di attività e gli

ambiti di intervento, a valere sulle risorse destinate per l’esercizio finanziario 2016, pari a

complessivi 7.050.000,00 euro (settemilionicinquantamila/00).

§ 2. Finalità

Il presente Avviso disciplina, in coerenza con quanto previsto nella direttiva di cui al paragrafo 1, le

modalità di presentazione delle iniziative e dei progetti, i criteri di selezione e valutazione delle

proposte progettuali, le modalità di assegnazione ed erogazione dei contributi, le procedure di

avvio, l’attuazione e la rendicontazione degli interventi finanziati.

§ 3. Linee di attività e ambiti di intervento

Le proposte progettuali da presentare dovranno essere riconducibili a una delle due seguenti

tipologie:

3.1. Iniziative e progetti di lett. d)

Si tratta di iniziative riguardanti la formazione e l’aggiornamento dei membri delle associazioni

proponenti e/o progetti volti all’informatizzazione delle stesse associazioni e la produzione di

banche dati. Anche per l’anno 2016, relativamente alle iniziative di formazione e

all’aggiornamento, attraverso l’attribuzione di un punteggio aggiuntivo si intendono valorizzare in

particolare le iniziative rivolte ai membri delle associazioni aventi età non superiore ai 30 anni.

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3.2. Progetti di lett. f)

I progetti devono prevedere l’utilizzo di metodologie d’intervento particolarmente avanzate, volte a

promuovere l’innovazione sociale, anche attraverso l’individuazione dei diversi bisogni sociali, la

promozione di relazioni sociali e la collaborazione con le istituzioni a tutti i livelli territoriali e

riferirsi ad uno o più dei seguenti ambiti di intervento individuati per l’anno 2016:

a) favorire la piena inclusione sociale delle persone con disabilità e la loro partecipazione alla

cittadinanza attiva;

b) promuovere forme di cittadinanza attiva e pratiche di solidarietà sociale, con particolare

riferimento alle giovani generazioni;

c) favorire le pari opportunità e realizzare azioni di sensibilizzazione contro ogni forma di

discriminazione, anche attraverso la promozione di interventi per prevenire e contrastare le

forme di violenza;

d) contrastare le solitudini involontarie, in specie nella popolazione anziana, anche attraverso

iniziative e percorsi di coinvolgimento attivo e di formazione continua;

e) favorire la piena integrazione della popolazione immigrata, con particolare riferimento agli

immigrati di seconda generazione;

f) sviluppare interventi volti a prevenire fenomeni di impiego irregolare di manodopera nelle

attività stagionali di raccolta di prodotti agricoli e a garantire adeguate condizioni di lavoro,

anche in raccordo con le amministrazioni pubbliche operanti nei territori interessati, (con

particolare riferimento all’articolo 4 del “Protocollo sperimentale contro il caporalato e lo

sfruttamento lavorativo in agricoltura – Cura – Legalità – Uscita dal ghetto”, sottoscritto tra

gli altri dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali in data 27 maggio 2016);

g) favorire lo sviluppo di strumenti e forme di sostegno alle famiglie, anche al fine di conciliare

tempi di vita e tempi di lavoro;

h) sviluppare azioni finalizzate alla prevenzione e al contrasto delle forme di dipendenza,

inclusi la ludopatia e il gioco d’azzardo;

i) favorire il recupero sociale di detenuti ed ex detenuti, anche attraverso l’attivazione di azioni

innovative di formazione e avviamento al lavoro e all’imprenditorialità sociale;

l) sviluppare e diffondere la pratica regolare di attività motoria e di buone scelte alimentari, al

fine di promuovere l’adozione di corretti stili di vita;

m) favorire la tutela, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale, paesaggistico e

ambientale del Paese, anche agevolandone l’accesso a soggetti in condizioni di svantaggio e

vulnerabilità sociale;

n) sviluppare interventi per la valorizzazione e la tutela dei beni comuni, anche attraverso il

loro utilizzo da parte della comunità territoriale di riferimento;

o) promuovere la legalità e la corresponsabilità.

I progetti realizzati ai sensi della lett. f) possono prevedere il coinvolgimento attivo dei

soggetti che beneficiano di prestazioni di sostegno in attività di utilità sociale, in attuazione della

misura sperimentale - denominata #diamociunamano e consultabile nell’apposita sezione del sito

internet del Ministero del lavoro e delle politiche sociali - introdotta dall’articolo 12 del decreto-

legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114 e

riconfermata dall’art.1, commi 312-316 della L. 28.12.2015, n.208 (legge di stabilità 2016).

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§ 4. Requisiti soggettivi

Le proposte progettuali possono essere presentate esclusivamente da associazioni di promozione

sociale che, alla data di adozione della direttiva (10.11.2016), risultano iscritte nel Registro

nazionale o nei registri delle regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano di cui

all’articolo 7 della legge 383 e s.m.i.. Le associazioni possono partecipare alla presentazione delle

proposte singolarmente o in forma di partenariato tra loro. Ciascuna associazione, singola o in

partenariato, può presentare una sola proposta progettuale, sia essa di lettera d) o di lettera f).

Il possesso del requisito dell’iscrizione ai registri deve perdurare nei confronti dell’associazione

titolare del finanziamento (di tutte le associazioni, qualora il progetto sia stato presentato da più

associazioni in partenariato) per l’intero periodo di realizzazione del progetto: la cancellazione

dell’associazione proponente (o di una delle associazioni, in caso di partenariato) dai registri di cui

al citato articolo 7, comporterà l’immediata decadenza dal beneficio e la conseguente revoca del

contributo.

L’associazione proponente deve autocertificare, ai sensi del d.P.R. n. 445 del 2000, con

dichiarazione sottoscritta dal rappresentante legale, la propria iscrizione ai registri, indicando in

maniera puntuale gli estremi e la data del provvedimento e l’amministrazione che lo ha emanato,

secondo il modello incluso nel formulario di presentazione allegato al presente Avviso.

4.1. Soggetti partner

In caso di proposta presentata in partenariato da un’associazione capofila unitamente ad uno o più

co-proponenti, anche questi ultimi soggetti devono essere in possesso dei requisiti di cui al

paragrafo 4 e fornirne prova con le modalità sopra specificate. Inoltre, la proposta deve essere

corredata da una lettera di impegno, sottoscritta dai legali rappresentanti di tutte le associazioni di

promozione sociale coinvolte, comprovante la volontà di realizzare in partenariato tra loro le attività

di cui alla proposta di iniziativa o progetto. In tale lettera di impegno devono essere indicati

dettagliatamente:

a) l’associazione capofila alla quale le singole associazioni partner, in caso di ammissione a

finanziamento, si impegnano a conferire con successiva procura legale la rappresentanza

ai fini della realizzazione dell’iniziativa o del progetto;

b) le fasi dell’iniziativa o del progetto da realizzarsi da parte di ciascuno dei soggetti

coinvolti, con specificazione dei relativi costi;

c) lo specifico impegno finanziario assunto da ciascuna delle associazioni partecipanti.

Alle iniziative e ai progetti presentati in forma congiunta potrà eventualmente essere attribuito un

punteggio aggiuntivo, secondo quanto indicato nelle tabelle di cui al paragrafo 9 del presente

Avviso a condizione che siano riportati correttamente gli elementi innanzi indicati.

Il partenariato può essere costituito tra associazioni iscritte allo stesso o a diversi tra i registri di cui

all’articolo 7 della legge. Ai fini della attribuzione del punteggio aggiuntivo il partenariato si

considera realizzato laddove coinvolga enti di diversa provenienza e natura per affrontare specifiche

tematiche di interesse comune; non è considerato partenariato il rapporto tra un’associazione a

carattere nazionale e le proprie articolazioni territoriali/circoli affiliati o tra più articolazioni

territoriali /circoli affiliati di una stessa associazione nazionale.

4.2. Collaborazioni con soggetti privati e pubblici

La realizzazione di iniziative e progetti previsti dal presente Avviso può prevedere collaborazioni

con enti privati (aventi o meno natura associativa). Inoltre, tenuto conto di quanto previsto dalla

lettera f) dell’articolo 12, comma 3, della legge n. 383 del 2000, la realizzazione dei progetti di cui

alla citata lettera f) può prevedere anche la collaborazione con enti pubblici, compresi gli enti locali.

Tali collaborazioni devono essere a titolo gratuito, sicchè gli enti che collaborano non possono

essere destinatari di quote di finanziamento.

Qualora siano previste tali forme di collaborazione, il soggetto proponente deve presentare idonea

documentazione, riferita specificamente all’iniziativa o al progetto al quale il soggetto pubblico o

4

privato intende collaborare, da cui emerga non solo un generico apprezzamento per l’iniziativa o

progetto, ma un concreto impegno a svolgere e realizzare precise attività individuate tra quelle

previste dal progetto stesso.

In caso di collaborazioni con enti pubblici o soggetti privati, la responsabilità del progetto rimane

comunque in capo all’associazione proponente (in caso di partenariato, all’associazione capofila).

§ 5. Durata delle iniziative e dei progetti

Le iniziative e i progetti di lettera d) devono avere una durata non superiore a 12 mesi. I progetti

di lettera f) una durata non superiore a 18 mesi.

§ 6. Costo delle iniziative e dei progetti e contributo concesso.

Il costo complessivo di ciascuna iniziativa o progetto, comprensivo della quota a carico del

Ministero e di quella a carico dell’associazione proponente, non può essere inferiore ad €

50.000,00 (cinquantamilaeuro/00) né superare:

- l’importo di € 150.000,00 (centocinquantamilaeuro/00) per le iniziative di cui alla lettera

d), di cui una quota pari all’80% del costo complessivo a carico del Ministero del lavoro e

delle politiche sociali;

- l’importo di € 200.000,00 (duecentomilaeuro/00) per i progetti sperimentali di cui alla

lettera f) di durata fino a 12 mesi e di € 300.000,00 (trecentomilaeuro/00) per i progetti

sperimentali di cui alla lettera f) di durata superiore a 12 mesi fino a 18 mesi, di cui una

quota pari all’80% del costo complessivo a carico del Ministero del lavoro e delle politiche

sociali.

L’impegno finanziario da parte del proponente e degli eventuali soggetti partner (il 20% del

costo totale dell’iniziativa o del progetto) deve risultare dalla dichiarazione contenuta nella

richiesta di contributo ed essere riprodotto nel Piano economico (di cui al Formulario di

presentazione); lo stesso costituisce un requisito essenziale, a conferma della concreta capacità

dell’associazione di sostenere in quota parte le spese connesse alla realizzazione dell’iniziativa o

del progetto.

6.1. Eventuale co-finanziamento

Alla quota posta a carico dell’associazione proponente e degli eventuali partner – che resta

stabilita nella misura del 20% del costo complessivo dell’iniziativa o del progetto – può

concorrere l’eventuale co-finanziamento a carico di enti pubblici, anche locali, o soggetti privati,

entro il limite massimo del 50% della predetta quota. Il legale rappresentante dell’associazione,

ovvero, nel caso in cui l’iniziativa o il progetto sia presentato congiuntamente ad altre

associazioni, dell’associazione capofila, deve, sotto la propria responsabilità ed a pena di

inammissibilità:

1. dichiarare che il progetto o l’iniziativa non sono già stati oggetto di contributo da parte di

altri soggetti pubblici;

2. indicare la provenienza dell’eventuale cofinanziamento pubblico o privato come risultante

dal piano economico.

6.2. Modalità di riconoscimento delle spese sostenute

Le spese sostenute sono riconosciute secondo il criterio dei costi reali, anche in caso di spese

sostenute da articolazioni territoriali dell’associazione proponente.

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6.3. Limiti di spesa

I costi sostenuti per la realizzazione dell’iniziativa o del progetto devono rispettare i seguenti limiti:

personale interno ed esterno all’associazione (persone fisiche titolari di contratto di lavoro

subordinato o di altre tipologie di rapporti di lavoro previste dalla legislazione vigente con

l’associazione proponente e con i soggetti partner, affiliati o associati): i relativi costi,

comprensivi delle spese per eventuali viaggi e trasferte, non devono superare il 70% del

costo complessivo della proposta progettuale; a tale ammontare non concorrono, qualora

derivanti dall’impiego di personale, le spese di progettazione di cui alla voce seguente;

progettazione: i relativi costi non devono superare il 5% del costo complessivo della

proposta progettuale;

acquisto di attrezzature, materiali didattici e di consumo finalizzati alla realizzazione delle

attività: i relativi costi non devono superare il 35% del costo complessivo della proposta

progettuale per le iniziative di cui alla lettera d) e il 25% per i progetti di cui alla lettera f);

viaggi, vitto e alloggio (sotto forma di rimborsi spese a personale e collaboratori, volontari,

destinatari o sotto forma di acquisto di servizi di viaggio, trasporto, catering, ecc.): i relativi

costi non devono superare il 25% del costo complessivo della proposta progettuale;

delega delle attività (intesa quale affidamento della realizzazione di specifiche attività a

persone giuridiche terze): i relativi costi non devono superare il 30% del costo complessivo

della proposta progettuale.

I costi generali sostenuti dal proponente e dai partner per la propria struttura (affitto, utenze, pulizie,

ecc.) possono essere imputati alle attività del progetto soltanto in quota parte, attraverso una

ripartizione percentuale commisurata all’utilizzo della struttura per la concreta realizzazione

dell’iniziativa o del progetto ammesso a contributo.

Ai fini del rimborso tutte le spese, al momento della verifica della rendicontazione, dovranno

essere giustificate da fatture quietanzate o da documenti contabili di valore probatorio

equivalente.

6.4. Costi non ammessi a rimborso

Non sono ammessi a rimborso i seguenti costi:

1. gli oneri relativi ad attività promozionali del proponente non direttamente connesse

all’iniziativa o al progetto per cui si chiede il contributo;

2. gli oneri relativi all’acquisto di riviste, periodici e pubblicazioni di carattere istituzionale

non strettamente attinenti alle attività finanziate;

3. gli oneri connessi a ristrutturazione o acquisto di beni immobili;

4. gli oneri connessi all’acquisto di autoveicoli e macchinari industriali e agricoli. Il

noleggio può essere ritenuto ammissibile solo se strettamente funzionale alla

realizzazione delle attività previste nell’iniziativa o nel progetto;

5. gli oneri connessi all’organizzazione e alla partecipazione ad appuntamenti istituzionali

delle organizzazioni proponenti (ad es. congresso nazionale, regionale o provinciale,

seminari e convegni, raduni, ecc.);

6. gli oneri relativi a seminari e convegni non ricompresi nei formulari approvati dal

Ministero e pertanto non finanziati nell’ambito dell’iniziativa o del progetto;

7. ogni altra tipologia di spesa non strettamente finalizzata alla realizzazione dell’iniziativa

o del progetto approvato.

§7. Modalità e termini di presentazione delle proposte progettuali

A pena di inammissibilità, la richiesta di contributo, redatta in lingua italiana, compilata in ogni sua

parte, sottoscritta dal rappresentante legale dell’associazione proponente/capofila, corredata dalla

descrizione dell’iniziativa o del progetto e dal piano economico, che costituiscono il Formulario di

presentazione allegato al presente Avviso, e delle dichiarazioni previste (i cui modelli costituiscono

parte integrante del Formulario stesso) deve essere presentata al Ministero del lavoro e delle

6

politiche sociali – Direzione Generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese

esclusivamente attraverso la piattaforma informatica all’indirizzo: www.direttiva383.it, entro le ore

12,00 del 5/12//2016. A tal fine farà fede l’attestazione rilasciata dal sistema informatico.

Il legale rappresentante dell’associazione proponente/capofila, i rappresentanti legali delle

associazioni coproponenti e gli eventuali ulteriori rappresentanti devono sottoscrivere

rispettivamente la richiesta di contributo e l’ulteriore documentazione da allegare nella

consapevolezza delle sanzioni penali previste in caso di falsità in atti o di dichiarazioni mendaci, ai

sensi dell’articolo 76 e della decadenza dai benefici ai sensi dell’articolo 75 del d.P.R. n. 445 del

2000 e successive modificazioni.

§8. Motivi di inammissibilità

Non saranno ammesse alla successiva fase di valutazione le domande di contributo che non

rispetteranno una o più delle seguenti condizioni:

1. essere presentate da associazioni di promozione sociale iscritte nei registri di cui

all’articolo 7 della legge n. 383 del 2000 alla data di presentazione delle proposte

progettuali;

2. essere presentate secondo le modalità ed entro i termini di cui al paragrafo 7;

3. essere presentate, in forma singola o in partenariato, soltanto per una iniziativa ai sensi

della lettera d) ovvero per un progetto ai sensi della lettera f) del citato articolo 12, comma

3, della legge n. 383 del 2000: in mancanza, tutte le domande di contributo saranno

considerate inammissibili;

4. riguardare gli ambiti di intervento descritti al paragrafo 3.1 del presente Avviso per le

iniziative di cui alla lettera d) e al paragrafo 3.2 per i progetti di cui alla lettera f);

5. prevedere una durata delle attività non superiore a dodici mesi per le proposte di lettera d)

e a diciotto mesi per i progetti di lettera f);

6. prevedere un costo ricompreso entro i limiti complessivi di cui al paragrafo 6 e non

superiore a quelli relativi alle singole voci di spesa del paragrafo 6.3;

7. essere presentate da associazioni che non abbiano ricevuto contestazioni in via

amministrativa o giudiziaria da parte della Direzione Generale del terzo settore e della

responsabilità sociale delle imprese;

8. essere presentate da associazioni i cui rappresentanti legali ed eventuali amministratori

risultino non avere riportato condanne penali, non avere in corso procedimenti penali

ovvero procedimenti per l’applicazione di misure di sicurezza o di prevenzione né avere

precedenti giudiziari tra quelli iscrivibili nel casellario giudiziale ai sensi del d.P.R. 14

novembre 2002, n. 313, né essere a conoscenza di essere sottoposti a indagini preliminari

(tale situazione deve essere dichiarata, ai sensi del d.P.R. n. 445 del 2000, individualmente

da parte di ciascun rappresentante legale e ciascun soggetto amministratore o autorizzato

ad impegnare l’associazione, relativamente alla propria situazione);

9. essere corredate, in caso di compartecipazione finanziaria da parte di enti pubblici o di

soggetti privati, di dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante di ciascun soggetto

finanziariamente compartecipante che assuma lo specifico impegno finanziario previsto;

10. specificare in maniera dettagliata nel piano economico la provenienza delle risorse

finanziarie messe a disposizione dall’associazione proponente e dagli eventuali soggetti

partner, indicando la corrispondente o le corrispondenti voci di entrata del bilancio. Non

sono ammissibili indicazioni generiche (ad es. risorse proprie dell’associazione). La voce

di entrata del bilancio indicata nella proposta progettuale deve essere presente anche

nell’ultimo bilancio consuntivo approvato dagli organi statutari e allegato alla domanda di

finanziamento, e recare un importo non inferiore all’ammontare del cofinanziamento

privato. In ogni caso il Ministero si riserva, prima della sottoscrizione della convenzione

di cui al paragrafo 11, di richiedere all’associazione ammessa al finanziamento e agli

eventuali partner di produrre un bilancio aggiornato (ancorché non definitivo o non ancora

7

approvato) dal quale sia possibile rilevare l’effettiva disponibilità delle risorse

inizialmente dichiarate;

11. non aver già ricevuto, per l’iniziativa o il progetto proposto ai sensi del presente Avviso,

contributi da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali ovvero da altri enti

pubblici (a tal fine il legale rappresentante dell’associazione proponente deve presentare

sotto la propria responsabilità apposita dichiarazione ai sensi del d.P.R. n. 445 del 2000

secondo il modello contenuto nella richiesta di contributo);

12. avere un costo totale inferiore al 100% delle entrate iscritte nell’ultimo bilancio

consuntivo approvato dagli organi statutari del soggetto proponente (se il bilancio è

composto da stato patrimoniale e conto economico il limite va riferito al solo conto

economico). In caso di iniziativa o progetto presentati in partenariato, il costo deve essere

inferiore al 100% del totale complessivo delle entrate dei rispettivi conti economici delle

associazioni di promozione sociale partecipanti;

13. essere corredate da copia conforme all’originale dell’ultimo bilancio consuntivo

approvato secondo quanto previsto dai rispettivi statuti; in caso di partenariato devono

essere allegate alla domanda le copie conformi agli originali degli ultimi bilanci

consuntivi di tutte le associazioni partecipanti. La conformità all’originale e la regolare

approvazione di ciascun bilancio devono essere specificamente dichiarati dal

rappresentante legale dell’associazione interessata, sotto la propria responsabilità ai sensi

del d.P.R. n. 445 del 2000 secondo il modello contenuto nella richiesta di contributo.

§9. Valutazione dei progetti e delle iniziative

Con provvedimento del Direttore generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle

imprese del Ministero sarà costituita una commissione per la valutazione delle richieste di

contributo regolarmente pervenute secondo le modalità e il termine indicati al paragrafo 7 del

presente Avviso nei confronti delle quali non siano emersi motivi di inammissibilità.

La valutazione delle proposte progettuali ammesse sarà effettuata secondo i criteri e i punteggi

riportati nelle seguenti tabelle.

9.1. Valutazione delle iniziative di cui all’articolo 12, comma 3, lett. d)

CRITERI DI VALUTAZIONE PUNTEGGIO ATTRIBUIBILE

Valutazione dell’iniziativa (congruità e coerenza

complessiva dell’iniziativa rispetto agli ambiti di

azione e agli obiettivi che si intendono raggiungere)

Da 0 a 30

Innovatività (carattere innovativo dell’iniziativa

presentata, con particolare riferimento: alle modalità

di realizzazione; alle tematiche oggetto dell’iniziativa;

alla individuazione quali destinatari delle attività

formative prevalentemente di membri

dell’associazione di età non superiore a 30 anni)

Da 0 a 15

- carattere innovativo: massimo 5 punti

- modalità di realizzazione: massimo 5 punti

- destinatari età non oltre 30 anni: massimo 5 punti

Presenza e diffusione dell’associazione sul

territorio nazionale (in relazione al numero di

regioni in cui l’associazione dichiara di essere

operante con proprie sedi)

Da 0 a 5

- fino a 4 regioni: 1 punto

- ogni 4 regioni aggiuntive: 1 punto

Assenza di finanziamenti pubblici a qualsiasi titolo

percepiti per l’anno precedente (in caso di

partenariato si fa riferimento alla somma dei

contributi pubblici percepiti dal proponente e dai

partner; la verifica viene operata in base all’ultimo

bilancio consuntivo approvato conformemente a

quanto previsto dallo statuto e allegato alla richiesta di

finanziamento. In caso di partenariato la percentuale

viene calcolata sulle somme dei bilanci della

Da 0 a 10 - Assenza di finanziamenti: 10 punti

- Finanziamenti pubblici inferiori al 50% delle

entrate: 5 punti

- Finanziamenti pubblici uguali o superiori al 50%

delle entrate: 0 punti

8

proponente e dei partner)

Valutazione della capacità realizzativa

dell’iniziativa (rapporto tra costo dell’iniziativa e

entrate totali dell’associazione risultanti dall’ultimo

bilancio consuntivo/rendiconto approvato

conformemente a quanto previsto dallo statuto; in

caso di partenariato il calcolo viene effettuato sulla

somma dei totali delle entrate delle associazioni

proponente e partner che partecipano finanziariamente

al progetto)

Da 0 a 10 - Fino al 50%: 10 punti

- Oltre il 50% fino al 55%: 8 punti

- Oltre il 55% fino al 60%: 6 punti

- Oltre il 60% fino al 65%: 4 punti

- Oltre il 65% fino al 70%: 2 punti

- Oltre il 70%: 0 punti

-

Dimensione dell’associazione (come autocertificata

dal rappresentante legale nella richiesta di contributo;

in caso di partenariato sarà considerata la somma dei

soci delle singole associazioni)

Da 0 a 5 - fino a 50.000 soci: 1 punto

- da 50.001 a 100.000 soci: 2 punti

- da 100.001 a 400.000 soci: 3 punti;

- da 400.001 a 750.000 soci: 4 punti;

- oltre 750.000 soci: 5 punti.

Per le strutture di secondo livello (che associano altre

associazioni):

- fino a 300 associazioni: 1 punto;

- Tra 301 e 1000 associazioni: 2 punti;

- Tra 1001 e 2000 associazioni: 3 punti;

- Oltre 2000 associazioni: 5 punti.

Coerenza tra le attività da realizzare risultanti

dalla proposta e piano economico predisposto;

coerenza delle tipologie di spese indicate rispetto

alle pertinenti voci del piano economico

Da 0 a 15

Iniziativa presentata in partenariato tra

associazioni iscritte nei registri di cui all’art. 7

della legge n. 383 del 2000, risultante da lettera di

impegno completa dei requisiti di dettaglio di cui al

paragrafo 4.1 dell’Avviso, sottoscritta dai

rappresentanti legali di capofila e partner.

Da 0 a 10 - Assenza di forme di partenariato: 0 punti

- Presenza di forme di partenariato con impegni

comprovabili: fino a 10 punti a seconda del

numero e delle qualità delle collaborazioni

documentate

PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE 100

9.2. Valutazione dei progetti di cui all’articolo 12, comma 3, lett. f)

CRITERI DI VALUTAZIONE PUNTEGGIO ATTRIBUIBILE

Capacità del progetto di far fronte a particolari

emergenze sociali (desumibile da: idea progettuale, esigenze

rilevate, obiettivi perseguiti, metodologie di intervento e

risultati attesi)

Da 0 a 25 punti

Coerenza tra l’ambito d’intervento individuato al

paragrafo 3.2 e gli obiettivi

Da 0 a 15 punti

Valenza nazionale del progetto (con riferimento al numero

di regioni nelle quali è prevista in concreto la realizzazione

di attività progettuali: ad es. la realizzazione di un sito

internet accessibile da tutto il territorio nazionale non

configura realizzazione di attività in 20 regioni)

Da 0 a 10 punti

- fino a 2 regioni: 1 punto

- fino a 4 regioni: 2 punti

- fino a 6 regioni: 3 punti

- fino a 8 regioni: 4 punti

- fino a 10 regioni: 5 punti

- fino a 12 regioni: 6 punti

- fino a 14 regioni: 7 punti

- fino a 16 regioni: 8 punti

- fino al 18 regioni: 9 punti

- fino a 20 regioni: 10 punti

Collaborazione con enti locali o altri enti pubblici (da

provare mediante documentazione rilasciata dall’ente Da 0 a 5 punti

- assenza di forme di collaborazione: 0

9

pubblico coinvolto) punti

- presenza di enti pubblici: fino a 5 punti a

seconda del numero e della qualità delle

collaborazioni documentate

Innovatività: carattere innovativo del progetto

presentato, in quanto volto a perseguire gli obiettivi e le

finalità dello stesso, secondo approcci e metodologie

innovative

Da 0 a 10 punti

Coerenza tra le attività che si prevede di realizzare nel

progetto e il piano economico nonché corrispondenza tra

le tipologie di spesa indicate e le rispettive voci del piano

economico

Da 0 a 15

Valutazione della capacità dell’associazione di realizzare

concretamente il progetto (rapporto tra costo del progetto

e entrate totali dell’associazione risultanti dall’ultimo

bilancio consuntivo/rendiconto approvato conformemente a

quanto previsto dallo statuto; in caso di partenariato il

calcolo viene effettuato sulla somma dei totali delle entrate

delle associazioni proponente e partner che partecipano

finanziariamente al progetto)

Da 0 a 10 - Fino al 50%: 10 punti

- oltre il 50% fino al 55%: 8 punti

- oltre il 55% fino al 60%: 6 punti

- oltre il 60% fino al 65%: 4 punti

- oltre il 65% fino al 70%: 2 punti

- oltre il 70%: 0 punti

Progetti presentati in forma di partenariato tra

associazioni iscritte nei registri di cui all’articolo 7 della

legge n. 383 del 2000 (da dimostrare mediante lettera di

impegno completa dei requisiti di dettaglio di cui al

paragrafo 4.1 dell’Avviso sottoscritta dai rappresentanti

legali di capofila e partner).

Da 0 a 10 - Assenza di forme di partenariato: 0 punti

- Presenza di forme di partenariato con

impegni comprovabili: fino a 10 punti a

seconda del numero e delle qualità delle

collaborazioni documentate, tese a

promuovere la più ampia partecipazione

di soggetti tenendo conto delle

dimensioni e della diffusione territoriale

dei partner.

PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE 100

La commissione di valutazione, sulla base del punteggio complessivo attribuito a ciascuna richiesta

di contributo, provvederà a predisporre la graduatoria finale, secondo il criterio dell’ordine

decrescente dei punteggi attribuiti. Non saranno ammissibili a contributo le proposte progettuali che

riportino un punteggio inferiore a 60/100.

Le iniziative e i progetti utilmente collocati in graduatoria saranno ammessi a finanziamento nella

misura dell’80% del costo del progetto, fino a concorrenza delle risorse finanziarie disponibili,

come indicate al paragrafo 1 del presente Avviso. Al termine delle procedure contabili e delle

verifiche da parte degli Organi di controllo la medesima graduatoria sarà pubblicata sul sito internet

istituzionale del Ministero all’indirizzo: www.lavoro.gov.it.

Ai sensi del decreto legislativo 28 settembre 2012, n. 178, e s.m.i., l’accesso dell’Associazione

della Croce Rossa Italiana alle risorse di cui al presente Avviso, riservato alle associazioni di

promozione sociale, è condizionato all’entrata in vigore, entro il termine ultimo di presentazione

delle proposte progettuali, del decreto interministeriale di cui all’articolo 1 comma 6 del suddetto

decreto legislativo, che stabilirà anche la misura massima del finanziamento complessivamente

attribuibile alla suddetta Associazione per le proposte presentate e utilmente collocate in

graduatoria, ivi incluse quelle cui partecipino, in qualità di capofila o partner, i comitati territoriali.

10

§10. Modalità di finanziamento

Al fine di favorire la più ampia partecipazione da parte delle associazioni, tra due o più iniziative o

progetti idonei, presentati (singolarmente o in partenariato con altre associazioni) da parte di

articolazioni territoriali o regionali della medesima associazione ai sensi della stessa lettera

dell’articolo 12, comma 3, della legge n. 383 del 2000, sarà finanziata unicamente la proposta

progettuale che avrà riportato il punteggio più alto.

A parità di punteggio sarà finanziata esclusivamente la proposta nella quale sarà più basso il

rapporto tra costo totale del progetto e volume complessivo delle entrate del proponente, come

desumibile dall’ultimo bilancio consuntivo regolarmente approvato e trasmesso in allegato alla

domanda di finanziamento. In caso di partenariato saranno sommate le entrate di tutti i partner.

§11. Esiti dell’ammissione e della valutazione delle proposte progettuali.

La mancata ammissione alla fase di valutazione, nonché gli esiti di quest’ultima, saranno oggetto di

comunicazione da parte della Direzione Generale del terzo settore e della responsabilità sociale

delle imprese, anche mediante pubblicazione della graduatoria finale dei progetti ammessi a

valutazione qualitativa sul sito internet istituzionale all’indirizzo: www.lavoro.gov.it.

Le comunicazioni di ammissione a finanziamento saranno effettuate dopo la registrazione da parte

della Corte dei conti del decreto direttoriale di individuazione dei beneficiari (entro i 30 giorni

successivi alla pubblicazione del decreto stesso sul sito internet del Ministero). Il Ministero si

riserva di effettuare le comunicazioni tramite la piattaforma informatica all’indirizzo:

www.direttiva.383.it oppure a mezzo di raccomandata A/R o di posta elettronica certificata. Con le

medesime modalità si procederà nel caso in cui, successivamente alla pubblicazione della

graduatoria finale, emergano nei confronti delle associazioni che hanno presentato progetti

utilmente collocati in graduatoria motivi di esclusione ai sensi del presente Avviso.

Con ciascuno dei soggetti proponenti proposte progettuali ammesse al finanziamento sarà

sottoscritta apposita convenzione contenente i termini e le modalità di concessione del contributo e

di realizzazione delle attività progettuali. La convenzione sarà predisposta dall’Amministrazione,

sulla base del modello che sarà pubblicato sul sito internet istituzionale www.lavoro.gov.it. Nella

suddetta convenzione saranno richiamate le “Condizioni di attuazione e regole di rendicontazione”

allegate al presente Avviso, cui sarà necessario attenersi, nel corso dell’attuazione, ai fini

dell’ammissibilità e della rendicontazione delle spese sostenute.

In caso di partenariato la sottoscrizione della convenzione avverrà con l’associazione capofila cui

gli altri partner avranno conferito apposita procura ai sensi del paragrafo 4.1 lett. a).

Il Ministero si riserva di richiedere ai proponenti ammessi a finanziamento, nella comunicazione di

ammissione a finanziamento, eventuale ulteriore documentazione ai fini della sottoscrizione della

convenzione, anche ai sensi del paragrafo 8 punto 10.

I soggetti proponenti dovranno far pervenire entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione la

procura sopra citata in caso di partenariato e, ove richiesta, la eventuale documentazione ulteriore.

La mancata produzione della procura o della eventuale documentazione ulteriore richiesta, nei

termini previsti e senza giustificato motivo, comporterà la decadenza dal finanziamento.

§ 12. Avvio e realizzazione delle attività

12.1. Avvio delle attività

L’avvio delle attività dovrà avvenire, pena la revoca del contributo, entro 15 giorni dal ricevimento

da parte dell’associazione della copia conforme della convenzione sottoscritta tra l’ente e il

Ministero. Eventuali rinvii, in casi particolari, potranno essere effettuati solo se espressamente

autorizzati dal Ministero previa motivata richiesta a firma del legale rappresentante del proponente

(o dell’associazione capofila in caso di partenariato).

12.2. Affidamento a soggetti esterni delegati

11

La realizzazione delle attività finanziate secondo quanto stabilito dal presente Avviso può essere

affidata a soggetti esterni unicamente in caso di specifiche attività aventi natura specialistica, che

l’associazione proponente non è in grado di svolgere per mancanza di professionalità interne. Tali

attività non devono in alcun modo riguardare le funzioni di direzione, coordinamento e gestione del

progetto o dell’iniziativa.

L’affidamento a soggetti esterni di specifiche attività deve essere indicata sin dalla definizione della

proposta progettuale per la quale si presenta domanda di contributo, compilando la relativa sezione

del formulario e il relativo costo non deve superare il 30% del costo totale della proposta

progettuale. Qualora l’esigenza di affidare a soggetti esterni specifiche attività emerga

successivamente, per motivi non prevedibili in fase di presentazione della proposta progettuale e

non imputabili agli enti attuatori, durante la realizzazione dell’iniziativa o del progetto,

l’affidamento deve essere specificamente e preventivamente autorizzato dalla Direzione Generale

sulla base di una motivata richiesta a firma del rappresentante legale ed è soggetto a quanto previsto

nella convenzione e nelle regole di rendicontazione.

12.3. Modifiche alle attività progettuali

Ogni eventuale modifica del progetto, che riguardi la parte descrittiva o il piano economico, dovrà

essere motivata e tale da non alterare significativamente l’impianto e le finalità del progetto

approvato, fermo restando il limite massimo del costo della proposta progettuale approvata

dall’Amministrazione.

Dovranno essere autorizzate esplicitamente:

- le modifiche delle attività come descritte nella proposta progettuale approvata;

- le variazioni al piano economico (in aumento o diminuzione) superiori al 20 % anche di una sola

macrovoce.

12.4. Attività di promozione e comunicazione pubblica del progetto

Sui materiali elaborati o predisposti per la realizzazione del progetto dovrà risultare che il

medesimo è realizzato con un finanziamento pubblico attribuito dal Ministero del lavoro e delle

politiche sociali, a valere sul Fondo nazionale per l’associazionismo – Annualità 2016.

Sul sito dell’associazione proponente (della capofila in caso di partenariato) dovrà essere

pubblicato, contestualmente all’avvio delle attività, il formulario dell’iniziativa/progetto,

comprensivo del piano economico. Il Ministero pubblicherà sul proprio sito istituzionale i link ai

siti dei soggetti realizzatori.

§13. Modalità di erogazione del contributo

Il contributo sarà erogato in due distinte fasi:

- Una prima quota, a titolo di anticipo, nella misura dell’80% del contributo concesso, dopo la

comunicazione di avvio delle attività progettuali, su richiesta sottoscritta dal rappresentante

legale dell’associazione beneficiaria, entro 60 giorni dalla ricezione della richiesta e della

apposita idonea garanzia fideiussoria, di cui al successivo paragrafo 14, tenendo conto delle

disponibilità di cassa sul competente capitolo del bilancio;

- Una seconda quota, a titolo di saldo, entro 90 giorni dalla ricezione della richiesta

sottoscritta dal rappresentante legale dell’associazione beneficiaria all’esito positivo della

verifica amministrativo-contabile svolta, tenendo sempre conto della disponibilità di cassa

sul capitolo di bilancio del Ministero.

Nel rispetto delle disposizioni di cui all’articolo 48-bis del D.P.R. 29/09/1973, n. 602 in materia di

pagamenti delle pubbliche amministrazioni, in caso di iniziative o progetti svolti in partenariato, sia

la richiesta di anticipo che quella di saldo dovranno contenere la dichiarazione della quota di risorse

destinata a ciascuno dei partner, al fine di consentire al Ministero di effettuare le previste verifiche

informatiche presso gli agenti della riscossione.

12

§14. Fideiussione

Le associazioni beneficiarie dei contributi devono stipulare apposita fideiussione bancaria o

assicurativa a garanzia dell’anticipo percepito, pari all’80% del contributo ministeriale concesso per

l’iniziativa o per il progetto.

La fideiussione, il cui costo è imputabile all’iniziativa o al progetto, dovrà:

1) essere presentata contestualmente alla richiesta di anticipo, secondo il fac-simile predisposto

dall’Amministrazione e pubblicato sul sito internet ministeriale; la polizza fideiussoria deve

obbligatoriamente essere rilasciata da:

a) istituti bancari;

b) intermediari finanziari non bancari iscritti nell’Albo unico di cui all’articolo 106 del

Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia (d.lgs 385/93) consultabile sul

sito della Banca d’Italia (www.bancaditalia.it);

c) compagnie di assicurazione autorizzate dall’IVASS all’esercizio nel ramo cauzione, di cui

all’albo consultabile sul sito istituzionale dello stesso istituto (www.ivass.it).

2) Contenere la clausola della rinuncia alla preventiva escussione del debitore principale di cui

all’articolo 1944, secondo comma, del codice civile e la clausola del pagamento a semplice

richiesta scritta da parte del Ministero che rilevi a carico della associazione inadempienze nella

realizzazione dell’iniziativa o del progetto o rilevi che alcune spese non sono giustificate

correttamente sulla base della documentazione di spesa prodotta.

3) Contenere l’esplicita dichiarazione della permanenza della sua validità, in deroga all’articolo

1957 del codice civile, fino a 24 mesi successivi alla data di presentazione al Ministero della

rendicontazione finale, desumibile dalla convenzione o da eventuale successiva determinazione

ministeriale e, comunque, fino al rilascio di apposita dichiarazione di svincolo in forma scritta

da parte dell’Amministrazione.

4) In caso di stipula con un garante estero essere in regola con gli adempimenti e le disposizioni

previste in materia di legalizzazione di documenti prodotti all’estero e presentati alle pubbliche

amministrazioni (art. 33 del D.P.R. n. 445/2000).

Nel caso in cui il fideiussore sia sottoposto a procedura concorsuale o comunque cessi la propria

attività per qualunque causa, l’associazione è tenuta a rinnovare la fideiussione con un altro dei

soggetti sopraindicati, dandone immediata comunicazione al Ministero.

§15. Monitoraggio e controllo delle iniziative e dei progetti finanziati

Le iniziative e i progetti ammessi a contributo saranno oggetto di monitoraggio in itinere e, al

termine, a una verifica amministrativo-contabile sulla correttezza delle spese sostenute e sui risultati

conseguiti. A tal fine la Direzione Generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle

imprese potrà avvalersi del personale dell’Ispettorato nazionale del lavoro.

Ai fini del monitoraggio, entro le scadenze e con le modalità previste dalle “Condizioni di

attuazione e regole di rendicontazione” allegate al presente Avviso, le associazioni beneficiarie

dovranno trasmettere relazioni semestrali sullo stato di avanzamento del progetto, da predisporsi

secondo modelli e formulari scaricabili dal sito internet del Ministero; successivamente alla

conclusione delle attività, trasmetteranno la relazione finale sulla realizzazione complessiva delle

attività previste nel progetto o nell’iniziativa, nonché il rendiconto in cui siano attestati i risultati

conseguiti rispetto agli obiettivi programmati e le spese effettivamente sostenute per la

realizzazione delle attività. Le fatture o i giustificativi di spesa, regolarmente quietanzati,

conservati in originale presso la sede dell’ente, saranno verificati direttamente avvalendosi del

personale dell’Ispettorato nazionale del lavoro.

§ 16. Irregolarità e sanzioni

Il Ministero potrà disporre l’interruzione del progetto e la revoca del contributo qualora il

beneficiario dello stesso, o, in caso di partenariato, uno dei soggetti aderenti allo stesso:

13

a) perda i requisiti soggettivi di legittimazione previsti per la partecipazione al presente Avviso e

per l’esecuzione delle attività di progetto;

b) interrompa o modifichi, senza la previa autorizzazione dell’Amministrazione, l’esecuzione del

progetto finanziato;

c) compia gravi inadempienze nell’attività di reporting (relazioni intermedie e finali) e/o nella

comunicazione dei dati inerenti il monitoraggio;

d) compia gravi irregolarità contabili, rilevate in sede di controllo della rendicontazione o emerse

in sede di eventuali controlli in itinere;

e) eroghi le attività a favore di destinatari diversi da quelli previsti dal progetto;

f) receda senza giustificato motivo dalla convenzione di finanziamento;

g) non rispetti le regole di pubblicità di cui al paragrafo 12.4.;

h) apporti, rispetto al progetto approvato, variazioni relative agli elementi che, in sede di

valutazione, determinando l’assegnazione di una quota predeterminata del punteggio finale,

hanno consentito in maniera oggettiva il raggiungimento della soglia minima di finanziabilità ai

sensi dei paragrafi 9.1 e 9.2 del presente Avviso;

nonché, in via generale, qualora vengano accertate situazioni dalle quali risultino l’impossibile o

non proficua prosecuzione dell’iniziativa o del progetto, un uso delle risorse pubbliche non

conformi alle finalità del presente Avviso o il mancato rispetto delle condizioni stabilite nel

presente Avviso ovvero nella convenzione di cui al paragrafo 11.

Il Ministero si riserva in ogni caso di effettuare controlli e disporre eventuali atti di autotutela

amministrativa anche nel corso della realizzazione del progetto.

§17. Informazioni

Le associazioni interessate, fino a 8 giorni prima della scadenza del termine per l’invio delle

proposte, potranno formulare quesiti esclusivamente tramite Pec da inviarsi all’indirizzo

[email protected] riportando come oggetto: “AVVISO n.1/2016 –

QUESITO”. Non saranno prese in considerazione e-mail di provenienza incerta, che riportino un

oggetto diverso da quello indicato ovvero che contengano quesiti relativi al merito delle attività

progettuali. Il Ministero risponderà via PEC all’indirizzo del mittente entro 7 giorni dalla data di

ricevimento del quesito. Le risposte ai quesiti di interesse generale saranno pubblicate sul sito

internet istituzionale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali www.lavoro.gov.it. Sul

medesimo sito internet saranno pubblicati, ai sensi delle vigenti disposizioni, il presente

Avviso unitamente agli allegati che ne costituiscono parte integrante e tutte le informazioni

relative al procedimento di cui trattasi.

§18. Responsabile del procedimento

Responsabile del procedimento è il dirigente della div. II della Direzione Generale del terzo settore

e della responsabilità sociale delle imprese.

§ 19. Foro competente

Per tutte le controversie derivanti o connesse al presente Avviso sarà competente in via esclusiva il

Foro di Roma.

Roma, 10.11.2016

IL DIRETTORE GENERALE

Alessandro Lombardi

Documento firmato digitalmente secondo le indicazioni sulla dematerializzazione ai sensi e per gli effetti degli articoli 20 e 21 del D.Lgs. 7 marzo

2005 n. 82 “Codice dell’Amministrazione Digitale” e s.m.i.

14

Allegati:

1. Formulario di presentazione delle iniziative e dei progetti

2. Condizioni di attuazione e regole di rendicontazione

1

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

Avviso 1 /2016 - legge n. 383 del 2000 – Anno 2016

Formulario di presentazione

Avviso 1 / 2016 per la presentazione ed il sostegno di iniziative formative e di

informatizzazione e di progetti sperimentali ai sensi dell’articolo 12, comma 3,

lettere d) ed f), della legge 7 dicembre 2000, n. 383, da parte delle associazioni di

promozione sociale iscritte nei registri di cui all’articolo 7 della medesima legge –

Anno 2016.

AVVISO 1 / 2016

FORMULARIO DI PRESENTAZIONE

DELLE INIZIATIVE E DEI PROGETTI

1) Richiesta di contributo

2) Descrizione dell’iniziativa o del progetto

3) Piano economico

4) Modelli di dichiarazione da allegare:

- Iscrizione ai registri e requisiti di onorabilità delle coproponenti (in caso di

presentazione in partenariato);

- Requisiti di onorabilità di eventuali ulteriori soggetti dotati di rappresentanza (es.

vicepresidenti, amministratori ecc.);

- Lettera di impegno da sottoscrivere congiuntamente (in caso di partenariato)

- Dichiarazione di regolare approvazione e conformità all’originale del/dei bilancio/i in

allegato.

Il presente fac-simile di formulario è da considerarsi esclusivamente rappresentativo dei contenuti

della richiesta, della descrizione dell’iniziativa o del progetto e del piano economico che dovranno

essere compilati e trasmessi al Ministero esclusivamente attraverso la piattaforma informatica

all’indirizzo: www.direttiva383.it

2

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

Avviso 1 /2016 - legge n. 383 del 2000 – Anno 2016

Formulario di presentazione

RICHIESTA DI CONTRIBUTO

OGGETTO: Richiesta di contributo per l’esercizio finanziario 2016 ai sensi dell’articolo 12,

comma 3, della legge 7 dicembre 2000, n. 383 – Avviso 1/2016.

INIZIATIVA lett. d)

PROGETTO lett. f)

Il sottoscritto___________________________________ , rappresentante legale dell’Associazione

_____________________________, C.F. dell’associazione__________________, con sede legale

nel comune di _______________________________________________________________,

provincia di ______________, cap. ________, indirizzo ________________________________ -

tel. __________________ fax ______________ e-mail ______________________

- giuridica

-

- iscritta al Registro ________ (specificare: nazionale / della regione______ / della provincia

_______) delle associazioni di promozione sociale;

- che opera senza fini di lucro, anche indiretto, attraverso le seguenti attività:

A. ___________________________________________________

B. ___________________________________________________

C. ___________________________________________________

CHIEDE

l’assegnazione di un contributo ai sensi dell’art. 12, comma 3, lett._____ della legge 7 dicembre

2000, n. 383, per la realizzazione dell’iniziativa/progetto, allegata/o alla presente domanda:

Titolo dell’iniziativa o del progetto:

Aree di intervento (paragrafo 3.1 dell’Avviso per le iniziative lett. d); paragrafo 3.2 per i

Al Ministero del lavoro e delle politiche sociali

Direzione Generale del terzo settore e della

responsabilità sociale delle imprese

Via Fornovo, 8 – Pal. C

00192 Roma

3

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

Avviso 1 /2016 - legge n. 383 del 2000 – Anno 2016

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progetti lett. f):

Contributo richiesto (max 80% del costo complessivo)

€ …. %

Quota a carico dell’associazione (minimo 20% del costo

complessivo) € …. %

Costo complessivo dell’iniziativa/progetto € 100%

A tal fine, ai sensi degli articoli 46 e 47 del d.P.R. n. 445 del 2000, consapevole della decadenza dai

benefici di cui all’articolo 75 e delle sanzioni penali previste dall’articolo 76 per le ipotesi di falsità

in atti e dichiarazioni mendaci ivi indicate, il sottoscritto rappresentante legale dell’associazione

richiedente il contributo

DICHIARA (allegare fotocopia del documento di identità del/i sottoscrittore/i ai sensi del combinato disposto

degli articoli 38, comma 3, e 46 del d.P.R. n. 445 del 2000).

1) Che l’Associazione ...................... è iscritta a oggi al Registro nazionale / della

regione................./ della provincia di.......................... delle associazioni di promozione

sociale con provvedimento n. ____, del_____________ rilasciato

da.........................................

2) che la quota a carico dell’Associazione proponente e/o Associazioni co-proponenti in caso

di partenariato è di € ___________________, pari al 20% del costo complessivo

dell’iniziativa o del progetto (paragrafo 6 dell’Avviso);

3) che l’iniziativa o il progetto per la/il quale si richiede il contributo ha una durata pari a mesi:

________(max 12 mesi per la lett. d) e max 18 mesi per la lett. f) (paragrafo 5 dell’Avviso);

4) che il numero dei soci dell’associazione proponente (o in caso di partenariato la somma dei

soci dell’associazione proponente e delle Associazioni co-proponenti) al 31/12/2015 è n.

______________ di persone fisiche e/o n. _____________ di persone giuridiche;

5) che le regioni in cui è operante con proprie sedi sono le seguenti : ____________________;

6) che l’Associazione proponente, e/o Associazioni co-proponenti in caso di partenariato,

ha/non ha percepito contributi pubblici, (se percepiti specificare la finalità alla quale sono

stati destinati: _________________________________________) diretti o indiretti, nel

periodo riferito all’ultimo consuntivo approvato conformemente a quanto previsto dallo

statuto, per un totale di contributi ______________ (somma dei contributi pubblici percepiti

dalla proponente e da eventuali partner) pari al ____% rispetto alle entrate iscritte a bilancio

(in caso di partenariato la percentuale va calcolata sulle somme dei bilanci della proponente

e dei partner);

7) che la presente proposta progettuale non è mai stata oggetto di finanziamenti/contributi

pubblici (paragrafo 8, numero 11 dei motivi di inammissibilità dell’Avviso);

8) che all’iniziativa o progetto parteciperanno i seguenti soggetti privati, pubblici ed enti locali

(paragrafo 4.2 dell’Avviso):

1.

2.

4

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Avviso 1 /2016 - legge n. 383 del 2000 – Anno 2016

Formulario di presentazione

3.

9) che, in caso di impegno finanziario da parte di un ente pubblico o privato, le risorse

finanziarie dell’ente derivano da ……………………..(paragrafo 6.1 dell’Avviso);

10) che il costo dell’iniziativa o progetto per il quale si richiede il finanziamento non supera il

100% delle entrate iscritte nell’ultimo bilancio consuntivo dell’associazione approvato

conformemente a quanto previsto dallo statuto che è pari a ………………. euro, come

risulta evidenziato nella documentazione allegata, ovvero, nel caso l’iniziativa o progetto sia

presentata/o congiuntamente da più Associazioni, il 100% della somma delle entrate dei

rispettivi conti economici allegati (paragrafo 8, numero 12 dei motivi di inammissibilità

dell’Avviso) pari ad euro……………….

(N.B.: Si ricorda che ai sensi del paragrafo 8 numero 13 dell’Avviso è necessario allegare

copia conforme all’originale dell’ultimo bilancio consuntivo - o dei bilanci in caso di

partenariato - approvati conformemente a quanto previsto dai rispettivi statuti. La

conformità all’originale e la regolare approvazione a norma di statuto devono essere

attestate in apposita dichiarazione ai sensi del d.P.R. 445/2000 rilasciata da ciascun

rappresentante legale).

11) dichiara inoltre:

- di non aver riportato condanne penali;

- di non avere in corso procedimenti penali ovvero procedimenti per l’applicazione di

misure di sicurezza o di prevenzione;

- di non avere precedenti giudiziari tra quelli iscrivibili nel casellario giudiziale ai sensi

del d.P.R. n. 313/2002;

- di non essere a conoscenza di essere sottoposto a indagini preliminari;

- che l’Associazione non ha ricevuto contestazioni in via amministrativa e/o giudiziaria da

parte dell’Amministrazione;

- che non vi sono all’interno dell’associazione altri soggetti investiti della rappresentanza

esterna

Oppure:

- che i soggetti sotto specificati, secondo quanto previsto dallo statuto/dai regolamenti

dell’associazione, sono investiti della rappresentanza esterna. Per ciascuno dei

nominativi citati viene allegata apposita dichiarazione;

a) 1)________________________

b) 2)_________________________

c) 3)_________________________

(N.B.: si ricorda che qualora lo statuto dell’associazione conferisca a soggetti diversi dal

rappresentante legale il potere di impegnare l’ente, anche tali soggetti, separatamente, dovranno

allegare una propria dichiarazione relativa al punto 11); analogamente, tale dichiarazione dovrà

essere rilasciata in caso di partenariato da ciascun rappresentante legale e ciascun titolare di

poteri di rappresentanza delle varie associazioni partner).

12) Che (in caso di partenariato) tra la proponente e ciascuno dei partner, nonchè tra i partner,

non sussistono rapporti di appartenenza (in qualità di articolazioni territoriali) o affiliazione

(vedi paragrafo 4.1 del presente Avviso);

13) che le informazioni contenute nella presente "Richiesta di contributo" e nelle restanti parti

del Formulario di presentazione sono autentiche e veritiere;

5

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Formulario di presentazione

Dichiara, infine, di essere a conoscenza che, ai sensi di quanto previsto dalla legge n. 196 del 2003,

questo Ufficio potrà utilizzare i dati contenuti nella presente autocertificazione esclusivamente

nell’ambito e per i fini istituzionali propri della Pubblica Amministrazione.

Luogo e data

Firma del rappresentante legale

dell’associazione

(della capofila in caso di partenariato)

6

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Formulario di presentazione

DESCRIZIONE DELL’INIZIATIVA O DEL PROGETTO

● Titolo dell’iniziativa o del progetto1

● Anagrafica dell’associazione proponente/capofila

Denominazione

Codice fiscale/Partita IVA

Indirizzo sede legale

Regioni in cui sono presenti le

sedi operative

Telefono

Fax

E-mail per la corrispondenza

con il Ministero

Numero soci al 31/12/2015 Persone fisiche:____ Persone giuridiche: ___

Nome del rappresentante legale

Nome del responsabile

dell’iniziativa/progetto

Personalità giuridica si/no

Estremi provvedimento di

iscrizione al Registro

N........... del ....................

Rilasciato da:..........................................

Tipologia Registro (Nazionale, Regionale, Province autonome di Trento e Bolzano)

● Riferimenti bancari:

Codice IBAN

Istituto e filiale di riferimento

● Anagrafica delle associazioni co-proponenti 2

Lo schema sotto riportato deve essere compilato con riferimento a ciascuna delle associazioni

coproponenti della proposta progettuale.

Denominazione:

Codice fiscale/Partita IVA

Indirizzo sede legale

Telefono

Fax

E-mail per la corrispondenza

con il Ministero

Nome del rappresentante legale

Personalità giuridica si/no

Estremi provvedimento di

iscrizione al Registro

N........... del ....................

Rilasciato da:..........................................

Tipologia Registro (Nazionale, Regionale, Province autonome di Trento e Bolzano)

1 Inserire per esteso il titolo della proposta progettuale.

2 Ai sensi del paragrafo 4.1 dell’Avviso non è considerato partenariato il rapporto tra un’associazione a carattere

nazionale e le proprie articolazioni territoriali/circoli affiliati o tra più articolazioni territoriali/circoli affiliati di una

stessa associazione nazionale.

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Avviso 1 /2016 - legge n. 383 del 2000 – Anno 2016

Formulario di presentazione

● Anagrafica dei soggetti affiliati e associati e delle articolazioni territoriali 3

Lo schema sotto riportato deve essere compilato con riferimento a ciascuno dei soggetti affiliati e

delle articolazioni territoriali coinvolti nell’esecuzione della proposta progettuale.

Soggetto n.…

Tipologia di rapporto

Denominazione

Natura giuridica

Sede legale

C.F.

Legale Rappresentante

Attività da svolgere

nell’iniziativa/progetto

Collaborazione con soggetti privati e pubblici (paragrafo 4.2 dell’Avviso)4

Lo schema sotto riportato deve essere compilato con riferimento a ciascuno dei soggetti privati e

pubblici che collaborano nella realizzazione delle attività di cui alla proposta progettuale.

Soggetto n...

Denominazione ente

Sede legale

C.F.

Attività da svolgere nel progetto

● Descrizione dell’iniziativa o progetto (max 2 pagine)

L’idea:

Le esigenze rilevate:

Gli obiettivi perseguiti:

Le metodologie di intervento previste:

I risultati attesi:

Trasferibilità dell’iniziativa o del progetto e dei suoi risultati:

● Linee di attività ed ambiti di intervento dell’iniziativa o progetto (individuare a seconda

della tipologia della proposta progettuale la/le linee di attività o il o gli ambiti di intervento

della proposta progettuale)

3 Per “soggetti affiliati”, “associati” o “articolazioni territoriali” si intendono i soggetti coinvolti nelle attività

dell’iniziativa/progetto che vantino un rapporto di effettiva affiliazione o associazione con l’associazione proponente o

co-proponente. Il rapporto di affiliazione o di associazione deve precedere temporalmente il momento della

presentazione della proposta progettuale ed essere opportunamente documentato.

Lo svolgimento di attività da parte di soggetti affiliati o associati diversi da quelli sotto indicati dovrà essere

espressamente e preventivamente autorizzato dal Ministero. 4 Da compilarsi nel caso in cui il progetto si avvalga della collaborazione di soggetti privati e pubblici.

8

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Avviso 1 /2016 - legge n. 383 del 2000 – Anno 2016

Formulario di presentazione

Iniziative di cui alla lettera d)5

Formazione e aggiornamento

Misto formazione con banche dati e informatizzazione

Informatizzazione

Banche dati

Progetti di cui alla lettera f)

favorire la piena inclusione sociale delle persone con disabilità e la loro partecipazione alla

cittadinanza attiva;

promuovere forme di cittadinanza attiva e pratiche di solidarietà sociale, con particolare

riferimento alle giovani generazioni;

favorire le pari opportunità e realizzare azioni di sensibilizzazione contro ogni forma di

discriminazione, anche attraverso la promozione di interventi per prevenire e contrastare le

forme di violenza;

contrastare le solitudini involontarie, in specie nella popolazione anziana, anche attraverso

iniziative e percorsi di coinvolgimento attivo e di formazione continua;

favorire la piena integrazione della popolazione immigrata, con particolare riferimento agli

immigrati di seconda generazione;

sviluppare interventi volti a prevenire fenomeni di impiego irregolare di manodopera nelle

attività stagionali di raccolta di prodotti agricoli e a garantire adeguate condizioni di lavoro,

anche in raccordo con le amministrazioni pubbliche operanti nei territori interessati, (con

particolare riferimento all’articolo 4 del “Protocollo sperimentale contro il caporalato e lo

sfruttamento lavorativo in agricoltura – Cura- Legalità Uscita dal ghetto”, sottoscritto tra gli

altri dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali in data 27 maggio 2016);

favorire lo sviluppo di strumenti e forme di sostegno alle famiglie, anche al fine di

conciliare tempi di vita e tempi di lavoro;

sviluppare azioni finalizzate alla prevenzione e al contrasto delle forme di dipendenza,

inclusi la ludopatia e il gioco d’azzardo;

favorire il recupero sociale di detenuti ed ex detenuti, anche attraverso l’attivazione di

azioni innovative di formazione e avviamento al lavoro e all’imprenditorialità sociale;

sviluppare e diffondere la pratica regolare di attività motoria e di buone scelte alimentari, al

fine di promuovere l’adozione di corretti stili di vita;

favorire la tutela, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale, paesaggistico e

ambientale del Paese, anche agevolandone l’accesso a soggetti in condizioni di svantaggio e

vulnerabilità sociale;

sviluppare interventi per la valorizzazione e la tutela dei beni comuni, anche attraverso il

loro utilizzo da parte della comunità territoriale di riferimento;

promuovere la legalità e la corresponsabilità.

● Durata complessiva dell’iniziativa o progetto (paragrafo 5 dell’Avviso)

Mesi _________

● Diagramma di Gannt dell’iniziativa o progetto6:

5 Formazione e aggiornamento dei membri delle associazioni proponenti nonché informatizzazione delle associazioni

proponenti e la produzione di banche dati, ai sensi dell’articolo 12, comma 3, lett. d), della legge n. 383 del 2000.

L’attività riguardante la formazione ed aggiornamento dei membri delle associazioni proponenti deve risultare in modo

chiaro non solo dall’indicazione del relativo ambito operativo ma dal contenuto dell’attività stessa nel suo complesso.

9

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Avviso 1 /2016 - legge n. 383 del 2000 – Anno 2016

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FASE DESCRIZIONE

FASI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18

1

2

3

n.....

In caso di partenariato: specificare per ciascuna delle associazioni partner le informazioni di

cui al sottostante schema

Nome associazione partner .......

ATTIVITA’ SVOLTA IN

PARTENARIATO

FASE IN CUI AVVIENE DURATA PRESUNTA

1

2

3

● Ambito territoriale7

● Destinatari dell’iniziativa o progetto8

● Utilizzo/produzione di strumenti e prodotti tecnologicamente avanzati ed interattivi

6 il diagramma va compilato indicando sulla colonna “Fase” il numero della Fase dell’iniziativa/progetto e annerendo, la

relativa riga, in corrispondenza del periodo – espresso in mesi – di svolgimento di ciascuna Fase. Il mese 1 corrisponde

al mese di avvio dell’iniziativa o progetto. 7 indicare l’ambito territoriale – per regioni, province, comuni –in cui si svolgerà effettivamente l’iniziativa o progetto.

8 per destinatari si intendono i beneficiari effettivamente raggiunti dall’iniziativa o progetto in ragione delle attività da

espletare e non i soggetti comunque interessati e/o coinvolti nelle relative attività). Nel caso di attività formativa

rivolta ai membri delle associazioni ai sensi della lettera d), dovrà essere specificato dettagliatamente se e in che

misura sia rivolta a destinatari di età non superiore a 30 anni, ai fini dell’attribuzione del punteggio relativo al

criterio “innovatività” previsto al paragrafo 9.1 del presente Avviso.

10

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Formulario di presentazione

● Corsi di formazione diretta con presenza in aula (compilare uno schema per ciascuna

tipologia di corso)

Materia del corso

Durata in ore

Numero docenti

Numero destinatari

Destinatari under 30 - per le iniziative di lett. d) -

Tipologia destinatari

Luogo di svolgimento

Costo unitario per persona (Costo complessivo / nr. destinatari)

Nr. di edizioni

● Corsi di formazione a distanza (compilare uno schema per ciascuna tipologia di corso)

Materia del corso

Durata in ore

Numero docenti

Numero destinatari

Destinatari under 30 - per le iniziative di lett. d) -

Tipologia destinatari

Caratteristiche della piattaforma per la FAD

Costo unitario per persona (Costo complessivo / nr. destinatari

● Strumenti di valutazione e di monitoraggio intermedi e/o finali (se previsti)

Corso Tipologia strumento

intermedio

Tipologia strumento finale

● Eventi promozionali e di comunicazione 9

Tipo di evento

Luogo

Data

Fase

Costo previsto

Numero atteso e tipologia di destinatari

● Elencare le iniziative e i progetti finanziati per gli anni precedenti 10

1.

2.

3....

n.....

9 Specificare gli elementi richiesti per ciascuna tipologia di eventi.

10 Precisare titolo e tipologia/ambito di intervento delle iniziative e dei progetti finanziati ai sensi della l. 383/2000.

11

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Avviso 1 /2016 - legge n. 383 del 2000 – Anno 2016

Formulario di presentazione

DESCRIZIONE ANALITICA DELLE FASI DI ATTUAZIONE

DELL’INIZIATIVA O DEL PROGETTO RIPETERE LO SCHEMA SEGUENTE PER DESCRIVERE CIASCUNA FASE, OSSERVANDO LE ISTRUZIONI FORNITE

PER LA COMPILAZIONE CON LE NOTE IN LEGENDA

FASE1 n. …..

(nome della fase)

Durata della fase 2

n... mesi, dal mese... al mese....

Attività previste 3.

Attività 1

Attività 2

Attività n...

Descrivere le attività svolte in partenariato con indicazione dell’associazione/i coinvolta/e

Attività....

Durata presunta...

Ambito territoriale4.

Attività 1

Attività 2

Attività n

Personale interno5.

Numero

Specificare per ciascun soggetto:

- Mansione/ruolo

- Tipo di contratto

- Denominazione del datore di lavoro (associazione proponente; associazione co-proponente; affiliata;

associata; soggetto federato; articolazione territoriale)

- Nome e Cognome (se già conosciuto)

Personale esterno6.

Numero

Specificare per ciascun soggetto:

- Mansione/ruolo

- Tipo di contratto/rapporto

- Denominazione del committente (associazione proponente; associazione co-proponente; affiliata; associata;

soggetto federato; articolazione territoriale)

- Nome e Cognome (se già conosciuto)

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Avviso 1 /2016 - legge n. 383 del 2000 – Anno 2016

Formulario di presentazione

Volontari7.

Specificare:

- Ente di appartenenza /Nr. /Spesa prevista

- Ente di appartenenza /Nr. /Spesa prevista

Destinatari finali8.

Specificare:

- Numero

- Tipologia

Affidamento di attività a soggetti esterni delegati

Numero affidamenti e importo totale affidamenti

Specificare per ciascun affidamento:

- Denominazione affidatario (ove possibile)

- Attività delegata (ordinare per numero progressivo: 1, 2, n)

- Importo stimato da corrispondere

Acquisto di beni (attrezzature e materiale didattico e di consumo) e servizi accessori o strumentali10.

N.B. La somma dei beni acquistati nelle singole fasi deve coincidere con l’importo riportato nel Piano Economico)

Importo totale acquisti

Specificare per ciascuno di essi:

- Bene/servizio da acquistare (ordinare per numero progressivo: 1, 2, n)

- Importo stimato

- Rapporto di accessorietà/strumentalità

Collaborazioni con soggetti privati e pubblici (a titolo gratuito; punto 4.2 dell’Avviso) 11.

Specificare:- Denominazione- Tipologia di ente o organizzazione - Attività da svolgere

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Avviso 1 /2016 - legge n. 383 del 2000 – Anno 2016

Formulario di presentazione

Legenda per la compilazione dello schema di descrizione analitica delle fasi 1. Fase N. ….

Le fasi devono coincidere con quelle indicate nel Diagramma di Gannt

2. Durata della fase

In mesi coerentemente con il Diagramma di Gannt

3. Attività previste

Indicare per ciascuna fase le attività previste, indicandole in ordine numerico, descrivendole ed elencando il

programma di azioni/eventi che si intendono svolgere. Specificare il numero e le modalità di svolgimento di corsi,

riunioni e incontri di gruppo di lavoro, di seminari, convegni, etc…(es. riunioni bimestrali del gruppo di lavoro, corso

di formazione di n… ore e … giorni, videoconferenze). Precisare anche il ruolo di eventuali associazioni co-proponenti

e dei soggetti affiliati/associati.

4. Ambito territoriale (da specificare per ciascuna attività elencata nella fase)

Indicare l’ambito territoriale – per regioni, province, comuni –in cui si prevede in concreto la realizzazione delle

attività previste dall’iniziativa/progetto.

5. Personale interno

Si intendono i dipendenti con rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato o determinato. Indicare numero,

ruolo/mansione, tipologia del contratto e contenuto dell’attività da prestarsi per l’iniziativa/progetto. Ove individuati,

specificare i nominativi dei soggetti.

6. Personale esterno

Si intendono le persone fisiche non titolari di rapporto di lavoro subordinato e per cui sia previsto un contratto di

prestazione d’opera professionale, collaborazione, regime occasionale, ecc…- o affidamento d’incarico controfirmato

per accettazione, in cui risulti comunque esplicitato in dettaglio l’oggetto, durata e compenso della prestazione

richiesta.

7. Volontari

Per volontari si intendono solo persone fisiche che prestano gratuitamente la propria opera e che non possono essere

retribuite.

8. Destinatari finali

Si intendono quei soggetti destinatari diretti delle singole attività dell’iniziativa/progetto e non i potenziali interessati.

Nella descrizione analitica delle fasi, per le iniziative di formazione ai sensi dell’art. 12 comma 3 lett. d) della l.

383/2000 dovrà essere specificamente indicato se i destinatari della formazione siano (e in che misura) soggetti di età

non superiore ai 30 anni.

9. Affidamento di attività a soggetti esterni delegati (paragrafo 12.2 dell’Avviso)

Per affidamento di attività a soggetti esterni delegati, si intende l’affidamento a titolo oneroso di parte delle attività

progettuali a soggetti giuridici terzi diversi dall’associazione capofila, dall’associazione co-proponente o dai soggetti

affiliati o associati.

Non è possibile affidare o delegare all’esterno le funzioni di direzione, coordinamento e gestione.

Specificare, nel riquadro, in modo dettagliato il soggetto delegato, i contenuti dell’incarico, le motivazioni, l’assenza di

analoghe professionalità interne.

Non rientra nell’ipotesi in esame l’affidamento di parte delle attività ad un’associazione co-proponente, a un soggetto

affiliato o associato.

10. Acquisto di beni e servizi accessori o strumentali

Dettagliare con riferimento a ciascun acquisto l’oggetto, il costo, il rapporto di accessorietà/strumentalità dei servizi

dei quali è previsto l’acquisto.

11. Collaborazioni con soggetti privati e pubblici (a titolo gratuito)

Si precisa che in tale campo devono essere indicati unicamente i soggetti diversi da quelli già individuati quali

proponente, co-proponenti, affiliati ed associati. I soggetti che collaborano non possono essere destinatari di quote di

finanziamento.

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Avviso 1 /2016 - legge n. 383 del 2000 – Anno 2016

Formulario di presentazione

PIANO ECONOMICO

ASSOCIAZIONE: ………………

TITOLO INIZIATIVA O PROGETTO: ……………….

VOCI DI COSTO IMPORTO PREVISTO

1 SPESE DI PROGETTAZIONE

N.B. Devono essere esposti nel presente riquadro

unicamente le spese di progettazione sostenute

dall’associazione avvalendosi di personale interno,

di collaboratori (persone fisiche). In caso di

affidamento a persone giuridiche le relative spese

dovranno essere esposte nel riquadro n. 4 e

concorreranno al raggiungimento del limite del

30% del costo totale di progetto di tale voce, fermo

restando il limite del 5% del costo totale del

progetto. Le spese sopra indicate non concorrono

al raggiungimento del limite del 70% dei costi di

personale interno ed esterno.

1 a Personale (interno/esterno)

Subtotale ( max 5% del costo totale)

2 ATTIVITÀ PROMOZIONALI

2 a. Personale (interno/esterno)

Per entrambe le tipologie progettuali la somma

delle voci 2a., 3a. e 5a., non deve superare il 70%

del costo complessivo dell’iniziativa/ progetto.

2 b. Acquisto di servizi accessori o

strumentali €

Subtotale

3 SPESE DI FUNZIONAMENTO E GESTIONE

(ivi comprese le spese per Direzione,

Coordinamento e Gestione)

3 a. Personale (interno/esterno)

Per entrambe le tipologie progettuali la somma

delle voci 2a., 3a. e 5a., non deve superare il 70%

del costo complessivo dell’iniziativa/ progetto.

3 b. Acquisto di servizi accessori o

strumentali €

3 c. Altro

(affitto locali, telefono, luce, ecc…) €

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MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

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Formulario di presentazione

Subtotale

4. AFFIDAMENTO DI ATTIVITÀ A SOGGETTI

ESTERNI DELEGATI

(Riportare nel box tutti gli affidamenti previsti.

Specificare obbligatoriamente il costo delle attività

affidate a persone giuridiche terze coerentemente

con quanto previsto nel formulario descrittivo)

4 a. Progettazione

(max 5% del costo complessivo del progetto o

dell’iniziativa)

4 b. Formazione €

4 c. Ricerca €

4 d. Altro €

Subtotale max 30% del costo totale

5 SPESE DI VIAGGIO, VITTO, ALLOGGIO

5 a. Personale (interno/esterno)

Per entrambe le tipologie progettuali la somma

delle voci 2a., 3a. e 5a., non deve superare il 70%

del costo complessivo dell’iniziativa/ progetto.

5 b. Volontari €

5 c. Destinatari €

5 d. Acquisto di servizi di viaggio,

trasporto, catering, ecc…) €

Subtotale max 25% del costo totale

6 SPESE PER ATTREZZATURE, MATERIALE

DIDATTICO E DI CONSUMO, BENI

STRUMENTALI

6 a. Acquisto attrezzature €

6 b. Affitto attrezzature €

6 c. Ammortamento attrezzature €

6 d. Materiale didattico €

16

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Formulario di presentazione

6 e. Materiale di consumo €

Subtotale max 35% tot. generale per iniziative lett. d) e max

25% tot. generale per progetti lett. f)

7 SPESE PER FIDEIUSSIONE

Subtotale

8 ALTRE VOCI DI COSTO

(SOLO PER VOCI NON ELENCATE GIÀ NEL PIANO) DA

DETTAGLIARE ANALITICAMENTE

8 a. €

8 b. €

8 c. €

Subtotale

COSTO TOTALE

DELL’INIZIATIVA/PROGETTO

Somma subtotali

FINANZIAMENTO PUBBLICO

COFINANZIAMENTO PRIVATO

SPECIFICARE IN MANIERA DETTAGLIATA LA PROVENIENZA DELLE RISORSE FINANZIARIE MESSE A

DISPOSIZIONE A TITOLO DI COFINANZIAMENTO PRIVATO DAL PROPONENTE E DA CIASCUNO DEGLI

EVENTUALI PARTNER, NONCHÉ LE CORRISPONDENTI VOCI DI ENTRATA DEL BILANCIO (V. PARAGRAFO 8,

PUNTO 10 DELL’AVVISO).

IN CASO DI COMPARTECIPAZIONE FINANZIARIA DA PARTE DI UN ENTE PUBBLICO, ANCHE LOCALE, E/O DI

SOGGETTI PRIVATI (NON PARTNER), SPECIFICARE IMPORTO, PROVENIENZA E DESTINAZIONE (MODALITÀ

DI IMPIEGO) DEL SUDDETTO COFINANZIAMENTO.

17

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Formulario di presentazione

PROSPETTO RIEPILOGATIVO DEL PIANO ECONOMICO

VOCI DI COSTO COSTI PERCENTUALE RISPETTO

AL TOTALE GENERALE

1 SPESE DI PROGETTAZIONE max 5% del costo complessivo

€ %

2 ATTIVITÀ PROMOZIONALI € %

3 SPESE DI FUNZIONAMENTO E

GESTIONE € %

4. AFFIDAMENTO DI ATTIVITÀ A

SOGGETTI ESTERNI DELEGATI

max 30% del costo complessivo

€ %

5 SPESE DI VIAGGIO, VITTO,

ALLOGGIO max 25% del costo complessivo

€ %

6 SPESE PER ATTREZZATURE,

MATERIALE DIDATTICO E DI

CONSUMO, BENI STRUMENTALI

max 35% tot. generale per iniziative

lett. d) e max 25% tot. generale per

progetti lett. f)

€ %

7 SPESE PER FIDEIUSSIONE € %

8 ALTRE VOCI DI COSTO (SOLO PER

VOCI NON RICOMPRESE GIÀ NEL PIANO) € %

%: ______ COSTO FINANZIAMENTO PUBBLICO €

%: ______

COFINANZIAMENTO PRIVATO €

100% COSTO TOTALE €

18

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

Avviso 1 /2016 - legge n. 383 del 2000 – Anno 2016

Formulario di presentazione

Dichiarazione da compilarsi da parte di ciascun co-proponente nel caso di presentazione

congiunta con altre associazioni: ciascun rappresentante legale di associazione partner deve

sottoscrivere e allegare la presente dichiarazione, unitamente alla fotocopia di un documento di

identità del sottoscrittore in corso di validità, ai sensi del combinato disposto degli articoli 38 e 46 del

d.P.R. n. 445 del 2000, ai sensi del paragrafo 8 punti 1, 7 e 8 dell’Avviso)

Ai sensi degli articoli 46 e 47 del d.P.R. n. 445 del 2000, consapevole della decadenza dai benefici

di cui all’art. 75 e delle sanzioni penali previste dall’art. 76 per le ipotesi di falsità in atti e

dichiarazioni mendaci ivi indicate,

il sottoscritto ______________________, rappresentante legale dell’associazione partner

_________________, dichiara:

1) Che l’associazione _________________, è iscritta a oggi al Registro nazionale / della

regione................./ della provincia di.......................... delle associazioni di promozione

sociale con provvedimento n. ____, del_____________ rilasciato da

_____________________

2) Dichiara altresì:

- Di non aver riportato condanne penali;

- Di non avere in corso procedimenti penali ovvero procedimenti per l’applicazione di

misure di sicurezza o di prevenzione;

- Di non avere precedenti giudiziari tra quelli iscrivibili nel casellario giudiziale ai sensi

del d.P.R. n. 313/2002;

- Di non essere a conoscenza di essere sottoposto a indagini preliminari;

- Che l’Associazione non ha ricevuto contestazioni in via amministrativa e/o giudiziaria

da parte dell’Amministrazione.

- che non vi sono all’interno dell’associazione altri soggetti investiti della rappresentanza

esterna

Oppure:

- che i soggetti sotto specificati, secondo quanto previsto dallo statuto/dai regolamenti

dell’associazione, sono investiti della rappresentanza esterna. Per ciascuno dei

nominativi citati viene allegata alla domanda di contributo apposita dichiarazione;

d) 1)________________________

e) 2)_________________________

f) 3)_________________________

3) Dichiara, infine, di essere a conoscenza che, ai sensi di quanto previsto dalla legge n. 196

del 2003, questo ufficio potrà utilizzare i dati contenuti nella presente autocertificazione

esclusivamente nell’ambito e per i fini istituzionali propri della Pubblica Amministrazione.

Allega fotocopia del proprio documento di identità in corso di validità.

Luogo e data Firma

(Il rappresentante legale

dell’associazione partner)

19

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

Avviso 1 /2016 - legge n. 383 del 2000 – Anno 2016

Formulario di presentazione

(Da compilarsi da parte di ciascun ulteriore soggetto dotato del potere di impegnare il capofila

o, in caso di presentazione congiunta con altre associazioni, uno dei co-proponenti: ciascun

firmatario deve sottoscrivere e allegare la presente dichiarazione, unitamente alla fotocopia di un

documento di identità del sottoscrittore in corso di validità, ai sensi del combinato disposto degli

articoli 38 e 46 del d.P.R. n. 445 del 2000.

Ai sensi degli articoli 46 e 47 del d.P.R. n. 445 del 2000, consapevole della decadenza dai benefici

di cui all’art. 75 e delle sanzioni penali previste dall’art. 76 per le ipotesi di falsità in atti e

dichiarazioni mendaci ivi indicate,

il sottoscritto ______________________, in qualità di __________________________

dell’associazione _________________, dichiara:

- Di non aver riportato condanne penali;

- Di non avere in corso procedimenti penali ovvero procedimenti per l’applicazione di

misure di sicurezza o di prevenzione;

- Di non avere precedenti giudiziari tra quelli iscrivibili nel casellario giudiziale ai sensi

del d.P.R. n. 313/2002;

- Di non essere a conoscenza di essere sottoposto a indagini preliminari;

- Che l’Associazione non ha ricevuto contestazioni in via amministrativa e/o giudiziaria

da parte dell’Amministrazione.

Dichiara, infine, di essere a conoscenza che, ai sensi di quanto previsto dalla legge n. 196 del

2003, questo ufficio potrà utilizzare i dati contenuti nella presente autocertificazione

esclusivamente nell’ambito e per i fini istituzionali propri della Pubblica Amministrazione.

Allega fotocopia del proprio documento di identità in corso di validità.

Luogo e data Firma

20

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

Avviso 1 /2016 - legge n. 383 del 2000 – Anno 2016

Formulario di presentazione

LETTERA DI IMPEGNO (da sottoscriversi congiuntamente da parte di tutti i rappresentanti

legali delle associazioni interessate, in caso di progetti presentati in partenariato, ai sensi del

paragrafo 4.1 dell’Avviso)

Con la presente i sottoscritti rappresentanti legali delle associazioni che in qualità di capofila e co-

proponenti hanno presentato richiesta di contributo relativa all’iniziativa/ progetto denominata

________________________________, si impegnano, in caso di ammissione a contributo della

proposta progettuale, a conferire e trasmettere al Ministero, mandato con rappresentanza, ai fini

della realizzazione delle attività previste, all’Associazione _________________, con sede legale in

__________, sin d’ora individuata come capofila.

Dichiarano l’impegno finanziario (quota di cofinanziamento) che ciascuna associazione partner

assumerà in caso di ammissione a contributo:

Nome Associazione Impegno finanziario

(capofila) ___________________________ __________________

(partner 1) ___________________________ __________________

(partner 2) ___________________________ __________________

(partner n…) _________________________ __________________

Specificano di seguito le fasi dell’iniziativa / progetto (come descritte nel formulario) da realizzarsi

da parte di ciascuno dei soggetti coinvolti, con specificazione dei relativi costi:

Luogo e data

Firma

Per l’ Associazione

(capofila) ___________________________ __________________

(partner 1) ___________________________ __________________

(partner 2) ___________________________ __________________

(partner n…) _________________________ __________________

21

MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI

Avviso 1 /2016 - legge n. 383 del 2000 – Anno 2016

Formulario di presentazione

DICHIARAZIONE

Il sottoscritto ______________________, rappresentante legale dell’associazione

_________________,

DICHIARA

ai sensi e per gli effetti degli articoli 46 e 47 del d.P.R. n. 445 del 2000, che la copia del bilancio

consuntivo allegata alla presente è conforme all’originale e che il medesimo bilancio è stato

regolarmente approvato dall’organo competente secondo quanto previsto dalle disposizioni

statutarie.

Quanto sopra nella consapevolezza della decadenza dai benefici di cui all’articolo 75 e delle

sanzioni penali previste dall’articolo 76 del richiamato d.P.R. n. 445 del 2000.

Luogo e data per l’Associazione ________________

Il legale rappresentante

____________________________________________

Alla presente dichiarazione devono essere allegate la fotocopia di un documento di identità, in corso di

legalità, del sottoscrittore ai sensi del combinato disposto degli articoli 38 e 46 del d.P.R. n. 445 del

2000 e la copia del bilancio consuntivo dell’Associazione proponente. In caso di partenariato, il

rappresentante legale di ciascuna associazione partner deve sottoscrivere la dichiarazione, allegando la

copia del proprio documento di identità e la copia del bilancio consuntivo.

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese

1

Iniziative e progetti finanziati ai sensi dell’art. 12, comma 3, lett. d) ed f) della legge 7

dicembre 2000 n. 383 - Annualità 2016 - Condizioni di attuazione e regole di

rendicontazione.

Premessa

Il presente documento, unitamente alla convenzione sottoscritta con il Ministero e nel quadro delle

disposizioni di cui alla legge n. 383/2000 e dell’Avviso n. 1/ 2016, completa le regole cui è tenuta

ad uniformarsi l’associazione per l’attuazione di iniziative e progetti cofinanziati. In particolare

contiene le condizioni per lo svolgimento delle iniziative e dei progetti, per la redazione del

rendiconto e per il riconoscimento delle spese sostenute.

§1. Tipologia dei soggetti proponenti e attuatori

Il proponente è l’associazione che propone l’iniziativa o progetto ammessi a contributo, firma la

convenzione con il Ministero e, in quanto destinataria del contributo medesimo è responsabile

dell’impiego dello stesso e unico interlocutore dell’Amministrazione. Qualora il progetto/iniziativa

preveda il coinvolgimento di altre associazioni in qualità di partner (co-proponenti) o enti associati /

affiliati, il proponente assume la qualità di “soggetto capofila”.

Il partner (co-proponente) agisce in partenariato con il capofila, sulla base di un rapporto con il

capofila assimilabile alla figura civilistica del mandato.

Il Ministero rimane estraneo ai rapporti giuridici instaurati dal proponente con i partner. Tuttavia

l’eventuale variazione delle attività previste in capo al partner o il coinvolgimento di nuovi o diversi

partner rispetto alla proposta approvata, deve essere preceduta da una apposita richiesta del capofila

debitamente motivata e specificamente autorizzata dal Ministero.

I soggetti associati o affiliati sono quelli che vantano un rapporto di effettiva affiliazione o

associazione con il soggetto proponente o con uno dei partner dell’iniziativa o progetto ammessi a

contributo. Il rapporto di affiliazione o di associazione deve essere opportunamente documentato e

precedere temporalmente il momento dell’esecuzione delle attività; il coinvolgimento di soggetti

affiliati o associati nello svolgimento delle attività progettuali, se non già esplicitato nella proposta

progettuale finanziata deve essere preventivamente approvato dal Ministero.

Partner e soggetti associati/affiliati percepiscono la propria quota di contributo tramite il capofila,

rendicontano le spese sostenute secondo il criterio dei costi reali, adeguatamente comprovati da

fatture, scontrini fiscali intestati all’acquirente o altri idonei giustificativi di spesa, secondo lo stesso

regime che regola i rapporti tra proponente e Ministero, salvo quanto previsto da eventuali

specifiche disposizioni in materia; presentano al capofila una nota di debito a questo intestata e

relativa alle attività espletate per la quota di propria competenza.

I criteri per il riconoscimento delle spese sostenute da partner e soggetti associati/affiliati sono i

medesimi applicabili per tipologia al capofila: ad esempio i costi del personale (interno ed esterno)

del soggetto partner effettivamente dedicato al progetto devono essere rendicontati secondo le

regole proprie delle voci di costo “personale interno” e “personale esterno” (vedi paragrafo 5 punti

5.1 e 5.2).

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese

2

In più rispetto a quanto previsto per i partner, i soggetti affiliati ed associati dovranno fornire, oltre

ai giustificativi di spesa, la previa dimostrazione del rapporto di affiliazione o associazione con il

capofila o con uno dei partner.

Il capofila è direttamente e interamente responsabile verso il Ministero della corretta e regolare

esecuzione delle attività dell’iniziativa o progetto, comprese quelle affidate a partner, affiliati ed

associati, dei quali garantisce il pieno rispetto delle presenti condizioni e regole di rendicontazione.

Tutte le associazioni coinvolte a vario titolo devono essere segnalate nelle relazioni semestrale/i e

finale; per ciascuna di esse va precisato il ruolo svolto nelle attività in corso di svolgimento.

§2. Monitoraggio delle iniziative e dei progetti

Ai fini del monitoraggio il proponente è tenuto a comunicare periodicamente informazioni sullo

stato del progetto. Tutte le comunicazioni (comunicazione di avvio attività, relazioni semestrali

sullo stato di avanzamento, relazione finale ecc.) devono essere inoltrate, a firma del legale

rappresentante del proponente e in formato pdf, attraverso la piattaforma informatica

www.direttiva383.it. Non è necessario che alla comunicazione tramite piattaforma segua la

trasmissione della nota in forma cartacea.

2.1 Comunicazione di avvio attività

A seguito della stipula della convenzione e comunque inderogabilmente, pena le revoca del

contributo (paragrafo 12.1 dell’Avviso), entro 15 giorni dal ricevimento della copia conforme della

convenzione sottoscritta da entrambe le parti, il proponente deve dare avvio alle attività progettuali

dandone comunicazione con apposita dichiarazione a firma del legale rappresentante, entro lo stesso

termine. Il predetto termine può essere eccezionalmente differito a seguito di preventiva e motivata

richiesta presentata dall’Associazione e di espressa autorizzazione della Direzione generale del

terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese.

2.2 Relazione e rendicontazione semestrale

Entro i 15 giorni successivi alla scadenza del primo semestre di attività, il proponente deve

trasmettere la seguente documentazione:

1. la relazione descrittiva delle attività realizzate durante il periodo di riferimento, redatta

secondo l’apposito Modello di relazione descrittiva (Modello A);

2. il prospetto riepilogativo delle attività progettuali realizzate (Modello B);

3. il prospetto di rendicontazione delle spese sostenute nel periodo di riferimento (Modello C );

4. l’elenco analitico dei documenti giustificativi di spesa redatto conformemente al piano

economico (Modello D).

Non dovrà essere invece trasmesso il Modello E (Diario di bordo del personale interno ed esterno),

che sarà esibito in sede di verifica amministrativo-contabile.

2.3 Casi particolari

In caso di iniziative o progetti di durata inferiore a 12 mesi, il proponente dovrà presentare la

documentazione di cui al paragrafo 2.2. entro i 15 giorni successivi alla scadenza della metà della

durata del progetto. Per progetti di durata superiore ai 12 mesi, le associazioni invieranno entro i 15

giorni successivi allo scadere del secondo semestre dall’avvio delle attività, una seconda relazione e

rendicontazione con le modalità previste per la prima relazione semestrale di cui al paragrafo 2.2.

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese

3

2.4 Comunicazione di fine attività

Il proponente deve comunicare tempestivamente, con lettera a firma del legale rappresentante, la

data della fine delle attività progettuali.

2.5 Relazione e rendicontazione finale

Entro i 30 giorni successivi alla data di conclusione dell’iniziativa o progetto il proponente deve

trasmettere la seguente documentazione:

1. la relazione finale descrittiva delle attività realizzate, da compilare secondo l’apposito

Modello di relazione descrittiva (modello A);

2. il prospetto riepilogativo delle attività progettuali (Modello B);

3. il prospetto di rendicontazione delle spese (Modello C);

4. l’elenco analitico dei documenti giustificativi delle spese sostenute redatto conformemente

al piano economico (Modello D);

5. una dichiarazione ai sensi del d.P.R. n.445/2000, rilasciata sotto la propria responsabilità

dal rappresentante legale, che attesti che le spese esposte nei rendiconti non sono state

oggetto di altri contributi pubblici né di altre richieste di rimborso per altre iniziative o

progetti in corso di svolgimento.

In caso di iniziativa o progetto realizzati in partenariato e/o con la partecipazione di soggetti affiliati

o associati, il rendiconto finale deve essere sottoscritto dal legale rappresentante dell’ente capofila,

che si assume la responsabilità di attestare la veridicità delle spese sostenute e dichiarate anche dalle

associazioni co-proponenti, affiliate, associate.

Tutti i modelli citati nei paragrafi che precedono sono allegati alle presenti regole e pubblicati sul

sito istituzionale del Ministero, www.lavoro.gov.it.

Tutta la documentazione contabile in originale dovrà essere custodita dall’ente presso la propria

sede legale per il periodo stabilito dalla normativa vigente in materia (10 anni).

2.6 Richieste di modifica

Qualora si evidenzi la necessità di apportare modifiche alle attività previste nella proposta

progettuale approvata, all’ambito territoriale o alla programmazione temporale delle stesse, il

proponente dovrà inviare con congruo anticipo all’Amministrazione tramite la citata piattaforma

www.direttiva383.it, una apposita richiesta di autorizzazione, puntualmente e adeguatamente

motivata. La modifica potrà essere posta in essere solo se esplicitamente autorizzata dal Ministero,

senza alcuna possibilità di silenzio - assenso. Il Ministero si riserva di non approvare modifiche che

a suo insindacabile giudizio alterino significativamente l’impianto e le finalità della proposta

progettuale ammessa a contributo o ne pregiudichino gli obiettivi o esiti finali.

Dovranno inoltre essere autorizzate esplicitamente le variazioni al piano economico (in aumento o

diminuzione) superiori al 20 % anche di una sola macrovoce (vedi a tale proposito il paragrafo 4

delle presenti regole).

2.7 Rinuncia al finanziamento concesso

Il proponente, in qualità di beneficiario del finanziamento, deve comunicare tempestivamente

l’eventuale impossibilità di proseguire nello svolgimento delle attività progettuali, accompagnando

la comunicazione con una richiesta di rinuncia al finanziamento concesso. In tal caso non potranno

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese

4

essere rimborsate le spese conseguenti alle eventuali attività avviate; conseguentemente dovrà

essere restituito per intero l’eventuale anticipo erogato.

2.8 Richiesta di sospensione delle attività progettuali

Qualora la corresponsione dell’anticipo da parte dell’Amministrazione non sia effettuata nei termini

di cui al paragrafo 13 dell’Avviso, il proponente cui non sia imputabile il ritardo e abbia già speso

interamente la propria quota di finanziamento, potrà avanzare, con istanza a firma del proprio legale

rappresentante, la richiesta di sospensione delle attività fino alla avvenuta liquidazione

dell’anticipo. La sospensione dovrà essere esplicitamente autorizzata dall’Amministrazione.

2.9 Richiesta di proroga

Le attività progettuali devono concludersi entro i mesi previsti dal diagramma di Gannt allegato alla

proposta approvata, decorrenti dal giorno di avvio attività comunicato.

Eventuali richieste di proroga, debitamente motivate, dovranno essere espressamente autorizzate

dall’Amministrazione, che deciderà in base alla documentazione prodotta a supporto della richiesta.

La proroga potrà essere concessa per una sola volta e per un periodo non superiore a 2 mesi rispetto

alla durata complessiva dell’iniziativa o progetto.

§ 3. Costi dell’iniziativa o progetto

3.1 Generalità

I proponenti, i partner e gli eventuali enti associati/affiliati devono dotarsi di contabilità separata

dedicata all’attività progettuale, ovvero di un’adeguata rappresentazione contabile dei costi relativi

all’iniziativa o progetto.

In via generale, la realizzazione delle attività progettuali non deve prevedere contributi di

partecipazione al progetto o altre somme a carico dei destinatari; in ogni caso i costi rendicontati

dovranno essere calcolati ed esposti deducendo dagli stessi ogni eventuale entrata derivante dalla

realizzazione delle attività .

Tutte le spese richieste a rimborso, a pena di inammissibilità, dovranno essere sostenute secondo

modalità conformi alla vigente legislazione in materia valutaria e di antiriciclaggio (d.lgs. n.

231/2007 e s.m.i.).

Inoltre, ai fini del rimborso, tutte le spese, al momento della verifica della rendicontazione,

dovranno essere giustificate da fatture quietanzate o da documenti contabili di valore

probatorio equivalente.

3.2 Costi ammessi

I costi dell’iniziativa o progetto per essere ammessi a rimborso devono:

1. essere strettamente connessi allo svolgimento delle attività indicate nella proposta

progettuale approvata;

2. essere imputati a costi effettivi;

3. essere documentati con giustificativi originali o documenti contabili aventi forza probatoria

equivalente, annullati e vidimati con inchiostro indelebile da apposita dicitura “Spesa

imputata all’iniziativa/progetto ..........., finanziata/o dal Ministero del lavoro e delle politiche

sociali ai sensi della legge 383/2000 – Annualità 2016”. I giustificativi di pagamento dei

soggetti partner, affiliati o associati, recanti la dicitura suddetta, qualora esibiti in copia

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese

5

dall’Associazione, dovranno essere provvisti di attestazione di conformità all’originale con

autocertificazione resa del legale rappresentante del soggetto partner, affiliato o associato ai

sensi del d.P.R. n. 445/2000);

4. essere registrati nella contabilità generale dell’ente e nella contabilità specifica

dell’iniziativa o progetto;

5. essere riferiti al periodo compreso tra la data di sottoscrizione della convenzione col

Ministero e la fine prevista dell’iniziativa o progetto, ad eccezione dei costi sostenuti per la

progettazione (che possono essere impegnati dalla data di pubblicazione dell’Avviso sul sito

istituzionale) e quelli riferibili alla redazione del rendiconto finale ed all’eventuale rinnovo

delle polizze fideiussorie (che possono essere sostenuti dopo la fine dell’iniziativa o

progetto);

6. rispettare i limiti percentuali indicati per le seguenti voci di costo del piano economico, in

conformità a quanto previsto dal paragrafo 6.3 dell’Avviso 2016:

L'IVA costituisce un costo ammissibile solo nel caso in cui non sia recuperabile dall’ente; a tale

scopo l’Associazione dovrà fornire apposita dichiarazione in sede di verifica amministrativo-

contabile.

3.3 Costi non ammessi

Sono costi non ammessi a rimborso quelli:

1. relativi ad attività promozionali dell’organizzazione proponente non direttamente connesse

all’iniziativa o al progetto per cui si chiede il contributo;

2. relativi all’acquisto di riviste, periodici e pubblicazioni di carattere istituzionale non

strettamente attinenti alle attività finanziate ai sensi dell’Avviso 2016;

3. di ristrutturazione o acquisto di immobili e loro pertinenze;

Voci di costo Percentuale iniziative lett. d) Percentuale progetti lett. f)

Spese di progettazione

massimo 5% del costo

complessivo dell’iniziativa

massimo 5% del costo

complessivo del progetto

Spese per attrezzature

massimo 35% del costo

complessivo dell’iniziativa

massimo 25% del costo

complessivo del progetto

Spese di personale (interno

ed esterno

dell’associazione),

comprese le spese per

viaggi e trasferte, al netto

delle spese di progettazione

massimo 70% del costo

complessivo dell’iniziativa

massimo 70% del costo

complessivo del progetto

Spese di viaggio

massimo 25% del costo

complessivo dell’iniziativa

massimo 25% del costo

complessivo del progetto

Affidamento di attività a

soggetti esterni delegati

massimo 30% del costo

complessivo dell’iniziativa

massimo 30% del costo

complessivo del progetto

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese

6

4. di acquisto e noleggio di autoveicoli e macchinari industriali e/o agricoli (sono fatti salvi i

casi di noleggi funzionali alla realizzazione delle attività di cui all’iniziativa o progetto

purché previsti nella proposta progettuale o successivamente specificamente autorizzati);

5. connessi all’organizzazione e/o partecipazione ad appuntamenti istituzionali delle

organizzazioni proponenti (ad esempio: Congresso nazionale, regionale o provinciale;

seminari e convegni; raduni etc.);

6. relativi a seminari e convegni non espressamente previsti nel formulario di presentazione

dell’iniziativa o progetto o non specificamente approvati dal Ministero;

7. appartenenti a tipologie comunque non strettamente finalizzate alla realizzazione

dell’iniziativa o del progetto finanziati;

8. relativi ad ammende, penali e spese per procedure giudiziarie che dovessero insorgere

durante la realizzazione dell’iniziativa/progetto;

9. relativi al pagamento di imposte e tasse (fanno eccezione le imposte dirette e i contributi

previdenziali e assistenziali su stipendi e compensi, che costituiscono spesa ammissibile se

effettivamente e definitivamente sostenuti in relazione alle attività finanziate).

§4. Variazioni del piano economico

All’interno del piano economico approvato, sempre nel limite dell’importo totale autorizzato,

sempre previa motivata comunicazione al Ministero, sono consentite variazioni secondo le seguenti

regole:

- all’interno della stessa macrovoce del piano economico, entro i limiti dell’importo

approvato per la stessa, senza alcun limite percentuale;

- tra le diverse macrovoci di costo del piano economico, in entrata e in uscita, nel limite del

20% delle singole macrovoci interessate.

Nel caso in cui le variazioni tra le diverse macrovoci di costo, sia in entrata che in uscita,

superino il 20% anche per una sola macrovoce, il legale rappresentante dovrà presentare richiesta

di autorizzazione debitamente motivata al Ministero; le variazioni superiori al 20% (sia in entrata

che in uscita) non autorizzate e quelle sotto il limite del 20% o interne ad una singola macrovoce

non comunicate non saranno riconosciute in sede di verifica amministrativo-contabile.

In ogni caso, le variazioni comunicate o proposte ai fini dell’autorizzazione dovranno essere

contenute entro i limiti percentuali indicati al precedente paragrafo 3.2.

Nel corso della realizzazione di ciascuna iniziativa o progetto non potranno essere richieste più di

due autorizzazioni per variazioni superiori al limite del 20% di ciascuna macrovoce di costo; anche

per la seconda variazione il limite del 20% deve essere calcolato sull’importo della macrovoce

come da piano economico originario. Qualunque richiesta di autorizzazione dovrà essere trasmessa

prima della chiusura della verifica amministrativo – contabile. Rientrano nel computo delle

variazioni sopra individuate anche quelle derivanti da una non corretta imputazione dei costi

rispetto alle voci e macrovoci del piano economico, rilevata dagli addetti alla verifica

amministrativo contabile.

§5. Spese relative alle risorse umane

5.1 Personale interno

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese

7

Per personale interno si intendono le persone fisiche titolari di rapporto di lavoro dipendente con

contratto a tempo indeterminato o determinato con l’associazione e/o i soggetti partner, affiliati o

associati.

Il personale interno può essere utilizzato con compiti amministrativi, di docenza in percorsi

formativi, nelle ricerche, nella progettazione, nel coordinamento delle attività e nelle varie attività

indicate nell’iniziativa o progetto.

In nessun caso il personale interno dell’associazione capofila può essere impegnato e rendicontato

quale personale esterno dei soggetti partner, affiliati o associati; analogamente, in nessun caso il

personale interno di uno dei soggetti partner, affiliati o associati può essere impegnato e

rendicontato quale personale esterno dell’associazione capofila o di altro soggetto partner, affiliato

o associato.

L’eventuale utilizzo di personale distaccato deve essere effettuato nel rispetto delle condizioni

previste dall’art. 30 del d.lgs. n. 276/03, della Circolare MLPS n. 3 del 15/1/2004 e n. 28 del

24/6/2005.

Ai fini della contabilizzazione della spesa relativa al personale interno che prende parte

all’iniziativa o progetto, compresi gli amministratori dell’Associazione capofila, dell’associazione

co-proponente e dei soggetti affiliati o associati, si deve fare riferimento al costo orario lordo del

dipendente rapportato all’effettivo numero di ore d’impiego del lavoratore nell’ambito

dell’iniziativa o progetto.

Il predetto costo interno deve essere determinato mediante apposito prospetto sottoscritto dal legale

rappresentante dell’Associazione o del soggetto partner, affiliato o associato datore di lavoro, nel

quale si dia evidenza:

1. del costo giornaliero lordo del dipendente, ottenuto suddividendo: la somma degli

emolumenti lordi annui fissi corrisposti al dipendente in base alla posizione organica nel

periodo progettuale, ivi compresi i contributi previdenziali annuali (a) e la quota di indennità

di fine rapporto (b) per il numero dei giorni lavorativi previsti dal contratto e dalla quota

IRAP ad esso riferita, in quanto dovuta;

2. del costo orario lordo del predetto dipendente, ottenuto suddividendo il costo giornaliero

determinato attraverso il calcolo di cui alla precedente lett. a) diviso per otto.

Qualora il sistema di contabilizzazione delle spese adottato dall’associazione non consenta la

determinazione del costo orario come sopra indicato, si può, eventualmente, fare riferimento al

trattamento economico mensile di cui al CCNL. Nel computo del costo orario deve essere

escluso ogni emolumento ad personam (indennità di trasferta, lavoro straordinario, assegni

familiari, emolumenti arretrati, premi, etc.).

5.1.1. Documentazione amministrativo-contabile da produrre per la rendicontazione del costo

del personale interno (condizioni di ammissibilità):

1. delibera relativa al conferimento dell’incarico o ordine di servizio (con l’indicazione delle

ore dedicate all’esecuzione dell’iniziativa o progetto);

2. nominativi dei dipendenti per i quali sono state sottoscritte polizze INAIL;

3. diario di bordo sottoscritto dal prestatore e controfirmato dal legale rappresentante

dell’Associazione dal quale sia possibile evincere, con riferimento a ciascuna lettera di

incarico/contratto, il giorno, l’orario, la sede di svolgimento delle attività, nonché il

contenuto delle attività espletate (Modello E);

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese

8

4. prospetto per il calcolo del “costo interno”;

5. busta paga e libro unico del lavoro;

6. documenti probatori del pagamento (quietanza, bonifico, assegno, etc.);

7. modelli DM10 ed altri documenti per i versamenti contributivi;

8. ricevute per le ritenute fiscali.

5.2 Personale esterno

Per personale esterno si intendono le persone fisiche non titolari di rapporto di lavoro con contratto

a tempo indeterminato o determinato con l’Associazione e per cui sia previsto un contratto o una

lettera di affidamento d’incarico. Ciascuna unità di personale esterno deve possedere idonea

qualificazione e titolo professionale e può essere impiegata nelle attività progettuali conformemente

alle vigenti disposizioni di legge .

Per il personale esterno è necessario che:

1. il suo utilizzo sia coerente con l’iniziativa o progetto presentato;

2. esista un contratto o una lettera di incarico controfirmata per accettazione in cui siano

esplicitati in dettaglio l'oggetto della prestazione richiesta (in stretta relazione con il progetto

finanziato), la durata della stessa ed il relativo compenso fissato in relazione alla tipologia

del rapporto concordato;

3. vengano presentate fatture o parcelle attestanti gli emolumenti pagati comprensivi di oneri

fiscali e previdenziali in base alla legge;

4. sia stato fornito dall'interessato un curriculum che comprovi esperienza professionale in

linea con l'incarico assegnato.

Rientrano nel personale esterno:

a) prestatori d’opera non soggetti a regime IVA: si tratta di prestazioni effettuate

occasionalmente da personale esterno non soggetto a regime IVA. In tal caso la parcella

deve riportare l’indicazione dei motivi di esclusione e i relativi riferimenti legislativi;

b) professionisti soggetti a regime IVA;

c) i collaboratori utilizzati con le tipologie contrattuali previste dalla normativa vigente.

Eventuali incarichi inerenti l’iniziativa o progetto possono essere conferiti altresì a personale

interno dell’Associazione capofila e delle associazioni co-proponenti, o agli amministratori, con o

senza poteri di rappresentanza a condizione che abbiano ad oggetto attività ulteriori e diverse da

quelle prestate e svolte in ragione del rapporto di lavoro dipendente e/o dell’incarico di

amministratore. In quest’ultima ipotesi l’ente deve fornire al Ministero copia conforme all’originale

- con dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà ai sensi del d.P.R. n.445/2000 - dell’atto

dell’organo statutariamente competente con cui viene loro conferito l’incarico inerente l’iniziativa o

progetto, specificando la durata e il relativo importo.

5.2.1. Documentazione amministrativo-contabile da produrre per la rendicontazione del costo

del personale esterno (condizioni di ammissibilità):

1. specifiche lettere di incarico/contratti sottoscritti dalle parti interessate contenenti:

a) durata della prestazione di lavoro;

b) contenuti strettamente correlati all’attività progettuale finanziata dal Ministero,

obiettivi ed eventualmente l’indicazione dei risultati della prestazione;

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9

c) caratteristiche del corrispettivo e criteri per la sua determinazione, tempi e modalità

di pagamento, disciplina dei rimborsi spese;

2. nel caso di incarichi attribuiti ad amministratori, delibera di approvazione del conferimento

dell’incarico da parte dell’organo competente;

3. curricula vitae individuali;

4. fatture, parcelle, ricevute con prospetto riepilogativo nel quale dovranno essere riportati: il

compenso erogato, le eventuali quote previdenziali obbligatorie, eventuale IVA e l’IRPEF;

5. documenti probatori del pagamento del corrispettivo (quietanza, bonifico, assegno, etc.),

nonché di tutti gli oneri fiscali, previdenziali ed assicurativi connessi.

6. diari di bordo sottoscritti dal prestatore e dal rappresentante legale dell’associazione dai

quali sia possibile evincere, con riferimento a ciascuna lettera di incarico/contratto, giorni di

impegno, sede di espletamento delle attività, contenuto delle attività espletate (Modello E).

5.3 Volontari

Come previsto dalla legge n. 266 del 1991 “legge quadro sul volontariato”, per attività di

volontariato s’intende quella prestata in modo personale, spontaneo e gratuito, tramite

l’organizzazione di cui il volontario fa parte, senza fini di lucro anche indiretto ed esclusivamente

per fini di solidarietà. In conformità con la previsione di cui all’articolo 2, comma 3, della

medesima legge n. 266 del 1991 ai sensi della quale “la qualità di volontario è incompatibile con

qualsiasi forma di rapporto di lavoro subordinato o autonomo e con ogni altro rapporto di contenuto

patrimoniale con l’organizzazione di cui fa parte”, non possono essere impiegati nelle attività

progettuali, in qualità di volontari, persone aventi un rapporto di lavoro subordinato o autonomo (ed

ogni altro rapporto di contenuto patrimoniale) con l’associazione capofila, coproponente e con i

soggetti affiliati o associati.

Fatto salvo quanto previsto per i rimborsi spese, l’attività del volontario non può essere retribuita in

alcun modo. Al volontario possono essere rimborsate dall’organizzazione di appartenenza soltanto

le spese effettivamente sostenute per l'attività prestata, entro limiti preventivamente stabiliti dalle

organizzazioni stesse ai sensi di quanto disposto dall’art. 2, comma 2, legge n. 266/1991.

Possono essere, inoltre, riconosciute le spese assicurative in quanto derivanti da obblighi di legge.

5.3.1. Documentazione amministrativo-contabile da produrre per la rendicontazione del costo

sostenuto per i volontari (condizioni di ammissibilità)

1. nominativi dei volontari che hanno preso parte alle attività del progetto o dell’iniziativa e

per i quali sono state sottoscritte polizze assicurative;

2. copia della polizza assicurativa e relativa quietanza con la ripartizione pro-quota del costo

addebitabile all’iniziativa/progetto;

3. prospetto delle missioni effettuate, con l'indicazione del nominativo, della destinazione,

della durata e dell'importo saldato;

4. lettera di incarico nella quale dovrà essere esplicitata l’azione progettuale di riferimento ed

il ruolo svolto nell’ambito della stessa;

5. fatture;

6. documenti probatori del pagamento (quietanza, bonifico, assegno, etc.).

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5.4. Destinatari

Per destinatari si intendono i soggetti a cui è diretta l’attività progettuale.

Per le attività di tipo formativo-corsuale è obbligatoria l’istituzione di un registro di presenza

dei destinatari delle stesse, vidimato a cura della Direzione territoriale del lavoro di riferimento o da

un pubblico ufficiale (Segretario comunale, notaio), contenente l’indicazione nel frontespizio del

titolo dell’iniziativa o progetto, la fonte normativa e l’annualità del finanziamento ministeriale.

Da detto registro deve essere possibile verificare:

1. le giornate e gli orari di presenza di ciascun partecipante, con i nominativi e le firme di

entrata e di uscita degli stessi;

2. gli argomenti trattati, sottoscritti dai docenti/relatori e dal responsabile dell’iniziativa o

progetto.

Il registro deve essere predisposto anche nel caso di attività formative con modalità “a distanza”, ivi

comprese le borse lavoro e i tirocini formativi (si rinvia per quanto riguarda la vidimazione, in tale

ultimo caso, alle disposizioni emanate dalle autorità regionali competenti). In tali casi la

partecipazione dei destinatari alle attività, la descrizione delle stesse ed i tempi (giornate ed orari) di

impegno devono essere attestati dal docente/relatore/tutor incaricato dello svolgimento dell’attività

e dal responsabile dell’iniziativa o progetto, ai sensi del d.P.R. n. 445/2000.

Nel caso di attività non assimilabili a quelle sopra descritte, ma che prevedono comunque azioni

dirette a destinatari, si ricorda che il personale interno ed esterno coinvolto deve redigere il diario di

bordo di cui al Modello E e predisporre un documento completo dell’elenco dei nominativi e della

sottoscrizione dei destinatari; nel caso ciò non fosse possibile per giustificati motivi organizzativi,

di tutela della privacy o nel caso di destinatari minori di età, è sufficiente l’indicazione della

provenienza dei destinatari, la tipologia, il numero totale e l’autocertificazione a firma del

responsabile delle attività svolte e del responsabile dell’iniziativa o progetto, che ne attestino il reale

svolgimento nel luogo e con le modalità previste.

Rientrano tra le spese ammissibili le spese di assicurazione dei destinatari derivanti da obblighi di

legge.

5.4.1. Documentazione amministrativo-contabile da produrre per la rendicontazione del costo

sostenuto per i destinatari (condizioni di ammissibilità):

1. fatture descrittive del servizio/fornitura collettiva;

2. documenti probatori del pagamento (quietanza, bonifico, assegno, etc.);

3. dichiarazione del legale rappresentante dell’associazione indicante i nominativi dei

destinatari del servizio/fornitura collettiva;

4. nominativi dei destinatari per i quali sono state sottoscritte le polizze;

5. copia della polizza assicurativa e relativa quietanza;

6. registro presenza.

§6. Acquisto di beni e servizi accessori e strumentali

Sia per l’acquisto di beni che per l’acquisto di servizi accessori e strumentali, in caso di spesa

complessivamente superiore a € 516,46, l’associazione deve documentarne l’economicità mediante

l’acquisizione, presso aziende specializzate, di tre preventivi dettagliati da produrre in sede di

verifica amministrativo-contabile della rendicontazione.

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Nel caso in cui un’unica fattura ricomprenda l’acquisto sia di beni che di servizi occorrerà operare

una corretta distinta imputazione. Nel caso ciò non sia possibile, l’intero importo della fattura potrà

essere inserito nella voce di costo prevalente (bene o servizio).

6.1 Acquisto di beni

Le spese per l’acquisto di beni devono essere inserite esclusivamente nell’apposita macro-voce

“Spese per attrezzature, materiale didattico e di consumo, beni strumentali”.

6.2 Acquisto servizi accessori e strumentali

In alcune macrovoci del Piano Economico è prevista la micro - voce “Acquisto servizi accessori o

strumentali”. Per acquisto di servizi si intende l’affidamento a soggetti giuridici esterni di singole

azioni/prestazioni/servizi aventi carattere meramente esecutivo, accessorio e strumentale. Non è da

intendersi come “servizio” la fornitura di gas, luce, telefono, acqua ecc.

Le spese per azioni collettive (esempio: noleggio autobus, servizio di catering, forniture di vitto per

persone in accoglienza) previste dall’iniziativa o progetto sono da considerare come acquisto di

servizi. La relativa documentazione giustificativa deve essere intestata direttamente al soggetto

(associazione capofila, partner, affiliato o associato) che realizza l’attività, riportare gli estremi

dell’iniziativa o progetto ed indicare espressamente – attraverso dichiarazione del rappresentante

legale - i nominativi dei partecipanti e la specifica attività dagli stessi svolta.

In caso di convegni, seminari, eventi di presentazione delle iniziative progettuali, la previsione di un

buffet o comunque di un pasto per gli intervenuti è ammissibile solo in caso di lavori che si

protraggano anche nelle ore pomeridiane. La spesa ammissibile non può superare i 15 euro a

persona iva inclusa, e solo nel caso in cui sia documentata la presenza dei partecipanti con la

registrazione degli stessi all’inizio dell’evento.

§7. Affidamento a soggetti esterni delegati

Per delega di attività si intende l’affidamento, a titolo oneroso, a soggetti giuridici terzi diversi dal

capofila, dai co-proponenti e dai soggetti ad essi affiliati o associati di attività costituite da una

pluralità di azioni/prestazioni/servizi organizzati e coordinati, aventi una relazione sostanziale con

le finalità e gli obiettivi previsti dall’iniziativa o progetto e che costituiscono elemento fondante

della loro valutazione.

L’affidamento a soggetti esterni delegati deve rispettare le seguenti condizioni:

1. l’affidamento di cui trattasi può essere conferito solamente dal proponente/capofila. Esso è

responsabile a tutti gli effetti nei confronti dell’Amministrazione del corretto svolgimento

delle attività delegate, come di quelle svolte direttamente o attraverso i soggetti partner,

associati e affiliati;

2. il proponente non può delegare completamente l’attività finanziata a soggetti giuridici

esterni (enti, società etc..);

3. le attività di direzione, coordinamento e amministrazione non possono essere oggetto di

affidamento a soggetti giuridici esterni;

4. i soggetti terzi delegati o affidatari devono essere individuati con un sistema trasparente di

selezione tra almeno tre preventivi (da esibirsi in sede di verifica amministrativo-contabile)

ai fini della scelta dell’offerta più conveniente;

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12

5. gli elementi caratterizzanti la delega devono essere dettagliatamente descritti e motivati nel

formulario di presentazione dell’iniziativa o progetto ed il costo riportato nell’apposita voce

del piano economico.

A seguito dell’individuazione del soggetto delegato, il proponente è tenuto a trasmettere al

Ministero copia del contratto o della lettera di affidamento dell’incarico, contenente la natura della

prestazione, la durata e il corrispettivo; deve inoltre acquisire la visura camerale del delegato per

accertare lo stato dell’impresa (informazioni patrimoniali, sedi, procedure concorsuali e di

scioglimento, soci e titolari di altre cariche, ecc.). Il Ministero si riserva la facoltà di acquisire tale

visura camerale, che sarà comunque esibita nel corso della verifica amministrativo-contabile.

Oltre alle deleghe già esplicitate nel piano economico e nel formulario di presentazione

dell’iniziative o progetto, l’associazione può richiedere, in casi eccezionali da motivarsi in maniera

dettagliata e puntuale, autorizzazioni ulteriori in corso d’opera, corredando la domanda di idonea

documentazione concernente i termini e le condizioni contrattuali (natura della prestazione, durata,

corrispettivo, fase progettuale coinvolta).

Il costo previsto per l’affidamento a soggetti esterni delegati non può superare il limite del 30% del

costo complessivo dell’iniziativa o progetto (v. paragrafo 3.2). Si ricorda che concorrono al

raggiungimento di tale limite anche le spese sostenute per affidare a soggetti esterni delegati, in

tutto o in parte, le attività di progettazione..

Non costituiscono affidamento a soggetti esterni delegati:

a) lo svolgimento di una quota delle attività da parte di un soggetto partner, affiliato o

associato;

b) l’affidamento di incarichi professionali a persone fisiche e/o a studi associati operanti

salvaguardando i principi della responsabilità professionale e deontologica in capo al

professionista (la fattispecie costituisce una ipotesi di acquisto di servizi)

c) l’affidamento di incarico a persona fisica titolare di un’impresa individuale, se per lo

svolgimento dell’incarico (es. docenza) non si ricorre all’utilizzo della struttura e dei beni

organizzati che costituiscono l’azienda stessa. In tal caso la prestazione sarà considerata

effettuata da personale esterno.

7.1. Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica:

1. almeno tre preventivi analitici e dettagliati acquisiti antecedentemente all’inizio delle

attività/servizio per gli affidamenti superiori a € 516,46;

2. contratto o lettera di affidamento di incarico;

3. visura camerale delle società affidatarie delle attività;

4. fattura;

5. documenti probatori del pagamento (quietanza, bonifico, assegno, etc.);

6. elenco riepilogativo dell’eventuale materiale prodotto e/o utilizzato, specificando le attività

di riferimento;

7. copia di tutto il materiale prodotto con l’obbligo della menzione del finanziamento

ministeriale.

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13

§8. Predisposizione della rendicontazione finale: indicazioni generali

La predisposizione del rendiconto deve seguire la struttura del piano economico che l’associazione

ha allegato all’iniziativa o progetto finanziato, di cui è parte integrante e sostanziale e che è stato

approvato dal Ministero.

La rendicontazione deve riguardare l’intero importo del progetto, comprendente anche la quota di

finanziamento privato a carico del proponente e/o dei partner (pari al 20%). L’effettiva esistenza

delle spese a carico del cofinanziamento deve quindi essere dimostrata con le stesse modalità

previste per le spese finanziate dall’Amministrazione.

Nei prospetti di rendicontazione (Modelli C e D) non possono essere inseriti costi per un importo

superiore a quello complessivo approvato per l’iniziativa/progetto.

§9. Articolazione del rendiconto

Le seguenti indicazioni ripercorrono l’articolazione del piano economico che è suddiviso in otto

macrovoci, alcune delle quali ripartite in più voci di spesa:

9.1. Spese di progettazione e redazione dell’iniziativa o progetto

Rientrano in questa macrovoce le spese sostenute per la redazione e compilazione del progetto o

dell’iniziativa presentati a finanziamento. Sono ammesse a rendicontazione le spese per incarichi di

progettazione successivi alla pubblicazione dell’Avviso sul sito istituzionale del Ministero del

lavoro e delle politiche sociali.

L’attività di progettazione, ai fini del riconoscimento delle spese, deve rendersi visibile e

verificabile ed essere opportunamente documentata.

In caso di affidamento della progettazione a soggetti giuridici esterni, tale spesa dovrà essere

rendicontata nella macrovoce di costo “Affidamento a soggetti esterni delegati” (vedi paragrafo 7).

Le attività di progettazione da rendicontare in questa voce di costo possono essere affidate a:

a) professionisti o lavoratori autonomi occasionali (vedi personale esterno);

b) personale interno direttamente subordinato.

I costi di progettazione non devono superare il 5% del costo complessivo della proposta progettuale.

Nel caso in cui la progettazione sia realizzata direttamente dall’associazione con proprio personale

interno o esterno tale quota percentuale non si somma gli altri costi di risorse umane (per i quali è

posto il limite del 70%). In caso di affidamento della progettazione a soggetti esterni delegati, il

relativo costo, oltre a non poter superare, eventualmente sommata ai costi delle attività affidate al

personale di cui alle lettere a) e b), il 5% del costo complessivo della proposta, concorre invece al

raggiungimento del limite del 30% previsto per le attività affidate a soggetti esterni delegati.

9.1.1.Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica:

Per la documentazione si rimanda ai paragrafi 5.1 e 5.2, e dovrà essere integrata con:

a) eventuali verbali delle riunioni di lavoro sottoscritti da tutti i partecipanti con le rispettive

funzioni.

9.2 Attività promozionali

Le attività in esame comprendono le azioni intraprese per promuovere l’iniziativa o il progetto e le

ulteriori attività promozionali espressamente previste quali: l’organizzazione di seminari/incontri; la

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partecipazione a convegni; la produzione e diffusione di pubblicazioni, stampe, manifesti, brochure,

pieghevoli, etc…

I costi per attività promozionali possono comprendere incarichi affidati a professionisti o lavoratori

autonomi occasionali (vedi “personale esterno” e/o “personale interno”).

Possono riferirsi anche a servizi (eventi di presentazione e pubblicizzazione delle attività,

produzione di materiale pubblicitario) resi da aziende specializzate che rilasceranno fatture con la

descrizione del servizio reso.

In caso di eventi di presentazione delle iniziative progettuali, in caso di buffet o simili si rimanda al

paragrafo 6.2.

L’associazione ha l’obbligo di citare chiaramente in ogni materiale approntato per la realizzazione

dell’iniziativa o del progetto la circostanza che è stata/o finanziata/o dal Ministero con indicazione

specifica del titolo del progetto e della annualità: “Iniziativa o Progetto (inserire il titolo)

finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali ai sensi della legge n. 383/2000, art.

12, comma 3, lett d) o f) –Avviso 2016”.

L’utilizzo e/o la pubblicazione del logo ministeriale devono essere preventivamente autorizzati dal

Ministero, su istanza a firma del rappresentante legale dell’associazione, corredata delle bozze dei

materiali sui quali si intende apporre lo stesso logo, da inoltrare in tempo utile al Ministero per un

esame ed eventuali richieste di modifica prima della stampa.

9.2.1.Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica:

Per la documentazione si rimanda ai paragrafi 5.1 e 5.2 e dovrà essere integrata con:

a) elenco riepilogativo del materiale prodotto e/o utilizzato, specificando le attività di

riferimento;

b) copia di tutto il materiale prodotto con l’eventuale apposizione del logo ministeriale e

l’obbligo della menzione del finanziamento ministeriale;

c) fatture/scontrini fiscali (sulla base di quanto disposto dall’art. 3 del d.P.R. 21/12/1996 n.

696);

d) documenti probatori del pagamento (quietanza, bonifico, assegno, etc.);

e) per le spese complessivamente superiori ad € 516,46: almeno tre preventivi analitici e

dettagliati acquisiti antecedentemente all’inizio delle attività/servizio;

f) eventuale dichiarazione di originalità a firma degli autori, in caso di realizzazione di testi

o pubblicazioni.

9.3 Spese di funzionamento e gestione

La macrovoce comprende sia le spese sostenute per la realizzazione delle attività progettuali sia

quelle relative alla funzionalità delle strutture dell’associazione, del soggetto partner, affiliato o

associato, nella misura in cui tali strutture siano utilizzate per lo svolgimento delle attività oggetto

di finanziamento.

Le spese di funzionamento e gestione possono comprendere: incarichi affidati a professionisti o

lavoratori autonomi occasionali, personale interno, acquisto di servizi accessori o strumentali, altro

(affitto locali, telefono, luce, etc).

Nel caso in cui le spese sostenute siano riconducibili alle attività generali dell’Associazione

(c.d. costi indiretti), le stesse devono essere determinate secondo un metodo equo e corretto,

debitamente giustificato, riconducibile all’iniziativa o progetto in modo proporzionato e

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15

saranno pertanto valutate ed ammesse in quota-parte, considerando l’incidenza percentuale

dei costi riferiti all’iniziativa o progetto rispetto alle aree/locali occupati, ai tempi di utilizzo,

ecc. fino ad un massimo del 20% della spesa.

Possono essere ricondotte alla categoria in questione le spese relative alle sedi dell’associazione o

del soggetto partner, affiliato o associato, utilizzate nella realizzazione dell’iniziativa o progetto,

nonché quelle per la locazione di beni, spese condominiali, pulizie, utenze in genere, da inserire

nell’apposita micro voce “altro”. Non possono essere inserite, in quanto non ammissibili, le spese

relative ai tributi (v. paragrafo 3.2). Per la documentazione relativa al personale e all’acquisto di

servizi si rimanda ai paragrafi 5 e 6.

9.3.1 Utilizzo beni immobili

Qualora vengano utilizzati beni immobili di proprietà si riconosce la quota di utilizzo del bene

rapportandola al periodo e alla superficie di effettivo utilizzo mediante un computo pro-quota.

L’indicazione del Ministero è di fare riferimento ai coefficienti previsti dal D.M. 31/12/1988 del

Ministero delle Finanze. La relativa quota riconoscibile viene calcolata secondo la seguente

formula:

(valore d'acquisto X tasso d'ammortamento X ore d'utilizzo nel progetto)

___________________________________________________________ = quota parte

2080 (ore annue convenzionali)

Es. di calcolo per immobile del valore di 300.000 euro utilizzato per un’ora al giorno per 5 giorni la

settimana:

(300.000 x 0,05 x 240) / 2080 = 1.730,76 euro l’anno

Qualora venga utilizzato un bene immobile in locazione, sarà riconoscibile una quota proporzionale

alla superficie dei locali utilizzati e alle giornate di effettivo utilizzo dell’immobile.

9.3.1.1. Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica:

a) contratto di acquisto, contratto di comodato d'uso o di locazione registrato con l'indicazione

del canone iniziale e successivi aggiornamenti, tutti regolarmente registrati;

b) eventuale contratto del servizio di pulizia, di vigilanza locali e relativi aggiornamenti;

c) prospetto dettagliato delle giornate/periodi di effettivo utilizzo dell’immobile (o quote di

esso) destinato alle attività progettuali o dell’iniziativa, sottoscritto dal legale rappresentante

dell’Associazione;

b) criterio di ripartizione adottato per l’imputazione delle spese indirette;

c) singole fatture;

d) documenti probatori del pagamento (quietanza, bonifico, assegno, etc.).

e) dichiarazione ai sensi del d.P.R. n.445/2000 concernente l’utilizzo effettivo dei beni

necessario per lo svolgimento delle attività e attestante che le spese relative non hanno

goduto di altri finanziamenti di natura pubblica.

Per la documentazione relativa al personale e all’acquisto di servizi si rimanda ai paragrafi 5 e 6.

9.3.2 Illuminazione, riscaldamento e condizionamento

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Le spese di funzionamento per l’utilizzo delle utenze di acqua, luce, riscaldamento e/o

condizionamento sono riconoscibili nei limiti di utilizzo funzionale al progetto e previa produzione

dei giustificativi. Gli importi da imputare devono essere determinati in modo proporzionale, in

relazione alla durata dell’iniziativa o progetto, alla superficie dei locali utilizzati, al numero degli

utilizzatori e dei destinatari delle attività e devono essere rendicontati con un prospetto esplicativo

delle modalità di imputazione nel caso in cui le utenze siano utilizzate anche per altre attività non

riguardanti l’iniziativa o progetto finanziato.

9.3.2.1. Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica:

a) prospetto delle fatture di pagamento;

b) criterio di ripartizione adottato per l’imputazione delle spese indirette;

c) singole fatture;

d) documenti probatori del pagamento (quietanza, bonifico, assegno, etc.).

e) dichiarazione ai sensi del d.P.R. n.445/2000 concernente l’utilizzo effettivo dei beni

necessario per lo svolgimento delle attività e attestante che le spese relative non hanno

goduto di altri finanziamenti di natura pubblica.

9.3.3 Posta, telefono e collegamenti telematici

Per quanto concerne le spese postali, sono riconoscibili, per il periodo ed in relazione alle attività

progettuali, spese per raccomandate, assicurate, telegrammi, vaglia telegrafici, pacchi, servizi di

corriere espresso.

Analogo criterio vale per le spese telefoniche e di collegamento telematico.

In caso di contemporaneo svolgimento di più attività, la spesa deve essere ripartita in modo

proporzionale secondo un metodo equo e corretto debitamente giustificato (esempio: per le spese

telefoniche si può fare riferimento ai tabulati telefonici o all’uso di numeri telefonici dedicati).

Non sono riconosciute le spese per l’acquisto di telefoni cellulari. In via eccezionale possono essere

imputate all’iniziativa o progetto le voci di costo per le ricariche telefoniche sostenute dal

proponente o da un soggetto partner (in nessun caso da un soggetto affiliato o associato) solo

qualora:

a) l’utenza mobile risulti intestata proponente o al partner;

b) sia presente una dichiarazione del rappresentante legale del proponente o del partner

dalla quale si evinca l’utilizzo esclusivo del cellulare per l’attività progettuale;

c) il documento di spesa sia corredato dal tabulato rilasciato dal gestore relativo alle

telefonate effettuate.

9.3.3.1. Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica:

a) prospetto riepilogativo analitico delle ricevute imputate suddiviso in sottovoci

(posta, valori bollati, telefono);

b) criterio di ripartizione adottato per l’imputazione delle spese indirette;

c) contratto relativo all’utenza telefonica;

d) documenti probatori del pagamento (quietanza, bonifico, assegno, etc.);

e) tabulati telefonici;

f) dichiarazione del rappresentante legale nei termini anzidetti.

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g) dichiarazione ai sensi del d.P.R. n.445/2000 concernente l’utilizzo effettivo dei

beni necessario per lo svolgimento delle attività e attestante che le spese relative

non hanno goduto di altri finanziamenti di natura pubblica.

9.4. Affidamento a soggetti esterni delegati

Si rinvia al paragrafo 7.

9.5. Spese di viaggio vitto e alloggio

9.5.1 Personale (interno/esterno)

Le spese di viaggio, vitto e alloggio del personale interno ed esterno devono essere documentate da

incarichi scritti dal rappresentante legale dell’Associazione o del soggetto partner, affiliato o

associato datore di lavoro.

Dette spese devono essere definite e liquidate secondo criteri di rimborso a piè di lista, comunque in

misura non superiore alla regolamentazione contenuta nei C.C.N.L. o di livello aziendale, nel

rispetto delle relative fasce di competenza. In mancanza di tale regolamentazione il trattamento

applicato per i pasti è di euro 30 per un pasto e euro 60 per due pasti; per gli alberghi sono

ammissibili le sistemazioni fino ad un massimo di 4 stelle.

Sono riconoscibili le spese per l’utilizzo dei mezzi pubblici.

L’utilizzo di mezzi privati, l’uso del taxi o il noleggio di autovetture, devono essere motivate dal

richiedente e autorizzate dal rappresentante legale dell’Ente beneficiario con apposita lettera di

incarico da produrre in sede di verifica amministrativo contabile; le relative spese sono ammissibili

solo nel caso in cui il ricorso ai mezzi pubblici risulti effettivamente inconciliabile ed

eccessivamente gravoso rispetto alle esigenze, alla tempistica, all’articolazione delle attività

progettuali e alle caratteristiche soggettive del personale interessato (es. persone diversamente abili

o con gravi problemi di deambulazione, trasferimenti obbligati in orari non coincidenti con mezzi

pubblici). Analogamente il rappresentante legale dell’ente beneficiario dovrà autorizzare

specificamente, in caso di soggetti diversamente abili che necessitino di un eventuale

accompagnatore, il ricorso a quest’ultimo, ai fini del riconoscimento delle relative spese.

Il rimborso del mezzo proprio è effettuato osservando il seguente criterio: rimborso di 1/5 del costo

medio della benzina riferito al periodo di effettuazione della trasferta e per il totale dei chilometri

percorsi (in analogia alla procedura prevista per i pubblici dipendenti).

La spesa per l’uso del mezzo aereo, imposto da particolari esigenze operative derivanti dalle

tipologie di attività previste dall’iniziativa o progetto, consentito solo per distanze non inferiori ai

500 km, deve essere preventivamente autorizzato dal rappresentante legale e comprovato mediante

presentazione delle carte di imbarco.

Nel caso in cui il servizio di vitto e alloggio sia reso all’interno di strutture di proprietà

dell’Associazione capofila, coproponente, affiliata o associata, possono essere rimborsati i seguenti

costi:

1. fino ad un massimo di € 30,00 a persona nel caso di solo pernottamento;

2. fino ad un massimo di € 35,00 a persona nel caso di mezza pensione;

3. fino ad un massimo di € 40,00 a persona nel caso di pensione completa.

9.5.1.1. Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica:

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese

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a) prospetto delle missioni con l'indicazione della data, del nominativo, della destinazione,

della diaria e dell'importo saldato;

b) lettera di incarico nella quale deve essere esplicitata l’azione progettuale di riferimento

ed il ruolo svolto;

c) note di autorizzazione ad eventuali accompagnatori di soggetti diversamente abili;

d) prospetto relativo ai versamenti IRPEF, ove previsti;

e) fatture intestate al fruitore del servizio di vitto e alloggio;

f) prospetto delle giornate di permanenza;

g) ricevute e scontrini intestati al fruitore del servizio o del committente di vitto e alloggio,

con indicazione degli elementi e nel rispetto delle regole previste dall’art. 3 del d.P.R.

21.12.1996 n. 696;

h) biglietti di viaggio e scontrini autostradali, anche sotto forma di ricevute nel caso in cui

il titolo di viaggio sia acquisito per via elettronica;

i) documenti probatori del pagamento (quietanza, bonifico, assegno, etc.);

j) dichiarazione del rappresentante legale, nei termini anzidetti, per le spese sostenute

riguardanti “azioni collettive”.

9.5.2 Spese per i volontari

Qualora le attività progettuali siano svolte da personale volontario, possono essere ammesse a

rimborso solo le spese di viaggio, vitto ed alloggio che risultano strettamente correlate all’iniziativa

o progetto e devono essere autorizzate dal rappresentante legale dell’Associazione o del soggetto

partner, affiliato o associato.

Il rimborso avviene a piè di lista ed il costo è riconoscibile dietro presentazione di documenti

giustificativi analoghi a quelli già indicati per il personale (paragrafo 9.5.1.) e comprovanti la spesa

sostenuta dal volontario nell'espletamento dell’azione progettuale di riferimento.

9.5.2.1.Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica:

a) elenco volontari;

b) prospetto delle giornate di permanenza;

c) lettera di incarico nella quale deve essere esplicitata l’azione progettuale di riferimento

ed il ruolo svolto;

d) fatture, ricevute e scontrini intestati al fruitore del servizio o del committente di vitto e

alloggio, con indicazione degli elementi e nel rispetto delle regole previste dall’art. 3 del

d.P.R. 21.12.1996 n. 696;

e) biglietti di viaggio e scontrini autostradali, anche sotto forma di ricevute nel caso in cui

il titolo di viaggio sia acquisito per via elettronica;

f) biglietti di viaggio, anche sotto forma di ricevute nel caso in cui il titolo di viaggio sia

acquisito per via elettronica;

g) documenti probatori del pagamento (quietanza, bonifico, assegno, etc.);

9.5.3 Destinatari

Per le spese viaggio vitto e alloggio dei destinatari valgono le stesse regole previste per il personale

(paragrafo 9.5.1.).

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese

19

9.5.3.1.Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica:

a) elenco destinatari;

b) prospetto delle giornate di permanenza;

c) note di autorizzazione ad eventuali accompagnatori di soggetti diversamente abili;

d) fatture, ricevute e scontrini intestati al fruitore del servizio o del committente di vitto e

alloggio, con indicazione degli elementi e nel rispetto delle regole previste dall’art. 3 del

d.P.R. 21.12.1996 n. 696;

e) biglietti di viaggio e scontrini autostradali, anche sotto forma di ricevute nel caso in cui il

titolo di viaggio sia acquisito per via elettronica;

f) biglietti di viaggio, anche sotto forma di ricevute nel caso in cui il titolo di viaggio sia

acquisito per via elettronica;

g) documenti probatori del pagamento (quietanza, bonifico, assegno, etc.);

h) registri di presenza (nei casi previsti);

9.6 Spese per attrezzature, materiale didattico e di consumo, beni strumentali

Entrano a far parte di questa macrovoce le spese relative a pubblicazioni non aventi carattere

promozionale, attrezzature didattiche, materiale informatico e qualunque altro bene strumentale

necessario alla realizzazione dell’iniziativa o progetto.

I beni non possono essere stati oggetto di ulteriori finanziamenti pubblici. Nel caso in cui tali beni

siano stati finanziati con risorse pubbliche solo in parte, si può riconoscere esclusivamente la spesa

residuale, non imputata su altro finanziamento pubblico.

Il materiale utilizzato può essere:

1) noleggiato: in questo caso le spese riconoscibili riguardano le quote relative ai periodi di

effettivo utilizzo riferibili al progetto;

2) acquistato: in questo caso, per beni il cui costo di acquisto è superiore a € 516,46 potrà

essere utilizzato come valore di riferimento il 30% dell’importo risultante da fattura,

comprensivo di IVA, in misura proporzionata ai mesi di effettivo utilizzo del bene, in

relazione alla specifica attività progettuale. La relativa quota riconoscibile viene calcolata

secondo la seguente formula:

Costo d’acquisto x 30 mesi di effettivo utilizzo

__________________ x ___________________________

100 durata complessiva del progetto

3) già in proprietà: in questo caso è riconoscibile la quota parte di ammortamento, relativa

all’effettivo utilizzo del bene, commisurato alla durata dell’iniziativa o progetto; deve essere

quindi dimostrato l’acquisto del bene tramite fattura o ricevuta fiscale o scontrino fiscale.

Relativamente ai pc o altri dispositivi informatici portatili (tablet ecc) , l’ammissibilità del costo,

nei termini sopra specificati e rapportati al periodo di utilizzo, è subordinata alla produzione di una

specifica dichiarazione, a firma dell’utilizzatore e controfirmata dal legale rappresentante

dell’associazione (anche qualora si tratti dispositivi informatici noleggiati, acquistati o già in

proprietà di soggetti partner, affiliati o associati) con la quale se ne attesti l’effettiva ed esclusiva

utilizzazione per le attività progettuali.

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Sono ammessi i costi della sola manutenzione ordinaria in quota parte in riferimento al periodo di

svolgimento delle attività progettuali.

Per il materiale didattico o altro materiale consegnato ai destinatari dell’iniziativa o progetto,

l’associazione o il soggetto partner, affiliato o associato che realizza l’attività deve acquisire

ricevuta sottoscritta dal destinatario.

9.6.1. Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica:

a) prospetto del materiale consegnato ai partecipanti all’attività progettuale, con ricevute di

consegna sottoscritte dagli stessi;

b) autocertificazione resa dal legale rappresentante ai sensi del d.P.R. n. 445/00 attestante che

le attrezzature utilizzate nell’iniziativa/progetto non hanno già usufruito di contributi

pubblici;

c) dichiarazione di impegno del legale rappresentante relativa al fatto che le attrezzature

acquisite in proprietà rimarranno destinate, conformemente al loro uso, per almeno cinque

anni dal momento dell’acquisizione;

d) fatture/scontrini fiscali (sulla base di quanto disposto dall’art. 3 del d.P.R. 21/12/1996 n.

696);

e) documenti probatori del pagamento (quietanza, bonifico, assegno, etc.);

f) per il materiale a noleggio, fattura o ricevuta di pagamento delle quote relative ai periodi di

effettivo riferibili al progetto;

g) almeno tre preventivi dettagliati, acquisiti presso aziende specializzate, in caso di acquisto di

beni con una spesa complessiva di importo superiore ad € 516,46;

h) criterio di attribuzione della spesa all’iniziativa/progetto.

9.7 Spese per fideiussione

Fanno parte di questa macrovoce i costi delle polizze fideiussorie, che l’associazione ha l’obbligo di

stipulare nel caso in cui richieda l’anticipo dell’80% del contributo ministeriale complessivamente

concesso all’iniziativa o progetto, secondo quanto previsto dall’Avviso 2016. Sono ammissibili

anche le spese sostenute per l’autentica della firma del soggetto che impegna l’ente garante.

9.7.1. Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica:

a) contratti di fideiussione;

b) quietanza pagamento premi;

c) giustificativo di spesa per l’autentica della firma.

9.8 Spese per “Altre voci di costo” (da specificare in modo dettagliato e riconoscibili soltanto

in quanto già previste nel piano economico)

Fanno parte di questa macrovoce tutte le spese non riconducibili alle altre macrovoci presenti nel

piano economico, purché attinenti alle attività progettuali, specificate in modo dettagliato e

sostenute e rendicontate in conformità ai criteri previsti per le precedenti voci di costo.

Possono essere inserite all’interno di questa voce (a titolo non esaustivo), le spese di assicurazione

del personale volontario, in proporzione ai volontari effettivamente impiegati nell’iniziativa o

progetto e in favore degli eventuali destinatari/utenti dell’iniziativa o progetto.

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Sommario Iniziative e progetti finanziati ai sensi dell’art. 12, comma 3, lett. d) ed f) della legge 7 dicembre 2000 n. 383

- Annualità 2016 - Condizioni di attuazione e regole di rendicontazione. ........................................................ 1

Premessa........................................................................................................................................... 1

§1. Tipologia dei soggetti proponenti e attuatori ............................................................................ 1

§2. Monitoraggio delle iniziative e dei progetti .............................................................................. 2

2.1 Comunicazione di avvio attività .......................................................................................................... 2

2.2 Relazione e rendicontazione semestrale .............................................................................................. 2

2.3 Casi particolari ..................................................................................................................................... 2

2.4 Comunicazione di fine attività ............................................................................................................. 3

2.5 Relazione e rendicontazione finale ...................................................................................................... 3

2.6 Richieste di modifica ........................................................................................................................... 3

2.7 Rinuncia al finanziamento concesso .................................................................................................... 3

2.8 Richiesta di sospensione delle attività progettuali ............................................................................... 4

2.9 Richiesta di proroga ............................................................................................................................. 4

§ 3. Costi dell’iniziativa o progetto .................................................................................................. 4

3.1 Generalità ............................................................................................................................................ 4

3.2 Costi ammessi ...................................................................................................................................... 4

3.3 Costi non ammessi ............................................................................................................................... 5

§4. Variazioni del piano economico ................................................................................................ 6

§5. Spese relative alle risorse umane ............................................................................................... 6

5.1 Personale interno ................................................................................................................................. 6

5.1.1. Documentazione amministrativo-contabile da produrre per la rendicontazione del costo del

personale interno (condizioni di ammissibilità): ....................................................................................... 7

5.2 Personale esterno ................................................................................................................................. 8

5.2.1. Documentazione amministrativo-contabile da produrre per la rendicontazione del costo del

personale esterno (condizioni di ammissibilità): ....................................................................................... 8

5.3 Volontari .............................................................................................................................................. 9

5.3.1. Documentazione amministrativo-contabile da produrre per la rendicontazione del costo sostenuto

per i volontari (condizioni di ammissibilità) ............................................................................................. 9

5.4. Destinatari ......................................................................................................................................... 10

5.4.1. Documentazione amministrativo-contabile da produrre per la rendicontazione del costo sostenuto

per i destinatari (condizioni di ammissibilità): ........................................................................................ 10

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese

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§6. Acquisto di beni e servizi accessori e strumentali ................................................................... 10

6.1 Acquisto di beni ................................................................................................................................. 11

6.2 Acquisto servizi accessori e strumentali ............................................................................................ 11

§7. Affidamento a soggetti esterni delegati ................................................................................... 11

7.1. Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica: .................................... 12

§8. Predisposizione della rendicontazione finale: indicazioni generali ......................................... 13

§9. Articolazione del rendiconto .................................................................................................... 13

9.1. Spese di progettazione e redazione dell’iniziativa o progetto .......................................................... 13

9.1.1.Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica: .................................. 13

9.2 Attività promozionali ......................................................................................................................... 13

9.2.1.Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica: .................................. 14

9.3 Spese di funzionamento e gestione .................................................................................................... 14

9.3.1 Utilizzo beni immobili .................................................................................................................... 15

9.3.1.1. Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica: .............................. 15

9.3.2 Illuminazione, riscaldamento e condizionamento .......................................................................... 15

9.3.2.1. Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica: .............................. 16

9.3.3 Posta, telefono e collegamenti telematici ....................................................................................... 16

9.3.3.1. Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica: .............................. 16

9.4. Affidamento a soggetti esterni delegati ............................................................................................ 17

9.5. Spese di viaggio vitto e alloggio ....................................................................................................... 17

9.5.1 Personale (interno/esterno) ............................................................................................................. 17

9.5.1.1. Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica: .............................. 17

9.5.2 Spese per i volontari ...................................................................................................................... 18

9.5.2.1.Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica: ............................... 18

9.5.3 Destinatari ....................................................................................................................................... 18

9.5.3.1.Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica: ............................... 19

9.6 Spese per attrezzature, materiale didattico e di consumo, beni strumentali ...................................... 19

9.6.1. Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica: ................................. 20

9.7 Spese per fideiussione ....................................................................................................................... 20

9.7.1. Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica: ................................. 20

9.8 Spese per “Altre voci di costo” (da specificare in modo dettagliato e riconoscibili soltanto in quanto

già previste nel piano economico) ........................................................................................................... 20