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DIREZIONE GENERALE DEL TERZO SETTORE E DELLA RESPONSABILITA’ SOCIALE DELLE IMPRESE
Il Direttore Generale
VISTO il Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante “Norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche”, e successive modificazioni ed integrazioni;
VISTO il Decreto legge 16 maggio 2008, n. 85, convertito con modificazioni dalla legge 14 luglio 2008, n.121, recante “Disposizioni urgenti per l’adeguamento delle strutture di Governo in applicazione dell’articolo
1, commi 376 e 377, della Legge 24 dicembre 2007, n. 244”;
VISTA la L. 13 novembre 2009, n. 172, recante “Istituzione del Ministero della Salute e incremento del
numero complessivo dei Sottosegretari di Stato”;
VISTO il D.P.C.M. 14 febbraio 2014, n. 121, recante il “Regolamento di organizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, a norma dell'articolo 2, comma 10-ter, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95,
convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, modificato dall'articolo 2, comma 7, del
decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, come modificato dall'articolo 1, comma 6, del decreto-legge 30 dicembre 2013, n. 150”;
VISTO il D.M. del 4 novembre 2014 di attuazione del D.P.C.M. 14 febbraio 2014 n. 121, rubricato
“Regolamento di organizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali”;
VISTA la L. 28 dicembre 2015, n. 209 recante il “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario
2015 e il bilancio pluriennale per il triennio 2016-2018”;
VISTO il Decreto del Ministro dell’Economia e delle finanze del 28 dicembre 2015, concernente la
ripartizione in capitoli delle unità di voto parlamentare relative al bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2016 e per il triennio 2016-2018 ed, in particolare, la Tabella 4;
VISTO il D.M. del 27.01.2016, recante il visto di regolarità dell’Ufficio Centrale del Bilancio n.430 apposto in data 01.02.2016, di assegnazione delle risorse umane e finanziarie ai dirigenti degli uffici dirigenziali di livello
generale, titolari dei centri di responsabilità amministrativa;
VISTO il D.P.C.M. del 28.07.2016, registrato alla Corte dei Conti il 14.09.2016 al n.3635, con il quale è stato
conferito al dott. Alessandro Lombardi l’incarico di direttore della Direzione Generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese;
VISTA la legge 07.12.2000, n. 383, recante “Disciplina delle associazioni di promozione sociale”; in
particolare l’articolo 13 della legge 383/2000, con il quale è stato istituito, presso la Presidenza del Consiglio
dei Ministri, Dipartimento per gli affari sociali, il Fondo per l’associazionismo, finalizzato a sostenere finanziariamente le iniziative ed i progetti di cui alle lettere d) ed f) dell’art. 12, comma 3, della legge 7
dicembre 2000 n. 383;
VISTO l’articolo 12 della citata legge, recante disposizioni per il funzionamento dell’Osservatorio nazionale
dell’associazionismo, ed in particolare il comma 3, che assegna all’Osservatorio alla lettera d) il “sostegno di iniziative di formazione e di aggiornamento per lo svolgimento delle attività associative nonché di progetti di
informatizzazione e di banche dati nei settori disciplinati dalla presente legge” ed alla lettera f) l’ “approvazione di progetti sperimentali elaborati, anche in collaborazione con gli enti locali, dalle associazioni
iscritte nei registri di cui all’articolo 7 per fare fronte a particolari emergenze sociali e per favorire
l’applicazione di metodologie di intervento particolarmente avanzate”;
VISTO il D.I. del 10.10.2016, registrato alla Corte dei Conti in data 8.11.2016, al n.4055, relativo alla
ripartizione delle risorse finanziarie afferenti il Fondo nazionale per le politiche sociali per l’anno 2016;
VISTA la direttiva a firma del Sottosegretario di Stato adottata in data 10.11.2016, in corso di registrazione
presso la Corte dei Conti, con cui sono state individuate le linee di indirizzo per l’ utilizzo delle risorse destinate al finanziamento delle iniziative e dei progetti promossi dalle associazioni di promozione sociale per
l’annualità 2016, le linee di attività e gli ambiti di intervento, a valere sulle risorse destinate per l’esercizio finanziario 2016, pari ad € 7.050.000,00;
CONSIDERATO che la medesima direttiva demanda al Direttore generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese l’ attivazione delle procedure finalizzate all’individuazione, in ossequio ai
principi di trasparenza, imparzialità, partecipazione e parità di trattamento, dei soggetti attuatori degli interventi da finanziare;
VISTO l’art. 12 della L. 7.08.1990, n. 241, e successive modificazioni ed integrazioni, il quale subordina l’adozione dei provvedimenti attributivi di vantaggi economici alla predeterminazione ed alla pubblicazione da
parte delle amministrazioni procedenti dei criteri e delle modalità cui le amministrazioni stesse devono attenersi;
RILEVATA, pertanto, la necessità di definire, nel rispetto della normativa sopra citata ed in attuazione dell’atto dell’10.11.2016, le specifiche relative all’articolazione ed ai contenuti delle iniziative e dei progetti di
cui all’articolo 12, comma 3, lettere d) e f) della legge n. 383/2000, ai criteri di selezione e valutazione delle proposte progettuali, alle modalità di assegnazione ed erogazione del contributo, alle procedure di avvio,
attuazione e rendicontazione delle attività finanziate;
DECRETA
Per le ragioni in premessa indicate, è adottato l’allegato “Avviso n. 1/2016 per la presentazione ed il sostegno di iniziative formative e di informatizzazione e di progetti sperimentali ai sensi dell'articolo 12,
comma 3, lettere d) ed f) della legge 7 dicembre 2000, n. 383 - anno 2016”.
La procedura di cui al capoverso precedente sarà esperita dalla Divisione II della Direzione Generale del Terzo
settore e della responsabilità sociale delle imprese.
Al presente decreto sarà data pubblicità nelle forme previste dall’art. 32 della L. 18 giugno 2009, n. 69, mediante pubblicazione sul sito istituzionale www.lavoro.gov.it, unitamente all’avviso ed alla relativa
modulistica.
Avverso il presente decreto è ammesso ricorso in sede giurisdizionale al Tribunale Amministrativo Regionale
del Lazio entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione o ricorso straordinario al Capo dello Stato entro centoventi giorni dalla stessa data.
Roma, lì 10.11.2016
Il Direttore Generale Alessandro Lombardi
Documento firmato digitalmente secondo le indicazioni sulla dematerializzazione ai sensi e per gli effetti degli articoli 20 e 21 del D.Lgs. 7 marzo 2005 n. 82 “Codice dell’Amministrazione Digitale” e s.m.i.
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Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali DIREZIONE GENERALE DEL TERZO SETTORE E DELLA RESPONSABILITÀ SOCIALE DELLE IMPRESE
AVVISO N. 1/2016
PER LA PRESENTAZIONE ED IL SOSTEGNO DI INIZIATIVE FORMATIVE E DI INFORMATIZZAZIONE E
DI PROGETTI SPERIMENTALI AI SENSI DELL'ARTICOLO 12, COMMA 3, LETTERE D) ED F) DELLA
LEGGE 7 DICEMBRE 2000, N. 383 - ANNO 2016.
1. Premessa
La legge 7 dicembre 2000, n. 383, di seguito “legge”, all’articolo 12, comma 3, lettere d) ed f)
prevede rispettivamente:
- il sostegno delle iniziative di formazione e di aggiornamento per lo svolgimento delle
attività associative, nonché di progetti di informatizzazione e di banche dati in materia di
associazionismo sociale (comma 3, lett. d);
- l’approvazione di progetti sperimentali elaborati, anche in collaborazione con gli enti
locali, dalle associazioni iscritte negli appositi registri di cui all’articolo 7 della medesima
legge, per far fronte a particolari emergenze sociali e per favorire l’applicazione di
metodologie di intervento particolarmente avanzate (comma 3, lett. f).
Con direttiva a firma del Sottosegretario di Stato adottata in data 10.11.2016, in corso di
registrazione presso la Corte dei Conti (di seguito “direttiva”), sono state individuate le linee di
indirizzo per l’ utilizzo delle risorse destinate al finanziamento delle iniziative e dei progetti
promossi dalle associazioni di promozione sociale per l’annualità 2016, le linee di attività e gli
ambiti di intervento, a valere sulle risorse destinate per l’esercizio finanziario 2016, pari a
complessivi 7.050.000,00 euro (settemilionicinquantamila/00).
§ 2. Finalità
Il presente Avviso disciplina, in coerenza con quanto previsto nella direttiva di cui al paragrafo 1, le
modalità di presentazione delle iniziative e dei progetti, i criteri di selezione e valutazione delle
proposte progettuali, le modalità di assegnazione ed erogazione dei contributi, le procedure di
avvio, l’attuazione e la rendicontazione degli interventi finanziati.
§ 3. Linee di attività e ambiti di intervento
Le proposte progettuali da presentare dovranno essere riconducibili a una delle due seguenti
tipologie:
3.1. Iniziative e progetti di lett. d)
Si tratta di iniziative riguardanti la formazione e l’aggiornamento dei membri delle associazioni
proponenti e/o progetti volti all’informatizzazione delle stesse associazioni e la produzione di
banche dati. Anche per l’anno 2016, relativamente alle iniziative di formazione e
all’aggiornamento, attraverso l’attribuzione di un punteggio aggiuntivo si intendono valorizzare in
particolare le iniziative rivolte ai membri delle associazioni aventi età non superiore ai 30 anni.
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3.2. Progetti di lett. f)
I progetti devono prevedere l’utilizzo di metodologie d’intervento particolarmente avanzate, volte a
promuovere l’innovazione sociale, anche attraverso l’individuazione dei diversi bisogni sociali, la
promozione di relazioni sociali e la collaborazione con le istituzioni a tutti i livelli territoriali e
riferirsi ad uno o più dei seguenti ambiti di intervento individuati per l’anno 2016:
a) favorire la piena inclusione sociale delle persone con disabilità e la loro partecipazione alla
cittadinanza attiva;
b) promuovere forme di cittadinanza attiva e pratiche di solidarietà sociale, con particolare
riferimento alle giovani generazioni;
c) favorire le pari opportunità e realizzare azioni di sensibilizzazione contro ogni forma di
discriminazione, anche attraverso la promozione di interventi per prevenire e contrastare le
forme di violenza;
d) contrastare le solitudini involontarie, in specie nella popolazione anziana, anche attraverso
iniziative e percorsi di coinvolgimento attivo e di formazione continua;
e) favorire la piena integrazione della popolazione immigrata, con particolare riferimento agli
immigrati di seconda generazione;
f) sviluppare interventi volti a prevenire fenomeni di impiego irregolare di manodopera nelle
attività stagionali di raccolta di prodotti agricoli e a garantire adeguate condizioni di lavoro,
anche in raccordo con le amministrazioni pubbliche operanti nei territori interessati, (con
particolare riferimento all’articolo 4 del “Protocollo sperimentale contro il caporalato e lo
sfruttamento lavorativo in agricoltura – Cura – Legalità – Uscita dal ghetto”, sottoscritto tra
gli altri dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali in data 27 maggio 2016);
g) favorire lo sviluppo di strumenti e forme di sostegno alle famiglie, anche al fine di conciliare
tempi di vita e tempi di lavoro;
h) sviluppare azioni finalizzate alla prevenzione e al contrasto delle forme di dipendenza,
inclusi la ludopatia e il gioco d’azzardo;
i) favorire il recupero sociale di detenuti ed ex detenuti, anche attraverso l’attivazione di azioni
innovative di formazione e avviamento al lavoro e all’imprenditorialità sociale;
l) sviluppare e diffondere la pratica regolare di attività motoria e di buone scelte alimentari, al
fine di promuovere l’adozione di corretti stili di vita;
m) favorire la tutela, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale, paesaggistico e
ambientale del Paese, anche agevolandone l’accesso a soggetti in condizioni di svantaggio e
vulnerabilità sociale;
n) sviluppare interventi per la valorizzazione e la tutela dei beni comuni, anche attraverso il
loro utilizzo da parte della comunità territoriale di riferimento;
o) promuovere la legalità e la corresponsabilità.
I progetti realizzati ai sensi della lett. f) possono prevedere il coinvolgimento attivo dei
soggetti che beneficiano di prestazioni di sostegno in attività di utilità sociale, in attuazione della
misura sperimentale - denominata #diamociunamano e consultabile nell’apposita sezione del sito
internet del Ministero del lavoro e delle politiche sociali - introdotta dall’articolo 12 del decreto-
legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114 e
riconfermata dall’art.1, commi 312-316 della L. 28.12.2015, n.208 (legge di stabilità 2016).
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§ 4. Requisiti soggettivi
Le proposte progettuali possono essere presentate esclusivamente da associazioni di promozione
sociale che, alla data di adozione della direttiva (10.11.2016), risultano iscritte nel Registro
nazionale o nei registri delle regioni e delle Province autonome di Trento e Bolzano di cui
all’articolo 7 della legge 383 e s.m.i.. Le associazioni possono partecipare alla presentazione delle
proposte singolarmente o in forma di partenariato tra loro. Ciascuna associazione, singola o in
partenariato, può presentare una sola proposta progettuale, sia essa di lettera d) o di lettera f).
Il possesso del requisito dell’iscrizione ai registri deve perdurare nei confronti dell’associazione
titolare del finanziamento (di tutte le associazioni, qualora il progetto sia stato presentato da più
associazioni in partenariato) per l’intero periodo di realizzazione del progetto: la cancellazione
dell’associazione proponente (o di una delle associazioni, in caso di partenariato) dai registri di cui
al citato articolo 7, comporterà l’immediata decadenza dal beneficio e la conseguente revoca del
contributo.
L’associazione proponente deve autocertificare, ai sensi del d.P.R. n. 445 del 2000, con
dichiarazione sottoscritta dal rappresentante legale, la propria iscrizione ai registri, indicando in
maniera puntuale gli estremi e la data del provvedimento e l’amministrazione che lo ha emanato,
secondo il modello incluso nel formulario di presentazione allegato al presente Avviso.
4.1. Soggetti partner
In caso di proposta presentata in partenariato da un’associazione capofila unitamente ad uno o più
co-proponenti, anche questi ultimi soggetti devono essere in possesso dei requisiti di cui al
paragrafo 4 e fornirne prova con le modalità sopra specificate. Inoltre, la proposta deve essere
corredata da una lettera di impegno, sottoscritta dai legali rappresentanti di tutte le associazioni di
promozione sociale coinvolte, comprovante la volontà di realizzare in partenariato tra loro le attività
di cui alla proposta di iniziativa o progetto. In tale lettera di impegno devono essere indicati
dettagliatamente:
a) l’associazione capofila alla quale le singole associazioni partner, in caso di ammissione a
finanziamento, si impegnano a conferire con successiva procura legale la rappresentanza
ai fini della realizzazione dell’iniziativa o del progetto;
b) le fasi dell’iniziativa o del progetto da realizzarsi da parte di ciascuno dei soggetti
coinvolti, con specificazione dei relativi costi;
c) lo specifico impegno finanziario assunto da ciascuna delle associazioni partecipanti.
Alle iniziative e ai progetti presentati in forma congiunta potrà eventualmente essere attribuito un
punteggio aggiuntivo, secondo quanto indicato nelle tabelle di cui al paragrafo 9 del presente
Avviso a condizione che siano riportati correttamente gli elementi innanzi indicati.
Il partenariato può essere costituito tra associazioni iscritte allo stesso o a diversi tra i registri di cui
all’articolo 7 della legge. Ai fini della attribuzione del punteggio aggiuntivo il partenariato si
considera realizzato laddove coinvolga enti di diversa provenienza e natura per affrontare specifiche
tematiche di interesse comune; non è considerato partenariato il rapporto tra un’associazione a
carattere nazionale e le proprie articolazioni territoriali/circoli affiliati o tra più articolazioni
territoriali /circoli affiliati di una stessa associazione nazionale.
4.2. Collaborazioni con soggetti privati e pubblici
La realizzazione di iniziative e progetti previsti dal presente Avviso può prevedere collaborazioni
con enti privati (aventi o meno natura associativa). Inoltre, tenuto conto di quanto previsto dalla
lettera f) dell’articolo 12, comma 3, della legge n. 383 del 2000, la realizzazione dei progetti di cui
alla citata lettera f) può prevedere anche la collaborazione con enti pubblici, compresi gli enti locali.
Tali collaborazioni devono essere a titolo gratuito, sicchè gli enti che collaborano non possono
essere destinatari di quote di finanziamento.
Qualora siano previste tali forme di collaborazione, il soggetto proponente deve presentare idonea
documentazione, riferita specificamente all’iniziativa o al progetto al quale il soggetto pubblico o
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privato intende collaborare, da cui emerga non solo un generico apprezzamento per l’iniziativa o
progetto, ma un concreto impegno a svolgere e realizzare precise attività individuate tra quelle
previste dal progetto stesso.
In caso di collaborazioni con enti pubblici o soggetti privati, la responsabilità del progetto rimane
comunque in capo all’associazione proponente (in caso di partenariato, all’associazione capofila).
§ 5. Durata delle iniziative e dei progetti
Le iniziative e i progetti di lettera d) devono avere una durata non superiore a 12 mesi. I progetti
di lettera f) una durata non superiore a 18 mesi.
§ 6. Costo delle iniziative e dei progetti e contributo concesso.
Il costo complessivo di ciascuna iniziativa o progetto, comprensivo della quota a carico del
Ministero e di quella a carico dell’associazione proponente, non può essere inferiore ad €
50.000,00 (cinquantamilaeuro/00) né superare:
- l’importo di € 150.000,00 (centocinquantamilaeuro/00) per le iniziative di cui alla lettera
d), di cui una quota pari all’80% del costo complessivo a carico del Ministero del lavoro e
delle politiche sociali;
- l’importo di € 200.000,00 (duecentomilaeuro/00) per i progetti sperimentali di cui alla
lettera f) di durata fino a 12 mesi e di € 300.000,00 (trecentomilaeuro/00) per i progetti
sperimentali di cui alla lettera f) di durata superiore a 12 mesi fino a 18 mesi, di cui una
quota pari all’80% del costo complessivo a carico del Ministero del lavoro e delle politiche
sociali.
L’impegno finanziario da parte del proponente e degli eventuali soggetti partner (il 20% del
costo totale dell’iniziativa o del progetto) deve risultare dalla dichiarazione contenuta nella
richiesta di contributo ed essere riprodotto nel Piano economico (di cui al Formulario di
presentazione); lo stesso costituisce un requisito essenziale, a conferma della concreta capacità
dell’associazione di sostenere in quota parte le spese connesse alla realizzazione dell’iniziativa o
del progetto.
6.1. Eventuale co-finanziamento
Alla quota posta a carico dell’associazione proponente e degli eventuali partner – che resta
stabilita nella misura del 20% del costo complessivo dell’iniziativa o del progetto – può
concorrere l’eventuale co-finanziamento a carico di enti pubblici, anche locali, o soggetti privati,
entro il limite massimo del 50% della predetta quota. Il legale rappresentante dell’associazione,
ovvero, nel caso in cui l’iniziativa o il progetto sia presentato congiuntamente ad altre
associazioni, dell’associazione capofila, deve, sotto la propria responsabilità ed a pena di
inammissibilità:
1. dichiarare che il progetto o l’iniziativa non sono già stati oggetto di contributo da parte di
altri soggetti pubblici;
2. indicare la provenienza dell’eventuale cofinanziamento pubblico o privato come risultante
dal piano economico.
6.2. Modalità di riconoscimento delle spese sostenute
Le spese sostenute sono riconosciute secondo il criterio dei costi reali, anche in caso di spese
sostenute da articolazioni territoriali dell’associazione proponente.
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6.3. Limiti di spesa
I costi sostenuti per la realizzazione dell’iniziativa o del progetto devono rispettare i seguenti limiti:
personale interno ed esterno all’associazione (persone fisiche titolari di contratto di lavoro
subordinato o di altre tipologie di rapporti di lavoro previste dalla legislazione vigente con
l’associazione proponente e con i soggetti partner, affiliati o associati): i relativi costi,
comprensivi delle spese per eventuali viaggi e trasferte, non devono superare il 70% del
costo complessivo della proposta progettuale; a tale ammontare non concorrono, qualora
derivanti dall’impiego di personale, le spese di progettazione di cui alla voce seguente;
progettazione: i relativi costi non devono superare il 5% del costo complessivo della
proposta progettuale;
acquisto di attrezzature, materiali didattici e di consumo finalizzati alla realizzazione delle
attività: i relativi costi non devono superare il 35% del costo complessivo della proposta
progettuale per le iniziative di cui alla lettera d) e il 25% per i progetti di cui alla lettera f);
viaggi, vitto e alloggio (sotto forma di rimborsi spese a personale e collaboratori, volontari,
destinatari o sotto forma di acquisto di servizi di viaggio, trasporto, catering, ecc.): i relativi
costi non devono superare il 25% del costo complessivo della proposta progettuale;
delega delle attività (intesa quale affidamento della realizzazione di specifiche attività a
persone giuridiche terze): i relativi costi non devono superare il 30% del costo complessivo
della proposta progettuale.
I costi generali sostenuti dal proponente e dai partner per la propria struttura (affitto, utenze, pulizie,
ecc.) possono essere imputati alle attività del progetto soltanto in quota parte, attraverso una
ripartizione percentuale commisurata all’utilizzo della struttura per la concreta realizzazione
dell’iniziativa o del progetto ammesso a contributo.
Ai fini del rimborso tutte le spese, al momento della verifica della rendicontazione, dovranno
essere giustificate da fatture quietanzate o da documenti contabili di valore probatorio
equivalente.
6.4. Costi non ammessi a rimborso
Non sono ammessi a rimborso i seguenti costi:
1. gli oneri relativi ad attività promozionali del proponente non direttamente connesse
all’iniziativa o al progetto per cui si chiede il contributo;
2. gli oneri relativi all’acquisto di riviste, periodici e pubblicazioni di carattere istituzionale
non strettamente attinenti alle attività finanziate;
3. gli oneri connessi a ristrutturazione o acquisto di beni immobili;
4. gli oneri connessi all’acquisto di autoveicoli e macchinari industriali e agricoli. Il
noleggio può essere ritenuto ammissibile solo se strettamente funzionale alla
realizzazione delle attività previste nell’iniziativa o nel progetto;
5. gli oneri connessi all’organizzazione e alla partecipazione ad appuntamenti istituzionali
delle organizzazioni proponenti (ad es. congresso nazionale, regionale o provinciale,
seminari e convegni, raduni, ecc.);
6. gli oneri relativi a seminari e convegni non ricompresi nei formulari approvati dal
Ministero e pertanto non finanziati nell’ambito dell’iniziativa o del progetto;
7. ogni altra tipologia di spesa non strettamente finalizzata alla realizzazione dell’iniziativa
o del progetto approvato.
§7. Modalità e termini di presentazione delle proposte progettuali
A pena di inammissibilità, la richiesta di contributo, redatta in lingua italiana, compilata in ogni sua
parte, sottoscritta dal rappresentante legale dell’associazione proponente/capofila, corredata dalla
descrizione dell’iniziativa o del progetto e dal piano economico, che costituiscono il Formulario di
presentazione allegato al presente Avviso, e delle dichiarazioni previste (i cui modelli costituiscono
parte integrante del Formulario stesso) deve essere presentata al Ministero del lavoro e delle
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politiche sociali – Direzione Generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese
esclusivamente attraverso la piattaforma informatica all’indirizzo: www.direttiva383.it, entro le ore
12,00 del 5/12//2016. A tal fine farà fede l’attestazione rilasciata dal sistema informatico.
Il legale rappresentante dell’associazione proponente/capofila, i rappresentanti legali delle
associazioni coproponenti e gli eventuali ulteriori rappresentanti devono sottoscrivere
rispettivamente la richiesta di contributo e l’ulteriore documentazione da allegare nella
consapevolezza delle sanzioni penali previste in caso di falsità in atti o di dichiarazioni mendaci, ai
sensi dell’articolo 76 e della decadenza dai benefici ai sensi dell’articolo 75 del d.P.R. n. 445 del
2000 e successive modificazioni.
§8. Motivi di inammissibilità
Non saranno ammesse alla successiva fase di valutazione le domande di contributo che non
rispetteranno una o più delle seguenti condizioni:
1. essere presentate da associazioni di promozione sociale iscritte nei registri di cui
all’articolo 7 della legge n. 383 del 2000 alla data di presentazione delle proposte
progettuali;
2. essere presentate secondo le modalità ed entro i termini di cui al paragrafo 7;
3. essere presentate, in forma singola o in partenariato, soltanto per una iniziativa ai sensi
della lettera d) ovvero per un progetto ai sensi della lettera f) del citato articolo 12, comma
3, della legge n. 383 del 2000: in mancanza, tutte le domande di contributo saranno
considerate inammissibili;
4. riguardare gli ambiti di intervento descritti al paragrafo 3.1 del presente Avviso per le
iniziative di cui alla lettera d) e al paragrafo 3.2 per i progetti di cui alla lettera f);
5. prevedere una durata delle attività non superiore a dodici mesi per le proposte di lettera d)
e a diciotto mesi per i progetti di lettera f);
6. prevedere un costo ricompreso entro i limiti complessivi di cui al paragrafo 6 e non
superiore a quelli relativi alle singole voci di spesa del paragrafo 6.3;
7. essere presentate da associazioni che non abbiano ricevuto contestazioni in via
amministrativa o giudiziaria da parte della Direzione Generale del terzo settore e della
responsabilità sociale delle imprese;
8. essere presentate da associazioni i cui rappresentanti legali ed eventuali amministratori
risultino non avere riportato condanne penali, non avere in corso procedimenti penali
ovvero procedimenti per l’applicazione di misure di sicurezza o di prevenzione né avere
precedenti giudiziari tra quelli iscrivibili nel casellario giudiziale ai sensi del d.P.R. 14
novembre 2002, n. 313, né essere a conoscenza di essere sottoposti a indagini preliminari
(tale situazione deve essere dichiarata, ai sensi del d.P.R. n. 445 del 2000, individualmente
da parte di ciascun rappresentante legale e ciascun soggetto amministratore o autorizzato
ad impegnare l’associazione, relativamente alla propria situazione);
9. essere corredate, in caso di compartecipazione finanziaria da parte di enti pubblici o di
soggetti privati, di dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante di ciascun soggetto
finanziariamente compartecipante che assuma lo specifico impegno finanziario previsto;
10. specificare in maniera dettagliata nel piano economico la provenienza delle risorse
finanziarie messe a disposizione dall’associazione proponente e dagli eventuali soggetti
partner, indicando la corrispondente o le corrispondenti voci di entrata del bilancio. Non
sono ammissibili indicazioni generiche (ad es. risorse proprie dell’associazione). La voce
di entrata del bilancio indicata nella proposta progettuale deve essere presente anche
nell’ultimo bilancio consuntivo approvato dagli organi statutari e allegato alla domanda di
finanziamento, e recare un importo non inferiore all’ammontare del cofinanziamento
privato. In ogni caso il Ministero si riserva, prima della sottoscrizione della convenzione
di cui al paragrafo 11, di richiedere all’associazione ammessa al finanziamento e agli
eventuali partner di produrre un bilancio aggiornato (ancorché non definitivo o non ancora
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approvato) dal quale sia possibile rilevare l’effettiva disponibilità delle risorse
inizialmente dichiarate;
11. non aver già ricevuto, per l’iniziativa o il progetto proposto ai sensi del presente Avviso,
contributi da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali ovvero da altri enti
pubblici (a tal fine il legale rappresentante dell’associazione proponente deve presentare
sotto la propria responsabilità apposita dichiarazione ai sensi del d.P.R. n. 445 del 2000
secondo il modello contenuto nella richiesta di contributo);
12. avere un costo totale inferiore al 100% delle entrate iscritte nell’ultimo bilancio
consuntivo approvato dagli organi statutari del soggetto proponente (se il bilancio è
composto da stato patrimoniale e conto economico il limite va riferito al solo conto
economico). In caso di iniziativa o progetto presentati in partenariato, il costo deve essere
inferiore al 100% del totale complessivo delle entrate dei rispettivi conti economici delle
associazioni di promozione sociale partecipanti;
13. essere corredate da copia conforme all’originale dell’ultimo bilancio consuntivo
approvato secondo quanto previsto dai rispettivi statuti; in caso di partenariato devono
essere allegate alla domanda le copie conformi agli originali degli ultimi bilanci
consuntivi di tutte le associazioni partecipanti. La conformità all’originale e la regolare
approvazione di ciascun bilancio devono essere specificamente dichiarati dal
rappresentante legale dell’associazione interessata, sotto la propria responsabilità ai sensi
del d.P.R. n. 445 del 2000 secondo il modello contenuto nella richiesta di contributo.
§9. Valutazione dei progetti e delle iniziative
Con provvedimento del Direttore generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle
imprese del Ministero sarà costituita una commissione per la valutazione delle richieste di
contributo regolarmente pervenute secondo le modalità e il termine indicati al paragrafo 7 del
presente Avviso nei confronti delle quali non siano emersi motivi di inammissibilità.
La valutazione delle proposte progettuali ammesse sarà effettuata secondo i criteri e i punteggi
riportati nelle seguenti tabelle.
9.1. Valutazione delle iniziative di cui all’articolo 12, comma 3, lett. d)
CRITERI DI VALUTAZIONE PUNTEGGIO ATTRIBUIBILE
Valutazione dell’iniziativa (congruità e coerenza
complessiva dell’iniziativa rispetto agli ambiti di
azione e agli obiettivi che si intendono raggiungere)
Da 0 a 30
Innovatività (carattere innovativo dell’iniziativa
presentata, con particolare riferimento: alle modalità
di realizzazione; alle tematiche oggetto dell’iniziativa;
alla individuazione quali destinatari delle attività
formative prevalentemente di membri
dell’associazione di età non superiore a 30 anni)
Da 0 a 15
- carattere innovativo: massimo 5 punti
- modalità di realizzazione: massimo 5 punti
- destinatari età non oltre 30 anni: massimo 5 punti
Presenza e diffusione dell’associazione sul
territorio nazionale (in relazione al numero di
regioni in cui l’associazione dichiara di essere
operante con proprie sedi)
Da 0 a 5
- fino a 4 regioni: 1 punto
- ogni 4 regioni aggiuntive: 1 punto
Assenza di finanziamenti pubblici a qualsiasi titolo
percepiti per l’anno precedente (in caso di
partenariato si fa riferimento alla somma dei
contributi pubblici percepiti dal proponente e dai
partner; la verifica viene operata in base all’ultimo
bilancio consuntivo approvato conformemente a
quanto previsto dallo statuto e allegato alla richiesta di
finanziamento. In caso di partenariato la percentuale
viene calcolata sulle somme dei bilanci della
Da 0 a 10 - Assenza di finanziamenti: 10 punti
- Finanziamenti pubblici inferiori al 50% delle
entrate: 5 punti
- Finanziamenti pubblici uguali o superiori al 50%
delle entrate: 0 punti
8
proponente e dei partner)
Valutazione della capacità realizzativa
dell’iniziativa (rapporto tra costo dell’iniziativa e
entrate totali dell’associazione risultanti dall’ultimo
bilancio consuntivo/rendiconto approvato
conformemente a quanto previsto dallo statuto; in
caso di partenariato il calcolo viene effettuato sulla
somma dei totali delle entrate delle associazioni
proponente e partner che partecipano finanziariamente
al progetto)
Da 0 a 10 - Fino al 50%: 10 punti
- Oltre il 50% fino al 55%: 8 punti
- Oltre il 55% fino al 60%: 6 punti
- Oltre il 60% fino al 65%: 4 punti
- Oltre il 65% fino al 70%: 2 punti
- Oltre il 70%: 0 punti
-
Dimensione dell’associazione (come autocertificata
dal rappresentante legale nella richiesta di contributo;
in caso di partenariato sarà considerata la somma dei
soci delle singole associazioni)
Da 0 a 5 - fino a 50.000 soci: 1 punto
- da 50.001 a 100.000 soci: 2 punti
- da 100.001 a 400.000 soci: 3 punti;
- da 400.001 a 750.000 soci: 4 punti;
- oltre 750.000 soci: 5 punti.
Per le strutture di secondo livello (che associano altre
associazioni):
- fino a 300 associazioni: 1 punto;
- Tra 301 e 1000 associazioni: 2 punti;
- Tra 1001 e 2000 associazioni: 3 punti;
- Oltre 2000 associazioni: 5 punti.
Coerenza tra le attività da realizzare risultanti
dalla proposta e piano economico predisposto;
coerenza delle tipologie di spese indicate rispetto
alle pertinenti voci del piano economico
Da 0 a 15
Iniziativa presentata in partenariato tra
associazioni iscritte nei registri di cui all’art. 7
della legge n. 383 del 2000, risultante da lettera di
impegno completa dei requisiti di dettaglio di cui al
paragrafo 4.1 dell’Avviso, sottoscritta dai
rappresentanti legali di capofila e partner.
Da 0 a 10 - Assenza di forme di partenariato: 0 punti
- Presenza di forme di partenariato con impegni
comprovabili: fino a 10 punti a seconda del
numero e delle qualità delle collaborazioni
documentate
PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE 100
9.2. Valutazione dei progetti di cui all’articolo 12, comma 3, lett. f)
CRITERI DI VALUTAZIONE PUNTEGGIO ATTRIBUIBILE
Capacità del progetto di far fronte a particolari
emergenze sociali (desumibile da: idea progettuale, esigenze
rilevate, obiettivi perseguiti, metodologie di intervento e
risultati attesi)
Da 0 a 25 punti
Coerenza tra l’ambito d’intervento individuato al
paragrafo 3.2 e gli obiettivi
Da 0 a 15 punti
Valenza nazionale del progetto (con riferimento al numero
di regioni nelle quali è prevista in concreto la realizzazione
di attività progettuali: ad es. la realizzazione di un sito
internet accessibile da tutto il territorio nazionale non
configura realizzazione di attività in 20 regioni)
Da 0 a 10 punti
- fino a 2 regioni: 1 punto
- fino a 4 regioni: 2 punti
- fino a 6 regioni: 3 punti
- fino a 8 regioni: 4 punti
- fino a 10 regioni: 5 punti
- fino a 12 regioni: 6 punti
- fino a 14 regioni: 7 punti
- fino a 16 regioni: 8 punti
- fino al 18 regioni: 9 punti
- fino a 20 regioni: 10 punti
Collaborazione con enti locali o altri enti pubblici (da
provare mediante documentazione rilasciata dall’ente Da 0 a 5 punti
- assenza di forme di collaborazione: 0
9
pubblico coinvolto) punti
- presenza di enti pubblici: fino a 5 punti a
seconda del numero e della qualità delle
collaborazioni documentate
Innovatività: carattere innovativo del progetto
presentato, in quanto volto a perseguire gli obiettivi e le
finalità dello stesso, secondo approcci e metodologie
innovative
Da 0 a 10 punti
Coerenza tra le attività che si prevede di realizzare nel
progetto e il piano economico nonché corrispondenza tra
le tipologie di spesa indicate e le rispettive voci del piano
economico
Da 0 a 15
Valutazione della capacità dell’associazione di realizzare
concretamente il progetto (rapporto tra costo del progetto
e entrate totali dell’associazione risultanti dall’ultimo
bilancio consuntivo/rendiconto approvato conformemente a
quanto previsto dallo statuto; in caso di partenariato il
calcolo viene effettuato sulla somma dei totali delle entrate
delle associazioni proponente e partner che partecipano
finanziariamente al progetto)
Da 0 a 10 - Fino al 50%: 10 punti
- oltre il 50% fino al 55%: 8 punti
- oltre il 55% fino al 60%: 6 punti
- oltre il 60% fino al 65%: 4 punti
- oltre il 65% fino al 70%: 2 punti
- oltre il 70%: 0 punti
Progetti presentati in forma di partenariato tra
associazioni iscritte nei registri di cui all’articolo 7 della
legge n. 383 del 2000 (da dimostrare mediante lettera di
impegno completa dei requisiti di dettaglio di cui al
paragrafo 4.1 dell’Avviso sottoscritta dai rappresentanti
legali di capofila e partner).
Da 0 a 10 - Assenza di forme di partenariato: 0 punti
- Presenza di forme di partenariato con
impegni comprovabili: fino a 10 punti a
seconda del numero e delle qualità delle
collaborazioni documentate, tese a
promuovere la più ampia partecipazione
di soggetti tenendo conto delle
dimensioni e della diffusione territoriale
dei partner.
PUNTEGGIO MASSIMO ATTRIBUIBILE 100
La commissione di valutazione, sulla base del punteggio complessivo attribuito a ciascuna richiesta
di contributo, provvederà a predisporre la graduatoria finale, secondo il criterio dell’ordine
decrescente dei punteggi attribuiti. Non saranno ammissibili a contributo le proposte progettuali che
riportino un punteggio inferiore a 60/100.
Le iniziative e i progetti utilmente collocati in graduatoria saranno ammessi a finanziamento nella
misura dell’80% del costo del progetto, fino a concorrenza delle risorse finanziarie disponibili,
come indicate al paragrafo 1 del presente Avviso. Al termine delle procedure contabili e delle
verifiche da parte degli Organi di controllo la medesima graduatoria sarà pubblicata sul sito internet
istituzionale del Ministero all’indirizzo: www.lavoro.gov.it.
Ai sensi del decreto legislativo 28 settembre 2012, n. 178, e s.m.i., l’accesso dell’Associazione
della Croce Rossa Italiana alle risorse di cui al presente Avviso, riservato alle associazioni di
promozione sociale, è condizionato all’entrata in vigore, entro il termine ultimo di presentazione
delle proposte progettuali, del decreto interministeriale di cui all’articolo 1 comma 6 del suddetto
decreto legislativo, che stabilirà anche la misura massima del finanziamento complessivamente
attribuibile alla suddetta Associazione per le proposte presentate e utilmente collocate in
graduatoria, ivi incluse quelle cui partecipino, in qualità di capofila o partner, i comitati territoriali.
10
§10. Modalità di finanziamento
Al fine di favorire la più ampia partecipazione da parte delle associazioni, tra due o più iniziative o
progetti idonei, presentati (singolarmente o in partenariato con altre associazioni) da parte di
articolazioni territoriali o regionali della medesima associazione ai sensi della stessa lettera
dell’articolo 12, comma 3, della legge n. 383 del 2000, sarà finanziata unicamente la proposta
progettuale che avrà riportato il punteggio più alto.
A parità di punteggio sarà finanziata esclusivamente la proposta nella quale sarà più basso il
rapporto tra costo totale del progetto e volume complessivo delle entrate del proponente, come
desumibile dall’ultimo bilancio consuntivo regolarmente approvato e trasmesso in allegato alla
domanda di finanziamento. In caso di partenariato saranno sommate le entrate di tutti i partner.
§11. Esiti dell’ammissione e della valutazione delle proposte progettuali.
La mancata ammissione alla fase di valutazione, nonché gli esiti di quest’ultima, saranno oggetto di
comunicazione da parte della Direzione Generale del terzo settore e della responsabilità sociale
delle imprese, anche mediante pubblicazione della graduatoria finale dei progetti ammessi a
valutazione qualitativa sul sito internet istituzionale all’indirizzo: www.lavoro.gov.it.
Le comunicazioni di ammissione a finanziamento saranno effettuate dopo la registrazione da parte
della Corte dei conti del decreto direttoriale di individuazione dei beneficiari (entro i 30 giorni
successivi alla pubblicazione del decreto stesso sul sito internet del Ministero). Il Ministero si
riserva di effettuare le comunicazioni tramite la piattaforma informatica all’indirizzo:
www.direttiva.383.it oppure a mezzo di raccomandata A/R o di posta elettronica certificata. Con le
medesime modalità si procederà nel caso in cui, successivamente alla pubblicazione della
graduatoria finale, emergano nei confronti delle associazioni che hanno presentato progetti
utilmente collocati in graduatoria motivi di esclusione ai sensi del presente Avviso.
Con ciascuno dei soggetti proponenti proposte progettuali ammesse al finanziamento sarà
sottoscritta apposita convenzione contenente i termini e le modalità di concessione del contributo e
di realizzazione delle attività progettuali. La convenzione sarà predisposta dall’Amministrazione,
sulla base del modello che sarà pubblicato sul sito internet istituzionale www.lavoro.gov.it. Nella
suddetta convenzione saranno richiamate le “Condizioni di attuazione e regole di rendicontazione”
allegate al presente Avviso, cui sarà necessario attenersi, nel corso dell’attuazione, ai fini
dell’ammissibilità e della rendicontazione delle spese sostenute.
In caso di partenariato la sottoscrizione della convenzione avverrà con l’associazione capofila cui
gli altri partner avranno conferito apposita procura ai sensi del paragrafo 4.1 lett. a).
Il Ministero si riserva di richiedere ai proponenti ammessi a finanziamento, nella comunicazione di
ammissione a finanziamento, eventuale ulteriore documentazione ai fini della sottoscrizione della
convenzione, anche ai sensi del paragrafo 8 punto 10.
I soggetti proponenti dovranno far pervenire entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione la
procura sopra citata in caso di partenariato e, ove richiesta, la eventuale documentazione ulteriore.
La mancata produzione della procura o della eventuale documentazione ulteriore richiesta, nei
termini previsti e senza giustificato motivo, comporterà la decadenza dal finanziamento.
§ 12. Avvio e realizzazione delle attività
12.1. Avvio delle attività
L’avvio delle attività dovrà avvenire, pena la revoca del contributo, entro 15 giorni dal ricevimento
da parte dell’associazione della copia conforme della convenzione sottoscritta tra l’ente e il
Ministero. Eventuali rinvii, in casi particolari, potranno essere effettuati solo se espressamente
autorizzati dal Ministero previa motivata richiesta a firma del legale rappresentante del proponente
(o dell’associazione capofila in caso di partenariato).
12.2. Affidamento a soggetti esterni delegati
11
La realizzazione delle attività finanziate secondo quanto stabilito dal presente Avviso può essere
affidata a soggetti esterni unicamente in caso di specifiche attività aventi natura specialistica, che
l’associazione proponente non è in grado di svolgere per mancanza di professionalità interne. Tali
attività non devono in alcun modo riguardare le funzioni di direzione, coordinamento e gestione del
progetto o dell’iniziativa.
L’affidamento a soggetti esterni di specifiche attività deve essere indicata sin dalla definizione della
proposta progettuale per la quale si presenta domanda di contributo, compilando la relativa sezione
del formulario e il relativo costo non deve superare il 30% del costo totale della proposta
progettuale. Qualora l’esigenza di affidare a soggetti esterni specifiche attività emerga
successivamente, per motivi non prevedibili in fase di presentazione della proposta progettuale e
non imputabili agli enti attuatori, durante la realizzazione dell’iniziativa o del progetto,
l’affidamento deve essere specificamente e preventivamente autorizzato dalla Direzione Generale
sulla base di una motivata richiesta a firma del rappresentante legale ed è soggetto a quanto previsto
nella convenzione e nelle regole di rendicontazione.
12.3. Modifiche alle attività progettuali
Ogni eventuale modifica del progetto, che riguardi la parte descrittiva o il piano economico, dovrà
essere motivata e tale da non alterare significativamente l’impianto e le finalità del progetto
approvato, fermo restando il limite massimo del costo della proposta progettuale approvata
dall’Amministrazione.
Dovranno essere autorizzate esplicitamente:
- le modifiche delle attività come descritte nella proposta progettuale approvata;
- le variazioni al piano economico (in aumento o diminuzione) superiori al 20 % anche di una sola
macrovoce.
12.4. Attività di promozione e comunicazione pubblica del progetto
Sui materiali elaborati o predisposti per la realizzazione del progetto dovrà risultare che il
medesimo è realizzato con un finanziamento pubblico attribuito dal Ministero del lavoro e delle
politiche sociali, a valere sul Fondo nazionale per l’associazionismo – Annualità 2016.
Sul sito dell’associazione proponente (della capofila in caso di partenariato) dovrà essere
pubblicato, contestualmente all’avvio delle attività, il formulario dell’iniziativa/progetto,
comprensivo del piano economico. Il Ministero pubblicherà sul proprio sito istituzionale i link ai
siti dei soggetti realizzatori.
§13. Modalità di erogazione del contributo
Il contributo sarà erogato in due distinte fasi:
- Una prima quota, a titolo di anticipo, nella misura dell’80% del contributo concesso, dopo la
comunicazione di avvio delle attività progettuali, su richiesta sottoscritta dal rappresentante
legale dell’associazione beneficiaria, entro 60 giorni dalla ricezione della richiesta e della
apposita idonea garanzia fideiussoria, di cui al successivo paragrafo 14, tenendo conto delle
disponibilità di cassa sul competente capitolo del bilancio;
- Una seconda quota, a titolo di saldo, entro 90 giorni dalla ricezione della richiesta
sottoscritta dal rappresentante legale dell’associazione beneficiaria all’esito positivo della
verifica amministrativo-contabile svolta, tenendo sempre conto della disponibilità di cassa
sul capitolo di bilancio del Ministero.
Nel rispetto delle disposizioni di cui all’articolo 48-bis del D.P.R. 29/09/1973, n. 602 in materia di
pagamenti delle pubbliche amministrazioni, in caso di iniziative o progetti svolti in partenariato, sia
la richiesta di anticipo che quella di saldo dovranno contenere la dichiarazione della quota di risorse
destinata a ciascuno dei partner, al fine di consentire al Ministero di effettuare le previste verifiche
informatiche presso gli agenti della riscossione.
12
§14. Fideiussione
Le associazioni beneficiarie dei contributi devono stipulare apposita fideiussione bancaria o
assicurativa a garanzia dell’anticipo percepito, pari all’80% del contributo ministeriale concesso per
l’iniziativa o per il progetto.
La fideiussione, il cui costo è imputabile all’iniziativa o al progetto, dovrà:
1) essere presentata contestualmente alla richiesta di anticipo, secondo il fac-simile predisposto
dall’Amministrazione e pubblicato sul sito internet ministeriale; la polizza fideiussoria deve
obbligatoriamente essere rilasciata da:
a) istituti bancari;
b) intermediari finanziari non bancari iscritti nell’Albo unico di cui all’articolo 106 del
Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia (d.lgs 385/93) consultabile sul
sito della Banca d’Italia (www.bancaditalia.it);
c) compagnie di assicurazione autorizzate dall’IVASS all’esercizio nel ramo cauzione, di cui
all’albo consultabile sul sito istituzionale dello stesso istituto (www.ivass.it).
2) Contenere la clausola della rinuncia alla preventiva escussione del debitore principale di cui
all’articolo 1944, secondo comma, del codice civile e la clausola del pagamento a semplice
richiesta scritta da parte del Ministero che rilevi a carico della associazione inadempienze nella
realizzazione dell’iniziativa o del progetto o rilevi che alcune spese non sono giustificate
correttamente sulla base della documentazione di spesa prodotta.
3) Contenere l’esplicita dichiarazione della permanenza della sua validità, in deroga all’articolo
1957 del codice civile, fino a 24 mesi successivi alla data di presentazione al Ministero della
rendicontazione finale, desumibile dalla convenzione o da eventuale successiva determinazione
ministeriale e, comunque, fino al rilascio di apposita dichiarazione di svincolo in forma scritta
da parte dell’Amministrazione.
4) In caso di stipula con un garante estero essere in regola con gli adempimenti e le disposizioni
previste in materia di legalizzazione di documenti prodotti all’estero e presentati alle pubbliche
amministrazioni (art. 33 del D.P.R. n. 445/2000).
Nel caso in cui il fideiussore sia sottoposto a procedura concorsuale o comunque cessi la propria
attività per qualunque causa, l’associazione è tenuta a rinnovare la fideiussione con un altro dei
soggetti sopraindicati, dandone immediata comunicazione al Ministero.
§15. Monitoraggio e controllo delle iniziative e dei progetti finanziati
Le iniziative e i progetti ammessi a contributo saranno oggetto di monitoraggio in itinere e, al
termine, a una verifica amministrativo-contabile sulla correttezza delle spese sostenute e sui risultati
conseguiti. A tal fine la Direzione Generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle
imprese potrà avvalersi del personale dell’Ispettorato nazionale del lavoro.
Ai fini del monitoraggio, entro le scadenze e con le modalità previste dalle “Condizioni di
attuazione e regole di rendicontazione” allegate al presente Avviso, le associazioni beneficiarie
dovranno trasmettere relazioni semestrali sullo stato di avanzamento del progetto, da predisporsi
secondo modelli e formulari scaricabili dal sito internet del Ministero; successivamente alla
conclusione delle attività, trasmetteranno la relazione finale sulla realizzazione complessiva delle
attività previste nel progetto o nell’iniziativa, nonché il rendiconto in cui siano attestati i risultati
conseguiti rispetto agli obiettivi programmati e le spese effettivamente sostenute per la
realizzazione delle attività. Le fatture o i giustificativi di spesa, regolarmente quietanzati,
conservati in originale presso la sede dell’ente, saranno verificati direttamente avvalendosi del
personale dell’Ispettorato nazionale del lavoro.
§ 16. Irregolarità e sanzioni
Il Ministero potrà disporre l’interruzione del progetto e la revoca del contributo qualora il
beneficiario dello stesso, o, in caso di partenariato, uno dei soggetti aderenti allo stesso:
13
a) perda i requisiti soggettivi di legittimazione previsti per la partecipazione al presente Avviso e
per l’esecuzione delle attività di progetto;
b) interrompa o modifichi, senza la previa autorizzazione dell’Amministrazione, l’esecuzione del
progetto finanziato;
c) compia gravi inadempienze nell’attività di reporting (relazioni intermedie e finali) e/o nella
comunicazione dei dati inerenti il monitoraggio;
d) compia gravi irregolarità contabili, rilevate in sede di controllo della rendicontazione o emerse
in sede di eventuali controlli in itinere;
e) eroghi le attività a favore di destinatari diversi da quelli previsti dal progetto;
f) receda senza giustificato motivo dalla convenzione di finanziamento;
g) non rispetti le regole di pubblicità di cui al paragrafo 12.4.;
h) apporti, rispetto al progetto approvato, variazioni relative agli elementi che, in sede di
valutazione, determinando l’assegnazione di una quota predeterminata del punteggio finale,
hanno consentito in maniera oggettiva il raggiungimento della soglia minima di finanziabilità ai
sensi dei paragrafi 9.1 e 9.2 del presente Avviso;
nonché, in via generale, qualora vengano accertate situazioni dalle quali risultino l’impossibile o
non proficua prosecuzione dell’iniziativa o del progetto, un uso delle risorse pubbliche non
conformi alle finalità del presente Avviso o il mancato rispetto delle condizioni stabilite nel
presente Avviso ovvero nella convenzione di cui al paragrafo 11.
Il Ministero si riserva in ogni caso di effettuare controlli e disporre eventuali atti di autotutela
amministrativa anche nel corso della realizzazione del progetto.
§17. Informazioni
Le associazioni interessate, fino a 8 giorni prima della scadenza del termine per l’invio delle
proposte, potranno formulare quesiti esclusivamente tramite Pec da inviarsi all’indirizzo
[email protected] riportando come oggetto: “AVVISO n.1/2016 –
QUESITO”. Non saranno prese in considerazione e-mail di provenienza incerta, che riportino un
oggetto diverso da quello indicato ovvero che contengano quesiti relativi al merito delle attività
progettuali. Il Ministero risponderà via PEC all’indirizzo del mittente entro 7 giorni dalla data di
ricevimento del quesito. Le risposte ai quesiti di interesse generale saranno pubblicate sul sito
internet istituzionale del Ministero del lavoro e delle politiche sociali www.lavoro.gov.it. Sul
medesimo sito internet saranno pubblicati, ai sensi delle vigenti disposizioni, il presente
Avviso unitamente agli allegati che ne costituiscono parte integrante e tutte le informazioni
relative al procedimento di cui trattasi.
§18. Responsabile del procedimento
Responsabile del procedimento è il dirigente della div. II della Direzione Generale del terzo settore
e della responsabilità sociale delle imprese.
§ 19. Foro competente
Per tutte le controversie derivanti o connesse al presente Avviso sarà competente in via esclusiva il
Foro di Roma.
Roma, 10.11.2016
IL DIRETTORE GENERALE
Alessandro Lombardi
Documento firmato digitalmente secondo le indicazioni sulla dematerializzazione ai sensi e per gli effetti degli articoli 20 e 21 del D.Lgs. 7 marzo
2005 n. 82 “Codice dell’Amministrazione Digitale” e s.m.i.
14
Allegati:
1. Formulario di presentazione delle iniziative e dei progetti
2. Condizioni di attuazione e regole di rendicontazione
1
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Avviso 1 /2016 - legge n. 383 del 2000 – Anno 2016
Formulario di presentazione
Avviso 1 / 2016 per la presentazione ed il sostegno di iniziative formative e di
informatizzazione e di progetti sperimentali ai sensi dell’articolo 12, comma 3,
lettere d) ed f), della legge 7 dicembre 2000, n. 383, da parte delle associazioni di
promozione sociale iscritte nei registri di cui all’articolo 7 della medesima legge –
Anno 2016.
AVVISO 1 / 2016
FORMULARIO DI PRESENTAZIONE
DELLE INIZIATIVE E DEI PROGETTI
1) Richiesta di contributo
2) Descrizione dell’iniziativa o del progetto
3) Piano economico
4) Modelli di dichiarazione da allegare:
- Iscrizione ai registri e requisiti di onorabilità delle coproponenti (in caso di
presentazione in partenariato);
- Requisiti di onorabilità di eventuali ulteriori soggetti dotati di rappresentanza (es.
vicepresidenti, amministratori ecc.);
- Lettera di impegno da sottoscrivere congiuntamente (in caso di partenariato)
- Dichiarazione di regolare approvazione e conformità all’originale del/dei bilancio/i in
allegato.
Il presente fac-simile di formulario è da considerarsi esclusivamente rappresentativo dei contenuti
della richiesta, della descrizione dell’iniziativa o del progetto e del piano economico che dovranno
essere compilati e trasmessi al Ministero esclusivamente attraverso la piattaforma informatica
all’indirizzo: www.direttiva383.it
2
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Avviso 1 /2016 - legge n. 383 del 2000 – Anno 2016
Formulario di presentazione
RICHIESTA DI CONTRIBUTO
OGGETTO: Richiesta di contributo per l’esercizio finanziario 2016 ai sensi dell’articolo 12,
comma 3, della legge 7 dicembre 2000, n. 383 – Avviso 1/2016.
INIZIATIVA lett. d)
PROGETTO lett. f)
Il sottoscritto___________________________________ , rappresentante legale dell’Associazione
_____________________________, C.F. dell’associazione__________________, con sede legale
nel comune di _______________________________________________________________,
provincia di ______________, cap. ________, indirizzo ________________________________ -
tel. __________________ fax ______________ e-mail ______________________
- giuridica
-
- iscritta al Registro ________ (specificare: nazionale / della regione______ / della provincia
_______) delle associazioni di promozione sociale;
- che opera senza fini di lucro, anche indiretto, attraverso le seguenti attività:
A. ___________________________________________________
B. ___________________________________________________
C. ___________________________________________________
CHIEDE
l’assegnazione di un contributo ai sensi dell’art. 12, comma 3, lett._____ della legge 7 dicembre
2000, n. 383, per la realizzazione dell’iniziativa/progetto, allegata/o alla presente domanda:
Titolo dell’iniziativa o del progetto:
Aree di intervento (paragrafo 3.1 dell’Avviso per le iniziative lett. d); paragrafo 3.2 per i
Al Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Direzione Generale del terzo settore e della
responsabilità sociale delle imprese
Via Fornovo, 8 – Pal. C
00192 Roma
3
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Avviso 1 /2016 - legge n. 383 del 2000 – Anno 2016
Formulario di presentazione
progetti lett. f):
Contributo richiesto (max 80% del costo complessivo)
€ …. %
Quota a carico dell’associazione (minimo 20% del costo
complessivo) € …. %
Costo complessivo dell’iniziativa/progetto € 100%
A tal fine, ai sensi degli articoli 46 e 47 del d.P.R. n. 445 del 2000, consapevole della decadenza dai
benefici di cui all’articolo 75 e delle sanzioni penali previste dall’articolo 76 per le ipotesi di falsità
in atti e dichiarazioni mendaci ivi indicate, il sottoscritto rappresentante legale dell’associazione
richiedente il contributo
DICHIARA (allegare fotocopia del documento di identità del/i sottoscrittore/i ai sensi del combinato disposto
degli articoli 38, comma 3, e 46 del d.P.R. n. 445 del 2000).
1) Che l’Associazione ...................... è iscritta a oggi al Registro nazionale / della
regione................./ della provincia di.......................... delle associazioni di promozione
sociale con provvedimento n. ____, del_____________ rilasciato
da.........................................
2) che la quota a carico dell’Associazione proponente e/o Associazioni co-proponenti in caso
di partenariato è di € ___________________, pari al 20% del costo complessivo
dell’iniziativa o del progetto (paragrafo 6 dell’Avviso);
3) che l’iniziativa o il progetto per la/il quale si richiede il contributo ha una durata pari a mesi:
________(max 12 mesi per la lett. d) e max 18 mesi per la lett. f) (paragrafo 5 dell’Avviso);
4) che il numero dei soci dell’associazione proponente (o in caso di partenariato la somma dei
soci dell’associazione proponente e delle Associazioni co-proponenti) al 31/12/2015 è n.
______________ di persone fisiche e/o n. _____________ di persone giuridiche;
5) che le regioni in cui è operante con proprie sedi sono le seguenti : ____________________;
6) che l’Associazione proponente, e/o Associazioni co-proponenti in caso di partenariato,
ha/non ha percepito contributi pubblici, (se percepiti specificare la finalità alla quale sono
stati destinati: _________________________________________) diretti o indiretti, nel
periodo riferito all’ultimo consuntivo approvato conformemente a quanto previsto dallo
statuto, per un totale di contributi ______________ (somma dei contributi pubblici percepiti
dalla proponente e da eventuali partner) pari al ____% rispetto alle entrate iscritte a bilancio
(in caso di partenariato la percentuale va calcolata sulle somme dei bilanci della proponente
e dei partner);
7) che la presente proposta progettuale non è mai stata oggetto di finanziamenti/contributi
pubblici (paragrafo 8, numero 11 dei motivi di inammissibilità dell’Avviso);
8) che all’iniziativa o progetto parteciperanno i seguenti soggetti privati, pubblici ed enti locali
(paragrafo 4.2 dell’Avviso):
1.
2.
4
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Avviso 1 /2016 - legge n. 383 del 2000 – Anno 2016
Formulario di presentazione
3.
9) che, in caso di impegno finanziario da parte di un ente pubblico o privato, le risorse
finanziarie dell’ente derivano da ……………………..(paragrafo 6.1 dell’Avviso);
10) che il costo dell’iniziativa o progetto per il quale si richiede il finanziamento non supera il
100% delle entrate iscritte nell’ultimo bilancio consuntivo dell’associazione approvato
conformemente a quanto previsto dallo statuto che è pari a ………………. euro, come
risulta evidenziato nella documentazione allegata, ovvero, nel caso l’iniziativa o progetto sia
presentata/o congiuntamente da più Associazioni, il 100% della somma delle entrate dei
rispettivi conti economici allegati (paragrafo 8, numero 12 dei motivi di inammissibilità
dell’Avviso) pari ad euro……………….
(N.B.: Si ricorda che ai sensi del paragrafo 8 numero 13 dell’Avviso è necessario allegare
copia conforme all’originale dell’ultimo bilancio consuntivo - o dei bilanci in caso di
partenariato - approvati conformemente a quanto previsto dai rispettivi statuti. La
conformità all’originale e la regolare approvazione a norma di statuto devono essere
attestate in apposita dichiarazione ai sensi del d.P.R. 445/2000 rilasciata da ciascun
rappresentante legale).
11) dichiara inoltre:
- di non aver riportato condanne penali;
- di non avere in corso procedimenti penali ovvero procedimenti per l’applicazione di
misure di sicurezza o di prevenzione;
- di non avere precedenti giudiziari tra quelli iscrivibili nel casellario giudiziale ai sensi
del d.P.R. n. 313/2002;
- di non essere a conoscenza di essere sottoposto a indagini preliminari;
- che l’Associazione non ha ricevuto contestazioni in via amministrativa e/o giudiziaria da
parte dell’Amministrazione;
- che non vi sono all’interno dell’associazione altri soggetti investiti della rappresentanza
esterna
Oppure:
- che i soggetti sotto specificati, secondo quanto previsto dallo statuto/dai regolamenti
dell’associazione, sono investiti della rappresentanza esterna. Per ciascuno dei
nominativi citati viene allegata apposita dichiarazione;
a) 1)________________________
b) 2)_________________________
c) 3)_________________________
(N.B.: si ricorda che qualora lo statuto dell’associazione conferisca a soggetti diversi dal
rappresentante legale il potere di impegnare l’ente, anche tali soggetti, separatamente, dovranno
allegare una propria dichiarazione relativa al punto 11); analogamente, tale dichiarazione dovrà
essere rilasciata in caso di partenariato da ciascun rappresentante legale e ciascun titolare di
poteri di rappresentanza delle varie associazioni partner).
12) Che (in caso di partenariato) tra la proponente e ciascuno dei partner, nonchè tra i partner,
non sussistono rapporti di appartenenza (in qualità di articolazioni territoriali) o affiliazione
(vedi paragrafo 4.1 del presente Avviso);
13) che le informazioni contenute nella presente "Richiesta di contributo" e nelle restanti parti
del Formulario di presentazione sono autentiche e veritiere;
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Avviso 1 /2016 - legge n. 383 del 2000 – Anno 2016
Formulario di presentazione
Dichiara, infine, di essere a conoscenza che, ai sensi di quanto previsto dalla legge n. 196 del 2003,
questo Ufficio potrà utilizzare i dati contenuti nella presente autocertificazione esclusivamente
nell’ambito e per i fini istituzionali propri della Pubblica Amministrazione.
Luogo e data
Firma del rappresentante legale
dell’associazione
(della capofila in caso di partenariato)
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Avviso 1 /2016 - legge n. 383 del 2000 – Anno 2016
Formulario di presentazione
DESCRIZIONE DELL’INIZIATIVA O DEL PROGETTO
● Titolo dell’iniziativa o del progetto1
● Anagrafica dell’associazione proponente/capofila
Denominazione
Codice fiscale/Partita IVA
Indirizzo sede legale
Regioni in cui sono presenti le
sedi operative
Telefono
Fax
E-mail per la corrispondenza
con il Ministero
Numero soci al 31/12/2015 Persone fisiche:____ Persone giuridiche: ___
Nome del rappresentante legale
Nome del responsabile
dell’iniziativa/progetto
Personalità giuridica si/no
Estremi provvedimento di
iscrizione al Registro
N........... del ....................
Rilasciato da:..........................................
Tipologia Registro (Nazionale, Regionale, Province autonome di Trento e Bolzano)
● Riferimenti bancari:
Codice IBAN
Istituto e filiale di riferimento
● Anagrafica delle associazioni co-proponenti 2
Lo schema sotto riportato deve essere compilato con riferimento a ciascuna delle associazioni
coproponenti della proposta progettuale.
Denominazione:
Codice fiscale/Partita IVA
Indirizzo sede legale
Telefono
Fax
E-mail per la corrispondenza
con il Ministero
Nome del rappresentante legale
Personalità giuridica si/no
Estremi provvedimento di
iscrizione al Registro
N........... del ....................
Rilasciato da:..........................................
Tipologia Registro (Nazionale, Regionale, Province autonome di Trento e Bolzano)
1 Inserire per esteso il titolo della proposta progettuale.
2 Ai sensi del paragrafo 4.1 dell’Avviso non è considerato partenariato il rapporto tra un’associazione a carattere
nazionale e le proprie articolazioni territoriali/circoli affiliati o tra più articolazioni territoriali/circoli affiliati di una
stessa associazione nazionale.
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Avviso 1 /2016 - legge n. 383 del 2000 – Anno 2016
Formulario di presentazione
● Anagrafica dei soggetti affiliati e associati e delle articolazioni territoriali 3
Lo schema sotto riportato deve essere compilato con riferimento a ciascuno dei soggetti affiliati e
delle articolazioni territoriali coinvolti nell’esecuzione della proposta progettuale.
Soggetto n.…
Tipologia di rapporto
Denominazione
Natura giuridica
Sede legale
C.F.
Legale Rappresentante
Attività da svolgere
nell’iniziativa/progetto
Collaborazione con soggetti privati e pubblici (paragrafo 4.2 dell’Avviso)4
Lo schema sotto riportato deve essere compilato con riferimento a ciascuno dei soggetti privati e
pubblici che collaborano nella realizzazione delle attività di cui alla proposta progettuale.
Soggetto n...
Denominazione ente
Sede legale
C.F.
Attività da svolgere nel progetto
● Descrizione dell’iniziativa o progetto (max 2 pagine)
L’idea:
Le esigenze rilevate:
Gli obiettivi perseguiti:
Le metodologie di intervento previste:
I risultati attesi:
Trasferibilità dell’iniziativa o del progetto e dei suoi risultati:
● Linee di attività ed ambiti di intervento dell’iniziativa o progetto (individuare a seconda
della tipologia della proposta progettuale la/le linee di attività o il o gli ambiti di intervento
della proposta progettuale)
3 Per “soggetti affiliati”, “associati” o “articolazioni territoriali” si intendono i soggetti coinvolti nelle attività
dell’iniziativa/progetto che vantino un rapporto di effettiva affiliazione o associazione con l’associazione proponente o
co-proponente. Il rapporto di affiliazione o di associazione deve precedere temporalmente il momento della
presentazione della proposta progettuale ed essere opportunamente documentato.
Lo svolgimento di attività da parte di soggetti affiliati o associati diversi da quelli sotto indicati dovrà essere
espressamente e preventivamente autorizzato dal Ministero. 4 Da compilarsi nel caso in cui il progetto si avvalga della collaborazione di soggetti privati e pubblici.
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Iniziative di cui alla lettera d)5
Formazione e aggiornamento
Misto formazione con banche dati e informatizzazione
Informatizzazione
Banche dati
Progetti di cui alla lettera f)
favorire la piena inclusione sociale delle persone con disabilità e la loro partecipazione alla
cittadinanza attiva;
promuovere forme di cittadinanza attiva e pratiche di solidarietà sociale, con particolare
riferimento alle giovani generazioni;
favorire le pari opportunità e realizzare azioni di sensibilizzazione contro ogni forma di
discriminazione, anche attraverso la promozione di interventi per prevenire e contrastare le
forme di violenza;
contrastare le solitudini involontarie, in specie nella popolazione anziana, anche attraverso
iniziative e percorsi di coinvolgimento attivo e di formazione continua;
favorire la piena integrazione della popolazione immigrata, con particolare riferimento agli
immigrati di seconda generazione;
sviluppare interventi volti a prevenire fenomeni di impiego irregolare di manodopera nelle
attività stagionali di raccolta di prodotti agricoli e a garantire adeguate condizioni di lavoro,
anche in raccordo con le amministrazioni pubbliche operanti nei territori interessati, (con
particolare riferimento all’articolo 4 del “Protocollo sperimentale contro il caporalato e lo
sfruttamento lavorativo in agricoltura – Cura- Legalità Uscita dal ghetto”, sottoscritto tra gli
altri dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali in data 27 maggio 2016);
favorire lo sviluppo di strumenti e forme di sostegno alle famiglie, anche al fine di
conciliare tempi di vita e tempi di lavoro;
sviluppare azioni finalizzate alla prevenzione e al contrasto delle forme di dipendenza,
inclusi la ludopatia e il gioco d’azzardo;
favorire il recupero sociale di detenuti ed ex detenuti, anche attraverso l’attivazione di
azioni innovative di formazione e avviamento al lavoro e all’imprenditorialità sociale;
sviluppare e diffondere la pratica regolare di attività motoria e di buone scelte alimentari, al
fine di promuovere l’adozione di corretti stili di vita;
favorire la tutela, la valorizzazione e la fruizione del patrimonio culturale, paesaggistico e
ambientale del Paese, anche agevolandone l’accesso a soggetti in condizioni di svantaggio e
vulnerabilità sociale;
sviluppare interventi per la valorizzazione e la tutela dei beni comuni, anche attraverso il
loro utilizzo da parte della comunità territoriale di riferimento;
promuovere la legalità e la corresponsabilità.
● Durata complessiva dell’iniziativa o progetto (paragrafo 5 dell’Avviso)
Mesi _________
● Diagramma di Gannt dell’iniziativa o progetto6:
5 Formazione e aggiornamento dei membri delle associazioni proponenti nonché informatizzazione delle associazioni
proponenti e la produzione di banche dati, ai sensi dell’articolo 12, comma 3, lett. d), della legge n. 383 del 2000.
L’attività riguardante la formazione ed aggiornamento dei membri delle associazioni proponenti deve risultare in modo
chiaro non solo dall’indicazione del relativo ambito operativo ma dal contenuto dell’attività stessa nel suo complesso.
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FASE DESCRIZIONE
FASI 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18
1
2
3
n.....
In caso di partenariato: specificare per ciascuna delle associazioni partner le informazioni di
cui al sottostante schema
Nome associazione partner .......
ATTIVITA’ SVOLTA IN
PARTENARIATO
FASE IN CUI AVVIENE DURATA PRESUNTA
1
2
3
● Ambito territoriale7
● Destinatari dell’iniziativa o progetto8
● Utilizzo/produzione di strumenti e prodotti tecnologicamente avanzati ed interattivi
6 il diagramma va compilato indicando sulla colonna “Fase” il numero della Fase dell’iniziativa/progetto e annerendo, la
relativa riga, in corrispondenza del periodo – espresso in mesi – di svolgimento di ciascuna Fase. Il mese 1 corrisponde
al mese di avvio dell’iniziativa o progetto. 7 indicare l’ambito territoriale – per regioni, province, comuni –in cui si svolgerà effettivamente l’iniziativa o progetto.
8 per destinatari si intendono i beneficiari effettivamente raggiunti dall’iniziativa o progetto in ragione delle attività da
espletare e non i soggetti comunque interessati e/o coinvolti nelle relative attività). Nel caso di attività formativa
rivolta ai membri delle associazioni ai sensi della lettera d), dovrà essere specificato dettagliatamente se e in che
misura sia rivolta a destinatari di età non superiore a 30 anni, ai fini dell’attribuzione del punteggio relativo al
criterio “innovatività” previsto al paragrafo 9.1 del presente Avviso.
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● Corsi di formazione diretta con presenza in aula (compilare uno schema per ciascuna
tipologia di corso)
Materia del corso
Durata in ore
Numero docenti
Numero destinatari
Destinatari under 30 - per le iniziative di lett. d) -
Tipologia destinatari
Luogo di svolgimento
Costo unitario per persona (Costo complessivo / nr. destinatari)
Nr. di edizioni
● Corsi di formazione a distanza (compilare uno schema per ciascuna tipologia di corso)
Materia del corso
Durata in ore
Numero docenti
Numero destinatari
Destinatari under 30 - per le iniziative di lett. d) -
Tipologia destinatari
Caratteristiche della piattaforma per la FAD
Costo unitario per persona (Costo complessivo / nr. destinatari
● Strumenti di valutazione e di monitoraggio intermedi e/o finali (se previsti)
Corso Tipologia strumento
intermedio
Tipologia strumento finale
● Eventi promozionali e di comunicazione 9
Tipo di evento
Luogo
Data
Fase
Costo previsto
Numero atteso e tipologia di destinatari
● Elencare le iniziative e i progetti finanziati per gli anni precedenti 10
1.
2.
3....
n.....
9 Specificare gli elementi richiesti per ciascuna tipologia di eventi.
10 Precisare titolo e tipologia/ambito di intervento delle iniziative e dei progetti finanziati ai sensi della l. 383/2000.
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DESCRIZIONE ANALITICA DELLE FASI DI ATTUAZIONE
DELL’INIZIATIVA O DEL PROGETTO RIPETERE LO SCHEMA SEGUENTE PER DESCRIVERE CIASCUNA FASE, OSSERVANDO LE ISTRUZIONI FORNITE
PER LA COMPILAZIONE CON LE NOTE IN LEGENDA
FASE1 n. …..
(nome della fase)
Durata della fase 2
n... mesi, dal mese... al mese....
Attività previste 3.
Attività 1
Attività 2
Attività n...
Descrivere le attività svolte in partenariato con indicazione dell’associazione/i coinvolta/e
Attività....
Durata presunta...
Ambito territoriale4.
Attività 1
Attività 2
Attività n
Personale interno5.
Numero
Specificare per ciascun soggetto:
- Mansione/ruolo
- Tipo di contratto
- Denominazione del datore di lavoro (associazione proponente; associazione co-proponente; affiliata;
associata; soggetto federato; articolazione territoriale)
- Nome e Cognome (se già conosciuto)
Personale esterno6.
Numero
Specificare per ciascun soggetto:
- Mansione/ruolo
- Tipo di contratto/rapporto
- Denominazione del committente (associazione proponente; associazione co-proponente; affiliata; associata;
soggetto federato; articolazione territoriale)
- Nome e Cognome (se già conosciuto)
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Formulario di presentazione
Volontari7.
Specificare:
- Ente di appartenenza /Nr. /Spesa prevista
- Ente di appartenenza /Nr. /Spesa prevista
Destinatari finali8.
Specificare:
- Numero
- Tipologia
Affidamento di attività a soggetti esterni delegati
Numero affidamenti e importo totale affidamenti
Specificare per ciascun affidamento:
- Denominazione affidatario (ove possibile)
- Attività delegata (ordinare per numero progressivo: 1, 2, n)
- Importo stimato da corrispondere
Acquisto di beni (attrezzature e materiale didattico e di consumo) e servizi accessori o strumentali10.
N.B. La somma dei beni acquistati nelle singole fasi deve coincidere con l’importo riportato nel Piano Economico)
Importo totale acquisti
Specificare per ciascuno di essi:
- Bene/servizio da acquistare (ordinare per numero progressivo: 1, 2, n)
- Importo stimato
- Rapporto di accessorietà/strumentalità
Collaborazioni con soggetti privati e pubblici (a titolo gratuito; punto 4.2 dell’Avviso) 11.
Specificare:- Denominazione- Tipologia di ente o organizzazione - Attività da svolgere
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Formulario di presentazione
Legenda per la compilazione dello schema di descrizione analitica delle fasi 1. Fase N. ….
Le fasi devono coincidere con quelle indicate nel Diagramma di Gannt
2. Durata della fase
In mesi coerentemente con il Diagramma di Gannt
3. Attività previste
Indicare per ciascuna fase le attività previste, indicandole in ordine numerico, descrivendole ed elencando il
programma di azioni/eventi che si intendono svolgere. Specificare il numero e le modalità di svolgimento di corsi,
riunioni e incontri di gruppo di lavoro, di seminari, convegni, etc…(es. riunioni bimestrali del gruppo di lavoro, corso
di formazione di n… ore e … giorni, videoconferenze). Precisare anche il ruolo di eventuali associazioni co-proponenti
e dei soggetti affiliati/associati.
4. Ambito territoriale (da specificare per ciascuna attività elencata nella fase)
Indicare l’ambito territoriale – per regioni, province, comuni –in cui si prevede in concreto la realizzazione delle
attività previste dall’iniziativa/progetto.
5. Personale interno
Si intendono i dipendenti con rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato o determinato. Indicare numero,
ruolo/mansione, tipologia del contratto e contenuto dell’attività da prestarsi per l’iniziativa/progetto. Ove individuati,
specificare i nominativi dei soggetti.
6. Personale esterno
Si intendono le persone fisiche non titolari di rapporto di lavoro subordinato e per cui sia previsto un contratto di
prestazione d’opera professionale, collaborazione, regime occasionale, ecc…- o affidamento d’incarico controfirmato
per accettazione, in cui risulti comunque esplicitato in dettaglio l’oggetto, durata e compenso della prestazione
richiesta.
7. Volontari
Per volontari si intendono solo persone fisiche che prestano gratuitamente la propria opera e che non possono essere
retribuite.
8. Destinatari finali
Si intendono quei soggetti destinatari diretti delle singole attività dell’iniziativa/progetto e non i potenziali interessati.
Nella descrizione analitica delle fasi, per le iniziative di formazione ai sensi dell’art. 12 comma 3 lett. d) della l.
383/2000 dovrà essere specificamente indicato se i destinatari della formazione siano (e in che misura) soggetti di età
non superiore ai 30 anni.
9. Affidamento di attività a soggetti esterni delegati (paragrafo 12.2 dell’Avviso)
Per affidamento di attività a soggetti esterni delegati, si intende l’affidamento a titolo oneroso di parte delle attività
progettuali a soggetti giuridici terzi diversi dall’associazione capofila, dall’associazione co-proponente o dai soggetti
affiliati o associati.
Non è possibile affidare o delegare all’esterno le funzioni di direzione, coordinamento e gestione.
Specificare, nel riquadro, in modo dettagliato il soggetto delegato, i contenuti dell’incarico, le motivazioni, l’assenza di
analoghe professionalità interne.
Non rientra nell’ipotesi in esame l’affidamento di parte delle attività ad un’associazione co-proponente, a un soggetto
affiliato o associato.
10. Acquisto di beni e servizi accessori o strumentali
Dettagliare con riferimento a ciascun acquisto l’oggetto, il costo, il rapporto di accessorietà/strumentalità dei servizi
dei quali è previsto l’acquisto.
11. Collaborazioni con soggetti privati e pubblici (a titolo gratuito)
Si precisa che in tale campo devono essere indicati unicamente i soggetti diversi da quelli già individuati quali
proponente, co-proponenti, affiliati ed associati. I soggetti che collaborano non possono essere destinatari di quote di
finanziamento.
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Avviso 1 /2016 - legge n. 383 del 2000 – Anno 2016
Formulario di presentazione
PIANO ECONOMICO
ASSOCIAZIONE: ………………
TITOLO INIZIATIVA O PROGETTO: ……………….
VOCI DI COSTO IMPORTO PREVISTO
1 SPESE DI PROGETTAZIONE
N.B. Devono essere esposti nel presente riquadro
unicamente le spese di progettazione sostenute
dall’associazione avvalendosi di personale interno,
di collaboratori (persone fisiche). In caso di
affidamento a persone giuridiche le relative spese
dovranno essere esposte nel riquadro n. 4 e
concorreranno al raggiungimento del limite del
30% del costo totale di progetto di tale voce, fermo
restando il limite del 5% del costo totale del
progetto. Le spese sopra indicate non concorrono
al raggiungimento del limite del 70% dei costi di
personale interno ed esterno.
1 a Personale (interno/esterno)
€
Subtotale ( max 5% del costo totale)
€
2 ATTIVITÀ PROMOZIONALI
2 a. Personale (interno/esterno)
Per entrambe le tipologie progettuali la somma
delle voci 2a., 3a. e 5a., non deve superare il 70%
del costo complessivo dell’iniziativa/ progetto.
€
2 b. Acquisto di servizi accessori o
strumentali €
Subtotale
€
3 SPESE DI FUNZIONAMENTO E GESTIONE
(ivi comprese le spese per Direzione,
Coordinamento e Gestione)
3 a. Personale (interno/esterno)
Per entrambe le tipologie progettuali la somma
delle voci 2a., 3a. e 5a., non deve superare il 70%
del costo complessivo dell’iniziativa/ progetto.
€
3 b. Acquisto di servizi accessori o
strumentali €
3 c. Altro
(affitto locali, telefono, luce, ecc…) €
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Formulario di presentazione
Subtotale
€
4. AFFIDAMENTO DI ATTIVITÀ A SOGGETTI
ESTERNI DELEGATI
(Riportare nel box tutti gli affidamenti previsti.
Specificare obbligatoriamente il costo delle attività
affidate a persone giuridiche terze coerentemente
con quanto previsto nel formulario descrittivo)
4 a. Progettazione
(max 5% del costo complessivo del progetto o
dell’iniziativa)
€
4 b. Formazione €
4 c. Ricerca €
4 d. Altro €
Subtotale max 30% del costo totale
€
5 SPESE DI VIAGGIO, VITTO, ALLOGGIO
5 a. Personale (interno/esterno)
Per entrambe le tipologie progettuali la somma
delle voci 2a., 3a. e 5a., non deve superare il 70%
del costo complessivo dell’iniziativa/ progetto.
€
5 b. Volontari €
5 c. Destinatari €
5 d. Acquisto di servizi di viaggio,
trasporto, catering, ecc…) €
Subtotale max 25% del costo totale
€
6 SPESE PER ATTREZZATURE, MATERIALE
DIDATTICO E DI CONSUMO, BENI
STRUMENTALI
6 a. Acquisto attrezzature €
6 b. Affitto attrezzature €
6 c. Ammortamento attrezzature €
6 d. Materiale didattico €
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6 e. Materiale di consumo €
Subtotale max 35% tot. generale per iniziative lett. d) e max
25% tot. generale per progetti lett. f)
€
7 SPESE PER FIDEIUSSIONE
Subtotale
€
8 ALTRE VOCI DI COSTO
(SOLO PER VOCI NON ELENCATE GIÀ NEL PIANO) DA
DETTAGLIARE ANALITICAMENTE
8 a. €
8 b. €
8 c. €
Subtotale
€
COSTO TOTALE
DELL’INIZIATIVA/PROGETTO
Somma subtotali
€
FINANZIAMENTO PUBBLICO
€
COFINANZIAMENTO PRIVATO
€
SPECIFICARE IN MANIERA DETTAGLIATA LA PROVENIENZA DELLE RISORSE FINANZIARIE MESSE A
DISPOSIZIONE A TITOLO DI COFINANZIAMENTO PRIVATO DAL PROPONENTE E DA CIASCUNO DEGLI
EVENTUALI PARTNER, NONCHÉ LE CORRISPONDENTI VOCI DI ENTRATA DEL BILANCIO (V. PARAGRAFO 8,
PUNTO 10 DELL’AVVISO).
IN CASO DI COMPARTECIPAZIONE FINANZIARIA DA PARTE DI UN ENTE PUBBLICO, ANCHE LOCALE, E/O DI
SOGGETTI PRIVATI (NON PARTNER), SPECIFICARE IMPORTO, PROVENIENZA E DESTINAZIONE (MODALITÀ
DI IMPIEGO) DEL SUDDETTO COFINANZIAMENTO.
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Formulario di presentazione
PROSPETTO RIEPILOGATIVO DEL PIANO ECONOMICO
VOCI DI COSTO COSTI PERCENTUALE RISPETTO
AL TOTALE GENERALE
1 SPESE DI PROGETTAZIONE max 5% del costo complessivo
€ %
2 ATTIVITÀ PROMOZIONALI € %
3 SPESE DI FUNZIONAMENTO E
GESTIONE € %
4. AFFIDAMENTO DI ATTIVITÀ A
SOGGETTI ESTERNI DELEGATI
max 30% del costo complessivo
€ %
5 SPESE DI VIAGGIO, VITTO,
ALLOGGIO max 25% del costo complessivo
€ %
6 SPESE PER ATTREZZATURE,
MATERIALE DIDATTICO E DI
CONSUMO, BENI STRUMENTALI
max 35% tot. generale per iniziative
lett. d) e max 25% tot. generale per
progetti lett. f)
€ %
7 SPESE PER FIDEIUSSIONE € %
8 ALTRE VOCI DI COSTO (SOLO PER
VOCI NON RICOMPRESE GIÀ NEL PIANO) € %
%: ______ COSTO FINANZIAMENTO PUBBLICO €
%: ______
COFINANZIAMENTO PRIVATO €
100% COSTO TOTALE €
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Formulario di presentazione
Dichiarazione da compilarsi da parte di ciascun co-proponente nel caso di presentazione
congiunta con altre associazioni: ciascun rappresentante legale di associazione partner deve
sottoscrivere e allegare la presente dichiarazione, unitamente alla fotocopia di un documento di
identità del sottoscrittore in corso di validità, ai sensi del combinato disposto degli articoli 38 e 46 del
d.P.R. n. 445 del 2000, ai sensi del paragrafo 8 punti 1, 7 e 8 dell’Avviso)
Ai sensi degli articoli 46 e 47 del d.P.R. n. 445 del 2000, consapevole della decadenza dai benefici
di cui all’art. 75 e delle sanzioni penali previste dall’art. 76 per le ipotesi di falsità in atti e
dichiarazioni mendaci ivi indicate,
il sottoscritto ______________________, rappresentante legale dell’associazione partner
_________________, dichiara:
1) Che l’associazione _________________, è iscritta a oggi al Registro nazionale / della
regione................./ della provincia di.......................... delle associazioni di promozione
sociale con provvedimento n. ____, del_____________ rilasciato da
_____________________
2) Dichiara altresì:
- Di non aver riportato condanne penali;
- Di non avere in corso procedimenti penali ovvero procedimenti per l’applicazione di
misure di sicurezza o di prevenzione;
- Di non avere precedenti giudiziari tra quelli iscrivibili nel casellario giudiziale ai sensi
del d.P.R. n. 313/2002;
- Di non essere a conoscenza di essere sottoposto a indagini preliminari;
- Che l’Associazione non ha ricevuto contestazioni in via amministrativa e/o giudiziaria
da parte dell’Amministrazione.
- che non vi sono all’interno dell’associazione altri soggetti investiti della rappresentanza
esterna
Oppure:
- che i soggetti sotto specificati, secondo quanto previsto dallo statuto/dai regolamenti
dell’associazione, sono investiti della rappresentanza esterna. Per ciascuno dei
nominativi citati viene allegata alla domanda di contributo apposita dichiarazione;
d) 1)________________________
e) 2)_________________________
f) 3)_________________________
3) Dichiara, infine, di essere a conoscenza che, ai sensi di quanto previsto dalla legge n. 196
del 2003, questo ufficio potrà utilizzare i dati contenuti nella presente autocertificazione
esclusivamente nell’ambito e per i fini istituzionali propri della Pubblica Amministrazione.
Allega fotocopia del proprio documento di identità in corso di validità.
Luogo e data Firma
(Il rappresentante legale
dell’associazione partner)
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Formulario di presentazione
(Da compilarsi da parte di ciascun ulteriore soggetto dotato del potere di impegnare il capofila
o, in caso di presentazione congiunta con altre associazioni, uno dei co-proponenti: ciascun
firmatario deve sottoscrivere e allegare la presente dichiarazione, unitamente alla fotocopia di un
documento di identità del sottoscrittore in corso di validità, ai sensi del combinato disposto degli
articoli 38 e 46 del d.P.R. n. 445 del 2000.
Ai sensi degli articoli 46 e 47 del d.P.R. n. 445 del 2000, consapevole della decadenza dai benefici
di cui all’art. 75 e delle sanzioni penali previste dall’art. 76 per le ipotesi di falsità in atti e
dichiarazioni mendaci ivi indicate,
il sottoscritto ______________________, in qualità di __________________________
dell’associazione _________________, dichiara:
- Di non aver riportato condanne penali;
- Di non avere in corso procedimenti penali ovvero procedimenti per l’applicazione di
misure di sicurezza o di prevenzione;
- Di non avere precedenti giudiziari tra quelli iscrivibili nel casellario giudiziale ai sensi
del d.P.R. n. 313/2002;
- Di non essere a conoscenza di essere sottoposto a indagini preliminari;
- Che l’Associazione non ha ricevuto contestazioni in via amministrativa e/o giudiziaria
da parte dell’Amministrazione.
Dichiara, infine, di essere a conoscenza che, ai sensi di quanto previsto dalla legge n. 196 del
2003, questo ufficio potrà utilizzare i dati contenuti nella presente autocertificazione
esclusivamente nell’ambito e per i fini istituzionali propri della Pubblica Amministrazione.
Allega fotocopia del proprio documento di identità in corso di validità.
Luogo e data Firma
20
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Avviso 1 /2016 - legge n. 383 del 2000 – Anno 2016
Formulario di presentazione
LETTERA DI IMPEGNO (da sottoscriversi congiuntamente da parte di tutti i rappresentanti
legali delle associazioni interessate, in caso di progetti presentati in partenariato, ai sensi del
paragrafo 4.1 dell’Avviso)
Con la presente i sottoscritti rappresentanti legali delle associazioni che in qualità di capofila e co-
proponenti hanno presentato richiesta di contributo relativa all’iniziativa/ progetto denominata
________________________________, si impegnano, in caso di ammissione a contributo della
proposta progettuale, a conferire e trasmettere al Ministero, mandato con rappresentanza, ai fini
della realizzazione delle attività previste, all’Associazione _________________, con sede legale in
__________, sin d’ora individuata come capofila.
Dichiarano l’impegno finanziario (quota di cofinanziamento) che ciascuna associazione partner
assumerà in caso di ammissione a contributo:
Nome Associazione Impegno finanziario
(capofila) ___________________________ __________________
(partner 1) ___________________________ __________________
(partner 2) ___________________________ __________________
(partner n…) _________________________ __________________
Specificano di seguito le fasi dell’iniziativa / progetto (come descritte nel formulario) da realizzarsi
da parte di ciascuno dei soggetti coinvolti, con specificazione dei relativi costi:
Luogo e data
Firma
Per l’ Associazione
(capofila) ___________________________ __________________
(partner 1) ___________________________ __________________
(partner 2) ___________________________ __________________
(partner n…) _________________________ __________________
21
MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Avviso 1 /2016 - legge n. 383 del 2000 – Anno 2016
Formulario di presentazione
DICHIARAZIONE
Il sottoscritto ______________________, rappresentante legale dell’associazione
_________________,
DICHIARA
ai sensi e per gli effetti degli articoli 46 e 47 del d.P.R. n. 445 del 2000, che la copia del bilancio
consuntivo allegata alla presente è conforme all’originale e che il medesimo bilancio è stato
regolarmente approvato dall’organo competente secondo quanto previsto dalle disposizioni
statutarie.
Quanto sopra nella consapevolezza della decadenza dai benefici di cui all’articolo 75 e delle
sanzioni penali previste dall’articolo 76 del richiamato d.P.R. n. 445 del 2000.
Luogo e data per l’Associazione ________________
Il legale rappresentante
____________________________________________
Alla presente dichiarazione devono essere allegate la fotocopia di un documento di identità, in corso di
legalità, del sottoscrittore ai sensi del combinato disposto degli articoli 38 e 46 del d.P.R. n. 445 del
2000 e la copia del bilancio consuntivo dell’Associazione proponente. In caso di partenariato, il
rappresentante legale di ciascuna associazione partner deve sottoscrivere la dichiarazione, allegando la
copia del proprio documento di identità e la copia del bilancio consuntivo.
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese
1
Iniziative e progetti finanziati ai sensi dell’art. 12, comma 3, lett. d) ed f) della legge 7
dicembre 2000 n. 383 - Annualità 2016 - Condizioni di attuazione e regole di
rendicontazione.
Premessa
Il presente documento, unitamente alla convenzione sottoscritta con il Ministero e nel quadro delle
disposizioni di cui alla legge n. 383/2000 e dell’Avviso n. 1/ 2016, completa le regole cui è tenuta
ad uniformarsi l’associazione per l’attuazione di iniziative e progetti cofinanziati. In particolare
contiene le condizioni per lo svolgimento delle iniziative e dei progetti, per la redazione del
rendiconto e per il riconoscimento delle spese sostenute.
§1. Tipologia dei soggetti proponenti e attuatori
Il proponente è l’associazione che propone l’iniziativa o progetto ammessi a contributo, firma la
convenzione con il Ministero e, in quanto destinataria del contributo medesimo è responsabile
dell’impiego dello stesso e unico interlocutore dell’Amministrazione. Qualora il progetto/iniziativa
preveda il coinvolgimento di altre associazioni in qualità di partner (co-proponenti) o enti associati /
affiliati, il proponente assume la qualità di “soggetto capofila”.
Il partner (co-proponente) agisce in partenariato con il capofila, sulla base di un rapporto con il
capofila assimilabile alla figura civilistica del mandato.
Il Ministero rimane estraneo ai rapporti giuridici instaurati dal proponente con i partner. Tuttavia
l’eventuale variazione delle attività previste in capo al partner o il coinvolgimento di nuovi o diversi
partner rispetto alla proposta approvata, deve essere preceduta da una apposita richiesta del capofila
debitamente motivata e specificamente autorizzata dal Ministero.
I soggetti associati o affiliati sono quelli che vantano un rapporto di effettiva affiliazione o
associazione con il soggetto proponente o con uno dei partner dell’iniziativa o progetto ammessi a
contributo. Il rapporto di affiliazione o di associazione deve essere opportunamente documentato e
precedere temporalmente il momento dell’esecuzione delle attività; il coinvolgimento di soggetti
affiliati o associati nello svolgimento delle attività progettuali, se non già esplicitato nella proposta
progettuale finanziata deve essere preventivamente approvato dal Ministero.
Partner e soggetti associati/affiliati percepiscono la propria quota di contributo tramite il capofila,
rendicontano le spese sostenute secondo il criterio dei costi reali, adeguatamente comprovati da
fatture, scontrini fiscali intestati all’acquirente o altri idonei giustificativi di spesa, secondo lo stesso
regime che regola i rapporti tra proponente e Ministero, salvo quanto previsto da eventuali
specifiche disposizioni in materia; presentano al capofila una nota di debito a questo intestata e
relativa alle attività espletate per la quota di propria competenza.
I criteri per il riconoscimento delle spese sostenute da partner e soggetti associati/affiliati sono i
medesimi applicabili per tipologia al capofila: ad esempio i costi del personale (interno ed esterno)
del soggetto partner effettivamente dedicato al progetto devono essere rendicontati secondo le
regole proprie delle voci di costo “personale interno” e “personale esterno” (vedi paragrafo 5 punti
5.1 e 5.2).
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese
2
In più rispetto a quanto previsto per i partner, i soggetti affiliati ed associati dovranno fornire, oltre
ai giustificativi di spesa, la previa dimostrazione del rapporto di affiliazione o associazione con il
capofila o con uno dei partner.
Il capofila è direttamente e interamente responsabile verso il Ministero della corretta e regolare
esecuzione delle attività dell’iniziativa o progetto, comprese quelle affidate a partner, affiliati ed
associati, dei quali garantisce il pieno rispetto delle presenti condizioni e regole di rendicontazione.
Tutte le associazioni coinvolte a vario titolo devono essere segnalate nelle relazioni semestrale/i e
finale; per ciascuna di esse va precisato il ruolo svolto nelle attività in corso di svolgimento.
§2. Monitoraggio delle iniziative e dei progetti
Ai fini del monitoraggio il proponente è tenuto a comunicare periodicamente informazioni sullo
stato del progetto. Tutte le comunicazioni (comunicazione di avvio attività, relazioni semestrali
sullo stato di avanzamento, relazione finale ecc.) devono essere inoltrate, a firma del legale
rappresentante del proponente e in formato pdf, attraverso la piattaforma informatica
www.direttiva383.it. Non è necessario che alla comunicazione tramite piattaforma segua la
trasmissione della nota in forma cartacea.
2.1 Comunicazione di avvio attività
A seguito della stipula della convenzione e comunque inderogabilmente, pena le revoca del
contributo (paragrafo 12.1 dell’Avviso), entro 15 giorni dal ricevimento della copia conforme della
convenzione sottoscritta da entrambe le parti, il proponente deve dare avvio alle attività progettuali
dandone comunicazione con apposita dichiarazione a firma del legale rappresentante, entro lo stesso
termine. Il predetto termine può essere eccezionalmente differito a seguito di preventiva e motivata
richiesta presentata dall’Associazione e di espressa autorizzazione della Direzione generale del
terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese.
2.2 Relazione e rendicontazione semestrale
Entro i 15 giorni successivi alla scadenza del primo semestre di attività, il proponente deve
trasmettere la seguente documentazione:
1. la relazione descrittiva delle attività realizzate durante il periodo di riferimento, redatta
secondo l’apposito Modello di relazione descrittiva (Modello A);
2. il prospetto riepilogativo delle attività progettuali realizzate (Modello B);
3. il prospetto di rendicontazione delle spese sostenute nel periodo di riferimento (Modello C );
4. l’elenco analitico dei documenti giustificativi di spesa redatto conformemente al piano
economico (Modello D).
Non dovrà essere invece trasmesso il Modello E (Diario di bordo del personale interno ed esterno),
che sarà esibito in sede di verifica amministrativo-contabile.
2.3 Casi particolari
In caso di iniziative o progetti di durata inferiore a 12 mesi, il proponente dovrà presentare la
documentazione di cui al paragrafo 2.2. entro i 15 giorni successivi alla scadenza della metà della
durata del progetto. Per progetti di durata superiore ai 12 mesi, le associazioni invieranno entro i 15
giorni successivi allo scadere del secondo semestre dall’avvio delle attività, una seconda relazione e
rendicontazione con le modalità previste per la prima relazione semestrale di cui al paragrafo 2.2.
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese
3
2.4 Comunicazione di fine attività
Il proponente deve comunicare tempestivamente, con lettera a firma del legale rappresentante, la
data della fine delle attività progettuali.
2.5 Relazione e rendicontazione finale
Entro i 30 giorni successivi alla data di conclusione dell’iniziativa o progetto il proponente deve
trasmettere la seguente documentazione:
1. la relazione finale descrittiva delle attività realizzate, da compilare secondo l’apposito
Modello di relazione descrittiva (modello A);
2. il prospetto riepilogativo delle attività progettuali (Modello B);
3. il prospetto di rendicontazione delle spese (Modello C);
4. l’elenco analitico dei documenti giustificativi delle spese sostenute redatto conformemente
al piano economico (Modello D);
5. una dichiarazione ai sensi del d.P.R. n.445/2000, rilasciata sotto la propria responsabilità
dal rappresentante legale, che attesti che le spese esposte nei rendiconti non sono state
oggetto di altri contributi pubblici né di altre richieste di rimborso per altre iniziative o
progetti in corso di svolgimento.
In caso di iniziativa o progetto realizzati in partenariato e/o con la partecipazione di soggetti affiliati
o associati, il rendiconto finale deve essere sottoscritto dal legale rappresentante dell’ente capofila,
che si assume la responsabilità di attestare la veridicità delle spese sostenute e dichiarate anche dalle
associazioni co-proponenti, affiliate, associate.
Tutti i modelli citati nei paragrafi che precedono sono allegati alle presenti regole e pubblicati sul
sito istituzionale del Ministero, www.lavoro.gov.it.
Tutta la documentazione contabile in originale dovrà essere custodita dall’ente presso la propria
sede legale per il periodo stabilito dalla normativa vigente in materia (10 anni).
2.6 Richieste di modifica
Qualora si evidenzi la necessità di apportare modifiche alle attività previste nella proposta
progettuale approvata, all’ambito territoriale o alla programmazione temporale delle stesse, il
proponente dovrà inviare con congruo anticipo all’Amministrazione tramite la citata piattaforma
www.direttiva383.it, una apposita richiesta di autorizzazione, puntualmente e adeguatamente
motivata. La modifica potrà essere posta in essere solo se esplicitamente autorizzata dal Ministero,
senza alcuna possibilità di silenzio - assenso. Il Ministero si riserva di non approvare modifiche che
a suo insindacabile giudizio alterino significativamente l’impianto e le finalità della proposta
progettuale ammessa a contributo o ne pregiudichino gli obiettivi o esiti finali.
Dovranno inoltre essere autorizzate esplicitamente le variazioni al piano economico (in aumento o
diminuzione) superiori al 20 % anche di una sola macrovoce (vedi a tale proposito il paragrafo 4
delle presenti regole).
2.7 Rinuncia al finanziamento concesso
Il proponente, in qualità di beneficiario del finanziamento, deve comunicare tempestivamente
l’eventuale impossibilità di proseguire nello svolgimento delle attività progettuali, accompagnando
la comunicazione con una richiesta di rinuncia al finanziamento concesso. In tal caso non potranno
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese
4
essere rimborsate le spese conseguenti alle eventuali attività avviate; conseguentemente dovrà
essere restituito per intero l’eventuale anticipo erogato.
2.8 Richiesta di sospensione delle attività progettuali
Qualora la corresponsione dell’anticipo da parte dell’Amministrazione non sia effettuata nei termini
di cui al paragrafo 13 dell’Avviso, il proponente cui non sia imputabile il ritardo e abbia già speso
interamente la propria quota di finanziamento, potrà avanzare, con istanza a firma del proprio legale
rappresentante, la richiesta di sospensione delle attività fino alla avvenuta liquidazione
dell’anticipo. La sospensione dovrà essere esplicitamente autorizzata dall’Amministrazione.
2.9 Richiesta di proroga
Le attività progettuali devono concludersi entro i mesi previsti dal diagramma di Gannt allegato alla
proposta approvata, decorrenti dal giorno di avvio attività comunicato.
Eventuali richieste di proroga, debitamente motivate, dovranno essere espressamente autorizzate
dall’Amministrazione, che deciderà in base alla documentazione prodotta a supporto della richiesta.
La proroga potrà essere concessa per una sola volta e per un periodo non superiore a 2 mesi rispetto
alla durata complessiva dell’iniziativa o progetto.
§ 3. Costi dell’iniziativa o progetto
3.1 Generalità
I proponenti, i partner e gli eventuali enti associati/affiliati devono dotarsi di contabilità separata
dedicata all’attività progettuale, ovvero di un’adeguata rappresentazione contabile dei costi relativi
all’iniziativa o progetto.
In via generale, la realizzazione delle attività progettuali non deve prevedere contributi di
partecipazione al progetto o altre somme a carico dei destinatari; in ogni caso i costi rendicontati
dovranno essere calcolati ed esposti deducendo dagli stessi ogni eventuale entrata derivante dalla
realizzazione delle attività .
Tutte le spese richieste a rimborso, a pena di inammissibilità, dovranno essere sostenute secondo
modalità conformi alla vigente legislazione in materia valutaria e di antiriciclaggio (d.lgs. n.
231/2007 e s.m.i.).
Inoltre, ai fini del rimborso, tutte le spese, al momento della verifica della rendicontazione,
dovranno essere giustificate da fatture quietanzate o da documenti contabili di valore
probatorio equivalente.
3.2 Costi ammessi
I costi dell’iniziativa o progetto per essere ammessi a rimborso devono:
1. essere strettamente connessi allo svolgimento delle attività indicate nella proposta
progettuale approvata;
2. essere imputati a costi effettivi;
3. essere documentati con giustificativi originali o documenti contabili aventi forza probatoria
equivalente, annullati e vidimati con inchiostro indelebile da apposita dicitura “Spesa
imputata all’iniziativa/progetto ..........., finanziata/o dal Ministero del lavoro e delle politiche
sociali ai sensi della legge 383/2000 – Annualità 2016”. I giustificativi di pagamento dei
soggetti partner, affiliati o associati, recanti la dicitura suddetta, qualora esibiti in copia
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese
5
dall’Associazione, dovranno essere provvisti di attestazione di conformità all’originale con
autocertificazione resa del legale rappresentante del soggetto partner, affiliato o associato ai
sensi del d.P.R. n. 445/2000);
4. essere registrati nella contabilità generale dell’ente e nella contabilità specifica
dell’iniziativa o progetto;
5. essere riferiti al periodo compreso tra la data di sottoscrizione della convenzione col
Ministero e la fine prevista dell’iniziativa o progetto, ad eccezione dei costi sostenuti per la
progettazione (che possono essere impegnati dalla data di pubblicazione dell’Avviso sul sito
istituzionale) e quelli riferibili alla redazione del rendiconto finale ed all’eventuale rinnovo
delle polizze fideiussorie (che possono essere sostenuti dopo la fine dell’iniziativa o
progetto);
6. rispettare i limiti percentuali indicati per le seguenti voci di costo del piano economico, in
conformità a quanto previsto dal paragrafo 6.3 dell’Avviso 2016:
L'IVA costituisce un costo ammissibile solo nel caso in cui non sia recuperabile dall’ente; a tale
scopo l’Associazione dovrà fornire apposita dichiarazione in sede di verifica amministrativo-
contabile.
3.3 Costi non ammessi
Sono costi non ammessi a rimborso quelli:
1. relativi ad attività promozionali dell’organizzazione proponente non direttamente connesse
all’iniziativa o al progetto per cui si chiede il contributo;
2. relativi all’acquisto di riviste, periodici e pubblicazioni di carattere istituzionale non
strettamente attinenti alle attività finanziate ai sensi dell’Avviso 2016;
3. di ristrutturazione o acquisto di immobili e loro pertinenze;
Voci di costo Percentuale iniziative lett. d) Percentuale progetti lett. f)
Spese di progettazione
massimo 5% del costo
complessivo dell’iniziativa
massimo 5% del costo
complessivo del progetto
Spese per attrezzature
massimo 35% del costo
complessivo dell’iniziativa
massimo 25% del costo
complessivo del progetto
Spese di personale (interno
ed esterno
dell’associazione),
comprese le spese per
viaggi e trasferte, al netto
delle spese di progettazione
massimo 70% del costo
complessivo dell’iniziativa
massimo 70% del costo
complessivo del progetto
Spese di viaggio
massimo 25% del costo
complessivo dell’iniziativa
massimo 25% del costo
complessivo del progetto
Affidamento di attività a
soggetti esterni delegati
massimo 30% del costo
complessivo dell’iniziativa
massimo 30% del costo
complessivo del progetto
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese
6
4. di acquisto e noleggio di autoveicoli e macchinari industriali e/o agricoli (sono fatti salvi i
casi di noleggi funzionali alla realizzazione delle attività di cui all’iniziativa o progetto
purché previsti nella proposta progettuale o successivamente specificamente autorizzati);
5. connessi all’organizzazione e/o partecipazione ad appuntamenti istituzionali delle
organizzazioni proponenti (ad esempio: Congresso nazionale, regionale o provinciale;
seminari e convegni; raduni etc.);
6. relativi a seminari e convegni non espressamente previsti nel formulario di presentazione
dell’iniziativa o progetto o non specificamente approvati dal Ministero;
7. appartenenti a tipologie comunque non strettamente finalizzate alla realizzazione
dell’iniziativa o del progetto finanziati;
8. relativi ad ammende, penali e spese per procedure giudiziarie che dovessero insorgere
durante la realizzazione dell’iniziativa/progetto;
9. relativi al pagamento di imposte e tasse (fanno eccezione le imposte dirette e i contributi
previdenziali e assistenziali su stipendi e compensi, che costituiscono spesa ammissibile se
effettivamente e definitivamente sostenuti in relazione alle attività finanziate).
§4. Variazioni del piano economico
All’interno del piano economico approvato, sempre nel limite dell’importo totale autorizzato,
sempre previa motivata comunicazione al Ministero, sono consentite variazioni secondo le seguenti
regole:
- all’interno della stessa macrovoce del piano economico, entro i limiti dell’importo
approvato per la stessa, senza alcun limite percentuale;
- tra le diverse macrovoci di costo del piano economico, in entrata e in uscita, nel limite del
20% delle singole macrovoci interessate.
Nel caso in cui le variazioni tra le diverse macrovoci di costo, sia in entrata che in uscita,
superino il 20% anche per una sola macrovoce, il legale rappresentante dovrà presentare richiesta
di autorizzazione debitamente motivata al Ministero; le variazioni superiori al 20% (sia in entrata
che in uscita) non autorizzate e quelle sotto il limite del 20% o interne ad una singola macrovoce
non comunicate non saranno riconosciute in sede di verifica amministrativo-contabile.
In ogni caso, le variazioni comunicate o proposte ai fini dell’autorizzazione dovranno essere
contenute entro i limiti percentuali indicati al precedente paragrafo 3.2.
Nel corso della realizzazione di ciascuna iniziativa o progetto non potranno essere richieste più di
due autorizzazioni per variazioni superiori al limite del 20% di ciascuna macrovoce di costo; anche
per la seconda variazione il limite del 20% deve essere calcolato sull’importo della macrovoce
come da piano economico originario. Qualunque richiesta di autorizzazione dovrà essere trasmessa
prima della chiusura della verifica amministrativo – contabile. Rientrano nel computo delle
variazioni sopra individuate anche quelle derivanti da una non corretta imputazione dei costi
rispetto alle voci e macrovoci del piano economico, rilevata dagli addetti alla verifica
amministrativo contabile.
§5. Spese relative alle risorse umane
5.1 Personale interno
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese
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Per personale interno si intendono le persone fisiche titolari di rapporto di lavoro dipendente con
contratto a tempo indeterminato o determinato con l’associazione e/o i soggetti partner, affiliati o
associati.
Il personale interno può essere utilizzato con compiti amministrativi, di docenza in percorsi
formativi, nelle ricerche, nella progettazione, nel coordinamento delle attività e nelle varie attività
indicate nell’iniziativa o progetto.
In nessun caso il personale interno dell’associazione capofila può essere impegnato e rendicontato
quale personale esterno dei soggetti partner, affiliati o associati; analogamente, in nessun caso il
personale interno di uno dei soggetti partner, affiliati o associati può essere impegnato e
rendicontato quale personale esterno dell’associazione capofila o di altro soggetto partner, affiliato
o associato.
L’eventuale utilizzo di personale distaccato deve essere effettuato nel rispetto delle condizioni
previste dall’art. 30 del d.lgs. n. 276/03, della Circolare MLPS n. 3 del 15/1/2004 e n. 28 del
24/6/2005.
Ai fini della contabilizzazione della spesa relativa al personale interno che prende parte
all’iniziativa o progetto, compresi gli amministratori dell’Associazione capofila, dell’associazione
co-proponente e dei soggetti affiliati o associati, si deve fare riferimento al costo orario lordo del
dipendente rapportato all’effettivo numero di ore d’impiego del lavoratore nell’ambito
dell’iniziativa o progetto.
Il predetto costo interno deve essere determinato mediante apposito prospetto sottoscritto dal legale
rappresentante dell’Associazione o del soggetto partner, affiliato o associato datore di lavoro, nel
quale si dia evidenza:
1. del costo giornaliero lordo del dipendente, ottenuto suddividendo: la somma degli
emolumenti lordi annui fissi corrisposti al dipendente in base alla posizione organica nel
periodo progettuale, ivi compresi i contributi previdenziali annuali (a) e la quota di indennità
di fine rapporto (b) per il numero dei giorni lavorativi previsti dal contratto e dalla quota
IRAP ad esso riferita, in quanto dovuta;
2. del costo orario lordo del predetto dipendente, ottenuto suddividendo il costo giornaliero
determinato attraverso il calcolo di cui alla precedente lett. a) diviso per otto.
Qualora il sistema di contabilizzazione delle spese adottato dall’associazione non consenta la
determinazione del costo orario come sopra indicato, si può, eventualmente, fare riferimento al
trattamento economico mensile di cui al CCNL. Nel computo del costo orario deve essere
escluso ogni emolumento ad personam (indennità di trasferta, lavoro straordinario, assegni
familiari, emolumenti arretrati, premi, etc.).
5.1.1. Documentazione amministrativo-contabile da produrre per la rendicontazione del costo
del personale interno (condizioni di ammissibilità):
1. delibera relativa al conferimento dell’incarico o ordine di servizio (con l’indicazione delle
ore dedicate all’esecuzione dell’iniziativa o progetto);
2. nominativi dei dipendenti per i quali sono state sottoscritte polizze INAIL;
3. diario di bordo sottoscritto dal prestatore e controfirmato dal legale rappresentante
dell’Associazione dal quale sia possibile evincere, con riferimento a ciascuna lettera di
incarico/contratto, il giorno, l’orario, la sede di svolgimento delle attività, nonché il
contenuto delle attività espletate (Modello E);
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese
8
4. prospetto per il calcolo del “costo interno”;
5. busta paga e libro unico del lavoro;
6. documenti probatori del pagamento (quietanza, bonifico, assegno, etc.);
7. modelli DM10 ed altri documenti per i versamenti contributivi;
8. ricevute per le ritenute fiscali.
5.2 Personale esterno
Per personale esterno si intendono le persone fisiche non titolari di rapporto di lavoro con contratto
a tempo indeterminato o determinato con l’Associazione e per cui sia previsto un contratto o una
lettera di affidamento d’incarico. Ciascuna unità di personale esterno deve possedere idonea
qualificazione e titolo professionale e può essere impiegata nelle attività progettuali conformemente
alle vigenti disposizioni di legge .
Per il personale esterno è necessario che:
1. il suo utilizzo sia coerente con l’iniziativa o progetto presentato;
2. esista un contratto o una lettera di incarico controfirmata per accettazione in cui siano
esplicitati in dettaglio l'oggetto della prestazione richiesta (in stretta relazione con il progetto
finanziato), la durata della stessa ed il relativo compenso fissato in relazione alla tipologia
del rapporto concordato;
3. vengano presentate fatture o parcelle attestanti gli emolumenti pagati comprensivi di oneri
fiscali e previdenziali in base alla legge;
4. sia stato fornito dall'interessato un curriculum che comprovi esperienza professionale in
linea con l'incarico assegnato.
Rientrano nel personale esterno:
a) prestatori d’opera non soggetti a regime IVA: si tratta di prestazioni effettuate
occasionalmente da personale esterno non soggetto a regime IVA. In tal caso la parcella
deve riportare l’indicazione dei motivi di esclusione e i relativi riferimenti legislativi;
b) professionisti soggetti a regime IVA;
c) i collaboratori utilizzati con le tipologie contrattuali previste dalla normativa vigente.
Eventuali incarichi inerenti l’iniziativa o progetto possono essere conferiti altresì a personale
interno dell’Associazione capofila e delle associazioni co-proponenti, o agli amministratori, con o
senza poteri di rappresentanza a condizione che abbiano ad oggetto attività ulteriori e diverse da
quelle prestate e svolte in ragione del rapporto di lavoro dipendente e/o dell’incarico di
amministratore. In quest’ultima ipotesi l’ente deve fornire al Ministero copia conforme all’originale
- con dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà ai sensi del d.P.R. n.445/2000 - dell’atto
dell’organo statutariamente competente con cui viene loro conferito l’incarico inerente l’iniziativa o
progetto, specificando la durata e il relativo importo.
5.2.1. Documentazione amministrativo-contabile da produrre per la rendicontazione del costo
del personale esterno (condizioni di ammissibilità):
1. specifiche lettere di incarico/contratti sottoscritti dalle parti interessate contenenti:
a) durata della prestazione di lavoro;
b) contenuti strettamente correlati all’attività progettuale finanziata dal Ministero,
obiettivi ed eventualmente l’indicazione dei risultati della prestazione;
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese
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c) caratteristiche del corrispettivo e criteri per la sua determinazione, tempi e modalità
di pagamento, disciplina dei rimborsi spese;
2. nel caso di incarichi attribuiti ad amministratori, delibera di approvazione del conferimento
dell’incarico da parte dell’organo competente;
3. curricula vitae individuali;
4. fatture, parcelle, ricevute con prospetto riepilogativo nel quale dovranno essere riportati: il
compenso erogato, le eventuali quote previdenziali obbligatorie, eventuale IVA e l’IRPEF;
5. documenti probatori del pagamento del corrispettivo (quietanza, bonifico, assegno, etc.),
nonché di tutti gli oneri fiscali, previdenziali ed assicurativi connessi.
6. diari di bordo sottoscritti dal prestatore e dal rappresentante legale dell’associazione dai
quali sia possibile evincere, con riferimento a ciascuna lettera di incarico/contratto, giorni di
impegno, sede di espletamento delle attività, contenuto delle attività espletate (Modello E).
5.3 Volontari
Come previsto dalla legge n. 266 del 1991 “legge quadro sul volontariato”, per attività di
volontariato s’intende quella prestata in modo personale, spontaneo e gratuito, tramite
l’organizzazione di cui il volontario fa parte, senza fini di lucro anche indiretto ed esclusivamente
per fini di solidarietà. In conformità con la previsione di cui all’articolo 2, comma 3, della
medesima legge n. 266 del 1991 ai sensi della quale “la qualità di volontario è incompatibile con
qualsiasi forma di rapporto di lavoro subordinato o autonomo e con ogni altro rapporto di contenuto
patrimoniale con l’organizzazione di cui fa parte”, non possono essere impiegati nelle attività
progettuali, in qualità di volontari, persone aventi un rapporto di lavoro subordinato o autonomo (ed
ogni altro rapporto di contenuto patrimoniale) con l’associazione capofila, coproponente e con i
soggetti affiliati o associati.
Fatto salvo quanto previsto per i rimborsi spese, l’attività del volontario non può essere retribuita in
alcun modo. Al volontario possono essere rimborsate dall’organizzazione di appartenenza soltanto
le spese effettivamente sostenute per l'attività prestata, entro limiti preventivamente stabiliti dalle
organizzazioni stesse ai sensi di quanto disposto dall’art. 2, comma 2, legge n. 266/1991.
Possono essere, inoltre, riconosciute le spese assicurative in quanto derivanti da obblighi di legge.
5.3.1. Documentazione amministrativo-contabile da produrre per la rendicontazione del costo
sostenuto per i volontari (condizioni di ammissibilità)
1. nominativi dei volontari che hanno preso parte alle attività del progetto o dell’iniziativa e
per i quali sono state sottoscritte polizze assicurative;
2. copia della polizza assicurativa e relativa quietanza con la ripartizione pro-quota del costo
addebitabile all’iniziativa/progetto;
3. prospetto delle missioni effettuate, con l'indicazione del nominativo, della destinazione,
della durata e dell'importo saldato;
4. lettera di incarico nella quale dovrà essere esplicitata l’azione progettuale di riferimento ed
il ruolo svolto nell’ambito della stessa;
5. fatture;
6. documenti probatori del pagamento (quietanza, bonifico, assegno, etc.).
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5.4. Destinatari
Per destinatari si intendono i soggetti a cui è diretta l’attività progettuale.
Per le attività di tipo formativo-corsuale è obbligatoria l’istituzione di un registro di presenza
dei destinatari delle stesse, vidimato a cura della Direzione territoriale del lavoro di riferimento o da
un pubblico ufficiale (Segretario comunale, notaio), contenente l’indicazione nel frontespizio del
titolo dell’iniziativa o progetto, la fonte normativa e l’annualità del finanziamento ministeriale.
Da detto registro deve essere possibile verificare:
1. le giornate e gli orari di presenza di ciascun partecipante, con i nominativi e le firme di
entrata e di uscita degli stessi;
2. gli argomenti trattati, sottoscritti dai docenti/relatori e dal responsabile dell’iniziativa o
progetto.
Il registro deve essere predisposto anche nel caso di attività formative con modalità “a distanza”, ivi
comprese le borse lavoro e i tirocini formativi (si rinvia per quanto riguarda la vidimazione, in tale
ultimo caso, alle disposizioni emanate dalle autorità regionali competenti). In tali casi la
partecipazione dei destinatari alle attività, la descrizione delle stesse ed i tempi (giornate ed orari) di
impegno devono essere attestati dal docente/relatore/tutor incaricato dello svolgimento dell’attività
e dal responsabile dell’iniziativa o progetto, ai sensi del d.P.R. n. 445/2000.
Nel caso di attività non assimilabili a quelle sopra descritte, ma che prevedono comunque azioni
dirette a destinatari, si ricorda che il personale interno ed esterno coinvolto deve redigere il diario di
bordo di cui al Modello E e predisporre un documento completo dell’elenco dei nominativi e della
sottoscrizione dei destinatari; nel caso ciò non fosse possibile per giustificati motivi organizzativi,
di tutela della privacy o nel caso di destinatari minori di età, è sufficiente l’indicazione della
provenienza dei destinatari, la tipologia, il numero totale e l’autocertificazione a firma del
responsabile delle attività svolte e del responsabile dell’iniziativa o progetto, che ne attestino il reale
svolgimento nel luogo e con le modalità previste.
Rientrano tra le spese ammissibili le spese di assicurazione dei destinatari derivanti da obblighi di
legge.
5.4.1. Documentazione amministrativo-contabile da produrre per la rendicontazione del costo
sostenuto per i destinatari (condizioni di ammissibilità):
1. fatture descrittive del servizio/fornitura collettiva;
2. documenti probatori del pagamento (quietanza, bonifico, assegno, etc.);
3. dichiarazione del legale rappresentante dell’associazione indicante i nominativi dei
destinatari del servizio/fornitura collettiva;
4. nominativi dei destinatari per i quali sono state sottoscritte le polizze;
5. copia della polizza assicurativa e relativa quietanza;
6. registro presenza.
§6. Acquisto di beni e servizi accessori e strumentali
Sia per l’acquisto di beni che per l’acquisto di servizi accessori e strumentali, in caso di spesa
complessivamente superiore a € 516,46, l’associazione deve documentarne l’economicità mediante
l’acquisizione, presso aziende specializzate, di tre preventivi dettagliati da produrre in sede di
verifica amministrativo-contabile della rendicontazione.
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Nel caso in cui un’unica fattura ricomprenda l’acquisto sia di beni che di servizi occorrerà operare
una corretta distinta imputazione. Nel caso ciò non sia possibile, l’intero importo della fattura potrà
essere inserito nella voce di costo prevalente (bene o servizio).
6.1 Acquisto di beni
Le spese per l’acquisto di beni devono essere inserite esclusivamente nell’apposita macro-voce
“Spese per attrezzature, materiale didattico e di consumo, beni strumentali”.
6.2 Acquisto servizi accessori e strumentali
In alcune macrovoci del Piano Economico è prevista la micro - voce “Acquisto servizi accessori o
strumentali”. Per acquisto di servizi si intende l’affidamento a soggetti giuridici esterni di singole
azioni/prestazioni/servizi aventi carattere meramente esecutivo, accessorio e strumentale. Non è da
intendersi come “servizio” la fornitura di gas, luce, telefono, acqua ecc.
Le spese per azioni collettive (esempio: noleggio autobus, servizio di catering, forniture di vitto per
persone in accoglienza) previste dall’iniziativa o progetto sono da considerare come acquisto di
servizi. La relativa documentazione giustificativa deve essere intestata direttamente al soggetto
(associazione capofila, partner, affiliato o associato) che realizza l’attività, riportare gli estremi
dell’iniziativa o progetto ed indicare espressamente – attraverso dichiarazione del rappresentante
legale - i nominativi dei partecipanti e la specifica attività dagli stessi svolta.
In caso di convegni, seminari, eventi di presentazione delle iniziative progettuali, la previsione di un
buffet o comunque di un pasto per gli intervenuti è ammissibile solo in caso di lavori che si
protraggano anche nelle ore pomeridiane. La spesa ammissibile non può superare i 15 euro a
persona iva inclusa, e solo nel caso in cui sia documentata la presenza dei partecipanti con la
registrazione degli stessi all’inizio dell’evento.
§7. Affidamento a soggetti esterni delegati
Per delega di attività si intende l’affidamento, a titolo oneroso, a soggetti giuridici terzi diversi dal
capofila, dai co-proponenti e dai soggetti ad essi affiliati o associati di attività costituite da una
pluralità di azioni/prestazioni/servizi organizzati e coordinati, aventi una relazione sostanziale con
le finalità e gli obiettivi previsti dall’iniziativa o progetto e che costituiscono elemento fondante
della loro valutazione.
L’affidamento a soggetti esterni delegati deve rispettare le seguenti condizioni:
1. l’affidamento di cui trattasi può essere conferito solamente dal proponente/capofila. Esso è
responsabile a tutti gli effetti nei confronti dell’Amministrazione del corretto svolgimento
delle attività delegate, come di quelle svolte direttamente o attraverso i soggetti partner,
associati e affiliati;
2. il proponente non può delegare completamente l’attività finanziata a soggetti giuridici
esterni (enti, società etc..);
3. le attività di direzione, coordinamento e amministrazione non possono essere oggetto di
affidamento a soggetti giuridici esterni;
4. i soggetti terzi delegati o affidatari devono essere individuati con un sistema trasparente di
selezione tra almeno tre preventivi (da esibirsi in sede di verifica amministrativo-contabile)
ai fini della scelta dell’offerta più conveniente;
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5. gli elementi caratterizzanti la delega devono essere dettagliatamente descritti e motivati nel
formulario di presentazione dell’iniziativa o progetto ed il costo riportato nell’apposita voce
del piano economico.
A seguito dell’individuazione del soggetto delegato, il proponente è tenuto a trasmettere al
Ministero copia del contratto o della lettera di affidamento dell’incarico, contenente la natura della
prestazione, la durata e il corrispettivo; deve inoltre acquisire la visura camerale del delegato per
accertare lo stato dell’impresa (informazioni patrimoniali, sedi, procedure concorsuali e di
scioglimento, soci e titolari di altre cariche, ecc.). Il Ministero si riserva la facoltà di acquisire tale
visura camerale, che sarà comunque esibita nel corso della verifica amministrativo-contabile.
Oltre alle deleghe già esplicitate nel piano economico e nel formulario di presentazione
dell’iniziative o progetto, l’associazione può richiedere, in casi eccezionali da motivarsi in maniera
dettagliata e puntuale, autorizzazioni ulteriori in corso d’opera, corredando la domanda di idonea
documentazione concernente i termini e le condizioni contrattuali (natura della prestazione, durata,
corrispettivo, fase progettuale coinvolta).
Il costo previsto per l’affidamento a soggetti esterni delegati non può superare il limite del 30% del
costo complessivo dell’iniziativa o progetto (v. paragrafo 3.2). Si ricorda che concorrono al
raggiungimento di tale limite anche le spese sostenute per affidare a soggetti esterni delegati, in
tutto o in parte, le attività di progettazione..
Non costituiscono affidamento a soggetti esterni delegati:
a) lo svolgimento di una quota delle attività da parte di un soggetto partner, affiliato o
associato;
b) l’affidamento di incarichi professionali a persone fisiche e/o a studi associati operanti
salvaguardando i principi della responsabilità professionale e deontologica in capo al
professionista (la fattispecie costituisce una ipotesi di acquisto di servizi)
c) l’affidamento di incarico a persona fisica titolare di un’impresa individuale, se per lo
svolgimento dell’incarico (es. docenza) non si ricorre all’utilizzo della struttura e dei beni
organizzati che costituiscono l’azienda stessa. In tal caso la prestazione sarà considerata
effettuata da personale esterno.
7.1. Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica:
1. almeno tre preventivi analitici e dettagliati acquisiti antecedentemente all’inizio delle
attività/servizio per gli affidamenti superiori a € 516,46;
2. contratto o lettera di affidamento di incarico;
3. visura camerale delle società affidatarie delle attività;
4. fattura;
5. documenti probatori del pagamento (quietanza, bonifico, assegno, etc.);
6. elenco riepilogativo dell’eventuale materiale prodotto e/o utilizzato, specificando le attività
di riferimento;
7. copia di tutto il materiale prodotto con l’obbligo della menzione del finanziamento
ministeriale.
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§8. Predisposizione della rendicontazione finale: indicazioni generali
La predisposizione del rendiconto deve seguire la struttura del piano economico che l’associazione
ha allegato all’iniziativa o progetto finanziato, di cui è parte integrante e sostanziale e che è stato
approvato dal Ministero.
La rendicontazione deve riguardare l’intero importo del progetto, comprendente anche la quota di
finanziamento privato a carico del proponente e/o dei partner (pari al 20%). L’effettiva esistenza
delle spese a carico del cofinanziamento deve quindi essere dimostrata con le stesse modalità
previste per le spese finanziate dall’Amministrazione.
Nei prospetti di rendicontazione (Modelli C e D) non possono essere inseriti costi per un importo
superiore a quello complessivo approvato per l’iniziativa/progetto.
§9. Articolazione del rendiconto
Le seguenti indicazioni ripercorrono l’articolazione del piano economico che è suddiviso in otto
macrovoci, alcune delle quali ripartite in più voci di spesa:
9.1. Spese di progettazione e redazione dell’iniziativa o progetto
Rientrano in questa macrovoce le spese sostenute per la redazione e compilazione del progetto o
dell’iniziativa presentati a finanziamento. Sono ammesse a rendicontazione le spese per incarichi di
progettazione successivi alla pubblicazione dell’Avviso sul sito istituzionale del Ministero del
lavoro e delle politiche sociali.
L’attività di progettazione, ai fini del riconoscimento delle spese, deve rendersi visibile e
verificabile ed essere opportunamente documentata.
In caso di affidamento della progettazione a soggetti giuridici esterni, tale spesa dovrà essere
rendicontata nella macrovoce di costo “Affidamento a soggetti esterni delegati” (vedi paragrafo 7).
Le attività di progettazione da rendicontare in questa voce di costo possono essere affidate a:
a) professionisti o lavoratori autonomi occasionali (vedi personale esterno);
b) personale interno direttamente subordinato.
I costi di progettazione non devono superare il 5% del costo complessivo della proposta progettuale.
Nel caso in cui la progettazione sia realizzata direttamente dall’associazione con proprio personale
interno o esterno tale quota percentuale non si somma gli altri costi di risorse umane (per i quali è
posto il limite del 70%). In caso di affidamento della progettazione a soggetti esterni delegati, il
relativo costo, oltre a non poter superare, eventualmente sommata ai costi delle attività affidate al
personale di cui alle lettere a) e b), il 5% del costo complessivo della proposta, concorre invece al
raggiungimento del limite del 30% previsto per le attività affidate a soggetti esterni delegati.
9.1.1.Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica:
Per la documentazione si rimanda ai paragrafi 5.1 e 5.2, e dovrà essere integrata con:
a) eventuali verbali delle riunioni di lavoro sottoscritti da tutti i partecipanti con le rispettive
funzioni.
9.2 Attività promozionali
Le attività in esame comprendono le azioni intraprese per promuovere l’iniziativa o il progetto e le
ulteriori attività promozionali espressamente previste quali: l’organizzazione di seminari/incontri; la
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partecipazione a convegni; la produzione e diffusione di pubblicazioni, stampe, manifesti, brochure,
pieghevoli, etc…
I costi per attività promozionali possono comprendere incarichi affidati a professionisti o lavoratori
autonomi occasionali (vedi “personale esterno” e/o “personale interno”).
Possono riferirsi anche a servizi (eventi di presentazione e pubblicizzazione delle attività,
produzione di materiale pubblicitario) resi da aziende specializzate che rilasceranno fatture con la
descrizione del servizio reso.
In caso di eventi di presentazione delle iniziative progettuali, in caso di buffet o simili si rimanda al
paragrafo 6.2.
L’associazione ha l’obbligo di citare chiaramente in ogni materiale approntato per la realizzazione
dell’iniziativa o del progetto la circostanza che è stata/o finanziata/o dal Ministero con indicazione
specifica del titolo del progetto e della annualità: “Iniziativa o Progetto (inserire il titolo)
finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali ai sensi della legge n. 383/2000, art.
12, comma 3, lett d) o f) –Avviso 2016”.
L’utilizzo e/o la pubblicazione del logo ministeriale devono essere preventivamente autorizzati dal
Ministero, su istanza a firma del rappresentante legale dell’associazione, corredata delle bozze dei
materiali sui quali si intende apporre lo stesso logo, da inoltrare in tempo utile al Ministero per un
esame ed eventuali richieste di modifica prima della stampa.
9.2.1.Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica:
Per la documentazione si rimanda ai paragrafi 5.1 e 5.2 e dovrà essere integrata con:
a) elenco riepilogativo del materiale prodotto e/o utilizzato, specificando le attività di
riferimento;
b) copia di tutto il materiale prodotto con l’eventuale apposizione del logo ministeriale e
l’obbligo della menzione del finanziamento ministeriale;
c) fatture/scontrini fiscali (sulla base di quanto disposto dall’art. 3 del d.P.R. 21/12/1996 n.
696);
d) documenti probatori del pagamento (quietanza, bonifico, assegno, etc.);
e) per le spese complessivamente superiori ad € 516,46: almeno tre preventivi analitici e
dettagliati acquisiti antecedentemente all’inizio delle attività/servizio;
f) eventuale dichiarazione di originalità a firma degli autori, in caso di realizzazione di testi
o pubblicazioni.
9.3 Spese di funzionamento e gestione
La macrovoce comprende sia le spese sostenute per la realizzazione delle attività progettuali sia
quelle relative alla funzionalità delle strutture dell’associazione, del soggetto partner, affiliato o
associato, nella misura in cui tali strutture siano utilizzate per lo svolgimento delle attività oggetto
di finanziamento.
Le spese di funzionamento e gestione possono comprendere: incarichi affidati a professionisti o
lavoratori autonomi occasionali, personale interno, acquisto di servizi accessori o strumentali, altro
(affitto locali, telefono, luce, etc).
Nel caso in cui le spese sostenute siano riconducibili alle attività generali dell’Associazione
(c.d. costi indiretti), le stesse devono essere determinate secondo un metodo equo e corretto,
debitamente giustificato, riconducibile all’iniziativa o progetto in modo proporzionato e
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saranno pertanto valutate ed ammesse in quota-parte, considerando l’incidenza percentuale
dei costi riferiti all’iniziativa o progetto rispetto alle aree/locali occupati, ai tempi di utilizzo,
ecc. fino ad un massimo del 20% della spesa.
Possono essere ricondotte alla categoria in questione le spese relative alle sedi dell’associazione o
del soggetto partner, affiliato o associato, utilizzate nella realizzazione dell’iniziativa o progetto,
nonché quelle per la locazione di beni, spese condominiali, pulizie, utenze in genere, da inserire
nell’apposita micro voce “altro”. Non possono essere inserite, in quanto non ammissibili, le spese
relative ai tributi (v. paragrafo 3.2). Per la documentazione relativa al personale e all’acquisto di
servizi si rimanda ai paragrafi 5 e 6.
9.3.1 Utilizzo beni immobili
Qualora vengano utilizzati beni immobili di proprietà si riconosce la quota di utilizzo del bene
rapportandola al periodo e alla superficie di effettivo utilizzo mediante un computo pro-quota.
L’indicazione del Ministero è di fare riferimento ai coefficienti previsti dal D.M. 31/12/1988 del
Ministero delle Finanze. La relativa quota riconoscibile viene calcolata secondo la seguente
formula:
(valore d'acquisto X tasso d'ammortamento X ore d'utilizzo nel progetto)
___________________________________________________________ = quota parte
2080 (ore annue convenzionali)
Es. di calcolo per immobile del valore di 300.000 euro utilizzato per un’ora al giorno per 5 giorni la
settimana:
(300.000 x 0,05 x 240) / 2080 = 1.730,76 euro l’anno
Qualora venga utilizzato un bene immobile in locazione, sarà riconoscibile una quota proporzionale
alla superficie dei locali utilizzati e alle giornate di effettivo utilizzo dell’immobile.
9.3.1.1. Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica:
a) contratto di acquisto, contratto di comodato d'uso o di locazione registrato con l'indicazione
del canone iniziale e successivi aggiornamenti, tutti regolarmente registrati;
b) eventuale contratto del servizio di pulizia, di vigilanza locali e relativi aggiornamenti;
c) prospetto dettagliato delle giornate/periodi di effettivo utilizzo dell’immobile (o quote di
esso) destinato alle attività progettuali o dell’iniziativa, sottoscritto dal legale rappresentante
dell’Associazione;
b) criterio di ripartizione adottato per l’imputazione delle spese indirette;
c) singole fatture;
d) documenti probatori del pagamento (quietanza, bonifico, assegno, etc.).
e) dichiarazione ai sensi del d.P.R. n.445/2000 concernente l’utilizzo effettivo dei beni
necessario per lo svolgimento delle attività e attestante che le spese relative non hanno
goduto di altri finanziamenti di natura pubblica.
Per la documentazione relativa al personale e all’acquisto di servizi si rimanda ai paragrafi 5 e 6.
9.3.2 Illuminazione, riscaldamento e condizionamento
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Le spese di funzionamento per l’utilizzo delle utenze di acqua, luce, riscaldamento e/o
condizionamento sono riconoscibili nei limiti di utilizzo funzionale al progetto e previa produzione
dei giustificativi. Gli importi da imputare devono essere determinati in modo proporzionale, in
relazione alla durata dell’iniziativa o progetto, alla superficie dei locali utilizzati, al numero degli
utilizzatori e dei destinatari delle attività e devono essere rendicontati con un prospetto esplicativo
delle modalità di imputazione nel caso in cui le utenze siano utilizzate anche per altre attività non
riguardanti l’iniziativa o progetto finanziato.
9.3.2.1. Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica:
a) prospetto delle fatture di pagamento;
b) criterio di ripartizione adottato per l’imputazione delle spese indirette;
c) singole fatture;
d) documenti probatori del pagamento (quietanza, bonifico, assegno, etc.).
e) dichiarazione ai sensi del d.P.R. n.445/2000 concernente l’utilizzo effettivo dei beni
necessario per lo svolgimento delle attività e attestante che le spese relative non hanno
goduto di altri finanziamenti di natura pubblica.
9.3.3 Posta, telefono e collegamenti telematici
Per quanto concerne le spese postali, sono riconoscibili, per il periodo ed in relazione alle attività
progettuali, spese per raccomandate, assicurate, telegrammi, vaglia telegrafici, pacchi, servizi di
corriere espresso.
Analogo criterio vale per le spese telefoniche e di collegamento telematico.
In caso di contemporaneo svolgimento di più attività, la spesa deve essere ripartita in modo
proporzionale secondo un metodo equo e corretto debitamente giustificato (esempio: per le spese
telefoniche si può fare riferimento ai tabulati telefonici o all’uso di numeri telefonici dedicati).
Non sono riconosciute le spese per l’acquisto di telefoni cellulari. In via eccezionale possono essere
imputate all’iniziativa o progetto le voci di costo per le ricariche telefoniche sostenute dal
proponente o da un soggetto partner (in nessun caso da un soggetto affiliato o associato) solo
qualora:
a) l’utenza mobile risulti intestata proponente o al partner;
b) sia presente una dichiarazione del rappresentante legale del proponente o del partner
dalla quale si evinca l’utilizzo esclusivo del cellulare per l’attività progettuale;
c) il documento di spesa sia corredato dal tabulato rilasciato dal gestore relativo alle
telefonate effettuate.
9.3.3.1. Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica:
a) prospetto riepilogativo analitico delle ricevute imputate suddiviso in sottovoci
(posta, valori bollati, telefono);
b) criterio di ripartizione adottato per l’imputazione delle spese indirette;
c) contratto relativo all’utenza telefonica;
d) documenti probatori del pagamento (quietanza, bonifico, assegno, etc.);
e) tabulati telefonici;
f) dichiarazione del rappresentante legale nei termini anzidetti.
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g) dichiarazione ai sensi del d.P.R. n.445/2000 concernente l’utilizzo effettivo dei
beni necessario per lo svolgimento delle attività e attestante che le spese relative
non hanno goduto di altri finanziamenti di natura pubblica.
9.4. Affidamento a soggetti esterni delegati
Si rinvia al paragrafo 7.
9.5. Spese di viaggio vitto e alloggio
9.5.1 Personale (interno/esterno)
Le spese di viaggio, vitto e alloggio del personale interno ed esterno devono essere documentate da
incarichi scritti dal rappresentante legale dell’Associazione o del soggetto partner, affiliato o
associato datore di lavoro.
Dette spese devono essere definite e liquidate secondo criteri di rimborso a piè di lista, comunque in
misura non superiore alla regolamentazione contenuta nei C.C.N.L. o di livello aziendale, nel
rispetto delle relative fasce di competenza. In mancanza di tale regolamentazione il trattamento
applicato per i pasti è di euro 30 per un pasto e euro 60 per due pasti; per gli alberghi sono
ammissibili le sistemazioni fino ad un massimo di 4 stelle.
Sono riconoscibili le spese per l’utilizzo dei mezzi pubblici.
L’utilizzo di mezzi privati, l’uso del taxi o il noleggio di autovetture, devono essere motivate dal
richiedente e autorizzate dal rappresentante legale dell’Ente beneficiario con apposita lettera di
incarico da produrre in sede di verifica amministrativo contabile; le relative spese sono ammissibili
solo nel caso in cui il ricorso ai mezzi pubblici risulti effettivamente inconciliabile ed
eccessivamente gravoso rispetto alle esigenze, alla tempistica, all’articolazione delle attività
progettuali e alle caratteristiche soggettive del personale interessato (es. persone diversamente abili
o con gravi problemi di deambulazione, trasferimenti obbligati in orari non coincidenti con mezzi
pubblici). Analogamente il rappresentante legale dell’ente beneficiario dovrà autorizzare
specificamente, in caso di soggetti diversamente abili che necessitino di un eventuale
accompagnatore, il ricorso a quest’ultimo, ai fini del riconoscimento delle relative spese.
Il rimborso del mezzo proprio è effettuato osservando il seguente criterio: rimborso di 1/5 del costo
medio della benzina riferito al periodo di effettuazione della trasferta e per il totale dei chilometri
percorsi (in analogia alla procedura prevista per i pubblici dipendenti).
La spesa per l’uso del mezzo aereo, imposto da particolari esigenze operative derivanti dalle
tipologie di attività previste dall’iniziativa o progetto, consentito solo per distanze non inferiori ai
500 km, deve essere preventivamente autorizzato dal rappresentante legale e comprovato mediante
presentazione delle carte di imbarco.
Nel caso in cui il servizio di vitto e alloggio sia reso all’interno di strutture di proprietà
dell’Associazione capofila, coproponente, affiliata o associata, possono essere rimborsati i seguenti
costi:
1. fino ad un massimo di € 30,00 a persona nel caso di solo pernottamento;
2. fino ad un massimo di € 35,00 a persona nel caso di mezza pensione;
3. fino ad un massimo di € 40,00 a persona nel caso di pensione completa.
9.5.1.1. Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica:
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a) prospetto delle missioni con l'indicazione della data, del nominativo, della destinazione,
della diaria e dell'importo saldato;
b) lettera di incarico nella quale deve essere esplicitata l’azione progettuale di riferimento
ed il ruolo svolto;
c) note di autorizzazione ad eventuali accompagnatori di soggetti diversamente abili;
d) prospetto relativo ai versamenti IRPEF, ove previsti;
e) fatture intestate al fruitore del servizio di vitto e alloggio;
f) prospetto delle giornate di permanenza;
g) ricevute e scontrini intestati al fruitore del servizio o del committente di vitto e alloggio,
con indicazione degli elementi e nel rispetto delle regole previste dall’art. 3 del d.P.R.
21.12.1996 n. 696;
h) biglietti di viaggio e scontrini autostradali, anche sotto forma di ricevute nel caso in cui
il titolo di viaggio sia acquisito per via elettronica;
i) documenti probatori del pagamento (quietanza, bonifico, assegno, etc.);
j) dichiarazione del rappresentante legale, nei termini anzidetti, per le spese sostenute
riguardanti “azioni collettive”.
9.5.2 Spese per i volontari
Qualora le attività progettuali siano svolte da personale volontario, possono essere ammesse a
rimborso solo le spese di viaggio, vitto ed alloggio che risultano strettamente correlate all’iniziativa
o progetto e devono essere autorizzate dal rappresentante legale dell’Associazione o del soggetto
partner, affiliato o associato.
Il rimborso avviene a piè di lista ed il costo è riconoscibile dietro presentazione di documenti
giustificativi analoghi a quelli già indicati per il personale (paragrafo 9.5.1.) e comprovanti la spesa
sostenuta dal volontario nell'espletamento dell’azione progettuale di riferimento.
9.5.2.1.Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica:
a) elenco volontari;
b) prospetto delle giornate di permanenza;
c) lettera di incarico nella quale deve essere esplicitata l’azione progettuale di riferimento
ed il ruolo svolto;
d) fatture, ricevute e scontrini intestati al fruitore del servizio o del committente di vitto e
alloggio, con indicazione degli elementi e nel rispetto delle regole previste dall’art. 3 del
d.P.R. 21.12.1996 n. 696;
e) biglietti di viaggio e scontrini autostradali, anche sotto forma di ricevute nel caso in cui
il titolo di viaggio sia acquisito per via elettronica;
f) biglietti di viaggio, anche sotto forma di ricevute nel caso in cui il titolo di viaggio sia
acquisito per via elettronica;
g) documenti probatori del pagamento (quietanza, bonifico, assegno, etc.);
9.5.3 Destinatari
Per le spese viaggio vitto e alloggio dei destinatari valgono le stesse regole previste per il personale
(paragrafo 9.5.1.).
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione generale del terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese
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9.5.3.1.Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica:
a) elenco destinatari;
b) prospetto delle giornate di permanenza;
c) note di autorizzazione ad eventuali accompagnatori di soggetti diversamente abili;
d) fatture, ricevute e scontrini intestati al fruitore del servizio o del committente di vitto e
alloggio, con indicazione degli elementi e nel rispetto delle regole previste dall’art. 3 del
d.P.R. 21.12.1996 n. 696;
e) biglietti di viaggio e scontrini autostradali, anche sotto forma di ricevute nel caso in cui il
titolo di viaggio sia acquisito per via elettronica;
f) biglietti di viaggio, anche sotto forma di ricevute nel caso in cui il titolo di viaggio sia
acquisito per via elettronica;
g) documenti probatori del pagamento (quietanza, bonifico, assegno, etc.);
h) registri di presenza (nei casi previsti);
9.6 Spese per attrezzature, materiale didattico e di consumo, beni strumentali
Entrano a far parte di questa macrovoce le spese relative a pubblicazioni non aventi carattere
promozionale, attrezzature didattiche, materiale informatico e qualunque altro bene strumentale
necessario alla realizzazione dell’iniziativa o progetto.
I beni non possono essere stati oggetto di ulteriori finanziamenti pubblici. Nel caso in cui tali beni
siano stati finanziati con risorse pubbliche solo in parte, si può riconoscere esclusivamente la spesa
residuale, non imputata su altro finanziamento pubblico.
Il materiale utilizzato può essere:
1) noleggiato: in questo caso le spese riconoscibili riguardano le quote relative ai periodi di
effettivo utilizzo riferibili al progetto;
2) acquistato: in questo caso, per beni il cui costo di acquisto è superiore a € 516,46 potrà
essere utilizzato come valore di riferimento il 30% dell’importo risultante da fattura,
comprensivo di IVA, in misura proporzionata ai mesi di effettivo utilizzo del bene, in
relazione alla specifica attività progettuale. La relativa quota riconoscibile viene calcolata
secondo la seguente formula:
Costo d’acquisto x 30 mesi di effettivo utilizzo
__________________ x ___________________________
100 durata complessiva del progetto
3) già in proprietà: in questo caso è riconoscibile la quota parte di ammortamento, relativa
all’effettivo utilizzo del bene, commisurato alla durata dell’iniziativa o progetto; deve essere
quindi dimostrato l’acquisto del bene tramite fattura o ricevuta fiscale o scontrino fiscale.
Relativamente ai pc o altri dispositivi informatici portatili (tablet ecc) , l’ammissibilità del costo,
nei termini sopra specificati e rapportati al periodo di utilizzo, è subordinata alla produzione di una
specifica dichiarazione, a firma dell’utilizzatore e controfirmata dal legale rappresentante
dell’associazione (anche qualora si tratti dispositivi informatici noleggiati, acquistati o già in
proprietà di soggetti partner, affiliati o associati) con la quale se ne attesti l’effettiva ed esclusiva
utilizzazione per le attività progettuali.
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Sono ammessi i costi della sola manutenzione ordinaria in quota parte in riferimento al periodo di
svolgimento delle attività progettuali.
Per il materiale didattico o altro materiale consegnato ai destinatari dell’iniziativa o progetto,
l’associazione o il soggetto partner, affiliato o associato che realizza l’attività deve acquisire
ricevuta sottoscritta dal destinatario.
9.6.1. Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica:
a) prospetto del materiale consegnato ai partecipanti all’attività progettuale, con ricevute di
consegna sottoscritte dagli stessi;
b) autocertificazione resa dal legale rappresentante ai sensi del d.P.R. n. 445/00 attestante che
le attrezzature utilizzate nell’iniziativa/progetto non hanno già usufruito di contributi
pubblici;
c) dichiarazione di impegno del legale rappresentante relativa al fatto che le attrezzature
acquisite in proprietà rimarranno destinate, conformemente al loro uso, per almeno cinque
anni dal momento dell’acquisizione;
d) fatture/scontrini fiscali (sulla base di quanto disposto dall’art. 3 del d.P.R. 21/12/1996 n.
696);
e) documenti probatori del pagamento (quietanza, bonifico, assegno, etc.);
f) per il materiale a noleggio, fattura o ricevuta di pagamento delle quote relative ai periodi di
effettivo riferibili al progetto;
g) almeno tre preventivi dettagliati, acquisiti presso aziende specializzate, in caso di acquisto di
beni con una spesa complessiva di importo superiore ad € 516,46;
h) criterio di attribuzione della spesa all’iniziativa/progetto.
9.7 Spese per fideiussione
Fanno parte di questa macrovoce i costi delle polizze fideiussorie, che l’associazione ha l’obbligo di
stipulare nel caso in cui richieda l’anticipo dell’80% del contributo ministeriale complessivamente
concesso all’iniziativa o progetto, secondo quanto previsto dall’Avviso 2016. Sono ammissibili
anche le spese sostenute per l’autentica della firma del soggetto che impegna l’ente garante.
9.7.1. Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica:
a) contratti di fideiussione;
b) quietanza pagamento premi;
c) giustificativo di spesa per l’autentica della firma.
9.8 Spese per “Altre voci di costo” (da specificare in modo dettagliato e riconoscibili soltanto
in quanto già previste nel piano economico)
Fanno parte di questa macrovoce tutte le spese non riconducibili alle altre macrovoci presenti nel
piano economico, purché attinenti alle attività progettuali, specificate in modo dettagliato e
sostenute e rendicontate in conformità ai criteri previsti per le precedenti voci di costo.
Possono essere inserite all’interno di questa voce (a titolo non esaustivo), le spese di assicurazione
del personale volontario, in proporzione ai volontari effettivamente impiegati nell’iniziativa o
progetto e in favore degli eventuali destinatari/utenti dell’iniziativa o progetto.
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Sommario Iniziative e progetti finanziati ai sensi dell’art. 12, comma 3, lett. d) ed f) della legge 7 dicembre 2000 n. 383
- Annualità 2016 - Condizioni di attuazione e regole di rendicontazione. ........................................................ 1
Premessa........................................................................................................................................... 1
§1. Tipologia dei soggetti proponenti e attuatori ............................................................................ 1
§2. Monitoraggio delle iniziative e dei progetti .............................................................................. 2
2.1 Comunicazione di avvio attività .......................................................................................................... 2
2.2 Relazione e rendicontazione semestrale .............................................................................................. 2
2.3 Casi particolari ..................................................................................................................................... 2
2.4 Comunicazione di fine attività ............................................................................................................. 3
2.5 Relazione e rendicontazione finale ...................................................................................................... 3
2.6 Richieste di modifica ........................................................................................................................... 3
2.7 Rinuncia al finanziamento concesso .................................................................................................... 3
2.8 Richiesta di sospensione delle attività progettuali ............................................................................... 4
2.9 Richiesta di proroga ............................................................................................................................. 4
§ 3. Costi dell’iniziativa o progetto .................................................................................................. 4
3.1 Generalità ............................................................................................................................................ 4
3.2 Costi ammessi ...................................................................................................................................... 4
3.3 Costi non ammessi ............................................................................................................................... 5
§4. Variazioni del piano economico ................................................................................................ 6
§5. Spese relative alle risorse umane ............................................................................................... 6
5.1 Personale interno ................................................................................................................................. 6
5.1.1. Documentazione amministrativo-contabile da produrre per la rendicontazione del costo del
personale interno (condizioni di ammissibilità): ....................................................................................... 7
5.2 Personale esterno ................................................................................................................................. 8
5.2.1. Documentazione amministrativo-contabile da produrre per la rendicontazione del costo del
personale esterno (condizioni di ammissibilità): ....................................................................................... 8
5.3 Volontari .............................................................................................................................................. 9
5.3.1. Documentazione amministrativo-contabile da produrre per la rendicontazione del costo sostenuto
per i volontari (condizioni di ammissibilità) ............................................................................................. 9
5.4. Destinatari ......................................................................................................................................... 10
5.4.1. Documentazione amministrativo-contabile da produrre per la rendicontazione del costo sostenuto
per i destinatari (condizioni di ammissibilità): ........................................................................................ 10
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§6. Acquisto di beni e servizi accessori e strumentali ................................................................... 10
6.1 Acquisto di beni ................................................................................................................................. 11
6.2 Acquisto servizi accessori e strumentali ............................................................................................ 11
§7. Affidamento a soggetti esterni delegati ................................................................................... 11
7.1. Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica: .................................... 12
§8. Predisposizione della rendicontazione finale: indicazioni generali ......................................... 13
§9. Articolazione del rendiconto .................................................................................................... 13
9.1. Spese di progettazione e redazione dell’iniziativa o progetto .......................................................... 13
9.1.1.Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica: .................................. 13
9.2 Attività promozionali ......................................................................................................................... 13
9.2.1.Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica: .................................. 14
9.3 Spese di funzionamento e gestione .................................................................................................... 14
9.3.1 Utilizzo beni immobili .................................................................................................................... 15
9.3.1.1. Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica: .............................. 15
9.3.2 Illuminazione, riscaldamento e condizionamento .......................................................................... 15
9.3.2.1. Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica: .............................. 16
9.3.3 Posta, telefono e collegamenti telematici ....................................................................................... 16
9.3.3.1. Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica: .............................. 16
9.4. Affidamento a soggetti esterni delegati ............................................................................................ 17
9.5. Spese di viaggio vitto e alloggio ....................................................................................................... 17
9.5.1 Personale (interno/esterno) ............................................................................................................. 17
9.5.1.1. Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica: .............................. 17
9.5.2 Spese per i volontari ...................................................................................................................... 18
9.5.2.1.Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica: ............................... 18
9.5.3 Destinatari ....................................................................................................................................... 18
9.5.3.1.Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica: ............................... 19
9.6 Spese per attrezzature, materiale didattico e di consumo, beni strumentali ...................................... 19
9.6.1. Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica: ................................. 20
9.7 Spese per fideiussione ....................................................................................................................... 20
9.7.1. Documentazione amministrativo contabile da produrre in sede di verifica: ................................. 20
9.8 Spese per “Altre voci di costo” (da specificare in modo dettagliato e riconoscibili soltanto in quanto
già previste nel piano economico) ........................................................................................................... 20