insegnare scienze sperimentali

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INSEGNARE SCIENZE SPERIMENTALI Azione di accompagnamento formativo per gli insegnanti della Scuola Primaria Bagnolo Cremasco 6 12 Settembre 2013 1 Bagnolo Cremasco, 6 12 Settembre 2013 Silvia Donati De Conti

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INSEGNARE SCIENZE

SPERIMENTALI

Azione di accompagnamento

formativo per gli insegnanti della

Scuola Primaria

Bagnolo Cremasco

6 – 12 Settembre 2013

1 Bagnolo Cremasco, 6 – 12 Settembre 2013

Silvia Donati De Conti

PIANO ISS

Insegnare Scienze Sperimentali

Bagnolo Cremasco, 6 – 12 Settembre 2013

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PRESIDIO ISS

Bagnolo Cremasco, 6 – 12 Settembre 2013

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NUOVE INDICAZIONI NAZIONALI

PER IL CURRICOLO

• Traguardi per lo sviluppo delle Competenze

• Obiettivi di Apprendimento

• Valutazione

• Certificazione delle Competenze

Bagnolo Cremasco, 6 – 12 Settembre 2013

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- SCIENZE non è una “materia di studio”

- NON AVER PAURA

- PREPARARE LA LEZIONE

- CURIOSITÁ, INTERESSE, ENTUSIASMO,

PASSIONE

- ERRORI

- SC. NATURALI, SC. SPERIMENTALI,

ED. AMBIENTALE, TECNOLOGIA

Bagnolo Cremasco, 6 – 12 Settembre 2013

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AZIONI ESSENZIALI DELLE SCIENZE

(presenti nelle Nuove Indicazioni)

• OSSERVARE

• INTERPRETARE

• FORMALIZZARE

• MODELLIZZARE

Bagnolo Cremasco, 6 – 12 Settembre 2013

Silvia Donati De Conti 6

PUNTI BASE DEL METODO

SPERIMENTALE • OSSERVARE

• PORSI DELLE DOMANDE

• FORMULARE DELLE IPOTESI

• CERCARE CONFERME SPERIMENTALI (e non)

• RACCOGLIERE DATI in modo significativo

• DOCUMENTARE (tabelle, schemi, grafici, mappe, testi, protocolli, disegni scientifici, diari di bordo, foto, poster riassuntivi)

• COMUNICARE

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IL LABORATORIO ATTREZZATURA MINIMA e MATERIALI PER UN LABORATORIO DI SCUOLA PRIMARIA

Strumenti di misura: bilance (sensibili almeno al grammo);

dinamòmetri;

cilindri graduati grandi e piccoli;

termo­metri (da ambiente, di facile let­tura; a massima; a massima e mi­nima; con graduazione ampia, da sotto zero a oltre 100 °C);

barome­tri e igrometri per osservazioni meteorologiche;

cronometro e orologio murale;

bussole (una ogni due ragazzi)

Materiale ottico: lenti di ingrandimento, in particolare le contafili 8 x e le lenti-barattolo,

specchi piani e curvi,

vetri smerigliati,

prisma ottico.

Stereomicroscopi.

Binocoli per le uscite (uno ogni due ragazzi)

Macchine fotografiche digitali

Fornelli: è preferibile disporre di fornelli elettrici

Varie: vaschette trasparenti (tipo piccoli acquari); imbuti e filtri; tubi sottili di plastica trasparente e tubi di gomma; pipette (sostituibili da contagocce e siringhe senza ago); tubetti-raccordo a y; palloncini gonfiabili piccoli e grandi; pompette per palloncini; elastici; vasi e vaschette da giardino in plastica; sottovasi; cannucce da bibita; bacinelle e secchi da bucato; calamite di diverse forme; carta da cucina; bottiglie da un litro,vasetti.

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LIBRI DI TESTO

SCHEDE OPERATIVE

QUADERNI DI ANNI O CICLI

PRECEDENTI

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DISEGNO SCIENTIFICO

• Differenza tra il disegno scientifico e quello

spontaneo, fantastico, illustrativo, decorativo,

ecc.

• Attività non di completamento, né sporadica

• Attività che va accompagnata

• Può servire anche come valutazione e

autovalutazione

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DIARIO DI BORDO

• Resoconto/racconto scientifico, metacognitivo

e relazionale di un’esperienza

• Può essere del docente

• Può essere dell’alunno

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DIARIO DI BORDO DELL’INSEGNANTE – VISITA AL BOSCO DIDATTICO – Cl. 1°

Quando camminavamo, abbiamo camminato sempre in piano?

- no, c'erano delle salitine e delle discese

Chiudete gli occhi, pensate di essere ancora al bosco e cercate di ricordare dove si trovavano

queste salitine e discese.

- quando siamo scesi dal pullman e siamo entrati dal cancello, c'era una discesa

- allora, quando siamo tornati c'era la salita (!!)

- sono la stessa strada

- quando siamo saliti sul ponte

- prima di arrivare al ponte c'era una discesa

- quando siamo arrivati allo stagno

- quando siamo entrati nel bosco senza sole

Che tempo c'era ieri?

- il sole (tutti)

C'era il vento?

- no (quasi tutti)

- io sentivo ogni tanto un pochino di aria tiepida (alcuni annuiscono. C'era un venticello, ma in

pochi lo hanno notato)

Chiudete ancora gli occhi. Pensate di essere nel bosco fitto. Adesso pensate di essere vicini

allo stagno. Aprite gli occhi. Avete notato qualche differenza?

- vicino allo stagno c'è il sole che mi scalda

- nel bosco fa più freschino

- il sole non arriva

- io ho messo la felpa che avevo tolto

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DIARIO DI BORDO DELL’INSEGNANTE – LAVORO SUL MAGNETISMO– Cl. 4a

Consegno ad ogni bambino una delle calamite usate nell’incontro precedente oppure una calamita

portata da casa

Invito i bambini a sperimentare la loro proprietà di attirare alcuni oggetti (proprietà già scoperta la

settimana precedente) avvicinandola a tutto quello che c’è vicino a loro senza spostarsi dal banco

I bambini provano con le varie parti del banco e della sedia, con gli zaini e il loro contenuto, con

gli astucci e il loro contenuto, con gli indumenti, con parti del corpo, ecc.

In questa fase, quando non sanno più cosa provare, possono prendere spunto dalle azioni dei

compagni

Al termine delle esplorazioni, invito gli alunni a raccontare ciò che hanno sperimentato;

verifichiamo le eventuali discordanze; cominciano ad emergere riflessioni sul materiale di cui

sono fatti degli oggetti

Ripetiamo l’attività muovendoci liberamente nell’aula per esplorarla tutta (con grande felicità ed

entusiasmo) e per poi raccontare l’esperienza e le scoperte fatte

Al termine scriviamo sul quaderno i risultati raggiunti: vengono scritti in due colonne (vengono

attirati/non vengono attirati) gli oggetti esplorati con l’indicazione del materiale di cui sono fatti

Si scopre così che non tutti i metalli vengono attirati dalla calamita

Iniziamo ad usare il termine “magnete”, più scientifico invece che calamita più colloquiale

Chiamiamo forza magnetica questa forza “misteriosa” che agisce senza che noi la vediamo.

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DIARIO DI BORDO DELL’INSEGNANTE - STRUTTURA DELLA MATERIA – Cl. 2a

“I solidi hanno una loro forma. Qualcuno mi spiega cosa vuol dire?”

Mirko S. – Che le forbici hanno la forma di forbici, la cattedra la forma di cattedra, non posso confonderle

“Tutti d’accordo?” la risposta è “Sì”

“Se spingo il mio dito contro il mio quaderno, cosa succede?”

Lorenzo L. – Niente

Mirko S. – Si schiaccia un po’

Alessia C. – Si sposta un po’

“Rimane un buco?”

Nooo

“Anche se spingo fortissimo?

Nooo

“E se provo a spingere un dito sulle forbici, riesco a fare un buco?

Mirko M. - Ci vuole un trapano

“E quando tolgo la punta del trapano, cosa rimane?”

Benedetta – Un buco che non si chiude più

“Adesso proviamo a fare un esperimento,….”

Mirko S. – Con che cosa, non hai portato la vaschetta degli esperimenti? (quella che uso sempre per portare il

materiale che mi serve e che i bambini hanno deciso di chiamare così)

“Per fare gli esperimenti di oggi, non ci servono gli oggetti, ma ci serve solo la nostra mente”

Rimangono tutti sorpresi, dubbiosi, poco convinti finché Valentina dice – Proviamo

“Chiudete gli occhi, come quando ascoltiamo la musica, ma stavolta saranno le mie parole che vi porteranno in

un posto e lì succederà qualcosa.

Immaginate di essere nella cucina della vostra casa, state preparando la torta che vi ho dato da fare di compito.

Avete davanti a voi il mucchietto di farina bianca: provate a metterci dentro un dito. Ci riuscite?”

Tutti, con gli occhi chiusi rispondono di sì.

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REGISTRAZIONI GIORNALIERE

• Sul tempo atmosferico

• Tutte le classi (tempo, temperatura, altezza del

Sole, temperature massima e minima,

pressione)

• Punti deboli (pochi)

• Punti di forza (molti)

Bagnolo Cremasco, 6 – 12 Settembre 2013

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Traguardi per lo sviluppo

delle competenze al termine

della Scuola Primaria

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L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il

mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede

succedere.

La competenza va sviluppata in tutti i 5 anni della Scuola Primaria,

secondo i contenuti individuati in ogni classe. Sarà cura dell’insegnante

trasmettere curiosità per tutti i fenomeni naturali che il bambino incontra

nell’ambiente scolastico e nell’extrascuola e con opportune domande-

stimolo favorire l’abitudine a cercare una spiegazione per tutto quello

che accade, senza dare nulla per scontato e senza accettare

spiegazioni date da altri, ma cercandone di proprie.

La valutazione di questa competenza può essere fatta mediante tabelle

di osservazione in cui verranno segnate ad es. le domande poste dagli

alunni, le segnalazioni di eventi da indagare, le intuizioni interpretative,

le ipotesi previsionali (secondo voi cosa succederà?) e quelle

interpretative (secondo voi perché è successo questo?), l’ideazione di

esperimenti,...

Bagnolo Cremasco, 6 – 12 Settembre 2013

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Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto

dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e

descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base

di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti.

Nel corso dei 5 anni l’alunno si impadronirà delle fasi del metodo

scientifico con una scansione, non rigida, di modalità sempre più

autonome e via via più complesse.

Es.: - con la mediazione dell’insegnante (cl. 1a e 2a e successive)

- con l’aiuto dei compagni in attività a classe intera, a piccoli gruppi, a

coppie (a partire dalla cl. 3a e 4a e successive)

- autonomamente (a partire dalla cl. 4a e 5a e successive)

Es.: - osservare e descrivere lo svolgersi dei fatti e le fasi di un

semplice esperimento (cl. 1a e 2a e successive)

- porsi delle domande e formulare delle ipotesi (a partire dalla cl. 3a e

successive)

- riprodurre semplici esperimenti fatti da altri, descritti a voce da altri,

visti in una sequenza di immagini, letti su un testo (a partire dalla cl. 4a

e successiva) - ideare, proporre e realizzare semplici esperimenti (a partire dalla cl. 5a)

Bagnolo Cremasco, 6 – 12 Settembre 2013

Silvia Donati De Conti 30

Compito del docente sarà quello di offrire agli alunni varie e numerose

occasioni, in aula e all’aperto, nella normale attività didattica o durante

uscite appositamente organizzate, nel corso di tutti e 5 gli anni della

Scuola Primaria per raggiungere tale competenza.

La valutazione di questa competenza può essere fatta mediante tabelle

di osservazione per quanto riguarda gli spunti di osservazione, la

formulazione di domande ed ipotesi (vedi anche punto precedente) e la

ideazione di un esperimento; mediante verifiche orali per quanto

riguarda la descrizione dello svolgersi dei fatti e delle fasi degli

esperimenti; mediante verifiche pratiche per quanto riguarda la

riproduzione o la realizzazione di un esperimento; mediante verifiche

scritte per quanto riguarda il riordino delle fasi di un esperimento, la

messa in relazione tra disegno di una fase e la didascalia che la

descrive, l’elenco dei materiali e delle strumentazioni necessari ad un

esperimento,...

Bagnolo Cremasco, 6 – 12 Settembre 2013

Silvia Donati De Conti 31

Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni,

registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali.

Il raggiungimento della competenza va perseguita i tutti gli anni della

Scuola Primaria applicandola ai contenuti proposti nei singoli anni e

secondo difficoltà in progressione.

Es.: - individua negli oggetti di uso comune, negli animali e nelle piante

osservate somiglianze e differenze (dalla cl. 1a e successive)

- individua nei fenomeni osservati ed indagati somiglianze e differenze

(dalla cl. 2a e successive)

- fa misurazioni con unità di misura arbitrarie (dalla cl. 1a e successive),

concordate all’interno della classe (dalla cl. 1a e successive),

convenzionali (dalla cl. 3a e successive); con l’aiuto dell’insegnante

(dalla cl. 1a e successive), dei compagni del gruppo classe (dalla cl. 1a

e successive), del piccolo gruppo (dalla cl. 2a e successive), in coppia

(dalla cl. 3a e successive), autonomamente (dalla cl. 4a e successiva)

Bagnolo Cremasco, 6 – 12 Settembre 2013

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- registra dati significativi attraverso tabelle di rilevazione, grafici,

schemi (dalla cl. 1a e successive); in modo guidato (dalla cl. 1a e

successive), collegiale (dalla cl. 2a e successive), autonomo (dalla cl. 4a

e successiva); escludendo i dati inutili o ininfluenti nel caso specifico

(dalla cl. 4a e successiva)

- legge e interpreta i dati raccolti (dalla cl. 1a e successive)

- identifica relazioni spazio/temporali, cioè comprende che esistono

fenomeni in cui lo spazio e il tempo sono variabili influenti e che sono in

relazione fra loro (Es. luoghi occupati in tempi diversi; velocità dei

mezzi di trasporto; posizione della Terra nelle diverse stagioni; giorno e

anno dei diversi pianeti) (dalla cl. 1a e successive)

La valutazione di questa competenza può essere fatta mediante tabelle

di osservazione per quanto riguarda gli interventi pertinenti durante le

conversazioni, le intuizioni e le proposte operative; mediante verifiche

pratiche per quanto riguarda le misurazioni; mediante verifiche orali o

scritte per quanto riguarda l’individuazione di somiglianze e differenze e

la lettura e interpretazione dei dati raccolti.

Bagnolo Cremasco, 6 – 12 Settembre 2013

Silvia Donati De Conti 33

Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce

rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora semplici

modelli.

L’alunno comprende che nei fenomeni va considerata la quantità degli elementi

presenti e la loro tipologia. Va aiutato a valutare questi aspetti attraverso

l’accompagnamento nell’osservazione con osservazioni ripetute, con domande

mirate (dalla cl. 1a ).

Le rappresentazioni grafiche comprendono sia il disegno scientifico che grafici,

diagrammi, schemi (dalla cl. 1a ).

I modelli devono essere prima mentali/interpretativi e quindi

grafico/rappresentativi (dalla cl. 1a )

La valutazione di questa competenza può essere fatta mediante tabelle di

osservazione per quanto riguarda l’individuazione degli aspetti di un fenomeno

e l’elaborazione intuitiva di un modello; mediante verifiche pratiche per quanto

riguarda le rappresentazioni grafiche dei fenomeni osservati e dei modelli

elaborati.

Bagnolo Cremasco, 6 – 12 Settembre 2013

Silvia Donati De Conti 34

Riconosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di

organismi animali e vegetali.

Testi, immagini, fotografie possono aiutare molto il raggiungimento di

questa competenza, ma la via più corretta, quando possibile, è

l’osservazione diretta in aula, all’aperto, in uscite sul campo libere o

strutturate.

La valutazione di questa competenza può essere fatta mediante

verifiche orali e scritte.

Bagnolo Cremasco, 6 – 12 Settembre 2013

Silvia Donati De Conti 35

Ha consapevolezza della struttura e dello sviluppo del proprio corpo, nei suoi

diversi organi e apparati, ne riconosce e descrive il funzionamento,

utilizzando modelli intuitivi ed ha cura della sua salute.

Anche questa è una competenza che va perseguita nel corso degli anni e non

confinata nella sola classe 5a

Es. - schema corporeo parti principali del corpo e funzioni (cl. 1a, anche Arte e

Immagine e Ed. Motoria)

- 5 sensi organo, senso, funzione (cl. 1a)

- sviluppo nella pancia della mamma (in relazione alla storia personale) (cl. 2a)

- denti cambiamenti nel tempo, struttura e funzione (cl. 2a)

- cambiamenti morfologici nelle epoche preistoriche (in relazione al processo di

ominazione) (cl. 3a)

- apparato digerente ed Ed. Alimentare (cl. 4a o 5a)

- maturazione sessuale con modifiche fisiche, emotive e relazionali (cl. 5a)

Per ogni argomento che riguardi il corpo umano o le sue parti è facile trovare

agganci con il tema della salute e della sicurezza, che non sono corollario, ma la

parte fondamentale della competenza da raggiungere in un’ottica di prevenzione

primaria per lo sviluppo consapevole dell’individuo.

La valutazione di questa competenza può essere fatta mediante verifiche orali e

scritte per quanto riguarda le conoscenza acquisite, ma anche mediante tabelle di

rilevazione per quanto riguarda gli atteggiamenti di cura della propria salute e della

propria sicurezza.

Bagnolo Cremasco, 6 – 12 Settembre 2013

Silvia Donati De Conti 36

Ha atteggiamenti di cura verso l’ambiente scolastico che

condivide con gli altri; rispetta e apprezza il valore dell’ambiente

sociale e naturale.

Questa competenza è trasversale a tutte le discipline e il suo

raggiungimento va progettato, concordato e valutato da tutti i docenti

dell’équipe pedagogica, tranne per quanto riguarda il valore

dell’ambiente naturale che rientra in modo più specifico in Scienze.

Il docente dovrà tener presente questa competenza ogni volta che

parlerà del materiale scolastico, degli arredi e delle strutture

scolastiche, dovrà favorire nella classe un ambiente di relazioni

positive, dovrà stimolare un atteggiamento di rispetto, di conservazione

e di tutela nei confronti dell’ambiente naturale.

La valutazione di questa competenza può essere fatta mediante tabelle

di osservazione degli atteggiamenti, tabelle condivise con gli altri

docenti del team.

Bagnolo Cremasco, 6 – 12 Settembre 2013

Silvia Donati De Conti 37

Espone in forma chiara ciò che ha sperimentato, utilizzando un

linguaggio appropriato.

L’utilizzo dei termini specifici della disciplina dovrà essere puntuale

prima di tutto nel docente; i nuovi termini introdotti a motivo dei nuovi

contenuti affrontati dovranno essere evidenziati dal docente e diventare

patrimonio comune della classe; andranno segnalati i termini colloquiali

e quelli scientifici che identificano un medesimo concetto e invitati gli

alunni ad utilizzare quello più corretto (es. calamita e magnete;

sciogliere e fondere;...)

La valutazione di questa competenza può essere fatta mediante

verifiche orali e scritte e attraverso l’osservazione dell’espressione

orale quotidiana degli alunni.

Bagnolo Cremasco, 6 – 12 Settembre 2013

Silvia Donati De Conti 38

Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.)

informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano.

Lo stimolo dovrà venire dal docente che, nel momento in cui non sa

rispondere a una domanda degli alunni, citerà le possibili fonti alle quali

potrà attingere informazioni (un conoscente più informato, i testi

scolastici, testi scientifici, giornali, riviste, programmi tv, internet,..) e

stimolerà gli alunni ad informarsi sulla medesima questione.

Si può farlo insieme, con l’aiuto dei genitori o di fratelli più grandi o altri

familiari o adulti di riferimento e, successivamente, in modo autonomo.

La valutazione di questa competenza può essere fatta mediante tabelle

di rilevazione sulle possibilità suggerite, sulle risposte cercate (non è

detto trovate), sulle persone coinvolte nella ricerca, sui mezzi utilizzati

per la ricerca.

Bagnolo Cremasco, 6 – 12 Settembre 2013

Silvia Donati De Conti 39

Obiettivi di apprendimento al

termine della classe terza di

scuola primaria

Bagnolo Cremasco, 6 – 12 Settembre 2013

Silvia Donati De Conti 40

Esplorare e descrivere oggetti e materiali

- Individuare, attraverso l’interazione diretta, la struttura di oggetti

semplici (cl.1a), analizzarne qualità e proprietà (cl.2a), descriverli nella

loro unitarietà e nelle loro parti, scomporli e ricomporli (cl.3a),

riconoscerne funzioni e modi d’uso (cl.1a)

- Seriare e classificare oggetti in base alle loro proprietà (cl. 1a)

- Individuare strumenti e unità di misura appropriati alle situazioni

problematiche in esame, fare misure e usare la matematica conosciuta

per trattare i dati (cl. 3a)

- Descrivere semplici fenomeni della vita quotidiana legati ai liquidi

(galleggiamento, travasi, permeabile, impermeabile,...), al cibo (sapori,

masticazione, diversi tipi di cottura,...), alle forze e al movimento (delle

parti del corpo, degli oggetti,...), al calore (effetti,...), ecc.

Bagnolo Cremasco, 6 – 12 Settembre 2013

Silvia Donati De Conti 41

Osservare e sperimentare sul campo

- Osservare i momenti significativi nella vita di piante e animali,

realizzando allevamenti in classe di piccoli animali, semine in terrari e

orti, ecc. Individuare somiglianze e differenze nei percorsi di sviluppo di

organismi animali e vegetali (cl. 1a, 2a)

- Osservare, con uscite all’esterno, le caratteristiche dei terreni e delle

acque (cl. 3a)

- Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali naturali (ad

opera del sole, di agenti atmosferici, dell’acqua, ecc.) e quelle ad opera

dell’uomo (urbanizzazione, coltivazione, industrializzazione, ecc.) (cl.

3a)

- Avere familiarità con la variabilità dei fenomeni atmosferici (venti,

nuvole, pioggia, ecc.) (cl. 1a) e con la periodicità dei fenomeni celesti

(dì/notte 1a percorsi del sole 3a, stagioni 2a).

Bagnolo Cremasco, 6 – 12 Settembre 2013

Silvia Donati De Conti 42

L’uomo, i viventi e l’ambiente

- Riconoscere e descrivere le caratteristiche del proprio ambiente

(cl. 3a)

- Osservare e prestare attenzione al funzionamento del proprio corpo

(fame, sete, dolore, movimento, freddo e caldo, ecc.) per riconoscerlo

come organismo complesso, proponendo modelli elementari del suo

funzionamento (cl. 1a, 2a, 3a vedi Competenze)

- Riconoscere in altri organismi viventi, in relazione con i loro ambienti,

bisogni analoghi ai propri (cl. 3a) (vedi “Somiglianze e differenze”)

Bagnolo Cremasco, 6 – 12 Settembre 2013

Silvia Donati De Conti 43

Obiettivi di apprendimento al

termine della classe quinta

della scuola primaria

Bagnolo Cremasco, 6 – 12 Settembre 2013

Silvia Donati De Conti 44

Oggetti, materiali e trasformazioni

Individuare, nell’osservazione di esperienze concrete, alcuni concetti

scientifici quali: dimensioni spaziali, peso, peso specifico, forza,

movimento, pressione, temperatura, calore, ecc. (cl 4a e 5a)

Cominciare a riconoscere regolarità nei fenomeni e a costruire in modo

elementare il concetto di energia (cl. 5a)

Osservare, utilizzare e, quando è possibile, costruire semplici strumenti

di misura: recipienti per misure di volumi/capacità, bilance a molla,

ecc., imparando a servirsi di unità convenzionali (cl.4a)

Individuare le proprietà di alcuni materiali come, ad esempio: la

durezza, il peso, l’elasticità, la trasparenza, la densità, ecc.; realizzare

sperimentalmente semplici soluzioni in acqua (acqua e zucchero,

acqua e inchiostro, ecc) (cl.4a)

Osservare e schematizzare alcuni passaggi di stato, costruendo

semplici modelli interpretativi e provando ad esprimere in forma grafica

le relazioni tra variabili individuate (temperatura in funzione del tempo,

ecc.) (cl.4a)

Bagnolo Cremasco, 6 – 12 Settembre 2013

Silvia Donati De Conti 45

Osservare e sperimentare sul campo

- Proseguire nelle osservazioni frequenti e regolari, a occhio nudo o

con appropriati strumenti, con i compagni e autonomamente, di una

porzione di ambiente vicino; individuare gli elementi che lo

caratterizzano e i loro cambiamenti nel tempo (cl.4a)

- Conoscere la struttura del suolo sperimentando con rocce, sassi e

terricci (cl.3a?); osservare le caratteristiche dell’acqua (cl.4a) e il suo

ruolo nell’ambiente (cl 3a e 4a)

- Ricostruire e interpretare il movimento dei diversi oggetti celesti,

rielaborandoli anche attraverso giochi col corpo (cl. 5a)

Bagnolo Cremasco, 6 – 12 Settembre 2013

Silvia Donati De Conti 46

L’uomo i viventi e l’ambiente

- Descrivere e interpretare il funzionamento del corpo come sistema

complesso situato in un ambiente; costruire modelli plausibili sul

funzionamento dei diversi apparati, elaborare primi modelli intuitivi di

struttura cellulare (cl. 5a + vedi Competenze)

- Avere cura della propria salute anche dal punto di vista alimentare e

motorio. Acquisire le prime informazioni sulla riproduzione e la

sessualità (cl. 5a).

- Riconoscere, attraverso l’esperienza di coltivazioni, allevamenti,

(visite a Parchi, Oasi, fattorie didattiche, fontanili,...), ecc. che la vita di

ogni organismo è in relazione con altre e differenti forme di vita (cl 4a )

- Elaborare i primi elementi di classificazione animale e vegetale sulla

base di osservazioni personali (cl 4a )

- Proseguire l’osservazione e l’interpretazione delle trasformazioni

ambientali, ivi comprese quelle globali, in particolare quelle

conseguenti all’azione modificatrice dell’uomo (cl 4a e 5a)

Bagnolo Cremasco, 6 – 12 Settembre 2013

Silvia Donati De Conti 47

Tecnologia

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

- L’alunno riconosce e identifica nell’ambiente che lo circonda elementi e fenomeni di tipo

artificiale (cl. 3°)

- È a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia,

e del relativo impatto ambientale (cl. 5a)

- Conosce e utilizza semplici oggetti e strumenti di uso quotidiano ed è in grado di

descriverne la funzione principale e la struttura e di spiegarne il funzionamento (cl. 1a e

2a)

- Produce semplici modelli o rappresentazioni grafiche del proprio operato (vedi

Competenze di Scienze)

Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della scuola primaria

Vedere e osservare

- Effettuare prove ed esperienze sulle proprietà dei materiali più comuni (cl.2a)

- Rappresentare i dati dell’osservazione attraverso tabelle, mappe, diagrammi,

disegni, testi (vedi Competenze)

Prevedere e immaginare

- Riconoscere i difetti di un oggetto e immaginarne possibili miglioramenti

(cl.3a)

Bagnolo Cremasco, 6 – 12 Settembre 2013

Silvia Donati De Conti 48

Intervenire e trasformare

- Smontare semplici oggetti e meccanismi, apparecchiature obsolete o

altri dispositivi comuni (cl.3a)

- Utilizzare semplici procedure per la selezione, la preparazione e la

presentazione degli alimenti (cl. 5a).

- Eseguire interventi di decorazione, riparazione e manutenzione sul

proprio corredo scolastico (dalla cl. 1a).

Bagnolo Cremasco, 6 – 12 Settembre 2013

Silvia Donati De Conti 49

INSEGNARE SCIENZE

SPERIMENTALI

Azione di accompagnamento

formativo per gli insegnanti della

Scuola Primaria

Bagnolo Cremasco

9 Ottobre 2013

50 Bagnolo Cremasco,9 Ottobre 2013 Silvia

Donati De Conti

ESPERIMENTI SCIENTIFICI

• tutto ciò che accade in natura è un fenomeno scientifico che ubbidisce a

leggi precise

• il bambino piccolo si comporta da scienziato

• l’esperimento non deve “riuscire”

• l’esperimento fatto una volta sola non serve a niente

• non devo falsare l’esperimento per farlo “riuscire” per forza

• se rifaccio un esperimento più volte e ottengo risultati diversi, va benissimo!

• gli esperimenti vanno preparati (materiale)

• gli esperimenti vanno provati a casa

• variare l’esperimento

• esperimenti proposti dal libro di testo

ESPERIMENTI A OCCHI CHIUSI

Es. GALLEGGIAMENTO, argomento che tutti fanno perché si presta a semplici

esperimenti. Prima di portare l’attrezzatura e provare concretamente, si può provare a far

fare degli esperimenti “virtuali”.

“Chiudete gli occhi e immaginate si essere al mare. Siete in acqua, il papà vi lancia una

palla, voi non riuscite a prenderla e la palla cade nell’acqua. Cosa le succede? (Sta a galla

– cosa vuol dire stare a galla? – si allontana – perché si allontana? – cosa la fa spostare?)

La prendo e cerco di nasconderla sott’acqua. Cosa succede? (Devo spingere – salta su –

mi scappa - ...) Perché?

Prendo il secchiello: se lo appoggio sull’acqua cosa succede? e se lo riempio di acqua

cosa succede? perché?

Al termine riaprire gli occhi, sentire cose ne pensano, se si sarebbero immaginati di poter

fare degli esperimenti col pensiero.

Es. STRUTTURA DELLA MATERIA

Chiudete gli occhi e immaginate di essere in cucina, la mamma vi da il permesso di

pasticciare un po’. Chiedete alla mamma di versare un mucchietto di zucchero e uno di

farina bianca, poi ad occhi chiusi immergete un dito nello zucchero e uno nella farina.

Come fate a sapere che è uno o l’altro? Li assaggio? Non si può. Sbircio? Non si può.

Uno è a granelli, l’altro è più fine (Sentire il parere di altri, con parole diverse). Se

tolgo pian piano il dito dai due mucchietti, cosa succede ai mucchietti? (resta il buco –

il buco si chiude – il buco si allarga - ...) e cosa succede alle mie dita (si sporcano –

resta attaccato qualcosa - ...)

E se metto un dito in un bicchiere d’acqua?

Immagino di aprire gli occhi e di soffiare sui due mucchietti: cosa succede a uno e cosa

succede all’altro? (se le ipotesi sono molto contrastanti, provare davvero e fare

ulteriori ipotesi sul perché)

PROTOCOLLO DI ESPERIMENTO

la data

il luogo

la durata dell’esperimento

chi lo ha eseguito e chi lo può eseguire

il materiale (e gli strumenti)

il procedimento (cosa abbiamo fatto)

i risultati (cosa è successo)

le variabili (cosa avremmo potuto cambiare)

la conclusione (cosa abbiamo imparato)

le modalità di comunicazione

il titolo

POSSIBILI ESPERIENZE SPERIMENTALI

CLASSE 1^: i 5 sensi, esperienze con il tatto , l’udito, l’olfatto, il gusto; semina e

germinazione

CLASSE 2^: galleggiamento, conduzione del calore, fusione, struttura della materia

CLASSE 3^: caratteristiche del terreno, porosità, permeabilità, impermeabilità,

fertilità; percorso del sole

CLASSE 4^: magnetismo, miscugli, soluzioni, passaggi di stato, caratteristiche

dell’acqua (tensione superficiale)

CLASSE 5^: calore (dilatazione dei solidi, liquidi, gas), energia (trasformazioni),

movimenti dei corpi celesti

ALTRO: esperimenti sulla luce (propagazione rettilinea, diffusione, riflessione,

rifrazione), sull’aria (l’aria esiste, l’aria calda sale, l’aria permette la combustione, l’aria

scaldandosi aumenta di volume)