d. bica1, e. nicolosi1, a. costa1, f. imperatore1, a ... · distribuzione dei virus, dei funghi e...

14
Progetto POM A32 – Risultati di due anni di attività – Termoli (CB), 1 e 2 Marzo 2001 Distribuzione dei virus, dei funghi e dei nematodi della vite in Sicilia Diffusione dei principali virus e nematodi della vite in Sicilia D. Bica 1 , E. Nicolosi 1 , A. Costa 1 , F. Imperatore 1 , A. Colombo 2 , E. Buonocore 2 1 Vivaio Governativo di Viti Americane di Palermo 2 O.M.P. di Acireale - Sezione Staccata di Vittoria (RG) Riassunto Nell'ambito del progetto P.O.M. A 32, è stata effettuata un'indagine sulla diffusione e distribuzione dei virus patogeni della vite, nonché dei relativi nematodi vettori, nei campi di Piante Madri Marze (P.M.M.) di categoria "standard" dei vivaisti operanti nei poli di Marsala (TP), Milazzo (ME) e Comiso (RG). La mappatura della diffusione delle virosi della vite, iniziata nel 1999, è stata effettuata tramite sopralluoghi in campagna finalizzati all'osservazione visiva di eventuali anomalie o sintomatologie a presunta origine virale, ricerca bibliografica e saggi immunoenzimatici ELISA su campioni legnosi per i virus GVA, GLRaV-1, GLRaV-3, GFLV e GFkV, utilizzando il kit commerciale dell'Agritest di Bari. I dati delle analisi sono stati raggruppati in modo da ottenere il grado di infezione di ciascun virus, valutato come percentuale di piante infette sul totale di piante analizzate, a livello di polo vivaistico e, all'interno di questo, a livello di ciascuna cultivar da vino. Negli stessi i vigneti di P.M.M. monitorati si è proceduto alla raccolta di campioni di terreno sui quali in laboratorio è stata valutata la presenza di eventuali nematodi vettori di virus, con particolare riferimento a Xiphinema index Thorne et Allen. I risultati delle percentuali di infezione dei suddetti cinque virus della vite a livello di polo vivaistico hanno messo in evidenza uno standard sanitario complessivamente superiore nei campi di P.M.M. dei vivaisti di Comiso (RG). A livello di cultivar invece le percentuali più elevate di infezione sono state riscontrate nelle cultivar autoctone rispetto a quelle alloctone. Tra queste ultime il Merlot è risultato il vitigno con la più bassa percentuale di infezione. Per quanto concerne l'indagine nematologica in nessun campo di P.M.M. analizzato è stata riscontrata la presenza del nematode vettore di virus Xiphinema index. Inoltre, è stata studiata l'influenza di alcuni virus a livello di rese di produzioni vivaistiche. A tal fine nel 2000 in barbatellaio sono state poste talee da vivaio tipo "Sicilia" dei portinnesti Rupestris du Lot, 1045 P e 775 P provenienti da piante risultate sane ai saggi arborei e da piante affette da maculatura infettiva, arricciamento e legno riccio. Le rese finali in barbatelle selvatiche non hanno consentito di mettere in evidenza in modo univoco un effetto negativo da parte dei virus nei confronti delle produzioni

Upload: lexuyen

Post on 15-Feb-2019

215 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: D. Bica1, E. Nicolosi1, A. Costa1, F. Imperatore1, A ... · Distribuzione dei virus, dei funghi e dei nematodi della vite in Sicilia ... Se andiamo ad analizzare la classificazione

Progetto POM A32 – Risultati di due anni di attività – Termoli (CB), 1 e 2 Marzo 2001

Distribuzione dei virus, dei funghi e dei nematodi della vite in Sicilia

Diffusione dei principali virus e nematodi della vite in Sicilia

D. Bica1, E. Nicolosi1, A. Costa1, F. Imperatore1, A. Colombo2, E. Buonocore2

1Vivaio Governativo di Viti Americane di Palermo

2O.M.P. di Acireale - Sezione Staccata di Vittoria (RG) Riassunto Nell'ambito del progetto P.O.M. A 32, è stata effettuata un'indagine sulla diffusione e distribuzione dei virus patogeni della vite, nonché dei relativi nematodi vettori, nei campi di Piante Madri Marze (P.M.M.) di categoria "standard" dei vivaisti operanti nei poli di Marsala (TP), Milazzo (ME) e Comiso (RG). La mappatura della diffusione delle virosi della vite, iniziata nel 1999, è stata effettuata tramite sopralluoghi in campagna finalizzati all'osservazione visiva di eventuali anomalie o sintomatologie a presunta origine virale, ricerca bibliografica e saggi immunoenzimatici ELISA su campioni legnosi per i virus GVA, GLRaV-1, GLRaV-3, GFLV e GFkV, utilizzando il kit commerciale dell'Agritest di Bari. I dati delle analisi sono stati raggruppati in modo da ottenere il grado di infezione di ciascun virus, valutato come percentuale di piante infette sul totale di piante analizzate, a livello di polo vivaistico e, all'interno di questo, a livello di ciascuna cultivar da vino.

Negli stessi i vigneti di P.M.M. monitorati si è proceduto alla raccolta di campioni di terreno sui quali in laboratorio è stata valutata la presenza di eventuali nematodi vettori di virus, con particolare riferimento a Xiphinema index Thorne et Allen. I risultati delle percentuali di infezione dei suddetti cinque virus della vite a livello di polo vivaistico hanno messo in evidenza uno standard sanitario complessivamente superiore nei campi di P.M.M. dei vivaisti di Comiso (RG). A livello di cultivar invece le percentuali più elevate di infezione sono state riscontrate nelle cultivar autoctone rispetto a quelle alloctone. Tra queste ultime il Merlot è risultato il vitigno con la più bassa percentuale di infezione. Per quanto concerne l'indagine nematologica in nessun campo di P.M.M. analizzato è stata riscontrata la presenza del nematode vettore di virus Xiphinema index. Inoltre, è stata studiata l'influenza di alcuni virus a livello di rese di produzioni vivaistiche. A tal fine nel 2000 in barbatellaio sono state poste talee da vivaio tipo "Sicilia" dei portinnesti Rupestris du Lot, 1045 P e 775 P provenienti da piante risultate sane ai saggi arborei e da piante affette da maculatura infettiva, arricciamento e legno riccio. Le rese finali in barbatelle selvatiche non hanno consentito di mettere in evidenza in modo univoco un effetto negativo da parte dei virus nei confronti delle produzioni

Page 2: D. Bica1, E. Nicolosi1, A. Costa1, F. Imperatore1, A ... · Distribuzione dei virus, dei funghi e dei nematodi della vite in Sicilia ... Se andiamo ad analizzare la classificazione

Progetto POM A32 – Risultati di due anni di attività – Termoli (CB), 1 e 2 Marzo 2001

Introduzione

La Sicilia ha una tradizione viticola molto antica, come testimoniano alcuni reperti

archeologici di stile miceneo del XIV secolo A.C..

Oggi l'anagrafe vitivinicola regionale rileva in Sicilia circa 156.450 ha di cui solo poco

più del 10% è destinato alla produzione di uve da mensa (dati del Servizio Regionale Repressioni

Frodi Vinicole della Regione Siciliana, aggiornati al 31/12/2000).

Nell'ambito della viticoltura ad indirizzo enologico, che si estende su circa 137.900 ha, le

province maggiormente vitate sono quelle di Trapani (52,5%), Agrigento (21%), Palermo

(14,2%), Caltanissetta (4,6%), Catania (2,3%) e Siracusa (2,3%). Per quanto concerne la

piattaforma ampelografica da vino si osserva una forte predominanza delle cultivar a bacca

bianca (che si estendono su circa il 77% della superficie totale), tra le quali particolare rilievo

assume il gruppo dei Catarratti, seguito dal Trebbiano toscano, Inzolia, Damaschino, Grecanico

dorato e Grillo (Tab. 1). In questi ultimi anni però si sta assistendo ad una graduale contrazione

del Trebbiano toscano, a favore soprattutto della cultivar Chardonnay, e ad una valorizzazione

dei vitigni autoctoni quali Inzolia e Grillo (Di Lorenzo, 1999).

L'attuale tendenza è tuttavia quella di incrementare le superfici destinate alle uve nere, sia

attraverso la valorizzazione di vitigni autoctoni, come Calabrese o Nero d'Avola, Nerello

mascalese, Nerello cappuccio e Frappato, che tramite l'introduzione e diffusione di cultivar

internazionali quali Cabernet sauvignon, Merlot e Syrah (Tab. 2). Tali cultivar alloctone sono

destinate alla produzione di vini monovarietali (come previsto anche in alcune nuove D.O.C.

siciliane) o di vini plurivarietali in miscela con alcuni vitigni autoctoni (Bica et al. 1998).

Il tentativo di dare un maggiore impulso al comparto vitivinicolo da parte degli operatori

del settore trova però un forte ostacolo nella scarsa disponibilità di studi sul comportamento

vegeto-produttivo di molti vitigni siciliani, nonché sul loro potenziale enologico. Tale situazione

è ulteriormente aggravata da una carente attività di selezione clonale che penalizza non solo i

viticoltori, ma anche i vivaisti per i quali spesso è più facile impiantare campi di Piante Madri

Marze (P.M.M.) categoria "certificato" di cultivar alloctone piuttosto che di cultivar locali.

Quanto detto trova conferma nei dati del Servizio Controllo Vivai dell'Istituto

Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano Veneto (giugno 2000) dai quali si evidenzia che su

un totale di circa 62 ettari di superficie di P.M.M. di cultivar da vino, quasi il 92 % appartiene

alla categoria "standard" e la rimanente quota a quella "certificato". Nell'ambito di quest'ultima

predominano, inoltre, le cultivar alloctone (Tab. 3).

Se andiamo ad analizzare la classificazione dei campi Piante Madri Portinnesto la

situazione si ribalta a favore delle categorie "base" e "certificato" (Tab. 4). Tale andamento trova

Page 3: D. Bica1, E. Nicolosi1, A. Costa1, F. Imperatore1, A ... · Distribuzione dei virus, dei funghi e dei nematodi della vite in Sicilia ... Se andiamo ad analizzare la classificazione

Progetto POM A32 – Risultati di due anni di attività – Termoli (CB), 1 e 2 Marzo 2001

una spiegazione nella presenza sul territorio del Vivaio Governativo di Viti Americane di

Palermo (V.G.V.A.) che ha portato all'omologazione di ben 68 cloni di portinnesto, dei quali 44

appartenenti agli ibridi Berlandieri x Rupestris 140 Ru (14 cloni), 1103 P (12 cloni), 779 P (10

cloni) e 775 P (8 cloni), che sono poi quelli più richiesti a livello regionale.

In considerazione di quanto detto, si è ritenuto prioritario, nell'ambito del progetto P.O.M.

A 32, effettuare un'indagine sulla diffusione e distribuzione dei virus patogeni della vite, nonché

dei relativi nematodi vettori, nei campi di P.M.M. di categoria "standard" dei vivaisti operanti nei

poli di Marsala (TP), Milazzo (ME) e Comiso (RG).

È’ stata, infine, verificata l'influenza dei diversi agenti virali a livello di rese delle

produzioni vivaistiche. Materiali e metodi

1. Virus della vite

L'indagine sulla diffusione e relativa distribuzione dei principali virus della vite presso i

campi di P.M.M. dei vivaisti operanti nei poli di Marsala (TP), Milazzo (ME) e Comiso (RG) è

iniziata nel 1999 con sopralluoghi in loco finalizzati all'osservazione visiva di eventuali anomalie

o sintomatologie a presunta origine virale. Contemporaneamente si è proceduto ad una ricerca

bibliografica e alla raccolta dei risultati di alcuni saggi ELISA su campioni fogliari e legnosi di

vite europea effettuati da altri laboratori siciliani, nonché di qualsiasi altra informazione utile per

l'elaborazione della mappa.

Nel 1999 e 2000 durante il riposo vegetativo della vite si è proceduto alla raccolta di

campioni legnosi di piante presenti nei vigneti P.M.M. dei vivaisti dei tre poli. In particolare, i

rilievi sono stati effettuati complessivamente su 15 campi di piante madri marze, 3 relativi al

polo di Marsala (TP), 6 a quello di Milazzo (ME) e i rimanenti 6 a quello di Comiso (RG). A tale

proposito è importante sottolineare che non sempre tali campi di P.M.M. erano ubicati nelle

province dei tre poli vivaistici siciliani. È questo il caso di una cooperativa vivaistica di Comiso

(RG) che preleva le marze di alcune cultivar da vino da un campo di piante madri ubicato nel

territorio di Menfi (AG).

In ciascun campo per ogni cultivar presente sono state campionate, in modo

randomizzato, circa 30 viti per ettaro di superficie. Da ogni pianta sono state prelevate cinque

porzioni di legno da altrettanti tralci lignificati.

In laboratorio, il legno prelevato da ogni singola pianta è stato sottoposto al saggio

immunoenzimatico ELISA per i virus GVA (agente del legno riccio), GLRaV-1 e GLRaV-3

Page 4: D. Bica1, E. Nicolosi1, A. Costa1, F. Imperatore1, A ... · Distribuzione dei virus, dei funghi e dei nematodi della vite in Sicilia ... Se andiamo ad analizzare la classificazione

Progetto POM A32 – Risultati di due anni di attività – Termoli (CB), 1 e 2 Marzo 2001

(agenti dell'accartocciamento), GFLV (agente dell'arricciamento) e GFkV (agente della

maculatura infettiva), utilizzando il kit commerciale dell'Agritest di Bari.

I dati di tali analisi sono stati poi raggruppati in modo da ottenere il grado di infezione di ciascun

virus, valutato come percentuale di piante infette sul totale di piante analizzate, a livello di

polo vivaistico (Fig. 1, mappa di diffusione delle virosi nei campi di PMM) e, all'interno di

questo, a livello di ciascuna cultivar da vino (Tabb. 5, 6 e 7).

Contemporaneamente si è voluto studiare l'influenza di alcuni virus a livello di rese di

produzioni vivaistiche. A tal fine nel 2000 sono state poste a dimora in barbatellaio talee da

vivaio tipo "Sicilia" dei portinnesti Rupestris du Lot (clone 5), 1045 P (Berl. x Aram. x Rup.

Ganz. 1, clone 5) e 775 P (clone 4), provenienti da piante sane e da piante con un diverso stato

sanitario (in entrambi i casi si è fatto riferimento a saggi biologici con indicatori arborei). In

particolare, per i portinnesti Rupestris du Lot e 1045 P le piante malate di provenienza erano

risultate affette da maculatura infettiva (FK) e da arricciamento (FL), mentre per il portinnesto

775 P, oltre che dalle suddette malattie, le piante erano risultate affette anche da complesso del

legno riccio (RW).

Al termine della campagna vivaistica si è calcolato la resa complessiva e per categoria di

materiale, in barbatelle selvatiche provenienti da materiale sano e da materiale malato (Tab. 8).

2. Nematodi della vite

In tutti i vigneti di P.M.M. monitorati si è valutata la presenza di eventuali nematodi

vettori di virus, con particolare riferimento a Xiphinema index Thorne et Allen. I campionamenti

sono stati eseguiti prelevando il terreno lungo i filari per mezzo di un sondino in acciaio

temperato, del diametro di 2,5 cm. In particolare, per ogni ettaro sono stati effettuati 50 punti-

prelievo alla profondità di 25 cm, nella rizosfera di una pianta ogni 10, ripetendo l’operazione

ogni 5 filari, per ogni portinnesto presente.

In laboratorio, la massa di terreno raccolta è stata opportunamente miscelata all’interno di

un contenitore e da questa si è prelevato un campione di circa 2 kg. Questo, posto in un sacchetto

di polietilene trasparente provvisto di etichetta esterna attestante l’identificazione

dell’appezzamento, veniva conservato alla temperatura di 5°C. L’estrazione degli stadi mobili

dei nematodi presenti (X. index, altri Longidoridi, Meloidogyne spp.) è stata eseguita con il

metodo dei setacci di Cobb (Thorne, 1961), prelevando dal campione conservato un

subcampione del volume di 100 ml che, dopo agitazione in acqua, è stato travasato in setacci con

maglie di diametro via via più strette (da 710 µm a 45 µm).

Page 5: D. Bica1, E. Nicolosi1, A. Costa1, F. Imperatore1, A ... · Distribuzione dei virus, dei funghi e dei nematodi della vite in Sicilia ... Se andiamo ad analizzare la classificazione

Progetto POM A32 – Risultati di due anni di attività – Termoli (CB), 1 e 2 Marzo 2001

I nematodi trattenuti sono stati raccolti con l’aiuto di un debole getto di acqua e posti in

capsule a fondo reticolato per procedere all’individuazione ed all’eventuale conta al binoculare

da dissezione.

In Fig. 1 sono riportate le percentuali di presenza del nematode vettore di virus X. index,

riferite a ciascuno dei poli vivaistici.

Risultati e discussione 1. Virus della vite

Dall'analisi delle percentuali di diffusione dei cinque virus saggiati (GVA, GLRaV-1,

GLRaV-3, GFLV e GFkV) nei campi di P.M.M. categoria "standard" dei vivaisti appartenenti ai

poli siciliani presi in considerazione si è evidenziato un differente livello di infezione, variabile

in funzione del tipo di virus e in funzione del polo vivaistico di appartenenza (Fig. 1). In

generale, i valori maggiori di campioni positivi al saggio ELISA sono stati riscontrati per il

closterovirus GLRaV-3 e per il vitivirus GVA, mentre quelli più bassi per closterovirus

GLRaV-3 e per il nepovirus GFLV. Per quanto concerne quest'ultimo virus, agente

dell'arricciamento, il più alto livello di infezione è stato riscontrato nei campi di piante madri

marze dei vivaisti del polo di Milazzo (ME), mentre nessun campione legnoso proveniente dal

polo di Marsala (TP) è risultato positivo ai saggi ELISA.

Nell'ambito dell'accartocciamento fogliare, per il quale è stata sempre riscontrata una

maggiore frequenza del closterovirus GLRaV-3 rispetto al GLRaV-1, il polo vivaistico della

Sicilia occidentale è risultato complessivamente quello con il più elevato grado di infezione.

Medesimo andamento è stato messo in evidenza per la maculatura infettiva (GFkV). Infine, per

quanto concerne il complesso del legno riccio, le più alte percentuali di diffusione del vitivirus

GVA sono state riscontrate nei campioni legnosi prelevati nei campi di P.M.M. dei vivaisti dei

poli di Marsala (TP) e di Milazzo (ME).

Nelle tabelle 5, 6 e 7 sono riportate le percentuali di infezione dei cinque virus della vite

per ciascuna cultivar. Nell'ambito del polo vivaistico di Marsala (TP) il Merlot è risultato il

vitigno con uno standard sanitario superiore a quello riscontrato in tutti gli altri. Le cultivar

autoctone, complessivamente, hanno messo in evidenza livelli di infezioni piuttosto elevati

relativamente ai virus GFkV, GLRaV-3 e GVA, ad eccezione della cultivar Grillo per quanto

concerne il GVA (Tab. 5).

Page 6: D. Bica1, E. Nicolosi1, A. Costa1, F. Imperatore1, A ... · Distribuzione dei virus, dei funghi e dei nematodi della vite in Sicilia ... Se andiamo ad analizzare la classificazione

Progetto POM A32 – Risultati di due anni di attività – Termoli (CB), 1 e 2 Marzo 2001

Nell'ambito del polo di Milazzo (Tab. 6) sono state riscontrate elevate percentuali di

infezione dei virus dell'arricciamento (GFLV) nelle cultivar Albano, Carricante, Gaglioppo e

Malvasia bianca lunga, e della maculatura infettiva (GFkV) nella Malvasia bianca di Candia e

nel Moscato di Terracina. Tali valori fanno innalzare il dato finale riferito all'intero polo

vivaistico (Fig. 1). Al contrario l'elevato tasso di diffusione del GVA osservato a livello

dell'intero polo rispecchia il grado di infezione riscontrato in tutte le cultivar prese in

considerazione, ad eccezione soltanto dei vitigni Sangiovese e Trebbiano toscano (Fig. 1 e Tab.

6). Infine, relativamente ai due closterovirus GLRaV-1 e GLRaV-3 sono stati riscontrati valori

piuttosto variabili tra le diverse cultivar.

Per quanto concerne il polo vivaistico di Comiso (RG), anche in questo caso i dati di

infezione riferiti alle singole cultivar forniscono un'informazione più completa ed esatta rispetto

a quelli complessivi. Nel caso infatti del virus GFLV, gli unici casi di campioni positivi ai saggi

ELISA sono stati quelli della cultivar Frappato (65,3 %), mentre nel caso del GVA sono state le

cultivar Inzolia, Calabrese, Fiano e Aglianico ad innalzare il valore medio di infezione a livello

di polo. Medesimo andamento è stato riscontrato per i virus GFkV, GLRaV-1 e GLRaV-3 ma

con diversi vitigni (Tab. 7). Anche in questo caso il migliore standard sanitario è stato riscontrato

nella cultivar Merlot, i cui campioni legnosi analizzati sono risultati tutti negativi al saggio

sierologico ELISA.

Per quanto riguarda la prova di confronto in barbatellaio tra materiale di propagazione

sano e virosato, nell'ambito dei portinnesti Rupestris du Lot e 1045 P non è stato possibile

mettere in evidenza un effetto negativo delle malattie della maculatura infettiva (FK) e

dell'arricciamento (FL) sulle rese vivaistiche. Al contrario, nel caso del Rupestris du Lot il

materiale virosato ha fatto evidenziare maggiori rese in barbatelle selvatiche sia in termini di

valori complessivi che di barbatelle di 1a scelta (Tab. 8).

All'interno del 775 P la resa in barbatellaio ottenuta dalle talee da vivaio provenienti da

piante sane è invece risultata superiore a quella delle talee provenienti da viti affette da legno

riccio (RW), maculatura infettiva e arricciamento.

2. Nematodi della vite

Nei tre poli vivaistici siciliani non sono stati riscontrati esemplari di X. index. Altri

Longidoridi [X. pachtaicum (Tulanagov) Kirjanova] sono stati estratti dal terreno prelevato nei

vivai del polo di Comiso; in ogni caso si è trattato di pochi esemplari per campione di un

nematode non riportato quale vettore di virus della vite.

Page 7: D. Bica1, E. Nicolosi1, A. Costa1, F. Imperatore1, A ... · Distribuzione dei virus, dei funghi e dei nematodi della vite in Sicilia ... Se andiamo ad analizzare la classificazione

Progetto POM A32 – Risultati di due anni di attività – Termoli (CB), 1 e 2 Marzo 2001

Piccole quantità di larve di 2a età di Meloidogyne spp. sono state rilevate nei tre poli

vivaistici, anche se con diversi valori percentuali di diffusione. Nel polo di Milazzo la presenza è

stata riscontrata nel 100% dei casi; in quello di Comiso nel 50% dei campi di P.M.M. sono stati

estratti pochi esemplari per campione, ma nel 16% dei casi (un vigneto P.M.M.) è stata rilevata

una notevole carica di larve infestanti. Nel polo di Marsala solo nel 50% dei campioni si è

evidenziata la presenza di qualche esemplare di nematodi galligeni.

Conclusioni

Il lavoro di mappatura della diffusione delle virosi della vite e dei relativi nematodi

vettori nei campi di P.M.M. dei tre poli di Marsala (TP), Comiso (RG) e Milazzo (ME) si è

rivelato di notevole importanza perché ha permesso di avere un'idea sul livello di infezione delle

barbatelle innestate di categoria "standard" prodotte dal vivaismo regionale. Rappresenta inoltre

un primo importante passo verso una futura mappatura di tutte le aree viticole siciliane.

I dati delle percentuali di infezione dei virus GVA, GLRaV-1, GLRaV-3, GFLV e GFkV

a livello di polo vivaistico hanno messo in evidenza uno stardard sanitario complessivamente

superiore nei campi di P.M.M. dei vivaisti di Comiso (RG). È importante tuttavia fare

riferimento ai dati di infezione riscontrati all'interno di ciascuna cultivar analizzata per avere

un'informazione più puntuale e completa sul materiale di propagazione prodotto.

Nell'ambito dell'indagine nematologica i risultati ottenuti sono piuttosto incoraggianti

poiché in nessun campo di P.M.M. analizzato è stata riscontrata la presenza del nematode vettore

di virus Xiphinema index. Anche per quanto concerne i nematodi galligeni il numero di esemplari

ritrovati in alcuni casi è praticamente irrilevante, ad eccezione di un campo di P.M.M. del polo di

Comiso (RG).

Bibliografia Bica D., Collesano G. 1998. Contributo alla conoscenza di vitigni da vino siciliani a bacca

colorata. Atti Convegno Nazionale "Biodiversità: Germoplasma locale e sua valorizzazione". Alghero, 8-11 settembre, 281-285.

Di Lorenzo R.. 1999. Present status e prospects of wine and table grape viticulture in Sicily. Atti XI Giornate Gesco, Marsala 6-12 Giugno, 128-141.

Thorne G. 1961. Principles of Nematology. McGraw-Hill Book Company, London, 553 pp.

Page 8: D. Bica1, E. Nicolosi1, A. Costa1, F. Imperatore1, A ... · Distribuzione dei virus, dei funghi e dei nematodi della vite in Sicilia ... Se andiamo ad analizzare la classificazione

Progetto POM A32 – Risultati di due anni di attività – Termoli (CB), 1 e 2 Marzo 2001

Page 9: D. Bica1, E. Nicolosi1, A. Costa1, F. Imperatore1, A ... · Distribuzione dei virus, dei funghi e dei nematodi della vite in Sicilia ... Se andiamo ad analizzare la classificazione

Progetto POM A32 – Risultati di due anni di attività – Termoli (CB), 1 e 2 Marzo 2001

Page 10: D. Bica1, E. Nicolosi1, A. Costa1, F. Imperatore1, A ... · Distribuzione dei virus, dei funghi e dei nematodi della vite in Sicilia ... Se andiamo ad analizzare la classificazione

Progetto POM A32 – Risultati di due anni di attività – Termoli (CB), 1 e 2 Marzo 2001

Tabella 1. Diffusione delle cultivar da vino a bacca bianca in Sicilia

CULTIVAR SUPERFICIE (HA) % Catarratto b. comune 64086.27.39 60,32% Trebbiano toscano 17107.69.29 16,10% Ansonica o Inzolia 11990.09.14 11,29% Grecanico dorato 6539.30.96 6,16% Grillo 2156.93.08 2,03% Zibibbo 1369.63.50 1,29% Chardonnay 650.69.30 0,61% Damaschino 510.20.23 0,48% Catarratto b. lucido 341.53.42 0,32% Malvasia bianca 244.11.41 0,23% Muller - Thurgau 89.61.57 0,08% Carricante 76.80.54 0,07% Vernaccia di S. Gimignano 32.94.40 0,03% Pinot bianco 27.32.13 0,03% Altre uve bianche 1017.40.07 0,96% TOTALE 106240.56.43 100%

Fonte: Servizio Regionale Repressione Frodi Vinicole Assessorato Agricoltura e Foreste - Regione Siciliana.

Tabella 2. Diffusione delle cultivar da vino a bacca nera in Sicilia CULTIVAR SUPERFICIE (HA) %

Calabrese o Nero d'Avola 14137.62.34 47,44% Nerello mascalese 5365.90.76 18,00% Nerello cappuccio 2848.35.49 9,56% Sangiovese 1696.81.49 5,70% Frappato 1005.09.29 3,37% Merlot 843.57.93 2,83% Cabernet sauvignon 720.99.56 2,42% Syrah 591.28.30 1,98% Barbera 520.51.63 1,75% Perricone 489.02.10 1,64% Ciliegiolo 215.05.38 0,72% Cabernet franc 100.83.89 0,34% Alicante 74.09.84 0,25% Catanese nero 42.42.58 0,14% Altre uve nere 1151.16.70 3,86% TOTALE 29802.77.28 100%

Fonte: Servizio Regionale Repressione Frodi Vinicole Assessorato Agricoltura e Foreste - Regione Siciliana.

Page 11: D. Bica1, E. Nicolosi1, A. Costa1, F. Imperatore1, A ... · Distribuzione dei virus, dei funghi e dei nematodi della vite in Sicilia ... Se andiamo ad analizzare la classificazione

Progetto POM A32 – Risultati di due anni di attività – Termoli (CB), 1 e 2 Marzo 2001

Tabella 3. Superficie Piante Madri Marze in Sicilia per cv. (Giugno 2000) ETTARI

MARZA Certificato Standard Totale Albana B. 0,01 0 0,01 Alicante N. 0 0,005 0,005 Ansonica B. 0 9,0164 9,0164 Barbera N. 0,025 0,013 0,038 Bombino bianco B. 0 0,007 0,007 Cabernet sauvignon N. 0,04 0,2 0,24 Calabrese N. 0 10,8754 10,8754 Canaiolo nero N. 0,01 0 0,01 Cannonao N. 0,025 0 0,025 Catarratto b. comune B. 0,23 14,2635 14,4935 Catarratto b. lucido B. 0 7,1491 7,1491 Chardonnay B. 0 0,2 0,2 Damaschino B. 0,08 0,5 0,58 Frappato N. 0,29 2,155 2,445 Gaglioppo N. 0 0,072 0,072 Garganega B. 0,027 0,015 0,042 Grecanico dorato B. 0 4,614 4,614 Grillo B. 0 1,8352 1,8352 Malvasia bianca B. 0,085 0 0,085 Malvasia bianca lunga B. 0,0605 0 0,0605 Malvasia di Candia aromatica B. 0 0,015 0,015 Malvasia di Lipari B. 0 0,05 0,05 Malvasia N. 0 0,015 0,015 Malvasia nera di Brindisi N. 0,01 0,005 0,015 Malvasia nera di Lecce N. 0,007 0 0,007 Matilde B. 0 0,21 0,21 Merlot N. 0,18 0,2 0,38 Michele Palieri N. 0 0,03 0,03 Monica N. 0,025 0 0,025 Montepulciano N. 0,14 0 0,14 Moscato bianco B. 2,5 0 2,5 Moscato di Terracina B. 0 0,0243 0,0243 Nerello mascalese N. 0,08 1,042 1,122 Pascale N. 0,025 0 0,025 Perricone N. 0 0,51 0,51 Pinot bianco B. 0,02 0 0,02 Pinot grigio G. 0,02 0 0,02 Pinot nero N. 0,02 0 0,02 Sangiovese N. 0,327 0,205 0,532 Sauvignon B. 0,06 0 0,06 Syrah N. 0,75 2,2612 3,0112 Trebbiano toscano B. 0,148 0,188 0,336 Turca N. 0 0,005 0,005 Zibibbo B. 0 1,2105 1,2105 TOTALE P.M.M. 5,1945 56,8916 62,0861

Fonte: Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano Veneto (TV) - M.I.P.A.

Page 12: D. Bica1, E. Nicolosi1, A. Costa1, F. Imperatore1, A ... · Distribuzione dei virus, dei funghi e dei nematodi della vite in Sicilia ... Se andiamo ad analizzare la classificazione

Progetto POM A32 – Risultati di due anni di attività – Termoli (CB), 1 e 2 Marzo 2001

Tabella 4. Superficie Piante Madri Portinnesto in Sicilia per clone (Giugno 2000)

ETTARI

PORTINNESTO BASE CERTIFICATO STANDARD

1045 Paulsen 0,105 0 0,06

1103 Paulsen 1,8369 25,6253 0

140 Ruggeri 1,3663 70,7627 0,3916

1447 Paulsen 0,105 0 0

157.11 C. 0,14 0,1912 0

161.49 C. 0,07 0,2 0,1

225 Ruggeri 0,0863 0,3922 0,092

34 E.M. 0,14 1,5082 0,06

41 B 0,0256 0 0

420 A 0,1037 0,36 0,02

775 Paulsen 1,1237 10,566 0

779 Paulsen 1,1906 14,8815 0

Rupestris du lot 0,0307 0,036 0,035

S.O.4 0 0,08 0

17.37 0,0637 0,7936 0

TOTALE P.M.P. 6,3875 125,3967 0,7586 Fonte: Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano Veneto (TV) - M.I.P.A.

Tabella 5. Diffusione % dei principali virus della vite per cv. presso i campi di P.P.M del Polo di Trapani

% INFEZIONE CULTIVAR

GFkV GLRaV-1 GLRaV-3 GVA GFLV

Catarratto b. comune B. 83,3 4,1 95,8 70,8 0

Cabernet sauvignon N. 0 0 87,5 87,5 0

Grillo B. 83,3 0 41,6 16,6 0

Grecanico dorato B. 60,8 13,05 73,9 78,2 0

Merlot N. 0 0 50 25 0

Calabrese N. 62,5 0 87,5 75 0

Page 13: D. Bica1, E. Nicolosi1, A. Costa1, F. Imperatore1, A ... · Distribuzione dei virus, dei funghi e dei nematodi della vite in Sicilia ... Se andiamo ad analizzare la classificazione

Progetto POM A32 – Risultati di due anni di attività – Termoli (CB), 1 e 2 Marzo 2001

Tabella 6. Diffusione % dei principali virus della vite per cv. presso i campi di P.P.M

Del Polo di Milazzo (ME)

% INFEZIONE

CULTIVAR GFkV GLRaVI GLRaVIII GVA GFLV

Albano B. 22,2 0 77,7 100 44,4

Barbera N. 16,7 16,7 66,6 100 16,7

Carricante B. 28,5 0 42,8 100 57,1

Catarratto b. comune B. 6,6 6,6 40 93,3 20

Gaglioppo N. 26 13 43,4 100 41

Inzolia B. 14,2 0 0 85,7 0

Malvasia b. di Candia B. 66,6 16,6 33,3 100 16,6

Malvasia b. lunga B. 22,2 0 77,7 100 44,4

Minnella B. 14,2 0 57 100 14,2

Moscato di Terracina B. 71,4 14,3 71,4 100 0

Nerello mascalese N. 25 10 40 100 10

Sangiovese N. 0 6,2 75 6,2 0

Trebbiano toscano B. 0 15,7 73,6 36,8 0

Tabella 7. Diffusione % dei principali virus della vite per cv. presso i campi di P.P.M del Polo di Comiso (RG)

% INFEZIONE

CULTIVAR GFkV GLRaVI GLRaVIII GVA GFLV

Aglianico N. 0 0 0 50 0

Cabernet sauvignon N. 5,5 0 5,5 5,5 0

Fiano N. 0 0 0 75 0

Frappato N. 53,8 7,6 15,3 34,6 65,3

Inzolia B. 0 22,2 22,2 88,8 0

Malvasia di Candia B. 64 0 0 0 0

Merlot N. 0 0 0 0 0

Calabrese N. 32,5 16,2 68,7 73,7 0

Syrah N. 43,8 0 0 1,7 0

Page 14: D. Bica1, E. Nicolosi1, A. Costa1, F. Imperatore1, A ... · Distribuzione dei virus, dei funghi e dei nematodi della vite in Sicilia ... Se andiamo ad analizzare la classificazione

Progetto POM A32 – Risultati di due anni di attività – Termoli (CB), 1 e 2 Marzo 2001

Tabella 8. Rese in barbatellaio ottenute nell’ambito della prova di confronto tra materiale di propagazione sano (-) e virosato (+)

Resa in barbatelle (%)

PORTINNESTO CLONE RW FK LR FL Totale 1^ Scelta 2^ Scelta

Rup. du Lot 5 - + - + 94,7% 85,7% 14,3%

Rup. du Lot 5 - - - - 77,0% 82,0% 18,0%

1045 P 5 - + - + 72,0% 78,0% 22,0%

1045 P 5 - - - - 69,0% 81,0% 19,0%

775 P 4 + + - + 72,7% 75,0% 25,0%

775 P 4 - - - - 94,5% 83,5% 16,5%

Legenda:

RW = Legno riccio

FK = Maculatura infettiva

LR = Accartocciamento fogliare

FL = Arricciamento