crocifissione - i dettagli del restauro
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E' stato restituito alla citta' dell'Aquila, restaurato, il dipinto ''La Crocifissione'' di Giuseppe Passeri (XVIII sec. circa), conservato nella basilica cittadina di Santa Maria di Collemaggio. La Fondazione Citta'Italia da' cosi' seguito all'impegno assunto dopo il terremoto del 6 aprile 2009 con il progetto ''Per il Rinascimento culturale dell'Abruzzo''. Quella di Passeri e' la terza opera riportata a nuova vita, dopo le tele ''San Pietro Celestino ammansisce i buoi infuriati'' di Carl Borromaeus Andreas Ruthart e ''I Santi Sipontini Giustino, Fiorenzo, Felice, Giusta, Umbrasia'' di autore ignoto.Stamane, in conferenza stampa, i dettagli dell'operazione.''La Crocifissione'' di Passeri, pittore classicista allievo di Maratta, e' una tela di grandi dimensioni (2x3 mt), travolta dai crolli della basilica di Santa Maria di Collemaggio provocati dal terremoto. Prima del restauro, presentava un accentuato inscurimento della superficie pittorica per i depositi di polvere e nerofumo, qualche piccola lacuna, cattiva adesione dello strato in alcuni punti e cadute dovute alle sollecitazioni del sisma. L'intervento di restauro, realizzato dalla ditta Carnicelli Dario e figli dell'Aquila, e diretto dalla restauratrice Norma Carnicelli, ha riguardato una spolveratura del telaio con pulitura della tela, fermatura del colore e stuccatura delle zone lacunose; si e' stesa poi, sull'intera tela, una vernice protettiva che ha fatto da base al ritocco pittorico, solo dove necessario e per restituire unita' cromatica e lettura dell'intera opera.TRANSCRIPT
5/10/2018 CROCIFISSIONE - I DETTAGLI DEL RESTAURO - slidepdf.com
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Relazione tecnica relativa all’intervento conservativo eseguito sul dipinto su tela
La Crocifissione di Giuseppe Passeri.*******************
LUOGO DI COLLOCAZIONE: Cappella Bassand – laterale sinistra – Basilica di Santa Maria di Collemaggio (Aq)
OGGETTO: Dipinto raffigurante “LA CROCIFISSIONE “
EPOCA: Databile approssimativamente, al XVIII sec.
AUTORE: Attribuito a Giuseppe Passeri (1654 – 1714) – scuola caravaggesca
MATERIA: Olio su Tela
MISURE: mt 3 x mt 2
ICONOGRAFIA E DESCRIZIONELa tela raffigura la Crocifissione: in essa la croce costituisce l'asse di simmetria della composizione e i personaggi ai lati di
questa rappresentano singoli gruppi tematici che scandiscono lo spazio a sinistra e a destra di quest'asse. Tutta la
composizione, tuttavia, risulta essere nel complesso abbastanza omogenea nello sviluppo plastico delle figure.
In una vallata, che si apre al centro scoprendo un borgo con un esercito, si svolge la Crocifissione di Gesù, che occupa la metà
superiore del dipinto stagliandosi contro il cielo nuvoloso, con un bagliore arancio che appare dietro le nuvole in alto . In basso
sono presenti i vari testimoni alla scena, iniziando da sinistra troviamo la Madonna, raffigurata in piedi vestita nel tradizionale
vestito rosa con manto azzurro, al centro Maria di Magdala, che abbraccia i piedi del Cristo e volta a Cristo in un moto di
disperazione e Maria di Cleofa, sorella o cugina di Maria, sulla destra della croce. Colpisce l'intensa emotività di alcune figure,
stravolte da pose esasperate e innaturali. Il volto di Cristo è particolarmente drammatico.
STATO DI CONSERVAZIONEIl dipinto denunciava un accentuato inscurimento della superficie pittorica per i depositi di polvere e nerofumo, qualche piccola
lacuna e anche qualche piccola cattiva adesione dello strato pittorico dal recente al più antico, cadute dovute alle sollecitazioni
causate dal sisma. Anche il telaio, una semplice struttura a quattro listelli fissi uniti mediante chiodatura e traversa centrale, si
presentava in buono stato di conservazione.
INTERVENTO DI RESTAURODopo aver eseguito prove fisiche per testare la sensibilità dei diversi strati e avere maggiore consapevolezza sulle metodologie
di intervento, si è proceduto con una spolveratura del telaio e con la pulitura della tela (fronte e retro). Particolare attenzione è
stata dedicata alla fase della "fermatura di colore": sollevamenti e sbollature sono stati trattati in modo da ridare planarità alla
superficie per poi stuccare le zone lacunose con prodotti a base naturale. Le stuccature sono state rese invisibili dalla stesura
di basi di colore a tempera. Infine si è steso sull'intera tela una vernice protettiva simile all'originale che ha fatto anche da base
al delicato ritocco pittorico che è stato realizzato solo dove necessario per restituire unità cromatica e di lettura all'intera opera. I
restauro è stato eseguito dalla Ditta aquilana Carnicelli Dario & Figli.
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PRIMA DEL RESTAURO RESTAURO IN CORSO
RESTAURO CONCLUSO
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