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Che cos’è la statistica
Sai ched'è la statistica? È na' cosa che serve pe fà un conto in generale de la gente che nasce, che sta male, che more, che va in carcere e che spósa. Ma pè me la statistica curiosa è dove c'entra la percentuale, pè via che, lì,la media è sempre eguale puro co' la persona bisognosa. Me spiego: da li conti che se fanno seconno le statistiche d'adesso risurta che te tocca un pollo all'anno: e, se nun entra nelle spese tue, t'entra ne la statistica lo stesso perch'è c'è un antro che ne magna due.
LA STATISTICA di Trilussa
Che cos’è la statistica
La statistica è un gioco a due persone in
cui la prima è lo “statistico” la seconda è la natura
A. Wald, Annals of Mathematics vol.46 1945
* Origine della Statistica
Cenni storici
Nell’antichità vennero effettuati rilevamenti statistici soprattutto per scopi commerciali, fiscali, astronomici, ecc. • Egiziani: indagini per la previsione delle piene del Nilo.
• Romani: censimento dei cittadini.
• XVI° secolo: studio degli aspetti e delle attività dello Stato.
• XVIII° e XIX° secolo: P.S. Laplace e A. Quetelet gettano le
basi della moderna statistica.
• 1885: viene fondato a Londra l’Istituto Internazionale di
Statistica.
* Studio dei fenomeni collettivi • Il ragionamento ed il comportamento dell’uomo di fronte ad un qualsiasi fenomeno si svolgono col sistema della logica del certo e della logica del probabile. • La statistica è lo strumento di indagine del probabile; per studiare i fenomeni evidenziandone le caratteristiche ed individuandone eventuali correlazioni con altri fatti, essa utilizza metodi matematici basati sul calcolo delle probabilità. • Lo studio dei fenomeni collettivi il cui andamento risulta difficilmente comprensibile sperimentalmente data la variabilità della grande massa di osservazioni raccolte impone l’utilizzazione dei metodi statistici. • I metodi statistici consentono di ridurre grosse masse di osservazioni a pochi, ma efficaci valori segnaletici che indicano lo stato e le variazioni della massa osservata, ne facilitano i confronti e portano a scoprire una regola nella apparente irregolarità.
Che cos’è la statistica
Concepita inizialmente come attività descrittiva di certi fatti sociali e in particolare come attività amministrativa dello Stato
Ha via via ampliato i suoi confini, fino a diventare una vera e propria “scienza del collettivo”
Disciplina con finalità non solo descrittive dei fenomeni sociali e naturali, ma orientata anche a finalità di ricerca Si parla così di statistica descrittiva, che si riferisce
alla classificazione ed elaborazione dei dati E di statistica inferenziale, che riguarda
l’interpretazione dei dati e che permette di trarre indicazioni sui fenomeni non osservati direttamente
Che cos’è la statistica La scienza che ha per oggetto lo studio dei
fenomeni collettivi suscettibili di misurazione e di descrizione quantitativa (Vocabolario Treccani) Specialmente quando il numero degli individui interessato è talmente elevato da escludere la possibilità o la convenienza di seguire le vicende di ogni singolo individuo Basandosi sulla raccolta di un grande numero di dati inerenti ai fenomeni in esame, e partendo da ipotesi più o meno direttamente suggerite dall’esperienza o da analogie con altri fenomeni già noti
E’ la scienza che ci aiuta a:
OSSERVARE
SINTETIZZARE
INTERPRETARE
INTERVENIRE
CHE COS’È LA STATISTICA
raccogliere dati in mondo efficiente ed accurato
- riassumere i dati mediante opportuni indicatori
- presentarli in tabelle e grafici
- valutare l’affidabilità dei dati
- combinare informazioni di tipo differente sulla realtà mediante la costruzione di modelli (effettuare delle previsioni, formulare ipotesi di decisione)
LA SCIENZA DELLE DECISIONI IN CONDIZIONI DI INCERTEZZA
penicillina per
un’infezione batterica
aspirina contro il mal di testa
RICERCA SCIENTIFICA
Processo di indagine della realtà mirato a
produrre conoscenze nuove e generalizzabili
su fenomeni di interesse
- sistematicità
- misurazione quantitativa
- riproducibilità del metodo
METODOLOGIA STATISTICA
Strumento della ricerca scientifica
Cosa studiare
1. Qual è la prevalenza (%) di diabete nella provincia di Roma?
2. Esiste un’associazione tra andare all’asilo/condividere il letto con fratelli maggiori e la successiva insorgenza di asma?
3. La combinazione ICS/long acting b-2 agonists è migliore dei soli ICS nel controllo dell’asma severa persistente?
descrizione di un fenomeno
programmazione sanitaria
studio della relazione tra
fenomeni formulazione di
ipotesi etiologiche
studio sull’efficacia di un
farmaco dimostrazione di un
rapporto di causa - effetto
• Condizioni di osservazione decise dal ricercatore (dosi, …)
• Assegnazione delle unità ai “trattamenti” in studio mediante meccanismi casuali
• Tutti i fattori estranei al fenomeno in studio vengono controllati
• Misurazioni accurate
• Problemi etici, quando l’uomo o gli animali sono le unità sperimentali
• Costi molto elevati
• Impossibili per malattie o eventi che si verificano in tempi molto lunghi (latenza)
• Condizioni di osservazione “naturali” o quasi
• Gli individui si trovano “spontaneamente” assegnati ai trattamenti
• Ridotta possibilità di controllare i fattori estranei
• Misurazioni in molti casi approssimate
• Minori problemi etici
• Relativamente economici
• Permettono lo studio di qualsiasi malattia o evento
STUDI SPERIMENTALI
STUDI OSSERVAZIONALI
IL FONDAMENTO LOGICO DELLA
STATISTICA IN MEDICINA
1) la medicina è sempre più quantitativa (la statistica
è un metodo che consente di raccogliere, gestire ed
elaborare materiale quantitativo)
2) la metodologia statistica è indispensabile per la
programmazione, l’esecuzione e l’interpretazione
delle ricerche mediche
3) la statistica pervade la letteratura medica (fornire
agli operatori sanitari gli strumenti per una lettura
critica della letteratura)
ISTAT 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni - 2011
Puoi compilare il questionario dal 9 ottobre al 20 novembre
http://censimentopopolazione.istat.it/
Corso di Laurea “A”
Metodologia Medico - Scientifica I (crediti 6)
STATISTICA IN MEDICINA Docente: Anna Rita Vestri
Obiettivi fondamentali del corso Alla fine del Corso gli studenti dovranno: essere consapevoli della variabilità insita nei dati
biologici, clinici e strumentali (1 CFU);
essere consapevoli dell’utilità della metodologia statistica per la sintesi e la comprensione dei fenomeni bio-medici (1 CFU);
Coordinatore didattico: Annarita Vestri 0649694265 (scuola di specializzazione in statistica sanitaria città universitaria di fronte all’aula di ortopedia)
e-mail [email protected]
Programma
Concetti statistici di base: La Statistica e la sua utilità in campo sanitario. Distribuzioni, tabelle semplici e a doppia entrata. Popolazione, campione, unità statistiche. Le fasi della ricerca statistica. Rilevazione e raccolta dei dati. Controllo e verifica della qualità del dato.
Statistica descrittiva: Medie:aritmetica semplice e ponderata, mediana moda. Indici di variabilità: range, deviazione standard, varianza. Indici di variabilità relativa: coefficiente di variazione. Rappresentazioni grafiche:aerogrammi, ortogrammi,istogrammi, scatterplot. Rapporti statistici. Standardizzazione dei tassi.
Calcolo delle probabilità: Insiemi, eventi, probabilità. Le tre scuole probabilistiche. Principali teoremi sulla probabilità:probabilità totali, probabilità composte. Variabili casuali notevoli: Binomiale, Gaussiana.
Analisi della dipendenza: correlazione e regressione lineare.
Testi consigliati
Lantieri PB, Risso D, Ravera G. Statistica medica. Mc Graw Hill, 2009
Bland M. Statistica Medica Apogeo, 2009
Slides delle lezioni disponibili sul sito http://elearning.uniroma1.it