che cos’è il diritto?

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Che cos’è il diritto? Che cos’è il diritto? Il diritto è un insieme di regole (norme giuridiche) che disciplinano i rapporti tra gli uomini, i quali hanno l’obbligo di rispettarle.

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Che cos’è il diritto?. Il diritto è un insieme di regole (norme giuridiche) che disciplinano i rapporti tra gli uomini, i quali hanno l’obbligo di rispettarle. Norme giuridiche. La norma giuridica è un precetto emanato dallo Stato. - PowerPoint PPT Presentation

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Page 1: Che cos’è il diritto?

Che cos’è il diritto?Che cos’è il diritto?

Il diritto è un insieme di regole (norme giuridiche) che disciplinano i rapporti tra gli uomini, i quali hanno l’obbligo di rispettarle.

Page 2: Che cos’è il diritto?

Norme giuridicheNorme giuridiche

La norma giuridica è un precetto emanato dallo Stato.

Esso è formulato in termini generali ed astratti ed impone o proibisce determinati comportamenti.

Page 3: Che cos’è il diritto?

Caratteristiche delle norme Caratteristiche delle norme giuridichegiuridiche

GENERALITA’GENERALITA’la norma si rivolge a tutta la collettività e non a singoli soggettila norma si rivolge a tutta la collettività e non a singoli soggetti

ASTRATTEZZAASTRATTEZZAla norma non prevede un caso concreto ma una serie ipotetica di fattila norma non prevede un caso concreto ma una serie ipotetica di fatti

OBBLIGATORIETA’OBBLIGATORIETA’tutti i cittadini sono tenuti a rispettare le norme giuridichetutti i cittadini sono tenuti a rispettare le norme giuridiche

COATTIVITA’COATTIVITA’se i cittadini non osservano le norme sono soggetti ad una sanzionese i cittadini non osservano le norme sono soggetti ad una sanzione

Page 4: Che cos’è il diritto?

La sanzioneLa sanzione

La sanzione giuridica è la punizione generalmente prevista per chi non osserva la norma giuridica.

La sanzione può consistere nell’arresto, nella multa o nel risarcimento dei danni.

Page 5: Che cos’è il diritto?

Differenza tra le norme giuridiche e gli altri tipi di norme

In ogni società esistono diversi tipi di regole che disciplinano i rapporti tra gli uomini.

Esistono norme di correttezza, di buona educazione, morali, religiose, giuridiche.

Le norme giuridiche si differenziano dagli altri tipi di norme perché sono obbligatorie, cioè devono essere rispettate da tutti e prevedono l’applicazione di una sanzione nel caso in cui non vengano rispettate.

Page 6: Che cos’è il diritto?

Tipi di normeTipi di norme

All’interno delle norme giuridiche possiamo fare due importanti distinzioni: norme scritte e non scritte, norme imperative e dispositive.

le norme scritte sono emanate da appositi organi e contenute in documenti ufficiali

le norme non scritte sono prodotte spontaneamente da una comunità di individui. Prendono il nome di usi o consuetudini e consistono in un comportamento costante ed uniforme tenuto dai consociati che agiscono come se seguissero una regola giuridica vincolante

le norme imperative contengono un comando che non ammette eccezioni. I destinatari, quindi, non possono disporre diversamente

le norme dispositive, invece, contengono un comando che consente delle eccezioni

Page 7: Che cos’è il diritto?

Alcune classificazioniAlcune classificazioni

I due rami fondamentali del diritto sono il diritto pubblico ed il diritto privato:

il diritto pubblico è il complesso delle norme che regolano l’organizzazione, il funzionamento e l’esercizio dei poteri dello Stato

il diritto privato è l’insieme delle norme che disciplinano i comportamenti ed i rapporti tra i singoli soggetti

L’insieme delle norme giuridiche che regolano la vita di un gruppo sociale organizzato prende il nome di

ORDINAMENTO GIURIDICO

Page 8: Che cos’è il diritto?

Alcune classificazioniAlcune classificazioni

il diritto oggettivo è l’insieme delle regole che disciplinano la convivenza umana imponendo o vietando determinati comportamenti

il diritto soggettivo è la facoltà che una norma giuridica riconosce ad un soggetto di agire nel proprio interesse e di ottenere dagli altri una certa condotta

Un’altra importante distinzione è quella tra diritto oggettivo e diritto soggettivo:

Page 9: Che cos’è il diritto?

fonti di produzione

sono gli atti e i fatti giuridici da cui hanno origine le norme giuridiche

fonti di cognizione

sono particolari documenti che consentono di conoscere le fonti atto

Le fonti del diritto

Le fonti del diritto sono gli atti e i fatti giuridici su cui si fonda il diritto di uno Stato e si distinguono in:

Page 10: Che cos’è il diritto?

Le fonti non hanno tutte lo stesso valore, esiste tra loro un rapporto di gerarchia in virtù del quale le fonti di grado inferiore non possono essere in contrasto con quelle di grado superiore.

La gerarchia delle fonti

Le fonti del diritto italiano sono organizzate nel seguente modo:

1. Costituzione e leggi costituzionali

2. Leggi ordinarie, decreti legge, decreti legislativi, trattati e regolamenti dell’Unione Europea

3. Leggi regionali

4. Regolamenti

5. Usi e consuetudini

Page 11: Che cos’è il diritto?

La La CostituzioneCostituzione è la legge fondamentale dell’ordinamento è la legge fondamentale dell’ordinamento giuridico italiano. In essa, oltre ai principi fondamentali, sono giuridico italiano. In essa, oltre ai principi fondamentali, sono indicati i diritti e i doveri dei cittadini e le regole di indicati i diritti e i doveri dei cittadini e le regole di funzionamento dello Stato. funzionamento dello Stato.

La Costituzione è entrata in vigore il primo gennaio 1948 ed La Costituzione è entrata in vigore il primo gennaio 1948 ed ha il carattere della rigidità, cioè può essere modificata o ha il carattere della rigidità, cioè può essere modificata o integrata solo con leggi costituzionali.integrata solo con leggi costituzionali.

La Costituzione(primo gradino della scala gerarchica)

Page 12: Che cos’è il diritto?

Le leggi costituzionaliLe leggi costituzionali(primo gradino della scala gerarchica)(primo gradino della scala gerarchica)

Le Le leggi costituzionalileggi costituzionali sono particolari atti normativi emanati sono particolari atti normativi emanati per modificare o integrare la Costituzione. per modificare o integrare la Costituzione.

Vengono approvate dal Parlamento con una procedura più Vengono approvate dal Parlamento con una procedura più complessa rispetto a quella prevista per le leggi ordinarie. complessa rispetto a quella prevista per le leggi ordinarie. Sono richieste maggioranze più elevate ed il testo deve Sono richieste maggioranze più elevate ed il testo deve essere approvato due volte da parte di ciascuna Camera.essere approvato due volte da parte di ciascuna Camera.

Page 13: Che cos’è il diritto?

Abbiamo cinque fasi:

1. INIZIATIVA – il progetto di legge viene presentato al Parlamento

2. DISCUSSIONE E APPROVAZIONE – il progetto di legge viene discusso e approvato dalle due Camere

3. PROMULGAZIONE – il testo di legge viene firmato dal Presidente della Repubblica

4. PUBBLICAZIONE – la legge viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale

5. ENTRATA IN VIGORE – la legge, dopo 15 giorni dalla pubblicazione, diviene esecutiva e deve essere rispettata da tutti

Le leggi ordinarieLe leggi ordinarie(secondo gradino della scala gerarchica(secondo gradino della scala gerarchica))

Le Le leggi ordinarieleggi ordinarie sono emanate dal Parlamento seguendo un particolare iter che sono emanate dal Parlamento seguendo un particolare iter che viene detto “iter legislativo”.viene detto “iter legislativo”.

Page 14: Che cos’è il diritto?

I decreti legislativi ed i decreti legge sono detti anche “atti aventi forza di legge” in quanto hanno la stessa efficacia delle leggi ma sono emanati dal Governo.

I decreti legislativi sono emanati dal Governo su iniziativa del Parlamento, il quale con una legge (legge delega) dà incarico al Governo di emanare un decreto indicando la materia ed i principi cui il Governo deve attenersi.

I decreti legge sono provvedimenti aventi forza di legge emanati dal Governo in casi straordinari di necessità e di urgenza.

Si tratta di provvedimenti provvisori in quanto essi devono essere convertiti in legge dal Parlamento entro 60 giorni altrimenti perdono efficacia.

Decreti legislativi e decreti leggeDecreti legislativi e decreti legge(secondo gradino della scala gerarchica)(secondo gradino della scala gerarchica)

Page 15: Che cos’è il diritto?

Trattati e regolamenti dell’Unione Trattati e regolamenti dell’Unione EuropeaEuropea

(secondo gradino della scala gerarchica)(secondo gradino della scala gerarchica)

I I TrattatiTrattati e i e i regolamenti dell’Unione Europea regolamenti dell’Unione Europea sono sono provvedimenti emanati dagli organi dell’Unione Europea provvedimenti emanati dagli organi dell’Unione Europea equiparati alle leggi nazionali e direttamente applicabili nello equiparati alle leggi nazionali e direttamente applicabili nello Stato.Stato.

Page 16: Che cos’è il diritto?

Le leggi regionali sono provvedimenti emanati dalle Regioni nelle materie di loro competenza.

Le Regioni hanno competenza legislativa esclusiva per tutte le materie non espressamente riservate alla legislazione dello Stato secondo quanto previsto dall’art. 117 della Costituzione.

Le leggi regionaliLe leggi regionali(terzo gradino della scala gerarchica)(terzo gradino della scala gerarchica)

Page 17: Che cos’è il diritto?

I regolamentiI regolamenti(quarto gradino della scala gerarchica)(quarto gradino della scala gerarchica)

I I regolamentiregolamenti sono atti normativi emanati dal Governo per sono atti normativi emanati dal Governo per indicare i criteri di attuazione di una legge.indicare i criteri di attuazione di una legge.

Page 18: Che cos’è il diritto?

Gli usi o consuetudiniGli usi o consuetudini(quinto gradino della scala gerarchica)(quinto gradino della scala gerarchica)

La La consuetudineconsuetudine è l’osservanza di un comportamento è l’osservanza di un comportamento costante e uniforme da parte di un gruppo sociale con la costante e uniforme da parte di un gruppo sociale con la convinzione di seguire un obbligo giuridico.convinzione di seguire un obbligo giuridico.

Si tratta di una fonte non scritta.Si tratta di una fonte non scritta.

Page 19: Che cos’è il diritto?

Entrata in vigoreEntrata in vigore

La pubblicazione serve a portare a conoscenza di tutti i cittadini la norma giuridica in quanto nel nostro ordinamento vige il principio secondo cui la legge non ammette ignoranza.

Con l’espressione “entrata in vigore” si indica il momento in cui la norma diventa obbligatoria.

Il periodo che intercorre tra la pubblicazione e l’entrata in vigore prende il nome di “vacatio legis” e, normalmente, è fissato in quindici giorni.

Ogni atto normativo prima di divenire obbligatorio deve essere reso noto ai Ogni atto normativo prima di divenire obbligatorio deve essere reso noto ai consociati mediante la pubblicazione su documenti ufficiali quali, ad.es., la consociati mediante la pubblicazione su documenti ufficiali quali, ad.es., la Gazzetta Ufficiale della Repubblica.Gazzetta Ufficiale della Repubblica.

Page 20: Che cos’è il diritto?

AbrogazioneAbrogazione

tramite annullamento

viene pronunciata dalla Corte Costituzionale quando una norma contrasta con altre di grado più elevato (non rispetta, cioè, il principio della gerarchia delle fonti)

L’abrogazione consiste nella cancellazione di una norma dall’ordinamento L’abrogazione consiste nella cancellazione di una norma dall’ordinamento giuridico in seguito all’introduzione di una nuova norma o mediante referendum giuridico in seguito all’introduzione di una nuova norma o mediante referendum abrogativo.abrogativo.

L’abrogazione può essere:

espressa

quando una nuova norma dichiara espressamente abrogata la norma precedente

tacita

quando una norma successiva dispone diversamente dalla precedente

mediante referendum abrogativo

gli elettori si pronunciano con un “sì” o con un “no” per l’abrogazione totale o parziale di una norma

Page 21: Che cos’è il diritto?

Interpretazione della norma giuridicaInterpretazione della norma giuridica

A seconda dei soggetti che la pongono in essere si distingue in:

AUTENTICA

è fatta dal legislatore. Il legislatore, cioè, con una norma successiva spiega il significato della norma precedente . Questo tipo di interpretazione è vincolante per tutti nel senso che tutti devono interpretare la norma nel senso indicato dal legislatore

GIUDIZIALE

è fatta dai giudici alla fine di un processo ed è contenuta nella sentenza. Tale interpretazione è vincolante (cioè deve essere osservata) solo per le parti del processo.

L’insieme delle decisioni dei giudici (sentenze) è definito “giurisprudenza”

DOTTRINALE

è fatta dai giuristi, cioè dagli studiosi del diritto. Essa serve da orientamento a tutti gli operatori del diritto ma non è vincolante per nessuno.

L’insieme delle interpretazioni dei giuristi è definito “dottrina”

L’interpretazione è un atto che mira ad individuare la volontà ed il significato della L’interpretazione è un atto che mira ad individuare la volontà ed il significato della norma giuridica.norma giuridica.

Page 22: Che cos’è il diritto?

Interpretazione della norma giuridicaInterpretazione della norma giuridica

A seconda dei criteri utilizzati per interpretare una norma distinguiamo:

INTERPRETAZIONE LETTERALE

l’interprete deve attenersi al significato “letterale” delle parole

INTERPRETAZIONE LOGICA

l’interprete deve cogliere il senso logico della norma cercando i motivi che hanno determinato la sua emanazione e i fini che con essa si intendono raggiungere

INTERPRETAZIONE ANALOGICA

quando si verifica un fatto concreto per il quale non è prevista una norma giuridica precisa è possibile applicare una norma che disciplina un caso simile o analogo o, in mancanza, si deve ricorrere ai principi generali dell’ordinamento giuridico che in genere si deducono dalla Costituzione

Page 23: Che cos’è il diritto?

Il rapporto giuridicoIl rapporto giuridico

Il rapporto giuridico è una qualsiasi relazione tra due o più persone prevista e regolata dal diritto.

Esempi di rapporti giuridici sono: i rapporti di lavoro, le compravendite, un prestito, ecc. Tutti gli altri rapporti (es.: amicizia, amore) che non sono regolati dal diritto si dicono rapporti di fatto.

Gli elementi del rapporto giuridico sono tre:

soggetti

oggetto

contenuto

Page 24: Che cos’è il diritto?

I soggetti del rapporto giuridicoI soggetti del rapporto giuridico

All’interno del rapporto giuridico distinguiamo il soggetto attivo che è il titolare del diritto e può far valere la propria pretesa, ed il soggetto passivo che è colui che è gravato dal dovere o dall’obbligo di osservare il comportamento prescritto dalla norma giuridica.

I soggetti dei rapporti giuridici non sono soltanto gli individui (persone fisiche) ma anche i gruppi di persone organizzate per raggiungere uno scopo comune (persone giuridiche).

Page 25: Che cos’è il diritto?

I soggetti del rapporto I soggetti del rapporto giuridicogiuridico

le persone fisichele persone fisicheAlle persone fisiche e, quindi, a ciascun essere umano, l’ordinamento giuridico riconosce due tipi di capacità:

la capacità giuridica

la capacità di agire

La capacità giuridica è l’idoneità di un soggetto ad essere titolare di diritti e obblighi giuridici.

La capacità giuridica si acquista al momento della nascita e si perde solo con la morte.

La capacità di agire è l’idoneità di un soggetto a compiere personalmente atti giuridici.

La capacità di agire si acquista al compimento dei 18 anni e si può anche perdere.

Page 26: Che cos’è il diritto?

I soggetti del rapporto giuridicoI soggetti del rapporto giuridicole persone fisichele persone fisiche

Distinguiamo gli incapaci (cioè i soggetti privi di capacità di agire) in:

incapaci assoluti

sono coloro che non possono compiere né atti di ordinaria amministrazione né atti di straordinaria amministrazione

incapaci relativi

sono coloro che possono compiere da soli gli atti di ordinaria amministrazione ed hanno bisogno dell’assistenza di un curatore per compiere quelli di straordinaria amministrazione

Page 27: Che cos’è il diritto?

I soggetti del rapporto giuridicoI soggetti del rapporto giuridicole persone fisichele persone fisiche

Incapaci assoluti

minorenni

gli atti giuridici sono compiuti, al loro posto, dai genitori o da un tutore

interdetti

a loro volta si distinguono in:

interdetti giudiziali

si tratta di maggiorenni che si trovano in uno stato di abituale infermità mentale che li rende incapaci di tutelare i propri interessi.

Il giudice li dichiara interdetti con una sentenza e nomina un tutore che compirà gli atti al loro posto

interdetti legali

si tratta di quei soggetti che sono stati condannati alla pena della reclusione superiore ai cinque anni. L’interdizione legale è una pena accessoria

Page 28: Che cos’è il diritto?

I soggetti del rapporto giuridicoI soggetti del rapporto giuridicole persone fisichele persone fisiche

Incapaci relativi

minori emancipati

si tratta di quei minori che hanno già compiuto i 16 anni e, per gravi motivi, sono stati autorizzati dal giudice a sposarsi.

Possono compiere da soli gli atti di ordinaria amministrazione e hanno bisogno dell’assistenza di un curatore per compiere quelli di straordinaria amministrazione

inabilitati

si tratta di persone che si trovano in una di queste situazioni:

• infermità mentale non tanto grave da dar luogo a interdizione

• prodigalità

• abuso abituale di alcool o sostanze stupefacenti

• ciechi o sordomuti dalla nascita che non hanno ricevuto un’adeguata educazione

Vengono dichiarati tali dal giudice. Possono compiere da soli gli atti di ordinaria amministrazione e hanno bisogno dell’assistenza di un curatore per compiere quelli di straordinaria amministrazione

Page 29: Che cos’è il diritto?

I soggetti del rapporto giuridicoI soggetti del rapporto giuridicole persone fisichele persone fisiche

Ai fini giuridici sono molto importanti anche i luoghi dove la persona vive e svolge i propri affari. A tal fine si distinguono:

residenza

è il luogo in cui una persona vive abitualmente

domicilio

è il luogo in cui una persona ha la sede principale dei propri affari

dimora

è il luogo in cui una persona si trova temporaneamente

Page 30: Che cos’è il diritto?

I soggetti del rapporto giuridicoI soggetti del rapporto giuridicole persone giuridichele persone giuridiche

Per persone giuridiche si intende un’insieme di persone e beni organizzati per raggiungere uno scopo comune. Si tratta, comunque, di organizzazioni riconosciute. Se non c’è il riconoscimento si parla di organizzazioni collettive ma non di persone giuridiche.

A seconda del tipo di scopo che si prefiggono le distinguiamo in pubbliche (es.: Stato, Regioni, ecc..) e private (es.: fondazioni, associazioni riconosciute, società di capitali).

Le persone giuridiche sono dotate di autonomia patrimoniale perfetta nel senso che il patrimonio della persona giuridica è completamente distinto dal patrimonio delle persone che la compongono.

Page 31: Che cos’è il diritto?

L’oggetto del rapporto giuridicoL’oggetto del rapporto giuridico

L’oggetto del rapporto giuridico è il bene o l’attività umana cui si riferisce il rapporto stesso.

I beni, in senso giuridico, sono tutte le cose utili o utilizzabili di cui l’uomo può appropriarsi. Essi si distinguono in tre categorie:

beni mobili

sono tutti quelli che si possono trasportare da un luogo all’altro. Il trasferimento della proprietà di questi beni avviene oralmente

beni immobili

sono considerati beni immobili il suolo e tutto ciò che naturalmente o artificialmente è incorporato ad esso. Il trasferimento della proprietà di questi beni può avvenire solo mediante un atto scritto che deve essere trascritto in pubblici registri

beni mobili registrati

ci sono alcuni beni mobili (auto, navi, aerei) che sono equiparati ai beni immobili, per cui gli atti ad essi relativi devono essere fatti per iscritto e devono essere trascritti nei pubblici registri mobiliari

Page 32: Che cos’è il diritto?

Il contenuto del rapporto giuridicoIl contenuto del rapporto giuridico

Il contenuto è l’insieme delle situazioni giuridiche attive e passive che intercorrono tra i soggetti.

Le situazioni soggettive attive fanno capo al soggetto (attivo) a cui viene riconosciuto il potere di pretendere un certo comportamento e far valere il proprio diritto. La situazione soggettiva attiva più importante è il diritto soggettivo.

Le situazioni soggettive passive fanno capo al soggetto (passivo) che deve tenere un certo comportamento. Le più importanti sono il dovere e l’obbligo.

Page 33: Che cos’è il diritto?

Il contenuto del rapporto giuridicoIl contenuto del rapporto giuridico

Il diritto soggettivo attribuisce al titolare il potere di agire nel proprio interesse e di ottenere dagli altri una certa condotta.

I diritti soggettivi si possono classificare in vari modi:

diritti non patrimoniali

si tratta di quei diritti che non hanno contenuto economico e riguardano la sfera morale della persona. Sono i c.d. diritti personali, tra i più importanti ricordiamo il diritto al nome, all’immagine, all’integrità fisica, alla riservatezza. Essi sono intrasmissibili, indisponibili (il titolare non può rinunciarvi), assoluti (si possono far valere nei confronti di tutti)

diritti patrimoniali

si tratta di quei diritti che riguardano la sfera economica dei soggetti e si distinguono in:

diritti reali che conferiscono al titolare un potere diretto e immediato su una cosa. Un esempio è il diritto di proprietà che assicura al proprietario il potere di godere e di disporre di una cosa nei limiti di legge

diritti di credito o obbligazioni che attribuiscono al titolare la pretesa che il soggetto passivo esegua una determinata prestazione

Page 34: Che cos’è il diritto?

Il contenuto del rapporto giuridicoIl contenuto del rapporto giuridico

I diritti soggettivi possono essere:

assoluti

sono quei diritti che il titolare può far valere verso tutti. Sono assoluti sia i diritti personali sia i diritti reali

relativi

sono quei diritti che il titolare può far valere solo nei confronti di uno o più soggetti determinati. Sono relativi i diritti di credito

Ancora, possono essere:

trasmissibili

sono quei diritti che possono essere trasferiti in qualunque momento dal titolare ad un’altra persona. Sono trasmissibili sia i diritti reali sia i diritti di credito

intrasmissibili

sono quei diritti strettamente legati al titolare e destinati ad estinguersi con lui. Sono intrasmissibili i diritti della personalità

Page 35: Che cos’è il diritto?

Il contenuto del rapporto giuridicoIl contenuto del rapporto giuridico

Le situazioni soggettive passive più importanti sono:

dovere

è il comportamento che deve essere osservato da tutti nei confronti del titolare di un diritto soggettivo assoluto

obbligo

è il comportamento che deve essere tenuto da un determinato soggetto nei confronti del titolare di un diritto soggettivo relativo

Page 36: Che cos’è il diritto?

I diritti personaliI diritti personali

I diritti personali sono gli attributi fondamentali della persona umana tutelati dall’ordinamento giuridico. Essi sono:

assoluti, il titolare può farli valere nei confronti di tutti

indisponibili, il titolare non può rinunciare ad essi

intrasmissibili, non si trasferiscono neanche in seguito alla morte del titolare

Tra i più importanti ricordiamo:

il diritto all’integrità fisica, la legge stabilisce il divieto di provocare mutilazioni o menomazioni al proprio corpo. Costituisce eccezione la possibilità di donare alcuni organi

il diritto al nome, tutti devono poter usare il proprio nome e nessuno può usare quello di un’altra persona

il diritto all’immagine, da esso discende il divieto di utilizzare qualsiasi immagine di una persona senza autorizzazione a meno che non si tratti di una persona che abbia notorietà pubblica

il diritto alla riservatezza, ciascun individuo ha diritto al rispetto della propria vita privata e familiare, del proprio domicilio e comunicazioni

Page 37: Che cos’è il diritto?

I diritti realiI diritti realiI diritti patrimoniali si distinguono in diritti reali e diritti di credito o obbligazioni. I diritti reali assicurano al titolare un potere immediato e diretto su una cosa. Essi sono:

assoluti

il titolare può farli valere nei confronti di tutti

immediati

non c’è bisogno dell’attività di un altro soggetto affinchè l’interesse del titolare sia soddisfatto

tipici

sono solo quelli previsti dalla legge

Page 38: Che cos’è il diritto?

Il diritto di proprietàIl diritto di proprietà

L’art. 832 c.c. definisce il diritto di proprietà come il diritto di godere e di disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo entro i limiti e con l’osservanza degli obblighi stabiliti dall’ordinamento giuridico.

L’art. 42 della Costituzione precisa che la proprietà deve assolvere ad una funzione sociale, nel senso che il proprietario non può fare un uso del bene che contrasti con l’interesse collettivo.

Tra i limiti più gravi al diritto di proprietà vi è l’espropriazione che consiste in una vendita forzata mediante la quale la proprietà del bene viene trasferita coattivamente allo Stato.

L’espropriazione può essere disposta soltanto nei casi previsti dalla legge.

Page 39: Che cos’è il diritto?

Modi di acquisto della proprietàModi di acquisto della proprietàI modi di acquisto della proprietà sono i fatti e gli atti giuridici previsti dalla legge dai quali sorge il diritto di proprietà in un titolare. Essi possono essere:

a titolo originario, cioè quelli in cui l’acquisto non si collega al diritto del precedente proprietario ma è come se nascesse per la prima volta in capo ad un soggetto (es.: se pesco divento proprietario dei pesci)

a titolo derivativo, quando il diritto dell’acquirente (avente causa) si collega direttamente al diritto di chi lo trasferisce (dante causa). Modi di acquisto a titolo derivativo sono il contratto e la successione a causa di morte

Laddove qualcuno violi il diritto di proprietà di un altro soggetto il proprietario può rivolgersi al giudice per veder tutelato il proprio diritto.

Page 40: Che cos’è il diritto?

Obbligazioni Obbligazioni

L’obbligazione è un vincolo in base al quale un soggetto (debitore) è tenuto ad una determinata prestazione a favore di un altro soggetto (creditore).

I diritti di credito o obbligazioni sono:

relativi

il titolare del diritto può farlo valere soltanto nei confronti di soggetti determinati

mediati

è necessaria la collaborazione del debitore perché l’interesse del titolare sia soddisfatto

atipici

le parti possono dar vita ad obbligazioni diverse da quelle previste dalla legge

Page 41: Che cos’è il diritto?

Fonti delle obbligazioni Fonti delle obbligazioni

Le fonti delle obbligazioni sono i fatti e gli atti giuridici dai quali hanno origine le obbligazioni stesse.

Esse sono:

il contratto che è l’accordo di due o più parti per costituire, regolare o estinguere un rapporto giuridico patrimoniale

il fatto illecito, qualunque fatto doloso o colposo che cagiona ad altri un danno ingiusto obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno

ogni altro atto o fatto idoneo a produrre obbligazioni secondo l’ordinamento giuridico. Si tratta di 4 casi particolari:

• promessa unilaterale

• gestione di affari altrui

• pagamento dell’indebito

• arricchimento senza causa

Page 42: Che cos’è il diritto?

ObbligazioniObbligazioni

Gli elementi dell’obbligazione sono:

i soggetti, che si distinguono in:

il vincolo giuridico, cioè il legame che obbliga il debitore a eseguire la prestazione e che consente al creditore di rivolgersi al giudice se il debitore non adempie l’obbligazione

l’oggetto, cioè la prestazione che il debitore deve al creditore. La prestazione può consistere in un dare, in un fare e in un non fare e deve avere contenuto patrimoniale

soggetto attivo (creditore), colui che ha il diritto di esigere una data prestazione

soggetto passivo (debitore), colui che è tenuto a effettuare la prestazione

Page 43: Che cos’è il diritto?

Obbligazioni Obbligazioni

L’adempimento è il modo naturale di estinzione dell’obbligazione.

Il debitore nell’eseguire la prestazione deve tenere la diligenza del buon padre di famiglia, cioè la diligenza dell’uomo medio.

Se il debitore non esegue la prestazione oppure la esegue in maniera inesatta o parziale è inadempiente.

Il creditore, in seguito all’inadempimento del debitore, può rivolgersi al giudice per veder tutelato il proprio diritto.

Page 44: Che cos’è il diritto?

Fatti, atti e negozi giuridici. Il Fatti, atti e negozi giuridici. Il contrattocontratto

I rapporti tra i soggetti sono “giuridici” quando i fatti e gli atti oggetto di questi rapporti sono rilevanti per il diritto.

Distinguiamo:

fatti giuridici

si tratta di eventi naturali ai quali l’ordinamento giuridico ricollega degli effetti giuridici.

Es.: una grandinata procura danni all’autovettura di un soggetto

atti giuridici

sono eventi umani a cui l’ordinamento giuridico ricollega degli effetti giuridici che non sempre sono voluti dal soggetto.

Es.: il parcheggio in divieto di sosta comporta una multa

negozi giuridici

sono manifestazioni di volontà dirette a produrre effetti giuridici. I soggetti vogliono l’atto e vogliono le conseguenze dell’atto.

Es.: testamento, matrimonio, contratto

Page 45: Che cos’è il diritto?

Il contrattoIl contratto

Uno dei più importanti negozi giuridici è il contratto. L’art. 1321 del codice civile lo definisce come: “l’accordo di due o parti per costituire, regolare o estinguere tra loro un rapporto giuridico patrimoniale”.

È da ricordare che devono esserci almeno due parti. Per “parte” si intende un centro di interessi. Essa può comprendere anche più di una persona fisica. Il testamento non è un contratto perché è unipersonale.

Deve trattarsi di un rapporto “patrimoniale”. Il matrimonio non è un contratto perché la causa non è di tipo patrimoniale.

Page 46: Che cos’è il diritto?

Il contrattoIl contratto

Gli elementi essenziali, senza i quali il contratto è nullo, sono 4 e sono:

l’accordo delle parti

non è altro che l’incontro delle manifestazioni di volontà delle parti per dar vita ad un contratto

la causa

è la funzione economica sociale o anche scopo tipico che persegue quel contratto. Es.: nella vendita la causa è lo scambio di una cosa contro un prezzo

l’oggetto

è il contenuto del contratto, cioè le prestazioni che le parti si impegnano ad assolvere

la forma

è il modo in cui viene manifestata la volontà delle parti. Può essere anche orale ma se il contratto ha per oggetto beni immobili deve essere scritta

Page 47: Che cos’è il diritto?

Il contratto Il contratto

Le parti, per rendere il contratto più aderente alle loro esigenze ed ai loro scopi, possono inserire alcuni elementi accidentali. Essi sono:

la condizione

è un evento futuro ed incerto da cui si fa dipendere l’efficacia o la risoluzione di un contratto

il termine

è un evento futuro e certo al verificarsi del quale il contratto inizierà a produrre effetti (termine iniziale) o cesserà i suoi effetti (termine finale)

il modo

è il peso imposto sul beneficiario di un contratto a titolo gratuito

Page 48: Che cos’è il diritto?

Invalidità del contrattoInvalidità del contratto

Nullità

Il contratto può presentare dei vizi tanto gravi da non produrre alcun effetto.

In tal caso il contratto è nullo.

La nullità si ha quando manca uno degli elementi essenziali del contratto oppure quando l’oggetto è impossibile, indeterminato o indeterminabile

Annullabilità

Se i vizi del contratto non sono tanto gravi da dar luogo alla nullità, il contratto può essere annullato.

Il contratto annullabile, finchè la parte interessata non ottiene l’annullamento, produce tutti gli effetti previsti.

L’annullabilità può derivare da vizi di incapacità (es.: il contratto è stato stipulato da un soggetto incapace di agire), o da vizi della volontà perché il consenso di una delle parti è stato ottenuto con l’inganno

Page 49: Che cos’è il diritto?

Lo StatoLo Stato

Lo Stato è la collettività di persone (popolo) stanziata stabilmente su un territorio e fornita di un potere sovrano.

Gli elementi costitutivi dello Stato sono 3:

popolo

è costituito dall’insieme di persone che godono della cittadinanza.

È diverso dalla popolazione che è l’insieme delle persone residenti sul territorio dello Stato in un determinato momento

territorio

è la parte di spazio, delimitata dai confini dove viene esercitato il potere dello Stato. Esso comprende la terraferma, lo spazio aereo fino a 200 km, il mare entro dodici miglia dalla costa e le navi ed aerei militari

sovranità

è il potere esclusivo ed originario che lo Stato esercita sul popolo e sul territorio. È il potere di emanare le leggi e di farle rispettare

Page 50: Che cos’è il diritto?

Forme di StatoForme di Stato

Per forma di Stato si intende l’insieme dei principi e delle regole che disciplinano i rapporti tra governanti e governati. Nel corso dei secoli abbiamo avuto il succedersi di diverse forme di stato come:

lo stato assoluto si ha quando il potere è concentrato nelle mani di una sola persona

lo stato liberale si basa sulla divisione dei poteri, su una rappresentanza politica limitata e sul non intervento sociale ed economico da parte dello Stato stesso lo stato totalitario si ha quando il popolo viene escluso dalle decisioni politiche e non gode delle libertà fondamentali

lo stato socialista è caratterizzato dal controllo pubblico dei beni capitali e da un intervento pressochè esclusivo dello Stato nella società

lo stato democratico è caratterizzato dalla sovranità popolare, dalla separazione dei poteri e dal riconoscimento dei diritti di libertà agli individui

Page 51: Che cos’è il diritto?

La separazione dei poteriLa separazione dei poteri

Secondo il principio della separazione dei poteri, formulato per la prima volta dal filosofo francese Montesquieu nel 1748, ogni funzione dello Stato deve essere affidata a un organismo diverso per evitare l’accentramento dei poteri in una sola persona, come accadeva nello stato assoluto.

I tre principali poteri sono: legislativo, potere di emanare le norme giuridiche poste alla base dell’ordinamento giuridico. Spetta al Parlamento esecutivo, consiste nel potere di realizzare concretamente i fini dello Stato secondo le norme vigenti. Spetta al Governo giurisdizionale, relativo al potere di applicare le norme giuridiche a casi particolari e concreti per risolvere eventuali controversie. Spetta alla Magistratura

Page 52: Che cos’è il diritto?

I tipi di StatoI tipi di Stato

Negli Stati democratici esiste una distribuzione del potere tra lo Stato centrale e altri enti periferici (decentramento). In relazione al tipo di distribuzione del potere distinguiamo:

stato unitario se il potere è accentrato nel governo centrale

stato regionale quando il territorio è suddiviso in enti territoriali che godono di una propria autonomia politica e amministrativa

stato federale quando è formato da più Stati indipendenti sotto il profilo della politica interna ed uniti sotto il profilo della politica estera, della difesa e dell’ordine pubblico

Page 53: Che cos’è il diritto?

Forme di governoForme di governo

Con l’espressione forme di governo ci si riferisce al rapporto che esiste tra il potere legislativo (Parlamento) e il potere esecutivo (Governo) ed alle modalità di elezione del Presidente della Repubblica.

Possiamo avere:

Repubblica parlamentare

l’organo più importante è il Parlamento, formato da rappresentanti eletti dal popolo. Tra il Governo e il Parlamento vi deve essere un rapporto di fiducia e il Presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento

(Italia)

Repubblica presidenziale

il Presidente della Repubblica è eletto direttamente dal popolo ed è titolare del potere esecutivo.

C’è una netta separazione tra potere esecutivo e potere legislativo che spetta al Parlamento

(Stati Uniti)

Repubblica semipresidenziale

il Presidente della Repubblica viene eletto direttamente dal popolo ma non esercita il potere esecutivo.

Il capo del governo è espressione della maggioranza parlamentare

(Francia)

Page 54: Che cos’è il diritto?

Economia politica Economia politica I bisogniI bisogni

L’economia politica ha come presupposto la scarsità delle risorse e studia l’attività svolta dall’uomo per soddisfare i suoi bisogni.

Il bisogno è uno stato di necessità che provoca una sensazione di disagio.

I bisogni sono:

illimitati, nel senso che aumentano con lo sviluppo delle società

soggettivi, nel senso che sono diversi da soggetto a soggetto

saziabili, nel senso che possono essere soddisfatti

risorgenti, nel senso che, una volta soddisfatti, dopo un po’ risorgono

I bisogni primari sono quelli che devono essere soddisfatti per sopravvivere come bere, mangiare, vestirsi…

I bisogni secondari sono quelli che devono essere soddisfatti per migliorare il tenore di vita dell’uomo come avere il motorino, comprare un disco…

I bisogni si soddisfano con i beni e i servizi che sono prestazioni offerte da determinati soggetti (es.: istruzione, sanità, trasporti…).

Page 55: Che cos’è il diritto?

I beniI beni

Un bene è economico quando è disponibile in quantità limitata, è reperibile ed è utile. Quindi, i beni devono essere:

limitati

un bene è limitato quando è scarso rispetto al fabbisogno umano e l’individuo deve sopportare un sacrificio per procurarselo

utili

un bene è utile quando è idoneo a soddisfare un bisogno

reperibili

un bene è reperibile quando è accessibile sia per la localizzazione sia per il prezzo

Page 56: Che cos’è il diritto?

Tipi di beniTipi di beni

beni complementari, due beni che devono essere utilizzati contemporaneamente (benzina e motorino)

Secondo l’uso per il quale sono impiegati distinguiamo:

beni di consumo, se vengono utilizzati per soddisfare direttamente un bisogno (pane)

beni strumentali, se vengono impiegati per produrre altri beni (macchinari)

beni durevoli, se possono essere utilizzati più volte (automobile)

beni non durevoli, se possono essere utilizzati una sola volta (panino)

beni succedanei, due beni che possono essere utilizzati indifferentemente (burro e margarina)

Page 57: Che cos’è il diritto?

Ricchezza, patrimonio, redditoRicchezza, patrimonio, reddito

La ricchezza è l’insieme dei beni e dei servizi. Essa può essere vista come:

patrimonio

il patrimonio è l’insieme di beni di cui un individuo dispone in un determinato istante

reddito

il reddito è ciò che affluisce a un soggetto economico in un dato periodo di tempo (mese, anno) sotto forma di denaro (reddito monetario) o di beni (reddito reale)

Page 58: Che cos’è il diritto?

Consumo, risparmio, investimentoConsumo, risparmio, investimento

Il consumo consiste nell’acquisto di beni e servizi per soddisfare un bisogno.

Il risparmio è la parte di reddito non consumata.

L’investimento consiste nell’acquisto di beni economici necessari per consentire il processo produttivo.

Page 59: Che cos’è il diritto?

Sistema economicoSistema economico

Il sistema economico è l’insieme dei soggetti che entrano in relazione tra loro per risolvere i problemi della produzione e della distribuzione della ricchezza.

I soggetti del sistema economico sono quattro:

famiglie imprese stato resto del mondo

Page 60: Che cos’è il diritto?

Rivoluzione industrialeRivoluzione industriale

In Inghilterra, nella prima metà del XVIII secolo, grazie all’introduzione di nuove tecnologie si sviluppa la Rivoluzione industriale e si afferma il capitalismo.

Emergono due nuove classi sociali: i capitalisti e i salariati. La produzione si realizza nelle fabbriche dove, però, il lavoro è faticoso ed alienante.

L’attività produttiva in fabbrica consente la divisione del lavoro per cui un lavoratore si dedica ad una sola mansione e riceve un reddito strettamente indispensabile per i consumi di sussistenza.

I capitalisti si appropriano del sovrappiù e lo reimpiegano nel processo produttivo.

Page 61: Che cos’è il diritto?

Sistema liberistaSistema liberista

Il primo sistema economico moderno fu il sistema liberista. Esso si basava sui principi elaborati dal filosofo ed economista Adam Smith.

I presupposti di tale sistema sono:

il non intervento dello Stato nell’economia. Lo Stato deve garantire solo i servizi pubblici essenziali (difesa, giustizia, ordine pubblico)

nel mercato ogni soggetto è libero di vendere ed acquistare beni. Il prezzo è dato dall’incontro tra la domanda e l’offerta

libertà di iniziativa economica. I privati sono liberi di decidere cosa e come produrre

i mezzi di produzione sono esclusivamente di proprietà dei privati

Page 62: Che cos’è il diritto?

Sistema liberistaSistema liberista

Adam Smith partiva dal presupposto che tutti gli uomini sono egoisti nel senso che perseguono i propri interessi.

Se tutti gli uomini perseguono i propri interessi nel miglior modo possibile, secondo Adam Smith, il sistema economico va in equilibrio da solo. Egli parla di una mano invisibile che mette in equilibrio il sistema economico.

Il limite più grave di tale sistema fu quello di non riuscire ad evitare la crisi del 1929 che, partendo dagli stati Uniti d’America, interessò tutto il mondo industrializzato (crollo di Wall Street).

Page 63: Che cos’è il diritto?

Sistema collettivistaSistema collettivista

Il sistema collettivista si basa sulle teorie di Karl Marx, elaborate a seguito del verificarsi di profonde diseguaglianze tra le condizioni di vita dei capitalisti e quelle dei salariati.

I presupposti di tale sistema sono:

lo Stato è proprietario dei mezzi di produzione e viene abolita la proprietà privata

lo Stato decide cosa e come produrre

le scelte economiche vengono fissate dallo stato in un piano economico in cui viene stabilito quali e quanti beni produrre

i prezzi dei beni e le retribuzioni dei lavoratori sono indicati nel piano economico. I servizi essenziali sono gratuiti

Il limite più grave del sistema collettivista è stato che la pianificazione, spesso non rispondente alle esigenze della collettività, non ha consentito neanche il soddisfacimento dei bisogni di prima necessità.

Page 64: Che cos’è il diritto?

Sistema a economia mistaSistema a economia mista

Data la scarsa disponibilità economica dei privati l’economia americana, a partire dal 1929, cominciò a vacillare. I beni prodotti rimanevano invenduti e gli imprenditori, anziché aumentare i salari per stimolare i consumi delle famiglie, diminuirono la produzione e licenziarono i lavoratori.

Era necessario trovare una soluzione che consentisse di uscire dalla depressione economica in cui si era caduti.

Il presidente americano Roosevelt nel 1933 decise di applicare le idee dell’economista John Maynard Keynes, secondo il quale lo Stato doveva accrescere i suoi compiti e intervenire nell’economia. Fu preparato un piano di interventi (New Deal) di tipo economico e sociale diretti a rilanciare la produzione tramite la realizzazione di opere pubbliche e di provvedimenti sociali a sostegno delle imprese e delle famiglie.

Gli stati Uniti riuscirono a superare la crisi grazie all’intervento dello stato che assunse, così, il ruolo di regolatore dell’economia.

Page 65: Che cos’è il diritto?

Sistema a economia mistaSistema a economia mista

Si è affermato, quindi, il sistema a economia mista in cui il liberismo viene attenuato dalla presenza dello Stato che assolve a numerosi compiti di natura economica e sociale.

I presupposti di tale sistema sono:

la presenza di imprese pubbliche e private. I mezzi di produzione possono essere di proprietà dello stato o di privati

la libertà di iniziativa economica. Le imprese sono libere di decidere e di gestire la produzione rispettando le direttive della programmazione economica

Il limite più grave di tale sistema è stato l’aumento eccessivo della spesa pubblica e, conseguentemente, del debito pubblico che ha determinato la decisione di cedere in tutto o in parte le imprese pubbliche ai privati (privatizzazione).

Page 66: Che cos’è il diritto?

Sotto il profilo economico per famiglia non si intende il nucleo familiare come insieme di persone legate tra loro da vincoli di matrimonio o parentela ma qualsiasi individuo o insieme di persone che agisce nel sistema economico come centro di offerta di lavoro e di risparmio e come centro di consumo.

Le famiglie offrono lavoro alle imprese ed allo Stato ed in cambio ricevono un reddito. Il reddito può provenire anche da altre fonti, come l’interesse maturato sui risparmi depositati in banca o il canone percepito per appartamenti dati in locazione.

I soggetti del sistema economico Le famiglie

Page 67: Che cos’è il diritto?

Le famiglie destinano il reddito in parte al consumo e in parte al risparmio:

il consumo consiste nell’acquisto di beni e servizi necessari per soddisfare i propri bisogni.

I consumi dipendono dall’ammontare del reddito, chi dispone di redditi più alti consuma di più. All’aumentare del reddito il consumo aumenta in maniera minore rispetto al reddito stesso.

I consumi sono influenzati anche dalla pubblicità, dalla moda, ecc…

il risparmio è la parte di reddito che le famiglie accantonano per il futuro.

Anche esso dipende dall’ammontare del reddito. Se il reddito è basso il risparmio è quasi nullo. All’aumentare del reddito aumenta il risparmio.

Il risparmio in casa, che non dà alcun interesse, viene detto tesoreggiamento.

Esistono diverse forme di impiego del risparmio che sono fruttifere (acquisto di azioni e obbligazioni, titoli del debito pubblico, ecc…)

I soggetti del sistema economico Le famiglie

Page 68: Che cos’è il diritto?

L’impresa è un centro di produzione che domanda lavoro e capitali per offrire beni e servizi. Le imprese domandano lavoro alle famiglie in cambio di un salario o stipendio. Le imprese offrono beni e servizi alle famiglie.

La produzione è qualunque processo mediante il quale si crea o si accresce l’utilità di un bene. Possiamo avere:

produzione materiale

consiste nella trasformazione di materie prime in prodotti finiti

trasformazione nel tempo

consiste nell’accantonare un bene in periodi di abbondanza per immetterlo sul mercato in momenti di scarsità, quando è più utile e quindi il suo valore è più elevato

trasformazione nello spazio

consiste nel trasferire un bene da un luogo dove è sovrabbondante ad uno dove è irreperibile o scarseggia. In tal modo si accresce l’utilità e quindi il valore del bene

I soggetti del sistema economico Le imprese: produzione

Page 69: Che cos’è il diritto?

I fattori produttivi sono tutti gli elementi che concorrono a realizzare la produzione.

Essi sono:

fattori naturali o materie prime

comprendono tutte le risorse ambientali (terra, acqua, energia, ecc…) che contribuiscono al processo produttivo

il lavoro

è l’attività umana, manuale o intellettuale, che concorre con gli altri fattori alla produzione di beni e servizi

il capitale

è il complesso delle risorse materiali di cui un’impresa dispone per attivare il processo produttivo. Esso può essere:

circolante

è il complesso di beni che nel corso del processo vengono inglobati nel prodotto e perdono la loro identità

fisso

è l’insieme dei beni che possono essere utilizzati per più processi produttivi

I soggetti del sistema economico Le imprese: fattori della produzione

Page 70: Che cos’è il diritto?

A questi dobbiamo aggiungere:

l’attività dell’imprenditore che coordina e organizza i fattori della produzione

lo Stato che fornisce le infrastrutture e i servizi pubblici e indirizza l’attività produttiva

Il valore aggiunto della produzione è dato dall’insieme di tutti i compensi distribuiti ai fattori produttivi. In pratica è la differenza tra il valore dei beni e servizi prodotti e il valore di quelli impiegati nel processo produttivo.

I soggetti del sistema economico Le imprese: fattori della produzione

Page 71: Che cos’è il diritto?

L’imprenditore per avere la disponibilità dei fattori produttivi deve sopportare determinati costi.

I costi si distinguono in:

costi fissi

sono quelli che non variano al variare della produzione (es.: canoni di locazione di immobili, acqua, luce, ecc…)

costi variabili

sono quelli che dipendono dalla quantità dei beni prodotti (es.: salari, acquisto materie prime, ecc…)

I soggetti del sistema economico Le imprese: costi

Page 72: Che cos’è il diritto?

Con la Rivoluzione industriale è stata introdotta la divisione del lavoro al fine di rendere più celere l’attività produttiva e meno costosa la produzione.

Con il “taylorismo” si è avuta l’organizzazione scientifica del lavoro. Con essa si cerca di accrescere la produttività del lavoro studiando i tempi, il ritmo delle macchine e la distribuzione delle operazioni da compiere.

L’applicazione esasperata del taylorismo ha portato al “fordismo” una tecnica mirante al massimo dell’efficienza basandosi sull’eliminazione dei tempi morti.

La catena di montaggio ha comportato la frammentazione dell’attività lavorativa ed ha consentito la produzione di massa. Il lavoro alla catena di montaggio è risultato, però, particolarmente gravoso per i lavoratori. Così, nei lavori più ripetitivi all’uomo sono state sostituite le macchine.

I soggetti del sistema economicoI soggetti del sistema economicoLe imprese: tecniche di produzioneLe imprese: tecniche di produzione

Le ultime conquiste della tecnologia moderna sono rappresentate dalla rivoluzione elettronica, dall’informatica, dalla telematica e dalle biotecnologie.

Page 73: Che cos’è il diritto?

L’impresa è l’attività economica organizzata al fine della produzione e dello scambio di beni e servizi.

primario

comprende l’agricoltura, l’allevamento, la pesca, ecc…

(agricoltura)

secondario

comprende l’attività di trasformazione delle materie prime in prodotti finiti

(industria)

terziario

comprende attività economiche quali trasporto, commercio, turismo, attività bancaria, ecc…

(servizi)

A seconda delle attività svolte dalle imprese distinguiamo diversi settori economici:

I soggetti del sistema economico Le imprese: settori della produzione

Page 74: Che cos’è il diritto?

Lo Stato, come operatore del sistema economico, persegue fini sociali prelevando tributi dai cittadini ed offrendo loro beni e servizi pubblici (difesa, giustizia, ordine pubblico, strade, ferrovie, sanità, istruzione….).

Lo Stato, per assolvere ai suoi compiti, ha bisogno di risorse (entrate) da impiegare (spese) per raggiungere i suoi fini. L’attività che lo Stato compie per procurarsi le entrate e per erogare le spese viene detta attività finanziaria.

La spesa pubblica è il complesso delle risorse impiegate dallo Stato per offrire servizi pubblici e realizzare fini di politica economica e sociale.

È compito del Governo predisporre il programma (bilancio dello Stato) da proporre al Parlamento, da cui risulta la ripartizione della spesa pubblica fra i vari servizi pubblici e la scelta dei mezzi per farvi fronte.

Una volta che il Parlamento ha approvato il bilancio, il Governo lo attua attraverso la Pubblica Amministrazione e soddisfa, così, i bisogni collettivi con i servizi pubblici.

I soggetti del sistema economico Lo Stato

Page 75: Che cos’è il diritto?

Le entrate pubbliche sono i mezzi finanziari che lo Stato e gli altri enti pubblici si procurano per finanziare la spesa pubblica. Esse si distinguono in:

entrate extratributarie

sono quelle che provengono dal patrimonio dello Stato o degli enti pubblici o dalla gestione di imprese pubbliche

entrate tributarie

sono quelle che lo Stato preleva direttamente dai cittadini

I soggetti del sistema economico Lo Stato

Page 76: Che cos’è il diritto?

Le entrate tributarie si dividono in:

imposte

l’imposta è un prelievo coattivo di ricchezza effettuato dallo Stato nei confronti dei privati per garantire loro servizi indivisibili, cioè quei servizi di cui beneficiano tutti.

L’imposta è progressiva quando l’aliquota aumenta al crescere della ricchezza, è proporzionale se l’aliquota è fissa. Il nostro sistema è improntato a criteri di progressività.

Le imposte si dicono dirette se colpiscono direttamente il reddito, indirette se colpiscono i consumi

tassela tassa è un tributo corrisposto da chi richiede un determinato servizio pubblico, nel momento in cui usufruisce del servizio stesso (servizi divisibili)

contributi

il contributo è un prelievo di ricchezza da parte dello Stato o di un ente pubblico nei confronti di una o più persone che ricavano un beneficio maggiore da un servizio pubblico offerto all’intera collettività

I soggetti del sistema economico Lo Stato

Page 77: Che cos’è il diritto?

Il resto del mondo è costituito da tutti i paesi esteri con i quali i soggetti di un sistema economico intrattengono rapporti di scambio di beni, servizi e capitali.

I soggetti del sistema economico Il resto del mondo