broadcast & production - numero 5/2011

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EDIZIONE ITALIANA DI RADIO WORLD & TV TECHNOLOGY Anno XIII - Numero 5 - Ottobre/Novembre 2011 Sommario GUIDA RADIOTELEVISIVA Test & Misure per tutti NEWS pag. 3 OSSERVATORIO SWITCH-OFF pag. 20 SUONO &STUDIO pag. 26 REPORT pag. 28 IBC 2011 DOSSIER pag. 42 Cavi e Connettori GUIDA TV pag. 54 Test & Misure GUIDA RADIO pag. 68 Test & Misure

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Edizione completa e sfogliabile del numero 5/2011 di Broadcast & Production

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Page 1: Broadcast & Production - Numero 5/2011

EDIZ IONE ITAL IANA DI RADIO WORLD & TV TECHNOLOGY

Anno XIII - Numero 5 - Ottobre/Novembre 2011

SommarioGUIDA RADIOTELEVISIVA

Test & Misure per tutti NEWS pag. 3OSSERVATORIO SWITCH-OFF pag. 20

SUONO&STUDIO pag. 26REPORT pag. 28IBC 2011

DOSSIER pag. 42Cavi e Connettori

GUIDA TV pag. 54Test & Misure

GUIDA RADIO pag. 68Test & Misure

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IN THE AIR

Love

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L'amore è nell’aria, etereo ma reale.Inarrestabile forza delle nostre emozioni, è intangibile ma inscindibile in tutte le scelte quotidiane.Allo stesso modo, senza interruzioni, la comunicazione attraverso i segnali FM e TV viaggianell’aria per collegare ed informare le persone in qualsiasi momento ed ovunque.DB Elettronica, leader mondiale nel Broadcasting FM e TV dal 1975, fornisce prodotti, sistemi eservizi per la tua comunicazione.

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di Craig Norris

Secondo la teoria della relativitàgenerale di Einstein (perquanto messa in crisi, forse, dairecenti studi sui neutrini), iltempo rallenta quando ci siavvicina alla velocità della luce.Così, cosa significa se il temposembra correre più veloce,come appare a me? Che io mistia rallentando sino alla...“velocità del buio”? Questobiennio è volato ad unaallarmante velocità – come ildropout di un nastro analogico.La mia vita, e la mia carriera nelsettore della tecnica broadcastmoderna, è un semplice bipsullo schermo radardell’eternità.Se gli anni non durano comeuna volta, dovremmo fare tuttigli sforzi per registrare gli eventisignificativi per i posteri, neltimore che queste unità ditempo che definiamo anniscompaiano tutte in una sorta di

buco nero einsteniano.Così, cosa dovremmo registrarenei nostri giornali con ilsoggetto “2010/2011: gli eventisignificativi che hannoimpattato nel biennio sulletecnologie per la televisione”? Ecco il mio personale elenco.

Evento Uno Il 3D è arrivato sugli schermi delpubblico domestico. Sono staterealizzate le prime trasmissioniin 3D; tutto ciò ha il sapore deldeja vu, in quanto lo stesso tipodi domande che ci si è posti conl’introduzione dell’altadefinizione è tornato in augenei corridoi dei dipartimentitecnici delle tv. “Qual è ilbusiness in tutto ciò?” è forse ladomanda più significativa che cisi può fare. E qualunquetentativo di risposta richiede unintero articolo solo per iniziarea effettuare una analisi. Gliingegneri non hanno bisogno diuna risposta sulle questioni

commerciali per impegnarsi inprofondi studi tecnici, prove ediscussioni sul “come farlo”. Ecosì, molti dei preziosi giornidegli ultimi mesi sono statiimpiegati nella raccolta diinformazioni per farci sembraresemi intelligenti quando ladomanda sul 3D è approdatanei consigli di amministrazione.Per il loro aiuto nel darerisposte a queste questioni,desidero esprimere i mieisinceri ringraziamentiall’SMPTE. Gli ingegneri diquesta associazione hanno fattoun fantastico lavoro per renderedisponibili delle risorseconoscitive di valore, nel lorosito web, in relazione allaproduzione in 3D e alladistribuzione.

Evento Due La Gigabit Ethernet è entratanelle sale dei consumatori.Bene, ho cambiato il miofornitore dopo aver scoperto

per puro caso, vedendo apertoun giorno l’armadio telecompresente nel mio condominio,che gli altri fornitori avevano giàportato la fibra ottica a tutti glialtri condomini del mio edificio.Una rapida telefonata mi hafatto capire che non solo avreipotuto avere una connessionein fibra installata a casa mia, conun gateway gigabit Ethernetverso internet, ma anche 20canali televisivi IPTV in bundle,il tutto spendendo meno diquanto pagavo prima. Nel girodi pochi giorni, la mia vecchia eobsoleta Adsl e il mio set topbox IPTV sono stati defenestraticome un topo mortomaleodorante.La disponibilità di una enormebanda nella casa di chiunque, haaperto la possibilità di riceveremolti più contenutimultimediali in diretta da fontiesterne. Questa è sicuramenteuna delle strade future. Apple lo sa, e per paura che ci

Cinque tendenze da seguire per la televisione

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Albert Einstein

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possiamo perdere nella jungla diinternet in piena solitudine, laloro Apple Tv con il suoiTunes si staglia come la Strip diLas Vegas nel deserto di notte.La più grande obiezioneriguardante i contenutiprovenienti da internet,espressa da coloro che sonorefrattari a ciò, è la necessità diavere un computer in salotto.L’idea di usare un computersotto Windows o anche un Maccome principale fonte diintrattenimento domestico peruna famiglia riunita in salottonon piace a molta gente, e nonnecessariamente questepersone sbagliano. E qui sta ilgenio del dispositivo di AppleTv: permette di accedere aYouTube e Flickr e ad alcunialtri contenuti Web, oltre che aspettacoli televisivi e film in unasorta di sistema ‘on demand’,tramite il portale di iTunes che èprovato funzionare bene. Equando non si desideraguardare la tv o dei video, ildispositivo Apple Tv è unriproduttore musicale e ungeneratore di slideshowfotografici.Non ho la Apple Tv. Nonpossiedo un Mac, un iPhone enemmeno un iPad. Non honemmeno mai avuto un iPod.Ma capisco la genialità di Applenel non essersi limitata arisolvere problematiche dicarattere tecnico legate allafornitura di contenuti, ma nelfarne un vero e propriobusiness. Questo è il SantoGraal della fornitura dicontenuti nella televisione delventunesimo secolo. La“squadra senza volto” delrecentemente scomparso SteveJobs merita il successo di cui hasin qui goduto.

Evento Tre I tablet sono diventati unarealtà. Arrivando ancora unavolta prima, Apple ha avutosuccesso con il lancio del suoiPad. La significatività dell’iPadper i tecnici televisivi è che oraesiste un nuovo tipo di schermocui destinare laprogrammazione televisiva e i

contenuti video.Il target per i contenuti videoera in passato limitato aitradizionali schermi televisivi eai telefonini: il molto grande e ilmolto piccolo. La Sony pensavache avrebbe potuto romperequesta barriera con la PSP,grazie al suo schermo molto piùgrande di quello di untelefonino, ma ciò non èdavvero accaduto. La PSP èovunque come dispositivo per igiochi, ma non è così diffusacome dispositivo divisualizzazione multimediale.Dove la PSP ha fallito, l’iPhonee i telefoni con Android,appoggiandosi alle reti dati 3G,hanno avuto successonell’aprire una nuova stradapercorribile per i contenutivideo. Ma l’iPad e i tablet conAndroid apriranno le dighe. Larivoluzione dei tablet creeràl’equivalente di quella cheabbiamo chiamato “tvportatile”.Perché non vediamo televisoriportatili nei negozi comeaccadeva un tempo? Perché nelmondo moderno, non amiamospendere soldi su qualcosa chenon usiamo quotidianamente.Ci piacciono i dispositivi chepossono essere utilizzatiintensivamente. E con così tantischermi che hanno giàimpegnato la nostra attenzione– il grande schermo del tv alplasma, lo schermo dell’iPhone,lo schermo dell’ipad, loschermo del BlackBerry e cosìvia, chi ha più tempo per unoschermo “monouso” comequello di un tv portatile?Un tradizionale televisoreportatile resterà per la maggiorparte del suo tempo spento.La visione del programmitelevisivi è solo una delle moltefunzioni che noi, uomini calatinella realtà attuale, ciaspettiamo di espletare da undispositivo multiuso conschermo della nuovagenerazione, e questo è ilmotivo per cui trovo che la piùsorprendente mancanzanell’iPad sia un supporto sulretro che consenta allo schermodi essere appoggiato su un

tavolo come una cornicefotografica, per una visioneconfortevole senza necessità ditenerlo in mano. Ma questosupporto “mancante” è ormaicompreso in molte dellecustodie per iPad attualmentein commercio come accessorio.Grazie a una semplice cosaquale una staffa retraibile, l’iPade tutti gli altri dispositivi di queltipo sono sulla strada perdiventare la nuova generazionedi tv portatili.

Evento QuattroIl “cloud computing” e la suacrescente credibilità delcosiddetto. Ironicamente, non sitratta di una nuova idea; infatti,è una delle più vecchie idee delsettore dell’informationtechnology. Un tempo, neglianni ’70, lo si chiamava“Computer bureaux”. Gli utentidi computer di quei giorniavevano modem dialup o, nelmigliore dei casi, una lineaaffittata con larghezza di bandache andava da 300 bit alsecondo sino a 1200 bit alsecondo. Il mezzo per trasferireinformazioni erano i testi ASCII,inviati e ricevuti su genericiterminali stupidi, il DEC VT100diventava lo standard de factoper l’epoca. Un grande numerodi utenti si divideva il tempo suun mainframe centrale o su unminicomputer.Ora il concetto è ritornato inauge a diversi ordini digrandezza più in alto: più banda,velocità, memoria e storage.Amazon aveva presentato untechnical paper moltointeressante nel corso delBroadcastAsia di Singapore del2010, e quello è stato ilmomento in cui mi sono resoconto che il Cloud Computingfosse vero e percorribile.Amazon, Google e Microsoftnon dovrebbero essere incompetizione tra di loro nelmercato dei servizi di cloudcomputing. Specialmente per iservizi di televisione basati suinternet, chiamati “Over TheTop” (OTT) realizzati dallesocietà di telecomunicazioni, lestrutture di IT per il cloud

computing sono soluzioni piùeconomiche da realizzare e farfunzionare, nonché più facili daimpostare ed espandere.

Evento CinqueLa “logistica file” e l’emergeredei relativi service provider. Gliequivalenti del cyberspazio diDHL e UPS, ovvero aziende qualiSigniant, Akamai, Aspera,Limelight e altri stannoprendendo in gestione laspedizione di contenuti non intempo reale alle stazionitelevisive.L’era della spedizione fisica divideocassette in giro per ilmondo si concluderà,definitivamente, nel prossimofuturo. Come le e-mail hannolargamente sostituito le lettereinviate per posta tradizionale, laspedizione di programmioriginali tramite cassetta inviataa mezzo corriere da Hollywoodai broadcaster può finireabbastanza velocemente. Ma laspedizione di file non è l’unicanecessità: la custodia sicura deidati sarà un servizio a valoreaggiunto, anche solo per ilbackup del materiale d’archiviodelle stazioni televisive.Nel 2011 abbiamo visto l’iniziodi un rapido declino dellevideocassette comedistribuzione e mezzo diarchiviazione. Vedremo a brevereti di content deliveryinternazionali prendere piede;vedremo anche un revival delconcept di tv portatile attraversola diffusione dei tablet pc. Evedremo anche l’inizio dellamigrazione delle infrastruttureIT dei broadcaster nel mondovirtuale del cloud computing.E io spero che saremo ancora quia commentare tutto ciò,assumendo che io non abbiasuperato l’orizzonte degli eventinel continuum spaziotemporale…..ahhhhhh!@!!???##*@!!... (un test pattern e un tono a 1kHz viene ora stampato dove imiei articoli erano soliti esserecollocati…). (Se volete continuare l’analisi sulletendenze, andate ora a leggere ilReport IBC2011, a pagina 28)

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Presentazione del più avanzato live switcher di produzione al mondo! Gli ATEM switcher includono tecnologie avanzate e potenti funzionalità, tutte costruite in un design familiare M/E che è veloce e facile da usare! Con un avanzato design broadcast basato su SDI, ATEM include anche le connessioni HDMI per il collegamento di telecamere consumer HDMI o computer! Il nuovo ATEM è stato completamente ridisegnato con la tecnologia e qualità Blackmagic Design. Lo switching in diretta di più telecamere ha ora il più basso costo e la maggiore velocità possibile!

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ottenere 6 program outputs SDI / HD-SDI, HDMI, HD component e USB 3.0, e in aggiunta down-conversion SD-SDI e composito video. Il multi view comprende SDI e HDMI, oltre ad avere 3 uscite aux.

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DPA ha perfezionatoulteriormente le precedentiSerie Standard e Compact,composte da microfoni chesono ormai dei classiciamati ed apprezzati in tuttoil mondo. La nuova serieoffre un ulteriore grado diflessibilità, senzacompromessi sulla qualitàsonora e con costi piùcontenuti: “the best justgot better”.

Serie 4000La Serie Reference Standard4000 nasce dai microfoniDPA Standard e Compact4006, 4011, 4015 e 4017 erende disponibile unaampia scelta di capsuledifferenti percaratteristiche e prezzi. A partire dal precedentedesign di preamplificazione,sono stati creati trepreamplificatori del tutto nuovi:il preamplificatore MMP-A,estremamente trasparente erealizzato con tecnologiatransformerless “active drive”(www.dpamicrophones.com/activedrive) abilanciamento dell'impedenza,il preamplificatore MMP-B confiltri taglia-basso e diesaltazione degli acuti ed ilpreamplificatore compatto da

45mm MMP-C, dotato di uncarattere più 'soft'. Il designmodulare della serie permettedi accoppiare qualsiasi capsulamicrofonica con uno qualsiasidei preamplificatori disponibili.Inoltre, se si vuole poterscegliere tra capsule didifferenti caratteristiche, ilcosto totale è inferiore a quantonecessario per l'acquisto deidifferenti microfoni completi.Così come per tutti i prodottiDPA, l'intero processo di

fabbricazione avviene nellafabbrica aziendale,specificamente dedicata, inDanimarca.

Serie 2000 Novità della famiglia sono lepionieristiche Capsule a DoppioDiaframma della Serie 2000 cheabbassano il costo dei nuovimicrofoni portandolo tra i 600e i 700 Euro. Le capsuleMMC2006 omni ed MMC2011cardioide sono basate sulla

tecnologia di design dellecapsule classiche DPA inminiatura. Il 2006 incorporadue diaframmi in miniaturaomnidirezionali 4060contrapposti, per formare unacapsula a doppio diaframma cheriduce il rumore ed esalta lasensibilità. Il 2011 si basasull'esperienza di design a tubodi interferenza DPA. Sonomicrofoni progettati perportare ad un mercato piùampio le qualità sonore dei

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DPA presenta Reference StandardPerfezionate le precedenti serie Standard e Compact in termini di modularità e versatilità

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classici DPA 4006 omni e 4011cardioide. Accessori innovativiaumentano la versatilità epermettono upgrade futuri enuove applicazioni. Peresempio, un nuovo cavoaccessorio DPA del tuttoinnovativo che dispone di unconnettore XLR estremamentesottile, che allunga di qualchemillimetro il microfono e formaun sistema elegante permicrofoni spot per un settelevisivo o su un palco dal vivo.È prevista una barra dimontaggio stereo modulare, infibra di carbonio, dotata di LyresRycote, per il posizionamentostabile dei microfoniall'angolazione voluta, nelleapplicazioni in stereo. È unsistema che può anche essereavvitato su di un'asta flessibileper l'installazione all'interno diun pianoforte, oppure collegatadirettamente ad uno stand davideocamera. Modulare eregolabile, questo nuovo

dispositivo di montaggio èflessibile tanto quanto l'interanuova famiglia di microfoni.“Non avremmo mai pensatopossibile ottenere una similequalità a questi prezzi... Con laSerie 2000 siamo stati capaci dicreare una famiglia di prodottidotata delle qualità sonoreeccezionali che i clientiassociano a DPA,” ci ha dettoMorten Stove, uno deifondatori dell'Azienda. “Datempo i nostri microfoni inminiatura vengono usati perregistrazioni di strumenti econcerti. Oggi li abbiamoulteriormente perfezionati,

ridefinendoli e inserendoli inmicrofoni dalle dimensioniregolari. Visto che ipreamplificatori sono gli stessi,un vantaggio enorme consistenel fatto che si può iniziare conle capsule della serie 2000, perpassare poi alla serie 4000.Ancora una volta, la nostraRicerca e Sviluppo ha fatto unlavoro meraviglioso.”

CaratteristicheLe capsule cardioide e cardioideampio gestiscono 139 dB(A)prima dell'1% THD; la gestionemax di SPL è stata aumentata a159 dB (A) col preampli

compatto MMP-A e a 152 dBcon l' MMP-C. I 4006 omni oggidispongono di 4 dB in più di SPLprima dell'1% THD; la gestionemax di SPL è stata aumentata a147 dB per il preampli MMP-A ea 140 dB per l'MMP-C.Impressionante l'intervallodinamico di 121 dB – prontoper la risoluzione su HD a 24bit. Il CMRR (reiezione in RF) èstato migliorato ai valori,rispettivamente, di >60 dB, >50dB e >40 dB per i preampliMMP-A, MMP-B ed MMP-C.Avrebbero potuto migliorarloulteriormente aggiungendo alcircuito un trasformatore ma,per ragioni di qualità del suono,è stato deciso di usare circuiti aBilanciamento di Impedenzacon tecnologia Active Drive.

I microfoni DPA sono distribuiti inItalia da M. Casale Bauer.Per informazioni:www.casalebauer.com -www.dpamicrophones.com

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di Cyril Cable

L’HD non ha ancora iniziato aprendere seriamente piede che giàun’altra tecnologia “irrinunciabile”sta prendendo piede presso ilpubblico. Chiamatemi “antico”,ma davvero non riesco a vederecosa ci sia attorno a tutto ilclamore che si fa per il 3D. È soloun ulteriore spinta tecnologica pertrovare nuove strade permonetizzare? Oppure seguirà lastrada tracciata dai camcorder conhard disc, dal formato “B” e daElcaset?A dispetto dellameravigliosamente intelligentetecnologia dei display, latecnologia che sta dietro a tuttociò è solo un HD raddoppiato, conun semplice, intelligente processodi immagini sul piano “z”. Almomento, le immagini in 3D simuovono attraverso la catena diproduzione come se si trattasse didue immagini separate, una perciascuna pupilla. Le telecamerehanno due ottiche e,sostanzialmente, si tratta di duetelecamere assemblate in un unicocorpo. I segnali possono essereregistrati come uno, usando,tuttavia, un box Mistika (oqualcosa di simile) per combinarele immagini con una degradazionequalitativa minima, ma ancorasuperiore a quella che si avrebbecon due immagini completamenteseparate. Se vi approcciate allacodifica “side by side”, larisoluzione orizzontale ne soffre e

con le parti superiore e inferioreanche la risoluzione verticale neviene impattata. Così, non si ha piùuna vera immagine HD. Quindi, c’è la post produzione. Avid può gestire le immaginiaffiancate come se fossero unaimmagine HD, ma ciò significa chedal router escono due immagini,attraversano l’encoder e giungonoal sistema Avid. Determinatemanipolazioni (praticamente tuttetranne i tagli e le dissolvenze)finiranno per “incasinare”l’immagine. Ma una delleprincipali considerazioni nella postproduzione è di assicurarsi che laprofondità rimanga entro certilimiti, specialmente durante letransizioni, e di correggerequalunque errore diposizionamento nelle riprese. Agestire tutto ciò vi sarà dunque unoperatore specializzato che siaffiancherà all’editor.Per effettuare il monitoraggio ènaturalmente necessariodecodificare l’uscita dell’Avid,altrimenti tutto ciò non avrebbemolto senso. Occorre quindiaggiungere altri due ingressi euscite al router. Vi è poi un’altraconsiderazione da fare: l’effettopercepito varia a seconda del tipodi display e, in particolare, delledimensioni di quest’ultimo. Così,un lavoro che risulta piacevole suun grande schermo può essereinguardabile su un piccolopannello domestico. La stessa cosa naturalmenteaccade per i film la cui versione 3Dsarà stata ottimizzata per ilcinema, ma non per uno schermo

casalingo LCD da 42”.

Considerato quanto siacomplicato acquisire epostprodurre le immagini, mi

chiedo se mai gli investimentigenereranno degli utili. Secondoalcune ricerche effettuate inAustralia, dopo l’iniziale picco diinteresse dei primi utilizzatori,l’interesse degli utenti finali si è unpo’ ridotto. Un’altra serie di reportprovenienti dagli Stati Unitisuggerisce una visionecompletamente opposta, maritengo che l’outlook sia stato vistoattraverso gli occhiali rosa dellespecifiche 3D.Mi aspetto che i dipartimenti diapprovvigionamento programmiproveranno a ridurre i prezzi(come fatto per l’HD), ma questavolta gli stessi avranno problemi inquanto il 3D raddoppia i costi perle attrezzature e richiedepersonale aggiuntivo permantenere la coerenza diprofondità. E, a differenza delpassaggio dalla definizionestandard all’alta definizione, dove,con la produzione di grandi volumisi è assistito a un rapidoabbassamento dei costi, il 3Dnecessita di maggiori risorse.Penso che la lenta espansione(rispetto all’HD) che vi sarà nel 3Dcomparata agli elevati costi diproduzione finirà per affossare iltutto. Potrà funzionare solo pereventi di grande attrazione, qualifilm di grande richiamo e alcunieventi sportivi; non per i dibattitidei candidati alle elezioni.Allora tutto questo parlare di 3D èun totale non sense?Personalmente, ho apprezzato ifilm in 3D al cinema, ma non miinteressa particolarmente vederli acasa, anche se le dimostrazioni cuiho recentemente assistito sonostate interessanti, anche se, a volte,abbastanza sconcertanti. Il rugby èstato particolarmente strano, con

la palla da rugby che veniva fuoridallo schermo che risultavapiuttosto snervante. Nel filmatoche ho visionato stava nevicando.Sky ha ammesso che il 3D èdestinato a eventi “speciali” e aifilm, ma in UK hanno lanciato aottobre un canale dedicato. Datoche potrebbero utilizzare lapreziosa banda in maniera piùredditizia, non credo che la cosadurerà molto. Ma, poiché si trattadi una delle più ricche stazionitelevisive al mondo… che ne so? Chris Johns (una sorta diresponsabile tecnico a BSkyB) hadichiarato che il loro obiettivo nonè quello di fornire il 3D ai grandischermi o a simili “ambientichiusi”, ma alle case per l’impiegoquotidiano. Non vi è alcun dubbio:l’HD e il cinema elettronico inparticolare hanno aiutato adiminuire i costi della produzione3D rispetto a quelli che erano icosti standard legatiall’acquisizione e distribuzione conla celluloide e io spero che ciòsignifichi più 3D per il cinema, chepenso sia un ambito profittevole.Sulla visione domestica, invece, cisarà spazio solo per progetti benstrutturati. Al contrario, il settoredel gaming può essere qualcosa dicui vale la pena di parlare. Tutte lenuove console stanno seguendoquesta tecnologia e credo chepossa essere una mossa davverovincente. Così, immaginando ilfuturo, posso prefigurarmi che nel2020 mi troverò con un cloneR2D2 nella mia sala che proiettaimmagini olografiche sul miotavolino. Il consulente tecnologicoZetaCast suggerisce che sarà inquel periodo che potremofinalmente avere un 3D brillante evisibile da qualunque angolo.

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3D: vera opportunità solo per chi sa progettare

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di Randy Hoffner veterano delle principali reti televisive USA

Il planetario, fenomenalesuccesso del film in 3D “Avatar”ha stuzzicato gli appetiti deglistudios cinematografici, chehanno sperato di vendere unnumero sempre maggiore dicostosi biglietti per assistere allaproiezione di film in 3D. I produttori di apparecchitelevisivi hanno offertoapparecchi 3D, e sperano di farcassa sull’onda montantedell’entusiasmo per questoformato, mentre alcuni canali Tv3D digitali sono pronti per esserelanciati e, in molti casi, sono giàin onda. Vi sarà una veraesplosione del 3D? Al momentonon ci è dato di saperlo.L’età d’oro del cinema è stataindubbiamente quella collocata

tra gli anni ’50 e gli anni ’60 delsecolo scorso. Negli anni ’50 glistudios cinematografici fecero ipiù grandi sforzi per allontanarela gente dai nuovi apparecchitelevisivi e far tornare il pubbliconei cinematografi. Storicamente,sino a quel punto, il rapportod’aspetto dominante per i film èstato il 4:3. È stata infatti questala ragione per cui la televisioneha adottato il formato di 4:3: perimitare i film. Così gli studiosandarono oltre, sviluppandosistemi panoramici quali inCinemaScope, il Cinerama ele proiezioni in 70 mm. Questiformati avrebbero ammaliato glispettatori, ma a un costo alto.Il Cinerama, per esempio, nonutilizzava meno di tre proiettoristrettamente sincronizzati perproiettare immagini su unoschermo curvo sotteso a un arcodi 146 gradi, letteralmente

avvolgendo lo spettatore con leproprie immagini. Lo schermoera diviso in strisce orizzontali da7/8 di pollice, ciascuna dellequali era inclinata davantiall’osservatore.Poiché lo schermo curvo inerivacosì la visione periferica dellospettatore, che è estremamente

sensibile a qualunque tipo dimovimento, il normale framerate di 24 frame al secondogenerava un eccessivo sfarfallionelle aree periferiche, e così ilmateriale in Cinerama venivaripreso (e riprodotto) a 30 fps. Le riprese venivano effettuatecon tre telecamere sincronizzate

La prima età d’oro del cinema a tre dimensioni

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da 35 mm che condividevano lamedesima ottica. E, neldipartimento “niente di nuovosotto il sole”, le riprese inCinerama erano accompagnateda una colonna sonora a 7 canali.

La prima “etàdell’oro”La breve Età dell’Oro dei film in3D si ebbe nel corso degli anni’50. Contrariamente ai miti, assaipoche di questi film in 3Dutilizzavano gli occhiali con lentirosse e verdi che vediamo nellevecchie fotografie; molti di quelliutilizzavano la polarizzazionedella luce, proprio come si faoggi. Si trattava di proiezioni adoppio-sistema, che facevanouso di proiettori da 35 mm lato-a-lato. La risoluzione dellapellicola da 35 mm sommata alleluminose immagini prodotte daidue proiettori, creavano unavisione molto chiara e con uneccellente effetto 3D,probabilmente migliore di quellaottenibile con gli attuali, singoliproiettori digitali 3D – ma anchequi con un costo. I due proiettoridovevano essere mantenutisincronizzati almeno per duequadri, oppure le immaginisarebbero state inguardabili.Il primo film in 3D proiettato neicinema nel 1952 fu “Man in theDark”, che precedette di almenodue settimane il famoso “Houseof Wax”. Questo avviò il fenomeno,continuato per la maggior partedell’Età d’oro del 3D – il far

apparire all’improvvisoallo spettatore oggettimolto definiti, qualisigari accesi e ragni digomma. In breve, il 3Dfu solo “trucco”. Nellastagione estiva del1953, gli studiosavevano ridotto itrucchi e iniziato arealizzare in 3D alcunedelle produzioni“principali”, tra cui ilmusical “Kiss me Kate”e il film di AlfredHitchcock “Dial M forMurder”. Ma ilmomento era passato. Mentre“Kiss me Kate” era statorealizzato in versione 2D e 3D,“Dial M for Murder” non fu mairealizzato in 3D. Così, l’età d’oro del 3D durò, allafine, poco più di un anno.

Il 3D odiernoMentre negli anni ’50 si vide unbuon 3D, gli attuali proiettori edisplay avanzati consentono direndere disponibile un miglior 3Dnei cinema e nelle case. Vengonoutilizzati diversi approcci per larappresentazione 3D, molti deiquali comprendono l’impiego diluce polarizzata, sia in modalitàlineare che circolare.Alcune tipologie richiedono unarapida commutazione dellapolarizzazione alla sorgente enegli occhiali degli spettatori,usando i cristalli liquidi. Neicinema, frequentemente diutilizzano dei proiettori DLP a tre

chip, illuminati o da lampade alloXenon o da laser. Per i sistemitelevisivi domestici, la scelta piùcomune è rappresentata da CCFLo da LCD illuminati da LED.Il pubblico televisivo vuolerealmente il 3D? Tutto ciò restaancora da capire. La 3DTV èancora molto nuova e mentre iproduttori stanno realizzandoapparecchi televisivi 3D, a oggi èancora disponibile pochissimaprogrammazione realizzata inquesta modalità. Tutto ciòcambierà non appena vi sarannosvariati canali in 3D; uno di questi,ESPN 3D, è stato pioniere, inonda sin da giugno 2010.Nell’ambito sportivo, il 3Dpotrebbe essere un elemento divalorizzazione; certamente,richiederà un approcciocompletamente diverso alleriprese degli eventi sportivi, al finedi avvantaggiarsi delle tredimensioni. Nel football, per

esempio, sidovranno prevedereuna serie di punti diripresa dalla fine delcampo, così che itelespettatoripossano averel’impressione che igiocatori corranodirettamente versodi loro. Lo sport èstato un gran pilotadella tv in altadefinizione epotrebbe ancorauna volta esserlocon il 3D. Vi è inoltre unpotenziale infinito

per la computer grafica. Tornandoal mondo reale, ai telespettatoriche hanno recentementesborsato molti quattrini peracquistare un nuovo televisoreHD viene chiesto di investirenuovamente molto per comprareun ulteriore, costoso televisore equesto potrebbe rappresentareuna difficoltà.É interessante notare che unaricerca online, condotta qualchetempo fa in Giappone, unparadiso per i tecnofili, ha rivelatoalcune interessanti informazionisulle prospettive di vendita in quelPaese dei televisori in 3D. Hannorisposto al questionario circa9mila persone e la fascia bassa,rappresentata da circa il 70percento dei rispondenti, haaffermato di non avere alcunpiano di acquistare un televisore3D per le loro case. Le principaliragioni del disinteressecomprendevano, in ordinedecrescente, la necessità diindossare occhialini per la visionedelle immagini, i prezzi troppoelevati, nonché il fatto che non visia una quantità sufficiente dimateriale 3D disponibile.Ugualmente, una successivaindagine di Zagat condotta negliStati Uniti, ha indicato che il 65percento degli intervistati non hapiani di acquisto di televisori 3D. Eallora, la tv in 3D finirà peremulare il cinema 3D dell’Etàdell’Oro, provando di essere unasemplice stella cadente? Oppure finirà per occupare unaposizione significativa nellavisione televisiva domestica?Solo il tempo potrà dirlo.

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In occasione dell’edizione 2011della fiera IBC di Amsterdam, èstata presentata la nuovastruttura organizzativa globaledell’operatore satellitare SES. Daquesto momento in poi SESAstra e SES World Skiessaranno riunite sotto un’unicastruttura di gestione che opera alivello globale e sotto un unicologo, quello di SES.L’azienda ha deciso di dotarsi diun’organizzazione più flessibile esnella per essere più incisiva neiconfronti dei mercati e persoddisfare in modo ancora piùefficace e tempestivo le diverseesigenze dei propri clienti,supportandoli al meglio nellacrescita dei loro business.

Team managementAll’interno della nuovaorganizzazione, il Board ofDirector di SES sarà formato daun nuovo Comitato Esecutivo,guidato da Romain Bausch checontinuerà ad essereresponsabile delle principalioperazioni e supporterà ledecisioni del Board of Director. Inparticolare, Robert Bednarek,già Presidente e CEO di SESWorld Skies, assumerà il ruolo diStrategic Advisor del Presidente edel CEO di SES.

Grazie a questa nuova struttura,SES beneficerà di una strategia dicrescita ottimizzata, sfruttandoappieno il potenziale della suaflotta satellitare, che verrànotevolmente ampliata grazie a10 nuovi lanci previsti tra il 2011e il 2014.L’azienda conferma così lapropria posizione di operatoreleader al mondo nel Direct-to-Home, ospitando 43piattaforme DTH, e nell’ambitodell’Alta Definizione, con i 5.900canali televisivi e radiofonicitrasmessi attualmente in tutto ilmondo, dei quali oltre 1.000 inHD. Attualmente, la flotta globale diSES consta di 48 satelliti eraggiunge oltre 245 milioni diabitazioni in tutto il mondo. Infuturo, circa l’85% della capacitàresa disponibile dai lanci deisatelliti SES sarà utilizzata per imercati emergenti comeAmerica Latina, Africa, MedioOriente e India.“La riorganizzazione coincidecon l’esigenza di semplificare lastruttura di gestione di SESASTRA, SES World Skies e SESEngineering e di sviluppareun’unica strategia di crescitaottimizzata”, afferma RomainBausch, Presidente e CEO di SES.

“Siamo certi che lanuovaorganizzazione cipermetterà diottenere unaposizione piùforte e flessibile, ingrado di adattarsifacilmente aicambiamenti delmercato, e disfruttare appienoil potenziale deinostri satelliti,soprattutto neimercati emergentidove abbiamointenzione diinvestire nelprossimo futuro.La nuova struttura

organizzativaè statapensataanche perraggiungeremaggioreefficienza alivello difatturato,costioperativi eEBITDA, alfine diincentivare lacrescitaattuale efutura”.PietroGuerrieri,GeneralManager diSES AstraItalia,aggiunge:“Per quantoriguarda ilbrandASTRA, continuerà ad essereutilizzato per le nostrecomunicazioni al mercato,soprattutto in quei paesi europeidove Astra ha sviluppato unasignificativa visibilità e haconquistato una posizione ditutto rispetto in qualità difornitore di servizi satellitariquali diffusione, contribuzione edistribuzione. Lo stesso accadràper l’Italia, dove il marchio Astraresterà nell’ambito dellerelazioni con gli installatori e irivenditori.”

Primo lancio per la nuova SESCon l’occasione segnaliamo che

lo scorso 5 Agosto è avvenuto ilprimo lancio della nuova era diSES: Astra 1N è stato lanciato abordo del vettore Ariane 5, dallabase di Kourou, nella GuianaFrancese. Astra 1N fornisce capacitàtrasmissiva per servizi broadcaste broadband media per ilpubblico europeo. Primocompito del satellite è quello dioffrire copertura a Inghilterra eIrlanda dalla posizione 28,2° Est;successivamente verrà trasferitonella sua posizione definitiva a19.2° Est, dove serviràprincipalmente i mercati diGermania, Francia e Spagna neiprossimi 15 anni.

La nuova struttura organizzativa di SESSES Astra e SES World Skies ora sono unite in un’unica grande azienda: la SES

Romain Bausch

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Verso la fine del 2010 inElettrica 2000 Srl c’era grandefermento... Durante la cenaaziendale di fine anno, CarloGiunta, amministratore unico,ha presentato formalmente aisuoi collaboratori i nuovi assettiorganizzativi della società ai qualistava lavorando da diversi mesi.La nuova struttura managerialedi Elettrica 2000 poggiaprincipalmente su due nuovedistinte divisioni aziendali,affidate a due validi collaboratorie amici che per oltre 10 annihanno cooperato con CarloGiunta nell’accrescere il parcoclienti di Elettrica 2000proponendo soluzionitecnologiche sempre piùinnovative ed avanzate. Mentrela divisione Elettrotecnicacontinua ad occuparsi di impiantielettronici ed elettrici in genere,la nuova divisione 2KBroadcast & Multimediainizia la sua attività nel mese digennaio 2011 con una fittacampagna di presentazioni, unsito tutto nuovo e delle modelleche hanno adeguatamenteprestato la loro immagine per

una mirata campagnapubblicitaria sulle maggioritestate del settore al motto di “…la tua nuova partner!”. A dirigereil tutto il competente ufficiotecnico affidato ad AntonioStrafella, tecnico benconosciuto ormai nel settore delbroadcast e del multimedia.Inoltre la partnership siglata conIvo Battezzato, già noto peressere rappresentante di marchileader (quali Sony, Arri, LeadingTechnology), ha consentito lacreazione di un efficiente ufficiocommerciale altamentespecializzato e preparato peroffrire alla clientela soluzionid’alto livello.

La clientelaGià nei primi mesi del 2011 la 2KB&M consolida importanticollaborazioni storiche con ilgruppo Mediaset nelle sue variedivisioni: Videotime, RTI edElettronica Industriale. Neiprimi mesi dell’anno vienerealizzato un nuovo blocco diemissioni Premium presso il TOCdi Segrate. Inoltre a Milano 2 itecnici di 2K B&M hanno preso

parte allarealizzazionedell’interainfrastrutturaDalet a serviziodelle varieredazionigiornalistiche diMediasetestendendol’installazione atutte le sediregionali presentisul territorionazionale. Inoltresempre perVideotime sonostati realizzati inuovi studi per ilTG4 e sono infase direalizzazionenuove regie HDanche queste a

servizio delle redazionigiornalistiche. Per ultimoricordiamo il professionaleapporto dei tecnici di 2K B&Mper l’installazione delle nuoveplay out HD delle generaliste diMediaset e la progettazione, conla conseguente realizzazione,della nuova regia di RTI –Interactive Media. Per ElettronicaIndustriale, ora EI Towers, sonostate create due nuove sale HeadEnd: una presso lo stadioOlimpico di Roma ed una pressoil nuovo stadio Delle Alpi aTorino. Gli impianti sono staticostruiti per supportare ladistribuzione di segnali HDdall’OB-VAN fino alle interfaccein fibra ottica e ai ponti. Lepostazioni esterne perl’interfacciamento delle regie edelle Fly sono state realizzate concavo 1.6/7.3 attestato a BNCfemmina/femmina da pannellodorati specifici. Ovviamente larealizzazione di impianti diquesto tipo ha dei costi

notevolmente diversi inconfronto ad un impiantotradizionale, ma… il calcio per gliitaliani è troppo importante pertransitare su impianti di bassaqualità!Inoltre è stato significativol’apporto tecnico di 2K B&M perla creazione di una grandeinfrastruttura di rete in fibraottica per il collegamento degliedifici del campus di Lissone aservizio delle reti interne e dellanuova postazione di controllocentralizzato di EI Towers.Da non dimenticare inoltre unnuovo servizio di 2K B&Mspecializzato in servizi diinstallazione Live per ripresetelevisive, fotografia e luci,sistemi audio e streaming over IPe WEB specifici per congressi edeventi. Al momento i tecnici di2K B&M cooperanocostantemente con RTI – NewMedia per la realizzazione disistemi broadcast e per fornireservizi di messa in onda insupporto al personale Mediaset.

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2K Broadcast & Multimedia è la candidata come “partner ideale” anche per i broadcaster

Carlo Giunta e Ivo Battezzato

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Per ultimo, ma non menoimportante, la collaborazionesiglata nei mesi estivi conMaquet Spa ha proiettato la 2KB&M nel mondo delladistribuzione di segnalibroadcast/multicast HD inambito ospedaliero. La grandeesperienza acquisita negli annilavorando in campo televisivo,unita all’ottima professionalità ecompetenza della divisioneElettrotecnica maturata inambito farmaceutico coninstallazioni in ambienteprotetto, hanno permesso a 2KB&M di vincere una prestigiosagara per la realizzazione dicablaggi HD a servizio di 5 saleoperatorie di una prestigiosastruttura ospedaliera. Inoltrel’azienda è in grado di forniresoluzioni altamente professionaliper il trasporto in streaming disegnali HD con apparatibroadcast o professional graziead una consolidata partnershipcon i maggiori fornitori presentisul territorio nazionale.

I materialiPer i propri impianti 2K B&Mpropone solo materiali di primascelta scelti tra i maggiori brandmondiali. Per quanto riguarda ladistribuzione di segnali video HDsu cavo coassiale la scelta ricadeprincipalmente su cavi ad altaresa specifici per alta definizionecome Draka e Beldenmentrela connettorizzazione avvienesolitamente con BNC dorati

Damar&Hagen, Trompetero Neutrik specifici per soluzioniHDTV. La distribuzione di segnaliethernet in CAT. 6 e 6A è affidatainvece a sistemi di cablaggio dialtissima qualità e prestazionicome 3M-Volition, sia rame chefibra, Brand Rex,Corning ePanduit. A tale proposito bastisolo pensare che per laconnettorizzazione di un cavoethernet in rame 2K B&M usasolo i performanti connettoriPanduit modello SP688-Cspecifici per soluzioni ad altadensità, composti da ben 5minuscole parti per i quali sononecessari oltre 2 minuti perl’assemblaggio. Ovviamente tuttii cablaggi ethernet, rame e fibra,vengono certificati secondo lerigide normative ISO 11801 e TIA598B. La scelta dei fornitori cadesu nomi di grande prestigio comeLeading Technologies, ECS eCPE Italia, tutte aziende che neltempo hanno superato a pienivoti le inflessibili norme diselezione dettate dal rigidosistema di qualità ISO 9001:2008a cui 2K B&M ha deciso diattenersi per la sua gestioneaziendale.

Il futuroIl 2011, nonostante la tantotemuta crisi economica, hariservato grandi sorprese ebuone soddisfazioni a 2K B&M.Negli ultimi mesi l’organico èarrivato ad oltre 25 componenti,tra tecnici ed apprendisti in fase

di addestramento. Inoltre il parcoclienti è stato arricchito da nuovecollaborazioni ed acquisizioni chehanno confortato sia il teamdirigente sia lo staff tecnico eamministrativo. Inoltre, con grandesoddisfazione, sono staticonfermati diversi contratti di

collaborazionecon i clientileader. Che diredel futuro? 2KB&M ècomunqueun’aziendagiovane conuna gran vogliadi crescere. Ladirezione nonteme gliinvestimenti enon si tiraindietro difronte allegrandi sfidetecnologicheche sipresentano

ogni giorno. Negli anni scorsil’azienda ha investito molto perpreparare del personale tecnicoesperto nella realizzazione disistemi in fibra ottica certificati,nonostante la grande riluttanzadel mercato ad implementaresistemi in fibra nei loro impiantiHD. Inoltre costantemente lesquadre tecniche partecipano acorsi di addestramento especializzazione condotti daconsulenti esterni per esseresempre ben preparati per lenuove metodologie di lavoro chei nuovi standard e protocollirichiedono. Sicuramente c’è moltadeterminazione nel volerconoscere realtà con cuirealizzare nuovi progetti ad altocontenuto tecnologico. Leaziende a cui 2K B&M si rivolgesono società di grande prestigiocon operatività estesa a tutto ilterritorio nazionale presenti nelbroadcast televisivo e medicale.

Info: www.elettrica2000.com

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Il broadcasting di contenuti 3Dpone un importante problema dicompatibilità che nasce quando sidesidera visualizzare sui televisoritradizionali, in modalità 2D,contenuti trasmessi instereoscopia. La soluzionesviluppata da Sisvel Technology,il 3D Tile Format, fra i numerosivantaggi, possiede anche lacapacità di risolvere questoproblema. Il 3D Tile Formatmigliora, infatti, la qualità deicontenuti in 3D rispetto allesoluzioni attuali (Side-by-Side oTop-Bottom) e permette albroadcaster di raggiungere sial’utenza 2D sia quella 3D senzadover raddoppiare l’occupazionedi banda necessaria allatrasmissione. Infatti con questatecnica i consumatori in possessodi un sistema di ricezione 3Dgodono appieno dellecaratteristiche della televisione

stereoscopica, mentre iconsumatori in possessodi apparati di ricezione2D Full HD possonosenza problemi fruire delservizio in HD.

Innovazione che genera businessCome spiega Paolo D’Amato,amministratore delegato di SisvelTechnology, «Il Tile Format è unatecnologia assolutamenteinnovativa e in grado di portarenotevoli vantaggi per tutto ilmercato, dagli operatori aiproduttori TV, agli spettatori.Essere riusciti a realizzarla edattuarla in pratica con le primetrasmissioni ci rende orgogliosi esoddisfatti del lavoro svolto». Sonostate già avviate le primetrasmissioni in tre dimensionisupportate dal 3D Tile Formatgrazie ad una collaborazione condue emittenti, Quartarete e CittàDigitali. Questa iniziativa, di granderilevanza poiché si tratta del primoesperimento di questo tipo inItalia, il primo nel mondo checoinvolge emittenti locali, è apertaa tutti i broadcaster intenzionati adattivare i servizi 3D televisivi.Anche l’operatore satellitare SES(già Astra), ha cominciato atrasmettere su tutto il territorioEuropeo contenuti in 3D di qualitàsuperiore grazie al Tile Format(Satellite 1L 19.2 gradi Est). Inoltreimportanti negozi specializzati

nella vendita di TV a Torino e inprovincia (e a breve anche inToscana) hanno allestito “3Dcorner” in cui gli acquirenti e ivisitatori possono sperimentare lenovità richiedendo anche, senzaoneri economici, di entrare a farparte di un panel di sperimentatoria cui viene assegnato un decoderche permette di fruire deicontenuti in 3D (www.3dt.it).

Funziona! Quartarete e Città Digitalipossono confermare“Il 3D Tile Format offre alleemittenti la possibilità ditrasmettere contenuti 3D di altaqualità e, allo stesso tempo, unrisparmio notevole di banda”afferma Davide Boscaini,Amministratore Unico diQuartarete. È stata, inoltre, avviatala syndication formata dalle primeemittenti che si sono consorziate inmodo da produrre contenuti 3Dda scambiarsi reciprocamente.Questa iniziativa è moltoimportante perchè permette diavere molti contenuti freschi in 3D,presi in diverse parti di Italia daemittenti che non sonoconcorrenti perchè hannoun’emittenza locale. ”Questa iniziativa consente aimembri della syndication di averefacile accesso ad una libreria dicontenuti 3D eliminando queicosti proibitivi che generalmentesono associati ad essi” dichiaraLodovico Poschi Meuron,Amministratore Delegato di CittàDigitali.

Ricco catalogoAd oggi la libreria di contenuti in3D include le produzioni in ondasul canale Dì Lucca di CittàDigitali , tra cui documentariquali: “Cartoline di Lucca”, “Lacampagna di Lucca”, “Gioielli diLucchesia”, “Pitti Uomo a Firenze”,“Dimore storiche”, la Millemigliaraccontata da un grande fan d’autod’epoca, gli scatti del giovanefotografo Manuele Moriconi ,l’incontro con l’artecontemporanea, la boxe sul ringdel Foro Boario, la new economydalla Borsa di Milano. La libreriainclude poi le produzioni in ondasul canale 511 di Quartarete, tra iquali “Vita a Las Vegas: unavacanza senza fine”, “FashionShow” con le sue emozionantipasserelle uomo/donna perl’autunnno e l’inverno 2012, ilCampionato mondiale MotocrossFree Style, Thai boxe, Judo e lospettacolare Ping Pong, ma anchedocumentari quali “Torino: angolidi storia” o la musica dal vivo perarchi. Ma ancora: la nona festadelle rose a Venaria, lo specialesulla Sacra Sindone, la danza dimaschere sulla laguna di Venezia, ilTrial Indoor con i suoi salti e tuffi sudue ruote (spettacolari in tredimensioni!). Ed infine il “3Dmagic”: da Saint Vincent, con iprestigiatori di fama internazionale.

Diventa partnerI nuovi membri di questasyndication (aperta a tutti ibroadcaster, sia italiani cheinternazionali) potranno trarregrande beneficio dallo scambiogratuito di contenuti in 3D. Il catalogo completo dei contenuti3D di Quartarete e Città Digitali, incostante espansione, è disponibileonline su www.3dt.it.Per entrare a far parte del 3DT, oanche solo per avere maggioriinformazioni, si può scrivere a :[email protected].

Partita la prima syndication di operatori televisiviper la produzione di contenuti in 3DQuartarete, Città Digitali e SES in onda con il Tile Format, la tecnologia sviluppata da Sisvel Technology, grazie allaquale gli operatori e gli utenti potranno godere della televisione 3D eliminando ogni complicazione

Paolo D’Amato

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Sono in molti a dire: “ilComrex”, per indicare la“scatola magica” che permette icollegamenti dall’esterno,indipendentemente dalmodello. È il risultato di unameritata fama, acquisita neglianni con affidabili prodottibroadcast realizzati con un soloobiettivo: trasferire i segnali daun punto all’altro, alla massimaqualità possibile. La Comrex èstata fondata nel 1961 da JohnCheney, un progettista che siprefiggeva di sfruttare le piùmoderne tecnologie per crearedispositivi all’avanguardia, peròfacilmente utilizzabili anche dapersonale non tecnico. Questoprincipio è il segreto delsuccesso delle apparecchiatureComrex. John Cheney ha condottol’azienda per anni, in unsecondo tempo affiancato dallamoglie Lynn. Alla morte diJohn, nel 1998, Lynn ha fattodiventare la Comrex di proprietàdei dipendenti, escludendo sociesterni. Gli impiegati/azionisti,maggiormente motivati, atutt’oggi devono rispondere

solo a sè stessi ed alla clientela,la cui soddisfazione è prioritàassoluta. Lynn Cheney si èritirata nel 2006, dopo 32 anniin Comrex. Oggi, la guida èaffidata a Kris Bobo, direttoreamministrativo, e TomHartnett, direttore tecnico.

Dai primi prodotti Nel 1961, il primo prodotto èstato un radiomicrofono che

operava a 450MHz.Per oltre 15 anni laComrex si èconcentrata sulmiglioramentodell’audio dedicato aireporter televisivi. LaComrex ha quindiriscosso moltisuccessi nel mondoradiofonico graziealle soluzioni per

l’ottimizzazione dell’audiotelefonico. Del 1978 sono iprimi “estensori di frequenza”,una coppia di dispositivi chemigliorava sensibilmente icollegamenti telefonici. Inseguito, la Comrex ha prodotto“estensori di frequenza” conbanda 5kHz (utilizzando duelinee telefoniche), 8kHz (trelinee) ed un modello portatilemonolinea che migliorava anchel’audio della nascente telefoniacellulare. Questa tecnologia èstata poi incorporata in duemixer per le “news” ed in unibrido telefonico. Nel 1991 Comrex ha iniziato aprodurre Codec, cominciandocon Codec ISDN banda 7,5kHz,seguiti dal “Buddy”, mixercomplementare ai Codec.

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Comrex 2011: 50 anni, tutti…suonati! Quest’anno la Comrex festeggia con grande soddisfazione il suo cinquantesimo compleanno

Nuova sede Comrex

Team Comrex

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Comrex ha continuato con moltialtri Codec, sempre migliori:

Nexus (ISDN),Hotline (POTS, lineaanalogica), lostandard negliU.S.A., Vector(POTS), Envoy(ISDN), Matrix(POTS / ISDN /GSM) e BlueBox(POTS). Nel 2002 Comrex hainaugurato la nuovasede, progettata sumisura, a Devens,Massachusetts, ed ha acquisito la linea diibridi telefonici dellaGentner, che sono diventatiprodotti Comrex. Nel 2004 èarrivato STAC, un sistematelefonico multilinea per Talk-Show. Attualmente, la Comrex èapprezzata soprattutto per i suoiCodec IP: BRIC-Link per ADSL,ed Access, portatile ed a rack,che può utilizzare POTS e tutte

le reti dati esistenti, ISDNesclusa. Comrex ARC èun’applicazione percollegamento fra cellulariAndroid e Codec IP.

News Le novità sono STAC VIP, unibrido telefonico a 12 linee perVoIP gestito da tastiera e SW, eLiveShot, un prodottod’avanguardia con cui, a 50 annidagli esordi, la Comrex ritornanel settore televisivo. LiveShotè un Codec Audio/Video full-duplex per Streaming Live in3G, 4G, Wi-Fi, IP e Satellite, adalta qualità e bassa latenza,grazie allo standard H.264.LiveShot dispone inoltre di uncanale di servizio full-duplex edella possibilità di registrare suSD card per un invio in differita.Molto leggero, LiveShot simonta a “sandwich” fravideocamera e batteria dotatidi “gold-mounts” stile AntonBauer.

In Italia Per concludere, ricordiamo cheComrex è distribuita in Italia daPietro Immigrati, a sua voltaun veterano dell’emittenzaprivata italiana, attivo nell’FMdal 1976 al 1986. Nel 1979Pietro Immigrati ha fondato laHi Communications, dittacon la quale sono stati introdottiin Italia molti prestigiosi marchidel broadcast statunitense tracui, appunto, Comrex. Info: www.comrex.com www.hicommunications.it

Pietro Immigrati

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O S S E R V A T O R I O S W I T C H O F F

a cura dell’Ing. Davide Moro*

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O S S E R V A T O R I O S W I T C H O F F

Vi rassicuro: il titolo non è ilfrutto dei postumi di Amsterdam(si veda il report dall’IBCpubblicato in questo stessonumero). Detto questo, che cosaè la propagazionetroposferica? L’argomento èspinoso come un cespuglio dimore, ma proviamo a cercare ifrutti, evitando le spine: ne vale lapena. Per propagazionetroposferica si intende lapropagazione di ondeelettromagnetiche attraverso lostrato più basso dell’atmosferaterrestre, chiamato troposfera. Siestende dalla superficie terrestrefino a circa 17.000 metri dalsuolo. Al suo interno sonocontenuti circa l’80% della massad’aria che compone l’interaatmosfera terrestre epraticamente tutta l’acqua (sottoforma di vapore). L’area di servizio di untrasmettitore televisivo oradiofonico (FM) si estende finoa poco oltre l’orizzonte ottico(visto dal punto di trasmissione),superato il quale l’intensità deisegnali si attenua moltorapidamente. È la ragione per cui,

quale che sia la potenza deltrasmettitore, non potremo maicoprire più di una determinataestensione del territorio con unsolo impianto. Le persone che vivono inprossimità di tale “orizzonteottico” potranno sicuramenteraccontarvi che, ai tempi dellatelevisione analogica, in alcuneoccasioni certi segnalinormalmente molto deboli, cheproducevano immaginidisturbate, potevano inveceessere ricevuti con una qualitàdecisamente superiore, come sel’ampiezza di questi aumentasse,sia in valore assoluto che rispettoal livello circostante del rumoreradio.

AnomalieLa causa di queste condizionianomale di propagazione vannoricercate nelle condizioni(atmosferiche ma non solo) cheinteressano la troposfera. Isegnali che si propaganoattraverso la troposfera viaggianoin una fascia compresa fra il suoloe una quota di circa 7.500 metri.La propagazione di questi segnali

al crescere della quota. Uneffetto simile si può verificareanche all’alba. Tipicamente isegnali VHF e UHF viaggiano perlo spazio fino a raggiungerel’orizzonte. In condizioninormali, l’indice di rifrazionedella ionosfera (la fascia di gasionizzati che si estende all’incircada 60 a 450 km di quota) è taleda far transitare liberamente isegnali VHF e UHF, cheproseguono il proprio camminoin linea retta verso lo spaziolibero, perdendosi. L’inversionetermica modifica l’indice dirifrazione della ionosfera, alpunto che i segnali VHF e UHFvengono in buona misura rifrattial suolo, propagandosi ben oltreil tipico limite dell’orizzonteottico. Per darvi un’idea, è comese si formasse una guida d'ondanaturale, con una superficieriflettente inferiore costituita dalsuolo (o dal mare) e unasuperficie riflettente superiorecostituita dallo strato diatmosfera con inversionetermica. Ci vogliono tre pagine diformule per spiegare il motivofisico di questo fenomeno, percui rimando chi volesseapprofondire ai testi specializzati(oppure scrivetemi [email protected]).Anche la nebbia può contribuirea questi fenomeni, di nuovo peril tramite dell’inversione termica.La nebbia si verifica al livello delsuolo durante condizioni di altapressione, ma quando il cielooltre la nebbia è limpido esereno i raggi del solesurriscaldano gli strati superioridella nebbia, che si trovanoquindi a temperatura più elevatadegli strati sottostanti. Il fenomeno della propagazionetroposferica viene anchechiamato “ducting”, perintendere che il segnale vienecome “imprigionato” in uncondotto che lo trasporta agrande distanza. I fenomeni di

E se le reti SFN adesso si faranno del male da sè?Che le onde viaggino sul mare, è cosa nota a tutti. Ma siccome le onde sono anche radio e nonostante lapropagazione troposferica non sia un’arma segreta di Goldrake, forse qualcuno ha dimenticato qualcosa...

può allora essere condizionata dafenomeni atmosferici diparticolare estensione edintensità. In presenza dicondizioni anticicloniche, contempo stabilmente caldo edelevata pressione, si verifica chesegnali normalmente deboli,provenienti da stazioni lontane,vengano ricevuti con maggioreintensità rispetto al normale.

Come mai? Il fenomeno si verificatipicamente in condizioni di altapressione, in presenza di giornatedal cielo limpido, senza nuvole, ecalma di vento. Al tramontol’intera massa di gas contenutanell’atmosfera si raffredda, ma glistrati più elevati si raffreddanocon una velocità diversa dallasuperficie terrestre. Questoproduce un gradiente ditemperatura in alcuni stratidell’atmosfera, che porta alconosciuto fenomenodell’inversione termica:normalmente al crescere dellaquota la temperatura diminuisce,in condizioni di inversionetermica la temperatura aumenta

Propagazione di onde elettromagnetiche nella Troposfera

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“ducting” si possono verificare suvasta scala quando una estesamassa di aria fredda vienesormontata da una altrettantoestesa massa di aria più calda. Inquesti casi, a secondadell’estensione dellasovrapposizione fra i due fronti, ilducting si può estendere ancheoltre 2.000 km. E in qualicircostanze è più probabile che siverifichino queste situazionilimite?Diciamo che le zone piùfrequentemente interessate sonole coste marittime, e, in certeparti del mondo le condizioni diducting possono diventare unapresenza stabile per diversi mesiall’anno. Le due zone del pianetapiù accreditate sono il GolfoPersico e il Mediterraneo, ed ilperiodo classico è l’estate ed iprimi mesi autunnali.

Riepiloghiamo i guai Mare Mediterraneo. Estate edautunno. Ore serali (tramonto).

Segnali che si ricevono amilleseicento chilometri didistanza. Aggiungiamoci ildigitale terrestre e l’SFN. Ma nonsarà che durante l’estate iltelegiornale delle otto e lospettacolo di prima serata vienedevastato dal medesimo segnale,sulla medesima frequenza, e chearriva dalla Sicilia per viatroposferica ben oltre ognipossibile intervallo di guardia?

Andiamo con ordineLa propagazione troposfericaesiste da sempre, e in certiperiodi dell’anno non è evitabile:in alcuni casi i segnali delletelevisioni nordafricane sonostati ricevuti perfino inLombardia, quindi ben oltre lezone costiere. Come ci sidifendeva dalla propagazionetroposferica nell’epoca dellatelevisione analogica? In duemodi. Il primo è il cosiddetto“offset”, semplice o di precisione.Due trasmettitori operanti sul

medesimo canale, che in certecondizioni potevano creareinterferenze reciproche,venivano agganciati ad un

riferimento di frequenza esterno,e si imponeva loro di operare afrequenze lievemente sfalsate. Inquesto modo il televisore

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Un esperimento “storico” della RAI con misure in Mediterraneo

Gambarie

Monte Conero

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avrebbe percepito l’effetto delsegnale interferente solo comeun lieve disturbo sullo schermo.Funzionava bene con la TVanalogica, il digitale invece sfruttainteramente il canale trasmissivo,per cui non c’è una portantevideo che si possa sfalsare. Ilsecondo modo era a prova dierrore: si facevano funzionare idue trasmettitori su due canalidiversi. Diverse frequenze su cuitrasmettevano le emittenti nord-africane non venivano utilizzatein Italia. Le frequenze di specificiimpianti in alcune regioni italianenon venivano ri-utilizzate in altreregioni, anche ben oltrel’orizzonte ottico. Va detto che,con la televisione analogica, lapropagazione troposfericapoteva causare interferenze edisturbi a video per alcune ore algiorno, ma il segnale restavacomunque intelligibile. Con latelevisione digitale, invece, ildisturbo è inavvertibile finchérimane al di sotto di una certasoglia. Superata la quale il segnaleè completamente perso.Tipicamente di sera, nella fasciadi prime time. La sensazione èche realizzando reti digitali SFNsu base praticamente nazionale cisiamo andati a cercare dellerogne. Possibile che nessuno ciabbia pensato? Difficile crederlo. Anche perchéesistono fior di pubblicazioniinternazionali che trattano lapropagazione troposferica,indicando i valori più probabili di“rinforzo” del segnale di cui

tenere conto in funzione dellafrequenza e della distanza dalsito trasmittente “indesiderato”.Fra tutti: Report ITU-R REPP.239-7, prima versione 1959,aggiornamento del 1990. E idiversi strumenti per lapianificazione di rete ne tengonoovviamente conto. È parimentinoto che, come sempre accadeper i valori dedotti da esperienzesperimentali, i numeri indicatidalle normative sono valorimedi, che devono trovareapplicazione mediamenteuniversale. Quello che in pochisanno, invece, è quei numerisono nati da esperienze condottein gran parte dai tecnici dellaBBC, sui freddi mari del nord.Abbiamo visto invece che le duezone del pianeta più soggette apropagazione troposferica sonoil Mediterraneo ed il GolfoPersico. Passi per quest’ultimo,ma a casa nostra, sulMediterraneo, esiste qualcheesperienza che ci possa dareun’idea di quello che potremmotrovarci davanti a switch-offcompletato?

EsperienzeIl numero 127 della “RevueTechnique de l’UER” (UnionEuropéenne de Radio-Télévision,cioè l’European BroadcastingUnion) è stato pubblicato nelgiugno del 1971. Avete lettobene, più di 40 anni fa. Abbiamofatto un po’ di fatica a trovarlo,ma alla fine da Ginevra hannofatto appositamente una

scansione per noi, e ci hannomandato una copia dellaversione in inglese.A pagina 98 troviamo un articolointitolato “Experimentalresearch into long-distanceUHF propagation over theMediterranean Sea”. È unalettura estremamenteinteressante, e se scrivete all’EBUdovrebbero mandarvi volentierila scansione (ormai ce l’hanno…).Arricchito da una piacevolegrafica d’altri tempi, l’articoloespone i risultati di unaaccuratissima sperimentazionecondotta su due impiantitrasmittenti italiani, ben noti:Gambarie (all’estremità dellaCalabria) e Monte Conero(nelle Marche). Impianti RAI,perché all’epoca, ovviamente,non ce n’erano altri. Per valutaregli effetti della propagazionetroposferica, gli sperimentatorihanno individuato alcuni sitiriceventi, scelti in base a precisecaratteristiche e in modo darendere i risultati delle misure ilpiù possibile indipendentidall’ambiente circostante.Anche la catena di ricezione emonitoraggio è stata progettatae costruita appositamente perquesta sperimentazione: unregistratore a nastro di cartapermetteva di rilevarecostantemente l’andamentodei segnali presso ciascun sitoricevente. I segnali di Gambariee Monte Conero, entrambisulla frequenza di 511,25 MHz,venivano ricevuti e monitoratiin sei differenti siti, posti adistanze comprese fra i 220 e i700 km dal trasmettitore. I test

sono stati condotti per oltre dueanni, e i valori di campo rilevatinel Mediterraneo a distanza dialcune centinaia di chilometri daltrasmettitore sono risultati piùelevati anche di 30 dB deglianaloghi valori riscontrabili sulMare del Nord. Senza entrare nelvalore assoluto, una differenza di30 dB è un valore contro cuipraticamente non ci si puòdifendere. Un’eco pari a qualchecentinaio di chilometri che mi“entra” in antenna secondoquesta propagazione, potrebbetrovarsi anche a -15 dB (opeggio) dal segnale principale,ma arriverebbe al di fuori di ognipossibile intervallo di guardia. Ilricevitore avrebbe pochepossibilità di cavarsela. E questofenomeno non era sporadico: siverificava per periodi di tempovariabili fra l’1 ed il 5 per centodel totale. Se l’uno per cento visembra poco, considerate chel’1% corrisponde a un quartod’ora al giorno per tutti i giorni.Visto che la propagazionetroposferica è più probabile inalcuni mesi l’anno, immaginateche per quattro mesi, nellafascia serale di prime time,per 45 minuti più o menoconsecutivi diventiimpossibile vedere latelevisione! E perché? Perchéce la stiamo interferendo da solicon segnali SFN che arrivanodall’altra sponda del mare. Se poiinvece che l’uno per cento fosseil cinque…

Artefici dellasperimentazioneChi aveva condotto quella

Troposfera vista dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS)

Ora del tramonto sul Mediterraneo: critica per la propagazione

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sperimentazione? La RAI Lanostra Radiotelevisione Italiana,nella persona degli IngegneriMarino Riccardi e FrancescoRodinò di Miglione. Certo, verrebbe da dire, se chiaveva condotto quel gran lavoroce l’avevamo così a portata dimano, mentre si pensava almodello della televisione digitaleitaliana non sarebbe stato il casodi chiedergli almeno unconsiglio? Si, ma a distanza diquarant’anni, come si fa?Lo abbiamo fatto noi. L’Ing.Marino Riccardi si è ritirato a vitaprivata da diverso tempo; coltivale sue vigne nell’Oltrepò Pavese eproduce in proprio ottimi viniDOC. Lo raggiungiamotelefonicamente. È una personacordiale e simpatica, e anche adistanza di anni emerge chiaratutta la passione che ha guidato ilsuo modo di operare. Accettavolentieri di rispondere allenostre domande.

L’intervista aMarino RiccardiQuali sono stati i motivi chehanno indotto RAI adintraprendere lasperimentazione sullapropagazione sulmediterraneo che lei hacondotto?La campagna di misure dipropagazione sporadica nellagamma UHF dellaRadiodiffusione Televisiva è stataprogettata nel 1968 su iniziativadella Direzione Tecnica della RAIe con l'incarico affidato al Centro

Controllo di Monza,in particolare allaSezione Misure diCampoElettromagnetico, dicui ero alloraresponsabile. Alcunianni prima la BBCaveva fatto misureanaloghe sul Maredel Nord ed avevaelaborato delle curvedi propagazione sumare pubblicatecome Report dellaCommissione V delCCIR (Propagazionein mezzi non

ionizzati). L'esperienza ed ilrilievo di alcune interferenze neimesi estivi, causate da alcuniimpianti stranieri posti sul MarMediterraneo, aveva mostratoche quelle curve sottostimavanoil livello delle interferenzesporadiche, perché erano ilrisultato di misure fatte su mare"freddo"; ecco allora la necessitàdi fare misure analoghe su unmare "caldo" come ilMediterraneo. È così che èpartita la campagna di misure.

Con quali criteri sono statiscelti gli impianti e lepostazioni di ricezioneutilizzati per condurre lasperimentazione?Gli impianti trasmittenti (due:uno sull'Adriatico e uno sulTirreno) sono stati scelti inposizione elevata, in vista delmare, di potenza notevole e sucanale quasi esclusivo (noninterferito) per poter fare misuresicure fino a livello di campomolto basso ed a grandedistanza. In quegli anni lasituazione interferenzialeconsentiva questo margine dimanovra, in seguito non sarebbestato più possibile. Gli impianti riceventi dotati diantenna direttiva, di bandastretta, ottima stabilità di sintoniaoltre che ottima stabilità dimisura nel tempo, erano statiscelti in numero adeguato per lacasistica dell'indagine, collocatisempre in vista del mare nelladirezione della stazione ricevuta,sulla spiaggia con antenna a 10 m

dal suolo o su alture subitoprospicienti il mare.

Alla luce dei risultati, qualisono stati gli accorgimentiadottati da RAI per trarre ilmassimo frutto dallasperimentazione da leicondotta?La sperimentazione è durata piùdi due anni, con una estensionecomplessiva della registrazionedei campi elettromagnetici diquasi duecentomila ore. I risultatidelle misure, elaborati con criterianaloghi a quelli che avevanoportato alle curve dipropagazione sui mari freddi,avevano consentito di fornire unpiù preciso strumento dipianificazione delle reti televisivesui mari caldi come ilMediterraneo, non solo permigliorare i criteri dipianificazione all'interno della reteitaliana (con offset di precisionenei casi più critici) ma soprattuttoper evitare le interferenzeprodotte dagli impianti delle retitelevisive straniere che in queglianni si stavano diffondendo sullecoste del Mediterraneo(Iugoslavia, Albania, Grecia,Tunisia, Algeria, …).

Si ricorda qualche aneddotoo episodio saliente di quellaesperienza che ritiene utileraccontarci?Ricordo quegli anni e quel lavorocon tanto piacere e tantanostalgia. Non solo perché erogiovane con tanto entusiasmo,ma soprattutto perché ho potutodedicarmi con buona autonomia,consentitami dall'Azienda RAI diquegli anni (alla quale sonograto) per costruire un modellomatematico di propagazione, cheera in grado di calcolare il campoelettromagnetico su percorsoqualsiasi, tenendo conto delprofilo del terreno, del percorsomisto terra e mare, della"superrifrazione" dei "dotti" edanche della propagazionesporadica ionosferica (strato E)nella gamma VHF. Quel lavoro misembra che abbia dato buonirisultati anche se doveva ancorasubire qualche affinamento equalche altro collaudo

informatico.

Cosa ha pensato quandol’abbiamo contattata perchiederle di parlarci della suaesperienza?Mi fa piacere che quel lavoro vipossa essere utile per mettere inevidenza problemi diinterferenza sporadica nel caso ditrasmettitori SFN lontani conaree di servizio sul mare, ma conritardo ben oltre l'intervallo diguardia. Tuttavia, mi corregga sesbaglio (semmai è lei a potercorreggere noi, Ingegnere!,NdR), il rapporto di protezionetra segnale utile e segnaledisturbante nel caso di TVdigitale terrestre è sempremigliore di 6/8 dB rispetto almiglior rapporto tra impiantianalogici in offset di precisione. Èbensì vero purtroppo che nelcaso del digitale perdiamo tuttoper la durata dell'interferente,mentre nel caso analogicovediamo l'immagine disturbatadallo scorrimento di righe, maancora comprensibile. Tant'è, iosono però sempre per il partitodel digitale.

Anche noi, Ingegnere. Per quello fatto bene, però.

* Attivo nell'ambito delle telecomunicazioni e della grandeimpiantistica, Davide Moro si occupatipicamente della gestione di grandiprogetti operativi o strategici (comu-nicazione, metodi e strumenti per lagestione e l'ottimizzazione di processiaziendali, e la gestione del cambia-mento). Ha lavorato per AGIP, FosterWheeler, TIM - Telecom ItaliaMobile, e Rai Way. Attualmenteesercita la libera professione comeconsulente nel mondo del Broadcast.Contatto: [email protected]

Ing. Marino Riccardi

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S U O N O & S T U D I O

Nell’articolo numero uno del2011, si è trattato dei requisitiacustici delle sale “vive”, ossiagrandi e riverberanti. L'enormecomplessità dei fenomeniacustici in gioco rendeimpossibile affrontareanaliticamente, per mezzo diequazioni, lo studio di un grandeambiente di geometriaelaborata. Si ricorre dunque ametodi approssimati, ottenutiper riduzione dell’algoritmo dicalcolo, ma capaci di essereimplementati in softwareprevisionali. Uno di questiapprocci, largamente applicato inacustica, è detto Ray Tracing, cheapprossima la fisica dellapropagazione delle onde,conservando esatta la geometria:esso è tanto più valido quantopiù la lunghezza d’onda delsuono ha dimensioni trascurabilirispetto agli elementi costituentil’ambiente circostante, comeavviene nel campo dellefrequenze elevate. Ad esempio,rispetto a un tono puro dellafrequenza di 1 kHz, con unalunghezza d’onda di circa 0,34 m,le dimensioni delle pareti di unteatro e le distanze percorsedalle onde sono estremamentegrandi, permettendo larappresentazione dellapropagazione sotto forma diraggi sonori che compionoriflessioni speculari. È necessariocomunque implementare ilcomportamento ondulatorio delfenomeno acustico (inparticolare fenomeni didiffrazione e diffusione)attraverso dedicate subroutine dicalcolo. L’utilizzo di questisoftware consta in generale deiseguenti passi: costruzioneprecisa del modello geometricodella sala (CAD);modellizzazione fisica dellapropagazione e dei materialidelle superfici; taratura su unambiente esistente per verificarei risultati attesi dal modellorispetto alle misure acusticheeffettuate in situ; progettazionedegli interventi di correzione.

Come esempio (fig. 1) sipresenta la progettazione dellasala A dello Studio “Sottoilmare”di Povegliano Veronese, di area67 m2, altezza 6 m, volume 402m3. Una volta terminati i lavori dicostruzione delle camere isolate,l’acustica degli interni è statastudiata attraverso un modellosoftware. È stato necessariotarare il modello sulla condizioneiniziale della sala totalmentevuota, mediante una sessione dimisure acustiche, effettuatetramite l’utilizzo di una sorgenteomnidirezionale costituita da un

dodecaedro(P1) e da unsubwoofer (P2),per otteneretempi diriverberazionee risposteall’impulso. Lafrequenza diSchroeder(articolo 1 anno2007) della salaè 162 Hz,dunque il campodi validità dellasimulazione è

ristretto alle bande al di sopra diquesta frequenza, alle qualil’ambiente in esame presentacaratteristiche statistiche.L’elevata riverberazione che lasala vuota presentava in bassafrequenza doveva essere curatacon l’inserimento (fig. 2)distrutture fonoassorbenti (basstraps) accordate alle frequenze dimaggiore risonanza. Per definirequeste strutture ci si è basati siasul modello, sia su calcoli analiticiimpostati sull'equazione diSabine, ritenuta sufficientementevalida in queste bande in cui il

campo è molto diffuso. Dopo laposa in opera delle bass traps,sono state studiate delle velediffondenti ad altezza variabile,che permettessero di evitare ilparallelismo del soffitto con ilpavimento, aumentassero ladiffusione del campo esoprattutto permettessero alfonico di modificare a piacere larisposta all’impulso locale intermini di timbrica e disensazione spaziale. Per crearediffusione laterale del campo,sono stati inseriti degli elementiorizzontali ad arco cilindrico, concaratteristiche diffondenti allemedie e alte frequenze, ai quali sirichiede inoltre un supplementodi assorbimento alle bassefrequenze, ottenendo altresì ilrisultato estetico di nasconderele sgradevoli condotte dell’aria .Per riportare il tempo diriverbero delle medie frequenzea valori ritenuti idonei, è stataprevista l’applicazione nella fasciaalta delle pareti laterali di moduliassorbenti di tipologia porosa.Per aumentare ulteriormente ladiffusione del campo el’efficienza laterale, oltre che per

a cura del Dr. Marco Fringuellino*

Progettazione software di grandi sale

Figura 1 – Modello della sala A dello studio“Sottoilmare” di Povegliano Veronese

Figura 2 – Elementi diffondenti cilindrici, vele e bass traps

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spezzare ilparallelismo delleporzioni di paretiancora rimasteparallele, sonostati progettati deidiffusori di tipocuspidale, asezionetriangolare, postiin verticale nellafascia bassa dellacamera, visibilievidenziati incolore nel modellodefinitivo dellafigura 3. A sala realizzata,sono stati ottenuti i seguentirisultati:

è stata dominata l’eccessivariverberazione della sala inbassa frequenza.Le vele diffondenti mobilihanno dato ottimi risultati intermini di psico-acustica, inquanto esse sono in grado dicambiare la risposta timbrica

degli strumenti musicali,effetto confermato sia dallasevera percezione “adorecchio” rilevata dal fonico,sia nella ben più sensibileregistrazione microfonica. I parametri presentati nellanorma ISO 3382-1 hannoottenuto i valori ottimaliindicati in letteratura: la

figura 3 riporta il confrontofra i valori di EDT misurati asala vuota e quelli calcolati amodello finito, su una grigliaposta ad altezza 1.5 m, da cuisi evince come gli eccessivivalori presenti allo statoiniziale, siano riportati dallaprogettazione dellecorrezioni acustiche della

sala a valori coerenti conquelli ottimali.

* Dott. Marco FringuellinoTecnico competente in AcusticaD.D. 639/DB1004 reg. Piemontedel 22/10/2010Consulente della S.M. di PinoStillitano www.S-M.it

Figura 3 – Mappa dei valori di EDT a sala vuota (sinistra) e modello finito (destra)

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R E P O R T F I E R E

REPORT IBC 2011

Amsterdam è anche questo, compresa la naturalezza con cui lepersone del luogo accettano l’umore ondivago dei numi pluvii, eci convivono come se niente fosse: non sono rassegnati, ma sere-ni, ed è tutta un’altra cosa. Dentro l’IBC il problema, semplice-mente, non si pone. Come tutte le grandi fiere, si svolge com-pletamente al chiuso ed al buio. D’accordo, ci sono le aree ester-ne, ma solo perché non è il caso di parcheggiare un pullmanregia all’interno di un capannone. Per il resto, si entra la matti-na e ci si dimentica del tempo atmosferico. E quest’anno, aentrare la mattina (le mattine), sono stati davvero in tanti.

Dati positiviI dati ufficiali riportano un’affluenza di visitatori che ha supera-to di slancio quota 50.000. Ancora più impressionante è l’incre-mento di visitatori rispetto allo scorso anno: +4%, che potrebbesembrare ordinaria amministrazione, ma alla luce del delicatissi-mo momento economico questo dato lancia un chiaro messag-gio. Il mondo del broadcasting c’è, le industrie ci sono, i prodottiarrivano, e la gente ha voglia di vedere, toccare, provare. Non èun entusiasmo da fiera campionaria, sono tutti professionistiche, forse reduci da anni di un understatement spesso impostodalle circostanze, hanno avuto la forza e le voglia di tirare su latesta e guardarsi intorno. E le loro aziende (a volte loro stessi) lihanno sostenuti, hanno deciso di pagare aereo e hotel, ed è que-sto il dato più positivo: perché purtroppo, di questi tempi, adogni minima difficoltà non si investe sul futuro (e sul prodotto)cercando di caricare la molla che, appena girerà il vento, ci daràlo slancio per uscire dal guado. Invece si taglia, un soldo rispar-miato oggi è risparmiato per sempre, il presente è salvo, il futu-ro chissà, con un’ottica di breve periodo che porta a consumareoggi l’ossigeno che invece servirebbe domani.

Tutto alla grande quindi? La risposta è: No. Giunti a questo punto, qualcuno che all’IBCc’è stato potrebbe pensare di avere visto un’altra fiera. Perché, secrediamo che i cinquantamila e passa visitatori ci siano realmen-te stati, dove sono andati? Nel senso: si sono distribuiti in modoomogeneo fra i vari padiglioni o qualche parte della fiera era piùaffollata di altre? Amsterdam fatta di pioggia e di sereno, il pas-saggio dalla pioggia al sole è così netto e veloce che, se si cam-mina, si ha l’impressione che le nuvole siano ferme, e che siamonoi a muoverci, ad entrare e uscire da casa loro. Così era l’IBC. L’affluenza non è stata omogenea. Gli espositori dei padiglionidella radiofrequenza (l’8, fra tutti, storico punto di aggregazionedi chi si occupa di trasmettitori) hanno sicuramente visto edi-zioni migliori. Per essere chiari: c’era poca gente. I visitatori erano sicuramente molto qualificati, e hanno per-messo agli espositori di ottenere contatti di pregio, ma pochi.Dopo che le attese del sabato e della domenica, tipicamente igiorni con la maggiore affluenza di pubblico (l’IBC si svolge davenerdì a martedì compresi), sono andate in parte deluse, lune-

dì e martedì fra i produttori diapparati per radiofrequenza erapredominante il muso lungo.Invece nel mondo dei segnali lenovità e la folla riempivanol’ambiente ben oltre quellacapienza ideale che ti permetteancora di camminare per i cor-ridoi guardandoti intorno allaricerca di qualcosa che valga lapena approfondire. E là, que-st’anno è stata davvero dura. Amemoria, dobbiamo tornareparecchio indietro negli anni,per trovare una edizione dellafiera così impegnativa, per chila deve visitare e per chi la deveraccontare. Il numero ufficialedei visitatori (come dicevamo,

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IBC, ancora e sempre IBC Lo zero-cento con cui i goccioloni trasformano in diluvio quella che era una piacevole serata èdegno di un’auto sportiva di primissimo livello, e tale da togliere ogni dubbio. Non bastassero icanali, non bastassero le biciclette, non bastasse la stazza delle persone, il colore della pelle e deicapelli che vediamo intorno a noi: ebbene si, siamo proprio ad Amsterdam.

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oltre 50.000) non rende giustizia alla sensazione che ci prendevanavigando a vista nel padiglione 7 o nel padiglione 1. Non eranosolo tante persone, erano anche ben concentrate in appena metàdella superficie complessiva, e potete immaginare il risultato.Venerdi si aprono le danze con buon ritmo, sabato e domenicagran ressa, e passi. Lunedì a livello di domenica, e ci può stare,ma quando anche martedì si fa fatica a camminare, a chiedereinformazioni, a toccare un prodotto, il messaggio è davveroforte.Come mai questa differenza? Vedremo in dettaglio in un artico-lo nel prossimo numero dedicato i diversi ambiti di prodotto, letendenze, e le linee che sono emerse da questa edizione 2011.Ma vediamo se è possibile ora trovare un motivo conduttore chepermetta di spiegare questa affluenza così asimmetrica.

Parallelismi convergentiLa nostra sensazione è che il mondo dei segnali e quello dellaradiofrequenza si stiano trovando nel mezzo di due congiuntureopposte. Da una parte, gli standard di trasmissione digitali sonomaturi e consolidati. Dall’altra, il mondo dei segnali video e letecnologie informatiche si sono avvicinati al punto tale da fare lascintilla, e la miscela si è di colpo accesa: nuove applicazioni,nuovi prodotti, nuovi modi di fare le cose, prezzi in caduta libe-ra soprattutto per il segmento “entry level”, che di fatto rende ilrarefatto mondo delle produzioni audio/video di qualità profes-sionale alla portata di un numero di persone e di aziende moltomaggiore che nel recente passato. E poi una tensione costante arendere il lavoro più facile, più semplice, ubiquo e in temporeale. Vedremo in dettaglio cosa significano queste parole.Dedicheremo ampio spazio al mondo ed alle aziende che opera-no nella radiofrequenza nel prossimo numero diBroadcast&Production, che ospiterà anche la esaustiva e molto

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ricca “Guida Trasmissione”. Perora è il caso di sottolineare cheil DVB (di fatto l’unico stan-dard televisivo che abbia unqualche rilievo nel mercatoeuropeo) nella versione terrestrevede un DVB-T ormai maturoe dal mercato quasi saturo, e unDVB-T2 (le cui potenzialitàtecniche sono peraltro eccellen-ti) ancora relegato al ruolo di(eterna?) promessa, con l’aggra-vante di avere in vista realizza-zioni quasi esclusivamente con-centrate in Paesi in via di svi-luppo, che passeranno diretta-mente dall’analogico al T2.

Esaurite da tempo le novità sostanziali (le cose che prima nonc’erano e da adesso ci sono), ci si è concentrati sul miglioramen-to dell’esistente. Riduzione degli ingombri, aumento dellapotenza, risparmio energetico, argomenti che, come si è visto,poco hanno potuto per richiamare l’interesse degli addetti ailavori. Per i ponti radio e nel satellite il discorso è analogo,anche se in ambito satellitare una certa vivacità s’è registrata.La radiofonia era sullo sfondo, da tempo priva di idee e conte-nuti capaci di dare uno slancio al settore o di diventare uno stan-dard di mercato. L’oblio in cui giace l’ottimo DRM (anche nellavariante DRM+ per le bande FM), che a nostro personalissimoparere rimane il miglior sistema per la radiofonia digitale sinoraapparso sul mercato, la dice lunga sulla tensione all’innovazioneche si registra nel comparto. Le versioni rivedute e corrette delDAB e del DMB erano presenti, ma se anche non lo fosserostate se ne sarebbero accorti in pochi. Alcuni stand ospitavanol’ennesima variante di ricevitore radio digitale, o l’ormai surrea-le radio ibrida: per quanto gli espositori si prodighino per illu-strarne le caratteristiche ed i pregi, la vera radio ibrida c’è già, si

chiama iPhone, oppure Android. Combinano radio FM e con-nessione dati. Se ne vendono circa 200.000 (duecentomila!) algiorno, in tutto il mondo. L’impressione è che il treno sia ormaipassato.

IT chiama, Video rispondeDicevamo invece che il mondo dei segnali video e le tecnologieinformatiche si sono avvicinati al punto tale da fare la scintilla.Un dettaglio in apparenza secondario, ma che a nostro avviso ladice lunga. Il padiglione del “connected world”, che ospita tipi-camente le tecnologie di più stretta derivazione informatica. Loscorso anno lo descrivevamo così: “L’ambiente è particolarmen-te buio, gli stand sono tutti molto piccoli e con luci molto forti.Girando per il padiglione sembra che tutti propongano le stessecose, si fa fatica a percepire le differenze“. Quest’anno gli standavevano conquistato la quarta dimensione: il colore. L’ambienteera più arioso, gli stand più vivaci e meglio caratterizzati. I pro-dotti avevano una identità meglio percepibile. In una parola: erapiù “broadcast”. Aveva qualcosa di quella variopinta concretezzacon cui, per anni, il mondo del broadcast è riuscito ad amman-tare anche i prodotti più tecnologici, più pregiati e più costosi.Si pensi al lilla di Tandberg, che ha poi aperto la strada ai coloriche diventano un marchio di fabbrica. Ecco, quest’anno anche iprodotti di più stretta derivazione informatica hanno abbando-nato il look e l’ambientazione da “nerd”, uniformemente grigioprevedibile e polveroso, e si concedono (alcuni) vezzi da ballodelle debuttanti. Come i loro fratelli “seri”, quelli che il compu-ter lo celano con molto più pudore all’interno dei telai.

Tutti alla sala giochiDi contro, al padiglione 7, succedeva una cosa strana.Tipicamente il 7 è la vera “sala giochi” dell’IBC. È il mondodella post-produzione, dove ogni metro è un colpo ad effetto,una sorpresa. Quest’anno l’aria al padiglione 7 era più concreta,meno voli pindarici e piedi bene a terra. Per un curioso contrap-passo, a parte gli stand dei grandi nomi (AVID, Blackmagic

Design, …) gli altri avevanoperso quella capacità di attrarree di incuriosire che, fino alloscorso anno, era stato uno deitratti distintivi più forti di que-sta zona dell’IBC. Per essere chiari: passeggiava-mo per i corridoi e, salvo igrandi nomi e alcune ottimeeccezioni, era difficile esserecolpiti da qualcosa che sem-brasse realmente nuovo e diver-so dagli altri prodotti esposti.Poche volte si sentiva l’impulsodi fermarsi e chiedere informa-zioni. Un curioso e progressivo avvi-cinamento fra due mondi che,se ancora l’anno scorso si guar-davano con un certo sospetto(soprattutto da parte delbroadcast), quest’anno sembra-vano aver abbattuto il muro, eapparivano molto più simili evicini.

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Quindi…È possibile, e anzi auspicabile, che le aziende tipicamenteattive nel mondo broadcast abbiano scelto la strada giusta. Data la potenza finanziaria delle realtà in gioco, non era pen-sabile di fare la guerra ai prodotti di derivazione informati-ca, contando unicamente su una presunta immaturità deglistessi. E allora diverse aziende “broadcast” hanno sapiente-mente utilizzato le proprie competenze, le proprie esperien-ze e la propria sensibilità per impiegare le tecnologie dell’in-formatica prendendo da esse il meglio che queste ultime pos-sono dare. È un deciso passo in avanti, anche dal punto divista dell’intera filiera produttiva e delle ripercussioni suiconsumi.Ovviamente anche le aziende tipicamente coinvolte

nell’informatica stanno affinando le proprie esperienze peravvicinare le proprie realizzazioni a prestazioni e caratteristi-che di classe broadcast. Cisco e Motorola sono due chiariesempi di questa tendenza. Non è quindi scontato che una delle due parti “assorba” o“integri” l’altra: per ora assistiamo ad una competizionesana, che sviluppa ed offre ad una velocità impressionanteprodotti dalle prestazioni sempre migliori, che consumanosempre meno, e dal costo sempre più contenuto. Finché ladialettica tra i due mondi rimane all’interno di questi binaril’incontro sarà sicuramente virtuoso, ed il mercato tutto nonpotrà che beneficiarne.

(Davide Moro)

Lo stand delle missStavolta non abbiamo elettouna Miss IBC, come da sim-patica “tradizione” intro-dotta su sollecitazione dialcuni amici broadcaster chealle fiere non si focalizzanoal 100% solo sulle nuovetecnologie...Ma non possiamo esimercidal segnalare uno stand cheavrebbe potuto fregiarsi deltitolo di “Miss IBC…Factory!”. Era lo stand Eutelsat elasciamo a voi giudicare seabbiamo esagerato.

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Per chi fa il nostro lavoro,l’IBC è anche andare in cercadi idee, di novità, di cose cheprima non c’erano e che, qual-cuno, magari un illustre scono-sciuto, ha trovato il modo direndere possibili. Poi ci trovia-mo tra di noi della redazione,ognuno porta gli spunti che haraccolto, ci confrontiamo, edecidiamo dove e come appro-fondire nei giorni successivi.Siamo a cena in una piacevolepiazzetta, dalle parti del centro.Improvvisiamo la nostrariunione di redazione davantiad un branzino non illumina-to, perché il locale è all’aperto ele candele servono solo a crearel’atmosfera.Sulla nostra newsletter onlineavevamo ipotizzato alcuni pos-sibili temi “caldi” di questa edi-zione dell’IBC. In ordine spar-so, Connected TV, 3D, produzioni sportive, i nuovi modellidi workflow e poi, enigmatica definizione, il “cloud”. Vediamocosa abbiamo davvero trovato all’IBC.

Connected TvLa “connected TV” (internet sul televisore o il televisore su inter-net?) era il tema dominante nei padiglioni dedicati ai set-top boxe alle apparecchiature di stampo più “consumer”. Apparati e dis-

positivi divisione pensatiper essereestremamenteorizzontali ecome minimobi-direzionali.Or i z zon t a l iperché il dis-p o s i t i v oaudio/video silimita ormai ariprodurre unc o n t e n u t o .Non importada dove arrivi,se sia lineare onon lineare,via web, radio-f r e q u e n z a ,

memorizzato su di un dispositivo locale o diffuso in streamingdal computer di casa collegato in Wi-Fi: il contenuto è tornatoad essere il protagonista principale, e lo schermo è ritornato adessere “solo” il mezzo per visualizzarlo. “Schermo” e non “tele-visore” perché ormai del “televisore” non è rimasto nulla. Via iltubo catodico, e passi, via le connessioni analogiche, largo adingressi digitali, prese LAN, porte USB, tastiere estese collegatevia bluetooth. Abbiamo davanti a noi un computer, nascostodietro al monitor e integrato con esso. “Schermo”, ma si dovreb-be dire “Schermi”, perché un tema molto sentito è stato il cosid-detto “second screen”: un ulteriore dispositivo, di dimensionipiù ridotte rispetto allo schermo principale (tipicamente untablet PC), da tenere in grembo o comunque a portata di mano.Propaggine interattiva di un mezzo (il “televisore”) che in comu-ne con gli omologhi dispositivi del passato conserva solo ilnome, e che si propone ormai di trascinare volente o nolente lospettatore al centro di un coinvolgimento omnidirezionale atutto campo. Il cruccio principale dell’interattività, fino ad ora,è stato il timore di “perdere” un telespettatore nel momento incui si invoglia lo stesso a visualizzare un contenuto personalizza-to, che si diparte dalla narrazione del contenuto principale. Nonsolo, ma di “perdere” l’intera famiglia che in quel momento sitrova davanti al televisore, se chi detiene la patria potestà sul tele-comando decide di approfondire le caratteristiche dell’autovet-tura guidata dal protagonista di una fiction facendo appariresullo schermo di casa tutte le prove su strada della vettura in que-stione. Ci si “sgancia” dal contenuto principale per intraprende-re un percorso tangenziale, che non si sa quanto durerà e, soprat-

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Le nostre previsioni sembrano confermateÈ la sera di sabato 10 settembre, l’IBC in pratica è appena entrata nel vivo, ma noi ce la siamo già girata in lungo ed in largo. È solo la prima passata, ma è quella piùimportante. E quindi si comincia a “focalizzare”…

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Via Cosimo Tornabuoni, 21 | 00166 | Roma T: +39 066129641 | F: +39 0661296499

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tutto, quale sarà l’approdo del telespettatore altermine della fruizione “collaterale”: tornerà aguardare il contenuto da cui si era separato perapprofondire i propri interessi interattivi?Oppure no? Il “second screen” è la risposta perfet-ta a queste incertezze. Il contenuto di base conti-nua a fluire sullo schermo principale, e chi non èinteressato alla verticalizzazione su un tema speci-fico può continuare a seguirlo come se nulla fosse.E anche chi ha temporaneamente abdicato, perseguire un contenuto complementare sul propriodispositivo portatile, vedrà comunque fluire indi-sturbato sullo schermo di sempre il contenuto dacui l’esplorazione collaterale ha preso origine, tro-vandoselo davanti al termine dell’esperienza inte-rattiva. Il re dell’IBC 2011 è stato, indiscutibil-mente, il “second screen”, e praticamente tutti gliattori di primissimo piano proponevano il propriomodo di vedere questa potenziale rivoluzione.

La terza dimensioneIl 3D era invece un po’ in disparte, certamentepresente, ma era come se nessuno ci tenesse davvero a farlo sape-re. Gli addetti ai lavori si dividono fra quelli che il 3D lo vedonopossibile solo al cinema, quelli che invece credono nelle poten-zialità della stereoscopia domestica, e quelli che proprio non nevogliono sentire parlare (ma sono una minoranza). Tutti concor-dano che alcune produzioni 3D uscite in questi anni nelle salecinematografiche hanno fatto male al 3D stesso, in quanto nonerano all’altezza delle aspettative, oppure erano semplicemente“fatte male”. La storia del 3D è fatta di corsi e ricorsi, da quasicento anni il tema della stereoscopia viene periodicamente ripro-posto al grande pubblico (si è cominciato negli anni ’30 del seco-lo scorso), e fino ad ora ogni volta è stato sistematicamente archi-viato principalmente per l’inadeguatezza della tecnologia a sup-portare l’esperienza tridimensionale. Questa volta sarà diverso?Certo è che dalle fanfare del NAB 2010, in appena un anno emezzo si è passati ad una grande sobrietà sull’argomento. Moltihanno dubbi sulla fattibilità (tecnica e pratica) della televisione3D stereoscopica. Va detto che al cinema si è praticamentecostretti a rimanere seduti su di una poltrona per tutta la durata

dello spettacolo. Questo rende molto più accettabile l’idea degliocchialini. A casa nostra è difficile pensare ad una fruizione inte-ramente 3D: passi per quando ci accomodiamo sul divano, manon si può certo passeggiare per casa con gli occhialini mentresiamo intenti in varie faccende e la televisione costituisce pocopiù di un sottofondo. Quindi anche l’idea di specializzare la frui-zione 3D all’interno dei cinema potrebbe trovare validi argomen-ti. Fatto sta che questo IBC non ha risolto i dubbi sulla diffusio-ne e sul possibile successo futuri del 3D. I produttori di cameresono generalmente soddisfatti dalle vendite di questi modelli, ediversi clienti sono i noleggiatori: i quali confermano che le came-re 3D “escono”, ma capita spesso che il materiale viene girato in3D e masterizzato in 2D. Di sicuro i costruttori di display stanno investendo grandi cifrenel 3D, anche per quanto riguarda gli schermi. La tecnologiaLCD e i relativi controlli consentono ormai di produrre disposi-tivi a 120 Hz senza costi particolari, e per un discorso di ottimiz-zazione questi display superveloci equipaggiano ormai anche itelevisori convenzionali, sui quali non viene però montato il siste-

ma ad infrarossi per il controllo atti-vo degli occhiali. Va detto che all’IBC erano presentischermi tridimensionali auto-stereo-scopici (che non richiedono l’uso diocchiali) con i conosciuti limiti sullarigidità della collocazione spazialedello spettatore, ma con un salto diqualità rispetto allo scorso anno dav-vero evidente. Nella definizione delle immagini, neicolori, nella resa dell’effetto tridi-mensionale, nel numero di punti dacui era possibile usufruire dellamagia dell’illusione stereoscopica.Che per capire il reale destino del 3Dsia necessario attendere la maturazio-ne dei display autostereoscopici? Nelfrattempo gli indecisi si astenganodall’acquisto di occhialini…

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www.evs.tv

Shaping the Future of Sports

Designed to Perform

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SportivamenteLo sport. Nel senso delle produzioni sporti-ve. Grande presenza, diffusa a vari livelli.Moltissimi espositori proponevano la pro-pria soluzione per produrre e vivacizzare glieventi sportivi. A parte gli indispensabili maormai consolidati link in fibra ottica, era lagrafica computerizzata a farla da padrona.Instant replay, super slow motion dal vivo,grafiche dalle potenzialità sorprendenti edalla facilità d’uso sempre più spiccata. Epoi le soluzioni per i mezzi mobili, gli OBVan, gli uplink satellitari. Lo sport è uno deipochi contenuti che “pagano”, anche dalpunto di vista del numero di abbonamentialle diverse pay-tv. E i broadcasters spingo-no sull’acceleratore, l’obiettivo è un coin-volgimento sempre maggiore del telespetta-tore. Anche qui, l’accento è sugli aspettiemozionali, che la tecnologia riesce a con-cretizzare, piuttosto che sugli aspetti mera-mente tecnici. I contenuti sportivi sono poiun ottimo ambiente per sperimentare le applicazioni “secondscreen”. Gli appassionati troveranno fragrante pane per i propridenti nella possibilità di scegliere l’angolo di visione, ottenereralenti personalizzati, rivedere specifiche azioni, eccetera.Praticamente in tutto il mondo gli investimenti sui sistemi diproduzione per eventi sportivi sono un motivo conduttore chenon conosce soste, e va segnalato che i giochi olimpici di Londra2012 saranno interamente prodotti anche in 3D. Con conse-guente necessità di allestire le necessarie infrastrutture a suppor-to. Una grafica 2D è molto diversa dalla sua omologa 3D, inquanto la terza dimensione comporta una tale serie di variabilida gestire (e anche qualche problema) da rendere tipicamentenecessario un sistema specificamente pensato per il 3D.Al di là delle attrezzature di produzione che verrebbe scontatoconsiderare, grande fermento all’IBC 2011 per tutto quantoconsente conversioni di formato, di risoluzione e di frame rate.Le produzioni di oggi devono fare i conti con budget spessoridotti all’osso, ed è frequente far convergere sullo stesso grandeevento diverse troupes variamente equipaggiate. Quella con lecamere 720p, quella con le 1080p, il pullman regia con contri-buti da studio SD, i contributi da archivio in 4:3, un video presodal web a 30 fps…. Fino a poco tempo fa un panorama così ete-rogeneo non sarebbe stato nemmeno pensabile, ma oggi è spes-so una realtà, e praticamente impossibile da gestire senza ricon-durre ogni possibile segnale ad uno standard comune. È il ruolodei convertitori, che da ingombranti (e costosissime) macchineda studio sono ormai diventati degli involucri di alluminio condimensioni tendenti al pacchetto di sigarette. Fanno tutto o,almeno, c’è un mattoncino per fare ogni cosa ci sia necessaria. Lemacchine che hanno conservato il fattore di forma a rack, inve-ce, sono tipicamente meno portatili, ma al proprio internohanno la possibilità di effettuare quasi ogni conversione possibi-le o immaginabile.

Flussi di lavoroLe continue ricerche di nuovi modelli di workflow: fino a quan-do a un contenuto in ingresso corrispondeva un solo contenutoin uscita, per quanto rielaborato ed evoluto rispetto all’originale,la strutturazione di modelli di workflow la cui gestione è affidata

ad un ausilio informatico era “solo” un modo per fare risparmia-re tempo e per avere la certezza che tutti i passaggi di un proces-so venissero eseguiti nell’ordine previsto. Dall’IBC 2011 emergecon chiarezza che attualmente il risparmio economico non è lasola esigenza: un contenuto in ingresso da luogo ad una pluralitàdi contenuti in uscita, ogni volta diversi. La fruizione on demandanche su dispositivi con risoluzione dello schermo e banda dis-ponibile ben diversi dal canonico televisore domestico ha com-portato da un lato la proliferazione di formati e profili in uscita,dall’altro l’esplosione dei cosiddetti “user generated content”, ini-ziata sotto le vesti di filmati poco più che amatoriali girati dapochi appassionati e approdata a fenomeni come youtube, checostituiscono ormai un pilastro imprescindibile della comunica-zione di svariate aziende, anche di primissimo piano. Un sistemache permetta di individuare svariate combinazioni di operazioni,ciascuna da applicare ad ogni contenuto in ingresso che soddisficerti requisiti, diventa allora imprescindibile se si vuole evitare dicollassare sotto il peso e la spinta di questi nuovi canali di frui-zione. In parallelo sta crescendo la necessità di un corretto impie-go dei metadati: gli archivi stanno raggiungendo proporzioniimpensabili fino a pochi anni fa, ma senza la possibilità di poterritrovare rapidamente il contenuto di interesse anche l’archiviopiù completo è di poca utilità. I sistemi di gestione del flusso dilavoro devono essere rapidamente riposizionati in funzione diqueste nuove esigenze: si passa dall’esecu-zione seriale (uningresso, una usci-ta) all’esecuzionemultipla di pro-cessi che origina-no dal medesimocentro stella,prendendopoi stradeanche moltodifferenti. Altra caratte-ristica pressoché generalizzata:l’integrazione di tablet PC e smart-phone all’interno del flusso di lavoro, tipi-

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camente nel flusso decisionale. Si impone questa figura delmanager o supervisore che non ha tempo di sedersi ad una scri-vania, ma rivede ed approva (o rimanda) i risultati mentre è sultreno, alla fermata dell’autobus, a casasua… Non è da escludere che questisistemi possano portare con se anche ilrisparmio dei costi operativi per l’occu-pazione degli spazi di lavoro: essere tutticontemporaneamente presenti su scriva-nie disposte fianco a fianco è sempremeno necessario. Questi sistemi stannointegrando una quota sempre maggioredella comunicazione funzionale fra colle-ghi, rendendo possibile, e a volte anchevantaggiosa, la delocalizzazione dellerisorse. Potrebbe essere questo il veroeffetto collaterale dei sistemi di workflow management.

Che belle nuvole!La quarta dimensione: il “cloud”. Cosa è il “cloud” o “nuvola”?Molto in generale, si parla di “cloud computing” quando la parte

di conservazione ed elaborazione dei dati non avviene presso lapostazione che riceve i comandi dell’operatore e visualizza sulloschermo i risultati delle operazioni effettuate. Il terminale uten-te funge da schermo e da tastiera di un computer virtuale collo-cato altrove, e a cui si accede attraverso la rete web. Il processo-re del terminale utente si limita a gestire la connessione e a svol-gere compiti di routine, ma non contribuisce (se non in modomolto limitato) al calcolo propriamente detto. Detto questo, l’IBC ha stracciato quel muro di carta velina cheancora celava le reali potenzialità degli strumenti apparentemen-te innocui con cui molti di noi si trastullano nel quotidiano.Consapevoli o meno. Diverse aziende mostravano con i fatti cosarealmente è possibile fare con uno smartphone o un tablet PC.L’integrazione di questi dispositivi con piattaforme informatichedistribuite (“cloud”) e con sistemi di calcolo centrali rende pos-sibile effettuare le correzione della colorimetria di uno shootingfull HD dalla stazione degli autobus. Lo schermo dello smart-phone è il monitor per il canale di ritorno da studio per il gior-nalista impegnato a catturare notizie dal campo. Allo stesso

tempo, la telecamerina di quellosmartphone va in onda, in diret-ta, con gli stessi effetti di graficadi una camera da studio checosterebbe come un monolocale.Il giornalista monta da solo i pro-pri servizi mentre siede su unapanchina del parco. La parola“cloud” è stata utilizzata varievolte nel recente passato, in alcu-ne anche a sproposito. L’IBC hadimostrato che il termine“cloud”, se riempito di significati,

può essere una risorsa dalle potenzialità fenomenali, dall’impat-to ancora superiore al cambiamento epocale che si verificò all’in-troduzione dei primi camcorder da spalla. Si tratta solo di farsi venire delle buone idee. E di trovare il mododi applicarle. Ma la sostanza c’è, eccome.

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D O S S I E R

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te interessante che unisce unadistanza di trasmissione eleva-ta, massima facilità d’uso e lepiù alte ed affidabili presta-zioni del segnale. FischerConnectors e DrakaCommunications, due deimaggiori attori del mondobroadcast hanno strettamentecollaborato per sviluppareuna soluzione integrata inno-vativa per le telecamere HDTriax. Il risultato di questacollaborazione è la nuovasoluzione TRIAX HD PRO+che garantisce più del 30% dimaggior distanza di trasmis-sione, spingendo più in là ilimiti di utilizzo delle teleca-mere HD. La soluzione cheintegra cavo e connettori èprogettata per applicazioniindoor e outdoor ed ha otte-nuto eccellenti risultati usan-do la telecamere LDK 8000,raggiungendo distanze di tra-smissione superiori a 1.500metri. Il nuovo cavo permettela trasmissione del segnale

come il cavoTriax da 14mm, ma con lafacilità d’usodel cavo Triaxda 11 mm. Èpiù leggero,altamente fles-sibile, facile daavvolgere e daimmagazzinare e permette dieliminare gli elevati investi-menti iniziali della fibra otti-ca ed i successivi costi opera-tivi. È facile da “pulire” e di sem-plice manutenzione, aspettimolto apprezzati per l’utilizzoin campo. Tutti i costruttorimondiali di telecamere sisono dimostrati estremamen-te interessati a questa nuovasoluzione. Sono disponibilimanicotti di protezione pla-stici che possono essere mon-tati o smontati anche acablaggio completato, nonchétappi di chiusura per proteg-gere il connettore quando

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La serie Triax 1051, apprezza-ta per la sua robustezza e affi-dabilità nel tempo, è adotta-ta dalla maggioranza deicostruttori mondiali di teleca-mere ed è da sempre lo stan-dard operativo per la trasmis-sione del segnale video tratelecamera e CCU. Lagamma comprende esecuzio-ni maschio e femmina siavolanti (per realizzare i cavi dicollegamento tra una appa-recchiatura e l’altra) che dapannello (per equipaggiareregie fisse e mobili, scatole diderivazione etc.), adatte per icavi standard normalmenteutilizzati in Italia, cioè quellidi diametro 8, 11 e 14 mm.

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non è connesso. Ovviamenteè stata mantenuta la perfettacompatibilità con tutti i con-nettori Fischer Connectorsfin qui utilizzati sul mercato.Cavo e connettori sono repe-ribili presso FischerConnectors e possono essereforniti anche già cablati.

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veloce e pratica epuò essere realiz-zata ovunque edin tutte le condi-zioni operative eclimatiche. Uncablaggio puòessere realizzato incirca 30 minuti,un tempo netta-mente inferiore aquello necessarioper connettorisimili già presentisul mercato. I connettoririspettano la normativaSMPTE corrispondente, sonoutilizzabili con i cavi attual-mente presenti sul mercatoed sono dotati di 2 fibre otti-che singlemode, di 2 contattielettrici per l’alimentazione edi 2 contatti elettrici persegnali. La gamma di prodot-ti comprende esecuzionimaschio e femmina sia volan-ti che da pannello. Tappi emanicotti plastici di protezio-ne sono disponibili, anzi,indispensabili per proteggereda qualsiasi agente esterno icontatti ottici. Anche questiconnettori possono essere for-niti già assemblati su cavo edeventualmente montati suapposite ruzzole avvolgicavo.Inoltre sono disponibili con-nettori coassiali e multipolari,normalmente usati sia inambiti audio che video, sutelecamere, radio-microfoni,patch-panel e su apparecchia-ture per le riprese cinemato-

grafiche. Tutti i connettoriFischer possono essere fornitisia in esecuzione standard chein esecuzione stagna IP68 esono dotati di una vastagamma di accessori.

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sia ridotto, esso è sufficienteper assolvere allo scopo. Dopol’etichettatura di tutto,abbiamo creato una “tabella-guida” che associa i circuiticablati con le corrispondentilocazioni all’interno del tea-tro. Sono orgoglioso di averscoperto questo prodotto dellaGepco e lo utilizzerò ancorain un progetto che diventeràoperativo alla fine di que-st’anno. Oltre a offrire un pro-dotto realmente utile, anche ilservizio clienti della Gepco ècertamente da segnalare.

L’autore è Brian Rose: pro-ject engineer alla TV MagicInc., e ha lavorato su un’ampia gamma di progetticomprendenti strutturegovernative, teatri e strutture religiose.

Per informazioni:www.gepco.com

Nessun tool particolareL’HDR1 ha dato prova diessere molto semplice dainstallare, richiedendo soloterminazioni standard su fibrae un saldatore per lavorare sullato rame. Il mio personaleche ha effettuato l’installa-zione e io siamo stati in gradodi terminare rapidamente leconnessioni utilizzando il dia-gramma di pin-out fornito.Un altro importante vantag-gio associato al sistema GepcoHDR1 è che lo stesso è isolatoelettricamente, assicurandoche l’alimentazione della tele-camera e le basse tensionisiano inviate dal CCU a cia-scuna telecamera in manieradiscreta.Le etichette fornite sul fron-tale dell’HDR1 ci hanno con-sentito di numerare ciascunaconnessione SMPTE. Seb-bene lo spazio per le etichette

backstage, sotto alle poltrone enella lobby. Ciò consente dicollegare e utilizzare le teleca-mere virtualmente in ogniposto all’interno del teatro.Come parte del nostro pro-getto, abbiamo indirizzatoqueste connessioni multiplesu fibra agli HDR1 Gepco.Con 66 connettori SMPTE inuna sola unità rack, abbiamorisparmiato un mucchio dispazio usando solo la metàdello spazio rack che ci era-vamo prefissi di utilizzare.Dato che necessitavamo disole 63 posizioni, ne abbiamolasciate tre di riserva. Mentre avremmo potuto ordi-nare un sistema dalla Gepcocon esattamente 63 posizioni,sono state prese in considera-zione altre due linee di fibra, ecosì abbiamo specificato chetutti gli 11 HDR1 sarebberostati forniti completamentepopolati.

Quale integratore di sistemibroadcast conosciuto a livellointernazionale, TV Magic èsempre alla ricerca deimigliori prodotti per soddi-sfare le articolate esigenze deipropri clienti. Quando ilDavid H. Koch Theater nelLincoln Center for the Perfor-ming Arts di New York hadeciso di rinnovare completa-mente e di aggiungere unastruttura per la ripresa internadi materiale video, la nostrapiù grande sfida è stata quelladi collocare tutto nel ristrettospazio disponibile. Uno deiprodotti che si è rivelato piùutile nell’implementazione diquesto progetto è stato il rackdi distribuzione ibrido fibraad elevata densità HDR1 dellaGepco.

Un apparato diridotte dimensioniAvevo usato il rack di distribu-zione per fibra HDRA 2RUdella Gepco in connessionecon un precedente progetto econoscevo il prodotto piutto-sto bene. Lo stesso dispone disei connettori ibridi per fibraSMPTE che interromponoper separare la fibra e i collega-menti elettrici sul pannelloposteriore dello chassis. L’H-DRA ha lavorato così bene inquella applicazione che sapevogià che sarebbe stato una per-fetta soluzione per il lavoro alLincoln Center. In seguito hosaputo del nuovo rack di dis-tribuzione della Gepco,l’HDR1. Mentre questa unitàha lo stesso numero di posi-zioni e gli stessi breakout sulpannello posteriore dell’H-DRA, il vantaggio è rappresen-tato dall’alloggiamento,grande una sola unità rack.Con uno spazio di lavoro cosìridotto, il compatto HDR1 hafatto una enorme differenzaper il nostro lavoro. Il KochTheater ha 63 linee SMPTEsu fibra posizionate in giro perla costruzione – compresi il

Cavi e ConnettoriD O S S I E R

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TV Magic si affida alla fibra ottica con Gepco HDR1

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di Greg ParePresidente e amministratoredelegato della Media SupportGroup

Come presidente e ammini-stratore delegato di un’aziendache si occupa a pieno di inte-grazione di sistemi audiovi-sivi, vengo spesso chiamatoper fornire sistemi di inter-connessione broadcast peralcuni tra i maggiori stadi earene universitari. Tra i diversisiti che abbiamo fornito visono quelli della HarvardUniversity, della Southern Illi-nois University e l’accademiamilitare statunitense di WestPoint. Da molto tempo, lanostra azienda fornisce infra-strutture cablate con tecnolo-gie di alta gamma perapplicazioni broadcast e diuplink. Da oltre 15 anni, miaffido alla Clark Wire &Cable per le mie necessità diconnessione. Una delleragioni è che la loro linea diprodotti si è costantementeevoluta per offrire soluzioniper gli standard broadcastattuali ed emergenti. Dall’ag-giornamento di strutture giàesistenti sino alla creazione dinuove strutture, ho fatto dellaClark la mia scelta principaleper tutti i nostri progetti.

Il coassiale è ancora il reIl cavo coassiale rappresentaancora il principale strumentoutilizzato dalla nostra aziendaper le installazioni. Per i feedHD-SDI specifico solita-mente il coassiale Clark adalta definizione RG6SD.Abbiamo trovato che questotipo di cavo offre prestazionielettriche conformi alla nor-mativa SMPTE ed è proget-tato per essere posato eterminato facilmente. Le sueprestazioni elettriche di preci-sione garantiscono le caratteri-

stiche della linea di trasmis-sione ideali per il trasporto disegnali digitali a 1,485 Gbps.Teniamo anche in considera-zione le sue caratteristichemeccaniche, dato che il cavo siposa facilmente anche instrutture di grandi dimen-sioni, dove sono necessariediverse mandate di cavo e unnumero considerevole di ter-minazioni. La differenza la il prodottoClark e gli altri può essereabbastanza apparente in ter-mini di tempo di installazionerichiesto per un grande lavoro.Oltre a creare grandi infra-strutture con cavo coassiale, lanostra azienda è stata chia-mata sempre più spesso perinstallazioni e upgrade confibra ottica e fibra ibrida SMPTE. Per tali sistemiottici, scelgo di solito la fibraibrida Clark HF-CTPSMPTE 311M, una fibra didistribuzione monomodale, ola serie FCC di cavi ibridi. Icavi ibridi in fibra della Clarksono eccezionalmente resi-stenti, flessibili e facili da ter-minare. Come già con i caviin rame della Clark, i cavi infibra ottica di questa aziendahanno provato le ottime pre-stazioni e il loro design sem-plifica una efficienteinstallazione e terminazionedegli stessi.In particolare, il cavo esistema di distribuzioneHFCTP SMPTE 311M offreuna completa e convenientelinea di prodotto per l’installazione su campo disistemi di interconnessionepunto-punto. Considerando che i cavi ditipo SMPTE richiedono tempistiche di installazionepiuttosto lunghe, ogni singolo istante risparmiato inquesta operazione si traducein un grande beneficio globale.

Media Support Group si avvale di Clark

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D O S S I E R

Cavi e Connettori

C’è anche dell’altroPer i nostri pannelli e rack diinterfacciamento, ci siamoaffidati ancora una volta allaClark, per il lavoro di custo-mizzazione dei pannelli. Ladivisione di produzionemetallica customizzata del-l’azienda è in grado di spe-dire pannelli in formati unicie tutti completi, etichettati erifiniti su specifiche delcliente. Di eguale impor-tanza rispetto alla produ-zione fisica della Clark vi èl’eccezionale supporto tec-nico e post vendita. Il com-petente team di supportodell’azienda ci ha sempreaiutato nell’assicurare che

tutto fosse corretta-mente specificato eche la consegna deiprodotti avvenissecorrettamente intutti i nostri com-plessi progetti.Alcune delle instal-lazioni e dei lavoridi aggiornamentospesso hanno dead-line irrealistica-mente brevi; Clarkha rappresentatoper noi un “salvavita” inquanto l’averci spedito pertempo i cavi ci ha consentitodi rispettare le scadenze.Anche su progetti multipli,Clark è sempre stata in grado

di fornirci i prodotti intempi estremamente brevi.

L’autore è Greg Pare, presi-dente della Media SupportGroup, fondata nel 1992.

Ha anche lavorato comeproducer, direttore di pro-duzione e free lance.

Per informazioni: www.clarkwire.com

Abbiamo iniziato in Californialo sviluppo della nostra lineaTechnica 3d di sistemi stereo-grafici a gennaio del 2009. Adaprile avevamo creato il primoprototipo per le verifiche sulcampo atte a testare i rigori del-l’uso (e dell’abuso) quotidiano.La squadra che ha effettuato itest ha scoperto qualunquesistema immaginabile per mal-trattare e distruggere l’attrezza-tura. Il tallone d’Achille di unsistema 3D – o di qualunquesistema di telecamere per talescopo – è rappresentato dai cavie connettori. Con costanti“stacca e attacca” i connettorisono realmente sottoposti astress. Trattare un connettorenei nostri sistemi come un sem-plice “collegamento di un fusi-bile” non rappresentaun’opzione; le nostre attrezza-ture sono conosciute per la lorocostruzione robusta, la facilitàdi impiego e la compatibilitàcon gli standard industriali, enon possiamo rischiare di uti-lizzare un connettore chepotrebbe potenzialmentediventare un elemento di gua-

sto.Dopo aver effettuato le miericerche, è stato semplice arri-vare alla conclusione che laLEMO è leader nella tecnolo-gia dei connettori e nella stan-dardizzazione. Era ovviodall’inizio che avevamo biso-gno dei connettori dellamigliore qualità per distanziarcidalla concorrenza. Avevamoinoltre bisogno di essere certiche avremmo avuto connettorisempre funzionanti ogni voltache si doveva effettuare un col-legamento e che i nostri con-nettori fossero realizzati pereliminare il problema dei pininvertiti.

Nessun problemadi collegamentoLe nostre attrezzatureTechnica 3D hannooltre una dozzina diconnettori, ciascuno deiquali è necessario percollegare vari modulidell’intero sistema, siainterni che esterni. Ilpositivo accoppiamentodelle connessioni e la

robustezza dei connettori sceltigarantisce un sistema a prova dibomba. Ci affidiamo ai connet-tori LEMO per fornire l’ali-mentazione al control box e almodulo di movimento, nonchéper la connettività con le perife-riche esterne. Le relativamentepiccole dimensioni dei connet-tori LEMO rappresentano pernoi un elemento importante,ora che abbiamo scelto diimpiegarli anche nel nostro piùrecente membro della lineaTechnica 3d, il Neutron. Il pro-dotto è estremamente com-patto ed è stato progettato perl’impiego nelle riprese a mano

o con Steadicam 3D.Le dimensioni miniaturizzatedei connettori LEMO rappre-sentano un elemento positivo,in quanto consentono unariduzione globale delle dimen-sioni dell’attrezzatura, contri-buendo anche a ridurne il peso.Dopo il successo che abbiamoconseguito – il nostro sistemaQuasar è stato utilizzato inoltre 100 progetti, compresi imondiali in Sudafrica e iFrench Open, la Element Tech-nica ha continuato a far uso diconnettori LEMO, utilizzan-doli in tutti e tre i sistemi 3D,compreso il nuovo Pulsar.

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I connettori LEMO garantiscono il successo anche a tre dimensioni

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Cavi e Connettori

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Quali produttori di attrezza-ture, apprezziamo anche nume-rosi altri vantaggi che LEMOgarantisce. Parlando in lineagenerale, il mercato della forni-tura di connettori è limitato equest’anno ci siamo dovutimuovere rapidamente per pro-durre circa un centinaio di

sistemi Technica 3D che sonopartiti dalla nostra sede perproduzioni di intrattenimentoe sportive in tutto il mondo.Ogni volta che abbiamo neces-sità di accelerare la produzione,la LEMO ci è sempre venutaincontro, fornendoci i compo-nenti richiesti nei tempi con-

cordati. Come costruttori,comprendiamo la pressione chespesso si accompagna ai picchidi produzione. Malgrado ciò, laLEMO è sempre stata disponi-bile ad assisterci in ogni modopossibile.

L’autore è Sammy Pizzo, il

quale ha un’esperienza di unadozzina d’anni nel design disistemi come esperto di soft-ware. Lavora nella sede diCulver City della ElementTechnica.

Per informazioni:www.lemo.com

Quando viene l’ora di realiz-zare delle riprese televisive,non vi è niente di più fru-strante che un cavo di tra-sporto del segnale difettoso.Per esempio, il cameraman haappena finito una ripresa che èpiaciuta al regista ed egli o ellatirano un sospiro di sollievoche la scena può finalmenteessere finalizzata,. Quindiqualcuno scopre che il regi-stratore collegato alla teleca-mera non ha registrato nulla, ecosì si deve rifare tutto…All’ufficio di Manhattan dellaPanavision New York che que-sto tipo di scenario può conso-lidare o interrompere lerelazioni con un cliente,motivo per cui ci siamo orien-tati verso i sistemi MultiDyneVideo & Fiber Optic eabbiamo fatto configurare unlink bicanale custom ad altadefinizione SDI a doppia fibraottica destinato alle nostre spe-cifiche applicazioni. Il nostro

ufficio gestisce il noleggio ditelecamere, illuminazione,mezzi mobili, generatori,crane e teste remotate, oltre alservice e alle riparazioni perdiverse televisioni, produzionicinematografiche e clientipubblicitari. Avevamo bisognodi un meccanismo di trasportodei segnali per i nostri rack dicinematografia digitale ed elet-tronica dove numerosi regi-stratori e altre apparecchiaturedi supporto vengono utilizzatidurante le riprese di spettacolitelevisivi e film.

Nessun margine pererrori o segnali incertiVolevamo qualcosa chepotesse gestire il routing deisegnali video al registratore sulset per tutte le telecamere inuso. Dato che gestiamo unaserie di progetti piuttostoimpegnativi, era anche impor-tante che la qualità del segnalefosse eccellente. Troppo jitter

può creare pro-blemi e portarea potenzial-mente catastro-fici ritardi nelleriprese, Ora chestiamo utiliz-zando il pro-dottocustomizzatoche abbiamoprogettatoassieme allaMultiDyne,tutto ciò rappre-senta raramenteun problema.Ciò che inizial-mente ha atti-

rato la nostra attenzione suisistemi MultiDyne è stato illoro rapporto qualità/prezzo; ilnostro sistema di deliverycustomizzato è costituito dadue link da 3 Gbps HD/SDISMPTE fibra ottica cheabbiamo potuto acquistare peril prezzo che avremmo pagatoper un singolo link da 1,5Gbps di un altro costruttore, eanche i nostri clienti sono ingrado di ottenere fortirisparmi quando queste appa-recchiature vengono impiegatesul campo.

Il trasporto video sullelunghe distanze non è un problemaGrazie alla sua elevata qualità,possiamo coprire lunghedistanze con meno interru-zioni, e non dobbiamo nep-pure preoccuparci del degradodei segnali. Inoltre, i nostriclienti possono utilizzare que-sto sistema per trasportare

segnali video digitali tramiteuna fibra singola invece didover utilizzare la convenzio-nale coppia di cavi coassiali.Lavorare a stretto contatto conla MultiDyne ha consentitoalla nostra azienda di svilup-pare un prodotto che soddisfaperfettamente le nostre esi-genze e si adatta in manieralineare alle nostre configura-zioni esistenti. Spesso abbiamoun considerevole numero diaccessori esterni collegati a unatelecamera, il che rende ledimensioni compatte del Mul-tiDyne molto più di unanecessità. L’espandibilità delsistema di collegamento sufibra MultiDyne rappresentaun’altra caratteristica chiave,dato che aiuta a semplificare lamaggior parte delle configura-zioni richieste dai clienti.Apprezziamo inoltre il fattoche la catena è semplice dausare e da mantenere effi-ciente.La richiesta di produzioni tele-visive è molto elevata e qua-lunque problema legato agliequipaggiamenti può causarecostosi ritardi. E’ bello sapereche con MultiDyne, uno deglielementi della produzione –inserito tra le telecamere e glialtri apparecchi – è raramenteun problema.

L’autore è ChristipherKonash, che lavora allaPanavision New York dal2006. È manager del marke-ting tecnico HD e del servi-zio post vendita HD.Per informazioni: www.multidyne.com

Il sistema MultiDyne apporta grandi benefici

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La All Mobile Video (AMV)ha iniziato la propria attivitànel 1976 noleggiando appa-recchiature video di alta qua-lità. Da allora sono cambiateun po’ di cose nel settorevideo, ma la nostra filosofianel fornire prodotti di altaqualità e apparecchiature affi-dabili è rimasta la stessa. Unodegli elementi venuti allaribalta negli ultimi anni è il“flypack”. Attualmente fac-ciamo parecchio in questocampo. Quando si utilizzano iflypack negli eventi con regi-strazioni dal vivo, due deimaggiori elementi di valuta-zione sul campo sono il tempodi setup e i potenziali cablaggierrati. un flypack può richie-dere molte ore per essereapprontato, a volte necessi-

tando di molto personale persistemare i cavi e collegare irack. Maggiore è il tempo e ilpersonale richiesto nel setup,più elevati saranno i costi digestione. COsì, con il nostroultimo sistema,denominato “HDTapaless Carrypack”,uno dei nostri obiet-tivi è stato quello diridurre enormementeil tempo di installa-zione e il lavororichiesto, abbassandocosì i costi e miglio-rando l’affidabilitàper i nostri clienti.Siamo stati in gradodi fare tutto ciò conl’economico sistemamulticonnettore Pro-Blox della BTX.

Le connessioni velocirappresentano un gran vantaggioCiò che il ProBlox ha rappre-sentato per noi è che possiamopreparare tutto per una ripresa

nella metà del tempo che ciavremmo normalmente dedi-cato. Il risparmio nel setup ela riduzione delle tempisticheriduce significativamente icosti finali. Il sistema riduce

Il sistema di connessione ProBlox di BTX fa risparmiare tempo

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D O S S I E R

Cavi e Connettori

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MTV e PBS. Il CarrypackHD Tapeless è stato anche uti-lizzato per catturare il ritornoin scena di Barbra Streisanddurante il monumentale con-certo Village Vanguard.Il nostro nuovo flypack hadato prova della sua affidabi-lità e molto del credito che haottenuto è merito di ProBlox.

Gli autori sono Kewn-WanPark e Pedro Luna, cheassommano oltre 40 anni diesperienza nella produzionetelevisiva e nel broadcast elavorano come tecnici alladivisione noleggio della AllMobile Video.

Per informazioni:www.btx.com

rapidi e sicuri e minimizza ilrischio di errori La nostra con-figurazione ProBlox unisce 16cavi coassiali e 26 circuitiaudio/dati/controllo in ununico connettore. In aggiunta,il sistema offre contatti video a75 ohm veri per i segnali HD.

Alta affidabilitàIl sistema ProBlox ha lavoratoeccezionalmente bene, spe-cialmente considerando l’im-piego intensivo a cui è statosottoposto. Abbiamo messo ilnostro flypack realmente sottostress; è stato utilizzato su unanave da crociera e durante leriprese di concerti musicali.Inoltre, è stato utilizzato indiversi spettacoli in studio e inesterna messi in onda da CBS,

mere non abitualmente asso-ciate ad applicazioni di produ-zione multicamera. Al fine diuykizzare questi particolarimodelli in un sistema di pro-duzione multicamera, eranorichieste più connessioni ecablaggi, anche di più di quelliche sarebbero stati necessaricon l’impiego di telecamerepiù costose. Tutto questo lavoro ha pro-dotto il “Carrypack” HDtapeless della AMV, che puòessere utilizzato con un mas-simo di otto telecamere SonyPMW-EX3/350 con controlloCCU pieno su fibra ottica. Ilsistema è progettato con le sueconnessioni rack-to-rack fatteattraverso il BTX ProBlox.Ciò garantisce collegamenti

inoltre il numero di punti dicollegamento separato per levarie mandate di cav, decre-mentando così il numero dising9oli connettori utilizzati emigliorando di conseguenzal’affidabilità, riducendo glispazi e eliminando la confu-sione. Il nostro obiettivo nelrealizzare questo particolareflypack è stato quello di offrireun sistema di produzione adalta definizione di elevata qua-lità, che tuttavia fosse “vendi-bile” a un prezzo moltocompetitivo. In aggiunta,volevamo un sistema d’avan-guardia, con registrazione allostato solido. La metodologiache abbiamo utilizzato perraggiungere tale obiettivo èstata quella di utilizzare teleca-

alla pizzicatura 10 volte mag-giore rispetto ai modelli rive-stiti in PVC. L’impiego di taleprodotto riduce inoltre il pesodel cavo sino al 40%. Eco-Wire è disponibile in dimen-sioni di conduttore dall’AWG10 all’AWG 28 e in unavarietà di colori.

Per informazioni: www.alphawire.com

modificato molto leggera epiù resistente rispetto agli iso-lanti in PVC. Il risultato è uncavo fisicamente più piccoloche non contiene pigmenti inmetallo pesante. Il prodottoEcoWire è conforme sia allespecifiche RoHS e WEEEsulla riciclabilità e sull’elimi-nazione delle sostanze perico-lose. Il nuovo cavo garantisceuna resistenza all’abrasione e

un nuovo pro-dotto ricicla-bile progettatoper minimiz-zare l’impattoambientalelegato al riciclodi cablaggi ecavi. EcoWireoffre unaguaina esterna

isolante in polipropileneEcoWire della Alpha Wire è

I connettori sono caratteriz-zati da un basso VSWR e sonoin grado di reggere frequenzesino a 4 GHz.

Per informazioni: www.tycoelectronics.com

sono disponibili sia in ver-sione hex, sia in versione perpinza crimpatrice. Connettoritwist on BNC sono anche dis-ponibili per la terminazione dicavi coassiali senza la necessitàdi impiego di attrezzature spe-ciali.

per la costruzione in ottone epossono essere forniti conplaccatura antiossidazione alnickel. Sono disponibili nelledue impedenze standard di 50e di 75 Ohm. I connettorivengono forniti in una serie didiversi materiali dielettrici e

La AMP, una divisione dellaTyco Electronics, fornisce unafamiglia di connettori BNCper l’impiego in un’ampiagamma di tipologie di cavo,comprendenti sia le applica-zioni video, sia quelle RF. Iconnettori si caratterizzano

Alpha Wire

Per concludere, alcune utili “schede prodotto”

AMP by Tyco Electronics

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I cavi della Belden BananaPeel Precision Video Snakepossono da oggi essere for-niti in numerosi formati trai più popolari, compreso il1694A. Questi cavi di tipo“anaconda” sono disponibiliin configurazioni da tre, cin-que e sei cavi coassiali indi-viduali. Il packaging deiBanana Peel garantisce unaserie di vantaggi per gliinstallatori, tra cui la ridu-zione della quantità dilavoro necessaria a installare

e terminare numerose man-date di cavi, in quanto nonvi è la necessità di effettuarespellature multiple come inaltre soluzioni fornite sulmercato. Inoltre, le problematiche ditiming tra diversi cavi inuna mandata comune sonostate completamente elimi-nate, in quanto le lunghezzedei cavi sono identiche etutti i cavi seguono un unicopercorso. Le differenze diritardo in uno stesso bundle

sono ridotte a 5,0 ns per 30metri di cavo.Tutti i cavi Banana Peel

sono testati sino a 4,5 GHz.Per informazioni: www.belden.com

Belden

con un pannello di controlloe può anche comunicare contastiere remote o altri pan-nelli di controllo remoti.

Per informazioniwww.extron.com

screen 16:9 da 360 Mbps.L’unità è alloggiata in unrack da 1 unità e può tipica-ment6e equalizzare cavi dilunghezza superiore a 300 ma 270 Mbps.Il DXP 44 SDI viene fornito

dotato di buffer e ciascunauscita è parimenti provvistadi buffer e di reclock. Loswitcher gestisce segnalicompositi 143 e 177 Mbps,segnali a componenti 4:2:2da 270 Mbps e video wide-

Il modello DXP 44 SDI dellaExtron è una matrice videoprogettata per la gestione disegnali video compatibiliSMPTE 259M. Ciascuno dei suoi ingressiloop-through è equalizzato e

Extron

Il nuovo cavo Ethernet#3306 presentato dallaMogami è abbastanza flessi-bile da poter essere appiat-tito su un pavimento eabbastanza forte da stare inpiedi sul campo. Il prodotto rispetta piena-mente le specifiche TIA/EIA568B per i cavi di categoria5e e può essere ordinatocompletamente assemblato,sia in configurazione

“straight” sia “cross connec-tion”. I cavi preassemblatisono garantiti un anno dallafabbricazione. Il cavo non preassemblato èdisponibile in lunghezzesino a 300 m. Pesa 8,3 kgper 100 me ha una impe-denza caratteristica di 100ohm.

Per informazioni:www.mogamicable.com

Mogami:nuovo cavo Ethernet

porta RS-232 per il controlloesterno. La funzionalità di audio-fol-low-video è disponibile inopzione.

Per informazioni: www.hotronic.com

sce informazioni su tutti gliotto canali relativamente alleregolazioni degli amplificatoridi processo.L’AX-81 occupa una solaunità rack e consuma solo 30watt di potenza; lo switcher ègenlockabile e dispone di

81 è in grado di effettuaretagli e dissolvenze e garantisceil mantenimento del rapportodi fase costante SC/H. L’appa-recchio non necessita di sin-cronizzazione di frameaggiuntiva; è equipaggiato conun display di uscita che forni-

L’AX-81 della Hotronic è unrouting switcher video sincro-nizzato da 8x2; l’unità garan-tisce una commutazione senzaproblemi di video asincroni,con ciascun canale in ingressoequipaggiato dei propri con-trolli di amplificazione. L’AX-

Hotronic

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D O S S I E R

Cavi e Connettori

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supporto di audio digitaleAES/EBU e dati ASI.Per informazioni: www.grassvalley.com

ranti ridondanti e supportanosegnali video a larga banda inalta definizione sino a 1,5Gbps. E’ garantito anche il

Gli switcher Acappella sicaratterizzano per unaoperatività plug and playe vengono facilmenteadattati alle specificheapplicazioni degli utentisemplicemente con unweb browser o con ilsoftware NetConfig. Gli switcher possonoanche interfacciarsi facil-mente con i router Jupi-ter, Prelude, Encore e serie7000.Gli switcher sono equipaggiaticon alimentatori autoconfigu-

Il sistema di routing multifor-mato Acappella della GrassValley occupa una sola unitàrack ed è disponibile in confi-gurazioni di ingresso/uscitache vanno da 8x4 sino a16x16. Le ridotte dimensioni fisicheunite alle grandi capacità diswitching rendono questi pro-dotti la scelta naturale perambienti dove lo spazio rap-presenta un fattore critico(quali le suite di editing, i pic-coli studi e i veicoliENG/EFP).

Grass Valley Acappella

CopperHead 3000: si trattadei suoi ultimi transceiver perfibra ottica che sono monta-bili su telecamera. La serie CopperHead 3000permette di poter realizzareun unico link in fibra otticatra qualunque telecamera

zione di Input/Output flessi-bile per la distribuzione disegnali in definizione stan-dard e in alta definizione tra-mite fibra ottica, oltre chetramite cavo in rame. Il catalogo delle soluzioniTelecast offre inoltre la Serie

Presentata la nuova famigliadi trasmettitori e ricevitori3G TeleCube Modular MediaInterface che è stata sviluppa-ta specificamente per applica-zioni OEM. Il sistema TeleCube MMIoffre ai broadcaster una solu-

Telecast 3G TeleCube Modular Media

in ingresso. Per informazioni: www.ensembledesigns.com

trollo, tra cui quellatramite il pannellotattile Avenue, unweb browser, oppure,ancora, tramite unpannello di controlloesterno Avenue X-Y.Lo switcher è in grado inoltredi effettuare il reclock e l’e-qualizzazione dei segnali video

necessarie limitate capacità,quali le edit bay e i locali diediting grafico. Il 5430 con-sente la commutazione suintervallo verticale e gestisceanche l’audio incorporato neisegnali. Fornisce l’identifica-zione sia delle sorgenti chedelle destinazioni e offrediverse possibilità di con-

Il 5430 della EnsembleDesigns è un piccolo routingswitcher che lavora con laserie Avenue (sempre dellaEnsemble Designs) di framesu scheda. Lo switcher può gestire lacommutazione video sia 8x1,sia 8x8 ed è adatto soprattuttoin quegli ambiti laddove sono

Ensemble Designs

Canare, CommScope,Gepco e altri. La Neutrikfornisce inoltre una comple-ta linea di boccole, spellaca-vi, attrezzi per la crimpaturae altro per l’impiego con iconnettori rearTWISTBNC.

Per informazioni: www.neutrik.com

applicazioni ditelevisione inalta definizionee sono disponi-bili in differen-ti misure per ipiù popolaricavi coassiali,compresi quelliprodotti daBelden,

sente inoltre agliutilizzatori dievidenziare leterminazioni deicavi con appositicodici-colore perspecifiche appli-cazioni. I con-nettorirearTWISTsono adatti ad

La Neutrik fornisce un’am-pia gamma di terminazioniper cavi broadcast e per altrisettori, tra cui spicca la linearearTWIST di connettoriBNC da 75 ohm reali. Laserie rearTWIST si caratte-rizza per un corpo progetta-to per facilitare l’accessoanche in ambienti ad elevatadensità di cavi. Il corpo con-

Neutrik

professionale o camcorder e ilmezzo di regia mobile, lacontrol room o la posizione“video village” del broadca-ster.

Per informazioni: www.telecast-fiber.com

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GU IDA TV

Test & Misure

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Una ventina di soluzioni per gestire test e misure nel mondo della televisione.

Una guida che si apre con interessanti e qualificati giudizi sugli apparati che sono stati provati da esperti tecnici statunitensi

Audio Precision .........................................pag. 65DK-Technologies .......................................pag. 60DNF Controls .............................................pag. 66 Ensamble Designs ....................................pag. 58 Evertz .............................................................pag. 65 JDSU...............................................................pag. 64Kramer Electronics...................................pag. 64

Leader ............................................................pag. 66Marshall Electronics ................................pag. xxModulation Sciences ..............................pag. 64Multidyne.....................................................pag. 65 Pixelmetrix ...................................................pag. 66Rohde & Schwarz....................................pag. 54Sencore .........................................................pag. 66

Snell ................................................................pag. 56 Tektronix.......................................................pag. 64Triveni Digital .............................................pag. 67Ward-Beck Systems.................................pag. 67Wohler...........................................................pag. 62 Z Technology..............................................pag. 67

In questa guida parliamo di:

L’ETL di Rohde & Schwarz rende il lavoro più leggero anche a Chuck

mente ci sono richieste pres-so i siti trasmittenti era vera-mente il massimo a cuipotessimo aspirare. Alla fineci siamo riusciti: abbiamoincontrato l’ETL di Rohde& Schwarz. È poco piùgrande di una ventiquattro-

Tutto in un solo strumentoUno dei nostri compiti è for-nire certificazioni di provadei sistemi trasmissivi; unapparato che, da solo, ci per-mettesse di portare a terminetutte le attività che normal-

Chuck Britt and Associates èun’azienda fondata nel 2004con lo scopo di offrire aibroadcaster un servizio dielevatissimo livello per l’in-stallazione e la manutenzio-ne di apparati e sistemiappartenenti ad un settoremolto delicato: gli apparatidi trasmissione per il broad-casting televisivo di elevatapotenza. Per assicurare la necessariamanutenzione ai trasmetti-tori, il nostro lavoro di tuttii giorni ci porta a raggiunge-re anche località sperdute intutta la nazione, comprese lecime dei monti e vari altriposti che possono esseremolto difficili da raggiunge-re. Sono nel modo delbroadcasting fin dalla metàdegli anni sessanta e per meè sempre stato della massima

importanzapoter contaresu strumentidi lavoro dalpeso, perquanto possi-bile, contenu-to. In sintesi,questo signifi-ca che menocose devoportare conme, meglio è,e negli ultimitempi, questaconsiderazio-ne in appa-renza banale ha assunto unrilievo ancora maggiore, dalmomento che le compagnieaeree stanno ponendo limitisempre più stringenti (etariffe sempre più costose),per la spedizione di bagaglidi peso elevato.

Segnali televisivisotto controllo

Queste pagine sono

realizzate

in collaborazione

con la redazione di

TV Technology

www.tvtechnology.com

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re, non ha bisogno di acces-sori esterni, e, alloggiatonella sua comoda borsa mor-bida, è il perfetto bagaglio amano per ogni compagniaaerea. Il Rohde & SchwarzETL è basato su una piatta-forma multistandard per l’a-nalisi dei segnali televisivi, eintegra in un solo strumentole funzionalità di un test-receiver TV, un analizzatoredi spettro, e un analizzatoredi transport stream, in uninsieme facilmente trasporta-bile che conserva però inalte-rata l’elevatissima precisionedi misura che caratterizza iprodotti Rohde & Schwarz.L’ETL può misurare e moni-torare nel tempo (con log-ging integrato) fino a setteparametri dei transportstream MPEG2 e fino aquattordici parametri disegnali digitali. L’ETL è inol-tre in grado di misurare ilbit-rate totale del flusso, e dianalizzare la distribuzione fra

i vari servizi trasmessi delbit-rate complessivo. Inoltre,l’ETL è in grado di ripro-durre l’audio ed il video diciascun canale inserito nelflusso che si sta analizzando:con tutte queste possibilità aportata di mano vi rendereteconto che non vi serve nien-t’altro per affrontare e risol-vere ogni tipo di problemache si possa verificare neisistemi di televisione digita-le.Come tutti i più recentistrumenti di misura, il com-pito di addestrarsi all’usodello strumento stesso è tipi-camente lasciato all’utilizza-tore, e anche l’ETL non faeccezione. Devo però direche tutte le volte che misono trovato nella necessitàdi sapere o capire qualcosa inpiù di quanto non fossi ingrado di scoprire da solo sul-l’impiego e sulle caratteristi-che dello strumento, sonorimasto estremamente soddi-sfatto delle risposte e, in

generale, dall’intero serviziodi assistenza offerto daRohde & Schwarz. Pocotempo fa, mentre stavo effet-tuando un rilievo in sito, misono reso conto che non eroin grado di effettuare untipo particolare di misura; èbastato telefonare al mioreferente commercialeRohde & Schwarz, e mentre

eravamo al telefono, passodopo passo, è riuscito a con-durmi fino al termine dellacomplessa procedura dimisura che non ero statocapace di effettuare da solo.

Meno imprevisti,meno costiUna caratteristica indirettadell’ETL è il risparmio dei

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porto con me, e si meravi-gliano delle dimensioni e delpeso così ridotti di questostrumento. Lo consiglierei atutti perché fa il suo lavoroin un modo splendido.

Chuck Britt può esserecontattato all’indirizzo:[email protected] informazioni: www.rohde-schwarz.com

Sto utilizzando l’ETL dacirca un anno e l’ho recente-mente aggiornato peraggiungere l’opzione analiz-zatore di transport stream. Inquesto periodo l’ETL si ècomportato in modo egregioe si è rivelato un ottimoinvestimento per la miaazienda. Quando arrivo inun sito con il mio ETL, glialtri tecnici sono spesso sor-presi dal ridotto bagaglio che

come bagaglio da stiva, oraviene più perso dalle compa-gnie aeree. Con tutto ciò, l’ETL è cosìleggero che non mi ha maidato alcun problema di tra-sporto. Anche prima diacquistare l’ETL ero già unconvinto sostenitore dei pro-dotti Rohde & Schwarz, inquanto avevo già acquistatoe utilizzato diversi loro stru-menti.

costi operativi. Poiché questostrumento è in grado disostituire diversi apparati chein precedenza dovevo portarecon me nei viaggi di lavoro,non ho più il problema diarrivare in sito e accorgermidi avere dimenticato unospecifico strumento che avreiutilizzato per una parte dellavoro; e nemmeno quel par-ticolare strumento, che dove-va per forza essere imbarcato

Snell prepara il passaggio alla televisione digitaleanche delle emittenti locali WIS Television è un’emit-tente affiliata a NBC e faparte della catena di emit-tenti di Raycom. Siamo atti-vi su questo mercato dal1953 e ne siamo i leader perquanto riguarda l’informa-zione locale. Come moltealtre emittenti, abbiamo tra-scorso gli ultimi anni allaricerca di soluzioni per ilpassaggio di tutti i nostrisistemi dall’analogico aldigitale, affrontando tutte lesfide di ordine tecnico, eco-nomico e di tempistica chequesta transizione tipica-mente comporta. La nostrascelta è stata un approcciograduale al mondo digitale,passando quindi di volta involta alla nuova realtà i soliservizi necessari. Gli appara-ti Snell della linea IQModular sono stati un com-pagno ideale per realizzarein modo semplice ed effica-ce questo passaggio: cihanno infatti consentito diaggiungere nuovi moduli alsistema esistente in base alleeffettive richieste, con lamassima semplicità e senzacreare alcun inconvenienteai servizi già attivi.

Lungo il percorso di ogni segnaleLa linea IQ Modular èmolto cambiata negli ultimianni; WIS ha iniziato ad

utilizzare questi moduli allafine degli anni ’90.Attualmente la piattaformaIQ è composta da una com-pleta gamma di moduli diconversione audio e video,specificamente progettatiper rendere la transizioneda analogico a digitale ilpiù semplice possibile. Gliapparati IQ Modular sonoimpiegati praticamente perogni aspetto delle nostreattività, fra cui la distribu-zione, le conversioni, il pro-cessamento audio, l’audioembedding/de-embedding,le conversioni SD/HD ed iprocessamenti video. Ilsistema di controllo emonitoraggio Snell è unaparte fondamentale delnostro sistema, e ci permet-te di integrare le funzioni dimonitoraggio e controlloper tutti gli apparati IQ eper gli altri prodotti Snellche abbiamo installato.

I molti vantaggi del sistema IQLa serie Snell IQ è compo-sta di una gamma così com-pleta di moduli che ci haconsentito di progettare unmetodo di lavoro estrema-mente flessibile che possia-mo facilmente adattare inbase alle specifiche esigenze,e la stabilità offerta daimoduli IQ garantisce che

tutti i nostri segnali avran-no un jitter ridotto al mini-mo: un requisito fonda-mentale, specialmente perle nostre produzioni HD.Un ulteriore elemento chefa la differenza è la possibi-lità di avere la nostra interainfrastruttura collegata adun unico sistema di moni-toraggio e controllo intempo reale: ci consente diconfigurare le specifichefunzioni e definire i variparametri dei diversi modulida un singolo sistema. Adesempio, se dovessimoriscontrare un ritardo nelsistema che processa isegnali audio, il modulo IQper il ritardo audio puòcompensare il disallinea-mento e riportare l’audio insincronia con il video: seavessimo scelto apparati didiversi fornitori sui percorsidi segnale video e audio,tutto questo sarebbe statomolto più difficile. Il nostropercorso non è ancora com-pleto, ma per completare ladigitalizzazione delle nostreinfrastrutture continueremoa progettare ed installaresistemi di processamento econversione audio e videobasati sui componenti dellaserie IQ Modular, ancheallo scopo di rendere omo-genea la tecnologia deinostri impianti e semplifica-

re il flusso di lavoro. Questimoduli si sono rivelati lavera carta vincente dellanostra conversione “passodopo passo” al mondo digi-tale, dandoci modo di effet-tuare il passaggio in modograduale, distribuendo neltempo gli investimenti, ecomportando inoltre unimpatto sulla produzioneridotto al minimo. Grazieall’infrastruttura IQModular siamo convinti cheWIS Television abbia tuttele carte in regola per mante-nere la propria leadership inun mercato estremamentecompetitivo.

Emir Hadziahmetovic èresponsabile tecnico diWIS Television, e lavora inquesta emittente dal 1994.Può essere contattatoall’indirizzo [email protected] informazioni: www.snellgroup.com

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Ensemble è il motore del passaggio al digitale di Oregon Public BroadcastingIl nostro obiettivo qui aOregon Public Broadcasting,è quello di dare voce allanostra comunità e di assicu-rare i collegamentidell’Oregon con gli Stativicini.Produciamo direttamente otrasmettiamo molti dei pro-grammi che si possono vede-re sulle emittenti pubblichedi tutto lo Stato. Abbiamoiniziato il passaggio alle tra-smissioni digitali qualcheanno fa, e ovviamente abbia-mo dovuto affrontare la stessasituazione in cui si sono tro-vate tutte le emittenti televisi-ve: la necessità di sostituireintegralmente la nostra infra-struttura analogica.Al pari di molti altri centridi produzione, abbiamodovuto decidere a chi rivol-gerci per acquistare tutte leapparecchiature necessarie aquesta transizione. DonMcKay, il nostro responsabi-le tecnico, ha scelto i pro-dotti di Ensemble Designs.È stata un’ottima decisione,per Oregon PublicBroadcasting, e ci ha con-sentito di raggiungere tuttele caratteristiche di flessibili-tà e affidabilità che nelloscenario attuale sono fattoriindispensabili per una emit-tente televisiva.Abbiamo avuto veramentepochi problemi con le nuoveapparecchiature, ma anchequando si è verificato qual-che inconveniente il suppor-to dello staff tecnico diEnsemble è stato semprepronto ed efficace.

Molto più che girareuna manopolaIl segnale destinato allamessa in onda transita attra-verso un commutatorebypass Ensemble Avenue4460 che, oltre ad operarecome router del percorso di

trasmissio-ne, control-la anche lecaratteristi-che delsegnale cheviene tra-smesso. Èin grado dirilevare l’as-senza delsegnale, edi elaborarele necessa-rie statisti-che sullaconformitàdei flussiASI, inclu-sa la pre-senza e lacorrettezza delle tabellePMT, PAT e dei vari PID.Queste statistiche sono com-pletamente personalizzabili,e possiamo impostare anostro piacimento le sogliedi rilevazione di tutti i para-metri. Per far questo abbia-mo a disposizione due modi:possiamo agire direttamentesul pannello touch-screendell’apparato, oppure possia-mo operate tramite un’inter-faccia di controllo gestibileda PC.Di base, l’Ensemble Avenue4460 riceve il segnale dalnostro sistema di encodingMPEG, e il segnale di bac-kup proviene da una ricezio-ne satellitare che trasportaun carousel di programmidella nostra syndication. Inquesto modo siamo sicuri diavere sempre un sempre unsegnale in onda, a meno diun grave danno che coinvol-ga diverse apparecchiature.Abbiamo installato in totale30 apparati Avenue, contan-do quelli destinati ai nostricentri di produzione TV eradio. Penso che le nostrestazioni possano essere con-siderate una showroom del-

l’intera gamma di apparatiEnsemble. Come se nonbastasse, abbiamo appenacomprato 16 sistemi diembedding/disembeddingaudio Ensemble 7660 desti-nati alla nuova sala apparatidella nostra master controlroom. Ogni telaio Avenue puòospitare fino a 10 schede, edè equipaggiato di un sistemadi alimentazione ridondato.In caso di espansioni futuredovremo solo installare lenuove schede all’interno deitelai già in produzione.

Tutto sotto controlloin un attimoSiamo veramente soddisfattidel pannello touch-screen dicui sono dotati gli chassisAvenue. Il pannello presentesu un qualsiasi chassis puòcontrollare le schede instal-late in qualsiasi altro chassisdel sistema; bastano pochitocchi per modificare tuttele impostazioni, e per avereaccesso a tutte le funzioni dimisura e controllo dei segna-li in transito. In aggiunta èpossibile rilevare a colpod’occhio il punto dove un

problema si è manifestato, erisolverlo immediatamente.Un’altra caratteristica deiprodotti Ensemble che ci èpiaciuta molto è la possibili-tà di ottenere tutti gliaggiornamenti firmwaredirettamente dal loro sitoweb, e senza alcun costoaggiuntivo. Da qualsiasipannello touch-screen sipossono quindi rilevare inumeri di serie di ogni sche-da e la versione del firmwarecaricato. Bastano poi pochitocchi per caricare il firmwa-re aggiornato sulle diverseschede. Siamo pienamentesoddisfatti della nostra sceltatecnologica, e se dovessimoricominciare tutto daccaponon avremmo esitazioni ascegliere di nuovo i prodottiEnsemble.

Felipe Olvera lavora conOregon PublicBroadcasting da più di 15anni, ed è attualmente acapo dello staff tecnico perTV e radio. Può esserecontattato all’indirizzo [email protected] informazioni:www.ensembledesigns.com

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L’evoluzione diventa semplice: ve lo può garantire DK Technologies

Perform gestisce un elevatis-simo numero di canali digi-tali (diverse centinaia) chedistribuiscono in tutto ilmondo contenuti in variformati (video, audio, dati)a milioni di appassionati deivari sport. Attualmente gestiamo 346canali digitali (a nostromarchio o per conto terzi) eogni anno distribuiamo piùdi 15000 eventi live, 15000monografie e 8000 reporta-ge video.Qualche tempo fa, Performha scelto di espandere leproprie capacità di editingnel Regno Unito costruendodue nuove piattaforme edi-ting di Avid per Omnisport,il nostro servizio di newssportive che distribuisceinformazioni sugli eventisportivi (che si svolgono intutto il mondo) ad operato-ri che a loro volta le distri-buiscono praticamente sututte le piattaforme. Questicontenuti ci vengono richie-sti tanto in formato origina-le come pure già elaborati oeditati. Come spesso si fa in questicasi, mi sono recato all’IBCdi Amsterdam per scoprire

quale fosse lo stato dell’arteper gli apparati delle piatta-forme di editing, e per sco-prire se ci fosse qualcosa diparticolarmente nuovo inquesto campo. Tra le cose che dovevoapprofondire c’erano anche imonitor di forme d’onda,che in mancanza di verenovità avrei sicuramentecomprato da uno dei nostrifornitori consolidati; invece,grazie ad un incontro avve-nuto quasi per caso, hoavuto modo di conoscere lagamma prodotti di DKTechnologies, dei qualiammetto che fino a quelmomento non avevo maisentito parlare.

Comprare solo quello che realmente serveIl modello che ha subitoattirato la mia attenzione èstato l’entry level PT0710M.È basato sul monitorPT0760M HD/SD e neriprende la medesima quali-tà, ma con una dotazione difunzioni semplificata. La cosa che più mi è piaciu-ta del PT0710M è la facilitàcon cui, in caso di sviluppi

futuri, puòessere com-pletato conuna quanti-tà di fun-zioni acces-sorie, fino arenderlo intutto e pertutto parialPT0760M.Si acquistaun piccolochassis, nelquale pos-sono poiessereinstallateschede

addizionali in base alle pro-prie esigenze. Nessun timoredi scegliere un apparatosemplificato affrontandoperò il rischio di doveresostituire componenti hard-ware in caso di sviluppifuturi. Abbiamo acquistato duestrumenti che abbiamoinstallato all’interno deinostri sistemi di editing, edentrambi stanno conferman-do le nostre aspettative. Neiprossimi mesi stiamo pen-sando di incrementare lenostre attività all’estero, e gliapparati DK Technologiessaranno la nostra scelta perdiverse funzioni. Queste nuove sedi all’esterodevono essere equipaggiatecon apparati controllabili daremoto via LAN. IPT0710M sono predispostiper questo tipo di connes-sione e controllo, e potran-no quindi essere installatisenza richiedere alcun tipodi adattatori o interfacce.

Risparmiare tempo,lavorare meglioStiamo anche pensando diinstallare alcuni apparati DKper condividerli fra i nostri

sistemi di video on demandAvid Newscutter, allo scopodi utilizzarli nella correzionecolore e nelle misurazionidell’audio. Questi impieghi non richie-dono tipicamente monitor diforme d’onda, ma il potercontare su questo tipo distrumenti, insieme ad unmisuratore audio, riduce iltempo necessario per le ope-razioni di finitura, utilizzan-do le suite Avid Composer. I prodotti DK permettono,senza moduli aggiuntivi, dicondividere un monitor diforme d’onda su un router acui possiamo accedere attra-verso rete LAN direttamentedalle suite Avid. Non è un vantaggio da poco:significa che non abbiamo lanecessità di equipaggiaretutte le stazioni di editingcon uno strumento chesarebbe utilizzato solamenteper poche ore al giorno.Perform è alla costante ricerca di nuovi prodotti eapparati in grado di suppor-tare i nostri servizi multi-piattaforma, ed il DKTechnologies PT0710M harappresentato per noi unascelta eccellente, anche per lafacilità e flessibilità negliaggiornamenti ed espansioni.La possibilità di controllaregli apparati via LAN è unulteriore punto a favore diquesto piccolo grande appa-rato.

Mike Edwards èEngineering ProjectManager di Perform ed èresponsabile per la realiz-zazione delle infrastrutturee la scelta degli apparati.Può essere contattatoall’[email protected] informazioni:www.dk-technologies.com

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Test & Misure

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Negli ultimi anni StarzEntertainment ha deciso diintraprendere alcuni cam-biamenti nell’ottica di dareai nostri abbonati la miglio-re user experience per quan-to riguarda la visione deifilm e dei diversi contenutipremium. Come ultimopasso di questi cambiamen-ti, abbiamo completato latransizione per i nostri 16canali di cinema, tra cui inostri canali di punta Starzed Encore, da un sistema dimessa in onda basato su untradizionale video server aun ambiente basato su piat-taforma IT. Dopo averinstallato il nostro nuovosistema di trasmissione, cisiamo concentrati sulmiglioramento dell’affidabi-lità generale dei nostri siste-mi. Come già avvenuto indiverse occasioni del passa-to, anche in questa circo-stanza ci siamo rivolti aWohler e alle sue soluzioniper il monitoring per assicu-rare la migliore riuscita diquesto progetto.Il sistema di monitoring elogging Volicon costituisce ilcuore della nuova strategiadi Starz per il monitoraggioin tempo reale dei segnaliche vanno in onda; questo

Starz Entertainment dà il massimo dei voti al sistema Presto di Wohler

sistema registra in continuotutti i 44 flussi , sia HD cheSD, del nostro sistema dimonitoraggio in temporeale. Per riuscire ad avereuna panoramica a colpod’occhio su tutti i 44 ingres-si dei server Volicon abbia-mo aggiunto il nuovo siste-ma Presto: è un multiviewercon selettore di sorgente cheabbiamo installato sul rackdove sono posizionati gliapparati per il controllodella qualità del segnale.Il Presto della Wohler è unapparato compatto cheoccupa una sola unità rack epermette di effettuare ilmonitoraggio di 16 canalicontemporaneamente, conun sistema immediato eintuitivo per il passaggio daun canale all’altro grazie aisuoi pulsanti con displayOLED.

Tecnologia in punta di ditaÈ stato molto facile scegliereil Presto per questo compi-to, perché abbiamo sempreutilizzato i ben noti monitoraudio su rack di Wohler,come pure i monitor coloreTouch-It Digital a 16 canali,sempre di Wohler, per inostri precedenti sistemi di

messa in onda basati suvideo server. Per il nostrosistema di monitoraggio intempo reale stavamo comun-que cercando un apparatomolto compatto, e ci siamoresi conto molto rapidamen-te che solo pochi marchioffrivano un routerSD/HD/3G nella taglia16x1 o con un numero ana-logo di ingressi che occupas-se una o al massimo dueposizioni rack. Il Presto cioffre tutte le caratteristichedi cui abbiamo bisogno, aun prezzo assolutamentecomparabile a prodotti dialtri marchi, ma con untocco in più: permette dimostrare una anteprima delvideo di ogni possibileingresso direttamente suipulsanti OLED di selezione.In questo modo il compitodei nostri tecnici è enorme-mente facilitato: dalmomento che ciascuno dei16 schermi OLED sulPresto è anche un commuta-tore che mostra un flussoSDI proveniente da unoqualsiasi degli ingressi dispo-nibili, è possibile controllareche tutti gli ingressi del rou-ter Presto abbiano attestatoun segnale attivo. Tuttoquello che i nostri tecnici

devono fare è preme-re il pulsante corri-spondente al flussoprescelto per indiriz-zare il segnale video(con audio embed-ded) al nostro siste-ma di controllo qua-lità per le verifiche diroutine.

Ancora WohlerA valle dei routerPresto abbiamoinstallato un monitorAMP2-E16V modu-lare per gestire isegnali audio e video.

Abbiamo utilizzato lo stessoapparato anche per altriprogetti: ad esempio, quan-do abbiamo aggiornato inostri sistemi per le codifi-che video e il controllo qua-lità. Sono unità moltopotenti ed estremamenteflessibili, con due schermiOLED da 4,3” che li rendo-no i sistemi ideali per ilmonitoring video, la misurae il controllo del loudness, ilcontrollo degli indirizza-menti audio e la funzioneDolby Zoom, che consentedi alternare istantaneamentee in modo dinamico lapanoramica standard deicanali monitorati e il moni-toraggio dei canali codificatie dei metadati dei flussiDolby disponibili. Abbiamoparticolarmente apprezzatola possibilità di utilizzareuna configurazione persona-lizzata sull’AMP2-E16V,cosa che ci consente di con-trollare con estrema facilità iflussi audio embedded neiformati AES stereo, DolbyE e 12 canali.Nell’insieme la gammaWohler permette di farefronte alle nostre diversenecessità di monitoraggiocon prodotti affidabili, effi-caci e facili da usare: dalmonitoraggio dei nostrisistemi di messa in onda allaottimizzazione della qualitàaudio, al controllo dei flussidel monitoraggio in temporeale, ai sistemi di monito-raggio e logging per le pro-duzioni registrate, Wohlerha una risposta a tutto.

Douglas Reither è espertonella transizione ai sistemidigitali SD/HD basati suIT. Può essere contattatoall’indirizzo [email protected] informazioni: www.wohler.com

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GUIDA TV

Test & Misure

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JDSU DTS-330 può effettua-re la generazione, l’acquisizio-ne e l’analisi di transportstream MPEG2 in 6 diversevarianti. Il DTS-330 è unsistema integrato e compattoper la valutazione qualitativa equantitativa dei flussi digitaliin transito. Il DTS-330 è in

Test per broadcast digitale JDSUgrado di effettuare qualsiasitipo di analisi in tempo reale:si semplifica notevolmente illavoro, e con la possibilità dilavorare in tempo reale suisegnali si eliminano le perditedi tempo associate alla necessi-tà di dover operare su file regi-strati. Il DTS-330 ha una

costruzione modulare e per-mette agli operatori dicostruirsi la configurazione chemeglio soddisfa le proprienecessità ed il proprio budget.È in grado di operare contransport stream di capacità da1 kbps a 214 Mbps, e puòessere equipaggiato con diverse

interfacce, tra cui 8-VSB,QAM e COFDM. Può essereimpiegato in vari contesti, fracui l’installazione di nuovisistemi, il routing in bandabase, laboratori di ricerca e svi-luppo, e sistemi di controllodelle reti.Per info: www.jdsu.com

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Monitor di forme d’onda WFM8300 TektronixIl monitor di forme d’ondaWFM8300 è in grado dieffettuare il monitoraggio disegnali video analogici edigitali fino allo standard3Gbps SDI. È stato proget-tato per effettuare valutazio-ni di precisione e verifichedi conformità dei parametridel segnale in applicazioni

di broadcasting e distribu-zione di contenuti. Ilmonitor di forme d’ondaWFM8300 presenta signifi-cative innovazioni nellamisura della saturazione delcolore con i nuovi displayappena brevettati nellagamma LUMA QualifiedVector (LQV) e Spearhead.

È inoltre previsto il monito-raggio dell’audio surroundmulticanale, applicazioneper cui sono disponibilidiverse opzioni, fra cui ladecodifica dei metadatiDolby, la misura del loud-ness a standard ITU e lamisura delle bande Dolby E.Il WFM8300 può effettuare

anche il monitoraggio deidati trasmessi negli spaziVANC (Vertical AncillaryData Space), e permette divisualizzare un reticolo stan-dard oppure definito dall’u-tilizzatore.

Per informazioni:www.tek.com

Audio/Video Monitor di Marshall ElectronicsIl Marshall Electronics OR-701A è un sistema di monito-raggio audio/video per instal-lazione su rack dotato dischermo a 7 pollici per leimmagini, e di un sistema dialtoparlanti stereofonico. Èprovvisto di ingressi HD/SD-SDI, e può inoltre contare su

7 ingressi GPI liberamenteconfigurabili. Il sistema puòfungere da vettorscopio emonitor di forme d’onda intempo reale, visualizzando idati sullo schermo incorpora-to, sul quale possono inoltreessere mostrati i diversi time-code. La temperatura colore

dello schermo è regolabile, epossono essere impostate variesoglie di sicurezza. Dispone di11 tasti funzione e 4 manopo-le liberamente configurabilidall’utente. Può riprodurreuna qualsiasi coppia di canaliaudio digitali embedded nelflusso principale (fino ad un

massimo di 16) attraverso glialtoparlanti del pannello fron-tale, visualizzando contempo-raneamente il livello di tutti icanali audio sullo schermoincorporato (con diagramma abarre di livello a tre colori). Per informazioni:www.mars-cam.com

Test Generator Kramer ElectronicsIl generatore test per segnaliin alta definizione HDG-821può generare 30 diversisegnali test HD, oltre alburst del nero per segnali SDe segnali di riferimento a 2 oa 3 livelli, permettendone

così l’impiego come genera-tore di riferimento e mastersync in ogni studio di produ-zione video. Da segnalare l’e-levata ampiezza della finestradi regolazione del timing peril sincronismo orizzontale e

verticale, e la possibilità digenerare segnali audio di testa standard AES o AES11(DARS). L’HDG-821 puògenerare contemporaneamen-te segnali analogici e digitali.Le diverse funzioni del gene-

ratore possono essere facil-mente impostate sul displayfluorescente da 20 caratterisu 2 righe di cui il generatoreè dotato.Per informazioni: www.kramerelectronics.com

MSI4400A Modulation SciencesL’MSI4400A può visualizzareun efficace e completo colpod’occhio dei più importantiparametri che caratterizzanoun segnale televisivo. Lo stru-mento può mostrare un dia-gramma ad occhio, la costel-

lazione, il tasso di errore, ilnumero di pacchetti errati,SNR/MER/EVM e la devia-zione dal symbol rate nomi-nale. Il pannello frontale ècompleto di indicatori cheriportano gli stati di allarme

ed il livello dell’ingresso RF.Può archiviare fino a 20’ dilog su tutti i dati relativi allaqualità del segnale e mostrarlisuccessivamente sullo scher-mo come se il segnale fossericevuto in quello stesso

momento. È inoltre dotato difiltri di reiezione per i canaliadiacenti e di un sistema dimemorizzazione dei dati peranalisi successive. Per informazioni:www.modsci.com

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Il rilevatore duale di assenzadi segnali video VLD2 con-trolla la presenza dei segnalidi sincronismo per indivi-duare la mancanza del video.Può inoltre individuare unadurata prolungata di videonero, che potrebbe esserecausato da un problema o

un ostacolo davanti all’o-biettivo di una camera,come pure una durata pro-lungata di schermo bianco,che potrebbe essere causatoda una camera accecata dauna sorgente di luce.Questo prodotto può gestiredue differenti canali video

ed è provvisto di ingressipassanti. Gestisce unauscita di allarme per cia-scun canale, ed è dotatodi comodi di connettori avite ad innesto rapido. IlVLD2 è alimentato da sor-gente esterna a 12 V in cor-rente alternata, ed è disponi-

bile un sistema di montag-gio rack che può accoglierefino a tre rilevatori.Per informazioni: www.multidyne.com

La serie di analizzatori audioAudio Precision della Serie2700 può effettuare rapida-mente i test di base susegnali analogici e digitali, epuò inoltre effettuare su diessi diverse misure.Il generatore analogico disegnali pilota è caratterizza-to da una risposta in fre-quenza assolutamente piatta,da 10 Hz a 204 kHz, e l’a-

nalizzatore analogico puòoperare su una banda impo-stabile a piacere da 10 Hz a500 kHz. Gli analizzatoridotati di interfaccia digitalepossono contare su una con-nessione serialeAES3/IEC60958, coningressi seriali e clock com-pletamente configurabili.Una ulteriore caratteristica èla presenza di un pannello

di stato,che per-metteall’operato-re di legge-re e impostare i metadatidelle interfacce sia nel for-mato professionale che inquello consumer.Gli apparati della serie 2700possono essere personalizzaticon un’ampia gamma di

opzioni, tra cui si trovanomoduli per il processamentodigitale dei segnali, filtrispecifici ed altro ancora.

Per informazioni:www.ap.com

Analizzatori Audio Precision Serie 2700

Multidyne VLD2: rilevatore di assenza video

Rogers Communications è unoperatore canadese attivo indiversi campi del mondo delletelecomunicazioni e deimedia; l’azienda è impegnatanel broadcasting televisivo eradiofonico, nella produzionee diffusione di televendite,editoria e pubblicazioni di set-tore, e nella produzione dieventi sportivi. Per questomotivo è fondamentale chel’operatività di Rogers si svolganel più fluido dei modi; neconsegue che anche tutti iflussi di segnale che gestiamo

Evertz MVP è la scelta di Rogers Communications per il monitoring

devono presentare la massimaaffidabilità. La nostra scelta ècaduta su Evertz MVP. Lanostra control room impiega16 schermi a retro-proiezioneDLP Christie a cui giungono isegnali del sistema MVP.Evertz è stata la nostra sceltaanche per il monitoring deiservizi basati sul protocollo IP:quando questo tipo di serviziha raggiunto una presenzasignificativa all’interno dellenostre reti abbiamo potutoutilizzare il sistema MVPanche per il monitoraggiodelle sorgenti IP. Stiamoattualmente migrando tutta lanostra rete dal protocollo ASIo Sonet verso il mondo IP;stiamo quindi installando isistemi Evertz MViP e MVP-DEC32-4-IP allo scopo diconvogliare tutti i segnali cheviaggiano sulla nostra rete IP

all’interno del sistema dimonitoraggio. Il MVP-DEC32-4-IP, in unioneall’MViP ci consentono digestire con la massima flessibi-lità tutti i tipi di segnale iningresso, indirizzandoli all’in-terno della piattaforma MVP.Con in più la comodità dipoter gestire questo indirizza-mento da un unico terminale.Il sistema MVP è attualmentein grado di controllare tutti inostri segnali che viaggiano surete IP. L’integrazione di questidue apparati MViP e MVP-DEC32-4-IP ci ha consentitodi chiudere il cerchio: la nostrapiattaforma MVP è ora ingrado di monitorare tutti isegnali che transitano sullenostre reti con una grande fles-sibilità ed una semplicità diuso. Possiamo controllare egestire tutti i segnali attraverso

finestre multiple su un unicoschermo. Le piattaforme MVPe MViP ci hanno permesso dimigliorare la user experiencedei nostri clienti in quantosono in grado di individuareimmediatamente ogni proble-ma che possa verificarsi neidiversi flussi. Il nostro centrodi controllo è presenziato H24per tutti i giorni dell’anno. Ilsistema di monitoraggio Evertzconsente al nostro personale diindividuare prontamente ogniproblema che possa verificarsisu qualsiasi segnale mettendoliin condizione di risolvereimmediatamente l’anomalia.

Mike Gilmour è SeniorNetwork Designer. Può esse-re contattato alla mail: [email protected] informazioni:www.evertz.com

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GU IDA TV

Test & Misure

Il tester per protocolli RS-422/RS-232 denominato“The Analyst” è in grado diindividuare ed isolare rapi-damente un’ampia varietà diproblemi che possonoriguardare i controlli e leinterfacce di segnale. È statoprogettato per essere utiliz-zato con soddisfazione sia dapersonale esperto che da tec-nici alle prime armi, metten-do ciascuno di essi in grado

di analizzare i problemi chepossono verificarsi alle diver-se interfacce di controlloutilizzate all’interno diinstallazioni broadcast perconsentire ai diversi apparatidi interagire fra di loro. Iltester permette all’operatoredi spostarsi con facilità tra lelinee di trasmissione e diricezione, di invertire lapolarità di uscita delle lineedi trasmissione e/o delle

linee di ricezione. TheAnalyst è uno strumen-to compatto, e disponedi un display LCD a 40caratteri su 4 linee, difacile lettura, di un pan-nello di controllo ad 8tasti e connessioni sepa-rate per i protocolli RS-232 e RS-422. Può esserealimentato da sorgenti incorrente continua od alter-nata e può essere equipag-

giato anche con una batteriaopzionale.Per informazioni:www.dnfcontrols.com

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DNF Controls è “The Analyst”

Monitor di forme d’onda LeaderIl Leader LV5800 è unmonitor di forme d’ondamultipiattaforma in gradodi visualizzare simultanea-mente fino a quattro sor-genti video SDI. Supporta23 differenti formati dellostandard SDI, ed è dotato di4 slot di espansione per l’in-stallazione di moduli diingresso opzionali; le opzio-ni per gli standard di uscita

possono essere invece instal-late in due slot addizionalidedicati. Tutti questi moduliaccessori possono essereaggiunti o sostituiti diretta-mente dall’utilizzatore, per-mettendo quindi la massimalibertà di configurazionedello strumento a secondadelle diverse necessità.L’LV5800 è inoltre dotato diun sistema per rilevare i

blocchi del video, il neropersistente e l’assenza diaudio, e può generare allar-mi programmabili. Puòinoltre acquisire, memoriz-zare e successivamenteriproporre singoli fotogram-mi. Il sistema di raffredda-mento è stato studiato pergarantire un ridottissimorumore di funzionamento, efra le dotazioni non manca

la connettività ethernet e lapossibilità di un controlloremoto attraverso reti IPpubbliche o private. Puòvisualizzare forme d’onda,immagini, diagrammi adocchio, e può inoltre visua-lizzare un completo set didati su segnali MPEG.

Per informazioni: www.leaderusa.com

Pixelmetrix e il suo Electronic Couch PotatoPixelmetrix ha lanciato“Electronic Couch Potato”,un sistema di monitoraggio intempo reale di canali via cavo.Questo dispositivo permetteagli operatori di sistemi multi-canali di verificare diretta-mente presso i propri clienti

che i canali appaiano corretta-mente nelle posizioni appro-priate.L'unità si connette avalle del ricevitore, e controllala qualità audio/video dalpunto di vista del cliente fina-le. Esegue anche la scansionecontinua dell’intera banda del

sistema per individuare esegnalare eventuali anomalienella composizione dei bou-quet: ad esempio canali man-canti o presenza di canali chenon sarebbero previsti. Ilsistema controlla automatica-mente il segnale video per

errori di formato, macrobloc-chi, blocchi dell’immagine eassenza di contenuto. L’audioviene verificato per controllareil muto o la presenza di tonicontinui.Per informazioni: www.pixelmetrix.com

Transport Stream Monitor SencoreIl transport stream monitorTSM1770 è specificamenteprogettato per effettuare ilmonitoraggio completo ditutti i parametri associati acontenuti compressi audioe video ed alle diverseinformazioni o dati inseriti(da standard) nei flussidestinati al broadcastingterrestre, ai sistemi via

cavo, alle reti di telecomu-nicazioni, o ai collegamentisatellitari. Il TSM1770 è pienamentecompatibile con segnaliASI/SMPTE 310, 8-VSB/QAM RF e Ethernet.Può effettuare il monito-raggio sia dell’intero trans-port stream sia sul singololivello fisico, e permette

inoltre di verificare la con-formità del transportstream fino al livello delletabelle di sintassi. È inoltre disponibile unapreview del video codifica-to, come pure la decodifica

dell’audio e dei sottotitoli,insieme a vari tipi di repor-tistica sui diversi strati fisicidel transport stream.

Per informazioni:www.sencore.com

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Il Triveni Digital RN40 puòeffettuare il monitoraggiodei transport stream cheviaggiano sulla rete video diuna stazione ad un costoestremamente competitivo.Può essere configurato per ilmonitoraggio h24 di un’am-pia gamma di transportstream MPEG, tra cui

QAM, 8.VSB, ASI,SMPTE-340 e GigabitEthernet IP.Registra inoltre il flusso deiservizi dei transport stream el’andamento del traffico perogni ingresso e può inoltreregistrare in modo continua-tivo i profili del transportstream.

L’RN40 è stato recentemen-te dotato di un generatore direportistica integrato ingrado di compilare report acadenza oraria, giornaliera,settimanale o mensilemostrandone il contenuto avideo, su stampa cartacea omediante email. L’apparatopuò inoltre essere utilizzato e

controllato da remoto attra-verso un’interfaccia web-based, utilizzando qualsiasicomputer connesso allamedesima rete e consentendoquindi il monitoraggio conti-nuo dei transport streamanche da sedi remote.Per informazioni: www.triveni-digital.com

Demodulatore Z TechnologyIl DM1010 DTV è un rice-vitore di misura ad elevatadinamica progettato perl’impiego presso impiantitrasmittenti o per l’impiegomonitorio negli studi televi-sivi utilizzando una antennaesterna. Il DM1010 DTV è caratte-rizzato da complete presta-zioni di misura, sia a livello

RF sia per i dati demodula-ti, e copre la banda da 54 a806 MHz. Dotato della pos-sibilità di connessione a retiesistenti, il DM1010 DTVpuò effettuare misure disegnali televisivi digitalisecondo gli standard NIST,e può visualizzare lo spettrodel segnale trasmesso conlettura diretta dell’energia

misurata sugli shoulder delsegnale per la verifica diconformità con i requisiti dilegge e con il tipo dimaschera utilizzato; puòinoltre effettuare le misuredi modulazione ATSC per lamessa a punto del trasmetti-tore. È disponibile in opzione lavisualizzazione dei contenuti

video inclusi nei transportstream per il monitoraggiodelle emissioni digitali.Per informazioni:www.ztechnology.com

Triveni Digital StreamScope RN40

Audio Monitor Ward-Beck SystemsIl monitor Audio AMS-16-AEM può effettuare il moni-toraggio dei segnali digitaliaudio embedded. È dotato didue ingressi video SDI dacui può estrarre tutte le 8coppie di audio digitale ste-reofonico embedded. Isegnali audio in ingresso pos-

sono essere codificati PCM oDolby; i segnali Dolby ven-gono decodificati e mostraticome audio surround a 5.1canali. L’apparato fornisceinoltre i metadati Dolbyattraverso un connettore DBa 9 pin. Il monitor audioAMS-16-AEM è equipaggia-

to con 16 misuratori di livel-lo a istogrammi LED, a 58segmenti e a 3 colori, convisualizzazione contempora-nea del PPIM (Peak ProgramMeter) sopra ciascuna barraVU; include inoltre la possi-bilità di effettuare il down-mixing stereo da segnali

multicanale. L’audio decodi-ficato può essere riprodottodai diffusori integrati, oppu-re può essere prelevato dauna presa jack per cuffie, oda un connettore DB-25 persegnali decodificati AES.Per informazioni:www.ward.beck.com

VETRINA COMMERCIALE

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GU IDA RAD IO

Test & Misure

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LP Technologies aiuta un teleporto satellitarekHz. Per noi, significavapotere usare questo analizza-tore per visualizzare i nostrisegnali IF a 70 MHz, cosìcome quelli della banda L.Ricordo che i prodotti diun’altra azienda non scende-vano a 70 MHz, mentrequelli di un’altra ancora lofacevano, ma l’interfacciasoftware non era semplice.Accoppiato al commutatorea quattro ingressi situato sulfront end dell’LPT-3000R econ la possibilità di control-lare gli analizzatori (compre-sa la commutazione degliingressi) via Ethernet, utiliz-zando il software compreso,l’LPT-3000R era una rispo-sta alla necessità di misura-zioni remote dei nostri servi-zi. Infine, il costo unitarioera troppo buono per nonsoffermarsi su di esso.All’inizio abbiamo avutoqualche problema con ilsoftware compreso, tuttavia,poco dopo avere fatto pre-

dell’altra catena di trasmis-sione RF su un unico analiz-zatore. Avevamo davverobisogno di una soluzioneche non ci costasse troppisoldi.A questo punto è arrivataLP Technologies, con la suaalternativa al costoso softwa-re per il monitoraggio delleportanti che c’era in quelmomento sul mercato.Avevo sentito parlare di LPTechnologies e per casostavo presidiando il nostrostand all’esposizione Satellitedel 2009, dove lo stand diLP Technologies era propriovicino al nostro. Ho potutovedere i loro prodotti e misono interessato all’LPT-3000R, analizzatore di spet-tro remoto montato a rack.Mi sono fermato sull’LPT-3000R perché non solooffriva un’interfaccia softwa-re familiare e semplice, macopriva anche la gammabassa di frequenze fino a 9

canali thai, cinesi, del Laos,così come vari canali delMedio Oriente.

Stazione di terraIl nostro teleporto satellitaredegli Stati Uniti è aRichmnond, in California,vicino a San Francisco.In quanto teleporto satellita-re situato sulla terra, abbia-mo ovviamente bisogno dianalizzatori di spettro.Abbiamo parecchi edificipieni di apparecchiature,distribuiti su un terreno didue acri, e abbiamo avutoparecchi analizzatori HP eTektronix, assegnati a questiedifici per monitorare i variservizi. Sfortunatamente,non abbiamo mai commis-sionato alcun software pergestire e registrare da remotole informazioni provenientida questi analizzatori. Così,tutto veniva fatto manual-mente, compreso il collega-mento della RF dell’una o

ABS-CBN International èun’azienda di totale proprie-tà statunitense della ABS-CBN Broadcasting delleFilippine. La società madre èil più grande conglomeratodel settore media nelleFilippine e gestisce una retetelevisiva e una radiofonica.La divisione International(che siamo noi) ha fonda-mentalmente il compito didistribuire la programmazio-ne filippina nel mondo.Facciamo questo lavoro uti-lizzando dei servizi satellitarinel Nord America medianteDirecTV e il cavo Comcast;in Europa, nel MedioOriente e in Australiamediante vari satelliti; via IPin Canada, Giappone e isoledel Pacifico. In più, comecompito secondario, fornia-mo altri programmi etnicidirettamente nelle case(DTH) nel Nord America enelle Hawaii, in Alaska e neiCaraibi. Tra di essi ci sono

Una quindicina di soluzioni per gestire test e misure nel mondo della radiofonia.Una guida utile, anche con testimonianze di vostri colleghi che, in significative

realtà internazionali, hanno già sperimentato queste soluzioni

Segnali radiofonicisotto controllo

Aarlon ............................................................pag. 80 Audemat .......................................................pag. 69Belar................................................................pag. 76Burk Technology .......................................pag. 74Broadcast Tools .........................................pag. 70

CircuitWerkes.............................................pag. 80Davicom........................................................pag. 72Dayton...........................................................pag. 80DK-Technologies .......................................pag. 78LP Technologies ........................................pag. 68

Prism Sound................................................pag. 78Sonifex...........................................................pag. 76Studio Hawk................................................pag. 78Titus Technology Lab..............................pag. 76

In questa guida parliamo di:

Queste pagine

sono realizzate

in collaborazione

con la redazione di

Radio World

www.rwonline.com

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O T T O B R E / N O V E M B R E 2 0 1 1 • B R O A D C A S T & P R O D U C T I O N 69

sente questa cosa a LPTechnologies, abbiamo rice-vuto degli aggiornamentiche comprendevano alcunidei nostri suggerimenti.Avevano ascoltato le nostreindicazioni e fatto i cambia-menti che potevano fare.

FunzioniUna delle funzioni più utilidi un multi-analizzatorecome i nostri è quella dipotete selezionare anche unaimpostazione remota che èstata memorizzata.Il setup memorizzato sele-zionerà l’indirizzo IP dell’a-nalizzatore, commuterà l’in-gresso corretto su quell’ana-lizzatore e quindi imposteràtutti gli altri parametri del-l’analizzatore come la fre-quenza centrale, lo span, larisoluzione della larghezza dibanda e così via. Questorede facile l’attività per alcu-ni dei miei operatori, chenon sono in grado di impo-stare un analizzatore.La registrazione della tracciae la sua riproduzione rappre-sentano un’altra fuzione dicui abbiamo fatto uso.Potete fare in modo che ven-gano registrate tracce succes-sive, fino ad una ogni secon-

do, per 25 ore (sto sugge-rendo loro di aumentarequesta finestra temporale).Le informazioni registratesulla traccia vengono salvatein un file del proprio com-puter da tavolo o portatile.Gli utenti possono stamparee/o salvare le tracce perinserirle nei rapporti aiclienti o altro. C’è una funzione allarme incui gli utenti possono impo-stare un livello alto e/o unlivello basso, e l’analizzatoremanderà una notifica quan-do uno di questi due livellivengono raggiunti. Puòanche mandare una notificavia e-mail. Abbiamo quindiil nostro software di acquisi-zione dati, in grado di cattu-rare una traccia da un ana-lizzatore HP o Tectronix emostrarla nel formato che inostri clienti erano solitivedere nei nostri rapporti.Tutto ciò, prima, richiedevaun lavoro intenso, per ilquale dovevamo andare conun computer portatile pressociascuno dei nostri analizza-tori nei vari edifici per cat-turare le tracce. LPTechnologies ci ha dato unacopia del suo manuale diprogrammazione del softwa-

re, così abbiamo potutoadattare il nostro softwareaffinché potesse catturare letracce via Ethernet. Ora posso creare i rapportiper i miei clienti senza usci-re dal mio ufficio. Infatti,grazie all’accesso Ethernet,sono stato in grado di con-nettermi a qualsiasi analizza-tore mediante la VPN azien-dale, anche da casa, e vederei sevizi dei miei clienti sulcomputer portatile mentreguardo la TV in salotto. Ilsoftware ha ancora piccolidettaglia che vorrei vederecambiati o corretti ma, nel-

l’insieme, sono stato moltocontento del prodotto, delsupporto clienti e dellerisposte ricevute. Mi aspetto di potere vederetutti i cambiamenti neiprossimi aggiornamenti delsoftware.

S. Edmund Johnson èManger del SystemsEngineeringall’International GatewayABS-CBM di SanFrancisco

Per informazioni:www.lptech.com

Audemat Relio “pensa” come un tecnicoModulation Magic è unsystem integrator con sede aSouthborough, in MassMassachusetts. Installiamoun gran numero di sistemi,compresi studi e postazionidi trasmissione per le emit-tenti nostre clienti. Nei mesirecenti abbiamo installatosempre più sistemi di gestio-ne delle strutture Relio diAudemat per consentire lacompleta supervisione e ilmonitoraggio di tutta l’in-stallazione. Così comeinstalliamo Relio quale partedei nuovi sistemi di trasmit-tenti, spesso veniamo chia-mati per rimpiazzare i siste-mi di controllo remoto giàesistenti. Abbiamo valutato

un gran numero di soluzio-ni, in una rosa di fornitoriconsolidati, e abbiamo tro-vato che l’Audemat Relio siala migliore scelta. Ha possi-bilità di monitoraggio inquantità, è versatile e facileda utilizzare per i tecnici ditrasmissione e gli operatoricon qualsiasi livello di capa-cità.

Killer appL’hardware del Relio, che sibasa su IP, è un’unità mon-tabile a rack che offre ungran numero di ingressi euscite, il che lo rende adattoa installazioni di tutte ledimensioni e flessibile, incaso occorra aggiungere

nuove apparecchiature.Oltre ai suoi 64 ingressi distato, 24 ingressi di misura e64 uscite di comando, cisono porte seriali, USB e 2porte di rete da 100 Mbps.Grazie ai connettori SCSI(da 48 e 64 pin), possiamoottenere un’elevata densitàdi uscite su pin, con pannel-li grandi solo una unitàrack. La “killer application”del Relio è la suite softwareScripteasy, una potenteapplicazione grafica che hasemplificato la configurazio-ne e il controllo dei siti piùcomplessi che abbiamoinstallato. Questo mette ilRelio davanti a tutti, nellacompetizione.

Due sono gli elementi delsoftware Scripteasy: ilmodulo Designer, che per-mette agli utenti di pro-grammare condizioni erisposte utilizzando le fun-zioni drag-and-drop, e ilmodulo personalizzabileMasterview, con una vistacomplessiva di tutto quantoviene monitorato nel sitoremoto. Con loScriptDesigner, utilizziamologiche comuni che si basa-no su stato, misurazione diingressi ed espressioni mate-matiche, per creare scriptdettagliati che producano ildato in uscita desiderato, adesempio un comando d’al-larme. In questo modo, pos-

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GU IDA RAD IO

Test & Misure

siamo distribuire un serviziocompleto ai nostri clienti,attraverso script preconfigu-rati che aiutano a proteggereil sito da situazioni chepotrebbero causare l’interru-zione delle trasmissioni.Programmiamo il sistema inmodo da prevenire danni incircostanze quali la commu-tazione tra trasmettitoreprincipale e trasmettitore diriserva, indicando i passi dafare (come commutare ilponte e i percorsi dell’au-dio), se una delle condizionida noi prefissata si verifica.L’applicazione Masterview èpersonalizzata e presentata ainostri clienti come la possi-bilità di visualizzare con uncolpo d’occhio il propriosito, in cui allarmi e poten-ziali problemi vengono iden-tificati e vi si può interagire.Gli allarmi e gli stati posso-no essere mandati ai relativitecnici via e-mail, SMS,SNMP o anche messaggivocali, per consentire loro di

intervenire immediatamente,se necessario. Abbiamo appurato che ilRelio è semplice e veloce dainstallare. I nostri clientisono contenti del fatto cheoccupi poco spazio. Le sche-de di interfacciamento sipossono montare diretta-mente nel trasmettitore, selo si desidera. Dato che il Relio si basa suIP, può comunicare conun’ampia gamma di tipi diprodotti. Per apparecchiatu-re esistenti che si basano suprotocolli seriali o di altrotipo, è possibile fornireun’API precompilata(Scripteasy Easylink), checonsente la connessione

all’apparecchiatura e accedead un ampio numero diparametri a cui non sipotrebbe accedere mediantele connessioni diingresso/uscita tradizionali.I prodotti Audemat sono, diregola, una parte integrantedei nostri progetti e Relioviene spesso installato a fian-co di una gamma di unità dimonitoraggio Goldeneagle e,per le installazioni più gran-di, al Broadcast Manager,che aggrega gli allarmi e glistati di una rete ampia in unsistema centralizzato digestione che può esseremonitorato da una singolapostazione.Abbiamo molti clienti sod-

disfatti che utilizzano ilsistema. Credo che questosia in gran parte dovuto allasua flessibilità e alla potenzadel software Scripteasy. Conil suo approccio “leggero”alla gestione degli impianti,il Relio con Scripteasy nonsolo processa le chiusure dicontatti, ma esegue delleprocedure, e potete pro-grammarlo in modo che“pensi” come un tecnico.

Jeff Rosenberg è Presidentee Capo Tecnico diModulation Magic, unsystem integrator soddi-sfatto di AudematPer informazioni: www.audemat.com

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Un aiuto per Farm Radio Network con Sentinel-4 di Broadcast Tools Infilati in un angolo dellasala trasmettitori diWILS(AM) di Lansing,Michigan, ci sono due rackMiddle Atlantic pieni diapparecchiature che costi-tuiscono l’uplink diMichigan Farm RadioNetwork. Questo fornitore di serviziper la distribuzione viasatellite iniziò la sua attivitàcirca 30 anni fa sfruttandol’angolo di una zona di par-cheggio a Milan, inMichigan, e invia agli affi-liati delle notizie sul merca-to agricolo di rilevo perun’area che comprende trestati.Quando SagaCommunication ha com-prato il sistema e l’ha trasfe-rito a Lansing, l’espansionedei servizi ha previsto, nel-

l’immediato, l’uplink per lecronache sportive regionalie poi l’aggiunta dell’IllinoisRadio Network, con studi aChicago e, più recentemen-te, il Minnesota NewsNetworrk, con i suo studiprincipali situati aMinneapolis/St. Paul.

Quando serve più capacitàPer anni il mio cliente,WILS, si è affidato ad appa-recchiature Broadcast Toolsper eseguire, su linee telefo-niche, il monitoraggio del-l’audio, le commutazioniremote e, più recentemente,il controllo via Internetdelle funzioni di riavvio didue codec ISDN ComrexNexus, che utilizzano ilBroadcast Tools WebSwitch.

È apparso quasi subitoovvio che sarebbe statanecessaria maggiore capacitàdi quella esistente con leprecedenti unità, connesse alinee telefoniche.Il tecnico Ralph Haines (acontratto, come me),Michael J. Ostlund diMinnesota News Network,Dennis Mellot di Saga GMdi Lansing, Stepehen Pauldell’ufficio di Detroit diSaga, e io, ci siamo unitiper pianificare un sistemache avrebbe permesso atutti e cinque l’accesso T1,ISDN, dial-up e con sistemialternativi. E qui è entratoin scena il Broadcast ToolsSite Sentinel-4.La recente installazione diuna connessione Internet adalta velocità nella postazio-ne dell’uplink per agevolare

le commutazioni via Web,aveva aperto una nuovastrada per il controllo e ilmonitoraggio remoti. Il Site Sentinel-4 è un dis-positivo economico, grandeun terzo di unità rack, peril controllo remoto viaWeb, il monitoraggio, gliallarmi di stato e un’inter-faccia relè che può esserecomandato da qualsiasiposto in cui ci sia un acces-so Internet, anche con i piùrecenti terminali connessi alWeb. Ecco, dunque, unostrumento che permette: lamisurazione analogica suquattro canali separati, ilmonitoraggio dello stato diquattro canali, quattrointerfacce logiche a relè perl’interfacciamento direttocon altre apparecchiature,un rilevatore stereofonico di

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silenzio, un misuratore delleperdite di potenza, un insie-me separato di contatti percontrolli di potenza remotiattraverso un dispositivo diterze parti e un termometroopzionale. Queste funzionisono programmabili, perassecondare le richiestedegli utenti.Ciascuna funzione del SiteSentinel-4 può essere rag-giunta attraverso qualsiasirete IP, comprese quelle pri-vate, le reti di controlloindustriali basate su IP e,ovviamente, Internet. Haanche un sistema di traccia-mento con istantanee diparametri, allarmi, stati,misure e valori di tempera-tura che possono essereinviate in e-mail a ciascunodegli otto destinatari previ-sti, con misurazioni di rou-tine o situazioni di allarme.Il Site Sentinel-4 è dotatodi quattro canali a buffer adalta risoluzione da 10 Volt(analogici), quattro canalioptoisolati di stato/logiciconfigurati per tensioni da5 a 24 Volt in corrente con-tinua (“wet” o “dry” selezio-nabili con jumper), quattrocanali di relè SPST 1-ampche possono restare accesi ospenti o agire ad impulsi didurata definita.Ha anche un relè isolatocon possibilità di assegna-zione dei contatti da parte

dell’utente per l’interfaccia-mento con un dispositivoesterno, come l’RLM-15-1C o il 20-1C di MiddleAtlantic, o i dispositivi dicontrollo per tensione alter-nata RLM30-L530-1, cosìda potere accendere o spe-gnere dispositivi esterni adalto assorbimento di corren-te o “riavviarli”. Sono supportati nomeutente e password perSNMP e SMTP.Dato che ciascun canale dicontrollo può essere protet-to da password, è possibileassegnare dati diversi diautenticazione a ciascunodei quattro affiliati all’u-plink di MFRN, garanten-do maggiore chiarezza sulpiano della sicurezza.Questo permette a ciascunodi monitorare quel che suc-cede in qualsiasi momento,ma limita il controllo dellefunzioni a quelle specificateper le varie password.I terminali con connessioniEuroblock a vite vengonoutilizzati per la misurazio-ne, gli stati/logiche, i relè dicontrollo e il rilevatore ste-reofonico di silenzio.Ci sono due jack relativiall’alimentazione, uno perla corrente in ingresso nel-l’unità, l’altro per l’ingressoopzionale “mancanza dicorrente”.L’ingresso per il termometroè un jack TRS da 1/8 di

pollice, ed è programmabileper l’indicazione Fahrenheito Celsius. Dei LED sulpannello frontale indicanolo stato dei relè, il funzio-namento in “locale” (unabella funzione di sicurezzaper quando siete connessi atrasmettitori esterni ad altapotenza o altri dispositivi),la presenza della rete sul-l’interfaccia LAN/EthernetRJ-45 da 10/100base-Tsituata sul pannello poste-riore. L’apparecchiatura è dotatadi un involucro schermatocontro le radiofrequenze edi un alimentatore con pro-tezione per i fulmini.Impostando il dispositivo,ho chiamato il nostro fornitore di connettività Internet presso l’uplink peravere un indirizzo IP fisso,e i relativi dati di gateway esubmask necessari a pro-grammare il Site Sentinel-4per la connessione Internet,dopo che avevo preso ledecisioni sui vari canali dimisurazione e di stato/logi-ci. Ciascuno dei nostroquattro affiliati ha unadiversa combinazione diuserid e password . Questo permette di moni-torare e misurare tutti icanali di misurazione eallarme, ma con accessoristretto al alla propria rete. L’allarme relativo alla man-canza di alimentazione

viene mandato al nostrocentro operativo principaledi Lansing, in copia a me eal tecnico associato RalphHaines. Possiamo accedere viaInternet e decidere qualeazione intraprendere.Dato che quattro relè delSite Sentinel-4 possonoessere programmati come“acceso”, “spento” o“impulso”, li utilizzo perriavviare quelle apparecchia-ture che sembrano mettersiripetutamente alla ricercedella connessione senzaapparente motivo. La connessione a questeapparecchiature avvienemediante i dispositivi per ilcontrollo della correntealternata di MiddleAtlantic.Ora possiamo accedere alSite Sentinel-4 in qualsiasimomento da qualsiasi PC ecambiare le sorgenti audio,verificare le interruzioni,estrarre un tracciato degliallarmi e delle misurazioni evedere con un colpo d’oc-chio lo stato di ciascunsegnale che mandiamo susatellite da questo sito.

Michael Bradford è proprietario e tecnicosenior di Broadcast/AudioServices

Per informazioni:www.broadcasttools.com

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GU IDA RAD IO

Test & Misure

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MAC di Davicom mette fine ai falsi allarmiQuanto spesso ricevete fasti-diosi allarmi dal telecontrol-lo del vostro trasmettitore?Anche se non siete la perso-na che sta in prima linea,questi allarmi possonodiventare un problema econdizionare la produttivitàdel personale. Ricevere fasti-diosi allarmi in qualsiasimomento incrementa i costioperativi, genera lavoroaggiuntivo e porta frustra-zione. Il personale si chiedeperché siano state acquistateapparecchiature come il piùevoluto sistema di controlloper generatori, se poi biso-gna andare a verificare lapostazione ogni volta che c’èun’interruzione di corrente.Qualche sistema di telecon-trollo per trasmettitori puòridurre significativamente ilnumero degli allarmi piùfastidiosi. La famiglia MACdi telecontrolli “intelligenti”Davicom, incorpora parec-chie funzioni che filtrano everificano in modo attivo ilprocesso di trasmissionedegli allarmi.

Condizioni qualificantiLa più utile funzione perridurre gli allarmi è quellache li verifica all’entrata. Sipuò attivare una verificadelle condizioni su ognientrata delle unità Davicom.Al verificarsi di una partico-lare condizione, assunta daqualsiasi altro ingresso o flaginterna, tale che ci sia unlivello logico di “vero”, l’in-gresso sottoposto a verificaviene preso in considerazio-ne. Se il valore dell’ingressoche pone le condizioni è“vero”, allora e solo allora lacondizione di allarme puòessere dichiarata e l’azioneiniziata. Nell’esempio dellafigura, il “qualificatore” èl’inverso della flag “mancan-za di corrente”. Ciò significache se manca l’alimentazio-ne alla postazione, qualsiasi

allarme relativo alla potenzaRF viene mascherato.Un’altra funzione utile èl’“isteresi” in ingresso.Questa funzione evita chegli ingressi entrino ed escanodagli stati di allarme quandole letture fluttuano attornoalle soglie di allarme. Peresempio, considerate uningresso di misurazione conle impostazioni del Livello1 come mostrate nella figurasotto. Un allarme di minoreentità viene configurato conun limite verso il basso di9500 W, una isteresi verso ilbasso come 20, un limiteverso l’alto a 10500 e un’i-steresi verso l’alto di 20. La

zona diallarme gri-gio tenueinizia quan-do vieneoltrepassatoil limite di10500, e lostato diallarme restaattivo finchéil valore in

ingresso non scende sotto illimite superiore meno l’iste-resi superiore (10500-20=10480). Questo evitache l’allarme venga cancella-to a circa 9 minuti da quan-do il valore in ingresso tornasotto i 10500 e forza l’allar-me a proseguire fino più omeno al marcatore dei 12minuti. La zona di allarmegrigio scuro inizia quandoviene raggiunto il limiteinferiore (9500), e lo statodi allarme rimane attivo fin-ché il valore in ingresso nonrisale sopra il limite inferiorepiù la isteresi inferiore(9500+20=9520). Questoevita che l’unità generi due

allarmi separati (a 24 minutie a circa 27 minuti).L’uso di valori di isteresiattentamente selezionati, èquindi utile a ridurre i sin-goli allarmi e prevenire gliallarmi multipli generati daun’unica condizione diingresso.

Ritardo dopo l’azioneL’impostazione di un ritardodopo l’azione, come mostra-to nella figura, evita chefenomeni di breve duratacausino falsi allarmi. I ritar-di possono essere program-mati per tenere conto deltipo di ingresso e della pos-sibile durata dei malfunzio-namenti. Per esempio, unsilenzio nell’audio pari a 2 o3 secondi si può probabil-mente tollerare, pertanto ilritardo prima che vengalanciato un allarme di man-canza audio si può imposta-re a 3 secondi. Ciò significache il MAC si accerterà chequalsiasi passaggio silenziosoduri più di 3 secondi prima

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di attivare la flag dell’allar-me. L’esempio della figuramostra un ritardo pari a 10secondi. I ritardi si possonoanche programmare per gliavvisi di “ritorno al funzio-namento regolare”, così ilMAC non vi chiamerà perdire che tutto è tornato aposto e, magari, dopo altri30 secondi, per dirvi chel’allarme è di nuovo attivo.Un altro modo per ottenerela validazione dei ritardisugli ingressi di stato consi-ste nell’utilizzare la funzioneActivity Monitoring. Questa funzione vi permettedi verificare se un ingresso èstato attivo troppo a lungo ose è stato inattivo troppo alungo. L’esempio mostratoriguarda il modo per assicu-rarsi che il test settimanaledel generatore non duri piùdi 16 minuti. Se il generato-re si avvia e il test durameno tempo, viene tenutatraccia dell’informazione e

non verrete contattati. Se ilgeneratore inizia a funziona-re per più dei 16 minutiprevisti, verrete contattatiperché qualcosa non ha fun-zionato. Gli allarmi possonoessere indirizzati al personalepiù indicato.

A ciascuno il suo...... allarme! Ciascun MAC ha otto elen-chi di allarmi principali,otto elenchi di allarmiminori, e ciascun elenco puòavere fino a 10 destinatari.Questi possono essere

numeri di telefoni fissi o cel-lulari, fax, cercapersone,indirizzi e-mail o IP. Il personale tecnico è per-tanto in grado di controllaregli allarmi che vengonoinviati e il modo in cui ven-gono inviati. Se si verificaun allarme di elevata impor-tanza, uno di quelli di cuiprendersi cura immediata-mente, le persone possonoessere allertate con messaggi,anche vocali, dal MAC. Se si tratta di un allarme diminore importanza, puòvenire inviata un’e-mail. In

altre parole, si possono uti-lizzare specifiche modalità dicomunicazione per trasmet-tere precisi allarmi a personeselezionate, a seconda dellivello dell’allarme e delmomento in cui si verifica.I timer si possono utilizzareper modulare o reindirizzaregli allarmi con la funzionedi orario nella giornata,giorno nella settimana odata. Una configurazionedelle funzioni di allarmefatta con giudizio e l’uso diqualificatori, ritardi, isteresie reindirizzamento control-lato in base al tempo, viconsentiranno di dormireprofondamente, e solo i pro-blemi veramente (ma vera-mente) importanti interrom-peranno le vostre vacanze almare.

John McCloy è un Tecnicoa contratto Per informazioni:www.davicom.com

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Test & Misure

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La suite ARC+ di Burk ha soddisfatto le esigenzedella Northeast Public RadioNortheast Public Radio è uncliente della mia ditta diassistenza tecnica a contrat-to, Digital RadioEngineering. È un gruppo dinove stazioni situate nell’Estdello stato di New York.Come molte radio pubbli-che, ha iniziato con una sta-zione, WAMC(FM), adAlbany, N.Y., e da lì è cre-sciuta. Al momento, la mag-giore parte dei siti è accessi-bile mediante linea telefoni-ca, utilizzando un VRC2000o un ARC16. Due postazio-ni con connettività Internetutilizzano un sempliceBroadcast Tools RemoteControl. WAMC(FM) suMount Greylock inMassachusetts, usava unPotomac Instruments basatosu sottoportante, il chesignifica che quando un tra-smettitore se spegneva, nonc’era comunicazione conquella postazione. Insegnareagli operatori di regia comegestire nove trasmettitoricon quattro tipi di controlloremoto è un’avventura. Econ altre due stazioni inarrivo, è stata presa la deci-sione di standardizzare ilsistema di controllo remoto.Ho visto molti prodotti sulcampo, scalabili per chi hamolte postazioni, e ascoltatonumerose osservazioni, com-prese quelle sulla complessi-tà, i bug e l’affidabilità.

OrganizzareIl Burk Technology ARC+ èstato scelto per le sue capaci-tà IP e su linea telefonica,insieme alla selezione diperiferiche che si possonoconnettere a ciascuno chas-sis. Il prezzo è piuttostoragionevole, in linea conquello a cui ero abituato peri prodotti ARC16. WAMC èstata la prima stazione aessere dotata del sistema

ARC+. Due stazioninon commercialiaggiuntive, acquisitenel 2007, verrannoattivate e intercon-nesse con il sistemaARC+ a breve.WAMC ha la connet-tività IP attraversoun MoseleyBroadcast LanLink.Collegare lo chassisARC+ situato in stu-dio con uno chassispresso la postazione èstato semplice. Ènecessario pianificareil sistema in quanto èmolto scalabile. Gli indirizziIP sono stati fissati facil-mente per ciascuno chassis eciascun dispositivo di ingres-so/uscita. Burk fornisce ilsoftware AutoLoad Plus perprogrammare l’ARC+.Mentre alcune impostazionisi possono cambiare diretta-mente sullo chasssis, il soft-ware è necessario per pro-grammare l’ARC+. Il softwa-re può intimorire, inizial-mente, ma ricordate che cia-scuno chassis può avere 256canali di controllo e misura-zione. Ho pensato subitoche il software sia intuitivo eho impostato il sistema dasolo. Una delle molte fun-zioni che mi piacciono è lapossibilità di assegnare qual-siasi ingresso di stato sullochassis a qualsiasi delle 16spie di stato sul pannellofrontale, non solo le prime16. Infatti, qualsiasi canaledi ingresso/uscita del dispo-sitivo Plus-X per la misura-zione, lo stato e il controllo,può essere mappato in qual-siasi canale dell’ARC+.Questo permette di imposta-re come primi i canali piùimportanti per l’operatore equelli meno utilizzati, oquelli solo per i tecnici, inqualsiasi altra parte del siste-

ma, mantenendo sempre uncablaggio pulito nel disposi-tivo di ingresso/uscita.Come mi aspettavo, sonostato in grado di assegnareun colore a ciascuna indica-zione di stato. Anche ai duebottoni di controllo si pos-sono assegnare testo e coloriaffinché siano più intuitivi.La programmazione dell’in-terfaccia vocale evoluta èsemplice, così come l’impo-stazione degli eventi per lechiamate o le notifiche e-mail. Burk ha una bellavarietà di dispositivi Plus-Xdi ingresso/uscita, che com-prendono i tipici stati/misu-razioni e i relè di comando,come quelli di cui è dotatol’ARC16. Dato che siamonel dominio digitale, occorretalvolta riavviare qualcheapparecchiatura. Il Plus-XAC-8 fornisce questa funzio-nalità mediante il pannellofrontale e il Web browser,l’ARC Plus o anche unachiusura di contatto esterno.È possibile assegnare le eti-chette e la funzione di com-mutazione. Il Plus-X-300 èmaneggevole, nel senso cheè possibile attaccare l’unitàalla stessa rete dell’ARC+, eha otto rilevatori di stato emisuratori, e otto relè. Non

ho questa necessità nellasede di WAMC, ma utilizze-rò questa unità nello studio,dato che monitoriamo econtrolliamo apparecchiatu-re come un uplink satellitareche è collocato in un altropiano dell’edificio. Un altrodispositivo maneggevole,compreso in questa installa-zione, è il PlusConnect:sostanzialmente, un’interfac-cia per il trasmettitore. Nelmio caso, avviene mediantecollegamento seriale. Burksupporta un gran numero ditrasmettitori, estendendocontrolli e stati di dozzine difunzioni. Ancora: impostatel’IP sul dispositivo, collegatel’ARC+, ditegli quali canaliusare in AutoLoad Plus e veli mostrerà istantaneamente.Chiaramente, questo è unprodotto di punta per Burk.Il controllo via IP è il futu-ro, non solo per il broadcast.Pertanto, lo sviluppo delfirmware e del software con-tinua, rendendo questo siste-ma più possibile duraturonel futuro.

Bud Williamson èPresidente di DigitalRadio EngineeringPer informaizoni:www.burk.com

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DIGITAL MIXING CONSOLE

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Progettato come soluzione flessibile per la radiodiffusione e la produzione, OnAir 1500 combina una superficie di controllointuitiva con I/O adattabili ad ogni esigenza, fornendo una consoledigitale con il massimo rapporto qualità prezzo.

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Disponibile nelle versioni da 6 e 12 fader, OnAir 1500 è caratterizzato dalla tecnologia Studer e da un’interfaccia utente basata su anni di esperienza, dotata di display OLED e funzionalità USB.

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GU IDA RAD IO

Test & Misure

Belar dichiara che il suonuovo FMCS-1 rappresentauna soluzione completa per leporzioni analogiche dei segna-li modulazione di frequenza.L’unità combina le funzioni diun amplificatore RF, undemodulatore FM, un demo-dulatore stereofonico, un

decodificatore RDS, duedecodificatori SCA e un ana-lizzatore di spettro FFT.Utilizzando le tecnologie DSP,il processamento dell’FMCS-1 avviene nel dominio digita-le, fornendo una resa dell’FMche precedentemente non eraconsiderata possibile, secondo

l’azienda pro-duttrice.Inoltre,l’FMHD-1 di Belar sta perricevere un aggiornamentosoftware e il supporto di finoa quattro decodificatori HDcon una scheda di espansioneopzionale per decodificatori.

Con questa scheda,l’FMHD-1 può decodificaree monitorare anche quattroflussi audio HD.Per informazioni:www.belar.com

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La Sonifex ReferenceMonitor Meters è unagamma misuratori di preci-sione, tre indipendenti ecinque da un’unità rack, cheoffrono una misurazione adalta risoluzione da una aquattro sorgenti sonore ste-reofoniche. Ciascuna sorgen-te stereofonica si commutaautomaticamente sia sul for-mato analogico, sia da quel-lo digitale AES/EBU, confrequenze di campionamen-to fino a 192 kHz.Il livello di ciascuna sorgen-te stereo viene mostrato su

una coppia di misuratorigrafici a barra luminosamulticolore, con un’ampiascelta di scale/risposte, accu-ratamente modellata persoddisfare applicazioni epreferenze locali. Sul retro,delle uscite per allarmi a col-lettore aperto fornisconoun’indicazione hardware del-l’audio quando si porta sottoil livello di silenzio, sopra illivello previsto, ha errori difase sostenuti oltre i 90gradi o c’è difficoltà d’ag-gancio della sorgente digita-le. Ciascuna coppia di misu-

ratori ste-reofonici può avere una scaladifferente, impostatamediante un DIP switchsituato sul retro. Per ciascunmisuratore stereofonicoviene fornito un insiemecompleto di sottolivelli inmodo che gli utenti possanodefinire le scale necessarie:doppio BBC + standard VU;BBC PPM, IEC60268-1011a, EBU PPM, IEC60268-

10 11b; Nordic PPM,IEC60268-10 1; AES/EBU,IEC60268-18 digital PPM;DIN PPM, DIN45406;Standard VU; IEC60268-17; Extended VU,IEC60268-17 e German.

Per informazioni: www.sonifex.co.uk

TTL è una soluzione per la commutazione audioautomatica e per il monitoraggioIl commutatore audio auto-matico di TitusTechnological Laboratories,il MLW-4, è un commuta-tore a otto canali mono oquattro stereo con un sen-sore di silenzio reale, usciteridondanti e controllo emonitoraggio IP viaEthernet.Qualsiasi combinazione di

ingressi audio (mix stereo eingressi mono) può essereaccettata, dato che il MLW-4 commuterà il giustoingresso sulle uscite, senecessario, per correggerequalsiasi perdita di segnaleo di canale.Il MLW-4 si può utilizzareper la semplice correzionedi un problema con una

sorgente in ingresso, perintegrare i test di trasmis-sione ENAS e le informa-zioni di emergenza, pertestare anchele sorgenti audio prima dimandarle in onda e control-lare l’audio di canali alter-nativi, così come per moni-torare e controllare unastruttura di trasmissione

AM o FM con un solo dis-positivo.Il controllo manuale offreall’utente la possibilità diselezionare quale sorgente(stereo o mono) debbaandare in onda, e comequella sorgente venga tratta-ta. Con il controllo auto-matico, viene effattuatol’instradamento verso un’al-tra sorgente in caso si siaverificata una condizione dierrore (perdita del canale osilenzio della sorgente).

Per informaizioni: www.tituslabs.com

Monitor di riferimento della Sonifex per la misura dei segnali

Belar ha presentatoi nuovi FMCS-1

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Test & Misure

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DK-Technologies ha presen-tato le nuove funzioni e inuovi prodotti nella sua lineaper la misurazione e il moni-toraggio audio/video. Gliutenti degli ambienti multi-mediali potrebbero esserneparticolarmente interessati.Tra di essi c’è il pannelloclient PT0700R, un’unità

remota per il PT0760M,monitor HD/SD per leforme d’onda video. Questoè dedicato ai tecnici di emis-sione che vogliono accedereai PT0760M e al modellobase PT0710M da luoghidiversi.Con il pannello client instal-lato, un tecnico che si trova

in un certo luogo può vederelo stesso schermo che mostraaudio e video, mentre vieneguardando un tecnico che sitrova nella sala di regia, eaccedere alle funzioni delPT0760M senza interrompe-re chi lo sta utilizzando nellasua postazione principale.Il PT0700R, pannello client,offre lo stesso schermo delPT0760M/PT0710M e donaagli utenti l’accesso ai botto-ni che replicano quelli dell’u-nità principale. Gli schermiPT0760M e il PT0700R sipossono controllare in modoindipendente, così da poteregestire la visualizzazione diaudio e video in modo iden-tico oppure personalizzato,nelle due diverse postazioni.Viene utilizzata una sempliceinterfaccia DVI tra host e

client e l’unità segue un pro-tocollo di interfaccia stan-dard, consentendo così diaumentare la distanza tra leunità master e quelle clientusando qualsiasi interfacciaDVI/DCC. È possibile con-trollare l’unità da remotomediante un PC standardattraverso la porta Ethernet.Il prodotto, nella seriePT0700 di interfacce DK permonitor di forme d’onda, orapuò essere dotata del softwa-re per loudness della medesi-ma azienda che rispetta lespecifiche ITU e EBU. Laserie PT0700 fornisce ancheun tracciamento complessivotale per cui si possono pro-durre dei report che accom-pagnino i prodotti finiti.Per informazioni: www.dk-technologies.com

Studio Hawk controlla i problemiLo Studio Hawk è una solu-zione a basso costo permonitorare l’audio e i rice-vitori EAS. La società diceche la sua tecnologia vieneimpiegata negli Stati Uniti,in Canada e Porto Rico, elo Studio Hawk è affidabilesia presso aziende con un

semplice studio, sia dentrostrutture complesse.Un pacchetto di comunica-zione flessibile invia e-maile messaggi di testo ai con-tatti presenti in elenchipersonalizzabili. Nel suoformato di base, monitoraotto canali analogici, otto

canali di stato e otto uscite,ma lo si può espandere finoa 24 canali.Il sistema può fornire deirapporti a orari prestabiliti,con i dettagli sulle interru-zioni delle trasmissioni.Viene anche utilizzato permonitorare uno dei più

grandi teleporti satellitarinel nostro settore.Per informazioni: www.thestudiohawk.com

Il dScope di Prism è compatibile con Windows 7La nuova versione 1.40 delsoftware di Prism Soundper il suo analizzatoreaudio dScope Series IIIintroduce il supporto per isistemi operativi Windowsa 64 bit, compresoWindows 7.DScope Series III è unsistema software e hardwa-re di generazione e analisiaudio, che effettua misura-zioni standard sull’audio efornisce anche una gammadi sofisticate tecnichecome analisi multi-tono,

bin-centers, log sweep sine,verifiche dei percorsi tra-sparenti e non trasparenti,tracciato degli eventi.È compreso un ambientesoftware per automatizzarei processi e creare dellemisurazioni personalizzate. La linea consiste in unhardware di precisione conallineamento del guadagnoe quel che Prism definiscecome “interfaccia softwaremolto potente per l’analisidell’audio”. Il Series III è disponibile

in versione analogica oanalogica più digitale.Tutti i dScope si possonointerfacciare con i disposi-tivi per la gestione delsuono di Windows, perconsentire la generazionee/o l’analisi dell’audio diWindows direttamente dalsoftware.Gli utenti di dScope SeriesIII che non hanno ancorafatto l’aggiornamento,possono farlo scaricando ilsoftware gratuitamente dalsito Web di Prism Sound.

Per informazioni:www.prismsound.com

DK amplia la sua linea per il monitoraggio

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Test & Misure

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Aarlon: sistema di controllo remoto per ilcontrollo e l’acquisizione

Aarlon è un sistema di con-trollo remoto e acquisizionedi dati per le emittentiradiotelevisive con un’inter-faccia subrowser, chene permettel’accesso viaTCP/IP.Gestisce leinformazionidel relativo sistema di tra-smissione, comprese la tem-

peratura, il video e l’audioin tempo reale. Fornisceanche 24 indicazioni di stato(mediante chiusura di con-

tatti), 16 let-ture di misu-razioni o vol-taggi, insiemea funzioni per34 relè dicomando nor-

malmente aperti o normal-mente chiusi.

Le letture e le funzioni ven-gono inviate a qualsiasicomputer mediante unaconnessione su browser pro-tetta da password. Il sistema ha anche unmodem che consente chia-mate POTS (protettemediante password), peravere l’accesso alla stessainformazione grafica che siha su IP, e l’invio di coman-di mediante i toni DTMF,

con risposte vocali daAarlon quando l’utentecerca informazioni o invia icomandi stessi. Aarlon hadue computer incorporatiche processano i comandidei relè, le letture dellemisurazioni e i livelli deglistati, ed inoltre gestiscono ilservizio audio e video dalsito remoto.Per informazioni: www.aarlon.com

Dayton Industrial Corp.progetta e costruisce ricevi-tori e monitor per radio,enfatizzando la loro affida-bilità e il loro funzionamen-to per le applicazioni broad-cast. I prodotti per la rice-zione dei segnali compren-dono ricevitori EAS, AM,FM, FM Stereo,FM/SCA/RDS, meteo, ser-vizio pubblico e per finalità

speciali. Sono disponi-bili di tipostandalone, asingola unitàrack da 19 pol-lici, o in chas-sis per il montaggio a rackdi tre ricevitori. L’AFC3 èun sistema montabile a rackfatto da tre ricevitori e con-figurato per le vostre appli-

cazioni EAS oper specificimonitoraggi. Ciascun ricevi-tore ha deicommutatoriinterni per la

selezione della frequenza,controlli e indicatori sulpannello frontale e connet-tori sul pannello posteriore.Il cliente può selezionare tre

ricevitori scelti tra quelliFM, FM/SCA, NOAAWeather, servizio pubblicoe/o AM, prodotti da quest’a-zienda. Il prezzo è approssimativa-mente di 1.000 Euro, aseconda della configurazionescelta.

Per informazioni: www.daytonindustrial.com

CircuitWerkes presenta il controllo remotoIl SiteSentry2 diCircuitWerkers è un control-lo remoto a due canali basa-to su Web.Oltre alla doppia letturaanalogica a 10 bit, ci sonodue ingressi di stato optoiso-lati, sei uscite su relè chepossono essere permanenti otemporanee, un rilevatore disilenzio stereofonico e unsensore di temperaturaincorporato.Tutti i dati analogici sonodisponibili con la graficadegli strumenti digitali o“analogici” su un Web brow-ser. Sempre il browser può

essere utilizzato per configu-rare il SiteSentry2. Si posso-no utilizzare InternetExplorer 6, 7 e 8, GoogleChrome, Opera, Safari oFirefox.Due dei sei relè sono DPDTe possono essere utilizzatiper commutare da remotosegnali audio bilanciati oapplicazioni a corrente piùelevata.Un software gratuito e conmolteplici funzioni permet-te di impostare ilSiteSentry2 e salvare local-mente i parametri di confi-gurazione. Oltre alla confi-

gurazione, il software per-mette di monitorare uno opiù unità SiteSentry2 daqualsiasi luogo con una con-nessione di rete. In presenzadi allarmi, è possibile l’invioautomatico di e-mail edSMS.Ci sono tre livelli di accesso:lettore, controllore e ammi-

nistratore. Solo gli ammini-stratori possono modificarela configurazione, mentre icontrollori hanno accessoalle funzioni base dei relè. Ilettori non possono accederead alcuna funzione.

Per informazioni: www.circuitwerkes.com

Dayton Industrial Corp: un ricevitore affidabile per la radiofonia

Page 81: Broadcast & Production - Numero 5/2011

Via Velasca, 36 - 20871 Loc. Velasca di Vimercate (MB) - Tel. +39 039 6612069 - Fax +39 039 6917381

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Questa gamma di prodotti è molto innovativa, anche grazie alle nuove prese Neutrik®, i rack sono disponi-bili in varie versioni: 1500, 3000, 4000, 6000, 8000, 10 000 e 15 000 W monofase e trifase, sia per FM che per TV.

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I N D I C E I N S E R Z I O N I S T I

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�Broadcast & Production - Ottobre/Novembre 2011

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DB Elettronica II cop.

Diem Technologies pag. 37

Elber pag. 53

Electrosys pag. 63

Elettrica 2000 pag. 15

Elle Erre Elettronica pag. 67

Eurotek pag. 23

EVS pag. 35

Fischer Connectors pag. 43

Gestitel pag. 81

Innovaction pag. 39

IRTE pag. 25

Italtelec pag. 59

Leading Technologies pag. 47

Leading Technologies pag. 75

LEMO pag. 45

Lupo Light pag. 9

Molpass pag. 29

Movie People pag. 19

M-Three Satcom I cop.

M-Three Satcom III cop.

NewTek pag. 13

Powerbox pag. 21

Prase pag. 73

Screen Service IV cop.

SES pag. 11

Sisvel pag. 16

Sitel pag. 31

SM di G. Stillitano pag. 27

Telsat pag. 79

Video Progetti pag. 33

Videotelecom Project pag. 55

(1) Tipo di azienda� A Emittente Radio � 1 Nazionale � F Azienda Produttrice� B Emittente TV � 2 Locale � G Fotografo Prof.

� 3 Satellite � H Consulente� 4Web � I Ag. Pub/Concess.

� C Centro di Produzione A/V � J Laboratorio A/V.� D Centro di Postproduzione A/V � K Altro _____________� E Azienda Distributrice/Rappresentante _______________________

INVIARE VIA FAX AL N° 02 70 300 211 Massima Riservatezza. NewBay Media Italy srl, ai sensi della L. 196/2003, garantisce lamassima riservatezza e la possibilità di chiedere la cancellazione o rettifica dei dati personali.

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(3) Ruolo nel processo decisionale d’acquisto� A Raccolta informazioni � B Decisione finale

Spazio per richieste, consigli e critiche:

Presidente Steve PalmVice Presidente Carmel King Direttore Vendite Eric Trabb

Direttore Responsabilee Publisher B&PAndrea Rivetta

Resp. Vendite Italia e CEO Raffaella Calabrese

Produzione e diffusioneDagmar Hänle

Stampa e FotolitoTipografia Sady Francinetti

di L. e S. Francinetti snc - Milano

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della Società Newbay Media Italysrl più sopra specificata..

Assoc ia t oa ll’ Unione St a mpaPe riodic a It a lia na

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