bergamo economia

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IL PRESIDENTE FORMIGONI ASSICURA L’INAUGURAZIONE DEL GIOVANNI XXIII ENTRO LA FINE DELL’ANNO «MI ASSUMO QUESTO IMPEGNO PERSONALE» VI PROMETTO L’OSPEDALE Rivista mensile - Ogni primo vener dì del mese in edicola al prezzo di 2,50 euro. Poste Italiane S.p.A. Sped. in abb. post. 70% DCB Bergamo. In caso di mancato recapito restituire al mittente. Nuova Classe A IL GIOIELLO DELLA CASA TEDESCA ABBANDONA LO STILE DA COMPATTA PER UN CAPOLAVORO DI SPORTIVITA’ ED ELEGANZA CAREDENT, FRANCHISING DEL SORRISO CON CHRISTIAN LA MONACA E CHICCO REGGIANI LE CLINICHE DEL BENESSERE DENTALE BLAKLADER VESTE IL LAVORO WORKWEAR DI QUALITÀ GARANTITO DAL DIRETTORE COMMERCIALE MASSIMILIANO TOMASONI BERGAMO, A PICCO L’INDUSTRIA CONGIUNTURA NEGATIVA NEL SECONDO TRIMESTRE CON UN CALO DELLA PRODUZIONE DEL 7% OTTOBRE 2012 - NUMERO 57

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Ottobre 2012

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Page 1: Bergamo Economia

IL PRESIDENTE FORMIGONI ASSICURA L’INAUGURAZIONE DEL GIOVANNI XXIII ENTRO LA FINE DELL’ANNO «MI ASSUMO QUESTO IMPEGNO PERSONALE»

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Nuova Classe AIL GIOIELLO DELLA CASATEDESCA ABBANDONALO STILE DA COMPATTA PER UN CAPOLAVORO DISPORTIVITA’ ED ELEGANZA

CAREDENT, FRANCHISING DEL SORRISOCON CHRISTIAN LA MONACA E CHICCO REGGIANI LE CLINICHEDEL BENESSERE DENTALE

BLAKLADER VESTE IL LAVOROWORKWEAR DI QUALITÀ GARANTITODAL DIRETTORE COMMERCIALE MASSIMILIANO TOMASONI

BERGAMO, A PICCO L’INDUSTRIACONGIUNTURA NEGATIVA NEL SECONDO TRIMESTRE CON UN CALODELLA PRODUZIONE DEL 7%

OTTOBRE 2012 - NUMERO 57

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CONTENUTIottobre 2012

LA DIFFAMAZIONEDA SALLUSTI

A CARLO SAFFIOTI

LIBERTÀ DI STAMPA 12IN COPERTINA

6. CON... TRIBUTOResponsabilità appalti. Le novitàLEGGERE LA LEGGELa riorganizzazione dell'impresa

8. PILLOLE DI FINANZAIl 6 settembre dell’Europa LEGGE AL VERDE«European Mobility Week»

12. IN COPERTINA. Formigoni a Bergamo Il presidente assicura l’inaugurazione del “Giovanni XXIII” entro la fine dell’anno

18. BREMBATE SOPRA&NONE Indesit: assumere un dipendente in cambio di 15 mila euro

20. MANIFATTURA&MALCONTENTORocca Vs Argentina

24. DÌ LA TUALa proposta dei sindacati: Part time per dare lavoro ai giovani. Cosa ne pensi?

26. LA CONGIUNTURAMade in Bergamo. Produzione a picco

30. TOP BUSINESS. Blaklader,quando la qualità rende sicuri

18BREMBATE SOPRA

26LA CONGIUNTURA

ECONOMIAATTUALITÀ& POLITICA

La condanna a 14 mesi da scontare davvero dietrole sbarre, inflitta al direttore Sallusti per omessocontrollo su una notizia pubblicata dal quotidia-

no Il Giornale, è stata colta come spunto da CarloSaffioti (Pdl), vicepresidente del Consiglio Regionale,incappato in una vicenda (condanna per diffamazionedel Gip di Bergamo) che presenta diverse analogie.L'articolo diffamatorio costato caro a Sallusti attaccavaun magistrato - nella fattispecie, il giudice che avrebbeautorizzato l'interruzione della gravidanza per unaragazzina di 13 anni - il padre della ragazzina incinta eil loro medico di base, affermando che tutti e tre merite-rebbero la pena di morte. Saffioti, con i consiglieriregionali Daniele Belotti e Pietro Macconi, era stato rin-viato a giudizio dal Gip del Tribunale di Venezia per dif-famazione a mezzo stampa dopo alcune critiche aimagistrati cittadini pubblicate in una lettera sul Giornaledi Bergamo nella primavera del 2002. All'epoca 16extracomunitari vennero arrestati con l'accusa di spac-cio di sostanze stupefacenti, dopo che da mesi i cittadi-ni di un quartiere del centro cittadino avevano ripetuta-mente segnalato gli episodi alle forze dell'ordine. Il gior-no dopo, nonostante la contrarietà del pubblico ministe-ro, il Gip aveva scarcerato tutti i soggetti interessati perinsufficienza di prove, sollevando le proteste dei resi-denti nel quartiere. In una pubblica assemblea partico-larmente affollata, i consiglieri regionali, davanti all'in-dignazione e all'esasperazione manifestata dai cittadini,avevano sottoscritto una lettera (redatta dai residenti) dicritica ironica e sarcastica al provvedimento del magi-strato, pubblicata poi sul Giornale di Bergamo. In segui-to, per questa lettera, i consiglieri regionali Saffioti,Macconi e Belotti, con il direttore del quotidiano, altridue giornalisti e il presidente del comitato dei cittadini,erano stati querelati dal magistrato: Saffioti aveva dovu-to pagare 15 mila euro ed era stato condannato a unmese di carcere con la condizionale. Tuttavia è dovero-so un distinguo: Sallusti ha pubblicato l'articolo diffa-matorio scritto sotto pseudonimo da Renato Farina alias"agente Betulla", giornalista colluso con il serviziosegreto Sismi (passava notizie su quanto avveniva nelleredazioni) e per questo radiato dall'Ordine dei giornali-sti. Nel frattempo, il presidente Napolitano ha colto lapalla al balzo per parlare di clemenza, rilanciando iltema dell'amnistia per i detenuti. Il problema è che didetenuti come Sallusti, se va bene, ce n'è uno su mille:gli altri sono criminali comuni. E per svuotare le carce-ri, l'unica strada è una riforma della giustizia, non il per-dono per i delinquenti. Invece vediamo Er Batman neisalotti tv, impunito più che mai.

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36. L’INTERVISTA. Maurizio MartinaPrimarie PD? «Vincerà la democrazia»

40. LA CLASSIFICA. EurispesA Bergamo, tra 0 e 60, lo spread è 11

42. FUTUROGreenpeace, traccia la «roadmap»del mondo sostenibile

46. "CONTEST DI IDEE". Smart citizens in smart cities50. PAROLA ALL’ASSOCIAZIONE. Coldiretti

Brivio: «L’Italia deve tornare a fare l’Italia»54. RISPARMIO. La convenienza è all’Esselunga 56. SMILE. CARE Dent, il franchising del sorriso60. LA KERMESSE. Dieci volte Bergamoscienza

Ospiti tre premi Nobel

64. PROVATA PER VOI.Opel Ampera, la terza via della mobilità

68. IN ANTEPRIMA.Mercedes Classe A, disegnata dal vento

72. SU STRADA. Ford B-MAX, «Apriti Sesamo»

76. CHI, DOVE E PERCHE’. Foto e curiosità

ECONOMIAATTUALITÀ& POLITICA

RUBRICHE

EVENTI

56SMILE

68IN ANTEPRIMA

76EVENTI

Bergamo Economia

Rivista mensile di economia, attualità, costume e stile (Registrazione al Tribunale

di Bergamo nr. 22 del 02/08/2007)

Società editrice: Speb S.r.l.Via San Giorgio 6/n 24122 Bergamo

Presidente: Marino Lazzarini Direttore responsabile: Paolo Agnelli

Concessionaria pubblicità locale: S.P.E.B. S.r.l.

Via San Giorgio, 6 - 24122 BergamoTel. 035 678812 - Fax 035 678895

Concessionaria pubblicità nazionale:A. Manzoni & C. S.p.A., via Nervesa, 21 Milano.

Tel. 02 57494211

Stampatore: Fotoincisione 2000Albano S. Alessandro (Bg) - Via Spallanzani, 6

Tel. +39 035 4521290

Abbonamenti: Tel. 035 678808Costo abbonamento: 20 euro per 10 mesi

www.bergamoeconomia.it

36L’INTERVISTA

60LA KERMESSE

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Page 5: Bergamo Economia

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RESPONSABILITÀ APPALTI - LE NOVITÀL’appaltatore risponde con il subappaltatore per ritenute e versamento Iva del subappaltatore

Con il Decreto Legislativo del 16/2012, chiamatoanche Decreto "sviluppo" (anche se poi si è svilup-pato gran poco) è stata prevista la responsabilità insolido del committente per gli adempimenti del-l'appaltatore, e degli eventuali subappaltatori diquesti, inerenti i versamenti delle ritenute Irpef ope-rate e dell'Iva a debito. In particolare era stabilito che"in caso di opere o servizi, il committente impren-ditore è obbligato in solido con l'appaltatore, non-ché con ciascuno degli eventuali subappaltatorientro il limite di due anni dalla cessazione dell'ap-palto, al versamento all'erario delle ritenute sui red-diti di lavoro dipendente e dell'imposta sul valoreaggiunto, scaturente dalle fatture inerenti alle pre-stazioni effettuate nell'ambito dell'appalto, ove nondimostri di avere messo in atto tutte le cautele pos-sibili per evitare l'inadempimento". Con la legge del7/8/2012 n.134 è stata abrogata la precedente nor-mativa, introducendo nuove modifiche, in partico-lare:- Non è più prevista la responsabilità solidale del

committente, che, in caso di inadempimento del-l'appaltatore può essere punito con una sanzione daEuro 5.000 a euro 200.000;- Resta la responsabilità solidale, nei limiti dei reci-proci corrispettivi, tra appaltatore e subappaltatori;

- È stato eliminato il limite temporale dei due anni,dunque ora la responsabilità opera con i normalilimiti decadenziali;- In alternativa della produzione della documenta-zione atta a provare la correttezza degli adempi-

menti del subappaltatore (fino alla quale l'appalta-tore può sospendere il pagamento al subappaltato-re), è prevista la possibilità di produrre un'attesta-zione dell'avvenuto adempimento sottoscritta da unsoggetto abilitato ( CAF, dottore commercialista,consulente del lavoro). In base al decreto sviluppoil committente provvede al pagamento del corri-spettivo dovuto all'appaltatore previa esibizione daparte di quest'ultimo della documentazione atte-stante che, gli adempimenti di cui sopra, scaduti alladata del pagamento del corrispettivo, sono stati cor-rettamente eseguiti dall'appaltatore, il committentepuò sospendere il pagamento del corrispettivo finoall'esibizione della predetta documentazione daparte dell'appaltatore. Ci si domanda come una nor-mativa che prevede la sospensione dei pagamentida parte del committente nei confronti dell'appalta-tore per opere effettuate, se questi non presentadeterminata documentazione, in un contesto, dovele imprese combattono quotidianamente con paga-menti insoluti, possa chiamarsi "decreto sviluppo".

CON...TRIBUTODott.ssa Barbara Putortì

LA RIORGANIZZAZIONE DELL'IMPRESAIl difficile equilibrio tra equità ed efficienza

Con D.L. 22 giugno 2012 n. 83, converti-to con modificazioni dalla L. 7 agosto2012 n.134, il governo prima e le camerepoi hanno licenziato una serie di modifi-che alla legge fallimentare (ed al concor-

dato preventivo in particolare) tese afavorire la precoce emersione dello statodi crisi delle imprese e la soluzione delle

loro difficoltà finanziarie ed industriali. La riforma intende fornire strumentimolto flessibili all'imprenditore in crisi,il quale può usufruire di istituti innova-tivi come la proposta di concordato inbianco, la moratoria dei debiti di impre-sa e può, altresì, nella soluzione dellacrisi, godere di finanziamenti prededuci-bili, effettuare pagamenti differenziati aicreditori strategici e decidere con grandeflessibilità quali contratti continuare unavolta che la crisi è emersa. Al di là delle specificità dei nuovi stru-menti, sui quali per motivi di spazio nonmi posso soffermare, può dirsi che gliobiettivi di politica legislativa che reggo-no le procedure concorsuali sono definiti-vamente mutati. Uno degli obiettivi primari della leggefallimentare è stato per settant'anni la c.d.par condicio creditorum: il tentativo cioè

di trattare i creditori in modo equo e pari-tario. Ora, per reagire alle gravi sfideposte dalla crisi economica, l'obiettivo èradicalmente mutato: il salvataggio del-l'impresa è il fine da perseguire anchequando ciò incide su importanti dirittipatrimoniali altrui. La riforma ha spunti di grande importan-za; appare però sbilanciata nel propriofavor per la riorganizzazione. L'analisieconomica ha da tempo messo in luce chesalvare imprese inefficienti costituisce ungrave danno economico. Occorre chie-dersi se salvare l'impresa in crisi ove ciòpossa comportare gravi danni alle suecontroparti commerciali non presentigravi rischi sistemici. Questa riflessionenon sembra abbia preceduto una riformamolto affrettata che, se offre nuoveopportunità, potrebbe nascondere rischiimprevisti.

LEGGERE LA LEGGEAvvocato Marco Amorese

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IL 6 SETTEMBRE DELL'EUROPALa decisione della BCE ribalta il modo di affrontare la crisi del debito pubblico europeo

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«EUROPEAN MOBILITY WEEK» Anche a Bergamo si è svolta la settimana europea della mobilità sostenibile

Ancora una volta il Comune diBergamo ha dimostrato di esserediligente e lungimirante, pronto a

promuovere progetti ed eventi a sostegnodell'ambiente. Difatti, anche quest'anno, ha

aderito all'iniziativa, nata a livello Europeo,denominata "Settimana Europea dellaMobilità" avente quale scopo primario

quello di sensibilizzare ed incoraggiare icittadini all'utilizzo di mezzi di trasportoecosostenibili.Sono stati numerosi gli appuntamenti chehanno avuto luogo in città e provincia nellasettimana dal 15 al 23 settembre: forum,presentazioni, percorsi culturali ma anchegiochi ed intrattenimenti per i più piccoli.L'obiettivo è stato quello di educare, infor-mare ed interessare i cittadini invitandoli apreferire, all'auto privata, gli spostamenti inbicicletta, a piedi o tramite i mezzi pubbli-ci, sottolineando l'importanza di tale stepper ottenere un miglioramento della qualitàdella vita.Il settore dei trasporti, infatti, produce circail 50% delle emissioni di polveri sottili inItalia rappresentando uno dei maggioriresponsabili dell'inquinamento atmosfericonel nostro Paese.Le aree urbane sono il centro delle attività

lavorative, commerciali e ricreative ed ilcongestionamento del traffico veicolare intali zone, oltre a gravare sulla salute e lasicurezza della popolazione, incide sull'e-conomia in termini di consumo di risorse. E' per tali motivi che il Ministero dell'am-biente, negli ultimi anni, ha realizzatonumerosi progetti a supporto della mobilitàsostenibile, quali il potenziamento del tra-sporto pubblico locale, la promozione dimezzi di trasporto alternativi ed a bassoimpatto ambientale, la diffusione del servi-zio di carsharing e l'ampliamento dellamappatura delle piste ciclabili.La Settimana Europea della MobilitàSostenibile, voluta ed appoggiata dallaCommissione Europea, rappresenta unchiaro esempio di come, grazie all'impulsodella Comunità Europea, sia possibile inco-raggiare, a livello locale, azioni a supportodell'ambiente.

LEGGE AL VERDEAvvocato Cristina Putortì

PILLOLE DI FINANZADott. Claudio Rossi

Il piano di intervento deliberato il 6 settembredalla BCE conferma quanto preannunciatonel mese di agosto. L'introduzione dellecosiddette OMT ovvero Outright MonetaryTrasactions, altro non è che la formalizzazio-ne di operazioni di acquisto massivo di titolidi Stato europei con vita residua inferiore atre anni. Queste operazioni, pero', non ver-ranno messe in atto automaticamente ma soloprevia richiesta da parte del paese membrodel sostegno finanziario all'ESM (EuropeanStability Mechanism, in altri termini il notofondo permanente Salva-Stati) e, fatto asso-lutamente innovativo, subordinatamente allafirma di un Memorandum di Intenti dal con-tenuto, ovviamente, impegnativo per ilgoverno del paese richiedente.Di fronte a questa storica svolta, i mercati,precedentemente depressi e assolutamenteincerti, hanno risposto in maniera fortementepositiva, mettendo a segno ripetuti rialzi spe-

cialmente nei titoli del settore finanziario, piùesposti ad una crisi della moneta unica.Ma cosa hanno letto gli investitori di cosìpositivo nella mossa della Banca Centrale?

Sarà forse l'annunciata assenza di limiti sul-l'ammontare degli interventi che dovrebbeincrementarne l'efficacia nella strategia dicontrollo dei prezzi dei titoli, o l'effetto bene-

fico si cela dietro altri meccanismi? Ebbene, fermo il contributo di tutti gli aspet-ti degli interventi decisi tra cui il mancato sta-tus di creditore privilegiato della BCE rispet-to ai creditori privati, il mancato impattodegli interventi sul conteggio dello stockdella liquidità di sistema e l'allentamento deicriteri di ammissibilità dei titoli a garanzianelle operazioni di rifinanziamento, il signifi-cato reale e più concreto delle OMT è che lestesse rappresentano un potentissimo stru-mento per garantire la disciplina di bilancio el'orientamento alle riforme strutturali deipaesi coinvolti, rappresentando un vincolopreordinato alle scelte sovrane di politicaeconomica dei governi locali. Insomma la palla passa al sistema bancarioeuropeo che dovrà essere incentivante sì maal contempo intransigente e rigoroso rispettoai governi non pienamente rispettosi degliimpegni assunti.

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Lo scorso sabato 15 set-tembre, fino a domenica23, è tornata a Bergamo

la "Settimana Europea dellaMobilità Sostenibile". La quar-

ta edizione ha avuto in pro-gramma diverse iniziative enovità (numerosi i convegniorganizzati per sensibilizzare lapopolazione sui temi "green"

che terranno banco nei prossi-mi anni), a partire dalla chiu-sura ecologica del centro cittàe di viale Papa GiovanniXXIII la scorsa domenica 16settembre. Un'occasione per laconcessionaria ufficiale LexusLivio Cella Team di via BorgoPalazzo, che ha potuto adagia-re sul pavimento delSentierone uno dei più ammi-rati gioielli della sua gammaibrida, la Lexus CT200h (pre-

sente anche il 5, 6 e 7 otto-bre). Una vettura che ha fattoscuola, ribattezzata "ecologica

di lusso", è infatti dotata dellatecnologia Lexus HybridDrive. Questa elegante berlinaa 5 porte assicura prestazionielevate associate a livelli di

emissioni e consumo moltocontenuti, che ne hanno fattouna delle ibride più riuscite disempre. Lo stile elegantedella nuova CT Hybrid si tra-duce in una vettura non solosilenziosa alla guida maanche dotata di un'estremaprecisione e stabilità.

MOBILITÀ SOSTENIBILE, REALTÀ«MADE IN LEXUS»

FLASH

10 milioni di euroE' la valutazione dellaprestigiosa casa Suardiche si affaccia suPiazza Vecchia fatta da PalazzoFrizzoni. Ubi Banca ha deciso di non acquistare l'immobile del Comuneper destinarlo ad attività pubbliche

10 milioni di euroE il credito vantato da decine di aziendenei confronti dell'appaltatore Decper la costruzione del nuovo ospedale di Bergamo. Possibileun accordo con Riunitie Regione per la cessione del credito

L'ultimo giorno sarà il 31 dicembre.Crollate le vendite, dopo 85 anni di attivi-tà, la boutique maschile "Sacerdote uomo"di galleria Santa Marta con un marchioconosciuto in tutta la provincia e che dal1927 veste i bergamaschi abbassa la sara-cinesca. Più che la crisi del '29, più che laconfisca del negozio durante la SecondaGuerra Mondiale e più della passione edella dedizione alla propria azienda, hapotuto la crisi. Le difficoltà sono iniziatequattro anni fa. "Già dal 2008 - spiegaLuca Sacerdote, quarta generazione diuna famiglia che da sempre ha fatto diqualità e servizio al cliente la propria mis-sion commerciale - era iniziato un gra-duale rallentamento dell'attività.Rallentamento che quest'anno si è trasfor-mato in una discesa senza freni. A giugno,

davanti al rendiconto economico degliultimi sei mesi e dopo tre anni nei qualiavevo continuato a immettere liquidità epatrimonilaità ho dovuto arrendermi.Continuare così non era più possibile". Daqui la decisione di chiudere. "Continuare

sarebbe un accanimento terapeutico -continua Luca Sacerdote -. Quando iclienti più affezionati ti dicono che hannodeciso di non comprare il sedicesimoabito vuol dire che qualcosa è cambiatodavvero".

«SACERDOTE UOMO» CHIUDE«Arbiter elegantiarum»

Posti di lavoro

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FILIALE DI BONATE SOTTOVia Papa Giovanni XXIII n. 6 24040 Bonate Sotto (BG)Tel. +39 035 4942224E-mail: [email protected]

FILIALE DI AMBIVEREVia Dante Alighieri n. 2124030 Ambivere (BG)

Tel. +39 035 4946134E-mail: [email protected]

FILIALE DI URGNANOVia Piave n. 113

24059 Urgnano (BG)Tel. +39 035 891669

E-mail: [email protected]

SUBAGENZIA DI ALZANO LOMBARDOMIRKO BURINI

Via Roma n. 7 - 24022 Tel. e Fax +39 035 516515

E-mail: [email protected]

SUBAGENZIA DI GAZZANIGAPEZZOLI UMBERTO WALTER

Via Teruzzi n. 6Tel. +39 035 738401

E-mail: [email protected]

SUBAGENZIA DI COSTA VOLPINOJURI PIETROBONI

Via Nazionale n. 259 Tel. +39 035 971054

E-mail: [email protected]

SUBAGENZIA DI SELVINOSTUDIO RATTI

C.so Monte Rosa n. 20 Tel. +39 035 764088E-mail: [email protected]

SUBAGENZIA DI OLTRE IL COLLEMEDA MARIA LUISA - MAURIZIO PAOLO

Via Roma n. 626 Tel. +39 0345 95390

E-mail: [email protected]

SEDE DI BERGAMOVia Casalino n. 17 - 24121 Bergamo (BG)

Tel. +39 035 211171 - E-mail: [email protected]

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Foto di Giorgio Chiesa

FORMIGONI A BERGAMOIO GARANTE

PER L’OSPEDALEIL PRESIDENTE ASSICURA L’INAUGURAZIONE

DEL GIOVANNI XXIII ENTRO LA FINE DELL’ANNO«MI ASSUMO QUESTO IMPEGNO PERSONALE»

DA SINISTRAPaolo Agnelli, il fratello Baldassaree Roberto Formigoni in visita al centro ricerche “SAPS” di Lallio dove si è tenuto l’incontro con i vertici di CONFIMI

In copertina

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Igiochi elettorali non sono ancora fatti,sul palcoscenico della politica pesanopiù le incognite dei punti fermi e i tre

anni che mancano alle prossime regionali(scadenza naturale nel 2015) servirannoa rinforzare l'asse del Nord, puntando sulprogetto di macroregione che già vedeLombardia, Piemonte e Friuli su posizioni

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Page 14: Bergamo Economia

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vicine. E' l'agenda illustrata dal presidente regio-nale Roberto Formigoni durante una recenteserata a Bergamo, al centro ricerche SAPS diLallio, dove il governatore ha incontrato i verticidella CONFIMI (Confederazione Italianadelle Industrie Manifatturiere) per affronta-re i temi della crisi economica davanti airappresentanti del mondo produttivo: si èparlato di politiche energetiche, di Alcoa edi ammortizzatori sociali, senza trascuraretemi di carattere locale come il nuovoospedale di Bergamo, per il qualeFormigoni ha garantito personalmente l'i-naugurazione entro la fine dell'anno.All'incontro ha partecipato il presidentedella Confederazione della Pmi, PaoloAgnelli, con i vertici della Confederazioneche raggruppa diverse territoriali(Bergamo, Modena, Verona, Vicenza,Torino, Api Umbria, la FederazioneRegionale PMI Liguria) e organizzazionicome Unpac - Unione NazionaleProduttori italiani Ausiliari Conciari, exverticale di categoria di Confindustria.

Presidente Formigoni, allora il nuovoospedale di Bergamo verrà davvero inau-gurato entro i termini?

"Mettiamoci pure dentro uno scarto di unpaio di settimane, ma garantisco che taglie-remo il nastro prima del 31 dicembre 2012:a Bergamo verrò anch'io e non sono abi-tuato a vendere la pelle dell'orso, anzi, è unimpegno che mi assumo a titolo personale.I bergamaschi saranno orgogliosi delnuovo ospedale, che è la maggiore operasanitaria oggi in costruzione a livello ditutta la Lombardia, giunta ormai alle fasidel collaudo".

Che sorprese si devono aspettare ipazienti?"Soltanto novità positive. Al di là degliaspetti tecnologici innovativi, dei 1.200posti letto e dei 4.000 dipendenti dellastruttura, a Bergamo verrà applicato unnuovo modello di assistenza sanitaria.Possiamo dire che l'ospedale girerà intor-no al malato, rispetto alla concezioneattuale che invece vede i pazienti spessosballottati in giro nei reparti per visite,esami, accertamenti: la logistica è robo-tizzata, la parte clinica viene gestita conun sistema informatico e i sanitari sonodotati di Ipad, ma ci piace sottolineareanche la grande attenzione all'ospitalità,

le camere doppie dotate di connessioneinternet e tv con cuffia… Insomma, unarisposta davvero completa alle esigenzedei malati e dei loro familiari"

{ }La maggiore infrastruttura sanitaria in costruzione in tutta la Lombardia

«Vedrete i bergamaschi saranno soddisfatti del loro ospedale»

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E gli elettori? Devono aspettarsi sorpre-se? "Qui il discorso è diverso: i giochi nonsono fatti, né per la legge elettorale, né per

gli schieramenti in campo. Quello delleregole è un preambolo doveroso, perchémi auguro che non si vada alle urne conl'attuale sistema: abbiamo il dovere morale

di cambiarlo, restituendo la parola ai citta-dini perché possano scegliere anche il par-lamentare. Lo fanno per un componente dicircoscrizione o per un sindaco, non capi-

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Un esterno del nuovo Ospedale di Bergamo

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sco perché non possa accadere anche per ideputati".

Vedrebbe bene un ritorno al vecchio siste-ma proporzionale? "Assolutamente no, io immagino per leelezioni nazionali una legge impostata sucriteri maggioritari, ma con l'aggiunta dellepreferenze".

Sta portando avanti il tema del GrandeNord con Piemonte e Friuli: non le sem-bra una riproposizione dell'asse Lega-Pdlche ci governa da 15 anni? "E' un progetto istituzionale, non politico,che può colmare lacune esistenti e darerisposte alle esigente effettivamente perce-pite dalle nostre Regioni, ma senza unaconnotazione di destra o di sinistra. Per me,il punto di partenza è l'articolo 116 dellaCostituzione, che ci delega poteri partico-lari in materie come scuola, università,ambiente, lavoro, trasporti. Aggregandoci,potremmo risparmiare su un'infinità dicosti e fornire servizi migliori. Gli esempisono tanti. Pensiamo alla sanità, visto cheparlavamo dell'ospedale di Bergamo: dauna centrale unica degli acquisti, al coordi-namento delle attività amministrative, sonomolte le possibilità offerte da un'aggrega-

zione. Stesso discorso nei trasporti e inmille altri settori".

Un bel progetto. Ma i vostri oppositori vilo lasceranno fare? "Inviterò personalmente gli imprenditori egli amministratori di Emilia Romagna eVeneto per spiegare come intendiamomuoverci. Pensiamo al fiume Po, navigabi-le da Torino a Venezia: è un'altra A4.Potrebbe diventare l'autostrada delle merci,liberandoci dal traffico dei Tir. Chiaro cheun'iniziativa di questo tipo non può esserein capo alla sola Lombardia, ma va coordi-nata a livello di macroarea".

Parliamo di oppositori. Beppe Grillo nonle ricorda la Lega del 1992, negli anni diTangentopoli? "Considero il suo fenomeno come il sinto-mo di un malessere, una delusione per lemancate riforme. Ha giustificazioni comevoto di protesta, però a mio giudizio noncostruisce nulla, non ci rende più competi-tivi di Cina, Germania o Stati Uniti".

E Renzi? Attirerà, come dice, i voti delladestra? "Prima voglio capire come farà con NichiVendola, poi vedremo".

Visita di lavoro, quella di RobertoFormigoni a Bergamo. Il presidentelombardo ha infatti incontrato il 18settembre i vertici di Confimi, laConfederazione IndustrieManifatturiere Italiane presiedutada Paolo Agnelli, che ha fatto anchegli onori di casa accogliendo ilnumero uno del Pirellone al centrodi ricerca Saps di Lallio. All'incontroerano presenti anche i rappresen-tanti delle territoriali alleate aBergamo, in particolare MaurizioZordan e Flavio Lorenzin diApindustria Vicenza, Arturo Albertidi Apindustria Verona e DinoPiacentini di Apmi Modena, tutticomponenti della giunta di presi-denza Confimi. Al di là del fuoripro-gramma di Formigoni sul nuovoospedale Giovanni XXIII, è statal'occasione per presentare il pro-gramma e gli obiettivi dellaConfederazione nata per rappre-sentare in maniera prevalente l'im-presa manifatturiera italiana. Ladelegazione, guidata dal presidentePaolo Agnelli e dal vice presidenteDino Piacentini, ha posto all'atten-zione del presidente Formigoni idiversi temi di politica industrialeche stanno a cuore delle Pmi italia-ne. "La manifattura italiana - hadichiarato il Presidente Agnelli -rischia l'estinzione. La strada dell'e-strema innovazione a cui sono con-tinuamente spinte le nostre aziende,porta a una diminuzione dell'occu-pazione e alla chiusura di migliaia dipiccole aziende che, sommate,superano la consistenza della Fiat. Ènecessario intervenire immediata-mente sul costo del lavoro e dell'e-nergia, sui tempi di pagamento, al finedi poter tornare a essere competitivi.Di questi temi abbiamo parlato conil governatore Formigoni racco-gliendo la sua piena sintonia con ilnuovo modello di approccio cheConfimi vuole portare avanti, tantoda concludere l'incontro con l'impe-gno di una futura collaborazione".

CONFIMISI PRESENTAIN REGIONE

Il presidente regionale scettico sul fenomeno Beppe Grillo:

«Incanala un voto di protestama non ci renderà più competitivi

della Cina o della Germania»{ }

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Page 17: Bergamo Economia

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Page 18: Bergamo Economia

18

Alla Indesit di None la produzio-ne di lavastoviglie terminerà il 1novembre 2012. La multinazio-

nale degli elettrodomestici deve fare iconti con un credito più difficile, con lacaduta degli ordini e dei consumi, con laconcorrenza di Paesi a basso costo, conenergia e materie prime troppo care e ilgruppo guidato da Marco Milani hadeciso di chiudere la produzione nellostabilimento piemontese e di trasferiretutta la produzione di lavastoviglie nellostabilimento di Radomko, in Polonia.Quando, in precedenza, il gruppo hadovuto chiedere gli stabilimenti diBrembate Sopra e di Treviso ha propo-sto una soluzione innovativa. Oltre agliammortizzatori sociali e agli incentiviclassici, il gruppo ha dotato il lavoratore

di una dote, di una cifra destinata adessere incassata dal datore di lavoro chelo riassume. L'azienda in cambio riceveda Merloni un conguaglio di 15 milaeuro. Grazie a questa soluzione, su 600esuberi, 500 persone sono state riassor-bite dal mondo del lavoro e si sta trat-tando per le altre 100. Adesso si spera diapplicare tale soluzione anche all'im-pianto di None che conta 360 dipenden-ti. Il gruppo, inoltre, si è impegnatoinsieme alla regione Piemonte a cercareun imprenditore che rilevi parte dellostabilimento. Per un dipendente condote sarà più facile trovare un nuovoposto di lavoro? Quello della Indesit èun caso isolato o un nuovo modo perrisolvere le crisi aziendali? La rispostaalla prova dei fatti.

Per il presidente di Indesit CompanyAndrea Merloni "tutto il compartometalmeccanico in Italia fa unagrande fatica, ma il problema nonnasce oggi, è quello della mancan-

za di una politica industriale da 20anni". Problema nel problema,quello dell'Italia "che non vuolecambiare". Indesit ha scelto lastrada dell'accordo con i sindacatia oltranza, come nel caso dellachiusura di None. Ma l'Italia"dovrebbe chiedersi seriamente sevuole l'industria manifatturiera ono, se vuole continuare ad esserel'ottava economia manifatturieradel mondo, oppure cambiare. Sevogliamo mantenere questa posi-zione - spiega -, allora siamo inritardo su scelte difficili, ma inevi-tabili: riforma del lavoro, delle pen-sioni, burocrazia, infrastrutture.Ma se non facciamo queste sceltele imprese scompaiono". Ma - insi-ste - il Paese "deve fare scelteserie perché ci troviamo a compe-tere in uno scenario dove non cisono barriere doganali, i trasportiincidono pochissimo e i nostri con-correnti sono Corea, Cina eIndonesia, che non aspettanocerto i tempi della politica italiana".

ASSUMERE UN DIPENDENTEIN CAMBIO DI 15 MILA EURO

CHIUSURA DELLA INDESIT DI NONE. COME PER BREMBATE SOPRA MERLONI PENSAAD UN INCENTIVO PER IL RICOLLOCAMENTO DEI DIPENDENTI E AD UN IMPRENDITORE CHE SUBENTRI. POSTI A RISCHIO 360

«MANCA UNAPOLITICA

INDUSTRIALE»

Brembate Sopra&none

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Page 19: Bergamo Economia

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Page 20: Bergamo Economia

20

Esistono italiani che all'estero sannofarsi rispettare, che riescono a riabi-litare l'assioma "pizza spaghetti e

mandolino" e non si chiamano né MarioDraghi né Mario Monti. Italiani capaci discuotere dalle fondamenta un governostraniero spingendolo a mostrare i musco-li per provare a rimetterlo a posto.

CHI E' LA FAMIGLIA ROCCA.Stiamo parlando di Paolo Rocca, natoa Milano nel 1952 e presidente dellamultinazionale italo-argentina Techint.Quest'azienda, fondata anche lei all'om-bra del Duomo nel 1945 ad opera delnonno Agostino ed espatriata inArgentina come tutta la famiglia l'annosuccessivo, rappresenta oggi il primogruppo industriale del Paese. La Techintsi occupa della realizzazione di infra-

strutture, ed in special modo di gasdotti,realizzati nel sud dell'Argentina dopo lascoperta di giacimenti di idrocarburi.

IL GRUPPO. Oggi Techint è il maggiorproduttore di acciaio dell'America Latina ed

uno dei primi trenta al mondo. Il marchiocon il passare degli anni si è diversificatocon cinque nomi diversi a seconda degli

ambiti di competenza: Tenaris, leadermondiale nella produzione di tubi inacciaio senza saldatura, destinati alle per-forazioni petrolifere, agli oleodotti edall'industria meccanica, con stabilimentotra gli altri a Dalmine; Ternium e TechintEngineering & Construction. A seguire c'èTenova e la Tecpetrol fino al gruppo ospe-daliero Humanitas.

LE CRITICHE. Lo scorso 7 settembreRocca ha criticato quelle che sono le misu-re economiche messe in atto dal governoargentino, parole riportate dal quotidianoClarin.

CATTIVA GESTIONE. "Dal 2008 il

ROCCA VS ARGENTINA

Manifattura&Malcontento

ITALIA COME IL SUDAMERICA? ECCO L’ARTICOLOIN CUI SI RIPERCORRE LA CRITICA DEL PRESIDENTE DELLA TECHINT

SU COMPETITIVITÀ E COSTO DEL LAVOROREAZIONE DI CRISTINA KIRCHNER

ROCCA E I DI CRISTINA KIRCHNER

El otro día leí una nota dePaolo Rocca presidente de

Techint. Sostiene que desde el2008 hay mala gestión y queArgentina es no competitiva

8 settembre

Cuando Paolo Rocca presi-dente de Techint, habla de

competitividad, habla exacta-mente del costo de un obreroindustrial.

8 settembre

El costo de un obrero indu-strial en la Argentina es de

24 USD por hora contra 12 USDen México y 9 en Brasil dice-http://cor.to/rocca

8 settembre

CFKArgentina: ¿Querránsalarios de los trabajado-

res a un tercio o a la mitad delo que tienen hoy los trabaja-dores? http://cor.to/rocca

8 settembre

Paolo Rocca

Cristina Kirchner

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Page 21: Bergamo Economia

governo ha perso la bussola e non si sadove va. L'Argentina ha un enorme poten-ziale, ma è mal gestita e, da allora, la com-petitività sta cadendo". Secondo Rocca ilproblema principale è dato dal costo dellavoro nel Paese, un costo che, per quantoriguarda un operaio industriale, è pari a 24dollari l'ora, contro i 12 del Messico ed i 9del Brasile. Le sue parole hanno scatenatoun putiferio al quale hanno risposto subitoper le rime il ministro della pianificazioneJulio de Vido ed il vice ministro dell'eco-nomia ministro Axel Kicillof.

POTREMMO SQUAGLIARLO. Questele parole di de Vido: "Se avessi un'impresacon settori in cui è monopolica, nel parlare

di competitività sarei un pò più misurato,mentre Kicillof va molto più pesante: "Ilpiano di Rocca è una maxisvalutazione e lacaduta del salario. Bisognerebbe far squa-gliare il signor Rocca, ma non lo faremo".Una dichiarazione di guerra che va a legar-si con la partecipazione dello Stato

Argentino il quale ha una partecipazione del25 per cento in Siderar, la vecchia societàsiderurgica argentina, a causa della naziona-lizzazione dei fondi pensione. Nel frattem-po il Governo non ha alcuna intenzione diaumentare la sua presenza a livello di per-centuale nella proprietà dell'azienda siderur-gica, ma certo la minaccia di Kicillof, auto-re dell'esproprio statale di Ypf ai danni di

Repsol non può far stare tranquilli i Rocca.Detto questo però non possono stare tran-quilli neanche la Kirchner ed i suoi sodali.

SERVE UNA SOLUZIONE. La stampaargentina ha riportato con dovizia di parti-colari sia le parole di Rocca sia le reazionidel governo. Marcos Novaro su Tn.com haspiegato che questo richiamo ha mostrato dicolpo l'arroganza e l'inadeguatezza delgoverno Kirchner nel suo complesso. "Se leparole di Paolo Rocca non hanno colpitol'opinione pubblica, hanno rappresentatoun segnale forte al Governo da parte delprimo gruppo industriale del Paese secon-do il quale è arrivato il momento di conclu-

Cuando Paolo Rocca presi-dente de Techint, habla de

competitividad, habla exacta-mente del costo de un obreroindustrial. http://cor.to/rocca

8 settembre

21

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Page 22: Bergamo Economia

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dere qualsiasi radicalizzazione nell'ambitodella politica del lavoro e di arrivare ad unasoluzione". Meridianionline citando quellache è stata l'acquisizione lo scorso maggiodi Ypf, ha definito la politica economicadella Fernandez de Kirchner un atto figliodella migliore retorica di stampo peronista.

NESSUNAPOLITICA. Eppure in questocaso il Governo è costretto a scendere a pattiperché Techint è troppo grande perché loStato possa "minacciare" o "acquisire" qual-che parte. I richiami di Rocca hanno il pote-re di scuotere la Casa Rosada, e di questo laPresidente deve tenerne conto. Difatti,come spiega "La Voz", c'è stato uno scam-bio epistolare tra Rocca e la Fernandez, conil primo che ha ammorbidito la sua posizio-ne ricordando come la crisi mondiale del2008 abbia lasciato i suoi strascichi anche inArgentina, paese che nonostante sia riuscitoad avere un tasso di crescita superiore aquello brasiliano in ambito industriale, nonsta facendo nulla per consolidare questasupremazia.

LA MISSIVA PER IL PRESIDENTE."L'aumento del costo del lavoro - continuaRocca - non giustificato da un aumentodella produttività, ha di fatto superato iltasso di svalutazione. Questo, in aggiuntaall'elevata pressione fiscale, fiacca la com-petitività del Paese ed influenza negativa-mente le esportazioni industriali". InfineRocca ha ribadito la sua libertà di pensiero,stigmatizzando le accuse piovute dagli altrimembri dell'esecutivo, spiegando che ognisuo intervento è finalizzato a migliorare lasituazione economica del Paese. Dal cantosuo la Fernandez de Kirchner ha preso attodella missiva dichiarandosi d'accordo, masolo su certi punti.

COLPADEI GIORNALISTI. Pagina 12spiega che secondo la Presidente Roccanon ha accusato il Governo, il quale con-tinua nella sua politica fin dal 2003.Anche in Argentina la colpa è di un gior-nalista del Clarin il quale, secondo la ver-sione di Rocca confermata da Cristina,come confidenzialmente chiamata ilPresidente, avrebbe raccolto delle indi-screzioni a seguito di un incontro avve-nuto negli uffici dell'Ordine degliIngegneri. Tale giornalista ha ottenutoinformazioni "sul contenuto della discus-sione da uno dei partecipanti, sviluppan-do la sua tesi senza alcun contatto conmembri dell'Ordine".

E SE FOSSIMO DAVVERO INCRISI?. Eppure per la Kircher, la qualepoi ha esternato parte del suo pensiero suTwitter, il problema è rappresentato solo dalcosto industriale dell'operaio, costo checomunque non andrà ad influenzare la com-petitività del Paese fino al 2017, anche per-ché in quel caso, si chiede la Presidente"taglieranno gli stipendi di un terzo o dellametà?", mentre l'associazione elettrotecnicaargentina ha detto che Techint, così come leaziende dell'indotto, continueranno a man-tenere alti i loro standard qualitativi cosìcome gli stipendi, i migliori del settore.

ZERO POVERTA'. "Quindi Rocca vuoleper la sua competitività un costo del lavo-ro più basso, che poi altro non è che lacifra che si trasforma in stipendio e contri-buti dei lavoratori. Questo vuol dire - spie-ga la Kirchner,le cui parole sono riportare

da Los Andes - che il vero problema dellacompetitività dell'Argentina sono io".L'Associazione Energetica Argentina poi hatirato le orecchie alla Techint, già lodata perla questione stipendi: "Come dimostra l'e-sempio di Techint, le imprese appartenentialla nostra associazione sono legate a dop-pio filo con il Paese. Tutte vogliono che i 42milioni di abitanti abbiano un alto livello di

vita, simile a quello dei Paesi in cui è stataeliminata la povertà, con pieno rispetto ditutti i diritti, come accade in ogni democra-zia repubblicana".

LA MARCIA INDIETRO. QuandoKicillof parla di "squagliare" il signor Roccaragiona sfruttando il famoso 25 per cento dipartecipazione in Siderar. Rocca, dal cantosuo, ha capito l'antifona ed ha dato la colpadi tutto al giornalista del Clarin, reo di avermistificato - per usare un termine comunealle ultime esternazioni di un dato politico -la realtà, aggravando notevolmente quellache era una semplice riflessione a latere.La marcia indietro del Rocca, riportataanche dallo stesso Clarin, suona come untentativo di calmare le acque. "L'industriaargentina dal 1998 è cresciuta a tassisuperiori a quelli di qualsiasi altra regio-ne, con relativo aumento della produttività

ed incremento nelle esportazioni". LaKirchner come detto ha preso atto ricor-dando che ogni comunicazione è stata resapubblica per interesse della "patria", ancheperché chi tocca il fuoco rischia di scottar-si, e la marcia indietro di Rocca, sul ricor-do di quanto successo lo scorso maggio aYpf con tanto di minacce di Kicillof, è daleggersi in questo senso.

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Page 24: Bergamo Economia

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Licenziamenti e cassa integrazione.Fattori che insieme alle difficoltà delsettore produttivo bergamasco offrono

il quadro della difficoltà occupazionale chesta interessando anche la provincia diBergamo per un 2012 che non sarà ricordatoné come anno della crescita e neppure comequello del lavoro. Continua infatti il trend

negativo relativo all'aumento dei licenzia-menti nella nostra provincia. Fra gennaio esettembre sono 6.755 le persone che hanno

perso il posto di lavoro. Anche gli ultimi datirelativi a luglio-agosto segnalano un ulterioreincremento rispetto agli anni precedenti e asettembre i nuovi iscritti nelle liste di mobili-tà hanno raggiunto quota 1.063, record asso-luto degli ultimi cinque anni, con un aumentoche sfiora il 20% rispetto al settembre del 2011.Una crisi che coinvolge in questi mesi soprat-tutto il tessuto delle pmi e dell'artigianato neisettori delle costruzioni, dei servizi/commer-cio e del manifatturiero. Da qui l'appello dellaCisl di Bergamo che ritiene sia necessariosuperare la fase di immobilismo che caratte-rizza in questo periodo il ruolo delle istituzio-ni locali e della politica per mettere in campo,con urgenza, politiche del lavoro adeguateall'entità della crisi e progetti mirati per favo-rire investimenti in nuove attività produttive.La Cisl esprime inoltre preoccupazione pergli sviluppi relativi agli ammortizzatori socia-li in deroga per il 2013, secondo FerdinandoPiccinini: "Occorrono in questa fase stru-menti flessibili per frenare l'emorragia diposti di lavoro, con risposte veloci e tempesti-ve a lavoratori e imprese".

BERGAMO, NUMERI DA BRIVIDI 1000 LICENZIAMENTI AL MESE

FLASH

Le persone che hanno perso il posto dagennaio a settembre sono 6.755. Un datoche nella sua drammaticità rimarca glieffetti di una crisi che attanaglia e mette indifficoltà anche la provincia di Bergamo.Da qui la necessità delle parti sociali ditrovare una via d'uscita a questa situazio-ne. "Nel nostro territorio - ha detto ilsegretario della Cisl Lombardia GigiPetteni nel corso di un dibattito dedicato a"La riforma del lavoro alla prova dellaLombardia" - il mercato del lavoro vedeacuirsi segni di difficoltà, ma mantieneancora un proprio dinamismo: nel secon-do trimestre 2012 sono stati infatti attivati257.182 rapporti di lavoro. È vero aumen-tano i licenziati e i disoccupati, rimanealta la cassa integrazione, ma le opportu-nità di assunzione ci sono".

ILTUO PUNTO DI VISTA. La CislLombardia ha proposto un "contratto digenerazione" per i lavoratori ultrasessantennicostretti a rimandare la pensione a causa dellariforma Fornero. "Questi - ha spiegato il

segretario regionale - potrebbero lavorarepart-time, con un'integrazione contributiva esalariale adeguata ed essere affiancati da gio-vani neoassunti con contratto di apprendisti".La Cisl lancia il "contratto di generazione" perfavorire nuove assunzioni. Tu che ne pensi?Ti sembra una buona idea o non sei d'accordo?

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I commenti più significativi verrannopubblicati sul prossimo numero

PART TIME PER DARE LAVORO AI GIOVANI?Dì la tua

Posti di lavoro

2.084Nelle sedute tra il 5 e il14 settembre, sono stateapprovate le istanze dicassa integrazione inderoga presen tate da361 aziende bergama-sche per 2.084 lavorato-ri, con un impegno dispesa leggermentesuperiore ai 10 milioni dieuro. Nel lunghissimoelenco, che occupa 24pagine, figurano quasisolo microimprese: laTerme e Benessere Srldi Sant'omobono, con isuoi 17 dipendenti, risulta tra le più grandicon la Ghezzi Lino diBrusaporto (21 addetti),Caliberg Srl di Curno(17 addetti), Agile Spadi Alzano (19 addetti) eOberti Spa di Bergamo(34 addetti) che, con unimpegno di spesa paria 161mila euro, è l'intervento più one-roso in assoluto tra le new entry.

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Page 26: Bergamo Economia

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Per il ciclo industriale la fase negati-va si accentua. Nel secondo trime-stre i dati sull'andamento dell'eco-

nomia bergamasca certificano, per l'indu-stria di Bergamo così come per quellalombarda, il quarto trimestre consecutivodi contrazione congiunturale della produ-

zione. La meccanica segna una flessionetendenziale del 4,7 per cento, il tessile e lagomma- plastica di 10 punti circa. La chi-mica registra invece una crescita di oltre 8punti ed è l'unico caso di tenuta in tutto ilpaniere. Dopo quello di Como, il risultatotendenziale di Bergamo è il peggiore della

Lombardia: più della metà del campione(56,8% contro il 39,6% nella scorsa inda-gine) segnala flessioni superiori al 5 percento e diminuiscono ulteriormente (dal29,2% al 20%) le imprese in forte crescita.Anche il tasso di utilizzo degli impianti èin calo negli ultimi trimestri e scende al

CONGIUNTURA NEGATIVA NEL SECONDO TRIMESTRE DELL'ANNOCON UN CALO DELLA PRODUZIONE INDUSTRIALE DEL 7% ANNUO

E DEL 3,4% RISPETTO AL TRIMESTRE PRECEDENTE PREOCCUPANTEIL CALO OCCUPAZIONALE

MADE IN BERGAMOPRODUZIONE A PICCO

La congiuntura

PRODUZIONE INDUSTRIALE 2° TRIMESTRE 2012

Il risultato tendenziale di Bergamo è al di sottodel dato medio regionalee si colloca, con Brescia,Pavia e Como nella fasciadi maggiore negatività

Cremona

Sondrio

Varese

Mantova

Monza

Lecco

Lodi

Milano

LOMBARDIA

Brescia

Pavia

BERGAMO

Como

-0,6

-2,5

-2,7

-2,9

-3,1

2,2

-5,2

-5,3

-5,4

-6,1

-6,3

-7,0

-7,4

V A R I A Z I O N E A N N U A C O R R E T T A P E R I G I O R N I L A V O R A T I V I

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65,6% un dato sensibilmente inferioreal dato medio dell'industria lombarda.Il fatturato totale a prezzi correnti - nondepurato quindi dell'inflazione - è incalo nel trimestre (-1,7%). Restadistante 4 punti percentuali dai livellidi un anno prima. La dinamica con-giunturale è negativa per le vendite sulmercato interno (-2,4%) mentre il fat-turato estero resta praticamente inva-riato (+0,1%); la meccanica segnalaancora una buona crescita delle vendi-te all'estero (+4% nel trimestre) e unacontenuta flessione (-0,5%) del fattura-to interno. L'andamento destagionaliz-zato in valore segnalerebbe una battutad'arresto degli ordinativi esteri su basetrimestrale (-2,3%) e una relativa stabi-lizzazione (-0,3) degli ordini interni.La variazione su base annua sarebbe

invece negativa (-11,2%) e in peggio-ramento per gli ordini interni, positiva(+2,4%) e in recupero per gli ordiniesteri. L'occupazione industriale calain misura significativa (-0,7 per centonel trimestre) soprattutto per il bruscoabbassamento delle assunzioni in unperiodo dell'anno (aprile - giugno)generalmente più favorevole rispetto aiprimi tre mesi dell'anno; tra l'altro, ildato è nettamente al di sotto dellamedia regionale (-0,21%), lasciandosialle spalle soltanto Como (-0,81%) eMilano (-0,92%). E' in aumento subase trimestrale il ricorso alla cassaintegrazione. Si tratta di ore effettiva-mente utilizzate (non solo richieste)che arrivano al 3,4% del monte ore tri-mestrale, rispetto al 2,6% del trimestreprecedente. In particolare nella mecca-

nica sale al 3,7% (rispetto al 3,3% pre-cedente) e al 7,9 tra le imprese tessili(3,9 il precedente).

Artigiani, meno 10 punti. Nell'artigianatodi produzione, l'indagine realizzata nelmese di luglio 2012 ha raccolto le rispostedi 1.044 aziende (con almeno 3 addetti) inLombardia pari al 94% del campione, dicui 143 in provincia di Bergamo (con unacopertura campionaria del 109%). Nel tri-mestre l'indice destagionalizzato della pro-duzione artigiana è in lieve contrazione (-0,6% la variazione congiunturale), por-tandosi a quota 71,9, con una diminuzionesull'anno precedente del -9,5%, in ulterioreallontanamento dai livelli produttivi prece-denti la crisi. La distribuzione per classe difrequenza delle risposte (relative alla varia-zione grezza tendenziale) conferma un qua-

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Page 28: Bergamo Economia

dro pesantemente negativo anche se non inulteriore deterioramento. Si riduce (dal 56,7% della scorsa indagine al 51,8%) la quota,pur sempre maggioritaria, delle aziende cheregistrano cali produttivi pesanti (oltre il -5%); diminuisce di poco(dal 18,5%al16,1%) l'incidenza di quanti dichiaranoincrementi superiori al +5%. Le rispostenegative superano per la quarta volta con-secutiva quelle positive con un saldo al -32,1, in lieve recupero rispetto alla prece-dente indagine (-38,9). Tutti i settori rap-presentati nel campione (con la sola ecce-zione della siderurgia che ha un risultatonullo) registrano variazioni tendenzialinegative. Il comparto più numeroso, lameccanica, segna un calo di 8 punti per-centuali su base annua. I risultati dell'arti-gianato manifatturiero di Bergamo, correttiper i giorni lavorativi, sono peggiori dellamedia regionale (-8,9%), in un quadro digeneralizzate perdite nelle province lom-barde, massime a Milano, minime a Lodi.L'andamento del fatturato è negativo sianella dinamica trimestrale (-4,2%) che nelconfronto su base annua (-9,7%) con ten-denza al peggioramento. Tra le aziende arti-giane resta ampia la divaricazione tra ladinamica delle vendite all'estero (in aumen-to sia nel trimestre che su base annua) e ilfatturato interno che flette su base sia con-giunturale che tendenziale. La quota del fat-turato estero nelle imprese del campione

artigiano è però inferiore al 3 per cento.Anche nell'artigianato manifatturiero cre-sce la cassa integrazione. Le ore utilizzateammontano al 2,8% del monte ore delsecondo trimestre, contro il 2% della prece-dente rilevazione. Vi hanno fatto ricorso il21% delle imprese artigiane manifatturiere(con almeno 3 addetti), un valore simile aquello (il 20%) del precedente trimestre.

Terziario. Il commercio in caduta libera,"altri servizi" l'unico segno più. Volumisempre in calo per il commercio, che nel

secondo trimestre perde il 6,3% del volumed'affari rispetto allo stesso periodo dell'annoscorso e con un netto peggioramento rispet-to alla scorsa indagine. La riduzione siapprofondisce sia nel comparto dei beni ali-mentari (-6,7% a Bergamo, -4,8% inLombardia) che nel settore non alimentare(-9,6% a Bergamo, -8,5% in Lombardia).Flessioni più contenute ma in peggiora-mento piuttosto marcato nella grande omedia distribuzione: Bergamo segna unavariazione del -3,0%, la Lombardia del -4,2%. Peggio le imprese di piccola dimen-

28

PRODUZIONE ARTIGIANATO 2° TRIMESTRE 2012

I risultati dell'artigianatomanifatturiero di Bergamo, corretti per i giorni lavorativi,sono peggiori della mediaregionale (-8,9%), in unquadro di generalizzateperdite nelle provincelombarde, massime a Milano, minime a Lodi

Lodi

Cremona

Pavia

Como

Monza

Sondrio

Lecco

Mantova

LOMBARDIA

Brescia

BERGAMO

Varese

Milano

-1,2

-4,8

-5,0

-5,3

-5,5

-7,2

-7,3

-7,5

-8,9

-9,0

-9,5

-12,5

-12,8

V A R I A Z I O N E A N N U A C O R R E T T A P E R I G I O R N I L A V O R A T I V I

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sione. In quelle tra i 3 e i 9 addetti il calo èdi 8,9 punti percentuali a Bergamo e di 8,8in regione. Più della metà delle imprese delcampione denuncia flessioni oltre i 5 puntipercentuali delle vendite. Il 60,7% (rispet-to al 52 % nello scorso trimestre) del cam-pione provinciale registra un calo su baseannua degli ordini ai fornitori e il saldo per-centuale complessivo resta negativo: -52,4% (rispetto al -37,8% nello scorso tri-mestre). I prezzi sono segnalati in aumen-to a Bergamo (+0,7%) e in Lombardia(+0,4%). L'occupazione è ancora in calo (-0,6%). Il volume d'affari nell'insieme deiservizi indagati, è in diminuzione su baseannua a Bergamo (-7,7%) ma con relativaattenuazione rispetto alla scorsa indagine (-13,1); negativa e senza segnali di migliora-mento la corrispondente variazione inLombardia (-6,1%). Nelle costruzioni (30risposte dal campione provinciale), la dina-mica tendenziale è negativa ma in relativaattenuazione a Bergamo (-12,2% rispettoal precedente -21,4%) e in calo inLombardia (-11,3% invariato). Nel com-mercio all'ingrosso (37 risposte), risultatonegativo a Bergamo (-7,2% rispetto al -9,5%dello scorso trimestre); a livello

regionale si accentua il calo al -8% rispet-to al -6,9% dello scorso trimestre. Neglialberghi, bar e ristoranti (17 risposte), lavariazione del volume d'affari a Bergamo èmeno negativa (-3,1% contro il precedente-14,2 %); mentre in regione il calo siapprofondisce al -6,9% dopo il -5,1% delloscorso trimestre. Negativa l'attività dei tra-sporti, in leggero recupero a Bergamo (-7% contro il -10% precedente: 18 risposte),

in peggioramento in Lombardia (-4,6%dopo il -3,7% del trimestre scorso).Nell'informatica e tlc (13 risposte) la varia-zione tendenziale rimane negativa ma inleggero miglioramento a Bergamo (-2%rispetto al -4,7% della precedente rileva-zione), mentre in Lombardia si registra una

positiva inversione di tendenza (+2% dopoil -0,7% dello scorso trimestre). Nei servi-zi avanzati (26 risposte) il volume d'affari aBergamo è in calo meno accentuato (-6,8)rispetto al precedente trimestre (-10,9%)così come a livello regionale (-3,6% dopoil -4,1% nel trimestre precedente). Neglialtri servizi (7 risposte) si conferma positi-vo, in attenuazione, il giro d'affari aBergamo ( +2,5% dopo il +6,9,% della

volta scorsa); resta negativo in Lombardia(-4,1% dopo il precedente -2,8%). Infinenei servizi alle persone (12 risposte) vendi-te in calo meno intenso a Bergamo (-6,9%dopo il -8,5% del primo trimestre), in peg-gioramento in Lombardia (-8,5% rispettoal precedente -5,4%).

Il Presidente della Camera di Commercio Paolo Malvestiti:

«L'industria bergamasca contiene le perdite perché può contare su un nucleo forte di imprese

esportatrici che restano competitive sui mercati internazionali»

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"Se si desidera creare qualcosa diduraturo, bisogna sapere ciò che sifa. Non è sufficiente utilizzare i

migliori tessuti e attrezzature, ma bisogna avereanche un'idea precisa del lavoro nella sua glo-balità e, al tempo stesso, avere cura per i detta-

gli. Solo se si procede in questo modo si potràportare a termine un lavoro ben fatto. La filoso-fia di Blåkläder si basa sullo sviluppo di prodot-ti di qualità, in grado di rendere la vita quotidia-

na più sicura, più semplice e più confortevole".Recita così il racconto di Blåkläder, ripreso diret-tamente dal sito Internet www.blåkläder.com,lo stesso che ci ha illustrato MassimilianoTomasoni - direttore commerciale e consulen-te esclusivo per l'Italia -, all'interno del suo stu-dio. Perché il marchio svedese, leader a livelloeuropeo nell'abbigliamento da lavoro, non siaccontenta di fornire capi e accessori di qualitàassoluta, ma investe anche in funzionalità edesign. Un know-how che deriva da un'espe-rienza più che cinquantennale come produttoretout court del settore. "Un nostro pantalone - haaffermato Tomasoni - è immediatamente iden-tificabile. Quando lo si vede, si ha l'impressioneche ad indossarlo sia un serio professionista dellavoro. Soddisfa tutti i requisiti più severi in ter-mini di qualità, comodità ed estetica e gratificachi lo porta. Bisogna, infatti, essere sinceri edammettere che molte volte è l'abito a fare ilmonaco e nel caso specifico il "monaco" è l'ar-tigiano o il lavoratore. Quando un lavoratoreentra nella casa di un privato vestito in manie-re trascurata, consegna immediatamente l'im-pressione di scarsa professionalità: questogenera sfiducia. Un effetto che viene sicura-mente scongiurato dal marchio svedese, checome detto non si accontenta dell'appagamen-to dell'occhio".

Un processo che per quanto riguarda le scar-pe da lavoro è già ben avviato."Le giovani generazioni devono voltarepagina. La scarpa da lavoro, uno dei tantiarticoli del workwear, è arrivata per prima adabbracciare questi concetti: inizialmente,assieme al resto dell'abbigliamento, eracostruita con criteri che salvaguardavano,giustamente, solo la sicurezza. Ora si cercaanche la comodità del lavoratore e l'esteticain generale per tutto il comparto. Uno dei

BLÅKLÄDERQUANDO LA QUALITÀRENDE SICURIMASSIMILIANO TOMASONI, DIRETTORECOMMERCIALE DEL MARCHIO SVEDESE PER L'ITALIA, CI ILLUSTRA IL KNOW-HOWDELL'AZIENDA BASATO SU QUALITÀ,FUNZIONALITÀ E DESIGN

Testo&foto di Giorgio Chiesa

Top business

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tanti luoghi comuni che deve essere sfatato èil mito del jeans come sinonimo di robustez-za. Esistono ormai tessuti misti che pesanocirca la metà e che durano fino a dieci voltedi più. Sembra strano, ma la moda hainfluenzato anche questo ramo dell'abbiglia-mento. Comunque, per i nostalgici, la nostragamma prevede anche qualche pantalone intessuto jeans e giusto per cavalcare l'ondafashion abbiamo sviluppato un pantaloneextreme-performance in tessuto denim".

Qual è il vantaggio competitivo di Blåkläder?"Siamo produttori esclusivamente di abbiglia-mento da lavoro d'alta gamma. Dalla progetta-zione del capo fino alla sua realizzazione, tutto èrealizzato internamente e tutto è pensato apposi-tamente per quei lavoratori che esigono moltodalla propria immagine e dagli strumenti dilavoro che quotidianamente utilizzano. Unanostra linea guida sta proprio nel concetto che unindumento da lavoro di alta qualità debba fun-zionare per migliorare la propria performance

lavorativa, ergo deve fungere come un "attrez-zo". Non partiamo sviluppando un capo pen-sando a quanto possa costare all'utilizzatore fina-le ma pensiamo e operiamo in modo opposto. Ilconcetto è e sarà sempre: quali caratteristichedovrebbe avere un pantalone , per esempio, diun carpentiere? Solo dopo lo sviluppo l'aziendane determina il prezzo. E' questa la differenza trachi sviluppa e produce in casa propria rispetto achi si limita a copiare pensando di aggredire unmercato, quello dell'abbigliamento da lavoro ingenerale ma in modo più specifico quello di altagamma, proponendo prodotti copiati nel designma privi di nozioni in termini di vestibilità, tec-nicità, design e qualità". Il valore aggiunto di uncapo di alta qualità non può essere misuratonella differenza di prezzo fra uno di fascia media

e un nostro qualsiasi indumento. Diciamo cheun nostro pantalone, per esempio, "dà il megliodi se" quando viene utilizzato in "prima linea" edopo il ventesimo lavaggio (anche fino a 85°)".

Una storia di oltre 50 anni. Ce la potrebbe rias-sumere in poche battute?"GEFAAB fu fondata nel 1937 nella città diTranemo. Inizialmente l'attività era incentratasulla produzione di indumenti da lavoro. Inseguito, durante la Seconda Guerra Mondiale,l'azienda dovette mutare tipologia di produ-zione per far fronte alle esigenze dell'esercitosvedese e l'abbigliamento da lavoro fu tempo-raneamente messo da parte. Negli anni '50 l'at-tività fu ampliata con l'introduzione di linee diabbigliamento alla moda e per il tempo libero,per adulti e bambini. La nuova impostazioneaziendale portò alla creazione di una nuovacompagnia, la "Gustonbolaget", che a suavolta cambiò nome e divenne la ABBLÅKLÄDER" con sede a Svenljunga,poco distante da Gothemborg.

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Quali sono i parametri che vengono dunque presi in considerazionedurante lo sviluppo e la produzione?"Il primo è sicuramente la qualità, poi la funzionalità e il design. La secon-da sta proprio nella comodità intesa a 360 gradi, sia per quanto riguarda letaglie fino ad arrivare agli accessori. Siamo infatti la prima azienda che siè adeguata alle normative europee vigenti (ad esempio in merito alla gran-dezza delle tasche per ginocchiere). L'idea di fondo è quella di andare adabbracciare tutte le fasce d'età, per consentire un giusto ricambio genera-zionale in base al grado di fidelizzazione".

Quali lavori siete in grado di "vestire"?"In primis l'artigianato, poi l'industria, il service assistenza, l'antifiamma,l'alta visibilità, l'ignifugo, gli abiti da profilo aziendale e tutto ciò che riguar-da la promozione da lavoro, poi ancora l'invernale. Essendo la casa madresvedese, è facilmente intuibile che sui capi invernali sappiamo il fattonostro. Non basta certificare, come purtroppo troppo spesso accade, l'in-dumento con una semplice dicitura "certificato contro il freddo". Operandoin tutta Europa e con i mercati scandinavi, che ad oggi sviluppano circa il45% del fatturato europeo di Blåkläder, dove per motivi climatici gli inver-ni sono lunghi e rigidi (fino a -40° in certi casi) la nostra linea invernale(guanti, capi spalla, pantaloni, calze e intimo) è sottoposta a vere e realiesposizioni al freddo. Vorrei far capire agli imprenditore edili, ad esempio,che l'orgoglio che lo lega alla propria azienda potrebbe essere trasmesso aisuoi dipendenti anche con un abbigliamento curato, che rispecchi la suafilosofia legata all'attenzione per i particolari, agli immobili che costruiscecon criteri odierni, innovativi, eleganti. Vorrei informarlo del fatto che c'èun'azienda anche nel settore dell'abbigliamento da lavoro che ha la suamedesima vision, e che è pronta ad offrire tutto ciò che chiede".

La qualità, notoriamente, si paga. Come vi collocate sul mercato?"Ripeto il concetto espresso precedentemente: i nostri pantaloni, ma ingenerale i nostri prodotti, danno il meglio quando vengono utilizzati inprima linea. Solo in questo caso ti rendi conto della qualità di un prodottostudiato, prodotto e commercializzato da un'azienda che fa solo quello. Il

nostro prezzo (utilizziamo un unico listino per tutta Europa, salvoScandinavia) è comunque inferiore ad altri marchi svedesi equivalenti edistribuiti in Italia, in funzione del fatto che noi operiamo come succursaledella casa madre, senza distributori e importatori. Io vedo in quei marchi lanostra reale concorrenza, ben vengano aziende che propongono prodottialtamente qualificati e di alta qualità. Non voglio sembrare presuntuoso,ma bisogna ben definire ciò che separa, per usare una metafora, un vino"da supermercato" ad una pregiata cantina: sono due prodotti nemmenolontanamente paragonabili. Possiamo poi tranquillamente affermare che loscarto che diamo in termini di qualità e di know-how non è certamente pro-porzionale alla variazione del costo al cliente finale: sia in termini di dura-bilità, sia in termini di soddisfazione dei dipendenti e, perché no, anche intermini di estetica".

Come "funziona" Blåkläder da un punto di vista aziendale e produtti-vo?"L'azienda ha attualmente sette unità produttive, con management svede-se ma manodopera locale, in paesi del Far East (Sri Lanka e Vietnam dal1982). Il fatturato è di circa 72 milioni di euro all'anno ed in questo istantestiamo crescendo del 20% su tutti i mercati in cui siamo presenti. L'aziendaimpiega circa 3800 persone ed è leader assoluta in Europa, a "pari merito"con un altro brand svedese".

Infine, un occhio è posto anche verso l'ambiente."Non controlliamo attentamente solo le cuciture dei nostri capi, ma anchei nostri processi produttivi, per assicurarci che la produzione avvenga inmaniera corretta. Perché i diritti umani e l'impatto ambientale non hannoconfini. Controlliamo ad esempio che gli indumenti non contenganosostanze chimiche vietate e che l'ambiente di lavoro nei nostri impianti diproduzione sia sicuro. Sviluppiamo i nostri prodotti in modo che abbianoun'elevata qualità e possano essere utilizzati per molto tempo, risparmian-do così le risorse ambientali. Richiediamo anche ai nostri fornitori di tes-suti e accessori le stesse certificazioni. Questo si traduce in un "code of con-duct" che è parte integrante del nostro DNAprofessionale".

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Era giovedì 29 marzo quando la Curiascoprì di essere stata nominata eredeuniversale del compianto Michelangelo

Maninipresidente della Faac e di divenire, quin-di, proprietaria della multinazionale dei cancelliautomatici fondata nel 1965. Questo sei mesi fapoi è spuntato un nuovo testamento e il 20 giu-gno scorso un dentista di Sasso Marconi è anda-to da un notaio di Modena per farselo validare.Nel documento l'uomo verrebbe designatocome erede da Michelangelo Manini, il proprie-tario dell'azienda morto all'età di 50 anni. Sonostati i parenti dell'imprenditore a rendere pubbli-ca la cosa. Gli stessi che avevano già impugnato,contestandone l'autenticità, quello risalente al1998 in cui l'imprenditore deceduto lasciava tuttii beni, azienda di Zola Predosa compresa, allaChiesa di Bologna. Ma la querelle non ancorarisolta (il 27 settembre c'è stata un'udienza al tri-bunale civile) non ha impedito ai lavoratori dellaFaac di Grassobbio (ex Genius), azienda di 55lavoratori assorbita dal Gruppo bolognese a fine2011 di approvare a grande maggioranza il con-tratto integrativo aziendale, valido per il triennio2013/2015 e comunque fino a definizione di una

nuova intesa. Per essere il primo integrativo inazienda l'accordo prevede l'introduzione di 40ore di permessi retributivi aggiuntivi (20 ore divisite mediche e 20 ore per terapie) e intese chelimitano la precarietà per i lavoratori assunti concontratti a termine o in somministrazione attra-

verso specifici diritti di precedenza nei nuovicontratti di lavoro. Altro aspetto non banale è lamassima disponibilità dell'azienda a investire insalute e sicurezza. Per quanto riguarda il lato

economico dell'accordo oltre all'aumento dellaquota aziendale (2/3 del costo) sul serviziomensa preesistente, c'è un importo economicoche parte da 650 euro sull'anno di riferimento2012 ad 850 euro a regime nell'anno 2014, lega-to a parametri di redditività e produttività; questiparametri saranno condizionati dalla presenzalavorativa, con franchigie per ricovero ospedalie-ro e relativa convalescenza. L'unica nota criticadei lavoratori riguarda il parametro produttività,"ma abbiamo preteso - dice Marco Tebaldidella FIM CISL- una clausola di salvaguardiasull'effettiva fattibilità del target, oppure si ridi-scutono gli obiettivi. Non temiamo comunqueconfronti a riguardo con l'azienda: negli anni ilavoratori hanno dimostrato la propria capacitàproduttiva e paradossalmente il parametro pro-duttività potrebbe diventare per noi un elementodi garanzia per il mantenimento del sito aGrassobbio". Del resto nella sua prima visita allaFaac di Zola il cardinale Carlo Caffarra ha assi-curato che "fino a quando io sarò a capo di que-sta diocesi nulla cambierà e anche chi mi succe-derà rimarrà su questa linea". Automatico (sitratta pur sempre di cancelli).

FLASH

SeatingGo, una poltroncina motorizzatache grazie ad un joystick cammina dasola. A idearla un architetto milanese e

due artigiani bergamaschi che lo scorsomese, nel corso di una udienza, l'hanno con-segnata direttamente al Papa. La speciale pol-trona è stata realizzata da Silvio Bergamellititolare, insieme al fratello Luigi, dellaTec.Meca di Albino e dall'architetto LetiziaLionello, designer milanese che l'ha disegna-ta. Per Benedetto XVI la ditta ha realizzato unmodello assolutamente unico e non riproduci-bile con un rivestimento in tessuto francese dialtissimo pregio e qualità. Al progetto hannopartecipato, insieme ai produttori Tec.Meca,anche la tappezzeria Carrara di Albino e lo stu-dio ribesdesign che ha progettato il joystickdella poltroncina. SeatingGo è l'ultimo proget-to di Tec.Meca che da anni si occupa di auto-

mazioni per anziani e disabili. Sono stati rea-lizzati e brevettati diversi modelli di carrozzinaelettrica per interni, che i fratelli Bergamellihanno voluto chiamare Self, proprio perché

l'intento è dare maggiore autonomia a disabilie anziani. Tec.Meca nasce più di 30 anni facome azienda specializzata in automazioniindustriali e si distingue per la capacità di strut-

turare ogni progetto adattandolo al cliente, stu-diando macchine per imballaggio, macchineper il settore tessile tipico della Valle Seriana ealtri automazioni particolari. I cambiamenti delmercato, la crisi e la voglia di rinnovarsi avvi-cinano l'azienda di Albino ad un mondo, quel-lo del sociale, fino ad allora inesplorato. Perrisolvere alcuni problemi motori e per miglio-rare la vita delle persone Tec.Meca brevettaalcuni dispositivi destinati a risolvere problemilegati alla disabilità e alla terza età: un semafo-ro tattile per non vedenti "Daxel" e una carroz-zina elettrica "Self" per la casa. Dal 2005 inpoi, da una continua ricerca, sono nati 10modelli di Self fino al 2012 e a progettare conl'architetto Letizia Lionello, SeatingGO. E' quest'ultima novità a riscuotere l'interesse esuscitare la curiosità della Santa Sede tanto darichiederne un modello per il Pontefice.

POLTRONA DEL PAPA MADE IN BERGAMOBianco papale

Rosso porpora

CONTRATTO INTEGRATIVO ALLA FAAC DI GRASSOBBIO

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Abbiamo letto degli intrighiall'ombra del Vaticano, delletrame o presunte tali nate tra i

corridoi curiali, delle mosse e delle con-tromosse come nel gioco degli scacchidei singoli protagonisti per guadagnarsiun posto al sole. Ma cosa sta vivendo,lontano dalla chiesa "ufficiale", il "catto-licesimo reale"? Lontano dai riflettori deimedia qual'è la vita quotidiana di milionidi credenti? La risposta è scritta nel libroscritto da Marco Marzano che insegnasociologia all'Università di Bergamo epubblicato da Feltrinelli col titolo "Quelche resta dei cattolici. Indagine sullacrisi della Chiesa in Italia". Il libro èun'inchiesta sociale, il resoconto di unviaggio durato tre anni, compiuto dal-l'autore in decine di parrocchie e di ora-

tori in tutta la Penisola (ma soprattutto alNord), a contatto diretto con tanti preti elaici impegnati nella Chiesa, e poi nelleaule di catechismo, in quelle dei corsiprematrimoniali, nelle assemblee parroc-chiali, nelle corsie ospedaliere, nei semi-nari diocesani, ai funerali, e in altri luo-ghi ancora, ovunque si svolga concreta-mente la vita quotidiana dei cattolici ita-liani. Il risultato è una lettura sociologicaoriginale dei cambiamenti in atto e unanarrazione vivace e avvincente, "movi-mentata" dalla presenza di tanti perso-naggi e dal racconto di situazioni, di sto-rie, di luoghi. Tre immagini emergonodal libro. La prima è quella di un "bancovuoto", ovvero di un paese sempre piùsecolarizzato, in costante allontanamentoda quella che è stata per secoli la "sua"

chiesa. Marzano racconta la secolarizza-zione italiana prima di tutto ridimensio-nando i dati più diffusi sulla pratica reli-giosa. La seconda immagine è quella del"fortino assediato". È in questo modoche la gerarchia cattolica vede la chiesa:un'istituzione assediata da ogni lato eintenzionata a resistere a tutti i costi, anon cambiare. Le vittime di questa"linea" sono soprattutto le parrocchie.Marzano racconta questo "mondodimenticato". La terza immagine è quelladel "piccolo porto sicuro", quello rappre-sentato dai movimenti ecclesiali, dallenuove sette cattoliche, la grande novitàdella chiesa italiana negli ultimi anni. Achi legge rimane l'immagine di una"base cattolica", troppo spesso dimenti-cata dall'opinione pubblica.

"Mentre fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciòche fa la tua destra". Il versetto del Vangelo secon-do Matteo (6,3) riassume il senso della carità cri-

stiana ma quando i parrocchiani di San Matteo a Luceto, frazionedi Albisola in Liguria, hanno chiesto la cacciata del parroco donAgostino Paganessi probabilmente hanno preso troppo alla lettera ilpasso evangelico. L'invito ad agire con grande discrezione, quando si

tratta di opere caritatevoli, è rivolto al singolo ma non significa chenon si possa conoscere la misura della carità di altri, nel caso specificodel bergamasco don Agostino Paganessi. I fedeli con tanto di raccoltadi firme hanno chiesto la cacciata del parroco "colpevole" di aiutaretroppo i poveri della città. La petizione è stata inviata al Vescovo diSavona, monsignor Vittorio Lupi che si è recato personalmente aLuceto per controllare i conti della parrocchia e ha trovato tutto in

ordine perché, in realtà, don Agostino Paganessi aiuta i povericon i suoi risparmi, senza sottrarre nulla alle casse della chiesa.Non conta, "è troppo aperto e disponibile, deve essere mandatovia", sostengono i parrocchiani. "E pensare che quando sonoarrivato qui mi hanno detto di stare attento perché erano tutti disinistra" risponde don Agostino. "Quello che si contesta - fannosapere i promotori della petizione - è l'accoglienza indistintaanche di chi potrebbe darsi da fare piuttosto che elemosinaredenaro". Ma don Agostino non si dà per vinto: "In una parroc-chia ci sono due amministrazioni distinte una personale, quelladel sacerdote, e una della comunità. A gestire i fondi della par-rocchia c'è un parrocchiano, io non tocco nulla. Ciò che possodare ai poveri, secondo le mie possibilità, lo do. Non mi sembraun'eccezione, la Chiesa lo insegna". Ascendere in campo indifesa del prete bergamasco è un novello "Peppone", CarloBaccino, presidente del circolo Arci del paese: "Quella di donAgostino è la vera carità cristiana" afferma. Una vicendastrappata alle invenzioni letterarie di Giovanni Guareschi.

DON AGOSTINO PAGANESSI, «PEPPONE» E LA CARITÀ CRISTIANA

Brescello & Luceto

MARZANO: "QUEL CHE RESTA DEI CATTOLICI”Letto per voi

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di Livio Casanova

"Chi vincerà le primarie nelPd?". E' l'unica domanda cheavremmo voluto rivolgere

(ma non abbiamo rivolto) a MaurizioMartina perché il segretario regionale deiPartito Democratico (per scaramanzia) nonavrebbe risposto "Bersani", ma ci avrebbedetto "La democrazia" o almeno cosìavrebbe potuto rispondere. Il Pd è alle presecon le famigerate primarie. Sotto i riflettoriil segretario uscente Pierluigi Bersani e illeader dei cosiddetti "rottamatori", il sinda-

co di Firenze Matteo Renzi. Anche aBergamo, come in tutto il resto d'Italia, glielettori del Partito democratico si sono divi-

MARTINA:PRIMARIE PD? «VINCERÀLA DEMOCRAZIA»DALLE PRIMARIE NAZIONALI ALLE REGIONALI FINO A PALAZZOFRIZZONIIL SEGRETARIO REGIONALE DEL PARTITODEMOCRATICO, MAURIZIO MARTINA, CI SPIEGA COME FUNZIONA LO «STRUMENTOPIÙ LARGO E PARTECIPATO CHE CI SIA»RENZI? «HA IDEE DEBOLI, TROPPA PROPAGANDA»

si, per la maggior parte, tra renziani e ber-saniani e quando incontriamo Martina lotroviamo alle prese con i preparativi per ilprossimo 7 ottobre di "100 piazze perBersani", cento gazebo in cento piazze chesegnerà l'inizio della campagna per le pri-marie del segretario Bersani nella provinciadi Bergamo e negli altri comuni orobici.L'incontro con il segretario regionale del Pdè stata l'occasione per parlare di primarienazionali, di primarie regionali e di prima-

«Ho letto le proposte di Renzi: a mio parere ci sono idee deboli, troppa enfasi sulla propaganda e non c'è piena consapevolezza

dei problemi radicali che l'Italia deve affrontare»

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L’intervista

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rie comunali, del Partito Democratico, dicandidature e di rottamazione partendoproprio da colui che è stato ribattezzato "ilrottamatore", Matteo Renzi.

Che cosa ne pensa della candidatura diRenzi alle primarie?"Penso sia una scelta legittima ma non con-vincente per quello che propone. Ho letto lesue proposte: a mio parere ci sono ideedeboli, troppa enfasi sulla propaganda e

non c'è piena consapevolezza dei problemiradicali che l'Italia deve affrontare. I prossi-mi anni non saranno una passeggiata.Serviranno autorevolezza, competenza etenacia per cambiare in profondità il Paesee non stare solo sulla superficie".

Si è dato delle regole il Pd prima di indirele primarie? Quali sono queste regole?"Saranno primarie aperte di coalizione,promosse dalle forze che firmeranno il"Patto dei Progressisti e Democratici".Potranno partecipare tutti gli elettori che sidichiareranno elettori del centrosinistra. Sivoterà su due turni come per il Comune".

Più che primarie l'impressione è di unasemplice sfida che riguarda solo Renzi eBersani. Non crede? "Non penso sarà così. Ci sono più candida-ture e tutte lavoreranno pancia a terra peraffermarsi. Sarà un grande momento dipartecipazione dei cittadini. Noi abbiamoscelto la strada dell'apertura totale. Altri, daGrillo alla Lega al Pdl faranno decideresolo al loro capo".

Per che cosa si differenzia la proposta diBersani rispetto a Renzi? "Bersani ha un progetto di cambiamentofondato sul lavoro, l'equità e la crescita: chi

«Bersani ha un progetto di cambiamento fondato

sul lavoro, l'equità e la crescita: chi ha di più deve dare di più

Ha i piedi per terra, non vende promesse irrealizzabili»

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ha di più deve dare di più. Ha i piedi perterra, non vende promesse irrealizzabili.Riparte dalla questione sociale ed econo-mica. Indica l'obiettivo degli Stati Unitid'Europa. Propone una ricostruzionenazionale fondata su forti basi etiche acominciare dalla Politica e su una nuovavia all'efficienza economica".

Prendiamo un tema come può essere lapatrimoniale. Lei è favorevole o contra-rio all'introduzione della patrimoniale? "Favorevole ad un maggiore prelievosulle rendite dei grandi patrimoni finan-ziari e immobiliari per alleggerire letasse su lavoro e imprese".

Complici i sostenitori dell'uno e dell'al-tro schieramento tutto sembra ridottoad uno scontro tra cooptazione/conser-vazione e rottamazione."Non è così. Il tema del rinnovamentodelle persone è cruciale per tutti. Vale

per la politica ma non solo. Ma non pos-siamo solo fare propaganda e usare slo-gan vuoti. Per quanto riguarda il Pd inquesti anni abbiamo rinnovato ovunque,molto più di quello che si racconta. E il

Pd di Bergamo ne è un esempio".

Martina, come giovane che fa partedella classe dirigente del PartitoDemocratico, si sente un innovatore?"Guardi, io sto coi piedi per terra. Piùsemplicemente mi sento uno che sta pro-

vando a fare la sua parte per migliorareil rapporto tra politica e cittadini conalcune idee per l'Italia figlie dei valori incui credo".

Ma scusi se insistiamo, se tutto il nododel contendere si lega attorno a Renzi -Bersani che senso hanno candidaturecome quella di Civati, Tabacci, Boeri,Nencini, Puppato etc.?"Il nodo del contendere non è quello. Iltema è l'Italia in un passaggio storicomolto difficile. Come vogliamo uscireda questi anni di crisi? Con altre solu-zioni d'emergenza, con il populismo e lademagogia, con un altro uomo solo alcomando o con la ricostruzione dellanostra democrazia per renderla più fortee più capace di governare i problemi?Questo è il cuore del ragionamento".

Non si corre il rischio di dare l'imma-gine di un Partito Democratico che

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mette al centro i problemi stessi delpartito prima dei problemi degli italia-ni? Che mette al centro le primarie insé e per sé e non le idee e i progetti perl'Italia?

"Non dobbiamo correre questo rischio.Per questo dobbiamo concentrarci sulPaese reale. A partire da lavoro, reddi-ti, competitività, istruzione, svilupposostenibile, nuovo patto fiscale. Le pri-marie devono servire a confrontarsi sututto questo e altro ancora".

Il prossimo congresso del PD dovrebbesvolgersi nel 2013. Perché non è statoanticipato all'autunno del 2012 tenerele primarie interne e affrontare, poi, glialtri passaggi elettorali?"Perché è proprio uno strumento come ilcongresso a spingerti a discutere di testesso più che del Paese. Sarebbe statoun errore. Con le Primarie aperte vedre-te che tante gente si appassionerà a con-frontarsi con noi sulle soluzioni perl'Italia".

Quando si faranno le primarie?"Il primo turno dovrebbe essere domeni-ca 25 novembre, il secondo turno il 2Dicembre. Comunque le date verrannoconfermate definitivamente a breve."

Saranno primarie di partito o di coali-zione?"Come ho detto prima saranno di coali-zione".

Il mandato di Formigoni alla presi-denza della Regione Lombardia finiràprima della scadenza di legge?"Io spero per il bene della Lombardiache si voti prima della scadenza del2015. Al Pirellone c'è bisogno di unaprofonda stagione di rinnovamentodelle persone e delle idee. E prima arri-va, meglio è"

Lei ha lanciato le primarie anche perla Lombardia. Ha già in mente unpercorso di condivisione su idee ecanditati?"Noi proponiamo un Patto Civico perla Lombardia in grado di unire tutte leforze che condividono un programma

di rinnovamento a partire da alcunitemi cruciali: modello di sviluppo,sanità e welfare, sapere e competitività.I candidati verranno dopo. E comun-que faremo Primarie aperte perchédevono essere i nostri elettori a sce-gliere".

Non c'è il rischio di assistere alle solitealchimie elettoralistiche delle segreteriedi partito?"Per noi non direi proprio. Le Primariesono lo strumento più largo e partecipa-to che ci sia. Semmai sono gli altri achiudersi nelle segreterie. Perché il cen-trodestra o Grillo non fanno le primariecome noi?".

Alla luce degli ultimi eventi e visto letitubanze nel dar corso ad una unanuova legge abrogativa del porcellumquando parla di primarie lei pensaanche anche a primarie per le liste elet-torali?"Io spero che questa pessima legge elet-torale venga cambiata. In ogni caso perquello che riguarda il Pd noi le liste lefaremo a partire dai territori. Saranno lerealtà locali a dare il passo alle scelte".

Ci saranno le primarie anche perPalafrizzoni?"Immagino di si. Ma lo deciderà a tempodebito il Pd di Bergamo con la coalizio-ne".

Cosa ne pensa di Giorgio Gori candi-dato sindaco Pd a Palafrizzoni nelleprossime amministrative del 2014?"Penso sinceramente che ogni ragiona-mento sul candidato Sindaco oggi siadavvero prematuro".

A Roma Pier Luigi Bersani, nellacorsa alla leadership nazionale, sta aMatteo Renzi come a Bergamo ElenaCarnevali, nella competizione per lacandidatura a sindaco del capoluogo,sta a Giorgio Gori?

"Guardi, ogni vicenda è una storia a se.Eviterei schematismi di questo tipo"

E cosa farà (da grande) Martina?Correrà per…"Martina? Posso dirle dove corre ades-so...a casa dai suoi bimbi".

Giorgio Gori candidato sindaco del Pd a Bergamo?

"Oggi ogni ragionamento è prematuro»{ }

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SPREADTRA ZERO E 60 A BERGAMO È PARI A 11CLASSIFICA DEI FURBI, DEGLI EVASORI FISCALI O DELL'ARTE DI ARRANGIARSI? DA UNO STUDIO DIEURISPES EMERGE LO SPACCATO TRA RICCHEZZA REALE E REDDITI DICHIARATI DEGLI ITALIANIBERGAMO VIRTUOSA, HA LO SPREAD TRA I PIÙ BASSI

a 54. Significa che nel tacco d'Italia si vive molto megliodi quanto dovrebbe essere possibile in base alle dichiara-zioni dei redditi. La Puglia è seguita dalla Sicilia con unospread a quota 53, poi Campania con 51, Calabria con50 e Basilicata con 47. L'Istituto di ricerca ha fotografatoanche la situazione in tutte le province italiane. ABergamo è assegnato uno spread pari a 11, lo stesso diModena. Va meglio Sondrio che invece si è attestata suuno spread pari a 2. Fanalino di coda è invece Catania.Sempre secondo l'istituto di ricerca l'economia sommer-sa nel nostro Paese vale circa 530 miliardi di euro, pari al35% del Pil ufficiale (1.540 miliardi), una somma equi-valente ai Pil ufficiali di Finlandia, Portogallo, Romania eUngheria messi insieme. Il risultato è un circolo viziosoai danni dell'erario. Partendo dall'assunto che tutti devonopagare le tasse, il continuo aumento del debito pubblico"costringe" i governi ad aumentare le tasse, questo nondissuade certo famiglie e imprese dall'evadere e lo Stato,a sua volta, aumenta ulteriormente la pressione fiscale. "Inquesto mondo non vi è nulla di sicuro tranne la morte e letasse" scriveva Benjamin Franklin (l'inventore del para-fulmine) in una lettera indirizzata ad un amico, un certoLeroy. Non al Signor Rossi.

Bergamo ha uno spread tra i più bassi d'Italia. Lo dimostra una recente ricerca Eurispesche misura, per ogni provincia italiana, il tenore di vita -reale- delle famiglie con il tenoredi vita dichiarato al fisco. Da 0 a 60 più si ci avvicina a quest'ultimo e meno i redditi dichia-

rati corrispondono alla realtà. La realtà più virtuosa è la Valle d'Aosta con uno spread pari a 1, segui-ta dal Trentino Alto Adige e dalla Lombardia fino alla meno virtuosa, la Puglia, con uno spread pari

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Terranno banco per i prossimi vent'an-ni, saranno un problema nei prossimiquaranta se non verranno prese le scel-

te giuste, riscriveranno la macroeconomia deiprossimi sessanta. Stiamo parlando di temati-che energetiche, di come si sposteranno gliequilibri mondiali a tutti i livelli e del ruolosempre maggioritario che occuperanno le rin-novabili. Per riuscire a comprendere la com-plessità della materia, abbiamo chiesto a quel-lo che può essere definito uno dei massimiesperti a livello nazionale. Un desiderio diconoscenza che ci ha portato fino a Roma, nelquartier generale di Greenpeace, per incontra-re il direttore esecutivo Giuseppe Onufrio."In queste settimane - ha esordito - la bancatedesca per gli investimenti pubblici ha apertouna linea di credito per le rinnovabili di 100miliardi di euro. Una nota da puntualizzare: sitratta di una banca pubblica al 100%. L'Italia,in questo processo di aggiornamento energe-tico, potrebbe giocare un ruolo importanteperché la nostra economia è strettamente con-nessa a quella tedesca e ugualmente a quelladelle altre maggiori forze europee. Purtroppo,però, il Ministro dello Sviluppo EconomicoCorrado Passera ha deciso di frenare su que-sti punti, facendo leva sulle polemiche legate aicosti di questo mercato. Queste scelte sono un

danno anche da un punto di vista macroeco-nomico, senza sviluppo interno è infatti impos-sibile esportare".

Avete tracciato uno scenario di possibile "svi-luppo sostenibile"?"Abbiamo disegnato una "roadmap" a livelloeuropeo ed è bene precisare fin da subito che inostri studi sono modellati sull'attuale sistema

economico. Questo scenario è realizzabile nel2050, la stessa data posta dall'Unione Europeaper il raggiungimento dell'80% di energia uti-lizzata da fonte rinnovabile. Con questo studiosiamo arrivati quasi al 100%, perché le ipotesiformulate sulle risorse e sui costi rendono pos-sibile un simile livello. Già ora, i paesi piùimportanti hanno da due anni investito inmodo massiccio su questa risorsa: la Cina, peresempio, è leader mondiale nell'eolico. In Cinasi pianta una pala eolica ogni due ore".

Quale ruolo avrà l'Italia in questo processo?"Il distacco dai paesi leader non è incolmabile.Se ci fosse un maggior investimento in ricercae sviluppo e a livello industriale, unitamente aduna maggiore certezza sugli investimenti chela piccola e media azienda potrà compiere, lasituazione nostrana potrebbe cambiare.Abbiamo dei pregi e anche dei difetti, ma laGermania - con cui, vorrei ripetere, siamomolto più connessi di quanto si potrebbe pen-sare - ha già abbracciato la via della riduzioneche porta al 2020".

Gli incentivi in Italia, però, sono stati fino adora generosi."Ricordiamoci che il Giappone, che vuoleuscire dal nucleare, è partito a razzo con gliincentivi, facendo 1.3 GWnei primi 2 mesi. InItalia erano troppo generosi, ma si è passato daun eccesso all'altro: il blocco del solare è grave,il futuro è là. Il mondo dell'energia è cambiatoradicalmente nel giro di appena due anni,ancora oggi è tutt'altro che un mercato libero.Se dovessimo guardare la storia dei sussidi alnucleare rispetto a quelli che sono stati dati allerinnovabili, ci accorgeremmo che non è statofatto nulla".

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GREENPEACETRACCIA LA «ROADMAP»DEL MONDO SOSTENIBILE

IL DIRETTORE GIUSEPPE ONUFRIO: «NEL 2050 ABBIAMO LA POSSIBILITÀ DI PRODURRE ENERGIA «GREEN» AL 100%,MA LA POLITICA DEVE CAMBIARE ATTORI,A PARTIRE DAL MINISTRO DELLO SVILUPPOECONOMICO»

A cura di Giorgio Chiesa

Composizione del mix medio nazionale utilizzatoper la produzione dell’energia elettrica immessa

nel sistema italiano nel 2010 e 2011

FONTI RINNOVABILI

CARBONE

GAS NATURALE

PRODOTTI PETROLIFERI

NUCLEARE

ALTRE FONTI

35,6%

12,8%

42,4%

1,6%

1,7%

5,9%

36,7%

14,6%

40,0%

1,2%

1,8%

5,7%

Futuro

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Com'è la situazione italiana in materia di consumi energetici legati allerinnovabili?"Gli italiani, in materia energetica - pensiamo al nucleare propagandatocome a basso costo e sicurissimo - sono stati trattati come fossero deglistupidi. Inoltre, veniamo da una situazione di ex monopolio pubblico e latrasparenza in questo settore è relativa. L'energia la paghiamo più dellamedia europea, ma meno della Germania. E se guardiamo l'effetto chequest'ultima ha avuto in termini di dipendenza dall'estero, vediamo che ilconsumo interno lordo delle rinnovabili è passato dal 16% al 24% in dueanni. Abbiamo fatto, senza che i media e il governo dicessero nulla, la piùgrande opera d'indipendenza energetica della nostra storia".

Come funziona il mercato dell'energia in Italia?"Nelle economie di mercato si determinano i costi dell'energia elettricacon due sistemi. Il primo di chiama "Pay As You Bid", che consiste in unsistema di aste dove i produttori "entrano" su di una curva di costi. Ilnostro, invece, è un sistema a prezzo marginale, in cui il costo è determi-nato dall'ultimo "ingresso", in questo caso il gas. Essendo, quindi, il costodeterminato dal prezzo del gas, chi produce a carbone con centrali vecchieha la possibilità di guadagnare molto. Questo succede quando la maggiorparte degli impianti è già ammortizzato: vecchio carbone, vecchio nuclea-re e fonti rinnovabili al termine del periodo d'incentivazione. E' il businessdi Enel, pubblica per il 30%, che mantiene il 41% della sua produzioneenergetica a carbone e che quindi vuole mantenere il suo status di privile-gio, scaricando costi sociali e ambientali sui cittadini. Senza che gli stessiavvertano benefici in bolletta".

Il costo per questo "avvenire rinnovabile" è sostenibile?"L'ingresso del fotovoltaico ha già tagliato il picco di mezzogiorno, lafascia più costosa. E il costo delle emissioni di CO2 dovrà essere inte-gralmente pagato a partire dal 2013. Non possiamo dire che la via rinno-vabile sia a buon prezzo, ma questo sforzo durerà massimo fino al 2030,il giusto tempo per ammortizzare l'investimento. Inoltre, l'indipendenzaenergetica ha un valore inestimabile a livello strategico e la spinta occu-pazionale sarà addirittura del 40% per l'intero comparto".

Chi dovrebbe farsi carico di questi costi in una simile situazione di crisi?"Il prezzo dell'energia crescerà comunque, perché i combustibili fossili

diverranno, col tempo, sempre più rari. Anche qui, èuna questione di regia e politica industriale. Le piccolee medie imprese che hanno investito sul solare andava-no pilotate. Le rinnovabili hanno una forte relazionecon il territorio e i margini d'innovazione sono ancoranotevoli, saranno le imprese di medie dimensioni quel-le che inizieranno il processo di rinnovamento, madovranno essere guidate da leggi serie e durature neltempo".

L'Italia può fare qualcosa indipendentementedall'Europa?"Per basare lo sviluppo sulle rinnovabili servirà un'in-tegrazione a livello europeo praticamente totale. Dovràcambiare anche la rete elettrica, per mettere in connes-sione il grande eolico del Nord con il solare del Sud.Questo tipo d'investimento si traduce, secondo i nostristudi, in 72 miliardi di euro da investire a livello euro-peo in 30 anni: una cifra assolutamente nell'ordinario.E' chiaro, dunque, che la mancanza di una strategiapolitica ed economica sulle rinnovabili, al giorno d'og-gi, è un vero e proprio suicidio economico".

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DIBATTITO ALL'AMERICANA AL FASE DI ALZANO LOMBARDO: IN 8 MINUTI I PROGETTI DEGLI UNIVERSITARI, LA REPLICA IN 5 MINUTI DELLE ISTITUZIONI SULLA CITTÀ DEL FUTURO.

IL SOGNO DELL'ASSESSORE CECI: "NEL 2019 BERGAMO CAPITALE EUROPEA "SMART" DELLA CULTURA"

SMART CITIZENS IN SMART CITIES

"Contest di idee"

Muoversi in modo sostenibile,interagire con i cittadini,migliorare il trasporto e

proiettarsi sempre più verso quei lavoricosiddetti green. C'è stata tanta voglia diconcretezza nel dibattito all'americanache si è tenuto al FaSE - FabbricaSeriana Energia di Alzano Lombardo -organizzato dal Consorzio Compere:proposte reali presentate dagli studentidell'Università degli Studi di Bergamoper migliorare la nostra città rendendolasempre più smart, intelligente e tecnolo-gica. E soprattutto una convinzione sututte: per fare una smart city servono glismart citizen, ovvero la partecipazionedella cittadinanza è fondamentale percreare le città intelligenti.

Agli studenti sono stati accordati 8minuti per proporre la propria presenta-zione su un tema specifico della sosteni-bilità, 5 minuti invece il tempo a dispo-sizione dei "big" per rispondere al pro-getto con le proprie osservazioni, conla moderazione del giornalista DinoNikpalj. Queste le modalità di svolgi-mento di un contest che ha premiato tuttii partecipanti: il riconoscimento dellagiuria popolare è andato a tutti gli stu-

denti e non ad un singolo progettoperché - è stato detto da NunzianteConsiglio, Presidente di Teb S.p.A anome di tutti i presenti "ognuno ha con-tribuito in modo determinante e impor-tante a questo laboratorio di idee per ilnostro futuro".

Molte idee sono state proposte da DavideGherardi per il tema "Sostenibilità e for-

mazione" a partire dalle mense a chilo-metri zero nelle scuole fino raccolta dif-ferenziata, passando per la partecipazio-ne attiva sin dalla più piccola età. "Solocosì e solo costruendo giorno per giornola cultura della sostenibilità - gli ha fatto

eco Mario Salomone, Professore diSociologia dell'Ambiente e del territorio edi Educazione ambientale all'Università

degli Studi di Bergamo - possiamo dav-vero rinnovarci".

Smart city significa anche smart mobi-lity: lo ha spiegato Milan Zezelj che hasottolineato le problematiche di uno

Foto di Giorgio Chiesa

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degli snodi chiave del territorio orobico- l'aeroporto - spiegando come l'impattosull'ambiente abbia ormai superato glieffetti benefici di tale struttura. "Unapossibile soluzione è il Flight EfficiencyPlan", ha detto lo studente, "che punta auna riconfigurazione delle rotte in mododa ridurre le emissioni durante la fase didecollo, una delle più inquinanti in asso-luto, per esempio eliminando i tempi diattesa in pista del velivolo a motoreacceso". Temi e soluzioni sulle quali hariflettuto anche Miro Radici, Presidentedi Sacbo che ha spiegato come la socie-

tà di casa stia già studiando approfondi-tamente soluzioni come quelle proposte.

Sulla mobilità ha insisto anche Paolo

Tadini sottolineando la necessità dipiù piste ciclabili e più bici, unitecar sharing e all'utilizzo del tramcome strumento per aumentare lapedonalizzazione. Indicazioni chehanno visto il parere favorevole di

Nunziante Consiglio, a capo di unastruttura - la Teb - "gioiello" per la nostracittà, che viene oggi studiata anche daaltre città europee.

Per Bergamo Daniele Visinoni ha pre-

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sentato uno studio sulle zone a traffico limi-tato e sulle zone 30 confrontandole con altrecittà d'Italia e d'Europa, sottolineando lapositività di queste azioni per la regolamen-tazione del traffico e la diminuzione dell'in-quinamento. Uno studio che ha vistoGianfranco Ceci, vicesindaco di Bergamo,

referente per la Gestione della Mobilità eTrasporti del Comune di Bergamo e per ilProgetto Mobilità Sostenibile verso SmartCity, rispondere con la nuova ztl dispostanella zona dello stadio. In un racconto il suosogno di vedere, nel 2019, BergamoCapitale Europea della Cultura grazie al fattodi essere una città sostenibile e "intelligente".

Una città che ha saputo puntare sulla tecno-logia e la vivibilità, con cui Bergamo si èconfrontata oggi, è Genova, dove però, ha

spiegato Marco Castagna, direttore dellaFondazione Muvita, oltre a credere in unasmart city si vuole credere soprattutto insmart citizens: "se non decliniamo nella quo-tidianità della vita delle persone questi con-cetti, la smart city si limiterà ad essere unbrand". L'intervento di Castagna ha fattoseguito alla presentazione della studentessaVanessa Verdi che ha spiegato i concetti di

Smart city e sensibilizzazione dei cittadini.

Per pensare a una città sempre più smartserve la green IT, ovvero una gestione dellatecnologia dell'informazione che ci aiuti aridurre il consumo di co2. "Per esempio - haspiegato Rossella Presezzi - gestire l'illumi-nazione pubblica attraverso un'interfacciaweb o avere a disposizione case intelligenti

dove poter inserire elettrodomestici intelli-genti che tra loro operano in rete consenti-rebbe un risparmio fino al 30% dell'energiache consumiamo oggi". "Web, informazio-ni, rete: il cittadino deve poter godere ditutto questo ma deve essere anche messonella condizione di poterlo capire", ha

aggiunto Roberto Anelli, assessoreall'Edilizia Scolastica e Innovazione tecnolo-gica della Provincia di Bergamo, riferendosialle difficoltà delle generazioni non-web.

"Anche nel nostro territorio abbiamo a dis-posizione esempi smart: luoghi dove areedismesse e degradate sono state recuperate

- ha detto Filippo Paris -. La possibili-tà di far rivivere questi luoghi dà valo-re aggiunto al concetto di smart city".

Tema con cui non ha potuto che concor-dare Ferruccio Locatelli, Presidente di

FaSE, che ha realizzato un recupero del-l'area delle ex Cartiere Pigna diventataoggi luogo di incontri e sinergie.

Con Fabio Pioldi si è parlato di greenjob, ovvero quelle professioni nuove ogià conosciute che stanno prendendosempre più piede oggi, nonostante lacrisi. Pioldi ha sottolineato l'importan-za dei green job per il raggiungimentodegli obiettivi della sostenibilità: "inItalia - ha aggiunto - i lavori sostenibi-li portano occupazione a 372mila per-sone con imprese e fatturati in aumen-to nonostante il pessimo periodo eco-nomico". Le figure più richieste nelnostro Paese vanno dal bio ingegnereal chimico ambientale ma anche pro-gettisti verdi ed esperti di impiantialternativi. Il dato che emerge forte-mente rappresenta però la formazione:i green jobs richiedono figure moltopiù competenti e preparate rispettoagli altri settori.

A Pioldi ha risposto Stefano Civettini, inrappresentanza del Consorzio Compere:"Il nostro Consorzio rappresental'industria: abbiamo creduto moltonelle opportunità dei green job.Veniamo da settori diversi ma ciò checi ha spinto a unirci sono le idee checi accomunano: abbiamo visto nel-l'aggregazione l'opportunità di fareinnovazione e di fare progetti sul ter-ritorio. I consigli che voglio dareoggi a voi studenti - ha concluso -sono di partire dal basso con levostre idee, di non aver paura adesternare i vostri progetti e di farerete con le generazioni più maturecon cui potete confrontarvi".

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SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO DAL CONSUMO DI SUOLO AGRICOLOCOSTRUZIONE DI UNA FILIERA ITALIANA

E BATTAGLIA PER LA DIFESA DEL MADE IN ITALY NELL'AGENDA DEL NUOVO PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI DI BERGAMO

BRIVIO: «TORNIAMO AD ESSERE ITALIA»

Parola all'associazione

Serve una svolta culturale che ricono-sca il valore dell'agricoltura e la suacentralità, non solo a livello econo-

mico ma anche dal punto di vista ambien-tale e sociale. Ne è convinto il presidentedella Coldiretti di Bergamo Alberto Brivioche rivendica una maggiore attenzione peril settore, soprattutto in considerazione delcontributo che può dare alla crescita delPaese.

Qual è il ruolo che il comparto agricolopuò giocare per superare questa fase didifficoltà? "Anche il nostro settore risente fortementedella crisi e i problemi con cui si confronta-no quotidianamente i nostri associati sonotutt'altro che di facile soluzione. Come peròha sottolineato lo slogan della nostra ultimaassemblea nazionale "L'Italia che fa l'Italia",noi ci riconosciamo in un'idea di crescita esviluppo che vede nelle creatività delle pic-cole e medie imprese, agricole ma ancheartigiane, commerciali, manifatturiere, unaleva molto importante. Su questo aspettocrediamo di avere molto da dare e abbiamoun'idea di lavoro che guarda anche all'etica,alla sostenibilità e al benessere sociale. Il Pilè importantissimo, ma sono importanti

anche tutte quelle componenti immaterialilegate alle nostre tradizioni, alla nostra cul-tura e al nostro meraviglioso territorio e checonferiscono ai prodotti Made in Italy carat-teristiche che li rendono unici nel mondo. Ilgrande successo che il nostro agroalimenta-re riscuote all'estero è una dimostrazione dicome sia importante puntare e investire pro-prio su questo valore aggiunto".

E' solo un'idea o sta parlando di fatti con-creti ?"Con un aumento del 18 per cento le espor-tazioni di vino e cibo Made in Italy sorpas-sano quelle di automobili e rimorchi chehanno fatto registrare un calo del 14 percento negli ultimi cinque anni. Mi sembrache questi dati si riferiscano a fatti moltoconcreti. In questi anni le esportazioni diprodotti agroalimentari hanno raggiunto15,2 miliardi di euro mentre al contrario lespedizioni di automobili, rimorchi e semiri-morchi si sono fermate a 13,2 miliardi dieuro, nella prima metà del 2012. C'e' unaItalia del buon cibo e di quell'agroalimenta-re che sa incontrare i bisogni profondi deiconsumatori e dei cittadini, del turismo, del-l'arte, della cultura, della bellezza, dell'inno-vazione intelligente. E' questa l'Italia futura,

quella per cui il territorio è una miniera diopportunità, il cui modello di sviluppo ècompatibile con la salvaguardia di un capi-tale umano e sociale unico al mondo".

Il territorio quindi è un fattore strategico ?"Senza dubbio. Il problema è che non anco-ra tutti lo hanno capito, soprattutto nellanostra realtà. Nel panorama lombardo ilmaggior consumo di suolo agricolo si èverificato proprio nella nostra provincia.Secondo i dati del 6° Censimento Generaledell'Agricoltura elaborato dall'Istat, infatti,nella Bergamasca la superficie agricola dal2000 al 2010 è diminuita del 23%. Segue laprovincia di Sondrio con una riduzione del19,2 per cento e la provincia di Lecco conuna riduzione del 13,1 per cento. E' unasituazione allarmante".

Perché?"In una fase storica in cui la capacità di pro-durre cibo per "sfamare" la popolazionediventa sempre più centrale, è preoccupan-te vedere così poca sensibilità verso lascomparsa del terreno agricolo, un fattorefondamentale per la coltivazione. Il nostroterritorio ci permette di produrre alimentiunici, ma soprattutto ci permette di produr-

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re cibo. Negli ultimi tempi le derrate alimentari sono diventateoggetto di speculazione e la stabilità sociale di alcuni Paesi èstata minata proprio dagli alti costi di alcuni generi alimentari diprima necessità. Non intendo certo fare dell'allarmismo, ma stia-mo percorrendo una strada senza ritorno. Per il nostro futuro èdi fondamentale importanza difendere il nostro patrimonio agri-colo e la nostra disponibilità di terra fertile in una situazione incui già adesso circa la metà dei prodotti alimentari sono impor-tati, a cominciare dalla soia per passare al grano e anche al mais".

C'è il rischio quindi che torni ancora lo spettro della fame?"Il pericolo è che dalla crisi economica si passi a quella alimen-tare. Il 46 per cento degli italiani è preoccupato che la produzio-ne di cibo non sia sufficiente a soddisfare il fabbisogno dellapopolazione anche per effetto del calo delle terra coltivata.Secondo l'ultimo rapporto Ocse-Fao la produzione agricoladovrà crescere del 60 per cento nei prossimi 40 anni per far fron-te all'aumento della domanda della maggiore popolazione mon-diale. Dobbiamo riflettere su questi scenari che si stanno deli-neando, prima che sia troppo tardi. Le strade sono senza dubbioimportanti, ma se continuiamo di questo passo la nostra agricol-tura verrà azzerata e dovremo comprare i prodotti agricoli daaltri Paesi al prezzo che ci verrà imposto e con la qualità che altridecideranno. Già nel mondo c'è corsa all'accaparramento dellematerie prime agricole con pesanti investimenti nell'acquisto diterreni da parte di investitori istituzionali a partire dalla Cina e daiPaesi Arabi per garantirsi l'approvvigionamento alimentare".

Tornando alla nostra realtà, com'è lo stato di salute della agri-coltura bergamasca?"Le difficoltà sono generalizzate, ma a soffrire in questomomento sono soprattutto le aziende con un indirizzo più tradi-zionale, come quelle che operano nel settore della zootecnica dacarne e da latte, nel florovivaismo e nella coltivazione dei cerea-li. I costi dei fattori di produzione sono alle stelle e la siccità que-st'anno ha dato il colpo di grazia per quanto riguarda la diminu-zione delle produzioni e l'aggravio delle spese, in particole quel-le riferite all'energia. A questo si contrappone una remunerazio-ne dei nostri prodotti molto bassa. E' emblematico il caso dellatte. Nella Bergamasca è in continua diminuzione il numerodegli allevamenti. Da un'analisi della nostra realtà associata alivello provinciale, emerge che negli ultimi 5 anni sono passatida 767 a 600. Far quadrare i bilanci è ormai diventata un'impre-sa: il prezzo del latte alla stalla è diminuito del 5,47% rispetto aquello dello scorso anno, mentre il costo della materie prime uti-lizzate per l'alimentazione è lievitato. In sette mesi il mais èaumentato di oltre il 40 per cento e la farina di soia di quasi il 70per cento. Una vera e propria stangata! Anche il peso della buro-crazia sta diventando insostenibile. Per quanto riguarda il setto-re vitivinicolo ad esempio, abbiamo calcolato che dalla produ-zione di uva fino all'imbottigliamento e vendita le impresedevono assolvere a oltre 70 attività burocratiche e relazionarsicon ben 20 diversi soggetti che vanno dal Ministero dellePolitiche agricole alle Regioni, dalle Province ai Comuni, finoad Agea, Organismi pagatori regionali, Agenzia delle Dogane,Asl, Forestale, Ispettorato Centrale qualità e repressione frodi,Nac, Guardia di Finanza, Nas, Camere di Commercio, organi-smi di controllo, consorzi di tutela, laboratori di analisi. I con-trolli sono certamente importanti, soprattutto quelli che garanti-

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scono la sicurezza alimentare ed ambien-tale che qualificano il nostro Made inItaly, ma bisogna anche stare attenti a nonsoffocare le imprese con carichi burocrati-ci eccessivi".

Quali sono i settori che vedono un futuropiù roseo ?"In questo momento hanno prospettivemigliori le aziende che hanno puntato sullaqualità e l'innovazione e quelle che hanno

saputo dare un valore aggiunto alle proprieproduzioni, come ad esempio il settore orti-colo con le verdure di "quarta gamma".Stanno crescendo l'agriturismo e le fattoriedidattiche, anche se negli ultimi tempi sen-tono anch'esse le generali difficoltà dellefamiglie. Segnali positivi arrivano anchedall'allevamento caprino e dalle aziende chestanno esplorando nuovi ambiti produttivi,come ad esempio la coltivazione dellozafferano e l'agricoltura sociale. Si stannoriscoprendo anche nuove risorse come lafiliera del legno e la vendita diretta"

La Coldiretti ha sempre creduto nell'op-portunità della filiera corta… "Si, la consideriamo strategica per alcunetipologie di produzioni che sono pronteper essere proposte direttamente ai consu-matori. Sta compiendo ulteriori passiavanti il progetto promosso da Coldirettiper la costruzione di una filiera agricolatutta italiana. Dall'esperienza dei mercatidi Campagna Amica stiamo passandoall'esperienza della Bottega, un punto divendita diretta organizzata dagli agricolto-ri in cui viene proposto esclusivamentel'assortimento completo dei prodotti

Made in Italy delle aziende accreditate alcircuito di Campagna Amica. Questa retedi vendita diretta organizzata degli agri-coltori, non solo garantisce ai consumato-ri prodotti agricoli al cento per cento ita-liani provenienti esclusivamente da azien-de agricole e cooperative, ma può dare uncontributo importante anche alla rivitaliz-zazione dei centri abitati, favorendone lasicurezza sociale e rafforzandone il siste-ma relazionale. Le Botteghe di Campagna

Amica infatti, oltre a rappresentare unaopportunità per i produttori e per i consu-matori, vanno anche a sostegno della sto-ria, della cultura e della vivibilità dei cen-tri urbani. Questo progetto è il nostroapporto per superare la crisi, in generale ilsettore può esprimere molto ma necessitadi nuovi strumenti e nuove politiche".

Dall'agricoltura arrivano quindi anchesegnali positivi?"Certamente, e per fortuna. Anche se i pro-blemi sono numerosi, si intravedono alcuneopportunità. I giovani in particolare stannoricoprendo l'attività agricola e stanno por-tando una ventata di passione e novità, guar-dando avanti e riscoprendo in chiavemoderna le nostre tradizioni, trasformando-le in valore aggiunto. Nel grande mare dellaglobalizzazione ci salveremo solo ancoran-doci a quei prodotti, quei manufatti, quellemodalità di produzione che sono espressio-ne diretta dell'identità italiana, dei suoi terri-tori e delle sue risorse umane. Tutte questeesperienze dimostrano che il settore agrico-lo si è rigenerato con una classe di giovanidi imprenditori che non si è arroccata, comespesso accade nei momenti difficili, nella

difesa dell'esistente, ma si è impegnata consuccesso nel capire e soddisfare i nuovibisogni dei consumatori. Per consolidarequesti risultati serve una politica di creazio-ne di imprese giovani all'interno di un'ideaprecisa di crescita economica del Paese"

53

Gianfranco Drigo, 47 anni, friulano, laureato in ScienzeAgrarie, è il nuovo direttore diColdiretti Bergamo. Succede aLorenzo Cusimano, che è statodirettore della Coldiretti berga-masca per oltre due anni e oradirigerà le federazioni diColdiretti Catania e ColdirettiMessina. Drigo da gennaio 2011è vicedirettore della Coldiretti diMantova. Prima è stato direttoredel CAA del Veneto e direttoredella Coldiretti di Reggio Emilia.Ha ricoperto l'incarico di vicedi-rettore anche presso ColdirettiUdine. "Per me è un onore esse-re chiamato a guidare unaFederazione che opera in unarealtà così importante dal puntodi vista agricolo - ha dichiaratoil neo direttore della Coldirettibergamasca - ; lavorerò perdare continuità al progetto pro-mosso da Coldiretti per costrui-re una filiera agricola italiana,cercando di cogliere le peculia-rità delle imprese agricole ber-gamasche e di rispondere alleloro aspettative. Il mio obiettivosarà di favorire un lavoro disquadra capace di mettere incampo azioni volte alla tutela ealla valorizzazione del "Made inBergamo" e alla costruzione diun rapporto proficuo con gliassociati e le istituzioni presentisul territorio". La Coldiretti ber-gamasca associa circa 3500aziende agricole e dal punto divista organizzativo è articolatain 7 uffici zonali e una sede pro-vinciale. Dal punto di vista sin-dacale, conta complessivamen-te 130 sezioni e 4 zone.

DRIGO,IL NUOVO

DIRETTORE

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Èl'Esselunga di via Pietro Spino ilsupermercato più conveniente diBergamo, almeno secondo una

ricerca di Altroconsumo, l'associazionedei consumatori fra le più note d'Italia.All'Esselunga che sorge nell'area dell'ex

Magrini, con un ingresso in Spino e l'altroin via San Bernardino, partendo da un pun-teggio che stabiliva in "100" l'indice dimaggior convenienza è stato assegnato 104(praticamente un 4% più caro rispetto alpunto vendita più economico in assoluto).Di questi tempi fare la spesa è sempre piùuna questione di convenienza visto che,secondo l'Istat, la spesa media di una fami-glia italiana, tra alimentare, prodotti per l'i-giene personale e per la casa, si prende il20% del bilancio familiare. Risparmiare,quindi, diventa questione di strategia.Facile perdersi tra la pubblicità e i volanti-ni delle offerte che prima di ogni fine setti-mana affollano le cassette della posta e,spesso e volentieri, piuttosto che spulciarevoce per voce si preferisce farne un mazzounico e gettarlo nella secchio della carta.Altroconsumo ha stilato una classifica dei

punti vendita più convenienti della peniso-la. Per quanto riguarda Bergamo, la spesamedia annuale per famiglia toccherà que-st'anno i 6.368 euro con una possibilità dirisparmio massimo, decidendo cioè di farela spesa nel punto vendita più caro o in

quello più conveniente, di 757 euro. Unrisultato che porta la nostra città al decimoposto della classifica di convenienza su untotale di 61 centri monitorati (Milano, peresempio, è al nono posto, Varese è al ven-tesimo e Brescia al trentesimo). Nel valuta-re i diversi scenari possibili di acquisto e dipossibilità di risparmio Altroconsumo haeffettuato la spesa in due modi. Sono stati

creati dei carrelli-tipo, sia considerando531 prodotti di marca, freschi, di 104tipologie diverse (come biscotti, frutta,detersivi, bibite), sia scegliendo gli stessiprodotti, ma individuando i più economi-ci in assoluto. Ma rispetto all'indice "100", che stabi-lisce i punti vendita o le insegne piùeconomiche, quali sono i supermerca-ti o gli ipermercati della nostra zonadove si risparmia di più? Nello specifi-co dopo l'Esselunga di via Spino seguo-no pari merito altri due supermercatil'Esselunga di via Filippo Corridoni eU2 Supermercato di via Mai all'angolocon via Pinamonte da Brembate (indice105) . Buoni risultati anche per l'Auchandi via Enrico Fermi e per l'Iper diSeriate (109), per il Bennet di AlbanoSant'Alessandro e l'Auchan di GiosuèCarducci (111). Il supermercato più carodella città, invece, sembra essere il Billadi via Gerolamo Tiraboschi e il Pam divia Gabriele Camozzi (118), ma nonsono economici nemmeno i CarrefourMarket di via Mafalda di Savoia (117) edi via Borgo Palazzo (116), il Pellicano divia Giuseppe Garibaldi (116) e di viaSan Bernardino (115).

LA CONVENIENZAÈ ALL'ESSELUNGA

PREZZI: A BERGAMO, PER FARE LA SPESA, IL SUPERMERCATO PIÙ ECONOMICO È L'ESSELUNGA DI VIA SAN BERNARDINO, IL PIÙ CARO

SEMBRA ESSERE IL BILLA DI VIA TIRABOSCHI E IL PAM DI VIA CAMOZZI

{ }La spesa media annuna delle famigliebergamasche è di 6.368 euro,

con un risparmio massimo ottenibile(in ambito cittadino) di 757 euro

Risparmio

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FINANZIAMENTI TASSO ZERO - KM 0 - SCONTI FINO AL 30%

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www.cittadelladellauto.it

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Possono essere definiti i maestri delfranchising. Stiamo parlando diChristian La Monaca e Chicco

Reggiani, soci fondatori della societàBistar, costituita nel 2009 a cui è affidato ilcompito di gestire in esclusiva per l'Italiala diffusione e lo sviluppo dell'importantemarchio spagnolo CareDENT. Ovvero,dell'azienda attiva dal 2004 che nella stes-sa Spagna e Portogallo è riuscita ad aprire80 cliniche dentali operative di cui 30dirette e 50 in franchising. La società spa-gnola ha sviluppato il modello di businesscon sede a Madrid e solo dopo una lungaesperienza lavorativa in reti di clinicheodontoiatriche presenti in Spagna sin dal1989. Il forte know-how trasmesso dallacasa madre spagnola, assieme all'espe-rienza nel franchising quasi ventennalesviluppata dai soci italiani, hanno permes-so alla Bistar di essere subito un'azienda inforte sviluppo e crescita, con obbiettivimolto ambiziosi. Attualmente, infatti, ilGruppo conta su circa 40 dipendenti e 50medici dentisti che collaborano attiva-mente con le cliniche CareDENT. Unasfida vinta per i due imprenditori berga-maschi che hanno saputo scommettere su

un brand sinonimo di qualità, sicurezza eprofessionalità. Ma ciò che colpisce mag-giormente di CareDENT sono anche e

sicuramente i prezzi competitivi, unita-mente alla possibilità di avere finanzia-menti agevolati e incentivi vantaggiosi.Servizi aggiuntivi che, specialmente in unperiodo di crisi, sono stati sempre piùapprezzati e che hanno sancito il successodel marchio anche nella Bergamasca.

MERCATO - Il mercato delle cure denti-stiche private in Italia è valutato in circa 12miliardi di euro annui e fino al 2009 è statounicamente rappresentato da circa 35milastudi singoli, di piccola dimensione, ele-vata marginalità ma con ricavi bassi, nes-suna presenza di network e assenza dipolitiche di gestione aziendale. La quasitotalità del mercato è a carico del privatoin quanto l'odontoiatria pubblica in Italianon è stata storicamente sviluppata per glielevati costi delle cure. La liberalizzazionedel settore ha permesso lo sviluppo distrutture posizionate e gestite come vere eproprie aziende, quindi con tutti i repartiche le caratterizzano: marketing, politichecommerciali, gestione finanziaria, del per-sonale, creazione di network e risparmisugli acquisti. I singoli studi dentistici ita-liani stanno quindi subendo una contrazio-ne del giro d'affari per l'incapacità di rea-gire al fenomeno delle nuove strutture checatalizzano un numero sempre maggioredi pazienti.

MODELLO CAREDENT - In questo

Testo&foto di Giorgio Chiesa

CARE DENTIL FRANCHISINGDEL SORRISOSI CHIAMANO CHRISTIAN LA MONACA E CHICCO REGGIANI, CON LA LORO BISTARHANNO IL COMPITO DI GESTIRE IN ESCLUSIVA PER L'ITALIA LA DIFFUSIONEE LO SVILUPPO DELL'IMPORTANTE MARCHIO SPAGNOLO

Smile

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DA SINISTRAChicco Reggiani e Christian La Monaca

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quadro entra in gioco CareDENT, attual-mente uno dei pochi modelli presenti sulmercato, ampiamente testato in Spagna.

Quest'ultimo si basa sulla filosofia del rap-porto qualità/prezzo, tant'è che i punti car-dine delle cliniche dentali CareDENT si

possono riassumere così: cure odontoiatri-che integrali del paziente (in ogni strutturaCareDENT è infatti possibile curare tuttele patologie). Elevata qualità delle presta-zioni odontoiatriche (i dentisti che colla-borano con l'azienda sono meticolosa-mente selezionati da personale di Bistar escelti per singola specializzazione. Sonoinstallate in ogni clinica attrezzature medi-che e diagnostiche tecnologicamenteavanzate). I fornitori sono le più importan-ti e affermate aziende italiane e mondiali.I prezzi sono competitivi rispetto allamedia (risparmio del 20%, grazie ai fortirisparmi sugli acquisti e all'elevato volu-me d'affari, con forti agevolazioni suipagamenti con finanziamenti a tasso zerofino a 24 mesi). Location di grande pas-saggio, le strutture sono ubicate in negozicon vetrine in posizioni di affluenza pedo-nale in centro città o in centri commercia-

CareDENT, le location attuali:• STEZZANO (BG), Centro Commerciale Le Due Torri (aprile 2010)• BERGAMO, via G. d'Alzano 3 (febbraio 2011)• ALBINO (BG), Centro Commerciale Valseriana Center (giugno 2011)• CORTEFRANCA (BS), Centro Commerciale Le Torbiere (gennaio 2012)• TREVIGLIO (BG), via Roma 2 (giugno 2012)• VILLA D'ALMÈ (BG), via Roma (settembre 2012)

Lo sviluppo previsto:• ROMA e PROVINCIA• CASTEL MAGGIORE (BO), Centro Commerciale La Meridiana• BARI, GALLARATE e TORINO, centro città• Nel corso del 2013 altre cinque cliniche in Lombardia controllate da Bistar

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li, a Stezzano all'interno del CentroCommerciale Le Due Torri. Elevato servi-zio per i pazienti, seguiti sin dalla primavisita da un consulente clinico che diven-ta il riferimento per ogni esigenza, conorari d'apertura molto ampi che compren-dono anche il sabato ed il mese di agosto.Gestione manageriale della singola strut-tura. Politiche innovative commerciali e dimarketing. E sviluppo continuo.

BERGAMO - Bergamo è dunque stato ilpunto di partenza dell'avventura diChristian La Monaca e Chicco Reggiani,un'avventura destinata ad espandersi ulte-riormente con l'avvento in altre città comeRoma, Bologna, Bari, e che si basa su unknow-how consolidato. Negli anni novan-ta, infatti, i due soci fondatori hanno ini-ziato lanciando il marchio K2, divenendoleader nel settore beauty, esportandolo poi

anche in Francia. "Abbiamo girato - affer-mano all'unisono - numerose fiere in tuttoil mondo per cercare un'attività capace di

fare la differenza. Fino a che, in Spagna,abbiamo notato le potenzialità di questomarchio, che oggi ci sta dando ragione".

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Dal 5 al 21 ottobre 2012 si svol-gerà la X edizione della rasse-gna di divulgazione scientifica

BergamoScienza. Dopo il successo dellapassata edizione con 118.000 presenze,torna l'appuntamento con la scienza aBergamo. Aperti gratuitamente al pubblicoconferenze, spettacoli, concerti, laboratori,mostre e incontri con Premi Nobel, scien-ziati di fama internazionale e ricercatori cheanimeranno la città per 16 giorni. Le attivi-tà di BergamoScienza, utilizzando unapproccio e un linguaggio divulgativo adat-to a tutti, offriranno la possibilità di esplora-re in modo interattivo l'universo matemati-co, astronomico, fisico, chimico, informati-co e tutti gli ambiti in cui la scienza è quo-tidianamente applicata. I luoghi più belli diCittà Alta e Città Bassa faranno da quintascenografica alla manifestazione: dalTeatro Sociale alle dimore e ai palazzi sto-rici, oltre a chiese, chiostri e musei. Il pub-blico avrà occasione di incontrare esponen-ti del panorama scientifico e culturale cheapprofondiranno i temi più attuali. Tra que-sti, tre Premi Nobel per la Medicina eFisiologia: Bruce Beutler (Premio Nobel2011), Linda Buck (Premio Nobel 2004) eJames D. Watson (Premio Nobel 1962).

Inoltre, tra gli ospiti internazionali: la gior-nalista scientifica premio Pulitzer DeborahBlum; la geologa Linda Elkins-Tanton;il biologo Stuart Firestein; il fisicodell'Accademia delle Scienze russeErik Galimov; l'ingegnere MamoruKawaguchi; il neurobiologo Simon

Laughlin; i genetisti Milan Macek e IanWilmut; i neuroscienziati Alan Sanfey eSemir Zeki; il fisico di medicina nuclearePat Zanzonico. La manifestazione si apri-rà venerdì 5 ottobre con l'inaugurazione

della una mostra dedicata allo Spazio, nel-l'ex convento San Francesco: More Spaceto Space, realizzata da AssociazioneBergamoScienza in collaborazione conASI, ESA e NASA. Protagonisti dellaprima serata del Festival saranno i "prono-mi", raccontati al Teatro Sociale in una con-ferenza-spettacolo, con musica e brani reci-tati, dal linguista Andrea Moro, dal poetaDavide Rondoni e dall'attore-scrittoreFabio Volo, che si concentreranno sui"pidocchi del pensiero", come li chiamavaCarlo Emilio Gadda, sulla loro capacità didefinire l'unicità dell'individuo e le relazio-

ni tra simili. BergamoScienza proporràsabato 6 ottobre lo Space day, una giorna-ta interamente dedicata allo spazio realizza-ta in collaborazione con INAF (IstitutoNazionale Astrofisica) e le agenzie spazialiASI (Agenzia Spaziale Italiana), ESA(European Space Agency), NASA(National Aeronautics and SpaceAdministration). Adulti e bambini sarannocoinvolti in conferenze, mostre, laboratori,spettacoli musicali e proiezioni di docu-mentari sugli ignoti spazi profondi. La gior-nata culminerà con l'intervento dell'astro-nauta Paolo Nespoli che racconterà le sueultime esperienze nello spazio a bordo dellaStazione Spaziale Internazionale (ISS), pre-sentando fotografie e video inediti del suosoggiorno tra le stelle. Tra gli ospiti anchegli astrofisici Marcello Coradini, EnricoFlamini (chief scientist della ASI),Antonio Masiero, che parlerà del latooscuro dell'universo ed Erik M. Galimov,dell'Accademia delle Scienze russe, chetratterà della Luna come possibile risorsaenergetica e strumento per studiare l'originedella Terra stessa. La geologa Linda

DIECI VOLTEBERGAMOSCIENZAIL FESTIVAL SCIENTIFICO FESTEGGIA IL SUODECIMO ANNO. OSPITI TRE PREMI NOBELPER LA MEDICINA E LA FISIOLOGIA: BRUCE BEUTLER, LINDA BUCK E JAMESDEWEY WATSON. PRESENTE ANCHEDEBORAH BLUM, UNICA DONNA PREMIO PULITZER PER LA SCIENZA

James Dewey Watson

La kermesse

Linda Buck

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Elkins-Tanton (Carnegie Institution forScience's Department of TerrestrialMagnetism) ripercorrerà l'affascinante sto-ria della luna, così come la conosciamooggi, e parlerà delle future missioni diesplorazione del satellite. Gli appuntamenticon lo spazio proseguiranno per tutta ladurata della manifestazione. Sabato 20ottobre Guido Tonelli, fisico del CERN diGinevra, parlerà dei progetti di ricerca con-dotti negli ultimi anni attraverso l'accelera-tore di particelle LHC (Large HadronCollider), lo strumento protagonista dellerecenti scoperte sul bosone di Higgs.Domenica 21 ottobre si svolgerà una tavo-la rotonda che avrà per tema la vita nellospazio alla quale parteciperanno: il fisico ePresidente dell'INAF Giovanni Bignami,il ricercatore John Robert Brucato, il neu-robiologo vegetale Stefano Mancuso eSergio Mugnai, ricercatore dell'ESAcoin-volto nel progetto di agricoltura spaziale"Space farming". BergamoScienza ospite-rà quest'anno tre premi Nobel per laMedicina e la Fisiologia. Si cominciadomenica 7 ottobre con Linda Buck,insignita del premio nel 2004 per le suericerche sull'olfatto e la percezione di odorie feromoni. Sabato 13, Bruce Beutler,premio Nobel in carica 2011, presenterà irisultati dei suoi studi sul sistema immuni-tario: dalle prime linee di difesa alle celluleche si attivano per "ricordare" i nemici del-l'organismo, fino alle ipotesi di vaccini chepotrebbero spingere il sistema immunitarioad aggredire minacce interne quali le cellu-le tumorali. Infine domenica 14 appunta-mento con James Dewey Watson, premioNobel 1962 per la determinazione delmodello tridimensionale a doppia elicadella molecola di DNA. Il cervello umanoconsuma quanto una lampadina ma è ingrado di dare prestazioni superiori a quelledi un super computer: com'è possibile tuttociò? Può il cervello sviluppare ulterioripotenzialità o ha raggiunto il culmine dellasua crescita? Queste sono le domandealle quali cercherà di rispondere SimonLaughlin, neurobiologo dell'università diCambridge. Di grande interesse anche gliappuntamenti dedicati alla genetica: IanWilmut, "papà" della pecora Dolly, parleràdi clonazione e dei vantaggi della sua appli-cazione nello sviluppo di trattamenti per lepatologie umane. Milan Macek, presiden-te dell'Istituto di Biologia e MedicinaGenetica della Charles University di Praga,dedicherà un incontro agli sviluppi delletecnologie biomediche genetiche, ai pro-

blemi etici connessi ai test prenatali e allarelativa selezione del nascituro in base allavolontà dei genitori. L'osservazione direttadelle espressioni di piacere o dispiacere delfeto dimostra come vi sia uno stretto lega-me tra le emozioni della madre e gli svilup-pi somatopsichici del figlio: questo l'argo-mento dell'intervento di Quirino Zangrilli(Istituto Italiano di Micropsicoanalisi) eUlrich Honemeyer (membro della TheFetus as a Patient International Society,Dubai, Emirati Arabi), che sarà sviluppatocon il supporto di materiale clinico e videotridimensionali della vita fetale. In una con-ferenza organizzata in collaborazione conla sezione AVIS di Bergamo si presenteran-no i risultati dello screening condotto su un

campione di oltre 20.000 donatori sani (ilpiù ampio tra quelli finora realizzati inEuropa) sulla diffusione delle intolleranzealimentari, in particolare di quelle glutine-correlate. Chernobyl, Three Mile e soprat-tutto Fukushima sono i disastri nuclearipiù noti degli ultimi anni. Pat Zanzonico(Fisico al Memorial Sloan-KetteringCancer Center, Co-Direttore del Centro diRicerca di Medicina Nucleare e Presidentedel Centro di Ricerca sulle Radiazioni) pro-porrà un approfondimento sull'incidenza elocalizzazione di tumori ipossici in relazio-ne a questi avvenimenti, ipotizzando i futu-ri scenari di malattie e danni a lungo termi-ne connessi al maremoto e allo tsunami checolpirono il Giappone nel marzo 2011. Lascienza, grazie ai progressi compiuti dallafisica e dalla chimica negli ultimi decenni,è diventata ormai un'alleata indispensabiledella polizia nella risoluzione di complicati

casi criminali. Cosa accadeva invece quan-do questi strumenti d'indagine non eranodisponibili? Come si sarebbe organizzatouno scienziato forense degli anni '20 alleprese con la risoluzione di un efferato omi-cidio? Lo spiegherà Deborah Blum, primagiornalista donna ad aver vinto il premioPulitzer per la Scienza (1992). Imperdibileper gli appassionati di sport l'appuntamentocon il ricercatore Nicola Ludwig e la suafisica applicata al gioco del calcio.L'esperto spiegherà come è cambiata neltempo la geometria del pallone e come,applicando regole matematiche, geometri-che e statistiche, si possono calcolare conprecisione le traiettorie dei lanci, i riflessidei portieri per parare una punizione eperfino le probabilità di segnare unrigore senza prendere la rincorsa. Laneurobiologia della bellezza saràoggetto dell'incontro con Semir Zeki,professore di Neuroestetica, UniversityCollege London. Si cercherà di capirecome ogni individuo elabora la sua perso-nale idea di bellezza, quali parametri sonocoinvolti nella valutazione e come mai ècosì difficile dare una definizione univocadel concetto di "bello". L'ignoranza, intesacome "non conoscenza", è il vero motoredella scienza: da questo principio partirà laconferenza condotta dal biologo StuartFirestein, che avrà come ospite RogerBrent (Fred Hutchinson Cancer ResearchCenter, Seattle, Washington). Si presenteràuna nuova visione della ricerca scientifica,motivata e incoraggiata dal "non sapere"quale elemento-guida nel lavoro. Le nostrevite sono caratterizzate da un costante flus-so di scelte e spesso le decisioni più impor-tanti si determinano prendendo in conside-razione le convinzioni e i valori degli altri.La neuroscienza decisionale studia questiaspetti del comportamento e l'esperto AlanSanfey (University of Arizona, Tucson,Arizona, USA) dimostrerà come combi-nando i metodi degli esperimenti psicolo-gici, dell'imaging cerebrale funzionale e imodelli economici formali, si può dare unaspiegazione "scientifica" alle scelte opera-te in campo economico.

Inaugurazione del restauro del globoterracqueo di Coronelli. In collaborazio-ne con FAI (Fondo Ambiente Italiano),BergamoScienza presenta al pubblico perla prima volta il restaurato globo diVincenzo Maria Coronelli (XVIII secolo)che da sabato 6 ottobre sarà restituito allacittà.

Bruce Beutler

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Page 63: Bergamo Economia

Esedra è il rivoluzionario e completo sistema per serramenti in alluminio facile da applicare e capace dirisolvere con stile qualsiasi esigenza architettonica e d’arredo. Prodotti in svariate forme, dimensioni e fini-ture, i serramenti Esedra sono adatti a tutte le esigenze costruttive residenziali, commerciali e industriali.L’alluminio rende gli infissi Esedra durevoli nel tempo, indeformabili e completamente riciclabili senzaalcun danno per l’ambiente. Inoltre le nuove tecnologie applicate al taglio termico e al vetro permet-tono ad Esedra il raggiungimento di bassissimi valori di trasmittanza permettendo all’utilizzatore un note-vole risparmio energetico.La nuova serie HT 54-62 è stata infatti studiata per spingersi al di sotto del valore di trasmit-tanza 1,2 W/m2 K, parametro di riferimento nazionale per poter usufruire degli sgravi fiscali(contributo del 55%) per le spese sostenute nell’adeguamento della casa in materia di risparmio ener-getico. La nuova serie HT 54-62 e tutti gli altri sistemi Esedra sono certificati (PERMEABILITÀ DELL’ARIA,TENUTA ALL’ACQUA E RESISTENZA AL CARICO DEL VENTO) e mercati CE (UNI EN 14351-1). L’innovativosistema HT 51-62 e le altre serie Esedra sono vendute in Italia da Agnelli Metalli di Lallio (BG), e dallefiliali di Rosignano (LI) e Oristano. In Europa dall’Agnelli Metalli Poland di Katowice.

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Page 64: Bergamo Economia

TRADOTTA IN REALTÀ LATECNOLOGIA DEFINITA «ELETTRICAAD AUTONOMIA ESTESA»: UN MOTORE PRINCIPALE ELETTRICO

(DA 111 KW, UN SECONDO DA 54 KW) E UN 1.4 BENZINA

OPEL AMPERALA TERZA VIA DELLA MOBILITÀ

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Testo&foto di Giorgio Chiesa

MOTORI Provata per voi

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Èstata definita la terza via. Si chiama elettrica adautonomia estesa ed è una tecnologia nata negliStati Uniti per sfidare ibride ed elettriche. L'ideadi General Motors è

tradotta in realtà dalla OpelAmpera, con una tecnologiatanto sofisticata quanto sempliceda spiegare: il motore principaleè elettrico (111 kW), le batteriesono al litio, si ricaricano in 4ore ad una normale presa casa-linga e garantiscono un'autono-mia di circa 60 km. Dopo i quali,però, niente ansie alla ricerca diuna colonnina: a bordo un motore 1.4 a benzina da 86cavalli, tramite un generatore (un secondo motore elettricoda 54 kW), produce la corrente necessaria all'elettrico prin-

cipale, senza mai lasciare a terra guidatore e passeggeri.Una soluzione che sembra ideale: durante la settimana siviaggia in città a zero emissioni (l'80% dei cittadini euro-pei, secondo le stime Opel, percorrono nei giorni ferialimeno di 60 km), ma si ha un'auto adatta anche al fine setti-mana, al mare o in montagna. Non è un caso che lo stessosistema sia stato ripreso, per ora solo a livello di prototipi,da Audi, Mercedes e Volvo. Su strada poi l'Opel Amperanon ha compromessi: l'accelerazione è vivace come suun'elettrica pura, la velocità massima di 161 km/h, pur con-dizionata dal peso della vettura, è sufficiente a spostamentirapidi, il comfort è elevato (soprattutto quando il benzina èspento e l'auto va a batterie) e il feeling di guida è iden-tico a quello di un'auto tradizionale. L'abbiamo provataper voi arrivando fino al celebre ristorante di città Alta,"Il Gourmet", apprezzando l'accostamento tra natura e zeroemissioni, fra le batterie al litio della vettura e la storicafunicolare di San Vigilio. Una nota che aspettano tutti: leemissioni nel ciclo combinato sono di 40 g/km di CO2 e iconsumi di 1,6 litri/100 km che, per un serbatoio di 35 litri,vogliono dire un'autonomia estesa di ben oltre 500 km.

DESIGN - Le linee sono illuminanti. Nel senso cheAmpera è filante ed aerodinamica come si conviene ad unavettura che punta ad aver il minor impatto possibile sul-l'ambiente. È sportiva, ma non aggressiva e, per certi versi,addirittura sofisticata con i suoi 4,498 metri di lunghezza e1,439 di altezza. E, naturalmente, è silenziosissima. È unanuova pietra miliare della mobilità "eco-friendly" perché leruote sono mosse sempre e soltanto dal motore elettrico. Inun caso alimentato dalla batteria di 198 chilogrammi dipeso (8 anni o 160 mila chilometri di garanzia) agli ioni dilitio (288 celle) sostanzialmente autoprodotte con unapotenza di 150 cavalli e nell'altro da un generatore aziona-to da un'unità termica a benzina EcoTec da 1.4 litri e 86cavalli che entra automaticamente in funzione quando èfinita l'energia.

FUNZIONALITA' - Il risultato è un'auto a 4 posti como-da da abitare e agile da guidare, con 8 airbag annunciati di

serie che, prezzo d'acquistoa parte, fa risparmiare. Mail punto è un altro: con lasola modalità elettrica sipossono fare almeno 60chilometri, cui si sommanoalmeno altri 4-500 conl'aiuto del motore termico.Ampera, come dicevamo, èadatta alla mobilità a cortoraggio ma può diventare

una valida alternativa anche per gli spostamenti di mediadistanza. Soddisfacente la capacità del bagagliaio, con 310litri che diventano mille con i divani posteriori abbattuti.

{ }LITIO:Le batterie si ricaricano in 4 ore da una normale

presa casalinga e garantiscono un'autonomia

di circa 60 km

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MOTORI - Il guidatore può scegliere fra quattromodalità di funzionamento: Normal, Sport, Mountain(viene erogato qualche cavallo extra) e Hold, con l'uti-lizzo del solo motore a ben-zina. Quest'ultimo subentranon appena le batterie hannoesaurito la carica, innestan-dosi dolcemente e senzaalcuno strattone. Il quattrocilindri muove l'auto e nelfrattempo mantiene in caricale batterie, che non restanomai "a secco" e garantisconosempre un boost di potenzanelle accelerazioni più decise. Il motore elettrico è ali-mentato da una batteria agli ioni di litio con forma a T,

collocata in posizione longitudinale e composta da 298celle. La capacità totale ammonta a 16 kWh, anche se neviene utilizzata solo la metà per garantire la massima

efficienza ed una durata di10 anni o 240mila chilome-tri. E' possibile ricaricare lebatterie dalla presa domesti-ca, utilizzando il cavo posi-zionato nel baule e collegan-dolo alla presa posta sotto lospecchietto laterale sinistro.Il tempo di ricarica è calcola-to in quattro ore.

INTERNI - Il posto guida mantiene l'impostazione delleAstra e Insignia e si rivela decisamente comodo, per nulla

{ }PRESTAZIONI:L'accelerazione è vivace

come su un'elettrica pura, la velocità massima

di 161 km/h

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affaticante. Merito degli ottimi i sedili in pelle, ben pro-filati e dalla giusta consistenza, che non dispongono delleregolazioni elettriche ma offrono la seduta riscaldata: itecnici Opel infatti consiglieranno di utilizzare questoaccessorio piuttosto che il riscaldamento vero e proprio,così da non coinvolgere il motore termico. D'impatto ilquadro strumenti e la consolle centrale, entrambi futuri-stici, mentre lo schermo principale riporta in modo chia-ro ed immediato tutte le informazioni riguardanti il con-sumo e le condizioni della batteria. Piccola curiosità:l'Ampera dispone di un secondo clacson, più flebile,azionabile attraverso la leva sinistra e destinato a mette-re in guardia i pedoni più distratti quando la vettura si

muove in EV. Il bagagliaio infine ha forma regolare eduna volumetria di 301 litri.

AUTO DELL'ANNO - L'Opel Ampera, infine, si èaggiudicata il titolo di auto dell'anno 2012. La vettura,che negli Stati Uniti si chiama Chevrolet Volt, arriva aconquistare il prestigioso trofeo dopo la Nissan Leaf cheaveva vinto lo scorso anno, confermando quindi l'atten-zione dei giurati nei confronti delle vetture ad alimenta-zione elettrica. Piccola nota di colore: la novità di questaedizione dell'ambito riconoscimento è che la proclama-zione del modello vincitore è stata effettuata al Salone diGinevra.

AZ VEICOLI GROUPCONCESSIONARIA OPELBergamoVia per Curnasco, 72 Tel. 035 261092Email: [email protected]

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UN TAGLIO NETTO COL PASSATO. COSÌ SI PRESENTAIL GIOIELLODELLA CASA DI STOCCARDA CHE ABBANDONA LO STILE DA

COMPATTA PER DIVENIRE AGGRESSIVA ED ELEGANTE

NUOVA CLASSE A «DISEGNATA DAL VENTO»

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Testo&foto di Giorgio Chiesa

MOTORI In anteprima

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Meritava una cornice d'eccezione, come solo "LaCantalupa" sa regalare. Grazie alla disponibilitàdel "Ristorante da Vittorio" siamo entrati in unambiente magico, guidando il nuovo gioiello dalla

concessionaria ufficiale Mercedes Lodauto di Orio al Serio finoalla elegantissima location di Brusaporto. Ma prima della guida,a stupire della nuova Classe A è sicuramente il taglio netto con ilpassato che la casa di Stoccarda ha deciso di effettuare. E' statocompletamente abbandonato lo stile da compatta che avevacaratterizzato la gamma, scegliendo d'introdurre un modellomolto più aggressivo e sportivo.

DESIGN - Basta un rapido sguardo alle fotografie per capire quan-to tutto sia cambiato. La vecchia versione è completamente scom-parsa dalla terza generazione della vettura, il muso è immediata-mente riconoscibile e per molti versi è uno dei tratti distintivi piùparticolari dell'intera vettura. La casa tedesca l'ha definita "disegna-

ta dal vento" ed in effetti linee e forme proseguono dolcementelungo tutta la fiancata fino ad arrivare al posteriore. Un plauso par-ticolare ai gruppi ottici, molto particolari e ben disegnati, soprattut-to per quanto riguarda quelli posteriori.

TECNOLOGIA- Il sistema di infotainment ha mantenuto l'aspet-to da "tablet incorporato" con un effetto moderno ed elegante allostesso tempo. I possessori di iPhone si troveranno particolarmentea loro agio su questa vettura, grazie al "Drive Kit Plus" integrato chepermette di usufruire delle principali funzioni del melafonino diret-tamente sullo schermo di bordo. È stato integrato anche il supportoai comandi vocali dell'assistente digitale Siri, il che permette diavere accesso a quasi tutte le funzioni più importanti dello smart-phone. Tutti i comandi in generale sono intuitivi e ben posizionati.

INTERNI - Una volta saliti a bordo, ci rendiamo immediatamen-te conto di essere a bordo di una Mercedes. Gli interni sono moltocurati (la vettura a nostra disposizione era equipaggiata con l'alle-stimento Sport) e i materiali sono decisamente di ottima qualità. Lazona del cruscotto è molto morbida al tatto e le coperture dell'inte-ro abitacolo sono realizzate con trame decisamente moderne eaccattivanti. Il desiderio della Classe Adi essere sia sportiva che ele-gante si percepisce anche dai sedili. Quelli frontali sono realizzaticon una forma "da gara", ma senza eccedere. Lo spazio anche perle sedute posteriori non manca di certo. Il posto centrale nascondeanche una zona dalla quale poter accedere al bagagliaio, che si pre-senta piuttosto capiente. Si parte da un minimo di 341 litri, suffi-ciente a caricare un discreto numero di bagagli senza fatica, ma conle dovute manovre si può arrivare fino a 1.157 litri.

SU STRADA- La nuova creatura di Stoccarda è davvero un gioiel-lo anche durante la guida. La prima cosa che salta all'occhio (par-don, all'orecchio) è l'ottima insonorizzazione dell'abitacolo. Alpunto che, nel caso si voglia fare qualche giro con il cambio manua-le (divertentissimi e ben sistemati i pad dietro al volante), si puòaddirittura avere qualche difficoltà a sentire con precisione l'au-mento dei giri del motore. Il sistema a doppia frizione in bagno d'o-lio è incredibilmente dolce e preciso, uno dei migliori sul mercato.La risposta può essere ottimizzata a seconda del tipo di guida che sivuole tenere: con la modalità Eco inserita i rapporti risultano moltocorti. Se, però, si vuole provare qualcosa di più spinto, allora anchecon l'Eco disinserito il cambio si comporta egregiamente.

IN PROVAIL200 CDI - Senza entrare troppo nelle specifiche tec-niche, va ricordato che lo sforzo maggiore dei tecnici è stato indi-rizzato verso l'agilità di guida, tenendo il baricentro più basso pos-sibile e nell'aerodinamica, che investe direttamente il capitolo con-sumi. Il motore dell'esemplare che abbiamo guidato è il 200 CDI,turbodiesel 1.8 da 136 CV con 300 Nm di coppia. Da rimarcareanche l'assoluta progressività del turbo, piccolo e a geometria varia-bile, che inizia a spingere già a 1.000 giri.

GAMMA - Dato che la nostra prova è potuta durare solamentepoche ore, non abbiamo potuto fare una verifica molto precisa dei

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consumi, ma qualcosa lo possiamo ugual-mente dire. Anche divertendoci un po' ilcomputer di bordo ci ha segnalato nellamaggior parte dei casi un consumo com-preso tra i 5 e i 7 litri ogni 100 km, dav-vero ottimo. Il modello entry level è la A180 Executive con motore a benzina da1.6 litri e 122 CV. La top di gamma è la A250 Premium con motore benzina da 2.0litri e 211 CV di potenza. Parlando dei solimotori diesel, invece, una versione moltosimile a quella che abbiamo provato è la A180 CDI Executive con propulsore da 1.5litri e 109 CV. Il top, invece, è la A 200CDI Premium che abbiamo avuto il piace-re di guidare.

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CONCESSIONARIA UFFICIALE MERCEDES-BENZSedi: Orio al Serio (Bg) Zingonia-Verdellino (Bg)Gorlago(Bg) Curno (Bg)[email protected] www.lodauto.it

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50 ANNIdi INNOVAZIONEper CHI LAVORA

anche in CONDIZIONIESTREME

Blåkläder Italia srlVia Pozzo 5 - 24020CASTIONE DELLA PRESOLANA (BG)[email protected]

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MOTORI

IN CIRCA 4 METRI È RACCHIUSO UN CONCENTRATO DI TECNO-LOGIA E IDEE GENIALI, COME LE PORTE SCORREVOLI «FORD

EASYACCESS DOOR» O IL SISTEMA SYNC DI MICROSOFT

Testo&foto di Giorgio Chiesa

NUOVA FORD B-MAX«APRITI SESAMO»

Su strada

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Da oggi c'è un nuovo concetto di vettura cherisponde alle esigenze della città e risolve tutte lesue complicazioni. Compatta, dinamica e spazio-sa: la Ford B-Max è

infatti lunga poco più di 4 metrima riesce a non sacrificare lospazio a disposizione o il com-fort. La chicca è il portelloneposteriore scorrevole, studiatoper non concedere neppure uncentimetro all'ormai troppo con-gestionata superficie metropoli-tana, con il montante integratoper distinguersi dalla massa eoffrendo al contempo un vano d'accesso senza pari. Maall'evidenza si aggiunge anche la sostanza, come abbiamopotuto notare sui saliscendi della nostra amata città Alta,

dove l'abbiamo portata per mettere duramente alla prova ilsuo alto baricentro e il suo aspetto sobrio ed elegante.

GO FURTHER - Ford completa quindi la propria offerta diauto destinate alla famiglia, grazie ad una "Multi ActivityVehicle" che a partire da questo mese va ad aggiungersi allesorelle maggiori già presenti sul mercato C-Max e S-Max.Ford sceglie questa innovativa monovolume per lanciare loslogan "Go Further", con cui intende offrire qualche cosa dipiù nei propri veicoli rispetto a ciò che mette in campo laconcorrenza, rappresentata per quanto riguarda la B-Maxdalle agguerrite Lancia Musa, Opel Meriva e Citroen C3Picasso.

INFOTAINMENT - Analizzando le abitudini quotidianedei guidatori europei, dal lavoro al tempo libero per capirecosa i clienti cercano in un'auto compatta innovativa, ilcostruttore di Detroit ha scelto d'introdurre su questo nuovomodello una serie di soluzioni che rispecchiano appienoogni contemporanea fissazione. Gli interni sono raffinati, isedili possono essere in pelle e offrire soluzioni di "info-tainment" davvero all'avanguardia. A tal proposito va sotto-lineato che oltre a rendere più godibile la vita in auto, l'ap-porto dell'elettronica in termini di semplificazione della vitadi bordo - comandi vocali o automatici, sistema viva voceevoluto, mappe e musica in streaming direttamente dal pro-prio smartphone - rappresenta un valore aggiunto importan-te per la sicurezza (il sistema si chiama Sync ed è stato svi-luppato da Microsoft).

APRITI SESAMO - Tra le idee, come dicevamo, spiccal'innovativo sistema "Ford Easy Access Door", un'ineditaconfigurazione delle porte anteriori incernierate e posterioriscorrevoli che integrano al loro interno il montante centrale.Un'apertura unica di oltre un metro e mezzo, circa il doppiodei veicoli concorrenti dotati di sistemi alternativi per leporte a quelli tradizionali, che rende più agevole la salitaspecie con seggiolini per bambini e oggetti ingombranti.Non a caso, a sedili abbattuti si crea un piano di carico uni-forme che consente di stivare oggetti lunghi fino a 2,3 metri.

La sicurezza è garantitadagli oltre 5.000 test virtua-li che hanno portato la vet-tura a ottenere le 5 stelleEuroNcap.

SICUREZZA - A bordo,nonostante tutte le innova-zione nella linea, nonmanca quindi la sicurezza:in caso di forte impatto,

oltre ad azionare i 7 airbag disponibili, le portiere si blocca-no consentendo al montante integrato di svolgere la sua fun-zione. La sicurezza viene garantita inoltre dall'utilizzo di

{ }INFOTAINMENT:L'elettronica a bordo: comandi

vocali o automatici, sistema viva voce evoluto, mappe e musica

in streaming direttamente dallo smartphone

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acciaio ad alta resistenza per la costruzione del telaio e dal-l'implementazione di alcuni dispositivi attivi come l'ESP diultima generazione, il "Torque Vectoring Control" che gra-zie ad una coppia frenantenell'anteriore consente ade-renza in curva anche ad unavettura dall'assetto rialzatocome B-Max e l'Active CityStop, che interviene sul frenoin caso di avvicinamento adun ostacolo alle basse veloci-tà.

MOTORI - La gamma ini-ziale prevede tre diversi motori benzina e solamente un die-sel per quanto riguarda il mercato italiano, ovvero il 1.6

TDCi da 95 CV ritenuto il migliore della gamma Ford perquesto tipo di vettura. Le motorizzazioni benzina prevedonoinvece un 1.4 litri da 90 CV, che costituisce l'entry level e su

cui verrà nel corso del 2013innestata la versione GPL, ilsorprendente EcoBoost, dispo-nibile da novembre nella ver-sione da 100 CV e successiva-mente anche in versione 120CV, e infine il 1.6 PowerShiftda 105 CV.

ECOFRIENDLY - Non sipossono trascurare anche gli

aspetti strettamente legati alla dinamica di marcia della vet-tura, un unicum fra materiali e tecniche di costruzione da un

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{ }GREEN SOUL:Il sistema Ford Eco Mode

analizza lo stile di guida e fornisce consigli su come migliorarlo per abbassare i consumi e migliorare

il comfort di marcia

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lato, motori e gestione della marcia dall'altra, che rendonoB-Max una vettura EcoFriendly. B-Max sale in cattedra eoffre lezioni di guida responsabile grazie all'implementazio-ne di diverse tecnologie ECOnetic come l'indicatore di cam-bio marcia nel quadro strumenti, perché mantenere il nume-ro idoneo di giri del motore concorre sensibilmente a mas-simizzare l'efficienza del Ford Eco Mode, un sistema cheanalizza lo stile di guida e fornisce consigli su come miglio-rarlo per abbassare i consumi e migliorare il comfort. Allaparte "teorica" si uniscono il servosterzo elettrico EPAS, cheha bisogno di meno energia per il funzionamento rispetto aun servosterzo idraulico tradizionale, e la ricarica rigenera-tiva intelligente che ottimizza la ricarica della batteria ridu-

cendo il carico dell'alternatore sul motore.

CONCLUSIONI - In sintesi Ford B-Max si rivolge adun'ampia clientela grazie alle proprie caratteristiche inter-medie, in termini di volumi e prestazioni. La strategia diFord punta a collocarla come prima auto per single o fami-glie ristrette, oppure come seconda vettura per nuclei fami-gliari più vasti. Le qualità su strada, soprattutto nella ver-sione benzina che abbiamo avuto il piacere di provare sulleripide strade di città Alta, sono davvero soddisfacenti per ilsegmento e il tipo di assetto, mentre le soluzioni tecnologi-che, semplici ed immediate, aggiungono quel qualcosa inpiù che per molti è già un "must have".

BLUBERGBergamo - Via Carnovali, 88 Tel. 035 [email protected]

Treviglio - Via del Bosco, 15/a Tel. 0363 [email protected]

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«M PERFORMANCE DAY», I BOLIDIBMW ELETTRIZZANO SONDRIO

EVENTI

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Èandato in scena lo scorso sabato 15 settembre quello che puòessere definito uno degli eventi più elettrizzanti organizzati daBMW Lario Bergauto. La sede di Sondrio ha infatti deciso di

organizzare un "M Performance Day", mettendo a disposizione dellaclientela e dei numerosi invitati quattro bolidi della Casa bavarese,pronti ad effettuare "test drive" e a mangiarsi la strada. Stiamo parlan-do niente poco di meno che della M1, della 550M, della M3, della120d con kit M Performance, e - solo in esposizione - di una seconda120d che mostrava orgogliosa gli ultimi allestimenti M, un'assolutanovità. Le guide sono state assistite da piloti professionisti e, per l'oc-casione, anche da uno dei "maestri" di "GuidarePilotare", la scuola diguida sicura per auto nata nel 1982 (la prima in Italia) nonché scuolaufficiale di "BMW Group Italia". La giornata, a dir poco elettrizzantecome testimoniato dai numerosi "allievi", è proseguita ben oltre l'ora-rio prestabilito. Sette ore non sono bastate per accontentare tutti, gliorganizzatori hanno dovuto attendere fino al tramonto, ben oltre l'ora-rio di chiusura previsto. Un altro grande successo targato BMW.

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«BMW TASTE DRIVE»,IL ROADSHOW FA TAPPA A BERGAMO

Si chiama "BMW Taste Drive", perché unisce le eccel-lenze dei locali selezionati dalla storica guida delGambero Rosso (in termini di qualità del servizio e

della ristorazione) ad altrettante pietre miliari, quelle su quat-tro ruote della nota casa bavarese. A Bergamo la locationselezionata è stata "Arri's Bar" di via Daniele Piccinini eLario Bergauto ha sostenuto l'evento fornendo le vetture peri "test drive". Lo scorso giovedì 27 settembre i numerosiclienti e partecipanti hanno avuto la possibilità di guidare, alfianco di piloti professionisti, le novità della gamma BMWSerie 3 Touring, scoprendone tutte le caratteristiche e le pecu-liarità. Le vetture a disposizione erano dieci: le 320d, le 328ie le 330d. Il roadshow ha però un respiro nazionale, in quan-to si sviluppa in ben dodici tappe: è partito da Torino il 5 e 6settembre e si concluderà a Bari il 28 e 29 ottobre, toccandoalcune delle località più storiche del Bel Paese, come Roma,Napoli e Firenze.

foto di Giorgio Chiesa

EVENTI

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CLASSE A, LA NOTTE CHE HA CAMBIATO IL FUTURO

Èstata un'attesa lunga, ma ben ripagata. Lo scorsovenerdì 14 settembre tutti i flash sono stati punta-ti sulla concessionaria ufficiale Mercedes Lodauto

di Orio al Serio. Il motivo? Niente poco di meno che lapresentazione della Nuova Classe A, un concentrato digrinta ed eleganza che ha lasciato piacevolmente sorpre-si tutti i presenti, grazie al taglio netto che i designer diStoccarda hanno deciso di effettuare sulle precedentigenerazioni. Un evento in grande stile dicevamo, nelquale lo show-room si è trasformato in un esclusivo clubnotturno con dj set. Nel corso della serata, in direttavideo, è stato proiettato il concerto di Skin, la voce fem-minile più graffiante ed intensa del rock, tornata in Italiaper la nuova nata tedesca. Quest'ultima ha voluto rende-re omaggio al pubblico con un'emozionante performanceche ha ripercorso i suoi innumerevoli successi, fino aigiorni nostri.

foto di Mara Salerno

EVENTI

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EVENTI

COMAC WORLD CUP 2012: OLTRE IL «TEAM BUILDING»

Per un'azienda sviluppare un progetto di team building èun passo focale per consolidare la coesione del propriogruppo di lavoro, rendendo l'azienda più performante e

competitiva sui mercati internazionali. L'obiettivo di ComacGroup era esattamente quello, ma sono andati ben oltre. Il risul-tato? La Comac World Cup 2012, realizzata su tre fronti: sport,arte e solidarietà. "Ritengo - afferma in rappresentanza del CdAGiorgio Donadoni, socio fondatore di Comac Group - che glisport di squadra siano una metafora della vita aziendale, entran-do di diritto tra gli strumenti della moderna formazione.L'elemento arte, invece, è fondamentale per riavvicinare l'uo-mo ad una dimensione meno materiale, più intima, determi-nandone il suo arricchimento. Entrambe, quindi, sono elemen-ti che si legano, agendo in favore della solidarietà". La serataconclusiva ha visto, infatti, la consegna dell'assegno beneficoalle associazioni coinvolte - Paolo Belli, Amici del Sorriso eMaria Letizia Verga Onlus - pari a 10 mila euro. Ma l'appunta-

mento del 2 settembre scorso ha visto protagonisti anche due perso-naggi noti a livello locale e nazionale, capaci d'intrattenere i presen-ti nel corso della serata di festa in memoria di Tommy: LucianoRavasio, professore e cantautore bergamasco, ed il maestro attore eautore Maurizio Donadoni, reduce dalla magistrale prova all'anfi-teatro greco di Siracusa nel ruolo di Dioniso. "E' stata una festa fina-le molto piacevole - continua Giorgio Donadoni -, che ha coinvoltotutti i nostri collaboratori oltre ad alcuni fornitori e clienti". Una verae propria "Coppa del Mondo" aziendale e non solo, la Comac WorldCup 2012, un serie articolata di varie attività per aiutare la ricerca

DONATI DIECIMILA EURO PER LA LOTTA CONTRO LE LEUCEMIE, CON TOMMY NEL CUORE

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contro le leucemie. Chi ha vinto la coppa? I'Ufficio TecnicoElettrico (UTE). "L'idea è nata lo scorso Natale - concludeDonadoni - durante il pranzo aziendale. Un'idea di teambuilding davvero particolare". Insomma, formazione espe-rienziale dove il gioco esalta la competizione favorendodinamiche come il problem solving. Una metafora delmodo economico che comporta una serie di relazioni socia-li: dalla competenza alla fiducia nella squadra, dalla lealtàverso gli avversari, alla determinazione nel perseguire gliobiettivi prefissati. Elementi imprescindibili per la buona

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riuscita di un simile progetto. Ma come ha con-vissuto, con la crisi in atto, questa logica del"benessere spirituale e formativo" con quelladel puro dato contabile? "Ho la fortuna di lavo-rare a fianco di un gruppo di uomini speciali, ilCDAaziendale - ci risponde Andrea Gigliuto,responsabile delle risorse umane di ComacGroup - che, nonostante abbia come obiettivoprincipale i mercati e la crescente internaziona-lizzazione dell'azienda, è in grado di volgere ilproprio sguardo anche verso una filosofiaimprenditoriale che non può prescindere dalforte legame verso il proprio territorio e i propricollaboratori. Non esiste altra realtà che sappiaconiugare l'aspetto imprenditoriale-familiarecon quello dell'impresa internazionale. Ognianno vengono investiti in formazione tecnica emanageriale tutti i fondi disponibili, sia privatisia pubblici. Si strutturano azioni di manteni-mento sulle competenze linguistiche, spagno-

lo, russo, inglese e francese; al fine di risultare ancora più competitivi sui mercati, stiamo studiando, con una squadra interna, il sistema TPS (Toyota Production System)ovvero il metodo lean thinking. Abbiamo lanciato in azienda il WHP (buone prassi aziendali per il benessere della persona sul posto di lavoro). Senza dimenticare lasplendida avventura della Comac World Cup 2012". Atal proposito ecco alcuni retroscena. "Quando abbiamo lanciato il progetto delle competizioni multidisciplinari(dal tennis al calcio, dal nuoto alla corsa, dal ping-pong al biliardino) unitamente ad un corso di tango argentino (e relativa gara finale), ad una giornata in pista guidandole Ferrari Modena trofeo Challenger, ad una serata team contro team sula pista di bowling, il primo obiettivo era di creare aggregazione e sintonia tra i team di lavoro, conuna sana competizione finalizzata alla conquista della nostra coppa, invece, lungo il cammino ci siamo accorti che ci si stava presentando una grande opportunità, ovve-ro, diventare protagonisti di un evento che avrebbe potuto aiutare dei bambini ammalati. Abbiamo fin da subito riscontrato grande partecipazione e voglia di mettersi ingioco. E il risultato di "questo nostro andare oltre" è la giornata finale e conclusiva: 350 persone al pranzo del mezzogiorno, 430 invitati presenti allo spettacolo serale,10.000 euro raccolti e donati". E non poteva mancare una chiosa dei genitori di Tommy, a cui ovviamente è dedicata l'intera manifestazione: "Crediamo - chiudono Ermi

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e Daniele Gotti (dipendente Comac)- che questo sia davvero un momen-to di condivisione, di ricordo, di spe-ranza: questa giornata ha permessodi dimostrare ancora una volta che lasolidarietà è l'unico investimento chenon fallisce mai". A corollario diquanto detto, torniamo a GiorgioDonadoni: "Noi bergamaschi pos-siamo fare di più? La nostra è unasocietà molto laboriosa e ben rappre-sentata a livello nazionale e interna-zionale da molte aziende e impren-ditori di successo. Credo chedovremmo, anche se so che è diffici-le in momenti di congiuntura econo-mica negativa, volgere il nostrosguardo oltre la quotidianità: possia-mo fare tanto anche per il nostro ter-ritorio e la nostra gente".

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EVENTI

«RIVA DAYS» E LARIO BERGAUTO,L'ONDA DEL SUCCESSO

Sono stati festeggiati con un'edizione record della mani-festazione "Riva Days" - dal 31 agosto al 3 settembre -i 170 anni dalla nascita del Cantiere Riva a Sarnico, i90 anni del suo protagonista (l'ingegnere Carlo Riva) e

i 50 anni compiuti dal famoso Acquarama. Sono questi i tre pre-stigiosi compleanni a cui l'associazione "Riva HistoricalSociety" ha reso omaggio, organizzando una kermesse che èriuscita ad attrarre oltre 450 appassionati di questo marchio,conosciuto in tutto il mondo. Un vero e proprio raduno dalrichiamo internazionale condito da più di 150 vintage Riva dimogano. La cinque giorni è stata completamente dedicata almondo della nautica, con imbarcazioni storiche e imbarcazionid'eccezione che sono state esposte a terra ed in acqua,dall'Acquarama al Sebino passando per gli Ariston, il Tritone el'Olimpic. Ma per gli armatori, pronti ad affollare il LidoNettuno, non ci sono state solo le imbarcazioni da esposizione,ma anche altri gioielli motorizzati provenienti, questa volta,

dalla Baviera. Ad impreziosire l'atmo-sfera, infatti, ci ha pensato direttamentela BMW che per l'occasione ha offerto itest drive dei suoi più prestigiosi model-li con l'appoggio della concessionariaLario Bergauto di Grumello del Monte.Vetture che non sono passate di certoinosservate, tanto al Lido quanto dinan-zi al limitrofo Cocca Hotel, dove allog-giava una maestosa 650i Coupé.

foto di Giorgio Chiesa

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EVENTI

VOLVO V40, UN BRINDISI«BLACK&WHITE» PER IPERAUTO

foto di Giorgio Chiesa

Èstata presentata al pubblico con un evento in grande stile lo scorso gio-vedì 13 settembre, nella piazzetta adiacente allo storico negozio d'ab-bigliamento Petronio di via Antonio Locatelli. La concessionaria uffi-ciale Volvo Iperauto di via Borgo Palazzo è stata lieta di mostrare il suo

nuovo gioiello, la splendida V40, in versione "black" per i più sportivi e "white"per chi ama la raffinatezza. Ma quello che è balzato subito all'occhio ai numero-sissimi invitati è stata la forte personalità della vettura, che si propone come un'au-to nuova sotto tutti i punti di vista. E non poteva esserci palcoscenico miglioregrazie allo stile glamour della serata e allo squisito buffet organizzato dal cele-berrimo ristorante "Da Vittorio". Per la prima volta, infatti, Volvo ha proposto unacompatta cinque porte a due volumi che si va a posizionare nella nicchia premiumdel segmento C e che punta a far concorrenza soprattutto alla nuova Audi A3. Madarà fastidio pure alla BMW Serie 1, alla nuova Mercedes Classe Ae anche allanostrana Alfa Romeo Giulietta. Il nuovo modello si presenta compatto nelleforme e nelle dimensioni, con un guizzo di sportività nel posteriore incorniciatodallo spoiler. Quattro metri e trentasette di lunghezza - poco più delle dirette con-correnti - e abitacolo dalle dimensioni regolari. Esteticamente l'auto ha parlato da

sola. Il design della carrozzeria discende da quello della riusci-ta V60, ma qui il profilo a cuneo accentuato e il muso lungo eappuntito danno all'auto una forte personalità e la rendonomolto vistosa. Bella è anche la coda, con il grande elementonero che incorpora il lunotto, i fanalini a boomerang Volvo ela targa spostata in basso, nel fascione paracolpi. Particolareattenzione è stata prestata alla sicurezza passiva e attiva. Tra ledotazioni più significative, l'airbag per pedoni che consiste nel-l'apertura di un grande cuscino d'aria che fuoriesce verso l'altonella zona collegamento tra il parabrezza e il cofano motore,

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allo scopo di attutire l'impatto del veicolo sulpedone in caso d'urto. La vettura è anche dotata diun sistema radar che individua un eventuale osta-colo e aziona automaticamente i freni se il veico-lo procede a una velocità inferiore dei 50km/h. Atutti gli avventori è stato spiegato "per filo e persegno" ogni dettaglio dai preparati venditori pre-senti all'evento, mentre nel corso della serata èstato anche servito un eccellente risotto, per nonfar mancare proprio nulla ai clienti.

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EVENTI

UN PASSAGGIO DI CONSEGNEFESTEGGIATO A L'ALBENZA

Un evento speciale all'interno di una cornice magi-ca e di prestigio. Lo scorso venerdì 7 settembre,nella lussuosa club house del circuito golfistico

bergamasco L'Albenza, si è riunito il Rotaract ClubBergamo. L'occasione è stata di grande importanza, si ècelebrato il tradizionale passaggio di consegne sulla pol-trona della presidenza, passata da Veronica Piccoli a PierEmilio Locatelli Milesi. Dopo l'aperitivo e tra una porta-ta e l'altra nel corso della cena, che si è tenuta tra le muradell'elegante ristorante, c'è stata l'opportunità di conse-gnare il "Quarto Premio di Laurea Rotarct Bergamo",assegnato alla giovane Valentina Acerbis, che ha sbara-gliato la concorrenza con una tesi di forte attualità inmateria di crisi economica e finanziaria. Ma non è tutto.Gli organizzatori hanno anche devoluto un assegnoall'AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sulCancro) direttamente nelle mani del consigliere Fiorella

Ferrario. A corollario dell'e-vento non poteva mancare ilpartner storico BMW LarioBergauto, che per l'occasio-ne ha esposto all'ingressodella club house la splendidaSerie 3 Touring nella moto-rizzazione 3.0 sei cilindri inlinea a gasolio da 258 CV,una vera gioia per gli occhi.

foto di Giorgio Chiesa

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EVENTI

LARIO BERGAUTO E BASKET LECCO,L'UNIONE DEL SUCCESSO

Èstata una presentazione in grande stile quella del BasketLecco, avvenuta lo scorso giovedì 13 settembre con lacomplicità della concessionaria BMW Lario Bergauto.

Nella splendida cornice dell'Hotel NH Pontevecchio, l'atmosferaera satura di entusiasmo e novità, con la partecipazione di diri-genza, squadra, settore giovanile, tifosi, istituzioni, sponsor, rap-presentanti delle realtà del basket e del territorio, come il presi-dente di Confcommercio, Peppino Ciresa, e di Confartigianato,Daniele Riva. Un evento realizzato proprio in accordo conConfartigianato Lecco, rappresentata per l'occasione da PaoloGalbiati, segretario generale e tra i primissimi tifosi della squadrain veste di vicepresidente. Il tutto è stato introdotto dalla passionedi coach Paolo Garetto e del presidente Enrico Antonio Tallarita,che ha voluto ringraziare il gruppo sportivo e tutti gli sponsor, conun particolare cenno al gioiello della casa tedesca - la nuovaBMW Serie 3 Touring - adagiato dinanzi all'ingresso della presti-giosa location. Sono state presentate numerose novità che hanno

lasciato intravedere un futuro sempre più splendente. E per una volta,che si stia parlando della nuova BMW o della squadra poco importa,in quanto la serata è stata un'occasione per celebrare la sinergia di duemarchi di successo. Uno, storico, che da anni produce autovetture diclasse ineguagliabile. L'altro, fresco, che ha centrato il secondo saltodi categoria in un triennio fantastico. Oltre alle già citate personalità,a consacrare l'unione si sono aggiunte anche altre autorità larianequali l'assessore comunale Armando Volontè ed il senatore AntonioRusconi e due sportivi d'eccellenza come le "vecchie glorie" canturi-ne Beppe Bosa e Antonio Sala.

foto di Loris Sambinelli

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