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Armi chimiche Siriane Il ruolo dell’Italia – Il trasbordo e l’idrolisi Ver. 1.11

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Armi chimiche Siriane Il ruolo dell’Italia – Il trasbordo e l’idrolisi

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SOMMARIO LEGISLAZIONE VIGENTE E RISOLUZIONI ONU ....................................................................................... 3

Risoluzione ONU 2118/2013 .................................................................................................................... 4

Decreto Legge 2/2014 .............................................................................................................................. 4

NAVI ............................................................................................................................................................ 4

Ark Futura ................................................................................................................................................ 4

Cape Ray ................................................................................................................................................. 5

Navi ed aerei di scorta .............................................................................................................................. 6

COMPONENTI CHIMICI .............................................................................................................................. 6

Mostarda solforata (Yprite) ......................................................................................................................10

Metilfosfonildifluoruro...............................................................................................................................10

Isopropyl aminoethylmethyl phosphonite .................................................................................................10

METODO DI NEUTRALIZZAZIONE ............................................................................................................11

Effluenti della idrolisi ................................................................................................................................12

Smaltimento finale ...................................................................................................................................12

Veolia ..................................................................................................................................................12

Ekokem ...............................................................................................................................................12

PORTO DI GIOIA TAURO ..........................................................................................................................13

AGGIORNAMENTI SU TRASBORDO .........................................................................................................15

26 aprile 2014 .........................................................................................................................................15

23 aprile 2014 .........................................................................................................................................15

19 aprile 2014 .........................................................................................................................................16

13 aprile 2014 .........................................................................................................................................16

IMPIANTO NBC DI CIVITAVECCHIA ..........................................................................................................16

DOCUMENTI E BIBLIOGRAFIA .................................................................................................................17

Documento OPAC/OPCW sul processo di eliminazione delle armi chimiche Siriane ................................18

Risoluzione ONU 2118 ............................................................................................................................25

Documenti su FDHS ................................................................................................................................39

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Bando di gara e lista aziende per smaltimento armi chimiche...................................................................45

Definizione delle classi per i componenti chimici ......................................................................................51

Transito container – Gioia Tauro ..............................................................................................................51

RedaTtori del documento ............................................................................................................................52

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Questo documento è mirato a raccogliere tutte le informazioni, governative e non, sulla questione del

trasbordo (transloading) delle armi chimiche siriane (per la precisione dei suoi componenti) nel porto di Gioia

Tauro.

L’informativa dei ministri Bonino e Lupi è stata fatta il 16 gennaio 2014; durante questa audizione si è

provveduto al rilascio di un documento che indicava le contribuzioni internazionali al processo di smaltimento

e che trovate in allegato a questo documento.

Indichiamo di seguito quelli che sono i punti fondamentali analizzati in questo giorno specificando le fonti e

anche eventuali punti oscuri o da definire. Tratteremo perciò del Porto di Gioia Tauro, dei componenti chimici

presenti sulla Nave, delle navi che prenderanno parte all’operazione, all’operazione di idrolisi per il trattamento

dei composti chimici ed importantissimo, della legislazione che riguarda il trattamento delle armi chimiche e

degli accordi ONU intercorsi.

LEGISLAZIONE VIGENTE E RISOLUZIONI ONU L’attuale legislazione che tratta la gestione delle armi chimiche il suo eventuale trasbordo, come in questo

caso, è sostanziata in due norme:

Legge 185/1990 che tratta la gestione delle armi in generale per l’Italia; in particolare l’art. 1 comma 7 indica cosa si può gestire come armi chimiche in Italia

Legge 496/1997 che recepisce il trattato internazionali sulle armi e che istituisce anche in Italia l’OPAC. Indica anche le procedure di smaltimento delle armi dello Stato (che attualmente abbiamo)

Valutiamo ora quelle che sono le votazioni successive. Consideriamo come presupposto questo assunto: "lex

superior derogat inferiori" cioè la legge che è più in alto nella scala gerarchica delle fonti deroga quella più in

basso.

In questo caso abbiamo un contrasto tra una legge italiana 185/90 (non ho verificato ma così mi p stato detto)

ed un'operazione che nasce dalla risoluzione ONU 2118 ed una decisione del consiglio esecutivo dell'OPAC

(OPCW).

Considerando che con l’approvazione del trattato sulle armi chimiche (L. 496/1997) siamo sia nell'OPAC che

nell'ONU e che per l'art 11 della Costituzione l'Italia "consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle

limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni;

promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo". Tale fonte è sovraordinata alla

legge nazionale, come accade per regolamenti e direttive europee. Nella risoluzione ONU si dice chiaramente

che l'ONU autorizza gli Stati Membri ad acquisire, controllare, trasportare, trasferire e distruggere le armi

chimiche siriane. Successivamente a questa risoluzione ONU è stato emanato un decreto legge (decreto

rifinanziamento missioni internazionali) che all'art.9 autorizza l'esecuzione di tale risoluzione.

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Riporto per chiarezza gli spunti della risoluzione ONU 2118 e dell’art. 9 del DL

Risoluzione ONU 2118/2013 10. Esorta gli Stati Membri a fornire supporto, compreso personale, esperienza tecnica, informazioni, attrezzature e altri servizi, oltre ad aiuti finanziari e assistenza, in collaborazione con il Direttore Generale dell'OPAC e il Segretario Generale, per rendere possibile l'attuazione, da parte dell'OPAC e delle Nazioni Unite, del disarmo chimico della Repubblica Araba di Siria, e decide di autorizzare gli Stati Membri ad acquisire, controllare, trasportare, trasferire e distruggere le armi chimiche ritenute dal Direttore Generale dell'OPAC conformi all'obiettivo della Convenzione sulle armi chimiche, al fine di assicurare lo smantellamento del programma di armi chimiche della Repubblica Araba di Siria nel modo più tempestivo e sicuro;

Decreto Legge 2/2014 9. Sono autorizzate, in esecuzione alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite n. 2118 del

27 settembre 2013, le attività, incluse quelle presupposte e conseguenti, di cui al paragrafo 10 della predetta

risoluzione, specificate nelle pertinenti decisioni del Consiglio Esecutivo dell'Organizzazione per la Proibizione

delle Armi Chimiche. All'attuazione del presente comma si provvede con le risorse finanziarie, umane e

strumentali disponibili a legislazione vigente

A fronte di queste considerazioni non ci sono margini di ulteriori valutazioni circa problemi legislativi per lo

svolgimento delle operazioni.

NAVI Di seguito indichiamo i dettagli delle due navi che transiteranno nel porto di Gioia Tauro. Tali navi hanno

caratteristiche specifiche che andiamo ad indicare. Le navi che effettuano i trasporti e poi successivamente la

nave USA che effettua l’idrolisi non sono (in gergo) vecchie. Per farvi un esempio: la Fregata Libra (e tutta la

classe Fregate Maestrale) sono state progettate e realizzate negli anni che vanno dal 1978 al 1984. Una durata

media di una nave commerciale è dai 40 ai 50 anni.

Ark Futura La ARK Futura è del 1996. La nave battente bandiera Danese è una normale nave cargo e come indicato

anche dal documento lasciatoci durante l’audizione, protetta da una fregata Danese che l’accompagna insieme

alle altre navi (come indicheremo in seguito).

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Questi i dettagli della nave:

Proprietario: Dfds Logistics - Oslo, Norway Costruttore: Cantieri Navali Visentini Porto Viro, Italy Anno di costruzione: 1996 Dimensioni: 183x25 Pescaggio: 7,35 m Velocità: 18,5 nodi (34,26 km/h) Equipaggio: 12

Cape Ray

La Cape Ray è invece una nave militare USA dotata dei componenti per distillare i composti chimici. La Cape

Ray è del 1977 e non ha visto teatri operativi (a differenza delle nostre fregate Maestrale) perché utilizzata

come trasporto o come strumento per fare idrolisi in mare aperto (cfr. dettagli su componenti chimici). Questi

i dettagli della nave:

Proprietario: Maritime Administration (MARAD) acquistata nel 1993 Costruttore: Kawasaki Heavy Industries, Ltd., Japan Anno di costruzione: 1977 Dimensioni: 197x32 Pescaggio: 9,75 Velocità: 16 nodi (29,63 km/h) Equipaggio: 29

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Navi ed aerei di scorta 1 Nave da Guerra Cinese

1 Nave da Guerra Norvegese

1 Nave da Guerra del Regno Unito

1 C-130 della Svezia

(cfr. allegato documento Ministero in audizione)

COMPONENTI CHIMICI La lista degli agenti chimici che saranno trasbordati non è stata resa nota e nemmeno il dettaglio delle armi

chimiche denunciate dai siriani. Tuttavia, con ricerche ad-hoc, abbiamo trovato i codici usati dall'OPCW per i

precursori (del Sarin e del VX, più forse altri nervini).

Indichiamo di seguito un estratto di un documento OPAC (OPCW) che indica i passaggi che i vari paesi

dovranno fare per la distruzione di tali armi:

To enable the destruction of mustard agent and key binary chemical weapon components DF and A the United

States of America will provide technology to neutralize the chemicals aboard a sovereign United States vessel,

the MV Cape Ray, at sea. The United Kingdom of Great Britain and Northern Ireland will destroy the key binary

chemical weapon components B, and BB, including BB salt, at a commercial facility. Italy will provide a port

for the trans loading of the mustard agent, DF and A from the Danish/Norwegian vessels onto the MV Cape

Ray.

Questa la lista dei prodotti pubblicati dall’OPAC che devono essere distrutti, divisi per i fornitori che hanno

vinto i bandi di gara (Ekokem, Finlandese e Veolia Environmental Services Technical Solutions, USA).

http://opcw.unmissions.org/Default.aspx?tabid=6660&ctl=Details&mid=10400&ItemID=21212&language=e

n-US

Ekokem OY AB (Finlandia)

centro di smaltimento di Riihimäki (Finlandia meridionale)

Sostanza chimica Q.tà

(t) Impiego Effetti/Pericolosità Note

Trietilammina 30 Per la produzione di mostarda azotata

(variante dell'iprite)

Molto infiammabile

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Ekokem OY AB (Finlandia)

centro di smaltimento di Riihimäki (Finlandia meridionale)

Sostanza chimica Q.tà

(t) Impiego Effetti/Pericolosità Note

Corrosivo

Moderatamente tossico se

inalato

Trimetilfosfito 60 Componente per preparazione del

metilfosfonildifluoruro (DF)

precursore del Sarin

Irritante (1)

Dimetil fosfito 5 Componente per preparazione del

dicloruro metilfosfonico, precursore

alternativo del Sarin

Irritante (1)

Monoisopropilammina 40 Componente per preparazione di un

più efficace precursore del Sarin

Irritante (1)

Diisopropil ammino etanolo 5 Precursore secondario del Sarin Infiammabile, irritante

Moderatamente tossico

(1)

2-cloroetanolo 155 (?) Precursore del tiodiglicolo a sua volta

precursore del gas mostarda. È alla

base del N (2-cloroetile)-N-etil-

propano- 2- ammina, precursore

secondario di VX e VM

Infiammabile.

Molto tossico, fatale se

inalato o ingerito

(2)

1-butanolo 5 Alcol presumibilmente usato per

preparazione di precursori

Infiammabile

Irritante

Moderatamente tossico se

ingerito

Metanolo 3 Componente per preparazione di

metilfosfonildifluoruro (DF) precursore

del Sarin

Infiammabile

Molto tossico

(1)

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Ekokem OY AB (Finlandia)

centro di smaltimento di Riihimäki (Finlandia meridionale)

Sostanza chimica Q.tà

(t) Impiego Effetti/Pericolosità Note

Se ingerito può provocare

cecità o morte

Esametilentetrammina 80 Additivo per ridurre l'acidità dei

precursori del Sarin in modo da

evitare la corrosione delle armi nelle

quali sono caricati

Infiammabile

Leggermente irritante

Poco tossico

Sodio-o-etil metil

fosfonotioato, soluzione

acquosa 30-42%

130 Precursore (A) principale del VX Poco tossico

Effluente del difluoruro

(DF)

? Effluente del metilfosfonildifluoruro

(DF)

(3)(1)

Veolia Environmental Services Technical Solutions, LLC (USA)

centro di smaltimento di Port Arthur (Texas) Acido fluoridrico 60 Usato per la fluorazione di alcune

sostanze per renderle impiegabili per

produzione precursori del Sarin

Molto irritante

Letale se respirato in alte

concentrazioni (es. in

ambienti chiusi)

Pentasolfuro di fosforo 10 Può essere usato per produzione di

gas VX

Irritante

Tossico se reagisce con

acqua producendo gas. In

dosi elevate può provocare

edema polmonare.

Tricloruro di fosforo 30 Componente per preparazione di

metilfosfonildifluoruro precursore del

(1)

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Sarin. Usato anche per produzione

Mostarda solforata

Ossicloruro di fosforo 15 Precursore del Tabun (gas simile al

Sarin, meno efficace, ma più facile da

produrre)

Acido cloridrico in

soluzione

45 Usato al posto del tricloruro di fosforo

per produzione di mostarda (metodo

Meyer-Clarke). È anche il derivato

dalla scomposizione del Fosgene e

del gas mostarda a contatto con

l'acqua (che produce anche anidride

carbonica). Essendo sotto forma di

soluzione è probabilmente il risultato

della neutralizzazione della mostarda

solforata.

Irritante, reagisce con

l'acqua producendo effetti

corrosivi.

Se respirato in elevate

quantità può essere letale, a

contatto con la pelle può

produrre bruciature.

Essendo in soluzione è

probabilmente inerte.

(1) Preparazione del Sarin (in neretto i componenti presenti in tabella).

Il tricloruro di fosforo e il metanolo servono a produrre, facendoli reagire, il trimetilfosfito che, scaldandolo,

produce l'imetilmetilfosfonato che a sua volta, scaldato e mischiato con il pentacloruro di fosforo, produce il

dicloruro metilfosfonico. Quest'ultimo, mischiato con il fluoruro di sodio, produce metilfosfonildifluoruro. Questo

è il precursore principale del Sarin che va unito al diisopropil ammino etanolo per produrre il gas letale.

Con altri processi produttivi è usato come base il dimetil fosfito per arrivare al metilfosfonico dichloride come

precursore principale.

La monoisopropilammina, mischiata con un alcool isopropilico produce l'agente OPA, usato come precursore

del Sarin alternativo al sempice diisopropil ammino etanolo. Va unito al metilfosfonildifluoruro (DF) per produrre

gli effetti letali.

(2) Probabilmente la dicitura generica comprende le 40 t di N-(2-cloroetile)-N-isopropil-propano-2-ammina in

forma di sale, alle 90 t della stessa sostanza in soluzione diluita al 23-64% e alle 25 tonnellate di N (2-

cloroetile)-N-etil-propano- 2- ammina di soluzione al 23-64%.

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(3) Quello del DF (metilfosfonildifluoruro, il precursore principale del sarin) è l'unico citato come effluente

dell'idrolisi. L'OPCW ha sempre affermato che sarebbero stati sottoposti a idrolisi anche la mostarda solforata

(iprite) e il sodio-o-etil metil fosfonotioato (nome alternativo dell'isopropile amminoetile metilfosfonotioato,

finora citato nei documenti OPAC come “A” e noto nella NATO come agente QL).

Per il Sodio-o-etil metil fosfonotioato sembra prevista solo una diluizione al 30-42% con acqua.

Presumibilmente questa diluizione sarà effettuata sempre con gli impianti FHDS della Cape Ray (del resto il

processo di idrolisi usato sarebbe il semplice “heat and mix”).

Resta il fatto che nella tabella non si parla di effluente della mostarda solforata che, tuttavia, è probabilmente

da identificare nella soluzione di Hydrogen chloride (acido cloridrico).

Questi quindi i componenti che abbiamo rilevato in particolare:

Mostarda solforata

Metilfosfonildifluoruro

Isopropilaminoetilmetilfosfonite

I dettagli per ogni composto:

Mostarda solforata (Yprite)

A temperatura ambiente è liquida, ma come arma viene utilizzata sotto forma di vapore quindi deve essere

riscaldata (è un'arma della prima guerra mondiale).

Il suo accidentale sversamento o fuoriuscita durante il trasbordo dalla nave danese Ark Futura alla Cape Ray,

non è privo di rischi, ma sono gli stessi che il porto affronta quotidianamente durante il carico/scarico di tutte

le merci altrettanto pericolose che transitano.

Fare riferimento al documento allegato con le transazioni di materiali.

Metilfosfonildifluoruro

Parte di un'arma binaria (due componenti) che quindi senza l'altro componente non fa nulla; il suo stato è

liquido a temperatura ambiente e non ha particolari pericolosità durante la movimentazione.

Isopropyl aminoethylmethyl phosphonite

È l'altra parte dell'arma binaria sopra elencata. Come la precedente da sola non ha particolari pericolosità

durante la movimentazione.

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METODO DI NEUTRALIZZAZIONE La tecnologia che utilizzano gli americani per lo smaltimento di queste armi è l'ossidazione ad acqua

supercritica (se producono N2, azoto libero), oppure l'ossidazione ad acqua subcritica (se produce NH3,

ammoniaca).

Sono anni che gli USA lo utilizzano e rappresenta la migliore soluzione per lo smaltimento di armi chimiche

perché il processo chimico è controllabile e gestibile.

I composti che elencati producono però poca ammoniaca o azoto libero, in quanto solo uno (il terzo) di loro ha

azoto nella molecola, quindi può darsi che abbiano anche altri materiali da smaltire che contengono molto più

azoto (alcuni esplosivi hanno un alto contenuto di azoto come alcuni fertilizzanti), oppure semplicemente non

ne hanno ed utilizzano un altro metodo di smaltimento.

Utilizzeranno quasi sicuramente il procedimento ad acqua super critica, in quanto è meno costoso e più veloce.

Siamo in contatto con i componenti OPAC/OPCW in Olanda per avere i dettagli precisi del funzionamento.

Perché si è scelto di smaltire questi composti su una nave militare: per il semplice fatto che non può essere

fatto sulla terra ferma, poiché un impianto simile costerebbe tra i 50 e i 100 milioni circa di dollari ogni volta

che devono smaltire armi chimiche, e sarebbe impossibile coprire i costi di tanti inutili impianti, quindi molto

più semplice creare impianti galleggianti, i quali possono essere spostati dove c’è bisogno.

Come risultato della scomposizione delle componenti delle armi chimiche, usciranno prodotti abbastanza inerti

e potrebbero anche essere smaltiti in acqua, in quanto il prodotto della lavorazione saranno dei sali, ma

tranquillamente diventati agenti non più inquinanti. Ovviamente per smaltire questi sali in acqua devono essere

privi di metalli pesanti sin dall’inizio della lavorazione.

Dagli USA arrivano informazioni dettagliate ed in particolare dall’Edgewood Chemical and Biological Center (il

centro dell'US Army che ha realizzato l'impianto di smaltimento) ha dichiarato che l'idrolisi era l'unico metodo

che poteva consentire di neutralizzare in totale sicurezza tutte le sostanze in oggetto, inclusi i precursori del

VX (cioè l'isopropyl aminoethylmethyl phosphonite) che è l'unico che contiene azoto. Poterli neutralizzare tutti

con lo stesso sistema semplifica notevolmente le cose (altrimenti ci sarebbero volute due navi con impianti

diversi).

È importante ribadire che con l'idrolisi viene fatta la neutralizzazione, non lo smaltimento. Infatti i residui liquidi

dell'idrolisi verranno raccolti in appositi container e poi inviati per lo smaltimento tramite incenerimento nel

Regno Unito e in altri paesi. Per lo smaltimento finale sono già in corso le gare d'appalto (in allegato le aziende

che vi partecipano).

Inoltre, è importante sottolineare, che gli Stati Uniti impiegano massicciamente l'idrolisi sin dal 2002 in quattro

diversi siti sul loro territorio nazionale. L'FHDS non è altro che una versione portatile degli impianti usati in quei

centri.

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In una nota di GreenPeace ricevuta viene commentato il processo di idrolisi e ribadito che non è vero che

l'idrolisi è un procedimento "sconosciuto" per distruggere alcuni tipi di armi chimiche: è stato usato ampiamente

negli anni scorsi. E' vero che è la prima volta che viene utilizzato su una nave.

Infine possiamo dire che normalmente queste armi venivano incenerite (vedi sito militare NBC di

Civitavecchia); per il M5S è già una follia bruciare rifiuti figuriamoci armi chimiche. Per questo si è pensato ad

un nuovo metodo con cui attraverso delle reazioni chimiche trasforma i prodotti e li rende inoffensivi o

addirittura appetibili dal punto di vista commerciale ed infatti ci sono già diverse aziende che vogliono comprare

gli scarti perché riutilizzabili nell’industria chimica.

Un ultima valutazione del perché è stato deciso di fare in mare questa operazione; in particolare perché nessun

paese ha voluto ospitare la neutralizzazione sul proprio territorio. Gli USA avevano iniziato a sviluppare l'FHDS

per installarlo a terra in Siria, ma visto il perdurare dei combattimenti hanno optato per riattivare dalla riserva

la Cape Ray (originariamente impiegata come cargo) e usarla come piattaforma per l'FHDS.

Trovate in allegato anche il documento ufficiale dell’FDHS (Field Deployable Hydrolysis System).

Effluenti della idrolisi Dal processo di idrolisi dovrebbero svilupparsi i seguenti effluenti (quantità stimate da OPAC)

Fluorinated effluent: 4.400.000 litri

Aqueous solution containing o-ethyl methyl phosphonic acid 1.200.000 litri

Sulfur containing effluent: 300.000 litri

Aqueous solution containing chloro-amines 1.800.000 litri

Smaltimento finale

Veolia

Veolia smaltirà le sostanze chimiche siriane (inclusi gli effluenti dell'idrolisi) negli Stati Uniti, a Port Arthur, in Texas. Lo ha comunicato l'azienda stessa, che ha spiegato come i cittadini che abitano nei dintorni del complesso non devono preoccuparsi perché queste sostanze non sono più pericolose dei normali rifiuti industriali. http://www.veoliaes.com/en/about-us/news/statement-regardingopcwproject.html

Ekokem

Ekokem dovrebbe smaltire la sua quota di sostanze chimiche ed effluenti a Riihimäki, nel sud della Finlandia. Ekokem specifica che impiegherà la tecnica dell'incernerimento ad alta temperatura (tra 1.050 e 1.200 gradi), che il calore prodotto sarà riutilizzato per produrre energia e che i fumi saranno filtrati "con le migliori tecnologie". http://www.ekokem.fi/en/node/760 (Suomi)

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http://translate.google.com/translate?sl=fi&tl=it&js=n&prev=_t&hl=it&ie=UTF-8&u=http%3A%2F%2Fwww.ekokem.fi%2Fen%2Fnode%2F760 (Italiano – tradotto)

PORTO DI GIOIA TAURO La scelta del Porto di Gioia Tauro è stata trattata solo dal governo italiano e, a differenza della gestione OPAC

è stata indubbiamente più scarsa come capacità di informazione ai cittadini e come risposta celere alle

domande dei parlamentari sull’argomento.

Il porto transita circa 2.000.000 di teu (twenty-foot equivalent unit) l’anno (2012) di cui circa 3000 teu di

categoria 6.1 (cfr. documento di trasbordo allegato). La categoria 6.1 indica prodotti chimici che sono tossici

per l’uomo da non confondere con i prodotti 6.2 che sono infettanti per l’uomo.

Come indicato anche dal documento allegato del ministero questa è una classificazione di alcuni prodotti

indicati in Classe 6.1. Tale documento prevede tutte le categorie di prodotto chimico rientrante nella

classe di tossicità ed indica anche i gruppi di imballaggio di tali prodotti:

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Il trasbordo avverrà in un periodo che va dalle 10 alle 24 ore. Tale trasbordo sarà effettuato direttamente da

nave a nave (entrambe dalla poppa) e verranno trasferiti con procedure standard che nel porto vengono

effettuate.

Il pericolo maggiore da un punto di vista di sicurezza è quello di attacchi che provengano non dalla banchina

o dal mare, bensì da colpi di mortaio (che potrebbero essere sparati da 3/4 km nell’entroterra). Tale controllo

del territorio è demandato all’esercito italiano, e sul quale ancora non abbiamo dettagli da parte del governo.

Rimangono i dubbi sulla necessità di avere un presidio ospedaliero in zona. Come si nota dal documento

OPAC consegnato nell’audizione del 16 gennaio 2014, la Cina provvederà con 10 ambulanze ad

incrementare la sicurezza sanitaria.

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A seguito della visita parlamentare si è venuto a conoscenza, direttamente dai responsabili del porto di Gioia

Tauro (Guardia Costiera, Direzione marittima calabrese, Autorità portuale) che:

Il trasferimento dei container (60-100) sarà effettuato nella parte centrale del porto (così da garantire la

paritetica distanza fra Gioia Tauro e San Ferdinando), e nel fine settimana così da ridurre al minimo il rischio.

Il porto ha una media di trasferimento di container in modalità Lo-Lo (Lift On – Lift Off)

(http://www.globalsecurity.org/military/systems/ship/lo-lo.htm) di 28 container/ora.

Il processo Lo-Lo di trasferimento dei container dalla Ark Futura alla Cape Ray sarà effettuato alla velocità di

10 container/ora (meno della metà della velocità normale).

Inoltre il porto sarà dotato di un laser che rileverà la presenza di fuoriuscite dei componenti, che verrà

assegnato ai vigili del fuoco.

AGGIORNAMENTI SU TRASBORDO

26 aprile 2014 Segnalato l’arrivo di un altro carico portando il totale delle sostanze chimiche consegnate al 92%. In

particolare, le Priorità 1 sarebbero al 96%. Mancherebbe un l'ultimo carico per completare la Ark Futura, ma

si tratta del più difficile perché proviene da Homs che è una zona di scontri intensi. I governativi siriani stanno

conducendo con successo una massiccia offensiva nella zona di Homs. Probabilmente questa situazione è

mirata a creare la necessaria cornice di sicurezza per il trasporto dell'ultimo carico.

Sembra dunque ormai probabile che riusciranno a rispettare la data del 27 aprile.

Lunedì 29 aprile si terrà un meeting del Consiglio Esecutivo dell'OPAC per fare il punto della situazione e

definire i prossimi passi. Successivamente, in serata o il giorno dopo, il Direttore Generale dell'OPAC, Uzumcu,

invierà un report al Consiglio di Sicurezza dell'ONU.

23 aprile 2014

L'OPAC ha fatto sapere che con i carichi di sabato (16°) e di ieri (17°) il totale delle sostanze chimiche

consegnate ammonta all'88,7 % di Priorità 1 e all'81,1% della Priorità 2.

Il "sorpasso" delle sostanze Priorità 1 rispetto alle altre dimostra che gli ultimi carichi sono stati ben più massicci

dei precedenti e appare dunque possibile il rispetto della deadline del 27 aprile (almeno per quanto riguarda

le sostanze Priorità 1). In base all'originale pianificazione mancherebbero altri 11 carichi, ma i direttore

dell'OPAC ha dichiarato che già dopo i prossimi 2 o 3 carichi si potranno iniziare le operazioni di distruzione,

evidentemente riferendosi alle sostanze Priorità 1 che saranno sottoposte a idrolisi sulla Cape Ray.

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19 aprile 2014

l'OPAC ha fatto sapere che la Siria ha consegnato i 15° carico e che le sostanze chimiche consegnate

ammontano al 72,3% del totale. Questa volta non hanno dato il dettaglio delle percentuali tra Priorità 1 e 2.

Mancherebbero ancora 13 carichi, dunque dovrebbero consegnarne quasi due al giorno per rispettare la data

del 27 aprile, che sarebbe non ufficialmente già slittata al 30. L'OPAC mantiene comunque l'obiettivo di

effettuare il trasbordo a Gioia Tauro entro la prima metà di maggio.

13 aprile 2014

L'OPAC ha annunciato che giovedì 10 e domenica 13 è sono stati consegnati altri due carichi (il 13° e il 14°)

di sostanze chimiche. In totale è stato rimosso dalla Siria il 65,1% degli agenti chimici, di cui il 57,4% Priorità

1 e l'82,5% di Priorità 2. La deadline per la fine delle consegne rimane fissata per il 27 aprile.

IMPIANTO NBC DI CIVITAVECCHIA Nel percorso di raccolta delle informazioni abbiamo avuto modo di richiedere informazioni sull’impianto NBC

di Civitavecchia, dove già i senatori Pepe e Giarusso avevano fatto un sopralluogo.

Tale impianto, tramite l’ossidazione e parzialmente l’idrolisi (nella fase iniziale), rende l’iprite, contenuta nei

proiettili non pericolosa e tossica. Tale impianto è sorto per demilitarizzare il solo munizionamento caricato

all’iprite (o miscele della stessa) che non presentava componenti energetiche/esplosive all’interno (l’impianto

ha demilitarizzato in maggioranza cal. 75 mm. di fabbricazione italiana). Lo stesso provvede a congelare il

proietto, sezionarne il bicchiere (dove non è presente la carica esplosiva di rottura), e ossidare l’aggressivo in

una sezione dell’impianto dedicata. In sintesi, l’impianto attuale può demilitarizzare solamente

munizionamento in assenza di carica di rottura e spoletta.

Non possono essere trattati altri tipi di “armi chimiche” perché progettato solo per le miscele ipritose presenti

nei nostri arsenali, per le quali ci siamo impegnati alla distruzione ai sensi della legge 496/1997 (che introduce

il trattato sulla gestione e la distruzione delle armi chimiche).

L’Italia, ad esempio, deve distruggere anche proiettili di Iprite di fabbricazione USA della seconda guerra

mondiale, del calibro di 105mm. Per questo tipo di proiettili, a causa delle loro caratteristiche costruttive

(presenza di carica di rottura) si ravvisa la necessità di porre in essere soluzioni tecnologiche alternative (es.

pirolisi termica) che ne permettano la demilitarizzazione.

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DOCUMENTI E BIBLIOGRAFIA Di seguito gli allegati che abbiamo recuperato sull’argomento e tramite le quali abbiamo definito questo

documento.

Documento Presidenza del Consiglio consegnato il 16 gennaio 2014

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Documento OPAC/OPCW sul processo di eliminazione delle armi chimiche Siriane

OPCW

Executive Council Thirty-Seventh Meeting

EC-M-37/DG.1

8 January 2014

23 December 2013

Original: ENGLISH

NOTE BY THE DIRECTOR–GENERAL

PROGRESS IN THE ELIMINATION OF THE SYRIAN CHEMICAL WEAPONS

PROGRAMME 1. In accordance with subparagraph 2(f) of EC-M-33/DEC.1, dated 27 September 2013, the

Technical Secretariat (hereinafter “the Secretariat”) reports to the Executive Council

(hereinafter the “Council”) on a monthly basis regarding the implementation of the decision.

In accordance with paragraph 12 of United Nations Security Council resolution 2118 (2013),

the report by the Secretariat is also submitted to the Security Council through the Secretary-

General.

2. The first such report by the Secretariat was submitted to the Council on 25 October 2013 (EC-

M-34/DG.1, dated 25 October 2013) and covered the period from 27 September to 22 October

2013. The second report was submitted to the Council on 25 November 2013 (EC-M-

35/DG.1, dated 25 November 2013) and covered the period from 23 October to 22 November

2013.

3. The Council, at its Thirty-Fourth Meeting, adopted a decision entitled “Detailed Requirements

for the Destruction of Syrian Chemical Weapons and Syrian Chemical Weapons Production

Facilities” (EC-M-34/DEC.1, dated 15 November 2013). In paragraph 22 of this decision, the

Council decided that the Secretariat should report on its implementation “in conjunction with

its reporting required by subparagraph 2(f) of Council decision EC-M-33/DEC.1”.

4. This report is therefore submitted in accordance with both above-mentioned Council decisions

and includes information relevant to their implementation during the period from 23

November to 22 December 2013.

Progress achieved by the Syrian Arab Republic in meeting

the requirements of EC-M-33/DEC.1 and EC-M-34/DEC.1 5. In accordance with subparagraph 1(c) of EC-M-33/DEC.1, the Syrian Arab Republic is

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required to complete the elimination of all chemical weapons material and equipment in the

first half of 2014. Paragraphs 2 and 3 of EC-M-34/DEC.1 establish intermediate completion

dates for the removal and destruction of Syrian chemical weapons prior to their complete

elimination in the first half of 2014. Progress achieved within the reporting period by the

Syrian Arab Republic in fulfilling these obligations is described below:

(a) As reported in the previous monthly report, Syrian personnel have continued to destroy

specialized and standard equipment and special features of declared buildings and

structures at chemical weapons production facilities (CWPFs).

As at the cut-off date of this report, the Syrian Arab Republic has destroyed specialized

equipment at 17 CWPFs (including eight mobile CWPFs) and standard equipment at six

of these CWPFs. At seven CWPFs, special features of buildings and structures have been

destroyed and specialized buildings have been destroyed at five CWPFs. As reported in

paragraph 8 below, the Secretariat has verified some of these destruction activities, and

verification of others will be undertaken when conditions permit. Following extensive

consultation with the Secretariat, on 6 December 2013, the Syrian Arab Republic

submitted the final version of its detailed plans for destruction in respect of CWPFs (EC-

M-36/P/NAT.1, dated 6 December 2013).

(b) On 16 December 2013, in advance of the 1 January 2014 deadline, the Syrian Arab

Republic submitted to the Secretariat a plan for the destruction of isopropanol and residual

mustard agent as required by paragraph 9 of EC-M-34/DEC.1. The Secretariat and the

government of the Syrian Arab Republic are currently clarifying some aspects of the plan.

As required by EC-M-34/DEC.1, this plan should be reviewed by the Council not later

than 15 January 2014.

(c) Pursuant to paragraph 19 of EC-M-34/DEC.1, the Syrian Arab Republic is required to

submit a monthly report to the Council regarding activities on its territory related to the

destruction of chemical weapons and CWPFs. The first such report was submitted on 20

December 2013 (EC-M-37/P/NAT.1, dated 20 December 2013).

(d) In accordance with subparagraph 1(e) of EC-M-33/DEC.1 and paragraph 7 of resolution

2118 (2013), the Syrian Arab Republic shall cooperate fully with all aspects of their

implementation. The Syrian authorities have continued to extend the necessary

cooperation to the OPCW team in the conduct of its activities during the reporting period.

Activities carried out by the Secretariat with respect to the Syrian Arab Republic 6. Effective cooperation with the United Nations in the context of the OPCW-UN Joint Mission

in the Syrian Arab Republic (hereinafter "the Joint Mission") has continued with close

coordination between the two organisations and between the offices in New York, The Hague,

Cyprus and Damascus. From 11 to 13 December 2013, Secretariat personnel from The Hague

and Joint Mission personnel from Damascus participated in a meeting hosted by the United

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States of America in Stuttgart to coordinate the maritime contributions offered by States

Parties. As at the cut-off date of this report there were 15 OPCW staff members in Damascus

and Latakia, one logistics officer in Beirut and two staff in transit to Damascus.

7. The Special Coordinator, Sigrid Kaag, addressed the Eighteenth Session of the Conference of

the States Parties on 2 December 2013. While maintaining close contact with Ms Kaag, the

Director-General has also met with senior representatives of the States Parties offering to host

a destruction facility or otherwise providing assistance with transport or destruction.

8. During the reporting period, OPCW members of the Joint Mission have continued to conduct

verification activities and to undertake planning for the forthcoming Transportation phase. As

reported in the previous monthly report, the Syrian Arab Republic informed the Secretariat on

18 November 2013 that it had destroyed all unfilled chemical munitions (Category 3 chemical

weapons) and the Secretariat was able to verify the destruction of more than 60% of such

munitions. During the current reporting period, Secretariat personnel were able to verify the

destruction of the remaining Category 3 chemical weapons. Pursuant to paragraph 21 of EC-

M-34/DEC.1, the Secretariat can therefore confirm that the Syrian Arab Republic has met the

requirement of subparagraph 2(a)(i) of that decision to destroy all declared Category 3

chemical weapons ahead of the 31 January 2014 deadline. Secretariat personnel have also

verified the destruction of 64% of the empty HD containers and cylinders declared by the

Syrian Arab Republic. With regard to CWPFs, Secretariat personnel have verified the

destruction of the eight mobile CWPFs and of specialised equipment at a further seven

CWPFs, of standard equipment at four of these CWPFs, of special features of buildings at

five CWPFs and of one building at another CWPF.

9. On 15 December 2013, pursuant to paragraph 8 of EC-M-34/DEC.1, the Director-General

submitted a plan for the destruction of chemical weapons outside the Syrian Arab Republic

(EC-M-36/DG.3, dated 15 December 2013). The Council considered the plan at its Thirty-

Sixth Meeting and adopted a decision on it welcoming the assistance offered for specific

stages of the plan and the voluntary financial contributions made by States Parties (EC-M-

36/DEC.2, dated 17 December 2013). The Director-General will report to the Council on the

implementation of this plan not later than 7 January 2014.

10. Pursuant to the plan, the Syrian Arab Republic will conduct packaging activities and transport

the chemical weapons from the 12 CWSFs to the port of embarkation in Latakia from where

they will be removed from the territory of the Syrian Arab Republic for destruction. All

activities related to possible reloading and packing will be verified and the shipping containers

will be fitted with Global Positioning System (GPS) trackers and anti-intrusion devices. Due

to the security situation, verification activities during the transportation phase will combine

on-site inspection and verification by monitoring; random sampling may also be done on site.

Appropriate resources for the packaging and transport from the chemical storage sites to the

embarkation point are being provided by China, the Russian Federation and the United States

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of America. Sequenced Syrian convoys transporting chemical materials will arrive at Latakia

where further verification activities will be conducted, which will include an inventory of the

chemicals, individual storage containers, and shipping containers, inspection of seals, and

analysis of representative samples.

11. To enable the destruction of mustard agent and key binary chemical weapon components DF

and A the United States of America will provide technology to neutralise the chemicals aboard

a sovereign United States vessel, the MV Cape Ray, at sea. The United Kingdom of Great

Britain and Northern Ireland will destroy the key binary chemical weapon components B, and

BB, including BB salt, at a commercial facility. Italy will provide a port for the transloading

of the mustard agent, DF and A from the Danish/Norwegian vessels onto the MV Cape Ray.

12. In anticipation of the beginning of the transportation phase, a small team of Joint Mission

personnel deployed to Latakia on 3 December 2013 to prepare for the arrival of the chemical

weapons identified for removal from the Syrian Arab Republic and for the conduct of

verification activities at the port. This team will be augmented in the near future. Close

coordination has been established with the Joint Mission office in Cyprus and with those

planning the maritime transportation phase.

13. Pursuant to paragraph 13 of EC-M-34/DEC.1, the Secretariat has developed a draft facility

agreement to be concluded with the Syrian National Authority covering the CWSFs in the

Syrian Arab Republic. The Director-General will inform the Council accordingly upon the

conclusion of the agreement.

14. As requested by paragraph 15 of EC-M-34/DEC.1, the Secretariat and the United States of

America are developing an agreed detailed plan for verification and a draft facility agreement

for the destruction facilities that are being installed on board the MV Cape Ray. Members of

the Secretariat toured the vessel on 10 and 11 December 2013. Selected Secretariat personnel

will travel to the United States of America in late December 2013 to receive training to enable

them to verify destruction activities. The detailed plan and the draft facility agreement will be

submitted to the Council for its review and approval at its Thirty-Seventh Meeting on 8

January 2014.

15. As required by paragraph 16 of EC-M-34/DEC.1, the Secretariat submitted combined plans

for the destruction and verification of CWPFs in the Syrian Arab Republic to the Council on

9 December 2013 (EC-M-36/DG.2, dated 9 December 2013). These plans cover the

demolition of the eight mobile units that are considered to be CWPFs, and the buildings at the

“Tudmur”, “Al-Dhamir 1”, “Al-Dhamir 3”, “Al-Nasiriyah 2”, “Tel Kurdi”, and “500

(Aleppo)” CWPFs. At its Thirty-Sixth Meeting, the Council agreed to these plans (EC-M-

36/DEC.1, dated 17 December 2013). On 16 December 2013 the Secretariat submitted to the

Council an addendum to the plans (EC-M-36/DG.2/Add.1, dated 16 December 2013) which

contains the results of the review conducted by the Secretariat in accordance with

Subparagraph 1(a) of decision EC-M-35/DEC.2. The results of the review are that, given the

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destruction of specialised and standard equipment and of special features of buildings at 12

other CWPFs (“Shayrat”, “Tha’lah”, “Al-Sin”, “Al-Nasiriyah 3”, “Baly”, “Khalkhalah”,

“Dhabaa”, “Hafir 1”, “Hafir 2”, “Al-Sayed”, “Al-Dhamir 2”, and “Al-Nasiriyah 1”),

destruction of these facilities must be completed not later than 15 March 2014. On 14

December 2013, technical consultations facilitated by the Secretariat took place in Moscow

on this issue. The Secretariat will continue technical consultations with a view to arriving at

practical recommendations regarding methods for destruction of specialised and standard

buildings at these 12 CWPFs. The Secretariat will inform the next meeting of the Council of

the outcome of these discussions.

16. As required by paragraph 24 of EC-M-34/DEC.1, the Director-General has explored options

for destruction in commercial chemical disposal facilities of the chemicals referred to in

subparagraphs 3(a) and (b) of that decision. Since the call for expressions of interest was

issued (S/1142/2013, dated 22 November 2013), the Secretariat has reviewed the expressions

received and has shared the results of this review with States Parties (S/1143/2013, dated 9

December 2013). On 16 December 2013, the Secretariat submitted to the Council a Note by

the Director-General: "Call for Proposals for the Treatment and Disposal of Chemicals,

Effluents, and Related Packaging Materials with Respect to the Destruction of Syrian

Chemical Weapons" (EC-M-36/DG.4, dated 16 December 2013) outlining the tendering

process which was initiated on 20 December 2013. This process will involve, inter alia,

commercial as well as technical evaluations of proposals within an expedited schedule that

retains the fundamental and essential characteristics of open, transparent, and competitive

bidding. The Council considered and took note of the tendering process as outlined in the

Director-General's Note.

17. As required by paragraph 25 of EC-M-34/DEC.1, the Director-General reported to the

Council (EC-M-36/DG.1, dated 2 December 2013) regarding the implementation of that

decision.

Supplementary resources

18. As alluded to above and as reported by the Director-General during the Thirty-Sixth Meeting

of the Council (EC-M-36/DG.5, dated 17 December 2013), a number of States Parties are

assisting in the removal of Syrian chemical weapons. The United States of America is

providing a destruction technology for priority chemicals on board the MV Cape Ray and is

also supplying nearly 3,000 container drums of various capacities, providing GPS trackers,

loading, transportation, and decontamination equipment. The United Kingdom of Great

Britain and Northern Ireland will destroy the key binary chemical weapon components B and

BB at a commercial facility. The Russian Federation is providing large capacity and armoured

trucks, water tanks, and other logistical supplies. It has also indicated the possibility of further

monetary or material assistance, as well as security for cargo operations at the port and in

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Syrian territorial waters. China is providing surveillance cameras and 10 ambulances.

19. Denmark and Norway will provide vessels to transport the chemicals from the Syrian Arab

Republic, and China, Denmark, Norway and the United Kingdom of Great Britain and

Northern Ireland will provide naval escorts for the maritime transportation of the Syrian

chemicals, and subsequently for the transportation of chemicals that are to be disposed of at

commercial facilities. Finland has offered chemical weapons emergency-response

capabilities. Italy has decided to offer a port for the transloading of the priority chemicals from

the Danish/Norwegian vessels to the United States ship.

20. As at the cut-off date of this report, the balance in the Syria Trust Fund for the Destruction of

Chemical Weapons currently stands at EUR 10.2 million. Contributions have been received

from the Czech Republic, Finland, Germany, Ireland, Italy, Luxembourg, Malta, New

Zealand, Norway, Poland, the Republic of Korea, Turkey, and the United Kingdom of Great

Britain and Northern Ireland. This includes the contributions that were originally made to the

first OPCW Trust Fund for Syria and which have, at the request of the donor, subsequently

been transferred, in part or in whole, to the Special Trust Fund for Destruction. A further

contribution of approximately EUR 350,000 is expected from the Republic of Korea. In

addition, the European Union has decided to contribute EUR 12 million, and the Japanese

Government has decided, subject to parliamentary approval, to contribute an amount of nearly

USD 15 million (approximately EUR 11 million), which will be shared between the OPCW

and the United Nations.

Conclusion

21. The Syrian Arab Republic has formulated a plan for the transportation of the chemicals within

its territory from the 12 storage sites to the port of Latakia, where these will be loaded onto

maritime vessels. It also indicated that it would implement a security and safety plan during

the movement of materials within the Syrian Arab Republic. In accordance with the separation

of obligations at various stages of the transportation and destruction process, as established in

EC-M-34/DEC.1, the Syrian Arab Republic will be responsible for all the packing and safe

transportation of chemicals within its territory until they are loaded onto the maritime vessels.

22. As the Director-General reported to the Council at its Thirty-Sixth Meeting: "At times,

schedules have been disrupted by a combination of security concerns, clearance procedures

in international transit and even inclement weather conditions. These circumstances, which

have been beyond the control of the assisting States Parties, the Joint Mission, and the

Government of the Syrian Arab Republic, have, however, added pressures to the time frames.

The continuing heavy fighting in the Qalamoun and surrounding areas and the closure of a

major arterial road between Damascus and Homs, pose risks to the timely execution of the

operation. The possibility of some delays cannot be discounted." In EC-M-36/DEC.2, the

Council noted that "technical factors have caused delays regarding some aspects of removal

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operations for high-priority chemicals and may also affect future implementation activities".

23. As the date for the removal of priority chemicals from the Syrian Arab Republic is

approaching, the Director-General and the Special Coordinator have, in their regular

conversations with the Syrian authorities, underscored the importance of commencing the

process at the earliest. For this purpose they have encouraged the Syrian authorities to look at

all possible options for risk mitigation in the absence of some equipment requested by the

Syrian Arab Republic which, despite all possible efforts, have not been found readily available

on the international market.

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Risoluzione ONU 2118

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Documenti su FDHS

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Bando di gara e lista aziende per smaltimento armi chimiche

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Definizione delle classi per i componenti chimici

Questo il link dove collegarsi per il download del PDF. Essendo oltre 150 pagine non abbiamo allegato questo

documento.

http://www.mit.gov.it/mit/mop_all.php?p_id=07114

Transito container – Gioia Tauro

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REDATTORI DEL DOCUMENTO Gianluca Cuc – Team Leader Ricerca e Sviluppo (Divisione Elastomeri)

Riccardo Ferretti – Giornalista ed esperto di difesa

Massimo Artini – Commissione Difesa M5S

Tatiana Basilio – Commissione Difesa M5S

Luca Frusone – Commissione Difesa M5S