ANNO SCOLASTICO 2016-2017

GRUPPO BAMBINI ANNI 4 INSEGNANTE: Alessia Zardi

Laboratorio artistico

“LO SCORRERE DELLE STAGIONI TRA TERRA E ACQUA NEL PARCO DELL’OGLIO CON MONET”

Progetto Biblioteca “LE VOCI DEL FIUME”

Laboratorio musicale “IMPARARE AD ASCOLTARE”

Laboratorio grafo-psico-motorio “SOTTO-SOPRA, DRITTO-STORTO…

CONOSCO IL MIO CORPO?”

Progetto Inglese “MOVE AND PAINT YOUR BODY!”

Progetto triennale di Matematica “MATEMATICHE ROUTINES”

“LO SCORRERE DELLE STAGIONI TRA TERRA E ACQUA NEL PARCO DELL’OGLIO CON MONET”

La progettazione annuale rivolta al gruppo dei bambini di anni 4 ha sfruttato il progetto di plesso “Lo scorrere delle stagioni tra terra e acqua nel Parco dell’Oglio con Monet” come uno SFONDO INTEGRATORE nel quale calare gli altri progetti e laboratori che Alessia ha proposto ai bambini del gruppo: “Le voci del fiume”, “Imparare ad ascoltare” e “Sotto-sopra, dritto-storto… conosco il mio corpo?”.

Partendo dalla presentazione di alcune opere pittoriche di Claude Monet (“Tre pioppi” e “Le ninfee”) e dall’osservazione dell’ambiente circostante (in particolare la zona paludosa delle Torbiere di Marcaria), il progetto ha approfondito la conoscenza stagionale attraverso la creativa riproduzione delle opere dell’espressionista francese con svariate tecniche, strumenti e materiali. Le opere d’arte dei bambini, accompagnate da una poesia appositamente composta, sono state consegnate alle famiglie in occasione della Festa della mamma.

Il progetto si è concluso con la lettura animata di “Kamillo Kromo” alla Home di TEATRO MAGRO: una rivisitazione del testo di Altan perfettamente in linea con i contenuti del progetto che (coinvolgendo temi cari ai bambini quali la famiglia e i genitori, la scuola e la maestra) narra le peripezie di una famiglia di camaleonti che cambiano colore a seconda delle stagioni per difendersi dagli attacchi di uccellaci neri.

ATTIVITÀ SVOLTE dal gruppo dei bambini di anni 4:

• Visita autunnale alle TORBIERE di MARCARIA. Ascolto e osservazione dell’ambiente naturale e dei suoi abitanti (suoni ovattati e versi degli uccelli, colori dell’acqua, della terra, degli alberi e delle foglie, odori e sensazioni tattili...). Attraversamento della passerella sull’acqua per raggiungere l’osservatorio... un’avventura carica di emozioni!

• Conoscenza di CLAUDE MONET e del suo dipinto raffigurante tre pioppi nella stagione autunnale. Riproduzione creativa individuale dell’opera a tecnica mista: fondale realizzato con polvere di gesso (precedentemente grattugiata dai bambini), tronchi con cartone intriso nella tempera, foglie con mazzetti di cotton fioc, erba e acqua con spugnature.

• Rivisitazione creativa in veste autunnale del quadro di Monet “Le ninfee”: spugnatura di sfondo blu/verde e creazione dei fiori acquatici con trucioli di legno dipinto di rosa applicati su foglie di pioppo.

• Preparazione di un cartellone col titolo del progetto da affiggere dove sono state esposte le opere realizzate “...alla maniera di Monet”!

• Riproduzione creativa di tre pioppi in inverno a tecnica mista: spugnatura acquarellata celeste e rosa del fondo, attorcigliamento e incollaggio di lunghe strisce di carta velina bianca per rappresentare i pioppi, riproduzione di foglie a stampo con tappi di sughero intrisi di colore blu ed erba cosparsa di brina con spugnature di tempera verde e bianca.

• Immersione di foglie di magnolia ed edera in una mistura di schiuma da barba, colla vinilica e tempera di diversi colori. Creazione di nuances con COLORI CALDI e COLORI FREDDI.

• Riproduzione creativa delle ninfee di Monet in inverno: sfondo realizzato con la tecnica del re-rolling, ninfee con le foglie di magnolia ed edera precedentemente colorate e rami con cartoncini intrisi nella tempera marrone.

• Escursione invernale alle Torbiere di Marcaria per cogliere i mutamenti stagionali. Avventurosi passaggi su lembi di terra paludosi sino all’attraversamento della passerella in legno per raggiungere l’osservatorio sull’acqua; avvistamento di aironi cinerini tra i rami degli alberi spogli e di folaghe nell’acquitrino.

• Lettura del libro preso a prestito alla Biblioteca di Marcaria “Oltre il giardino

del signor Monet”. Conversazione sulla tecnica pittorica dell’IMPRESSIONISMO seguita da attività fantastico-creativa: ad occhi chiusi ogni bambino ha immaginato e dipinto con il suo ditino un giardino d’acqua in un particolare momento della giornata e ha poi descritto la sua opera agli amici che (ad occhi chiusi) sono riusciti a vederla!

• Creativa realizzazione del giardino d’acqua di Monet in primavera con carte veline e crespe di diverse tonalità di blu bagnate e pressate col peso del corpo; applicazione di ninfee con materiale di recupero (pirottini da pasticceria e batuffoli di cotone rosa).

• “Tre pioppi” in primavera: rivisitazione creativa del quadro di Monet realizzata con ritagli di stoffa, carta igienica e colori primaverili.

• Uscita didattica nel frutteto del parco di Campitello per osservare i ciliegi. Cerchio di magia e conversazione intorno ai mutamenti climatici.

• Terza uscita didattica alle Torbiere di Marcaria accompagnati dalla guida dell’Associazione Per il Parco: osservazione dei mutamenti stagionali (flora e fauna). Salita alla torretta per birdwatching e visita all’osservatorio sulla palude.

• Riproduzione delle ninfee di Monet in estate su una borsa di stoffa da regalare in occasione della festa della mamma. Assemblaggio di fiori di carta e piccoli pon-pon per decorare la borsa una volta asciugata.

• Creativa riproduzione del giardino di ninfee di Monet nella stagione estiva: utilizzo di rotolini di carta di diverse dimensioni intinti nella tempera per realizzare il fondo e applicazione di rami e conchiglie.

• Uscita didattica alla HOME di TEATRO MAGRO per assistere alla lettura animata di “Kamillo Kromo” di Altan. Gli attori di TM (Andrès, Silvia e Vanessa) ci hanno anche illustrato i diversi spazi della Home: laboratorio, soppalco con materiali e costumi di scena, magazzino con luci e impianti audio e video, uffici, zona relax e soprattutto... la sala nera!!!

“LE VOCI DEL FIUME”

“Le voci del fiume” rappresenta uno sviluppo della parte del PROGETTO BIBLIOTECA, avviato lo scorso anno scolastico, dedicata alla promozione della lettura e alla conoscenza e valorizzazione dell’ambiente in cui viviamo. In tal senso sono stati selezionati una serie di libri dedicati all’ambiente fluviale (opere divulgative di carattere scientifico, ma anche storie, testi poetici e silent book) che, oltre a favorire la conoscenza del fiume come ambiente naturale (morfologia, flora, fauna), hanno stimolato l’interesse per ciò che il fiume ci racconta attraverso suoni, silenzi e storie di vita che possono essere espresse per mezzo di svariati linguaggi e quindi percepite attraverso canali diversi.

La vita del fiume dalla sorgente alla foce è inoltre diventata una metafora utile a comprendere la vita dell’uomo nelle sue varie stagioni creando un ulteriore aggancio con il laboratorio sulla percezione e rappresentazione dello schema corporeo.

LE NOSTRE LETTURE

nell’ambito dei progetti “LE VOCI DEL FIUME” e “LO SCORRERE DELLE STAGIONI TRA TERRA E ACQUA

NEL PARCO DELL’OGLIO CON MONET”

“FIUME LENTO” DI ALESSANDRO SANNA “IL FIUME” DI FLORENCE FAVALL

“IMPARO A CONOSCERE IL FIUME” (ED. MONDADORI) “BASTONCINO” DI JULIA DONALDSON “GIORNO DI NEVE” DI KOMAKO SAKAI

“STORIA CORTA DI UNA GOCCIA” DI BEATRICE ALEMAGNA “OLTRE IL GIARDINO DEL SIGNOR MONET” DI G. ASCARI E P. VALENTINIS

“IL RICHIAMO DELLA PALUDE” DI DAVIDE CALÌ E MARCO SOMÀ “IL VIAGGIO SUL FIUME” DI ARMIN BEUSCHER E CORNELIA HAAS

“UN GIORNO MIO NONNO MI HA DONATO UN RUSCELLO” DI PERRET E FRONTY “IN RIVA AL FIUME” DI CHARLES DARWIN

“MAREMÈ” DI BRUNO TOGNOLINI E ANTONELLA ABBATIELLO “GOCCE DI VOCE” (ED. FATATRAC)

ATTIVITÀ SVOLTE:

• Letture animate con introduzione di lessico specifico seguite da conversazioni a tema e spiegazioni/confronti delle grafiche prodotte dai bambini.

• Tre uscite didattiche alla Biblioteca di Marcaria per assistere a letture animate (da parte dell’insegnante o della bibliotecaria) e per realizzare un’opera collettiva ad acquarello sul fiume da esporre in biblioteca.

• Produzione grafica collettiva: ideazione e realizzazione di un grande pannello di cartone pesante per rappresentare la VITA del FIUME dalla sorgente alla foce. Scelta e composizione dei colori da parte dei bambini; pittura spugnata e a pennello (grande/medio/piccolo).

• Produzioni grafico-pittoriche individuali: coloritura di un’immagine del fiume che scorre nel suo letto in mezzo a campi coltivati; coloritura del paesaggio che rappresenta la vita del fiume col le matite colorate e la polvere ricavata dal temperamento delle stesse.

• Conoscenza del POINTILLISME, una tecnica pittorica nata in Francia nel 1885, e utilizzo della stessa con pennarelli a punta grossa per dipingere quattro quadretti del medesimo fiume nelle diverse stagioni (rispetto dei tempi stagionali e del loro alternarsi nell’arco dell’anno scolastico; scelta dei colori concordata tra i bambini in seguito a conversazioni a tema).

• Produzioni grafico-pittoriche individuali del fiume nelle diverse stagioni a tecnica mista (pastello a cera, acquarello e tempera) effettuate dopo la presentazione in quattro tempi del silent book “Fiume lento” di Alessandro Sanna.

• Visione del filmato su YouTube “Il fiume dalla sorgente alla foce” seguito da conversazione a tema.

• Rappresentazione a tempera e pennello del FIUME IMMAGINARIO di ogni bambino: fiume di giochi, pensieri, emozioni, sentimenti e vissuti più o meno piacevoli.

• Rilevazione di rime e giochi metafonologici in seguito alla lettura delle poesie contenute nella raccolta “Gocce di voce” (ed. Fatatrac) che narra la vita del fiume in più componimenti.

• Recita della poesia “IL FIUME” di Bruno Tognolini durante la festa di fine anno.

“IMPARARE AD ASCOLTARE”

L’idea del laboratorio è nata dalla volontà di utilizzare il poema sinfonico di Claude Debussy, “Prélude à l'après-midi d'un faune”, come una sorta di sfondo integratore musicale nel quale calare le attività artistiche proposte nell’ambito del progetto annuale “Lo scorrere delle stagioni tra terra e acqua nel Parco dell’Oglio con Monet”. Partiti a settembre dall’ascolto di ritmi tribali, il laboratorio ha progressivamente condotto il gruppo all’ascolto di brani musicali più complessi in cui fosse possibile rintracciare la presenza di un tema che subiva variazioni di timbro (riconoscimento di alcuni strumenti musicali), di ritmo e intensità (percezione della differenza tra lento-veloce e piano-forte). Tali ascolti sono stati accompagnati dal movimento corporeo in spazi più o meno circoscritti con la consegna di interagire (a coppie o piccoli gruppi) o di non interagire assolutamente con i compagni. L’ascolto di alcuni brani prevedeva l’accompagnamento del movimento con vocalizzi o piccoli strumenti musicali a percussione (cembali, tamburelli, nacchere, maracas); in alcuni casi durante l’ascolto musicale sono stati utilizzati piccoli attrezzi (nastri, foulards, cerchi, palle, clavette). All’attività motoria da parte di un gruppo si alternava l’attività grafo-motoria di un secondo gruppo con successivo ribaltamento dei ruoli. La consegna in questi casi era di scrivere la musica, ovvero di seguire la linea ritmica o melodica dei brani proposti in assoluta libertà cercando di evitare l’attività puramente rappresentativa. Anche in questo caso lo spazio a disposizione subiva continue variazioni sia in rapporto all’estensione dei fogli (tappeti di carta, cartelloni, grandi e piccoli/piccolissimi fogli) che alla fruizione (individuale, di coppia, di piccolo o medio gruppo). Durante le attività di rilassamento si è cercato di focalizzare l’attenzione sui diversi segmenti corporei favorendo al contempo la globale percezione dello schema corporeo; il lavoro, sempre accompagnato dall’ascolto musicale, si è progressivamente esteso al fine di promuovere la percezione dell’altro e dell’intero gruppo sino a giungere alla sperimentazione di semplici ma efficaci coreografie attraverso il contatto con le mani, i piedi, la schiena (ex. cerchio che si stringe e si allarga, fiore che si apre e si chiude in piedi, seduti, coricati…). Il laboratorio musicale si è perfettamente integrato al laboratorio teatrale proposto tra marzo e maggio da Teatro Magro. Ai classici esercizi di entrata-occupazione-uscita dallo spazio scenico si sono infatti intervallati ulteriori ascolti e giochi musicali durante i quali i bambini hanno abitato la scena in gruppo, a coppie e individualmente utilizzando voce e gesto come strumenti sempre meglio conosciuti e padroneggiati.

Brani proposti dall’insegnante: “HERGEST RIDGE” (part one and two) di MIKE OLDFIELD “TUBULAR BELLS” (part one and two) di MIKE OLDFIELD

“OMMADAWN” (part one and two) di MIKE OLDFIELD “INCANTATIONS” (part one) di MIKE OLDFIELD

“ARGIERS” di MIKE OLDFIELD “REVONTULET” dei TENHI

“LE QUATTRO STAGIONI” di ANTONIO VIVALDI SINFONIA n.9 op.93 in MI MINORE “DAL NUOVO MONDO” di ANTONIN DVORAK

“BOLERO” di MAURICE RAVEL “PRÉLUDE À L’APRÈS-MIDI D’UN FAUNE” di CLAUDE DEBUSSY

Durante il rilassamento sono stati ascoltati i brani raccolti in “ADAGIO” 1 e 2 eseguiti dalla BERLINER PHILHARMONIKER diretta dal maestro HERBERT VON KARAJAN.

“SOTTO-SOPRA, DRITTO-STORTO… CONOSCO IL MIO CORPO?”

In continuità con le esperienze sensoriali e percettive maturate da ogni bambino, il laboratorio ha inteso promuovere l’elaborazione dello schema corporeo sino al raggiungimento della rappresentazione della figura umana. Consapevole del fatto che non sempre il disegno di se stessi corrisponde a una buona percezione del sé corporeo e che in tale rappresentazione si integrano aspetti emotivo-affettivi e socio-relazionali, oltre che cognitivi, ho svolto insieme ai bambini un percorso psicomotorio che li ha condotti ad una maggiore consapevolezza corporea e quindi un uso sempre più controllato del corpo e dei suoi segmenti in relazione agli altri e allo spazio circostante. Oltre ai giochi motori individuali, di coppia e di gruppo sono state proposte ai bambini alcune letture seguite da conversazioni a tema ed esperienze plastico-manipolative e grafico-pittoriche individuali e collettive per meglio comprendere come siamo fatti, come ci muoviamo e come cambia il nostro corpo nel corso della vita. Le stagioni della vita umana (infanzia, adolescenza, maturità, vecchiaia) sono poi state paragonate ad alcune tappe del corso del fiume che abbiamo imparato a conoscere durante l’anno (sorgente, ruscello, torrente, cascata, corrente, foce).

La recita della poesia “Il fiume” di Bruno Tognolini e l’ascolto musicale di “Revontulet” dei Tenhi durante la festa di fine anno mirano ad offrire ai genitori un saggio dell’organicità del percorso svolto che ha saputo sposare armoniosamente vita del fiume e dell’essere umano, ascolto musicale e percezione corporea in qualcosa di emotivamente intenso e significativo per i bambini.

ATTIVITÀ SVOLTE in ordine cronologico: • Dopo spontanee conversazioni intorno al tema della gravidanza e della nascita

(legato a vicende autobiografiche dei bambini del gruppo), lettura di “Così sei nato tu” di Alberto Pellai, seguita da conversazione guidata da domande-stimolo. Produzione grafica individuale: mi disegno nella pancia della mamma.

• Lettura animata de “La bambina che parlava con le mani” di Concetta Rundo per favorire l’integrazione di una bambina di recente immigrazione. Conversazione a tema sui diversi linguaggi dei bambini.

• Produzione grafico-pittorica di gruppo: danza di mani colorate su pannello orizzontale preceduta da scelta e composizione dei colori (diverse tonalità di blu e viola); aggiunta di mani blu notte alle impronte delle mani danzanti dei bambini e coloritura brillante della luna.

• Osservazione del proprio viso allo SPECCHIO, nomenclatura e descrizione delle sue parti. Ricerca di immagini su riviste e ritaglio di visi o parti del volto per successivi lavori di assemblaggio o collage.

• Giochi motori di gruppo: movimenti nello spazio con appoggio privilegiato su piedi, mani, ginocchia, avanbracci, pancia, schiena, sedere... Giochi a coppie: nomenclatura e riconoscimento di diverse parti del corpo su di sé e sul proprio compagno/a.

• Nomenclatura delle varie parti del viso e, in particolare, dell’occhio (pupilla, iride, cornea, ciglia e sopracciglia). Giochi di riconoscimento e nomenclatura delle varie parti dell’occhio in immagini fotografiche.

• Pittura verticale in atelier: rappresentazione del proprio viso a tempera e pennello preceduta da scelta libera e non stereotipata del colore e del tipo di tratto.

• Giochi-esercizi in cerchio per la nomenclatura e presa di coscienza di diverse sezioni o regioni corporee; giochi per migliorare l’equilibrio statico e dinamico (ex. scatoline aperte e chiuse con andature di animali).

• Realizzazione del proprio autoritratto a matita; coloritura dello stesso con matite colorate. In gruppo, conversazione-confronto delle grafiche e autovalutazione della propria produzione con l’ausilio dello specchio.

• Osservazione del proprio volto allo specchio e scelta di parti del viso precedentemente ritagliate da comporre con la tecnica del collage per rappresentare se stessi.

• Realizzazione di un secondo autoritratto a tecnica mista su cartoncino colorato: disegno del viso a matita, parti salienti ad acquarello e particolari a pennarello con punta fine.

• Lettura animata di “Rosso di vergogna” (racconto di una serie legata ai colori delle emozioni); conversazione a tema guidata da domande-stimolo: “Che cos’è la

vergogna? Quando hai provato vergogna?”. Ultimazione dell’autoritratto a tecnica mista: strofinando con i polpastrelli delle dita la polvere ottenuta dal temperamento di matite rosse realizziamo il rossore delle nostre guance quando proviamo vergogna.

• Giochi di contatto con il suolo per la percezione dello schema corporeo. Strisciare e rotolare: analogie e differenze. Creazione di percorsi a tema con materiale psicomotorio.

• Attività di manipolazione: rappresentazione del proprio corpo con la pasta-sale; conversazione-confronto delle produzioni e... aggiustamento o aggiunta di particolari.

• Realizzazione dell’impronta delle mani a tempera per distinguere sinistra (rossa) e destra (blu), seguita da giochi motori di gruppo per favorire la comprensione della simmetria assiale nel corpo umano.

• Pittura verticale in atelier: produzione grafica individuale del proprio corpo all’interno di un riquadro su grande cartellone comune.

• Lettura animata di “Grigio di tristezza” per aiutare un amico che sta attraversando un periodo difficile. Conversazione a tema (registrata per iscritto)

da cui è emerso che a tutti i bambini, e anche alla maestra, capita di essere tristi in alcune circostanze...

• Ricerca su riviste di immagini sulle differenze di genere e di età; selezione e ritaglio di immagini per comporre un cartellone sulle età della vita da confrontare in relazione al genere (neonato, bambino, ragazzo, giovane uomo, uomo maturo e anziano - neonata, bambina, ragazza, giovane donna, donna matura e anziana).

• Composizione del cartellone con “LE STAGIONI DELLA VITA”: coloritura delle maxi-lettere del titolo con un ritmo cromatico e incollaggio delle immagini ritagliate dai bambini e selezionate dal gruppo.

• Gioco di gruppo “LO SCULTORE E LA CRETA” per sperimentare pose plastiche e mantenerle in equilibrio statico. Giochi di alternanza di immobilità e movimento con la musica.

• Ricerca di immagini del corpo in stasi e in movimento su giornali e riviste; ritaglio e selezione delle immagini da comporre in un nuovo lavoro di gruppo.

• Giochi di contatto a coppie per la presa di coscienza e il controllo dei diversi segmenti corporei. Utilizzo della musica come base per stabilire e non perdere il contatto (dito indice, mano dx o sx, due mani, fronte, schiena, pancia, piedi...).

• Giochi di nomenclatura e riconoscimento di parti frontali e dorsali del corpo umano. Produzione grafica individuale: disegno a matita del proprio corpo visto DAVANTI e DIETRO.

“MOVE AND PAINT YOUR BODY!” Il progetto è nato dalla collaborazione con una tirocinante del Liceo linguistico che ha effettuato alla Scuola dell’infanzia di Campitello un tirocinio formativo di alternanza scuola-lavoro dal 29/05/2017 al 16/06/2017. In linea con le proposte e i contenuti didattici svolti in corso d’anno durante le attività di routine del mattino (colours, numbers, days of the week, weather), abbiamo pensato di arricchire questo momento riproponendo in lingua inglese la nomenclatura e classificazione per colore e stagionalità dei contrassegni dei bambini che rappresentano 16 diversi frutti. Abbiamo inoltre ampliato la conoscenza lessicale del gruppo ricollegandoci in maniera significativa al progetto dedicato alla percezione ed elaborazione dello schema corporeo attraverso attività grafico-pittoriche e giochi psicomotori con comandi in lingua inglese.

• Counting attendances, colours-days of the week, calendar and weather. Nomenclatura dei frutti-contrassegni di ogni bambino in English.

• Giochi con i frutti-contrassegni per favorirne la memorizzazione in lingua inglese. Ricerca di corrispondenze nei nomi composti: apple-pineapple, melon-watermelon; riconoscimento dei frutti il cui nome non cambia: banana, kiwi, cachi...

• Classificazione dei frutti-contrassegni per colore con accostamento di aggettivo e sostantivo in English (ex. red apple, orange melon, yellow lemon...).

• Giochi di contatto in palestra a coppie con nomenclatura delle parti del corpo interessate in lingua inglese (hands, feet, head, back, tummy).

• Calco dei piedini di ogni bambino su foglio A3 e collage di veline precedentemente strappate all’interno della sagoma del piede sinistro (rosso) e del piede destro (blu). Sottolineatura del nome inglese di questa parte del corpo (“One foot, two feet!”).

• Osservazione del proprio volto allo specchio e nomenclatura inglese delle sue parti (eyes, nose, mouth, ears, hair); realizzazione del proprio autoritratto con matite colorate e confronto-nomenclatura delle grafiche di ogni bambino.

• Rappresentazione dello scheletro umano con dischetti di cotone e cotton-fioc su cartoncino nero. Introduzione di lessico inglese (skeleton and bones) e ripasso delle parti del viso e del corpo durante l’attività di incollaggio.

• Giochi motori con comandi in lingua inglese: stand-up, sit-down, hands up, clap your hands, open and close your legs, jump on your feet, jump on one foot, back to back...

• Produzione grafico-pittorica collettiva: scelta di una compagna, tracciatura della sagoma del suo corpo e coloritura a tempera e pennello “en plein air’” L’opera intitolata “My friend Adele” è stata un’occasione per ripassare il lessico inglese relativo alle diverse parti del corpo.

“MATEMATICHE ROUTINES”

Progetto triennale volto ad instaurare un sistema di routines che, partito lo scorso anno sul gruppo dei bambini di anni 3, è stato progressivamente esteso a tutti i bambini frequentanti la Scuola dell’infanzia di Campitello. Quest’anno alle attività-base per consolidare le abilità di conteggio e registrazione delle presenze, l’utilizzo dei calendari settimanale e mensile, l’osservazione e registrazione del tempo atmosferico, si sono aggiunti (in continuità con le attività strutturate di travaso e infilatura sperimentate lo scorso anno scolastico) giochi e attività per sviluppare le competenze di catalogazione, ordinamento, confronto di quantità e misurazione. Almeno una volta a settimana le abituali attività di routine sono state presentate in lingua inglese permettendo ai bambini di apprendere lessico e semplici strutture linguistiche relative a colours, numbers, days of the week, weather.

Rispettando le spontanee conoscenze dei bambini relative alla SCRITTURA NUMERICA si è inoltre cercato di promuovere la ricerca e la decodifica dei numerali e la produzione di diversi modi di rappresentare/scrivere quantità numeriche. Per incrementare le competenze logiche si è fatto ricorso a conversazioni e giochi (“MEMORY”, “INDOVINA CHI?”, “CACCIA all’OGGETTO”) nei quali veniva richiesto ai bambini di esprimere e verificare ipotesi e previsioni basandosi sulla lettura spontanea o guidata di situazioni di vita reale. Il progetto si è integrato con le attività di giocomotricità su scacchiera gigante, proposte dall’esperto Gianni Boni tra marzo e maggio 2017, che hanno permesso ai bambini di approfondire i concetti di spazio e direzione come propedeutici all’apprendimento del gioco degli scacchi.