agopuntura auricolare: il trattamento del bruxismo … · 2019. 6. 16. · auricoloterapia è una...

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UMAB Unione dei Medici Agopuntori Bresciani Scuola Superiore di Agopuntura IV Corso biennale di Agopuntura Auricolare AGOPUNTURA AURICOLARE: IL TRATTAMENTO DEL BRUXISMO IN ODONTOIATRIA: L’AURICOLOTERAPIA COME PROPOSTA COMPLEMENTARE ESPERIENZA IN 20 CASI CLINICI Relatore: Dr. Giancarlo Bazzoni Correlatore: Dr. Antonio Losio Candidato: Dott.ssa Paola Paiola Anno Accademico 2013/2014

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  • UMAB

    Unione dei Medici Agopuntori Bresciani

    Scuola Superiore di Agopuntura

    IV Corso biennale di Agopuntura Auricolare

    AGOPUNTURA AURICOLARE:

    IL TRATTAMENTO DEL BRUXISMO IN ODONTOIATRIA:

    L’AURICOLOTERAPIA COME PROPOSTA COMPLEMENTARE

    ESPERIENZA IN 20 CASI CLINICI

    Relatore:

    Dr. Giancarlo Bazzoni

    Correlatore:

    Dr. Antonio Losio

    Candidato:

    Dott.ssa Paola Paiola

    Anno Accademico 2013/2014

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    2

    La realtà può essere descritta da tante

    angolazioni, per arrivare alla verità è necessario

    metterle tutte insieme.

    (Eunice Kaamara)

    Se mi chiedo come sono arrivato fin qui,

    guardando indietro, mi rendo conto che è stata

    semplicemente la mia vita a condurmi dove sono.

    Un’esigenza che viene dal profondo di me stesso,

    che mi spinge di continuo a ripartire, ad andare,

    ad incontrare, a vedere altrove.

    (Sebastiao Salgado)

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    3

    SOMMARIO

    PREMESSA ............................................................................................ 4

    1. INTRODUZIONE ............................................................................. 5

    2. CENNI DI AURICOLOTERAPIA ........................................................... 8

    3. BRUXISMO .................................................................................. 13

    3.1. Definizione ................................................................................ 13

    3.2. Epidemiolgia ............................................................................. 14

    3.3. Eziologia ................................................................................... 14

    3.4. Diagnosi ................................................................................... 15

    3.5. Terapia Convenzionale ................................................................ 16

    4. MATERIALI E METODI ................................................................... 18

    5. RISULTATI .................................................................................. 26

    6. DISCUSSIONE ............................................................................. 34

    7. CONCLUSIONI ............................................................................. 36

    BIBLIOGRAFIA..................................................................................... 37

    ALLEGATI

    A. Tabella Dati Inseriti

    B. Test Di Fisher

    C. Test Riduzioni Medie

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    4

    PREMESSA

    I disordini temporomandibolari rappresentano un disturbo del sistema

    muscoloscheletrico masticatorio. Essi possono interessare le articolazioni

    temporomandibolari, i muscoli masticatori, od entrambe le strutture. Essi sono

    classificati secondo criteri diagnostici delle linee guida dell’American

    Association of Dental Research (AADR) in due assi: Asse 1, relativo ai sintomi

    muscolari e articolari, e Asse 2, relativo al dolore cronico, alla depressione e a

    sintomi fisici non specifici. Da questo si comprende come rappresentino un

    quadro clinico complesso, che nelle forme croniche trascurate può portare ad

    assenza dal lavoro, ad un peggioramento delle interazioni sociali, ad una

    riduzione complessiva della qualità della vita. I fattori eziologici sono

    molteplici, ma le parafunzioni, specialmente il bruxismo diurno e notturno sono

    tra le più frequenti. La terapia classica è prima di tutto causale, volta ad

    eliminare i fattori scatenanti e perpetuanti, e nella maggior parte dei casi, è

    costituita da una placca occlusale, seguita da una terapia volta a contenere

    l’infiammazione, il dolore e le limitazioni funzionali. Poiché si è visto che esiste

    comorbidità con fattori psicologici, specialmente con ansia e depressione, e la

    placca di svincolo non incide su questi, spesso la terapia non raggiunge la

    piena efficacia.

    Queste riflessioni trovano riscontro nella mia attività pratica odontoiatrica

    quotidiana, in cui ho notato un aumento di pazienti bruxisti, legato

    specialmente a particolari condizioni ansiose e di difficoltà del vivere,

    esacerbate dalle condizioni socio-economiche degli ultimi anni.

    Scopo di questo lavoro è quello di valutare come l’auricoloterapia possa

    migliorare o risolvere disturbi legati al bruxismo se abbinata alla terapia

    convenzionale. L’ipotesi è che, utilizzando punti psichici uniti a punti del

    bruxismo, si possa intervenire anche a livello del disagio psicoemotivo del

    paziente, fornendo una terapia globale e completa, migliorando la sua qualità

    di vita ed introducendo l’auricoloterapia nella pratica quotidiana odontoiatrica.

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    5

    CAPITOLO 1

    1. INTRODUZIONE

    I motivi che hanno portato allo svolgimento di questo lavoro sono stati la

    volontà di verificare i possibili effetti dell’auricoloterapia in pazienti affetti da

    bruxismo, in modo da integrare la pratica odontoiatrica convenzionale

    all’auricoloterapia. La scelta del tema è dovuta ad una osservazione sempre più

    frequente di pazienti affetti da bruxismo durante il mio lavoro; tale

    parafunzione, oltre a causare danni anatomici agli elementi dentari ed

    all’apparato muscolo-articolare, comporta una riduzione della qualità di vita dei

    pazienti, accompagnati spesso da dolore, ansia e stress. Poiché la terapia

    convenzionale non riesce a risolvere in maniera completa tali effetti secondari,

    è nata la volontà di approfondire l’utilizzo dell’agopuntura auricolare in tal

    senso.

    Lo studio comprende un periodo di circa 45 giorni, partendo dal 14 dicembre

    2013 fino al 13 febbraio 2014. Durante tale periodo sono stati visitati 20

    pazienti bruxisti, selezionati in base ai criteri suggeriti da Romoli (1) e

    successivamente divisi in maniera casuale in due gruppi di 10 soggetti

    ciascuno. Dopo averne ricevuto il consenso informato, 10 pazienti hanno

    ricevuto la terapia convenzionale (gruppo B), mentre l’altro gruppo (gruppo A)

    ha ricevuto la terapia convenzionale unita al trattamento auricoloterapico. Il

    grado di dolore, di intensità dei sintomi e della componente psicologica della

    patologia è stato valutato tramite un questionario anamnestico specifico e

    scala VAS. Tale questionario è stato somministrato prima di iniziare la cura ed

    al termine del periodo di osservazione, cioè dopo circa 45 giorni.

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    6

    La terapia convenzionale, per entrambi i gruppi, ha compreso la realizzazione

    di una placca di svincolo occlusale, dopo lo studio dei modelli dei pazienti

    montati in articolatore (10). Per il gruppo A, in aggiunta, sono stati trattati

    punti auricolari, relativi al bruxismo, tramite stimolazione continua con aghi

    NewPyonex, uniti a punti psichici laddove il questionario ne evidenziava la

    necessità. Il trattamento auricolare è stato ripetuto ogni 14 giorni.

    La ripetizione dei questionari al termine del trattamento, ha permesso di

    confrontare i cambiamenti o meno della sintomatologia nei due differenti

    gruppi.

    Le informazioni in letteratura relative a questo argomento sono molto scarse,

    esiste un solo lavoro dell’italiano Romoli (1), in cui si evidenzia come

    stimolando un punto auricolare in zona occiput si ottenga un effetto

    miorilassante sui muscoli masticatori, ad eccezione dello

    sternocleidomastoideo.

    Tale carenza di studi mi ha stimolato ulteriormente ad affrontare questo

    argomento, che potrebbe diventare di utilità per la professione odontoiatrica e

    per migliorare la qualità di vita di molti pazienti.

    I dati analizzati non soddisfano criteri di analisi statistiche, poiché il campione

    è ridotto numericamente. Sono stati analizzati quindi in base a variazioni

    percentuali e qualitative.

    I risultati percentuali mostrano una riduzione della sintomatologia in entrambi i

    gruppi, A e B, dopo la terapia. Nel gruppo B con terapia convenzionale si

    evidenzia un maggior beneficio a livello di rumori articolari e di limitazione

    funzionale, mentre per quanto riguarda il gruppo A, si notano maggiori benefici

    a livello di dolori muscolari facciali, di collo, spalle, dolori lombari e mal di

    testa.

    Per ciò che riguarda i sintomi psichici e comportamentali, risulta evidente dal

    questionario la comorbidità per disagio psico-emotivo: su 20 pazienti, 18

    riferiscono stress, ansia, depressione, in combinazione o singolarmente, per

    una percentuale quindi del 90% di presenza. I sintomi psichici sono diminuiti

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    7

    nel gruppo A dopo terapia, così come anche l’assunzione di analgesici ed

    antinfiammatori ha avuto una brusca diminuzione.

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    8

    CAPITOLO 2

    2. CENNI DI AURICOLOTERAPIA

    Nel contesto della Terapia Agopunturale, l‘Agopuntura Auricolare o

    Auricoloterapia è una particolare forma di agopuntura che utilizza il padiglione

    auricolare (microsistema auricolare) a scopo diagnostico e terapeutico.

    Principio fondante di questa disciplina è che a livello del padiglione auricolare

    (microsistema) sia presente una qualche forma di rappresentazione di strutture

    e funzioni dell‘organismo (mappa auricolare), in un rapporto bidirezionale

    diagnostico e terapeutico.

    Nella letteratura medica orientale sono numerosi i testi cinesi che evidenziano

    il ruolo dell’orecchio come strumento di diagnosi, prognosi, prevenzione e

    trattamento di disturbi fisici e psichici. Nel più antico scritto esistente a

    riguardo, il Neijing, la cui stesura viene stimata tra il 500 e il 300 a.C., già

    l’orecchio viene individuato come strettamente collegato con tutti gli altri

    organi del corpo.

    Malgrado le connessioni tra l’orecchio e la restante parte dell’organismo

    fossero già state intuite e documentate in epoca precedente alla nascita di

    Cristo, la formalizzazione di un sistema di Medicina Auricolare venne attuata

    solo nel 1957, in Francia, ad opera di Paul Nogier, considerato pertanto il padre

    dell’Agopuntura Auricolare.

    Egli aveva osservato che diversi suoi pazienti provenienti dalla Corsica

    presentavano delle cauterizzazioni a livello del padiglione auricolare, effettuate

    da abili maniscalchi come terapia per i dolori sciatalgici; incuriosito, indagando

    nella storia della medicina se vi fosse mai stato qualcuno che avesse utilizzato

    l’orecchio a fini terapeutici, trovò innumerevoli testimonianze da Ippocrate fino

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    9

    ai giorni suoi. Si adoperò dunque nello sperimentare personalmente i vari punti

    dell’orecchio, riportando le sue scoperte nel Trattato di Auricoloterapia (fig.1).

    Nel suo Testo, Nogier riuscì a identificare nel padiglione auricolare le

    rappresentazioni delle innervazioni dei vari organi ed apparati, individuando

    nell’orecchio l’immagine di un feto rovesciato, con la testa verso il lobo

    inferiore e i piedi verso il bordo superiore dell’orecchio (fig.2).

    Figura 1. Una delle prime edizioni del “Trattato di Auricoloterapia”

    Egli fu inoltre il primo a tracciare una mappa dei punti auricolari. L’attività del

    medico francese viene efficacemente riassunta dal ricercatore Michael

    Greenwood, il quale dichiarò che Nogier ha trasformato l’Auricoloterapia da

    attività esoterica in un valido ed efficace strumento di cura.

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    10

    Figura 2. Rappresentazione grafica del confronto tra i punti del padiglione e

    un feto rovesciato

    Di recente l’Agopuntura, e in seno ad essa l’Auricoloterapia, è stata

    esplicitamente riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come una

    disciplina terapeutica; tale “promozione”, tuttavia, non è stata conseguita

    senza dissensi. Infatti, sebbene essa abbia raggiunto nelle considerazioni della

    medicina tradizionale quella dignità che le spettava da tempo, suscita ancora

    perplessità che ne ostacolano l’ampia applicazione. Tuttavia non si può far a

    meno di riconoscere che l’Auricoloterapia e le tecniche correlate stanno

    guadagnando crescente interesse e il loro utilizzo nelle ultime decadi si è

    considerevolmente accresciuto, soprattutto per le patologie caratterizzate dalla

    presenza di dolore e disturbi psichici, oltre che per le affezioni nei vari campi

    medici, tra cui l’odontoiatria, di cui diventa valido supporto.

    Nonostante questi presupposti, questa Scienza, e in special modo la sua

    applicazione in ambito odontoiatrico, è troppo giovane per essere supportata

    da materiale bibliografico in quantità sufficiente a fornire un’informazione

    chiara e completa.

    Una ricerca bibliografica consente comunque la consultazione di articoli

    scientifici, molti dei quali focalizzati sull’applicazione dell’elettroagopuntura

    auricolare in campo odontoiatrico. In particolar modo essi descrivono la

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    11

    possibilità di elevare la soglia del dolore in odontoiatria (11- 12) e le modalità

    con cui l’agopuntura può controllare i postumi di un intervento chirurgico di

    implantologia. (13- 14)

    Gli articoli bibliografici dedicati all’auricoloterapia e all’agopuntura classica

    descrivono applicazioni sulla termoregolazione del cavo orale (15), sul controllo

    del riflesso faringeo (16) e dell’ansia prima di un intervento odontoiatrico (17).

    Non sono stati trovati, in letteratura, articoli con scopo sovrapponibile

    all’intento di questo lavoro.

    Studi affini allo scopo di questa tesi sono stati effettuati da Romoli (1), nel

    2003, che descrive l’uso dell’agopuntura dell’orecchio per ottenere variazioni

    elettromiografiche nel bruxismo in un gruppo di 43 pazienti. Egli ottenne

    attraverso l’agopuntura ed il contatto con ago sul padiglione auricolare risultati

    superiori al controllo nel ridurre l’ipertonicità di tutti i muscoli masticatori,

    eccetto lo sternocleidomastoideo. Nel confronto tra agopuntura e contatto con

    l’ago, la prima è risultata superiore solo per il Temporale Anteriore destro.

    In tale studio è stato possibile adottare un modello di ricerca in agopuntura

    auricolare attraverso la misurazione dell’effetto della stimolazione di un solo

    punto o area (fig. 3). L’area auricolare scelta per la stimolazione non era mai

    stata utilizzata in precedenza per rilassare i muscoli masticatori. Sia

    l’agopuntura che il contatto con ago per 10 secondi hanno un effetto simile in

    questo studio.

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    12

    Fig. 3: punti utilizzati nello studio di Romoli

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    13

    CAPITOLO 3

    3. BRUXISMO

    3.1. Definizione

    Esistono varie definizioni di bruxismo, proposte da diverse società scientifiche.

    Nel glossario dei Termini Protesici viene definito come “il digrignamento

    parafunzionale dei denti e un’abitudine orale che consiste nell’azione

    involontaria non funzionale ritmica o spasmodica di battere, digrignare o

    serrare i denti, oltre ai movimenti masticatori della mandibola, che può portare

    ad un trauma occlusale”. ( 2)

    Nel glossario delle linee guida dell’American Academy of Orofacial Pain è

    definito “..l’attività parafunzionale diurna o notturna che include il serramento,

    lo sbattere i denti e il digrignamento”. (3)

    Una recente modifica della definizione è stata proposta da Lobbezoo che lo

    descrive come “un’attività ripetitiva dei muscoli masticatori caratterizzata dal

    serramento o digrignamento dei denti e/o tensione dei muscoli masticatori”.(4)

    Possiamo distinguere il bruxismo del sonno e della veglia; il bruxismo della

    veglia è caratterizzato principalmente da serramento, mentre quello del sonno

    da una combinazione di digrignamento e serramento. Quest’ultimo è

    caratterizzato da un tipico pattern dei muscoli masticatori, che lo

    contraddistingue da altri movimenti fisiologici che avvengono durante il sonno;

    in un soggetto bruxista è molto elevato il numero di questi eventi per ora di

    sonno ed esistono esami specifici per la diagnosi polisonnografica del

    bruxismo. La maggior parte di episodi di digrignamento è preceduta da una

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    14

    tipica cascata di cambiamenti fisiologici a carico del sistema cardiaco, nervoso

    e respiratorio. Questi eventi avvengono soprattutto nella fase di predominanza

    del sistema simpatico con aumento della frequenza cardiaca.

    3.2. Epidemiolgia

    Il bruxismo è molto diffuso nella popolazione generale. E’ presente anche in

    soggetti molto giovani, aumenta con l’età per diminuire dopo i 50 anni. La

    prevalenza maggiore si ha nella popolazione di età compresa tra i 20 e 40

    anni. Riguardo al genere, la prevalenza è maggiore nelle donne in età fertile

    che negli uomini; si stima che le donne siano affette circa 4 volte più degli

    uomini. La completa review di Lavigne(5) stima una diffusione nella

    popolazione tra il 5 ed il 20%.

    3.3. Eziologia

    Per ciò che riguarda l’eziologia, negli anni passati l’attenzione era rivolta

    specialmente a fattori periferici occlusali, ma negli anni recenti molti studi

    hanno evidenziato l’origine soprattutto centrale del bruxismo, ponendo

    l’attenzione su fattori psicosociali (ansia/stress/personalità), neurobiologici e

    su fattori esogeni come farmaci e fumo.

    Il ruolo della componente periferica morfologica è stato ridimensionato in

    seguito a studi che hanno dimostrato che queste caratteristiche non

    differiscono molto tra soggetti bruxisti e soggetti del gruppo controllo. Sembra

    che l’usura dentale sia un effetto e non una causa. (6)

    Esso risente dell’uso eccessivo di sostanze eccitanti come l’alcol, la nicotina, la

    caffeina ,ed è un effetto secondario di numerosi farmaci di uno psichiatrico.

    Le conseguenze di tale attività possono essere un problema clinicamente

    rilevante per l’odontoiatria perché sono causa di eccessivi carichi funzionali sul

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    15

    sistema dento-muscoloscheletrico masticatorio, con conseguente ipertrofia

    muscolare, dolore, usura dentale, rottura di denti, protesi o impianti, con

    possibili fallimenti di riabilitazioni protesiche.

    Il bruxismo è spesso citato come causa possibile di disordini

    temporomandibolari, dolore all’articolazione, dislocazione del disco articolare;

    al tempo stesso può esserne causa secondaria, cioè provocato da uno stato di

    sofferenza prolungato dovuto a DTM non diagnosticati o non trattati

    correttamente, in questo caso diventa anche un fattore eziologico perpetuante.

    Il dolore spesso porta a difficoltà nel masticare, nel parlare e in altre funzioni

    orofacciali; le forme croniche dolorose possono portare ad assenza dal lavoro e

    peggioramento delle interazioni sociali con una diminuzione complessiva della

    qualità della vita.

    Tali disturbi, anche se inquadrabili nosologicamente come disturbi

    odontoiatrici, rappresentano una situazione clinica più complessa, nella quale si

    associano spesso dolore cronico, disturbi di ansia, depressione, disturbi

    dell’umore. Questo fa si che l’approccio al paziente bruxista debba essere

    approfondito, e quando necessario, coinvolgere più figure professionali, come

    l’odontoiatra, il fisioterapista, lo psicologo, la medicina generale e , in maniera

    molto opportuna, l’agopuntore.

    3.4. Diagnosi

    Nella pratica quotidiana la diagnosi è soprattutto clinica mediante l’uso di

    questionari, anamnesi ed esame clinico. I criteri clinici diagnostici dell’American

    Academy of Sleep Medecine sono i seguenti:

    A. il paziente lamenta (o il partner riferisce) rumore da digrignamento o

    serramento durante il sonno.

    B. Ameno uno dei seguenti:

    Eccessiva usura dentale

    Fastidio, dolore, fatica dei muscoli

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    16

    Ipertrofia dei masseteri durante il serramento.

    Iperattività muscolare che non può essere meglio spiegata da altri

    disturbi, patologie mediche o neurologiche, uso di farmaci o droghe.

    Alcuni segni che possono far pensare al bruxismo sono ipercheratosi della

    mucosa delle guance, lingua indentata, faccette d’usura.

    Per il bruxismo notturno la polisonnografia rimane il gold standard.

    3.5. Terapia Convenzionale

    Le evidenze attuali non mettono in risalto un trattamento “ideale” per il

    bruxismo. Ad oggi si può offrire al paziente una terapia di combinazione con

    placche occlusali, specialmente per la protezione dei denti, consigli

    comportamentali, igiene del sonno ed eventualmente farmaci in base alla

    gravità della sintomatologia. (7)

    E’ importante spiegare al paziente quelle che attualmente vengono

    considerate le cause del bruxismo ed i fattori che potrebbero aggravarlo.

    L’uso di placche occlusali è molto diffuso in odontoiatria, esso mira ad

    ottenere diversi risultati: modificare le relazioni interne nell’articolazione

    temporomandibolare, curare la disfunzione dei muscoli masticatori, proteggere

    i denti dall’usura, impedire lo spostamento dei denti, limitare la mobilità dei

    denti e non ultimo, ottenere un effetto placebo.

    Nell’ambito del bruxismo, secondo le recenti linee guida dell’American

    Association of Dental Research (8), si raccomanda che il trattamento di

    pazienti affetti da bruxismo, se non vi sono specifiche e giustificabili indicazioni

    sucontrarie, sia basato inizialmente sull’impiego di modalità terapeutiche

    conservative reversibili, basate su evidenza scientifica. Dal momento che

    trattamenti conservativi non producono manifestazioni irreversibili, ma sono

    efficaci nel fornire un sollievo sintomatico, essi presentano meno rischi di

    produrre danno rispetto a manovre più invasive.

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    17

    In base a queste indicazioni, il bite consigliato è la placca di stabilizzazione. (fig

    3).

    Fig.3. placca di stabilizzazione

    La placca va portata di notte con lo scopo di controllare il bruxismo notturno,

    evitare carichi funzionali eccessivi a livello delle articolazioni e dei muscoli

    masticatori, proteggere i denti da usura. L’uso di questa placca ha evidenziato

    una diminuzione dell’attività elettromiografica notturna. (9) E’ molto

    importante equilibrare correttamente il bite per evitare aumento dell’attività

    muscolare o un’eccessiva retrusione dei condili, annullando così il beneficio che

    può portare.

    Avendo visto come i maggiori fenomeni scatenanti il bruxismo siano di tipo

    extra-dentale, la loro gestione diventa importante nel piano di trattamento.

    Esso può richiedere, oltre ad una placca di svincolo, una rieducazione

    comportamentale del paziente e un supporto psicoterapeutico. (10)

    In quest’ottica, la Auricoloterapia, potrebbe inserirsi in modo adeguato per

    permettere un approccio più completo a questo tipo di pazienti.

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    18

    CAPITOLO 4

    4. MATERIALI E METODI

    Nel periodo dicembre 2013-febbraio 2014 è stato esaminato un gruppo di 20

    pazienti presentatisi presso lo studio dentistico per problemi e disturbi a carico

    dei muscoli masticatori e dell’articolazione temporomandibolare.

    I suddetti pazienti soffrivano tutti di bruxismo, accompagnato da sintomi

    correlati quali: irrigidimento dei muscoli masticatori specialmente al mattino,

    sensibilità alla palpazione di tali muscoli, rumori articolari, dolore e

    irrigidimento al collo e alle spalle, faccette di abrasione da parafunzione sugli

    elementi dentari.

    I pazienti sono stati sottoposti a una visita odontoiatrica completa, con

    compilazione di anamnesi medica, formula dentale.

    E’ stato stabilito che i criteri di inclusione nello studio fossero in base ai criteri

    suggeriti da Romoli (1):

    a) sensibilità alla palpazione di almeno un’area muscolare tra cui:

    Massetere profondo, massetere superficiale, temporale anteriore e

    posteriore, pterigoideo laterale, pterigoideo interno.

    b) Presenza di almeno un dente con faccette di abrasione da parafunzione.

    c) Dolore presente da più di sei mesi

    I criteri di esclusione dallo studio sono stati, secondo Helkimo (2):

    a) presenza di protesi mobili

    b) grave malocclusione

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    19

    I pazienti sono stati divisi in due gruppi in base a sorteggio in scatola chiusa.

    Il gruppo B, composto da 10 pazienti, prevedeva la terapia convenzionale per

    bruxismo con placca rigida di svincolo, mentre il gruppo A, sempre formato da

    10 pazienti, prevedeva la terapia convenzionale con placca in aggiunta a

    trattamento con agopuntura auricolare.

    L’esame del paziente, dopo averne ricevuto il consenso informato, prevede la

    visita odontoiatrica completa, una valutazione clinica della sensibilità dei

    muscoli masticatori alla palpazione e la compilazione di un’anamnesi

    gnatologica specialistica.

    Per i pazienti di entrambi i gruppi viene poi compilato un questionario (fig. 4)

    volto ad indagare e quantificare il grado di disagio o di intensità dei vari

    sintomi tramite la scala numerica VAS ( fig. 5) Tale questionario viene eseguito

    prima della terapia, e successivamente, compilato dopo un mese dall’inizio

    della terapia, sia standard che abbinata all’auricoloterapia.

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    20

    Fig. 4 Questionario utilizzato per la raccolta dati.

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    21

    Fig.5 Scala VAS

    I pazienti del gruppo A e B, a questo punto, seguono la terapia classica e le

    procedure convenzionali per realizzare una placca di svincolo rigida.

    Dopo la consegna e l’equilibratura della placca occlusale, i pazienti del gruppo

    A si dispongono ad un esame del padiglione auricolare.

    L’esame viene eseguito sia elettricamente con detettore Pointoselect digital DT

    che palpatoriamente mediante Palpeur da 250gr della ditta Sedatelec.

    Sono identificati sull’orecchio di lateralità dominante, i punti di massima

    sensibilità nell’area occipite, sulla parte posteriore esterna dell’antitrago; un

    punto sulla superficie mastoidea del lobo, Shen Men, Punto Antidepressivo,

    punto fegato. (fig.6-7)

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    22

    Fig.6 Posizione dei punti trattati su modello

    Fig. 7: Settogramma di Romoli con indicati i punti utilizzati per il trattamento

    del bruxismo.

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    23

    In base alla componente psicologica e sintomatologia emersa dal questionario,

    vengono ricercati altri punti ( Ansia 1 e 2 (fig.8), Triade Vagale per stress

    (fig.9), punto collo, punto spalla (fig.10), punti insonnia (fig.11)).

    Fig.8: Settogramma di Romoli con indicati i punti utilizzati ansia 1 e ansia 2

    Fig.9: Settogramma di Romoli con indicati i punti utilizzati per la triade

    vagale Shen Men, Pto Cuore, Master Cerebral

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    24

    Fig. 10: Settogramma di Romoli con indicati i punti utilizzati per punti collo e

    spalla sensibili.

    Fig.11: Settogramma di Romoli con indicati i punti utilizzati per punti

    insonnia 1-2-3

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    25

    Sono stimolati elettricamente i punti neuroriflessi con intensità di 10-15 hz,

    mentre i punti funzionali con intensità di 2-4 hz.

    Successivamente vengono posizionati aghi NewPyonex verdi 0,2 per 0,9 mm

    sul punto mastoideo e sul punto nell’area occipite, mentre sono posizionati

    NewPyonex gialli 0,2 per 0,6 sui punti funzionali.

    Si istruisce il paziente sulle modalità di stimolazione dei punti trattati, cioè

    stimolazione alternata più volte al giorno sui punti psichici per almeno circa 30

    battiti, e stimolazione 3-4 volte al giorno picchiettando i punti neuroriflessi. Si

    ricorda al paziente di togliere gli aghi 2 giorni prima dell’appuntamento

    successivo.

    La stessa procedura viene ripetuta a distanza di 15 giorni per tre volte, per un

    totale di trattamento di circa 45 giorni.

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    26

    CAPITOLO 5

    5. RISULTATI

    Su 20 pazienti, 6 sono di sesso maschile e 14 di sesso femminile, con età

    compresa tra i 23 ed i 69 anni. Essendo il campione statisticamente poco

    significativo, dato l’esiguo numero di casi, i testi statistici applicabili non

    evidenziavano variabili interessanti; sono stati eseguiti il test Chi quadrato, ma

    non è risultato attendibile perchè le frequenze attese sono tropo basse

    (dovrebbero essere >=5), ed il test di Fisher.

    Si è utilizzato quindi il test statistico delle variazioni medie per la prima parte

    del questionario, relativa ai valori VAS, implementato da analisi percentuali e

    qualitative per lo studio degli altri valori.

    La distribuzione dei sintomi iniziali ha evidenziato come più frequenti: rumore

    articolare nel 55%, indolenzimento dell’occhio-mandibola-zigomo nel 75%,

    dolore e irrigidimento al collo o spalle nel 95%, dolore nella zona lombare nel

    70%.

    I risultati percentuali mostrano una riduzione della sintomatologia in entrambi i

    gruppi A e B dopo la terapia. Nel gruppo B con terapia convenzionale si

    evidenzia un maggior beneficio a livello di rumori articolari e di limitazione

    funzionale (Tab. 2), per quanto riguarda il gruppo A con terapia convenzionale

    associata ad auricoloterapia, si notano maggiori benefici a livello di dolori

    muscolari facciali, di collo spalle, dolori lombari e mal di testa.(tab. 1).

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    27

    Tab. 1: confronto percentuali sintomatologia gruppo A prima e dopo

    Legenda: 1Rumore alle articolazioni 2Dolore alle articolazioni o all’orecchio quando

    apro la bocca o mastico 3Difficoltà nel movimento di apertura della bocca o a

    masticare 4Riduzione dell’apertura della bocca 5Mal di testa per più di 2 gg/mese

    6Indolenzimento del viso 7Dolore alla mandibola, zigomo, occhio 8Dolore o senso di

    irrigidimento al collo e/o spalle 9Sensazione di orecchio tappato 10Ronzii o fischi nelle

    orecchie 11Formicolii alle dite delle mani 12Dolore in zona lombare/sciatica

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    28

    Tab. 2: confronto percentuali sintomatologia gruppo B prima e dopo

    Legenda: 1Rumore alle articolazioni 2Dolore alle articolazioni o all’orecchio quando

    apro la bocca o mastico 3Difficoltà nel movimento di apertura della bocca o a

    masticare 4Riduzione dell’apertura della bocca 5Mal di testa per più di 2 gg/mese

    6Indolenzimento del viso 7Dolore alla mandibola, zigomo, occhio 8Dolore o senso di

    irrigidimento al collo e/o spalle 9Sensazione di orecchio tappato 10Ronzii o fischi nelle

    orecchie 11Formicolii alle dite delle mani 12Dolore in zona lombare/sciatica

    In generale si evince che entrambe le terapie portano il paziente ad un

    miglioramento della sintomatologia, con le seguenti riduzioni medie:

    SINTOMI Riduzione media

    1. RumArt - 6,55

    2. DolArt - 11,10

    3. DiffMov - 6,10

    4. RidApe - 6.45

    5. MaTes - 12,20

    6. IndVis - 9,75

    7. DolMOZ - 22,00

    8. DoIrr - 12,60

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    29

    9. OreTap - 5,50

    10. RonOre - 2,15

    11. ForDit - 1,55

    12. DolLom - 8,50

    Valutando i benefici della terapia per riduzioni per gruppo si ottiene:

    1.Rum Art Gruppo: A [1] -1.9 Gruppo: B [1] -11.2

    2. Dol Art Gruppo: A [1] -9.2 Gruppo: B [1] -13

    3. Diff Mov Gruppo: A [1] -3.2 Gruppo: B [1] -9

    4. RidApe Gruppo: A [1] -1.8 Gruppo: B [1] -11.1

    5. Ma Tes Gruppo: A [1] -24.2 Gruppo: B [1] -0.2

    6. Ind Vis Gruppo: A [1] -9.5 Gruppo: B [1] -10

    7. Dol MOZ Gruppo: A [1] -29 Gruppo: B [1] -15

    8. Dol Irr Gruppo: A [1] -22.3 Gruppo: B [1] -2.9

    9. Ore Tap Gruppo: A [1] -10.5 Gruppo: B [1] -0.5

    10. Ron Ore Gruppo: A [1] -3.3 Gruppo: B [1] -1

    11. For Dit Gruppo: A [1] -6.1 Gruppo: B [1] 3

    12. Dol Lom Gruppo: A [1] -17 Gruppo: B [1] 0

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    30

    Le differenze più evidenti nei due gruppi, valutando le variazioni relative ai

    singoli sintomi, riguardano il dolore e irrigidimento al collo e spalle, con una

    differenza di 19,4 punti a favore della terapia con agopuntura auricolare,

    dolore in zona lombare con una differenza di 17 punti, in cui la terapia

    convenzionale non ha avuto incidenza, e il mal di testa con una differenza di

    24 punti.

    Per ciò che riguarda i sintomi psichici e comportamentali, risulta evidente dal

    questionario la comorbidità per disagio psico-emotivo: su 20 pazienti, 18

    riferiscono stress, ansia, depressione, in combinazione o singolarmente, per

    una percentuale quindi del 90% di presenza.

    Le tabelle 3 e 4 mostrano l’andamento degli stili comportamentali e dei disturbi

    psico-emotivi all’inizio e al termine della terapia.

    tab. 3: andamento comportamenti e disturbi psico.emotivi prima della terapia

    A e B

    Legenda: 1:perdita giorni lavorativi 2:stingere i denti 3:digrignare i denti

    4:masticare chewing gum 5:masticare da solo un lato 6:portare pesi da un solo lato

    7:stare a lungo seduto 8:parlare a lungo 9:ansia 10:depressione 11:uso eccitanti

    12:telefonare con apparecchio sulla spalla 13:russare14:ricorrere otorino, neurologo

    15:assumere analgesici 16:stress 17:difficoltà sonno riposante 18:sonnolenza diurna

    19:scomodo l’incastro dei denti 20:vita sedentaria

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    31

    tab.4: andamento comportamenti e disturbi psico.emotivi dopo la terapia A e

    B

    legenda: 1: perdita giorni lavorativi 2:stingere i denti 3:digrignare i denti

    4:masticare chewing gum 5:masticare da solo un lato 6:portare pesi da un solo lato

    7:stare a lungo seduto 8:parlare a lungo 9:ansia 10:depressione 11:uso eccitanti

    12:telefonare con apparecchio sulla spalla 13:russare14:ricorrere otorino, neurologo

    15:assumere analgesici 16:stress 17:difficoltà sonno riposante 18:sonnolenza diurna

    19:scomodo l’incastro dei denti 20:vita sedentaria

    La tabella 5 mostra l’andamento per il gruppo A dei risultati della terapia

    confrontando il prima ed il dopo, mentre la tabella 6 mostra i medesimi aspetti

    per il gruppo B.

    GRUPPO A

    0%

    20%

    40%

    60%

    80%

    100%

    120%

    1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

    A dopo

    A prima

    tab. 5: confronto risultati andamento comportamenti e disturbi psico.emotivi

    nel gruppo A.

    legenda: 1:perdita giorni lavorativi 2:stingere i denti 3:digrignare i denti 4:masticare

    chewing gum 5:masticare da solo un lato 6:portare pesi da un solo lato 7:stare a

    lungo seduto 8:parlare a lungo 9:ansia 10:depressione 11:uso eccitanti

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    32

    12:telefonare con apparecchio sulla spalla 13:russare14:ricorrere otorino, neurologo

    15:assumere analgesici 16:stress 17:difficoltà sonno riposante 18:sonnolenza diurna

    19:scomodo l’incastro dei denti 20:vita sedentaria

    GRUPPO B

    0%

    20%

    40%

    60%

    80%

    100%

    120%

    1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20

    B dopo

    B prima

    tab. 6: confronto risultati andamento comportamenti e disturbi psico.emotivi

    nel gruppo B.

    legenda: 1: perdita giorni lavorativi 2:stingere i denti 3:digrignare i denti

    4:masticare chewing gum 5:masticare da solo un lato 6:portare pesi da un solo lato

    7:stare a lungo seduto 8:parlare a lungo 9:ansia 10:depressione 11:uso eccitanti

    12:telefonare con apparecchio sulla spalla 13:russare14:ricorrere otorino, neurologo

    15:assumere analgesici 16:stress 17:difficoltà sonno riposante 18:sonnolenza diurna

    19:scomodo l’incastro dei denti 20:vita sedentaria

    Mettendo successivamente a confronto i dati tra di loro, emerge che nel caso

    del gruppo A, ove i pazienti hanno ricevuto la terapia combinata, è comparsa

    una riduzione di 12 disturbi su 20, pari al 60%, un mantenimento dei sintomi

    in numero di 6, pari al 30% e un peggioramento in 2 disturbi, pari al

    10%.(tab. 6).

    Per ciò che riguarda il gruppo B, che ha ricevuto solamente la terapia

    convenzionale, i disagi scomparsi sono risultati 5, pari al 25%, quelli mantenuti

    uguali sono stati 12, pari al 60% ed il peggioramento è avvenuto per 3, pari al

    15%.(Tab .7)

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    33

    Tab.6 variazioni percentuali disturbi gruppo A

    Tab.7 variazioni percentuali disturbi gruppo B

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    34

    CAPITOLO 6

    6. DISCUSSIONE

    Nello studio condotto i punti auricolari da stimolare sono stati individuati

    rispetto a mappe predefinite dalla scuola francese, tuttavia non sono stati scelti

    in maniera meccanica, ma su un’area che risultava positiva al test di

    palpazione e di detezione elettrica. Questo ha permesso di evidenziare ed

    eventualmente trattare anche altri punti apparentemente autonomi come la

    cervicalgia e lombalgia, ma che sono in realtà legati al disagio del paziente

    bruxista. Con lo stesso principio sono stati individuati i punti funzionali e

    psichici per ogni paziente, laddove dal questionario emergessero comorbidità.

    Dati questi presupposti, la terapia combinata, somministrata al gruppo A, ha

    quindi permesso di occuparsi contemporaneamente di più disagi de paziente,

    sempre legati al problema del bruxismo, che la sola placca di svincolo non può

    trattare.

    Questo studio mette in evidenza come la terapia convenzionale con placca

    unita all’auricoloterapia abbia migliorato la sintomatologia riguardante dolori

    muscolari e mal di testa rispetto alla terapia convenzionale singola,

    interferendo poco invece sulla limitazione funzionale dell’articolazione

    temporomandibolare e dei clic articolari. A livello di stili comportamentali,

    entrambe le terapie non hanno indotto un cambiamento nella parafunzione del

    serrare i denti, mentre la terapia combinata ha prodotto modificazioni nella

    parafunzione del digrignamento. Un paziente del gruppo A ha riferito la volontà

    di sospendere l’uso del bite perché non lo riteneva più necessario, dato il

    benessere raggiunto.

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    35

    I sintomi psichici, associati nel 90% dei casi al bruxismo, sono diminuiti nel

    gruppo A.

    L’assunzione di analgesici ed antinfiammatori ha avuto una brusca diminuzione

    nel gruppo A, segnale di un maggiore benessere del paziente.

    Stili di vita peggiorativi della salute del bruxista, quali posture sbagliate come

    portare pesi da un lato, fare una vita sedentaria o tenere il telefono tra collo e

    spalla, non sono stati influenzati in nessuno dei due gruppi, ciò spinge a

    riflettere su come aumentare la compliance del paziente e le sua motivazione

    per indurre un cambiamento in determinati stili di vita.

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    36

    CAPITOLO 7

    7. CONCLUSIONI

    L’agopuntura auricolare sembra essere un metodo di terapia molto efficace

    nella cura del bruxismo. Tale patologia, seppur non mortale, spesso diviene

    invalidante per i pazienti, peggiorando la qualità di vita e costringendoli ad una

    dipendenza da antinfiammatori ed analgesici. I sintomi psicologici associati a

    tale patologia, tendono ad autorinforzarsi, peggiorando ulteriormente il

    benessere del paziente.

    Data la scarsità di dati in letteratura, e l’esiguo numero di pazienti in questo

    studio, non è possibile fornire una metodologia ideale per intervenire. Visti i

    dati percentuali ottenuti, molto incoraggianti, tuttavia, potrebbe essere

    applicata nella routine della pratica odontoiatrica. I vantaggi che il paziente ed

    il clinico possono trarre da tale terapia sono il trattamento di contratture, dolori

    e disturbi psico-emotivi che la placca di vincolo da sola non può risolvere.

    Tale studio potrebbe essere ampliato per ottenere dati statisticamente più

    rilevanti e per introdurre nuove ricerche cliniche sull’efficacia

    dell’auricoloterapia nel paziente bruxista.

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    37

    BIBLIOGRAFIA

    BIBLIOGRAFIA

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    implant dentistry” Impl. Dent. J. 2004 Mar;13(1):58-64. Review.

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    reflex using a review of ten cases” Br Dent J. 2001 Jun 9;190(11):611-3.

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    anxiety: a randomized controlled trial” Anesth Analg. 2007

    Feb;104(2):295-300.

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    39

    Grazie al dottor Bazzoni, al dottor Losio e all’UMAB per avermi aperto un mondo

    nuovo e per l’occasione datami di crescere e di imparare.

    Un grazie particolare a Matteo per il supporto informatico, ma specialmente per

    credere in me.

    ...e grazie a chi mi è sempre vicino e mi dà il privilegio di poter aprire gli occhi alle

    imprevedibili verità del mondo…

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    40

    ALLEGATI

    ALLEGATI

    ALL.A Tabella dati inseriti

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    41

    ALL. B Test di Fischer

    "PerditaGioLav"

    Fisher's Exact Test for Count Data

    data: rbind(FreqD[i, ], FreqP[i, ])

    p-value = 0.4737

    alternative hypothesis: two.sided

    "StringeDen"

    Fisher's Exact Test for Count Data

    data: rbind(FreqD[i, ], FreqP[i, ])

    p-value = 1

    alternative hypothesis: two.sided

    "DigrignaDen"

    [Fisher's Exact Test for Count Data

    data: rbind(FreqD[i, ], FreqP[i, ])

    p-value = 1

    alternative hypothesis: two.sided

    "MasticaChew"

    Fisher's Exact Test for Count Data

    data: rbind(FreqD[i, ], FreqP[i, ])

    p-value = 0.7214

    alternative hypothesis: two.sided

    "Mastica1Lato"

    Fisher's Exact Test for Count Data

    data: rbind(FreqD[i, ], FreqP[i, ])

    p-value = 1

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    42

    "Pesi1Lato"

    Fisher's Exact Test for Count Data

    data: rbind(FreqD[i, ], FreqP[i, ])

    p-value = 1

    alternative hypothesis: two.sided

    "SedutoALungo"

    Fisher's Exact Test for Count Data

    data: rbind(FreqD[i, ], FreqP[i, ])

    p-value = 1

    alternative hypothesis: two.sided

    "ParlaAlungo"

    Fisher's Exact Test for Count Data

    data: rbind(FreqD[i, ], FreqP[i, ])

    p-value = 1

    alternative hypothesis: two.sided

    "SentirAns"

    Fisher's Exact Test for Count Data

    data: rbind(FreqD[i, ], FreqP[i, ])

    p-value = 1

    alternative hypothesis: two.sided

    "SentirDepr"

    Fisher's Exact Test for Count Data

    data: rbind(FreqD[i, ], FreqP[i, ])

    p-value = 0.4737

    alternative hypothesis: two.sided

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    43

    "UsoEcci"

    Fisher's Exact Test for Count Data

    data: rbind(FreqD[i, ], FreqP[i, ])

    p-value = 1

    alternative hypothesis: two.sided

    "TelefSpalla"

    Fisher's Exact Test for Count Data

    data: rbind(FreqD[i, ], FreqP[i, ])

    p-value = 1

    alternative hypothesis: two.sided

    "Russare"

    Fisher's Exact Test for Count Data

    data: rbind(FreqD[i, ], FreqP[i, ])

    p-value = 1

    alternative hypothesis: two.sided

    "RicorOtOsNeu"

    Fisher's Exact Test for Count Data

    data: rbind(FreqD[i, ], FreqP[i, ])

    p-value = 0.06978

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    44

    "StressEcces"

    Fisher's Exact Test for Count Data

    data: rbind(FreqD[i, ], FreqP[i, ])

    p-value = 1

    alternative hypothesis: two.sided

    "DiffSonnoRip"

    Fisher's Exact Test for Count Data

    data: rbind(FreqD[i, ], FreqP[i, ])

    p-value = 0.1409

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    45

    ALL. C Test riduzioni medie

    "PerditaGioLav"

    Fisher's Exact Test for Count Data

    data: rbind(FreqD[i, ], FreqP[i, ])

    p-value = 0.4737

    alternative hypothesis: two.sided

    "StringeDen"

    Fisher's Exact Test for Count Data

    data: rbind(FreqD[i, ], FreqP[i, ])

    p-value = 1

    alternative hypothesis: two.sided

    "DigrignaDen"

    [Fisher's Exact Test for Count Data

    data: rbind(FreqD[i, ], FreqP[i, ])

    p-value = 1

    alternative hypothesis: two.sided

    "MasticaChew"

    Fisher's Exact Test for Count Data

    data: rbind(FreqD[i, ], FreqP[i, ])

    p-value = 0.7214

    alternative hypothesis: two.sided

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    46

    "Mastica1Lato"

    Fisher's Exact Test for Count Data

    data: rbind(FreqD[i, ], FreqP[i, ])

    p-value = 1

    alternative hypothesis: two.sided

    "Pesi1Lato"

    Fisher's Exact Test for Count Data

    data: rbind(FreqD[i, ], FreqP[i, ])

    p-value = 1

    alternative hypothesis: two.sided

    "SedutoALungo"

    Fisher's Exact Test for Count Data

    data: rbind(FreqD[i, ], FreqP[i, ])

    p-value = 1

    alternative hypothesis: two.sided

    "ParlaAlungo"

    Fisher's Exact Test for Count Data

    data: rbind(FreqD[i, ], FreqP[i, ])

    p-value = 1

    alternative hypothesis: two.sided

    "SentirAns"

    Fisher's Exact Test for Count Data

    data: rbind(FreqD[i, ], FreqP[i, ])

    p-value = 1

    alternative hypothesis: two.sided

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    47

    "SentirDepr"

    Fisher's Exact Test for Count Data

    data: rbind(FreqD[i, ], FreqP[i, ])

    p-value = 0.4737

    alternative hypothesis: two.sided

    "UsoEcci"

    Fisher's Exact Test for Count Data

    data: rbind(FreqD[i, ], FreqP[i, ])

    p-value = 1

    alternative hypothesis: two.sided

    "TelefSpalla"

    Fisher's Exact Test for Count Data

    data: rbind(FreqD[i, ], FreqP[i, ])

    p-value = 1

    alternative hypothesis: two.sided

    "Russare"

    Fisher's Exact Test for Count Data

    data: rbind(FreqD[i, ], FreqP[i, ])

    p-value = 1

    alternative hypothesis: two.sided

    "RicorOtOsNeu"

    Fisher's Exact Test for Count Data

    data: rbind(FreqD[i, ], FreqP[i, ])

    p-value = 0.06978

  • AURICOLO TERAPIA E BRUXISMO

    48

    "AssumAnalgAntinf"

    Fisher's Exact Test for Count Data

    data: rbind(FreqD[i, ], FreqP[i, ])

    p-value = 0.1698