8-caratterizzazione meccanica dei compositi

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 T ecnologi a Meccanica – prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi CARATTERIZZAZIONE MECCANICA

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  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    CARATTERIZZAZIONE MECCANICA

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    Bamboo

    Argilla rinforzata

    Ragnatela

    Composito con fibre di Vetro

    OssoArgilla rinforzata con paglia

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    Com fatto un materiale composito?Com fatto un materiale composito?

    MATRICE

    FIBRE

    INTERFACCIA

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    Lutilizzo delle fibre dovuto al fatto che molti materialirisultano essere pi resistentie rigidi sotto forma di fibra (con una dimensione molto maggiore dellaltra) che nonquando la forma pi compatta.

    Questo fenomeno fu osservato per la prima volta da Griffith nel 1920 che misur laresistenza tensionale di fibre di vetro di differente diametro ottenendo il seguenterisultato:

    PERCHE PERCHE IN FORMA IN FORMA DIDI FIBRE ?FIBRE ?

    Sottoponendo le fibre a provedi trazione si visto che aldiminuire della sezione iniziale,la resistenza aumenta in modonotevole

    Forteanisotropianel materiale composito.

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    Lutilizzo delle fibre dovuto al fatto che molti materialirisultano essere pi resistentie rigidi sotto forma di fibra (con una dimensione molto maggiore dellaltra) che nonquando la forma pi compatta.

    Questo fenomeno fu osservato per la prima volta da Griffith nel 1920 che misur laresistenza tensionale di fibre di vetro di differente diametro ottenendo il seguenterisultato:

    Questo comportamento pu

    PERCHE PERCHE IN FORMA IN FORMA DIDI FIBRE ?FIBRE ?

    Questo comportamento puessere spiegato considerandoche, al diminuire della sezione,diminuisce , per motivi statistici,la presenza di difetti, causafondamentale della riduzione delcarico di rottura a trazione.

    Forteanisotropianel materiale composito.

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    Alan Arnold Griffith (13 giugno1893 13 ottobre1963) stato uningegnerebritannico. conosciuto soprattutto per i suoi studi sulla tensionee sullarotturanei metalli, nota in particolare comerottura a fatica, e per essere stato uno dei primi a sviluppare una base teorica consistente per i motori a reazione.Griffith consegu inizialmente unalaureain ingegneria meccanica, seguita da un Master e da unDottorato di Ricercapresso l'Universit di Liverpool. Nel 1915viene accettato come tirocinante presso laRoyal Aircraft Factory, prima di essere aggregato al Dipartimento di Fisica e Strumentazione negli anni seguenti, quando l'azienda assunse il Strumentazione negli anni seguenti, quando l'azienda assunse il nome diRoyal Aircraft Establishment(RAE).Alcuni dei primi lavori di Griffith rimangono a tutt'oggi ampiamente in uso. Nel1917, insieme aG. I. Taylor, propose l'uso di una patina di sapone come metodo di studio dei problemi di tensione. In questo metodo, una bolla di sapone viene "stirata" tra diversi fili che rappresentano i margini dell'oggetto da studiare, e la colorazione della superficie della bolla mostra le linee di tensione. Questo metodo, con altri simili, venne usato fino aglianni novanta, quando divennero disponibili computercon potenze tali da consentire il calcolo di tali linee con metodi numerici.Griffith ancora pi conosciuto per uno studio teorico sulla natura della tensione e della rottura nei metalli.

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi7

    MATERIALI COMPOSITI

    Le propriet meccaniche di materiali compositipossono essere studiate e previste mediante modelli numerici fornendo solo le caratteristiche meccaniche dei componenti.

    Le caratteristiche meccaniche del composito possono essere utilizzate per modelli di elementi strutturalidi cui si vogliono analizzare aspetti meccanici

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    Unidirectional composite

    2D textile composite

    MATERIALI COMPOSITI

    Multilayer composite 3D textile

    composite

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    Trama e OrditoUn tessuto formato da dei fili sempre tesi,la trama (weft), e altri che vi girano intorno azig-zag, l'ordito (warp).

    ordito

    trama

    MATERIALI COMPOSITI

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    Scansion Electronic Microscopy (SEM)

    30 m20 m20 m

    Rinforzi tessuti

    Cross-section of weft fibers ( = 34 m)

    textile (150.34) Cross-section of warp fibers ( = 34 m)

    Cross-section of warp fibers( = 64 m)

    30 m

    Cross-section of weft fibers ( = 64 m)

    30 m

    textile (62.64)

    100 m

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    Optical Microscopy (OM)

    33 m

    70 m

    28 m33 m

    70 m

    28 m34 m

    70 m

    34 m

    70 m

    Cross-section delle fibre di ordito

    40 m

    28 m

    40 m

    28 m34 m

    45 m

    30 m34 m

    45 m

    30 m

    Cross-section delle fibre di trama

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    Micromeccanica

    MacromeccanicaMacromeccanica

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    Micromeccanica

    La micromeccanica studia le proprietdella singola lamina note le proprietdella singola lamina note le proprietdelle fibre e della matrice.

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    Sistema di Riferimento

    1 Direzione 1:longitudinale rispetto alla direzione delle fibre

    2Direzione 2:ortogonale rispetto alla direzione delle fibre

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    Calcolo dei moduli elastici e dei coefficienti di Poisson

    fmmf

    mf22 VEVE

    EEE

    +=

    mmff VEVEE +=11

    fmmf

    mf12 VGVG

    GGG

    +=

    mmff VV +=12

    1211

    2221

    E

    E=

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    Simon-Denis Poisson(Pithiviers, 21 giugno1781Parigi, 25 aprile1840) stato un matematico, fisico, astronomoestatisticofrancese.Di origini modeste, venne incoraggiato agli studi ed entr nel1798nell'Ecole polytechniquedi Parigi. Divenne docente di questa scuola anche grazie al sostegno di Laplacee nel1806succede aFourier. Nel1816ottiene una cattedra di meccanica allaSorbonae viene eletto all'Accedemia delle Scienze di Parigi.Tra i suoi contributi, ha esteso la teoria Tra i suoi contributi, ha esteso la teoria dellameccanicautilizzando la meccanica analitica (Traitde mcanique, 2 volumi,1811e1833). Ha poi mostrato che una particella posta tra due placcheellissoidaliorientate nella stessa direzione, non avverte alcunaforza. Ha inoltre applicato la matematica all'elettricite almagnetismo, formulando l'estensione dell'equazione di Laplace, la ben notaequazione di Poisson. Altre sue importanti osservazioni riguardano la costanza delpotenziale elettricosullasuperficiedi unconduttore, ha quindi formulato la teoria sulla corrente superficiale e sul volume di magnetizzazione.

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    Calcolo di E nelle direzioni principali

    Materiali:

    Resina poliestere

    Modulo elastico

    60000

    80000

    Direzione 1Direzione 2

    Em = 4.000 MPa

    Fibre di vetro

    Ef = 75.000 MPa

    0

    20000

    40000

    60000

    0 0,2 0,4 0,6 0,8 1

    Volume Fibre [%]

    E [M

    pa]

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    Ma se ipotizziamo:

    1. Comportamento elastico lineare:

    Legame costitutivo

    Il legame sforzi deformazioni dato dalla legge di Hooke:

    Q = Q una matrice di 9x9=81 elementi

    In forma matriciale:

    23

    13

    12

    3

    2

    1

    363534333231

    302928272625

    242322212019

    181716151413

    121110987

    654321

    23

    13

    12

    3

    2

    1

    =

    CCCCCC

    CCCCCC

    CCCCCC

    CCCCCC

    CCCCCC

    CCCCCC1. Comportamento elastico lineare:

    36 componenti per la matrice Q

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    2. Indipendenza dellEnergia Potenziale dalla direzione di carico:

    da 36 a 21 componenti

    Energia potenziale Ep = la stessa direzione di carico

    Matrice simmetrica: Cij = Cji

    3. Lastra sottile:

    da 21 a 6 componentidirezione 3 trascurabile

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    Equazione costitutiva

    lequazione costitutiva della lamina :

    11312111 2

    QQQ

    Data lequazione costitutiva della lamina, se conosco ledeformazioni, posso determinare lo stato di sollecitazione(1,2) della lamina.

    12

    2

    1

    333231

    232221

    131211

    12

    2

    1

    2

    12

    2

    2

    =QQQ

    QQQ

    QQQ

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    Legame costitutivo

    13211

    = CCCCC

    12

    2

    6

    54

    12

    2

    =C

    CC

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    Legame costitutivo

    1

    1

    =S11 S12 S13

    S21 S22 S23

    12

    2

    12

    2

    = S21 S22 S23S31 S32 S33

    ConCon lele proveprove didi caratterizzazionecaratterizzazione meccanicameccanica siamosiamoinin controllocontrollo didi deformazionedeformazione

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    Sviluppo del modello

    Sviluppando la notazione matriciale:

    ++= 12132121111 SSS

    ++=++=++=

    123323213112

    12232221212

    12132121111

    SSS

    SSS

    SSS

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    S11

    12132121111 SSS ++=

    Carico in direzione 1 1 0, 2 = 12 = 0

    1111 S =111

    111 E

    1

    S ==

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    111

    111

    1

    ES ==

    S11

    Per determinare S11 posso quindi agire in due modi:

    a) Applico il teorema della media: E11 = EfV f + EmVmdai dati dalla micromeccanica calcolo E11 e ne faccio linverso;

    a) Faccio la prova di trazione in direzione 1 e misuro 1 ed 1 dai quali ricavo S11.

    111 E

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    S22 S33

    222

    1

    ES ==

    22222

    ES ==

    1212

    1233

    1

    GS ==

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    ++=++=++=

    123323213112

    12232221212

    12132121111

    SSSSSSSSS

    S13 S31 S23 S32

    3113 SS =

    3223 SS =

    Se carico lungo lasse un pezzo geometricamente simmetrico, anche la deformazione sar simmetrica, non ci devono essere scorrimenti , quindi:

    Stesso discorso per la direzione 2:

    03113 == SS

    03223 == SS

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    S21

    11

    1221 E

    S

    =22

    2112 E

    S=

    Osservazione:

    1221 SS =

    22

    21

    11

    12

    EE

    =

    11212212 EE =

    21122211 >>>> EE

    Preferiamo lavorare con 12 perch pi facile da misurare.

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    Concludendo

    =2211

    12

    22

    21

    11

    100

    01

    01

    EE

    EE

    S

    Ho bisogno di tre prove per il calcolo dei coefficienti dellamatrice:

    - Trazione nella direzione 1 per definire E11

    - Trazione nella direzione 2 per definire E22

    - Taglio per definire G12

    12

    00G

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    Matrice di rigidezza Q

    11= EQ

    Dobbiamo invertire la matrice:

    =

    33

    2221

    1211

    00

    0

    0

    S

    SS

    SS

    S

    Elementi della matrice di rigidezza:

    2112

    1111 1

    =Q

    2112

    2222 1

    = EQ

    2112

    2212

    2112

    11212112 11

    =

    == EEQQ

    1233 GQ =

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    Macromeccanica

    La Macromeccanicastudia i modelli analiticiLa Macromeccanicastudia i modelli analiticiche prevedono il comportamento del compositoconoscendo le propriet di ogni singola lamina(propriet studiate con la micromeccanica).

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    LAMINA LAMINATO

    Schema riferimenti:y

    1x

    Conoscendo le propriet in direzione 1 2 di una lamina, se gliassi di riferimento del laminato sono x y, con una matrice ditrasformazione T posso passare dalle tensioni (o deformazioni)della lamina a quelle del laminato.

    2

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    Tensioni

    [ ]1

    = Tx

    [ ]12

    2

    = T

    xy

    y

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    [ ]1

    =x

    Deformazioni

    [ ]12

    2

    2

    1

    2

    1

    = T

    xy

    y

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    Matrice di rotazione T

    =

    22

    22

    22

    sincoscossincossin

    cossin2cossin

    cossin2sincos

    T

    quindi:

    ( )

    +=

    +=

    ++=

    221221

    122

    22

    1

    122

    22

    1

    sincoscossincossin

    cossin2cossin

    cossin2sincos

    xy

    y

    x

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    Matrice di rotazione T

    Conoscendo1, 2, 12, conoscendo langolo,calcoliamox, y e xy attraverso il tensore T;

    Posso cos passare da LAMINAa LAMINATO.

    Stesso discorso vale per le deformazioni.

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    Legame costitutivo

    Dobbiamo ora cercare il legame costitutivo:

    [ ]xx Q =

    [ ] [ ] [ ]1= TQTQVolendo calcolare le deformazioni conoscendo le tensioni:

    [ ] [ ] [ ]= TQTQ

    [ ]xy

    y

    x

    xy

    y

    x

    Q

    = 1

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    Carichi esterni e deformazioni

    Nella progettazione noi ragioniamo sui carichi esterni (ditipomeccanico, termico, etc.) e vogliamo determinare le deformazioni chene derivano:

    xx BBBAAAN 0161211161211

    xy

    y

    x

    xy

    y

    x

    xy

    y

    x

    xy

    y

    x

    K

    K

    K

    DDDBBB

    DDDBBB

    DDDBBB

    BBBAAA

    BBBAAA

    BBBAAA

    M

    M

    M

    N

    N

    N

    0

    0

    0

    666261666261

    262221262221

    161211161211

    666261666261

    262221262221

    161211161211

    =Mx= momento flettente in x

    My= momento flettente in y

    Mxy= momento torcente

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    Coefficienti tensore

    =

    =

    =

    =

    =

    =

    n

    i iiijij

    n

    i iiijij

    n

    i iiijij

    hhQD

    hhQB

    hhQA

    1

    31

    3

    1

    21

    2

    1 1

    )(3

    1

    )(2

    1

    )( n = numero di lamine hi = distanza dallasse x della faccia

    superiore della i-esima lamina

    hi-1 = distanza dallasse x della faccia

    inferiore della i-esima lamina

    h -h = spessore = = i iiijij hhQD 1 1)(3 hi-hi-1= spessore

    Si dimostra che:

    A ij dipendono dallo spessore e non dalla posizione della lamina nel laminato

    Bij e Dij dipendono dalla posizione della lamina

    654321

    0i

    i-1

    h

    h

    s

    x

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    Laminato simmetrico

    Si parla di LAMINATO SIMMETRICO quando lamina orientata di,ad una certa distanza dallasse x, ce n unaltra uguale dallaltra parte. Sidimostra che in tali condizioni otteniamo:

    xx N0

    xy

    y

    x

    xy

    y

    ij

    ij

    xy

    y

    x

    xy

    y

    M

    M

    M

    N

    N

    d

    a

    K

    K

    K

    =

    0

    00

    0

    0== ijij hb

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    Laminato simmetrico

    Ho cos separato ci che accade nel piano da ci che accade fuori delpiano:

    y

    x

    y

    x

    N

    N

    aaa

    aaa

    =262221

    161211

    0

    0

    Nel piano

    xyxy Naaa

    6662610

    xy

    y

    x

    xy

    y

    x

    M

    M

    M

    ddd

    ddd

    ddd

    K

    K

    K

    =

    666261

    262221

    161211

    Fuori del piano

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    Laminato equilibrato

    Bisogna ora annullare gli scorrimenti: si dimostra che ci avviene sefaccio un laminato EQUILIBRATO cio ad ogni angolo -corrisponde un angolo +.

    0+

    x+

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    Laminato simmetrico-equilibrato

    Osserviamo che tale laminatorispetta entrambe le condizioni.

    xx Naa 12110 0

    0+

    x+

    xy

    y

    x

    xy

    y

    x

    N

    N

    N

    a

    aa

    aa

    =

    66

    2221

    1211

    0

    0

    0

    00

    0

    0

    In tal modo otteniamo da parte del laminato un comportamentoisotropo,cio si allunga nella direzione del carico e si restringe in direzioneortogonale al carico.

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    Osservazione

    NB: Se voglio isotropia nel caso di un momento Mx, devo eliminare d16 ed26. Cos facendo otterrei un laminato antisimmetrico in contrapposizionealla simmetria prima studiata.

    Se pongo d16=d26=0 devo rinunciare alla simmetria.

    Esiste per un laminato che sia contemporaneamentesimmetrico edEsiste per un laminato che sia contemporaneamentesimmetrico edantisimmetrico, basta usare esclusivamente lamine a 0 e 90, ma talelaminato non va bene perch non resisterebbe a sforzi di taglio.

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    Piramide di ROUCHON

    STRUTTURE

    STRUTTURA

    FULL

    PRIMARIA

    SCALE

    Con la piramide di Rouchon valutiamo limportanza dellaquantit di prove sul materiale in funzione del livello direalizzazione del prodotto.

    MATERIALI

    ELEMENTARI

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    Materiali

    MATERIALI

    STRUTTURE ELEMENTARI

    STRUTTURA

    FULL

    PRIMARIA

    SCALE

    Nel campo dei materiali intendiamo caratterizzare lamina olaminato, dove effettuiamo un gran numero di prove.

    Si parte dalle prove sui materiali per definire le caratteristiche dibase dei materiali stessi.

    MATERIALI

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    Strutture elementari

    MATERIALI

    STRUTTURE ELEMENTARI

    STRUTTURA

    FULL

    PRIMARIA

    SCALE

    Le strutture elementari sono ad esempio la trave: le prove che sieffettuano sulle strutture elementari servono per testarela rispostadi tipo meccanico di un elemento costruttivo; ad esempio, mentrenel campo dei materiali misuro la resistenza dellacciaio,nelcampo delle strutture elementari misuro la resistenza della trave inacciaio.

    Si definisce quindi la struttura elementare TRAVE

    MATERIALI

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    Strutture primarie

    MATERIALI

    STRUTTURE ELEMENTARI

    STRUTTURA

    FULL

    PRIMARIA

    SCALE

    Le strutture primarie sono composte da pi strutture elementari,ad esempio le ali di un aereo fatte di travi, sulle quali si fanno unnumero di prove minore rispetto ai settori precedenti per ovvimotivi pratico-economici.

    MATERIALI

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    Full scale

    MATERIALI

    STRUTTURE ELEMENTARI

    STRUTTURA

    FULL

    PRIMARIA

    SCALE

    Full scale: lesempio classico lintero aereo, su cui il numero diprove ridottissimo!

    Parliamo in pratica della certificazione del prodotto finito sullequali faccio un numero ridottissimo di prove.

    MATERIALI

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    Lettura qualitativa della piramide

    Il costo dei campioni di prova cresce muovendosi sulla

    piramide dal basso verso lalto.

    Il costo della prove cresce dal basso verso lalto.

    Lammortamentodiminuisce dal bassoverso lalto, questo Lammortamentodiminuisce dal bassoverso lalto, questo

    perch varia lutilizzo di ogni prova effettuata, infatti le prove

    sui materiali possono essere sfruttate su pi progetti, anche

    quelle sulle strutture elementari, ma nelle fasi successive le

    prove diventano specifiche e di alto costo.

    Le prove full-scale serviranno alla fine per la certificazione del

    prodotto (ad esempio dellaereo).

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    Caratterizzazione meccanica

    Noi caratterizziamo meccanicamente i compositi. Sar quindinecessario effettuare prove su:

    Fibre: vetro

    carbonio

    aramidichearamidiche

    ceramiche

    Matrici: organiche

    termoplastiche

    Sono esclusi da questa trattazione i materiali compositi amatrice ceramica e metallica.

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    Dovremo definire:

    Caratteristiche elastiche: E11, E22, G12, 12

    Caratteristiche di resistenza:

    1tr 2tr1cr 2cr12 taglio nel pianointerlaminare

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    Le prove meccaniche saranno:

    TRAZIONE

    COMPRESSIONECOMPRESSIONE

    FLESSIONE

    TAGLIO INTERLAMINARE

    TAGLIO INTRALAMINARE

    ALTRE PROVE

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    Tensile Test

    Caratterizzazione dei materiali: attrezzature sperimentali

    Bending Test

    Shear Test Torsion Test

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    BIAXIAL TENSILE TESTS

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi56

    Fatigue tests of joints for GRP marine pipes

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    Fattori che dipendono dal materiale sono:

    Materiale Porosit

    Preparazione del materiale Contenuto in resina

    Sequenza di laminazione Contenuto in fibra

    Fattori che dipendono dal provino sono:

    Condizione del provino Tolleranza

    Condizioni prima della prova Stato del provino: integro, forato, impattato

    Geometria Contenuto in fibra

    Condizioni di prova Afferraggio

    Allineamento con il carico Velocit di applicazione del carico

    Fattori che dipendono dal provino sono:

    Fattori che dipendono dalla prova sono:

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    Prova di TRAZIONE

    AttrezzaturaAttrezzatura

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    Prova di trazioneCella di carico

    Traversa mobile

    Basamento

    Sistemi di afferraggio

    Campione

    Estensimetro

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi60

    LE ATTREZZATURE DI PROVA

    Macchine per prove meccanicheCarico max 5000 kN compressione

    3000 kN trazione

    Carico minimo 0.01 N

    Torsione 1000 Nm

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    Parametri importanti

    Resistenza in direzione 1 (x) Resistenza in direzione 2 (y) Modulo elastico in direzione 1 (x)

    =2mm

    N

    A

    PR

    Modulo elastico in direzione 1 (x) Modulo elastico in direzione 2 (y)

    Coefficiente di Poisson

    ==

    20

    mm

    N

    L

    L

    A

    PE

    1

    212

    =

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    Curva Stress - Strain

    - Modulo secante- Modulo secante

    - Modulo tangente

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    Prova ASTM D638

    Questa prova utilizzata per materiali quasi isotropi.

    Il provino denominato a osso di cane.

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    Prova ASTM D3039

    Questa prova utilizzata per materiali con altaanisotropia.

    La particolarit di questi provini quella di avere italloni (teste di afferraggio).

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    Prova ASTM D3039

    Con il provino a tallone possiamo fare prove con fibredisposte, rispetto allasse di carico, a:

    0

    90

    45 perch posso ottenere cos valori di

    taglio dalla stessa prova di trazione,

    ottenendo i dati di taglio sulla singola

    lamina.

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    Talloni

    TALLONI: Lutilizzo di questi talloni richiesto in quanto leganasce della macchina di prova potrebbero danneggiare il provinostesso. L osso di cane sconsigliato per materiali anisotropi peril seguente motivo:

    A B

    CDS2

    S1

    DCABDCAB

    DCAB

    SS

    NN =AB

    ABAB S

    N=

    DC

    DCDC S

    N=

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    Talloni

    A causa delle diverse sezioni nasconodelle. Poich il provino anisotropopotrei avere rotture per taglio, rispettoa cui la resistenza del materiale moltopi bassachea trazione.

    A B

    CD SDC

    SAB

    AB

    moltopi bassachea trazione.

    DC

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    Condizione di tallonatura

    LT

    WS

    COLLANTE

    TALLONE

    Affinch non si abbia lo scollamento deitalloni durante lapplicazione del carico,deve essere verificata la seguente ipotesi:

    ctct

    sLsWWL

    2

    2 ==

    W: larghezza tallone

    Lt: lunghezza tallone

    c: rottura del collante: tensione di rottura del

    materiale

    s: spessore

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    Effetto Poisson impedito

    Tirando il provino otteniamo unacontrazione in direzione 2 impeditaper dalle ganasce. Per questo motivo sistabilisce una lunghezza minima delprovino stesso pari a 2 volte lospessore.spessore.

    In sostanza si cerca di evitare gli effettidi bordo.

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    Preparazione del provino

    Provini con applicazione di estensimetri

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    Rotture inaccettabili

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    Rotture inaccettabili

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    Rotture inaccettabili

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    Prova di COMPRESSIONE

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    Parametri importanti

    Resistenza in direzione 1 (x)

    Resistenza in direzione 2 (y)

    Modulo elastico in direzione 1 (x) Modulo elastico in direzione 1 (x)

    Modulo elastico in direzione 2 (y)

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    Difficolt di prova

    Le maggiori difficolt per questa prova di caratterizzazionemeccanica sono:

    Macroinstabilit Macroinstabilit

    Microinstabilit

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    Macroinstabilit

    Un corpo snello (sottile e lungo), se caricato acompressione pura tender ad instabilizzarsi, adeformarsi cio fuori del piano; si cerca diovviare a questoproblemaattraversoluso diovviare a questoproblemaattraversoluso diparticolari attrezzature che bloccano il provino.

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    Microinstabilit

    Se carichiamo in direzione della lamina le fibre si instabilizzano:

    Se le fibre sono vicine tra loroc interazione.

    Se le fibre sono lontane tra loro,ognuna va per conto suo e nonrisente di quelle vicine.

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    Microinstabilit

    Se carichiamo in direzione della lamina le fibre si instabilizzano:

    A noi interessano materiali con alta % di fibre e quindi ci interessiamo soltanto alcaso di fibre vicine: VF=60%

    A seguito dellinstabilit delle fibre, dal punto di vistatensionale, otteniamo un carico di taglio molto pericolosoper lamatrice: essa non resiste a taglio quindi si rompe.

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    ASTM D695-M89

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    ASTM D695-M89

    Attrezzatura:

    In questo modo si vogliono evitare ledeformazioni fuori del piano.

    Con la modifica 89 si riduce alminimo il tratto utile, in tal modo sielimina la macroinstabilit.

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    Provino CELANESE

    ASTM D3410 Provino: CELANESE

    Attrezzatura tronco-conica. La sollecitazione si trasmette perattrito sulla superficie laterale del provino.

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    Provino CELANESE modificato

    ASTM D3410

    Provino: CELANESE modificato

    Attrezzatura a sezione rettangolare. Usato per ovviare agli eventualiproblemi di serraggio dovuti allo spessore del provino. In questo casonascono sollecitazioni trasversali alla direzione di applicazione delcarico

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    Provino RAE

    (Royal Aircraft Enstabilishment)

    Il provino posto allinterno di due blocchi dialluminio. La sollecitazione composta dataglio e compressione. Il tratto utile restataglio e compressione. Il tratto utile restacomunque molto contenuto. La prova dottimi risultati ma risulta la pi costosa edimpegnativa. Presenta il problema che se leganasce non sono allineate il provino sispezza immediatamente.

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    Attrezzature

    Prova su CELANESE modificato (IITRI)

    Prova su CELANESE

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    Rottura del provino

    Se la rottura del provino avviene nel tratto centrale allora la prova

    ACCETTABILEaltrimenti essa

    INACCETTABILE

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    Confronto tra i tipi di provini

    x y-1442 -7.9

    -1442 -7.9

    x y-1424 -0.4

    -1450 -1.0

    x y-1574 -45

    -1634 -43

    Celanese Celanese ModificatoASTM D-695

    -1446 -7.9

    -1447 -7.9

    -1444 -8.4

    -1443 -1.0

    -1469 -1.0

    -1490 -1.2

    -1781 -37

    -2259 -17

    -2310 -15

    Prova meno significativa perla presenza di importantiyy!!!!

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    Prova di FLESSIONE

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    Prova di FLESSIONE

    In realt questa prova non necessaria per caratterizzare ilmateriale meccanicamente perch basta E11, E22, G12, 12.Poichspessoil materialelavoraa flessione comunquePoichspessoil materialelavoraa flessione comunqueopportuno eseguirla.

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    Prova per tre punti

    Questa prova simula una condizione di esercizio frequenteed molto semplice da realizzare: con essa vengonomisurati la resistenza a flessione ed il modulo a flessione:

    L

    P

    h

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    Prova per tre punti

    assenetro

    compressione

    trazione

    233max 2

    312

    8212

    22bh

    Pl

    bh

    hPlh

    bh

    lP

    yI

    M ==

    ==

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    Prova per tre punti

    assenetro

    taglio

    bh

    P

    bh

    P

    bh

    Tmedmed 4

    31

    22

    3

    2

    3

    2

    3max ====

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    Prova per tre punti

    Dato quindi il rapporto:h

    l

    P

    bh

    bh

    Pl 2

    3

    4

    2

    32

    max

    max ==

    l=maxOssia:h

    =max

    max

    Ossia:

    20h

    l

    Poich in questa prova ho anche il taglio, indesiderato, devo alloraesaltare lamax. Si imporr quindi l >> h, cio la lamina sar moltolunga e di spessore limitato (rispettando sempre le ipotesidi piccoledeformazioni)

  • Tecnologia Meccanica prof. Luigi Carrino I Materiali Compositi

    Prova per quattro punti

    Con la prova per tre punti esco dalle ipotesi di De SaintVenant (effetto di bordo e sollecitazione pura); pereliminare il problema faccio una prova su due appoggicondueforzeapplicate:condueforzeapplicate:

    Questa prova di flessione detta a quattropunti e non presenta taglio nella zonacentrale perch landamento del momento costante.

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    Prova di TAGLIO INTERLAMINARE

    Questa prova ci d un indice dibont dellincollaggio tra le lamine.

    Si realizza effettuando una prova diflessione con una luce centrata eduno spessore del provino non

    P

    uno spessore del provino nontrascurabile:

    mmlh

    l30205 =L

    h

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    Prova di TAGLIO INTRALAMINARE

    Metodologie di prova

    Prova di torsione su tubo a parete sottile

    Rail Shear Rail Shear

    Prova di trazione con fibre disposte a 45

    Confronto tra le prove

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    Torsione su tubo in parete sottile

    Nella prova di taglio intralaminare si cerca il taglio puro;il modo pi rigoroso per eseguire tale prova appuntoquello di sottoporre a momento torcente Mt un tubo inparete sottile, sulla cui superficie avremo il taglio max.

    tr

    M

    m

    t

    =

    22

    dove: Mt: momento torcente

    t: spessore del tubo

    rm: raggio medio

    221 rrrm

    +=G =

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    Attrezzatura

    Lattrezzatura per questa prova piuttosto complessa. Itubi in composito sono abbastanza costosi (si ottengonocon tecnologie complesse come lavvolgimento).

    Provino Tecnica di serraggio

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    Rail Shear

    ASTM D4255

    Un metodo abbastanza semplice il Rail Shear. In taleprova si opera su un laminato (0/90) simmetrico edequilibrato.

    Il provino separato dadue ganasce che scorronoin senso opposto.

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    Stato tensionale

    Forze agenti

    Forze ottenute

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    Cerchio di Mohr delle tensioni

    Poich dobbiamo determinare:=G

    Consideriamo il cerchio di Mohr delle tensioni:

    TRAZIONE PURA

    COMPRESSIONE PURA

    =P/A

    Esso centrato perchtrazione e compressionehanno gli stessi valori masegni opposti.

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    Cerchio di Mohr delle deformazioni

    / 2

    1 2 /2

    Poich il provino simmetrico ed equilibrato

    xy= yx

    x y

    Da qui la necessit di porre gli estensimetri a 45.

    xy =2

    Il cerchio di Mohr centrato, pertanto:

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    Conclusioni

    xydL

    PG

    ==

    212 xydL 2

    Dove:

    L: altezza del provino

    d: larghezza del provino

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    Attrezzatura

    Osservazione: la presenza di bulloni di serraggio delprovino pu dare origine a fenomeni di triassialit infase di carico.

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    Trazione con fibre a 45

    ASTM D3518Effettuiamo la prova ditrazione su un laminatocon lamine cos disposte:

    (+45 , -45 , +45 , -45)S

    Otteniamo una configurazione simmetrica ed equilibrata inmodo daescludere flessione, torsione e scorrimento.

    N.B.: Notiamo i due estensimentri sufficientemente lontani dai bordi

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    Stato tensionale

    Cerchio di Mohr per le tensioni:

    Trattandosi di trazione:

    x y=0

    =

    =

    0y

    x A

    P

    La max sar il raggio del cerchio: A

    P

    2

    1max =

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    Deformazioni

    /2In direzione x ho un allungamentoche misuro con lestensimetrolongitudinale;

    In direzione y lestensimetrotrasversalemisura una contrazione

    xyxy

    trasversalemisura una contrazioneminore della deformazione lungo x.

    Dal cerchio di Mohr:

    yxyx

    =

    = 1212 22

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    Conclusioni

    1

    2

    1

    2

    12

    1212

    1212

    x

    yx

    x

    G

    A

    PG

    =

    ===

    Tale prova va bene quindi per misurare G12 per lasua semplicit operativa.

    )(212 yxG

    =

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    Applicazione operativa

    Esempio di andamento delle e calcolodel Modulo di taglio G12

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    Confronto tra le prove

    Se mettiamo a confronto la prova di riferimento del tubosoggetto a torsione con la prova di trazione con fibre a 45,si osserva una sovrastima da parte di questultima prova perla presenzadelle.la presenzadelle.

    Confrontando invece la Rail Shear con la prova di trazione a 45 osserviamo sperimentalmente che le due curve- sisovrappongono. Essendo quindi le due prove equivalenti, sipreferisce quella di trazione a 45 in quanto la Rail Shear pi complessa (ricordiamo i fori sul provino che innescanosollecitazioni complesse).

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    Altre prove

    possibile effettuare altri tipi di prove meccaniche ugualmenteimportanti; degli esempi sono le prove di fatica , le provedimpatto e le prove di crush.

    Poich i manufatti in composito sono costituiti da fibre e matriceed richiesta una caratterizzazione totale del materiale (non soloin ambito meccanico),vengonoeffettuateprove particolari suiin ambito meccanico),vengonoeffettuateprove particolari suisoli costituenti; due esempi: prova di resistenza dielettrica suuna lamina di polimero epossidico e prova di ignifugazione sukevlar.

    Fatica flessione piana

    Fatica torsione CrushImpatto

    Resistenza diel. Ignifugazione

    Fatica trazione

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    Prova di fatica (trazione oligociclica)

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    Prova di fatica (flessione piana)

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    Prova di fatica (torsione)

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    Impatto

    Simulazione agli elementi finitidi un impatto di un uccello suuna lamina di composito (fibredi carbonio in matriceepossidica).

    Impatto di un proiettile su unalamina di composito con fibredi kevlar (viene studiato comela lamina assorbe lurto).

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    Crush

    Esempio di prove di crush suprovini tubolari di compositi confibre di kevlar.

    Esempio di prove di crush suprovini parallelepipedi dicompositi con fibre di vetro.

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    Ignifugazione

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    Resistenza dielettrica