3. la teoria dellimpresa outline 3.1 produzione nel breve periodo 3.2 costi nel breve periodo 3.3...
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3. La teoria dell’impresa
Outline3.1 Produzione nel breve periodo
3.2 Costi nel breve periodo
3.3 Offerta nel breve periodo
3.4 Produzione nel lungo periodo
3.5 Ottimizzazione dei fattori produttivi e costi di lungo periodo
3.6 I mercati
3.1 Produzione nel breve periodo
3.1.1Definizione di produzione
3.1.2Relazione tra output e inputs
3.1.3Produzione in grafico
3.1.1 Definizione di produzione
In parole povere… la produzione è
la combinazione di alcuni inputs per produrre un output
Questa combinazione si chiama FUNZIONE DI PRODUZIONE. La formula generale è:
Q = f (terra, lavoro, capitale,…)
Breve periodo - tutti i fattori fissi tranne uno
),( LKfQ−
=
Lungo periodo - tutti i fattori sono variabili
CETERIS PARIBUS nel breve periodo:
Un’impresa agricola produce mele. Senza lavoratori, tuttavia, la produzione è zero. Si assumono, così, i lavoratori
Lavoratori Ceste di mele
1
2
3
4
5
10
22
29
33
30
3.1.2 La relazione tra inputs e output
Ceste marginali
10
12
7
4
- 3
X
X
X
X
X
Q
L1 2 3 4 5
10
22
29
33
Ciò illustra la
LEGGE DEI RENDIMENTI DECRESCENTI
(Importante - solo nel breve periodo!)
“Quando aumenti continui di un fattore variabile si aggiungono alla quantità fissa di un altro fattore l’output finale aumenta
prima a tassi crescenti e successivamente decrescenti, fino
a diminuire”
La legge vale per qualunque fattore diverso dal lavoro, es. il
fertilizzante!
Chiamiamo l’output PRODOTTO TOTALE
Prodotto medio: output per lavoratore (TP/L)
Prodotto marginale:aumento dell’output a seguito dell’aumento del fattore variabile
),( LKfQ−
= o ),(_LKfTP =
LTP ∂∂ /
3.1.3 Produzione in forma grafica
TP
Q2
Q2
Q1
Q1
AP
MP
Q
LMPAP
L
Q3
Q3
Produzione
ESEMPIO: la media universitaria
MATERIE VOTO tot VOTO MEDIO VOTO MARGINALE
28 28
54 27
84 283
4
1 28
2 26
30
28112 28
Sperando che non applichiate la legge dei rendimenti decrescenti!!!!!
La forma di queste curve dipende dalla legge dei rendimenti decrescenti
Tuttavia, la posizione è determinata dal livello del fattore fisso
Sommario ad interim
1. La produzione è la relazione tra inputs e output
2. Si articola attraverso la funzione di produzione3. Nel breve periodo, la legge dei rendimenti decrescenti determina la forma delle curve della produzione (TP, AP, MP)
3.2 I costi nel breve periodo
3.2.1 Efficienza tecnica
3.2.2 Produzione e costi
3.2.1 Efficienza tecnica
I costi influenzano la scelta tra i fattori produttivi?
La scelta si basa sull’EFFICIENZA TECNICA:
Per un dato output minimizzare gli inputs o
Per un dato livello di inputs massimizzare l’output
Assunzioni: K fisso e costi noti
I costi totali (TC) si distinguono in:
COSTI TOTALI FISSI (TFC) - non variano con l’output
COSTI TOTALI VARIABILI (TVC) - variano con output
TC = TFC + TVC
ATC = TC/Q MC = dTC/dQ
AVC = TVC/Q e MC = dTVC/dQ
Costi
Q
TFC
TVC
TC
3.2.2 Produzione e costi
C
Q
AVC
MC
C
Q
TFC
TCTFC
AC
Sommario ad interim
Le imprese desiderano raggiungere l’efficienza tecnica
Devono sostenere costi fissi e costi variabili
La relazione tra inputs e output consente di ottenere le curve dei costi di breve periodo
3.3 Curva di offerta di breve periodo
3.3.1 Ricavi e profitti
3.3.2 Decisione sulla produzione
3.3.3 Costruzione della curva di
offerta di breve periodo
3.3.1 Ricavi e profittiIl reddito dell’impresa è RICAVO TOTALE = quantità venduta moltiplicata per il prezzo:QPTR =
Q
TRAR =
Q
TRMR
∂∂=
Ricavo Medio: ricavo per unità venduta:
Ricavo marginale: variazione del ricavo al variare della quantità:
Profitto = Ricavo totale - Costo totale
TCTR−=∏
Ricordiamo che:
Q
TRAR =
QTR
MR∂∂=
3.3.2 La quantificazione dell’output
€
MC =∂TC
∂Q
€
AC =TC
Q
Questo spiega tante cose…
Troverete sempre che D = AR (domanda = ricavo medio)
Perché?
Q
P Domanda: P = f(Q)
D
€
AR =TR
Q=PQ
Q= P = f (Q)
= AR
L’impresa vuole massimizzare i profitti:Max()= max(TR - TC)
Ciò richiede che la produzione avvenga laddove
MR = MC
PERCHE’?
No equilibrio se MC<MR:Ciò significherebbe che incrementare la quantità prodotta di una unità costerebbe meno del ricavo chesi potrebbe ottenere dalla sua vendita.
No equilibrio se MC>MR:Ciò significherebbe che si stanno già producendo unità di prodotto il cui costo al margine è superiore al ricavo che ci si può attendere dalla loro vendita
MR = variazione del ricavo al variare della quantità venduta.
In caso di domanda lineare, MR ha inclinazione doppia rispetto a D
Se Q aumenta P deve diminuire: di conseguenza,
MR<P
a meno che P sia costante
La curva di offerta
Dato un prezzo P, dove fisserà l’impresa il suo livello di output?
euro
Q
P3MR3,AR3
MC
ATC
Q3
P1MR1, AR1
Q1
P2MR2, AR2
Q2
X
X
X
P
QQ1 Q2 Q3
P1
P2P3
La curva di offerta
L’offerta altro non è che la curva del costo marginale nella sua parte crescente
euro
Q
P3MR3,AR3
MC
ATC
Q3
P1MR1, AR1
Q1
P2MR2, AR2
Q2
P
QQ1 Q2 Q3
P1
P2
P3
3.4 La produzione nel lungo periodo
3.4.1La combinazione dei fattori
3.4.2Isoquanti
3.4.3Pendenza degli isoquanti
3.4.1 La combinazione degli inputs
Tutti i fattori sono variabili: come combinarli?1. Breve periodo
Q
nxxxxx_
4
_
3
_
21 .....,,___
Q
nxxxxx_
4
_
3
_
12 .....,,___
TP TP
Piani della produzione
Q
nxxxxx_
4
_
3
_
21 .....,,___ nxxxxx
_
4
_
3
_
12 .....,,___
0
Q1
Q2
Q3
a b
A livello tridimensionale
VI RICORDA QUALCOSA?
X1
X2Q1
Q2
Q3
3.4.2 IsoquantiVisione dall’alto
K
LQ1
Q2Q3
MAPPA DEGLI ISOQUANTI
Proprietà degli isoquanti
(o linee di uguale output)
1. Convesse verso l’origine degli assi2. Non si incrociano MAI
3. L’output aumenta muovendosi verso l’alto a destra
La forma degli isoquanti dipende dal tipo di produzione
Vi ricorda qualcosa???
2. PERFETTI SOSTITUTI
LKQ +=
3. LEONTIEFF OPERFETTI COMPLEMENTI
),min( LKQ =L
K
L
K
3.4.3 Pendenza degli isoquanti
Lungo un isoquanto si rinuncia a K per unità aggiuntive di L
Relazione Negativa tra gli inputs
L
-
+
K
Se aumentiamo K di una unità, Q aumenta di
KMP
Se aumentiamo K di K unità Q aumenta di KKMP∂
Lo stesso vale per L, ma lungo lo stesso isoquanto Q deve rimanere invariato
Ciò richiede:
oppure
€
∂KMPK = −∂LMPL
€
∂L∂K
= −MPKMPL
SMST= saggio marginaledi sostituzione tecnica
3.5 Ottimizzazione dei fattori
3.5.1 Isocosto
3.5.2 Costi di lungo periodo
3.5.3 Sommario
Quanto costano i fattori di produzione?L’impresa ha un budget B e i prezzi dei fattori sono:
€
PL = salario e
€
PK = affitto o int eresse
KPLPB KL +=La massima spesa per un fattore è data da:
LPB
MaxL=KP
BMaxK =
3.5.1 Isocosto
Vi ricorda qualcosa?
K
L
B/PK
B/PL
Isocosto
Pendenza dell’isocosto:
€
Pendenza = −BPKBPL
⎛
⎝ ⎜ ⎜
⎞
⎠ ⎟ ⎟
o
€
Pendenza = −PL
PK
Abbiamo tutte le informazioni per arrivare all’equilibrio del produttore
D
K
LQ1
Q2
Q3
Equilibrio in D - perchè?
B
CA
In D l’isocosto è tangente a Q2, quindi le loro pendenze sono uguali:
K
L
K
L
MPMP
PP =
O, in generale, per N inputs:
n
n
K
K
L
L
PMP
PMP
PMP === ....
Regola dell’ottima combinazione dei fattori
€
Q = f (K,L,Terra, tecno logia,X1,X2,...Xn)
Un aumento pari ad di tutti gli inputs comporta un aumento pari a dell’ output.
€
Q = f (αK,αL,αTerra,ecc.)
Se > Rendimenti di scala crescenti
Se = Rendimenti di scala costanti
Se < Rendimenti di scala decrescenti
3.5.2 Costi di lungo periodo
Rendimenti di scala crescenti
Meravigliosi per le imprese, ma possono dar luogo a fenomeni di monopolio naturale in senso tecnico, con conseguente necessità di un intervento da parte dello stato.
Cfr. Economia del Settore pubblico
3.5.3 Sommario1. La produzione è la relazione tra inputs e output2. Il costo opportunità di K è L, e viceversa3. Le curve dei costi derivano direttamente da quelle sulla produzione4. I profitti e le perdite determinano la decisione di produzione dell’impresa5. La scelta degli inputs da utilizzare è un problema di efficienza tecnica6. Nel lungo periodo sono possibili economie di scala