2)tumori 1
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0 anni 10 anni 22 anni 50 anni 80 anni
Ma
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Età
Ipertrofia/iperplasia
Ipotrofia
Agenesia
Neoplasia
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Powel White:
“Un tumore è
una massa di cellule o
tessuti somiglianti a quelli
normali, ma organizzati in
modo atipico
Powel White:
“Un tumore è
una massa di cellule o
tessuti somiglianti a quelli
normali, ma organizzati in
modo atipico
Willis:“Una neoplasia èuna massa abnorme di tessuto
la cui crescita eccede ed è incoordinata rispetto ai tessuti normali
e persiste dopo la cessazione dello stimolo che ha determinato il cambiamento
Willis:“Una neoplasia èuna massa abnorme di tessuto
la cui crescita eccede ed è incoordinata rispetto ai tessuti normali
e persiste dopo la cessazione dello stimolo che ha determinato il cambiamento
Struttura ben organizzata
Crescita autonoma, ma no totale autogoverno:- sangue- ormoni+ autocrinia, paracrinia
Struttura ben organizzata, aumentata cellularità
Parziale autonomia e “predazione”
Processo che sottostà a proprie regole
AtipiaSomiglianza a tessuti embrionali
Massa tumoraleIperproliferazione
Estensione infiltrativa Forme diffuse ad estensione locale
(v. linite plastica)
Tutte le neoplasie sono costituite da cellule che possono eludere almeno in parte i meccanismi di controllo su:1) Crescita2) Maturazione3) Organizzazione anatomica e funzionale4) Localizzazione
Tutte le neoplasie sono costituite da cellule che possono eludere almeno in parte i meccanismi di controllo su:1) Crescita2) Maturazione3) Organizzazione anatomica e funzionale4) Localizzazione
NEOPLASIA IPERPLASIA
-Insorgenza apparentemente spontanea
-Indotta da stimoli abnormi genotossici
-Procede indipendentemente dallo stimolo
- Prosegue il suo iter biologico
CrescitaArresto
CrescitaInvasione
- Locale- A distanza
- Forme benigne
-Forme maligne
- Risposta ad uno stimolo
-Indotta da stimoli fisiologici e patologici (irritanti chimici, ormoni, richieste funzionali)
-Proporzionale allo stimolo
- Può regredire
CLASSIFICAZIONE E NOMENCLATURA
Neoplasia:- Parenchima (Cellule neoplastiche proliferanti)
(su questa componente si basa la nomenclatura)
- Stroma di supporto (fornisce il supporto nutritivo e meccanico)
- scarso forme mucoidi, carnose, etc…- abbondante: “desmoplasie”- molto abbondante: forme scirrose
N.B. Nei tumori connettivali stroma e parenchima spesso coincidono
NEOPLASIE BENIGNE (Classificazione istogenetica)
In generale vengono definite tramite l’apposizione del suffisso -oma al nome delle cellule d’origine.
Cellule mesenchimaliOrigine NomeFibroblasti FibromaCartilagine CondromaOsso Osteoma
Cellule epiteliali (nomenclatura più complessa)Origine o aspetto NomeGhiandolare Adenoma (sia aspetto che solo derivazione)Micro- o macro- digitazioni Papillomao aspetto verrucoideGrossa massa cistica CistoadenomaMasse estruse dalla mucosa Polipo (sessile o peduncolato)
Cistoadenoma papillare
NEOPLASIE MALIGNE (Classificazione istogenetica)
In generale vengono definite secondo uno schema simile a quello usato per le forme benigne, ma con alcune eccezioni:
Cellule mesenchimali Origine NomeFibroblasti FibrosarcomaCartilagine CondrosarcomaOsso OsteosarcomaMuscolo liscio LeiomiosarcomaMuscolo striato Rabdomiosarcoma
Cellule epiteliali (nomenclatura più complessa spesso con la precisazione dell’organo d’origine)
Origine o aspetto NomeQualunque delle 3 linee germinali CarcinomaGhiandolare Adenocarcinoma (aspetto o derivazione)Con produzione di squame Carcinoma a cellule squamoseMasse estruse dalla mucosa Carcinoma polipoide (sessile o
peduncolato)
Cellule ? Neoplasia maligna indifferenziata o poco differenziata
CLASSIFICAZIONE ISTOGENETICA:
LIMITI 1 (1-6)
NATURA DI EPITELI, ENDOTELI, MEMBRANE SINOVIALI
epitelimesoteli
connettivo Tumori simili a quelli epiteliali
Mesoteliomi(i mesoteliomi veri sono costituiti solo da cellule fusate, quelli ambigui presentano anche la componente simil-epiteliale)
Epiteliomi(per es. le cellule che rivestono l’ovaio)
Neopl. membranesinoviali
Adenocarcinomi
Carcinomi
Adenocarcinomi
È possibile la trasformazione da un tipo cellulare ad un altro?La neoplasia deriva da elementi staminali pluripotenti?
TUMORI MOLTO INDIFFERENZIATI ORIGINE INDETERMINABILE
Tecniche di riconoscimento:M.E. - GIUNZIONI SERRATEEPITELIO
- DESMOSOMI CR. SQUAMOCELLULARITIMOMISARCOMI DELLE SINOVIE
- MELANOSOMI MELANOMI MOLTO INDIFFERENZIATI (neopl. pigmentate per fagocitosi di granuli di melanina)
- PICCOLI LUMI INTERCELL. E MICROVILLI CR. GHIANDOLARE- GRANULI NEUROSECR. CR. DA CELLULE A.P.U.D.- GRANULI DI LANGHERANS (Birbek) ISTIOCITOSI X
CLASSIFICAZIONE ISTOGENETICA:
LIMITE 2
TUMORI MOLTO INDIFFERENZIATI ORIGINE INDETERMINABILE
Tecniche di riconoscimento:IMMUNOISTOCHIMICA-Riconoscimento di specifici Ag con Ab marcati
CLASSIFICAZIONE ISTOGENETICA:
LIMITE 2
Antigeni:- Citocheratina cellule epiteliali- Vimentina cellule mesenchimali- Desmina muscolo ed alcuni endoteli- Proteina S100 melanomi- Fosfatasi Acida Cr. Prostatico- Ag. corr. fatt. VIII muscolo ed alcuni endoteli- -fetoproteina Cr. epatico, tumori del sacco vitellino, etc.- Ormoni nelle ghiandole con più componenti (ipofisi)
CLASSIFICAZIONE ISTOGENETICA:
LIMITE 3
Metaplasia tumorale aree di differenziamento che possono condizionare la diagnosi
INDIPENDENTEMENTE DALLA REALE ORIGINE DEL TUMORE L’ISTOPATOLOGO DEVE FORNIRE UNA INTERPRETAZIONE
Cr. squamocellulare
Cr. a cellule di transizione
Cr. anaplastico
Linfoma istiocitico
Tumore maligno indifferenziato
CLASSIFICAZIONE ISTOGENETICA:
LIMITI 4 + 5
Origine incerta di un tessuto ( il melanocita come derivato neurale origina un sarcoma melanotico, come derivato epiteliale origina un nevocarcinoma (definizione superato)
Origine da tessuti altamente specializzati (S.N., ependima, terssuti emopoietici sono connettivali, ma peculiari e oggetto di definizioni specifiche che qualificano: linfomileucemiegliomifeocromocitomi...QUANTI SONO I TESSUTI FONDAMENTALI?
CLASSIFICAZIONE ISTOGENETICA:
LIMITE 6
Origine da tessuti embrionaliinfantili (su base embriologica e di sviluppo)
- polo di un rene- retina- area limitrofa al IV ventricolo
- a) cellule proprie dell’organo- b) misti ( da una cellula pluripotente)
dell’adulto (residui cellulari embrionali)
La classificazione embriologica è insoddisfacente:MESODERMA
Aspetti istologici simili (Cr. squamocellulari) sia da ectoderma (epitelio grandi labbra), endodermica (epitelio vaginale, esofago, etc.) o mesodermica (endometrio)
epiteliotess. mesenchimali
Origine da cellule germinali (totipotenti)teratomi (possono essere benigni (ovaio) o maligni (seminoma del testicolo)
Origine da tessuto placentare (tessuti fetali) Mola idatiformecoriocarcinoma
CLASSIFICAZIONE ISTOLOGICA
Quando l’anaplasia è tanto spiccata da non consentire la classificazione si considera l’aspetto morfologico.
1) Origine indeterminabile Cr. anaplastico a cellule rotondeCr. anaplastico a cellule poligonaliCr. a piccole cellule (microcitoma)Cr. a cellule gigantietc.
Maggior parte delle forme benigne e dei carcinomi: cellule clonotipiche (tutte uguali)
Tumori misti: differenziazione divergente a partire dalla stessa origine (Tumore misto della parotide = cellule epiteliali distribuite in uno stroma mixoide con isolotti similcartilaginei tutte derivanti dalle cellule epiteliali e mioepiteliali adenoma pleomorfo)
Teratomi: cellule derivanti da elementi totipotenti di derivazione embrionale rappresentazione di più di una linea germinale (di solito tutte e tre) abbozzi di pelle, muscolo, osso, dente, etc.
COMPOSIZIONE CELLULARE DEL PARENCHIMA
ESEMPI DI NOMENCLATURA INAPPROPRIATA
Melanoma maligno (Carcinoma dei melanociti)
Seminoma (carcinoma del testicolo molto radiosensibile)
Choristoma (residuo ectopico di tessuto normale)
Amartoma (differenziazione aberrante che genera un
ammasso disorganizzato di tessuti differenziati,
sempre benigno)
ALTRE CLASSIFICAZIONI
In base al comportamentoTumori intermedi:-localmente invasivo Adamatinoma, basalioma-a comportamento variabile (rare metastasi ad accrescimento lento)(tumori polimorfi delle salivari, cancroidi, etc.)Cancro latente:-infiltrante, senza metstasi (prostata anziani) (displasie gravi?)Cancro in situCancro dormiente-metastasi molto tardive (mrd)In base all’eziologiaFunzionale(gastrinomi, insulinomi, glucagonoma)Regressione spontanea (rara, a seguito di minima terapia, di asportazione parziale, spontanea, con differenziazione )
CARATTERISTICHE DELLE NEOPLASIE BENIGNE E MALIGNE (classificazione in base al comportamento)
Neoplasia benigna Neoplasia maligna
Differenziazione/anaplasia
Tasso di crescita
Invasività locale
Metastasi
Ben diff., la struttura può essere tipica del tessuto d’origine
Vari gradi di indiff., la struttura è spesso atipica
General. lento, progressivo, con fasi di regressione, rare mitosi
Variabile, rapido o veloce, frequenti mitosi anormali
Localmente invasivo, infiltrante, raramente apparenza coesiva
Struttura coesiva, espansa, ben demarcata, non infiltrante
Assenti Frequenti, più la massa primitiva è grande ed indifferenziata, più probabilmente ci saranno metastasi
DIFFERENZIAZIONE ED ANAPLASIA(del parenchima della neoplasia)
DIFFERENZIAZIONE: grado di omologia morfologica e funzionale con le cellule normali In generale le neoplasie benigne sono ben differenziate-Un leiomioma talvolta è riconoscibile solo per la struttura nodulare che identifica il tumore, altrimenti le cellule possono essere indistinguibili
Le neoplasie maligne spaziano tra tutti i gradi di differenziazioneUna forte indifferenziazione (anaplasia) è patognomonica di malignità. Si tratta di una derivazione da cellule staminali indifferenziate che possono giungere a vari gradi di maturazione durante la proliferazione e non di un processo di regressione della differenziazione
VARIAZIONI MORFOLOGICHE E FUNZIONALI DELL’ANAPLASIA
1) Pleomorfismo (grande variabilità di dimensione e di forma)2) Nuclei ricchi di DNA ed ipercromatici3) Rapporto nucleo/citoplasma 1/1 (norm. 1/4-1/6)4) Forma variabile del nucleo5) Cromatina con irregolari addensamenti e disposta vicino alla membrana6) Nucleoli ampi7) Numerose figure mitotiche bizzarre (multipolari)8) Cellule giganti tumorali ( dalle cellule di Langhans e con nuclei in proporzione)9) Perdita della fisiologica polarità10) Crescita caotica con struttura scompaginata11) Nelle forme più anaplastiche anche lo stroma è scarso con deficit di vascolarizzazione e frequenti vaste aree di necrosi centrale12) Nelle forme ben differenziate si possono evidenziare strutture proprie del tessuto d’origine (follicoli tiroidei, etc.)
SIGNIFICATO DI DISPLASIA
“Crescita disordinata”1) eminentemente negli epiteli con alterazioni dell’uniformità e dell’orientamento dei singoli individui cellulari2) Pleomorfismo3) Nuclei grandi ed ipercromatici4) Figure mitotiche più frequenti ed in sedi inappropriate, ma normali 5) Anarchia architetturale considerevole6) Quando interessa tutto lo spessore della mucosa si parla di “carcinoma in situ” (solo se è integra la membrana basale)7) Pur trattandosi di lesioni potenzialmente pre-cancerose, tale evoluzione non è invariabilmente certa può esserci regressione per forme non troppo avanzate.
ORGANIZZAZIONI TIPICHE DEL TESSUTO TUMORALE
DIFFERENZIAZIONE DELLE CELLULE NEOPLASTICHE
> DIFFERENZIAZIONE
MENTENIMENTO DELLA FUNZIONALITA’ ORIGINALE DELLE
CELLULE- Carcinomi ben differenziati di ghiandole endocrine spesso producono ormoni e mostrano architetture simili al tessuto d’origine- Epatocarcinomi ben differenziati secernono bile- Carcinomi a cellule squamose possono produrre cheratina, etc.
< DIFFERENZIAZIONE
EMERGENZA DI FUNZIONALITA’ NON PREVEDIBILI
- Molte neoplasie producono proteine fetali (antigeni) (CEA, OFP)- Alcune neoplasie di derivazione non endocrina possono secernere ormoni (“ormoni ectopici”) ( sindromi paraneoplastiche)- Carcinomi broncogeni possono produrre ACTH, PTH-like, insulina, glucagone, etc.
Tranne rare eccezioni, maggiore è la rapidità di crescita, maggiore è l’anaplasia, più difficilmente ci saranno funzioni specializzate
VELOCITA’ DI CRESCITA
-Generalizzazione: i tumori benigni crescono più lentamente rispetto a quelli maligni. In realtà molte neoplasie benigne hanno indici di replicazione maggiori di forme maligne
ormoni apporto di sangue altro
Velocità di crescita+± ±
>Anaplasia+
Forme maligne: crescita incostante nel tempo, frequente improvvisa accelerazione (emergenza di un clone di cellule più aggressivo), rarissimi casi di regressione spontanea
ASPETTO ED INVASIVITA’ LOCALE
Neoplasie benigne: - masse coesive- espansive- localizzate- talvolta capsulate (dal tessuto connettivo compresso dall’espansione con reazione fibrosa)- no infiltrazioneesistenza di piano di clivaggio chirurgico ( sempre)
Neoplasie maligne:- Scarsa demarcazione dai tessuti circostanti- Progressiva infiltrazione/distruzione dei tessuti circostanti- Mancanza di piano di clivaggio chirurgico- Talvolta capsula fibrosa (anch’essa con microscopiche infiltrazioni)- Anche se apparentemente circoscritto, rimozione chirurgica di ampio tessuto sano circostante
METASTASI
- Ripetizioni a distanza della neoplasia con soluzione di continuità
- Esclusivamente da forme maligne (30% alla prima diagnosi)
- L’invasività consente la penetrazione nelle cavità sierose e nei vasi
(linfatici ed ematici)
- Pochissime eccezioni (gliomi, basaliomi, etc.)
Probabilità di metastatizzazione
Rapida crescita Anaplasia Altri specifici fattori del tumore
Altri specifici fattori del’ospite
±
±
+ +
METASTASI
VIE DI DIFFUSIONE
1) Penetrazione in cavità naturali (frequentemente sierose) con diffusione delle cellule neoplastiche che costituiscono numerose “colonie” (“carcinosi”). - Peritoneo, pleura, pericardio, spazio subaracnoideo, sinovie, etc.- Tumori secernenti sostanze mucoidi possono riempire con colate neoplastiche (pseudomyxoma peritonei)2) Trasporto tramite la via linfatica E’ la via più comune per carcinomi (ma anche sarcomi)- L’interessamento segue le vie di drenaggio fisiologiche (mamm. quadrante supero est. linfonodi ascella, quadranti inferiori anche zona succlavia, etc.). Talvolta alcune stazioni restano indenni per situazioni locali particolari (vascolari, flogosi, etc.)- Nella sede linfonodale le cellule tumorali vengono arrestate (per un po’ di tempo, talvolta uccise, e i loro antigeni processati risposta specifica iperplasia reattiva)3) Diffusione per via ematica Via più comune per sarcomi (ma anche carcinomi)- Più facile la penetrazione nei vasi venosi (parete più sottile) tranne che negli shunt arterioivenosi, nel letto polmonare daq tumori primitivi o metastasi polmonari- Via venosa: porta fegato; cava polmone; plessi paravertebrali vertebre- Talvolta “zaffi” neoplastici nei grandi vasi-Evidenza istologica di invasione venosa non implica necessariamente le metastasi4) Via canalicolare Tramite il dotto escretore o secretore
Epitelio norm. del colon Adenoma del colon Cr. ben diff. del colon
Cr. poco diff. del colon Cr. anaplastico del colon Leiomioma
Cr. ben diff. tiroide
Papilloma
Leiomioma utero
Rabdomiosarcoma
Melanoma
Microcitoma
Cr. mammella
EPIDIEMIOLOGIA
Cancro = complesso di disordini della crescita e della regolazione cellulare ad eziologia multifattoriale
Gli studi epidemiologici possono fornire indicazioni circa i fattori ambientali, razziali (anche genetici) e culturali correlabili con l’insorgenza delle neoplasie stabilendo rapporti di causa/effetto e di fattori di rischio.
EPIDIEMIOLOGIA
Melanoma 3.8%della pelle
Orofaringe 3.2%
Polmone 14.5%
Pancreas 2.2%
Stomaco 2.2%
Colon e 10.2%retto
Tratto 9.3%urinarioProstata 29.3%
Leucemie 8.1%e linfomi
Tutti gli 17.2%altri
2.8% Melanoma della pelle
1.6% Orofaringe
13.3% Polmone29.7% Mammella
2.4% Pancreas11.1% Colon e retto4.2% Ovaio8.2% Utero
4.6% Tratto urinario8.1% Leucemie e linfomi
17.2% Tutti gli altri
Melanoma 1.5%della pelle
Orofaringe 1.8%
Polmone 31.6%
Pancreas 4.7%
Stomaco 2.7%
Colon e 9.5%retto
Tratto 5.3%urinarioProstata 13.3%
Leucemie 8.7%e linfomi
Tutti gli 20.9%altri
1% Melanoma della pelle
1% Orofaringe
24.7% Polmone16% Mammella
5.5 % Pancreas10.5% Colon e retto5.3% Ovaio4.1% Utero
3.2% Tratto urinario8.2% Leucemie e linfomi
20.5% Tutti gli altri
A. 1998 Incidenza stimata di cancro per sede e sesso(Casi totali 1.228.600)
B. 1998 Morti stimate per cancro per sede e sesso (Casi totali 1.228.600)
EPIDIEMIOLOGIA
UteroMammella
PancreasOvaio PolmoneStomaco
Colon-retto
PancreasProstata
FegatoPolmoneStomaco
Colon-retto
Rap
port
o su
100
.000
don
ne
Rap
port
o su
100
.000
uom
ini
EPIDIEMIOLOGIA“Fattori geografici ed ambientali”
Oltre agli aspetti razziali, esistono elementi ambientali e comportamentali che giustificano una diversa incidenza di alcuni specifici tipi di cancro nelle diverse popolazioni del mondo 0 1 2 3 4 5 6 7
Stomaco
Fegato
Colon
Prostata
-Giapponesi
-Giapponesi immigrati in California
-I generazione da Giapponesi immigrati
in California
-Bianchi californiani
Neoplasie su base occupazionale
Agenti Siti e neoplasie Occupazione tipicaArsenico e composti Polmone, pelle,
emangiosarcomaFusione del metallo, leghe,conduttori, farmaci ed erbicidi,fungicidi,
Asbesto Polmone, mesotelioma pleurico,tratto gastrointestinale
Molteplici (resistenza al fuocoed al calore), ancora inabitazioni (tetti, isolanti, etc.)
Benzene Leucemie, Linf. di Hodgkin Oli leggeri, solvente intipografia, pittura, pulizia asecco, colle, detergenti
Berillio e composti Polmone Propellenti per reattori,indurente per leghe
Cadmio e composti Prostata Pigmenti gialli e fosfori,saldature, leghe, placcaturametalli
Cromo e composti Polmone Leghe, placcatura metalli,vernici, pigmenti, preservanti
Ossido di etilene Leucemie Maturanti frutta, Propellente perrazzi, disinfettante per generialimentari, sterilizzante perambienti (ospedale)
Composti del nickel Naso, polmone Placcatura metali, leghe di ferro,ceramiche, batterie, saldature adarco
Radon e prodotti didecadimento
Polmone Dal decadimento di mineralicontenenti uranio. Cave eminiere
Cloruro di vinile Angiosarcoma, fegato Refrigerante, polimeri di vinile,collanti per plastiche,contenitori pressurizzati
EPIDIEMIOLOGIA Età
-La maggior parte delle neoplasie insorge tra i 55 e i 74 anni.
-Ogni età ha delle neoplasie “preferenziali”
-Il declino dopo i 75 anni è connesso al numero di individui viventi
Principali cause di morte tra i maschi, USA, 1994Tutte le età <15 anni 15-34 anni 35-54 anni 55-74 anni >75 anniOvunque280.465
Ovunque919
Ovunque3570
Ovunque29.296
Ovunque140.843
Ovunque105.826
Polmone ebronco91.825
Leucemia
299
Leucemia
728
Polmone ebronco8.684
Polmone ebronco54.381
Polmone ebronco28.597
Prostata
34.902
Sistemanervoso254
Linfomi Non-Hodgkin1.471
Colon-retto
2.703
Colon-retto
13.574
Prostata
22.712Colon-retto
28.471
Sistemaendocrino111
Sistemanervoso452
Linfomi Non-Hodgkin1.828
Prostata
11.789
Colon-retto
11.972Pancreas
12.920
Linfomi Non-Hodgkin61
Colon-retto
221
Sistemanervoso1.655
Pancreas
6.896
Pancreas
4.557Linfomi Non-Hodgkin11.280
Tessuti molli
49
Tessuti molli
204
Pancreas
1.431
Linfomi Non-Hodgkin5.002
Leucemia
4.207*Escluso Cr. in situ, basaliomi e spinaliomi
Principali cause di morte tra le femmine, USA, 1994Tutte le età <15 anni 15-34 anni 35-54 anni 55-74 anni >75 anniOvunque253.845
Ovunque711
Ovunque3.226
Ovunque31.135
Ovunque112.203
Ovunque106.565
Polmone ebronco57.535
Leucemia
251
Mammella
564
Mammella
9.548
Polmone ebronco32.098
Polmone ebronco19.793
Mammella
43.644
Sistemanervoso195
Leucemia
394
Polmone ebronco5.516
Mammella
18.705
Colon-retto
16.074Colon-retto
28.936
Sistemaendocrino87
Cervice(utero)322
Colon-retto
2.115
Colon-retto
10.596
Mammella
14.827Pancreas
13.914
Osso edarticolazioni39
Sistemanervoso195
Ovaio
1.892
Ovaio
6.457
Pancreas
7.150Ovaio
13.500
Tessuti molli
36
Linfomi Non-Hodgkin231
Cervice(utero)1.676
Pancreas
5.863
Linfomi Non-Hodgkin5.086
*Escluso Cr. in situ, basaliomi e spinaliomi
EPIDIEMIOLOGIA Ereditarietà
Predisposizione ereditaria (p. es. mortalità da Cr. polmone negli eredi significativamente + alta rispetto alla media)-Sindromi cancerose ereditarie (retinoblastoma, poliposi adenomatose familiari) connesse alla trasmissione di geni alterati:1) neoplasie specifiche di distretti specifici2) Fenotipo caratteristico (sia caratteristiche neoplasie che altro3) Come in tutte le trasmissioni autosomiche dominanti c’è penetranza incompleta ed espressività variabile)- Cancro familiare1) virtualmente tutti2) età precoce e abbastanza simile tra i parenti3) alcuni geni coinvolti, ma ereditarietà multifattoriale (BCRA-1 e 2)- Sindromi autosomiche recessive da deficit di riparazione del DNA-Instabilità cromosomica predisponente
In tutto non più del 5-10% di tutti i tumori rientrano in queste categorie
EPIDIEMIOLOGIA Ereditarietà
Sindromi cancerose ereditarie (autosomiche dominanti)Predisposizione ereditaria indicata da forte storia familiare di neoplasie ricorrenti e/o associazione a fenotipo marker
-Retinoblastoma familiare-Poliposi adenomatosa ereditaria del colon-Sindrome delle Neoplasie Endocrine Multiple (MEN)-Neurofibromatosi tipo 1 e 2-Sindrome di Von Hippel-Lindau
Cancri familiariCluster familiari evidenti di cancri, senza evidenza di componente ereditaria nel singolo caso
-Cr. della mammella-Cr. dell’ovaio-Cr. del colon (senza poliposi adenomatosa)
Sindromi da deficit di riparazione del DNA (Autosomiche recessive)-Xeroderma pigmentosum-Atassia-teleangectasia-Sindrome di Bloom-Anemia di Fanconi)
EPIDIEMIOLOGIA Disordini acquisiti preneoplastici
Iperplasia, rigenerazione e displasia
Aumento della proliferazione cellulare e del rischio(cirrosi, iperplasia endometrio, etc.)
Disordini non neoplastici (gastrite cronica atrofica, cheratosi attinica, rettocolite ulcerosa, leucoplachia delle mucose
Sindromi precancerose (in una minoranza dei casi)
Polipi e leiomiomi? Nascono già cancro o possono diventarlo?
TUMORI:TUMORI:Letture consigliateLetture consigliate
Pontieri “Patologia Generale” Piccin Nuova Libraria S.p.A.
Robbins “Le basi patologiche delle malattie” 7.a Ed. Elsevier Italia
Rubin “Patologia” Casa Editrice Ambrosiana
www.pubmed.org