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1 UN LIBRO PER I CITTADINI” UN LIBRO PER I CITTADINI” 09/07/ 2007 INCONTRO CON MARCO DE MARCO “L’ALTRA META’ DELLA STORIA”

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““UN LIBRO PER I UN LIBRO PER I CITTADINI”CITTADINI”

09/07/2007

INCONTRO CON MARCO DE MARCO

“L’ALTRA META’ DELLA STORIA”

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Caro Direttore,

complimenti sinceri, da parte della nostra Associazione, per il Suo libro, chiaro e che

si fa leggere in un fiato. Penso che questo volume avrà, tra i suoi meriti, quello di

contrastare eventuali processi di “manipolazione” della storia napoletana grazie a

precise e oggettive analisi, libere da pregiudizi e preconcetti.

Dalla lettura del libro abbiamo raccolto una serie di spunti per rivolgerLe alcune

domande e per conoscere meglio il Suo pensiero su precise questioni.

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1.RESPONSABILITA’

Cominciamo da una parola impegnativa e scomoda: “responsabilità”. Siamo assolutamente in disaccordo con chi afferma che questo non è il momento giusto per individuare capri espiatori; l’assoluta priorità invece è quella di mettere fine a un sistema che, purtroppo, ha portato la nostra regione nelle attuali condizioni. Napoli è come un atleta che, se vuole partecipare alla competizione del “suo rilancio”, deve immediatamente cominciare intensi allenamenti. Ma un atleta, se è malato, prima di avviare l’attività agonistica deve curarsi, debellare la sua malattia. La malattia di Napoli, da curare immediatamente per non contagiare anche l’auspicato rinnovamento della classe dirigente, è il “sistema piramidale” da Lei perfettamente trattato nell’ “Altra metà della storia”. Questa diagnosi non è “partitica” ma ormai è condivisa da autorevoli esponenti del centro sinistra (Villone, Salvi, Chiamparino, Cacciari) e da fasce sempre più ampie di cittadini. Abbiamo toccato il fondo “etico” nel significato della parola”responsabilità” quando il Presidente Bassolino ha giustificato se stesso attraverso l’ormai famoso “io non leggo quello che firmo”. Non c’è alcun dubbio che la piramide delle responsabilità veda lo stesso vertice del “sistema” che, per una serie di motivi, ha bloccato il nostro territorio. A nostro avviso la priorità delle priorità è che con, un atto di grande coraggio, il Presidente della Regione Campania faccia un passo indietro che innescherebbe una fisiologica scossa di reazione in tutti i cittadini. Le responsabilità a cascata continuano e vedono, a livello decrescente, coinvolti l’opposizione politica (mediocre, sfilacciata, poco autorevole) il sindacato (appiattito in modo eccessivo) la società civile ( il disimpegno e la scarsa cultura aggregativa dei napoletani sono reali, ma mi creda, ci sono tanti cittadini che da tempo provano a presentare proposte alle Istituzioni e non sono presi in alcuna considerazione). Tutto ciò aumenta la sensazione di impotenza per coloro che vogliono impegnarsi e rende sempre più complesso il riavvicinamento tra politica e cittadini ed infine i media. Ecco la domanda: non ritiene che per le motivazioni di cui sopra, i napoletani oltre i gap socio-economici che scontano per le note e concomitanti diseconomie territoriali, subiscano oggi di un doppio gap “politico”, aggiungendo alla crisi ormai esplosa a livello nazionale sulla disaffezione a “questa politica” anche la crisi dovuta a un sistema di gestione di potere locale che non riescono a modificare?

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2.CRIMINALITA’

A Suo avviso le nostre sollecitazioni rivolte alle Istituzioni locali e nazionali sulla possibilità di

destinare parte del “Tesoretto” al principale diritto dei cittadini, la sicurezza, e sulla necessità di

rimediare alla clamorosa dimenticanza dei governatori

delle regioni meridionali e del governo che hanno individuato 4 priorità per il Sud (Fiscalità –

Infrastrutture - Innovazione – Centri Urbani) ignorando la criminalità, non hanno avuto alcun

riscontro perché il sistema locale tende ancora, come Lei riporta sul libro, a rimuovere la priorità

sicurezza, temendo che l’allarme camorra possa appannare l’immagine della città?

Vorremmo poi un Suo parere su queste nostre proposte.

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3.ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA

Come valuta le recenti dichiarazioni del Presidente Lettieri che durante l’assemblea dell’Unione degli

Industriali di Napoli senza arricchire la sua relazione di proposte e metodo ha indossato i panni del

“politico” più che dell’imprenditore chiedendo, senza stile, le dimissioni del Sindaco Iervolino e

nello stesso tempo esortando con un imbarazzante “Antonio vai avanti così” il Presidente Bassolino

a procedere lungo la strada delle emergenze? Un ossimoro vero e proprio.

Non ritiene che tutto ciò, oltre a un evidente mancanza di ruolo autorevole che dovrebbe

contraddistinguere Confindustria Napoli, può essere dovuto anche a un associazionismo i cui vertici,

tutelando gli interessi di pochi eletti e ignorando la base che rappresentano, mantengono una

“saldatura di interessi” con il centro del potere locale che è la Regione e non certo il Comune?

Non ritiene che in questi anni la società civile napoletana non ha espresso il Suo ruolo anche a causa

di questo vuoto associativo “istituzionale”?

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4. QUALE PERCORSO

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Se Lei fosse un cittadino medio napoletano di fronte a queste teoriche possibilità

“comportamentali” quale opzione perseguirebbe?

1– lasciare le cose come stanno.

2 – dare forza all’alternanza schierandosi con l’attuale opposizione.

3 – seguire la strada dell’”interruzione civica” così come indicato dal Professor Masullo.

4 – scendere direttamente in campo cercando spazio nei partiti.

5 – impegnarsi per una diversa partecipazione della società civile nelle decisioni delle Istituzioni

locali attraverso associazioni civiche.

6 – altro.

Dica un numero!

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5. E’ GIUNTO IL MOMENTO DI VOLTARE PAGINA?

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Lei ha richiamato nel libro uno scrittore inarrivabile quale Victor Hugo nel suo splendido

“I lavoratori del mare”. Il titanico Hugo ha scritto “non c’è esercito che potrebbe combattere

contro un’idea il cui momento è giunto”.

E’ giunto il momento dell’idea di voltare pagina. L’esercito delle piramidi è ancora troppo

forte?

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6. AUTOREVOLEZZA

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Sicuramente c’è un deficit di autorevolezza che Napoli sconta nei suoi uomini più rappresentativi.

A Suo avviso, per il futuro, uomini troppo “autorevoli” possono riproporre il rischio “piramide” o

questo attributo è fondamentale proprio per ricostruire, su basi diverse, la struttura istituzionale?

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7. CLASSE DIRIGENTE E GIOVANI

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A Suo avviso il sistema “piramidale”, non può, con il classico “colpo di coda” condizionare il

rinnovamento della “classe dirigente” locale riproponendo schemi, rapporti, condizionamenti e

gerarchie che vanno definitivamente abbonati?

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8. COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE

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Importantissima la pagina del Suo libro in cui Lei, riferendosi ai principali quotidiani napoletani,

ha evidenziato l’appiattimento delle maggiori testate su Bassolino portando a riprova il fatto che i

rispettivi direttori del Mattino, della Repubblica, e del Corriere del Mezzogiorno provenivano

dall’esperienza dell’Unità del PCI. Insomma, la comunicazione o gran parte di essa era interna alla

piramide.

Ritiene che se in queste settimane tutte queste testate sollecitassero la “Fine” del sistema

piramidale non sarebbe probabile il raggiungimento dell’obiettivo?

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9. AVENTINO

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Qualche mese fa dal Suo giornale due sferzate di Antonio Fiore hanno lasciato il segno a chi cerca di dare un contributo attivo al rilancio di questa benedetta città.La prima è una vera e propria frustata,purtroppo da condividere in pieno: “la coscienza civile e politica della città è cloroformizzata e regna l’assuefazione al peggio” La seconda sferzata di Antonio Fiore necessita di una replica o meglio di un’informazione. Non è vero che “quel che resta della società civile,in silenzio,s’inabissa.”Ancora c’è chi rifiuta di rimanere in silenzio. Ancora c’è chi nuota disperatamente per non inabissarsi. La nostra associazione ne è un esempio concreto,strutturato sulla critica, sulla partecipazione, sulla proposta. Attività che svolgiamo quotidianamente ma che purtroppo sono poco note in quanto il circo mediatico dà la precedenza ai soggetti istituzionali come è comprensibile che sia. Continueremo fino all’ultima stilla d’energia,supermotivati da non avere un secondo fine rispetto all’obiettivo che ci prefiggiamo.Questa impostazione trova piena coerenza sul tema della lotta alla criminalità,assoluta priorità del territorio. Abbiamo,a tutte le istituzioni competenti, presentato precise proposte sia per “spingere” sullo sviluppo ( pre-condizione per debellare la criminalità) sia per individuare misure specifiche a favore della legalità( pre-condizione allo sviluppo). Nel primo caso ricordiamo ad esempio la richiesta puntuale fatta al sindaco di costruire la “ matrice dello sviluppo” relativa ai 100 progetti consegnati al governo che individuasse,progetto per progetto,coefficiente di priorità,stato di avanzamento,risorse disponibili,problemi in corso,motivazioni di eventuali slittamenti,aggiornamento periodico. Il Comune tace.E ancora proposte quali il tavolo del pil urbano,la concentrazione dei fondi europei in 3 grandi mega-progetti,il confronto preventivo della finanziaria cittadina e tante altre. Silenzio. Nel secondo caso ricordiamo la nostra proposta di costituire il tavolo sulla criminalità tra governo e regioni meridionali,dopo la clamorosa dimenticanza di questo tema rispetto alle 4 priorità individuate per il mezzogiorno ( infrastrutture, innovazione,fiscalità di vantaggio,recupero aree urbane). Silenzio.

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9. AVENTINO

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Oppure il recentissimo progetto che abbiamo trasmesso a tutte le istituzioni relativo al “sistema integrato per la sicurezza e la lotta alla criminalità a Bagnoli”,iniziativa che potrebbe consentire di proteggere e difendere questa zona strategica della città dalle mire della camorra e dal proliferare della micro-criminalità. Eppure a seconda di se,come e quando sarà affrontata la questione si ipotecherà il livello di “sicurezza” per la Bagnoli del futuro. Ancora silenzio. Non è quindi la società civile ad essere silenziosa,bensì sono le istituzioni a non rispondere impegnate nella polemica di turno o nella gestione dei loro equilibri. Ci piacerebbe che i politici locali non ci inseguissero per cercare di spingerci nel loro “orticello” ma si confrontassero con noi nel merito delle singole questioni. Naturalmente se questa assoluta disattenzione delle Istituzioni Locali a chi svolge un ruolo proposito concreto diviene regola, la conseguenza inevitabile, è quella di allontanare ulteriormente i cittadini dalle Associazioni, dall’impegno, dalla partecipazione. Si sviluppa la “sindrome dell’impotenza” con la gravissima vittoria della rassegnazione. Le Istituzioni devono rispondere a coloro che propongono, nella logica dell’ “i care”, cioè dare attenzione. Rispondere non significa necessariamente condividere ma dare un riscontro (un dovere istituzionale) a coloro che esercitano un diritto. Attenzione quindi a non “generalizzare” sulla mancanza di proposte e di impegno dei cittadini napoletani. Si commette un doppio errore. Il primo non riconoscendo lo sforzo di coloro che stanno reagendo, il secondo ostacolando il processo di crescita aggregativa. Le riporto alcune frasi di Paolo Macry, dopo aver ricevuto le proposte che ad oggi “NAPOLI PUNTO A CAPO” ha trasmesso alle Istituzioni “su molti temi, le vostre sono idee concrete, pratiche, giustamente dettagliate. Ecco se proprio debbo fare l’avvocato del diavolo, direi che sono troppe. E mi chiedo se l’eccessiva ricchezza di idee non finisca per impedire una loro adeguata valorizzazione: la comunicazione pubblica, piaccia o meno, è sempre molto schematica”.E’ vero sono troppe proposte ma la verità è che sono state elaborate in un anno e ovviamente si accumulano…Tutto ciò fa sorgere un dubbio: ma non è che l’Aventino sia voluto da chi ci governa? Fa comodo “denunciare” ma fa molto più comodo lasciare i napoletani lontani dalle stanze dei botto.

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10. RISORSE

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Il Mezzogiorno d’Italia è il luogo dove, più significativo e imperdonabile, risulta lo spreco di risorse. Dove in altre parole ogni fonte di

finanziamento dovrebbe essere allocata e spesa come se fosse l’ultima e viene invece utilizzata come se fosse solo una parte di una serie

mai terminata e che mai terminerà.

Napoli è purtroppo “mortificata” da un elevatissimo “gradiente fallimentare utilizzo risorse” che è dato dal rapporto tra ciò di cui

disponiamo (elenco infinito dei potenziali esogeni cui si sommano i Fondi Europei cumulati in due quadri di sostegno) e alcuni

indicatori di sviluppo (massima disoccupazione giovanile europea, elevatissimo tasso di disoccupazione, qualità della vita, pil, export).

La nostra città purtroppo soffre del non invidiabile primato di “incapacità oggettiva dell’utilizzo di ciò che dispone”.

Nessun rilancio può arrivare se non si è capaci o non si vuole utilizzare le risorse di cui disponiamo.

Una domanda provocatoria. Lei sa che i 7 miliardi di euro dei Fondi Europei del quadro 2002-2007 non hanno assolutamente inciso sui

principali indicatori di sviluppo lasciando la Campania tra le regioni più povere d’Europa nonostante le straordinarie potenzialità di cui

dispone.

A Suo avviso sarebbe meglio individuare, per il futuro, un sistema diverso non soggetto a rischi “piramide” che gestisca i Fondi

Europei?

Se Lei dovesse esprimere un parere su un nome a cui affidare questo sistema diverso di utilizzo dei Fondi opterebbe per quali di questi

nomi:

ANTONIO ANTONIO D’AMATO D’AMATO

GIANNI GIANNI LETTIERILETTIERI

GUIDO GUIDO TROMBETTTROMBETT

II

CARDINALE CARDINALE CRESCENZIO CRESCENZIO

SEPESEPE

GIORGIO GIORGIO NAPOLITANNAPOLITAN

O O

ALDO ALDO MASULLMASULL

O O

VINCENZO VINCENZO ONORATO ONORATO

ALTRI ALTRI

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ELENCO DOCUMENTI DI “PROPOSTE CONSEGNATE ALLE ISTITUZIONI”

NRNR DOCUEMNTO DOCUEMNTO DATA DATA

1.1. Proposte ai Candidati Sindaco 04//4/200704//4/2007

2.2. Proposte al Sindaco di Napoli 07/11/200607/11/2006

3.3. Proposte ai Ministri durante il Consiglio dei Ministri a Caserta 07/11/200607/11/2006

4.4. Proposte al Presidente della Regione Campania 07/11/200607/11/2006

5.5. Proposte al Presidente della “Bagnoli Futura” 03/03/200703/03/2007

6.6. Proposte ai Capogruppo del Consiglio Comunale di Napoli 03/02/200703/02/2007

7.7. Proposte all’Assessore Regionale alla Sanità 31/03/200731/03/2007

8.8. Proposte all’Assessore Regionale alla Formazione 04/01/200704/01/2007

9.9. Proposte al Prefetto di Napoli 16/06/200716/06/2007

1010 Proposte all’Unità di Sviluppo per il rilancio di Napoli 21/03/200721/03/2007

11.11. Proposte all’Assessore Comunale al Turismo 26/11/200726/11/2007

12.12. Lettere, Comunicati, e-mail, su vari temi a: Istituzioni Nazionali, Regionali Cittadine Anno 2007Anno 2007

Le trasmetteremo in redazione tutto il materiale!!