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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti Venezia Viale San Marco n° 67- Tel. 041/8897830 - Venezia/Mestre E mail [email protected] – PEC mail [email protected] www.cpiavenezia.gov.it 1

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Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti Venezia

Viale San Marco n° 67- Tel. 041/8897830 - Venezia/MestreE mail [email protected] – PEC mail

[email protected]

www.cpiavenezia.gov.it

Piano triennale dell’offerta formativaAnni scolastici 2018/19 – 2020/21

(ex art.1, comma 14, Legge n. 107/2015)

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INDICE

PREMESSA 2

LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO 3

PIANO DI MIGLIORAMENTO 9

ORGANIZZAZIONE DEL CPIA 16

UTENZA E ANALISI DEI BISOGNI FORMATIVI 29

AZIONI DI ACCOGLIENZA E DI ORIENTAMENTO 31

MODALITÀ DI RICONOSCIMENTO DEI CREDITI E PATTO FORMATIVO INDIVIDUALE 32

CURRICOLO DI ISTITUTO 33

ATTIVITÀ DI RECUPERO E POTENZIAMENTO 37

ATTIVITÀ DI FRUIZIONE A DISTANZA 37

ATTIVITÀ EXTRACURRICOLARI ED EDUCATIVE 37

PROGETTI DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA 38

PROGETTI DI MIGLIORAMENTO 47

IMPIANTO METODOLOGICO - DIDATTICO 51

LA SCUOLA IN AMBITO PENITENZIARIO 53

CRITERI DI VALUTAZIONE 55

DOCUMENTI DI VALUTAZIONE 66

AZIONI DI PREVENZIONE E CONTRASTO DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA 74

OFFERTA FORMATIVA A.S. 2017/2018 75

PIANO TRIENNALE DI FORMAZIONE 80

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PREMESSA

Il presente Piano triennale dell’offerta formativa del CPIA di Venezia risponde innanzitutto a un’esigenza normativa, esplicitata dalla Legge nr. 107 del 13 luglio 2015, in materia di Riforma del Sistema Nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti. In adempimento a quanto indicato dall’art. 1, comma 14 della medesima legge, il “piano e il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia”.

Il testo del Piano Triennale dell’Offerta Formativa (d’ora in poi, PTOF), relativo al triennio, 2018/2019, 2019/2020, 2020/2021 e stato elaborato dai docenti facenti parte delle commissioni “PTOF” e “NIV”, appositamente istituite dal Collegio, seguendo le indicazioni esplicitate dal Dirigente nel proprio Atto di indirizzo del 3 settembre 2018.

La validità dei contenuti del presente documento e del piano triennale dell’offerta formativa e subordinata, limitatamente alle compatibilità di organici, alla verifica da parte dell’USR per il Veneto, ai sensi dell’art. 1, comma 13 della L. 107/2015.

Ricevute le approvazioni di cui sopra, il Piano verrà pubblicato nel sito web della scuola.

NORMATIVA DI RIFERIMENTO art. 1, comma 14 della Legge n. 107 del 13/7/2015; art. 25 del D.L.vo 165/2001 e successive modifiche ed integrazioni; Circolare 13/5/2010, n. 7 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento della

Funzione Pubblica; La legge 107/2015; il Regolamento recante norme generali per la ridefinizione dell'assetto organizzativo

didattico dei Centri d'istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali (DPR 263/2012); le Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento previste dall’art. 11, comma 10, del

DPR 263/2012.

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LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO

FINALITÀ GENERALI E PRINCIPI DI RIFERIMENTO

In base all’Atto d’indirizzo del Dirigente, gli obiettivi che la nostra istituzione si dà per il prossimo triennio sono quelli indicati dalla Strategia “EUROPA 2020” e rispondono a quegli obiettivi programmatici e strategici, imprescindibili per un ente operante in un contesto territoriale come quello veneziano, in cui l’alta concentrazione turistica, prevalentemente nel centro storico, ma di riflesso anche nell’entroterra, intercetta e si fonde con la popolazione portata dai flussi migratori degli ultimi anni.La nostra e un’istituzione scolastica voluta e concepita per far fronte all’esigenza di formazione, sia permanente che finalizzata al recupero delle competenze di base e di quelle chiave, della popolazione adulta, al fine di promuovere una maggior integrazione culturale, sociale ma anche professionale e lavorativa, per renderla parte del tessuto più profondo della nostra società.Lavorando in sinergia con enti, istituzioni e agenzie del territorio, il CPIA si fa carico di quell’obiettivo educativo che mira a far crescere e integrare, all’interno della nostra società, persone in situazioni di grave disagio sociale, studenti a rischio dispersione scolastica, adulti con esigenze di ricollocazione nel mondo del lavoro e persone che provengono da altre parti del mondo, offrendo strumenti di comunicazione e di dialogo che permettano di offrire un contributo in termini di capitale umano, e di ricchezza originata dalla diversità, all’interno della nostra complessa società odierna.

Le linee programmatiche di “Europa 2020” volgono nella direzione non solo di insegnare e far conoscere la lingua del paese ospitante, ma, in lunga prospettiva, di portare gli stranieri a diventare una componente ben inserita nel nostro contesto sociale e produttivo, anche grazie ad un’adeguata alfabetizzazione.

Attraverso le proprie procedure di censimento, accoglienza, valutazione delle competenze già acquisite dagli studenti nel loro Paese di provenienza, il CPIA opera per la creazione preliminare di un patto formativo, volto a valorizzare l’apprendimento permanente della persona adulta, tenendo conto dei suoi eventuali crediti formali, informali e non formali, al fine di migliorarne le conoscenze, le capacità e le competenze, in una prospettiva personale, civica, sociale e occupazionale (legge 92, 2012, art. 4, comma 51).Questo porta lo studente non soltanto all’ottenimento di un’attestazione di acquisizione di un livello linguistico utile e, inoltre, necessaria per l’ottenimento del permesso di soggiorno, ma anche volta a costruire un percorso completo d’istruzione istituzionale, che passi attraverso i vari livelli d’istruzione, dal diploma di primo grado (primo livello/terza media) alle competenze del primo biennio di scuola superiore, il cosiddetto secondo periodo didattico che dà accesso al diploma superiore.In questa azione il CPIA conferma il suo ruolo di soggetto pubblico di riferimento per la costituzione delle reti territoriali per l’apprendimento permanente, tal quale e definito dalle Linee guida (3.1.3) che lo hanno definito e costituito nell’atto di riformulazione del ruolo dei CTP.

L’Ocse definisce buono un sistema scolastico in grado di rivolgersi agli studenti più svantaggiati, aiutandoli concretamente. La capacità di un sistema di investire risorse nel recupero degli studenti provenienti da situazioni di disagio sociale, lo rende un sistema virtuoso, in grado di affrontare la sfida di quello che e il nuovo imperativo sociale ed economico della moderna società, ovvero la riduzione delle diseguaglianze.

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OBIETTIVI STRATEGICI ED OPERATIVI

NORMATIVA DI RIFERIMENTO gli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione Italiana; il Regolamento dell’Autonomia delle Istituzioni Scolastiche (DPR 275/99); il Regolamento recante norme generali per la ridefinizione dell'assetto organizzativo

didattico dei Centri d'istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali (DPR 263/2012); le Linee guida per il Passaggio al Nuovo Ordinamento, previste dall’art. 11, comma 10, del

DPR 263/2012; la Strategia “Europa 2020-per una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva”; Atto di Indirizzo per le attività della scuola e per le scelte di gestione ed amministrazione, ai

sensi dell’art. 1, comma 14 della L. n 107 del 13/7/2015

In base alle norme citate e in coerenza con le finalità e gli obiettivi generali del sistema d’istruzione nazionale, che impongono al CPIA il dovere di progettare interventi di formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona adulta e di realizzarli in considerazione delle caratteristiche specifiche della sua utenza, si individuano i seguenti obiettivi, considerati “strategici” per il nostro CPIA:

1. far completare il percorso del primo grado di istruzione ad almeno il 40% della popolazione del territorio che sia sprovvista del relativo titolo;

2. ridurre la dispersione scolastica al di sotto del 10%, anche organizzando percorsi di Primo livello, secondo periodo didattico;

3. aumentare fino al 15% della popolazione adulta (fino a 64 anni) la percentuale di persone che partecipi all’apprendimento permanente;

4. migliorare la qualità e l’efficacia della proposta educativa e didattica del CPIA di Venezia, anche utilizzando strumenti del “Metodo Qualità”, al fine di facilitare la ricollocazione, o la nuova immissione, nel mondo del lavoro e della formazione;

5. promuovere la cittadinanza attiva, l’equità e la coesione ed inclusione sociale, proponendosi come luogo aperto all’incontro, allo scambio e al confronto tra mondi e culture diverse, per promuovere buone pratiche di cittadinanza attiva e consapevole;

Questi obiettivi sono funzionali all’ottenimento di altri traguardi europei enunciati in termini di occupazione:

portare al 75% la popolazione occupata tra i 20 e i 64 anni; incrementare l’inclusione sociale di 20 milioni di persone a rischio di povertà o

esclusione sociale. promuovere lo spirito imprenditoriale; migliorare il livello d’istruzione della popolazione adulta al fine favorire gli adulti nella loro

formazione permanente (lifelonglearning).

Nell’ottica del miglioramento continuo della qualità del servizio ed al fine di realizzare la propria mission, esplicitata negli obiettivi strategici, il CPIA di Venezia si pone, per il prossimo triennio, i seguenti obiettivi operativi:

1. elaborare e sperimentare, da parte del Collegio dei Docenti, il curricolo di Istituto, organizzato per competenze, secondo gli orientamenti contenuti nel DPR 263/2012 e nelle Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento;

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2. costruire un osservatorio provinciale sui bisogni formativi della popolazione adulta, in collaborazione con soggetti pubblici e privati;

3. far acquisire una certificazione od un titolo di studio superiore a quello precedentemente posseduto da parte del maggior numero possibile di iscritti ai percorsi di alfabetizzazione alla Lingua italiana e a quelli di primo livello;

4. ottenere la sottoscrizione di un patto formativo individuale da parte della totalità degli adulti frequentanti tutti i percorsi proposti, da quelli di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana a quelli di primo livello;

5. favorire l’inclusione sociale tramite progetti ad hoc anche grazie alla collaborazione con agenzie ed enti del territorio;

6. diffondere la lingua e la cultura italiana nella prospettiva dell’esercizio della cittadinanza attiva, concentrandosi su questi elementi principali:

a) la formazione della persona;b) il conseguimento di autonomia di pensiero e di giudizio;c) la conoscenza dei valori della democrazia, della tolleranza e della

ricchezza delle identità culturali;d) l’alfabetizzazione nei vari linguaggi settoriali, che la società attuale richiede;e) la capacità di individuare e valorizzare le potenzialità individuali.

ANALISI DEL CONTESTO E DEI BISOGNI DEL TERRITORIO

L’intervento formativo e organizzativo del CPIA di Venezia incide su un territorio vasto e variegato, in cui le esigenze economico-sociali dell’area metropolitana devono venire a patti con il profondo dinamismo delle politiche che regolano e influiscono il fenomeno migratorio.La città metropolitana veneziana e caratterizzata dal 7,1 % di residenti di cittadinanza non comunitaria, un valore superiore di 1,5 punti rispetto alla media nazionale. Questo dato colloca la nostra area in quinta posizione per incidenza di cittadini extracomunitari sul totale di residenti. Secondo i dati relativi ai permessi di soggiorno Venezia e al settimo posto su scala nazionale per numero di cittadini non comunitari regolarmente soggiornanti, ed ha registrato, sino all’anno scolastico in corso, un aumento delle richieste di protezione e asilo da parte di quanti giungono da paesi limitrofi devastati da conflitti politici e sociali. [Rapporto Città Metropolitana di Venezia, ed. 2017].

CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLA SCUOLA

L’utenza del CPIA di Venezia e rappresentativa del territorio in cui opera. Pare rilevante, in questo senso, fornire qualche dato complessivo sulle attività del CPIA di Venezia che, nell’ultimo anno, ha gestito una media di 2200 iscritti. L’utenza va suddivisa in 82 corsi di alfabetizzazione, 26 corsi di I livello, 32 corsi di ampliamento dell’offerta formativa. Per quanto riguarda le attività di collaborazione con gli enti e istituzioni della Provincia, il CPIA organizza 24 sessioni di Formazione Civica all’anno, per un totale di 180 ore di formazione, e 30 sessioni di somministrazione dei test della Prefettura, organizzate nelle sedi di Venezia, Dolo, Marghera, Mestre e Spinea.

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Perfettamente inserite nel proprio contesto storico, sociale ed economico, le sedi del CPIA di Venezia, ormai parte attiva dell’ambito territoriale in cui operano, intercettano le esigenze che da esso provengono, costituendo un punto di riferimento radicato che risponde con il proprio intervento organizzativo e didattico, ai bisogni del territorio di riferimento e della sua utenza.La sede di Venezia insulare, che storicamente coniuga la propria vocazione di accoglienza, di formazione e di alfabetizzazione con l’ampiezza dell’offerta formativa ad alta vocazione culturale, beneficia delle opportunità offerte dall’enorme e prestigioso patrimonio artistico della città; alle porte del centro storico, il CPIA intensifica il lavoro di formazione e alfabetizzazione nelle proprie sedi maggiormente frequentate (oltre il 50% del totale dell’utenza) di Mestre e Marghera, i luoghi di maggior densità demografica dei lavoratori stranieri operanti nel centro storico e nell’area industriale e dei servizi della terraferma; Chioggia, avamposto veneziano nell’area sudorientale della provincia, dove i bisogni di alfabetizzazione della popolazione extracomunitaria si intersecano con le esigenze di ampliamento di offerta formativa, soprattutto per quanto riguarda le lingue straniere, da parte degli abitanti di una città a forte vocazione turistica; le sedi di Dolo e di Spinea-Mirano, radicate nell’entroterra veneziano, dove operano comunità periferiche con le quali il CPIA collabora fattivamente e dove e consolidata la attività dei nostri centri di istruzione permanente per la popolazione adulta del territorio. Ed infine, la nuova sede di San Donà, che ha allargato il campo d’azione del CPIA a est, intercettando l’utenza della cittadina di Jesolo e del suo litorale. A questo proposito, pare particolarmente opportuno citare il progetto di partnership che il CPIA di Venezia sta avviando con “Synergie Italia - Agenzia per il lavoro Spa”, per offrire e supportare un servizio gratuito d’inserimento e/o reinserimento lavorativo dell’utenza adulta dei propri centri.L’obiettivo che ci si propone e quello di facilitare l’inclusione socio-lavorativa degli adulti disoccupati iscritti ai corsi di alfabetizzazione creando un ponte con il mondo del lavoro tramite le Politiche Attive sull’occupazione.Tale progetto si basa sull’esistenza nel territorio regionale di uno strumento di politica attiva chiamato “Assegno per il Lavoro”, finanziato dalla Regione Veneto e rivolto a disoccupati over30 residenti o domiciliati sul territorio regionale. L’Assegno per il Lavoro consiste in bonus che supporta le persone attraverso servizi gratuiti di orientamento, formazione e inserimento lavorativo; viene rilasciato dai Centri per l’Impiego della zona di residenza, mentre i servizi vengono erogati dai soggetti accreditati, come Synergie Italia Spa.

Infine il supporto insostituibile dal punto di vista sociale e formativo offerto dall’attività dei docenti del CPIA nelle sedi carcerarie degli istituti di pena del centro storico veneziano.

Obiettivo comune di tutte le sedi e quello di facilitare l’inclusione nella nostra società di persone che vengono da altre parti del mondo, dando loro strumenti di comunicazione e di dialogo non solo per sé stessi, ma per offrire anche la possibilità di ricevere da loro dei contributi.Tuttavia, se l’estensione territoriale costituisce una risorsa a cui attinge una vasta utenza, questa caratteristica presenta al tempo stesso oggettivi problemi organizzativi. Le modalità di ricevimento e di distribuzione dell’utenza nelle sedi del territorio rendono le attività di organizzazione piuttosto complesse e impegnative, richiedendo un notevole sforzo gestionale da parte dei docenti e del personale amministrativo. Un ulteriore problema che si interpone sul percorso di ottimizzazione del servizio, e l’acquisizione degli spazi e l’organico necessario per un’adeguata erogazione del servizio. L’ottenimento delle sedi, spesso incuneate all’interno di istituti comprensivi, che ne limitano orari e spazi, e talvolta vincolato a iter burocratici e procedurali lunghi e laboriosi.

Sono la competenza, l’esperienza e la flessibilità delle risorse umane della nostra istituzione che possono fare, e che fanno, la differenza.

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Per gli aspetti amministrativo-gestionali, le problematiche saranno affrontate non solo con attività formative, dirette all’apprendimento di strategie funzionali al miglioramento dell’organizzazione, in modo che sia sempre efficacemente a servizio della didattica, ma anche con l’uso delle tecnologie informatiche e della comunicazione, che possono consentire la collaborazione ed il lavoro d’equipe degli assistenti amministrativi, pur fisicamente molto lontani tra di loro.

RISORSE PROFESSIONALI

Negli anni, buona parte dei docenti delle sedi associate del CPIA, anche grazie ad un’esperienza di servizio pluri-decennale, che ha consentito loro di partecipare alla nascita dei CC.TT.PP.(Centri Territoriali Permanenti) e alla loro trasformazione i CC.PP.II.AA., ha sviluppato una certa sensibilità verso gli aspetti di carattere organizzativo-gestionali, resa necessaria dalla peculiarità del CPIA, che fornisce un servizio a studenti ogni anno quasi tutti nuovi, articolandosi in punti di erogazione fisicamente molto lontani tra loro e con una dotazione organica di personale amministrativo e di servizio, conforme sì alle norme sugli organici attualmente in vigore, che sono però del tutto inadeguate a fronteggiare la complessità di un’istituzione scolastica di questo tipo.Criticità, dunque, che, per certi aspetti, si e rivelata anche una risorsa, dal momento che questi docenti hanno acquisito quello spirito di iniziativa, quell’autonomia e quelle competenze organizzative, che hanno significativamente contribuito a reggere un’organizzazione estremamente complessa e non certo agevolata dall’assetto normativo, adeguato più ai vecchi CC.TT.PP. che ai nuovi CC.PP.II.AA.

Gli ultimi anni, e non solo, hanno visto passare per il nostro CPIA dei docenti, perlopiù giovani ma con esperienza già acquisita, molto motivati e con competenze preziose acquisite sul campo, talvolta anche all’estero, che si sono via via “fidelizzati”, attratti dalla particolare “missione” del CPIA in campo non solo educativo, ma anche sociale.

La commistione tra generazioni di insegnanti, con esperienze diverse in termini di formazione e didattica, contribuisce a “fare la differenza” in termini di qualità del servizio erogato, competenza didattica e gestionale nelle varie fasi di accoglienza e di formazione delle classi.La stessa situazione si replica per gli assistenti amministrativi, alcuni dei quali hanno ricoperto dei ruoli chiave nella gestione, seppur precari.

AUTOVALUTAZIONE E OBIETTIVI DI PROCESSO

Pur in assenza di obbligatorietà (e il caso di evidenziare che l’autovalutazione non e ancora obbligatoria per i CC.PP.II.AA.) il CPIA di Venezia ha deciso di avviare, a partire dall’anno scolastico 2017/18 e con radici già dall’anno precedente, un processo di autovalutazione, dando mandato ad un Nucleo Interno di Valutazione (NIV) di individuare i suoi punti di forza e di debolezza. Si e trattato in assoluto della prima esperienza per la nostra scuola.Le analisi del NIV hanno fatto emergere alcune criticità, che limitano la qualità e l’efficacia del nostro servizio:

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limiti all’azione aggregante delle sedi associate, derivanti dalle particolari ubicazioni delle stesse e dall’humus geografico, culturale e sociale in cui si collocano, che e particolarmente eterogeneo;

il turn over troppo frequente del personale, che crea discontinuità nel servizio, sia dal punto di vista didattico che amministrativo;

la difficoltà di progettare protocolli e regole comuni nella gestione delle iscrizioni, nell’organizzazione dei corsi;

l’immagine scarsamente unitaria del CPIA agli occhi degli enti esterni.

Tali criticità, che investono soprattutto aspetti organizzativi, si riflettono in realtà anche su quelli didattici, rendendo più complessa la spinta verso la armonizzazione dei processi gestionali e didattici (produzione e somministrazione di test di entrata e di piazzamento comuni, conformità delle azioni didattiche attraverso il curricolo di istituto per competenze, organizzate in unità di apprendimento).

È tuttavia uno degli obiettivi strategici del nostro CPIA trasformare tali criticità in sfide per il miglioramento attraverso la progettazione di un processo di monitoraggio e miglioramento delle pratiche istituzionali, gestionali e didattiche di cui si parlerà nell’apposita sezione.

In quest’ottica, pare rilevante citare alcuni degli obiettivi di processo individuati dai docenti:

mantenere un’offerta formativa coerente con le Linee guida nazionali per l’Istruzione degli Adulti, sia nell'apprendimento dell’italiano come lingua seconda, sia nel conseguimento del titolo conclusivo del I ciclo d’istruzione;

proporre reali collegamenti tra i percorsi di I e II periodo didattico; adottare una metodologia didattica, in linea con la ricerca, condivisa e accompagnata

da buone pratiche; coinvolgere e aggregare la comunità locale pubblica e privata; cercare opportunità di crowdfunding; collaborare con le comunità che lavorano con il sociale; ampliare i punti di erogazione del servizio sul territorio, specie nelle zone sprovviste; implementare le attività, sia gestionali che didattiche, in modalità digitale su banca

dati unica centralizzata; creare un gruppo docente specializzato in progettazione; incrementare le relazioni con le Agenzie Formative accreditate presso la Regione.

PIANO DI MIGLIORAMENTO

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Il lavoro “embrionale” del NIV ha individuato alcune aree verso le quali dirigere l’azione di miglioramento che sarà progettata e normata nell’apposito Piano di Miglioramento da elaborare una volta terminato il processo di autovalutazione che si realizzerà nel corso del prossimo triennio, in conformità al principio costituzionale del “buon andamento” dell’amministrazione (art. 97 Cost.) e alla gestione delle risorse pubbliche secondo criteri di economicità, efficienza ed efficacia, previsti dalla legge (L. 241/90).

PUNTI DI FORZA CRITICITÀ PROPOSTE DIMIGLIORAMENTO

AUTONOMIA VS ARMONIZZAZIONE

CAPACITA DI GESTIONE AUTONOMA DELLE SEDI. Grande capacità organizzativa e gestionale autonoma del personale di aspetti amministrativo-gestionali all’interno delle singole sedi.

CRITICITÀ NEL PROCESSO DI ARMONIZZAZIONE: tale vocazione all’autonomia rende talvolta più complesso il processo di armonizzazione auspicato con l’evoluzione dei CTP in CPIA. Le particolari ubicazioni delle singole sedi, l’humus geografico-culturale e sociale in cui operano, le singole problematiche anche gestionali accumulate negli anni possono agire da contrasto all’azione aggregante e vanno pertanto capite e nuovamente orientate.

Condivisione degli obiettivi comuni attraverso una comunicazione “dall’alto” ma anche “in orizzontale”, attraverso la creazione di commissioni di lavoro a cui partecipino docenti delle varie sedi.Riunioni di dipartimento: e auspicabile programmarne almeno tre (3) all’anno in modo da favorire il dialogo e il confronto tra i docenti delle varie sedi su problematiche comuni.Riunioni di staff: i docenti coinvolti hanno giudicato molto positivamente l’incontro proposto dal DS ad aprile. Si ritiene utile fissarne con periodicità, al fine di monitorare lo stato di avanzamento dei progetti, gli obiettivi e le eventuali problematiche

ORGANIZZAZIONE E PRESIDIO SEDI

L'organizzazione degli spazi e dei tempi non e omogenea nelle varie sedi che utilizzano luoghi diversi, spesso condivisi con i comprensivi di cui sono “ospiti” e che spesso obbligano a degli orari solo parzialmente flessibili. Nonostante la situazione rappresentata, il personale del CPIA riesce spesso a ottimizzare le risorse disponibili cercando di risponde al meglio alle esigenze dell’utenza, cercando di dare risposte diversificate. È importante sottolineare che nella maggior parte dei casi il personale docente si fa parte attiva nel cercare di risolvere eventuali problematiche organizzative, soprattutto relative al presidio degli spazi.

Copertura dei posti dei collaboratori nelle diverse sedi. Viste le problematiche emerse nel corso degli ultimi anni si evidenzia una seria criticità: alcune sedi sono sprovviste di presidio.Il problema e che l’organico e formato sulla base delle iscrizioni dell’anno precedente ed e quindi, in questo momento, bloccato; mentre la situazione delle sedi può cambiare di anno in anno in base anche alle richieste dell’utenza.È importante sottolineare l’importanza di regole comuni e condivise nell’organizzazione dei corsi non solo in base alle esigenze dell’utenza ma anche in base all’organico di fatto.Una volta distribuito in maniera ponderata e funzionale l’organico, si può pianificare degli incarichi ad hoc in base alle esigenze che emergono.

Anche alla luce di tale problematica, emerge la necessità di una procedura comune di gestione delle accoglienze e delle iscrizioni nelle diverse sedi. Va migliorata l’organizzazione della raccolta delle iscrizioni e della successiva redistribuzione dell’utenza nelle varie sedi, anche nei limiti delle possibilità delle stesse. Si ritiene importante stilare un elenco dei criteri prioritari d’iscrizione, da rispettare nei limiti dei posti disponibili e dell’ordine temporale di iscrizione. Tale pratica, se ben gestita, va nella direzione dell’ottimizzazione del servizio del CPIA come entità unica e omogenea.Va inoltre rivista e ottimizzata la distribuzione del personale amministrativo nelle varie sedi, assicurando la presenza di un assistente amministrativo in ogni sede associata e lasciando che siano le singole sedi, con i propri assistenti amministrativi, ad effettuare le iscrizioni, secondo un protocollo comune.

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PUNTI DI FORZA CRITICITÀ PROPOSTE DIMIGLIORAMENTO

GESTIONE RISORSE UMANEPERSONALE DOCENTE E ATA PRECARIO

Professionalità e motivazione dei docenti/personale amministrativo e ATA titolare, ma anche di quelli precari del nostro CPIA

Vista la criticità del momento che richiede un particolare impegno da parte di tutte le risorse della scuola, l’avvicendamento del personale a tutti i livelli crea una discontinuità nel servizio sia didattico che gestionale-amministrativo.

Implementare protocolli di formazione sulle specificità e linee guida dei CPIA ai docenti di nuovo ingresso, precari e neo-immessi.

COLLABORAZIONI – FUNZIONI STRUMENTALI – COMMISSIONI

Si e già indicato come il CPIA possa contare al suo interno di figure professionali di spessore, sia dal punto di vista della formazione che dell’esperienza di servizio. Tali risorse possono essere coinvolte in maniera virtuosa all’interno dell’impianto organizzativo del CPIA.

L’assegnazione / distribuzione di ruoli e incarichi può essere ottimizzata.

Si ritiene opportuno proporre di raccogliere i curricula dei dipendenti, al fine di ottimizzare la distribuzione degli incarichi in base alle effettive competenze del personale docente, amministrativo e ausiliario, nei limiti di quanto consentito dalle procedure.

PROTOCOLLI

Ogni sede ha stabilito negli anni dei rapporti di collaborazione con gli enti presenti nel proprio territorio, anche se spesso in maniera autonoma, nel rispetto della propria organizzazione interna e quindi della propria offerta. Tali rapporti sono funzionali all’attività stessa delle sedi associate e pertanto e importante mantenerli e organizzarli.

Non sempre gli enti esterni percepiscono il CPIA come un ente unico, capace di rispondere in maniera univoca e organizzata alle esigenze degli stessi.

Necessità di stabilire un protocollo d’intesa con i diversi soggetti istituzionali portatori di interesse per il CPIA che stabilisca dei rapporti aggiornati periodicamente: COMUNI, SERVIZI SOCIALI, SUI, USR, PREFETTURA, COMUNITÀ E ALTRE ISTITUZIONE SCOLASTICHE. In particolare, si raccomanda di intervenire su due fronti: rete serale per concordare un’offerta formativa per il secondo periodo del primo livello; scuole primarie e comprensivi 1° livello e superiori, per promuovere i servizi offerti dal CPIA e intercettare eventuale utenza “di ambito” (genitori e famigliari degli studenti stranieri).

Ulteriori aree di miglioramento

1. AMPLIAMENTO DELLA COMMISSIONE NIV per garantire il monitoraggio continuo e una efficace azione di miglioramento. AZIONI: ricognizione delle competenze del personale docente e non per l’individuazione di collaboratori validi e competenti.

2. FONDI PON: intercettare questi fondi per investirli sia nell’implementazione digitale che per la fruizione a distanza (FAD) (avviso Fondo FESR 398/2016). AZIONI: Istituire una apposita commissione

3. OTTIMIZZAZIONE DELLE ATTREZZATUREAZIONI: Ricognizione dei mezzi e degli strumenti presenti in ciascuna sede al fine di poter adeguatamente programmare l’attività didattica all’inizio dell’anno.

4. UDA: progettazione condivisa delle UDA.

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AZIONE: prevedere una banca UDA on line, disponibile nell’area riservata del sito5. FORMAZIONE DOCENTI E ATA: favorire la preparazione continua del personale del

CPIA. AZIONI: a. necessità di formare i neo-immessi a ruolo nelle funzioni che fanno parte della carta dei servizi del CPIA, ovvero il testing delle certificazioni, i corsi di didattica L2, la formazione civica, ecc.b. creare gruppi di autoformazione per la lettura e l’analisi dei documenti ufficiali dell’istituzione (RAV, PTOF...) da effettuare tra docenti in modalità condivisa.

6. COMUNICAZIONE: Creare un sistema di comunicazione efficace all’interno e verso l’esterno, rivolta a tutto il personale, ai portatori di interesse, per far conoscere mission, vision, valori e obiettivi strategici (globali, a medio e a lungo termine) e operativi.AZIONE: istituire una FS apposita

7. REGISTRO ELETTRONICO: implementazione del Registro elettronico, anche per attivare processi di rilevazione e gestione dei dati sull’utenza.AZIONI: attivazione dell’applicazione e formazione del personale docente ed amministrativo.

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MISSION E VISION

Perché esistiamo? Il nostro compito e quello di promuovere la conoscenza della lingua italiana agli stranieri e di contribuire all’innalzamento del livello culturale della popolazione adulta, italiana e straniera, coinvolgendo le varie agenzie culturali presenti nel territorio, gli enti locali ed il mondo produttivo.

Dove vogliamo arrivare?Vorremmo favorire la graduale diminuzione delle disuguaglianze sociali, il che presuppone un generale innalzamento culturale della popolazione adulta, italiana e straniera, finora esclusa dal percorso scolastico di base, ed il loro pieno inserimento nel contesto sociale e produttivo del nostro territorio

Il nostro ambiente ed il potere che esso ha sul nostro sviluppo sono determinanti. “Siamo sempre in continuo cambiamento, e la cultura e l’esperienza sono le due principali bussole della nostra vita” [L.S.Vygotskij].La nostra scuola ha scelto il ponte come simbolo della propria identità. Venezia e la sede di uno dei ponti più famosi al mondo, Rialto, il centro della vita sociale, culturale ed economica di una città che e stata fin dalle sue origini luogo di scambio, di contaminazione linguistica, culturale ed etnica, esempio di crogiuolo di civiltà, di società aperta al mondo e curiosa di esplorarlo e conoscerlo. Il CPIA di Venezia ambisce a costruire ponti tra le persone, cercando di soddisfare la loro richiesta di formazione e assolvendo al fondamentale bisogno umano di contatti e relazioni sociali.Se questa e la nostra mission, il suo significato si ricompone ogni qualvolta entriamo nelle nostre classi, le cui caratteristiche multietniche, multilinguistiche e multilivello si fondono dando vita a un unicum complesso e sfidante. Ogni giorno, vorremmo che il corpus delle teorie pedagogiche, didattiche e glotto-linguistiche che stanno alla base del nostro lavoro ci guidassero e ci sostenessero per permetterci di affrontare questa sfida.

Per mettere in atto gli auspicati processi di integrazione e armonizzazione, si ritiene importante per i docenti del CPIA continuare ad assumere il ruolo di “facilitatori” dell’apprendimento e della comunicazione con il mondo esterno e con le offerte e opportunità che esso offre in termini educativi, occupazionali e sociali. Il docente e un facilitatore nel cui ruolo le “responsabilità di insegnante e studente si intersecano” [Balboni] innescando un processo virtuoso in cui il professionista, pur nella sua vocazione di “figura di servizio” o meglio “figura al servizio”, offre un insegnamento di qualità. I docenti del CPIA si riconoscono nella definizione di questo ruolo, che non e limitato all’azione didattica, ma anche a quella sociale e formativa.

ATTIVITÀ DI RICERCA, SPERIMENTAZIONE E SVILUPPO

La normativa vigente, prevede che i CC.PP.II.AA. predispongano attività di ricerca, sperimentazione e sviluppo; per rispondere a tale esigenza, si punterà in primis sull’innovazione tecnologica per la didattica e per l’organizzazione e sulla sperimentazione didattica.

L'offerta formativa del CPIA si rivolge ad un pubblico per lo più non informato sulle opportunità dell'offerta formativa in favore degli adulti, e ancor più spesso non consapevole delle proprie

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esigenze nel campo dell’istruzione. Questa utenza non esprime alcuna richiesta, oppure formula richieste parziali (corsi brevi di inglese, informatica, ecc.). Talvolta, la ricerca non fornisce un’immediatezza nella risposta e rischia di avere una tempistica dilatata: l’esito si scontra con una realtà che nel frattempo e cambiata, così l’intervento rischia di arrivare troppo tardi. Seguendo le indicazioni normative e quanto emerso dal lavoro del gruppo di ricerca nazionale “Paideia”, il CPIA di Venezia incoraggerà un confronto tra i portatori di interesse nell'ambito dell'istruzione degli adulti, al fine di realizzare un'organica relazione tra la progettazione dell'offerta formativa del CPIA ed i bisogni del territorio. Si ritiene pertanto necessario progettare uno spazio permanente nel quale convocare e coinvolgere tutti i soggetti che possano essere consapevolmente, o inconsapevolmente, parte del processo. Si auspica che venga costituito, come ipotizzato, un Centro di Ricerca e Sviluppo avente tra le sue finalità quella di diventare un supporto strutturale e dinamico per la definizione dell'offerta formativa del CPIA, realizzandone la funzione quale struttura di servizio, in coerenza con gli obiettivi europei in materia.

In attesa della costituzione di tale osservatorio, il CPIA avvierà collaborazioni con le università di Perugia e Venezia per la formazione dei docenti e per il miglioramento dell’offerta didattica.

MONITORAGGIO IN ITINERE E VERIFICA FINALE DEL PTOF

Qualsiasi attività gestionale, in qualsiasi tipo di organizzazione, richiede necessariamente controlli “in corso d’opera” e alla fine del processo.Anche nel nostro ambito, dobbiamo sapere se quello che stiamo facendo va bene o se deve essere corretto e ripensato. E se tutto sta andando per il meglio, dobbiamo comunque tentare di fare ancora qualcosa in più. In Giappone, questa “filosofia”, definita “Kaizèn”, che significa “miglioramento continuo”, e nata nel contesto delle scienze che si occupavano di organizzazione aziendale, ma e stato fatto proprio anche dalle pubbliche amministrazioni dei paesi più avanzati del modo, che hanno l’obbligo, morale e giuridico, di gestire le risorse pubbliche secondo criteri di economicità, efficienza ed efficacia. Il RAV ed il PDM, non ancora obbligatori per i CC.PP.II.AA., sono “figli” di questo approccio.Ogni gestione si compone di quattro fasi: “plan” (pianifica), “do” (fai quello che hai pianificato), “check” (verifica se quello che hai fatto va bene, o no), “act” (agisci, applicando dei correttivi, se le cose sono andate male rispetto agli obiettivi che volevi raggiungere, oppure ponendoti uno “step” più elevato per la tua attività futura, se le cose sono andate bene). Chiunque voglia gestire situazioni ed affrontare problemi secondo i principi della “Qualità”, deve tener in considerazione queste quattro fasi.

Come si può monitorare un PTOF? Come si possono valutare i progetti realizzati?Sarà fondamentale e funzionale al fine di progredire nella propria azione di miglioramento organizzare:

Tipologie comuni di prove di profitto, con criteri di valutazione specifici, articolati e condivisi, da proporre annualmente al collegio dei docenti, da parte di un gruppo di lavoro per l’alfabetizzazione;

test di profitto, comuni a tutto l’istituto per verificare i livelli di apprendimento raggiunti;

interviste agli utenti e ai dipendenti, questionari di gradimento, indagini a campione, diari di bordo, ecc.

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osservazioni: si individua un soggetto “osservatore”, con il compito di assistere ad un’attività, sulla quale effettuare poi delle osservazioni su come stanno andando le cose;

shadowing: “fare l’ombra”, cioe osservare ed imitare un mio pari, imparando da lui; la tenuta di archivi e portfoli; focus group; role play: giochi di ruolo, simulando situazioni reali.

Quando si fanno misurazioni e valutazioni, naturalmente, bisogna predeterminare gli “indicatori”, cioe quei valori che ci consentono di affermare se l’attività sottoposta a monitoraggio ha avuto successo, o meno.

Alla luce di tale indicazione da parte della dirigenza in termini di monitoraggio delle attività di sistema, al fine di offrire un servizio efficiente ed efficace alla nostra utenza italiana e straniera, il CPIA ha iniziato quest’anno un percorso di autovalutazione con il supporto e la guida di un team di formatori esterni finalizzato alla stesura del modello CAF per la valutazione di istituto, ma anche, nell’ottica del monitoraggio continuo delle proprie azioni e del proprio rendimento. Il CPIA valuta questa opportunità, già peraltro sperimentata da altri istituzioni nazionali come la nostra, come un’occasione di crescita formativa e professionale in linea con la propria mission di miglioramento continuo e con la vision strategica di collocamento dei nostri centri come osservatori ed erogatori territoriali di servizi necessari e utili alla crescita sociale del territorio. L’applicazione di questo modello si presenta come una importante occasione per analizzare e diffondere a tutto il personale l’organizzazione, la gestione, le diverse problematiche rilevate nelle sedi e al tempo stesso coinvolgerlo nel progetto di redazione dello stesso. Il modello CAF di autovalutazione presenta delle caratteristiche che molti istituti prima del nostro hanno ritenuto più adeguato a favorire il processo di autoanalisi dell’istituzione scolastica, oltre a garantire trasparenza, diffusione di una cultura di qualità, spirito propositivo e d’appartenenza.

Tenendo conto degli obiettivi di miglioramento indicati, sarà quindi possibile poter monitorare lo stato di avanzamento dei progetti e delle azioni pianificate per mezzo del metodo plan/do/check/ act.

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ORGANIZZAZIONE DEL CPIA

Il CPIA e una tipologia di istituzione scolastica autonoma, dotata di uno specifico assetto didattico e organizzativo, configurata come rete territoriale di servizio articolata su tre livelli:

livello A: unità amministrativa;

livello B: unità didattica;

livello C: unità formativa.

IL CPIA COME UNITÀ AMMINISTRATIVA

Il CPIA si articola, dal punto di vista amministrativo, in una sede centrale (direzione) e in punti di erogazione di primo livello (sedi associate) dove si realizzano percorsi di primo livello e percorsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana.

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SEDE CENTRALE (direzione): Viale San Marco n° 67- Venezia-Mestre

Nella sede centrale sono collocati gli uffici di direzione nei quali operano: il Dirigente del CPIA, dott. Carlo Vignato; il direttore dei servizi generali e amministrativi, sig.ra Giuseppina Lucenti; tre assistenti amministrativi e un collaboratore scolastico.

Gli uffici direzionali svolgono compiti di programmazione e gestione organizzativa, finanziaria e del personale.

SEDI ASSOCIATE

Il CPIA di Venezia si compone di nove sedi associate, di cui due scuole carcerarie, collocate a Venezia, Mestre, Marghera, Spinea/Mirano, Dolo, Chioggia e San Donà.

Sedi associate Uffici amministrativi Coordinatori di sede

VENEZIAc/o Istituto Comprensivo “S.Girolamo”, Calle delle Capuzzine Cannaregio, 3022/b

Tel. 041 716629e-mail: [email protected]

Milani Luciana

MESTREc/o Istituto Comprensivo “C.G.Cesare” Via Cappuccina, 68/d

Segreteria Cpia Venezia- V.le S. Marco, 67 Mestre (laterale Via Fulin)Tel. 041 8897830e-mail: [email protected]

/

MARGHERAc/o Istituto Comprensivo “L.Einaudi” Via Canal, 20

Segreteria Cpia Venezia- V.le S. Marco, 67 Mestre (laterale Via Fulin)Tel. 041 8897830e-mail: [email protected]

Martignon Alessia

CHIOGGIAScuola “Principe Amedeo di Savoia” Calle Manfredi

Tel. 041 0986215e-mail: [email protected]

Zennaro Lucio

DOLOc/o Istituto Comprensivo Dolo Plesso “Padre Reginaldo Giuliani” Via IV Novembre, 2

Tel. 041 410114e-mail: [email protected]

Centonze Marta

SPINEA-MIRANOc/o IC “Spinea 1” Via Michelangelo Buonarroti, 48 Spineac/o Centro Parrocchiale ex ENAIP, Via Cavin di Sala, 7Mirano

Centro Parrocchiale ex ENAIP, Via Cavin di Sala, 7- 30035 Mirano(segreteria ultimo piano)Tel. 041 0986258e-mail: [email protected]

Rossi Teresa

SAN DONÀ DI PIAVEc/o Istituto Comprensivo “Romolo Onor” Via Nazario Sauro, 11

Tel. 0421 1896031e-mail: [email protected]

Casanova Borca Federica

Casa di Reclusione Femminile – VeneziaEufemia Giudecca Santa 712 -V30133 – Venezia

Tel. Giudecca 041 5204033-151fax 041 5230273Segreteria Venezia 041 716629e-mail:[email protected]

Burigana Massimo

Casa Circondariale Maschile S.M.M.Venezia S Croce, 324

Tel. S. Croce 041 5204811Segreteria Venezia 041 716629e-mail: [email protected]

Emaldi Elio

In ciascuna sede associata operano:

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un assistente amministrativo che svolge funzioni connesse con l’organizzazione didattica, in particolare: gestione della carriera scolastica degli studenti; collaborazione con la sede centrale nella gestione amministrativa del personale della sede (per irrinunciabili esigenze di servizio, gli assistenti assegnati alle sedi associate di Mestre e Marghera sono stati spostati nella sede centrale);

un numero variabile di docenti in organico (di scuola primaria e secondaria di I grado) e di collaboratori scolastici assegnato in relazione al numero di utenti;

un numero variabile di docenti assunti a contratto per rispondere alle richieste di formazione non esaudibili con l’organico assegnato dal Ministero dell’Istruzione.

Come previsto dalla normativa, i docenti, oltre a svolgere la primaria attività di insegnamento, svolgono anche attività di progettazione, organizzazione e coordinamento. Alcuni docenti, su proposta del Dirigente e legittimati dal Collegio Docenti assumono i seguenti ruoli: coordinatore, sede associata e dirigente per la sicurezza, coordinatore di classe (solo Primo Livello), consulente per il registro elettronico, membro commissione tecnica UCRIDA, membro del Comitato di valutazione, animatore digitale.

Compiti assegnati

Coordinatori delle sedi associate e dirigenti per la sicurezza

Curare i rapporti tra personale della sede associata e Direzione (dirigente scolastico e DSGA), attraverso la partecipazione agli incontri di staff, la collaborazione nella diffusione di circolari e comunicazioni varie e riferendo circa l’andamento ed i problemi della sede associata, nonché sulle necessità della stessa, anche in merito ai sussidi e alle attrezzature didattiche;

organizzare la sostituzione dei docenti temporaneamente assenti e registrare negli appositi moduli permessi recuperi e ore eccedenti;

trasmettere gli orari provvisori e definitivi ai Collaboratori del Dirigente da questi individuati;

ritirare la posta cartacea e i materiali didattici dalla Direzione e provvedere alla loro consegna ai destinatari;

controllare le scadenze per la presentazione di relazioni, domande, ecc. previo accordo con il Dirigente, contattare gli uffici degli enti locali per i problemi

inerenti alla sede associata e per fare da portavoce delle esigenze di questi; presiedere e coordinare le riunioni che si svolgono nel plesso; illustrare al personale docente e ATA neoarrivato le regole dell’Istituto, le prassi e gli

accordi presi a livello di sede associata, i rischi per la sicurezza. segnalare al Dirigente e all’RSPP eventuali situazioni di rischio per la sicurezza delle

persone, presenti nella sede associata; coordinare le prove di evacuazione; compilare il registro dei controlli periodici; partecipare ad un corso di formazione, in orario di servizio, di 16 ore, che

sostituiscono le 12 obbligatorie per tutto il personale docente e ATA.

Coordinatore di classe (solo Primo Livello)

Presiedere i consigli di classe e le sotto-commissioni d’Esame di Stato

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Curare le comunicazioni scuola-famiglia Coordinare le comunicazioni del Gruppo di Livello con il Coordinatore di sede e con la

Direzione Controllo sulle attività propedeutiche alle operazioni di scrutinio e d’Esame di Stato

(inserimento voti nel registro elettronico, predisposizione della documentazione, stesura della relazione sulla classe…)

Consulente per il registro elettronico

Adattare il registro acquistato alle esigenze di gestione della classe e della valutazione, tipiche del CPIA

Mantenere i contatti con i tecnici della ditta per quanto riguarda problemi e soluzioni tecniche inerenti il registro

Dare consulenza ai colleghi sull’uso del registro elettronico

Membro commissione tecnica UCRIDA

Partecipare agli incontri della commissione tecnica dell’UCRIDA, previsti per la formazione/aggiornamento e per questioni strettamente connesse con l’insegnamento e la valutazione.

Membro del Comitato di valutazione

Partecipare agli incontri del Comitato di Valutazione per la valutazione dei docenti in anno di prova e per la definizione dei criteri del cosiddetto “Bonus premiale”

Consultare le relazioni prodotte dai docenti in prova.

Sono istituite le seguenti commissioni e funzioni strumentali

Commissioni – Compiti

Commissione PTOF e Piano Triennale Aggiornamento

Coadiuvare la Funzione strumentale nella redazione del PTOF, in coerenza con l’atto di indirizzo del Dirigente scolastico (L. 107/2015). Monitorare e valutare il PTOF

Coadiuvare la Funzione strumentale nella redazione del Piano Triennale di Formazione, previa indagine sulle competenze professionali dei docenti e sondaggio per conoscere i bisogni formativi da essi manifestati, in coerenza con l’atto di indirizzo del Dirigente scolastico (L. 107/2015 e DM 797 del 19 ottobre 2016).

NIV (Nucleo Interno di Valutazione)

Analizzare aspetti didattici ed organizzativi del CPIA e dare pareri al DS sui punti di forza e di debolezza dell’Istituto;

Elaborare e tabulare sondaggi di customer satisfaction per utenti e dipendenti Proporre piani di miglioramento al Collegio docenti, per gli aspetti didattici, e al

Dirigente scolastico (e allo staff di direzione) per quelli organizzativi, anche attraverso l’applicazione dei principi del “Metodo Qualità” e monitorarne la realizzazione

Partecipare ad incontri di formazione e a conferenze di servizio sui temi dell’autovalutazione, del miglioramento e sul “Metodo Qualità”

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Commissione FAD ed “Aula Agorà

approfondire gli aspetti tecnici, normativi e burocratici, legati alla Fruizione A Distanza delle lezioni, anche in modalità sincrona (“Aula Agorà”)

predisporre contenuti da fruire in modalità FAD fornire assistenza e consulenza ai colleghi monitorare l’andamento delle lezioni in modalità FAD

Commissione test A1 – A2 – B1

Elaborare, per tutto il CPIA, test di ingresso e finali di accertamento linguistico, compresi i criteri di valutazione

Partecipare agli incontri dei docenti di alfabetizzazione Fornire consulenze ai colleghi

Funzioni strumentali - CompitiCertificazioni esterne – Test prefettura – Sess. Ed civica – Esami Ed civica

raccogliere e sistematizzare i testi normativi che regolamentano le principali azioni svolte dal nostro istituto in accordo con la Prefettura di Venezia ed uffici ad essa collegati;

raccogliere e verificare le Convenzioni in atto, con gli enti certificatori e ove necessario avviare le procedure di aggiornamento, raccogliendo i codici di riferimento (di Sede Associata e di Sede Centrale);

predisporre una sintesi degli atti ad uso dei colleghi per ogni singola tipologia di prova, precisando i riferimenti normativi, l’obiettivo della prova, le criticità della prova (massimo 2 cartelle interlinea 1,5 margini 2,5);

in ragione delle scadenze codificate e ai soli fini organizzativi, mantenere un rapporto costante con la Prefettura di Venezia e con le Università convenzionate;

mantenere un rapporto costante con gli Istituti convenzionati di secondo grado, raccogliendo l’elenco completo delle scuole interessate, il nominativo dei Dirigenti Scolastici, il loro recapito telefonico diretto e la loro mail, il numero telefonico e mail di riferimento degli istituti, il nominativo del referente incaricato di ogni istituto e sua mail personale e recapito telefonico;

nell’organizzazione del lavoro, dovrà essere seguito un criterio di efficienza e di rotazione sia per quanto riguarda gli istituti ove effettuare le prove che per quanto riguarda i docenti somministratori, esaminatori e coordinatori, attingendo anche dalle liste dei docenti che hanno dato disponibilità per lo svolgimento delle varie funzioni;

aggiornare gli elenchi dei docenti che si dichiareranno disponibili allo svolgimento delle attività;

raccogliere eventuali iscrizioni per la formazione di gruppi di studenti interessati alla preparazione ai vari test o alle sessioni di esami, procedendo in analogia coni corsi EDA (se docente interno con numero minimo di iscritti; se docente esterno con numero di iscritti tale da consentire il un corrispettivo in ragione delle ore svolte);

rapportarsi costante con il Dirigente Scolastico ed i suoi collaboratori per coordinare le attività di istituto e per garantire una rotazione degli incarichi.

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Coordinatore NIV

Coordinare il NIV Riferire al Dirigente scolastico le proposte del NIV Riferire al Collegio dei docenti e alle riunioni di servizio ATA su criticità, azioni di

miglioramento, monitoraggi; Partecipare ad incontri di formazione e a conferenze di servizio sui temi

dell’autovalutazione, del miglioramento e sul “Metodo Qualità”

Coordinatore commissione FAD

Coordinare gli incontri della commissione e distribuire compiti Riferire al Dirigente scolastico e al Collegio dei docenti le decisioni e lo stato di

avanzamento dei lavori della commissione Partecipare ad incontri di formazione sul tema Fornire consulenza tecnica ai colleghi

Coordinatore commissione PTOF e Piano Triennale di Aggiornamento

Coordinare la commissione PTOF e Piano Triennale di Aggiornamento Redigere il PTOF e il Piano Triennale di Aggiornamento, con l’ausilio dei docenti della

commissione Riferire al Dirigente scolastico ed al collegio dei docenti sui compiti svolti dalla

commissione

Orientamento

coordinare le attività di orientamento delle singole sedi, avvalendosi anche della collaborazione di un docente individuato in ogni singola Sede Associata, con lo scopo di favorire una maggiore capillarità della azione;

stabilire rapporti con gli istituti di secondo grado, diurni e serali anche attraverso gli incaricati delle varie Sedi Associate;

attivare rapporti diretti con i Centri di Formazione Professionale, presenti nel territorio metropolitano e provinciale, con lo scopo di offrire opportunità localizzate agli studenti delle varie Associate;

rapportarsi con gli Uffici del Lavoro, Camera di Commercio, Associazione Industriali, Confartigianato, ecc;

rapportarsi con le varie realtà amministrative comunali (comuni, istituti di credito, assicurazioni, ecc., finalizzati ad una migliore conoscenza del mondo del lavoro;

segnalare convegni, iniziative, giornate di lavoro promuovendo la partecipazione docenti e studenti;

organizzare sportelli di orientamento e ri-orientamento a livello di istituto strutturare le attività dei docenti attraverso comunicazioni periodiche, ove riportare

recapiti scolastici e di enti utili agli studenti; avviare la costituzione di un indirizzario comprendente tutte le realtà presenti nel

territorio comunale; rapportarsi con gli altri CPIA del Veneto, per valutare le modalità di organizzazione e

gli obiettivi delle varie istituzioni.

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Animatore digitale

Formarsi nelle strutture individuate dal Ministero e affiancare il Dirigente e il Direttore dei Servizi Amministrativi nella progettazione e realizzazione dei progetti di innovazione digitale contenuti nel PNSD (Piano Nazionale Scuola digitale)

Collaborare con la Commissione FAD

Tutor docenti in anno di prova

Seguire e dare consulenze al docente in anno di prova, coadiuvandolo nella predisposizione delle attività didattiche e nella redazione della relazione sulle attività svolte

Attività di osservazione e peer tutoring Partecipazione alla discussione finale della relazione presentata dal docente al

Comitato di Valutazione

Coordinatore curricolo alfabetizzazione

Raccogliere UDA dai vari gruppi di lavoro e redigere il curricolo di alfabetizzazione, livelli Pre A1, A1, A2, B1

Redigere il curricolo per UDA, utilizzando un formato condiviso con il modello delle 200 ore e dei curricula curricolo del Primo Livello

Coordinare i docenti alfabetizzatori e fornire al Dirigente scolastico i test elaborati dalla commissione apposita

Mantenere i contatti con i formatori e consulenti esterni al CPIA

Coordinatore curricolo 200 ore e Primo Livello

Raccogliere UDA dai vari gruppi di lavoro e redigere i curricula delle 200 ore e delle discipline di insegnamento del Primo Livello

Redigere il curricolo per UDA del percorso di 200 ore e di quelli di Primo Livello, utilizzando un formato condiviso con il modello del curricolo di alfabetizzazione

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ORGANICO DI DIRITTO

Complessivamente nel CPIA di Venezia lavorano 77 persone: 1 Dirigente Scolastico 1 Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi 2 collaboratori del DS 57 docenti (44assegnati dal Ministero dell’Istruzione, 13 docenti a contratto) di cui:

17 docenti di alfabetizzazione primaria e di italiano L2 40 insegnanti di scuola secondaria di 1° grado

9 assistenti amministrativi 9 collaboratori scolastici

IL CPIA COME UNITÀ DIDATTICA

Il CPIA si riferisce, dal punto di vista organizzativo e didattico, anche alle istituzioni scolastiche di secondo grado che erogano percorsi di istruzione degli adulti finalizzati all’acquisizione del titolo di studio conclusivo del secondo ciclo di istruzione.

RETE ISTITUTI SUPERIORI DELLA PROVINCIA DI VENEZIASEDE INDIRIZZO CONTATTI

I.P.S.E.O.A.“A.Barbarigo Venezia

SestiereCastello 6395/c30122 Venezia

[email protected]. 041 2771293/2775680

I.I.S. “M.Polo-LiceoArtistico”Venezia

SestiereDorsoduro 46030123 Venezia

[email protected]. 041 522 5252

IPSSCTAR “C. Musatti”Dolo

Via Curzio Frasio 30031Dolo (Ve)

[email protected]. 041 410900

I.I.S. " Veronese" “Marconi” Cavarzere

Via Tullio Serafin 1530014 Cavarzere (Ve)

[email protected]. 041 - 5542997

I.T.C. “L.Alberti”SanDonà di Piave

Via Perugia, 1 – 30027 SanDonà di Piave (Ve)

[email protected]. 0421 335711

I.P.S.S.“E.Cornaro”Jesolo

Viale Martin Luther King 5,30016 Jesolo (Ve)

[email protected]. 0421 92535/93116

I.I.S. “A.Pacinotti”Mestre

Via Caneve 93,30173, Mestre (Ve)

[email protected]. 041 5350355

I.I.S. “Cestari-Righi”Chioggia

Via Borgo San Giovanni,12/A - 30015 Chioggia (Ve)

[email protected]. 041 4967600

I.S.I.S “Gino Luzzatto”Portogruaro

Via Galileo Galilei 5,Portogruaro (Ve)

[email protected] 0421 74815/71202

I.T.I.S. “C.Zuccante”MestreVenezia

Via Astorre Baglioni, 22,30173 Mestre (Ve)

[email protected]. 041 5341949/5341046

Corsi di Alfabetizzazione

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Gli studenti minorenni, anche se hanno 15, 16, 17 anni, non possono iscriversi ai corsi di alfabetizzazione del CPIA. Tuttavia, se sono iscritti ad una scuola secondaria superiore, nel quadro dell’ampliamento dell’offerta formativa di questa scuola, possono frequentare percorsi di alfabetizzazione presso il nostro CPIA, previa sottoscrizione di un’apposita convenzione. In questo caso:

gli studenti di 15, 16, 17 anni devono risultare iscritti solo alla scuola secondaria di II grado;

la scuola di provenienza deve avere un progetto di arricchimento dell’offerta formativa, che preveda corsi di alfabetizzazione per studenti stranieri, in convenzione con il CPIA;

deve essere sottoscritta la convenzione tra CPIA e scuola secondaria di secondo grado.

Il C.P.I.A. stipula un accordo di rete con le Istituzioni Scolastiche di secondo grado e con enti locali che erogano percorsi di istruzione degli adulti (ai sensi dell’art.7 del D.P.R. 275/99 e secondo le indicazioni del nuovo ordinamento).

Tramite la partecipazione al progetto nazionale Paideia (Piano di Attività per l’Innovazione dell’Istruzione degli Adulti) il CPIA ha individuato misure di sistema per il raccordo fra il primo e il secondo periodo di istruzione con Istituti Superiori di Secondo grado (elaborazione del Patto Formativo, la definizione dell’offerta formativa e delle misure di sistema presso gli Istituti di prevenzione e pena).

COMMISSIONE PER LA DEFINIZIONE DEL PATTO FORMATIVO INDIVIDUALE

Perno della relazione tra il CPIA e le scuole secondarie di secondo grado, che proprio in ragione di tale collaborazione sono parte integrante del CPIA, e la Commissione per il patto formativo individuale che, secondo le indicazioni del DPR 263/12, e chiamata a svolgere, nell’ambito dei compiti a essa assegnati e nel quadro di specifici accordi di rete, due funzioni:1. accogliere e orientare lo studente e, dopo avere completato la procedura di riconoscimento dei

crediti formativi, decidere in relazione alla sua ammissione al periodo didattico cui chiede di accedere;

2. predisporre “misure di sistema” finalizzate a favorire gli opportuni raccordi tra i percorsi di primo livello e i percorsi di secondo livello.

Struttura e funzioni della Commissione

Nell’accordo sottoscritto dal CPIA con le scuole secondarie di secondo grado con corsi per adulti, la Commissione ha, in considerazione delle due funzioni che e tenuta a svolgere, una duplice composizione:

1. le Commissioni tenute ad attivare gli interventi di accoglienza e orientamento degli studenti, nonché, dopo avere espletato le tre fasi dell’identificazione, della valutazione e dell’attestazione delle competenze comunque acquisite, a riconoscere loro i crediti formativi, sono composte dai docenti della scuola e del periodo didattico cui l’utente chiede di accedere e sono coordinate dai dirigenti scolastici delle diverse scuole o da docenti da loro delegati;

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2. la Commissione cui e attribuito il compito di predisporre le “misure di sistema” e composta da docenti rappresentativi delle istituzioni scolastiche che hanno sottoscritto l’accordo di rete ed e presieduta dal dirigente scolastico del CPIA. La commissione, nella sua composizione allargata, ha il compito di predisporre misure di sistema finalizzate a:

favorire gli opportuni raccordi tra i percorsi di istruzione di primo e secondo livello; predisporre un efficace sistema di accoglienza e primo orientamento dei giovani e

degli adulti che intendono reimmettersi in un percorso d'istruzione; mettere in essere azioni di orientamento in itinere e ri-orientamento alla scelta

formativa per gli studenti che ne necessitano; definire criteri e modalità per la gestione della carriera scolastica degli studenti

disciplinando, nel rispetto della legislazione vigente, le iscrizioni, le frequenze, le certificazioni, la documentazione, la valutazione, il riconoscimento degli studi compiuti in Italia e all'estero, la valutazione dei crediti e dei debiti formativi, la partecipazione a progetti territoriali e internazionali, la realizzazione di scambi formativi internazionali, in attesa di un modello ministeriale;

considerare i fabbisogni formativi del territorio in funzione della ridefinizione o della costruzione di profili professionali e di percorsi formativi sulla base delle necessità dei contesti sociali e di lavoro.

Nel dare indicazioni sulle attività che devono vedere operare congiuntamente gli esponenti delle scuole secondarie di II grado con corsi per adulti e del CPIA, le Linee guida chiariscono bene quale sia il rapporto che unisce i due soggetti istituzionali: piena autonomia nella gestione del personale, condivisione di scopi, obiettivi, offerta formativa, progettazione dei percorsi didattici, metodologie d’insegnamento, criteri e modalità di accoglienza e orientamento dell’utenza, procedure di riconoscimento dei crediti formativi. Esse richiamano, insomma, il CPIA e gli istituti di scuola secondaria superiore a fare in modo che la filiera dell’istruzione degli adulti garantisca la necessaria continuità operativa.

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IL CPIA COME UNITÀ FORMATIVA

Per ampliare l’offerta formativa il CPIA stipula accordi con gli enti locali ed altri soggetti pubblici e privati, con particolare riferimento alle strutture formative accreditate dalle Regioni. L’ampliamento dell’offerta formativa consiste in iniziative coerenti con le finalità del CPIA e che tengono conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico delle diverse realtà locali.In particolare si tratta di iniziative tese a:

integrare e arricchire i percorsi ordinari di istruzione degli adulti, ad esempio attivando specifici corsi per lo sviluppo delle competenze necessarie ai cittadini per un esercizio attivo della cittadinanza;

favorire il raccordo con altre tipologie di percorsi di istruzione e formazione (percorsi di formazione continua, percorsi di istruzione e formazione professionale, percorsi in apprendistato, percorsi di istruzione e formazione tecnica superiore, percorsi di istruzione tecnica superiore);

realizzare progetti integrati di istruzione e formazione, che richiedono la collaborazione con altre agenzie formative pubbliche e private, anche partecipando a programmi regionali, nazionali o comunitari (il CPIA, in quanto istituzione scolastica autonoma, può stipulare convenzioni con università, Regioni ed enti pubblici; intese contrattuali con associazioni e privati; partecipare ad associazioni temporanee con agenzie pubbliche e private che realizzino collaborazioni sinergiche per l’attuazione di particolari progetti di formazione);

coordinare e realizzare con altre agenzie territoriali le azioni di accoglienza, orientamento e accompagnamento rivolte alla popolazione adulta, con particolare riferimento ai gruppi svantaggiati, finalizzate alla costruzione dei loro percorsi di apprendimento;

sostenere il riconoscimento su tutto il territorio nazionale dei crediti formativi e la certificazione degli apprendimenti comunque acquisiti.

Numerosi sono gli accordi già stipulati dal CPIA con soggetti interessati alla formazione delle persone in età adulta o, come nel caso delle amministrazioni comunali, con soggetti pubblici responsabili delle politiche territoriali di educazione degli adulti, ma l’intenzione e di allargare quanto più possibile il fronte delle collaborazioni.

ACCORDI, PROTOCOLLI D’INTESA, CONVENZIONI GIÀ STIPULATE

Enti locali Regione Veneto, USR per il Veneto, UCRIDA Comune di Mirano Servizio immigrazione del Comune di Venezia

Istituzioni Prefettura di Venezia: accordo per la Somministrazione di test di conoscenza della

lingua italiana per i richiedenti il permesso di soggiorno CE di lungo periodo e per l’erogazione di sessioni di Formazione Civica per cittadini stranieri di recente arrivo in Italia, nonché per la somministrazione di test di verifica dell’Accordo di integrazione tra lo Stato italiano e i cittadini stranieri.

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Università e Enti certificatori riconosciuti dal Ministero degli Affari Esteri Università per stranieri di Perugia e Università per stranieri di Siena: convenzioni per

l’accreditamento del CPIA quale centro di test di certificazione delle competenze in lingua italiana certificazioni CELI e CILS.

Università Ca’ Foscari (in attesa di risoluzione della questione sulla formazione alla sicurezza dei tirocinanti)

Istituzioni scolasticheConvenzione sull’uso e condivisione degli spazi con i seguenti Istituti Comprensivi:

Istituto Comprensivo “G.Cesare” di Mestre distretto “Cesare Battisti” Istituto Comprensivo “Grimani” di Marghera Istituto Comprensivo “Ungaretti” di Spinea Istituto Comprensivo “Padre Reginaldo Giuliani” di Dolo Istituto Comprensivo “Morosini” di Venezia I.I.S. “A. Pacinotti” per il servizio di RSPP Per gli accordi di rete IDA si faccia riferimento alla tabella di pag.23.

Enti pubblici e privati Agenzia per il lavoro “Synergie Italia SPA “

Associazioni Associazione “Nicola Saba” - Educazione permanente Associazione “Libri Volanti”

Numerosi sono anche le collaborazioni con altri soggetti territoriali (enti, associazioni, cooperative sociali).Di seguito l’elenco di tali soggetti.

SPINEA/MIRANO:Coop. Sociale “Il villaggio solidale”; Cooperativa “Gea”; Cooperativa “Il villaggio globale”, Caritas Salzano c/o Parrocchia; Cooperativa “Punto e a capo”; C.SS.A; Servizio Sociale Spinea.

CHIOGGIA:S.C.S. R.E.M.; Ass. “Fratelli del Mondo”; Coop. Sociale “Mondo nuovo”.

S. DONÀ DI PIAVE:“Croce Rossa Italiana”; Cooperativa “Gea”; Cooperativa “Il Villaggio Globale”; Cooperativa “Il Villaggio Globale”; Cooperativa “Don Lorenzo Milani”;Cooperativa “Il Portico”.

MESTRE:Servizio immigrazione comune di Venezia; “Window”; Fondazione Groggia; Coop. “Il villaggio globale”; Coop. “Lievito” Caritas Veneziana; Coges / centro solidarietà “Don Milani”;Centro BOA; Comunità Valdese – Corridoi Umanitari – Mediterranean Hope; Coop “I girasoli” Mater DominisOnlus (Opera S.M. della Carità).

MARGHERA:

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Equipe Minori Stranieri Comune di Venezia; Coop “GEA” Mare nostrum; Coop “Coges”; Coop. “Bricola”; Coop “Cavana”; Coop “Rosa dei venti”; Coop. “Terre di mezzo”; Centro BOA Coges / centro solidarietà “Don Milani”;Centro BOA “Ca’ dei giovani”; Comunità Buon Pastore; “Centro Darsena”; Caritas Veneziana; Assistenti sociali municipalità Marghera.

VENEZIA:Coop “Ca’ dei bimbi”; Coop “Cavana”; Coop “Rosa dei venti”; Coop. “Bricola”; Rossi Andrea; S. Pio X; “Ca’ dei giovani” Comunità Buon Pastore; Equipe Minori Stranieri Comune di Venezia; “Il gabbiano” progetto Silvia; Coges / centro solidarietà “Don Milani”; Centro BOA; Croce Rossa;Comunità Levantina; Caritas di Venezia.

DOLO:Coop. “Città Solare”; Coop “C.S.S.A”; Coop. “Olivotti”; Coop. “Il Villaggio Globale”; Coop. “Sarah”; Coop. “Santa Chiara; Coop “Edeco”; Associazione “Il Portico”.

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UTENZA E ANALISI DEI BISOGNI FORMATIVI

Gli studenti adulti del CPIA di Venezia(dati al 31 maggio 2018)

Italiano L2 I° Livello Apprendimento permanente

A1 A2 B1 I° Periodo LLSS Inform. Altro

830 386 45449

206 46 2501261 502

2212

ANALISI DEI BISOGNI

Le aule del CPIA sono frequentate da un numero elevato di adulti stranieri, classificabili nelle categorie elencate di seguito.

Corsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana

Giovani adulti, richiedenti la protezione internazionale, che frequentano i corsi di italiano in attesa della risposta alla loro richiesta di riconoscimento dello status di rifugiato.

Adulti stranieri che frequentano i corsi di alfabetizzazione e apprendimento della lingua italiana per il conseguimento del livello A2 del Quadro comune europeo delle lingue, valido per il permesso di soggiorno di lungo periodo.

Adulti stranieri che frequentano i corsi per l’acquisizione del livello B1 utile per un inserimento più soddisfacente nel mercato del lavoro.

Studenti che intendono sostenere gli esami di certificazione di competenza linguistica rilasciati dalle università per stranieri di Perugia o di Siena.

Corsi di primo livello (primo periodo didattico)

L’utenza e formata da minorenni o giovani adulti italiani e stranieri: quindicenni non accompagnati e/o ad alto rischio di dispersione, solitamente inseriti in un

programma socio- assistenziale; persone che hanno compiuto il 16° anno di età e che sono prive del titolo di studio

conclusivo del primo ciclo di istruzione e delle competenze di base connesse all’assolvimento dell’obbligo di istruzione.

Corsi di primo livello (secondo periodo didattico)

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Si attiverà sperimentalmente un solo corso, formato da studentesse della struttura carceraria, italiane e straniere, interessate alla frequenza del biennio dell’Istruzione secondaria ad indirizzo turistico.I docenti delle discipline mancanti nel CPIA saranno assunti tramite convenzione con l’IIS “Algarotti” di Venezia o mediate avviso pubblico.

Corsi di ampliamento dell’offerta formativa

Corsisti adulti che seguono corsi di lingue straniere (inglese, francese, tedesco, spagnolo, …) come potenziamento delle competenze chiave per l’apprendimento permanente spendibili anche in ambito lavorativo;

corsisti adulti che seguono corsi di alfabetizzazione informatica di base o avanzata con finalità di sviluppo del pensiero computazionale e delle competenze digitali anche al fine dell’inserimento nel tessuto sociale e lavorativo o di miglioramento della condizione lavorativa;

corsisti che seguono corsi di altro tipo: storia dell’arte, disegno e pittura, letteratura, per un proprio arricchimento culturale.

L’offerta formativa del CPIA risponde all'esigenza di facilitare il rientro in formazione e l’inserimento nel mondo del lavoro, valorizzando le competenze già possedute dagli utenti e favorendo lo sviluppo di quelle necessarie alla realizzazione del personale progetto di vita, in un ambiente aperto allo scambio e al confronto reciproco, attraverso percorsi di acquisizione dei titoli di studio e di certificazione delle competenze.I percorsi per il conseguimento del titolo di scuola secondaria di primo grado e per l’assolvimento dell’obbligo scolastico e quelli finalizzati all’apprendimento di una lingua straniera e delle abilità informatiche costituiscono un'opportunità di riqualificazione e di acquisizione di nuovi saperi che permettono all'utenza di ri-formarsi e ri-spendersi nella difficile e precaria situazione del mondo del lavoro.I corsi di alfabetizzazione e di Italiano L2 forniscono agli immigrati la possibilità di imparare la lingua italiana, condizione indispensabile per vivere ed inserirsi attivamente nella nostra società.

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AZIONI DI ACCOGLIENZA E DI ORIENTAMENTO

L’iscrizione degli studenti e disciplinata dalla Circolare Ministeriale annuale, che prevede, come termine delle iscrizioni, il 15 ottobre di ogni anno scolastico, prorogabile sulla base di criteri deliberati dal Collegio dei docenti. Nelle sedute del 3 settembre 2018, del 28 novembre 2018 e del 3 dicembre 2018, il Collegio ha deliberato che:si accettano iscrizioni fino al 15 novembre, in presenza di competenze in entrata che possano lasciar presumere che lo studente riesca ad inserirsi ad anno scolastico iniziato;si accettano altresì iscrizioni dal 1 alla fine del mese di febbraio dell’ano scolastico di riferimento di studenti che intendano iniziare un percorso, da concludere l’anno scolastico successivo o che possano concludere il percorso nell’anno scolastico di riferimento, solo in presenza di particolari competenze, che devono risultare nel Patto Formativo Individuale;l’iscrizione ai corsi di primo livello non avrà alcuna scadenza nel caso di studenti appartenenti a comunità protette, di studenti minori e di studenti delle sedi carcerarie;non ci saranno termini per le iscrizioni nemmeno per gli studenti stranieri, che frequentano Università italiane o Conservatori di musica.

Le attività di accoglienza e di orientamento iniziano dal momento in cui l’utente prende contatto con la scuola e procedono con fasi più strutturate:

colloquio/test iniziale, finalizzato alla conoscenza della persona e all'ascolto delle sue motivazioni ed esigenze.

Inserimento e accompagnamento/orientamento: questa fase si svolge in itinere, durante l’anno scolastico, a cura del gruppo di insegnanti del CPIA, che hanno competenze specifiche nell’orientamento e nell’analisi dei bisogni. I test e i colloqui si effettuano di norma su appuntamento presso le varie sedi le sedi associate. Presso gli istituti di pena i detenuti e le detenute che intendono partecipare alle attività scolastiche devono presentare una domanda al Direttore dell’Istituto e, una volta autorizzati, vengono accolti dai docenti per effettuare l’iscrizione e successivamente inseriti nei percorsi più idonei.

Orientamento in entrata Accertamento delle competenze e definizione del Patto Formativo. Nei primi giorni di

definizione del percorso di studi, i docenti del gruppo di livello compiono osservazioni e accertamenti per confermare l’inserimento dello studente nel corso o per modificarlo, nel caso di precedente inserimento. In sede di Consiglio del gruppo di livello, i docenti esprimono le loro osservazioni e riconoscono agli studenti eventuali crediti. Il coordinatore completa l’elaborazione del Patto Formativo, che sarà sottoscritto dallo studente, se maggiorenne, o dai genitori/tutori se minorenne. I percorsi sono individualizzati e personalizzati e possono essere aggiornati nel corso dell’anno scolastico. Il modello di “Patto” viene elaborato dalla Commissione per il Patto Formativo Individuale. Questo documento deve essere sottoscritto anche dal Dirigente scolastico. Senza questa sottoscrizione, resta privo di qualsiasi validità.

Orientamento in itinere L’orientamento prosegue per l’intero anno scolastico, e anche oltre, in quanto le

esigenze formative dell’utente possono modificarsi relativamente a competenze acquisite nel percorso intrapreso o a esigenze personali e/o di lavoro emerse nella vita del corsista.

Nella fase di accoglienza agli studenti viene assegnato un docente tutor con il quale relazionarsi individualmente in momenti calendarizzati o in caso di necessità; il

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tutoraggio si attua lungo l’intero percorso di studio; ciascun docente, all’interno del proprio orario di lavoro, dispone di ore specificamente dedicate all’orientamento in itinere del singolo corsista, da utilizzarsi sia per un ascolto attivo dei problemi personali che possono condizionare il processo di apprendimento sia per sostenerlo in modo individualizzato nel suo percorso di apprendimento.

Orientamento in uscita Si prevedono attività di informazione e orientamento alla scelta rispetto alle possibilità

che si aprono per lo studente al termine del percorso di studi (diffusione di materiale informativo e incontro con i referenti per l'orientamento nelle scuole superiori. Incontri con gli operatori dei centri per l'impiego).

MODALITÀ DI RICONOSCIMENTO DEI CREDITI E PATTO FORMATIVO INDIVIDUALE

Per riconoscimento dei crediti si intende il processo di rilettura del percorso di apprendimento, formazione e di esperienza che un individuo può dimostrare al fine di ottenerne un riconoscimento. Esso presuppone la ricerca e l’individuazione degli apprendimenti pregressi, in funzione di un progetto di rientro in percorsi scolastici/formativi di soggetti adulti. Questo riconoscimento si realizza attraverso il vaglio della documentazione e procedure quali il bilancio di competenze. Ai fini dell’ammissione al periodo didattico cui l’adulto chiede di accedere avendone titolo, il CPIA ha costituito la Commissione per la definizione del Patto Formativo Individuale e per l’attuazione delle misure di sistema (dpr 263/2012 art. 3, c.4 e art.5 c.2). La commissione, coordinata dal Dirigente Scolastico del CPIA, e composta da un rappresentante per ogni Istituzione scolastica e si articola in sezioni funzionali alla definizione dei patti formativi. La Commissione, ratifica le certificazioni di crediti e debiti proposte dalle articolazioni funzionali. Nel corso di quest’anno scolastico e cominciato un lavoro di confronto e di armonizzazione tra le diverse tipologie di documenti utilizzati nelle scuole.

Il patto formativo contiene i seguenti elementi: i dati anagrafici; il periodo didattico del percorso al quale e iscritto l'adulto; l'elenco delle competenze riconosciute come crediti ad esito della procedura di

riconoscimento; il monte ore complessivo del Piano di studi personalizzato; il quadro orario articolato per singole competenze con le relative quote orario; il piano delle unità di apprendimento relative alle competenze con le relative

quote orario; il piano delle unità di apprendimento relative alle competenze da acquisire ad

esito del Piano di studio personalizzato, con l'indicazione di quelle da fruire a distanza e la tipologia di prove di verifica ai fini della valutazione;

l'indicazione della durata della fruizione del Piano di studio personalizzato (uno o più anni scolastici);

la firma dello studente (del genitore/tutore per i minori), della commissione e del Dirigente del CPIA; la data e il numero di registrazione.

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CURRICOLO DI ISTITUTO

Il CPIA di Venezia ha iniziato, sotto la guida di un esperto esterno di chiara fama nell’ambito dell’IDA, qual e il dott. Orazio Colosio, un’intensa attività di formazione e di lavoro per dipartimenti, volta all’elaborazione di un curricolo per competenze, organizzate in Unità Di Apprendimento. In via provvisoria, si ritiene di adottare, per tutti i percorsi di studio garantiti, gli obiettivi di apprendimento, riportati nelle tabelle seguenti.

Italiano - livello A1

Comprensione: ascolto

Riconosce parole che gli sono familiari ed espressioni molto semplici riferite a se stesso, alla sua famiglia e al suo ambiente di vita, al suo Paese, al suo lavoro, purché le persone parlino lentamente e chiaramente.

Comprensione: lettura Comprende i nomi e le parole che gli sono familiari e frasi molto semplici (per es. frasi di annunci, cartelloni, inserzioni, istruzioni, piccola pubblicità, quadri orari).

Parlato:interazione

Riesce a interagire in modo semplice se l’interlocutore e disposto a ripetere o riformulare il discorso e lo aiuta a formulare ciò che cerca di dire.Riesce a rispondere a domande semplici su argomenti molto familiari o che riguardano bisogni immediati.

Parlato:produzione

Sa usare espressioni e frasi semplici per descrivere il luogo dove abita o dove lavora, le persone che conosce, il suo Paese e il suo ambiente di vita.

Scritto:produzione e inter-azione

Sa riempire moduli con dati personali (nome, cognome, nazionalità, indirizzo, recapiti, …).

Italiano – livello A2

Comprensione: ascolto

Comprende parole ed espressioni di uso molto frequente relative a quel che lo riguarda direttamente (per es. informazioni sulla sua persona, sulla sua famiglia e sul suo lavoro).Afferra l’essenziale di messaggi e annunci brevi, semplici e chiari.

Comprensione: lettura Sa leggere testi brevi e semplici e trovare informazioni specifiche e prevedibili in materia di uso quotidiano, quali pubblicità, inserzioni, annunci ed orari.Comprende messaggi, mail e fax semplici e brevi.

Parlato:interazione

Riesce a comunicare in compiti semplici e di routine che richiedono uno scambio diretto di informazioni su argomenti e attività legate all’interagire quotidiano.

Parlato:produzione

Sa usare una serie di espressioni e frasi per descrivere con parole semplici la sua famiglia, le sue condizioni di vita e il suo lavoro.

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Scritto:produzione e inter-azione

Sa scrivere semplici appunti, sms e brevi mail informali su argomenti familiari e riguardanti bisogni immediati.

Italiano - livello B1

Comprensione:ascolto

Comprende gli elementi principali in un discorso chiaro in lingua standard su argomenti familiari.Comprende l’essenziale di brevi messaggi radiofonici su argomenti di attualità o temi di suo interesse personale o professionale purché il discorso sia relativamente lento e chiaro.

Comprensione:lettura

Comprende testi scritti prevalentemente in linguaggio quotidiano o relativo alla sua area di lavoro.Capisce la descrizione di luoghi, avvenimenti, sentimenti e desideri contenuti, ad es., in articoli di giornale o racconti di viaggio.

Parlato:interazione

Riesce ad affrontare le diverse situazioni, anche non routinarie, che si possono presentare interagendo all’interno del tessuto sociale italiano:negli uffici, nei negozi, in banca, …Prende parte, senza essersi preparato, a conversazioni su argomenti familiari, di interesse personale o riguardanti la vita quotidiana.

Parlato:produzione

Sa descrivere, collegando semplici espressioni, esperienze, avvenimenti, aspettative e progetti per il futuro.

Scritto:produzione einterazione

Sa motivare e spiegare brevemente opinioni e intenzioni.Sa descrivere le sue impressioni e parlare di come si trova e di cosa gli piace e non gli piace dell’Italia.

Scritto:produzione einterazione

Sa scrivere semplici testi coerenti su argomenti noti o di suo interesse.Sa scrivere mail anche formali, per es. per rispondere ad un annuncio di lavoro o per cercare casa, esponendo esperienze ed impressioni e formulando richieste specifiche.

Italiano - livello B2

Comprensione:ascolto

Comprende discorsi di una certa lunghezza e a seguire argomentazioni anche complesse purché il tema sia relativamente familiare.Comprende la maggior parte dei notiziari e delle trasmissioni TV che riguardano fatti d’attualità e la maggior parte dei film in lingua standard.

Comprensione:lettura

Comprende articoli e relazioni su questioni d’attualità in cui l’autore prende posizione ed esprime un punto di vista determinato.Comprende testi di narrativa contemporanea.

Parlato:interazione

Comunica con un grado di spontaneità e scioltezza sufficiente per interagire in modo normale con parlanti nativi.Partecipa attivamente a una discussione in contesti familiari, esponendo e sostenendo le sue opinioni.

Parlato:produzione

Si esprime in modo chiaro e articolato su una vasta gamma di argomenti che lo interessano.Riesce a esprimere un’opinione su un argomento d’attualità, indicando

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vantaggi e svantaggi delle diverse opzioni.Scritto:produzione einterazione

Sa scrivere testi chiari e articolati su un’ampia gamma di argomenti che lo interessano. Riesce a scrivere saggi e relazioni, fornendo informazioni e ragioni a favore o contro una determinata opinione.È in grado di scrivere lettere mettendo in evidenza il significato che attribuiscepersonalmente agli avvenimenti e alle esperienze.

PRIMO LIVELLOCOMPETENZE ATTESE IN ESITO AI PERCORSI DI SCUOLA PRIMARIA

(Prerequisiti d’accesso al percorso di primo livello-primo periodo didattico)Asse culturale Competenze*

Linguaggi Partecipare a scambi comunicativi in modo collaborativo ed efficace.Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo.Produrre testi di vario tipo adeguati ai diversi contesti.

Matematico Operare con i numeri interi e razionali padroneggiandone scrittura e proprietà formali, affrontando semplici situazioni problematiche.Riconoscere e confrontare figure geometriche del piano e dello spazio individuando invarianti e relazioni, affrontando semplici situazioni problematiche.

*Il patto formativo individuale potrà prevedere eventuali integrazioni con U.D.A. degli assi culturali storico-sociale e scientifico-tecnologico.

PRIMO LIVELLOPRIMO PERIODO DIDATTICO

Asse culturale Competenze

Linguaggi 1.Interagire oralmente in maniera efficace e collaborativa con un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni comunicative.2. Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo.3. Produrre testi di vario tipo adeguati ai diversi contesti.4.Riconoscere e descrivere i beni del patrimonio artistico e culturale anche ai fini della tutela e conservazione.5. Utilizzare le tecnologie dell’informazione per ricercare e analizzare dati e informazioni.6. Comprendere gli aspetti culturali e comunicativi dei linguaggi non verbali.7. Utilizzare la lingua inglese per i principali scopi comunicativi riferiti ad aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente (livello A2)8.Comprendere e utilizzare una seconda lingua comunitaria in scambi di informazioni semplici e diretti su argomenti familiari e abituali. (A1 orale)

Storico Sociale 9.Orientarsi nella complessità del presente utilizzando la comprensione dei fatti storici, geografici e sociali del passato, anche al fine di confrontarsi con opinioni e culture diverse10. Analizzare sistemi territoriali vicini e lontani nello spazio e nel tempo per valutare gli effetti dell’azione dell’uomo11.Leggere e interpretare le trasformazioni del mondo del lavoro12. Esercitare la cittadinanza attiva come espressione dei principi di legalità, solidarietà e

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partecipazione democraticaMatematico 13. Operare con i numeri interi e razionali padroneggiandone scrittura e proprietà

formali.14. Riconoscere e confrontare figure geometriche del piano e dello spazio individuando invarianti e relazioni.15. Registrare, ordinare, correlare dati e rappresentarli anche valutando la probabilità di un evento.16.Affrontare situazioni problematiche traducendole in termini matematici, sviluppando correttamente il procedimento risolutivo e verificando l’attendibilità dei risultati.

ScientificoTecnologico

17. Osservare, analizzare e descrivere fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale.18. Analizzare la rete di relazioni tra esseri viventi e tra viventi e ambiente, individuando anche le interazioni ai vari livelli e negli specifici contesti ambientali dell’organizzazione biologica.19. Considerare come i diversi ecosistemi possono essere modificati dai processi naturali e dall’azione dell’uomo e adottare modi di vita ecologicamente responsabili.20. Progettare e realizzare semplici prodotti anche di tipo digitale utilizzando risorse materiali, informative, organizzative e oggetti, strumenti e macchine di uso comune.21. Orientarsi sui benefici e sui problemi economici ed ecologici legati alle varie modalità di produzione dell'energia e alle scelte di tipo tecnologico.22. Riconoscere le proprietà e le caratteristiche dei diversi mezzi di comunicazione per un loro uso efficace e responsabile rispetto alle proprie necessità di studio, di socializzazione e di lavoro.

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ATTIVITÀ DI RECUPERO E POTENZIAMENTO

Individuati i casi in cui si presenta la necessità di effettuare azioni di recupero, a causa di una situazione di insufficienza dovuta a difficoltà di apprendimento o a scarsa partecipazione alle attività didattiche, il recupero può essere strutturato e attuato in vario modo:

nel corso dell’attività ordinaria in classe attraverso: lavoro differenziato, gruppi di lavoro, coppie di aiuto (peer education); compresenza di docenti in modo da poter organizzare gruppi di livello;

attività di recupero e di potenziamento organizzando, per gli studenti con competenze non pienamente sufficienti, attività specifiche in aggiunta all'offerta formativa standard. La durata, gli orari e le modalità di questi interventi vengono valutati caso per caso e concordati con gli studenti.

Agli studenti adulti che per motivi di lavoro o di famiglia non possono avere una regolare frequenza, vengono proposte attività di recupero e consulenze individualizzate o per piccoli gruppi.

ATTIVITÀ DI FRUIZIONE A DISTANZA

Le attività di fruizione a distanza (F.A.D.) sono in fase di elaborazione da parte della commissione preposta.

ATTIVITÀ EXTRACURRICOLARI ED EDUCATIVE

I docenti del C.P.I.A. di Venezia, in adempimento alla loro funzione progettuale, hanno elaborato dei percorsi che hanno come obiettivo l’ampliamento dell’offerta formativa ed il miglioramento anche in collaborazione con enti ed associazioni del territorio.

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PROGETTI DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

A. progetti didattici per gli studenti del CPIA in orario curricolare o extracurricolare

SEDE DI CHIOGGIA

Titolo Collaborazioni Attività Obiettivi coerenti col PTOF (V.p. 5, 6 e 9)

Cinema Cinema Don Bosco Visione di 5 film su temi civili e di attualità

Promuovere la cittadinanza attiva e lo sviluppo del pensiero critico. Diffondere la conoscenza dei valori della cultura e della lingua italiana.

Storia e Storie del territorio lagunare

Esperta Esterna Lezioni supportate da video e uscite sul territorio

Attraverso la conoscenza delle tradizioni e della cultura della laguna Sud, sviluppare la formazione dell’individuo, la capacità di scambio e l’integrazione

SEDE DI MARGHERA

Titolo Collaborazioni Attività Obiettivi coerenti col PTOF (V.p. 5, 6 e 9)

Cittadini

Biblioteche civiche di Mestre e Marghera, Centro Internet di Marghera, Servizio Immigrazione

Visite a Musei, lezioni interattive al Planetario, visione di film nell’ambito del Progetto Cinema Scuola, visita alla laguna di Venezia

Attraverso la conoscenza del territorio favorire la cittadinanza attiva e l’integrazione

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SEDE DI MESTRE

Titolo Collaborazioni Attività Obiettivi coerenti col PTOF (V.p. 5, 6 e 9)

Conoscenza del Territorio

Guide Turistiche Italiane, Musei Civici

Visite guidate al Patrimonio storico artistico di Venezia

Diffondere la lingua e la cultura italiana per favorire l’integrazione e la conoscenza del territorio

Conoscenza del Territorio

Guide Turistiche Italiane, Musei Civici Visita alla Biblioteca Vez Conoscere i servizi offerti dal

territorio

Conoscenza del Territorio

Guide Turistiche Italiane, Musei Civici

Uscita alla Biennale di Venezia-fine maggio 2019

Diffondere la lingua e la cultura italiana per favorire l’integrazione e la conoscenza del territorio

Giornata della Memoria

Visita al Banco Rosso e al Ghetto di Venezia-gennaio 2019

Conoscere la storia del ‘900.

Conoscenza del Territorio

Visita al museo tecnologico M9 di Mestre - primavera 2019

Conoscere l’evoluzione delle tecnologie.

Sicurezza alimentare Dott. Nicoletti Intervento formativo per gli

studentiConoscere i rischi legati ad un’alimentazione scorretta

Uso degli strumenti di comunicazione

Dott. Corvini, polizia postale

Intervento formativo per gli studenti

Promuovere l’uso consapevole e legittimo degli strumenti di comunicazione

SEDE DI SAN DONÀ

Titolo Collaborazioni Attività Obiettivi coerenti col PTOF (V.p. 5, 6 e 9)

Scrivere in Italiano L2 /

Lezioni partecipate in situazioni di vita reale: compilazione di modulistica, cv, preparazione a colloqui di lavoro.

Promuovere la cittadinanza attiva e favorire l’integrazione e l’inclusione sociale.

Scoprire l’italiano attraverso la letteratura

/

Comprendere la ricchezza della lingua italiana attraverso l’analisi di significativi testi letterari legati all’esperienza del viaggio.

Diffondere la lingua e la cultura italiana quale strumento di integrazione e inclusione sociale.

Usiamo le / Introduzione ai lessici Diffondere la lingua e la

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parole giuste specialistici in un contesto interattivo

cultura italiana quale strumento di promozione sociale

Scoprire il Veneto attraverso le sue città

/

Comprendere il territorio e la sua organizzazione partendo dalle realtà urbane che lo hanno generato, in una prospettiva storica.

Attraverso la conoscenza del territorio e della sua storia favorire l’integrazione e l’inclusione sociale

SEDE DI SPINEA-MIRANO

Titolo Collaborazioni Attività Obiettivi coerenti col PTOF (V.p. 5, 6 e 9)

Giornale della scuola /

Lezioni teoriche sulla comunicazione, ideazione del palinsesto, realizzazione e revisione degli articoli, impaginazione e pubblicazione

Promozione della cittadinanza attiva e miglioramento delle capacità comunicative e espressive degli studenti

SEDE DI VENEZIA

Titolo Collaborazioni Attività Obiettivi coerenti col PTOF (V.p. 5, 6 e 9)

Scopriamo Venezia

Itinerari Educativi del Comune di Venezia

Visite guidate nella Giudecca industriale, isola di Sant’Erasmo e Lazzaretto vecchio, lezione e pratica di voga

Promuovere buone pratiche di cittadinanza attiva, proponendo l’incontro tra mondi e culture diverse. Favorire l’inclusione sociale

Looking for the right words: le emozioni dell’arte al Museo

MuVe, Ca’ Foscari

Visita al Museo di Ca’ Pesaro o Ca’ Rezzonico condotta da esperti con modalità CLIL (inglese)

Mantenere un’offerta formativa coerente con le linee guida nazionale proponendo un reale collegamento fra i percorsi di 1° e 2° livello

La Fenice per tutti

Area Formazione del Teatro La Fenice di Venezia

Visita alle Sale Apollinee, Laboratorio di composizione sonora, lezione concerto. È offerta tale possibilità anche agli studenti di Mestre e Marghera.

Favorire la conoscenza del territorio, la cittadinanza attiva attraverso la lingua e cultura italiana.

Io e la città Guide Turistiche Italiane

Visite guidate al Patrimonio storico artistico di Venezia

Diffondere la lingua e la cultura italiana per favorire l’integrazione e la

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conoscenza del territorio

Incontri di Culture

Associazione Libri Volanti

Lettura, visione di immagini, traduzione e ascolto di brani da testi letterari

Rispondere la bisogno di riconoscimento e valorizzazione dell’identità culturale degli studenti per favorire il dialogo interpersonale.

Lingua italiana e arte a Palazzo Grassi e Punta della Dogana

Fondazione Palazzo Grassi

Visite guidate gratuite condotte da esperti delle sale museali di Palazzo Grassi e Punta della Dogana

Diffondere la lingua e la cultura italiana e migliorare la conoscenza del territorio attraverso percorsi e visite in alcuni dei musei più prestigiosi della città

I progetti di arricchimento dell’offerta formativa prevedono anche uscite sul territorio, a piedi, in orario scolastico ed extrascolastico, non tutte definite in questa fase di elaborazione del PTOF.Ai genitori degli studenti minorenni sarà chiesta un’autorizzazione annuale per queste tipologie di uscite didattiche.

B. Corsi E.D.A. (“Educazione Degli Adulti” – educazione permanente per adulti non iscritti al CPIA)

L’offerta EDA risponde ai seguenti obiettivi strategici del PTOF e della Strategia “Europa 2020”:

aumentare fino al 15% della popolazione adulta (fino a 64 anni) la percentuale di persone che partecipi all’apprendimento permanente;

migliorare il livello d’istruzione della popolazione adulta al fine favorire gli adulti nella loro formazione permanente (lifelonglearning).

Essa prevede:

Corsi di cultura e lingua straniera (inglese, tedesco, francese, spagnolo, arabo) Corsi di biologia Corsi di informatica Corsi di storia dell’arte Corsi di tai chi, qi gong Corsi di fotografia digitale Corso di scrittura creativa Corsi di filosofia

Nel dettaglio:

SEDE DI CHIOGGIA

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Lingue Cultura Informatica

Materia Orario Abstract

Inglese

Martedì18.30 – 20.30Lunedì/giovedì16.30 – 18.30

Corsi di lingua inglese di livello beginner, elementary e pre-intermediate.

Informatica Da definirsi Corsi di informatica a vari livelli. In fase di organizzazione e progettazione

Spagnolo Da definirsi Corsi di lingua spagnola a livelli da definirsi. In fase di organizzazione e progettazione

Tedesco Da definirsi Corsi di lingua tedesca a livelli da definirsi. In fase di organizzazione e progettazione

SEDE DI DOLO

Lingue

Materia Orario Abstract

Inglese Da definirsiCorso di lingua inglese per principianti livello A1 – A2

Corso di lingua inglese livello B1

SEDE DI SAN DONÀ

Lingue Cultura

Materia Orario Abstract

Inglese Da definirsi English for Beginners. Il corso e in fase di organizzazione e progettazione

Filosofia Da definirsiAttraverso tecniche attive, lezioni frontali e partecipate, scoprire concetti e parole che abbiamo perduto o dimenticato, favorendo la conoscenza di sé.

SEDE DI SPINEA - MIRANO

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Lingue

Materia Orario Abstract

Inglese Giovedì17.00 – 19.00 Corso di lingua inglese per principianti livello A1 – A2

Arabo Da definirsi

Il corso prevede una parte teorico - pratica dedicata all’apprendimento delle prime nozioni della lingua araba e una parte dedicata alla cultura del mondo arabo e ai rapporti che aveva la Repubblica di Venezia con i paesi arabi. I corsisti alla fine del corso saranno in grado di riconoscere le lettere dell’alfabeto arabo, leggere indicazioni stradali, i nomi dei negozi, di scrivere semplici frasi. Inizieranno a sperimentare l’arabo parlato a partire dalla presentazione di sé. Durante il corso saranno organizzate visite guidate a luoghi veneziani legati al mondo arabo.

SEDE DI VENEZIA

Lingue Cultura Informatica Attività motoriaSede San Girolamo Calle delle Capuzzine 3022/b

Materia Orario Abstract

Inglese

Lunedì9.00 - 11.00Mercoledì15.00 - 18.00

Corso di lingua e cultura inglese per studenti principianti e intermedi. Strutture e funzioni di base della lingua ed esercitazioni di produzione orale e scritta utilizzando strumenti e materiali didattici, autentici, audio e video.

Storia del RestauroL’illustrazione libraria tra ‘600 e ‘700

Lunedì10.00 - 11.00Lunedì11.00 - 12.00

Scopo del corso e fornire i lineamenti fondamentali della disciplina. Particolare attenzione verrà quindi posta non solo sulla teoria del restauro, ma anche sulla materia e sulla tecnica dell'opera d'arte, indagando nel particolare le pitture murali dell'epoca classica e moderna senza trascurare l'Età contemporanea. 7 lezioni di 2 ore.

La seconda proposta vuole fornire una panoramica generale sul fenomeno dell’illustrazione libraria del tardo seicento. Ci si soffermerà, in particolar modo su Suor Isabella Piccini, interessante figura di artista veneziana. È prevista una visita all’Archivio disegni e stampe del Museo Correr. 6 lezioni di 2 ore

Lingua e cultura giapponese

Lunedì15.45 – 17.45

Tecniche di scrittura Mercoledì16.00 - 18.00 Il corso si rivolge a tutti coloro che vogliono imparare ad

organizzare le proprie idee e a padroneggiare la scrittura. Porta ad acquisire le tecniche più efficaci per la costruzione del racconto breve. Si analizzano brani di

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scrittori famosi utili per comprendere come scrivere trama, personaggi e dialoghi e si acquisiscono i “trucchi” della scrittura creativa. Termina con la pubblicazione di una raccolta di racconti illustrati dagli allievi dei corsi di disegno. Si articola in 15 incontri della durata di due ore

Tedesco

A2Martedì15.00 - 17.00

B1Martedì17.00 - 19.00

A2 I testi adottati sono Deutsch Leicht 1 Kursbuch – Arbeitsbuch e Deutsch Leicht 2 Kursbuch – Arbeitsbuch a cura di Montali, Mantelli, Czernohous Linzi, Loscher Editore, Torino 2016. Le relative esercitazioni scritte e orali saranno integrate con materiale fotocopiato da altri testi e grammatiche di lingua tedesca. A lezione verrà inoltre letto e analizzato il libro di Cordula Schurig Kalte erwischt in Hamburg + audiolibro, Klett Verlag Stuttgart.

B1 Il testo adottato e AA.VV. Deutsch als Fremdsprache – Grammatik Ganz Klar! Hueber Verlag, Ismaning Deutschland 2012. Gli argomenti grammaticali verranno integrati con materiale ed esercizi fotocopiati da altri manuali. In classe verranno visionati documentari dell’emittente Deutsche Welle e letti i racconti tratti da Murmeltiere di Leonhard Thoma, Hueber Verlag e due brevi gialli della raccolta Schatten über Berlin, Compact Verlag, München 2017.

È in programma un breve viaggio d’istruzione in Germania o in Austria organizzato dalla docente.

Lingua e cultura cinese

Martedì15.30 - 17.30

Il modulo e pensato per introdurre ad alcuni aspetti della lingua e cultura cinese. A partire dalla scrittura e dagli affascinanti meccanismi che sottendono alla formazione e all’evoluzione dei caratteri cinesi si indagheranno trasversalmente alcuni ambiti: simbologia, calligrafia, pittura e scultura. Si farà uso di materiali autentici e si coinvolgeranno gli studenti in modo interattivo. Si programmerà un incontro con associazioni locali o la partecipazione ad eventi particolari in occasione di spettacoli che coincidono con ricorrenze o festività cinesi (Capodanno cinese). Nel contempo verranno affrontati gli aspetti più propriamente linguistici.

Spagnolo Martedì15.30 - 17.30

Si vogliono offrire i fondamenti basilari della lingua nelle sue parti fonetiche, grammaticali e lessicali, fornire delle conoscenze sulla cultura del mondo ispanico e sviluppare le capacità comunicative dei partecipanti per raggiungere il livello di competenza linguistica A2 (Common European Framework). Questo attraverso la presentazione di contenuti quali: saluti formali e informali, scambiare informazioni personali, viaggi, famiglia, studio e lavoro, le descrizioni fisiche, la casa, la città, cibo e convivialità

Informatica (Excel, altro da definire)

Mercoledì15.00 - 18.00 Contenuti da definire insieme ai corsisti

Teatro Martedì15.30 - 18.30 Il corso di avviamento al teatro intende fornire le nozioni di

base delle dinamiche teatrali, avvicinando i partecipanti all’arte scenica in modo creativo e introspettivo. Ricordi, esperienze, sensazioni, desideri e aneddoti della propria

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vita saranno gli ingredienti della personalissima drammaturgia che il gruppo andrà a creare lezione dopo lezione. I contenuti specifici saranno definiti in itinere, perché cuciti ad hoc sui partecipanti. A fine percorso si deciderà se rappresentare l’esito del lavoro davanti a un pubblico o se conservarlo come esperienza personale.

Storia dell’Arte contemporanea

Da febbraio 2019

Attraverso un percorso dinamico cercheremo di rispondere alle domande che spesso ci si pone quando ci si trova di fronte ad opere di arte contemporanea: cos’e l’arte? Come possiamo comprendere il significato di opere che adottano linguaggi sempre meno iconografici? Cosa può essere considerato arte e cosa no? L’obiettivo e quello di sviluppare la curiosità verso le correnti artistiche contemporanee e la capacità di lettura di un’opera d’arte, nonché di formare fruitori di arte più consapevoli.Il corso verrà arricchito da visite culturali e didattiche, tra cui: Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna, Collezione Peggy Guggenheim, Casa dei Tre Oci, VAC Foundation, Biennale d’Arte Contemporanea 2019

Lingua e cultura araba

Giovedì15.30 - 17.30

Il corso prevede una parte teorico - pratica dedicata all’apprendimento delle prime nozioni della lingua araba e una parte dedicata alla cultura del mondo arabo e ai rapporti che aveva la Repubblica di Venezia con i paesi arabi. I corsisti alla fine del corso saranno in grado di riconoscere le lettere dell’alfabeto arabo, leggere indicazioni stradali, i nomi dei negozi, di scrivere semplici frasi. Inizieranno a sperimentare l’arabo parlato a partire dalla presentazione di sé. Durante il corso saranno organizzate visite guidate a luoghi veneziani legati al mondo arabo e alla fine del corso e inoltre previsto un viaggio storico-etnografico in Marocco o, se possibile, in Siria

Fotografia digitale Giovedì15.00 - 17.00

Obiettivo del corso e fornire le basi pratiche e teoriche per impostare un corretto flusso di lavoro: dall'utilizzo della camera in fase di ripresa, agli strumenti software di archiviazione e postproduzione. Una parte pratica e una di revisione dei risultati, permettono di approfondire la lettura critica delle proprie e altrui immagini.

Tai Chi – Qi gong Venerdì9.00 - 12.00

QIGONG - La ginnastica dolce di origine cinese, adatta a tutte le età e condizioni fisiche, aumenta la consapevolezza e la presenza dal punto di vista del corpo, della mente e del respiro. Introduce inoltre in una dimensione di auto-cura della persona e della sua salute, alla ricerca di un equilibrio sano e in movimento autonomo. TAICHI - Arte marziale cosiddetta interna, meditazione in movimento e ginnastica dolce per la salute. Praticabile e adattabile a tutte le età e condizioni fisiche, ottima per il miglioramento dell’equilibrio e la prevenzione dalle cadute oltre che per un generale riequilibrio della condizione fisica e mentale.

ArteSede Palazzo Carminati

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Materia Orario Abstract

Sperimentazioni Pittoriche

Lunedì14.30 - 18.30Giovedì14.30 - 18.30Venerdì14.30 - 18.30

Gli allievi, già in grado di disegnare e dipingere, sono invitati e stimolati a intraprendere un percorso più personale. Non ci sono più esercizi ma si applica la conoscenza acquisita negli anni precedenti per poter lavorare in maniera più libera e sperimentare diversi tipi di materiali, colori, supporti. Questa ricerca di libertà di espressione e incoraggiata dalla visione di molte immagini di opere e cataloghi di artisti contemporanei che aiutano l'allievo a riflettere su una diversa gestualità pittorica, su un altro immaginario, su nuovi equilibri di forme e colori.

Acquerello

Martedì15.00 - 18.00Giovedì15.00 - 18.00

La tecnica dell'acquerello e estremamente complessa ma offre soddisfazioni immediate. Non richiede una conoscenza approfondita del disegno perché l'attenzione verte sul colore, sulla trasparenza, sull'armonia. Si concentra sulla padronanza dell'acqua in relazione alla carta, sulla scoperta dei colori e del loro migliore utilizzo per ottenere sfumature, trasparenze, luci e ombre.

Disegno e Pittura

Diversi livelliLunedì14.30 - 18.30Martedì14.30 - 18.30Mercoledì14.30 - 18.30Giovedì14.30 - 18.30Venerdì14.30 - 18.30

Il corso di disegno per principianti assoluti segue il metodo Betty Edwards, Disegnare con la parte destra del cervello, secondo cui tutti possono imparare a disegnare così come si impara a leggere e a scrivere. Questo approccio ha rivoluzionato la didattica del disegno perché punta alla trasformazione del modo in cui si guarda. Grazie ad una serie di esercizi pratici si esercita la percezione delle linee e degli spazi negativi. In questo modo ciò che sappiamo non interferisce con ciò che vediamo. L’allievo già alla prima lezione e in grado di ottenere risultati impensabili senza questo metodo.

Il corso prosegue nei livelli successivi senza mai abbandonare l’approccio di Betty Edwards utilizzando altri medium, come i carboncini, i colori a tempera, le terre colorate, i colori ad olio. Cambiano i supporti, dalla carta si passa ai cartoni preparati con gesso di Bologna e colle viniliche. Polvere di pomice e di marmo vengono introdotti per l’imprimitura, si lavora in piedi su cavalletto.

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PROGETTI DI MIGLIORAMENTO

SEDE DI CHIOGGIA

Titolo Collaborazioni Attività Obiettivi coerenti col PTOF (V.p. 5, 6 e 9)

Io riciclo e tu? Azienda Veritas

Interventi di esperti sulle modalità di gestione dei rifiuti, condotti con modalità interattiva

Promuovere buone pratiche di cittadinanza attiva e consapevole

Il Maestro di Bottega

Aziende Associate Coldiretti, Associazione Opera Baldo ONLUS, Comune di Chioggia

Incontri con Artigiani e Lavoratori del settore agricolo e della pesca. Letture dell’Autore dal libro “Raggi di Bici”. Visite didattiche e percorsi in bicicletta.

Favorire la conoscenza del territorio e la cittadinanza attiva finalizzata all’orientamento lavorativo e all’integrazione

Educazione all’igiene personale e al benessere a tavola

/Lezioni e attività interattive sull’educazione alimentare e l’igiene personale

A partire dalla conoscenza della cultura gastronomica del territorio, riflettere sulla propria identità al fine di favorire l’incontro di culture diverse

SEDE DI MARGHERA

Titolo Collaborazioni Attività Obiettivi coerenti col PTOF (V.p. 5, 6 e 9)

Cittadini

Biblioteche civiche di Mestre e Marghera, Centro Internet di Marghera, Servizio Immigrazione

Visite a Musei, lezioni interattive al Planetario, visione di film nell’ambito del Progetto Cinema Scuola, visita alla laguna di Venezia.

Attraverso la conoscenza del territorio favorire la cittadinanza attiva e l’integrazione.

SEDE DI MESTRE

Titolo Collaborazioni Attività Obiettivi coerenti col PTOF (V.p. 5, 6 e 9)

Conoscenza del Territorio

Guide Turistiche Italiane, Musei Civici

Visite guidate al Patrimonio storico artistico di Venezia

Diffondere la lingua e la cultura italiana per favorire l’integrazione e la conoscenza del territorio

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SEDE DI SAN DONÀ

Titolo Collaborazioni Attività Obiettivi coerenti col PTOF (V.p. 5, 6 e 9)

Inclusione socio-lavorativa degli adulti disoccupati

Agenzia per il Lavoro Synergie Italia spa, Centri per l’impiego

Attraverso incontri con esperti conoscere lo strumento di politica attiva “Assegno per il Lavoro” finanziato dalla Regione Veneto.

Promuovere la cittadinanza attiva e favorire l’integrazione e l’inclusione sociale attraverso l’orientamento lavorativo.

Educazione stradale: la bicicletta

Lezioni per illustrare comportamenti sicuri sulla strada e identificare le regole del buon ciclista.

Promuovere buone pratiche di cittadinanza attiva e consapevole, prevenire comportamenti pericolosi

Cittadinanza attiva per adulti stranieri

Attraverso lezioni e attività pratiche conoscere la realtà del sistema scolastico, sanitario e lavorativo del nostro paese

Costruire una consapevolezza di cittadinanza, attraverso la conoscenza diretta e contestuale dei luoghi e dei servizi offerti dal territorio

SEDE DI SPINEA-MIRANO

Titolo Collaborazioni Attività Obiettivi coerenti col PTOF (V.p. 5, 6 e 9)

Diventare cittadini attivi per una migliore integrazione sul territorio

Servizi al cittadino dei Comuni di Spinea e Mirano

Uscite didattiche e incontri con gli operatori dei diversi servizi dei Comuni

Costruire una consapevolezza di cittadinanza, attraverso la conoscenza diretta e contestuale dei luoghi e dei servizi offerti dal territorio

La biodiversità

MuVe, Napea Associazione per il Presidio e l’Educazione Ambientale

Visita guidata e Laboratorio all’interno del Museo di Storia Naturale. Visite guidate al Bosco del Parauro, Oasi Lycaena e Parco Agricolo del veneziano “Terraferma”

Formare cittadini consapevoli in grado di mettere in atto scelte etiche negli stili di vita, nel rispetto dell’ambiente e della biodiversità

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SEDE DI VENEZIA

Titolo Collaborazioni Attività Obiettivi coerenti col PTOF (V.p. 5, 6 e 9)

Cyberbullismo: cos’e e come difendersi

Itinerari Educativi del Comune di Venezia

Interventi di esperti sulla prevenzione del fenomeno, attraverso la visione del film “Pettegolezzi on line” e schede didattiche

Promuovere la cittadinanza attiva e il conseguimento di autonomia di pensiero e di giudizio

Ridurre, riusare, recuperare: si può fare

Itinerari Educativi del Comune di Venezia

Interventi di esperti sulle modalità di gestione dei rifiuti del Comune di Venezia, condotti con modalità interattiva

Promuovere buone pratiche di cittadinanza attiva e consapevole

Educazione stradale ed acquea, Educazione alla legalità

Comune di Venezia e Polizia locale

Incontri con esperti per illustrare comportamenti sicuri sulla strada e in laguna. Far conoscere l’attività dell’unità cinofila (ASIA) per la ricerca delle sostanze stupefacenti

Promuovere buone pratiche di cittadinanza attiva e consapevole, prevenire le tossico dipendenze

Cinema Scuola 2019

Anche con le Sedi di Mestre e Marghera

Associazione Saba, Ufficio Cinema del Comune di Venezia, Cinema Dante

Visione di 5 film su temi civili e di attualità

Promuovere la cittadinanza attiva e lo sviluppo del pensiero critico. Diffondere la conoscenza dei valori della democrazia, della tolleranza e della ricchezza delle identità culturali.

Settimana dell’Arte

La bellezza parla a tutti i cuori

Esperte Esterne

Visita a Ca’ Rezzonico, laboratori artistici secondo diverse tecniche e produzione finale di un elaborato digitale

Vista la brevità del percorso, la nostra scuola stenta a dare voce alle esigenze di carattere espressivo. Il Progetto intende colmare questa lacuna, attraverso la promozione della persona e la valorizzazione delle potenzialità individuali

Guarda, mi racconto

Università di Ca’ Foscari

Dipartimento di Studi linguistici e culturali comparati

Attività di espressione personale e auto-narrazione mediante immagini e fotografie con mostra finale

A partire dalla riflessione sulla propria identità personale riconoscere la ricchezza delle culture e favorire lo scambio e il confronto

“La realtà aumentata e percorsi di fruizione museale di tipo artistico”

Docenti esperti esterni dei progetti EDA – S.A. di Venezia

#PNSD – AZIONE #7

Fruizione delle opere d’arte viste dal vivo con gli strumenti della realtà aumentata.

Il progetto risponde all’esigenza di far avvicinare i ragazzi e i giovani adulti che frequentano i gruppi di 1°livello all’arte anche con l’uso di nuove tecnologie

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ma in modo attivo.

CASA CIRCONDARIALE MASCHILE SANTA MARIA MAGGIORE

Titolo Collaborazioni Attività Obiettivi coerenti col PTOF (V.p. 5, 6 e 9)

A Scuola di Lettura

Elio Emaldi/

Lettura consapevole della Carta dei Diritti e dei Doveri dei Detenuti

Favorire la maggiore consapevolezza delle regole del sistema carcerario per promuovere la cittadinanza attiva

“La scuola in carcere”

Alessandra del Greco

CPIA di Verona

Analizzare i cambiamenti a livello identitario e gli effetti a livello personale e sociale che la partecipazione a esperienze scolastiche in carcere può generare al fine di promuovere una maggior integrazione culturale e sociale. Costruire un osservatorio inter-provinciale sui bisogni formativi della popolazione adulta ristretta in collaborazione con altri soggetti pubblici.

Arricchire il patrimonio di conoscenze e di lessico per una più articolata comunicazione personale.

Favorire la maggiore consapevolezza delle regole del sistema carcerario per promuovere la cittadinanza attiva.

Diffondere la lingua e la cultura italiana

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IMPIANTO METODOLOGICO - DIDATTICO

In coerenza con le indicazioni del sistema nazionale di istruzione degli adulti e sulla base di quanto consentito dall’autonomia scolastica, il CPIA di Venezia accoglie, orienta, accompagna e riorienta lo studente adulto in percorsi formativi che lo mettono al centro come persona, che valorizzano il proprio vissuto e la propria storia culturale e professionale. Per far ciò pone in essere azioni di sostegno tra cui:

riconoscimento dei crediti comunque e ovunque acquisiti; attivazione di percorsi flessibili che valorizzino l’esperienza di cui sono portatori gli

studenti; fruizione a distanza (FAD), che e in elaborazione.

Da un punto di vista strettamente metodologico il nuovo assetto organizzativo esige un profondo rinnovamento della didattica, passando da una programmazione delle attività formative centrata sui curricoli, a una programmazione per UDA centrata su competenze e percorsi modulari. Il tipo di competenza che l’UDA può concorrere a sviluppare e legato alla problematicità delle situazioni reali, lavorative e di vita e all’esercizio dei diritti di cittadinanza attiva. Questo significa individuare le competenze che stanno all’incrocio fra gli assi culturali e i diritti di cittadinanza e praticare l’azione di sostegno educativo. In particolare, sono necessarie per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione.

Il quadro di riferimento europeo delinea otto competenze chiave per la cittadinanza e l’apprendimento permanente. Queste competenze sono:

1. la comunicazione nella madrelingua, che e la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali;

2. la comunicazione in lingue straniere che, oltre alle principali abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua, richiede anche abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale. Il livello di padronanza dipende da numerosi fattori e dalla capacità di ascoltare, parlare, leggere e scrivere;

3. la competenza matematica e le competenze di base in campo scientifico e tecnologico. La competenza matematica e l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane, ponendo l’accento sugli aspetti del processo, dell’attività e della conoscenza. Le competenze di base in campo scientifico e tecnologico riguardano la padronanza, l’uso e l’applicazione di conoscenze e metodologie che spiegano il mondo naturale. Tali competenze comportano la comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e la consapevolezza della responsabilità di ciascun cittadino;

4. la competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione (TSI) e richiede quindi abilità di base nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC);

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5. imparare ad imparare e collegata all’apprendimento, all’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzarlo sia a livello individuale che in gruppo, a seconda delle proprie necessità e alla consapevolezza relativa a metodi e opportunità;

6. le competenze sociali e civiche. Per competenze sociali si intendono competenze personali, interpersonali e interculturali e tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa. La competenza sociale e collegata al benessere personale e sociale. È essenziale comprendere i codici di comportamento nei diversi ambienti in cui le persone agiscono. La competenza civica e in particolare la conoscenza di concetti e strutture sociopolitici (democrazia, giustizia, uguaglianza, cittadinanza e diritti civili) dota le persone degli strumenti per impegnarsi a una partecipazione attiva e democratica;

7. senso di iniziativa e di imprenditorialità significa saper tradurre le idee in azione, in cui rientrino la creatività, l'innovazione e l'assunzione di rischi, come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi. L’individuo e consapevole del contesto in cui lavora ed e in grado di cogliere le opportunità che gli si offrono. È il punto di partenza per acquisire le abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno bisogno coloro che avviano un’attività sociale o commerciale. Essa dovrebbe includere la consapevolezza dei valori etici e promuovere il buon governo;

8. consapevolezza ed espressione culturali, che implicano la consapevolezza dell’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni attraverso un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti, lo spettacolo, la letteratura e le arti visive.

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LA SCUOLA IN AMBITO PENITENZIARIO

LE FONTI GIURIDICHE È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando

di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana. [art. 3, II c, Cost.]

La scuola e aperta a tutti. [art.34, I, Cost.] Ogni sforzo deve essere fatto per offrire ai detenuti la possibilità di migliorare e di accrescere

le loro prospettive di reinserimento nella società. [art. 64, Regole penitenziarie europee] Il trattamento e svolto principalmente avvalendosi dell’istruzione. [art.15, L26.7.1975, n354] L’istruzione costituisce un momento essenziale del processo penitenziario per rieducare. alla

convivenza civile e per ridefinire il progetto di vita. [Circ. 6.8.1993 n.253]

Riflettendo sulle fonti e opportuno elaborare una strategia che possa essere efficace per avvicinarsi agli obiettivi che i legislatori hanno fissato.La ricerca pedagogico didattica individua una strategia che possa essere efficace per avvicinarsi agli obiettivi che i legislatori hanno fissato. I nuovi indirizzi sottolineano quanto segue:

la scuola in carcere e elemento fondamentale del percorso di riabilitazione per il futuro reinserimento della persona detenuta nella società. È un luogo di socializzazione, confronto, accettazione e scoperta dell’alterità. Attraverso l’attività didattica, flessibile e calibrata sui bisogni individuali del corsista e del gruppo classe, ciascuno costruisce, recupera e consolida la propria identità al fine di riconquistare progressivamente una dimensione progettuale sulla propria esistenza.La scuola e anche l’occasione per ristabilire una “normalità” nella scansione della giornata; e un impegno, favorisce una presa di responsabilità verso sé stessi e verso gli altri a partire dal rapporto che piano piano si costruisce con gli insegnanti. In classe si elaborano conflitti e si sperimentano nuove forme di convivenza. Ci si conosce attraverso “codici” diversi da quelli della quotidianità. In questo percorso, un ruolo fondamentale lo svolge la didattica che e sempre ritagliata su misura (ancor più che in contesti scolastici “normali”) in base alle caratteristiche dei singoli e- non secondariamente- alle dinamiche di gruppo che si rivelano nel tempo scuola. Per questo, la scuola in carcere (più che in altri luoghi) necessita di programmazioni aperte e flessibili, adattabili facilmente ai bisogni che di volta in volta emergono. Ha bisogno di margini di “improvvisazione” - nel senso alto e nobile della parola - e il docente, di un bagaglio variegato di strumenti pronti per re-agire positivamente ad ogni input proveniente dai corsisti. L’attività in classe deve essere volta ad un recupero dell’autostima e del senso di autoefficacia, ad una metariflessione sulla propria biografia e sui propri vissuti traumatici, nella direzione di una ri-definizione di sé, con l’obiettivo (alto, certo…) di riuscire, una volta terminata l’esperienza della detenzione, a riprendere la propria vita “fuori” con nuova consapevolezza e nuovi strumenti.Ovvio che in tutto ciò, la possibilità di ottenere un diploma di primo livello o delle certificazioni linguistiche, gioca un ruolo importantissimo ma, evidentemente, e anche – per certi versi, solo… - il punto di arrivo di un percorso che, di per sé, deve essere arricchente e capace di provocare un cambiamento.Da un punto di vista più pratico, inoltre, la presenza a scuola favorisce un maggiore coinvolgimento del detenuto in tutte le attività proposte dall’istituzione carceraria e una più approfondita consapevolezza di ciò che accade intorno a lui sia nell’ordinario che nello straordinario. Questo perché la scuola assume un importante ruolo di “catalizzatore” di presenze educative e formative:

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intorno ad essa ruotano associazioni culturali, sportive, di volontariato ecc. che con le loro proposte arricchiscono l’offerta e forniscono ulteriore occasione di incontro e scambio. In questo modo, la scuola assolve ad un altro suo fondamentale ruolo: quello di tenere aperta una “finestra” sull’esterno, di creare positivi collegamenti tra carcere e territorio, in modo che non si recida il contatto tra questi due mondi.

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CRITERI DI VALUTAZIONE

La valutazione e il momento dell’osservazione e della misurazione del processo di apprendimento ed e finalizzata alla verifica dell’acquisizione delle competenze declinate e programmate nel patto formativo stipulato con ciascun corsista.Essa e trasparente, tempestiva, tiene conto dei caratteri di dinamicità e di complessità dei singoli corsisti ed ha finalità formative.È uno dei momenti fondamentali ed irrinunciabili dell’azione didattica. In riferimento al Patto Formativo di ogni studente, la valutazione accompagna e regola l’azione didattica e si realizza attraverso una serie di operazioni: raccolta di dati sulle competenze e le conoscenze raggiunte dall’utente, interpretazione dei dati raccolti e formulazione di un giudizio in forma di numeri e aggettivi.

La valutazione risponde alle seguenti indicazioni: verificare il raggiungimento degli obiettivi didattici programmati e l’acquisizione delle

competenze declinate e programmate nel patto formativo stipulato con ciascun corsista, in relazione ai risultati attesi;

adeguare le proposte didattiche e le richieste alle possibilità e ai ritmi di apprendimento individuali e del gruppo;

identificare, attraverso l’osservazione e la misurazione, le cause dello scollamento tra risultati conseguiti e gli obiettivi fissati;

predisporre eventuali interventi di rinforzo o consolidamento e di potenziamento, individuali o collettivi

promuovere l’autovalutazione delle proprie competenze, l’autoconsapevolezza delle proprie potenzialità

fornire ai docenti elementi di autovalutazione del proprio intervento didattico; comunicare alle famiglie o ai tutori, gli esiti formativi scolastici (per i minorenni).

Le UDA rappresentano il principale riferimento per la valutazione.

Costituiscono oggetto della valutazione: l’analisi dei prerequisiti; la verifica degli apprendimenti programmati, ossia delle competenze, delle abilità e

delle conoscenze disciplinari indicate nelle UdA; la valutazione del comportamento, cioe della partecipazione, dell’impegno

manifestato, dell’interesse, del rispetto delle regole e dell’autonomia, come condizioni che rendono l’apprendimento efficace e formativo (in particolare per gli utenti minori).

La valutazione accompagna e regola l’azione didattica, tre sono le fasi fondamentali:

inizialefunzione diagnostica per delineare le scelte progettuali in relazione ai bisogni formativi;

in itinerefunzione regolativa in quanto consente di adattare continuamente gli interventi alla

situazione didattica e di attivare strategie di recupero e di sviluppo, anche attraverso la collaborazione tra docenti di primo livello e docenti alfabetizzatori;

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finaledefinisce i livelli di apprendimento raggiunti, la continuità e serietà dell’impegno e la qualità della partecipazione del singolo studente.

La valutazione si effettua attraverso delle verifiche sistematiche. La verifica ha lo scopo di rilevare le conoscenze e le competenze acquisite dagli studenti. Affinché le prove diventino per lo studente occasione di crescita, nella conoscenza dei traguardi raggiunti e nell’assunzione consapevole di responsabilità del proprio processo formativo da parte dei docenti:

le richieste devono essere chiare ed esplicite; le richieste graduate devono permettere la partecipazione e la definizione dei livelli

di competenza; i contenuti, i tempi, gli obiettivi, le modalità devono essere espressi; i criteri di attribuzione del voto manifesti.

Le prove saranno frequenti, per tener sotto osservazione i processi di apprendimento, per dare agli studenti la possibilità di esercitarsi.

Tutte le discipline potranno utilizzare, in modo equilibrato, alcune prove scritte in relazione alle competenze da accertare. I voti delle prove scritte e orali saranno attribuiti secondo la scala decimale così da poter evidenziare i diversi livelli di profitto, far emergere sia le situazioni critiche di apprendimento sia le eccellenze.

Attività di verifica possono essere le seguenti: discussioni individuali e/o di gruppo esercizi/esercitazioni; elaborati scritti o multimediali; produzioni scritte (ed es. componimento libero); problem solving; prove strutturate e semistrutturate (a risposta multipla, vero/falso, a risposta aperta); questionari; relazioni scritte e orali; colloqui; simulazioni; role-play.

Vengono ammessi a sostenere il test per il conseguimento del livello linguistici indicati nel Patto Formativo Individuale gli studenti dei corsi di alfabetizzazione che abbiano frequentato almeno il 70% del percorso definito nel Patto stesso.Vengono ammessi a sostenere l’esame conclusivo del 1° ciclo d’istruzione gli iscritti che abbiano concluso il percorso indicato nel Piano di Studi Personalizzato, conseguendo almeno la valutazione del livello base (voto in decimi sei) e che abbiano frequentato le lezioni per un minimo del 70% delle ore pattuite.

Ai sensi della vigente normativa, in particolare il DPR 263/2013, art. 6, ed il D.L.gs 62/2017, all’interno del PTOF, il Collegio dei docenti deve definire quanto segue:

a. la corrispondenza fra i voti numerici e descrizione del livello cui il voto si riferisce (rubrica di valutazione);

b. le deroghe al limite di frequenza del 70% del percorso previsto dal Piano Formativo

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Individuale;c. i criteri di non ammissione all’esame di stato;d. i criteri di valutazione del comportamento, determinando anche le modalità di

espressione del giudizio;e. gli strumenti ed i documenti di valutazione, ivi compresi i modelli di certificazione

delle competenze.

RUBRICHE DI VALUTAZIONE

ALFABETIZZAZIONE E APPRENDIMENTO DELLA LINGUA ITALIANA (LIV. A2)Si fa riferimento alle competenze e alle categorie dell’uso linguistico del livello A2 del QCER

Scritto Riesce a scrivere brevi testi su argomenti riguardanti bisogni quotidiani.

Parlato Descrive con parole semplici la famiglia, le condizioni di vita, la carriera scolastica, il lavoro, situazioni di vita quotidiana.

Comprensione scritta Comprende testi brevi relativi a situazioni di vita quotidiana, di lavoro, della pubblica amministrazione.

Competenze di cittadinanza Conosce il funzionamento della pubblica amministrazione, le norme fondamentali relative al lavoro, alla salute e al fisco.

Comparazione descrittori di livello e voti

Avanzato 9/10Ha acquisito in maniera ottima le conoscenze, le abilità e le competenze definite nel percorso personalizzato.Ha un ruolo positivo e collaborativo nel gruppo di livello.

Intermedio

8Ha acquisito in maniera buona le conoscenze, le abilità e le competenze definite nel percorso personalizzato.Ha un ruolo positivo e collaborativo nel gruppo di livello.

7Ha acquisito in maniera adeguata le conoscenze, le abilità e le competenze definite nel percorso personalizzato.Ha un ruolo positivo e collaborativo nel gruppo di livello

Base 6Ha acquisito in maniera sufficiente le conoscenze, le abilità e le competenze definite nel percorso personalizzato.Ha un ruolo collaborativo nel gruppo di livello

Non raggiunto 5Non ha acquisito le conoscenze, le abilità e le competenze definite nel percorso personalizzato.

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PERCORSI DI PRIMO LIVELLO - PRIMO PERIODO DIDATTICO

Comparazione descrittori di livello e voti

Avanzato 9/10

Lo studente ha acquisito in maniera completa le conoscenze, abilità e competenze definite nel percorso personalizzato ed e in grado di rielaborarle personalmente rispetto alla propria esperienza di vita.Sa correlare le conoscenze di studio che espone con un linguaggio corretto e appropriato.Partecipa attivamente e in modo costante alle attività proposte e ha ottimi rapporti interpersonali.

Intermedio

8

Lo studente ha consolidato le conoscenze, abilità e competenze definite nel percorso personalizzato.Sa correlare le conoscenze di studio che espone con linguaggio appropriato.Partecipa in modo costante alle attività proposte e ha buoni rapporti interpersonali.

7

Lo studente ha consolidato le conoscenze, abilità e competenze definite nel percorso personalizzato.Sa correlare le conoscenze di studio che espone con linguaggio non sempre appropriato.Partecipa alle attività proposte seppure non in tutti i contesti e ha buoni rapporti interpersonali.

Base 6

Lo studente ha acquisito in maniera sufficiente le conoscenze, abilità e competenze definite nel percorso personalizzato.Sa correlare le conoscenze di studio che espone con linguaggio semplice.Partecipa alle attività proposte in maniera discontinua e ha corretti rapporti interpersonali.

Non raggiunto 5

Lo studente non ha ancora acquisito le conoscenze, abilità e competenze definite nel percorso personalizzato.Mostra difficoltà a correlare le conoscenze di studio che espone con linguaggio non del tutto appropriato.Partecipa alle attività proposte in maniera discontinua.

Criteri per l’attribuzione del giudizio sul comportamento

Giudizio Descrittore

Ottimo

Rispetta pienamente il regolamento d’istituto e il patto di corresponsabilità. Ha un atteggiamento di attenzione, disponibilità e collaborazione nei confronti dei docenti, dei compagni e del personale. Mostra serietà, responsabilità e assiduità nell’impegno scolastico. È regolare e serio nel rispetto delle scadenze e delle consegne scolastiche. Ha un ruolo propositivo all’interno della classe e partecipa attivamente alla vita della classe e della scuola. La sua frequenza e assidua.

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Distinto

Rispetta pienamente il regolamento d’istituto e il patto di corresponsabilità. Ha un comportamento responsabile e collaborativo con docenti, compagni e personale della scuola. È costante e mostra adeguato senso di responsabilità nell’impegno scolastico. Rispetta le scadenze e le consegne. Partecipa attivamente alla vita della classe e della scuola. La sua frequenza e regolare, rari ritardi.

Buono

Rispetta il regolamento scolastico e il Patto di corresponsabilità. Non e sempre costante nell’assunzione di responsabilità e nella collaborazione con docenti e compagni. L’impegno e discontinuo, soprattutto per quel che riguarda il lavoro domestico. Non sempre e puntuale nel rispetto di scadenze e impegni. Partecipa alla vita della classe

Sufficiente

Ha agito comportamenti scorretti nei confronti di docenti, compagni o personale scolastico, segnalati con note disciplinari e/o sospensioni Alcune volte disturba il regolare svolgimento delle lezioni. Lo svolgimento dei compiti assegnati e delle consegne e spesso disatteso. L’impegno in classe non e sempre costante e ha continuo bisogno del rinforzo del docente.Non e sempre puntuale nel rispetto di scadenze e impegni. L’interesse e la partecipazione alla vita della classe sono discontinui e/o superficiali.

Non sufficiente

Ha un ruolo negativo all’interno della classe. È responsabile di comportamenti che possono mettere a repentaglio la sicurezza propria e altrui Lo svolgimento dei compiti assegnati e delle consegne e sporadico. L’impegno in classe e molto saltuario e ha continuo bisogno del rinforzo del docente. Non e puntuale nel rispetto di scadenze e impegni. Non partecipa alla vita della classe. Fa ripetute assenze e ritardi non giustificati.

A conclusione del percorso di studio del primo livello – primo periodo viene rilasciato un certificato delle competenze acquisite.

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CRITERI DI VALUTAZIONE PER GLI ESAMI DI STATO

L’Esame di Stato si riferisce ai risultati di apprendimento attesi al termine dei percorsi di primo livello (Tabella A delle Linee guida - Decreto 12 marzo 2015) e riguarda le competenze a conclusione dei percorsi di primo livello, primo periodo didattico (Allegato A.3 delle Linee guida).

1. Criteri per l’ammissione all’Esame di Stato (CM n. 9 del 3/11/2017, art. 1)

a. L'ammissione all' esame di Stato dell'adulto, iscritto e frequentante i CPIA, e disposta dai docenti del gruppo di livello facenti parte del consiglio di classe (art. 7, comma l, lettera a), DPR 263/12) presieduto dal dirigente scolastico (o da un suo delegato) a garanzia della uniformità dei giudizi sia all'interno del gruppo di livello, sia nell'ambito di tutto il CPIA.

b. Per ciascun adulto, i suddetti docenti, nel corso di una riunione del Consiglio di classe, appositamente convocato per lo scrutinio di ammissione, con decisione assunta a maggioranza solo di quelli che hanno svolto le attività di insegnamento previste dal Patto formativo individuale (Linee guida, 3.2.), così come formalizzato dalla Commissione di cui all'art. 5, comma 2 del DPR 263/12, devono, accertare l’effettivo svolgimento del percorso e disporre l’ammissione o la non ammissione all’Esame.

c. Nel caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in uno o più assi culturali, il consiglio di classe può deliberare, a maggioranza, con adeguata motivazione, la non ammissione dell'adulto all'esame di Stato. Alla definizione del livello dell'asse concorrono i livelli conseguiti per ciascuna delle competenze relative all'asse, comprese quelle per le quali ad esito della procedura di cui al punto 5.2. delle Linee guida (CM 36/12), e stata disposta la possibilità di esonero dalla frequenza del relativo monte ore.

d. Ai sensi dell’art. 1, comma 3 della CM n. 9 del 3/11/2017, l'esito delle precedenti operazioni di scrutinio, puntualmente verbalizzate in apposito registro, e pubblicato nel sito del CPIA e/o all'albo, nonché affisso presso i punti di erogazione del CPIA, sedi dei rispettivi esami, con indicazione "Ammesso", seguito dal voto in decimi attribuito al giudizio di idoneità di ammissione, ovvero "Non ammesso". In caso di non ammissione all'esame, i CPIA adottano idonee modalità di comunicazione preventiva all'adulto e alle famiglie, in caso di soggetti che non hanno ancora compiuto il 18° anno di età. Il voto di ammissione concorre alla determinazione del voto finale d'esame, nei termini di cui al successivo articolo 4.

2. Accertamento del percorso

L'effettivo svolgimento del percorso di studio personalizzato (PSP) definito nel Patto formativo individuale (cfr. Linee Guida, 3.2) si effettua verificando la prescritta frequenza (almeno il 70% del PSP) ai fini dell'ammissione all'esame di Stato. Al riguardo, si precisa che il monte ore del PSP e pari al monte ore complessivo del primo periodo didattico sottratta la quota oraria utilizzata per le attività di accoglienza e orientamento (pari a non più del 10% del monte ore medesimo) e quella derivante dal riconoscimento dei crediti (pari comunque ad una misura non superiore a quella stabilita dalla Commissione, di cui all'art. 5, comma 2 del DPR 263/12). Ferma restando la prescritta frequenza, il Consiglio di classe, in casi eccezionali, può derogare dal limite suddetto, per documentati gravi motivi di salute, grave disagio sociale, inderogabili impegni di lavoro, a condizione che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione stessa. L'impossibilità di accedere alla valutazione comporta la non ammissione all'esame di stato. Tali circostanze sono oggetto di preliminare accertamento da parte dei docenti di cui al presente comma.

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In sede di scrutinio di ammissione, il Consiglio di classe individua, a richiesta dell'adulto la lingua comunitaria, fra quelle oggetto di insegnamento nel CPIA, quale oggetto della seconda prova scritta.

3. Prove d’Esame

a. L’Esame di Stato dei percorsi di Primo Livello, Primo Periodo didattico, consta di tre prove scritte e di un colloquio pluridisciplinare.

b. Le prove scritte d’esame saranno 3 e si svolgeranno in quest’ordine:1. prima prova scritta: italiano, durata 4 ore;2. seconda prova scritta: lingua straniera (inglese o francese), durata 3 ore;3. terza prova scritta: matematica, durata 3 ore.

Non si esonera alcun candidato dalla seconda prova scritta, in quanto, in presenza di buone competenze nella seconda lingua, l’esecuzione della prova dà la possibilità di migliorare la media della valutazione e risulta, quindi, un vantaggio per il candidato stesso.c. La prova scritta di italiano si riferisce ai risultati di apprendimento relativi all'Asse dei linguaggi

o all'Asse storico sociale, attesi in esito ai percorsi di istruzione di primo livello (Tabella A, Linee Guida) e riguarda le competenze a conclusione del primo periodo didattico dei percorsi di primo livello relative ai rispettivi Assi. La seconda prova scritta, in lingua straniera, si riferisce ai risultati di apprendimento relativi all' Asse dei linguaggi, attesi in esito ai percorsi di istruzione di primo livello (Tabella A, Linee Guida) e riguarda le competenze a conclusione del primo periodo didattico dei percorsi di primo livello relative o alla lingua inglese o ad una seconda lingua comunitaria (AlI. 3, Linee guida), a seconda di quanto deliberato dal consiglio di classe, di cui al precedente §1. punto 2. lett. d)La terza prova scritta si riferisce ai risultati di apprendimento relativi all'Asse matematico attesi in esito ai percorsi di istruzione di primo livello (All. l) e riguarda le competenze a conclusione del primo periodo didattico dei percorsi di primo livello relative all' Asse matematico (AlI. 3, Linee Guida).

d. Le prove scritte sono decise dalla Commissione d’esame, durante la riunione preliminare, privilegiando quelle più funzionali alla specificità dell'utenza adulta, più coerente con il percorso di studio personalizzato del candidato adulto e più idonee ad un accertamento delle competenze chiave per l'apprendimento permanente, come declinate nei risultati di apprendimento dei percorsi di primo livello (C.M. n. 9 del 3/11/2017, art. 2, comma 6).

e. Colloquio pluridisciplinare: la sottocommissione svolge il colloquio con il candidato sui seguenti aspetti, da trattare non necessariamente in ordine cronologico:

esito delle prove scritte; parlare di sé e del proprio progetto di vita; un argomento a scelta del candidato, privilegiando le discipline non oggetto di prove scritte.

Il colloquio, condotto con i criteri di cui sopra, dovrà altresì consentire di accertare il livello di acquisizione delle competenze chiave di cittadinanza, di cui all'allegato 2 del DM 139/07, ai sensi di quanto previsto dall'art. 4, comma 4, del DPR 263/12.

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4. Esito dell’Esame di Stato (art. 5, CM n.9 del 3 novembre 2017)

La definizione dei criteri di valutazione delle prove d’esame compete alla Commissione d’esame, pertanto, i criteri discussi e definiti dal Collegio dei docenti potranno subire modifiche, da parte della Commissione d‘esame, in seduta plenaria.

1. La Commissione, o le eventuali sottocommissioni, attribuiscono a ciascuna prova scritta e al colloquio un voto espresso in decimi, senza utilizzare frazioni decimali.

2. All'esito dell'Esame di Stato concorrono il giudizio di idoneità all'ammissione e gli esiti delle prove scritte e del colloquio pluridisciplinare.

3. Ai fini della determinazione del voto finale dell'esame di Stato di ciascun candidato, la sottocommissione procede preliminarmente a calcolare la media tra i voti delle singole prove scritte e del colloquio, senza applicare, in questa fase, arrotondamenti all'unità superiore o inferiore. Successivamente procede a determinare il voto finale, che deriva dalla media tra il voto di ammissione e la media dei voti delle prove scritte e del colloquio.

4. Il voto finale così calcolato viene arrotondato all'unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5. e proposto alla commissione in seduta plenaria.

5. La commissione delibera il voto finale per ciascun candidato espresso in decimi.6. L'esame di Stato si intende superato se il candidato raggiunge una votazione finale non

inferiore a sei decimi.7. La valutazione finale espressa con la votazione di dieci decimi può essere accompagnata

dalla lode, con deliberazione assunta all'unanimità della Commissione d’Esame, su proposta della sottocommissione, in relazione alle valutazioni conseguite dal candidato nel percorso scolastico e agli esiti delle prove d'esame.

7. Bis Per conseguire la lode, il candidato deve: avere la media di 10/10 al termine dell’Esame di Stato (tenuto conto del voto di

ammissione e delle prove d’esame); aver frequentato almeno il 90% delle ore previste dal Patto Formativo Individuale; aver dimostrato un comportamento esemplare;

9. Ad esito dell'esame di Stato, la commissione redige un motivato giudizio complessivo secondo i criteri determinati dal decreto del ministro dell'Università e della ricerca di cui all' art. 6, comma 7 del DPR 263/12. In attesa della determinazione dei suddetti criteri, la commissione redige il motivato giudizio sulla base dei criteri definiti nella seduta preliminare.

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I SEGUENTI CRITERI POSSONO ESSERE MODIFICATI DALLA COMMISSIONE D’ESAME, IN SEDUTA PLENARIA

GRIGLIE DI VALUTAZIONE

PROVA SCRITTA DI ITALIANO

Elaborato scritto1. Rispetto della traccia pieno: 9/10

soddisfacente: 8accettabile: 6/7parziale: 5

2. Contenuto originale/personale: 9/10ricco: 8adeguato: 6/7limitato: 5

3. Correttezza eccellente: 10molto buona: 9buona: 7/8accettabile: 6non sufficiente: 5

4. Uso del lessico appropriato ed efficace: 9/10adeguato: 7/8essenziale: 6carente: 5

Media:

Quesiti a risposta apertaAderenza alla traccia

Sviluppo degli argomenti

Capacitàespositiva

Correttezza

Quesito 1

Quesito 2

Quesito 3

Quesito 4

ecc

Tot 10 10 10 10

Media:

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PROVA SCRITTA DI LINGUA STRANIERA

Lettera o il dialogo: Coerenza alla traccia e rispetto della struttura della prova; Conoscenza ed uso delle funzioni linguistiche e delle strutture; Ricchezza e creatività nella produzione;

Comprensione del testo: Comprensione globale scritta del testo; Pertinenza delle risposte; Correttezza grammaticale e lessicale; Rielaborazione personale delle risposte

Parametri per la correzione degli elaborati:

BRANO CON QUESTIONARIO LETTERA

COMPRENSIONE PERTINENZA ALLA TRACCIAApprofondita 10 Ampia e articolata 10Completa 9 Completa 9Più che buona 8 Soddisfacente 8Adeguata 7 Discreta 7Essenziale 6 Essenziale 6Parziale 5 Parziale 5Insufficiente 4 Limitata 4CONTENUTO CONTENUTOEsauriente 10 Esauriente e personale 10Puntuale ed articolato 9 Puntuale 9Soddisfacente 8 Soddisfacente 8Adeguato 7 Adeguato 7Troppo simile al testo 6 Sufficiente 6Incompleto 5 Incompleto 5Gravemente carente 4 Carente 4FORMA FORMAScorrevole e corretta 10 Scorrevole e corretta 10Scorrevole e per lo più corretta 9 Scorrevole e per lo più corretta 9Corretta ma con qualche errore 8 Corretta ma con qualche errore 8Discreta 7 Discreta 7Accettabile 6 Accettabile 6Stentata e poco corretta 5 Stentata e poco corretta 5Totalmente scorretta 4 Totalmente scorretta 4

MEDIA : ......

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PROVA SCRITTA DI MATEMATICA

Ad ogni quesito verrà attribuito un punteggio; il punteggio totale sarà trasformato in percentuale, con corrispondente valutazione secondo la tabella:

Tab 1. Competenze da certificare con relativi esercizi graduati competenza livello Dettaglio esercizi punteggio

1. Operare con i numeri interi e razionali, padroneggiandone scrittura e proprietà formali

Base 4 operazioni in colonna 15

Intermedio Espressione con parentesi 5

avanzatoEspressione con frazioni e/o potenze 5

2. Riconoscere e confrontare figure geometriche del piano e dello spazio, individuando invarianti e relazioni

BaseDisegnare e calcolare perimetro ed area di un quadrato un rettangolo

15

IntermedioDisegnare su piano cartesiano figure geometriche semplici e calcolare perimetro e area o, in alternativa, calcolare il volume del cubo

5

avanzatoSul piano cartesiano, tracciare una spezzata e calcolare segmenti obliqui con il teorema di Pitagora

5

3. Registrare, ordinare, correlare dati e rappresentarli, anche valutando le probabilità di un evento

BaseLeggere ed interpretare un semplice grafico 15

Intermedio Disegnare un grafico 5

avanzatoCalcolo probabilità semplice

5

4. Affrontare situazioni problematiche, traducendole in termini matematici, sviluppando correttamente il procedimento risolutivo e verificando l’attendibilità dei risultati

Base Problema semplice, da risolvere anche graficamente (disegnare frazioni, ecc…)

15

Intermedio Problema con frazioni di tipo diretto

5

avanzato Problema con frazioni di tipo indiretto(o punti percentuali)

5

65

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Tab 2 Criteri di valutazioneCriterio di valutazione Punteggi per il livello

basePunteggi per il livello intermedio ed avanzato

Corretta e precisa 15 5Corretta con alcune imprecisioni 12 4Nel complesso, abbastanza corretta 9 3Sufficientemente corretta 6 2Mancante/non corretta 3 1

Tab 3 Corrispondenza punteggio/votoCriterio di valutazione Punteggi per il livello

basePunteggi per il livello intermedio ed avanzato

Corretta e precisa 15 5Corretta con alcune imprecisioni 12 4Nel complesso, abbastanza corretta 9 3Sufficientemente corretta 6 2Mancante/non corretta 3 1

COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE

A) Conoscenza e utilizzo della lingua italiana - “ Il candidato ha affrontato la prova utilizzando…”

Competenza Voto corrispondente

frasi elementari 5

discorsi semplici 6

discorsi sostanzialmente chiari

7

discorsi chiari ed organizzati

8

discorsi chiari e ben organizzati

9-10

66

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B. Conoscenza dei contenuti - “… e mostrando…”

Competenza Voto corrispondente

una conoscenza parziale dei contenuti

5

una conoscenza essenziale dei contenuti

6

un’adeguata conoscenza dei contenuti

7

una buona conoscenza degli argomenti

8

una conoscenza completa degli argomenti

9-10

C. Acquisizione di competenze metacognitive - “ Ha operato …”

Competenza Voto corrispondente

Solo parzialmente collegamenti tra le varie discipline (opp: non ha saputo effettuare collegamenti tra le varie discipline).

5

essenziali collegamenti tra le varie discipline

6

adeguati collegamenti tra le varie discipline

7

sicuri collegamenti tra le varie discipline

8

ampi, precisi e sicuri collegamenti tra le varie discipline

9-10

D. Livello globale - “ Il livello di competenza globale risulta…

parziale.” (voto 5)sufficiente.” (voto 6)discreto.” (voto 7)buono.” (voto 8)ottimo.” (voti: 9-10)

Criteri per il motivato giudizio finale67

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Ad esito dell'Esame di Stato, la commissione redige un motivato giudizio complessivo secondo i

criteri determinati dal decreto del ministro dell’Università e della ricerca di cui all' art. 6, comma 7

del DPR 263/12. In attesa della determinazione dei suddetti criteri, la Commissione redige il

motivato giudizio sulla base dei criteri definiti nella seduta preliminare” (art. 5, comma 9, C.M. n. 9

del 3/11/2017).

Il motivato giudizio complessivo e redatto valutando i seguenti aspetti:

a. frequenza alle lezioni (regolare/irregolare/saltuaria …);

b. impegno ed interesse dimostrati (lodevole/costante/incostante/sufficiente/scarso

…);

c. comportamento durante le lezioni in rapporto alle competenze di cittadinanza e al

Patto Educativo di Corresponsabilità (vedere descrittori della griglia di valutazione

del comportamento, art. 9 del par. 13, “valutazione”);

d. rendimento complessivo (ottimo, molto buono, buono, sufficiente, appena

sufficiente…).

NB: relativamente all’Esame di Stato, i criteri di cui ai precedenti art. 4, comma 7bis, art. 4 e art. 5

potranno essere modificati dalla Commissione d’esame, durante la seduta plenaria preliminare.

68

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DOCUMENTI DI VALUTAZIONE

MODELLO DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

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70

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MODELLO DI CERTIFICAZIONE DEI LIVELLI LINGUISTICI A1, A2 IN LINGUA ITALIANA SECONDO IL QCERNon sottoposto alla Delibera del Collegio dei docenti

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72

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73

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74

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AZIONI DI PREVENZIONE E CONTRASTO DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA

L’azione di prevenzione e contrasto della dispersione esercitata dal CPIA si muove lungo due fronti: uno interno e l’altro esterno.Sul fronte interno il CPIA ha come obiettivo prioritario il successo formativo di tutti i suoi iscritti, pertanto attua attente politiche di prevenzione e contrasto della dispersione scolastica che puntano al duplice risultato di evitare l'abbandono della frequenza sia da parte degli studenti minorenni italiani e stranieri privi di diploma conclusivo del primo ciclo d'istruzione, sia da parte di tutti gli altri studenti in un'ottica di apprendimento permanente.A tale scopo il CPIA propone una pluralità di azioni e strategie di prevenzione della dispersione scolastica, coordinate in una visione di insieme:

1. attivare percorsi di primo livello-secondo periodo didattico2. personalizzazione del percorso didattico di ciascun utente;3. flessibilità organizzativa (orari strutturati anche in considerazione delle esigenze

dell’utenza, pluralità di sedi operative sparse nel territorio provinciale);4. attività continuativa di tutoraggio degli studenti;5. attività di recupero e potenziamento;6. attenzione ai bisogni sociali e di integrazione degli studenti (il CPIA valorizza la creazione di

un buon clima relazionale tra i corsisti e con i docenti per favorire il benessere nei rapporti interpersonali, accrescere le competenze sociali e prevenire situazioni di disagio. Le sedi del CPIA sono un centro di riferimento culturale e sociale per il territorio e prevengono l'esclusione sociale promuovendo la cittadinanza attiva, la partecipazione responsabile e consapevole alla vita civile nel democratico rispetto di tutti);

7. possibilità per gli studenti di fruire a distanza di una parte considerevole del percorso di studio.

Sul fronte esterno il CPIA:esercita un’azione sinergica con altre agenzie territoriali per contrastare la dispersione scolastica attivando progetti che permettano il ritorno nel sistema formativo di adolescenti e giovani adulti “dispersi” e di NEET (persone che non studiano e non cercano lavoro) e organizzando un osservatorio provinciale sulla dispersione.

In funzione di ciò il CPIA:

partecipa a reti di scuole che promuovono iniziative congiunte di lotta alla dispersione attiva collaborazione con istituti di scuola secondaria di secondo grado e centri di

formazione professionale, con i servizi sociali e i servizi InformaGiovani dei comuni, con l’ufficio Istruzione della Città Metropolitana, con gli Uffici per l’impiego e con le associazioni di categoria;

partecipa a progetti promossi dall’Ufficio Scolastico Regionale e dalla Regione; verso la fine dell'anno scolastico, i docenti di tutte le sedi contattano le scuole secondarie

di primo e secondo grado del loro territorio di riferimento per un'indagine sugli studenti a rischio di dispersione scolastica per programmare insieme i necessari interventi.

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OFFERTA FORMATIVA A.S. 2017/2018

SEDE DI CHIOGGIA

CORSI DI ALFABETIZZAZIONE PRIMARIA E ITALIANO L2

Livello Corsi

A1 3

A2 1

B1 1

CORSO DI PRIMO LIVELLO – PRIMO PERIODO

ORARIO N. CORSI

SERALE 2

AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA

TIPO CORSO N. CORSI

Inglese (A1) 2

Inglese (A1/A2) 2

Inglese (A2) 4

Inglese (B 1) 1

Spagnolo (A 1) 1

Informatica base 2

Informatica avanzato 2

SEDE DI MESTRE

CORSI DI ALFABETIZZAZIONE PRIMARIA E ITALIANO L2

Livello Corsi

A1 13

A2 10

B1 2

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CORSO DI PRIMO LIVELLO – PRIMO PERIODO

ORARIO N. CORSI

POMERIDIANO/SERALE 6

SEDE DI MARGHERA

CORSI DI ALFABETIZZAZIONE PRIMARIA E ITALIANO L2

Livello Corsi

A1 6

A2 3

B1 1

B2 1

CORSO DI PRIMO LIVELLO – PRIMO PERIODO

ORARIO N. CORSI

POMERIDIANO/SERALE 6

SEDE DI DOLO

CORSI DI ALFABETIZZAZIONE PRIMARIA E ITALIANO L2

Livello Corsi

A1 10

A2 2

CORSO DI PRIMO LIVELLO – PRIMO PERIODO

ORARIO N. CORSI

POMERIDIANO 2

AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA

TIPO CORSO N. CORSI

Letteratura italiana 1

Storia dell'arte 1

Inglese 2

SEDE DI SPINEA-MIRANO

79

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CORSI DI ALFABETIZZAZIONE PRIMARIA E ITALIANO L2

Livello Corsi

A1 7

A2 3

B1 1

CORSO DI PRIMO LIVELLO – PRIMO PERIODO

ORARIO N. CORSI

MATTINO 1

SERA 1

AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA

TIPO CORSO N. CORSI

Tedesco (A1/A2) 1

Una finestra sul mondo arabo 1

Inglese (A 1) 1

Inglese (A 2) 2

Le idee della biologia 1

SEDE DI SAN DONÀ DI PIAVE

CORSI DI ALFABETIZZAZIONE PRIMARIA E ITALIANO L2

Livello Corsi

A1 5

A2 2

B1 1

CORSO DI PRIMO LIVELLO – PRIMO PERIODO

ORARIO N. CORSI

POMERIDIANO 1

SEDE DI VENEZIA

CORSI DI ALFABETIZZAZIONE PRIMARIA E ITALIANO L2

Livello Corsi

A1 3

80

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A2 3

B1 1

CORSO DI PRIMO LIVELLO – PRIMO PERIODO

ORARIO N. CORSI

MATTINA/POMERIGGIO 4

AMPLIAMENTO DELL'OFFERTA FORMATIVA

TIPO CORSO N. CORSI

Acquerello 1

Tedesco 1

Disegno Pittura 1

Sperimentazione pittorica 1

Tecniche di scrittura 1

Storia dell'arte 1

Inglese 1

Informatica di base 1

CASA CIRCONDARIALE MASCHILE SANTA MARIA MAGGIORE

CORSI DI ALFABETIZZAZIONE PRIMARIA E ITALIANO L2

Livello Corsi

A1 2

A2 1

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CORSO DI PRIMO LIVELLO – PRIMO PERIODO

ORARIO N. CORSI

ANTIMERIDIANO E POMERDIANO 2

AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA

TIPO CORSO N. CORSI

Musica e colore 2

CARCERE DI RECLUSIONE FEMMINILE

CORSI DI ALFABETIZZAZIONE PRIMARIA E ITALIANO L2

Livello Corsi

A1 1

A2 1

CORSO DI PRIMO LIVELLO – PRIMO PERIODO

ORARIO N. CORSI

MATTINA-POMERIGGIO 1

CORSO DI PRIMO LIVELLO – SECONDO PERIODO

ORARIO N. CORSI

MATTINA-POMERIGGIO 1

AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA

TIPO CORSO N. CORSI

Inglese Intermedio 1

Espressione corporea danza 1

Informatica di base 1

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PIANO TRIENNALE DI FORMAZIONE

Si riportano gli esiti del sondaggio effettuato sui bisogni formativi del personale docente, al quale

hanno risposto solo 28 docenti:

Indichi in quali aree ritiene potrebbe essere più proficua una futura attività di formazione

28 risposte

AREA DELLA METODOLOGIA E DIDATTICA: Indichi secondo lei la tematica di maggiore

interesse

27 risposte

AREA PSICOPEDAGOGICA: Indichi secondo lei la

tematica di maggiore interesse

22 risposte

83

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AREA RELAZIONALE E DELLA COMUNICAZIONE Indichi secondo lei la tematica di

maggiore interesse

24 risposte

AREA INFORMATICA E DELLE TIC: Indichi secondo lei la tematica di maggiore interesse

28 risposte

84

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AREA LINGUISTICA: Indichi secondo lei la tematica di maggiore interesse

25 risposte

In relazione tali bisogni, si delinea il seguente Piano Triennale di Formazione

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PIANO TRIENNALE DI FORMAZIONE – ANNI 2018-2019/2020-2021

Esclusi i corsi obbligatori previsti per legge, la partecipazione a tutte le attività del Piano Triennale di Formazione avviene su base volontaria dei singoli docenti.

Progetti formativi di Istituto – As. 2018 – 2019

Costruzione del curricolo per competenze ed UDA, con la collaborazione e supervisione esterna del dott. Orazio Colosio (30 ore).

Attività: partecipazione ad incontri del Collegio docenti e della Commissione ex art. 5 in qualità

di formatore; analisi dei modelli predisposti dal Collegio e dalla Commissione e consulenza per

ulteriori elaborazioni.

Personale interessato: tutti i docenti del CPIA

Progetto della Rete “IDA 1” – As. 2018 – 2019

“Un cruscotto per la scuola: come gestire l’Istituto per migliorare gli apprendimenti con il modello C.A.F. Education”

Attività: Formazione sulla gestione della scuola per processi, sull’autovalutazione ed il

miglioramento con gli strumenti e gli approcci del Total Quality Management

Durata: 40 ore; collaborazione esterna: AICQ Triveneta. Finanziamenti: D.M. 851/2017, finalizzati alle attività della Rete “IDA 1”

Personale interessato: docenti, DSGA, Dirigenti scolastici Rete “IDA 1”.

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Tipologia Tematiche Tempi ResponsabiliOrganizzazione e monitoraggio

Destinatari Formatori

Unità formativa: Adeguare gli standard del servizio scolastico alle variegate esigenze dell’utenza

Sviluppo professionale

1° moduloIl ruolo e le azioni dei Cpia rispetto alla formazione civico linguistica: quadro normativo e ordinamentale

2 incontrimarzo/aprile 2019

tot 4 h

Dirigente Scolastico

Funzione strumentale POF

Docenti CPIA assistenti amministrativi Cpia scuole polo

Formatori:

Da definire

Sviluppo professionaleMigliorare la comunicazione alunni/docenti

2° moduloAspetti organizzativi e amministrativi per l’inserimento e l’accoglienza degli alunni stranieri

1 incontrodicembre 2018

tot.2 H

Dirigente scolastico

Collaboratore vicario

Docenti Cpia assistenti amministrativi CPIA scuole polo

Formatori:

Da definire

Sviluppo PersonaleAumentare competenze nel trattamento dati alunni

3° moduloformazione sul GDPR-regolamento UE2016/679 (privacy)

1 incontroottobre

tot.2h

Dirigente scolastico

Docenti CpiaDsgaAssistenti amministrativi scuole polo

Dirigente scolastico; collaborazioniesterneDei Rossi Francesco

Unità formativa: Miglioramento competenze e conoscenza nuovi modelli didattici

Sviluppo apprendimento / insegnamento

Il curricolo per UDA, la didattica, le strutture organizzative strumenti e metodologie per il CPIA

Incontrosettembredicembre20182019tot 30 h

Dirigente scolastico

Docenti Cpia Dott. Colosio

Unità formativa: Miglioramento competenze digitali

Sviluppo professionale

Segreteria digitale e uso del registro elettronico

1 incontrogennaio 2019

tot.2/3h

Dirigente scolastico e animatore digitale

Docenti Cpiae assistenti amministrativi Cpia scuole polo

Argo

Unità formativa: Accrescere le conoscenze Far conoscere agli alunni comportamenti corretti

AggiornamentoPermanente

Sicurezza e prevenzione infortuni

Sicurezza: formazione per lavoratori, dirigenti, primo soccorso e antincendio

1 modulo doc 20192h

1modulo Atanovembre 20192h

Dirigente scolastico

Docenti Cpia Personale ATA CPIA scuole polo

RSPP prof. Volpato e formatori rete scuole sicurezza di Venezia

Unità formativa: Migliorare la metodologia didattica e diminuire le criticità nell’apprendimento

Sviluppo professionale ed eventuale investimento nell’innovazione

Corso di formazione sulla didattica on line: sistema di e.learning a distanza –aula virtuale Big BlueButton

2/3 incontrimarzo /aprile 2019

Dirigente scolastico

Animatore digitale

Docenti Cpia scuole polo

Ervet(emiliaromagna self2.0 ) o risorse presenti nel territorioMateriali divulgati nel sito.

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Unità formativa: Migliorare la metodologia didattica, sviluppare l’offerta formativa dell’istituto, aumentare la motivazione del personale scolastico e la consapevolezza del proprio ruolo e allineare l’offerta formativa con l’attuale sbocco professionale per i docenti di scuola primaria (laurea abilitante)

Sviluppo professionale e formativo

Miglioramento comunicazione in classe

L’insegnante di scuola primaria nel Cpia, l’istruzione degli adulti nella formazione degli insegnanti di scuola primaria

1 incontro maggio 2019

2° incontro giugno 2019

Dirigente scolasticoFunzione strumentale POF

Docenti Cpia scuole polo

Università di PD - FISSPA – scienza della formazioneProf.ssa M. Rossi

Materiali divulgati nel sito web

Unità formativa: Miglioramento competenze e conoscenza nuovi modelli didattici

Sviluppo apprendimento / insegnamento della lingua italiana

“Le strade delle competenze”

IncontroGiugno 2018

Dirigente scolastico

Docenti Cpia1°livello

Dott.ssa Roberta Dudan CPIA di Treviso

Eventuale convegno “INSEGNARE AGLI ADULTI “per promuovere strategie di sensibilizzazione e diffondere l’identità, la configurazione e le finalità del CPIA periodo Febbraio /Marzo 2019; possibili interventi: dott.ssa L.Mortari prof. Girelli prof M Ubbiali, prof. Agosti (Univr Scienza della formazione)

PIANO DI FORMAZIONE - ANNO 2019-2020

Tipologia Tematiche Tempi ResponsabiliOrganizzazione e monitoraggio

Destinatari Formatori

Unità formativa: Diminuire la criticità dell’insegnamento, motivare gli alunni

Accrescere la professionalità del corpo docente

L’italiano come strumento trasversale nelle classi multilingue: l’educazione linguistica trasversale, l’italiano in laboratorio /il laboratorio di italiano

2 incontrinovembre 2019

tot 4 h

Dirigente scolastico

Coordinatore dipartimento

Docenti Cpia scuole polo

Prof. Matteo Viali-UNIBO

Unità formativa: Sviluppare l’offerta formativa, promozione nuovi stili di apprendimento-insegnamento favorendo l’incontro e il dialogo del mondo tradizionale del sapere e le nuove realtà virtuali e digitali

Accrescere laSviluppare le tecniche di progettazione, analisi e soluzione dei problemiSviluppare competenze digitali

Tecnologie, apprendimento e didattica: ricognizione buone pratiche.Piattaforma Google education;e-learning FADFlipped classroomBlended learning

3 moduli di 2/3h

settembre/ottobre 2019

ot 6/9h

Dirigente scolastico

Animatore digitale

Docenti Cpia scuole polo

Prof- TonegatoScienze della FormazioneFISSPA Unipd Prof. UbbialiScienza della Formazione Univr

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Unità formativa: Migliorare la metodologia didattica ed eliminare le criticità dell’apprendimento

Accrescere la professionalità acquisire competenze digitali

Progetto Lim Form :la robotica disciplina interdisciplinare

1 modulodicembre/gennaio2019/2020

12/16 h

Dirigente Scolastico

Animatore digitale

Docenti Cpia Prof Micheli

Scuola di Robotica Genova

Unità formativa: Migliorare la metodologia didattica

Accrescere la Accrescere la professionalità

Didattica dell’italiano a studenti non alfabetizzati inL1: insegnare a leggere e scrivere. Riferimenti teorici e pratiche didattiche analisi dei bisogni e

delle motivazioni degli apprendimenti non alfabetizzati in L1;

come insegnare a leggere e scrivere in italiano a studenti non alfabetizzati: teorie e modelli di riferimento, pratiche didattiche

2/3 moduli

febbraio –marzo2020

6/9 h

Dirigente Scolastico

Docenti CPIA scuole polo, aperto anche a mediatori linguistici associazioni ufficio emigrazione comune Ve

Prof.ssa F. MinuzUniversità John Hopkins, Bologna

Unità formativa: Migliorare la metodologia didattica e sviluppare l’offerta formativa dell’istituto

Sviluppo professionaleUtilizzo nuovo modello didattico per migliorare la comunicazione alunni/docenti

Apprendere lingua e contenuti: la metodologia Clil

2 incontrifebbraio 2019

tot4/5 h

Dirigente scolasticoCoordinatore dipartimento lingue

Docenti CPIA Prof. Serragiotto Università di Venezia Ca FoscariMateriali divulgati nel sito web

Unità formativa: Accrescere le conoscenze

Acquisire competenze metodologiche

Erasmus Plusazione KA1

1 incontro

aprile 20202/3 H

Dirigente ScolasticoCollaboratori

Docenti Cpia scuole Polo – Dsga

EurosportelloComune di Ve

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Unità formativa: Potenziare conoscenze, procedure metodologiche e strumentali

Acquisire competenze digitali per scopi didattici

Progettare UDA e “compiti di realtà“ in ambienti digitali: competenze-social web-cittadinanza; dalle risorse on line alla produzione di testi uso Piattaforma Rete scuola Digitale e Piattaforma NingAcquinetHub

3 incontri

maggio-giugno 2020

9h

Dirigente Scolastico

Animatore digitale

Docenti Cpia scuole Polo

Laboratorio REDDipartimento Filosofia UniVeProf.ssa RigoProf. TorcellanProf. Tessaro

Unità formativa: Aumentare le conoscenze migliorare la didattica e aumentare la motivazione

Proporre strategie per aumentare la motivazione allo studio e diminuire le criticità nell’apprendimento

Apprendimento efficace: imparare ad imparare;metodologie: cooper-ative learning; peer teaching e peer tutor-ing, learning by doing, flipped classroom

2 incontrigiugno 2020

4/5 h

Dirigente scolasticoFigura strumentale POF

Docenti Cpia scuole polo

Prof. FerraroUniPD FISSPA

PROPOSTA DI FORMAZIONE - ANNO 2020-2021

Tipologia Tematiche Tempi ResponsabiliOrganizzazione e monitoraggio

Destinatari Formatori

Unità formativa: Sviluppare le tecniche di progettazione, di analisi e soluzione dei problemi

Finalizzato ad accrescere le competenze del personale docente e la consapevolezza del ruolo

Azioni contro la dispersione scolastica in favore dei 15 a forte rischio di dispersione

2 incontrisettembre 2020

4h

Dirigente scolastico

Docenti CPIA scuole poloUfficio immigrazione Comune VEassociazioni territorio

Prof PorcaroCpia MetropolitanoBologna

Unità formativa: Sviluppo competenze trasversali, miglioramento offerta formativa

Innovazione didattica

Progettazione di percorsi e-learning tramite utilizzo piattaforme on line (Moodle-Google Apps-ITunes) come strumenti integrati per potenziare e rendere interattivo il processo di insegnamento –apprendimento

3 incontri ottobre-novembre 2020

9h

Dirigente scolastico

Animatore digitale

Docenti CPIA scuole polo

Prof TorcellanUSR Venezia

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Unità formativa: Potenziamento conoscenze

Aumento competenze del personale

Insegnamento italiano L2 ad adulti e giovani adulti analfabeti e debolmente alfabetizzati: inquadramento teorico metodologico; riconoscere i gradi di alfabetismo; problemi specifici per l’apprendimento italiano L2; metodi e tecniche per l’insegnamento della lettura e scrittura in L2; un sillabo per l’alfabetizzazione in L2

2 interventi

dicembre 2020-gennaio 2021

8 h

febbraio 2021

2h

Dirigente scolastico

Docenti CPIA scuole polo

Prof.ssa Minuz Università John Hopkins, Bologna

Unità formativa: Acquisizione competenze, miglioramento offerta formativa

Aumento conoscenze docenti

Corso ECDLModulo 1 e2

1 intervento marzo 2021

Dirigente scolastico

Docenti CPIA scuole polo

Collaborazione IT Zuccante

Unità formativa: Miglioramento formazione civico linguistica dei cittadini di paesi terzi

Aumento conoscenze docenti

Profili cognitivi e linguistici degli apprendimenti di italiano L2

1 interventoaprile 20213h

Dirigente scolastico

Docenti CPIA scuole polo

Unipd FISSPA

Unità formativa: Miglioramento offerta formativa

Aumento conoscenze e sviluppo competenze trasversali

Uso piattaforma Epale . e twinning – partecipazione a progetti europeiRealizzazione cloud istituto basato sui servizi gratuiti presenti in rete

1 intervento maggio 20213h

Dirigente scolastico Animatore digitale

Docenti CPIA scuole polo

Animatore digitaleProf Torcellan USR Ve

Evento aperto al territorio su “cittadinanza digitale, sicurezza, uso dei social network, educazione ai media, forum, blog, classi virtuali“; Giugno 2021; Dirigente scolastico, eventuali esperti da individuare

Unità formativa: Miglioramento offerta formativa - Aumento della relazione docenti/allievi

Aumento competenze metodologie didattiche innovative

Formazione a distanza: predisposizione di una piattaforma di formazione a distanza fruibile dagli studenti

2 incontrigiugno 2021

4/6 H

Dirigente scolastico

Docenti CPIA scuole polo

ITIS ZuccanteProf TorcellanUsr Venezia

All 1 alla Delibera n. 1/2018-19 del Consiglio di istituto, riunione del 11 dicembre 2018

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