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Valutare per migliorare

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Scaletta

• Introduzione :

- contesto europeo

- indagini internazionali (OCSE-PISA)

• La valutazione nazionale:

- contesto normativo

- sistema INVALSI

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Introduzione• Significato della valutazione esterna

prima degli aspetti organizzativi: che cosa, come, perché si valuta …

• Prima ancora: come nasce e da cosa deriva l’esigenza di una valutazione esterna

• Valutazione = “corrispettivo” autonomia• Autonomia = strumento per successo

formativo degli studenti

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Successo formativo• Punto di partenza di tutti i processi di

innovazione (autonomia, riforma, valutazione esterna …)

• Duplice aspetto:- elevare i livelli di apprendimento- migliorare la qualità dell’apprendimento

• È un problema internazionale, affrontato e trattato con forza dall’UE

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Qualità dell’istruzione• “ La Comunità contribuisce allo

sviluppo di un'istruzione di qualità…” (art.149 Trattato CE, 24/12/2002): per ogni Stato membro dell’UE la qualità dell’istruzione rappresenta una priorità politica perseguita a livello nazionale

• Finalità: garantire ad ogni europeo un elevato livello di istruzione scolastica

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Consiglio Europeo / 1Lisbona 23-24 marzo 2000

• “Svolta epocale risultante dalla globalizzazione e da un’economia basata sulla conoscenza”

• “I sistemi europei di istruzione e formazione devono essere adeguati alle esigenze della società dei saperi e alla necessità di migliorare il livello e la qualità dell'occupazione.”

• Obiettivo strategico per il 2010: “diventare l’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo …”

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Consiglio Europeo / 2 Stoccolma, marzo 2001

“Obiettivi concreti futuri dei sistemi di istruzione e formazione”:

1. migliorare la qualità e l'efficacia dei sistemi di istruzione e di formazione nell'Unione europea;

2. consentire a tutti di accedere all'istruzione e alla formazione "durante l'intero arco della vita";

3. aprire i sistemi di istruzione e di formazione sul mondo.

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Consiglio Europeo / 3 Barcellona, 15-16 marzo 2002

• Adozione del “Programma di lavoro dettagliato sul follow-up circa gli obiettivi dei sistemi di istruzione e formazione in Europa” (G.U. Comunità europee, 14 giugno 2002)

• “Misurazione dei progressi compiuti attraverso strumenti concordati, con un confronto dei risultati fra i paesi europei e tra questi e il resto del mondo”

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Dal “Programma di lavoro” (2.3.)

“Il Consiglio "Istruzione" e la Commissione ribadiscono che, nonostante il ruolo essenziale che rivestono nella strategia di Lisbona, l'istruzione e la formazione sono più di semplici strumenti finalizzati all'occupabilità.

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Dal “Programma di lavoro” (2.3.)

“I sistemi di istruzione e formazione, a cui le sfide della società della conoscenza e della globalizzazione impongono dei cambiamenti, perseguono al contempo obiettivi più alti ed hanno maggiori responsabilità nei confronti della società: il ruolo che svolgono è importante ai fini della costruzione della coesione sociale, della prevenzione della discriminazione, dell'esclusione, del razzismo e della xenofobia e quindi della promozione della tolleranza e del rispetto per i diritti umani.”

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Zoccolo minimo di competenze

“Tutte le persone devono acquisire uno zoccolo minimo di competenze per poter apprendere, lavorare e raggiungere lo sviluppo personale nella società e nell’economia della conoscenza. Si tratta delle competenze di base tradizionali e di quelle più moderne” (Commissione delle Comunità europee, Bruxelles 2003)

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Le competenze per la società della conoscenza

• Lettura, scrittura e calcolo (competenze di base)• Competenze di base in matematica, scienze e

tecnologia• Lingue straniere• Competenze nel settore delle TIC e uso della

tecnologia• "Apprendere ad apprendere"• Competenze sociali• Spirito d'impresa• Cultura generale

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Valutazione dei sistemi scolastici

• Giugno 1998, Conferenza di Praga: i ministri dell’istruzione dell’UE concordano di individuare una serie di indicatori per facilitare la valutazione dei sistemi a livello nazionale nel settore scolastico

• Importanza della comparabilità dei dati

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Indagini OCSE-PISAPISA(Programme for International Student Assessment):indagine internazionale che, con periodicità triennale, valuta in quale misura studenti quindicenni alla fine della scuola dell’obbligo o del primo anno della scuola secondaria superiore abbiano acquisito alcune competenze ritenute essenziali nei settori fondamentali del sapere per inserirsi con consapevolezza e partecipazione nella società della conoscenza e continuare ad apprendere per tutta la vita.

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Ambiti indagine PISA

1. tre ambiti disciplinari:

• italiano (comprensione della lettura)

• matematica

• Scienze

2. competenze trasversali: problem solving

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Obiettivi• mettere a punto gli indicatori delle prestazioni

dei quindicenni comparabili a livello internazionale

• individuare gli elementi che caratterizzano i Paesi che hanno ottenuto i risultati migliori in termini di livello medio delle prestazioni

• fornire in maniera sistematica i dati sui risultati dei sistemi di istruzione, in modo da consentire un monitoraggio che ne segua gli sviluppi e rilevi l’impatto di provvedimenti innovativi e di interventi di riforma.

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Valutazione Nazionale in Italia/1

Conferenza Nazionale sulla Scuola (30/1-3/2/1990)

rapporto CENSIS (dic. 1989): “il problema della valutazione educativa sta diventando di assoluta priorità non solo da un punto di vista teorico quanto soprattutto da un punto di vista pratico ed economico”

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Valutazione Nazionale in Italia/2

Dal rapporto CENSIS 1989:• “Un sistema di misurazione serve a

responsabilizzare tutti gli operatori della scuola …

• Serve come strumento di informazione e di monitoraggio per aiutare i legislatori a prendere decisioni consapevoli ed oculate per operare i cambiamenti necessari e rendere la scuola veramente rispondente ai nuovi bisogni delle società complesse e tecnologicamente avanzate”

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Valutazione NazionaleQuadro normativo di

riferimento/1• L. 15 marzo 1997 n. 59 (legge Bassanini);• D. Lvo 31 marzo 1998 n. 112 (attuazione

della legge Bassanini);• D.P.R 8 marzo 1999 n. 275 (autonomia delle

istituzioni scolastiche);• D. Lvo 20 luglio 1999 n. 258 (trasformazione

del CEDE in INValSI);• Legge 10 marzo 2000, n. 62 (legge di parità

scolastica):

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Valutazione NazionaleQuadro normativo di

riferimento/2• L. costituzionale n. 3/2001, in cui si afferma,

all’art. 3 punto 1 (modifica dell’art. 117 della Costituzione), che lo Stato ha potestà di legislazione esclusiva in materia di norme generali sull'istruzione;

• L. 28 marzo 2003, n. 53 sulla riforma del sistema istruzione (art. 3)

• D.L.vo 19/11/2004, n.276• Direttive emanate dal Ministro

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Valutazione NazionaleQuadro normativo di

riferimento/3• Direttiva Ministro n. 56 del 12 luglio 2004• Comunicazione INValSI, 25 agosto 2004• Comunicazione INValSI, 12 ottobre 2004• Comunicazioni U.S.R. Liguria:

- 3 dicembre 2004

- 1 febbraio 2005

- 14 febbraio 2005

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Servizio Nazionale Valutazione

• Istituzione: D.L.vo 19/11/2004, n.276• Obiettivo: valutare efficienza ed efficacia

del sistema educativo …, inquadrando la valutazione nel contesto internazionale

• Finalità:

a) progressivo miglioramento della qualità del sistema educativo

b) armonizzazione della qualità del sistema educativo

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Conseguimento finiAl conseguimento dei fini concorrono, in relazione ai rispettivi ambiti di competenza:

• INVALSI• Istituzioni scolastiche e formative• Regioni• Province• Comuni

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INVALSI• CEDE: Centro Europeo dell’Educazione

(Decreti Delegati 1974)• “Centro Europeo dell’Educazione - Istituto

Nazionale per la Valutazione del Sistema dell’Istruzione” : D.L.vo 20/07/1999, n.258

• “Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema educativo di istruzione e di formazione”: art. 2 del D.L.vo 19/11/2004, n.276

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INValSI ex D.L.vo /1999

“In particolare, l’Istituto:

valuta l’efficienza e l'efficacia del sistema di istruzione nel suo complesso e analiticamente, ove opportuno anche per singola istituzione scolastica, inquadrando la valutazione nazionale nel contesto internazionale;”

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Compiti INVALSI (art.3)a) Effettua verifiche periodiche e

sistematiche: • sulle conoscenze e abilità degli studenti• sulla qualità complessiva dell’offerta

formativa delle istituzioni di istruzione e di istruzione e formazione professionale

b) …c) ecc.

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Compito Scuole

Valutazione interna

l’interpretazione degli esiti da parte di ogni singola scuola è fondamentale per la programmazione del proprio miglioramento continuo.

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Miglioramento continuoTeorie conoscenza

• Visione illuminista: chi conosce è in grado di agire (e di vivere), di fare e anche di insegnare (conoscenza = trasmissione di contenuti)

• Visione attuale: conoscenza = processo di apprendimento (“continuo”) quindi porsi degli obiettivi e cercare di raggiungerli

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Due tipi di valutazione

a. esterna di competenza della responsabilità centrale che la attua attraverso prove di apprendimento sugli allievi e un questionario di sistema inviato alle scuole (INVALSI)

b. interna di competenza delle scuole che elaborano i dati della valutazione esterna nell’ambito della loro valutazione interna per disporre le conseguenti azioni correttive (autovalutazione miglioramento)

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VALUTARE LA SCUOLA• non e’ semplice perché la scuola è un sistema

complesso• non esiste miglioramento senza valutazione• non esiste autonomia della scuola senza

responsabilità dei soggetti che vi operano • deve esistere quindi una valutazione puntuale e

costante dell’efficacia e dell’efficienza dell’offerta formativa

• la valutazione deve costituire un momento fondamentale del processo decisionale per stabilire con chiarezza gli obiettivi da raggiungere e in quale misura siano stati raggiunti

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VALUTARE IL SISTEMA SCOLASTICO

PERCHÉ• accertare quanto succede identificando punti di

forza e di debolezza• stabilire se il livello delle risorse è adeguato e se

vengono impiegate al meglio• coinvolgere e responsabilizzare tutti gli operatori

scolastici• determinare cosa deve essere migliorato e come

agire• facilitare confronti tra situazioni comparabili

Page 32: Valutare per migliorare

VALUTARE IL SISTEMA SCOLASTICO

PER CHI– ha il compito di governare

• evitando che l’autonomia faccia aumentare gli squilibri

• monitorando la qualità del servizio

• calibrando gli interventi di riforma

– opera all’interno della scuola• facendo sì che la valutazione diventi strumento essenziale

per il miglioramento del proprio profilo professionale

– fruisce del servizio scolastico• gli utenti infatti non sono solo i beneficiari del servizio

scolastico, ma ne determinano anche l’efficacia.

• affinché il sistema consegua gli obiettivi prefissati e’ necessario quindi disporre di informazioni tempestive misurando periodicamente i risultati conseguiti

Page 33: Valutare per migliorare

VALUTARE IL SISTEMA SCOLASTICO

COSA VALUTARE:

– la qualità dell’offerta formativa nel suo complesso in confronto a quella di altri paesi

– la qualità delle singole scuole– gli apprendimenti degli studenti

• tutto questo e’ interdipendente

• un SNV deve fondarsi su un sistema integrato di diversi approcci valutativi

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VALUTARE IL SISTEMA SCOLASTICO

• COME VALUTARE

• con una visione complessiva• con un approccio metodologico unitario • con regia e coordinamento centrali• tenendo conto di alcuni elementi

fondamentali:– contesto– risorse– processi attivati per raggiungere risultati prefissati– risultati ottenuti– miglioramento continuo

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SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE

• si configura come un servizio per gli operatori della scuola

• non mette in discussione la libertà di insegnamento dei docenti, ma fornisce punti di riferimento esterni per aiutarli a valutare i risultati della propria azione educativa

• si fonda su un sistema integrato di diversi approcci valutativi

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Rilevazione apprendimenti

3 prove oggettive con quesiti a scelta multipla:

• una per la lingua italiana• una per le scienze• una per la matematicaN.B.Gli apprendimenti sono riferiti sostanzialmente agli

obiettivi della programmazione dell’anno scolastico precedente quello della somministrazione, ma tengono conto anche dei piani di studio in via di svolgimento

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FINALITA’ E OBIETTIVI DELLA RILEVAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

• far sì che le scuole abbiano termini di riferimento anche se non esaustivi, che forniscano indicatori utili per una riflessione

• far maturare negli insegnanti e negli allievi la cultura della valutazione

• favorire l’autovalutazione anche negli studenti

• far sì che il decisore politico riceva informazioni affidabili sulle competenze raggiunte dagli studenti italiani

Page 38: Valutare per migliorare

Questionario di sistema

Nel Questionario si tiene conto di:

• alcune voci fondamentali comuni per tutte le scuole

• del possibile spazio di differenziazione fra le stesse in funzione delle finalità e degli obiettivi previsti dai singoli POF (Piani dell’Offerta Formativa).

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QUESTIONARIO DI SISTEMA FINALITA’ E OBIETTIVI DELLA

RILEVAZIONE• realizzare un confronto critico del rapporto tra i livelli delle

prestazioni dei ragazzi e l’offerta delle istituzioni scolastiche

• rappresentare uno strumento di raccolta degli elementi di processo utili alla riflessione

• costituire una traccia complementare e compatibile con qualsiasi modello di autovalutazione di istituto adottato dalle scuole

• monitorare l’andamento dell’organizzazione e i processi necessari a portare gli alunni all’apprendimento

• soffermarsi sugli aspetti di forza e di debolezza

• identificare punti prioritari di miglioramento della qualità del servizio erogato

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QUESTIONARIO DI SISTEMA FINALITA’ E OBIETTIVI DELLA

RILEVAZIONE

1. confronto dei risultati delle prove di apprendimento con la qualità complessiva dell’offerta formativa per individuare le cause di un eventuale livello scadente delle prestazioni degli allievi e proporre i rimedi.

2. valutazione della qualità complessiva dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche e formative

3. raccolta delle principali attività e dei processi che riguardano il servizio scolastico perché le singole unità scolastiche possano costruire un proprio modello di autovalutazione finalizzato alla realizzazione del miglioramento continuo

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VALUTARE IL SISTEMA SCOLASTICO

I RUOLI

– L’AMMINISTRAZIONE CENTRALE• ha la responsabilità dell’efficacia e dell’efficienza

dell’istruzione a livello nazionale• deve esplicitare gli obiettivi nazionali

– L’INVALSI • svolge una valutazione periodica e sistematica sulle

conoscenze e abilità degli allievi e sulla qualità complessiva dell’offerta formativa

• comunica ad ogni scuola il proprio grado di conseguimento di tali obiettivi

– LE SCUOLE AUTONOME• analizzano i risultati raggiunti• individuano le azioni preventive e correttive necessarie

per il miglioramento continuo del servizio

Page 42: Valutare per migliorare

VALUTARE IL SISTEMA SCOLASTICO

• I progetti pilota: PP1-PP2-PP3

• Sito INVALSI

• Documenti utili

• Aspetti organizzativi

Page 43: Valutare per migliorare

Calendario proveLa somministrazione è prevista in tre giorni diversi.

Calendario per la Liguria

• 6 (o 13) aprile: Prova di italiano

• 7 (o 14) aprile: Prova di matematica

• 8 (o 15) aprile: Prova di scienze.

Page 44: Valutare per migliorare

Ruolo del coordinatoreÈ responsabilità del coordinatore assicurare la corretta distribuzione, compilazione e raccolta degli elenchi e delle prove. Il coordinatore è responsabile dell’organizzazione della somministrazione e, in collaborazione con il Dirigente scolastico, ha il compito di individuare gli insegnanti a cui affidare la somministrazione delle prove. Il coordinatore si farà inoltre carico di illustrare le procedure di somministrazione descritte in questo Manuale e nel Manuale del somministratore.

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Questionario di sistemaGruppo di discussione

il docente coordinatore della scuola;– il Dirigente Scolastico – 2 allievi (per le scuole superiori), scelti tra i

rappresentanti di classe o di Istituto;– 2 genitori, scelti tra i rappresentanti di classe

o di Istituto;– il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi; – un rappresentante del personale ATA (per quanto

di loro competenza e in particolare per le scuole statali);

– 3 Docenti di discipline diverse