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LICEO VI RGI L I O VI CO DEL Ciò che non è storico e ciò che è storico sono ugualmente necessari per la salute di un individuo, di un popolo e di una civiltà (F . Ni etzsche , consi de razi oni i nattual i ) GARGAN O CLASSI I I I E I V A CLASSI CO A .S .

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Page 1: *us13087 Taranta in piave

L I C E O

V I R G I L I

O V I C O

D E L

Ciò che non è storico e ciò che è

storico sono ugualmente necessari per

la salute di un individuo, di un popolo

e di una civiltà

(F . N i e t z s c h e , c o n s i d e

r a z i o n i i n a t t u a l i )G A R G A N

O

C L A S S I

I I I E

I V A

C L A S S I

C O A .S .

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N E C T B E L L A M I A D U M A N P A R T

C H E L A P A R T E N Z A M I A J E ’ P

C E R TEcco, mia bella, domani parto perchè la mia partenza è più c h e c e r t a .

( d a u n s o n e t t o d e i C a n t o r i d i C a r p i n o )

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La nostra Patria diletta, ha pienamente compreso di non poter più restare impassibile spettatrice del cataclisma rovesciatosi sull’Europa ed ha dovuto uscire dal suo stato di neutralità.

Da “il Foglietto”, 22 maggio 1915

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«Prendano dunque gli Italiani posizione di battaglia; serrino le file ,riordinino le formazioni, sopprimano ogni causa di debolezza, scelgano un capo a cui tutti obbediscano. E la guerra si faccia con tutte le armi e con tutto l’animo!»

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L’Italia è in guerra !

Innanzi questa voce potente formidabile ogni altra voce è spenta.

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Le nostre cittadine, da Manfredonia a Vieste, sono state le prime a sentire il rombo del cannone,dopo i primi episodi di azioni marittime nelle acque dell’Adriatico.

Come per l’ultima scorreria turca del 1678 ,Rodi con nuova forza e nuovo entusiasmo saluterà la gioventù che per la patria combatte.

Le belle e suggestive coste dello Sperone d’Italia ,ed il suo azzurrissimo specchio d’acqua sono stati in questi ultimi giorni teatro di interessanti episodi della guerra santa.

Da “il Foglietto”, 29 maggio 1915

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Affondamento del “Turbine”

Dalle Tremiti e da Torre Mileto le navi austriache passato davanti Rodi e Peschici senza attaccare.

Da “ il Foglietto”

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E’ stata rinvenuta una mina, sulla spiaggia di Rodi, una mina di fabbricazione austriaca del peso di due quintali e più.

Da “il Foglietto”,16 dicembre 1916

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Dopo aver bombardato Ortona a Mare ed alcuni tratti della ferrovia litoranea,tirarono alcune granate contro le isole Tremiti. I primi due bombardamenti risultarono inefficaci. Il naviglio austriaco provocò lievissimi danni già totalmente riparati.

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Fin dall’inizio della “guerra santa” per la nobile iniziativa del sindaco, è sorta il comitato di assistenza alle famiglie bisognose di soldati.

La sottoscrizione pubblica ha fino a ieri assicurato un contributo mensile di 266 lire, oltre 600 lire complessive,votate dal Comune e dalla Cassa di prestazione agraria.

Cagnano Varano,7 luglio 1915

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La ferma militare: la legge entrata in vigore il 12 luglio 1913 stabiliva che tutti i nati nel 1893 erano obbligati ad una ferma di 2 anni; in un primo momento venivano arruolati solo coloro che superavano un’altezza pari a 1,54 m ,successivamente venivano rivisitati e dichiarati idonei per necessità!

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La leva civile in massa per la Guerra Santa .

“… Dinanzi all’Italia che freme per le barbariche stragi teutoniche, dinnanzi lo spettacolo del libero Belgio calpestato e mutilato, di fronte i nostri fratelli irredenti imploranti da noi la salvezza dal duro gioco straniero, sentiamoci unicamente e solamente italiani…

… Affratelliamoci per il bene della patria e dell’umanità.

Il sindaco di San Severo Ernesto Mandes (21 Maggio 1915)

…E S U L F R O N T E C I V I L E

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Dalla stampa nemica: “l’Italia è a due dita dalla rivoluzione. In tutte le grandi città, comitati rivoluzionari sono all’opera. Uno sciopero generale delle industrie, delle ferrovie, e della… stampa è fissato per il mese di ottobre. (KolnischeZeitung, 8 settembre)”.

“l’opinione pubblica è divisa in due campi: i partigiani del Papa e della pace, che percorrono le vie muniti di bandiere su cui è scritto “Inutile strage” o i pochi guerrafondai partigiani della Monarchia. (Tagespost, 6settembre)”.

Da “il Foglietto”, settembre 1917

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In verità la Capitanata ha risposto subito al grido del cuore. Sono migliaia quelli che sono scesi fra noi.(…) Che ognuno di questi fratelli ritrovi qui un cantuccio della sua terra abbandonata e un brano del suo cuore.

Da “il Foglietto”, 10 novembre 1917

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La disoccupazione è in continuo aumento; ilGoverno, per far fronte a questo problema, amplia lacategoria di disoccupati a cui dare i sussidi.

Da “il Foglietto”

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Il comitato esecutivo, per il ricordo ai gloriosi concittadini caduti per la Patria, si è impegnato ad offrire un’artistica e monumentale lapide, sulla quale verranno scolpiti i nomi dei nostri eroici fratelli, che al santo ideale della più grande Italia sacrificarono la loro fiorente giovinezza.

Da “il Foglietto”.

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Un documento ai viventi. Redatto nel 1925.

Un ampio elenco di nomi di decorati, un richiamo a quelli infiniti non più ritornati e alle tante famiglie disperse nella guerra.

Sfogliandolo, abbiamo riconosciuto i nostri nomi, i nostri luoghi, la nostra gente!

E ora sappiamo.. di essere anche noi nella storia.

Di essere il collegamento tra il passato e il futuro.

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…migliaia di nomi, migliaia di storie, migliaia di vite…