indagine economico-turistica notte della taranta 2010

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Indagine Economico-Turistica sul Festival della Notte della Taranta – 2010: un’anteprima a cura di: Giuseppe Attanasi e Giulia Urso 1. Descrizione della ricerca Vengono qui presentati sinteticamente alcuni risultati dello studio condotto sull’evento, di natura culturale - popolare, denominato “Il Festival della Notte della Taranta ed. 2010”, che Ricercatore dellaToulouse School of Economics (Francia) e docente della Università Bocconi (Milano). Dottoranda in Studi Geografici presso l’Università del Salento, per l’indirizzo “Paesaggio, Ambiente e Territorio tra gestione delle risorse locali e processi di integrazione”. Si ringrazia, per il supporto nell’elaborazione dei dati, Andrea Dell’Anna, studente del Politecnico di Milano. 1

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Page 1: Indagine Economico-Turistica Notte Della Taranta 2010

Indagine Economico-Turistica sul

Festival della Notte della Taranta – 2010:

un’anteprima

a cura di: Giuseppe Attanasi e Giulia Urso

1. Descrizione della ricerca

Vengono qui presentati sinteticamente alcuni risultati dello studio condotto

sull’evento, di natura culturale - popolare, denominato “Il Festival della Notte

della Taranta ed. 2010”, che si è svolto nel periodo 13-28 Agosto 2010

principalmente nell’area denominata “Grecìa salentina”.

I dati derivanti dalle rilevazioni di quest’anno faranno parte del volume, in

corso di stampa, dal titolo Eventi, cultura e sviluppo. L’esperienza de “La Notte

della Taranta”, ed. Egea Milano, a cura di G. Attanasi e F. Giordano, che sarà

presentato sia nel Salento che in Università Bocconi a Milano a metà Ottobre

2010. Il volume, che ovviamente abbraccia anche molti altri argomenti non

contenuti in questo breve comunicato stampa, propone un’ampia riflessione -

Ricercatore dellaToulouse School of Economics (Francia) e docente della Università Bocconi (Milano).

Dottoranda in Studi Geografici presso l’Università del Salento, per l’indirizzo “Paesaggio, Ambiente e Territorio tra gestione delle risorse locali e processi di integrazione”.

Si ringrazia, per il supporto nell’elaborazione dei dati, Andrea Dell’Anna, studente del Politecnico di Milano.

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Page 2: Indagine Economico-Turistica Notte Della Taranta 2010

da parte di docenti e studiosi di diverse università italiane, di rappresentanti

delle istituzioni locali e degli organizzatori del Festival - sul tema del rapporto

tra eventi, cultura e sviluppo di un territorio. Il volume si basa sui risultati della

ricerca, che va avanti oramai da 4 anni, riguardante l'impatto economico del

Festival “La Notte della Taranta” sulla provincia di Lecce negli anni 2007-2010,

partendo dai dati ottenuti sul campo dal gruppo coordinato da Giuseppe

Attanasi nelle ultime quattro edizioni (2007-2010) del Festival.

Lo studio dell’edizione 2010, finanziato dall’Assessorato alla Cultura della

Provincia di Lecce, è stato effettuato sul campo tramite l’Associazione Cultura è

Trasparenza (Soleto, LE), per mezzo di interviste guidate e questionari

somministrati ad un campione di fruitori dei concerti del Festival nelle ultime 3

tappe dello stesso (25, 26 e 28 Agosto), utilizzando una tecnica d’indagine

simile a quella già sperimentata durante le precedenti tre edizioni del Festival

della Notte della Taranta (2007-2009), le ultime tre edizioni (2008-2010) della

“Festa di Sant’Antonio Abate” a Novoli (LE), la Festa di Santa Lucia ad Erchie

(BR) nel 2009 e la mostra “Caravaggio? L’enigma dei due San Francesco”

(2010).

La rilevazione dei dati è stata effettuata, durante gli ultimi giorni della mostra,

da un gruppo di 25 studenti dell’Università del Salento e di altre università

italiane, i quali, sotto la supervisione dei due responsabili del progetto, autori di

questo report, hanno “guidato” la procedura di compilazione dei questionari da

parte dei soggetti che hanno accettato di rilasciare l’intervista durante una

delle tre tappe del Festival itinerante prese in considerazione: Galatina (25

Agosto, 259 interviste), Cutrofiano (26 Agosto, 168 interviste), Melpignano (28

Agosto, 1000 interviste).

Le presenze stimate dalla polizia municipale a Melpignano il giorno del

Concertone finale ammontano a 100.000 spettatori. A fronte di tale

affluenza, sono state effettuate, come anticipato sopra, 1000 interviste. Il

campione casuale preso in esame ha un’ampiezza rilevante e statisticamente

significativa, considerando che sul totale delle presenze stimate, è stato

intervistato l’1% dei soggetti.

I grafici successivi si riferiscono quindi ai soli dati del Concertone finale

(Melpignano) e non a tutto il Festival (i dati su tutto il Festival faranno parte del

report dettagliato finale).

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Essi riassumono i principali risultati dell’indagine relativa agli effetti

economico-sociali del Concertone finale nel 2010, guardando principalmente

a:

le caratteristiche generali e la provenienza dell’intervistato;

l’impatto economico-turistico dell’evento sulla provincia di Lecce;

la percezione, da parte dei fruitori, dell’evento in esame;

la conoscenza dell’esistenza dell’evento da parte dell’intevistato.

2. Il profilo demografico del campione: identikit del fruitore

dell’evento

Il campione è stato selezionato in modo casuale tra la “popolazione” degli

spettatori del Concertone finale di Melpignano.1

Cominciamo a delineare le caratteristiche socio-biografiche più rilevanti del

campione preso in esame.

Suddividendo gli intervistati in base al loro genere (maschio o femmina),

notiamo che una leggera prevalenza del pubblico maschile (54%) su quello

femminile (46%).

Quanto all’età (Figura 1), quasi la metà del campione è composta da un

pubblico di giovanissimi sotto i 25 anni e il 70% dello stesso è rappresentato da

spettatori sotto i 30 anni. Il Concertone attira prevalentemente utenti molto

giovani (fino ai 25 anni), giovani (fino a 30 anni) e giovani-adulti (31-39):

insieme costituiscono quasi il 90% del pubblico dell’evento.

1 Avendo ricevuto il finanziamento dalla Provincia per intraprendere la ricerca solo il 24 Agosto, non ci è stato possibile effettuare le interviste in precedenza. Comunque, dato che negli altri tre anni di rilevazione (2007-2009) non abbiamo rilevato differenze significative all’interno delle diverse tappe del Festival (ad esclusione, ovviamente, di quella finale di Melpignano), riteniamo che i dati sulle prime tappe, sebbene ottenuti eseguendo la rilevazione sulle ultime due, siano rappresentativi del campione di utenti di tutte le prime tappe. Per il Concertone, invece, il problema non si pone, dato che la rilevazione sullo stesso è stata effettuata prima, durante e dopo la fine dello stesso, per la precisione dalle 19:00 del 28 Agosto 2010 fino alle 5:00 del 29 Agosto 2010.

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Figura 1 – Età degli spettatori del Concertone

Nella Figura 2 è riportata la distribuzione della variabile categoriale “titolo di

studio” degli intervistati, che è stata suddivisa in 3 classi: “Alto” (Laurea o

titolo post-laurea), “Medio” (Diploma di scuola media superiore), “Basso”

(diploma di scuola elementare o di scuola media inferiore).

Figura 2 – Titolo di studio degli spettatori del Concertone

Quanto al titolo di studio degli utenti, a livello aggregato, in media più dell’80%

degli spettatori del Concertone è in possesso di un titolo di studio medio-alto

(di scuola secondaria superiore o universitario), a conferma di una relazione

(positiva) diretta tra il livello di istruzione e la propensione al consumo di

“prodotti” culturali.

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Per quanto riguarda la professione degli utenti, la Figura 3 mostra come il

Concertone abbia attirato utenti di tutte le categorie professionali, con una

netta prevalenza di studenti (tale dato è in linea con la prevalenza della fascia

“fino a 30 anni” tra l’utenza, Figura 1) e di lavoratori dipendenti.

Figura 3 – Professione dei fruitori del Concertone

3. Distinzione tra Residenti, Turisti (Originari e Non Originari)

Dalla Figura 4, si nota come il 43% dei fruitori sia residente nella provincia di

Lecce durante l’anno. Il restante 57% è categorizzabile come

turista/escursionista (perché residente abitualmente in Puglia, fuori provincia, o

nel resto d’Italia o all’estero)2: solo 1 turista su 10 è originario della provincia di

Lecce (turismo di rientro). I turisti veri e propri, cioè non originari,

rappresentano, infatti, la stragrande maggioranza del campione (88% dei

turisti). Inoltre, più di 1 turista su 3 (39% dei turisti) dichiara di essere nel

Salento per la prima volta nella sua vita; il 95% dei turisti è nel Salento in

vacanza, mentre il 3% è nel Salento per far visita a parenti o amici. Solo il

restante 2% è nel Salento per lavoro.

2 L’Organizzazione Mondiale del Turismo (World Tourism Organisation) definisce così il turista: “chiunque viaggi in paesi diversi da quello in cui ha la sua residenza abituale, al di fuori del proprio ambiente quotidiano, per un periodo di almeno una notte ma non superiore a un anno e il cui scopo principale della visita sia diverso dall’esercizio di ogni tipo di attività remunerata all’interno del paese visitato. In questo termine sono inclusi coloro che viaggiano per: svago, riposo e vacanza; per visitare amici e parenti; per motivi di affari e professionali; per motivi di salute, religiosi/pellegrinaggio o altro”. È, invece, classificato come escursionista colui che si muove nell’ambito delle 24 ore e compie trasferimenti giornalieri, senza pernottamento, fuori della località di residenza.

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Figura 4 – Provenienza (residenza durante l’anno) degli spettatori

4. Analisi del comportamento turistico

Quanto al tempo di permanenza (Figura 5) dei turisti partecipanti al

Concertone, 1 su 4 dichiara di fermarsi nel Salento (inteso come provincia di

Lecce) per un solo giorno, qualificandosi come escursionista, con buona

probabilità proveniente dal resto della Puglia; 6 turisti su 10 soggiornano sul

posto sino a o oltre 7 giorni.

Figura 5 – Tempo di permanenza dei turisti/escursionisti

Sebbene la scelta dell’alloggio da parte del turista (Figura 6) sia molto

diversificata, risulta prevalente un tipo di scelta “informale”, effettuata senza

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servirsi di circuiti organizzati o agenzie (ospitalità di amici, affitto di una casa e

campeggio libero che rientra nella categoria “altro”). Da sottolineare che solo il

4% dei turisti è in vacanza da solo, il 24% è in vacanza in coppia, il 13% si è

recato in vacanza con la famiglia e la maggioranza (60%) è in compagnia di

amici, coerentemente con la giovane età dell’audience.

Figura 6 – Tipo di alloggio scelto dai turisti/escursionisti

Per quanto riguarda la spesa media giornaliera dei turisti/escursionisti

(Figura 7), notiamo come essa sia piuttosto bassa (circa il 66% spende meno di

50 euro al giorno, tenendo conto anche dell’alloggio), il che può essere dovuto

sia al moderato costo della vita nel Salento, sia alla bassa propensione alla

spesa dei turisti (degli studenti in particolare), frutto della crisi economica

ancora in atto. In ordine di importanza, le due categorie che maggiormente

pesano sulla spesa turistica sono l’alloggio e la ristorazione. Seguono i trasporti

e l’accesso a locali di svago e discoteche.

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Figura 7 – Spesa media giornaliera dei turisti/escursionisti

Chiediamoci ora quanti dei turisti/escursionisti in vacanza intervistati in quanto

spettatori del Concertone sono nel Salento proprio per l’evento. Dalla

Figura 8 si nota come il 40% dei turisti fruitori del Concertone (circa 23.000

utenti) sia in vacanza nel Salento esclusivamente per parteciparvi.

Figura 8 – Motivo per cui si è nel Salento

Prendiamo ora questo 40% di turisti “greatly motivated “ come dato di

riferimento.

Quanti turisti non sarebbero venuti nel Salento se non ci fosse stato il

Concertone? In base ai nostri dati, “solo” il 25%. Una spiegazione plausibile a

questo dato proviene dalla constatazione che la valutazione dei

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turisti/escursionisti è maturata ex post, ossia dopo aver scelto di trascorrere le

proprie vacanze nel Salento e, per la maggior parte di loro, dopo aver avuto

l’opportunità di apprezzare gli altri fattori di attrazione (di tipo paesaggistico,

artistico e sociologico) della zona. L’ipotesi è, allora, che, una volta scelto di

recarsi nel Salento a priori in funzione del Concertone e apprezzato il posto, poi

nel corso della propria permanenza sul luogo, il visitatore formuli a posteriori la

convinzione che si sarebbe ugualmente orientato verso quella meta in

mancanza di quella che originariamente era stata la motivazione unica o,

quanto meno, prioritaria. In un certo senso, il Concertone ha permesso a buona

parte dei turisti recatisi nel Salento unicamente per l’evento di fidelizzarsi

anche al luogo che lo ospita (si tratta di circa 8.000 turisti).

Negli ultimi tre punti (5, 6 e 7) di questo comunicato stampa, ritorniamo a

considerare tutto il campione degli utenti (sia turisti che residenti).

5. Conoscenza dell’esistenza del Concertone

Dalla Figura 9 risulta evidente come differenti mezzi di comunicazione (sia

istituzionali, che non istituzionali, come il passaparola) abbiano contribuito a

rivelare l’esistenza del Concertone a coloro che poi ne sono diventati fruitori.

Preponderante il contributo del canale informale del passaparola (quasi il 60%),

scarso il peso dei mezzi più formali (agenzie, guide, pubblicità, tv e stampa

locale). Hanno un peso relativamente maggiore nell’indirizzare le scelte dei

turisti gli eventi culturali (quali mostre, rassegne, concerti) organizzati nelle

città di provenienza dei visitatori. Ormai da diversi anni, infatti, sia l’orchestra

della Notte della Taranta sia numerosi gruppi di pizzica salentina tengono

concerti in numerose città (soprattutto nel Nord Italia), spingendosi a volte

anche oltre i confini nazionali, contribuendo alla diffusione del patrimonio

musicale salentino, nonché a richiamare un bacino specifico di utenti che è in

continua crescita.

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Figura 9 – Mezzi di comunicazione dell’esistenza del Concertone

La quasi totalità (9 turisti su 10) del campione alla prima esperienza di fruizione

del Concertone era comunque a conoscenza dell’esistenza dello stesso.

6. Percezione dell’evento e fidelizzazione allo stesso

Quanto al giudizio sull’evento ed alla percezione dello stesso, i fruitori

mostrano grande apprezzamento verso il Concertone. La quasi totalità del

campione (il 94%) lo ritiene uno spettacolo di elevata qualità artistica, lo reputa

un evento culturale (93%) e una manifestazione folcloristica (97%).

Tra chi assegna all’espressione “raduno di massa” una valenza negativa, il

42% non lo ritiene tale (ossia non lo ritiene un evento commerciale), mentre

per coloro i quali la locuzione ha valenza positiva, la totalità degli intervistati

(99%) crede che il Concertone sia un evento di massa inteso come momento di

aggregazione. Un tale apparente entusiasmo potrebbe essere anche ricollegato

al capitale sociale istantaneo generato dalla partecipazione, che analizziamo

nell’ultimo punto del comunicato.

Per quanto riguarda poi il prodotto “Festival della Notte della Taranta”,

solo 2 spettatori su 10 presenti al Concertone finale hanno preso parte a

qualcuna delle precedenti tappe del Festival: tutti gli altri dimostrano quindi di

percepire i concerti minori del circuito della Notte della Taranta e il Concertone

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finale come due “prodotti” distinti, non facenti parte cioè di un’unica offerta

culturale.

7. Capitale sociale istantaneo generato dal Concertone finale

Agli utenti intervistati prima, durante o alla fine del Concertone della Notte

della Taranta a Melpignano è stata sottoposta la domanda: “Credi che una

persona che è qui stasera, e che non conosci, meriti la tua fiducia più di una

persona qualsiasi che non è qui stasera?”.

Tramite tale quesito, si è cercato di ricavare informazioni utili per l’analisi del

rapporto che intercorre tra capitale sociale e senso di appartenenza ad un

gruppo di individui che stanno condividendo una stessa esperienza.

Il 25% degli spettatori (1 intervistato su 4), rispondendo affermativamente alla

domanda precedente, ha dimostrato di credere che sia possibile la creazione di

capitale sociale in base alla partecipazione a questo tipo di manifestazione.

Tale fiducia istantanea è fondamentale, nel caso particolare, per il successo e

la crescita di manifestazioni di questo tipo e, più in generale, per la rinascita di

un territorio e di un tessuto sociale che, come tutti quelli situati nel sud Italia, è

normalmente a basso tasso di creazione di capitale sociale. Anche grazie a

questo tipo di eventi, che uniscono gli animi ed amalgamano le diverse sfere

della società ospitante, si può contribuire ad innescare un circolo virtuoso in

termini di relazioni, fiducia e capitale sociale.

Nel volume Eventi, cultura e sviluppo. L’esperienza de “La Notte della Taranta”,

citato all’inizio di questo comunicato stampa, viene approfonditamente

analizzata, tra le altre cose, la differenza nella generazione di capitale sociale

all’interno del Concertone della Notte della Taranta, rilevata nelle quattro

edizioni del 2007, 2008, 2009 e 2010. In particolare, si formulano delle ipotesi

e si forniscono delle spiegazioni relativamente alla caduta di capitale sociale

istantaneo (-15%) che è stata rilevata passando dall’edizione del 2007 (40%)

all’edizione del 2010 (25%). Sarà stata (solo) colpa della crisi economica,

oppure la generazione di capitale sociale istantaneo è legata alle

caratteristiche idiosincratiche dell’audience (età, genere, residente/turista,

avversione al rischio, ecc.), al tasso alcolico degli spettatori, alla qualità dello

spettacolo offerto dall’orchestra, al periodo dell’estate in cui il Concertone

viene programmato?

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Ci rivediamo a metà Ottobre, alla prossima conferenza stampa sull’argomento,

quella della presentazione del volume succitato, per la/e risposta/e a questa e

alle altre domande ad essa collegate.

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