urban search and rescue strategies
DESCRIPTION
This was a presentation given in a congress organized by the Italian Red Cross - Bolzano 2008. It deals with Urban Search and Rescue strategiesTRANSCRIPT
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Soccorso Integrato Tecnico-Sanitarioper incidenti complessi
interventi in edifici collassati (Urban Search and Rescue)
Incidenti di trasporto
A cura di Gianmario GnecchiFunzionario Tecnico – Corpo Nazionale Vigili del Fuoco
Bolzano 23 novembre 2008
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Principi (universali)
• Unità di comando• Span of control (quante cose si riescono a fare contemporaneamente?)
• Catena di gestione comando e controllo• Metodologia comune per l’applicazione dei principi
– Incident Command System (o qualcosa del genere)
• Pianificazione e procedure condivise• Formazione congiunta PRIMA dell’evento
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All’inizio, disordine e caos• In ogni operazione di soccorso, le
prime squadre che intervengono devono fronteggiare una situazione di disordine e caos.
• Lo scopo generale del soccorso è quello di portare progressivamente lo scenario d’intervento verso una condizione ordinata e funzionale allo svolgimento delle attività di soccorso.
• Solo ottimizzando gli sforzi atti a mettere l’intervento “a regime” si può ottenere la massima efficacia nei risultati.
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“immagine” dell’organizzazione di risposta all’evento incidentale, quando il sistema è “a regime”
necessità di risposta all’evento
grado di risposta all’evento
Una visione comune
• L’obiettivo è di riuscire a standardizzare le strategie organizzative ed operative d’intervento per portare tutti i soccorritori ad avere una visione comune di ciò che sarà l’organizzazione della risposta all’evento incidentale una volta “entrata a regime”.
• In pratica occorrerà prevedere con largo anticipo il numero ed il tipo di risorse da impiegare nonché le loro modalità di dispiegamento geografico nell’arco del tempo.
• Dopo l’inevitabile caos iniziale solo se si riuscirà a rendere comune e visualizzare il sistema organizzativo del soccorso, quasi con metodologia fotografica, le operazioni delle diverse squadre di soccorso tenderanno ad armonizzarsi automaticamente.
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Schema Generale di applicazionedell’Incident Command System
R.O.S.(Incident Commander)
OPERAZIONI PIANIFICAZIONELOGISTICA
E SUPPORTOAMMINISTRAZIONE E
FINANZA
Sicurezza Operazioni
Collegamento con altri Enti
Informazionicomunicazioni
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R.O.S.Incident Commander
OPERAZIONI PIANIFICAZIONELOGISTICA
E SUPPORTOAMMINISTRAZIONE E
FINANZA
Sicurezza Operazioni
Collegamento con altri Enti
Informazionicomunicazioni
DIVISIONE A DIVISIONE BMonitoraggio delle
condizioni al contorno
Localizzazione probabile vittime (testimonianze)
Condizioni meteo
Cartografie e Zonizzazione scenari
Branca LOGISTICA E SERVIZI
Branca SUPPORTO
Documentazione Costi
Relazioni di intervento Fonogrammi
Registrazione tempi di permanenza squadre
Task Force Evacuazione
Task Force Controllo del perimetro
SOCCORSO ESALVATAGGIO
Cambio Personale e Smobilitazione
Squadre U.S.A.R. VV.F.
Altre Squadre
GRUPPO SANITARIO
Aree di attesa mezzi
Task ForceRicerca
comunicazioni
Supporto medico(per Personale VF)
Viveri
Forniture materiali
Trasporti personale e movimentazione materiali
Strutture di supporto
Riabilitazionesoccorritori
Raccolta e coordinamen-to richieste di soccorso
Esempio di
Sviluppo dell’I.C.S.
per interventi U
.S.A.R.Esempio di
Sviluppo dell’I.C.S.
per interventi U
.S.A.R.
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Il contributo delle squadrevigili del fuoco in un contesto multi-agenzia: avere un piano efficace e di-mostrarlo
• Di fronte ad un evento incidentale si è tutti spinti dall’istinto di iniziare a “fare qualcosa”.
• I Vigili del Fuoco e tutti gli altri soccorritori imparano a controllare questo impulso concentrandosi sull’elaborazione di un piano di intervento.
• Frequentemente, quando le prime squadre di Vigili del fuoco arrivano sulla scena, già qualcuno ha iniziato a “fare qualcosa”.
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Arrivano i Vigili del Fuoco…
Quello che ci si aspetta dai Vigili del Fuoco è il contributo a:• rendere disponibile sulla scena un più adeguato grado
di preparazione tecnico-operativa e consentire quindi di elevare le aspettative di risposta all’evento;
• migliorare in qualità e quantità le risorse gestionali ed operative disponibili;
• alleggerire la pressione emotiva.• “garanzia di esperienza pregressa”Altrettanto importante è la capacità di mettere a disposizione
un metodo di lavoro che garantisca la massima efficacia nei risultati.
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In sintesi…
• … il metodo di lavoro si concretizza nell’attuazione di un piano.
• Subito dopo aver elaborato un piano il compito indispensabile dei Vigili del fuoco è quello di spiegarlo e condividerlo con tutti i rappresentanti degli Enti presenti, integrandolo con le loro singole esperienze e competenze specifiche.
• Solo così sarà possibile ridurre il tempo necessario per passare dal caos all’ordine ed orientare in modo univoco tutte le risorse e le energie disponibili nel “soccorso”.
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Ad esempio, nel soccorso in maceria…
• I Vigili del Fuoco devono fornire indicazioni sufficienti per stabilire: – Da quale edificio cominciare, tra quelli nell’area
assegnata– Quale “percorso” utilizzare per raggiungere le vittime
individuate• Dopo aver stabilito queste priorità mediante un
“TRIAGE TECNICO”, le successive priorità sono stabilite secondo il TRIAGE SANITARIO
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La ricerca dei triangoli di sopravvivenza
…è ancora vivo?…resterà vivo per il tempo che impiego a raggiungerlo?
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Unità di comando
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Comando Unificato delle Operazioni
• Direttore Tecnico dei Soccorsi
• Coordinatore Forze di Polizia
• Direttore dei Soccorsi Sanitari
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Incidente Ferroviario
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Macerie a seguito di esplosione in ambito industriale
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Condizioni al contorno
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Rischi aggiuntivi per gli operatoriRischi aggiuntivi per gli operatori
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Operazioni di mitigazione del Operazioni di mitigazione del rischiorischio
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Che cosa possiamo fare per facilitarel’integrazione tra i Sistemi di Soccorso?
Condivisione della Pianificazione
Condivisione delle Procedure Operative
Condivisione delle Metodologiedi Gestione, Comando e Controllo
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Che cosa possiamo fare per facilitarel’integrazione tra gli Operatori del
Soccorso?
UNA BELLA INIEZIONE DI FIDUCIA RECIPROCA…
…CHE PASSA ATTRAVERSOLA CONOSCENZA RECIPROCA…
…CHE SI ACQUISISCE CON LA FORMAZIONE RECIPROCATutte
belle paro
le ?
Tutte belle
parole ?
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In conclusione…
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Punto di attesa
Posto di comando
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Lato “esterno”:Lato “esterno”: interfaccia diretta tra i soccorritori e il resto della popolazione interfaccia diretta tra i soccorritori e il resto della popolazione
Lato “interno”:Lato “interno”: interfaccia diretta tra i soccorritori e le vittime interfaccia diretta tra i soccorritori e le vittime
118 115 112/113 autorità
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Lato “esterno”:Lato “esterno”: interfaccia diretta tra i soccorritori e il resto della popolazione interfaccia diretta tra i soccorritori e il resto della popolazione
Lato “interno”:Lato “interno”: interfaccia diretta tra i soccorritori e le vittime interfaccia diretta tra i soccorritori e le vittime
118
115
112/113“autorità”
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Grazie per l’attenzione
www.vigilfuoco.itwww.vigilidelfuoco.bergamo.it
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• Fonti iconografiche– Vigili del Fuoco Bergamo– Vigili del Fuoco Bologna– Vigili del Fuoco Milano– S.S.U.Em. 118 Bergamo
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Ciclo operativo degli interventi per incidente stradaleCiclo operativo degli interventi per incidente stradaleTratto da: Lukas of America, Tratto da: Lukas of America, Qualification Course Manual Qualification Course Manual , Stamford ,CT , USA , Stamford ,CT , USA
conclusioneattesa
Ricezionerichiesta e invio
raccolta ulterioriinformazionilungo il tragitto
valutazione dellasituazionecontrollo
dei pericoli
stabilizzazionedel veicolo
accessoal paziente
trattamentosanitario
estricazione
rimozione etrasporto incidente con
personeintrappolate
arrivo in posto