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I l grande interesse della lettera- tura, della stampa, di cinema, radio e televisione dimostrano, una volta di più, che il servizio mi- litare è un fenomeno sociale. Lo è sempre stato e lo è oggi a maggior ragione. Non si contano più, infat- ti, solo con riferimento alla produ- zione televisiva, le serie di “Carabi- nieri” e “Distretto di Polizia”, per citare i più noti. In seguito, ne so- no stati prodotti per la Guardia di Finanza, La Guardia Costiera, per finire al reality (così li chiamano ora) intitolato “Ultima leva”, che ha raccontato la vita di quattro ragazzi alle prese con l’ultimo servizio di leva obbligatoria della storia d’Ita- lia. Pur con alterna fortuna nel giu- dizio degli esperti e nel gradimen- to dei telespettatori - come è logi- co che accada - tutti, tuttavia, con- fermano la grande attenzione per l’argomento. E non potrebbe esse- re altrimenti, considerando che proprio negli anni recenti il pro- blema del modello da adottare per consentire all’Italia di disporre di Forze Armate adeguate ai nuovi compiti della difesa e sicurezza è stato oggetto di trattazione da par- te del Parlamento e, di conseguen- za, di dibattito da parte dei media e dell’opinione pubblica. E proprio un anno fa - ricordiamo - è entrata in vigore la legge di “sospensione” della leva. In 143 anni (la coscri- zione obbligatoria è iniziata nel 1862) sono stati milioni i giovani di ogni parte d’Italia, di ogni condi- zione sociale e culturale, di ogni mestiere e professione, che hanno assolto il loro dovere. In pace ed in guerra, di buon grado o obbli- gatoriamente, ma sempre meritata- mente. E tanti - non dimentichia- molo mai - non sono tornati. Era- no ragazzi di leva quelli del Piave, del Pasubio, del Grappa, di Vitto- rio Veneto. Ed erano ragazzi di le- va quelli di El Alamein e del Don, ma anche di Cefalonia, di Monte- lungo, di Porta San Paolo. due sistemi (Esercito di leva o vo- lontario); al contrario, ci interessa tentare qualche riflessione su que- sto fenomeno storico e di costu- me che si chiama servizio militare e che ha subito una trasformazio- ne profonda, un cambiamento epocale, come è stato dichiarato e scritto più volte. Al contrario, il passaggio da un modello all’altro è stato inteso da molti come un ri- pudio della leva, quasi una con- danna. Invece, nulla di tutto que- sto. Si tratta, lo abbiamo già chia- rito in altre occasioni ai lettori, di una necessità imposta dalla muta- ta situazione internazionale e da ragioni sociali. In sostanza, la fine del servizio militare obbligatorio 1 UNUCI n. 1/2 gennaio/febbraio 2006 ULTIMA LEVA: UN ANNO FA Si chiude un capitolo nel libro di storia dell’Italia, un capitolo che racconta un tratto im- portante, spesso fondamentale, nella crescita, nell’educazione dei nostri giovani. Il ser- vizio di leva è abolito, o meglio sospeso, come è scritto nella legge entrata in vigore un anno fa. Quali effetti produrrà? Darà i risultati previsti? È troppo presto per giudicare, anche perché gli elementi in gioco sono molteplici e tutti importanti. Il consenso dei cit- tadini e il sostegno finanziario sono presupporti irrinunciabili per consentire l’efficienza piena di un’istituzione fondamentale dello Stato qual è l’apparato di difesa e sicurez- za. Il primo non manca, questo è certo, sul secondo ci sono grossi nodi da sciogliere. Su questi argomenti, cruciali per il futuro delle nostre Forze Armate, il Presidente Na- zionale osserva il cambiamento in corso, analizza le prospettive, i dubbi, le speranze. Un cambiamento di portata storica sul quale tutti noi siamo chiamati a riflettere. “...non è una celebrazione, né intendiamo schierarci decisamente a favore o contro uno dei due sistemi...” E ancora quelli della Soglia di Go- rizia e del lungo incubo dell’olo- causto nucleare, che ci ha accom- pagnato fino al crollo del Muro di Berlino ed alla dissoluzione del- l’Impero sovietico. Precisiamo che la nostra non è una celebrazione, né intendiamo schierarci decisa- mente a favore o contro uno dei rappresenta una tappa evolutiva della società. Occorrerà verificare la validità del nuovo modello ed anche la sua rispondenza, oserei dire la tollerabilità per il bilancio del nostro Paese. Proprio di que- st’ultimo aspetto parleremo nel prosieguo della nostra conversa- zione, non tanto per esprimere un

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I l grande interesse della lettera-tura, della stampa, di cinema,radio e televisione dimostrano,

una volta di più, che il servizio mi-litare è un fenomeno sociale. Lo èsempre stato e lo è oggi a maggiorragione. Non si contano più, infat-ti, solo con riferimento alla produ-zione televisiva, le serie di “Carabi-nieri” e “Distretto di Polizia”, percitare i più noti. In seguito, ne so-no stati prodotti per la Guardia diFinanza, La Guardia Costiera, perfinire al reality (così li chiamanoora) intitolato “Ultima leva”, che haraccontato la vita di quattro ragazzialle prese con l’ultimo servizio dileva obbligatoria della storia d’Ita-lia. Pur con alterna fortuna nel giu-dizio degli esperti e nel gradimen-to dei telespettatori - come è logi-co che accada - tutti, tuttavia, con-fermano la grande attenzione perl’argomento. E non potrebbe esse-re altrimenti, considerando cheproprio negli anni recenti il pro-blema del modello da adottare perconsentire all’Italia di disporre diForze Armate adeguate ai nuovicompiti della difesa e sicurezza èstato oggetto di trattazione da par-te del Parlamento e, di conseguen-za, di dibattito da parte dei mediae dell’opinione pubblica. E proprio

un anno fa - ricordiamo - è entratain vigore la legge di “sospensione”della leva. In 143 anni (la coscri-zione obbligatoria è iniziata nel1862) sono stati milioni i giovani diogni parte d’Italia, di ogni condi-zione sociale e culturale, di ognimestiere e professione, che hannoassolto il loro dovere. In pace edin guerra, di buon grado o obbli-gatoriamente, ma sempre meritata-mente. E tanti - non dimentichia-molo mai - non sono tornati. Era-no ragazzi di leva quelli del Piave,del Pasubio, del Grappa, di Vitto-rio Veneto. Ed erano ragazzi di le-va quelli di El Alamein e del Don,ma anche di Cefalonia, di Monte-lungo, di Porta San Paolo.

due sistemi (Esercito di leva o vo-lontario); al contrario, ci interessatentare qualche riflessione su que-sto fenomeno storico e di costu-me che si chiama servizio militaree che ha subito una trasformazio-ne profonda, un cambiamentoepocale, come è stato dichiarato escritto più volte. Al contrario, ilpassaggio da un modello all’altroè stato inteso da molti come un ri-pudio della leva, quasi una con-danna. Invece, nulla di tutto que-sto. Si tratta, lo abbiamo già chia-rito in altre occasioni ai lettori, diuna necessità imposta dalla muta-ta situazione internazionale e daragioni sociali. In sostanza, la finedel servizio militare obbligatorio

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ULTIMA LEVA:UN ANNO FA

Si chiude un capitolo nel libro di storia dell’Italia, un capitolo che racconta un tratto im-portante, spesso fondamentale, nella crescita, nell’educazione dei nostri giovani. Il ser-vizio di leva è abolito, o meglio sospeso, come è scritto nella legge entrata in vigore unanno fa. Quali effetti produrrà? Darà i risultati previsti? È troppo presto per giudicare,anche perché gli elementi in gioco sono molteplici e tutti importanti. Il consenso dei cit-tadini e il sostegno finanziario sono presupporti irrinunciabili per consentire l’efficienzapiena di un’istituzione fondamentale dello Stato qual è l’apparato di difesa e sicurez-za. Il primo non manca, questo è certo, sul secondo ci sono grossi nodi da sciogliere.Su questi argomenti, cruciali per il futuro delle nostre Forze Armate, il Presidente Na-zionale osserva il cambiamento in corso, analizza le prospettive, i dubbi, le speranze.Un cambiamento di portata storica sul quale tutti noi siamo chiamati a riflettere.

“...non è una celebrazione, néintendiamo schierarci decisamente afavore o contro uno dei due sistemi...”

E ancora quelli della Soglia di Go-rizia e del lungo incubo dell’olo-causto nucleare, che ci ha accom-pagnato fino al crollo del Muro diBerlino ed alla dissoluzione del-l’Impero sovietico. Precisiamo chela nostra non è una celebrazione,né intendiamo schierarci decisa-mente a favore o contro uno dei

rappresenta una tappa evolutivadella società. Occorrerà verificarela validità del nuovo modello edanche la sua rispondenza, osereidire la tollerabilità per il bilanciodel nostro Paese. Proprio di que-st’ultimo aspetto parleremo nelprosieguo della nostra conversa-zione, non tanto per esprimere un

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giudizio definitivo, una verificache richiede anni di applicazione,quanto per delineare le primesensazioni. Ciò vale non solo perle questioni di bilancio, ma solle-cita riflessioni anche per quantoriguarda “vocazioni” e “adesioni”che, al momento, appaionoconfortanti per quantità e qualità.Tornando sui nostri passi, ritenia-mo opportuno osservare che conla nuova legge si è conclusa un’e-poca durante la quale, per esigen-ze sociali e strategiche, era neces-sario fare ricorso alla coscrizioneobbligatoria.

to. È indiscutibile, tuttavia, checon la scomparsa della leva sonostate perse alcune importanti “ri-cadute” di indubbia utilità, sia perle Forze Armate sia per il Paese.L’avvento della società postindu-striale, dell’alta tecnologia, deiviaggi sempre più facili e frequen-ti, ha mandato definitivamente insoffitta il concetto che il serviziodi leva offriva ai giovani, per laprima volta, la possibilità di cono-scere le diverse realtà del nostroPaese e favoriva l’amalgama all’in-terno della società. Concetti veri,inoppugnabili, validi fino a qual-

zo caso, l’impegno dei nostri mili-tari e i positivi risultati conseguitiall’estero hanno consentito finoradi colmare quel pericoloso vuotoche tanto si temeva. L’attenzionedell’opinione pubblica, il consen-so in tutti gli ambienti internazio-nali, fanno maturare un circuitovirtuoso di apprezzamento e soli-darietà intorno ai nostri soldati.Questa è la situazione: ne abbia-mo parlato non per indulgere inrimpianti, che non ci sono, maper constatare, noi ed i Soci edamici che ci seguono, che benpoche, o nessuna, erano le alter-native al cambiamento. Semmai lanostra attenzione deve polarizzar-si sulle prospettive.È ormai alle spalle il timore che ilpaventato rischio di un basso af-flusso di volontari potesse rimette-re in discussione il modello. An-che se le aspettative di inserimen-to, dopo il servizio, nelle Forze diPolizia o nel mondo del lavoronon sono state ancora soddisfattein pieno, va riconosciuto il forteimpegno dei responsabili per ilproblema. La stessa considerazio-ne vale per la “qualità della vita”.Quello del reclutamento è il pro-blema che sta alla base del mo-dello. Per questo, senza tediare ilettori, vogliamo fornire qualcheulteriore elemento di situazione.Osserviamo brevemente che nel2005 i posti a concorso (per le treFF.AA.) per i VFP1 (volontari inferma prefissata di un anno) era-no 29.000 e che le domande pre-sentate sono state circa 104.000

“...dalla seconda metà degli anni ’80,quando sempre più frequenti divennerogli interventi e le missioni all’estero...”

E aggiungiamo che quel sistema,in quel periodo, ha funzionato equanti sono stati chiamati ad as-solvere appieno il loro doverenon hanno certamente demeritato.I dubbi sull’efficacia militare delsistema di leva cominciarono adaffiorare a partire dalla secondametà degli anni ’80, quando sem-pre più frequenti divennero gli in-terventi e le missioni all’esterodelle FF.AA. e maggiore divennela pressione per diminuire la du-rata del servizio di leva. Nono-stante l’elevata qualità della rispo-sta offerta dai coscritti, era semprepiù forte l’esigenza di disporre diprofessionisti, soprattutto per con-sentire all’Italia di contribuire aglisforzi della Comunità Internazio-nale, nel fronteggiare le crisi inter-nazionali, con forze capaci di in-serirsi convenientemente nei di-spositivi alleati. Tra l’altro, la rapi-da evoluzione della dottrina d’im-piego e la crescente sofisticazionedei sistemi d’arma mal si concilia-vano con la sempre più ridottadurata della leva. Senza conside-rare - inoltre - la difficoltà di in-viare fuori confine militari chenon fossero volontari. C’era, ricor-diamolo, una fortissima opposi-zione dentro e fuori del Parlamen-

che decennio fa, ora non più. Siperdono, invece, tre funzioni “sto-riche” di notevole valore e utilità.La prima è la grande opportunità,attraverso l’ISTAT, di effettuarescreening - soprattutto quello sa-nitario, con le visite mediche dileva - di altissimo valore sociale escientifico. La seconda è la grandepossibilità di acquisire - anche sesolo temporaneamente - le altissi-me professionalità esistenti nellasocietà, sempre più pregiate gra-zie alla crescente soglia di scola-rità. La terza è quella del naturalecollegamento con la società, offer-to dalla chiamata di leva, che ri-schia di andare perduta almenonei primi tempi di attuazione delsistema volontario.

“...un circuito virtuoso di apprezzamentoe solidarietà intorno ai nostri soldati...”

La prima opportunità sembra, al-meno al momento, sostituibile so-lo con uno specifico provvedi-mento come quello adottato inFrancia. Nel secondo caso, si cer-ca di rimediare attraverso la Riser-va Selezionata, ma occorrerannotempo e determinazione per ritor-nare ai livelli del passato. Nel ter-

(11.042 le donne). I posti a con-corso per i VFP4 per il 2006 sono4.091 e che circa 3.000 sono i po-sti da destinare ai VFP4 per l’in-gresso nelle Forze di Polizia. Per iVFB (volontari in ferma breve) ci-tiamo, per brevità, un solo datoche ha visto, a fronte di 7.850 po-sti a concorso per il 2005, ben

84.722 domande. Paradossalmen-te, lo ricordiamo, dopo la stragedi Nasiriyah si registrò un aumen-to notevole delle domande. Sulpiano delle vocazioni, dunque,tutto sembra procedere bene, mabisogna continuare a lavorare perincentivarle, mantenere le pro-messe e non deludere i giovani.Occorrerà, ora, dosare sapiente-mente l’inserimento del nuovopersonale, mantenendo una basedi personale in servizio perma-nente, e una quota di volontari aferma diversificata e, nel contem-po, favorire e preparare gli esodinell’impossibilità, fra qualche an-no, di impiegare convenientemen-te personale anziano nell’attivitàdi campagna.

mantenere lo sforzo operativo at-tualmente sostenuto. Conseguen-temente sarà giocoforza rivedereal ribasso il livello di ambizionenazionale ed accettare un ridi-mensionamento del ruolo stessodel Paese nel contesto internazio-nale. Per assicurare l’inversionedella tendenza del rapporto per-centuale bilancio/PIL, sarà indi-spensabile individuare a livellogovernativo modi e possibilità(es. leggi di programma) per re-cuperare quelle risorse compres-se nel recente passato. Diversa-mente si avrà un rapido decadi-mento a Forze Armate di “guarni-gione” o la trasformazione del-l ’apparato della Difesa in un“grande Servizio sociale” con

Per permettere di valutare il realesignificato di tali valori, si deve te-ner presente che, per la Francia,essi sono pari a 34% per il perso-nale e 66% per esercizio e investi-mento, per il Regno Unito rispetti-vamente 37/63, per la Germania51/49. Ci auguriamo che il Gover-no della prossima legislatura, qualeche sia la composizione politica,ponga fra gli obiettivi prioritari l’in-nalzamento del bilancio della Dife-sa almeno all’1,5 % del prodottointerno lordo, in linea con gli altriPaesi della NATO, che peraltronon hanno, come l’Italia, l’esigenzadi recuperare sui tagli del passato. In alternativa c’è solo una doman-da da porsi: l’Italia vuole le ForzeArmate? La risposta può essere solopositiva, perché nessuno può ne-gare che lo Stato in quanto talenon può rinunciare ad una Istitu-zione che è una sua parte integran-te e legittima. Ebbene, le Forze Ar-mate abbisognano di due compo-nenti essenziali: il consenso dei cit-tadini ed il necessario sostegno fi-nanziario. Il primo non è mai ve-nuto a mancare ed anzi è aumenta-to recentemente, come abbiamodetto per inciso parlando del reclu-tamento. Per il secondo abbiamofornito una situazione che inducead amare riflessioni. Abbiamo rite-nuto di doverlo fare ad evitare chei ritardi e le inadeguatezze che sistanno profilando ricadano in defi-nitiva sulle Forze Armate che stan-no dimostrando, con i fatti, di sa-per fare bene quello che loro com-pete. Ma stanno operando già al li-mite dell’impossibile; in prospetti-va, perdurando l’attuale situazionedi sottofinanziamento, si dovrannoattrezzare per i miracoli.

Il Presidente NazionaleGen. C.A. F. Pietro MURARO 3

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“...poco attenti ai recenti avvenimentieconomici ed ai tagli impostidalla legge finanziaria...”

Altrettanto importante è il discor-so sui costi delle Forze Armateprofessionali. Temiamo, anzi sia-mo certi, che i propugnatori ideo-logicamente schierati dei costi in-feriori di Forze Armate professio-nali rispetto a quelle di leva sianoben poco attenti ai recenti avveni-menti economici ed ai tagli impo-sti dalla legge finanziaria. Temia-mo anzi che per qualcuno proprioquesto fosse l’obiettivo. Già negli anni passati il bilanciodella Difesa aveva dovuto sop-portare tagli dolorosi, ma la Leg-ge Finanziaria 2006 ha segnatoper la Difesa un record negativoassoluto, tale da mettere in di-scussione l’attuale collocazionedel nostro Paese sul piano inter-nazionale. La Difesa, il Paese tut-to, devono impegnarsi ad affron-tare questa sfida perchè, qualorail livello delle risorse disponibilidovesse restare quello attuale op-pure ulteriormente ridursi, sarànecessario intervenire in senso ri-duttivo sul modello di 190.000unità, che già tanti sacrifici hacomportato, e non sarà possibile

compiti ridotti a ruoli marginali;cosa che certamente non corri-sponde al livello di collocazionedel nostro Paese nel mondo. LaFinanziaria 2006 assegna al mini-stero della Difesa circa 17.000 mi-liardi di euro, cifra che corrispon-de all’1,29% del PIL. Consideran-do che alla cifra vanno sottrattele voci non direttamente attinentialla Difesa vera e propria (Cara-binieri, funzioni esterne e pensio-ni provvisorie), la disponibilità siriduce a 12,1 miliardi di euro, pa-ri a circa lo 0,84% del PIL, concui viene mantenuto uno stru-mento che è ora di 200.000 mili-tari di tutti i gradi e dovrà atte-starsi rapidamente al livello fissa-to di 190.000 unità (112.000 all’E-sercito, 44.000 all’Aeronautica e34.000 alla Marina) oltre a 36.000civili. Ne deriva una spesa pari acirca 8,7 miliardi di euro e; per-tanto, il bilancio 2006 sarà impe-gnato per il 72% dalle spese peril personale, mentre solo per il28% sarà dedicato all’esercizio(cioè spese di mantenimento) einvestimento.

“...l’innalzamentodel bilancio dellaDifesa almenoall’1,5%del prodottointerno lordo

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Premessa

L a Logistica, da sempre,rappresenta il “Talloned’Achille” o la “Punta di

Diamante” di ogni organizza-zione militare. Nei tempi attua-li, in cui la tecnologia ha presoil sopravvento e gli strumentiin uso presso le nostre ForzeArmate sono sempre più all’a-vanguardia, è indispensabiledotarsi di una Struttura Logisti-ca efficiente ed all’altezza delleaspettative della Nazione.La Marina Militare è da sempree non solo per necessità, laprima Forza Armata a proiet-tarsi in operazioni fuori area.Le esperienze accumulate sindagli anni ‘80, a partire dagliinterventi in Vietnam, nel Liba-no e le successive missioni,hanno individuato in seno alloStato Maggiore la necessità diuna serie di interventi per ade-guare la struttura esistente allenuove necessità; una fortespinta al cambiamento è arri-vata nel 1997 con la Legge deiVertici e la successiva ristruttu-razione delle Forze Armate.Con la riforma dell’organizza-zione delle Forze Armate si ègiustamente delineata, in ambi-to Interforze, la linea di demar-cazione fra la gestione dell’Ac-quisizione dei Materiali daquella dell’Efficienza/Manteni-mento in Servizio ed agendo inquesta ottica sono stati creatigli Ispettorati di Forza Armata.

NAVISPELOGL’Ispettorato di Supporto Nava-le, Logistico e dei Fari (Navi-spelog), retto da un Ammira-glio di Squadra o di un Ammi-raglio Ispettore Capo, nasceper soddisfare questa necessitànel giugno del 1998. Esso èparte integrante dello StatoMaggiore Marina ed il suo re-sponsabile è alle dirette dipen-denze del Capo di Stato Mag-giore della Marina. L’Ispettore,attualmente in carica, è l’Am-miraglio Ispettore Capo Gian-carlo Cecchi che ricopre conte-stualmente anche il prestigiosoincarico di Capo del Corpo delGenio Navale.I compiti assegnati a Navispe-log sono molteplici ed oltremo-do impegnativi e si possonoriassumere nei seguenti punti:• Provvedere al Supporto Lo-

gistico dello Strumento Na-vale attraverso:o gestione della manuten-

zione;o gestione dei componenti

di rispetto;o gestione della configura-

zione.• Provvedere all’esecuzione

delle Prove di Collaudo edAccettazione per le Unità diNuova Costruzione primadella consegna ufficiale allaMarina Militare;

• Assicurare la gestione deiFari su tutto il territorio Na-zionale.

L’Ispettorato è fisicamente lo-cato all’interno di Palazzo Ma-rina, ed è articolato su quattroReparti ed un Ufficio di Coor-dinamento Generale, ognunodi essi posto alle dipendenzedi un Ammiraglio.Ovviamente, la dislocazione fi-sica degli utenti principali, leNavi, non è a Roma, ma è ri-partita fra le principali Basi

L’ORGANIZZAZIONELOGISTICA

DELLA MARINA MILITAREdell’Ammiraglio Ispettore Capo (GN) Giancarlo Cecchi

Flotta Italiana

Portaerei 1Cacciatorpediniere 4Fregate 8Fregate da Scorta 4Navi da Sbarco 3Rifornitori 3Corvette 8Pattugliatori 12Cacciamine 12Sottomarini 6Navi Ausiliarie 24Navi Scuola 2Rimorchiatori 48

dalla Marina (Taranto, La Spe-zia ed Augusta) per cui i com-piti assegnati non possono es-sere eseguiti direttamente dallaSede principale, in allegato n°1 viene indicata la consistenzanumerica della Flotta.Nella sede di Roma viene ese-guita la dettagliata program-mazione di tutte le attività ne-cessarie per il mantenimentoin esercizio della Flotta. GliEnti Dipendenti, suddivisi sul

territorio nazionale provvedo-no, successivamente, ad ese-guire quanto disposto dall’En-te Centrale.Solo per avere una piccolaidea della mole degli impegniconnessi con l’Ispettorato, mo-stro alcune semplici ma signifi-cative cifre.Il personale dipendente glo-balmente ammonta ad oltre5.000 persone, l’assegnazionefinanziaria del 2004, è stata dioltre 370 milioni di Euro (circa720 miliardi delle vecchie lire).Nel grafico, in allegato n° 2,sono evidenziate le ripartizionidelle spese. Di queste, circa il65% è stato speso per le esi-genze di materiali di rispettoed attività con l’Industria Priva-ta, il restante è stato impiegatoper i costi del personale. Que-ste cifre sembrano elevate, ma,in effetti sono sottodimensio-nate. Il valore commercialedella Flotta Italiana ammonta acirca 7.200 milioni di t

(14.000 miliardi di lire) e lespese globali per la manuten-

zione sono 370 milioni di t,pari cioè il 5.2% del valore.Per fare un esempio è come seil proprietario di una Fiat Pun-to spendesse meno di 500 Eu-ro l’anno per qualsiasi proble-ma dovesse succedere. Losforzo effettuato da tutto ilpersonale per far “quadrare il

cerchio” è notevole ed i risul-tati raggiunti sono stati lusin-ghieri.Prima di parlare di “chi” effet-tua le riparazioni delle navi,vorrei esplicitarne il “come eperchè”. Le navi sono realtàmolto complesse, esse racchiu-dono oltre alle facilmente intui-

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L’Ammiraglio Giancarlo CECCHI, nato a Viterbo il 16Settembre 1943, ha frequentato il Corso Normale in Ac-cademia Navale e successivamente il Corso Universita-rio in Ingegneria Navale e Meccanica presso l’Univer-sità degli Studi Federico II di Napoli, laureandosi nelmarzo del 1969.Ha ricoperto numerosi incarichi, e nel 1994, ha assoltol’incarico di Vice Capo Reparto del Reparto Studi, Pro-getti Mezzi e Materiali nell’ambito dello Stato Maggiore.Promosso Contrammiraglio è stato prima Vice Direttoree poi Direttore fino a marzo del 2000 presso L’ArsenaleMilitare di Taranto..Promosso Ammiraglio Ispettore è stato Capo Repartopresso il Reparto Studi Progetti Mezzi e Materiali, suc-cessivamente Direttore Generale della Direzione Gene-rale delle Telecomunicazioni, dell’Informatica e delleTecnologie Avanzate (TELEDIFE); e Ispettore dell’Ispetto-rato di Supporto Navale Logistico e dei Fari.L’Ammiraglio CECCHI è decorato con la Medaglia Mau-riziana, con la Croce d’Oro per oltre 25 anni di servi-zio, con la Medaglia di Bronzo al Merito di Lungo Comando, con l’Insegna di Commendatoredell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.

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bili esigenze di mobilità edoperative, anche tutte le neces-sità ed i relativi problemi diuna città, quando si è per marenon è sufficiente che funzionil’area operativa, ma dal condi-zionamento, alla produzione diacqua dolce ed alle cucine tut-to deve funzionare al megliopena il decadimento dello stiledi vita e la conseguente de-pressione dell’equipaggio.Per poter mantenere un ade-guato ottimale standard, tenutoconto che la vita media dellenavi è stimata in trenta anni, so-no essenziali interventi a volteradicali come la sostituzione dicomponenti operativi quali can-noni, missili e radar, talvolta so-stanziali come motori di propul-sione, componenti del serviziodi sicurezza (antincendio/anti-falla) oppure minori come lava-trici, cucine e arredi ma sempreimportanti. Per soddisfare que-ste molteplici e mutevoli neces-sità nel corso di questi annivengono programmate delle so-ste di manutenzione con unacerta periodicità come si notadallo schema in allegato n° 3.Naturalmente gli attori princi-pali durante queste soste per ilripristino e mantenimento del-

l’efficienza sono gli Arsenali.La Marina Militare è dotata ditre Arsenali Maggiori:o Taranto con la dipendente

Sezione di Brindisi;o La Spezia;o Augusta.

In tal modo si è assicurata unapresenza arsenalizia distribuitasu tutto il territorio; essi sono fi-sicamente dislocati nelle imme-diate vicinanze di una delle treBasi Navali principali, per assi-curare una presenza ed un sup-porto immediati. Ognuno di es-si è posto alle dipendenze di unAmmiraglio dei Corpi del GenioNavale o delle Armi Navali;complessivamente il personaleassegnato supera le 4.000 unità.Nello schema allegato, si puònotare quanto sia fitta la pro-grammazione di interventi nelcorso della vita della nave, me-diamente ogni 3-4 anni di eser-cizio. Nonostante le condizionidi lavoro a volte precarie, gliArsenali riescono ad assicurare,lavorando con abnegazione evolontà, l’efficienza della Flotta.Oltre agli Arsenali l’Ispettorato,per poter soddisfare i compitiistituzionali, si avvale di nume-rosi altri Enti Dipendenti. Dalla

foto in allegato n° 4, si può fa-cilmente dedurre la loro capil-lare distribuzione sul territorio.1. Centro di Munizionamentodi Aulla. Questo Ente si occu-pa, in ambito Interforze dellamanutenzione avanzata sino al3° livello tecnico e della con-servazione in deposito di Mis-sili, Siluri, Mine e Muniziona-mento d’artiglieria;2. Deposito Munizioni di Ta-ranto Buffoluto, in questo Enteviene conservato e preservatoil Munizionamento Navale;3. Centri Tecnici:- CISAM (Centro di Studi per leApplicazioni Militari). È un En-te sicuramente noto alla mag-gior parte dei lettori, il vecchionome CRESAM, rivela le vec-chie aspirazioni della Marina(e della Nazione) di dotarsi diSommergibili a propulsioneNucleare. Con l’abbandonodella scelta nucleare da partedel Governo, questo Ente svol-ge attività di studi sulla Com-patibilità Elettromagnetica,Tecnologie Elettro Ottiche, Ra-diazioni e Smaltimento dei Ri-fiuti Nucleari;- MARICEGESCO (Centro Ge-stione Scorte), è l’Ente deputa-to alla gestione dell’acquisizio-ne e della conservazione diparti di ricambio acquisite inambito di Forza Armata;- MARIPERMAN è il Centro inca-ricato delle Attività di Sperimen-tazione e Valutazione dei sistemidi Artiglieria con il relativo Mu-nizionamento e degli ApparatiElettroacustici. Inoltre effettuaAnalisi delle Vibrazioni e degliShock per numerosi altri Enti Ci-vili e Militari. È dotato di un Ba-lipedio ove vengono effettuatitutti i tiri od i lanci da valutare.Molto importante e famoso èanche l’Impianto di Smagnetiz-zazione per Unità Navali. Essopermette una sensibile riduzio-ne della segnatura magnetica

della nave riducendo i rischi de-rivanti dall’attraversamento diacque minate. Tale impianto haacquisito, a partire dalla Guerradel Golfo, un’importanza sem-pre maggiore ed oggi numerosenavi di nazioni alleate ne usu-fruiscono (a pagamento) delleelevate potenzialità.- MARIMISSILI espleta principal-mente attività connesse con laTelemetria e di Analisi dei Siste-mi Missilistici adottati dalla Ma-rina e gestisce la configurazionedi tutti i Sistemi Missilistici;- MARITELERADAR è il centroche gestisce tutte le attività tec-niche-operative connesse con iRadar Navali sia in fase di svi-luppo, sia nella successiva fasedi servizio. Esso è anche inte-ressato, per le medesime pro-blematiche ai sistemi di Tele-comunicazioni, Antenne, Siste-mi I. R. ed Opto Elettronici.Questa, in una forzata sintesi,è l’organizzazione dell’Ispetto-rato il cui scopo è quello dimantenere le Navi al massimodell’efficienza possibile ovun-que esse siano dislocate ed irisultati sinora raggiunti indica-no che la strada intrapresa èquella giusta. Dallo specchio

allegato si può notare la consi-stenza numerica della Flotta,oggi essa è sottoposta ad unosforzo notevole a seguito degliaccresciuti impegni operatividella nazione. Tali attività, solofino a pochi anni fa impensa-bili, sta determinando un pre-coce decadimento dei compo-nenti delle apparecchiature.Questa non programmabile népreventivabile usura ha causa-to un precoce invecchiamentodi tutta la componente navale.Per ovviare a questa proble-matica, la Marina ha posto lebasi per il soddisfacimentodelle necessità operative delprossimo futuro; infatti graziead un intenso programma dinuove costruzioni, attualmentein fase di avanzata concretizza-zione, si sta realizzando la flot-ta che solcherà i mari per iprossimi 30-40 anni.Le nuove unità, ne cito alcune,quali la Portaerei “Cavour”, leFregate Classe Orizzonte, le Fre-gate Classe Rinascimento, iSommergibili U 212 rappresen-tano delle nuove ed entusia-smanti sfide, saranno un con-centrato di tecnologia e sicura-mente all’avanguardia mondiale.

Avremo presto navi di5.000/6.000 tonnellate di dislo-camento con un equipaggio di100 uomini, in epoche non mol-to lontane, negli anni ’70, navisimili avevano un equipaggio dicirca 400 persone. Una simile ri-voluzione comporterà un cam-bio di filosofia nella Gestionedella Manutenzione delle nostreUnità Navali ed oggi l’Ispettora-to si sta organizzando per vin-cere questa sfida con l’acquisi-zione di nuovi strumenti infor-matici quali il SIGA ed il SIGAMche consentiranno una gestioneintegrata ed omogenea di tuttele manutenzioni. Sul fronte dellagestione dei materiali di ricam-bio, essi sono oggi gestiti in ma-niera univoca avendo realizzatol’unione di tutti i magazzini sot-to una unica gestione.Ciò rappresenta il futuro pros-simo, guardando un po’ oltrel’orizzonte si intravedono an-cora altre ed incoraggiantiproiezioni. Il nuovo assettogeo-politico caratterizzato dauna sempre più pressante inte-grazione politica e commercia-le fra le Nazioni della Comu-nità Europea, indica che lenuove frontiere non sonoquelle Nazionali, ma quelle delContinente e le sfide da affron-tare sono su scala planetaria.Nei prossimi anni, dopo unariorganizzazione in casa ci sidovrà confrontare ma, soprat-tutto integrare con i partnereuropei. Tutti i nuovi pro-grammi sono frutto di collabo-razione con una o più Nazionie verosimilmente anche la Lo-gistica seguirà l’integrazionedelle Forze Armate. Le struttu-re nazionali resisteranno aqueste competizioni se dimo-streranno di essere valide.L’impegno dell’Ispettorato è dievolversi assicurando l’effi-cienza della Flotta per il pre-sente ed il futuro. 7

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M ercoledì 8 febbraio 2006, ha avuto luogo,presso Palazzo Marina a Roma, alla presen-za del Ministro della Difesa, On. Antonio

Martino e del Capo di Stato Maggiore della Difesa,Amm. Giampaolo Di Paola, la cerimonia del passag-gio di consegne tra l’Amm.Sq. Sergio Biraghi el’Amm.Sq. Paolo La Rosa.L’Amm. Biraghi ha lasciato l’incarico di Capo di StatoMaggiore della Marina al termine di un periodo didue anni. Sotto il suo mandato la Forza Armata hacontinuato l’impegno nei teatri operativi internazio-nali, a difesa della sicurezza e degli interessi naziona-li, ed è passata attraverso una intensa fase di ammo-dernamento dello strumento, testimoniata dal varo didue nuovi sommergibili, della portaerei “Cavour” edel cacciatorpediniere “Andrea Doria”.

L’Amm. La Rosa ha ricoperto, a partire dal 2004, gliincarichi di Capo di Gabinetto e Capo Ufficio per laPolitica Militare del Ministro della Difesa.Il Ministro Martino ha espresso il suo apprezzamentoall’Ammiraglio Biraghi per il lavoro svolto e le pro-prie felicitazioni e gli auguri per il nuovo prestigiosoincarico all’Ammiraglio La Rosa, ringraziandolo per lavalidissima collaborazione fornita quale Capo di Ga-binetto del Dicastero.L’Ammiraglio Paolo La Rosa è nato a Bologna il 25Gennaio 1947.Dopo aver frequentato il Collegio Navale “FrancescoMorosini” è entrato in Accademia Navale nel 1965,terminando il ciclo di studi del Corso Normale perUfficiali di Stato Maggiore nel 1969, con il grado diGuardiamarina. Ha assolto numerosi incarichi a bor-do di Unità della Marina.Dopo aver conseguito la “Specializzazione OrdinariaDirezione del Tiro a Bordo”, a completamento del

Corso Superiore di Stato Maggiore, e dopo aver fre-quentato la 116ª Sessione della Scuola Comando, èstato designato Comandante dei Dragamine “Ontano”e “Olmo”. Il successivo periodo di imbarco, dal 1977al 1979, si è svolto a bordo del Cacciatorpediniere“Audace”, Unità sulla quale ha messo a frutto la pro-pria specializzazione ricoprendo inizialmente l’incaricodi Capo Reparto Armi e, successivamente, quello diCapo Servizio Armi e di primo Direttore del Tiro. Pro-mosso Capitano di Corvetta ha ricoperto, in tempisuccessivi, l’incarico di Comandante della 1ª e 2ª Clas-se Allievi dell’Accademia Navale di Livorno ed è statoAiutante di Bandiera del Capo di Stato Maggiore dellaMarina. Promosso Capitano di Fregata, ha ricopertol’incarico di Addetto dell’Ufficio Pianificazione Gene-rale e Finanziaria dello Stato Maggiore della Marina,per poi essere designato Comandante della Fregata“Libeccio”. Impiegato nuovamente presso lo StatoMaggiore della Marina, dal 1987 al 1988 è stato CapoUfficio Coordinamento Studi del 4° Reparto Studi Armie Mezzi. L’esperienza da lui maturata nei settori dellapianificazione e programmazione finanziaria e neglistudi di armi e mezzi gli hanno consentito, nel succes-sivo incarico di Addetto Navale presso l’Ambasciatad’Italia a Parigi (1988-1991) di dare un forte impulsoall’avvio di importanti programmi di cooperazione frala Marina italiana e quella francese. Promosso Capita-no di Vascello, nel 1991 gli è stato assegnato il presti-gioso comando dell’Incrociatore Portaeromobili “Gari-baldi”, cui è seguito l’incarico di Assistente del Capodi Stato Maggiore della Marina Militare. Nel grado diContrammiraglio, dal 1996 al 1999, ha comandatol’Accademia Navale di Livorno e successivamente,promosso Ammiraglio di Divisione, ha assunto l’incari-co di Vice Capo di Gabinetto del Ministro della Difesa,con importanti funzioni di raccordo istituzionale e se-gnatamente di gestione dei rapporti con il Parlamento.Promosso Ammiraglio di Squadra nel 2003, a febbraio2004 è stato nominato Capo di Gabinetto, assumendoanche l’incarico di Capo Ufficio per la Politica Militaredel Ministro della Difesa. In tali incarichi ha inoltrestudiato e preparato le più significative scelte di politi-ca militare degli ultimi anni, come la sospensione anti-cipata della Leva, la professionalizzazione e la ristrut-turazione operativa e territoriale delle Forze Armateed il miglioramento complessivo dello strumento mili-tare. Con decreto presidenziale in data 20 gennaio2006 è stato nominato Capo di Stato Maggiore dellaMarina con decorrenza dall’ 8 febbraio 2006.L’Ammiraglio La Rosa è coniugato ed ha due figli.

Cambio al vertice della Marina MilitareL’Ammiraglio Paolo La Rosa nuovo

Capo di S.M. della MarinaUN

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I l 19 gennaio u.s. ha compiuto 95 anni una dellepiù significative figure di combattente della Mari-na Militare Italiana: l’Ammiraglio Gino Birindelli,

nato a Pescia (Pistoia) nel 1911. Allievo all’AccademiaNavale di Livorno a partire dall’ottobre 1925, nel 1930venne nominato Guardiamarina e prese imbarco sul-l’incr. “Ancona”. In seguito si imbarcò sulla nave dabattaglia “Andrea Doria”, sui cacciatorpediniere“Quintino Sella” e “Confienza” ed infine sui sommer-gibili “Santarosa” e “Naiade”. Nel 1935 fu promossoTen. Vasc., e nel 1937 conseguì la Laurea in Ingegne-ria Civile presso l’Università di Pisa. Assunse quindi ilcomando dei smg “Foca”, “Millelire”, “Dessiè” e “Rubi-no” per poi passare a comandare, dall’aprile al set-tembre 1939, il Gruppo Sommergibili di Tobruk. All’i-nizio del secondo conflitto mondiale ebbe il comandodella V Squadriglia MAS per Gruppo Mezzi d’Assalto,con i quali operò poi in guerra. Nell’agosto 1940 par-tecipò al primo tentativo di forzamento della base na-vale di Alessandria d’Egitto (operazione GA 1), ma gliinglesi individuarono le unità italiane alla fonda nelGolfo di Bomba (Cirenaica). Il 22 agosto 1940, tre ae-rosiluranti Swordfish dell’824° Squadron della portae-rei “Eagle”, comandati dal Capt. Oliver Patch, affonda-rono il smg “Iride” e la motonave “Monte Gargano”.Birindelli riuscì a sopravvivere all’affondamento delsommergibile, e contribuì alleoperazioni di salvataggio dei su-perstiti, meritandosi la Medagliad’Argento al Valore Militare. Inseguito, prese parte all’attaccocontro la base inglese di Gibil-terra il 30 ottobre 1940 (opera-zione BG 2) che, pur non conse-guendo risultati, per un’avaria alsuo “maiale” a 70 metri dalla co-razzata “Barham”, dimostrò l’au-dace valore dell’uomo. Ma Gibil-terra era stata forzata per la pri-ma volta e, per il coraggio e ladeterminazione dimostrati, ven-nero decorati con la Medagliad’Oro al Valor Militare Birindellied il comandante del smg“Scirè”, Cap. Corv. Junio ValerioBorghese. Catturato dagli inglesie portato in Gran Bretagna, rien-trò in Italia nel febbraio 1944,

partecipando alla guerra di liberazione. Nel 1944 ven-ne nominato Sottocapo di Stato Maggiore dell’Ispetto-rato Generale MAS. Promosso Cap. Corv. con anzia-nità luglio 1941, sempre nel 1944 venne promossoCap. Freg. per merito di guerra, e venne assegnatoprima al comando del Btg. “San Marco”, poi sulla co-razzata “Italia” quale Comandante in 2°; destinato inseguito al Centro Subacquei del Varignano (La Spe-zia), ebbe poi il comando della 3ª Squadriglia Corvet-te a della 3ª Sqd. Torpediniere. Promosso Cap. Vasc.nel gennaio 1952, prestò servizio presso l’Istituto diGuerra Marittima a Livorno e, dal luglio 1954 fu dinuovo al comando del Centro Subacquei ed Incursoridel Varignano, per poi comandare l’incrociatore“Montecuccoli” con il quale, dal 1° settembre 1956 al1° marzo 1957, percorse in circumnavigazione ben33.170 miglia nautiche, facendo scalo in ben 34 portidi quattro Continenti. Fu, inoltre, Capo di Stato Mag-giore Aggiunto al Comando in Capo della SquadraNavale. Con la promozione a Contrammiraglio nel di-cembre 1959, fu destinato prima al Centro Alti StudiMilitari, e poi a rappresentare il Comando delle ForzeAlleate del Mediterraneo presso il Comando delle For-ze Aeree e Terrestri del Sud Europa e quindi chiamatoallo Stato Maggiore della Difesa. Promosso Ammira-glio di Divisione, ricoprì, in successione, i seguenti in-

carichi: Comandante della 1ª Di-visione Navale, Direttore Gene-rale per il Personale della Mari-na, Comandante in Capo dellaSquadra Navale, ComandanteNavale Alleato del Sud Europa aMalta e in seguito a Napoli. Neldicembre 1973 lasciò il servizioattivo col grado di Ammiraglio diSquadra, ma l’inarrestabile ed in-stancabile Ammiraglio d’assaltocontinuò a mietere successi inaltri campi: sposatosi per ben trevolte, grazie alla sua popolaritàvenne eletto Deputato al Parla-mento, con 300mila voti di pre-ferenza. A tutt’oggi, l’Amm. Bi-rindelli è una autentica leggendavivente della Marina Militare che,secondo le sue testuali parole, èstata sempre la sua vera fonte disoddisfazione. 9

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Ricordiamo le nostre Medaglie d’Oro

Ammiraglio d’assaltoa cura di Marco Mattioli

L’Amm.Sq. MOVM Gino Birindelli (1911-viv.).

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Si porta a conoscenza degli aventi diritto al rimborso “fondo credito” (0,50%) che il tentativo diconciliazione formulato dal Gen. Vincenzo Ruggieri, inteso ad ottenere il rimborso in titolo in viastragiudiziale, ha avuto esito positivo.Infatti l’INPDAP, accogliendo una istanza/ricorso “cavia” ha disposto, dopo il favorevole parere delMinistero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il relativo rimborso con rinuncia da parte del ricorren-te dell’eventuale azione legale o contenzioso pendente.

Facsimile della domanda

Raccomandata a.r.ALL’INPDAPDIREZIONE CENTRALE CREDITOE BENEFICI SOCIALIVia G. Grezar n. 200142 ROMA

(Riferimento lettera Prot. n. 1121 in data 22 Novembre 2005)

Oggetto: Definizione del contenzioso in materia di rimborso del contributo fondo creditoagli Ufficiali e sottufficiali in Ausiliaria.

Il Sottoscritto (grado cognome nome) .................................................................................................

nato a........................................................................................( ........) il ..........................., residente in

...................................................................Via ...............................................................................n...........

Cap ...........................C.F. .................................................................N. Posizione....................................

TENUTO CONTO CHE:

- è stato collocato nella posizione di stato di ausiliaria in data....................................................;

- ha terminato dal periodo di ausiliaria in data...............................................................................;

- che durante tale periodo non ha contratto né estinti prestiti ai sensi di quanto dispostodall’art. 1 della legge 21 gennaio 1963 n. 252 e successive modificazioni ed integrazioni,

CHIEDE

Il rimborso del contributo fondo credito 0,50% sugli emolumenti percepiti in ausiliaria aisensi di quanto disposto dall’art. 11 della legge 8 aprile 1962 n. 212 e successive modifica-zioni ed integrazioni oltre agli interessi legali ed rivalutazione monetaria.

Con l’accoglimento della presente istanza lo scrivente s’impegna a rinunciare alla eventua-le azione legale o comunque contenzioso pendente.

Data ...................................... IN FEDE

..............................................................

Nota: per il coniuge e/o gli eredi, la copia della domanda può essere richiesta a questa Presidenza.

TUTELA DEGLI ISCRITTIa cura del Ten. Gen. Giuseppe Marciano

E-mail: [email protected]

“Rimborso contributo ‘fondo Credito’”

A seguito di quanto pubblicato nella nostra “Rivista UNUCI”, n. 3/4 marzo/aprile 2003; n. 5/6 maggio/giugno2003; n. 11/12 novembre/dicembre 2003. Si trascrivono in sintesi le norme dell’istituto della reversibilità rea-lizzate in collaborazione col nostro consulente Generale Vincenzo Ruggieri:Il diritto di pensione ai superstiti, altrimenti detto di “reversibilità” è un trattamento di natura economicoprevidenziale che viene erogato in favore dei superstiti del pensionato deceduto in servizio o in quiescenza.La legge 8 agosto 1995 n. 335 concernente la “Riforma del sistema pensionistico obbligatorio e complementa-re” ha esteso la disciplina del trattamento pensionistico ai superstiti, in vigore nell’assicurazione generale ob-bligatoria, a tutte le forme di previdenza.Con decorrenza dal 16/8/95 (data di entrata in vigore della citata legge) si dovranno seguire i criteri operativigià adottati dall’INPS. Facendo salva la precedente normativa per i trattamenti pensionistici ai superstiti il cuidiritto al conseguimento sia sorto prima del 16/8/95.Nell’intento di far luce nel particolare sensibile settore, ricorrendo ad un linguaggio, per quanto possibile do-mestico, - così come è gradito al Ministro della Funzione Pubblica - si forniscono i seguenti chiarimenti.Nell’ambito dell’istituto delle reversibilità si possono avere le seguenti tipologie:- reversibilità ordinaria qualora l’iscritto, al momento del decesso, sia già titolare di un trattamento di pen-

sione diretta;- indiretta ordinaria qualora il dante causa (il defunto) alla data di decesso (avvenuta in attività di servizio)

sia in possesso di un’anzianità di servizio pari ad almeno 15 anni, ovvero di 5 anni di contribuzione, di cuialmeno tre nell’ultimo quinquennio;

- reversibilità della pensione privilegiata qualora il dante causa (defunto), titolare della pensione di privile-gio, sia deceduto per le stesse cause che hanno determinato il riconoscimento del trattamento pensionistico;

- indiretta di privilegio qualora il dante causa (defunto), in possesso di almeno un giorno di servizio, siadeceduto in servizio e per causa di servizio.

Destinatari del trattamento ai superstiti

Sono destinatari di tale trattamento di pensione i superstiti del dipendente, secondo il seguente ordine:a) il coniuge, per il quale non è richiesta nessuna condizione oggettiva ai fini del conseguimento del diritto

al trattamento di pensione indiretta ovvero di reversibilità;b) il coniuge separato, anche con addebito della colpa, nel qual caso il conseguimento del diritto alla pen-

sione è condizionato dal possesso dell’assegno alimentare, ai sensi dell’art.5 legge 898/70, e dal non avercontratto nuove nozze;

c) il coniuge divorziato, purché ricorrano le seguenti condizioni:- sia titolare d’assegno di divorzio (alimentare) di cui all’art.5 della legge 898/70;- non sia passato a nuove nozze;- il coniuge divorziato dante causa deve essere deceduto dopo il 12 marzo 1987 data di entrata in vigore

della Legge 6/3/87 n° 74 (legge sul divorzio);- la data d’inizio del rapporto assicurativo del pensionato, ovvero dell’assicurato, sia anteriore alla data

della sentenza che pronuncia lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio;- non esista coniuge superstite;

d) il coniuge divorziato, anche nell’ipotesi in cui il defunto abbia contratto nuovo matrimonio ed il nuovoconiuge sia ancora in vita. In questo caso, il coniuge divorziato ha diritto (legge n.74/87) al trattamento dipensione purché in possesso dei requisiti di cui al punto (c) e, solo successivamente all’emissione di spe-cifica sentenza, da parte del Tribunale competente, che stabilisca le quote spettanti, al coniuge ed all’exconiuge, in proporzione alla durata dei singoli matrimoni e sulle condizioni economiche e reddituali(Ord. 419 del 27/10/99 Corte Costituzionale) Int. 52 del 18/10/2000;

e) i figli ed equiparati, che alla data del decesso dell’assicurato, ovvero del pensionato, siano a carico del ge-nitore e siano nelle seguenti condizioni:- minori del 18° anno d’età;- studenti di scuola media superiore o professionale fino al 21° anno d’età;- studenti universitari in corso legale di studi e comunque non oltre il 26° anno d’età;- maggiorenni inabili a carico del dante causa (defunto);

Sono equiparati a figli legittimi e naturali:

- I figli adottivi e quelli affiliati del lavoratore deceduto;- i figli naturali non riconoscibili dal lavoratore deceduto, per i quali questi era tenuto al mantenimento o

agli alimenti in virtù di sentenza, nei casi previsti dall’art.279 del codice civile; 11

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“L’Istituto della Reversibilità”un modesto contributo di chiarezza nel pianeta previdenziale

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- i figli naturali non riconoscibili dal lavoratore deceduto che nella successione del genitore hanno ottenutoil riconoscimento del diritto all’assegno vitalizio, ai sensi degli art.580 e 594 del codice civile;

- i figli nati dal precedente matrimonio del coniuge del lavoratore deceduto;- i figli naturali riconosciuti, o giudizialmente dichiarati, dal coniuge del lavoratore deceduto;- figli postumi nati entro il 300° giorno dalla data di decesso del padre;- figli che avendo i requisiti per il diritto, alla data di morte del genitore, erano coniugati.In mancanza del coniuge e dei figli ovvero, se pur esistendo, non ne hanno diritto, la pensione spetta ai geni-tori del lavoratore deceduto che, alla data del decesso, presentino i seguenti requisiti:- 65 anni d’età;- non siano titolari di pensione diretta ed indiretta (sono escluse alcune categorie di trattamenti pensionistici

elencati nel supplemento di luglio 1992 degli Atti Ufficiali dell’INPS allegato all’informativa INPDAP n.10del 16.02.2000);

- siano a carico del lavoratore deceduto.In mancanza del coniuge, dei figli e dei genitori ovvero, se pur esistendo non abbiano diritto al trattamento dipensione, spetta ai fratelli celibi ed alle sorelle nubili del lavoratore deceduto che, alla data del decesso, ab-biano i seguenti requisiti:- siano inabili al lavoro (anche in età inferiore ai 18 anni);- non siano titolari di pensione diretta o indiretta;- siano a carico del lavoratore deceduto.

Va ricordato che:

Sono inoltre, destinatari diretti e immediati della pensione ai superstiti i nipoti in linea retta, minori e viventi acarico degli ascendenti assicurati, anche se non formalmente affidati.Misura del trattamentoLa pensione indiretta è costituita da un’aliquota della pensione diretta, correlata al nucleo dei superstiti.

Percentuali superstiti:

Coniuge o Orfano: 60%;Coniuge con un Orfano: 80%;Coniuge con due o più Orfani: 100%;Orfano solo: 60%;Orfano minore, studente o inabile dal 17.8.95: 70%;Due Orfani: 80%;Tre o più Orfani: 100%;Genitori Fratelli-Sorelle (la somma delle quote non può superare il 100%): 15% ciascuno.

Decorrenza:

La pensione ai superstiti decorre dal primo giorno del mese successivo al decesso del dante causa (defunto).

Come si ottiene la prestazione:

La prestazione si ottiene a domanda, da parte del superstite avente diritto. La richiesta va presentata alla SedeProvinciale INPDAP competente per territorio. Si ricorda che la sede competente è quella ubicata nel territoriodi residenza pensionato defunto.

Termini di presentazione:

La domanda volta alla concessione del trattamento pensionistico ai superstiti può essere presentata in qualsia-si periodo di tempo successivo al decesso del dante causa, ovvero del pensionato, con la sola esclusione deltrattamento indiretto di privilegio per la cui concessione il superstite, avente diritto al trattamento, deve inol-trare richiesta entro e non oltre i cinque anni dalla data di decesso del dante causa (defunto).

Si ricorda che:

a norma di codice civile, trascorsi dieci anni dal decesso del titolare del trattamento di pensione diretta, i rateidi pensione non riscossi si intendono prescritti.

Durata della prestazione:

L’erogazione della prestazione cessa con la morte del beneficiario, ovvero al venire meno delle condizionisoggettive richieste per il conseguimento del diritto (matrimonio del coniuge superstite o dei collaterali, mag-giore età dei figli, cessazione dello stato d’inabilità, ecc.).

A tal riguardo va rilevato che il coniuge superstite, nell’ipotesi di cessazione dal diritto alla pensione per so-pravvenuto matrimonio, ha diritto ad un assegno pari a due annualità del trattamento percepito alla data delnuovo matrimonio.

Cumulo della pensione con altri redditi

Il cumulo tra trattamento indiretto o di reversibilità e redditi è così disciplinato:- totale cumulabilità tra redditi familiari e pensione indiretta, ovvero di reversibilità, percepita dal coniuge

superstite con orfani minori, studenti od inabili;- cumulabilità parziale con altri redditi, secondo le percentuali riportate nella tabella seguente, per il coniuge

solo titolare di pensione indiretta, ovvero di reversibilità.

Limiti di reddito e percentuali di cumulo

a. Reddito non superiore a tre volte il minimo INPS, si cumula con l’intera pensione di reversibilità;b. Reddito compreso tra tre e quattro volte il minimo INPS si cumula con il 75% del trattamento di reversibilità;c. Reddito compreso tra quattro e cinque volte il minimo INPS, si cumula con il 60% del trattamento di rever-

sibilità;d. Reddito superiore a cinque volte il minimo INPS, si cumula con il 50% del trattamento di reversibilità.

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“Adeguamento ed indicizzazione delle pensioni d’annata”Il giorno 15 novembre c.a. si è svolto a Roma, in Via del Corso 184, il Convegno organizzato dalla DIRSTATsulle problematiche “Riforme e controriforme: nella Pubblica Amministrazione”.Tra i vari Dirigenti era presente il nostro Socio dell’UNUCI Gen. Paolo PALMIERI, in qualità di Vice Segretariodella Dirigenza Statale e Presidente dell’Associazione Anziani e Pensionati, che ha trattato il seguente argo-mento: “Pensioni e Retribuzioni: È lo stato sociale?”Ciò premesso si riportano in sintesi le argomentazioni, più che valide, che riguardano la Pubblica Amministra-zione in generale, ma con riflessi in particolare sulle pensioni del Personale Militare.“Dal 1980 al 1993 la Corte Costituzionale, più volte chiamata a dirimere la questione riguardante le “Pensionid’annata”, ha sempre interpretato, nella parte finale di varie sentenze, la necessità dell’adeguamento dellepensioni alle retribuzioni, e che ciò non avvenga soltanto al momento del collocamento a riposo, ma vannoassicurate anche nel prosieguo, in relazione ai mutamenti del potere di acquisto della moneta.Tale concetto è stato espresso con varie sfaccettature ma sempre col medesimo intento che il legislatore deb-ba tenere presente la necessità di un raccordo tra dinamica retributiva e dinamica previdenziale per preserva-re la costante sufficienza della pensione ed assicurare al lavoratore ed alla famiglia mezzi adeguati alle esigen-ze di vita per una esistenza libera e dignitosa (Sentenze n. 26 del 1980 n. 173; n. 13 del 1986 e n. 243 del1992,n. 226 del 1993)Dopo il 1993, la Corte Costituzionale ha cominciato a stemperare i suoi ammonimenti condizionando le misu-re di adeguamento delle pensioni alle retribuzioni alle esigenze di bilancio, riconoscendo al potere legislativoil diritto di effettuare le scelte gestionali.Infine, da gennaio del 2004 con la sentenza n. 30 si è così pronunciata: ”Il perdurante necessario rispetto deiprincipi di sufficienza ed adeguatezza delle pensioni impone al legislatore, pur nell’esercizio del suo poterediscrezionale il bilanciamento tra le varie esigenze di politica economica e le disponibilità finanziarie e di in-dividuare un meccanismo in grado di assicurare un reale ed effettivo adeguamento dei trattamenti di quie-scenza alle variazioni del costo della vita.Comunque i Governi, nel tempo, non hanno tenuto in alcun conto degli ammonimenti contenuti nelle partimotive delle sentenze della Consulta.L’ultima “perequazione delle pensioni d’annata” è avvenuta per la dirigenza pubblica con legge n. 59 del 2001.Alla Camera dei Deputati sono giacenti dieci disegni di legge e due al Senato, e tutti propongono possibili soluzio-ni che, purtroppo, si concludono con l’archiviazione per non averne concluso e spesso neppure iniziato l’esame.Allo stato attuale, questo disinteresse dei detentori del potere legislativo ha fatto sì che il divario fra vecchie enuove pensioni sia giunto mediamente a circa il 150% delle prime.L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro: questa la premessa della Costituzione della Repubblica Italiana.Ma in Italia la retribuzione del lavoro procede in tre marce:• nella prima, l’Italia dei privilegi e specificatamente tutti i nostri parlamentari europei o nazionali, i presiden-

ti e gli assessori regionali, provinciali e comunali, i vertici di Bankitalia, i magistrati;• nella seconda arrancano tutti i lavoratori dipendenti sia del settore pubblico che privato;• nel terzo sopravvivono i diseredati: i pensionati che vedono sempre più assottigliati il potere d’acquisto

delle loro pensioni.

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Ricordiamo che entro il 31 gennaio 2006, le casalinghe avrebbero dovuto pagare l’assicurazione obbligatoriaannuale di 12.91 euro per gli infortuni domestici gestita dall’INAIL. Si avvisa che per chi è in difetto scatterà lasanzione prevista dalla legge, pari ad un importo non superiore all’entità del premio. Si ricorda, in ogni mo-do, che per chi ha pagato entro il 31 gennaio u.s., la tutela assicurativa decorrerà comunque dal 1° gennaio2006; se invece avrà effettuato il pagamento dopo il 31 gennaio 2006, l’assicurazione decorrerà dal giornosuccessivo a quello in cui è stato effettuato il pagamento.Per qualsiasi informazione chiamare il numero verde INAIL 803-164 o collegarsi al sito www.inail.it.N.B.: L’iscrizione dell’assicurazione all’INAIL è diventata obbligatoria per tutti coloro, uomini e donne, che hannoun’età tra i 18 ed i 65 anni. Quelli, che compiranno i 65 anni d’età nel 2005, dovranno pagare l’intero importo di12.91 euro. L’assicurazione manterrà la sua validità fino alla successiva scadenza del premio (31 dicembre 2006).

“Rinnovo iscrizione Assicurazione Casalinghe anno 2006”

Concludendo, invito i nostri amici della Dirigenza Statale e degli iscritti alle Organizzazioni consorelle che aderisco-no alla Consulta dei pensionati (che raccolgono oltre due milioni e mezzo di iscritti) a farsi promotori anche loro,singolarmente, verso i propri rappresentanti parlamentari, affinché si rendano più sensibili alle nostre problematiche.

“L’I.N.P.D.A.P. si arrende”a cura del Gen. Vincenzo Ruggieri

Correva l’anno 1997 quando con la legge finanziaria di quell’anno, con un provvedimento di dubbia civiltàgiuridica veniva cancellato il secolare principio dell’estensione del giudicato introdotto nell’anno di grazia1895. I personaggi che hanno fatto il Diritto, da Salomone a De Nicola passando per Giustiniano, Beccaria, eLincoln, si saranno rivoltati nella bara.Da quel sacro principio giuridico fu tratta la nota espressione linguistica che troviamo nei tribunali e che co-stituiva un vanto per l’Italia, ritenuta indiscutibilmente da tutto il mondo la “culla del diritto”:

“LA LEGGE È UGUALE PER TUTTI”.

Il caino provvedimento era inteso ad affievolire se non annullare il diritto positivo ed a scoraggiare quanti siritenevano lesi di un diritto patrimoniale a causa di un ingiusto diniego da parte della Pubblica Amministra-zione. Per cui l’interessato, vittima di una ingiustizia di natura economica, invece di chiedere l’estensione delgiudicato, da quel 1997 è costretto ad adire alle vie legali con spese e lungaggini che tutti sappiamo. Non so-lo. Ma non sempre il ricorrente riesce a sopravvivere sino a sentenza definitiva. Senza considerare l’incalcola-bile intasamento dei tribunali e delle magistrature contabili, Corte Costituzionale compresa.Come se ciò non bastasse vengono emanati altri provvedimenti come la soppressione dei “fondi Gescal”. Sparitinel nulla. Anch’essi destinati al rimborso. E tanto per gradire sparisce il fondo pensioni degli statali. Altro che bu-co. Chi non conosce le Grotte di Castellana in provincia di Bari? Bene. Un tempo, nel 1950/1951, vi si accedevaper una voragine di gigantesche dimensioni detta “Grave”. Quanti euro potrebbe contenere questa voragine? Perchi non lo sapesse, il buco nel bilancio dello Stato era di tali dimensioni. Se non maggiore. Quindi sono stati ag-grediti i diritti acquisiti degli statali in generale e dei militari in particolare. Nessuno ha bloccato treni, aerei, auto-strade e quant’altro. Era necessario fare sacrifici e come vittime sacrificali furono scelti i militari in quiescenza.Ma ancora non bastava. Ed ecco che il Ministro del Lavoro, che da sindacalista fingeva di tutelare i lavoratori,con l’ausilio del Sottosegretario al Tesoro, “gratta gratta”, non contenti delle sciabolate inflitte ai militari inquiescenza, (ricordo anche la mancata estensione ai militari in ausiliaria di notevoli incrementi retributivi con-cessi quelli in servizio) la scure va a colpire il “contributo fondo credito”.E con un decreto interministeriale Lavoro/Tesoro viene confiscato il rimborso previsto sin dalla sua istituzione: 1962.A dar man forte al Governo ci si mette anche il Centro Pensionistico dell’Esercito, che, invece di calcolarel’importo trattenuto a titolo di “contributo fondo credito” e tutelare gli interessi degli amministrati, scrive che il“fondo credito” non è più rimborsabile.Eppure non occorre essere Presidente della Corte Costituzionale, ma è sufficiente aver frequentato la scuoladell’obbligo o saper leggere per comprendere che il decreto 28 luglio 1998 n. 463, soppressivo del rimborso,pubblicato sulla G.U. n. 5 in data 8.1.1999, è entrato in vigore il 23 gennaio 1999 e quindi non poteva ricom-prendere i diritti acquisiti antecedenti a tale data. Ma tant’è.E, successivamente, non pago di tale discutibile comportamento, nell’era dell’informatica, scrive: “non è possi-bile aderire alla richiesta in quanto gli elementi per tale quantificazione non sono facilmente desumibili dagliatti della sua cartella personale, né dalla banca dati”. Purtroppo per intimare il rimborso all’INPDAP era neces-sario conoscere l’importo trattenuto.

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Il Capo di SME, da me direttamente interessato, ovviamente non poteva fare altro che affidare la pratica a per-sona del settore. Il risultato è stato ancora completamente negativo.Tuttavia la mia minaccia di denuncia alla magistratura per “omissioni in atti d’ufficio” ha uno sbocco. I freneti-ci contatti tra il Centro Amministrativo e la competente INPDAP, sotto la minaccia della denuncia, dà i suoifrutti: l’INPDAP comunica l’importo a me trattenuto e sottolinea, ancora una volta, che l’importo non è rim-borsabile, nonostante i pareri del Consiglio di Stato e i diversi ricorsi accolti dal Presidente della Repubblica.Questa, in sintesi la mia odissea. Che ovviamente, non finisce qui.Nel mese di febbraio 2005 promuovo, a titolo personale, un ricorso/istanza “pilota” inteso a svolgere un tenta-tivo di conciliazione con la sede centrale dell’INPDAP che, dopo parere favorevole del Ministero del Lavoro,comunica che la mia richiesta è stata accolta.Va da sé che il provvedimento costituisce una breccia e, sulla base delle stesse motivazioni, lo storico “fondocredito” sarà rimborsato a quanti ne hanno diritto.

“Illusioni e realtà”In campagna elettorale, si sa, vengono fatte tante promesse. Molti ci credono, altri sperano, si illudono chesiano mantenute.Quelle più ricorrenti riguardano gli aumenti stipendiali per i lavoratori e l’aggancio delle pensioni alle retribu-zioni per i pensionati.A dirla tutta, sono impegni che vengono “elargiti”, come da macchine spargisale sulle strade innevate, ancheda personaggi di spicco che poi, per non venir meno alle formulate promesse, ogni anno, in occasione dellaformazione della finanziaria presentano il puntuale emendamento che recita: “aggancio del trattamento pen-sionistico alla dinamica stipendiale”. Il problema non è l’emendamento. Bensì le risorse. Gli illusi di cui hofatto cenno ci credono o vogliono illudersi: sarà la volta buona. Invece no. L’emendamento viene sistematica-mente bocciato per mancanza di copertura finanziaria.Il parlamentare fa bella figura perchè dice: “il problema dei pensionati mi sta a cuore”.Il cattivo è il Ministro dell’Economia che non intende aprire la borsa.Anche tra noi, nonostante una certa età, c’è qualcuno che appende la calza davanti al caminetto con la spe-ranza che qualche parlamentare di turno, in veste di Babbo Natale, la riempia con l’emendamento concernen-te non solo il citato “aggancio” ma anche i “miglioramenti economici ai pensionati di annata”.Ci rendiamo conto che una tale prospettiva non sia facilmente realizzabile, specialmente nel difficile momen-to storico che il Paese sta vivendo nel settore della finanza pubblica.Ciò non toglie però che il “disagio” che i pensionati d’annata avvertono sulla loro pelle sia reale e sempre piùmortificante.Desidero ricordare infatti che, con la riforma pensionistica introdotta con la legge “Dini”, un collega che andrà inquiescenza tra trent’anni percepirà un trattamento pensionistico pari a circa la metà di quello di cui oggi noi godiamo.Questa realistica previsione dovrebbe far riflettere: se queste sono le prospettive, il sospirato “aggancio” ha scarsepossibilità di attuazione. È una questione di semplice contabilità per la quale non occorre neppure essere specialisti.Un invito alla rinuncia? No, in modo assoluto: l’aggancio è una legittima aspettativa, per la quale vale la penadi battersi senza sosta in tutte le sedi opportune, anche allo scopo di evitare ulteriori interventi penalizzanti.Come noto, la legge sul sospirato aggancio esiste. È la 177/1976 avente all’oggetto: “Collegamento dellepensioni del settore pubblico alla dinamica delle retribuzioni. Miglioramento del trattamento diquiescenza del personale statale e degli iscritti alle casse degli Istituti di Previdenza”. Tale legge nonha mai avuto effetti. Tutti i governi che si sono succeduti ci hanno dato poco o niente. Non è questione diquesto o quel Governo; il colore non c’entra quando le casse sono vuote. Mancano i fondi ma anche gli spiccioli. Ed ecco allora che con “la finanziaria” si tolgono le cure fangoterapi-che ed idropiniche. Si sussurra che questo provvedimento sarà rivisto e corretto. Illudiamoci ancora una volta.La realtà è che le “perdite” di “diritti inviolabili” sovrastano i piccoli e sparuti aggiustamenti positivi. Vogliamoqui riportarli almeno in parte, per non dimenticare:- aumento del 5% delle rendite catastali con conseguente aumento dell’ICI;- sparizione dei fondi pensione degli statali;- abolizione dell’estensione del giudicato;- abrogazione della legge Angelini;- abolizione, pur col pagamento di contributi previdenziali, dell’adeguamento dell’ausiliaria alla dinamica sti-

pendiale;- confisca di parte della pensione di reversibilità;- modifica dell’art. 68 del TU 1092/1973 che prevedeva il consolidamento del trattamento privilegiato allo

scadere del 4° anno se l’interessato non veniva sottoposto a visita medica d’autorità a cura dell’Amministra-zione militare;

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- blocco per due anni delle perequazioni annuali;- confisca ed impiego improprio dei fondi GESCAL;- abolizione cadenzata della storica posizione di “ausiliaria”.E per finire non poteva mancare, per digerire tutti i citati rospi, l’ammazzacaffè con la storica espressione lin-guistica usata a conclusione degli ultimi provvedimenti legislativi: “...non produce effetti ai fini della determi-nazione della Indennità di Ausiliaria”, in palese contrasto con le L. 113/54, L. 224/86 e L. 334/1997.Ricordiamoci: al peggio non c’è mai limite.

Gen. Vincenzo Ruggieri

Le soluzioni dei quesiti non impegnano la Rivista che svolge soltanto consulenze a titolo assolutamentegratuito.I nostri iscritti nel formulare quesiti giuridico-amministrativi, sono pregati di comunicare il proprio indirizzoed il numero di telefono, per eventuali contatti diretti, informazioni e chiarimenti.

Quesito:“Chiarimenti sulle norme che regolano i contratti di lavoroa tempo determinato”Un Socio ha proposto il seguente quesito.Dopo essermi congedato col grado di Sottotenente di artiglieria diversi anni fa, ho aperto una piccola azienda.Poichè prevedo la costruzione di macchinari e considerato che non potrò fronteggiare la commessa con lamano d’opera esistente devo fare ricorso a nuove assunzioni. Ultimato tale lavoro l’azienda non mi consentedi mantenere a libro paga questi nuovi lavoratori. Mi è stato consigliato di fare ricorso ad uno o più contrattia tempo determinato per i quali gradirei saperne di più. Grazie e cordiali saluti. S.Tenente X Y

Risposta:La normativa relativa al tempo determinato è stata modificata con D.L. 368/2001 in seguito al quale il lavoro atempo determinato non costituisce più una eccezione rispetto a quello indeterminato.Prevede tassativamente una durata prestabilita. Possono essere prorogati una sola volta e in ogni caso la dura-ta della proroga non può superare la durata del contratto iniziale. Per poter stipulare un nuovo contratto atermine con lo stesso dipendente è necessario un intervallo almeno di 15 giorni (30 se il contratto precedenteaveva una durata superiore a sei mesi).È bene precisare che la stipula di una serie di contratti a termine non deve trasformarsi in un escamotage on-de evitare assunzioni a tempo indeterminato. In proposito giova ricordare che vi sono stati diversi casi in cuiil Giudice del Lavoro ha disposto la trasformazione di contratti a termine in contratti a tempo indeterminato diquei contratti rinnovati più volte.Le situazioni per le quali si può fare ricorso ai contratti a termine sono elencati nel citato decreto legislativo.Va ancora ricordato che il dipendente che ha un contratto a termine ha diritto ai trattamenti economici e pre-videnziali previsti dal contratto collettivo nazionale e se ne fa richiesta scritta acquisisce precedenza nelle as-sunzioni a tempo indeterminato della azienda presso cui ha lavorato.

RISPOSTE A QUESITI VARIa cura del Gen. Vincenzo Ruggieri

“Cure balneo-termali”Come noto a tutti gli interessati al problema per malattie o ferite riconosciute per cause di servizio, la Finanziaria2006 ha abolito il pagamento del soggiorno per le cure balneo-termali a carico dell’Amministrazione Militare.Inoltre, al momento, sembrano affievolirsi anche le pur labili aspettative di correzione del provvedimento.Di conseguenza, la Presidenza Nazionale ha attivato una collaborazione con gli Organi Istituzionali (Stati Maggiorie Direzione Generale di Sanità Militare) per la realizzazione di una convenzione con le strutture balneo-termali.Lo scopo dell’iniziativa è quello di ottenere che il pagamento delle quote di soggiorno, ora a carico dei singo-li, sia sul livello di quanto praticato in passato per l’Amministrazione Militare.Si fa riserva di comunicare ulteriori notizie tramite la rivista e le Sezioni UNUCI.

ORDINE DI PRECEDENZA DELLEASSOCIAZIONI COMBATTENTISTICHE

E D’ARMAIl Sig. Ministro, accogliendo la proposta formu-lata da UNUCI ed Assoarma, ha approvato ilnuovo ordine di precedenza delle AssociazioniCombattentistiche e D’Arma da attuare in occa-sione di cerimonie ufficiali.Nel nuovo elenco l’UNUCI è collocata immedia-tamente dopo le Associazioni Combattentistichee, nell’ambito del Consiglio Permanente delleAssociazioni D’Arma, immediatamente dopo laPresidenza del Consiglio stesso. Una collocazio-ne che rispetta la natura di Ente interforze delSodalizio e ripristina la posizione del passatomeno recente.Copia del documento è stato trasmesso alle De-legazioni Regionali.

59° CONGRESSO CIOR, CIORM, NRFCE COMPETIZIONI SPORTIVO MILITARI

Dal 4 all’8 luglio 2006 avrà luogo in Viterbopresso la Scuola Sottufficiali dell’Esercito il 59°Congresso CIOR (Confédération Interalliée Offi-ciers de Reserve), della CIORM (ConfédérationInterallièé Officier Medicaux de Reserve) e del-l’NRFC National Reserve Force Committee).Presso la stessa Scuola avranno luogo le com-petizioni sportive militari che, pur svolgendosinello stesso periodo, necessitano di alcuni gior-ni precedenti le gare per i necessari allenamentie la pratica di tiro con le armi in dotazione all’e-sercito ospitante da parte dei concorrenti.L’organizzazione del Congresso e delle connes-se gare sportive spetta all’Italia secondo una tur-nazione tra i Paesi NATO.Al momento non può essere definito il numerodei partecipanti. A quello del 1995, organizzatosempre in Italia, intervennero 1050 Ufficiali di21 Paesi, in maggioranza appartenenti alla NA-TO. Nel 2006 è da ritenere che il dato possa es-sere superato, tenuto conto dell’ampliamentodel numero dei Paesi membri dell’Alleanza edelle recenti maggiori richieste di quelli invitatiquali osservatori.Si tratta di Ufficiali in servizio e della riserva chenei vari Paesi gestiscono le problematiche delleForze di riserva che, con il progressivo abban-

dono della leva e l’incremento delle operazionifuori area, tendono ad assumere sempre mag-giore importanza.Il Ministro della Difesa e lo Stato Maggiore dellaDifesa hanno approvato l’attività programmataaccogliendo le richieste di UNUCI incaricata diorganizzare il Congresso e le competizioni spor-tive in collaborazione con le Forze Armate.È un impegno molto oneroso, tenuto conto del-le dimensioni, della durata e delle modalità disvolgimento del Congresso nel suo insieme edelle discipline in cui si articola l’attività.Per tale motivo è stato chiesto alle SezioniUNUCI di Viterbo, Monterosi e Bracciano di in-dividuare Soci disponibili a collaborare, anchepart time, con la Presidenza del congresso econ il Comando della Scuola Sottufficiali di Vi-terbo per l’organizzazione e la condotta delleattività.Sono anche da ricercare trenta Ufficiali, preva-lentemente nei gradi di Ufficiale Inferiore, buo-ni conoscitori di almeno una delle due linguedella NATO (inglese e francese) da richiamarein servizio per la durata di circa 20 giorni (ap-prossimativamente dal 20 giugno al 10 luglio)nella sede di Viterbo e da impiegare per il col-legamento con le delegazioni straniere, per lamovimentazione degli automezzi, come accom-pagnatori delle delegazioni..Coloro che ritengono di poter aderire all’invitosono pregati di comunicare entro il 31 marzoc.a. la propria disponibilità e di inviare un brevecurriculum nel quale menzionare specificata-mente la conoscenza scritta e parlata di lingueestere. Le comunicazioni dovranno essere invia-te alla Presidenza Nazionale, i cui indirizzo, te-lefono ed e-mail sono riportati anche nella se-conda pagina di copertina, all’attenzione delGen. Renato Stara o del Gen. Silvio Principi.

NOMINA COMMISSARI STRAORDINARISez. FaenzaA seguito dell’improvvisa scomparsa del Presi-dente della Sezione di Faenza, Ten. Col. Giu-seppe Errani Lasalle, il Presidente NazionaleUNUCI ha disposto la nomina a CommissarioStraordinario della Sezione UNUCI di Faenza ilCap. CRI Giovanni Cacciari.Il Cap. Cacciari dovrà provvedere, tra l’altro, adeffettuare tutte le operazioni necessarie per l’e- 17

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Comunicazioni della Presidenza Nazionale

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lezione del nuovo Presidente, da svolgersi adaprile 2006.Sez. GoriziaA seguito delle dimissioni l Presidente della Se-zione di Gorizia, Gen. B. Sabato Aufiero, il Pre-sidente Nazionale UNUCI ha disposto la nomina

a Commissario Straordinario della Sezione UNU-CI di Gorizia il Gen. B. Giuseppe Romeo.Il Gen. Romeo dovrà provvedere, tra l’altro, adeffettuare tutte le operazioni necessarie per l’e-lezione del nuovo Presidente, da svolgersi adaprile 2006.

RISULTATI DELLE ELEZIONI PER LA CARICA DI DELEGATO REGIONALELe elezioni svoltesi per il rinnovo della carica di Delegato Regionale a scadenza del mandato o di-missioni dei Delegati regionali in carica hanno dato i seguenti risultati:

Circoscrizione Presidente eletto

Toscana Gen. D. Calogero Cirneco Nuovo eletto

Veneto-Trentino Alto Adige Gen. D. Antonio Leoci Nuovo eletto

Ai Delegati Regionali neo-eletti gli auguri più fervidi di buon lavoro, nella certezza che sotto la Lo-ro guida le Circoscrizioni Toscana e Veneto - Trentino Alto Adige continueranno a conseguire mag-giori successi nella vita associativa, nell’impegno culturale e addestrativo e tangibili risultati nelcampo del proselitismo.Ai colleghi che, sostituiti dai neoeletti, hanno lasciato la carica, un caloroso ringraziamento dell’U-NUCI per l’opera prestata alla guida delle Circoscrizioni nella quale hanno profuso le loro energie ecapacità organizzative.

RISULTATI DELLE ELEZIONI PER LA CARICA DI PRESIDENTE DI SEZIONEDi seguito sono riportati i risultati delle le elezioni svoltesi per il rinnovo della carica di Presidentedi Sezione a seguito della scadenza del mandato quinquennale o dimissioni dei Presidenti in carica.

Sezione Presidente eletto

Belluno Gen. Vittorio Lucchese Nuovo eletto

Cervignano del Friuli Ten. Mario Fresa Nuovo eletto

Firenze Gen. D. Calogero Cirneco Nuovo eletto

Forlì Col. Mario Campanella Nuovo eletto

Iglesias S.Ten. Gianpiero Maccioni Nuovo eletto

Salerno Cap. Bruno Mastrolia Riconfermato

Sassari Magg. Mario Piredda Nuovo eletto

Spoleto Gen. Franco Fuduli Riconfermato

Terni Cap. Mauro De Angelis Riconfermato

Ai Presidenti di Sezione neo eletti ed a quelli riconfermati nella stessa carica per il prossimo quin-quennio gli auguri più fervidi di buon lavoro e le vive felicitazioni per la fiducia che gli Ufficialiiscritti hanno loro accordato, nella certezza che il loro voto venga esattamente interpretato come ilvivo desiderio di potenziare sempre più il nostro Sodalizio allargandone l’immagine nel vivo dellasocietà italiana. Ai colleghi che, sostituiti dai neoeletti, hanno lasciato la carica di Presidente di Se-zione, un caloroso ringraziamento dell’UNUCI per l’opera prestata per cinque anni alla guida delleloro Sezioni e nella quale hanno profuso le loro energie e capacità organizzative.

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AGGIUNTE E CORREZIONI AL CALENDARIODELLE ATTIVITÀ ADDESTRATIVE E SPORTIVE ANNO 2006

VENETO-TRENTINO ALTO ADIGEATTIVITÀ SPORTIVE

VICENZA Marzo Gara di tiro con pistola ad aria compressa aperta a parenti ed amici UNUCIVICENZA Novembre Gara di tiro con pistola cal. 22 LR “Trofeo Gen. Dal Sasso”

ATTIVITÀ ADDESTRATIVE E VARIEVICENZA 22-25 aprile Gita in LiguriaVICENZA 6 maggio Visita culturaleVICENZA Giugno Gara di orientamento per pattuglie militari Pasubio 2006VICENZA 17 giugno Visita addestrativa all’aeroporto di CerviaVICENZA Settembre Esercitazione “Monte Grappa”VICENZA Ottobre Gita culturaleVICENZA 25 novembre Conviviale UNUCI con cerimonia dell’alzabandiera e deposizione corona ai caduti

Mostre, raduni e iniziative varieCINQUANTENNALE 16° CORSO AUC

ASCOLI PICENO 5ª COMPAGNIA

L’incontro previsto in occasione del cinquantenna-le del 16° Corso Allievi Ufficiali di Complemento adAscoli Piceno ed a Lecce, ed esteso a tutti coloroche ne avessero piacere, si terrà nei giorni 19, 20 e21 maggio 2006 presso l’Hotel Savoia UNUCI aChianciano Terme.Il Gen. Santonastaso, il nostro mitico Comandantedella 5ª Compagnia di Ascoli Piceno, ha promessola Sua partecipazione - sarà per tutti noi un onoreed un grande piacere.Contattatemi per le prenotazioni e tutte le informa-zioni che riterrete necessarie, ma cerchiamo direalizzare piacevolmente questo incontro; tutti isuggerimenti saranno presi in considerazione.Ancora i miei più cordiali, sinceri e affettuosi saluti.

Salvatore Femiano

Cap. Salvatore Femiano c/o Presidenza NazionaleUNUCI - Via Nomentana, 313 - 00162 Roma - Tel.Uff. Rivista 068559007 - Centralino 068414108 - Fax068414555 - ore 09.00-12.00 - E-mail: [email protected].

CELEBRAZIONE DEL 50° ANNIVERSARIODEL 13° CORSO ALLIEVI UFFICIALI

NELL’ACCADEMIA DI MODENA

Il 20 ottobre 2006 si riuniranno a Modena, presso il Pa-lazzo Ducale, gli ex Allievi che 50 anni fa ne varcaronola soglia. L’evento è importante per i tanti anni trascorsida allora, e perchè in tale occasione ciascun convenutorivivrà le sensazioni di quando varcò il portone del Pa-lazzo la prima volta, rivedendo volti amici mai dimenti-

cati e rivisitando i luoghi - simbolo della sua formazio-ne militare. Saranno presenti il Comandante dell’Acca-demia, altre Autorità, istruttori ed insegnanti dell’epoca,oltre ai familiari degli ex Allievi ed alle vedove di colo-ro che sono prematuramente scomparsi.

Gli interessati sono pregati di contattare: il Gen.Ennio Mastropiero, Tel. cell. 3387770449 o il Col.Michele Finizio, Tel. cell. 3358166613.

RADUNO 124° CORSO AUCSCUOLA DI CESANO

In occasione del ventennale del 124° Corso AUC tenu-tosi presso la Scuola di Fanteria e Cavalleria di Cesano,il Ten. Giovanni Mattei intenderebbe organizzare un ra-duno dei colleghi appartenenti a tale corso, in particola-re della sesta Compagnia.

Gli interessati sono,pregati di contattare: Ten. Gio-vanni Mattei - Via Leonardo da Vinci, 19 - 21100Varese - Cell. 3298110788 - Email: [email protected].

RADUNO 83° CORSO AUCBRACCIANO 2ª BATTERIA

Il Cap. Massimo Frignani, unitamente ad altri corsisti,intende organizzare un Raduno il 22-23 aprile 2006 inoccasione del trentennale del corso avvenuto a Braccia-no presso la Scuola AUC di Artiglieria Semovente dal 21aprile al 21 settembre 1976.

Gli interessati sono pregati di contattare sollecita-mente il Cap. Massimo Frignani Tel. 3355644107 -E-mail: [email protected].

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UN UFFICIALE DI UNUCI TORINOPRESSO IL CIOR LANGUAGE ACADEMY

Dal 6 al 19 Agosto 2005 si è svolto un corsodi lingue organizzato dal CIOR LANGUAGEACADEMY (CLA) a Szetendre a pochi chilo-metri da Budapest.Organizzazione impeccabile, docenti ameri-cani, inglesi e belgi, tutti militari di altissimaprofessionalità.Capo dei docenti, facente funzione di Diret-tore del corso, era un Contrammiraglio del-la Marina Americana.La sistemazione non era proprio da 5 stellema noi studenti non ci siamo dimenticati diessere comunque dei soldati.Erano presenti studenti provenienti da 19Paesi d’Europa: ottima e rara occasione,non solo per imparare l’inglese (o il france-se), ma soprattutto per conoscere meglio larealtà di molti Stati europei; di quella Euro-pa di cui probabilmente nella nostra vita ditutti i giorni difficilmente riusciamo ad ave-re notizie o contatti. Sto parlando di Paesicome Estonia, Lettonia, Russia, Moldavia,Bielorussia, Slovenia, Bosnia Erzegovina,Macedonia, Bulgaria, Polonia, Ungheria, Re-pubblica Ceca.Eravamo tutti ex militari o militari in servi-zio e si è subito creato un clima di amici-zia fra tutti scambiandoci le nostre opinio-ni su fatti di attualità e di politica estera, eho potuto notare come, pur cambiando lalongitudine del Paese di provenienza, conla maggior parte di loro vi erano moltipunti di vista in comune ed il nostro mododi pensare non si distanziava di tanto: que-sto è il vero senso dell’Europa Unita deiPopoli!!!Studenti provenienti da Paesi dell’Europa“occidentale” eravamo, oltre a me italiano(l’unico!),solo 4 tedeschi e 2 inglesi: è inuti-le nascondere le notevoli differenze fra ilnostro livello culturale ed economico equello dei fratelli “orientali” che guardano anoi come esempio politico da seguire.Ho notato inoltre che l’Italia conserva sem-pre il proprio fascino suscitando vivo inte-

resse su tutti i popoli europei venendo“bombardato” da domande sul nostro stiledi vita, sulla nostra cultura e sulle bellezzedel nostro Paese: questo è l’orgoglio di es-sere italiani.Le delegazioni estone e slovena hanno or-ganizzato, con il supporto delle loro amba-sciate a Budapest (presenti i Consoli), dueserate di festa con lo scopo di far conosceremeglio al resto dei partecipanti i loro Paesidal punto di vista politico militare e cultura-le, il tutto accompagnato da cibo e vino ovodka in abbondanza: anche questo è ilCLA!!Durante il corso sono state organizzate an-che delle interessanti escursioni presso unafortezza militare dell’esercito austro-ungari-co al confine della Slovacchia e un grandis-simo santuario.Parlare delle bellezze della città di Budapestmi sembra superfluo e solo chi ci è statopuò capire.Il corso si è concluso con una bellissima ce-rimonia nell’auditorium della caserma, do-ve, alla presenza del Capo di Stato Maggio-re dell’Esercito ungherese, sono stati conse-gnati i diplomi di partecipazione, seguita daun ricco rinfresco.Torno da questa esperienza intensa sicura-mente arricchito sia umanamente, sia cultu-ralmente; una ricchezza che mi servirà nellamia attività civile e come Ufficiale in conge-do; soprattutto torno con una discreta co-noscenza della lingua inglese.Ringrazio l’UNUCI di avermi dato la possi-bilità di partecipare al corso ed invito tutti ilettori a condividere questa mia esperienzanegli anni prossimi in modo da poter au-mentare il numero degli italiani e poter di-vulgare la nostra cultura in Europa vistoche in 5 edizioni a rappresentare la nostraNazione ci sono stato solo io.Il CIOR LANGUAGE ACADEMY è una strut-tura itinerante e per il 2006 l’appuntamentoè in Romania.

Ten. Emanuele LAINAUNUCI Sez. Torino

Lettere in Redazione

UNUCI N. 1/2 XCVII

Organizzazione per il CompletamentoPremessa

1 Al fine di dare avvio alle attività organizzative di rispettiva competenza dei Comandi Reparti interessati e di consenti-re la pianificazione di dettaglio lo SME ha emanato le seguenti disposizioni.

2. Per quanto attiene al richiamo in servizio, occorre operare la seguente distinzione:- categoria Ufficiali: il combinato disposto dalle norme giuridiche (Decreto Ministeriale 15 novembre 2004 discen-

dente dal Decreto Ministeriale 8 maggio 2001, n.215) consente il richiamo del personale in argomento a partiredal 1° gennaio 2006;

- categoria Sottufficiali e militari di truppa: dalle modifiche apportate da quanto disposto dal Decreto Legislativo, si-glato dal Capo dello Stato in data 28 nov. u.s. (*), concernente le disposizioni correttive ed integrative del DecretoLegislativo 28 nov. 1997, n.464 in combinato disposto con un discendente D.M. in via di formulazione.

3. In merito ai periodi di richiamo, nella considerazione che i livelli di Forza Bilanciata disponibili per l’anno 2006 sarannonotevolmente ridotti rispetto all’anno in corso e che la sospensione del servizio militare obbligatorio impone, più chein passato, la costituzione di un ampio bacino di “riserva addestrata”, lo Stato Maggiore dell’Esercito ha stabilito di:- accentrare in ambito Reparto Pianificazione Generale e Finanziaria i crediti di richiami per tutte le categorie;- fissare in 60/120 giorni la durata del periodo di richiamo estendibile fino ad un massimo di 180 giorni, fatti salvi

eventuali eccezioni da valutare di volta.4. Per quanto precede i Vertici d’Area dovranno far pervenire allo Stato Maggiore le richieste di completamento. Sarà

data priorità a quelle connesse con il completamento di:- “crises establishment” delle unità di previsto impiego fuori area, con particolare riferimento agli “specialisti funzionali”;- Unità impegnate/di previsto impiego in operazioni sul territorio nazionale;- EDR (enti, distaccamenti e reparti) che richiedano l’impiego di professionisti ad “alta specializzazione” non altri-

menti reperibili;- Unità di previsto impiego in esercitazioni internazionali.

Le richieste autorizzate saranno formalizzate ai Vertici d’Area richiedenti ed a ISPERFC che provvederanno a reperire -tramite i Distretti Militari dipendenti - le professionalità expertise richieste.

Programma per l’anno 2006 dei richiami del personale militare in congedoper le esigenze operative dell’esercito

1. NormativaLa normativa di riferimento è rappresentata da:• Decreto Ministeriale in data 15 novembre 2004;• Legge 27 febbraio 2002, n. 15;• Decreto Legislativo 8 maggio 2001, n. 215;• Legge 14 novembre 2000, n. 331• Decreto Legislativo n. 30 dicembre 1997, n. 490;• Decreto Legislativo 28 novembre 1997, n. 464; -D.P. R. 2 settembre 1997, n. 332;• D. P. R. 14 febbraio 1964, n. 237;• Legge 3 maggio 1955, n. 370;• Legge 31 luglio 1954, n. 599;• Legge 10 aprile 1954, n. 113;• Regio Decreto 16 maggio 1932, n. 819.

2. Individuazione e selezione del personale da richiamareIl personale da richiamare deve essere individuato e selezionato a cura dei Comandi Operativi Intermedi/Comandi diBrigata/Comandi di reggimento, in stretta collaborazione con i Comandi Reclutamento e Forze di Completamento (RFC)Interregionali/Regionali/Distretti Militari, fermo restando che la responsabilità di tale attività deve risalire prioritariamen-

IL RISERVISTAa cura del Gen. B. Angelo Silva

XCVIII UNUCI N. 1/2

te ai Comandanti di reggimento, che dovranno porre in essere un’ attenzione particolare nella costituzione di un propriobacino di personale a cui attingere per il completamento dell’unità.I Distretti Militari devono richiamare -in aderenza alle previsioni di cui alla legge 14 novembre 2000, n. 331 “Norme perl’istruzione del servizio militare professionale” - prioritariamente il personale militare in congedo da non oltre 5 anni,preferibilmente dietro segnalazione nominativa dei Comandanti delle Unità, contattandolo attraverso comunicazione te-lefonica o apposita lettera che informi gli interessati anche riguardo il loro orientamento d’impiego, al fine di acquisirnela disponibilità. Il personale prescelto deve:- rispondere ai requisiti di cui all’art. 3 del D. M. 15 novembre 2004;- non usufruire, presso le amministrazioni di appartenenza, dei benefici previsti dall’art. 33 L. 104/92;- osservare una interruzione tra un periodo di richiamo e quello successivo;- essere sottoposto agli accertamenti sanitari.Il Comandante dell’Ente d’impiego deve mantenere “a livello” -ove possibile - l’entità complessiva di riservisti assegnatanell’ anno, provvedendo alla sostituzione di eventuali dimissionari.

3. Impiego dei Riservistia. Le attività di richiamo sono gestite dal Comandante dell’Ente che seleziona il personale resosi disponibile, in accordo

con i DM, in funzione della programmazione addestrativa/operativa dell’Unità o da esigenze contingenti di completa-mento. In sostanza il personale richiamato segue:• una prima fase di “addestramento” secondo le modalità sancite nella circolare n. 211/162.40 del 10 marzo

1999 di SME-DAR variabile complessivamente da 3 a 4 settimane svolta preferibilmente in unica soluzione oppu-re, ove necessario, frazionata in due periodi;

• una seconda fase a completamento del rimanente periodo di addestramento -da svolgere in prosecuzione, ovvero,in tempi successivi anche per periodi frazionati, finalizzata a completare le Unità per:- lo svolgimento delle più significative attività addestrative (esercitazioni, campi d’ Arma ecc.);- l’impiego in attività operative, prioritariamente nell’ambito dell’operazione “Domino” per il presidio di punti sen-

sibili e, subordinatamente, anche fuori dal territorio nazionale, previo “aggiornamento finalizzato”. In quest’ulti-mo caso, può essere previsto l’impiego di personale che ha già effettuato missioni “fuori area” - sia durante ilservizio quale ex-volontario sia nel corso di precedenti richiami -in Teatri operativi di “intensità” pari o inferiore aquelli di precedente impiego. Può essere impiegato nei vari Teatri operativi anche personale che non ha pregres-se esperienze fuori area, purchè il suo impiego sia legato al possesso di particolari professionalità che ne iden-tificano chiaramente il ruolo (medici, aiutanti di sanità, operatori TLC etc. )

b. L ‘impiego dei riservisti può essere previsto:• individualmente, per particolari specializzazioni (U. medici, aiutanti di sanità, conduttori di mezzi speciali, cuochi,

atleti, etc. ); per moduli di livello pl. o cp.;• in unica soluzione per l’intero periodo di richiamo;• per periodi frazionati, di durata variabile secondo le esigenze ( anche per periodi minimi di soli 2 giorni nei fine set-

timana).I Comandi RFC Interregionali/Regionali - sulla base delle richieste dei Comandi Operativi Intermedi/Comandi diBrigata/Cdi Bgt. - danno attuazione ai richiami, avvalendosi dei dipendenti Distretti Militari.

4. Pianificazione delle attlvità dei RiservistiLa pianificazione delle attività dei riservisti deve essere sviluppata per l’ anno 2006 ed inviata da parte dei Vertici d’ Area alloStato Maggiore dell’Esercito entro il 31 gennaio, segnalando entro il 5 maggio ed il 5 settembre l’ andamento della stessa.

5. Vestizione del personaleDisposizioni emanate dall’ Ispettorato Logistico -Dipartimento di Amministrazione e Commissariato con lettera n.4549/32.11/MC -110 in data 17 maggio 1999.

6. Attlvità promozionaleDirettive a cura dello Stato Maggiore dell’Esercito -Reparto Affari Generali. In particolare, i Comandanti di Brigata, previaautorizzazione della propria catena di Comando, sono autorizzati a contattare gli organi di stampa e le TV locali laddovele attività svolte con i riservisti costituiscano utile e remunerativo ritorno d’immagine per la Forza Armata.

7. Rapporti con il personale richiamatoI Comandanti degli Enti devono porre in atto ogni azione per:- garantire al personale richiamato sia un adeguato supporto logistico-amministrativo, nella considerazione che al per-

sonale richiamato in servizio si applicano le norme di stato giuridico dei pari grado in servizio;

UNUCI N. 1/2 XCIX

- instaurare legami non solo di carattere professionale, ma anche socio-culturali da mantenere nel tempo, prevedendola partecipazione del suddetto personale a tutte le attività di rilievo dell’Unità (cerimonie, riunioni, conferenze, feste diCorpo, etc.); informare il personale alI’atto del richiamo sull’ effettivo loro futuro impiego, al fine di non ingenerare fal-se aspettative nello stesso.

8. Norme amministratlve contabiliDisposizioni emanate dalla Direzione Generale per il Personale Militare con l’allegato “B” alla circolare DGPM/11/SE-GR./420/CIRC in data 16 luglio 1999 e con la circolare DPGM/IV/ll/4/107877 in data 1 settembre 2000.In merito al trattamento economico da applicare al personale delle Forze di completamento, si rimanda altresì a quantoprevisto dal D.Lgvo 215/2001.

9. Documentazione matricolare e caratteristicaDisposizioni emanate dalla Direzione Generale per il Personale Militare con l’ allegato “C” alla circolare DGPM/ll/SE-GR./420/CIRC in data 16 luglio 1999.

10. Rapporto d’impiego e disciplinareIl richiamo alle armi configura un rapporto d’impiego a tempo determinato, durante il quale il riservista è soggetto a tut-te le disposizioni di legge vigenti per i pari grado in servizio.Tale rapporto è basato sulla volontarietà al richiamo da parte dell’interessato; il personale può cessare anticipatamentedal vincolo temporaneo di servizio in accoglimento di motivata domanda o d’ autorità, secondo la normativa vigente.

11. TempiI richiami dovranno svilupparsi e concludersi entro il 31 dicembre 2006.

12. Decreti dei richiamiL ‘Ispettorato per il Reclutamento e le Forze di Completamento dovrà comunicare alla Direzione Generale per il Persona-le Militare i nominativi dei riservisti ed i periodi di effettivo richiamo effettuato per l’ emanazione dei relativi Decreti.

Flusso procedure di richiamoVertici d’areaPropongono esigenze di richiamo:- EDR da completare;- Tipologia operazione;- Dati FO e FE.

Valutazione SMEPriorità:- crises establishment;- professionisti alta specializzazione;- unità impegnate/previsto impiego territorio nazionale;- unità previsto impiego in esercitazioni internazionali.

Autorizzazione richiamoComunicazione:- Vertici d’area;- ISPRFC ( sempre informato di tutte le autorizzazioni ).

Gli organi sopra citati comunicheranno ai DM competenti nominativi/aggiornamenti sulla situazione crediti.Il commento del programma dei richiami ed il relativo confronto con il documento del 2005 sarà riportato nel prossi-mo inserto del “ Riservista”:

Nota:(*) Decreto legislativo 28 novembre 2005, n. 253Disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 28 novembre 1997, n. 464, e successive modificazioni, re-cante riforma strutturale delle Forze Armate, a norma dell’articolo 2, comma 1, della legge 27 luglio 2004, n. 186.

C UNUCI N. 1/2

Il Presidente della Repubblica

...OMISSIS...

Emana il seguente decreto legislativo:

Art. 1

Introduzione dell’articolo 1-bis al decreto legislativo 28 novembre 1997, n. 464, e successive modificazioni1. Dopo l’articolo 1 del decreto legislativo 28 novembre 1997, n.464, e successive modificazioni, è inserito il seguen-

te: “Art. 1-bis. - 1. In relazione alla necessità di disporre permanentemente, per le esigenze di cui all’articolo 2, com-ma 1, lettera f), della legge 14 novembre 2000, n. 331, di personale in congedo adeguatamente addestrato, alloscopo di garantire la funzionalità e l’operatività dei comandi, degli enti e delle unità, nonché la loro alimentazione,possono essere richiamati in servizio, su base volontaria ed a tempo determinato non superiore ad un anno, i milita-ri in congedo delle categorie dei sottufficiali, dei militari di truppa in servizio di leva, dei volontari in ferma annuale edei volontari in ferma breve, in ferma prefissata e in servizio permanente. Tale personale, inserito nelle forze di com-pletamento predisposte per le finalità di cui all’articolo 1, è impiegato in attività addestrative, operative e logistichesia sul territorio nazionale sia all’estero.

2. Ai militari richiamati delle categorie dei sottufficiali e dei volontari in servizio permanente è attribuito lo stato giuridi-co e il trattamento economico dei pari grado in servizio.

3. Ai militari richiamati delle categorie dei militari di truppa in servizio di leva, dei volontari in ferma annuale e dei volon-tari in ferma prefissata di un anno sono attribuiti lo stato giuridico e il trattamento economico dei pari grado apparte-nenti ai volontari in ferma prefissata di un anno. Ai militari richiamati delle categorie dei volontari in ferma breve e inferma prefissata di quattro anni sono attribuiti lo stato giuridico e il trattamento economico dei pari grado apparte-nenti ai volontari in ferma prefissata di quattro anni. In ogni caso, i richiamati non possono essere inquadrati congrado superiore rispetto a quello apicale previsto per la stessa categoria d’inquadramento. Lo stato giuridico attribui-to durante il periodo di richiamo non ha effetti per l’avanzamento al grado superiore, né ai fini della partecipazione aiconcorsi di cui agli articoli 11 e 16 della legge 23 agosto 2004, n. 226, e a quelli per l’accesso al servizio perma-nente.

4. I provvedimenti di richiamo sono adottati nei limiti dei contingenti annuali a tale fine determinati con decreto del Mi-nistro della difesa di cui all’articolo 2, comma 3, del decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, e nel rispetto deivincoli previsti dalla normativa vigente in materia di assunzione del personale.

5. Con uno o più decreti del Ministero della Difesa sono definiti, in relazione alle specifiche esigenze delle Forze Arma-te, i requisiti richiesti ai fini del richiamo in servizio, la durata massima delle ferme e l’eventuale relativo prolunga-mento, nonché le modalità di cessazione anticipata dal vincolo temporaneo di servizio.

6. Ai sottufficiali e ai militari di truppa delle forze di completamento, che siano lavoratori dipendenti pubblici, si applical’articolo 25, comma 8, del decreto legislativo 8 maggio 2001, n. 215, e successive modificazioni.”.

Gen.B. Angelo SILVA

Attività delle SezioniA conclusione del ciclo annuale delle atti-vità addestrative e spor tive svolte nel2005 per l’aggiornamento e formazionemilitare dei volontari riservisti palermitani(una cinquantina), delle Forze di Completa-mento, il Presidente della Sezione di Paler-mo, Gen.Brig. Gualtiero Consolini, ha con-segnato ai singoli riservisti, nel corso diuna cerimonia di premiazione, gli attestatidi frequenza del 3° Corso formativo e dipartecipazione alle esercitazioni per pattu-glie militari pianificate, ed ha espresso lo-ro il suo vivo compiacimento per l’impegnoprofuso e per l’elevato livello tecnico-pro-fessionale militare raggiunto.

UNUCI Palermo - Cerimonia di consegna degli attestati di frequenza del 3°Corso formativo per volontari militari riservisti e di partecipazione alle eserci-tazioni per pattuglie militari svolte nel 2005.

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Luigi Cortellessa

IL RITORNODEL BRIGANTEIn questo romanzo, l’Autore, Ten. Col. dei Carabinie-ri, descrive la seconda avventura del protagonista deigialli da lui scritti, il Tenente dei Carabinieri LiberoSerra, impegnato a fare luce sulle circostanze di unomicidio. Il fatto di sangue ha turbato non poco gliabitanti del borgo in cui Serra presta servizio, e tuttisono concordi nell’identificare il colpevole nella figu-ra di Attilio Mautone, un brigante che, dopo quaran-ta anni di carcere, ha ricevuto la grazia dal Presiden-te della Repubblica, decidendo di trascorrere quelche resta della sua vita nel suo paese natale. Ma i fat-ti non sono così semplici come appaiono, ed il Ten.Serra, teso a scoprire la verità, condurrà delle accura-te indagini a dispetto di ogni ostacolo, dimostrandoche i suoi sospetti erano fondati. Il romanzo si distin-gue anche per certe descrizioni, riguardanti in lucemolto umana l’Ufficiale protagonista ed i suoi colla-boratori, che non potranno non avvicinare idealmen-te il lettore agli uomini dell’Arma.

Ten. Col. Luigi Cortellessa: “Il ritorno del Brigan-te” - Edizioni Koinè - 2005. Per informazioni oper l’acquisto rivolgersi nelle librerie o contatta-re il sito web: http://www.edizionikoine.it.

Vito Romano Speciale

LA NAVE -TIPI DI SCAFI - GUIDAAL RICONOSCIMENTODELLE NAVI MILITARIE MERCANTILILa prefazione del libro è dell’Amm. Sq. A. Mariani,già Capo di Stato Maggiore della Marina Militare Ita-liana (1992-98). È stato adottato quale libro di testoper l’Accademia Navale di Livorno, per il ServizioNavale della Guardia di Finanza e per la GuardiaCostiera. Il libro, supportato da oltre 500 tra foto-grafie e disegni, espone in maniera pratica e sem-plice, il modo di riconoscimento, in maniera visiva,di tutte le navi che solcano il mare, sopra di esso esotto di esso. Vengono trattati gli habitat ed i robotsubacquei. Viene affrontato il problema delle “auto-

strade del mare”, nonché i nuovi scafi attuali e delfuturo del tipo a catamarano, trimarano, ecc., loscafo “wavepiercing” (fora onde) e gli HSV (HighSpeed Vessel). Un libro che può risultare di grandeinteresse non soltanto per chi vuole accostarsi perla prima volta alla nave, ma anche per gli “addettiai lavori”.

C.Amm. Vito Romano Speciale: “La nave - tipi discafi - guida al riconoscimento delle navi militarie mercantili”. Il volume può essere ordinato,scontato di Euro 5, all’Autore - Via T. Albinoni, 54- 00050 Cerveteri (RM) - Tel. 06/99208225 o pres-so le librerie: Il Mare (Roma) 063612091; Militare(Milano) 0289010725; Del Mare (Palermo)0916116829; Filippi (Taranto) 0994530750; Belfor-te (Livorno) 0586887379, al prezzo di Euro 22.

Domenico Saputo

PRIGIONIERI,DEPORTATIO INTERNATI? SOLOSCHIAVI. MEMORIEDI UNO DI LOROIn questo volume l’Autore, già Ufficiale del RegioEsercito, catturato dai tedeschi in seguito alle vicen-de dell’8 settembre, rievoca le traversie della duradeportazione in Germania vissute personalmente i eda centinaia di migliaia di militari italiani. In seguitoai drammatici eventi postarmistiziali, e fino ai giornidella liberazione, ben 800mila italiani vennero de-portati con la forza in territorio del Terzo Reich, dovenon venne loro riconosciuto neanche lo status di pri-gionieri, bensì quello di internati, schiavizzati e sotto-posti ad un durissimo regime detentivo, al qualemolti di essi non sopravvissero. Nel maggio 1945, al-la caduta del regime nazista, i sopravvissuti dovetteroaffrontare non poche difficoltà per riuscire a rientrarein patria, dove spesso non si era interessati a cono-scere le loro vicende e a renderle parte integrantedella storia nazionale.

1° Cap. Domenico Saputo: “Prigionieri, Deporta-ti o Internati? Solo Schiavi. Memorie di uno diloro”. Ambientazione storica di Elisa Messina.Palermo Kalòs, 2005. Per informazioni rivolger-si all’Autore - Via Veneto, 2 - 90144 Palermo -Tel. 091305991.

RecensioniN.B. PER LE SEGNALAZIONI È NECESSARIO FAR PERVENIRE IN REDAZIONE UNA COPIA DEL VOLUME.

PER ULTERIORI INFORMAZIONI RIVOLGERSI DIRETTAMENTE AGLI AUTORI

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Federico Eramo

MANUALE PRATICODELLA NUOVA ADOZIONEIn questo volume sono trattate le varie e rilevanti mo-dificazioni relative alla legge sull’adozione, tra le qualivengono evidenziate l’innalzamento dell’età per adotta-re, elevata da 40 a 45 anni (che devono intercorrere fragenitori aspiranti e minore da adottare), la trasforma-zione della procedura di adattabilità, la creazione diuna banca dati elettronica nazionale presso il Ministerodella Giustizia, per facilitare l’abbinamento tra mino-renni abbandonati e coppie aspiranti; la sufficienza delsolo matrimonio tra gli aspiranti genitori, l’adozioneagevolata di bambini handicappati e la graduale chiu-sura degli istituti di ricovero, in base alla quale i minoripotranno essere affidati a famiglie disponibili o a case-famiglia, anziché ricoverati in istituto. Questo libro èdestinato non solo ai giuristi, ma a tutte le categorie dipersone che in un modo o nell’altro hanno a che farecon le adozioni, siano essi professionisti od enti delsettore, oppure cittadini che intendano intraprenderel’impegnativo iter delle adozioni, perché in esso sonoriportati anche facsimile di stampati e suggerimenti perfacilitare l’accesso alle procedure.

S.Ten. Federico Eramo: “Manuale pratico delle nuovaadozione” - Padova - Cedam - 2002. Prezzo euro24,00. Per l’acquisto rivolgersi alle principali librerie.

Roberto Olivato

CASERMA UGO MARADA CAMPO DI AVIAZIONEA CASERMA NATOTRA STORIAE AUTOBIOGRAFIAIn questo volume l’Autore, già Presidente della Se-zione di Livorno, rievoca uno spaccato di storia na-zionale, legato alle vicende storiche e della quotidia-nità degli uomini in uniforme e familiari, che visseroed operarono nella Caserma “Ugo Mara” di SolbiateOlona. Fra le persone descritte nel libro, riccamenteillustrato da varie fotografie, campeggia la figura delpadre dell’Autore, Maresciallo Maggiore dei Bersa-glieri, veterano del secondo conflitto mondiale, cheintese trasmettere i profondi valori di dedizione diservizio alla Patria non solo ai suoi figli, ma altresì atutti coloro che lo conobbero. Oltre alle vicende disapore strettamente famlliare e di vita quotidiana, illibro comprende anche una parte storico-archivistica,in cui si descrive lo sviluppo della Caserma “Mara”dal suo utilizzo in origine come campo di aviazionefino alla sua designazione di Comando NATO. Com-pletano il volume dati di quotidiana utilità, relativi

agli indirizzi delle Associazioni d’Arma ed Enti Milita-ri ed i testi delle preghiere dei reparti militari italiani.

Cap. Roberto Olivato: “Caserma Ugo Mara dacampo di aviazione a Caserma NATO tra storia eautobiografia” - Livorno 2006 - Prezzo euro12,00. Il volume potrà essere acquistato, com-prese spese postali, versando l’importo sul con-to corrente postale 21113584, intestato a: Rober-to Olivato - Via T. Scali, 33 - 57121 LIvorno.

Corrado MarescalcoSTORIELLEIn questo volume l’Autore descrive luoghi, persone,sentimenti e, con ricchezza di spazi meditativi, illustradei soggetti scelti per agire da attori e protagonistidelle “storielle”, i turbamenti, le angosce, le soddisfa-zioni, le ingenue illusorie certezze. Il tutto in un cir-cuito unitario di rassicurante amicizia di incanti dellanatura, di sogni e di solitudine, di fragilità e di fede.L’Autore, quando scrive, si spoglia di qualsiasi e inu-tile orpello: è l’uomo, solo con il suo vissuto e la suaanima, e se la sua poesia (dialettale) è armonia, mu-sicalità e profondo respiro lirico, liricità pura e toc-cante è altrettanto l’appassionante espressività dellesue prose, dove magistralmente tratteggia e presenta,connotandola anche di ingenui particolari, l’eternafavola dell’uomo immerso nel suo quotidiano trava-glio e nelle sue tanto effimere gioie.

Col. Corrado Marescalco: “Storielle” Noto - Edi-zioni Pro-Noto - 2005. S.i.p. Gli interessati posso-no rivolgersi direttamente all’Autore presso il se-guente indirizzo: Sezione UNUCI di Noto - Vico P.Faccini, 6/2 - 96017 Noto (SR) - Tel. 0931891172.

Sergio Giustini

ORDINE DEI MEDICIDELLA PROVINCIADI ANCONA.LA SUA STORIAIn questo volume l’Autore, con una meticolosa edoriginale opera di ricerca, è riuscito a riportare allaluce sequenze cronologiche, notizie ed avvenimentiche hanno caratterizzato la storia dell’Ordine dei Me-dici della provincia di Ancona. Si tratta di un’operaben articolata, che rivela con dovizia di particolari,un’esposizione molto approfondita dei fatti, la cuilettura risulta oltremodo interessante e piacevole.

S.Ten. Sergio Giustini: “Ordine dei Medici dellaprovincia di Ancona - La sua storia” - Ancona2005 - S.i.p. Per informazioni rivolgersi all’Auto-re, presso la Sezione UNUCI di Ancona - Via Cial-dini, 1 - 60122 Ancona - Tel. e fax: 07155684.

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L’ALBERGO SAVOIA OSPITA:- Ufficiali in Congedo iscritti UNUCI- Ufficiali in Servizio Attivo- Amici dell’UNUCI- Associati ANUPSA E ANUMPSE- Associati ANUA- Confederati CIOR e CIOMR (Conf.ne Interalleata Ufficiali della Riserva)

- Ufficiali in congedo di tutte le Associazioni d’Arma...e relativi familiari.

PERIODO DI APERTURA PER L’ANNO 2006:14 APRILE (periodo pasquale)- FINE OTTOBRE

Durante il periodo di chiusura, la Direzione è disponibile 24h/24,con servizi di segreteria telefonica, fax, posta elettronica ed il lu-nedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 10.00 alle ore 12.00, vi rispon-derà il personale addetto.

TARIFFE PER LA STAGIONE 2006(PENSIONE COMPLETA, BEVANDE ESCLUSE)

Aprile, Maggio, Giugno e dal 21 Settembre a fine Ottobre t 45,00Luglio t 49,00Agosto t 57,001-20 Settembre t 52,00Supplemento singola t 2,00Supplemento balcone a persona t 2,00

BAMBINI: - da 0 a 7 anni gratuiti- da 7 a 12 anni sconto del 50%

GRUPPIPer gruppi, raduni di Corso e convegni, la Direzione formula pac-chetti turistici e relativi preventivi.

PRENOTAZIONIInviarle direttamente all’Albergo Savoia in Chianciano Terme.La Direzione comunicherà la conferma.NOTE: * Si accettano Carte di Credito

* Animali non ammessi

LE CONVENZIONIL’Albergo Savoia è convenzionato con:

• LE TERME DEL TERRITORIOPer cure epato-biliari sconto 20%, cure diuretiche sconto 25%,cure laringoiatriche, di bellezza, piscina termale, percorsivascolari e palestra riabilitativa sconto 15%.

• GLI IMPIANTI SPORTIVIConvenzioni su ingressi ed abbonamenti.

• I NEGOZI E LE BOUTIQUES DEL CENTRO

A CHIANCIANO SI ARRIVAIn auto: l’Autosole (A1), uscita casello n. 29 Chiusi-Chianciano T.In treno: scalo alla stazione FFSS di Chiusi-Chianciano T., lineaFirenze-Roma, con collegamenti automobilistici in coincidenza.In aereo: arrivo a Roma/Pisa/Firenze/Perugia Loc. S. Egidio.

ALBERGO SAVOIA U.N.U.C.I.(UNIONE NAZIONALE UFFICIALI IN CONGEDO D’ITALIA)

Viale della Libertà, 51053042 Chianciano Terme (SI) - ITALIATel. 0578 60191 r.a. - Fax 0578 64883

E-mail: [email protected]: www.hotelsavoia-unuci.it

Il “Soggiorno Savoia U.N.U.C.I.” sitoin Chianciano Terme è di proprietà del-l’U.N.U.C.I. e gestito dall’Unione a favoredei propri associati, – in regola con la quota associativadell’anno – e loro familiari conviventi.Il Soggiorno è allineato, per organizzazione e servizi, conquelli a tre stelle della stessa sede termale e dispone di 88camere tutte con servizi privati, telefono, televisione e im-pianto di ventilazione a soffitto.È inoltre dotato di sala meeting, sala lettura, sala da pranzo,bar, soggiorno tutte climatizzate oltre a 2 sale TV, terrazzopanoramico coperto, ampio giardino e parcheggio privato.

I prezzi della pensione completa perpersona, sono fissati, ogni anno, dalla

Presidenza Nazionale sulla base del preven-tivo di spesa dell’esercizio del Soggiorno e sono sempre

sensibilmente inferiori a quelli richiesti da alberghi di paricategoria e nella stessa località, non avendo la gestione delSoggiorno scopo di lucro.Per questi comforts l'albergo SAVOIA U.N.U.C.I. offre l’op-portunità di trascorrere una piacevole vacanza e di sottoporsia salutari cure Termali, in assoluta tranquillità e privacy. Ri-tirato nel verde dei suoi giardini è posto in posizione strate-gica, a pochi metri dalle Terme sulla passeggiata centrale.

UNA OPPORTUNITÀ PER I SOCI UNUCI:

L’ALBERGO SAVOIA

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Intitolata al Cap. Massimo Ficuciellola Sezione UNUCI di Potenza

La Sezione di Potenza, con il patrocinio del ConsiglioRegionale di Basilicata, ha organizzato una cerimoniaper ricordare il 60° Anniversario della fine della se-conda guerra mondiale ed i Caduti italiani di Nassi-riyah. Nel corso dell’evento la Sezione UNUCI di Po-tenza è stata intitolata alla memoria del Cap. Lag.

Massimo Ficuciello, caduto a Nassiriyah. Alla cerimo-nia hanno presenziato numerosi cittadini, unitamentead Autorità civili, militari e religiose, ed ha avuto luo-go nella chiesa della SS. Trinità, dove è stata celebra-ta una S. Messa, seguita dalla cerimonia di scoperturadi una lapide in marmo in ricordo di tutti i Cadutidella seconda guerra mondiale.Gli studenti della classe 3ª C del Liceo Ginnasio di Po-tenza, risultati vincitori di un concorso sulla condizionedell’Italia nel dopoguerra, sono stati premiati da cinquereduci del secondo conflitto mondiale, con premi of-ferti dalla Sezione UNUCI. Inoltre, tre crest sezionalisono stati donati al Preside del Liceo, Prof. Mecca, alCap. Corv. Alberto Mazzariello, già Presidente della Se-zione di Potenza, ed alla madre del M.llo Filippo Merli-no, caduto a Nassiriyah. È seguita la benedizione el’intitolazione della Sezione di Potenza al Cap. Ficuciel-lo, allo scopo di ricordare tutti i militari italiani cadutiin servizio, nell’espletamento del proprio dovere.

Intitolata alla MOVM Luigi Durandde La Penne la Sezione UNUCI di MiamiLa Sezione di Miami è stata intitolata alla Medagliad’Oro al Valor Militare Amm.Sq. (R.O.) Luigi Durand

de La Penne, eroe dell’impresa di Alessandria d’Egit-to nel dicembre 1941.La figura dell’Amm. de La Penne è stata rievocatanella rubrica “Ricordiamo le nostre Medaglied’Oro”, a pag. 14 del numero 1-2 (gennaio-feb-braio) 2005 della Rivista “UNUCI”.

La scomparsadel Gen. C.A. Costantino Maglio

Il 9 dicembre 2005 è deceduto il Gen. C.A. Costanti-no Maglio.Nato a Benevento il 19 gennaio 1935, aveva frequen-tato il 19° Corso AUC e successivamente il 6° Corsodi aggiornamento professionale per Subalterni in Ser-vizio Permanente Effettivo, reclutati fra gli Ufficiali diComplemento con concorso straordinario, presso laScuola di Applicazione di Torino.A completamento della formazione aveva frequenta-to il 95° Corso di Stato Maggiore e Superiore di StatoMaggiore presso la Scuola di Guerra di Civitavecchia.Tra i numerosi incarichi ricoperti ricordiamo il Co-mando del 19° Gruppo di Artiglieria da campagna se-movente “Rialto” (1980), il Vice Comando della Briga-ta Meccanizzata “Gorizia” (1983), il Comando dellaBrigata Meccanizzata “Acqui” (1988), Capo di StatoMaggiore della Regione Militare Centrale (1990), eComando dell’Istituto Geografico Militare (1993) sem-pre in contemporanea con numerosi altri incarichi.Il Gen. Maglio aveva ricevuto vari attestati di riconosci-mento per la Sua alta professionalità e numerose ono-rificenze, tra cui quelle di Croce d’Oro per anzianità diServizio, di Grande Ufficiale O.M.R.I, di Cavaliere diGrazia Magistrale e Commendatore con Spade al Meri-to Melitense del Sovrano Militare Ordine di Malta ecc.Dall’aprile 1997 era membro del collegio dei Probivi-ri dell’UNUCI, di cui era stato eletto Presidente nel-l’ottobre 2003.Il Gen. Maglio ha costituito, per tutti quelli che lohanno conosciuto, in servizio ed in congedo, model-lo di impegno e coerenza.A lui va il pensiero riconoscente della Presidenza Na-zionale UNUCI.

Attestati di Civica Benemerenzaper i decorati al V.M. di UNUCI Lecco

Su proposta di un concittadino che ha preferito rima-nere anonimo, il Comune di Lecco ha concesso gli

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UNUCI Potenza - Cerimonia in ricordo di tutti i Caduti italiani.

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attestati di Civica Benemerenza alla memoria delletre Medaglie d’Oro e a tutti i decorati al Valor Militareviventi della Provincia.I riconoscimenti, consegnati pubblicamente dal Sin-daco Lorenzo Bodega, sono andati alle tre MOVMCap. pil. Antonio Dall’Oro, Cap. art. Gino Prinet-ti Castelletti, e S.Ten. pil. Antonio Sassi. Per que-st’ultimo, l’attestato è stato ritirato dalle nipoti del de-corato, una delle quali, Sig.ra Emilia Sassi Zuccoli, hachiesto ed ottenuto di far parte dell’UNUCI. Tra i de-corati al Valor Militare. viventi, gli attestati sono an-dati a cinque Ufficiali della Sezione UNUCI di Lecco,qui riportati in ordine di anzianità:Cap. ftr. Alessandro Galeazzi, 96 anni, MAVM sul fron-te russo, Decano della Sezione; Ten.Col. pil. R.O. LuigiGnecchi, 91 anni, due MAVM; Magg. ftr. Gian MariaSalvagni, 91 anni, CGVM; S.Ten. carr. R.O. GiuseppeFaccinetto, MAVM in Africa Settentrionale; Ten.Col.R.O. Enzo Curti, promozione per meriti di guerra.Hanno pure ricevuto la civica benemerenza i se-guenti decorati al Valor Militare della provincia diLecco: Sottocapo M.M. Luigi Bonfanti, due CGVM- Lecco; Serg. Luigi Castagna MBVM - Civate; Alpi-no Serafino Panzeri, MAVM - Galbiate; Geniere Ri-no Tentori, CGVM - Galbiate.Il Presidente di Sezione, Ten. Giovanni Bartolozzi, haespresso al Sindaco ed a tutta l’Amministrazione ilsuo ringraziamento per aver ricordato i valorosi con-cittadini, concedendo loro l’ambito riconoscimento.Le figure delle tre Medaglie d’Oro saranno rievo-cate nel corso del corrente anno, nella Rubrica“Ricordiamo le nostre Medaglie d’Oro”.

UNUCI S. Agata Militelloonora i suoi Caduti in guerra

Il monumento ai Caduti di S. Agata Militello, colloca-to nella parte nuova del locale cimitero, è forse l’uni-co in Italia ad essere di proprietà dell’UNUCI. L’ideadella resistenza con la quale hanno combattuto i va-lorosi santagatesi è data dalla scelta del forte materia-

le - acciaio e pietra lavica - con il quale è stata erettal’opera. Sul cippo si innalza la sagoma stilizzata inacciaio di un soldato italiano, che vuole esprimere ilsacrificio di coloro che sono Caduti per la Patria.Il Monumento è stato completato con la collocazionedelle lapidi in cui sono stati riportati, a perenne me-moria, i 170 nomi dei Caduti, e su interessamento delPresidente di Sezione, Ten. Cono Benedetto, il Con-siglio comunale di S. Agata Militello ha intitolatoquattro nuove strade nel centro cittadino ad altrettan-ti militari caduti in guerra, tutti decorati di Medagliad’Argento al Valor Militare:. S.Ten. Giuseppe Marot-ta e Antonio Ammannato, Serg.Magg. Biagio Pi-tillo e Serg. Nicolò Marotta.

Conviviale UNUCI VicenzaSul Piazzale della Vittoria a Monte Berico hanno avu-to luogo le cerimonie relative all’annuale incontrodei Soci della Sezione di Vicenza con le Autorità civi-li e militari. L’evento è stato aperto dall’Alza Bandie-ra, accompagnato dell’Inno Nazionale intonato daipresenti. A seguire la S. Messa ufficiata da MonsignorEzio Busato, neopromosso al grado di Generale deicappellani militari, e la deposizione di una corona dialloro in onore ai Caduti per la Patria, sotto il monu-mento alla Vittoria. Nell’occasione hanno presenziatomolte Autorità, tra le quali il Sindaco di Vicenza eSocio UNUCI Cap. Enrico Hüllweck, al quale il Presi-dente di Sezione, Ten. Giustiniano Mancini, ha con-segnato un attestato “per il profondo e costante at-taccamento dimostrato in lunghi anni di appartenen-za all’UNUCI”. Altri attestati di benemerenza sonostati consegnati ad altrettanti Soci della Sezione.

Ufficiali che onorano l’UNUCIIl Cap. Beatrice Micovilovich, della Sezione di Trie-ste, Ufficiale della Riserva Selezionata, è stata scelta peressere inviata in forza alla Missione “Antica Babilonia” aNassiriyah in Iraq. L’Ufficiale, dopo aver frequentatol’apposito Corso alla Scuola d’Applicazione di Torino,ha frequentato il Corso CIMIC ed in Iraq opera inqua-drata nella Cellula G9 che coordina i progetti di rico-struzione delle infrastrutture e della società civile a fa-vore della popolazione e distribuisce gli aiuti umanitari.

Raduno 126° Corso AUCSi è tenuto il 13 Novembre 2005, a Dossobuono diVerona, il 3° Raduno degli Ufficiali che hanno fre-quentato il 126° Corso AUC alla Scuola di Artiglieriadi Bracciano nel periodo Gennaio-Giugno 1987. Era-no presenti bel 33 ex allievi, che si sono ritrovati in-sieme a 17 anni dalla fine del corso.

Lecco - 4 dicembre 2005, Teatro della Società: Civiche Bene-merenze San Nicolò 2005.

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BeneventoLa Sezione di Benevento hapartecipato alla Gara di pattu-glie “Cesano 2005”, svoltasi nelcomprensorio di Cesano. Nellevarie prove affrontate, si sonodistinti con ottimi risultati ilCap. Salvatore Palladino ed iTen. Nicola Ruggiero e Gianlu-ca Persico.

CervignanoLa Sezione di Cervignano hapartecipato per la seconda vol-ta con due squadre al 13° NI-SC (Netherlands InternationalShooting Competition) orga-nizzata dalla Federazione deiRiservisti del Reale EsercitoOlandese ad Harskamp. Nelcorso di questa competizionedi tiro, alla quale hanno parte-cipato 48 squadre di 14 nazio-ni europee, le due squadre diCervignano si sono piazzate ri-spettivamente al 33° ed al 45°posto.

MessinaLa Sezione di Messina ha orga-nizzato la gara di marcia e tirocon esercizi topografici, allaquale hanno partecipato nu-merosi Soci delle Sezioni diMessina e di Milazzo, che sisono contesi la coppa messain palio. Questi i primi classifi-cati per specialità:gara di marcia con esercizitopografici: 1° S.Ten.Vasc.Stellario Capillo - Sezione diMessina; 2° Cap. Davide Barre-si - Sezione di Messina; 3° Ten.Ignazio Cilona - Sezione diMessina.

Attività AddestrativaC R O N A C H E

UNUCI Benevento - Gara di pattuglie “Cesano 2005”: la squadra beneventanacomposta dal Cap. Salvatore Palladino e dai Ten. Nicola Ruggiero e GianlucaPersico.

UNUCI Cervignano - 13° NISC ad Harskamp (Olanda).

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Gara di tiro: primi a pari me-rito Ten. Nicola Bongiovanni -Sezione di Milazzo e S.Ten.Va-sc. Stellario Capilllo; 2° S.Ten.Aldo Caleca - Sezione di Mes-sina; 3° Ten. Ignazio Cilona.Prova complessiva: 1°S.Ten.Vasc. Stellario Capillo.

Schio-Alto VicentinoLa Sezione di di Schio - Alto Vi-centino ha partecipato con alcu-ne sue squadre alla Gara diOrientamento “Cesano 2005”,svoltasi nel comprensorio di Ce-sano (Roma). Nel corso dellacompetizione, il Cap. AntonioGarello e il Cap. Fabrizio Frasso-ni si sono classificati al 1° posto.

TriesteUn nutrito gruppo di Ufficiali incongedo della Sezione di Trie-ste ha partecipato al 4° “TrofeoValdebek - Gara Internazionaledi Tiro Dinamico Militare Indivi-duale”, aperta ai membri delleAssociazioni d’Arma delle ForzeArmate Croate e straniere ed aiCorpi di Polizia. La competizio-ne si è svolta presso il poligonodi tiro di Valdebek, a Pola, ed èstata organizzata dall’UnioneNazionale degli Ufficiali in con-gedo della Regione Istria.Le prove, numerose e tecnica-mente impegnative, hanno vi-sto la rappresentanza triestina,condotta dal Presidente di Se-zione Gen.B.(ris) Paolo Stocca,meritarsi il 1° posto tra le Sezio-ni partecipanti, in virtù anchedel 1° posto assoluto nella garacon la pistola del Magg. MarinoValle, che si è classificato pure3° assoluto nella classifica ge-nerale, e del 2° posto assolutonella gara con la pistola delMagg. Cante, che a sua volta siè classificato pure 2° assolutonella classifica generale.

VicenzaLa pattuglia composta dal Ten.Andrea Masiero di UNUCI Vi-cenza, dal Ten. Riccardo Bar-bato della Sezione di Vicenza,dal Ten. Filippo Dal Maso del-la Sezione di Schio, e dal Ten.Marco Mattutino della Sezionedi Torino, ha partecipato alloSwiss Raid Commando 2005,una delle più dure gare di pat-tuglia a livello internazionale,organizzata dall’Esercito Sviz-zero con un considerevole di-spiegamento di mezzi. La gara

si è tenuta a Bure, nella regio-ne dell’Ajoie, ed è stata suddi-visa in due fasi: una di selezio-ne ed una di azione. La com-petizione vera e propria è du-rata in tutto 30 ore. L’equipag-giamento per la gara dovevaessere ritirato direttamente inarmeria: fucile FASS 90 cal.5,56, colpi a salve, giubbottosimulatore, visore notturno, bi-cicletta dell’esercito. La pattu-glia UNUCI Vicenza - Schio -Torino si è classificata settimasu 145 partecipanti ed è risul-tata terza nella fase di azione.

UNUCI Schio-Alto Vicentino - I partecipanti alla “Cesano 2005”.

UNUCI Vicenza - La pattuglia che ha partecipato alla gara “Swiss Raid Comman-do”: da sx Ten. Dal Maso, Ten. Masiero, Ten. Barbato, Ten. Mattutino.

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LugoOrganizzato dalla Sezione di Lu-go, si è svolto sui campi del Ten-nis Club di Bagnacavallo il 48°Torneo Nazionale UNUCI di Ten-nis. La premiazione è stata effet-tuata dal Gen. Domenico Mar-cozzi, Delegato Regionale UNU-CI Emilia Romagna, dal S.Ten.Vasc. Angelo Bartolotti, Presiden-te della Banca di Romagna, dalTen. Col. Andrea Burlizzi del Co-mando 5° Stormo A.M. e dal Ten.Renzo Preda, Presidente della Se-zione di Lugo. Questi i primiclassificati per categorie:48° Torneo Unuci “ Trofeo F.Baracca” - Singolare Ufficiali:1° Ten. Gaddo Camporesi (Se-zione di Forlì).17° Torneo “Ten. Col. Avv. Vi-to Montanari” Coppa Comm.Guido Bosi - Sirea spa. - Sin-golare Ufficiali over 45: 1°Cap. Corv. Carmelo Galati (Mari-na Militare Roma).26° Trofeo “Ten. Vasc. Avv. Giu-seppe Bartolotti” Coppa Bancadi Romagna - Doppio Ufficiali1° Cap. Corv. Carmelo Galati(Marina Militare Roma)Ten. Franco Bellosi (Sezione diLugo).

PalermoLa Sezione di Palermo ha orga-nizzato la 5ª Gara individuale ditiro a segno con pistola e carabi-na cal. 22, disputatasi presso illocale poligono di tiro a segno,con la partecipazione di nume-rosi concorrenti. La cerimonia dipremiazione è stata effettuatadal Presidente di Sezione,Gen.Brig. Gualtiero Consolini,insieme ad altre Autorità militaried associazionistiche. Questi ivincitori per specialità:

carabina Ufficiali: Ten. Riccar-do Listro, vincitore della coppaposta in palio dal Capo di StatoMaggiore dell’Aeronautica; pi-stola Ufficiali: Cap. ClaudioZaccardo; carabina e pistolaAmici UNUCI e riservisti: 1°Aviere Stefano Vullo (riservista).

Vibo ValentiaLa Sezione di Vibo Valentia haorganizzato l’annuale gara di tirosezionale di tiro al piattello fossaolimpica, svoltasi presso il poli-gono di Pianopoli. Alla competi-zione hanno partecipato nume-rosi concorrenti, tra i quali è ri-sultato vincitore il Cap. RobertoDe Vincentiis, al quale è andatala coppa messa in palio dallaSezione. Secondo classificato, ilTen. Domenico Mazzitelli, segui-to dal Ten. Vincenzo Pirilli.

VicenzaOrganizzato dalla Sezione di Vi-cenza, si è disputato il Trofeo ditiro con pistola cal. 22 LR “Ge-

nerale Giuseppe Dal Sasso”, inCorti Daniele memoria dell’exPresidente dell’UNUCI di Vicen-za. Più di trenta tiratori, prove-nienti da varie parti del Veneto,si sono confrontati su 2 bersagli:uno di prova (5 colpi) e l’altrodi gara (30 colpi). Di seguito iprimi classificati per categorie:Categoria Ufficiali in Congedo:1° S.Ten. Giovanni Faleppi - Sezio-ne di Vicenza; 2° Ten.Col. Giusep-pe Bove; 3° Ten. Andrea Masiero.Categoria Associazioni d’Arma:1° Piergiorgio Balestro - ANPdIBasso Vicentino; 2° Daniele Corti- Ass. Carabinieri Schio; 3° Stefa-no Dima - Ass. Lagunari Mestre.Amici dell’UNUCI: 1° Paolo Pe-trucci; 2° Ivan Genelli (entrambidella Sezione di Vicenza).; 3 °Adriano Albertin - Sezione diPadova.

ViterboLa Sezione di Viterbo ha organiz-zato la gara di tiro interregionaleinterforze con pistola di grossocalibro, svoltasi presso la sezioneviterbese di tiro a segno.

Attività SportiveC R O N A C H E

UNUCI Palermo - Premiazione della 5ª gara di tiro a segno con carabina e pistola.

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SEZIONI ESTEREBuenos Aires

Le feste nazionali italiane sonostate celebrate dalla Sezione diBuenos Aires con una cerimoniasvoltasi davanti al monumento alLibertador José de San Martin.Nel corso dell’evento una coronad’alloro è stata deposta ai piedidel monumento, mentre un di-scorso è stato pronunciato dal-l’Addetto Militare per la Difesa,Gen. Buetto, che era accompa-gnato dall’Addetto Navale,Cap.Vasc. Perillo. Successivamen-te un’altra corona è stata colloca-ta ai piedi del monumento ai Ca-duti argentini nel conflitto delleMalvinas. Agli eventi hanno pre-senziato varie Autorità Italiane edargentine, tra cui l’AmbasciatoreStefano Ronca, Associazioni d’Ar-ma, regionali, sociali e delegazio-ni studentesche italiane.

SEZIONI ITALIANEAncona

La Sezione di Ancona ha com-memorato il 79° Anniversario

della fondazione dell’UNUCI, al-la presenza di numerosi Sociconvenuti. Nell’occasione sonostati ricordati, con un minuto diraccoglimento, i Caduti ed i Soicscomparsi. Successivamentehanno preso la parola nell’ordi-ne il Delegato Regionale UNUCIMarche Col. Alessandro Zinni,che ha illustrato le attività delleSezioni marchigiane, ed il Dele-gato Regionale UNUCI EmiliaRomagna, Gen. Domenico Mar-

cozzi, che ha tenuto una confe-renza sul tema: “La battaglia diEl Alamein”. Nel corso dell’e-vento sono stati consegnati atte-stati di benemerenza agli iscrittida lungo tempo al Sodalizio.

AugustaLa Sezione di Augusta, guidatadal Presidente di Sezione,Cap.Vasc. Americo Boellis, ha

effettuato una visita presso il 41°Stormo Antisom di Sigonella(Catania). Ai Soci è stata illustra-ta l’attività operativa dello Stor-mo nell’ambito della Forza Ar-mata e delle attività collaterali diProtezione Civile, con visite allasala meteo ed ai velivoli Atlanticin dotazione al reparto. Il con-sueto scambio dei crest ha con-cluso la giornata. La Sezione diAugusta ha organizzato anche ilraduno annuale sezionale, alquale hanno partecipato circa200 Soci e familiari. All’eventohanno presenziato varie Autoritàmilitari e civili, tra cui il Sindaco

Attività Culturali e VarieC R O N A C H E

UNUCI Ancona - 79° Anniversario dell’UNUCI.

UNUCI Augusta - Visita al 41° Stm. a Sigonella.

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di Augusta, Dott. Massimo Car-rubba, l’Amm.Div. Armando Mo-laschi, Comandante Militare Ma-rittimo Autonomo in Sicilia.

AvezzanoNumerosi Soci della Sezione diAvezzano, accompagnati dalPresidente di Sezione, Cap. Flo-riano Maddalena, e dal Cappel-lano di Sezione, Mons. AugustoBifaretti, hanno partecipato all’u-dienza tenuta dal Santo Padre inPiazza San Pietro. Successiva-mente, il gruppo dei Soci si èrecato in visita al Museo Nazio-nale dei Granatieri.

BergamoOrganizzata dalla Sezione diBergamo, si è tenuta nei localiSezionali la mostra intitolata “Ilsilenzio dei giusti”, relativa a vi-cende ed episodi verificatisi nel-la bergamasca durante l’occupa-zione germanica. La mostra èstata allestita, su iniziativa di al-cuni Soci, con documenti e ma-teriale fotografico d’epoca rac-colto dalla Biblioteca comunaledi Palazzago. L’esposizione èstata aperta al pubblico, che èaffluito numeroso all’evento.

CagliariLa Sezione di Cagliari ha orga-nizzato un seminario su “La ri-serva selezionata”, introdotto dalPresidente di Sezione, Gen.Brig.Giuseppe Deliperi. L’argomentoè stato trattato esaurientementedai vari relatori intervenuti, Col.Massimo Zillo, Ten.Col. Meloni edal Socio Cap. Marcello Floris,che ha descritto i tre mesi passatiin Iraq con la Brig. “Garibaldi”.

ChiavariOrganizzata dalla Sezione diChiavari, si è tenuta a Sestri Le-

vante una conferenza sul tema: “Capitaneria di Porto - GuardiaCostiera oggi”, relatore il C.Amm.(CP) Marco Brusco, Direttore Ma-rittimo della Liguria. Tra il nume-roso pubblico convenuto eranopresenti varie Autorità militari ecivili di Chiavari, Sestri Levante eLavagna. Nell’occasione è statoufficialmente presentato il con-corso di narrativa UNUCI Sezionedi Chiavari 2006, intitolato dalS.Ten. Sergio Kasman MOVM.

GrossetoNumerosi Soci della Sezione diGrosseto hanno celebrato il

79° anniversario della costitu-zione dell’UNUCI, partecipan-do alla Santa Messa, seguitadall’Assemblea annuale degliiscritti.

LeccoLa Sezione di Lecco ha realizza-to il calendario sezionale 2006,raccogliendo in esso tutti i datisezionali e relativi ai Nuclei, lacomposizione del Consiglio Di-rettivo, l’elenco di tutti i Soci,d’onore, benemeriti ed ordinari,le dame d’onore della Sezione.Tutti questi dati sono integrati ecompletati dall’elenco degli eroiUNUCI Avezzano - Udienza papale a S. Pietro.

UNUCI Grosseto - Celebrazioni per il 79° Anniversario dell’UNUCI.

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che hanno onorato ed onoranola Sezione.

LugoLa Sezione di Lugo ha reso omag-gio ai Caduti Italiani che riposanonel Cimitero Sacrario di Mignano-Montelungo, teatro uno dei primie più cruenti combattimenti, traReparti del ricostituito Esercito Ita-liano (1° Raggruppamento Moto-rizzato) contro le truppe tedesche.La folta delegazione lughese, conil Presidente Ten. Renzo Preda, havoluto ricordare, con una sugge-stiva cerimonia, il sacrificio di co-loro che caddero per la Liberazio-ne della Patria.Una Delegazione della Sezionesi è recata a Camerlona per ren-dere omaggio ai Caduti che ri-posano in quel Cimitero Sacra-rio, ove sono raccolte le spogliedi eroici nostri Soldati, facentiparte del ricostituito Esercito Ita-liano, Gruppo di combattimento“Cremona”, aggregati alle ForzeAlleate, Caduti nella Guerra diLiberazione contro i Tedeschi.

MessinaLa Sezione di Messina ha svoltouna conferenza, con relativa

mostra storica, sulle fortificazionidell’area dello Stretto e sulleprospettive future di questi ba-luardi difensivi, i quali costitui-scono un prezioso patrimoniostorico - culturale da riscoprire esalvaguardare. L’evento, organiz-zato dal Centro Studi “Le TreTorri”, il cui responsabile è ilMagg. f. (ris.) Vincenzo Randaz-zo, è stata patrocinata dal presi-dente della Sezione di Messina,Gen. B. Orazio Vicari, e dallaProvincia Regionale di Messina.

NotoLa Sezione di Noto ha organiz-zato una mostra di araldica, diUNUCI Lugo - Cerimonia al Sacrario di Mignano-Montelungo.

UNUCI Messina - Conferenza sulle fortificazioni dello Stretto.

UNUCI Noto - Mostra sull’Esercito Italiano: da sx il Pres.Sez. Col. Corrado Marescal-co, il Sindaco di Noto Michele Accardo, ed il Vice Pres.Sez., Ten. Orazio Di Rosa.

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cimeli militari e di mezzi opera-tivi dell’Esercito Italiano. All’i-naugurazione erano presenti lemassime Autorità civili, militari ereligiose locali e della Provincia.

NovaraLa Sezione di Novara ha cele-brato il 79° Anniversario dellafondazione dell’UNUCI con unacerimonia tenutasi presso l’aero-porto di Cameri, iniziata con ladeposizione di una corona alMonumento ai Caduti e seguita

da una S. Messa e dalla visita alMuseo Storico della base. Suc-cessivamente, il Comandantedella base, Col. Pil. Dino Fabbri,ha tenuto un briefing illustrativosul tema: “La realtà dell’Aero-nautica Militare e l’AeroportoMilitare di Cameri oggi”.

OrvietoLa Sezione di Orvieto ha orga-nizzato una conferenza sul te-ma: “Intervento delle FF.AA. insoccorso delle popolazioni col-

pite da calamità naturali”. Allaconferenza, tenuta dal Ten.Col.Antonio Inturri dello SME, han-no presenziato Autorità mIlitari,civili e numerosi Soci e rappre-sentanti delle Associazioni Com-battentistiche e d’Arma.

* * *La Sezione di Orvieto ha cele-brato il 79° Anniversario dellafondazione dell’UNUCI, con unacerimonia, iniziatasi con la S.Messa celebrata in Duomo. Suc-cessivamente, il Presidente diSezione, Brig.Gen. Giulio Cesa-re Schina, ha illustrato ai pre-senti la storia e le finalità delSodalizio.

PalermoLa Sezione di Palermo ha orga-nizzato una conferenza sul te-ma: “La Sicilia: cenni, storici, l’e-conomia, la vita e la lingua”, te-nuta dal Gen.Brig. VincenzoSperanza, il quale ha esposto inmodo esauriente l’argomento alnumeroso pubblico convenuto,riscuotendone l’apprezzamento.

PescaraOrganizzata dalla Sezione diPescara, in collaborazione conle altre Associazioni d’Arma eCombattentistiche, ha avutoluogo la cerimonia commemo-rativa della Giornata dell’UnitàNazionale e delle Forze Armate,svoltasi alla presenza delle mas-sime Autorità civili, militari e re-ligiose della Regione, della Pro-vincia e del Comune. Alla ceri-monia è intervenuta una rap-presentanza di Ufficiali inuniforme con Bandiera dellaSezione di Pescara.

PiacenzaAlla presenza del Presidente diSezione, Gen.Brig. Francesco

UNUCI Novara - 79° Anniversario di fondazione dell’UNUCI.

UNUCI Palermo - Conferenza su: “La Sicilia: cenni storici, l’economia, la vita e la lingua”.

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Cantarelli, del Vice Presidentedi Sezione, del Consiglio Sezio-nale e di vari Soci, il Prefetto diPiacenza, Dott. Alberto Ardia,ha visitato la Sezione UNUCIpiacentina. L’illustre ospite haevidenziato il ruolo determi-nante e distintivo che gli asso-ciati del Sodalizio hanno nellasocietà.

PisaLa Sezione di Pisa ha celebratoil 79° Anniversario della fon-dazione dell’UNUCI con unacerimonia svoltasi nella basili-ca di San Piero a Grado, allaquale hanno partecipato nu-merosi Soci e familiari, Auto-rità militari e civili. La S. Messaè stata officiata da MonsignorStefanini, con l’accompagna-mento di brani eseguiti all’or-gano dalla prof.ssa Silvia Chelie del canto del soprano Sig.raMaria Tartarici.

PordenoneHa avuto luogo la riunione an-nuale dei Soci della Sezione diPordenone, nel corso della qua-le sono state illustrate le attivitàsvolte nel corso del 2005 equelle programmate per il 2006.Nell’occasione, il Presidente diSezione, Gen.Brig. Donato Gre-co, ha organizzato e realizzatoun collegamento telefonico conil Comandante della Brigata“Ariete” a Nassiriya, Gen. Ra-nucci.

PotenzaLa Sezione di Potenza ha cele-brato, il 7 gennaio u.s., la Festadel Tricolore, evento che ha in-teso onorare la bandiera nazio-nale. Alla manifestazione, cheha visto la partecipazione di nu-merosi cittadini e di varie Auto-rità, è stato dato il massimo ri-

UNUCI Pescara - Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate.

UNUCI Pisa - Celebrazione del 79° Anniversario di fondazione dell’UNUCI.

UNUCI Piacenza - Visita del Prefetto Dott. Alberto Ardia (terzo da sx) alla Sezionepiacentina.

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salto sui quotidiani e sui massmedia locali.

UdineHa avuto luogo, presso il Cir-colo Ufficiali di Udine, l’assem-blea annuale dei Soci della Se-zione di Udine. Nell’occasione,il Gen.C.A. Luigi Federici, So-cio della Sezione, ha tenutouna conferenza sul tema: “Ilprimo immigrato clandestino inFriuli”. L’argomento riguardavala toccante storia di un bambi-no libico abbandonato ed affa-mato, ritrovato tra le rovine nel1911 da un Sottufficiale delBtg. Alpini “Tolmezzo, durantela guerra di Libia. Battezzatodagli Alpini Pasqualino Tol-mezzo, il bambino venne por-tato in Italia, dove, affidato al-l’orfanotrofio di Udine, vennebattezzato con grande parteci-pazione della cittadinanza. Inseguito, il piccolo crebbe e fre-quentò la Scuola Mili tare el’Accademia di Modena, uscen-done con i gradi di Sottotenen-te. Il giovane Ufficiale purtrop-po morì a soli 24 anni per tu-bercolosi ed ora riposa nel ci-mitero di Udine.

ViterboLa Sezione di Viterbo ha parteci-pato alla Manifestazione aerea“Viterbo Air Show 2005”, orga-nizzata dal Presidente dell’AeroClub, Amico UNUCI Stefano Ca-porossi.

* * *La Sezione di Viterbo ha orga-nizzato una conferenza sul te-ma: “1945 - 2005 la SecondaGuerra Mondiale sessant’annidopo. Fatti ricordi e riflessioni”,tenutasi presso il Comune diTarquinia dai Soci Gen. MarcoCorti e Col. Giovanni Tonicchi,del Nucleo di Tarquinia.

UNUCI Pordenone - Riunione annuale di Sezione: il Pres.Sez., Gen. Donato Gre-co, riceve l’attestato da parte del Presidente del Nastro Azzurro.

UNUCI Udine - Assemblea sezionale.

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CONVENZIONIL’UNUCI ha stipulato varie convenzioni conEnti o Strutture di rilevanza Nazionale riporta-te nei siti:• www.unuci.org/conhotel.htm (cure ter-

mali e alberghi in Italia con sconti non in-feriori al 15%)

• www.unuci.org/agevol.htm (convenzionivarie).

Tali agevolazioni sono riservate ai Soci in re-gola con il pagamento della quota annuale.

* * *In sintonia con gli scopi associativi tesi a fa-vorire conoscenza e cultura aeronautica, ilnostro Socio della Sezione di Napoli, nonchéPresidente della locale Associazione Naziona-le Ufficiali Aeronautica, Brig. Gen. G. Lenzi,ha stipulato un patto di collaborazione conuno dei maggiori importatori e distributorieuropei di “modellismo aereo”.(è in corso distipulazione anche una collaborazione per ilmodellismo navale e terrestre).In virtù di tale accordo ed in via del tutto ec-cezionale, i Soci UNUCI potranno accedereall’acquisto di non più di 20 “kit” costituitida 20 aeromodelli scelti fra tutti quelli più si-gnificativi che hanno volato con le coccardeItaliane o nei cieli Italiani durante l’ultimoconflitto.Grazie a questa speciale convenzione, validafino a maggio 2006, l’importatore praticheràuno sconto del 50 % sui prezzi oggi vigenti.Gli interessati possono richiedere infor-mazioni telefonicamente alla ANUA di Na-poli - Tel. 0817643929 - Cell. 3471523663o con e-mail: [email protected].

COMPETIZIONE INTERNAZIONALEPER PATTUGLIE MILITARI

“LOMBARDIA 2006”La Circoscrizione Regionale UNUCI Lombar-dia ha organizzato l’edizione del Ventennale,

edizione del Decennale, della CompetizioneInternazionale per Pattuglie “Lombardia2006”, che si terrà a Luino (VA) nei giorni 26-27-28 maggio 2006.Gli interessati sono pregati di rivolgersi aiseguenti indirizzi:Sezione UNUCI di MilanoTel/fax: +390276008863E-mail: [email protected] consultare il sito web: http://www.unu-cilombardia.org

ORARI DI APERTURASEZIONE DI CHIANCIANO

Si fa presente che, per motivi organizzativi,dal prossimo mese di Febbraio i locali dellaSezione di Chianciano, presso L’Albergo Sa-voia (U.N.U.C.I.) saranno aperti al pubblico ilprimo e il terzo mercoledì di ogni mesedalle ore 18,00 alle ore 19,00.Fermo restando come prima la piena disponi-bilità del Presidente di Sezione, Ten. MassimoPalazzi, tutti i giorni del mese da lunedì a ve-nerdì al numero (0578.64539).

UNUCI CASERTA:1ª EDIZIONE DELLA GARA

TOPOGRAFICA DI ORIENTAMENTOE MARCIA “CITTÀ DI RUVIANO” (CE)

4 APRILE 2006La Sezione di Caserta organizza, per il 4 apri-le 2006, la 1ª Gara topografica di orientamen-to e marcia “Città di Ruviano”.Per informazioni ed adesioni, gli interes-sati potranno rivolgersi alla Sezione UNU-CI di Caserta - Via C. Battisti 8 - Tel. e fax0823326678 - E-mail: [email protected], oppure al Gen.Brig. Ippolito Gassirà- Cell. 3382282434 - E-mail: [email protected]

notizieutili

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PROMOZIONI (Solo Soci)

GENERALE C.A.Sez. Benevento: Romolo D’A-mico GdF.Sez. Treviso: Lino Maddalena.

GENERALE BRIG.Sez. Trani: Vincenzo Avveniente.

MAGGIORESez. Napoli: Luigi Grosso CRI.Sez.Palermo: Luigi Bucchieri.

1° CAPITANOSez. Palermo: Guido Guida.Sez. Verona: Renato Farinon.

CAPITANOSez. Belluno: Basilio Calligaro.Sez. Padova: Fabrizio Zaramella.Sez. Palermo: Tommaso Gam-bino.Sez. Torino: Ferdinando ZanasiT.O.Sez. Vicenza: Claudio Zaranto-nello.

TENENTESez. Arezzo: Mario Mazzi. R.O.Sez. Belluno: Stefano Paccagnel-la, Adelfo Soccol, Mauro Parisi.Sez. Cesena: Luca Signorini.Sez. Gallarate: Davide Raimon-di CRI.Sez. Padova: Mario Ferrari, Gio-vanni Binato, Diego Marcuzzi,Fabio Ricciardi.Sez. Palermo: Francesco Valenza.Sez. Pescara: Giuseppe Guglielmi.Sez. Piacenza: Guido Civardi.Sez. Reggio Emilia: Attilio Pal-ladino.Sez. Torino: Carlo Cattero, Ser-gio Ponzio, Stefano Protto.Sez. Verona: Flavio Pecorari CRI.

S.TEN. VASC.Sez. Napoli: Luigi Rinaldo.

ONORIFICENZE (Solo a Soci)

Conferite su proposte di altreAmministrazioni:Al S.Ten. CC Carmine EnricoNocco, della Sezione di Roma,nominato Grande Ufficiale del-l’Ordine del Santo Sepolcro.Al Cap. Giovanni Micolitti, del-la Sezione di Pescara, nominatoCavaliere O.M.R.I.Al Cap. CRI Luigi Gennaro, del-la Sezione di Roma, nominatoCommendatore O.M.R.I.Al Cap. Vasc. Americo Boellis,della Sezione di Augusta, nomi-nato Ufficiale O.M.R.I.Al Gen. B. Vincenzo Speranza,della Sezione di Palermo, nomi-nato Commendatore O.M.R.I.Al Col. Saverio D’Alonzo, dellaSezione di Bari, nominato Cava-liere O.M.R.I.Al Ten. Med. Nicola La Manna,della Sezione di Palermo, per ilconferimento della Croce al Me-rito Melitense del Sovrano Ordi-ne Ospedaliero di San Giovannidi Gerusalemme di Rodi e diMalta.

CONGRATULAZIONI(Solo a Soci)

Al Cap. Alessandro Papò, del-la Sezione di Rieti, per i compli-menti ricevuti dal Presidentedella Repubblica a seguito dellascoperta nei fondali di Calafuria(Livorno) di un relitto etrusco enumerose suppellettili.Al Cap. Freg. Biagio De Mar-zo, della Sezione di Taranto,eletto membro del ConsiglioProvinciale dell’Ordine degli In-gegneri di Taranto.Al S.Ten. Damiano Bettoni, del-

la Sezione di Arezzo, nominatoPresidente Nazionale delle ACLI.Al Cap. Mario Mazzini, dellaSezione di Savona, eletto Presi-dente del Nucleo Intersezionaledi Protezione Civile dell’Associa-zione Nazionale Carabinieri, de-nominata “Liguria 1ª Riviera diPonente”.Al Cap. CRI sorella Ada Vita,della Sezione di Bolzano, per laconcessione della Medaglia d’O-ro al Merito.Al Ten. Lorenzo Torre, dellaSezione di Ravenna, nominatoPresidente della Croce RossaProvinciale di Ravenna.Al Col. Saverio D’Alonzo, dellaSezione di Bari, promosso Co-lonnello della Polizia Municipaledi Bari.All’A.U. Sig. Pierluigi Palmie-ri, della Sezione di Avezzano,per la nomina a Docente Uni-versitario presso la Facoltà diScienze della Formazione nellaLUMSA di Roma.

VARIE IN BREVE

NOZZE DI DIAMANTE(Solo a Soci)

Sez. Rovigo: Ten. Col. AntonioRizzato, con la Sig.ra Anita Per-nissa.

NOZZE D’ORO(Solo Soci e figli)

Sez. Reggio Calabria: Ten.Francesco De Benedetto, con laSig.ra Angela.Sez. Savona: Gen.B. Lino D’An-gelo, con la Sig.ra FrancescaRonco.

nella famiglia

dell’UNUCIN.B. LE SEGNALAZIONI SONO RIFERITE AI SOLI SOCI IN REGOLA CON LE QUOTE ASSOCIATIVE

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NOZZE(Solo Soci e figli)

Sez. Augusta: Sig. Mirko Pedali-no, figlio dell’A.U. Sig.ra LinaPaladino, con la Sig.na SantinaCoco. Sig.na Paola Anna MariaLombardo, figlia del Cap. Alfio,con il Sig. Alessandro Lo Faro.Sez. Giarre: Ten. Giuseppe Sor-bello, con la Sig.na Rosita Sa-puppo. S.Ten. Rosario Barbagal-lo, con la Sig.na Maria GraziaRapisarda.Sez. Napoli: Ten. Massimo Na-nia con la Sig.na Liliana D’Anna.Sez. Noto: Sig.na Elisa Buscemi,figlia dell’A.U. Sig. Masino, conil Sig. Giuseppe Gionfriddo.Sez. Novara: Sig. Cesare Favini,figlio del Ten. Gianfranco, conla Sig.na Elena Maronati.Sez. Reggio Calabria: Sig.naRachele Ammendola, figlia delTen. Giovanni, con il Sig. Giu-seppe Sciarrone.Sez. Roma: Sig.na Sonia Tocci,figli dell’A.U. Sig. Achille, colla-boratore presso la PresidenzaNazionale, con il Sig. MarcoMonti.Sez. Trani: Col. Francesco Cuta-neo, con la sig.na PasqualinaPezzullo.

NASCITE(Solo figli di Soci)

Sez. Biella: Marta, primogenitadel S.Ten. Marco Spola.Sez. Camerino: Tommaso, se-condogenito del Ten. MauroAmici e della Sig.ra Rossella.Sez. Gallarate: Giulia, terzoge-nita del Ten. CRI Mattia Masche-roni e della Sig.ra Daniela Dotto.Sez. Napoli: Rebecca, secondo-genita del Ten. Remo Raio e del-la Sig.ra Marianna.Sez. Palermo: Andrea, secondo-genito del Ten. Med. Nicola LaManna e della Sig.ra Jenny Spanò.Sez. Pescara: Alessandro, fi-glio del Ten. Stefano Carra edella Sig.ra Paola Cussino.

Sez. Roma: Daniele, primogeni-to dell’A.U. Sig. Gaetano Sinopolie della Sig.ra Ileana De Simone.Paolo, primogenito del S.Ten.Girolamo Costanza e della Sig.raElisa Tata. Giulio, terzogenitodel Ten. Giorgio Cherubini edella Sig.ra Giovanna Zimatore.Sez. Rovereto: Lorenzo, secon-dogenito del G.M. Ciro D’Antuono.Sez. Sassari: Alessandra, primoge-nita del S.Ten. Vasc. Salvatore Atzori.Sez. Teramo: Emanuele, pri-mogenito del S.Ten. Gianni Ro-veda e della Sig.ra Marilena.

LAUREE(Solo Soci e figli)

Sez. Augusta:In Ingegneria Civile: G.M. Sal-vatore Mazzone.

Sez. Benevento:In Ingegneria Informatica:Sig.na Enrica Valente, figlia delTen. Antonio, presso l’Universitàdegli Studi del Sannio.

Sez. Biella:In Biotecnologie Industriali:Sig.na Giulia Sanna, figlia delMagg. Alberto, presso l’Universitàdegli Studi “La Bicocca” di Milano.

Sez. Bologna:In Fisica: G.M. Michele Berti, figliodel Cap.Vasc. Piersandro, pressol’Università degli Studi di Bologna.

Sez. Firenze:In Lettere: Sig. Gabriele Fredianel-li, figlio del Ten. Antonio, pressol’Università degli Studi di Firenze.In Economia e Finanza: Sig.naIlaria Dal Carobbo, figlia del Ten.Claudio.

Sez. Giarre:In Scienze Politiche: Sig.na CarlaCatanuto, figlia del Ten. CC An-gelo, presso l’Università degliStudi di Catania.

Sez. Palermo:In Scienze Giuridiche: S.Ten.Pietro Mocciaro, presso l’Univer-sità degli Studi di Palermo.

In Lingue e Letterature Stranie-re: Sig.na Laura Scaglione, figliadel Ten. Col. Gian Claudio, pressol’Università degli Studi di Palermo.

Sez. Pordenone:In Igiene e Sanità Animale:Sig.na Roberta Scagliotti, figliadel Col. Roberto, presso l’Uni-versità degli Studi di Udine.

Sez. Reggio Calabria:In Storia e Conservazione deiBeni Architettonici e Ambien-tali: Sig. Antonio Pavone, figliodel Presidente della locale Sezio-ne, Cap. Nicola, presso l’Univer-sità degli Studi di Reggio Calabria.

Sez. Taranto:In Ingegneria Civile: Sig. MarcoGigante, figlio dell’A.U. Sig. Saverio.

Sez. Torino:In Scienze Strategiche: Cap.CRI Massimo Nardilli, presso l’U-niversità degli Studi di Torino.

SPECIALIZZAZIONI(Solo Soci e figli)

Sez. Augusta:In Radiodiagnostica: S.Ten.Giancarlo Bocchetti, presso l’U-niversità degli Studi di Catania.

Sez. Verona:Master in Diritto Internazio-nale Marittimo: Ten. RoccoToffaletti, presso l’Università de-gli Studi di IMLI di Malta.

NON SONO PIÙ TRA NOI(Solo Soci)

A tutti i familiari degli Scom-parsi le più sentite condoglian-ze da parte della PresidenzaNazionale e dell’Ufficio Rivista.Sez. Alessandria: Magg. RenatoAlignani.Sez. Anzio-Nettuno: S.Ten.Giuliano Guidi, A.U. Sig. France-sco Failla.Sez. Aosta: Ten. Col. Remo Chabod.Sez. Arezzo: Cap. Med. DonatoAbbate, Ten. Col. Felice Bisac-

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cioni, A.U. Sig. Giovanni Cipol-leschi, Ten. Oreste Lentini, Cap.Antonio Tartaro, Ten. Col. Rena-to Perlini, S.Ten. Alberto Turchi-ni, 1° Cap. Lelio Marchi, Ten.Gilberto Caioli.Sez. Augusta: Cap. Freg. Corra-do Lupo.Sez. Benevento: A.U. Sig.Emiddio Amato.Sez. Bergamo: Ten. Col. LivioMondini.Sez. Bolzano: A.U. Sig. Vladimi-ro Buonomo.Sez. Brescia: Ten. Col. T.O. Do-menico Zaniboni, Ten. Col. UgoLazzaroni.Sez. Bressanone: A.U. Sig. NiniBracchi.Sez. Camerino: Magg. EucherioBoldrini.Sez. Catanzaro: Ten. Ferdinan-do Primerano, A.U. Sig. Salvato-re Lo Prete.Sez. Crema: Cap. Prospero Sabbia.Sez. Cuneo: Gen. B. Giulio Ber-toldi.Sez. Firenze: Cap. Sergio Paci-ni, Ten. Fabrizio Niccolai GambaCastelli.Sez. Genova: S.Ten. Vasc. Man-lio Baldizzone.Sez. Grosseto: A.U. Sig. ra ElsaBarbieri Caporiccio.Sez. Ivrea: Cap. Corv. FrancoPertusio, G.M. Egidio Petrachi.Sez. L’Aquila: Gen. C.A. Costan-tino Maglio, già Presidente delCollegio dei Probiviri dell’UNUCI.Sez. Lecco: S.Ten. Luigi Zappa,Cap. T.O. Antonino Cusolito.Sez. Legnano: Gen. D. Giovan-maria Lo Bianco.Sez. Lugo: Ten. Col. Mario Luc-cacini, Cap. Med. Renato DeVincenzo.Sez. Mantova: Magg. DavideGiulio Pauletti.Sez. Matera: Ten. Alfio Trovato.Sez. Messina: Cap. EleuterioPirrone.Sez. Milano: Gen. C.A. ErnestoDoniselli, Ten. Vasc. Fabrizio DeAngelis, Ten. Luigi Cocco, S.Ten.

Gaetano Gaudiano, A.U. Sig.Franco Gattinara, Cap. CamilloRicciardi, Ten. Col. Mario Bor-ghesi, A.U. Sig. Franco Manzini.Sez. Mirandola: A.U. Sig. Toni-no Bellini, Ten. Nevio Dotti,Cap. Tito Pacchioni.Sez. Modena: Magg. Gen. Anto-nio Mazza, Ten. Mario Orienti,Ten. Loris Gualandi.Sez. Napoli: Gen. B. AntonioD’Acierno.Sez. Noto: Ten. Gennaro Seba-stiano.Sez. Novara: A.U. Sig.ra LidiaBeneyton, S.Ten. Mario Scogna-miglio.Sez. Padova: Gen.C.A. VittorioEmanuele Borsi di Parma, Cap.Ulderico Forno.Sez. Palermo: Cap. T.O. Fran-cesco Russo.Sez. Parma: Ten. Fabrizio Car-tolari, Ten. Lino Ferrarini, Col.T.O. Ettore Tadonio, Gen.D. Ma-rio Caboni.Sez. Pescara: Cap. Pil. AlbertoRossini.Sez. Piombino: S.Ten. RaffaeleImmella.Sez. Pordenone: Ten. Col. Giu-lio Lombardo.Sez. Reggio Emilia: S.Ten. AzzioScirè Mammano,Ten. GeminianoMessori, A.U. Sig. Luigi Cantagalli.Sez. Rieti: Ten. Pietro De Luca.Sez. Rovigo: Ten. Luciano Fer-racin, Cap. Nerino Sambini, Cap.Med. Paolo Merlin.Sez. Savona: Ten. Giorgio Se-ghetti, Ten. Franco Marenco,A.U. Sig. Domenico Fregosi.Sez. Sondrio: Cap. Elvio Canet-ta, A.U. Sig. Simone Rini, Ten.Mario Bertazzini, Cap. FrancescoRadaelli.Sez. Teramo: Col. DomenicoFoschini.Sez. Torino: Magg. Gen. Giu-seppe Demagistris.Sez. Treviso: Cap. Vittorio Alì,Ten. Col. Mario Cassisi, A.U.Sig.ra Germana Borri ved. Ursi-ni, Magg. Piero Bettoni.

Sez. Varese: Ten. Col. GiuseppeBagnati.Sez. Vercelli: A.U. Sig. GiovanniMario Vaccino.Sez. Verona: Gen. C.A. RaffaeleGandolfi, Col. CC Lanfranco Pezzei.Sez. Vicenza: S.Ten. Vittorio Fop-pa, Gen. Sq.A. Riccardo Fodale.Sez. Viterbo: S.Ten. GiuseppeCenciarini, Gen.B. Arcangelo Si-meoni, Gen.B. Giulio Cesare Va-leci, Ten. Luigi Catteruccia.Sez. Udine: Gen. B. Lucio Di Julio.

CONDOGLIANZE(Solo a Soci)

Al Cap. Vittorio Grinenco, del-la Sezione di Buenos Aires, perla perdita della consorte, Sig.raElena Carrizo-Brieux.Al Cap. Claudio Beretta, VicePresidente della sezione di Bue-nos Aires, per la perdita della con-sorte, Sig.ra Georgina Montalvo.Al Gen. C.A. Antonino Vacca-ro, della Sezione di Savona, perla perdita della consorte, Sig.raConcetta Bressani.Al Cap. Maurizio Garetto, del-la Sezione di Torino, per la per-dita del padre.All’A.U. Sig. Franzo Borrome-ti, della Sezione di Noto, per laperdita della madre.Al S.Ten. Giuseppe Catania,della Sezione di Noto, per laperdita del padre.Al S.Ten. Giuseppe Bruno,della Sezione di Noto, per laperdita del padre.Al Gen. C.A. Cesare Quagliar-di, della Sezione di Brescia, perla perdita della consorte, Sig.raCarla Gavazzi.Al Magg. Gen. PS Pietro Lam-pani, della Sezione di Savona,Per la perdita della consorte,Sig.ra Wanda Maiorano.Al Magg. Med. Edoardo Tripo-di, della Sezione di Torino, perla perdita della mamma, Sig.raClara Ferrero.Al S.Ten. Med. Carlo Luccacini,

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della Sezione di Lugo, per la scom-parsa del padre, Ten. Col. Mario.All’A.U. Sig. Raffaele Migneco,della Sezione di Augusta, per laperdita del padre, Sig. Francesco.Al Cap. Matteo De Cecco, dellaSezione di Tolmezzo, per la per-dita del padre, Sig. Francesco.Al Ten. Claudio Izzo, della Se-

zione di Benevento, per la per-dita della consorte, Sig.ra Vitto-ria Del Prete.Al Cap. Maurizio Coradazzi,della Sezione di Treviso, per laperdita del padre,Sig. Aldo.Al Gen. B. Giorgio Ladillo, dellaSezione di Roma, per la perditadella madre, Sig.ra Valeria Corazza.

Al Magg. Gen. Antonio Dai-notto, della Sezione di Udine,per la perdita della consorte,Sig.ra Leda Campagnari.Al Ten. Enzo Fanelli, già Pre-sidente della Sezione di Came-rino, per la perdita della con-sorte, Sig.ra Graziella More-schini.

ERRATA CORRIGEA pag.13 del n.11 &12 2005, nella Rubrica “Comunicazioni della Presidenza Nazionale” nell’articolo“Riconoscimento dell’UNUCI come Ente Pubblico non Economico” è riportato:“Nel prossimo anno sarà pertanto necessario, come prescrive il predetto decreto, accentrare le entrate,per cui i versamenti delle quote dovranno essere fatte direttamente alla Presidenza Nazionale sul c/c po-stale 634006”.Si comunica che l’applicazione della nuova normativa è stata rimandata al prossimo anno (2007)per cui al momento resta inalterata la procedura in atto.A pag.47 del n.11 &12 2005, nella Rubrica “Condoglianze” sono state erroneamente riportate le condo-glianze al Gen. Gaspare Platia, Vice Delegato per il Piemonte e Valle D’Aosta, per la perdita della consor-te Sig.ra Rosa Butera. La Sig.ra Butera è invece la madre del Gen. Platia.Ce ne scusiamo profondamente col Gen. Platia augurando lunga e felice vita alla sua gentile consorte.

SOCI BENEMERITI(Solo Soci)

Presidenza Nazionale: Gen. C.A. F.Pietro Mu-raro, Gen. C.A. Pietro Solaini, Ten. Gen. GiorgioBetti, Amm. Mario Maguolo, Ten. Gen. Giusep-pe Marciano, Gen. B. Adolfo Alemanno, Gen.B.Vittorio Stefanelli, Gen. B. Angelo Silva, Cap.Salvatore Femiano.

Sez. Arezzo: S.Ten. Leonardo Fossi, S.Ten.Giampaolo Taddei.Sez. Bologna: Ten. Giacinto Farinelli.Sez. Brescia: Magg. Riccardo Frangipane, Col. Ma-rio Giuseppe Bindi, Ten. Enrico Superfluo, Ten.Danilo Salotti, Ten. Flaminio Valseriati, S.Ten. GianLuca Gorlani, S.Ten. CRI Esterina Pasetti Venier,A.U. Sig. Annibale Gabusi, A.U. Sig. Giorgio Venier.Sez. Cesena: Enrico Minghetti.Sez. Chiavari: S.Ten. Fabio Zavatteri, Ten.Igna-zio Zavatteri, 1° Cap. Filippo Zavatteri.

Sez. Genova: S.Ten. Vasc. Fabio Mandrilli, Ten.Francesco Paolo Mattioli..Sez. Ostia Lido: Gen. B. Pio Cafisse.Sez. Pescara: Gen. B. CC Tommaso Polidoro,Col. CC Vincenzo Del Cielo, Cap. T.O. NicolaMarcheggiani, Cap. Silvio Ruggeri, Amm. GuidoNatale, Ten. Carlo Marrone, S.Ten. Domenico DiClemente, A.U. Sig.ra Antonella Nicolai. A.U.Sig.ra Antonietta Pelliccione, A.U. Sig. Silvino LaBarba.Sez. Pisa: Gen.D. Adolfo Giunta.Sez. Roma: Gen. C.A. Fulvio Toschi.Sez. Sud Pontino-Gaeta: Ten. Antonio Celletti,A.U. Sig. Giovanni Casa, Ten. Cosimo Pecorone,Ten.Med. Alfonso Di Russo, A.U. Sig. GiuseppeVallone.Sez. Savona: Ten. Luigi Rolandi, Magg. FilippoAmato, Ten. Med. Corrado Sfacteria, Ten. Col.Benedetto Pallanca.Sez. Torino: Ten. Mauro Giuliano.

FondoPotenziamentoRivista (Solo Soci)

Sez. Pisa: Gen. D. Adolfo Giunta Euro 50,00

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Ultima leva: un anno fa Pag. 1

L’Organizzazione Logistica della Marina Militare Pag. 4

Cambio al vertice della Marina Militare Pag. 8

Ammiraglio d’assalto Pag. 9

Tutela degli iscritti Pag. 10

Risposte a quesiti vari Pag. 16

Comunicazioni della Presidenza Nazionale Pag. 17

Mostre, raduni e iniziative varie Pag. 19

Lettere in Redazione Pag. 20

Recensioni Pag. 21

Cronache Pag. 24

Attività Addestrative Pag. 26

Attività Sportive Pag. 28

Attività Culturali e Varie Pag. 29

Notizie utili Pag. 35

Nella famiglia dell’UNUCI Pag. 36

Fondo Potenziamento Rivista Pag. 39

SOMMARIO