tutti i venerdì dal 14 gennaio al 25 marzo · vetrine che riescono a portare la nostra realtà...

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Per gli appassionati del piacere enogastronomico TUTTI I VENERDÌ DAL 14 GENNAIO AL 25 MARZO 2011 RASSEGNA ENOGASTRONOMICA Indovina gli ingredienti di una delle portate e... VINCI UNA CENA PER DUE! È un’iniziativa con il patrocinio COMUNE DI BELLUNO

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tutti i venerdìdal 14 gennaio

al 25 marzo 2011

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Indovina gli ingredientidi una delle portate e...

vinciuna cena per due!

è un’iniziativa

con il patrocinio

COMUNEDI BELLUNO

I “berretti bianchi” che si sono assunti il compito di interpretare lo “spartito” di questa edizione (la più difficoltosa per i ben noti motivi contingenti) e i solerti organizzatori sono veramente da elogiare pubblicamente. Loro hanno capito che i buongustai, oggi più che mai, vanno alla ricerca di piatti tipici, di assoluta credibilità, genuinità e sana alimentazione. La palestra della sa-lute è la buona cucina. I “veri” ristoratori rassomigliano a un uf-ficio informazioni. Con il loro volumi-noso bagaglio passionale e i sacrifici fisici, ma anche economici, informano i nostri palati, solleticandoli. Essi san-no trasformare le fragranze dei prodotti delle loro generose vallate in squisiti e saporiti menu.Sappiano, i coraggiosi protagonisti, che nel passato i vacanzieri stimavano il bellunese per il fascino e lo splendore dei mitici giganti dolomitici. Ora, invece, le buone forchette desiderano anche lasciarsi piacevolmente “prender per la gola”. Gli ine-brianti e accattivanti piatti, l’eccellente accoglienza della silen-ziosa gente di montagna conquistano gli occhi prima ancor del palato. E’ un valore aggiunto alle stupende vette. Complimenti!

il saluto del Presidente della Provincia di Belluno

Da gennaio a marzo, ancora una volta, avremo la possi-bilità di gustare i migliori prodotti della cucina tradizio-nale di montagna. Un’occasione unica, che permette non solo di confermare la bontà delle tradizioni della nostra tavola, ma anche di far conoscere al di fuori della nostra provincia quali sono le pietanze e i prodotti che caratte-rizzano la nostra terra e la gente che la abita. Quella di “D’Inverno a Tavola” è una rassegna che si è fatta ap-prezzare in tutte le sue edizioni, per l’alta qualità offerta, per la professionalità dimostrata e per l’impegno profuso dagli organizzatori: non posso che ringraziare chi - anno dopo anno - ha confermato la propria passione e il pro-prio lavoro nel promuovere la prelibatezze culinarie bel-lunesi. Il mio augurio è quindi che appuntamenti come questo non abbiano mai a mancare nel panorama delle vetrine che riescono a portare la nostra realtà fuori dai confini provinciali, così da farci conoscere e apprezzare per le mille ricchezze che le nostre montagne e le nostre valli sanno riservare a chi viene a visitarle.

Gianpaolo BottacinPresidente della Provincia di Belluno

Tino ParrasiaDelegato regionale dell'Unione Italiana RistoratoriIdeatore della rassegna D’Inverno a Tavola

Presentazione Accademia Italiana della Cucina

I prodotti tipici del BelluneseLa tradizione del Pastìn

Le Dolomiti incontrano l’AltamarcaAltamarca Associazione

Serata di contaminazioni culinarie Ristorante Il Barco Casa Balbi

Regolamento Chef per un piatto

Calendario della rassegnaD’Inverno a Tavola 2011

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Albergo Ristorante La Baita

Ristorante La Taverna

Ristorante Alla Stanga

Ristorante Chalet Pino Solitario

Ristorante La Cusina de Belun

Ristorante Baita à l’Arte

Albergo Ristorante Remauro

Ristorante La Gioi

Ristorante Cianzia

Albergo Ristorante Monaco Sport Hotel

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L’Accademia Italiana della Cucina, Istituzione Culturale della Repubblica Italiana, opera per far conoscere e tutelare le tradizioni della cucina italiana quali fattori di cultura e civiltà e per promuovere e difendere le attività gastronomiche e i prodotti agro alimentari italiani di qualità nel mondo.L’Accademia per il conseguimento degli scopi statutari:a) studia i problemi della gastronomia e della tavola italiana, formula pro-poste, dà consulenza in materia a pubblici uffici, enti, associazioni e istitu-zioni pubbliche e private e opera affinché siano promosse iniziative idonee a favorire la migliore conoscenza dei valori tradizionali della cucina italiana;b) promuove e favorisce tutte quelle iniziative che, dirette alla ricerca sto-rica e alla sua divulgazione, possono contribuire a valorizzare la cucina nazionale in Italia e all’estero anche come espressione di costume, civiltà, cultura e scienza;c) promuove e favorisce la conoscenza presso la pubblica opinione di quelle attività che offrono seria garanzia del rispetto e dell’osservanza della tradizione e delle cucine nazionale, regionale e locale;d) istituisce e conferisce riconoscimenti a chi opera per il raggiungimento degli scopi istituzionali.L’Accademia persegue il suo scopo attraverso l’attività dei suoi organi na-zionali e delle sue Delegazioni territoriali in Italia e all’estero. La delegazione di Belluno - Feltre - Cadore, desiderosa di far conoscere le realtà della sua Provincia meritevoli di essere poste in evidenza per profes-sionalità e serietà, promuove e salvaguarda le ricette e i prodotti tipici locali.L’Accademia è estranea ad ogni attività commerciale, ma partecipa attiva-mente ad ogni iniziativa che comprenda turismo, gastronomia, cultura.

Le popolazioni bellunesi del passato hanno avuto una limitata varietà alimentare viste le caratteristiche del nostro territorio montano. Polen-ta e patate erano i piatti principali.La carne era cibo da ricchi, ad esclusione della carne del maiale, che ogni famiglia allevava per poterne utilizzare in cucina ogni parte.Così al momento della macellazione del maiale, che avveniva nei mesi invernali, nasceva nelle famiglie dei nostri avi la tradizione del Pastìn. Come raccontano alcune fonti storiche, la macellazione del maiale “l’era ‘na festa: se magnea pastìn kru e kot” (era una festa, si mangiava Pastìn crudo e cotto).La carne del maiale, più o meno grassa, veniva mescolata con la carne di una vecchia mucca, che non poteva più generare, per poi essere tritata con l’aggiunta di sale e pepe. A seconda delle tradizioni del-le diverse zone della Provincia, si aggiungevano chiodi di garofano, cannella, aglio e vino.In Valbelluna, Alpago, Valle di Zoldo e Agordino, zone in cui è nato il Pastìn poi diffuso in tutta la Provincia, le ricette erano quindi diverse. E oggi, nel rispetto della tradizione di un tempo, la peculiarità del Pastìn è ancora quella di essere un prodotto mai uguale e mai monotono.Nelle nostre case il Pastìn generalmente è cucinato alla piastra o alla griglia e abbinato al pane e alla polenta. Poi nelle mani dei nostri cuo-chi, sapienti interpreti della gastronomia bellunese, il Pastìn diventa protagonista di speciali, raffinate e creative elaborazioni.Ve ne diamo alcuni assaggi! Gustate la tradizione!

IL PASTÌN RIENTRA NELL’ELENCO UFFICIALE DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI TRADIZIONALI ITALIANI

Il Pastìn, patrimonio che viene dal passatoe vive di presenteProfumi e sapori che sanno di montagna, luoghi aspri e affascinanti, un binomio di tradizione e innovazione protagonista della cucina bellunese.

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ACCADEMIA ITALIANA DELLA CUCINAFondata da Orio Vergani nel 1953Istituzione culturale della repubblica italianaDelegazione Belluno Feltre CadoreDelegato: Corrado BoscoSegreteria: Rosanna De Menech Perera

Tel. 0437 931141 E-mail: [email protected]

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ALTAMARCA ASSOCIAZIONEColline del VenetoVini - Gastronomia - Cultura - TurismoPremio Borsa Verde d’EuropaRic. Giuridico DPR 361/2000

Villa dei Cedri - Via Piva 8931049 Valdobbiadene - TrevisoTel. 0423 972372Fax: 0423 975510www.altamarca.it

Ristorante Il BarcoCasa Balbi

Venerdì 14 gennaio

ore 20.00

Via Montello, 60 31053 Pieve di Soligo TVTel. 0438 82264 [email protected]

I ristoratori di D’Inverno a Tavola e il ristorante Il Barco Casa Balbi presentano

La portata protagonista della serataSformatino di Noal con salsa di carciofi a cura dei ristoratori bellunesi

Costolette di cervo e composta dolce ai frutti di bosco con purè di sedano rapaa cura del ristorante Il Barco Casa Balbi

La ricetta “Chef per un piatto”Tagliolini di castagne con ragù bianco di coniglio

...e tra l’altroIl Pastìn interpretato dagli Chef bellunesi

Siamo sempre alla ricerca di piatti innovativi, cercando comunque di mantenere la tradizione del terri-torio.Le nostre specialità sono il filetto di sorana al forno cotto sotto il sale grosso e servito con olio al timo, la degustazione di tartar, i mal-tagliati con lardo di colonnata, pomodorino e pecorino di pienza stagionato in foglie.Abbiamo una carta dei vini di cir-ca 400 etichette e una cantinetta aperta nel periodo estivo immersa nel verde del parco.

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biAltamarca Trevigiana, colline armoniose e ospitali della Pedemontana Veneta, meta turistica, è un esempio di tradizione, di cultura, di tipicità, di paesaggio e di ambiente salubre, a pochi chilometri, dalle Dolomiti, dal Cadore e dalla laguna di Venezia.

Terra di mezzo del Veneto da sempre meta di villeggiatura dei Regnanti d’Europa, dei Doge di Venezia, dei nobili della Serenissima testimoniate dalle ville patrizie e case di campagna che costellano il territorio, con architetti il Palladio e lo Jappelli. Ma anche Cima da Conegliano, Giorgio-ne, Tiziano, Veronese hanno immortalato questo paesaggio dell’ospitalità e del benessere. Hanno vissuto queste terre la Regina Cornaro, Antonio Canova, Giacomo Casanova, Della Casa con il suo Galateo, Da Ponte librettista di Mozart, Heminguay convalescente, Eleonora Duse e D’An-nunzio. Tante le pievi e i campanili che segnano le antiche “strade” della devozione e della fede, oggi riscoperte come itinerari turistici, strade dei vini e sapori, ippovie, strade bianche per slowbike e percorsi trekking. I colli dell’Altamarca Trevigiana sono noti per le vigne che producono uve dorate e profumate Docg, come il Valdobbiadene Conegliano e l’Asolo, e Doc come il Montello Colli Asolani e il Prosecco Spumante. Ma anche i prodotti caseari di malga, il formaggio Morlacco e Grappa, la Casatella Dop e salumi, la Sopressa e lo Spiedo dell’Altamarca, espressione di una raffinata tradizione rurale insieme a un vasto e diverso paniere di prodot-ti agricoli che contribuiscono a far diventare il soggiorno, nei comodi e splendidi ambienti ricettivi, un “buonvivere”.

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serata di contaminazioni culinarie

E 40 a persona * è gradita la prenotazione

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RegolamentoL’Ascom di Belluno, nell’ambito della sua attività di promozione e sostegno del Terziario produttivo bellunese, organizza la rassegna eno-gastronomica “D’Inverno a Tavola”.Nell’ambito dell’edizione 2011 si svolgerà la terza edizione della manifestazione denominata “Chef per un piatto”.

Art. 1 - PartecipantiPossono concorrere al premio solo i clienti del locale intervenuti per partecipare alla rassegna eno-gastronomica.

Art. 2 - DescrizioneI partecipanti sono chiamati ad indovinare gli ingredienti di una del-le portate previste dal menù della serata.Il piatto oggetto della prova è specificato sia nella brochure pre-

disposta per pubblicizzare la rassegna sia nel menù stampato dal locale.

A tutti i partecipanti sarà consegnato un apposi-to modulo, su cui dovranno indicare il proprio nome e gli ingredienti che si pensa siano serviti a preparare la portata. Fa fede una lista degli in-

gredienti precedentemente compilata dal titolare del locale su uno dei moduli e inserita in una busta chiusa.La verifica delle schede, ritirate dal personale del locale tra la portata in oggetto e quella successiva, verrà fatta entro la fine della serata, confrontando le schede dei clienti con quella del titolare del locale.Vince chi indovina tutti gli ingredienti del piatto ovvero chi ne indo-vina il maggior numero. Ogni ingrediente indicato sulla scheda ma non usato nella preparazione del piatto toglie un punto.

Art. 3 - PremioIl vincitore vince una cena gratuita per due persone nel locale stes-so. In caso di ex equo il premio sarà sorteggiato.

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Ristorante Il Barco Casa BalbiPieve di Soligo TV

Albergo Ristorante La BaitaLivinallongo del Col di Lana BL

Ristorante La Taverna Belluno

Ristorante Alla Stanga Sedico BL

Ristorante Chalet Pino Solitario Vigo di Cadore BL

Ristorante La Cusina de Belun Belluno

Ristorante Baita à l’Arte San Gregorio nelle Alpi BL

Albergo Ristorante Remauro Cibiana di Cadore BL

Ristorante La Gioi Feltre BL

Ristorante CianziaBorca di Cadore BL

Albergo Ristorante Monaco Sport HotelSanto Stefano di Cadore BL

venerdì14 gennaio

ore 20.00

venerdì21 gennaio

ore 20.00

venerdì28 gennaio

ore 20.00

venerdì4 febbraio

ore 20.00

venerdì11 febbraio

ore 20.00

venerdì18 febbraio

ore 20.00

venerdì25 febbraio

ore 20.00

venerdì4 marzo

ore 20.00

venerdì11 marzo

ore 20.00

venerdì18 marzo

ore 20.00

venerdì25 marzo

ore 20.00

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Ristorante La Taverna

Albergo Ristorante La Baita

Venerdì 28 gennaio

ore 20.00

Giovedì 21 gennaioore 20.00

Via Cipro, 732100 BellunoTel. 0437 [email protected]

Via Cernadoi, 6432020 Livinallongo del Col di Lana BL

Tel. 0436 7172Fax 0436 7452

www.dolomiti.it/[email protected]

La portata protagonista della serataSfoglia al farro bellunese con radicchio e formaggio di capra

La ricetta “Chef per un piatto”Budino di blu di capra con carciofi alla veneta

...e tra l’altroIl Pastìn interpretato dallo Chef

La portata protagonista della serataMinestra d’orzo con lo stinco affumicato

La ricetta “Chef per un piatto”Ambroyno, dal primo ricettario italiano del XIII secolo

...e tra l’altroIl Pastìn interpretato dallo Chef

Dal 1962 la famiglia De Cassan offre ai suoi ospiti una cucina tradizionale legata ai piatti dolo-mitici e bellunesi con un pizzico di fantasia e qualche incursione nella cucina medievale e rinasci-mentale.Canederli e garganelli fatti in casa con speck e zenzero, gnocchi di patate con pinoli e mandorle e, durante l’estate, svariati tipi di carne alla brace, tra cui quella di bisonte. In cantina ci sono vini del Trive-neto, della Toscana e della Sicilia, ma non solo ...

P A R T N E R D E L L A S E R A T A P A R T N E R D E L L A S E R A T A

Il ristorante La Taverna è situato in un antico spazio del centro storico di Belluno.L’attuale aspetto risale agli anni ‘20, ma da più secoli è una locan-da adiacente al vecchio stallaggio della città, su cui sorge ora il tea-tro Comunale La cucina è tipica, legata al ter-ritorio e alla stagionalità dei pro-dotti, con un menù che permette quotidianamente un’ampia scelta.

* Chiuso la domenica, eccetto periodi di mostra a Palazzo Cre-padona.

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E 40 a persona * è gradita la prenotazione E 40 a persona * è gradita la prenotazione

P A R T N E R D E L L A S E R A T A P A R T N E R D E L L A S E R A T A

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Ristorante Chalet Piano Solitario

Ristorante Alla Stanga

Venerdì 11 febbraio

ore 20.00

Venerdì 4 febbraioore 20.00

Via Rin De Soandre, 1832040 Piniè di Vigo di Cadore BLTel. 331 9018991

Via La Stanga, 2432036 Mas di Sedico BL

Tel. 0437 87611www.ristoranteallastanga.it

[email protected]

La portata protagonista della serataGnocchi di zucca ai sapori di malga del Comelico

La ricetta “Chef per un piatto”Cosciotto di capriolo allo spiedo con ripieno sorpresa

...e tra l’altroIl Pastìn interpretato dallo Chef

La portata protagonista della serata Agnolotti farciti con mele prussiane

e crema al focobon

La ricetta “Chef per un piatto” Lasagnette di grano saraceno con

fagiano brasato e moroni

...e tra l’altroIl Pastìn interpretato dallo Chef

Da poco entrato a far parte dei locali storici del Veneto, i primi documenti riguardanti il ristoran-te risalgono all’inizio del 1800, quando fungeva anche da alber-go, stallo ed esattoria del pedag-gio per il bestiame in transito, da qui il nome “La Stanga “. La gestione è stata tramandata ormai da quattro generazioni e ora viene portata avanti da Patrizia Da Re in sala e il marito Luca De Cia ai for-nelli. La cucina propone tutte pie-tanze rigorosamente fatte in casa, dal pane alla pasta e ai dolci. Tro-viamo alcuni piatti storici come il vitello marinato con cipolla e lo zabaione. Con una selezione di oltre 200 etichette, non manca la scelta dei vini con i quali sedersi in compagnia attorno al fuoco dello storico “Larin”.

* Chiuso il lunedì.

Dopo 15 anni di gestione del ristorante “Ai Pellegrini” ci sia-mo spostati a pochi chilometri di distanza, in un piccolo Chalet immerso nei boschi alle pendici del monte Tudaio, luogo storico della prima guerra mondiale. il locale mantiene le caratteristiche del ristorante “Ai Pellegrini” in un ambiente più piccolo, intimo e accogliente, riscaldato dal fuoco del caminetto. La cucina usa pro-dotti tipici del territorio, integran-do al proprio menu cene di pesce su prenotazione.

*Chiuso il mercoledì.

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E 40 a persona * è gradita la prenotazione E 40 a persona * è gradita la prenotazione

P A R T N E R D E L L A S E R A T A P A R T N E R D E L L A S E R A T A

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Ristorante Baita à l’Arte

RistoranteLa Cusina

de Belun

Venerdì 25 febbraio

ore 20.00

Venerdì 18 febbraioore 20.00

Via Belvedere, 4332030 San Gregorio nelle Alpi BLTel. 0437 800124Fax 0437 800477

Via Feltre, 10132100 Belluno

Tel. 0437 942013Fax 0437 942013

[email protected]

La portata protagonista della serataCrema al formaggio Piave stravecchio con crostini di pane e polenta di mais sponcio abbrustolita

La ricetta “Chef per un piatto”Braccioline di maiale panato in pistacchi, salsa al cioccolato e patate viola croccanti

...e tra l’altroIl Pastìn interpretato dallo Chef

La portata protagonista della serataCasunziei alla ricotta del Cansiglio e speck su crema di “gialet” e salsa leggera al pomodoro

La ricetta “Chef per un piatto”Arrosto di agnello dell’Alpago su polentina di

farro e verdure di stagione

...e tra l’altroIl Pastìn interpretato dallo Chef

Il ristorante “La Cusina del Belun” è gestito dai proprietari che ne cu-rano la cucina da più di 18 anni.Il locale, completamente rinnova-to, è accogliente e familiare, con un ampio servizio di caffetteria e un angolo snack, dove consuma-re uno spuntino veloce.La cucina propone in prevalenza specialità di cucina tipica locale e veneta, ma non solo.Le preparazioni sono artigianali e sapientemente lavorate a mano, con ogni cura, rispettando quanto più possibile la stagionalità dei prodotti utilizzati.L’orario di apertura è ridotto nel periodo estivo.

* Chiuso le sere di martedì e mercoledì.

A metà strada fra Belluno e Fel-tre, alle falde del Monte Pizzocco e alle porte del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, nel pic-colo centro di San Gregorio nelle Alpi si trova la locanda “Baita a l’Arte”, un ristorante capace di su-scitare entusiasmo autentico. è gestito con amore dalla fami-glia Merlin, Dino in cucina, Anna e Roberto in sala.

* Chiuso il lunedì e il martedì a pranzo.

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Ristorante La Gioi

Albergo Ristorante Remauro

Venerdì 11 marzo

ore 20.00

Venerdì 4 marzoore 20.00

Via Sot Le Vigne, 1732032 Lasen di Feltre BLTel. 0439 42679Cell. 340 8611961www.lagioi.it [email protected]

Via Pianezze,1632040 Cibiana di Cadore BL

Tel. 0435 74004Fax 0435 74294www.remauro.it

[email protected]

La portata protagonista della serataOrzotto delle Valli Bellunesi con tardivodi S. Giustina e Pastìn del Parco, mantecato con latteria di Lentiai

La ricetta “Chef per un piatto”La crème caramel della mia mamma

...e tra l’altroIl Pastìn interpretato dallo Chef

La portata protagonista della serataMaltagliati di mais sponcio

con patate di Cesio, Pastìn e cipolla stracotta

La ricetta “Chef per un piatto”Torte della tradizione....... “la fagiolina”

e “la polentina”

..e tra l’altroIl Pastìn interpretato dallo Chef

Locanda storica di Cibiana sorta alla fine dell’Ottocento, che con-serva ancora il fascino di quei tempi, oggi gestita dalla famiglia Di Maria. Gestione attenta e inno-vativa con il rispetto delle tradi-zioni passate e allo stesso tempo per le nuove tecniche di cucina e degli innumerevoli prodotti locali della Provincia. Esclusiva veneta per la carne di Yak e, per i piu golosi, il gelato della tradizione cadorina, imperdibile!!!

A pochi minuti da Feltre, il Ristorantino La Gioi nasce quale frutto di un’autentica passione per la tradizione gastronomica delle vecchie cucine di montagna, accostata a prodotti di altre terre.Dalla scelta delle materie prime, ai metodi di cottura, ogni piatto è fusione di un’antica sapienza cu-linaria e contemporanea ricerca di genuinità e semplicità.Il risultato è una proposta di vera originalità, da assaporare in un ambiente dove ogni dettaglio parla di amore, accoglienza e familiarità.

*Aperto solo la sera - Domenicae festività solo a pranzo Chiuso martedì e mercoledì

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Albergo Ristorante Monaco Sport Hotel

Ristorante Cianzia

Venerdì 25 marzo

ore 20.00

Venerdì 18 marzoore 20.00

Via Lungo Piave, 6032045 Santo Stefano di Cadore (BL)Tel. 0435 420440Fax 0435 [email protected]

Via Cavour, 8332040 Borca di Cadore BL

Tel. 0435 482119 Fax 0435 482602

[email protected]

La portata protagonista della serataCuore di galletta di spinaci, noci e speck su fonduta di formaggio del Comelico

La ricetta “Chef per un piatto”Fagottino di crepes di farro con ricotta fresca e tarassaco

..e tra l’altroIl Pastìn interpretato dallo Chef

La portata protagonista della serata“Gnochi da Stela” alla borcese

La ricetta “Chef per un piatto”Maltagliati al ragù di cervo

..e tra l’altroIl Pastìn interpretato dallo Chef

Tra Pelmo e Antelao in una corni-ce unica a Borca di Cadore si tro-va il ristorante Cianzia che pren-de il nome dall’antica frazione di “Cancia”. Il gestore e Chef Bruna Montesel vi invita a conoscere i piatti della tradizione cadorina abbinati alle stagioni e ai prodotti locali. L’ambiente accogliente e familiare è stato creato dai fra-telli artigiani Arcangelo e Pietro Andreotta. Il ristorante è aperto tutto l’anno.

* Sempre aperto in stagione in-vernale ed estiva. Fuori stagione chiuso le sere del lunedì, martedì, mercoledì.

Il Monaco Sport Hotel si trova a Santo Stefano di Cadore, nelle Dolomiti orientali, ultimo lembo del Veneto al confine con l’Alto Adige e il Friuli.La cucina ripercorre la tradizione legata al territorio con la creatività e la costanza che contraddistingue la gestione da oltre trent’anni.La cantina, ampliata e ristruttura-ta nel 2005, propone oltre 1100 etichette in carta e più di 150 vini storici. Un percorso di stanze, cu-nicoli e caveaux dal nome mitolo-gico “l’Anguana del Vin”.

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è un’iniziativa

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dal 15 gennaio 2011

nella rubrica enogastronomica

“Benvenuti ...D’Inverno a Tavola”

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