105 - azione per farci diventare buoni discepoli
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L’AZIONE DI GESÙ PER FARCI DIVENTARE SUOI BUONI DISCEPOLI
Dalla Bibbia 1 risulta che l’iniziativa per la Salvezza degli uomini parte sempre da Dio.
Anche nel caso dei discepoli di Gesù ciò avviene a seguito della chiamata del Signore che ognuno,
anche in questa epoca, può percepire dentro di sé.
Per questa azione del Signore Gesù si seguirà il testo del Vangelo di Matteo con qualche
riferimento agli altri Evangelisti, quando è sembrato opportuno o necessario.
Al tempo dell’Incarnazione in Palestina il Signore Gesù cominciò con il chiamare quattro pescatori:
In Matteo 4, 18-22 risulta che il Signore: “ Un giorno, mentre camminava lungo la riva del lago di
Galilea, Gesù vide due pescatori che stavano pescando con la rete: erano Simone ( che poi sarà
chiamato Pietro ) e suo fratello Andrea. Disse loro:<< Venite con me vi farò diventare pescatori di
uomini>>. E quelli subito, abbandonarono le reti e lo seguirono. Poco più avanti, Gesù vide altri
due fratelli: erano Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedeo. Essi stavano sulla barca con il padre e
riparavano le reti. Quando li vide, Gesù li chiamò. Essi lasciarono subito la barca e il padre, e
seguirono Gesù.” Si veda anche Luca 5, 4-11 e 5, 27-28. E Giovanni 1, 25-51
Il Signore cominciò a istruire i discepoli all’interno del discorso evangelico, molto articolato,
che inizia con le Beatitudini del capitolo cinque e finisce con il capitolo nove. Nel capitolo cinque,
dopo aver trattato delle Beatitudini il Signore disse:
In Matteo 5, 11-12: “ Beati siete vi quando vi insultano e vi perseguitano, quando dicono falsità e
calunnie contro di voi perché avete creduto in me. Siate lieti e contenti, perché Dio vi ha preparato
in cielo una grande ricompensa: infatti, prima di voi, anche i profeti furono perseguitati “ ( Si veda
anche Luca 6, 22-23 e Giovanni 6, 59-66)
In Matteo 7,6 risulta che il Signore disse: “ Non date ai cani ciò che è santo, perché non si rivoltino
contro di voi per sbranarvi. Non gettate le vostre perle ai porci, perché non le calpestino con le
zampe “.
In Matteo 8, 19-22 il Cristo rispose ad un maestro della legge che Gli disse:” Maestro, io verrò con
te ovunque andrai”. Gesù gli rispose: << Le volpi hanno una tana e gli uccelli hanno un nido, ma il
Figlio dell’uomo non ha un posto dove poter riposare >>. Un altro dei discepoli disse a Gesù:
Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre. Ma Gesù gli rispose: << Vieni con1 Si veda La parola del Signore, La Bibbia in lingua corrente, LDC ° ABU
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me ! e lascia che i morti seppelliscano i morti >>. In Luca 10, 61- 62 si riferisce anche che un altro
disse: << Ti seguirò Signore, ma prima lascia che io mi congedi da quelli di casa >>. Ma Gesù gli
rispose: << Nessuno che ha messo mano all’aratro e poi si volge indietro, è adatto per il Regno di
Dio >> .
In Matteo 8, 23-27 viene riferito che il Messia calmò una tempesta: “ Gesù salì in barca e i suoi
discepoli lo accompagnarono. Improvvisamente sul lago si scatenò una grande tempesta e le
onde erano tanto alte che coprivano la barca. Ma Gesù dormiva. I discepoli si avvicinarono a lui e
lo svegliarono gridando: Signore, salvaci! Affondiamo. Gesù rispose: << Perché avete paura,
uomini di poca fede? Poi si alzò in piedi, sgridò il vento e l’acqua del lago, e allora ci fu una grande
calma >>. La gente rimase piena di stupore, e diceva:<< Ma chi è costui? Anche il vento e le onde
del lago gli ubbidiscono! >> “.
Con le conoscenze di oggi sappiamo che il Signore Gesù non sgridò né il vento, né le
acque, bensì gli Angeli del vento e delle acque, che non si erano accorti della presenza del
Signore Gesù 2.
In Matteo 9, 9 – 13 viene riferito: “Passando per la via, Gesù vide un uomo, un certo Matteo, il
quale stava seduto dietro il banco dove si pagavano le tasse. Gesù disse:<<Vieni con me!>> e
quello si alzò e cominciò a seguirlo. Più tardi Gesù si trovava in casa di Matteo a mangiare. Erano
venuti anche certi agenti delle tasse e altre persone di cattiva reputazione e si erano messi a
tavola insieme con Gesù e i suoi discepoli. Vedendo questo fatto i farisei dicevano ai suoi
discepoli: Perché il vostro maestro mangia con quelli delle tasse e con gente di cattiva
reputazione? Gesù sentì e rispose: Le persone sane non hanno bisogno del medico; ne hanno
bisogno invece i malati. Andate a imparare che cosa significa quel che Dio dice nella Bibbia:
Voglio la misericordia, non i sacrifici. Perché io non sono venuto a chiamare quelli che si credono
giusti, ma quelli che si sentono peccatori “.
In Matteo 9, 14 – 17 viene riferito: “ Un giorno si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni il
Battezzatore e gli domandarono: Perché noi e i farisei facciamo digiuno, i tuoi discepoli invece non
lo fanno ? Gesù rispose: Vi pare possibile che gli invitati ad un banchetto di nozze, se ne stiano
tristi mentre lo sposo è con loro? Ma verrà il tempo in cui lo sposo gli verrà portato via, e allora2 Dorothy Maclean, Spiriti di Natura, Mediterranee, pagina 57 e ss e 85 e ss, Mediterranee
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faranno digiuno. Nessuno mette una pezza di stoffa nuova sopra un vestito vecchio: perché il
tessuto nuovo strappa il vecchio e il danno è anche peggiore. E ancora: il vino nuovo non si mette
in otri vecchi: altrimenti gli otri scoppiano, il vino si rovescia e gli otri sono rovinati. Invece, il vino
nuovo si mette in otri nuovi, così si conservano sia gli uni che gli altri “.
In Matteo 9, 37 viene riferito che il Signore disse ai discepoli: “ La messe da raccogliere è molta,
ma gli operai sono pochi “ . ( Mia nota: credo che questa osservazione sia ancora attuale; forse lo
è sempre, tranne che quando saremo verso la fine dei tempi. )
Il discorso apostolico del Signore Gesù è in buona parte destinato ai discepoli:
In Matteo 10, 1 il Signore chiamò i suoi dodici discepoli e diede loro il potere di scacciare gli spiriti
maligni, di guarire tutte le malattie e tutte le sofferenze “.
In Matteo 10, 5 -15 viene riferito che: “ Gesù mandò questi dodici in missione dopo aver dato
queste istruzioni: << Non andate fra gente straniera e non entrate nelle città della Samaria. Andate
invece tra la gente smarrita del popolo d’Israele. Lungo il cammino annunciate che il regno di Dio è
vicino. Guarite i malati, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, scacciate i demoni. Come avete
ricevuto gratuitamente, così date gratuitamente. Non procuratevi monete d’oro o d’argento o di
rame da portare con voi. Non prendete borse per il viaggio, né un vestito di ricambio, né sandali,
né bastone. Perché l’operaio ha diritto di ricevere quel gli è necessario. Quando arrivate in una
città o in un villaggio, informatevi se c’è qualcuno disposto a ospitarvi e restate da lui fino a quando
partirete da quel luogo. Entrando in una casa dite: la pace sia con voi! Se quelli che vi abitano vi
accolgono bene, la pace che avete augurato venga su di loro; se invece non vi accolgono bene, il
vostro augurio di pace rimanga senza effetto. Se qualcuno non vi accoglie e non ascolta le vostre
parole, uscite da quella casa o da quella città e scuotete via la polvere dai vostri piedi. Io vi
assicuro che nel giorno del giudizio gli abitanti di Sodoma e Gomorra saranno trattati meno
severamente degli abitanti di quella città “.
In Matteo 10, 16 – 25 il Cristo annunzia dolori e persecuzioni: “Ascoltate: io vi mando come pecore
in mezzo ai lupi. Perciò siate prudenti come serpenti e semplici come colombe. State in guardia,
perché vi porteranno nei tribunali e nelle sinagoghe e vi tortureranno. Sarete trascinati davanti a
governatori e re per causa mia, e sarete miei testimoni di fronte a loro e di fronte ai pagani. Ma
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quando sarete arrestati non preoccupatevi di quel che dovrete dire e di come dirlo. In quel
momento Dio ve lo suggerirà. Non sarete voi a parlare, ma sarà lo Spirito del Padre vostro che
parlerà in voi. Allora ci sarà chi tradirà un fratello per farlo morire; i padri faranno lo stesso, verso i
loro figli; i figli si ribelleranno contro i genitori e li faranno morire. E voi sarete odiati da tutti per
causa mia. Ma Dio salverà chi avrà resistito fino alla fine. Quando vi perseguiteranno in una città,
fuggite in un’altra. Vi assicuro che il Figlio dell’uomo verrà prima che siate passati in tutte le città
d’Israele. Nessun discepolo è più grande del suo maestro e nessun servo è più grande del suo
padrone. E’ sufficiente che un discepolo diventi come il suo maestro e che un servitore diventi
come il suo padrone. Se hanno chiamato Demonio il capofamiglia, useranno nomi anche peggiori
per quelli della sua casa “.
In Matteo 10, 26 - 31 il Signore Gesù invita a non avere paura: “ Dunque, non abbiate paura degli
uomini. Tutto ciò che è nascosto sarà messo in luce, tutto ciò che è segreto sarà conosciuto. Quel
che io vi dico nel buio, voi ripetetelo alla luce del giorno; quel che ascoltate sottovoce, gridatelo
dalle terrazze. Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non possono uccidere
l’anima. Temete piuttosto Dio che può mandare in rovina sia il corpo, sia l’anima, all’inferno. Due
passeri non si vendono forse per un soldo? Eppure nessun passero cade a terra se Dio, vostro
Padre, non vuole. Quanto a voi, Dio conosce anche il numero dei vostri capelli. Perciò non abbiate
paura: voi valete più di molti passeri! “.
In Matteo 10, 32 - 39 il Signore detta le condizioni per seguirlo: “ Tutti quelli che dichiareranno
pubblicamente di essere miei discepoli, anch’io dichiarerò che sono miei, davanti al Padre mio che
è in cielo. Ma quelli che pubblicamente diranno di non essere miei discepoli, anch’io dirò che non
sono miei, davanti al Padre che è in cielo. Non pensate che io sia venuto a portare pace nel
mondo: io sono venuto a portare non la pace, ma la discordia. Infatti sono venuto a separare il
figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera. E ognuno avrà nemici anche nella
propria famiglia. Perché chi ama suo padre o sua madre più di quanto ama me, non è degno di
me; chi ama suo figlio o sua figlia più di me, non è degno di me. Chi non prende la sua croce e
non viene dietro a me, non è degno di me. Chi cerca di conservare la sua vita la perderà; chi è
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pronto a sacrificare la propria vita per me, la ritroverà “ (Si veda anche Luca 14, 25-27 ; e Luca 14,
33: “ Così chiunque di voi non rinunzia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo” ).
In Matteo 10, 40-42 il Cristo annuncia la ricompensa dei discepoli: “ Chi accoglie voi accoglie me;
e chi accoglie me accoglie il Padre che mi ha mandato. Chi accoglie un profeta per il fatto che è
profeta di Dio, riceverà una ricompensa degna di un profeta. Chi accoglie un uomo giusto per il
fatto che è giusto, riceverà una ricompensa degna di un giusto. Chi darà anche solo un bicchiere
di acqua fresca a uno di questi piccoli perché è mio discepolo, vi assicuro che riceverà la sua
ricompensa “.
In Matteo 12, 46-50 il Signore insegna che la parentela spirituale è superiore a quella carnale:
“Gesù stava parlando alla folla. Sua madre e i suoi fratelli volevano parlare con lui, ma erano
rimasti fuori. Un tale disse a Gesù: qui fuori ci sono tua madre e i tuoi fratelli che vogliono parlare
con te. Gesù a chi gli parlava rispose: Chi è mia madre? E chi sono i miei fratelli ‘? Poi con la
mano indicò i suoi discepoli e disse: guarda, sono questi mia madre e i miei fratelli: perché se uno
fa la volontà del Padre mio che è in cielo, egli è mio fratello, mia sorella e mia madre “ .
In Matteo 14, 22-33 il Signore rimprovera Pietro:”… Sul finire della notte, Gesù andò verso i suoi
discepoli camminando sul lago. Quando essi lo videro camminare sull’acqua si spaventarono.
Dicevano:E’ un fantasma! E gridavano di paura. Ma subito Gesù parlò: coraggio, sono io! Non
abbiate paura ! Pietro rispose: Signore se sei tu dimmi di venire verso di te sull’acqua. E Gesù gli
disse: Vieni! Pietro allora scese dalla barca e cominciò a camminare sull’acqua verso Gesù. Ma
vedendo la forza del vento, ebbe paura, cominciò ad affondare e gridò: Signore! Salvami!. Gesù lo
afferrò con la mano e gli disse: uomo di poca fede, perché hai dubitato? Quando salirono insieme
sulla barca il vento cessò. Allora gli altri che erano nella barca si misero in ginocchio di fronte a
Gesù e dissero: << Tu sei veramente il Figlio di Dio ! >>.
In Matteo 16, 5 -12 parlò della dottrina dei farisei e dei sadducei: “ Perché non capite che non
stavo parlando di pane ? Ho detto soltanto: state lontani dal lievito dei farisei e dei sadducei! Allora
i discepoli capirono che non aveva parlato del lievito del pane, ma voleva dire di non fidarsi
dell’insegnamento dei farisei e dei sadducei “.
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In Matteo 16, 13 -20 viene riferito che Pietro intuì chi era Gesù :Quando Gesù giunse dalle parti di
Cesarea di Filippo domandò ai suoi discepoli. Chi è il Figlio dell’uomo secondo la gente?
Risposero: Alcuni dicono che è Giovanni il Battezzatore; altri che è il profeta Elia; altri ancora che è
Geremia, o uno degli antichi profeti. Gesù riprese: E voi che dite? Chi sono io ? Simon Pietro
rispose: Tu sei il Messia, il Cristo, il Figlio del Dio vivente. Allora Gesù gli disse: Beato te, Simone
figlio di Giona, perché non hai scoperto questa verità con forze umane, ma essa ti è stata rivelata
dal Padre mio che è in cielo. Per questo io ti dico che tu sei Pietro e su di te, come su una pietra,
io costruirò la mia Chiesa. E nemmeno la potenza della morte potrà distruggerla. Io ti darò le chiavi
del Regno di Dio: tutto ciò che tu sulla terra dichiarerai proibito, sarà proibito anche in cielo; tutto
ciò che tu permetterai sulla terra, sarà permesso anche in cielo. Poi Gesù ordinò ai suoi discepoli
di non dire a nessuno che egli era il Messia ”.
In Matteo 16, 21-23 il Signore disse: Da quel momento Gesù cominciò a spiegare ai discepoli ciò
che gli doveva capitare. Diceva:<<Io devo andare a Gerusalemme. E’ necessario. Gli anziani del
popolo, i capi dei sacerdoti, e i maestri della legge mi faranno soffrire molto, poi sarò ucciso, ma al
terzo giorno risusciterò. Allora Pietro prese da parte Gesù e si mise a rimproverarlo: Dio non
voglia, Signore! No, questo non accadrà mai! Gesù si voltò verso Pietro e disse. Và via, lontano da
me Satana. Tu sei un ostacolo per me, perché tu ragioni come gli uomini, ma non pensi come Dio
“.
In Matteo 16, 24-28, il Signore detta altre condizioni per seguirlo: “Poi Gesù disse ai suoi discepoli:
<<Se qualcuno vuol venire con me, smetta di pensare a se stesso, prenda la sua croce e mi
segua. Chi pensa soltanto a salvare la propria vita la perderà; chi invece è pronto a sacrificare la
propria vita per me la ritroverà. Se un uomo riesce a guadagnare anche il mondo intero, ma perde
la vita, che vantaggio ne avrà? Oppure, c’è qualcosa che un uomo potrà dare per riavere, in
cambio, la propria vita? Il Figlio dell’uomo ritornerà glorioso come Dio suo Padre, insieme con i
suoi angeli. Allora egli darà a ciascuno la ricompensa in base a quel che ciascuno avrà fatto. Io vi
assicuro che alcuni tra quelli che sono qui presenti non moriranno prima di aver visto venire il
Figlio dell’uomo e il suo regno >>.
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In Matteo 17, 1 - 13 il Signore manifesta la sua gloria a tre discepoli : “Sei giorni dopo, Gesù prese
con sé tre discepoli: Pietro, Giacomo e Giovanni fratello di Giacomo, e li condusse su un alto
monte, in un luogo solitario. Là, di fronte a loro, Gesù cambiò aspetto: il suo volto si fece
splendente come il sole e i suoi abiti diventarono bianchissimi, come di luce. Poi i discepoli videro
anche Mosè e il profeta Elia; essi stavano accanto a Gesù e parlavano con lui. Allora Pietro disse
a Gesù:<< Signore, è bello per noi stare qui. Se vuoi preparerò tre tende: una per te, una per
Mosè e una per Elia>>. Stava ancora parlando, quando apparve una nuvola luminosa che li
avvolse con la sua ombra. Poi, dalla nuvola venne una voce che diceva:<< Questo è il Figlio mio,
che io amo. Io l’ho mandato. Ascoltatelo!>>. A queste parole i discepoli furono talmente spaventati
che si buttarono con la faccia a terra. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: << Alzatevi, Non
abbiate paura!>>. Alzarono gli occhi e non videro più nessuno: c’era infatti Gesù solo…. “.
Anche il discorso sulla vita ecclesiastica è in buona parte rivolto ai discepoli:
In Matteo 18, 1 - 9 il Cristo disse ai discepoli: “ In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù
e gli domandarono: <<Chi è il più importante nel regno di Dio?>>. Gesù chiamò un bambino, lo
mise in mezzo a loro e disse: << Vi assicuro che se non cambiate e non diventate come bambini
non entrerete nel regno di Dio. Chi si fa piccolo come questo bambino, quello è il più importante
nel regno di Dio. E chi per amor mio accoglie un bambino come questo, accoglie me. Ma se
qualcuno farà perdere la fede a una di queste persone semplici che credono in me, sarebbe più
conveniente per lui che lo buttassero in fondo al mare, con una grossa pietra legata al collo. E’
triste che nel mondo ci siano scandali. Ce ne saranno sempre, ma guai a quelli che li provocano.
Se la tua mano e il tuo piede ti fanno compiere il male, tagliali e gettali via: è meglio per te entrare
nella vera vita senza una mano o senza un piede, piuttosto che essere gettato nel fuoco eterno
con due mani e due piedi. Se il tuo occhio ti fa compiere il male, strappalo e gettalo via: è meglio
per te entrare nella vera vita con un occhio solo, piuttosto che essere gettato nel fuoco dell’inferno
con tutte e due gli occhi “.
In Matteo 18, 10 -14 il Messia disse ai discepoli: “ State attenti! Non disprezzate nessuna di queste
persone semplici, perché vi dico che in cielo i loro angeli vedono continuamente il Padre mio che è
in cielo. Provate a pensare: se un tale possiede cento pecore e gli accade che una si perde, che
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cosa farà ? Non lascerà le altre novantanove sui monti per andare a cercare quella pecora che si è
perduta? E se poi la trova, vi assicuro che sarà più contento per questa pecora, che non per le
altre novantanove che non si erano perdute. Allo stesso modo, il Padre vostro che è in cielo vuole
che nessuna di queste persone semplici vada perduta “ .
In Matteo 18, 15 -17 il Signore Gesù disse ai discepoli per la reciproca correzione:” Se un tuo
fratello ti fa del male, và a trovarlo e mostrali il suo errore, ma senza farlo sentire ad altri. Se ti
ascolta, avrai ricuperato tuo fratello. Se invece non vuole ascoltarti, fatti accompagnare da una o
due persone, perché sia fatto come dice la Bibbia: <<Ogni questione sia risolta mediante due o tre
testimoni>>. Se non vuole ascoltare nemmeno loro, và a riferire il fatto alla comunità dei credenti.
Se poi non ascolterà neppure la comunità, consideralo come un pagano o un estraneo “.
In Matteo 18, 18 -20 il Signore insegnò ai discepoli il valore della preghiera comunitaria: “Vi
assicuro che tutto quello che voi avrete proibito sulla terra sarà proibito anche in cielo; e tutto ciò
che voi permetterete sulla terra sarà permesso anche in cielo “ .
E ancora vi assicuro che se due di voi, in terra, si troveranno d’accordo su quel che devono fare e
chiederanno aiuto nella preghiera, il Padre mio che è in cielo glielo concederà. Perché se due o tre
si riuniscono per invocare il mio nome, Io Sono in mezzo a loro “.
In Matteo 18, 21-35 il Cristo disse sul perdono: “Allora Pietro si avvicinò a Gesù e gli domandò:
Signore, quante volte dovrò perdonare a un mio fratello che mi fa del male ? Fino a sette volte ?
Rispose Gesù: No, non dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette!”.
Dopodiché il Signore aggiunse la parabola del servo crudele.
In Matteo 19, 10 -12 Gesù trattò del matrimonio e del divorzio e corresse la legge mosaica: “…..
Allora i suoi discepoli gli dissero: Se questa è la condizione dell’uomo che si sposa, è meglio non
sposarsi. Gesù rispose: << Non tutti capiscono questo insegnamento; lo accolgono soltanto quelli
ai quali Dio dà la capacità di farlo. Vi sono diversi motivi per cui certe persone non si sposano: per
alcuni vi è una impossibilità fisica fin dalla nascita; altri sono incapaci di sposarsi perché gli uomini
li hanno fatti diventare così; altri poi non si sposano per servire meglio il regno di Dio: Chi può
capire, cerchi di capire >> “.
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In Matteo 19, 13 -15 il Signore istruisce i discepoli riguardo ai bambini: “ Alcune persone portarono
i propri bambini a Gesù e gli domandavano di posare le sue mani su di loro e di pregare per loro.
Ma i discepoli li sgridavano. Gesù invece disse:<< Lasciate quei bambini, non impedite che
vengano a me, perché Dio dà il suo regno a quelli che sono come loro >>. E posò le mani sui
bambini. Poi se ne andò da quel luogo “ .
In Matteo 19, 16-30 Il Signore Gesù, incontrando il giovane ricco gli disse che per diventare
perfetto doveva donare tutti i suoi averi ai poveri, ma il giovane non rispose e se ne andò. “ Allora
Gesù disse ai suoi discepoli: << Vi assicuro che difficilmente un ricco entrerà nel regno di Dio.
Anzi, vi assicuro che se è difficile per un cammello passare attraverso la cruna di un ago, è ancor
più difficile che un ricco possa entrare nel regno di Dio >>. I discepoli rimasero molto meravigliati
di quel che avevano sentito e dissero: ma allora chi potrà salvarsi? Gesù li guardò e rispose:<<
Per gli uomini è una cosa impossibile, ma per Dio tutto è possibile>>. Allora Pietro parlò e disse: E
noi ? ” Noi abbiamo abbandonato tutto per venire con te. Che cosa dobbiamo aspettarci? ” . Gesù
rispose: << Io vi assicuro che nel nuovo mondo, quando il Figlio dell’uomo sarà sul suo trono
glorioso, voi che mi avete seguito starete su dodici troni per giudicare le dodici tribù di Israele. E
tutti quelli che, per causa mia, hanno abbandonato fratelli e sorelle, padre e madre, case o
campi… riceveranno cento volte di più e avranno in eredità la vita eterna. Molti che ora sono i
primi saranno gli ultimi; e molti che ora sono gli ultimi saranno i primi >>”.
In Matteo 20, 20-28 viene riferita la richiesta della madre dei figli di Zebedeo e la risposta del
Signore: “ Allora la moglie di Zebedeo insieme con i suoi due figli si avvicinò a Gesù e si gettò ai
suoi piedi per chiedergli qualcosa. Gesù le disse; Che cosa vuoi? E la donna: promettimi che
questi miei figli saranno uno alla tua destra e uno alla tua sinistra quando tu sarai nel tuo regno.
Gesù rispose: Voi non sapete quel che chiedete! Siete pronti a bere quel calice di dolore che io sto
per bere ? I due fratelli risposero: Siamo pronti! E Gesù: si, certamente anche voi berrete il mio
calice. Ma non posso decidere io chi sarà seduto alla mia destra e alla mia sinistra. Quei posti
sono per quelli ai quali il Padre mio li avrà preparati. Gli altri dieci discepoli avevano sentito tutto e
si arrabbiarono contro i due fratelli. Ma Gesù li chiamò intorno a sé e disse:<< Come voi sapete i
capi dei popoli comandano come duri padroni; le persone potenti fanno sentire con la forza il peso
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della loro autorità. Ma tra voi non deve essere così! Anzi, se uno tra voi vuole essere grande, si
faccia servitore degli altri. Se uno vuole essere il primo, si faccia servo degli altri. Perché anche il
Figlio dell’uomo è venuto non per farsi servire, ma per servire e per dare la sua vita come riscatto
per la liberazione degli uomini >>.
In Matteo 21,18 - 22, il Cristo, dopo aver fatto seccare il fico così rispose ai discepoli stupiti:
“….Perché l’albero del fico è seccato immediatamente? Gesù rispose:<< Io vi assicuro che se
avete fede e non dubitate, anche voi potrete fare ciò che è capitato a questo albero. Anzi, potrete
anche dire a questa montagna: sollevati e buttati nel mare! E avverrà così. Tutto quello che
chiederete nella vostra preghiera, se avrete fede, lo riceverete >>.
In Matteo 23, 1 - 36, viene riportato il discorso fatto dal Signore Gesù contro i farisei e i maestri
della legge. Questo discorso deve essere interpretato dai discepoli come ammonizione per loro
stessi, per non comportarsi come i farisei e i maestri della legge di allora. E da oltre duemila anni
quelle ammonizioni valgono per sempre e per tutte le religioni. Anche oggi ci sono molti farisei e
falsi maestri della legge nel mondo, come i terroristi, chi predica la jihad e tutti coloro che
interpretano satanicamente il Corano o altre Scritture sacre; ad essi si addice particolarmente la
seconda ammonizione più avanti riferita.
Il popolo anzi molti popoli della Terra - per la cultura che hanno acquisito da duemila anni a
questa parte - sono in grado di capire le interpretazioni errate dei fondamentalisti di tutte le religioni
e perciò possono difendersene. Anche per questa ragione è importante che tutti gli uomini
conoscano i Vangeli. Il Signore disse alla folla e ai suoi discepoli:
“I Maestri della legge e i farisei hanno l’incarico di spiegare la legge di Mosè. Fate quello che
dicono, ubbidite i loro insegnamenti, ma non imitate il loro modo di agire: perché essi insegnano,
ma poi non mettono in pratica quel che insegnano. Preparano pesi impossibili da portare e poi li
mettono sulle spalle degli altri; ma da parte loro non vogliono muoverli neppure con un dito. Tutto
quello che fanno è per farsi vedere dalla gente. Sulla fronte portano le parole della legge in astucci
più grandi del solito; le frange dei loro mantelli sono più lunghe di quelli degli altri. Desiderano
avere i posti d’onore nelle sinagoghe, i primi posti nei banchetti, essere salutati in piazza e essere
chiamati <<maestro>>. Voi però non dovete fare così. Non fatevi chiamare << maestro >>, perché
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voi siete tutti fratelli e uno solo è il vostro Maestro. E non chiamate << padre >> nessuno di voi
sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello che è in cielo. E non fatevi chiamare
<<capo>>, perché uno solo è il vostro Capo, il Messia. In mezzo a voi, il più grande deve essere il
servitore degli altri. Chi vorrà farsi grande, Dio lo abbasserà; chi resterà umile, Dio lo innalzerà.
Dopodiché il Cristo pronunciò le sette ammonizioni per i farisei e i maestri della legge:
1. “ Guai a voi ipocriti, maestri della legge e farisei! Voi chiudete agli uomini la porta del regno
di Dio: non entrate voi e non lasciate entrare quelli che vorrebbero entrare.
2. Guai a voi ipocriti, maestri della legge e farisei! Voi fate lunghi viaggi per terra e per mare,
pur di riuscire a convertire anche solo un uomo: ma poi dopo che l’avete conquistato, lo
fate diventare degno dell’inferno, peggio di voi.
3. Guai a voi, guide cieche! Voi dite: se uno giura per il tempio, il giuramento non vale per
niente; se invece giura per il tesoro del tempio, allora è obbligato. Ignoranti e ciechi! Che
cosa è più importante: il tesoro o il tempio che rende sacro il tesoro ? Voi dite anche: se
uno giura per l’altare, il giuramento non valer niente; se invece giura per l’offerta che si
trova sopra l’altare, allora è obbligato. Ciechi! Che cosa è più importante: l’offerta o l’altare
che rende sacra l’offerta? Chi giura per l’altare, giura anche per tutto ciò che vi sta sopra.
Chi giura per il tempio, giura anche per il Dio che vi abita. Chi giura per il cielo, giura anche
per l’autorità di Dio che è in cielo.
4. Guai a voi, ipocriti, maestri della legge e farisei! Voi date in offerta al tempio la decima
parte anche di piante aromatiche come la menta, l’aneto e il cumino; ma poi trascurate i
punti più importanti della legge di Dio: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste sono
le cose da fare, anche senza trascurare le altre. Siete guide cieche! Voi filtrate le bevande
per non mangiare un moscerino e poi ingoiate un cammello.
5. Guai a voi ipocriti, maestri della legge e farisei! Vi preoccupate di pulire la parte esterna dei
vostri piatti e dei vostri bicchieri, ma intanto li riempite dei vostri furti e dei vostri vizi.
Fariseo cieco! Purifica prima quel che c’è dentro il bicchiere, e poi anche l’esterno sarà
puro.
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6. Guai a voi ipocriti, maestri della legge e farisei! Voi siete come tombe imbiancate:
all’esterno sembrano bellissime, ma dentro sono piene di ossa di morti e di marciume.
Anche voi, esternamente, sembrate buoni agli occhi della gente, ma dentro siete pieni di
ipocrisia e di male.
7. Guai a voi, ipocriti, maestri della legge e farisei! Voi costruite belle tombe per i profeti,
decorate i sepolcri degli uomini giusti. Voi dite: << Se noi fossimo vissuti ai tempi dei nostri
padri, non avremmo fatto come loro, che hanno ucciso i profeti >>. Intanto voi dichiarate,
contro voi stessi, di essere discendenti di quelli che uccisero i profeti. Continuate! State
portando a termine quel che i vostri padri hanno cominciato ! ”.
Il Signore conclude così il discorso contro gli ipocriti, i maestri della legge e i farisei: “ Serpenti,
razza di vipere! Come potrete evitare i castighi dell’inferno? Perciò ascoltate: io manderò in mezzo
a voi profeti, uomini sapienti e veri maestri della legge di Dio. E voi, alcuni li ucciderete, altri li
metterete in croce, altri li frusterete nelle vostre sinagoghe e li perseguirete in tutte le città. Così
ricadrà su di voi il sangue di tutti i delitti compiuti contro persone innocenti dall’uccisione di Abele il
giusto fino all’uccisione di Zaccaria, figlio di Barachia, che voi avete assassinato tra il santuario e
l’altare. E vi assicuro che tutto ciò avverrà durante questa generazione “ .
In Matteo 24, viene riportato il discorso del Signore Gesù sugli ultimi tempi ( discorso escatologico
).
Il discorso include l’annunzio di dolori e persecuzioni, quello delle grandi tribolazioni, quello del
Suo ritorno e due parabole ( del fico e del servo fedele e infedele ):
1. “ Gesù era uscito dal tempio e andava via. Si avvicinarono a lui i suoi discepoli e gli
fecero osservare la costruzione del tempio. Ma Gesù disse loro: << Vedete tutto questo? Vi
assicuro che non rimarrà una sola pietra sull’altra. Tutto sarà distrutto >>. Quando giunsero al
monte degli ulivi, Gesù si sedette e i suoi discepoli si avvicinarono a lui in disparte e gli chiesero:
<< Puoi dirci quando avverranno queste cose? E quale sarà il segno del tuo ritorno alla fine di
questo mondo ?>> Gesù rispose: “ Fate attenzione e non lasciatevi ingannare da nessuno! Perché
molti verranno e cercheranno di ingannare molta gente. Si presenteranno con il mio nome e
diranno << Sono il Messia!>>. Quando sentirete parlare di guerre, vicine o lontane, non abbiate
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paura: bisogna che ciò avvenga, ma non sarà ancora la fine. I popoli combatteranno l’uno contro
l’altro, un regno contro un altro regno. Ci saranno carestie e terremoti in molte regioni. Ma tutto
questo sarà come quando cominciano i dolori del parto. Voi sarete arrestati, torturati e uccisi.
Sarete odiati da tutti per causa mia. Allora molti abbandoneranno la fede, si odieranno e si
tradiranno l’un l’altro. Verranno molti falsi profeti e inganneranno molta gente. Il male sarà tanto
diffuso che l’amore di molti si raffredderà. Ma Dio salverà chi resisterà sino alla fine. Intanto il
messaggio del Regno di Dio sarà annunziato in tutto il mondo; tutti i popoli dovranno sentirlo. E
allora verrà la fine “.
2. Successivamente viene riportato l’annunzio delle grandi tribolazioni.
3. Poi, il Signore annunziò il Suo ritorno: ” Perciò se vi diranno: << Il Messia è nel
deserto>> voi non andateci. Se vi diranno << Il Messia è nascosto qui>> voi non fidatevi. Perché,
come il lampo improvvisamente guizza da una parte e dall’altra del cielo, così verrà il Figlio
dell’uomo. Dove sarà il cadavere, là si raduneranno gli avvoltoi. E subito dopo le tribolazioni di
quei giorni, il sole si oscurerà, la luna perderà il suo splendore, le stelle cadranno dal cielo, e le
forze del cielo saranno sconvolte. Allora si vedrà nel cielo il segno del Figlio dell’uomo; allora tutti i
popoli della terra piangeranno, e gli uomini vedranno il Figlio dell’uomo venire sulle nubi del cielo
con grande potenza e splendore. Al suono della grande tromba egli manderà i suoi angeli in ogni
direzione. Da un confine all’altro del cielo essi raduneranno tutti gli uomini che si è scelti…… Ma
nessuno sa quando verranno quel giorno e quell’ora; non lo sanno gli angeli e neppure il Figlio:
solo il Padre lo sa. Come è accaduto ai tempi di Noè, così accadrà anche quando verrà il Figlio
dell’uomo. A quei tempi, prima del diluvio la gente continuò a mangiare a bere e a sposarsi fino al
giorno nel quale Noè entrò nell’arca “. Nessuno si rese conto di nulla, fino al memento in cui
venne il diluvio e li portò via tutti. Così accadrà anche quando verrà il Figlio dell’uomo. Allora, se
due uomini saranno in un campo, uno sarà portato via e uno sarà lasciato lì. Se due donne
macineranno grano al mulino, una sarà presa e una sarà lasciata lì. State dunque svegli, perché
non sapete quando tornerà il vostro Signore. Cercate di capire: se il capofamiglia sapesse a che
ora della notte viene il ladro starebbe sveglio e non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi
tenetevi pronti, perché il Figlio dell’uomo verrà quando voi non ve lo aspettate “.
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In Matteo 25 viene riferito che il Signore Gesù disse due parabole, quella nota come la parabola
delle dieci vergini e quella dei talenti, prima di parlare del giorno del Giudizio.
In Matteo 26 viene riferito che il Signore Gesù: annunciò che sarebbe stato arrestato e crocifisso;
ordinò loro la preparazione della cena pasquale e indicò in Giuda il traditore. Poi istituì l’Eucarestia,
cioè la Cena del Signore: “…. Prese il pane, fece la preghiera di benedizione, poi spezzò il pane,
lo diede ai discepoli e disse: <<Prendete e mangiate; questo è il mio corpo>>. Poi prese la coppa
del vino, fece la preghiera di ringraziamento, la diede ai discepoli e disse: <<Bevetene tutti, perché
questo è il mio sangue, offerto per tutti gli uomini, per il perdono dei peccati. Con questo sangue
Dio conferma la sua alleanza. Vi assicuro che d’ora in poi non berrò più vino fino al giorno in cui
berrò con voi il vino nuovo nel regno di Dio, mio Padre>>….
Il Signore profetò che sarebbe stato abbandonato da tutti, pregò e sudò sangue nel
Getsèmani, dove – tradito da Giuda - fu arrestato. Poi fu giudicato dal Sinedrio e condannato a
morte, oltraggiato, deriso e picchiato. Sopportò tutto con stoicismo. Nella notte Pietro negò tre
volte di conoscere il Cristo.
In Matteo 27 viene riferito che il Signore Gesù fu condotto davanti a Pilato: “…Quello gli domandò:
Sei tu il re dei giudei? E Gesù rispose: Tu lo dici. Intanto i capi dei sacerdoti e le altre autorità
portavano accuse contro di lui, ma egli non diceva nulla. Allora Pilato gli disse: Non senti di quante
cose ti accusano ? Ma Gesù non rispose neanche una parola tanto che il governatore ne fu molto
meravigliato “. Il Signore fu condannato a morte nonostante che Pilato cercasse di salvarlo, ma
poi se ne lavò le mani dicendo che non era responsabile della Sua morte. “Tutta la gente rispose: “
Il sangue ricada su di noi e sui nostri figli. Allora Pilato lasciò libero Barabba. Fece frustare a
sangue Gesù, poi lo consegnò ai soldati per farlo crocifiggere “. A questo punto, per non ripensare
a questa tragedia cosmica, preferiamo far riferimento al capitolo del Vangelo a margine, ma
soprattutto ai paragrafi 604/615 dell’Evangelo rivelato a Maria Valtorta 3 . Sottolineiamo soltanto la
forza che il Signore dimostrò nel resistere alle terribili sofferenze di fronte ai Giudei e a Romani,
ma anche alle sofferenze della Sua povera Mamma, delle discepole e di Giovanni, al quale affidò
3 Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato rivelato, Vol. X °, pagina 2/161, CEV srl, 03036 Isola del Liri, Viale Piscitelli 89-91 (FR)
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la Mamma e il discepolo a Lei. Dopo la morte del Figlio di Dio la terra tremò e l’ufficiale romano
disse “ Quest’uomo era davvero il Figlio di Dio “.
Quella della Passione fu una delle lezioni più importanti per i discepoli: l’esempio di come il
Signore Gesù donò la sua vita per il riscatto degli altri, per amore degli altri; il Cristo disse infatti: “
Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici…. 4 “
Dopo la tumulazione il Signore risorse come aveva profetato e apparve innanzitutto alla Mamma e
poi a tanti altri, tra cui Maria Maddalena 5 , sorella di Lazzaro e Marta.
In Matteo 28 vengono riferite:
1. la Risurrezione ( Matteo 28, 1-4 ): della Risurrezione, invece dei versetti del Vangelo
canonico che il cortese lettore vorrà leggere da solo, si riferisce una parte dello
straordinario e bellissimo contenuto del capitolo 617 del decimo volume dell’Evangelo
rivelato a Maria Valtorta: << Nel cielo che ora ha, all’oriente, una plaga tutta rosata che
sempre più si estende nel cielo sereno, dove peraltro ancora non vi è raggio di sole, si
affaccia, venendo da profondità sconosciute, una meteora splendentissima, che scende,
palla di fuoco di insostenibile splendore, seguita da una scia rutilante, che forse non è altro
che il ricordo del suo fulgore nella nostra retina. Scende velocissima verso la Terra,
spargendo una luce così intensa, fantasmagorica, paurosa nella sua bellezza, che la luce
dorata dell’aurora se ne annulla, superata da questa escandescenza bianca. Le guardie
alzano il capo stupite, anche perché, con la luce, viene un boato potente, armonico,
solenne, che empie di sé tutto il creato. Viene da profondità paradisiache. E’ l’alleluia, il
gloria angelico, che segue lo Spirito del Cristo che torna nella sua carne gloriosa. La
meteora si abbatte contro l’inutile serrame del sepolcro, lo divelle, lo atterra, fulmina di
terrore e di fragore le guardie messe a carcerieri del padrone dell’universo, dando, col suo
tornare sulla Terra, un nuovo terremoto, come lo aveva dato quando sulla Terra era fuggito
questo Spirito del Signore. Entra nel buio del Sepolcro, che si fa tutto chiaro della sua luce
indescrivibile, e mentre questa permane sospesa nell’aria immobile, lo Spirito si riinfonde
nel Corpo immoto sotto le funebri bende. Tutto questo non in un minuto, ma in una
4 Giovanni 15, 135 Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato rivelato, volume X °, pagina 172 e ss, CEV, 03036 Isola del Liri (FR)
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frazione di minuto, tanto l’apparire, lo scendere, il penetrare e scomparire della Luce di Dio
è stato rapido…. Il <<Voglio>> del divino Spirito alla sua fredda Carne non ha suono. Esso
è detto dall’Essenza alla Materia immobile. Ma nessuna parola viene percepita da
orecchio umano. La Carne riceve il comando e ubbidisce ad esso con un fondo respiro…
Null’altro per qualche minuto. Sotto il sudario e la sindone la Carne gloriosa si ricompone
in bellezza eterna, si desta dal sonno di morte, ritorna dal niente in cui era, vive dopo
essere stata morta. Certo il cuore si desta e dà il primo battito, spinge nelle vene il gelato
sangue superstite e subito ne crea la totale misura nelle arterie svuotate, nei polmoni
immobili, nel cervello oscurato, e riporta calore, sanità, forza, pensiero. Un altro attimo, ed
ecco un moto repentino sotto la Sindone pesante. Così repentino che, dall’attimo in cui
Egli certo muove le mani incrociate al momento in cui appare in piedi imponente,
splendidissimo nella sua veste di immateriale materia, soprannaturalmente bello e
maestoso, con una gravità che lo muta e lo eleva pur lasciandolo Lui, l’occhio fa appena in
tempo ad afferrarne i trapassi. Ed ora lo ammira: così diverso da quanto la mente ricorda,
ravviato, senza ferite, né sangue, ma solo sfolgorante della luce che scaturisce a fiotti
dalle cinque piaghe e si emana da ogni poro della sua epidermide. Quando muove il primo
passo – e nel moto i raggi scaturenti dalle Mani e dai Piedi lo aureolano di lame di luce:
dal Capo innibato di un serto, che è fatto dalle innumeri piccole ferite della corona che non
danno più sangue, ma solo fulgore, all’orlo dell’abito quando, aprendo le braccia che ha
incrociate sul petto, scopre la zona di luminosità vivissima che trapela dalla veste
accendendola di un sole all’altezza del Cuore – allora realmente è la <<Luce>> che ha
preso corpo. Non la povera luce della Terra, non la povera luce degli astri, non la povera
luce del sole. Ma la luce di Dio: tutto il fulgore paradisiaco che si aduna in un solo Essere
e gli dona i suoi azzurri inconcepibili per pupille, i suoi fuochi d’oro per capelli, i suoi
candori angelici per veste e per colorito, e tutto quello che è, di non descrivibile con parola
umana, il sopraeminente ardore della SS. Trinità, che annulla con la sua potenza ardente
ogni fuoco del Paradiso, assorbendolo in Sé per generarlo nuovamente ad ogni attimo del
Tempo eterno, Cuore del Cielo che attira e diffonde il suo sangue, le non numerabili stille
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del suo sangue incorporeo: i beati, gli angeli, tutto quanto è il Paradiso: l’amore di Dio,
l’amore a Dio, tutto questo è la Luce che è, che forma il Cristo Risorto…6 >> .
2. L’ Apparizione dell’Angelo e del Signore Gesù ( Matteo 28, 5-10 ): <<… Non abbiate paura
voi. So che cercate Gesù, quello che hanno crocifisso. Non è qui, perché è risuscitato
proprio come aveva detto. Venite a vedere dove era il suo corpo. Ora andate, presto!
Andate a dire ai suoi discepoli: E’ risuscitato dai morti e vi aspetta in Galilea. Là lo vedrete.
Ecco io vi ho avvisato. Le donne partirono subito, spaventate, ma piene di gioia e
andarono di corsa a portare la notizia ai discepoli. Ma all’improvviso Gesù venne loro
incontro e disse: << Salve! >>. Allora si avvicinarono a lui, abbracciarono i suoi piedi e lo
adorarono. Gesù disse << Non abbiate paura. Andate a dire ai miei discepoli di recarsi in
Galilea; là mi vedranno >>
3. La Missione universale dei discepoli ( Matteo 28, 16-20 ): “Gli undici discepoli andarono in
Galilea, su quella collina che Gesù aveva indicato. Quando lo videro lo adorarono. Alcuni,
però, avevano dei dubbi. Gesù si avvicinò e disse:<< A me è stato dato ogni potere in cielo
e in terra . Perciò andate, fate diventare miei discepoli tutti gli uomini del mondo;
battezzateli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo; insegnate loro a ubbidire a
tutto ciò che io vi ho comandato. E sappiate che io sarò sempre con voi, tutti i giorni, sino
alla fine del mondo >>.
Brani tratti dal Vangelo di Giovanni:
Giovanni 8,12: la natura del Messia: “ Di nuovo Gesù parlò loro: << Io sono la luce del mondo; chi
segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita >>.
Giovanni 10, 1- 6: il buon pastore:
Gesù disse: << Io vi assicuro che se uno entra nel recinto delle pecore senza passare dalla porta,
ma si arrampica da qualche altra parte, è un ladro e un bandito. Invece, chi entra dalla porta è il
pastore. A lui il guardiano apre e le pecore ascoltano la sua voce; egli le chiama per nome e le
porta fuori. E dopo averle spinte fuori tutte, cammina davanti a loro. E le sue pecore lo seguono,
perché conoscono la sua voce. Un estraneo, invece, non lo seguono, anzi fuggono da lui, perché
6 Maria Valtorta, L’Evangelo come mi è stato rivelato, Volume X°, pagina 171/174, CEV srl , Isola del Liri (FR)
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non conoscono la voce degli estranei >>. Gesù disse questa parabola, ma quelli che ascoltavano
non capirono ciò che egli voleva dire.
Giovanni 10, 7 – 10: Gesù è la porta:
Gesù riprese a parlare. Disse: << Io sono la porta per le pecore. Ve l’assicuro. Tutti quelli che sono
venuti prima di me sono ladri e banditi; ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta: chi
entra attraverso me sarà salvo. Potrà entrare e uscire e trovare cibo. Il ladro viene soltanto per
rubare, uccidere o distruggere. Io invece sono venuto perché abbiano la vita, una vita vera e
completa >>.
Giovanni 10, 11 – 21: Gesù è il pastore:
<< Io sono il buon pastore. Il buon pastore è pronto a dare la sua vita per le sue pecore. Un
guardiano che è pagato, quando vede venire il lupo, lascia le pecore e scappa, perché le pecore
non sono sue. Così il lupo le rapisce e le disperde. Questo accade perché il guardiano non è
pastore: lavora solo per denaro e non gli importa delle pecore. Io sono il buon pastore; io conosco
le mie pecore ed esse conoscono me, come il Padre mi conosce e io conosco il Padre. E per
queste pecore io do la vita. Ho anche altre pecore, che non sono in questo recinto. Anche di quelle
devo diventare pastore. Udranno la mia voce, e diventeranno un unico gregge con un solo pastore
7 . Per questo il Padre mi ama, perché io offro la mia vita, e poi la riprendo ( Mia nota: accenno
alla Sua morte e resurrezione ). Nessuno me la toglie, sono io che la offro di mia volontà. Io ho il
potere di offrirla e di riaverla: questo è il comando che il Padre mi ha dato >>. Sentendo queste
parole di Gesù, la folla si divise di nuovo. Molti dicevano << E’ pazzo, non ragiona. Perché state a
sentirlo ? >>. Altri invece dicevano: << Un pazzo non parla così. Uno spirito maligno non può dare
la vista ai ciechi >>.
Giovanni 10, 22 – 30: Gesù si dichiara Figlio di Dio:
Era inverno. A Gerusalemme si celebrava la festa della riconsacrazione del tempio. Gesù
passeggiava nel portico di Salomone, lungo il cortile del tempio. La folla degli Ebrei circondò Gesù
e gli disse: - fino a quando ci terrai nell’incertezza ? Se tu sei il Messia, dillo apertamente. Gesù
rispose: << Ve l’ho detto e voi non credete. Le opere che faccio per incarico del Padre mio
7 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita ; Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagina 160, Mediterranee
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testimoniano a mio favore. Ma voi non credete, perché non appartenete al mio gregge. Le mie
pecore ascoltano la mia voce: io le conosco ed esse mi seguono. E io gli do la vita eterna: esse
non andranno mai in rovina. Nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha
date, è più grande di tutti. Per questo nessuno può strapparle dalle sue mani. Io e il Padre siamo
una cosa sola >>.
Giovanni 12, 20 – 50: Gesù parla della vita, della Sua morte e della Sua Gloria:
Fra quelli che erano andati a Gerusalemme per la festa c’erano alcuni Greci. Essi si avvicinarono a
Filippo ( che era di Betsàida, città della Galilea ) e gli dissero: << Signore, vogliamo conoscere
Gesù >>. Filippo lo disse ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù rispose:
<< L’ora è venuta. Il Figlio dell’uomo sta per essere innalzato alla gloria. Se il seme di frumento
non finisce sottoterra e non muore, non porta frutto. Se muore, invece, porta molto frutto. Ve lo
assicuro. Chi ama la propria vita la perderà. Chi è pronto a perdere la propria vita in questo
mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuol servire mi segua, e dove sono io ci
saranno anche quelli che mi servono. E chi serve me sarà onorato dal Padre >>.
Gesù disse ancora: << Sono profondamente turbato. Che devo fare ? Dire al Padre: fammi evitare
questa prova ? Ma è proprio per quest’ora che sono venuto. Padre glorifica il tuo nome ! >>.
Allora una voce disse dal cielo: << L’ho glorificato e lo glorificherò ancora >>. Altri dicevano << No,
è un angelo che gli ha parlato >>. Gesù rispose: << Quella voce non era per me, ma per voi. Ora
comincia il giudizio per questo mondo: ora il demonio, il capo di questo mondo, sta per essere
buttato fuori. E quando sarò innalzato dalla terra, attirerò a me tutti gli uomini >>. ( Mia nota: la
Missione di Gesù in Palestina era universale per la redenzione e la salvezza di ogni uomo a
qualsiasi religione o popolo cui sarebbe appartenuto 8 .
Gesù diceva: << Quando sarò innalzato >> per far capire che sarebbe morto su una croce. La folla
replicò: “ La Bibbia dice che il Messia vivrà per sempre. Come mai ora dici che il Figlio dell’uomo
dev’essere innalzato ? Chi è questo Figlio dell’uomo ? “.
Gesù rispose: << Ancora per poco la luce è fra voi. Camminate finché avete la luce , prima che il
buio vi sorprenda. Chi cammina al buio non sa dove va. Mentre avete la luce credete nella luce !
8 Eileen Caddy, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita ; Cerchio Firenze, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagina 160, Mediterranee
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Così sarete veramente figli della luce. Detto questo se ne andò senza farsi notare…… Io sono
venuto nel mondo come luce, perché chi crede in me non rimanga nelle tenebre. Chi ascolta le
mie parole e non le mette in pratica, io non lo condanno. Infatti non sono venuto per condannare il
mondo, ma per salvarlo >>.
<< Chi mi respinge e rifiuta le mie parole ha già un giudice: a condannarlo nell’ultimo giorno, sarà
proprio la parola che io ho annunziato. Io non parlo di mia iniziativa: il Padre che mi ha mandato,
mi ha comandato quello che devo dire. Io so che l’incarico che ho ricevuto porta la vita eterna.
Tutto quello che dico, lo dico come il Padre l’ha detto a me >> .
Giovanni 13, 1- 20 : Gesù lava i piedi ai suoi discepoli:
“ Era ormai vicina la festa ebraica della Pasqua. Gesù sapeva che era venuto per lui il momento di
lasciare questo mondo e tornare al Padre. Egli aveva sempre amato i suoi discepoli che erano nel
mondo, e gli amò sino alla fine.
All’ora della cena, il diavolo aveva già convinto Giuda ( il figlio di Simone Iscariota ) a tradire Gesù.
Gesù sapeva di aver avuto dal Padre ogni potere; sapeva pure che era venuto da Dio e a che a
Dio ritornava. Allora si alzò da tavola, si tolse la veste e si legò un asciugamano intorno ai fianchi,
versò l’acqua in un catino, e cominciò a lavare i piedi ai suoi discepoli. Poi li asciugava con il
panno che aveva intorno ai fianchi “.
“ Quando arrivò il suo turno, Simon Pietro gli disse:
Signore, tu vuoi lavare i piedi a me ? “.
<< Gesù rispose: Ora tu non capisci quello che io faccio, lo capirai dopo.
Pietro replicò: No, tu non mi laverai mai i piedi!
Gesù ribatté: Se io non ti lavo, tu non sarai veramente unito a me.
Simon Pietro gli disse: Signore, non lavarmi soltanto i piedi, ma anche le mani e il capo.
Gesù rispose: Chi è già lavato non ha bisogno di lavarsi altro che i piedi. E’ completamente puro.
Anche voi siete puri, ma non tutti. Infatti sapeva già chi lo avrebbe tradito. Per questo disse: <<
Non tutti siete puri >>.
Gesù terminò di lavare i piedi ai discepoli, riprese la sua veste e si rimise di nuovo a tavola. Poi
disse: << Capite quello che fatto per voi ? Voi mi chiamate Maestro e Signore, e fate bene perché
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lo sono. Dunque, se io Signore e Maestro, vi ho lavato i piedi, anche voi dovete lavarvi i piedi gli
uni gli altri. Io vi ho dato un esempio perché facciate come io ho fatto a voi >>.
<< Certamente un servo non è più importante del suo padrone e un ambasciatore non è più
grande di chi lo ha mandato. Ora sapete queste cose; ma sarete beati quando le metterete in
pratica >>.
<< Io non parlo per tutti voi: conosco gli uomini che ho scelto. Infatti devono realizzarsi queste
parole della Bibbia: Colui che mangia il mio pane si è ribellato contro di me. Ve lo dico ora, prima
che accada; così quando accadrà, voi crederete che Io Sono. Io vi assicuro questo: chi accoglie
uno che è mandato da me accoglie me; e chi accoglie me accoglie il Padre che mi ha mandato >>.
Giovanni 13, 21-30: Gesù e il traditore:
Gesù parlò così, ed era molto turbato. Poi disse: << Io vi assicuro che uno di voi mi tradirà >>.
I discepoli si guardavano gli uni gli altri, perché non capivano di chi parlava. Uno di loro, il
discepolo prediletto di Gesù ( mia nota: Giovanni ), era vicino a lui a tavolo. Simon Pietro gli fece
un cenno come per dire: << Chiedigli di chi sta parlando >>. Il discepolo si voltò verso Gesù e
appoggiandosi sul suo petto gli domandò: << Chi è Signore ? >> Gesù rispose: << E’ quello al
quale darò un pezzo di pane inzuppato >>.
Poi prese un boccone di pane, lo intinse nel piatto e lo dette a Giuda, figlio di Simone Iscariota.
Appena Giuda ebbe preso quel pezzo di pane, Satana entrò in lui. Allora Gesù gli disse: << Quello
che devi fare, fallo presto >>.
Nessuno di quelli che erano a tavola capì perché Gesù gli aveva parlato a quel modo.
Siccome Giuda teneva la cassa comune, alcuni pensarono: << Gli ha detto di comprare il
necessario per la festa >>. Altri dicevano << Vuole che dia qualcosa ai poveri >>.
Giuda dunque prese il pane e poi uscì subito. Era notte.
Giovanni 13, 31 – 35: Il comandamento nuovo:
Simon Pietro disse a Gesù: << Dove vai, Signore ? >> . Gesù rispose: << Dove vado io tu non
puoi venire, per ora; ma mi seguirai dopo >>. Pietro replicò: Signore, perché non posso seguirti ora
? Sono pronto a morire per te ! Gesù rispose: << Tu sei pronto a morire per me ? Ti dico io quello
che farai: prima dell’alba, prima che il gallo canti, tu per tre volte dirai che non mi conosci >> .
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Giovanni 14, 1 – 14: Gesù è la via che conduce al Padre:
Gesù disse ancora ai suoi discepoli: << Non siate tristi: abbiate fede in Dio e abbiate fede anche
in me. Nella casa del Padre mio c’è molto posto. Altrimenti ve lo avrei detto. Io vado a prepararvi
un posto. E se vado e ve lo preparo, tornerò e vi prenderò con me. Così anche voi sarete dove io
sono. Voi sapete dove io vado e sapete anche la strada >>.
Tommaso ribatté: << Signore, ma noi non sappiamo dove vai; come facciamo a sapere la strada ?
>>.
Gesù gli disse: << - Io sono la via, io sono la verità e la vita. Solo per mezzo di me si va al Padre.
Se mi conoscete, conoscerete anche il Padre, anzi già lo conoscete e lo avete veduto >>.
Filippo gli chiese: << - Signore, mostraci il Padre: questo ci basta >>.
Gesù rispose: << - Filippo sono stato con voi per tanto tempo e non mi conosci ancora ? Chi ha
visto me ha visto il Padre. Come puoi dire: mostraci il Padre ? Dunque non credi che io vivo nel
Padre e il Padre vive in me ? Quel che dico non viene da me; il Padre abita in me ( mia nota: è
una realtà dello Spirito ), ed è lui che agisce. Abbiate fede in me perché io sono nel Padre e il
Padre è in me; se non altro, credete almeno per le opere che vedete.
Ve lo assicuro: chi ha fede in me farà anche lui le opere che faccio io, e ne farà di più grandi,
perché io ritorno al Padre. E tutto quello che domanderete nel mio nome, io lo farò, perché la
gloria del Padre sia manifestata nel Figlio. Se mi chiederete qualcosa nel mio nome, io lo farò >>.
Giovanni 14, 15 – 31: Gesù promette lo Spirito Santo:
<< Se mi amate osserverete i miei comandamenti. Io pregherò il Padre ed vi darà un altro
Difensore che starà sempre con voi, lo Spirito della verità. Il mondo non lo vede e non lo conosce,
perciò non può riceverlo. Voi lo conoscete , perché è con voi e sarà con voi sempre.
Non vi lascerò orfani, tornerò da voi. Fra poco il mondo non mi vedrà più, ma voi mi vedrete,
perché io ho la vita e anche voi vivrete. ( Mia nota: Gesù annuncia la Sua morte, la Sua
resurrezione, le sue Apparizione e la vita nello Spirito ). In quel giorno conoscerete che io vivo
unito al Padre, e voi siete uniti a me e io a voi.
Chi mi ama veramente, conosce i miei comandamenti e li mette in pratica. Chi mi ama sarà amato
dal Padre mio; anch’io l’amerò e mi farò conoscere a lui >>.
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Giuda ( non l’Iscariota ) gli disse: << Signore, perché vuoi farti conoscere a noi e non al mondo ?
>>.
Gesù rispose: << - Se uno mi ama, metterà in pratica la mia parola, e il Padre mio lo amerà. Io
verrò da lui con il Padre mio e abiteremo in lui >>. ( Mia nota: il Cristo annuncia una Realtà dello
Spirito: due Esseri Divini , il Padre e il Figlio Gesù, nella Realtà dello Spirito sono un solo Essere
Divino, il Signore Dio; poi c’è il terzo Essere, la Madre Spirito Santo, ma nella Realtà dello Spirito
anche questo Essere è Uno con gli altri due, ancora il Signore Dio, l’unico Dio che si rende visibile
agli uomini in uno dei tre Esseri Divini. Abitando nel discepolo i tre Esseri divini sono un solo
Essere nello Spirito e rimangano Uno anche con ogni altro discepolo. E siccome ciò accadrà per
tutti i discepoli che mettono in pratica i comandamenti di Gesù, tutti loro saranno Uno in Dio. Nello
Spirito c’è unità non divisione; Il Padre, il Figlio Gesù e la Madre 9 Spirito Santo sono tre
Manifestazione dell’unico Dio; perciò non ci sono tre Dei, ma un unico Dio 10 anche con tutti gli altri
Esseri e tutte le cose 11 ; questo annuncio del Signore Gesù riguardo alla Realtà dello Spirito è
stato sviluppato dai Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 con l’insegnamento della
Frantumazione dell’Uno nei molti 12 . Da tale insegnamento si evince che tutti gli Esseri umani – e
non solo - sono UNO con Dio e in Dio 13 . L’Evoluzione della psiche dell’uomo ha inizio nella
Materia, così come intuì un antropologo, Pierre Teilhard de Chardin, un sacerdote della
Compagnia di Gesù 14 . Lo Spirito di Dio, con la Psiche e la Coscienza è alla base di cose ed
Esseri; tutto e tutti facciamo parte dello Spirito di Dio 15 . ( fine della mia nota).
<< Chi non mi ama non mette in pratica quello che dico. E la parola che voi udite non viene da me
ma dal Padre che mi ha mandato.
Vi ho detto queste cose mentre sono con voi. Ma il Padre vi manderà nel mio nome un difensore:
lo Spirito Santo. Egli insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che ho detto.
9 Nel Vangelo di Tommaso Apostolo Gesù definisce lo Spirito Santo la Grande Madre; si veda Tommaso Apostolo, Il Quinto Vangelo, trad. Mario Pincherle, pagina 101, MacroEdizioni10 Jakob Lorber, Il Signore parla, pagina 36 e ss, Armenia 11 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 17 Luglio, Amrita12 Cerchio Firenze 77, Oltre l’Illusione, pagina 158, Mediterranee13 Cerchio Firenze 77, La Fonte Preziosa, pagina 267, Mediterranee14 Jean E. Charon, Lo Spirito questo sconosciuto, pagina 75 e ss, Armenia15 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggio del 17 Luglio, Amrita
23
Vi lascio la pace, vi do la mia pace. La pace che io vi do non è come quella del mondo: non vi
preoccupate, non abbiate paura. Avete sentito quel che vi ho detto prima. Me ne vado, ma poi
tornerò da voi. Se mi amate dovreste rallegrarvi che io vada dal Padre, perché il Padre e più
grande di me. Tutto questo ve l’ho detto prima, perché quando accadrà abbiate fede in me. Non
parlerò più a lungo con voi, perché viene Satana, il dominatore di questo mondo. Egli non ha
potere su di me, ma il mondo deve capire che io amo il Padre e che faccio esattamente come mi
ha comandato. Alzatevi, andiamo via ! >>.
Giovanni 15, 1 – 11: Gesù è la vera vite, noi i tralci e il Padre è il vignaiolo:
Gesù disse ancora: << Io sono la vera vite. Il Padre mio è il contadino. Ogni ramo che è in me e
non dà frutto, egli lo taglia e getta via, e i rami che danno frutto, li libera da tutto ciò che impedisce
frutti più abbondanti. Voi siete già liberati grazie alla parola che vi ho annunziato. Rimanete uniti a
me, e io rimarrò unito a voi. Come il tralcio non può dar frutto da solo, se non rimane unito alla vite,
neppure voi potete dar frutto, se non rimanete uniti a me. ( Mia nota: si rimane uniti al Cristo
mettendo in pratica i Suoi comandamenti e così si dimostrerà di amarlo ).
Io sono la vite. Voi siete i tralci. Se uno rimane unito a me e io a lui, egli produce molto frutto;
senza di me non potete far nulla.
Se uno non rimane unito a me, è gettato via come i tralci che diventano secchi e che la gente
raccoglie per bruciare. Se rimanete uniti a me, e le mie parole sono radicate in voi, chiedete quel
che volete e vi sarà dato. La gloria del Padre mio risplende quando portate molto frutto e diventate
miei discepoli.
Come il Padre ha amato me, così io ho amato voi: rimanete nel mio amore ! Se metterete in
pratica i mie comandamenti sarete radicati nel mio amore; allo stesso modo io ho messo in pratica
i comandamenti del Padre mio e sono radicato nel suo amore.
Vi ho detto questo, perché la mia gioia sia anche la vostra, e la vostra gioia sia perfetta >>.
Giovanni 15, 12 – 17: Il comandamento dell’amore:
<< Il mio comandamento è questo: amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi. Nessuno ha un
amore più grande di questo: morire per i propri amici. Voi siete miei amici se fate quel che io vi
24
comando. Io non vi chiamo più schiavi, perché lo schiavo non sa che cosa fa il suo padrone. Vi ho
chiamati amici, perché vi ho fatto sapere tutto quello che ho udito dal Padre mio.
Non siete voi che avete scelto me, ma io ho scelto voi, e vi ho destinati a portare molto frutto, un
frutto duraturo. Allora il Padre vi darà tutto quel che chiederete nel nome mio. Questo io vi
comando: amatevi gli uni gli altri >>.
Giovanni 15, 18 – 27: Gesù predice ai discepoli odio e persecuzioni:
<< Se il mondo vi odia, pensate che prima di voi ha odiato me. Se voi apparteneste al mondo, il
mondo vi amerebbe come suoi. Invece voi non appartenete al mondo, perché io vi ho scelti e vi ho
strappati al potere del mondo. Perciò il mondo vi odia. Ricordate quel che vi ho detto: un servo non
è più importante del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se
hanno messo in pratica la mia parola, metteranno in pratica anche la vostra. Vi tratteranno così
per causa mia, perché non conoscono il Padre che mi ha mandato. Se io non fossi venuto in
mezzo a loro a insegnare, non avrebbero colpa. Ora invece non hanno nessuno scusa per il loro
peccato >> ( mia nota: Ne deriva che essere cristiani comporta delle responsabilità; non so quanto
e se si tengono presenti tali responsabilità nella nostra vita. Inoltre, si preferisce ritenersi giustificati
per i nostri peccati dal fatto che siamo stati battezzati; non è così è il contrario perché il successivo
insegnamento catechistico configura le nostre maggiori responsabilità per aver conosciuto la
Dottrina del Signore Gesù ).
<< Chi odia me odia anche il Padre mio ( mia nota: poiché Gesù e il Padre sono una cosa sola ).
Se non avessi fatto in mezzo a loro opere che nessun altro ha fatto, non avrebbero colpa. Invece
le hanno vedute, eppure hanno odiato me e il Padre mio. Così si realizza quello che sta scritto
nella loro legge: Mi hanno odiato senza motivo.
Quando verrà il Difensore che io vi manderò da parte del Padre mio, lo Spirito della Verità
che proviene dal Padre, egli sarà il mio testimone, e anche voi lo sarete, perché siete stati con me
sin dal principio >>.
Giovanni 16, 1 – 4: Il Messia continua a parlare delle persecuzioni a cui saranno assoggettati i
Suoi discepoli:
25
<< Vi ho detto questo perché ciò che vi capiterà non turbi la vostra fede. Sarete espulsi dalle
sinagoghe; anzi verrà un momento in cui vi uccideranno pensando di fare cosa grata a Dio.
Faranno questo perché non hanno conosciuto né il Padre né me. Ma io ve l’ho detto perché,
quando verrà il momento dei persecutori, vi ricordiate che io ve ne avevo parlato. Non ne ho
parlato fin dal principio perché ero con voi >>.
Giovanni 16, 5 – 15: Lo Spirito e il mondo:
<< Adesso io ritorno al Padre che mi mandò fra gli uomini, e nessuno di voi mi chiede dove vado.
Però siete tristi perché vi ho dette queste cose. Ma io vi assicuro che per voi è meglio, se io me ne
vado. Perché se non me ne vado non verrà da Voi lo Spirito che vi difende. Invece se me ne vado
ve lo manderò. Egli verrà e mostrerà di fronte al mondo cosa significa peccato, giustizia e giudizio.
Il peccato del mondo è questo: che non hanno creduto in me. La giustizia sta dalla mia parte,
perché torno al Padre e non mi vedrete più. Il giudizio consiste in questo: che Satana, il
dominatore di questo mondo, è già stato giudicato.
Ho ancora molte cose da dirvi, ma ora sarebbe troppo per voi; quando però verrà lui, lo Spirito
della verità, vi guiderà verso tutta la verità. Non vi dirà cose sue, ma quelle che avrà udito, e vi
parlerà delle cose che verranno. Nelle sue parole si manifesterà la mia gloria, perché riprenderà
quel che io ho insegnato, e ve lo farà capire meglio. Tutto quel che ha il Padre è mio. Per questo
ho detto: lo Spirito riprenderà quel che io ho insegnato, e ve lo farà capire meglio >>.
Giovanni 16, 16 – 24: La tristezza diventerà gioia:
<< Fra poco non mi vedrete più; poi dopo un po’ mi rivedrete ( mia nota: Annuncio della Sua
morte, della Sua Resurrezione e delle sue Apparizioni ) >>. Alcuni dei discepoli commentarono tra
di loro: << Che cosa significa: fra poco non mi vedrete, ma poi, dopo un po’ mi rivedrete ? E che
cosa vuol dire: ritorno al Padre ? Dicevano anche: Che cosa vuol dire: fra poco ? Non riusciamo a
capire >> .
Gesù comprese che volevano domandargli spiegazioni e disse: << Discutete fra di voi perché ho
detto: fra poco non mi vedrete, ma poi, dopo un po’ mi rivedrete ? Ebbene, io vi assicuro che voi
piangerete e vi lamenterete, il mondo, invece, farà festa. Voi vi rattristerete, ma poi la vostra
tristezza diventerà gioia >>( mia nota: dopo la Resurrezione e le Apparizioni ).
26
<< Una donna che deve partorire, quando viene il suo momento, soffre molto. Ma quando il
bambino è nato dimentica le sue sofferenze per la gioia che è venuta al mondo una creatura.
Anche voi ora siete tristi, ma io vi rivedrò, e voi vi rallegrerete, e nessuno vi toglierà la vostra gioia.
Quando quel giorno verrà non mi farete più nessuna domanda. Io vi assicuro che il Padre vi darà
tutto quello che gli domanderete nel mio nome. Fino a ora, non avete chiesto nulla nel mio nome.
Chiedete e riceverete, così la vostra gioia sarà perfetta >>.
Giovanni 16, 25 – 33: Una fede chiara e coraggiosa:
<< Finora ho parlato per mezzo di esempi. Ma verrà il momento che lascerò da parte gli esempi e
vi parlerò del Padre con parole chiare. Allora potrete pregare nel mio nome e non ci sarà bisogno
che io preghi il Padre per voi: il Padre stesso, infatti, vi ama, perché voi avete amato me e avete
creduto che io provengo dal Padre. Ero col Padre e di là son venuto nel mondo. Ora lascio il
mondo e torno al Padre >>.
I discepoli gli dissero:<< - Si, ora parli con chiarezza e non ti servi più di esempi. Ora siamo sicuri
che tu sai ogni cosa, e non hai bisogno che qualcuno ti faccia domande. Perciò crediamo che tu
provieni da Dio >> .
Gesù rispose: << - Adesso credete ? Viene il momento, anzi è già venuto, che sarete dispersi,
ciascuno per conto suo, e mi lascerete solo. Ma io non sono solo perché il Padre è con me.
Vi ho detto tutto questo perché troviate in me la pace. Nel mondo avrete dolori; coraggio, però ! Io
ho vinto il mondo >> .
Giovanni 17, 1 – 5: Gesù e il Padre:
Dopo aver detto queste parole Gesù guardò in alto verso il cielo e disse: << Padre, l’ora è venuta.
Manifesta la gloria del Figlio, perché il Figlio manifesti la tua gloria. Tu gli hai dato potere sopra tutti
gli uomini, perché tutti quelli che gli hai affidato ricevano vita eterna >>. ( mia nota: Il Signore Gesù
è il Redentore e Salvatore di tutti gli uomini, a qualunque popolo e religione appartengano, così
come è stato confermato da due Rivelazioni nel XX° secolo, una del Signore Dio all’inglese Eileen
Caddy e l’altra dei Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77 ( si tratta di una Rivelazione
filosofica semplice 16 ).
16 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita ; Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagina 160, Mediterranee
27
<< La vita eterna è questo: conoscere te, l’unico vero Dio, e conoscere colui che tu hai mandato,
Gesù Cristo. Io ho manifestato la tua gloria sulla terra, portando a termine l’opera che mi avevi
affidato. Innalzami, ora, accanto a te, dammi la gloria che avevo accanto a te, prima che il mondo
esistesse >>.
Giovanni, 17, 6 – 19: Gesù e i discepoli:
<< Tu mi hai affidato alcuni uomini scelti da questo mondo: erano tuoi, e tu li hai affidati a me. Io
ho rivelato chi sei, ed essi hanno messo in pratica la tua parola. Ora sanno che tutto ciò che mi hai
dato viene da te. Anche le parole che tu mi hai dato, io le ho date a loro. Essi le hanno accolte e
hanno riconosciuto, senza esitare, che io provengo da te, e hanno creduto che tu mi hai mandato.
Io prego per loro. Non prego per il mondo, ma per quelli che mi hai affidato, perché ti
appartengono. Tutto ciò che è mio appartiene a te, e ciò che è tuo appartiene a me, e la mia gloria
si manifesta in loro. Io non sono più nel mondo, loro invece sì. Io ritorno a te. Padre santo,
conserva uniti a te quelli che mi hai affidati, perché siano una cosa sola come noi. Quando ero con
loro, io li proteggevo. Per questo tu me li hai dati. Io li ho protetti e nessuno di loro si è perduto,
tranne quello che doveva perdersi, realizzando ciò che la Bibbia aveva predetto. Ma ora io ritorno
verso di te, e dico queste cose mentre sono ancora sulla terra, perché essi abbiano tutta la mia
gioia. Io ho dato loro la tua parola. Perciò essi non appartengono più al mondo, come io non
appartengo al mondo. E il mondo li odia. Io non ti prego di toglierli dal mondo, ma di proteggerli dal
Maligno. Essi non appartengono al mondo, come io non appartengo al mondo. Fa che
appartengano a te mediante la verità: la tua parola è verità. Tu mi hai mandato nel mondo: così
anch’io li ho mandati nel mondo. E io offro me stesso in sacrificio per loro, perché anch’essi siano
veramente consacrati a te >>.
Giovanni 17, 20 - 26: Gesù e i futuri credenti:
<< Io non prego soltanto per questi miei discepoli, ma prego anche per altri, per quelli che
crederanno in me dopo aver ascoltato la mia parola. Fa che siano tutti una cosa sola:c come tu
Padre sei in me e io sono in te, anch’essi siano in noi. Così il mondo crederà che tu mi hai
mandato. Io ho dato ad essi la stessa gloria che tu avevi dato a me , perché anch’essi siano una
cosa sola come noi: io unito a loro e tu unito a me. Così potranno essere perfetti nell’unità, e il
28
mondo potrà capire che tu mi hai mandato, e che li hai amati come hai amato me. Padre, voglio
che dove sono io siano anche quelli che tu mi hai dato, perché vedano la gloria che tu mi hai dato:
infatti tu mi hai amato ancora prima della creazione del mondo. Padre giusto, il mondo non ti ha
conosciuto, ma io ti ho conosciuto ed essi sanno che tu mi hai mandato. Io ti ho fatto conoscere a
loro e ti farò conoscere ancora; così l’amore che hai per me sarà in loro, e anch’io sarò in loro >>. (
Mia nota: Il Signore Gesù ci conferma la realtà spirituale dell’Uno nei molti e dei molti nell’Uno, ma
ci fa sapere anche la realtà dell’amore universale che è nei molti, cioè negli uomini 17 ).
Giovanni 18: In questo capitolo si riferisce dell’arresto di Gesù, dei processi davanti a Anna e
Pilato, del tradimento di Pietro e della condanna a morte del Messia. I discepoli fuggirono, ognuno
per conto suo lasciando solo il Signore, così come aveva profetato. ( Mia nota: Giovanni, 16, 32 )
Giovanni 19: in questo capitolo si riferisce della fustigazione di Gesù, del processo davanti a Pilato
- che cercò di salvare il Signore - della condanna a morte del Signore, nonché della Sua
crocefissione, morte e sepoltura.
Giovanni 20: Le donne che durante la crocefissione si erano dimostrate più coraggiose dei
discepoli, tranne Giovanni, si dimostrarono più coraggiose anche dopo la sua morte; infatti, Maria
di Magdala è la prima che arriva al sepolcro e accortasi che il corpo del Signore non c’era più
avvisa Simon Pietro e Giovanni, che a loro volto andarono presso la tomba. Il Signore Gesù
apparve alla Maddalena ( Maria di Magdala ) e successivamente ai discepoli; in altra occasione
soffiò sui discepoli lo Spirito Santo, dando loro il potere di perdonare o non perdonare i peccati. In
questo capitolo si narra anche dell’incredulità di Tommaso.
Giovanni 21: in questo capitolo Gesù apparve ai Suoi discepoli in Galilea per confortarli e
fortificarli; si riferisce anche del colloquio che ebbe con Pietro.
Vangelo di Luca 24, 50 - 53: Gesù sale verso il cielo:
<< Poi Gesù condusse i suoi discepoli verso il villaggio di Betania. Alzò le mani sopra di loro e li
benedisse. Mentre li benediceva si separò da loro e fu portato verso il cielo. I suoi discepoli lo
adorarono.
Poi tornarono verso Gerusalemme, pieni di gioia. E stavano sempre nel tempio lodando Dio >>.
Appendice17 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 17 Luglio e del 12 Settembre, Amrita
29
Sappiamo dalla Bibbia che la Salvezza è prevista per tutti gli uomini 18, anche per i gentili 19 . Per
dimostrarci che era possibile vincere l’attrazione della carne il Cristo visse la Dottrina che predicò e
si consegnò ai capi di Israele per essere processato secondo le Scritture per la redenzione del
mondo. Il Signore Gesù ai discepoli insegna a prendere la propria croce e a seguirlo con la
conversione continua, l’amore e la carità verso tutti, l’obbedienza ai comandamenti, la preghiera e i
sacrifici, l’umiltà, la fedeltà, il perdono e la pratica di tutte le altre virtù; ma penso che non pretenda
la perfezione da nessuno perché conosce bene la nostra natura, la dualità della Vita e l’influenza di
Satana nella vita di ciascuno di noi; perciò penso che sarà misericordioso con chi si sente
peccatore e fa del suo meglio per vivere evangelicamente, perché si incarnò proprio per salvare
quelli che si sentono peccatori 20 .
Il Signore Gesù ci disse anche che chi Gli è fedele fa molto frutto e aggiunse che senza di
Lui non possiamo far nulla 21 . E’ come dire che trarremo molto profitto dalla nostra vita terrena
soltanto se rimaniamo fedeli e obbedienti ai Suoi Comandamenti. Gesù ci dice anche la fine che
fanno i cristiani che non obbediscono: questa è un’ammonizione sulla quale è bene riflettere
perché essi saranno buttati nel fuoco come i tralci della vite che vengono tagliati 22 ; ciò significa
che essi dovranno soffrire molto perché il fuoco simbolizza il dolore fisico e psichico e le
conseguenti traversie e malattie, l’inferno, in altre parole.
Invece, se osserveremo i suoi Comandamenti rimarremo in Lui dimostrandoGli con le
opere, ovvero con i fatti, di amarlo; in tal caso potremo chiedere quel che vogliamo e ci sarà dato 23
. Ci sarà dato perché - anche se Gesù non lo dice esplicitamente - i discepoli che rimarranno in Lui
avranno la coscienza ampliata 24 e perciò non Gli faranno richieste egoiste.
L’ampliamento della coscienza consentirà ai discepoli di non chiedere per se stessi perché
“ sapranno “ che ai loro bisogni provvederà il Padre. E così impareranno, servendo gli altri, ad
amare Dio e gli altri sempre di più.
18 Ad esempio: Isaia capitolo 51, 4-8 e capitolo 5619 Ad esempio Giovanni 5, 24-30 e 10, 14-16 ; 12, 28-3220 Matteo 9, 10- 1321 Giovanni 4, 1-1722 Giovanni 15, 6 - 723 Giovanni 15, 6-724 Eileen Caddy, Le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita
30
Tale ampliamento ( della coscienza ) consentirà ai discepoli di chiedere al Padre e a Gesù
soltanto cose logiche, possibili, giuste e buone e soprattutto per gli altri. Si può anche dire che
crescendo nell’amore si cresce nella propensione a servire e a condividere con gli altri quello che
la Provvidenza avrà messo a nostra disposizione. I discepoli avranno la possibilità di vivere
semplicemente, ognuno al suo livello, a cominciare dai ricchi, anche se per loro sarà molto più
difficile entrare nel Regno dei Cieli, se si limiteranno a godere egoisticamente delle loro ricchezze
25 .
Ci potremmo domandare come potrà fare un re a seguire Gesù; mi pare che questo invito
debba essere inteso in senso lato perché tutti non possiamo diventare sacerdoti, monache, monaci
o suore o in altri modi discepoli del Signore; perciò si può seguire Gesù anche non muovendoci
dalla nostra casa, anche rimanendo a fare il nostro lavoro importante o modesto che sia.
Se un re diventa re è perché è stato scelto da Dio per questo incarico, ma diventerà santo
se lavorerà con grande impegno per servire il suo popolo secondo la giustizia del Decalogo e dei
Comandamenti dell’amore al meglio delle sue possibilità.
Atro esempio: un ricco potrà diventare santo se creerà intenzionalmente posti di lavoro per i
suoi simili e se sarà caritatevole con i poveri.
Indipendentemente dal fatto che il Signore Dio possa dare ai discepoli maturi nella fede
anche l’abbondanza per me è certo che, di regola, tutto quello che essi chiederanno lo
chiederanno non per sé, ma per gli altri; e lo otterranno nella preghiera sia per sé che per gli altri
secondo la promessa del Signore Gesù: “Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete, bussate e vi
sarà aperto; perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto 26 .
Tuttavia la Provvidenza non ha affatto bisogno di essere richiesta di darci il necessario 27 , al quale
provvede di sua iniziativa 28 ; il discepolo di Gesù lo comprende perché la povertà è un valore e si
adegua e impara ad avere un rapporto diretto con l’Altissimo, Colui che provvede ai nostri bisogni.
Della collaborazione dell’uomo in generale, invece, la Provvidenza “ ha bisogno “ per fare le
opere di carità. E’ così che l’uomo fa la sua parte per realizzare gli obiettivi della Carità Amore. I
25 Matteo 19, 23-2626 Matteo 7, 7-1127 E’ stato detto, mi pare da uno dei Maestri disincarnati del Cerchio Firenze 77, che il necessario è più dell’indispensabile e meno del superfluo28 Matteo, 6, 25-34
31
ricchi illuminati comprendono che la ricchezza, ad esempio, non gli è stata data per loro stessi, ma
perché ciascun uomo, dai re ai benestanti, cristiani o meno, diventi tramite della Providenza per
dare aiuto a chiunque ne abbia bisogno, di qualunque cosa si tratti e perciò anche di un sorriso o
di una pacca sulle spalle.
Per ricchezza non si intende soltanto il denaro, ma qualunque tipo di bene, dalla
disponibilità di una stanza per l’accoglienza di un orfano, a un buon consiglio; infatti, non è soltanto
ricco chi ha danaro, ma anche chi ha in dono l’abbondanza delle virtù e delle capacità di lavoro
che lo Spirito Santo elargisce, a cominciare dalla Sapienza/Saggezza. Unisco questi due termini
perché l’uno non può essere distinto dall’altro; infatti, chi è solo sapiente non sempre è saggio e
viceversa.
E’ come per la giustizia: non si può esser giusti se non si è anche misericordiosi e quindi si
può dire che la giustizia è sorella della misericordia, così come la sapienza lo è della saggezza.
Quando lo Spirito ci fa capire queste cose allora si diventerà anche capaci di glorificare il Padre
facendo molte opere (molto frutto) come discepoli di Gesù. Ma dobbiamo sempre tener presente
che senza il Signore non possiamo far nulla perché noi siamo i tralci e Lui è la vite, così come
Gesù, la vite, ha bisogno del Padre, il vignaiolo 29 .
Sempre per mezzo di Giovanni (ancora nel capitolo 15) Gesù fa un’altra esortazione ai Suoi
discepoli (versetto nove): “rimanete nel mio amore”, e così ci svela la sua intima natura. E poi ci
spiega (versetto 10): “ Se osserverete i miei Comandamenti rimarrete nel mio amore …”;
dopodiché ci dà un altro insegnamento che è allo stesso tempo una ammonizione: io stesso, dice il
Signore, osservo i Comandamenti del Padre ed è in forza di questa osservanza che sono sempre
rimasto nel suo amore perché chi ama Dio deve esserGli sempre ubbidiente e fedele. Chi non
ubbidisce ai Suoi Comandamenti non lo ama e perciò “ non resta nel suo amore “.
Chi non condivide la giustizia del Decalogo e dei Comandamenti dell’amore non condivide
gli obiettivi di Dio e perciò diventa automaticamente suo avversario; il Messia, infatti, disse: “ Chi
non è con me è contro di me, e chi non raccoglie con me disperde 30”. Con queste parole il Cristo
confermò implicitamente l’incompatibilità tra la disobbedienza ai Comandamenti e il rimanere
29 Giovanni, capitolo 15mo30 Matteo 12, 30
32
nell’amore e nella casa del Padre Celeste, e quindi l’incompatibilità tra la disobbedienza e la vita
nello Spirito. Chi ama è fedele e fa di tutto per servire ed assecondare l’amato. Chi non ama è
indifferente ai progetti e ai desideri dell’altro per non parlare di antipatia, di avversione, di
indifferenza e, peggio, di odio.
Ognuno di questi contrari dell’amore corrisponde a stati d’essere dell’uomo che sono
incompatibili con lo stato d’Essere Dio, che è amore, generosità, fedeltà, sollecitudine, perdono,
dolcezza, tenerezza, ma anche giustizia misericordiosa.
Chi ama non può stare con chi odia o detesta o nutre simili sentimenti perché la natura
intima di quest’ultimi è incompatibile con quella di coloro che amano. Quindi, esseri/persone tanto
diverse non possono stare insieme.
Chi non ama è un avversario di chi ama, perché chi ama è altruista e chi non ama è
egoista. Il Cristo ce lo disse con la sua efficacissima sinteticità e chiarezza, così come si è già
ricordato: “chi non è con me è contro di me e chi non raccoglie con me disperde 31 ”, cioè spreca
inutilmente quel dono prezioso che è la vita terrena.
E’ per questo motivo che Satana quando ci tenta è il nostro peggior nemico, perché è
attraverso le tentazioni che si trasgrediscono i Comandamenti divini e si diventa schiavi del
peccato e della materia.
Sempre riguardo ai discepoli, nel capitolo dodici San Matteo, si riferisce che il Messia
cogliendo l’occasione che gli dette la visita della mamma e dei fratelli (versetti 46-49) parlò della
parentela spirituale dicendo: << Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli? >> Poi stendendo la
mano verso i suoi discepoli disse :<<Ecco mia madre e i miei fratelli; perché chiunque fa la volontà
del Padre mio che è nei Cieli, questi è per me fratello, sorella e madre>>.
Con questo insegnamento il Cristo non solo ci insegnò che la vera parentela è quella
spirituale, sfatando così un altro elemento essenziale della società ebraica, il legame del sangue
che univa tra loro le persone della stessa tribù tanto che venivano chiamati fratelli anche i parenti.
Con queste parole Gesù ci insegna anche che l’unica cosa importante della vita umana è quella di
fare la volontà del Padre Celeste. Il vero legame dunque che lega tra loro gli uomini è un legame
intimo ovvero un sentimento fondato sull’amore per Dio e per gli altri. Infatti Gesù ci disse - e lo31 Matteo 12, 30
33
riferisce l’evangelista Giovanni - che amano Gesù soltanto coloro che mettono in pratica i Suoi
Comandamenti 32 .
Nel capitolo quindici del Vangelo di Giovanni, versetto undici, Gesù parla della gioia, figlia
dell’amore (che il fisico Jean A. Charon ha definito in uno dei suoi libri pubblicati in italiano,
l’energia da cui tutto proviene): “Questo vi ho detto affinché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia
sia piena 33 ” (perché chi ama ha in sé anche la gioia in quanto è un dono dell’amore e l’amore e
la gioia sono frutti dello Spirito 34 ) .
I Comandamenti dell’amore completano quelli del Decalogo e contraddistinguono i
discepoli del Signore Gesù che disse: “Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli
altri; come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete
miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri 35 “ . Il Messia disse anche: “ Questo è il mio
comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande
di questo: dare la vita per i propri amici… ” ( e poi specifica affinché si comprenda bene ): “….voi
siete miei amici se farete ciò che vi comando…36 ”.
Per i discepoli quest’ultima frase è fondamentale per comprendere quale stile di vita
devono adottare se vogliono passare per la porta stretta: osservare lo stile di vita evangelico 37 .
Quindi, devono vivere tutta la loro vita alla sequela del Cristo con impegno e dedizione: chi con si
comporta così, al meglio delle sue umane possibilità, è un discepolo di nome più che di fatto; in
questa epoca mi pare che i discepoli solo di nome siano troppi. Ma con l’azione del Signore Gesù
per farci diventare buoni discepoli, tutti sanno e sapranno come fare per evangelizzare il loro
piccolo mondo ovunque si trovino.
Quanto all’amore il Signore Dio ha detto nel XX° secolo all’inglese Eileen Caddy:
a. << L’amore è necessario dappertutto. Ricordati che amore è servizio, amore è azione.
L’amore non è una confusa, vaga emozione di cui parlare. Impara a dimostrarlo con tutto ciò che
fai 38 >>;
32 Giovanni 14, 2133 Giovanni 15, 1134 Paolo, Galati 5, 22-2335 Giovanni 13, 34-3536 Giovanni 15, 12-1437 Matteo 7, 13-1438 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 77, Mediterranee
34
b. << Amare è vivere e vivere è amare. Non puoi dire di amare Me e non amare gli esseri
umani. Come ami gli altri, così tu ami Me,e perché tutti sono Uno. Accetta questa unità in ogni
momento. Quando non c’è divisione, c’è grande pace di cuore e di mente… 39 >>.
Il servizio del Signore Gesù ai Suoi discepoli è stato assicurato fino alla fine del mondo 40,
cioè fino alla redenzione di tutti gli uomini, a qualunque popolo o religione appartengano 41 .
39 Eileen Caddy, La voce di Dio a Findhorn, pagina 147, Mediterranee40 Matteo 28, 2041 Eileen Caddy, le porte interiori, Messaggi del 24 e 25 Dicembre, Amrita ; Cerchio Firenze 77, Le grandi verità ricercate dall’uomo, pagina 160, Mediterranee
35