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Trimestrale di informazione - Anno 80 Gennaio - Marzo 2008 N. 1 - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 Comma 2 DCB - Roma

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Trimestrale di informazione - Anno 80 Gennaio - Marzo 2008 N. 1 - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 Comma 2 DCB - Roma

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III

V

IX

XI

Trimestrale di informazione della Provincia italiana dei Servidella Carità

Opera Don Guanella - Via Aurelia Antica, 44600165 Roma Tel. 06/666011 - fax 06/66601205Direttore responsabile: Don Mario CarreraAutorizzazione Tribunale di Roma N. 432/84 dell’11-12-84con approvazione ecclesiastica

Per il cambio di indirizzo comunicare con il nuovo anche l’indirizzo precedente

Foto: Redazione de “La Voce dei Poveri di don Guanella”

Progetto grafico: studio PARDINI APOSTOLI MAGGIStampa: Tipolitografia TRULLO

Finito di stampare nel mese di febbraio 2008AVVISO AI LETTORI

Cara lettrice, caro lettore,il Suo indirizzo fa parte dell’archivio elettronico della nostra rivista. Nel rispetto di quanto sta-bilito dalla legge n. 675/1996 per la tutela dei dati personali, chiamata “privacy”, che riguar-da la segretezza delle proprie convinzioni, comunichiamo che tale archivio è gestito dallaCongregazione dei Servi della Carità - Opera Don Guanella, ente proprietario del suddettoperiodico. I suoi dati, pertanto, non saranno oggetto di comunicazione o diffusione a terzi.Per essi Lei potrà richiedere, in qualsiasi momento, modifiche, aggiornamento, integrazio-ne o cancellazione scrivendo all’attenzione del Direttore de “La Voce dei Poveri”.

“Il contadinogetta il suo grano

a marcire nel terreno,ma non gli dispiace,

perché sa che in breve tempo crescerà in spighe dorate”

(I, 662)

“Noi siamo stati creati per lavorare

a fare un po’ di bene su questa terra”

(I, 231)

Dagli scritti del Beato Luigi Guanella

Lettera del SuperioreLa forza della luce

di don Fabio Lorenzetti

La Carta dei Servizi

ArticoliLettera del Papa alla diocesi di Roma sul compito dell’educazione

Fotoracconta

Benefattori e Amici defuntiSO

MM

AR

IO

Come si può aiutarel’Opera Don Guanella

La carità è industriosa e inesauribile nelle sueprestazioni: da sola sa trovare infinite vie per fargiungere il suo dono.

Splendida testimonianza di sentita carità èquella che spinge a regalare un po’ del propriotempo per visitare ed aiutare più direttamente.

Conoscere induce anche a far conoscere. Per que-sto siamo grati a quanti fanno conoscere l’Operasia attraverso visite, sia tramite bollettino.

Chi desiderasse prolungare la propria opera dibene anche nel futuro, può disporre, per testa-mento, lasciti o legati o donazioni in favoredell’Opera nostra. In tal caso, consigliamo laseguente formula:

“Lascio (oppure dono) all’Opera Don Guanella CasaSan Giuseppe - Via Aurelia Antica, 446 Roma...”.

L’Istituto è ENTE GIURIDICO(R.D. 2-7-1931 e 2-1-1932)

Oltre al merito presso Dio e alla doverosa ri-conoscenza dei nostri ospiti, i Benefattori:- sono ricordati nella celebrazione

di una S. Messa settimanale e,- nel mese di novembre, durante

la celebrazione della S. Messa quotidiana.

Conto Corrente Postale n. 414003

Conto Corrente Bancario:IBAN: IT47 V056 9603 2040 0000 7135 X62Banca Popolare di Sondrio Agenzia n. 4:Piazza Biagio Pace, 1 - RomaIntestato a: Opera Don GuanellaVia Aurelia Antica, 446 - 00165 Roma

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L E T T E R A D E L S U P E R I O R E

L’occhio non può vedere senza la luce. Inuna stanza al buio i colori non si possono di-stinguere, le dimensioni, gli spazi e le distan-ze non possono essere percepite. Tutto sicomplica quando facciamo esperienza delbuio al punto che a far da padrona è la pau-ra e l’incertezza di cadere e farsi male.

L’autore del libro della Genesi, che certamentenon conosceva la fisiologia dell’occhio umanocosì come la scienza metterà in evidenza nel cor-so dei secoli, mette proprio all’inizio della crea-zione “l’invenzione” della luce da parte di Dio:“Sia la luce! E la luce fu. Dio vide che la lu-ce era cosa buona” (Gen 1,3-4)

La forza della luce

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IV

L E T T E R A D E L S U P E R I O R E

Nei vangeli Gesù più volte indica coloro chelo vogliono seguire come i “figli della luce”,quasi a ricordare ad ogni cristiano e ad ognipersona, che tutti noi veniamo da quella lu-ce primordiale che è creazione: uno squisitoatto d’amore da parte di Dio con il qualeEgli abbaglia l’oscurità del caos iniziale. Di-versi sono i miracoli del Signore a favore dinon vedenti che implorano la vista e che ri-mandando sempre ad un vedere più profon-do e mai semplicemente riducibile al bulbooculare funzionante, con o senza cataratta.Insomma, Dio nelle sacre scritture sembra

voler giocare con la luce per farsi vedere enon vedere, proprio come quando la luce il-lumina e accarezza gli oggetti e i volti dellepersone, mettendone in rilievo ora le rughe,ora i sorrisi, ora le lacrime e le ferite, ma ren-dendo tutto stupendamente attraente, fino adiventare bello.Perché Dio si… diverte a giocare con la lu-ce? La risposta ce la dà l’evangelista Giovan-ni, quando riporta le parole di Gesù stesso:“Io sono la luce del mondo;chi segue me, non camminerà nelle tenebre,ma avrà la luce della vita” (Gv 8,12)

Cari Amici e Benefattori,ancora oggi, con la semplicità dei bambini o dei nostri ragazzi, rimaniamo meraviglia-ti del mistero sfolgorante di luce della Santa Pasqua. Tutte le notti dell’Antico Testa-mento (la notte del caos primordiale prima della creazione, la notte del passaggio del-l’angelo sterminatore e la traversata del Mar Rosso), la notte del tradimento di Giudae della morte di Gesù, ma anche tutte le nostre notti, trovano compimento nella not-te in cui Gesù risorge da morte, colmando di luce l’universo in una nuova creazio-ne di amore e di salvezza. Ecco: è già l’alba del nuovo giorno! Davvero la luce del Ri-sorto illumini le pieghe della storia, entri dall’alto, irrompi nella nostra esistenza e fac-cia vedere le linee e le sagome dell’amore di Dio.Buona Pasqua!

Questo numero della rivista è un po’ speciale, poiché contiene come inserto la versio-ne integrale della Carta dei servizi del Centro di Riabilitazione (è già pronta la ver-sione della stessa carta a se stante, più maneggevole da usare). Questa è come una car-ta d’identità, una specie di lettera di presentazione ufficiale della “Casa S. Giuseppe”.Ci è sembrato bello farne dono a tutti i lettori della Voce dei Poveri, per una diffusio-ne ad ampio raggio: per noi Religiosi/e, per gli Operatori e per gli Ospiti del don Gua-nella non è un semplice atto dovuto inviarvene una copia, ma un atto di riconoscen-za e di gratitudine. Siete proprio voi, infatti, che ci conoscete e ci sostenete, ci soste-nete perché sapete quello che facciamo e perché lo facciamo.Grazie!

Il superioredon Fabio

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SEZIONE IVademecum . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3• Recapiti telefonici utili. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4• Come raggiungere il Centro . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6

SEZIONE IIPresentazione e principi fondamentali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7• Carta dei servizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8• Il Fondatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8• Centro di Riabilitazione “Casa San Giuseppe” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10• Missione e Principi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 11• Procedure di ammissione alle prestazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 12

SEZIONE IIITipologia delle prestazioni riabilitative . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13• Organigramma. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14• Attività riabilitativa di tipo estensivo

e mantenimento a regime residenziale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14• Attività riabilitativa di tipo estensivo

e mantenimento a regime semiresidenziale. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15• Attività riabilitativa di tipo estensivo

e mantenimento a regime non residenziale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16

SEZIONE IVArticolazione dei servizi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18• Servizio Spirituale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18• Servizio Sociale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18• Servizio Medico Sanitario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18• Servizio Infermieristico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19• Servizio Riabilitativo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19• Servizio Educativo Assistenziale ed Animazione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19• Servizio Alberghiero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19

I N D I C E

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EI SERVIZI

VADEMECUM

Recapiti telefonici utili

Come raggiungere il Centro

Uno scorcio della nuova residenza Betania

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R e c a p i t i t e l e f o n i c i u t i l i

OPERA DON GUANELLA

CENTRO DI RIABILITAZIONE - CASA SAN GIUSEPPEVIA AURELIA ANTICA 446, CAP. 00165 ROMA

CCP 414003 - P. IVA 01084241007 COD. FISC. 02595400587

E-mail : [email protected]

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Uno scorcio del parco del Centro

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EI SERVIZI

CENTRALINO - DIREZIONE 06/666011

DIREZIONE SANITARIA 06/66601226

DIREZIONE AMMINISTRATIVA 06/66601203

SEGRETERIA GENERALE 06/66601210

SERVIZIO SOCIALE 06/6601303

SEGRETERIA REPARTO RESIDENZIALE 06/66601302

SEGRETERIA CENTRO DIURNO 06/66601516

SEGRETERIA AMBULATORIO 06/66601502

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C o m e r a g g i u n g e r e i l C e n t r o

La Casa San Giuseppe Centro di Riabilitazione Opera Don Guanella è un complessovasto e articolato che si estende su una superficie di circa tredici ettari. E’ ubicatanella zona nord-ovest della città, in via Aurelia Antica, 446 in un ampio parco, nume-rosi viali alberati e confortevoli gazebo. La viabilità ordinata e gli agevoli parcheggirendono funzionale l’accesso ai vari Reparti e Residenze

AUTOMOBILERoma, Circonvallazione Grande Raccor-do Anulare. Prendere SS1. Seguire la di-rezione Uscita n. 1 Centro Città del Vati-cano. Girare al primo semaforo a destraper Via Aurelia Antica. Passare LargoDon Guanella . E a sinistra (in Via Aure-lia Antica 446) c’è l’ingresso principale.

AUTOBUSDalla Stazione Termini prendere l’autobus64. Scendere Fermata Ospedale S. Spirito.

Prendere coincidenza con autobus 98 o881e scendere a- Largo Don Guanella.

METROPOLITANADalla Stazione Termini prendere la Li-nea A in direzione Battistini. Scenderealla fermata Cornelia. Prendere auto-bus 889 o 892 (direzione Via Bravetta) escendere a Largo Don Guanella.

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EI SERVIZI

PRESENTAZIONE

E PRINCIPI FONDAMENTALI

Carta dei Servizi

Il Fondatore

Centro di Riabilitazione “Casa San Giuseppe”

Missione e Principi

Procedure di ammissione alle prestazioni

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C a r t a d e i S e r v i z i

In un contesto caratterizzato da con-tinui cambiamenti e da un quadro nor-mativo in costante trasformazione, dovel’attenzione ai bisogni ed alle proble-matiche della persona con diversa abi-lità richiede interventi sempre diversifi-cati, la Carta dei Servizi intende porsiquale strumento agevole, comprensibi-le, verificabile, ad uso del cittadino, perla conoscenza della Casa S. Giuseppe.

Essa fa riferimento alla normativaistituzionale vigente (in particolare aiprincipi ivi contenuti di eguaglianza, im-

parzialità, continuità, efficacia, effi-cienza e partecipazione) e ai principi

e alle finalità e obiettivi del Proget-to Educativo Guanelliano. Sono il-

lustrate, in modo sintetico, leattività e prestazioni che ven-gono garantite alle persone

accolte.Sono descritti anche i

vari servizi offerti, gli inter-venti educativi, assisten-ziali, sanitari, riabilitativi,di animazione e di inte-grazione per il migliorebenessere delle persone e

a tutela della loro privacy.

I l F o n d a t o r e

Don Luigi Guanella fondatore delleCongregazioni religiose dei Servi dellaCarità e delle Figlie di Santa Maria dellaProvvidenza, nacque a Fraciscio di Cam-podolcino (Sondrio), diocesi di Como, il19 dicembre 1842, da Lorenzo e MariaBianchi: frequentò a Como i corsi uma-nistici del Collegio Gallio e quelli di filo-

sofia e di teologia nei seminari diocesa-ni, venne ordinato sacerdote il 26 maggio1866.

Fin dai primi anni di ministero a Pro-sto e a Savogno (Sondrio) fu instancabilepromotore di iniziative sociali manife-stando una predilezione particolare per ipoveri e le persone in difficoltà. Durante

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EI SERVIZI

questo periodo ebbe contatti con l'Operadel Cottolengo di Torino e con don Bo-sco, presso il quale si recò nel 1875 le-gandosi per tre anni con i voti alla PiaSocietà Salesiana.

Richiamato dal suo vescovo, riprese ilministero in Diocesi come coadiutore nel-la parrocchia di Traona (Sondrio), doveaprì una scuola per ragazzi poveri, chepresto dovette chiudere per le ostilità del-le autorità civili. Da Traona fu mandato aOlmo, un villaggio alpestre in Val Chia-venna: qui si sentì isolato e incompresopersino dai suoi superiori.Vi rimase pochimesi poiché nel novembre 1881 fu inviatocome economo spirituale a Pianello Lario(Como). Il suo predecessore don CarloCoppini, a Pianello aveva radunato alcunegiovani desiderose di vivere consacrate alSignore; aveva aperto anche un ospizioper l'educazione di orfanelle e per l'assi-stenza di persone anziane. Don Guanellavide in quella istituzione "un embrione"delle opere di carità che fin dalla fanciul-lezza il Signore gli andava ispirando, an-che con segni premonitori.

Quando, qualche tempo dopo, fuchiamato ad assumerne la direzione, viimpresse un vigoroso impulso di forma-zione e di sviluppo: per aprire spazimaggiori alla carità, nell'aprile 1886 fon-dò a Como la Casa Divina Provvidenza.

Da allora don Guanella si prodigò perfar sorgere opere caritative in varie partid'Italia, della Svizzera e degli Stati Unitid'America. Condivise il suo slancio apo-stolico, oltre che con le Suore, anche conun gruppo di Sacerdoti giovani Chierici eFratelli religiosi, disposti a vivere e ope-rare con lui in una nuova Congregazionereligiosa approvata dalla Chiesa come"Congregazione dei Servi della Carità".

Assidua fu in lui l'attenzione a coin-volgere nella sua opera di bene laici Coo-peratori che ancora oggi danno sostegnovitale e energie per la necessaria irradia-zione del bene. Fondò chiese e opere pergli emigranti, si interessò con concretez-

za, per lo sviluppo morale e materialedella sua Valle, corse in aiuto dei terre-motati della Marsica (1915), e promossela diffusione della buona stampa anchecon la pubblicazione di scritti ascetici,morali, agiografici e storici.

Morì a Como il 24 ottobre 1915. Nelgiorno della sua beatificazione avvenu-ta il 24 ottobre 1964, Paolo VI si chie-deva come "definire in sintesi la suaanima e la sua opera" e rispondevacon una espressione dello stesso DonGuanella: "E' Dio che fa!". Collaborarecon Dio, per rendere più ospitale laterra ai poveri e a chi è particolarmen-te provato nella sua esistenza, è statoil programma della sua vita; la suaopera, segno della benevolenza cheDio ha concesso a questo eroe dellacarità continua, attraverso i suoi Reli-giosi, sacerdoti, suore, fratelli consa-crati e cooperatori che, fedeli alle pa-role del Fondatore "fermarsi non sipuò finché ci sono poveri da soccorre-re" e "tutto il mondo è patria vostra"sono presenti, oltre che in Italia, anchein Europa, America Latina, U.S.A., Asiae Africa, offrendo solidarietà e soccor-so ai più provati nel corpo e nello spi-rito e privi di appoggi umano.

Beato Luigi Guanella 1842 - 1915

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Centro di Riabilitazione “Casa San Giuseppe”

La Casa San Giuseppe è un Ente fi-liale della Provincia Italiana della Con-gregazione dei Servi della Carità “Ope-ra Don Guanella”. La Congregazionedei Servi della Carità è un Istituto reli-gioso riconosciuto come persona giuri-dica: Ente Giuridico con RR.DD. 2 luglio1931 e 11 gennaio 1932 registrato ri-spettivamente alla Corte dei Conti il13/07/1931 n.1 foglio 197 e il 22/01/1932n. 1 foglio 14, con sede a Roma, VicoloClementi 41. Il Centro di Riabilitazione èaccreditato ai sensi della Delibera Re-gionale n. 2591/2001 con la Regione La-zio, è operante nel territorio del Munici-pio XVIII e della ASL RM E –1° Distretto.Si dedica alla cura, educazione, assi-

stenza e riabilitazione di persone prove-nienti da tutto il territorio nazionale,con diagnosi di ritardo mentale ancheassociato ad altre disabilità psicofisicheo psicosensoriali. L’accreditamentodella Regione Lazio non prevede la pre-sa in carico di persone con diagnosi dipatologie psichiatriche, sordomuti eciechi. Per le diverse forme di acco-glienza la Casa è divisa in tre Repartiorganizzati e gestiti secondo i bisognispecifici delle persone accolte. OgniReparto è diretto da un Sacerdote, coa-diuvato da un Responsabile di Reparto,responsabile della missione secondo gliindirizzi educativi guanelliani. I settoridi attività sono i seguenti:

• ATTIVITÀ RIABILITATIVA DI TIPO ESTENSIVOE DI MANTENIMENTOA REGIME RESIDENZIALEDestinato a persone adultedi sesso maschile

• ATTIVITÀ RIABILITATIVA DI TIPO ESTENSIVOE DI MANTENIMENTOA REGIME SEMIRESIDENZIALECentro Diurno destinatoa giovani in età post-scolaree adulti di sesso maschile

• ATTIVITÀ RIABILITATIVA DI TIPO ESTENSIVOE DI MANTENIMENTOA REGIME NON RESIDENZIALEAmbulatorio destinatoa bambini e ragazzidi ambo i sessi

”Stella maris”: Casa per il soggiorno estivo del Centro

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EI SERVIZI

La missione dell’Opera Don Guanellaè fondata nel pensiero ed ispirata dal-l’esempio del Fondatore Don Luigi Gua-nella che affermava “nessuno vada la-sciato indietro nel corso della vita”, so-stenendo inoltre, che alla base di ogniintervento nei confronti delle persone di-versamente abili ci deve essere una“presa in carico globale”.

Tali principi collimano perfettamentecon gli indirizzi normativi istituzionali re-centi che evidenziano il passaggio dauna concezione e visione settoriale aduna visione globale delle condizioni e deibisogni della persona.

I contenuti fondamentali del modelloeducativo, riabilitativo e assistenzialedella Casa San Giuseppe in particolare,

scaturiscono dai seguenti principi gua-nelliani: in un clima di serietà professio-nale e di relazioni umane significative, glioperatori sono impegnati perché cia-scun ospite riceva, come voleva il Fonda-tore, “Pane e Signore”, cioè cura, riabili-tazione, educazione, amore, attenzione emezzi adeguati al pieno sviluppo inte-grale della propria personalità.

Missione e Principi

• La ferma convinzione del valoreoriginario della persona umanaunica e irripetibile;

• fede nella dignità ed educabilitàdella persona diversamente abile;

• L’ottimismo realista che permettedi evitare utopie o atteggiamentieccessivamente pragmatici e divalorizzare le reali capacità diognuno.

• L’attenzione privilegiata ai poveriovvero a chi ha meno fisicamentee moralmente (Cfr. Progetto Edu-cativo Guanelliano, 1994).

Il soggiorno di una residenza

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Procedure di ammissione alle prestazioni

REQUISITI DI ACCESSO

• REPARTO RESIDENZIALE E CENTRODIURNO. Diagnosi di ritardo mentale anche as-sociato ad altre disabilità psicofisiche opsicosensoriali.

• REPARTO AMBULATORIALE.La diagnosi fa riferimento a disturbi delmovimento, del linguaggio o disfunzionicognitive dovute a lesioni cerebrali inter-corse in epoca pre- peri o post-natale oa seguito di anomalie cromosomiche,malattie genetiche e/o metaboliche.

DOCUMENTAZIONE RICHIESTA

Domanda scritta alla Direzione delCentro (Raccomandata con ricevuta diritorno per il Reparto Residenziale eCentro Diurno) con specificato: il tratta-mento richiesto, la motivazione ed in-formazioni precise e dettagliate sullasituazione socio-familiare della perso-na interessata.• Certificato medico con la diagnosi ed

eventuale terapia farmacologica.• Documentazione clinica pregressa.• Relazione di altri Centri o Istituti pre-

cedentemente frequentati.

CRITERI DI AMMISSIONE

• Tipologia del posto disponibile in rela-zione ai bisogni dell’interessato.

• Situazione socio-familiarie (es. as-senza di familiari di riferimento o plu-ri situazioni di disagio).

• Data di presentazione della domanda.• Età corrispondente alla tipologia del

trattamento richiesto.• Rispetto dei criteri di accesso previsti

dalle normative vigenti.• Fattibilità dell’inserimento e possibilità di

realizzazione dell’intervento riabilitativo.

GESTIONE DELLE DOMANDE

• Registrazione delle domande.• Comunicazione scritta da parte del-

l’Assistente Sociale dell’esito del-l'analisi dei criteri di ammissione.

• In caso di esito positivo la domanda vie-ne inserita in lista d’attesa altrimenti siprocede all’archiviazione della stessa.

• Osservazione e valutazione della per-sona finalizzata alla possibilità di rea-lizzazione del Progetto RiabilitativoIndividualizzato.

• Convocazione della famiglia per lacondivisione e sottoscrizione del Pro-getto Riabilitativo Individualizzatopredisposto.

PRIMA VISITA

• Valutazione clinica e riabilitativa da partedell’équipe multidisciplinare della Casa.

• Comunicazione alla famiglia da partedell’Assistente Sociale (o del Coordi-natore per il Reparto Ambulatoriale)dell’esito della prima visita.

• Attivazione della procedura di presain carico della persona secondo lanormativa vigente.

Laboratorio teatrale per la festa di fine anno

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CAR

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EI SERVIZI

TIPOLOGIA DELLE

PRESTAZIONI RIABILITATIVE

Organigramma

Attività riabilitativa di tipo estensivoe mantenimento a regime residenziale

Attività riabilitativa di tipo estensivoe mantenimento a regime semiresidenziale

Attività riabilitativa di tipo estensivoe mantenimento a regime non residenziale

Festa con gli ospiti più piccoli in Ambulatorio

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O r g a n i g r a m m a

Nella Casa San Giuseppe svolgono la loro attività vari operatori che, secondo specifi-che competenze, contribuiscono al raggiungimento delle finalità previste. L’organizza-zione della Casa si compone delle seguenti principali funzioni direttive:

• DIRETTORE DELLA CASA

• CONSIGLIO DI CASA

• DIRETTORE SANITARIO

• DIREZIONE AMMINISTRATIVO

• DIRETTORE DEL PERSONALE

• DIRETTORE ATTIVITÀ RESIDENZIALI

• DIRETTORE ATTIVITÀ SEMIRESIDENZIALI E NON RESIDENZIALI

• RESPONSABILE DI REPARTO

• RESPONSABILE RIABILITATIVO

• RESPONSABILE DI PROGETTO

Attività riabilitativa di tipo estensivoe mantenimento a regime residenziale

LE PERSONE ACCOLTE

• Vengono accolte persone adulte disesso maschile con diagnosi di ri-tardo mentale anche associato adaltre disabilità psicofisiche o psico-sensoriali.

IL REPARTO

• Il Reparto è costituito da quattro re-sidenze. Le prime tre Nazareth, Be-tania ed Emmaus, di nuova costruzio-ne, sono disposte in modo armonicosu un piano. In ognuna, sul modellodel piccolo nucleo familiare, sonopresenti camere a due posti, arredatecon ausili adeguati e bagni attrezzati,un cucinino, due sale per il pranzo,soggiorno per il tempo libero, locali

per la Direzione, studio medico, infer-meria. In ogni residenza sono ospita-te 56 persone, suddivise prevalente-mente in quattro gruppi da 12 unità,mentre un gruppo di otto persone vi-ve al primo piano. L’altra residenza denominata SanGiuseppe rappresenta il corpo storicodella Casa. Risale al 1919, architetto-nicamente protetta, è stata totalmen-te ristrutturata: disposta su tre piani,accoglie 72 ospiti suddivisi in 4 grup-pi. In ogni residenza è prevista unacappella, cuore e propulsore della vi-ta della Casa.L’edificio centrale, denominato Pio XII,la cui costruzione risale agli anni ‘40, èdestinato ad accogliere la maggior par-te delle attività riabilitative proprie delCentro.

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CAR

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EI SERVIZI

LE ATTIVITÀ

• Per ogni persona è previsto un Pro-getto Riabilitativo Individualizzato, lacui programmazione e attuazione è acura dell’èquipe riabilitativa. I gruppisono gestiti da Educatori Professio-nali, che insieme agli Assistenti SocioSanitari con funzione educativa e In-fermieri Professionali, si fanno caricodella gestione quotidiana dei bisogniassistenziali, educativi, formativi, lu-dici e infermieristici. Inoltre vengonosoddisfatti, da parte di altre figureprofessionali, bisogni specifici di tipoMedico/Sanitari, Riabilitativi, espres-sivi/artigianali, ludici/ricreativi (Cfr.Articolazione dei Servizi).

LA GIORNATA

L’orario tipico della giornata è il seguente:• 07.00–08.00

alzata

• 08.00-09.00colazione, preparazione attività

• 09.00-12.00svolgimento delle attività riabilitative ededucative

• 12.00-14.00pranzo, relax e attività di autonomia

• 14.00-17.00ripresa delle attività

• 17.00-18.00momento religioso o di vita comunitaria

• 18.00-19.00cena

• 20.00-22.00relax, attività di autonomia e preparazio-ne al riposo

SEGRETERIA

E’ l’unità di raccordo e collegamento tra iResponsabili di Reparto i Professionistidei vari Servizi e la Famiglia. Apertura dal-le ore 08.00 alle ore 20.00 lunedì al vener-dì; dalle 8.00 alle 13.00 il sabato.

Attività riabilitativa di tipo estensivoe mantenimento a regime semiresidenziale

LE PERSONE ACCOLTE

• Il Centro Diurno accoglie persone in etàpost-scolatica e adulti di sesso maschilecon diagnosi di ritardo mentale ancheassociato ad altre disabilità psicofisicheo psicosensoriali.

IL CENTRO DIURNO

• Il Centro Diurno è dotato di ampi labota-rori e di spazi adeguati dove vengonosvolte varie attività. Ospita 65 personeche suddivise in piccoli gruppi frequen-tano il Centro dalle ore 09.00 alle ore17.00 per svolgere interventi specifici eadeguati ai loro bisogni.

LE ATTIVITÀ

• Per ogni persona è previsto un Proget-to Riabilitativo Individualizzato, la cuiprogrammazione e attuazione è a curadell’èquipe riabilitativa. I gruppi sonogestiti da Educatori Professionali, chein collaborazione con gli Assistenti So-cio Sanitari con funzione educativa,provvedono alla gestione quotidianadei bisogni di tipo assistenziale, educa-tivo, formativo e ludico. Inoltre vengo-no soddisfatti, da parte di altre figureprofessionali, bisogni specifici di tipoMedico/Sanitari, Riabilitativi, espressi-vi/artigianali, ludici/ricreativi (Cfr. Arti-colazione dei Servizi).

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CAR

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Attività riabilitativa di tipo estensivoe mantenimento a regime non residenziale

LE PERSONE ACCOLTE

L’Ambulatorio accoglie bambini e ragaz-zi di ambo i sessi in età evolutiva. La dia-gnosi fa riferimento a disturbi del movi-mento, del linguaggio o disfunzioni co-gnitive dovute a lesioni cerebrali inter-corse in epoca preperi o post-natale o aseguito di anomalie cromosomiche,malattie genetiche e/o metaboliche.

L’AMBULATORIO

L’Ambulatorio è dotato di idonei spazi eaule per lo svolgimento delle varie attivitàriabilitative. Effettua 50 trattamenti indivi-duali e/o di piccolo gruppo giornalieri. Perla delicatezza del servizio, dovuta allaparticolare età delle persone accolte ilReparto Ambulatoriale è convenzionatocon l’I.R.C.C.S. Ospedale Pediatrico Bam-bino Gesù per tutti gli approfondimentidiagnostici. In particolare per gli aspettineurologici, neuropsicologici e ortopedicifanno parte, dell’equipe riabilitativa, alcu-ni clinici dell’Ospedale Bambino Gesù.

LE ATTIVITÀ

Un équipe riabilitativa multidisciplinarecomposta da medici specialisti, terapisti

della riabilitazione e professionisti del-l’area psicosociale, provvede all’elabora-zione del Progetto Riabilitativo Individuale,alle verifiche periodiche necessarie, agliopportuni contatti per l’informazione e ilsostegno alla famiglia, all’integrazionescolastica e sociale, all’individuazione deiservizi territoriali. Gli interventi riabilitativiofferti sono i seguenti:

• Terapia motoria e Neuromotoria• Logopedia• Psicomotricità• Terapia occupazionale• Musicoterapia• Ortottica

ORARIO ATTIVITÀ

L’Ambulatorio è aperto dal lunedì al ve-nerdì in modo continuativo dalle ore 8.00alle ore 20.00.

SEGRETERIA

E’ l’unità di raccordo e collegamento tra iResponsabili di Reparto i Professionisti deivari Servizi e la Famiglia. Apertura dalleore 7.30 alle ore 20.00.

LA GIORNATA

Il Centro Diurno svolge l’attività dal lunedìal venerdì dalle ore 09.00 alle ore 17.00.• 09.00

arrivo al Centro e prima Accoglienza• 09.30-12.00

svolgimento delle attività riabilitative ededucative

• 12.00-13.00pranzo

• 13.00-14.30Relax e attività ludiche di autonomia

• 14.30-16.45Attività riabilitative ed educative

• 17.00Rientro in famiglia

SEGRETERIA

E’ l’unità di raccordo e collegamentotra i Responsabili di Reparto i Profes-sionisti dei vari Servizi e la Famiglia.Apertura dalle 9.00 alle 17.00, dal lu-nedì al venerdì.

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CAR

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EI SERVIZI

ARTICOLAZIONE DEI SERVIZI

Servizio Spirituale

Servizio Sociale

Servizio Medico Sanitario

Servizio Infermieristico

Servizio Riabilitativo

Servizio Educativo Assistenziale ed Animazione

Servizio AlberghieroSoggiorno marino: attività in acqua

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CAR

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SERVIZIO SPIRITUALE

L’animazione e l’assistenza religiosa è fi-nalizzata alla crescita nella fede median-te l’espressione di culto, di preghiera e diesperienza della vita cristiana. È una oc-casione privilegiata per aiutare ed accet-tare con fede e speranza la propria situa-zione e gli eventi difficili e dolorosi dellavita. Il servizio è curato dai religiosi/e del-la Casa che si rendono disponibili al dia-logo e alla celebrazione dei sacramenti;una particolare attenzione è dedicata allacelebrazione delle feste liturgiche duran-te il corso dell’anno e alla catechesi.

SERVIZIO SOCIALE

Si occupa dell’accoglienza, inserimento etutela della persona diversamente abile.Cura i rapporti con le famiglie, con i ser-vizi territoriali e le strutture pubbliche eprivate. Nello svolgimento della funzionedi relazione con il pubblico, si fa carico ditutte le segnalazioni di terzi nei confrontidella direzione e dei servizi stessi.

SERVIZIO SANITARIO

Lo scopo principale è quello di favorire lostato di benessere psico-fisico delle per-sone in carico avvalendosi di tutti i mezziresi possibili dalla ricerca medica.

INTERVENTI

• Valutazione delle condizioni di salutedelle persone al momento dell’in-gresso.

• Prevenzione, mantenimento e cura del-lo stato di salute mediate monitoraggiocostante delle condizioni fisiche, igieni-che, alimentari, ambientali e comporta-mentali.

STRUMENTI

• Visite mediche periodiche• Indagini diagnostiche, cliniche o stru-

mentali, anche presso strutture pub-bliche.

• Prescrizione di cure, terapie mediche eriabilitative.

• Partecipazione ad incontri di équipe fi-nalizzata alla formulazione, realizzazio-ne e verifica del Progetto RiabilitativoIndividualizzato.

• Redazione e gestione delle cartelle cli-nico-riabilitative

SPECIALISTI INTERNI

• MEDICO INTERNISTA• PSICHIATRA• NEUROPSICHIATRA INFANTILE• NEUROLOGO• PSICOLOGO• ORTOPEDICO• NEUROPSICOLOGO• OCULISTA• OTORINOLARINGOIATRA• ODONTOIATRA IN COLLABORAZIONE

CON ANESTESISTA PER LE PERSONENON COLLABORANTI

• DERMATOLOGO• FISIATRA• FONIATRA• EPILETTOLOGO• CARDIOLOGO• MEDICO DI BASE

ALTRE FIGURE PROFESSIONALI

• TECNICO EEG• DIETISTA• PODOLOGO• ASSISTENTE ODONTOIATRICO• ASSISTENTE DI OFTALMOLOGIA

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SERVIZIO INFERMIERISTICO

Il servizio, sotto il controllo medico e ladirezione di un Capo Sala, è responsa-bile dell’assistenza infermieristica. AgliInfermieri è affidata la verifica dellecondizioni generali di salute della per-sona, la somministrazione della terapiafarmacologia e l’attivazione di tutte lepratiche di primo intervento e di prontosoccorso. Essi svolgono i loro compiti instretta collaborazione con i Medici.

SERVIZIO DI RIABILITAZIONE

I trattamenti riabilitativi sono affidati aiterapisti, che operano in collaborazionecon i medici responsabili di progetto econ le altre figure professionali ed assi-stenziali. Nella Casa vengono effettuatele seguenti terapie:• FISIOTERAPIA• TERAPIA NEUROMOTORIA• TERAPIA RESPIRATORIA• LOGOPEDIA• PSICOMOTRICITÀ• TERAPIA OCCUPAZIONALE• ORTOTTICA• DIETOLOGIA

SERVIZIO EDUCATIVOASSISTENZIALE ED ANIMAZIONE

Gli Educatori Professionali insieme agliAssistenti Socio Sanitari (quest’ultimicoprono il servizio per l’intero arco del-la giornata) costituiscono le figure di ri-ferimento delle persone disabili inseri-te nel Reparto Residenziale e nel Cen-tro Diurno. Essi in sinergia con altre fi-gure quali Animatori Maestri D’Arte, In-segnanti per l’alfabetizzazione, Anima-tori Musicali, Insegnanti di educazionefisica e Musicoterapisti, ognuno per leproprie competenze, offrono risposteadeguate ai molteplici bisogni dellepersone assistite al fine di raggiungerebenessere, autonomia e integrazione.

Alcune delle attività svolte fanno riferi-mento a:• ATTIVITÀ DI VITA QUOTIDIANA• ATTIVITA IN LABORATORI: CERAMICA;

FALEGNAMERIA; GIARDINAGGIOE FLORICOLTURA; BRICOLAGE;DISEGNO/PITTURA; TEATRO ETC...

• ATTIVITA’ DI SOCIALIZZAZIONE E IN-TEGRAZIONE: manifestazioni sportive;gite domenicali con varie associazioni;stadio; palestra; piscina; cinema etc.

SERVIZIO ALBERGHIERO

• CUCINA. Il servizio garantisce la prepa-razione quotidiana degli alimenti nel ri-spetto del sistema HACCP recepito dalD.L. 155- /1997 in attuazione delle di-rettive 93/43 e 96 CEE concernentel’igiene dei prodotti alimentari. La dieti-sta in collaborazione con i medici re-sponsabili e con gli addetti al serviziocucina si occupa della corretta predi-sposizione e somministrazione dellediete e del menù settimanale.

• LAVANDERIA GUARDAROBA E PULI-ZIE. Il servizio lavanderia e guardarobaè a disposizione ogni giorno per l’oppor-tuna igiene personale. SERVIZIO DIPORTINERIA. Il servizio è attivo tutti igiorni dalle ore 06.15 alle ore 22.15.

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EI SERVIZI

Camera da letto di una residenza

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Cari fedeli di Roma,ho pensato di rivolgermi a voi con questalettera per parlarvi di un problema che voistessi sentite e sul quale le varie componen-ti della nostra Chiesa si stanno impegnan-do: il problema dell’educazione. Abbiamotutti a cuore il bene delle persone che amia-mo, in particolare dei nostri bambini, ado-lescenti e giovani.

Educare però non è mai stato facile, e oggisembra diventare sempre più difficile. Losanno bene i genitori, gli insegnanti, i sa-cerdoti e tutti coloro che hanno dirette re-sponsabilità educative. Si parla perciò diuna grande “emergenza educativa”, confer-mata dagli insuccessi a cui troppo spessovanno incontro i nostri sforzi per formarepersone solide, capaci di collaborare con glialtri e di dare un senso alla propria vita.Viene spontaneo, allora, incolpare le nuovegenerazioni, come se i bambini che nasco-

no oggi fossero diversi da quelli che nasce-vano nel passato. Si parla inoltre di una“frattura fra le generazioni”, che certamen-te esiste e pesa, ma che è l’effetto, piuttostoche la causa, della mancata trasmissione dicertezze e di valori.

Dobbiamo dunque dare la colpa agli adul-ti di oggi, che non sarebbero più capaci dieducare? E’ forte certamente, sia tra i ge-nitori che tra gli insegnanti e in genere tragli educatori, la tentazione di rinunciare,e ancor prima il rischio di non compren-dere nemmeno quale sia il loro ruolo, omeglio la missione ad essi affidata. In real-tà, sono in questione non soltanto le re-sponsabilità personali degli adulti o deigiovani, che pur esistono e non devono es-sere nascoste, ma anche un’atmosfera dif-fusa, una mentalità e una forma di cultu-ra che portano a dubitare del valore dellapersona umana, del significato stesso della

Lettera del Papa alla diocesi di Roma sul compito

dell’educazione

A R T I C O L I

V

Recentemente il Santo Padre ha indirizzato una lettera alla sua diocesi. Si tratta di una seriae profonda riflessione sul difficile compito dell’educare, illuminata dalla fede cristiana. La pa-rola del Papa, superando i confini della città di Roma, giunge ad ogni uomo di buona volon-tà. Ne riportiamo un ampio stralcio: l’intelligenza e il cuore di tutti coloro che sono impe-gnati nell’arte dell’educare (che secondo don Guanella è “opera di cuore”, possa trovarvi ispi-razione, conferma e incoraggiamento.

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verità e del bene, in ultima analisi dellabontà della vita. Diventa difficile, allora,trasmettere da una generazione all’altraqualcosa di valido e di certo, regole dicomportamento, obiettivi credibili intor-no ai quali costruire la propria vita.

Cari fratelli e sorelle, a questo punto vorreidirvi una parola molto semplice: non teme-te! Tutte queste difficoltà, infatti, non sonoinsormontabili. Sono piuttosto, per così di-re, il rovescio della medaglia di quel donogrande e prezioso che è la nostra libertà, conla responsabilità che giustamente l’accom-pagna. A differenza di quanto avviene incampo tecnico o economico, dove i progres-si di oggi possono sommarsi a quelli delpassato, nell’ambito della formazione e del-la crescita morale delle persone non esisteuna simile possibilità di accumulazione,perché la libertà dell’uomo è sempre nuovae quindi ciascuna persona e ciascuna gene-razione deve prendere di nuovo, e in pro-prio, le sue decisioni. Anche i più grandi va-lori del passato non possono semplicemen-te essere ereditati, vanno fatti nostri e rinno-vati attraverso una, spesso sofferta, sceltapersonale.

Quando però sono scosse le fondamenta evengono a mancare le certezze essenziali, ilbisogno di quei valori torna a farsi sentire inmodo impellente: così, in concreto, aumen-ta oggi la domanda di un’educazione che siadavvero tale. La chiedono i genitori, preoc-cupati e spesso angosciati per il futuro deipropri figli; la chiedono tanti insegnanti,

che vivono la triste esperienza del degradodelle loro scuole; la chiede la società nel suocomplesso, che vede messe in dubbio le ba-si stesse della convivenza; la chiedono nelloro intimo gli stessi ragazzi e giovani, chenon vogliono essere lasciati soli di fronte al-le sfide della vita. Chi crede in Gesù Cristoha poi un ulteriore e più forte motivo pernon avere paura: sa infatti che Dio non ciabbandona, che il suo amore ci raggiunge làdove siamo e così come siamo, con le nostremiserie e debolezze, per offrirci una nuovapossibilità di bene.

Cari fratelli e sorelle, per rendere più con-crete queste mie riflessioni, può essere utileindividuare alcune esigenze comuni diun’autentica educazione. Essa ha bisognoanzitutto di quella vicinanza e di quella fi-ducia che nascono dall’amore: penso a quel-la prima e fondamentale esperienza del-l’amore che i bambini fanno, o almeno do-vrebbero fare, con i loro genitori. Ma ognivero educatore sa che per educare deve do-nare qualcosa di se stesso e che soltanto co-sì può aiutare i suoi allievi a superare gliegoismi e a diventare a loro volta capaci diautentico amore.

Anche la sofferenza fa parte della verità del-la nostra vita. Perciò, cercando di tenere alriparo i più giovani da ogni difficoltà edesperienza del dolore, rischiamo di far cre-scere, nonostante le nostre buone intenzio-ni, persone fragili e poco generose: la capa-cità di amare corrisponde infatti alla capaci-tà di soffrire, e di soffrire insieme.

A R T I C O L I

VI

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Arriviamo così, al punto forse più delicatodell’opera educativa: trovare un giustoequilibrio tra la libertà e la disciplina. Sen-za regole di comportamento e di vita, fattevalere giorno per giorno anche nelle piccolecose, non si forma il carattere e non si vienepreparati ad affrontare le prove che nonmancheranno in futuro. Il rapporto educa-

tivo è però anzitutto l’incontro di due liber-tà e l’educazione ben riuscita è formazioneal retto uso della libertà. Man mano che ilbambino cresce, diventa un adolescente epoi un giovane; dobbiamo dunque accetta-re il rischio della libertà, rimanendo sempreattenti ad aiutarlo a correggere idee e sceltesbagliate. Quello che invece non dobbiamo

mai fare è assecondarlo negli errori, fingeredi non vederli, o peggio condividerli, comese fossero le nuove frontiere del progressoumano.L’educazione non può dunque fare a me-no di quell’autorevolezza che rende cre-dibile l’esercizio dell’autorità. Essa è frut-to di esperienza e competenza, ma si ac-

quista soprattutto con la coerenza dellapropria vita e con il coinvolgimento per-sonale, espressione dell’amore vero.L’educatore è quindi un testimone dellaverità e del bene: certo, anch’egli è fragi-le e può mancare, ma cercherà sempre dinuovo di mettersi in sintonia con la suamissione.

VII

A R T I C O L I

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Vorrei infine proporvi un pensiero che hosviluppato nella recente Lettera enciclicaSpe salvi sulla speranza cristiana: anima del-l’educazione, come dell’intera vita, può es-sere solo una speranza affidabile. Oggi lanostra speranza è insidiata da molte parti erischiamo di ridiventare anche noi, come gliantichi pagani, uomini “senza speranza esenza Dio in questo mondo”, come scriveval’apostolo Paolo ai cristiani di Efeso (Ef

2,12). Proprio da qui nasce la difficoltà for-se più profonda per una vera opera educati-va: alla radice della crisi dell’educazione c’èinfatti una crisi di fiducia nella vita.

Non posso dunque terminare questa letterasenza un caldo invito a porre in Dio la no-stra speranza. Solo Lui è la speranza che re-

siste a tutte le delusioni; solo il suo amorenon può essere distrutto dalla morte; solo lasua giustizia e la sua misericordia possonorisanare le ingiustizie e ricompensare le sof-ferenze subite. La speranza che si rivolge aDio non è mai speranza solo per me, è sem-pre anche speranza per gli altri: non ci iso-la, ma ci rende solidali nel bene, ci stimolaad educarci reciprocamente alla verità e al-l’amore.

Vi saluto con affetto e vi assicuro uno spe-ciale ricordo nella preghiera, mentre a tuttiinvio la mia Benedizione.

Dal Vaticano, 21 gennaio 2008

BENEDICTUS PP. XVI

A R T I C O L I

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IX

F O T O R A C C O N T A

In tanti al Carnevale 2008.Tema: i favolosi anni ‘70

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F O T O R A C C O N T A

X

“Come la Provvidenza vuole” è stato il titolo del recital messo

in scena dai ragazzi con gliamici del Don Guanella:

è stata una intensa e originalepresentazione della vita

del Fondatore.

Sergio sembravoler... distrarre il foltopubblico in sala!

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De Matteis Filomena, Angeli Giovanni, Gussaghi Candida ved. Barzaghi, Breccia Liliana,Unali Giuseppe, Mirano Luciana, Nori Velia, Borgese Nando, Vitale Corrado, TamagnoneGiacomo, Di Cocco Francesco, Cola Francesco, Pinna Rosaria, Parisi Moltedo Eleonora, Ric-ci Maria, Padovani Tullio, Parboni Rodolfo, Belloni Piero, Donati Francesca ved. Di Bartolo-mei, Agostinelli Giuliana, Tisci Ottavio, Paone Elvira, Saverino Corrado, Minguzzi Bruno,Moscati Maria Luisa Narcisi, Califano Antonietta, Mandaci Paolo, Parboni Roberto, Albe-rini Marì, Meroni Abilio, Fiorini Renato, Caboni Lina, Collo Maddalena Marocco.

Per le anime dei nuovi iscritti al “Pane di S. Antonio” la comunità religiosa e tutti i nostriOspiti assicurano preghiere di suffragio chiedendo intercessioni dall'alto dei cieli:Brigida, Mario marito di Trasatti Rita, Giuseppe, Gabriele ed Elvira genitori e Trasetti Rita,Sara, Maria Odessa, Franco Angelo, Walter e Carla, Rosaria e Federico, Giuseppe, Antonio,Fabiana e Stefano, Angelo ed Erminia, Gino Cardinali e Serafina Caccialupi, Giuseppe ed Ele-na Laudani, mamma Silvana, Domenico e Raffaele, Sulis Franco, Vitale Angelina e sorelleMaria ed Erminia, Oreste, Bonafede Andrea, Salvatore Caterina e Guido, Alfio, Alberto, Er-minia mamma di Maffei Carla, Greganti Roberto, Nando marito di Borghese Violetta, CeciMaria Teresa, Marcello, Domenico,Carlo, Adele Arianna, Gina e Giulio, Antonio e Adalgisa,Luciana, Renato e Maria Pia, Antonio, Piera, Luigi e Sofia ,Renata, Clara mamma di Mordac-chini Alessandra e Antonella, Maria Luisa Moscati, Rosa e Michele, Giovanni Picceo, LuigiAntonietta e Saverio, Antonio, Armida, Maria, Gemma, Maria Luisa, Maria Anna, Piera, Ma-ria Luisa Moscati, Irene cugina di Gargantini Carla, Lucia, Leda, Giorgina, Vasco, Paolo e Ma-ria Maccia, Luciana Lazze’, Antonio e Tersilla Ponsetto, Anna Maria e Gabriele,Aniceto, M.Ercolina, Gabriele, Domenica, Edoardo, Angelo, Leonardo M. Laura, Simongini Giorgio,Strafaci Iuliano, Allegrezza Orsola, Raffaella, Clara, Rotundaro Teresa, Ignazio, Adele, Rosasorella di Graziella Catena, Iole Mario e Giuseppe.

Un ringraziamento speciale va a:Salina Giovanni, Frullani Stefania, R. G. Gori, eredi di Giovanni Guidi, Ing. Galetti Lui-gi, Angeloni Lucilla e Piero, Nocivelli Ballarin Bruna, Saloni Francesca, Salina Giovan-ni, Frola Bruna, Aosta Factor S.p.A., Sorato Paolo, dott. Giovanni Auletta Armenise,Lombardi mamma di Alessio, Giunti Carla, prof. Dott. Bellisario Giuseppe per contodi Lions Club Roma Palatinum, Giovannetti Aldo, i Sig.ri Guercio Vittorio, Collo Ma-ria, Lucano Roberto (per volontà della nostra cara benefattrice Collo Maddalena)

Per l’acquisto di mezzi per il trasporto per disabili: Bianchini Italo, Bianchini Adriano, Fiorina Anna, l’Atac Patrimonio S.r.l.

XI

B E N E F F A T T O R I E A M I C I

Benefattori e Amici defuntiGennaio-Febbraio 2008

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In caso di mancato recapito, rinviare all’Ufficio Poste Roma - Romanina, per la restituzione al mittente previo addebito