travel notes from iran - tile edizionitiledizioni.it/documenti/pdf_tile_edizioni/bwr/2015/3/038_041...

4
Guido Donia - Bedeschi (Limena, Italy) Iran, appunti di viaggio Travel notes from Iran Rather than focusing exclusively on technology, the trav- el notes of a machinery salesman offer a fascinating mix- ture of adventures, culture, folklore and experiences ac- cumulated over the years. Trips to Iran in particular are always a thrilling experience. Iran is a very special coun- try that combines characteristics of Europe, Africa and the East while maintaining its own identity. It is a place where the histories of ancient cities spanning hundreds of centuries from the Neolithic through to the present day intertwine in a unique blend of cultures and civiliza- tions, leaving a heritage of inestimable value. The use of clay brick in Iran goes back several thousand years and even predates the Greek and Roman civiliza- tions, as evidenced by the discovery of major archaeo- logical remains dating from that period. Clay brick production in the country is still largely an ar- tisanal business and is often integrated with agricultural activities on the same sites where the clay quarries are located. The farming and brickmaking operations are performed by the same workforce on a seasonal basis. For example, during one of my trips for Bedeschi about 3 years ago I made a stopover in the Golestan region lo- cated in northeastern Iran on the southern coast of the Caspian Sea, a region characterised by alternating flat and hilly terrain. Here I visited a brickworks where a new brick and roof tile plant had been proposed but a static ring kiln was still in operation on a seasonal basis. Iran is a very large country extending 2,500 kilometres from north to south and made up of 31 regions with widely varying climatic conditions. The entire north- ern region and the central highlands have a continen- tal climate similar to that of Central Europe, where- as the central and southern regions have much high- er temperatures. The mor- phology of the terrain and climatic conditions have a big influence on the way buildings are constructed. The buildings in the south of the country have flat terrace roofs and decora- tions similar to those of Arab countries, whereas those in the north are more Europe- Gli appunti di viaggio di un venditore di macchine mettono in- sieme molto più delle semplici note tecnologiche, sono un con- densato di storie vissute, culture, folklore ed esperienze accu- mulate negli anni. I viaggi in Iran, in particolare, producono sempre un impatto emotivo molto forte. L’Iran è quel pezzo di mondo che ingloba le caratteristiche di Europa, Africa e Orien- te pur mantenendo la sua identità. È il posto dove storie di raf- finate città del passato, culla di antiche e fiorenti culture - che vanno dal neolitico ai giorni nostri, attraverso centinaia di seco- li - si sono intrecciate tra loro e fuse nelle varie civiltà, lasciando testimonianze di inestimabile valore. L’utilizzo del laterizio in Iran risale a migliaia di anni prima dell’i- nizio della civiltà greco-romana, come testimonia il rinvenimen- to di reperti archeologici di grandi opere dell’epoca. La produzione dei laterizi nel Paese avviene ancora oggi in ma- niera perlopiù artigianale ed è spesso integrata nell’attività agri- cola del podere che comprende anche la cava di argilla. Qui le attività vengono gestite dalla stessa manodopera secondo cri- teri stagionali. A titolo di esempio, in uno dei miei viaggi per conto di Bedeschi risalenti a circa 3 anni fa, ho fatto scalo nel Golestan, regione si- tuata nella parte nord-orientale dell’Iran sulla costa meridiona- le del Mar Caspio. In questa zona, in cui si alternano aree pia- neggianti e collinari, ho visitato una fornace, a cui è stato pro- posto un nuovo impianto per tegole e mattoni, che ancora ope- rava con un forno di tipo statico anulare a funzionamento sta- gionale. Nel complesso parlare di Iran significa riferirsi ad un’entità geo- grafica molto ampia, composta da 31 regioni (2.500 km divido- no Nord e Sud) che compren- de zone con caratteristiche cli- matiche molto diverse. Tutta la zona Nord e gli altopiani dell’a- rea centrale sono caratterizza- ti da un clima continentale si- mile a quello del Centro Euro- pa, mentre il Centro-Sud rag- giunge temperature molto più elevate. Morfologia e condizio- ni climatiche influenzano par- ticolarmente la tipologia di co- struzione degli edifici: nel Sud del Paese, infatti, le costruzio- ni vengono realizzate con tetti a terrazza piana e decorazioni simili a quelle dei Paesi Arabi, mentre al Nord gli edifici pre- sentano le caratteristiche tipi- 38 BRICK World Review n. 3/2015 economics

Upload: others

Post on 27-Jul-2020

2 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: Travel notes from Iran - Tile Edizionitiledizioni.it/documenti/pdf_tile_edizioni/bwr/2015/3/038_041 Econo… · del settore edile in Iran si rivolgono so-prattutto al comparto residenziale,

Guido Donia - Bedeschi (Limena, Italy)

Iran, appunti di viaggio

Travel notes from Iran

Rather than focusing exclusively on technology, the trav-el notes of a machinery salesman offer a fascinating mix-ture of adventures, culture, folklore and experiences ac-cumulated over the years. Trips to Iran in particular are always a thrilling experience. Iran is a very special coun-try that combines characteristics of Europe, Africa and the East while maintaining its own identity. It is a place where the histories of ancient cities spanning hundreds of centuries from the Neolithic through to the present day intertwine in a unique blend of cultures and civiliza-tions, leaving a heritage of inestimable value. The use of clay brick in Iran goes back several thousand years and even predates the Greek and Roman civiliza-tions, as evidenced by the discovery of major archaeo-logical remains dating from that period.

Clay brick production in the country is still largely an ar-tisanal business and is often integrated with agricultural activities on the same sites where the clay quarries are located. The farming and brickmaking operations are performed by the same workforce on a seasonal basis. For example, during one of my trips for Bedeschi about 3 years ago I made a stopover in the Golestan region lo-cated in northeastern Iran on the southern coast of the Caspian Sea, a region characterised by alternating flat and hilly terrain. Here I visited a brickworks where a new brick and roof tile plant had been proposed but a static ring kiln was still in operation on a seasonal basis. Iran is a very large country extending 2,500 kilometres from north to south and made up of 31 regions with widely varying climatic conditions. The entire north-ern region and the central highlands have a continen-tal climate similar to that of Central Europe, where-as the central and southern regions have much high-er temperatures. The mor-phology of the terrain and climatic conditions have a big influence on the way buildings are constructed. The buildings in the south of the country have flat terrace roofs and decora-tions similar to those of Arab countries, whereas those in the north are more Europe-

Gli appunti di viaggio di un venditore di macchine mettono in-sieme molto più delle semplici note tecnologiche, sono un con-densato di storie vissute, culture, folklore ed esperienze accu-mulate negli anni. I viaggi in Iran, in particolare, producono sempre un impatto emotivo molto forte. L’Iran è quel pezzo di mondo che ingloba le caratteristiche di Europa, Africa e Orien-te pur mantenendo la sua identità. È il posto dove storie di raf-finate città del passato, culla di antiche e fiorenti culture - che vanno dal neolitico ai giorni nostri, attraverso centinaia di seco-li - si sono intrecciate tra loro e fuse nelle varie civiltà, lasciando testimonianze di inestimabile valore. L’utilizzo del laterizio in Iran risale a migliaia di anni prima dell’i-nizio della civiltà greco-romana, come testimonia il rinvenimen-to di reperti archeologici di grandi opere dell’epoca.

La produzione dei laterizi nel Paese avviene ancora oggi in ma-niera perlopiù artigianale ed è spesso integrata nell’attività agri-cola del podere che comprende anche la cava di argilla. Qui le attività vengono gestite dalla stessa manodopera secondo cri-teri stagionali. A titolo di esempio, in uno dei miei viaggi per conto di Bedeschi risalenti a circa 3 anni fa, ho fatto scalo nel Golestan, regione si-tuata nella parte nord-orientale dell’Iran sulla costa meridiona-le del Mar Caspio. In questa zona, in cui si alternano aree pia-neggianti e collinari, ho visitato una fornace, a cui è stato pro-posto un nuovo impianto per tegole e mattoni, che ancora ope-rava con un forno di tipo statico anulare a funzionamento sta-gionale. Nel complesso parlare di Iran significa riferirsi ad un’entità geo-

grafica molto ampia, composta da 31 regioni (2.500 km divido-no Nord e Sud) che compren-de zone con caratteristiche cli-matiche molto diverse. Tutta la zona Nord e gli altopiani dell’a-rea centrale sono caratterizza-ti da un clima continentale si-mile a quello del Centro Euro-pa, mentre il Centro-Sud rag-giunge temperature molto più elevate. Morfologia e condizio-ni climatiche influenzano par-ticolarmente la tipologia di co-struzione degli edifici: nel Sud del Paese, infatti, le costruzio-ni vengono realizzate con tetti a terrazza piana e decorazioni simili a quelle dei Paesi Arabi, mentre al Nord gli edifici pre-sentano le caratteristiche tipi-

38 BRICK World Review n. 3/2015

eco

nom

ics

Page 2: Travel notes from Iran - Tile Edizionitiledizioni.it/documenti/pdf_tile_edizioni/bwr/2015/3/038_041 Econo… · del settore edile in Iran si rivolgono so-prattutto al comparto residenziale,

BRICK World Review n. 3/2015 39

che delle costruzioni europee. Inoltre, la qualità dell’argilla, de-cisamente migliore al Nord che al Sud, ha incrementato lo svi-luppo dell’industria dei laterizi più verso il confine con l’Azer-baijan, nelle zone di Tabriz e Yazd, dove sono presenti anche una sessantina di aziende ceramiche.

La storia di Bedeschi in Iran affonda le sue radici nel lontano 1956. Guglielmo Bedeschi racconta che in quegli anni Romano Baldovino, uno dei tecnici dell’azienda, raggiunse con una je-ep (via mare fino al Libano e poi via terra) la capitale Tehran, dove partì la costruzione del primo forno a fuoco mobile (tipo Hoffman) e iniziò la collaborazione con la Tehran Public Admi-nistration finalizzata a urgenti lavori di manutenzione sulle for-naci esistenti. Nel periodo successivo varie aziende tedesche e italiane costruirono impianti in diverse zone del Paese. Do-po la rivoluzione del ’79, in collaborazione con Housing Fonda-tion, apparato del Ministero dei Lavori Pubblici e dei Traspor-ti di Tehran Public Administration, venne varato un programma per la ristrutturazione e meccanizzazione delle fornaci situate nella regione di Tehran. L’intento era di ridurre l’inquinamen-to e risolvere le problematiche legate all’utilizzo di lavoro mi-norile nel settore. La tipologia di impianto utilizzato, con for-ni Hoffman, prevedeva infatti l’uso di combustibili molto inqui-nanti come l’heavy oil e il ricorso intensivo a manodopera non specializzata in tutte le fasi di lavorazione. Gli interventi di Be-deschi sono proseguiti anche negli anni seguenti e hanno inte-ressato svariati progetti nel settore dei laterizi oltre che in quel-lo minerario e del cemento.

Purtroppo, a partire dal 2012, l’economia iraniana ha conosciu-to un drastico calo dell’interscambio, in particolare con i Pae-si europei, rallentando lo sviluppo tecnologico in corso. Per far fronte alle necessità più impellenti, nell’area di Isfahan, una del-le regioni più popolate e industrializzate situata al centro del Paese, sono sorte varie aziende per la produzione di macchine, essiccatoi e automatismi in grado di fornire anche assistenza e ricambistica. Molte fornaci, pur continuando a utilizzare forni Hoffman, in diversi casi trasformati a gas, hanno ristrutturato il reparto di prelavorazione e produzione installando essiccatoi a camere di produzione locale.

an in style. Moreover, the higher quality of the clay in the north than in the south has favoured the development of the brick industry in the Tabriz and Yazd areas near the border with Azerbaijan, which is also home to around six-ty ceramic companies.

Bedeschi’s association with Iran dates back to 1956. Gug-lielmo Bedeschi describes how in that period Romano Baldovino, one of the company’s technicians, travelled by sea to Lebanon and from there overland by jeep to Iran’s capital Tehran where construction work was begin-ning on the first Hoffman kiln. This marked the start of the company’s collaboration with the Tehran Public Admin-istration for urgent maintenance of existing brickworks. Over the following years a number of German and Ital-ian companies built plants in several different regions of the country. Following the 1979 revolution, in coopera-tion with the Housing Foundation (a section of the Ministry of Public Works and Transport of the Tehran Public Admin-istration), a programme was launched to renovate and mechanise the brickworks located in the Tehran region. The aim was to reduce pollution and address the prob-lem of child labour in the sector. The type of plant fea-tured Hoffman kilns running on highly polluting fuels such as heavy oil and made intensive use of unskilled labour in all stages of the production process. Over the following years Bedeschi continued to be involved in a number of projects in the heavy clay, mining and cement industries.

Unfortunately, Iran has seen a drastic reduction in in-ternational trade since 2012, especially with European countries, and this has held back technological devel-opment. To meet the most urgent needs, several com-panies manufacturing machines, dryers and automation and capable of providing service and spare parts have been set up in the Isfahan area, one of the most densely populated and industrialised regions in the centre of the country. While continuing to use Hoffman kilns, in several cases converted to gas, many brickworks have reorgan-ised their preparation and production departments and

Page 3: Travel notes from Iran - Tile Edizionitiledizioni.it/documenti/pdf_tile_edizioni/bwr/2015/3/038_041 Econo… · del settore edile in Iran si rivolgono so-prattutto al comparto residenziale,

Oggi, a seguito dei recenti accordi in-ternazionali, esistono le premesse per una decisa ripresa degli interscambi industriali già a partire dai primi mesi del 2016. La posizione dell’Italia, stori-camente partner privilegiato dell’Iran, ne avrà sicuramente grandi benefici. Di fatto, il mercato offre prospettive inte-ressanti perché, ad oggi, sono relativa-mente pochi gli impianti che utilizza-no tecnologia avanzata (ad es. essicca-toi a camere o a tunnel, forni a tunnel e automatismi) in grado di produrre in modo industriale ed efficiente. Le 2.500 fornaci in funzione in Iran sono per la maggior parte molto piccole e con fun-zionamento stagionale; è più che pro-babile aspettarsi una necessaria con-centrazione in un numero minore di stabilimenti più moderni. Le esigenze del settore edile in Iran si rivolgono so-prattutto al comparto residenziale, de-putato a colmare il forte deficit abitati-

vo dovuto alla crescita demografica e all’alto tasso di urbanizza-zione: si stima che la popolazione passerà dagli attuali 80 milio-ni di abitanti ai 100 milioni nel 2040-2050. La costruzione di nuo-vi alloggi diventa quindi prioritaria, insieme ad adeguate infra-strutture urbane come centri commerciali, strutture alberghie-re, uffici ecc. In parallelo sarà inoltre necessario percorrere an-che la strada della riqualificazione degli edifici esistenti, molti dei quali in stato precario.

Sulla base di questi presupposti, anche Bedeschi (da oltre ses-sant’anni presente in Iran), sta cogliendo le opportunità offerte dal mercato iraniano e sta realizzando alcuni impianti di moder-na concezione che prevedono forni a tunnel a funzionamento completamente automatico. Fra tutti, si segnala il progetto Ho-onan Sofal, impianto con capacità produttiva di 600 ton/gior-no, in costruzione a circa 200 km da Tehran e di proprietà della famiglia Zanguie, storico produttore di mattoni con il marchio Azharshal. Si tratta di un moderno impianto chiavi in mano, in corso di realizzazione secondo i più recenti sviluppi della tec-nologia, che consente la massima flessibilità produttiva.La preparazione dell’argilla prevede l’utilizzo di un silo di riposo con ripresa automatica, mentre l’essiccazione in semi-continuo e la cottura con forno a tunnel sono controllati da un sistema di gestione computerizzato. Il programma di teleassistenza con-sente il monitoraggio remoto di tutto l’impianto; tutte le opera-zioni di carico/scarico sono completamente automatiche e ven-gono effettuate tramite l’utilizzo di robot.

40 BRICK World Review n. 3/2015

installed locally-built chamber dryers.

Following the recent international agreements, industrial trade is due to resume from the first few months of 2016 onwards. As a longstanding priv-ileged partner of Iran, Italy is set to en-joy major benefits. The market offers interesting prospects due to the fact that there are currently relatively few plants using advanced technology and capable of operating efficiently at an industrial level (such as cham-ber of tunnel dryers, tunnel kilns and automation). The 2,500 brickworks in Iran are mostly very small and oper-ate on a season basis. In the future these are likely to be merged to form a smaller number of more modern fa-cilities. Iran’s construction industry is focused predominantly on the resi-dential sector with the aim of reduc-ing the severe housing deficit caused by population growth and the high rate of urbanisation. The population is expected to increase from the cur-rent 80 million people to 100 million in 2040-2050. New house construction is therefore the top priority togeth-er with urban infrastructures such as shopping centres, hotels, offices, etc. At the same time it will be necessary to remodel existing buildings, many of which are in poor condition.

Drawing from its more than sixty years of experience in Iran, Bedeschi is exploiting the new opportunities of-fered by the Iranian market and building a number of modern plants equipped with fully automatic tunnel kilns. One notable example is the Hoonan Sofal project, a plant with a production capacity of 600 tons/day un-der construction about 200 km from Tehran and owned by the Zanguie family, a longstanding manufacturer of bricks under the Azharshal brand name.This modern turkey plant achieves outstanding flexibility through the use of the latest technologies.Clay preparation is performed using a storage silo with automatic extraction, while the semi-continuous drying and firing in a tunnel kiln are controlled by a computer-ised system. The teleservice program allows for remote monitoring of the entire system. All loading and unload-ing operations are performed by robots and are fully automatic.

Bedeschi in Iran in the 70’s. In the center Guglielmo Bedeschi / Bedeschi in Iran negli anni ‘70, al centro Guglielmo Bedeschi

Bedeschi in Iran in the 70’s Bedeschi in Iran negli anni ‘70

Extruder_Bed 650 C688Mattoniera_Bed 650 C688

Page 4: Travel notes from Iran - Tile Edizionitiledizioni.it/documenti/pdf_tile_edizioni/bwr/2015/3/038_041 Econo… · del settore edile in Iran si rivolgono so-prattutto al comparto residenziale,

Cer

15-L

ogob

lock

-f-Tr

aget

asch

e-E-

neg.

indd

1

TECNOFILIERE S.r.l. - 41016 Novi di Modena (MO) ITALY - Via Provinciale Modena, 57/ATel. +39059677797 (r.a.) - fax +39059677759

http://www.tecnofiliere.com - [email protected]

20 years of global successThanks to our customers worldwide

DIES AND RELATED PRODUCTSFOR THE HEAVY CLAY

AND CERAMIC INDUSTRIES

pubblicita� ENG.indd 1 03/12/15 18:03