starebene messina luglio agosto 2014

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Starebene a Messina TERZA ETÀ Cos’è l’ecografia? Certo che lo so! farmaprenota prenotazione visite Sole e pelle come godersi l’estate senza danni la dentatura e il suo equilibrio udito: sento, ma non capisco le parole ASSISTIAMOLI: l' Ospedale a casa tua LA RONDINE la scelta giusta per i nostri cari Anno I° | Numero 1 | Luglio - Agosto 2014

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Page 1: Starebene Messina luglio agosto 2014

Starebenea Messina

Omeopatia e medicina naturale

Qualità della vitaed ambiente

La salute passa dalla palestra

Nuove frontiere della pediatria

Alimentazione edintolleranze

Anno I° | Numero 1 | Messina 11.06.2014

all'interno TERZA ETÀ

Cos’è l’ecografia?Certo che lo so!

farmaprenotaprenotazione visite

Sole e pellecome godersi l’estate senza danni

la dentaturae il suo equilibrio

udito: sento, ma non capisco le parole

ASSISTIAMOLI: l' Ospedale a casa tua

LA RONDINE la scelta giusta per i nostri cari

Anno I° | Numero 1 | Luglio - Agosto 2014

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2 Starebene a Messina | Luglio | Agosto 2014

LUGLIO | AGOSTO 2014IN QUESTO NUMERO

Editoriale:a cura di Wolly Cammareri

Cronoinvecchiamento e cura dell'immaginea cura della dott.ssa Isabella Pia Palmieri

La dentatura e il suo equilibrioa cura del dott. Costantino Allitto

La terza età e l'assistenza agli anzianinella città di Messina

Buonasanità 2014 VII edizione

Sanità: il valore aggiunto della cooperazione

Sento ma non capisco le paroleQuesto è il campanello d'allarmedei problemi dell'udito

I Lassativi. Quali scegliere?a cura del dott. Scaflani

Cos'è l'ecografia? Certo che lo so!a cura del dott. Gaspare D'Anneo

Focus OnL'ecografia

Farmaprenota: prenotazione visite

Le ernie del disco. Come curarle?a cura del dott. Emanuele Puglisi

Sole e pelle: come godersi l'estatesenza dannia cura del dott. Leonardo Zichichi

Il diabete. Una passeggiata aiuta a tenerlosotto controlloa cura del dott. Mario Cammarei

Alluce valgo.Nuove tecniche di intervento con la chirurgia mininvasivaa cura del dott. M. Campione

Tiroide, quando la chirurgia è l’unica soluzioneintervista al dott. al prof. Letterio Calbo

La maglietta smart che cura la mentea cura del dott. Gaetano Valenza

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Buonasanità 2014VII edizione

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Starebene a Messina | Luglio | Agosto 2014 3

EDITORIALE

starebene a messina la nuova visione della

salute in siciliaEditoriale a cura di Wolly Cammareri

Starebenea Messina

Omeopatia e medicina naturale

Qualità della vitaed ambiente

La salute passa dalla palestra

Nuove frontiere della pediatria

Alimentazione edintolleranze

Anno I° | Numero 1 | Messina 11.06.2014

all'interno

Periodico gratuito di informazione - Supplemento a Trapanipiù del 30/06/2014 Redazione di Messina|| Via Ghibellina 59, 98123 Messina Concessionaria Pubblicità || Mediaweb, 090.8961170 - 3319367902mail: [email protected] Grafico e Impaginazione || Subversiva, Viale Boccetta, 36 - MessinaStampa || Coop Avvenire 2000, Larderia, Messinareg. tribunale di trapani n.350 del 13/03/2013

Buonasanità 2014VII edizione

S TAREBENE è una iniziativa editoriale nata a Trapa-ni ed edita da Ignazio Grimaldi giovane e intra-prendente editore siciliano. Starebene nasce con

l’idea di diventare un format da proporre in tutta la regione e non solo. Oggi si compie il primo passo con Starebene a Messina, la rivista ha come obiettivo pri-mario quello di fare acquisire una nuova visione della salute in Sicilia e per quanto possibile evitare inutili e costosi viaggi fuori regione. Alcune patologie im-portanti possono essere curate “sottocasa” a partire

da Messina per continuare in altri centri riconosciuti di “rilevanza nazionale” presenti anche in Sicilia . In questa rivista troverete consigli e interviste, vi fare-mo conoscere professionisti a cui affidarvi, ma anche consigli che vanno dall’alimentazione al movimento, tutto per farvi vivere una vita migliore e farvi STARE-BENE. Il Magazine che attenziona la vostra salute e il vostro benessere è distribuito gratuitamente, presso farmacie, studi medici, centri benessere e strutture sanitarie del nostro territorio.

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4 Starebene a Messina | Luglio | Agosto 2014

Il “Fattore Immagine” ha assunto una grande rile-vanza nella nostra società. L’essere umano, sano ed evoluto, tende a realizzare se stesso anche attraver-

so un’esteriorità gradevole. Un piacevole aspetto fisi-co facilita il nostro inserimento nel sociale e ci aiuta a superare determinate insicurezze, consentendoci una migliore esaltazione della nostra individualità. Il continuo e costante confronto con gli altri porta a ri-cercare sempre un miglioramento di quelli che sono i segni visibili dell’invecchiamento per apparire più in forma possibile.L’utente di oggi esprime necessità sociologiche e psicologiche finalizzate al raggiungimento e alla tutela della migliore performance psicofisica e la richiesta di trattamenti medico - estetici è notevolmente aumentata e la cura della pelle è diventata sempre più un imperativo Si tende a prendersi cura di sé fin da giovani in modo da controllare e contrastare i mutamenti dovuti all’età che avanza, si evidenzia un’attenzione particolare a tutto ciò che permette di sperare in un rallentamento dell’invecchiamento. La cute, sistema complesso che interagisce con l’ambiente, è sempre sottoposta a numerosi stimoli nocivi fisici, chimici o meccanici in grado di accelerarne i processi di invecchiamento. Ciascuno di noi utilizza quotidianamente almeno due o tre cosmetici e dietro tutti questi prodotti si nascondono

a cura di:Dr.ssa Isabella Pia PalmieriSpec. Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica- MessinaProfessore a Contratto Master II livello in Chirurgia Plastica Estetica dell’Università degli Studi di Padova, Docente Centro Postuniversitario Medicina Ambulatoriale SIES VALET Bologna

una tecnologia complessa e la necessità di conoscere bene le esigenze della pelle il cui mantenimento in buono stato rimane l’obiettivo del cosmetico. Ma il cronoinvecchiamento è un processo fisiologico, lento nel tempo e complesso di cui sono indicatori le rughe e la perdita di elasticità e certamente i soli cosmetici non bastano a contrastarlo. La moderna Medicina Estetica si avvale di tecniche sempre meno invasive, che permettono un ringiovanimento concreto: i trattamenti anti-età possono correggere rilassamenti cutanei e rughe La zona di eccellenza della formazione delle rughe è il viso, in cui sono presenti oltre che le rughe dovute all’invecchiamento anche rughe di espressione, lì dove la pelle è continuamente sollecitata dai muscoli sottostanti. È possibile infatti ridurre rughe, ridare tono, turgore, elasticità, luminosità e compattezza a una pelle ormai spenta: il tutto in maniera delicata, graduale e molto naturale e in quest’ottica la Biorivitalizzazione risulta uno dei trattamenti base della moderna Medicina Estetica. L’obiettivo della Biorivitalizzazione è di favorire a livello dermico, il ripristino dei componenti cellulari ed extracellulari allo scopo di migliorare idratazione, tono, elasticità ed aspetto estetico della cute, ed il trattamento consiste in infiltrazioni intradermiche di biogel naturali ad effetto trofico, idratante e con azione di stimolo sui fibroblasti. Tali “punturine” possono essere effettuate diffusamente su tutto il viso, collo e decolleté e le sostanze più utilizzate sono l’acido ialuronico ed i polinucleotidi, che si trovano già pronti all’uso, in siringa pre-riempita. L’Acido Ialuronico, è una molecola fortemente idratante e poiché col passare degli anni progressivamente si riduce a livello della pelle,

La Dott.ssa Isabella Pia Palmieri, specialista in Chirurgia Plastica, spiega i nuovi rimedi

della Biorivitalizzazione

Cronoinvecchiamento e cura dell'immagine

Dott.ssa Isabella Pia PalmieriVia Ghibellina 131, Messina

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risulta molto utile somministrarlo tramite il trattamento di Biorivitalizzazione, per stimolare il metabolismo cellulare e favorire l’idratazione , il tono e la compattezza cutanei. I Polinucleotidi, sono molecole naturali, ben tollerate e sicure e hanno la funzione di agire direttamente sui fibroblasti, attraverso stimoli fisiologici che ne ottimizzano l’attività rigenerativa e secretiva con produzione dei vari componenti della matrice, fra cui il collagene e l’elastina, come dimostrato dall’ampia letteratura disponibile. I Polinucleotidi infatti favoriscono il rinnovamento della pelle migliorando il microambiente in cui le cellule vivono, contrastano inoltre i radicali liberi prevenendo i processi di invecchiamento. Pertanto queste due sostanze, pur con meccanismi differenti, rispondono all’esigenza di mettere le cellule del derma nella condizione di svolgere al meglio il loro ruolo e di produrre in maniera equilibrata i componenti proteici e glicoproteici della matrice. La Biorivializzazione richiede protocolli di trattamento che vanno personalizzati a seconda delle esigenze e della cute dei pazienti, ma in generale si effettuano 3-4 sedute, una ogni 1-2 settimane, proseguendo con un mantenimento mensile o bimestrale. I risultati sono visibili fin dalle prime sedute. Ma poiché è ormai fondamentale seguire i pazienti a 360 gradi, il ruolo del Medico Estetico è cambiato e non si limita più ad effettuare correzioni di singoli inestetismi, ma segue il paziente personalizzando protocolli che includono trattamenti ambulatoriali, trattamenti domiciliari, integrazioni nutrizionali, correzioni di abitudini di vita e fattori di rischio (es. fumo, esposizione solare ecc.). In quest’ottica i Polinucleotidi sono diventati una delle fonti più affidabili per la biorivitalizzazione cutanea, e possono essere somministrati anche mediante integrazione nutrizionale e applicazione topica domiciliare, in associazione ad es all’acido ialuronico, così da potenziare il trofismo dei fibroblasti, e garantire al tessuto cutaneo l’apporto necessario a sostenere un buon rinnovamento tessutale. E poiché sono dotati di un’azione trofica e antiossidante, hanno dimostrato di proteggere e ridurre i danni cellulari provocati dalle radiazioni UV. Per ottenere una reale e duratura efficacia terapeutica è comunque necessaria anche la compliance del paziente, ovvero l’adesione ai nostri consigli. Il paziente per portare a termine la terapia deve riconoscere al trattamento un reale aiuto nel migliorare l’aspetto della cute che deve apparire meno soggetta ai segni e ai danni del tempo e riportata alle condizioni normali ottimali. È mia opinione,comunque , che nessun trattamento, sia topico che a base di integratori o anche ambulatoriale,da solo possa contrastare efficacemente e nel tempo i segni dell’invecchiamento cutaneo. Tali trattamenti,infatti, devono accompagnarsi a uno stile

di vita sano con un idoneo regime dietetico bilanciato, un adeguato livello di attività fisica e la rimozione di comportamenti nocivi come la sedentarietà, l’eccessiva esposizione a radiazioni solari e il fumo. Nell’ottica di un miglioramento armonioso e naturale, è perciò irrinunciabile che il medico incoraggi uno stile di vita corretto e personalizzi per i suoi pazienti particolari protocolli di trattamento allo scopo di correggere, attenuare o contrastare determinati inestetismi e la progressione dell’aging. È solo con una strategia globale, infatti, che si può ottenere un valido risultato nel contrastare l’invecchiamento cutaneo.

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prenditi cura del tuo sorriso

La dentatura rappresenta una struttura molto complessa del corpo umano. I denti infatti sono veri e propri organi che assolvono a diverse e im-

portanti funzioni: la masticazione, la fonazione e, ul-tima ma non per questo meno importante, l’estetica. Variamente quanto si potrebbe pensare il caporale, una struttura molto dinamica, soggetta a continui rimaneggiamenti, ma che si mantiene funzionante grazie un equilibrio molto delicato. La perdita degli elementi dentari, ad esempio per patologia o traumi, altera questo equilibrio; l'osso che prima ospitava il dente comincia a riassorbirsi progressivamente in modo irreversibile e continuo nel tempo, mentre i denti attigui e antagonisti si spostano per cercare di chiudere lo spazio vuoto che si è venuto a creare. Ma la mancanza di uno o più denti può innescare una cascata di eventi negativi che alterano in modo importante anche la vita nel quotidiano: le abitudini alimentari si modificano, così come l'articolazione della parola, o ancora il sorriso, il biglietto da visita di ciascun individuo e per questo fondamentale nella vita di relazione. Così si finisce per rifiutare cibi troppo consistenti e difficili da masticare, si prova disagio per un difetto di pronuncia acquisito proprio a seguito della perdita dei denti, e si smette di ridere con disinvoltura proprio per nascondere un sorriso "sdentato”. L'implantologia offre una soluzione stabile e a lunga durata per la risoluzione delle edentulie, sia parziali che totali. L'impianto dentale sostituisce la radice dell'elemento mancante; su questa radice sintetica viene poi applicato un dispositivo protesico che sostituisce la corona, cioè la parte visibile del dente. Componente principale dell'impianto è il titanio, un

la dentatura e il suo equilibrio

materiale con notevole biocompatibilità che riesce ad integrarsi alla perfezione nell'osso in cui viene inserito. In alcuni casi però il riassorbimento dell'osso è così avanzato da non permettere, teoricamente, l’inserimento di dispositivi implanto-protesici; negli ultimi anni la ricerca nell'ambito dell'implantologia si è spinta molto avanti, e adesso è possibile ricorrere a questa soluzione anche nei casi in cui non ci sia nella condizione di partenza un volume osseo adeguato al posizionamento degli impianti. Questo è possibile grazie alle tecniche di rigenerazione ossea guidata (GBR), che consentono di incrementare il volume di osso carente, rendendo così possibile la sostituzione dell'elemento dentario con un impianto. In definitiva l'implantologia rappresenta un’alternativa valida, durevole e con notevoli benefici per chi vuole risolvere un problema complesso come la mancanza di uno o più elementi dentari.

Dott. Costantino AllittoPiazza Cairoli 65 MessinaTel. 090/6406452

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Starebene a Messina | Luglio | Agosto 2014 7

La terza età è una fase della vita verso la quale tut-ti siamo inesorabilmente diretti. Ma entrare nella terza età non deve significare per forza un disagio

ed una fase della vita in cui il malessere e la rasseg-nazione debbano per forza prendere il sopravvento. La qualità come valore nella Terza età è indispensa-bile per attraversare l’ultima fase della nostra vita in maniera serena e spensierata, avendo qualcuno che, oltre ai nostri cari, sia in grado di prendersi cura di noi nella giusta maniera e con servizi di elevato valore in una struttura adeguata con personale assistenziale qualificato e decisamente preparato ad ogni evenien-za la salute richieda. La Casa di Riposo La Rondine è la Struttura adeguata all’ accoglienza ed all’assisten-za per gli anziani nella zona della città di Messina. Casa di Riposo la Rondine è sinonimo di amicizia, supporto alle famiglie che non possono prendersi cura giorno dopo giorno dei loro cari, causa impeg-ni inderogabili lavorativi. Cominciamo subito ad af-fermare che parcheggiare un familiare, una persona anziana, in una casa di riposo, non dovrebbe mai es-sere la prima scelta. Un genitore adesso anziano, ci ha accuditi quando eravamo piccoli, ci ha mantenuti, ci ha a nostra volta cresciuti, si è preso cura di noi con amore e senza doppi fini. Vogliamo fare lo stesso con i nostri cari anziani? Ora è anche vero che nella soci-età odierna, il tempo a disposizione per noi stessi, per i familiari, per gli affetti, purtroppo, è sempre più esiguo a causa dei mille impegni di lavoro che la vita ci obbliga ad osservare. A questo punto prender-si cura di un anziano, prendersene cura nella dovuta maniera, nella maniera più giusta, diventa una cosa

LA TERZA ETÀ E L'ASSISTENZA AGLI ANZIANI NELLA CITTÀ DI MESSINA

impossibile. O si lavora e quindi ci si mantiene, o si fa altro e non si guadagna più il necessario al sostenta-mento. In questo caso la Casa di Riposo la Rondine, a Messina, è il punto di riferimento per accudire i vostri cari. La Casa di Riposo a Messina che offre assistenza 365 giorni l’anno 24 ore su 24, 7 giorni su 7. La Ca-sadi Riposo la Rondine gestita dal signor Barbera, è il modello abituale di casa di riposo dove ogni persona o coppia trova gli stessi comfort della propria casa. Una stanza stile appartamento singola o doppia, struttura per i pasti, , la ricreazione e soprattutto la cura e l’igiene della persona oltre all’assistenza san-itaria 24 ore su 24, il tutto in un ambiente familiare. La Rondine è specializzata in servizi di qualità per ga-rantire la migliore cura dei suoi ospiti con diversi tipi di assistenza: assistenza a disabili e assistenza ad an-ziani non autosufficienti. All’interno della casa di Ri-poso la Rondine, il personale stabile di tipo sanitario comprende gli operatori socio-sanitari e gli infermieri e i medici che controllano e visitano gli ospiti con es-trema professionalità. La Rondine a Messina garan-tisce il dignitoso soddisfacimento dei bisogni primari ed assistenziali degli ospiti, sopperendo alle difficoltà che l’ospite incontrerebbe nel provvedere con pro-pria iniziativa, vivendo da solo. La cucina della Casa prepara piatti genuini, sani e gustosi e garantisce la dieta ad ogni ospite. Nell’ambito della casa la Rondine, la vita comunitaria è ricca di occasioni ricreative, gli ospiti vengono accompagnati e stimolati con comprensione e rispetto, nel loro cammino di recupero o mantenimento delle proprie funzioni cognitive.

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Casa di Riposo la Rondine: la scelta giusta per i nostri cari

redazionale

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8 Starebene a Messina | Luglio | Agosto 2014

Assegnati i Premi e le Menzioni speciali della VII edizione del Premio “Buonasanità” del Centro Studi “La Fenice” nella ormai usuale sede della

Chiesa di S.Maria Alemanna.La manifestazione è stata presentata da Giovanni Caminiti, Direttore Tecnico del Centro Studi affianca-to da Rossana Lisitano che, tra l’altro, ha offerto al numeroso pubblico presente, le sue poesie e le sue canzoni sul tema.Tra il numeroso pubblico erano presenti i rappresen-tanti dell’Ordine dei Medici di Messina e di tutte le associazioni che hanno patrocinato il premio. Presen-ti anche numerosi Consiglieri e la Presidente del Con-siglio Comunale di Messina. Momenti di spettacolo hanno movimentato la cerimonia di premiazione.Dopo la poesia “L’eroe di ogni giorno” con cui la

oggi invecchiare bene si può

Lisitano apre, ormai tradizionalmente, la manifes-tazione, i primi pezzi del poeta e cantore dialettale Gianni Argurio hanno dato il via alla manifestazione.Quindi la “Menzione speciale giovani attribuita a Sal-vatore Butticè, specializzando in Urologia, al quale è andato anche l’omaggio di un fine settimana in una località turistica offerto dal responsabile regionale di “Scontisubito.it”, Salvatore Viglianesi.A seguire, il Premio “Buonasanità” giovani consegna-to allo specializzando in Farmacologia Medica Paolo Morabito dal Presidente del Corso di Laurea in Me-dicina, Prof. Francesco Squadrito. I canti e le danze popolari dei “Cariddi”, diretti da To-bia Rinaldo, hanno dato un intermezzo di allegria con una esibizione ricca di colore e di energia.Subito dopo Guglielmo Mondio, Presidente dell’

assegnati i premi perla sanità messinese

Dott. FrancescoMastroeni

Medico ChirurgoSpecialista in urologiaAndrologoEcografie UrologicheInfertilità di coppia

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Buonasanità 2014 VII edizione

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Starebene a Messina | Luglio | Agosto 2014 9

ABAL di Messina, consegna a Giusi Zirilli, medico del day-hospital di oncoematologia pediatrica del Poli-clinico di Messina, altra “Menzione Speciale” ed un “assegno di incentivazione”.Anno di svolta per il Premio “Buonasanità” : da quest’anno si è voluto volgere lo sguardo verso la sponda calabra dello stretto e verso realtà sanitarie solitamente poco considerate.Quindi Menzione Speciale al Medico Calabrese Lino Caserta, fondatore e anima del ACE di Pellaro (Rc) consegnato da due degli associati calabresi del Centro Studi, Vittorio Artuso e Michele Laganà, e Menzione Speciale al Col. Alfonso Zizza, nella sua qualità di Di-rettore Sanitario della Brigata Meccanizzata Aosta

consegnata dal consigliere Segretario dell’Ordine dei Medici, Salvatore RotondoÈ venuto quindi il momento per la coreografa Sara Lanza di presentare una performance di teatro danza da lei appositamente creata per questa occasione e portata in scena dalle ballerine della scuola di dan-za “Accademia Arts” di C. Fucile e R.Doddis che ha portato agli spettatori una ventata di emozione. Av-viandosi alla conclusione, la consegna degli ultimi due premi. Il Premio “Buonasanità” per le strutture è stato consegnato dalla Presidente Nazionale della Associazione Italiana Donne Medico dr.ssa Caterina Ermio alla U.O.C. di Ematologia della A.O.U. Policlini-co “G.Martino” diretta dalla Prof. Caterina Musolino Dopo la poesia “Sono un Medico”scritta e recitata da Rossana Lisitano, il VII “Premio Buonasanità” 2014, conferito alla dr.ssa Luisa Barbaro, Medico e moglie di medico, è stato consegnato dalla Presidente della As-sociazione Mogli Medici di Messina, Ileana Rotondo che, volendo ormai la tradizione che questo premio venga consegnato dal rappresentante dell’Ordine dei Medici C. e O., è stata accompagnata in questo atto dal “marito medico” S. Rotondo.

Dott. FrancescoMastroeni

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10 Starebene a Messina | Luglio | Agosto 2014

L ’opera umana più bella è quella di essere utile al prossimo” (Sofocle). Non è un caso che sia pro-prio questa la citazione in calce al materiale in-

formativo di ASSISTIAMOLI, una Cooperativa Sociale messinese specializzata nell’assistenza domiciliare agli anziani, ai malati e ai disabili . Un’attività che può essere riassunta nel concetto di “OSPEDALE A CASA TUA”, perché la il paziente viene monitorizzato ed assistito in tutte le attività necessarie utili al miglio-ramento della sua salute, come in una corsia d’ospe-dale, con la caratteristica innovativa e fondamentale nell’essere completamente organizzato, diretto e ge-stito presso la propria abitazione/casa di cura dove il paziente vive.Il progetto si basa nel monitorizzare il paziente ed assisterlo in tutte le attività necessarie utili al miglioramento della propria vita sia dal punto di vista clinico che psicologico. L’assistenza domiciliare include servizi per le persone che necessitano di aiuto sia nelle attività quotidiane di base come mangiare, lavarsi, vestirsi, scendere dal letto sia in attività quali prepararsi da mangiare, usare il telefono, fare la

sanità: il valore aggiunto della cooperazione

redazionale

spesa , acquistare farmaci. L’insieme delle prestazioni è molto eterogeneo, includendo sia prestazioni di carattere sanitario ad alto contenuto specialistico, sia prestazioni di carattere assistenziale che richiedono soltanto una modesta specializzazione, e contiene tipologie diverse di aiuto o supporto: • Supporto medico ed infermieristico • Cura della persona • Aiuto domestico • Supporto socialeUn lavoro di altissimo valore sociale, poiché gli operatori, altamente qualificati, assistono i pazienti nelle loro case, assistendo le famiglie nel delicato compito di accudire chi ha bisogno di una continua osservazione sanitaria senza rinunciare al benessere della propria abitazione. In un momento in cui la crisi del sistema italiano si abbatte sulla sanità, il servizio offerto da ASSISTIAMOLI è più che mai un valore

ASSISTIAMOLI telefonando al numero verde 800572762 o attraverso la pagina facebook.

ASSISTIAMOLI: l' Ospedale a casa tua

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Starebene a Messina | Luglio | Agosto 2014 11

Dividere il peso delle responsabi-lità con dei professionisti è certa-mente il modo più efficace per mi-gliorare la qualità della vita di chi ha bisogno e delle loro famiglie.

L'opera umana più bella è quella di essere utile al prossimo

- Assistenza Ospedaliera

- Assistenza Domiciliare

- Servizio infermieristicoDomiciliare

- Esami Strumentali e Diagnosi a Domicilio

- Assistenza Disabili

- Servizio ConsegnaFarmaci a Domicilio

- Consulenza Medica e Odontoiatrica a Domicilio

- Servizio Prelievi

- Servizio Fisioterapia

- OrganizzazioneConvegni e CorsiE.C.M

- Sostituzione eIntegrazione Badante

- Servizio Assistente Familiare

Assistiamoli Soc Coop ARLVia dei Mille 243, is. 101 98123 MessinaTel/ Fax : 090 9572192 - Cell :3316349047www.assistiamoli.it - [email protected]

aggiunto, che risponde appieno alle concrete esigenze dei cittadini più deboli. Infatti, attraverso personale qualificato, regolare e selezionato accuratamente, è possibile fornire un’assistenza domiciliare e ospedaliera completa, attraverso diverse tipologie di servizi che vanno da quello infermieristico domiciliare, alla sostituzione o integrazione badante, dai prelievi domiciliari alle consulenze mediche e odontoiatriche, alla fisioterapia. L’assistenza dunque può essere OCCASIONALE, anche di una o due ore una sola volta, per un’emergenza; PROGRAMMATA con il centro per gli interventi personalizzati per un periodo determinato fino al raggiungimento degli obiettivi prefissati; CONTINUATIVA per un lungo periodo secondo le necessità dell’assistito e della famiglia.Inoltre ASSISTIAMOLI garantisce una copertura assicurativa RC-INFORTUNI adeguata per tutto il personale addetto: l’operatore, inoltre, è in carico alla cooperativa ed il cliente non ha alcun onere di natura amministrativo – burocratica da sostenere, piuttosto il vantaggio della deducibilità fiscale della spesa. Un progetto moderno di “ospedale in casa” che prevede anche la possibilità di accedere ai contributi della Regione per gli assistiti non autosufficienti. Dividere il peso delle responsabilità con dei professionisti è certamente il modo più efficace per migliorare la qualità della vita di chi ha bisogno e delle loro famiglie.

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12 Starebene a Messina | Luglio | Agosto 2014

MESSINA Viale S. Martino, is. Provinciale MESSINA class Via G. Bruno, 75/F is. 137SANTA TERESA DI RIVA Via Francesco Crispi, 221/FMILAZZO Via Umberto 1°, 52PATTI Via N. G. Ceraolo, 100 S. AGATA DI MILITELLO Via Medici, 129CAPO D’ORLANDO XXVII Settembre, 23/d

I problemi di udito si avverto-no quando sentiamo che le

parole degli altri non sono ben scandite ed occorre essere costantemente concentrati per non perdere il filo del discorso.Oggi questi problemi possono essere affrontati e risolti con la nuova tecnologia Speech Guard, un sofisticato sistema brevettato dalla Oticon che, progettato per rimettere elettro-nicamente a fuoco la voce, è particolarmente utile nel far capire meglio le parole, risol-vendo così il problema tipico di chi ha una difficoltà di udito.

Grazie alle piccolissime dimen-sioni del chip Speech Guard,

gli apparecchi acustici Oticon che lo contengono sono così piccoli che scompaiono quando indossati.

Collegabili senza fili a televisione e telefonoMa non basta, i nuovi apparec-chi acustici con tecnologia Speech Guard sono in grado di collegarsi senza fili a televisori, telefoni fissi, cellulari, portando i loro suoni nitidi e chiari diret-tamente al timpano.Gli apparecchi divengono degli autentici auricolari, "invisibili" e personalizzati.

Oggi sappiamo che tra difficoltà uditive e declino cognitivo esi-

ste una comprovata relazione. Un grave deficit uditivo è in grado di aumentare fino a 5 volte il rischio di sviluppare con l'età deficit cognitivi importanti. Dobbiamo quindi inter-venire molto tempestivamente sul danno uditivo attraverso precoci test dell'udito e moderni apparec-chi acustici in modo da contrastare il più possibile il decadimento delle funzioni celebrali.

Avere episodi di smemoratezza sempre più frequenti, fare fatica ad assimilare concetti nuovi, essere mentalmente meno reattivi, in pre-senza di una perdita uditiva, sono oggi tutti possibili indicatori di un “impigrimento” del cervello.Occorre porvi rimedio mantenendo la mente allenata grazie all'uso di moderni apparecchi acustici, che sono di fatto invisibili e disponibili a tutti i livelli di prezzo.

Chi ha problemi di udito spesso sente, ma non distingue bene le parole, che gli arrivano poco scandite, come se fossero sfocate

Sentire bene previene l'invecchiamento del cervello

NOVITÀQuesto è il campanello d'allarme dei problemi dell'udito

Come non distinguere alcune lettere compromette la visione chiara, così la perdita di alcune parole compromette la capacità di seguire il filo del discorso. Chi ha una riduzione dell'udito, ha difficoltà a distinguere soprattutto le parole che contengono alcune consonanti, come la s, la t, la d, la v. Compito della nuova tec-nologia Speech Guard (lette-ralmente "guardia della voce") è proteggere le parole dal rumore e schiarirle. Il risultato desidera-to è un udito più a fuoco con parole che diventano scandite, agevolando così la comprensio-ne del discorso.

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I problemi di udito si avverto-no quando sentiamo che le

parole degli altri non sono ben scandite ed occorre essere costantemente concentrati per non perdere il filo del discorso.Oggi questi problemi possono essere affrontati e risolti con la nuova tecnologia Speech Guard, un sofisticato sistema brevettato dalla Oticon che, progettato per rimettere elettro-nicamente a fuoco la voce, è particolarmente utile nel far capire meglio le parole, risol-vendo così il problema tipico di chi ha una difficoltà di udito.

Grazie alle piccolissime dimen-sioni del chip Speech Guard,

gli apparecchi acustici Oticon che lo contengono sono così piccoli che scompaiono quando indossati.

Collegabili senza fili a televisione e telefonoMa non basta, i nuovi apparec-chi acustici con tecnologia Speech Guard sono in grado di collegarsi senza fili a televisori, telefoni fissi, cellulari, portando i loro suoni nitidi e chiari diret-tamente al timpano.Gli apparecchi divengono degli autentici auricolari, "invisibili" e personalizzati.

Oggi sappiamo che tra difficoltà uditive e declino cognitivo esi-

ste una comprovata relazione. Un grave deficit uditivo è in grado di aumentare fino a 5 volte il rischio di sviluppare con l'età deficit cognitivi importanti. Dobbiamo quindi inter-venire molto tempestivamente sul danno uditivo attraverso precoci test dell'udito e moderni apparec-chi acustici in modo da contrastare il più possibile il decadimento delle funzioni celebrali.

Avere episodi di smemoratezza sempre più frequenti, fare fatica ad assimilare concetti nuovi, essere mentalmente meno reattivi, in pre-senza di una perdita uditiva, sono oggi tutti possibili indicatori di un “impigrimento” del cervello.Occorre porvi rimedio mantenendo la mente allenata grazie all'uso di moderni apparecchi acustici, che sono di fatto invisibili e disponibili a tutti i livelli di prezzo.

Chi ha problemi di udito spesso sente, ma non distingue bene le parole, che gli arrivano poco scandite, come se fossero sfocate

Sentire bene previene l'invecchiamento del cervello

NOVITÀQuesto è il campanello d'allarme dei problemi dell'udito

Come non distinguere alcune lettere compromette la visione chiara, così la perdita di alcune parole compromette la capacità di seguire il filo del discorso. Chi ha una riduzione dell'udito, ha difficoltà a distinguere soprattutto le parole che contengono alcune consonanti, come la s, la t, la d, la v. Compito della nuova tec-nologia Speech Guard (lette-ralmente "guardia della voce") è proteggere le parole dal rumore e schiarirle. Il risultato desidera-to è un udito più a fuoco con parole che diventano scandite, agevolando così la comprensio-ne del discorso.

Senti ma non capisci le parole?Speech Guard,il chip che rimette a fuoco la voce

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I problemi di udito si avvertono quando sentiamo che le parole degli altri non sono ben scandite ed occorre essere costantemente concentrati per non

perdere il filo del discorso. Oggi questi problemi pos-sono essere affrontati e risolti con la nuova tecnolo-gia Speech Guard, un sofisticato sistema brevettato dalla Oticon che, progettato per rimettere elettroni-camente a fuoco la voce, è particolarmente utile nel far capire meglio le parole, risolvendo così il proble-ma tipico di chi ha una difficoltà di udito. Grazie alle piccolissime dimensioni del chip Speech Guard, gli apparecchi acustici Oticon che lo contengono sono così piccoli che scompaiono quando indossati.

«Sento, ma “non capisco" le parole»Questo è il campanello d'allarme dei problemi dell'udito

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O ggi sappiamo che tra difficoltà uditive e declino cognitivo esiste una comprovata relazione. Un grace deficit uditivo è in grado di aumentare

fino a 5 volte il rischio di sviluppare con l'età deficit cognitivi importanti. Dobbiamo quindi intervenire molto tempestivamente sul danno uditivo attraverso precoci test dell'udito e moderni apparecchi acustici in modo da contrastare il più possibile il decadimento delle funzioni celebrali. Avere episodi di smemoratez-za sempre più frequenti, fare fatica ad assimilare con-cetti nuovi, essere mentalmente meno reattivi, in pre-senza di una perditaq uditiva, sono oggi tutti possibili indicatori di un "impigrimento" del cervello. Occorre porvi rimedio mantenendo la mente allenata grazie all'uso di moderni apparecchi acustici, che sono di fat-to invisibili e disponibili a tutti i livelli di prezzo

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parole degli altri non sono ben scandite ed occorre essere costantemente concentrati per non perdere il filo del discorso.Oggi questi problemi possono essere affrontati e risolti con la nuova tecnologia Speech Guard, un sofisticato sistema brevettato dalla Oticon che, progettato per rimettere elettro-nicamente a fuoco la voce, è particolarmente utile nel far capire meglio le parole, risol-vendo così il problema tipico di chi ha una difficoltà di udito.

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parole dal rumore e schiarirle. Il risultato desiderato è un udito più a fuoco con parole che diventano scandite, agevolando così la com-prensione del discorso.

novità

Page 13: Starebene Messina luglio agosto 2014

Starebene a Messina | Luglio | Agosto 2014 13

Si stima che circa il 10% della popolazione fa uso di lassativi in maniera più o meno impropria.Vi è da dire innanzi tutto che dovrebbe essere

buona norma, nel momento in cui si soffre di stitichezza, di definire la causa della stessa, prima di assumere qualsiasi tipo di lassativo; infatti la stipsi può essere determinata da diverse cause, che ovviamente hanno diversi trattamenti. Le cause di stipsi sono essenzialmente dovute a:1) un rallentamento dei movimenti intestinali e quindi ad un rallentato transito (atonia intestinale)2) restringimenti del lume intestinale che ostacolano il passaggio delle feci (stenosi infiammatorie o neoplastiche)3) assunzione di particolari farmaci (oppiacei, anti depressivi, calcio-antagonisti, antispastici)4) ostacolo alla espulsione delle feci nel tratto terminale del grosso intestino (retto), cosiddetta defecazione ostruita.È quindi importante che prima di assumere lassativi, in caso di stitichezza, si consulti il proprio medico, al fine di fare una corretta diagnosi e quindi attuare un corretto trattamento. Questo diventa imperativo quando la stitichezza compare in maniera improvvisa in presenza dei cosiddetti sintomi di allarme (familiarità per tumori e/o polipi del colon, età superiore ai 45 anni, presenza di sangue nelle feci).Detto questo, i lassativi hanno la funzione di agevolare l’evacuazione attraverso diversi meccanismi d’azione ed in base a questi si distinguono quattro grandi gruppi:1) Lassativi lubrificanti-emollienti. Tale gruppo è costituito da olii di origine minerale (paraffina) o vegetale (olio di oliva o mandorla, olio di vasellina), che svolgono la loro azione creando una emulsione con le feci rendendole più morbide. Questi lassativi sono consigliati per brevi periodi, perché l’uso prolungato può provocare irritazione, prurito anale e nel lungo termine un cattivo assorbimento di alcune vitamine.2) Lassativi formanti massa. In questo gruppo rientrano alcune sostanze contenute negli alimenti ricchi di fibre (frutta, verdura, crusca) e preparazioni farmaceutiche contenenti psyllium. Questi lassativi hanno la proprietà di richiamare acqua all’interno dell’intestino, per cui fanno rigonfiare le feci, che aumentando di massa ed essendo meno consistenti, vengono meglio spinte lungo il lume intestinale. Possibili effetti legati all’uso di questi lassativi è la formazione di gas.3) Lassativi modificatori di motilità-secrezione-assorbimento. Sono i cosiddetti lassativi di contatto (olio di ricino, bisacodile, senna, cascara, aloe,

rabarbaro). Il loro effetto, è dovuto all’aumento della secrezione intestinale di acqua e di sodio, all’inibizione dell’assorbimento, alla stimolazione dei movimenti intestinali (peristalsi). L’effetto varia da un minimo di 2 – 6 ore dell’olio di ricino, alle 8 – 12 ore del sodio pirosolfato. Gli effetti indesiderati sono essenzialmente i dolori addominali, a dosi elevate diarrea grave, e con l’uso prolungato fenomeni infiammatori al colon.4) Lassativi osmotici. Questi sono lassativi che hanno la proprietà di essere scarsamente assorbite dall’intestino, di trattenere acqua nel lume intestinale, di aumentare il contenuto fecale e di stimolare la peristalsi. A questo gruppo appartengono: i cosiddetti purganti salini (idrossido di magnesio),che hanno un effetto molto rapido ed intenso e quindi un uso come purgante. Questi però non possono essere dati a pazienti anziani con insufficienza renale o cardiopatie. Gli zuccheri non assorbibili (lattulosio) hanno un effetto che varia dalle 24 alle 72 ore; come effetto indesiderato si può avere la produzione di gas con possibile flatulenza. Gli stimolanti (glicerina), si somministrano soltanto per via rettale (supposte, microclismi) e svolgono la loro azione mediante un effetto lubrificante,il richiamo di acqua ed anche attraverso un effetto irritante che stimola le contrazioni del retto. Il macrogol è una sostanza che agisce richiamando acqua, aumentando la consistenza fecale e di conseguenza aumentando la peristalsi. Questa sostanza può essere assunta per lungo tempo, non provoca produzione di gas, è scarsamente assorbita e non comporta nessun apporto calorico.Come descritto la scelta di un lassativo è quanto mai varia, ma ciò che si raccomanda, in caso di stipsi, sempre un consulto con il proprio medico di fiducia.

i lassativiquali scegliere?

a cura di:Dr. Scaflani

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14 Starebene a Messina | Luglio | Agosto 2014

Di sicuro ai giorni nostri non esiste chi non abbia mai sentito parlare di ecografia. Infatti, è l’esa-me più effettuato e di primo approccio per la

diagnosi precoce di molte patologie e in Italia se ne eseguono oltre 18 milioni l’anno, anche se ad onor del vero spesso si registra un eccessivo, e talora impro-prio, utilizzo di questa metodica. In ogni caso, nella diagnostica per immagini è quella maggiormente im-piegata perché non invasiva, innocua, con facile pre-parazione e, inoltre, consente di eseguire in sicurezza esami clinici più complessi come biopsie o veri e propri interventi chirurgici a costi non elevati. Per cui tutto questo fa della diagnostica ecografica uno strumento sempre più diffuso ed indispensabile.Eppure, nonostante questa grande diffusione, le conoscenze che si hanno sull’ecografia, sulle sue indicazioni e i suoi limiti, sono ancora molto vaghe e imprecise. Spesso le possibilità diagnostiche, pur ampie, di questa tecnica sono sopravvalutate (“con l’ecografia si possono vedere tutti gli organi interni!”) e si creano false aspettative. L’etimologia della parola ecografia, di origine greca, corrisponde letteralmente a scrittura dei suoni. L’ecografia utilizza un tipo particolare di suoni: gli ultrasuoni così denominati poiché indicano frequenze sonore poste al di sopra di quelle normalmente percepibili dall’orecchio umano (16-20.000 Hz).In ecografia si utilizzano frequenze variabili da 2 a 20 MHz (1 MHz = 1.000.000 Hz).L’uso di onde acustiche ultrasoniche in medicina risale al 1932 ad opera di Freundilick, Sollner e Rogowsky,

Cos’è l’ecografia?Certo che lo so!

che proposero di riscaldare i tessuti del corpo umano mediante ultrasuoni. Da allora numerose e varie sono state le applicazioni degli ultrasuoni nel campo medico. Le applicazioni nel campo diagnostico sono più recenti e tuttora in continuo sviluppo. Ogni apparecchio utilizzato per eseguire un esame ecografico (Ecografo o Ecotomografo) è dotato di una sonda che emette fasci di ultrasuoni che, attraversando i vari tessuti del corpo umano, generano fasci riflessi che ritornano al trasduttore. La maggior parte delle moderne apparecchiature ecografiche è provvista anche di sistemi Doppler che permettono di studiare il flusso del sangue nelle arterie e nelle vene evidenziando la presenza di eventuali ostacoli (es. trombi). La ricerca dei settori tecnologici in ambito medico ha portato oggi alla realizzazione di nuove e sofisticate apparecchiature che consentono di identificare patologie in tempi rapidissimi e con grande attendibilità scientifica. Uno recente sviluppo è rappresentato dall’elastosonografia il cui presupposto di base è la rigidità e la consistenza delle formazioni tumorali e la maggiore elasticità delle lesioni benigne, molto utile nel differenziare i noduli nella mammella e nella tiroide. Questa applicazione è oggi ancora non molto diffusa visto gli elevati costi delle apparecchiature, per cui siamo ancora in pochi a poterla utilizzare nella diagnosi tumorale. L’esame ecografico può essere ripetuto, in tutte le condizioni fisiologiche o patologiche, tutte le volte che se ne dimostri l’utilità e la necessità, rappresenta perciò il test di screening ideale in molteplici patologie. Inoltre,mi preme sottolineare ed evidenziare che l’ecografia è un esame diagnostico operatore dipendente, per cui è buona regola affidarsi a professionisti che abbiano le competenze e l’esperienza necessaria ad eseguirla e non limitarsi solo al “fare l’ecografia “. In più a questa regola fondamentale va coniugata la non meno importante necessità che l’esame venga eseguito con macchine performanti e di recente costruzione in quanto gli apparecchi ecografici debbono avere dei requisiti tecnici minimi al fine di essere affidabili nella diagnosi.

a cura di:Dr. Gaspare D'AnneoDirigente Società Italiana diEcografia SIUMBDocente Scuola Nazionale diEcografia SIUMB

Dott. Gaspare D'AnneoPiazza Annibale Maria di Francia, 7Tel 090.771281

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Starebene a Messina | Luglio | Agosto 2014 15

L'ecografia del collo permette principalmente lo studio della GHIANDOLA TIROIDEA che, tro-vandosi in posizione centrale, ben si presta allo

studio ecografico. L'ecografista può chiaramente discriminare, nel caso di noduli la natura liquida o solida di tali lesioni. Lo studio ecografico del collo permette anche l'esame delle GHIANDOLE SALIVA-RI, delle LINFONODI e delle PARATIROIDI.Particolarmente importante l'esame dei LINFONODI poiché un ingrandimento dei linfonodi del collo (in qualche caso visibile solo con l'ecografia e non rilevabile alla palpazione) riconosce varie cause sia di natura infiammatoria (es. tonsilliti) sia di natura tumorale. Infatti l'ingrossamento di un linfonodo del collo può essere la prima manifestazione di un linfoma maligno come anche di metastasi (da tumore dello stomaco, del polmone, della mammella etc.). In tutti questi casi l'ecografia può indirizzare verso una diagnosi precoce, avvalorare un sospetto clinico o permettere l'esecuzione di una biopsia. Infine l'esame ecografico del collo fornisce fondamentali informazioni sui grandi vasi (vena giugulare e arteria carotide). L'esame permette di dimostrare se esistono ostacoli all'interno del lume vascolare o placche parietali.

Lo studio ecografico del fegato permette di diffe-renziare con estrema accuratezza un fegato sano da uno affetto da epatite cronica o cirrosi. Soprat-

tutto nelle malattie croniche del fegato, l'ecografia è in grado di identificare prontamente la gravità della malattia e la comparsa di complicanze (es. la forma-zione di liquido all'interno della cavità addominale).Fondamentale importanza ha dimostrato l'ecografia nella identificazione, anche in fase molto precoce, dei tumori del fegato sia di quelli benigni che di quelli maligni. Si tratta di lesioni molto diffuse: basti ricordare, ad esempio, che le cisti del fegato (piccole raccolte di liquido, di solito presenti fin dalla nascita) si ritrovano nel 4-5% della popolazione italiana. Grazie all'utilizzo dell'ecografia su larga scala è stata completamente modificata la storia naturale dei tumori epatici maligni. Il tumore viene così scoperto quando è ancora di piccole dimensioni (l-2 cm di diametro) e può essere spesso, asportato efficacemente per via chirurgica o distrutto con mezzi chimici (iniezioni di alcool) o con il calore. L'avvento dell'ecografia ha completamente soppiantato l'utilizzo della colecistografia per la diagnosi dei calcoli della colecisti. Infatti l'ecografia, oltre ad essere più precisa, ha il vantaggio di non esporre il paziente a radiazioni o all'assunzione di mezzi di contrasto. Grazie all'ecografia si è scoperto che circa 1 persona su 10 è portatrice di calcoli in cistifellea: le donne in misura doppia rispetto agli uomini. La maggior parte delle persone ignora di essere portatrice di calcoli poiché questi ultimi nel 90% dei casi non danno sintomi per molti anni e spesso vengono scoperti casualmente proprio durante un esame ecografico. Nel paziente che diviene itterico (assume cioè una colorazione gialla della pelle e delle congiuntive) l'ecografia è l'esame di prima scelta poiché in grado di discriminare rapidamente la causa di tale alterazione.

Nelle malattie della mammella l'ecografia si affianca e completa l'esame mammografico, ed è insostituibile per una corretta dia-gnosi. Inoltre, sino ai 40 anni, l’ecografia è l’esame di ele-

zione per lo studio della mammella. Essa consente, inoltre, particolar-mente nei noduli non palpabili, l'esecuzione d agoaspirati ecoguidati.

ecografia del collo

ecografia del fegatoe delle vie biliari

ecografia della mammella

Approfondimento sul tema dell'ecografia a cura del dott. D'Anneofocus on

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16 Starebene a Messina | Luglio | Agosto 2014

La prenotazione delle visite mediche specialisti-che nelle strutture ospedaliere Messinesi, da oggi, può essere effettuata anche in farmacia. Il

servizio, prima svolto solo dal Centro Unico di Preno-tazione, mediante un centralino, oggi viene offerto all’utenza con metodi pratici e veloci. La convenzione siglata tra Asp e Federfarma, velocizza la procedura di registrazione venendo incontro alle esigenze degli utenti attraverso il portale Farmaprenota, che funge da collegamento tra l’Azienda Sanitaria Provinciale e le farmacie aderenti al progetto. Presentando un

documento di riconoscimento correlato dalla tessera sanitaria e l’impegnativa del medico nella farmacia più vicina, si può effettuare la prenotazione. Il farma-cista, in contatto telematico con il Sovracup, comuni-ca le date disponibili per l’esame specialistico nei vari nosocomi: Papardo – Piemonte, Policlinico, Centro Neurolesi e l’Azienda Sanitaria Provinciale, compresi i nosocomi siti tra Taormina e Sant’Agata di Militello. Il cittadino ha la possibilità di scegliere il giorno e la struttura ospedaliera più conveniente, confermando la propria registrazione. Evoluzione tecnologica e digitale, anche in ambito sanitario, hanno consentito la realizzazione di questo innovativo servizio. L’elenco delle farmacie convenzionate, delle strutture ospedaliere e della tipologia di esami specialistici è consultabile sul sito www.farmaprenota.it

www.farmaprenota.it

farmaprenota: prenotazione visiteun servizio utile e veloce per prenotare le visite nelle varie-strutture ospedaliere di messina

redazionale

Page 17: Starebene Messina luglio agosto 2014

Starebene a Messina | Luglio | Agosto 2014 17

L’idea di cervello che abbiamo sempre avuto è cer-tamente legata a un insieme di cellule cerebrali, i neuroni, connessi tra loro in maniera comples-

sa. E’ noto anche che l’informazione “scambiata” tra i suddetti neuroni è rappresentata sotto forma di se-gnali elettrici che viaggiano attraverso le connessioni neurali e, opportunamente identificati e decodificati, costituiscono la rappresentazione mentale delle no-stre azioni, pensieri, emozioni, ecc. Per quanto pos-sa essere sconcertante, quanto affermato nelle righe sopra è sbagliato o, quantomeno, descrive una realtà molto limitata rispetto a ciò che realmente sembra accadere nella nostra mente. Il nostro cervello, infat-ti, oltre che da neuroni, è costituito da un insieme di cellule chiamate “astrociti”. Fino a qualche anno fa, si pensava che queste cellule fornissero semplicemente un supporto metabolico ai neuroni, ossia si riteneva che gli astrociti fornissero solo nutrimento e suppor-to all’attività elettrica neurale, la quale doveva essere l’unica responsabile dell’informazione cerebrale. In realtà, nuove tecnologie di bioingegneria hanno evi-denziato un reale coinvolgimento degli astrociti nella trasmissione dell’informazione neurale. Oggi, infatti, è

perchÉ utilizziamosolo una parte del nostro cervello?

dimostrato che gli astrociti modulano (ossia aumen-tano o diminuiscono) la trasmissione elettrica tra due neuroni. Inoltre, essi possono creare una connessio-ne tra due neuroni che altrimenti sarebbe inesisten-te, sia nel breve (neuroni vicini) sia nel lungo raggio (neuroni lontani). Queste notevoli proprietà hanno ri-voluzionato il modo in cui i neuroscienziati spiegavano diversi fenomeni cognitivi come l’apprendimento e la memoria. Si pensa inoltre che gli astrociti potrebbero contribuire alla “riparazione” di connessioni neurali danneggiate a causa di traumi o patologie del sistema nervoso centrale. Considerando che nel nostro cer-vello per ogni coppia di neuroni abbiamo tre astroci-ti (60% astrociti e 40% neuroni), e anch’essi possono “comunicare” tra loro scambiandosi informazioni sot-to forma di reagenti chimici (calcio), possiamo davve-ro pensare che per decine di anni gli scienziati abbiano dimenticato più della metà del cervello.

a cura di:Gaetano ValenzaRicercatoreHarward Medical School (USA)

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18 Starebene a Messina | Luglio | Agosto 2014

Le ernie del disco possono insorgere in tutte le regioni della colonna vertebrale. Le più cono-sciute ma, anche, le più frequenti sono quelle

lombari, non è escluso, però, che si possano forma-re anche a livello cervicale e dorsale. Lo spazio tra due vertebre è occupato dal disco intervertebrale, una sorta di cuscinetto di ammortamento semili-quido (nucleo polposo) tenuto al suo posto da po-tenti ligamenti (anulus); quando il nucleo polposo penetra nello spessore dell’anulus o lo oltrepassa si parla di ernia. Se il materiale erniato incontra una struttura nervosa questa va incontro a sofferenza che si manifesta per lo più con disturbi dolorosi e perdita della funzione nei casi gravi. Il disturbo più caratteristico è il dolore che si irradia a partire dalla colonna: quando l’ernia è lombare l’irradiazione è all’arto inferiore (sciatalgia). La diagnosi di ernia del disco è confermata con la TAC o la Risonanza Magnetica. Da non sottovalutare l’esame elettromiografico utile nell’indicare quale struttura nervosa è coinvolta e il suo grado di sofferenza. Si decide di intervenire, di solito, quando i segni di sofferenza delle strutture nervose sono importanti e il dolore non scompare, nonostante un periodo più o meno lungo di terapie mediche e fisiche.

le ernie deldiscocome curarle? Chirurgia o trattamento conservativo: in caso di

ernia, cosa scegliere? Secondo uno studio condotto negli Stati Uniti l’opzione chirurgica è la migliore e porta a un più evidente miglioramento a lungo termine, sia dal punto di vista del dolore sia per quanto riguarda il recupero della funzionalità. L’intervento consiste nella rimozione dell’ernia con liberazione delle strutture nervose e varia secondo la sede dell’ernia. A parità di efficacia, gli interventi che si preferiscono sono quelli meno invasivi utilizzando accessi al microscopio, endoscopici o percutanei. I ricercatori americani hanno preso in esame 1.244 pazienti con ernia del disco intervertebrale a livello lombare, confermata dalle immagini ottenute in fase diagnostica, suddividendoli in due gruppi. Un gruppo ha subìto l’intervento di discectomia, l’altro un trattamento non chirurgico comprendente una terapia fisica attiva e farmaci antinfiammatori. I gruppi sono stati confrontati lungo un periodo durato 8 anni, in base alle misurazioni standard del dolore, della funzionalità fisica e della disabilità. I pazienti ai quali era stato effettuato l’intervento chirurgico hanno ottenuto risultati migliori. La chirurgia ha portato a un miglioramento più forte anche riguardo ad alcune variabili aggiuntive, come il fastidio dovuto ai sintomi della sciatica, la soddisfazione del paziente e la percezione soggettiva dei risultati ottenuti. C’è però da mettere in evidenza che, tra i pazienti con forti indicazioni chirurgiche, alcuni hanno optato per il trattamento conservativo e molti di loro hanno comunque ottenuto miglioramenti sostanziali nel tempo. La scelta dell’intervento, in ogni caso, varia secondo la sede dell’ernia, il grado di artrosi associato, la presenza di instabilità vertebrale e le caratteristiche del paziente.

a cura di:Dr. Emanuele PuglisiNeurochirurgoResp.le Settore di Chirurgia VertebraleClinica Cristo ReMessina

Dott. Emanuele PuglisiVia Galatea, 60 - Saponara (ME)Tel: 090 334066 | Cell: 347 8223487E-mail: [email protected]

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Starebene a Messina | Luglio | Agosto 2014 19

La vita sulla terra senza la luce del sole non sareb-be possibile. Eppure il sole preso in modo sbaglia-to per tempi e modi può causare notevoli dan-

ni all’organismo. L’esposizione ai raggi solari infatti è causa oramai ben conosciuta e dimostrata di un danno alla pelle sia “acuto”(scottature) sia soprattut-to a seguito di esposizione cronica (invecchiamento precoce della pelle, rughe, macchie ed, in ultimo, tu-mori). Certo l’esposizione solare produce anche dei benefici. Sappiamo infatti che la pelle d’estate diventa più bella, si ispessisce, si riducono il grasso di superficie e l’acne senza contare gli effetti positivi sul tono dell’umore, l’aumentata produzione di vit D, etc.Allora come fare per beneficiare dei vantaggi minimizzando gli effetti negativi? Ci sono alcune piccole regole d a rispettare: 1. Limitare l’esposizione solare tra le 11 e le 15 quando è massima l’irradiazione UVB al suolo2. Usare abiti protettivi ed occhiali da sole 3. Usare schermi solari tra 15 e 30 SPF; nei soggetti con pelle delicata e con problemi 50 SPF4. Limitare l’esposizione a sorgenti artificiali di UVB5. Nei bambini sotto i 6 mesi preferire gli abiti protettivi ed i cappelli alle creme solari

Le creme foto protettrici vanno applicate, alla giusta dose (2 mg/cm2), prima di esporsi al sole ed andrebbero riapplicate dopo 2-3 ore in caso di sudorazione profusa e/o tuffi o bagni ripetuti. Dovrebbero proteggere nei confronti dei raggi UVB ma anche degli UVA con un rapporto di protezione inferiore od uguale a 3. Sempre più oggi l’attenzione dei ricercatori è concentrata ad allargare la protezione anche nei confronti dell’infrarosso e di particolari lunghezze d’onda del visibile e vi sono già in commercio prodotti che rispondono a queste caratteristiche. Ci sono in commercio pure una serie di filtri solari che contengono sostanze antiossidanti (flavonoidi, resveratrolo, thè verde, etc) che dovrebbero ridurre gli effetti indesiderati dei raggi UV; inoltre vi sono altri solari che contengono enzimi che incrementano la riparazione dei danni al DNA (Fotoliasi, etc). È anche possibile ricorrere alla foto protezione orale sia per contrastare alcune dermatosi foto aggravate sia per incrementare la resistenza della cute all’esposizione ai raggi solari. Nonostante tutte queste opportunità offerte dal mercato resta la buona regola di non esagerare con il tempo di esposizione, specie le prime volte che ci si va al mare, anche se con la protezione corretta.Dunque sole si ma con giudizio!

Sole e pellecome godersi l’estate senza danni

A cura del dott. Leonardo Zichichi dermatologo dir. U.O. ASP Trapani

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L’attività fisica è utilissima quando l'organismo non produce abbastanza insulina. Può bastare una pas-seggiata quotidiana o ci si può cimentare in qualche

sport. Importante è calibrare lo sforzo e seguire alcune pre-cauzioni che potrà darvi il vostro diabetologo. Una vita se-dentaria può peggiorare il diabete. È indispensabile, quindi, fare un po' di attività fisica. Ma è consigliabile che sia cali-brata sulle condizioni fisiche del singolo soggetto e venga svolta, comunque, sotto controllo medico. Perchè se uno sforzo moderato è utile e salutare, uno eccessivo è quasi sempre dannoso. Fra le varie attività praticabili, il cammina-re è la più consigliabile. Ma per trarre dei reali benefici da una passeggiata, bisogna attenersi ad alcune semplici rego-le. Rispettare i propri ritmi, inutile sforzarsi di camminare molto e velocemente, specie agli inizi; imparare a inspirare ed espirare profondamente seguendo il ritmo dei propri passi, che dovranno essere piuttosto svelti; mantenere una postura corretta: con testa e collo eretti; fare oscillare liberamente le braccia e muovere ritmicamente le gambe; articolare bene il movimento di ginocchia e caviglie; tene-

Il Diabete?una passeggiata aiuta a tenerlo sottocontrollo

A cura di: Mario CammareriUniversità Korè Enna facoltà scienze motorie

re i piedi dritti e paralleli; scegliere tempi e luoghi adegua-ti (inizialmente è consigliabile dedicare a questo "sport" una ventina di minuti ogni due giorni: poi, se le condizio-ni fisiche lo permettono, si può aumentare la durata e la frequenza dell'esercizio); preferire, se possibile, zone sa-lutari quali parchi o spazi verdi lontani dal traffico; non lasciarsi intimorire dalle condizioni climatiche: fare tut-tavia attenzione alle temperature eccessivamente calde, per il rischio di disidratazione, o eccessivamente fredde; sospendere l'attività nei periodi in cui il diabete non è ben controllato; nei pasti precedenti e successivi alla cammi-nata dare la preferenza agli alimenti ricchi di carboidrati (pane, pasta, riso e legumi). Ulteriori utili raccomandazio-ni sono di portare sempre con sè zuccheri a pronto assor-bimento da assumere in caso di ipoglicemia se il diabete è trattato con pastiglie o insulina. I principianti, specie sotto trattamento con insulina, dovrebbero valutare da se' la glicemia con le apposite strisce reattive o con il re-flettometro prima e dopo la camminata. Infine, qualora dovessero insorgere disturbi (crampi muscolari, difficoltà respiratorie, frequenti ipoglicemie, lesioni anche di mini-ma entità ai piedi) contattare al più presto il diabetologo.

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La chirurgia del piede ha raggiunto altissimi livel-li anche a Messina. Il Servizio di Chirurgia della caviglia e del piede della Casa di Cura Cappel-

lani-GIOMI, di cui è responsabile il Dottor Carmelo Catena, specialista in Ortopedia e Traumatologia ed in Medicina Termale, perfezionato in podologia pres-so l’Istituto Rizzoli di Bologna, e’ diventato ormai un punto riferimento per tutto il meridione. Da quando il Gruppo GIOMI ha acquisito la proprietà della Clini-ca il Dott. Catena ha eseguito 1350 interventi di chi-rurgia del piede. “Abbiamo applicato le tecniche più all’avanguardia”, ci dice il dott.Catena, cercando di non standardizzare mai una tecnica ma di servirci di quella più idonea. Chirurgia mininvasiva, percutanea (intesa come quella coi buchini), tradizionale. Per-sonalizzare le tecniche significa usare sempre quel-la migliore nell’interesse del Paziente che per noi è centro di tutto e non solo nel momento dell’interven-to chirurgico”. Abbiamo approfondito l’argomento della chirurgia mininvasiva e percutanea con il Dott. Carmelo Catena, che ha avuto modo le artrodesi di confrontarsi con specialisti di fama mondiale quali il Dott. Stephen Isham (Idaho-USA).

Che origini ha la chirurgia mininvasiva e su quali principi si fonda?"La chirurgia mininvasiva e percutanea dell'avampiede è nata è nata negli Stati Uniti, da molti anni ed è arrivata in Europa,quindi successivamente in Italia, in tempi assai recenti attraverso la Spagna (Dottor Mariano De Prado). La peculiarità di questa chirurgia è il rispetto del paziente e delle sue attività; essa si basa infatti su un’anestesia locale o loco-regionale che non arreca dolore, mantiene sveglio il paziente durante l’intervento e consente nella maggior parte dei casi, di riprendere subito dopo a camminare con calzature appropriate. Le incisioni sono assai piccole, di 2-3 mm, allo scopo di risparmiare il più possibile i tessuti e quindi di agevolare la guarigione e ridurre in modo estremo il dolore post-operatorio. Gli strumenti utilizzati per operare sono delle piccole frese, introdotte attraverso le incisioni. Quando è necessario fare osteotomie, cioè “tagli”, “piccole fratture” dell’osso, esse sono stabili intrinsecamente, sia perché le parti molli che le circondano sono integre, sia perché effettuate con

inclinazioni opportune che consentono la stabilità col carico; nella quasi totalità dei casi non sono pertanto necessari ferri, fili metallici che sporgono dalle dita e simili.”

Quanto dura l’intervento e che tipo di decorso presenta?“La durata varia in base alla patologia trattata, ma non supera mai i 20-25 minuti a piede. Il decorso post-operatorio è quindi assai più semplice e meno doloroso di quanto non fosse un tempo; consente la deambulazione immediata e la ripresa di attività sedentarie già pochi giorni dopo l’intervento”

Quali patologie è possibile risolvere con tale tecnica?“Questa tecnica consente di curare quasi tutte le patologie della parte anteriore del piede: alluce valgo, alluce rigido, metatarsalgie, i dolorosi calli fra le dita piccole del piede, noti come “occhi di pesce” o “occhi di pernice”, le dita a martello e le altre deformità delle dita minori; sono inoltre trattabili alcune patologie della parte posteriore del piede, come lo sperone calcaneare, il piede piatto se ne ricorrono le indicazioni. Nei pochi casi in cui la chirurgia percutanea non è applicabile da sola essa viene affiancata dalle tecniche artroscopiche e dalla chirurgia aperta mininvasiva; anche in questi casi essa, contribuisce a ridurre le incisioni e il dolore ed apporta dei benefici al paziente.”

le nuove frontieredella chirurgia del piedeFoto: Dott. Stephen e Dott.Carmelo Catena

Dott. Carmelo Catena responsabile dell’unità funzionale Clinica Cappellani Cell. 346 4978230

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Sono oltre un miliardo e mezzo le persone che nel mondo vengono colpite da patologie che inte-ressano il tratto tiroideo.

Ghiandola endocrina i cui ormoni, tiroxina (T4) e triiodotironina (T3), regolano il corretto funzionamento di tutte le cellule umane, le alterazioni che interessano la tiroide sono destinate ad influenzare ed incidere negativamente sui normali processi metabolici dei soggetti colpiti da disfunzioni o malformazioni tiroidee.In Italia le disfunzioni a carico della tiroide interessano il 10% della popolazione per cui la malattia assume le caratteristiche dell’endemia .Si tratta di alterazioni che si caratterizzano per la comparsa di noduli e che, sebbene in moltissimi casi rivelino natura benigna, necessitano di una diagnosi corretta e tempestiva.Un’analisi che è supportata da i dati ufficiali forniti dal professore Letterio Calbo, endocrinochirurgo e direttore dell’UOSD di endocrinologia della facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università degli Studi di Messina e delegato del Club delle Unità Operative di Endocrinochirurgia per la Sicilia.“La principale causa alla base di una così ampia diffusione di problematiche di matrice tiroidea tra la popolazione è da attribuire alla carenza di iodio nell’ambiente – spiega l’endocrinochirurgo - assenza che contribuisce ad accrescere l’incidenza di patologie che interessano le ghiandole tiroidee. Le disfunzioni che interessano il tratto tiroideo – prosegue il professore Calbo - incidono sul corretto sviluppo somatico, psichico, sessuale e riproduttivo dei soggetti colpiti: sterilità, aborti, obesità, dimagrimento patologico, disturbi della crescita, malformazioni, tremori e disturbi cardiovascolari sono solo alcuni dei sintomi più comuni. Nelle forme displasiche inoltre, bisogna tenere conto dei fenomeni compressivi che possono manifestarsi a carico degli organi adiacenti”.“La tiroide aumentando di volume – spiega il chirurgo – può esercitare pressione sulla trachea

Tiroidequando la chirurgiaè l’unica soluzione compromettendo così la respirazione, sull’esofago con

evidenti difficoltà di deglutizione, sui vasi sanguigni determinando una cattiva circolazione sanguigna e sul sistema nervoso provocando forme di disfonia. L’inquinamento ambientale e la presenza di radiazioni ionizzanti infine – aggiunge Calbo - hanno contribuito a determinare l’aumento di patologie tumorali, che oggi oscillano tra il 23 ed il 25% dei casi”.Diagnosi precoce e terapia adeguata rappresentano il primo e spesso risolutivo approccio terapeutico; in alcuni casi però la soluzione definitiva consiste nella completa asportazione chirurgica della tiroide.“In presenza di patologie funzionali recidivanti, dopo adeguata terapia farmacologica, l’intervento chirurgico rimane l’unico strumento attraverso il quale risolvere definitivamente il problema – spiega l’endocrinochirurgo - una scelta che si rivela necessaria soprattutto in presenza di forme nodulari con sintomatologia compressiva o a valutazioni strumentali che evidenzino vascolarizzazioni perinodulari o intranodulari o ancora laddove vi sia la presenza di cellule sospette indicative di una degenerazione neoplastica”.L’intervento dell’endocrinochirurgo in questi casi si avvale della consulenza professionale di un equipe di medici specialisti composta da endocrinologi, radiologi, ecografisti e medici nucleari.“I passi avanti compiuti dall’endocrinochirurgia in questi anni ci hanno permesso di impiegare tecniche di intervento mininvasive il cui obiettivo finale è quello di garantire, al paziente sottoposto ad intervento chirurgico, risoluzione della patologia in atto e rispetto anatomico ed estetico dei tessuti laringeo – esofagei sottoposti a tiroidectomia totale. All’UOSD di endocrinologia della facoltà di Medicina e chirurgia dell’università di Messina – sottolinea il professore Calbo - utilizziamo tecnologie all’avanguardia come microchirurgia video assistita, bisturi ad ultrasuoni, chirurgia radioguidata e laparoscopica. Strumenti che consentono di ridurre considerevolmente traumi post operatori, tempi di degenza, rischio mortalità e complicanze operatorie”

Emma de Maria

Intervista: Prof. Letterio CalboEndocrinochirurgo e direttore dell’UOSD di endocrinologia della facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università degli Studi di Messina;delegato del Club delle Unità Operativedi Endocrinochirurgia per la Sicilia

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Risultato di un progetto europeo coordinato dall’Università di Pisa, il tessuto sarà presto sperimentato su pazienti affetti da disturbi bipolari

É una T-shirt intelligente, integrata con sensori ed elettrodi in grado di monitorare lo stato emotivo dei pazienti psichiatrici, che viene testata in tre

centri clinici a Pisa, Strasburgo e Ginevra su persone affette da disturbi bipolari: dopo 3 anni di studio, ac-quisizione dati e sviluppo di una piattaforma, PSYCHE (Personalised monitoring SYstem for Care in Men-tal HEalth), è arrivato alla fase di sperimentazione. Il progetto europeo è coordinato dal Centro di Ricerca “E. Piaggio” dell’Università di Pisa e vede la parteci-pazione di dieci partner europei multidisciplinari, pro-venienti da Italia, Svizzera, Francia, Germania, Spagna e Irlanda, tra cui università, aziende private, centri di ricerca e ospedali. “Lo scopo principale del progetto è lo sviluppo di una piattaforma multisensoriale e multi-parametrica basata su substrati tessili e dispositivi indossabili per il monitoraggio a breve e lungo termine di pazienti - spiega Enzo Pasquale Scilingo, Professore associato di Bioingnegneria e coordinatore del progetto - In questo modo si va a creare uno strumento di supporto al medico psichiatra nella diagnosi della malattia, ma anche e soprattutto nella prognosi, nella risposta al trattamento farmacologico e nella prevenzione di episodi maniaco-depressivi”.La visione di PSYCHE propone un approccio innovativo alla gestione della malattia mentale: i pazienti inclusi nello studio vengono dotati di una piattaforma costituita da uno smartphone e una maglietta sensorizzata. La maglietta, confortevole e completamente realizzata in tessuto con elettrodi e sensori integrati nel substrato tessile, rappresenta un’innovativa tecnologia sviluppata da una società con sede al Polo Scientifico e Tecnologico di Navacchio,

La maglietta smart che cura la mente

Smartex S.r.l., con cui l’Università di Pisa ha una collaborazione di lungo corso. “Durante lo studio, al paziente viene chiesto di indossare la maglietta due volte la settimana per un periodo di follow-up di 14 settimane - continua Scilingo - La maglietta sensorizzata consente l’acquisizione sia di parametri fisiologici quali l’elettrocardiogramma (ECG) e la frequenza respiratoria, sia di parametri biomeccanici quali il movimento e la postura. Due volte la settimana, qualche ora prima di andare a letto, il paziente indossa la maglietta e utilizza lo smartphone per registrare la propria voce, compila test psicologico/cognitivi, e annota il proprio stato emotivo. Durante la notte, poi, la maglietta continua a registrare i dati fisiologici”. La mattina seguente, attraverso lo smartphone, tutti i dati acquisiti verranno inviati a un database centralizzato sul quale è implementato un sistema di datamining in grado di fare un’analisi multivariata utilizzando parametri fisiologici, voce, analisi del sonno e parametri comportamentali, con lo scopo di identificare e predire lo stadio della malattia. Un altro scopo del progetto è inoltre agevolare il processo di comunicazione e feedback verso il paziente attraverso un rapporto costante e diretto tra il medico e lo stesso. “Tale processo è supportato e agevolato dallo smartphone abilitato a ricevere comunicazioni da un portale web cui il medico può accedere - conclude Scilingo - Lo scambio di informazioni serve a facilitare l’interazione medico-paziente e allertare i medici o gli operatori professionali in casi di ricaduta o durante il verificarsi di episodi critici”.

a cura di:Dr. Gaetano Valenza

Ricercatore c/o Dip. Ingegneria biomedica Univ. Di Pisa

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