stage pet therapy
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Liceo Classico “L.Ariosto” FerraraIndirizzo di Scienze Sociali
Classe 4’ sezione R
Anno 2005/2006
MODELLI DI WELFARE: COME RISPONDERE AI BISOGNI
I servizi alla persona e sociosanitari come osservatorio privilegiato delle nuove politiche di welfare locale.
Progetto di stage formativo
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Presentazione di
“Cavalcando l’handicap”
Stage formativo al “Circolo Ippico Argentano”
Tutor
Monica Poluzzi e Paolo Donigaglia
Tirocinanti
Agnese Bregoli e Veronica Venturini
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RINGRAZIAMENTIRINGRAZIAMENTI
Ringraziamo Elisa e Marienne per la calma e l’attenzione che ci hanno dato,
per le informazioni e l’aiuto che ci hanno dato.
Un ringraziamento speciale va a Monica, la nostra tutor, che ci ha dato
la possibilità di fare questo stage.
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CAVALCANDO L’HANDICAPCAVALCANDO L’HANDICAP
PET THERAPY
IPPOTERAPIA
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DEFINIZIONE
STORIA
LA PET THERAPY IN ITALIA
I SOGGETTI
PET THERAPYPET THERAPY
INDIETRO
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L'intuizione del valore terapeutico degli animali, che risale all'antichità e nel corso dei secoli ha assunto sempre più importanza, trova oggi una strutturazione
metodologica e impieghi mirati a specifiche patologie.
Per indicare questo tipo di approccio da parte della medicina e della ricerca di base si parla in modo diffuso di pet-therapy, un neologismo di origine
anglosassone coniato dallo psichiatra infantile Boris Levinson negli anni '50-'60.Il termine pet-therapy indica una serie complessa di utilizzi del rapporto uomo-
animale in campo medico e psicologico.
Occorre distinguere tra:
Animal-Assisted Activities (AAA)
Animal-Assisted Therapy (AAT)INDIETRO AVANTI
CHE COS’E’ LA PET THERAPY?CHE COS’E’ LA PET THERAPY?
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ANIMAL-ASSISTED ACTIVITIES (AAA)ANIMAL-ASSISTED ACTIVITIES (AAA)Viene tradotta in "attività svolte con l'ausilio di animali" oppure “attività
assistite dagli animali" .Le attività hanno l'obiettivo primario di migliorare la qualità della vita di
alcune categorie di persone (anziani, ciechi, malati terminali,ecc.).
Sono interventi di tipo educativo e/o ricreativo che, finalizzati al miglioramento della qualità della vita, possono essere erogati in vari ambienti
da professionisti opportunamente formati, para-professionisti e/o volontari, insieme con animali che rispondono a precisi requisiti.
Le AAA sono costituite da incontri e visite di animali da compagnia e a persone in strutture di vario genere.
INDIETRO
Caratteristiche
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CARATTERISTICHE CARATTERISTICHE 1. Non sono necessari obiettivi
specifici programmati per ciascuna visita, anche se è opportuno prevedere sempre obiettivi di miglioramento.
2. É opportuno raccogliere e conservare dati sulle visite effettuate.
3. Le visite sono gestite con spontaneità e la loro durata non è prestabilita
INDIETRO AVANTI
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Animal-Assisted Animal-Assisted
Therapy (AAT)Therapy (AAT) Viene tradotta in "Terapie effettuate
con l'ausilio di animali" o Uso Terapeutico degli animali da
compagnia, oppure in "terapie assistite”.
Si tratta di una attività terapeutica vera e propria (cioè con precise
caratteristiche) finalizzata a migliorare le condizioni di salute di
un paziente mediante specifici obiettivi.
È una terapia di supporto che integra, rafforza e coadiuva le terapie
normalmente effettuate per il tipo di patologia considerato.
Obiettivi
Caratteristiche
INDIETRO
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Può essere impiegata, con pazienti affetti da varie patologie, con
questi obiettivi:
• cognitivi ( miglioramento di alcune capacità mentali, memoria, pensiero induttivo)
• comportamentali (controllo dell'iperattività, rilassamento corporeo, acquisizioni di regole)
• psicosociali (miglioramento delle capacità relazionali, di interazione)
• psicologici in tempo stretto (trattamento della fobia animale, miglioramento dell'autostima
OBBIETTIVIOBBIETTIVI
INDIETRO
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Individuazione di obiettivi specifici per ciascun destinatario dell'intervento.
•Valutazione dei progressi.
•La AAT è gestita da professionisti di sanità umana ed è parte integrante della loro attività.
•La AAT è finalizzata al raggiungimento di obiettivi di salute.
•La AAT deve essere necessariamente documentata e valutata
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CARATTERISTICHECARATTERISTICHE
AVANTI
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L'intuizione che gli animali da compagnia potevano costituire un valido supporto terapeutico risale a tempi molto lontani. Infatti, durante il processo di addomesticamento iniziato 12000 anni fa, si è instaurata, tra l'uomo e l'animale, una forte intesa affettiva ed emotiva
12000 anni fa
Già Ippocrate 2400 anni or sono valutava gli effetti benefici che si traevano da una lunga cavalcata e la consigliava agli amici per combattere insonnia e ritemprare il fisico e lo spirito in situazioni che oggi definiremmo di "stress".Agli animali, nelle antiche culture, venivano attribuiti poteri soprannaturali e taumaturgici e li troviamo sovente rappresentati.
2400 anni fa
Presso scuole anglosassoni, l'effetto benefico esercitato dalla presenza di cani e gatti sull'umore e sulle condizioni di salute dei pazienti; in particolare, occuparsi di questi animali consentiva a malati di mente di acquistare un certo equilibrio ed interesse per il mondo esterno.
1700
AVANTIINDIETRO
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Un medico francese sperimentò l'ippoterapia in pazienti portatori di handicap neurologici e ne riportò dei risultati soddisfacenti.
Durante l'ultima guerra mondiale, animali da compagnia vennero utilizzati come supporto per ridurre i danni psicologici causati a
molte persone dagli eventi bellici.
1800
1900
Levinson verificò scientificamente l'efficacia terapeutica degli animali d'affezione impiegati
per il recupero di persone con gravi turbe psichiche e coniò il termine "Pet Therapy",
termine che utilizzò nel suo libro "Dog as Co-Therapist" (Il cane come terapeuta).
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I “PET“ DELLA “THERAPY”
I PAZIENTI
I TERAPISTI
I SOGGETTII SOGGETTI
INDIETRO
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Solo gli animali domestici possono essere inseriti in programmi di attività e terapie assistite dagli animali,
escludendo quindi tutti gli animali selvatici o inselvatichiti, gli animali esotici ed i cuccioli.
Tutti gli animali impiegati come Pet partners devono superare una valutazione che ne attesti lo stato
sanitario, le capacità e l'attitudine. Il Pet Partner Aptitude test (PPAT) valuta se la coppia
conduttore/animale ha l'abilità, le capacità, la disposizione ed il potenziale per partecipare a
programmi di questo tipo di terapia.
INDIETRO
I “PET” DELLA THERAPYI “PET” DELLA THERAPY
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Cani
Gatti,
Criceti e conigli,
Asini, capre mucche
Delfini
Uccelli
Pesci
Cavalli
INDIETRO
GLI ANIMALI CHE VENGONO ABITUALMENTE GLI ANIMALI CHE VENGONO ABITUALMENTE COINVOLTI NELLA PET-THERAPY SONOCOINVOLTI NELLA PET-THERAPY SONO::
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Il cane ha un rapporto privilegiato con l'uomo sin dalla preistoria e sono frequenti le occasioni in cui possiamo apprezzarne la collaborazione e, talvolta,
l'abnegazione. Per questo viene impiegato di frequente quale co-terapeuta, sia nella cura di
bambini che di adulti ed anziani attraverso l'invito al gioco, l'offerta di compagnia e la richiesta di
interazione.
INDIETRO
IL CANEIL CANE
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Anche il gatto è utilizzato nella pet-therapy: per la sua indipendenza e facilità di accudimento, lo si preferisce per persone che vivono sole e
che, a causa della patologia o dell'età, non sono agevolate negli spostamenti
INDIETRO
IL GATTOIL GATTO
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Criceti e conigli sono diffusi nelle nostre abitazioni: osservare, accarezzare e prendersi cura di questi
animaletti può arrecare grande beneficio soprattutto a quei bambini che stanno attraversando una fase difficile nella
loro crescita
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CRICETI E CONIGLICRICETI E CONIGLI
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Il cavallo, attualmente, oltre ad attività sportive o ricreative, viene utilizzato per l'ippoterapia,
medica, psicologico-educativa, riabilitativa, che viene praticata generalmente in strutture attrezzate, con il supporto di personale
specificatamente preparato ed addestrato. A beneficiare dell'ippoterapia sono soprattutto i bambini autistici, i bambini Down, disabili,
persone con problemi motori e comportamentali.
INDIETRO
IL CAVALLOIL CAVALLO
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Da alcuni esperimenti effettuati su gruppi di
anziani, è stato rilevato l'effetto benefico derivante
dal prendersi cura abitualmente di uccelli, in
particolare pappagalli.
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GLI UCCELLIGLI UCCELLI
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E' stato constatato che l'osservazione dei pesci di un acquario può
contribuire a ridurre la tachicardia e la tensione muscolare, agendo così da
antistress.
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I PESCII PESCI
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I delfini occupano un posto privilegiato nelle attività che prevedono terapie con
gli animali. L'amicizia tra uomini e delfini è di vecchia data ed il loro
utilizzo quali co-terapeuti si è rivelato particolarmente efficace per la depressione ed i disturbi della
comunicazione. La delfino-terapia è utile anche per i pazienti autistici che li aiuta,
in molti casi, ad uscire, almeno parzialmente dal proprio isolamento.
INDIETRO
I DELFINII DELFINI
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Asini, capre e mucche, animali con i quali esisteva una grande familiarità
sino a pochi decenni or sono, ultimamente vengono anche loro
utilizzati per la pet-therapy.
INDIETRO
CAPRECAPRE
MUCCHEMUCCHE
ASINIASINI
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Nella pet-therapy, l'attività svolta dal "terapeuta animale" nei confronti del "paziente uomo" è molto complessa e, soprattutto, per il suo funzionamento richiede contributi
provenienti da diverse discipline.
Per questo motivo, ogni esperienza di pet-therapy è il risultato di un lavoro sviluppato da un team interdisciplinare composto da numerose figure professionali che interagiscono sul campo ciascuna con il proprio specifico ruolo ma in modo
complementare. I membri del gruppo di lavoro partecipano direttamente sia alla progettazione e alla valutazione dei programmi sia allo svolgimento della attività e
delle terapie in qualità di operatori.
I TERAPISTII TERAPISTI
INDIETRO AVANTI
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GLI OPERATORIGLI OPERATORI•Medico, psicologo, terapista della riabilitazione
•Veterinario
•Etologo
•Addestratore
•Assistente sociale Assistente sociale
•Infermiere Infermiere
•Insegnante Insegnante
•Pedagogista Pedagogista
•Conduttore petConduttore pet partners partners
INDIETRO
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Poiché la terapia si effettua su persone affette da varie patologie relative a aspetti fisici e/o mentali, è
fondamentale innanzitutto la presenza del medico e/o dello psicologo.
È loro compito, avvalendosi naturalmente della consulenza degli altri professionisti, valutare e indicare le modalità
secondo cui impiegare gli animali. Qualora i pazienti presentino handicap fisici, è necessario
anche il supporto del terapista della riabilitazione.
MEDICO, PSICOLOGO, TERAPISTA MEDICO, PSICOLOGO, TERAPISTA DELLA RIABILITAZIONEDELLA RIABILITAZIONE
INDIETRO AVANTI
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Nel caso della pet therapy, al veterinario che collabora con il gruppo di lavoro, è richiesta una specifica formazione
nel settore. Deve, innanzitutto:
1. Selezionare l'animale più adatto al tipo di terapia da attuare,
2. Sorvegliare, in modo costante ed accurato, lo stato di salute non solo fisico ma anche psicologico dall’animale.Gli animali sono sottoposti a controlli periodici ponendo particolare attenzione a segni clinici relativi a zoonosi (specie parassitosi e micosi) che, essendo trasmissibili all'uomo, potrebbero compromettere la pet therapy.
3. Infine, il veterinario deve verificare nel corso del tempo come il co-terapeuta sopporti il lavoro intrapreso.
VETERINARIOVETERINARIO
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Il veterinario è affiancato da un etologo (o biologo o comunque un professionista con adeguate conoscenze
in materia di comportamento animale).
1. In primo luogo, contribuisce alla scelta dell'animale in base ad una analisi accurata delle caratteristiche attitudinali e comportamentali.
2. Si occupa di istruire i pazienti (laddove sia possibile), i loro familiari e gli altri operatori, in merito al comportamento degli animali utilizzati, al tipo di intervento che sono in grado di effettuare e, soprattutto, a quale mole di lavoro possono sostenere.
3. Fornisce criteri per valutare e salvaguardare il benessere dell'animale "lavoratore
ETOLOGOETOLOGO
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Nella pet-therapy, è cruciale il peso dell'addestramento del co-terapeuta affidato ad addestratori ed istruttori con specifica
preparazione .
Infatti, poiché la pet-therapy è finalizzato alla cura e al raggiungimento di risultati precisi, è importante in via preliminare addestrare adeguatamente l'animale ad interagire con il paziente e
poi curare il rapporto che si viene a creare nella coppia co-terapeuta e paziente.
In particolare la fase dell'addestramento è importante qualora
l'animale assista pazienti con particolari handicap fisici
ADDESTRATORI E ADDESTRATORI E ISTRUTTORIISTRUTTORI
INDIETRO AVANTI
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Finalmente anche in Italia si incomincia a parlare seriamente di "Pet Therapy”.
Nel 1981 negli Stati Uniti d'America nasce la Delta Society, un gruppo di volontari si organizza mettendo a disposizione il loro amico animale
per poter iniziare un lungo percorso che li porterà a studiare e ad applicare questa nuova scienza chiamata "Pet Therapy".
Ospedali, case di cura, carceri, comunità psichiatriche, scuole, ecc. vengono frequentate da pet partners e dal loro animale. I risultati sono
lampanti: aumento della socializzazione, diminuzione dello stato aggressivo, diminuzione della depressione, ecc.
LA PET THERAPY LA PET THERAPY IN ITALIAIN ITALIA
AVANTIINDIETRO
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Nel giugno dei 1994 il Centro di Collaborazione OMS/FAO per la Sanità Pubblica Veterinaria di Roma interagendo con altre
strutture, organizza il 1° corso informativo di "Pet Therapy" ed Ippoterapia.
Quindi ci sono voluti ben tredici anni perché anche in Italia si riconoscesse la validità di tale intervento.
E' certo ormai che la presenza di un animale migliora da un punto di vista psicologico la vita dell’individuo, "diminuendo la
solitudine e la depressione, agendo da supporto sociale, dando un impulso alla cura di se stessi e diventando una fonte di attività
quotidiane significative.Gli animali possono diminuire l'ansia e predisporre una
stimolazione dei sistema nervoso o, in altre parole, abbassare lo stress divenendo una fonte di contatto piacevole, una visione
rilassante e una percezione di sicurezza e tranquillità.
INDIETRODiapositiva
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AVANTI
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•Non possono essere coinvolte persone affette da fobie per gli animali.
•Gli animali coinvolti come supporto alla "Pet Therapy" devono possedere delle precise qualità fisiche e caratteriali (livello di reattività molto basso alla presenza di altri animali o di altre persone o di gruppi numerosi, agli stimoli, soprattutto a quelli negativi), buona capacità di memoria, consequenzialità e direzione ecc.
•Quando si utilizza un cane di grosse dimensioni è indispensabile assicurarlo.
INDIETRO
LA PET THERAPY E I SUOI LA PET THERAPY E I SUOI PROBLEMIPROBLEMI
AVANTI
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•Se coinvolta una struttura pubblica o privata, bisogna lavorare con il personale che si occuperà del progetto stabilendo delle regole precise, valutando la loro reale motivazione e il grado di impegno.
•Qualsiasi progetto deve essere monitorato da una équipe di tecnici, allo scopo di non iniziare un lavoro "fai da te" poco attendibile.
•Gli animali devono essere accuditi in maniera adeguata e il ruolo del medico veterinario nei loro confronti è di garantirne la salute, eventualmente di individuare che nel proseguo delle varie esperienze i soggetti impiegati non abbiano a modificare in senso patologico il loro comportamento.
INDIETRO AVANTI
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Nei bambini con particolari problemi, negli anziani, in alcune categorie di malati e di disabili
fisici e psichici il contatto con un animale può aiutare a soddisfare certi bisogni, (affetto,
sicurezza, relazioni interpersonali), e recuperare alcune abilità che queste persone possono avere
perduto.
AVANTI
A CHI GIOVA LA PET THERAPY?A CHI GIOVA LA PET THERAPY?
INDIETRO
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Il contatto con un animale, oltre a garantire la sostituzione di affetti mancanti o carenti, è particolarmente adatto a favorire i contatti inter-
personali offrendo spunti di conversazione, di ilarità e di gioco, l'occasione,cioè, di interagire con gli altri per mezzo suo.
Può svolgere la funzione di ammortizzatore in particolari condizioni di stress e di conflittualità e può rappresentare un
valido aiuto per pazienti con problemi di comportamento sociale e di
comunicazione, specie se bambini o anziani, ma anche per chi soffre di alcune forme di disabilità e di ritardo mentale e
per pazienti psichiatrici.
INDIETRO AVANTI
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Ipertesi e cardiopatici possono trarre vantaggio dalla vicinanza di un animale: è stato, infatti, dimostrato che accarezzare un animale,
oltre ad aumentare la coscienza della propria corporalità, essenziale nello sviluppo della personalità, interviene anche nella
riduzione della pressione arteriosa e contribuisce a regolare la frequenza cardiaca.
Che si tratti di un coniglio, di un cane, di un gatto o di altro animale scelto dai responsabili di programmi di pet thrapy, la sua
presenza solitamente risveglia l'interesse di chi ne viene a contatto, catalizza la sua attenzione, grazie all'instaurazione di relazioni affettive e canali di comunicazione privilegiati con il paziente,
stimola energie positive distogliendolo o rendendogli più accettabile il disagio di cui è portatore.
AVANTIINDIETRO
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L’intervento degli animali, scelti tra quelli con requisiti adatti a sostenere un compito così
importante, è mirato a stimolare l’attenzione, a stabilire un contatto visivo e tattile, un’interazione sia dal punto di vista
comunicativo che emozionale, a favorire il rilassamento e a controllare ansia ed eccitazione,
ad esercitare la manualità anche per chi ha limitate capacità di movimento, a favorire la mobilitazione degli arti superiori, ad esempio accarezzando l’animale, o di quelli inferiori attraverso la deambulazione con conduzione
dell’animale la cui presenza rende gli esercizi riabilitativi meno noiosi e più stimolanti.
INDIETRO AVANTI
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BAMBINI
ANZIANI
PAZIENTI CHE SI SOTTOPONGONO A TERAPIE MEDICHE TRADIZIONALI
HANDICAPPATIHANDICAPPATI
CHI FAVORISCE LA PET CHI FAVORISCE LA PET THERAPY?THERAPY?
INDIETRO
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I bambini ricoverati in ospedale, ad esempio, soffrono spesso di depressione, con disturbi del comportamento, del sonno,
dell'appetito e dell'enuresi dovuti ai sentimenti di ansia, paura, noia e dolore determinati dalle loro condizioni di salute, dal fatto di essere costretti al ricovero, lontani dai loro familiari,dalla loro
casa, dalle loro abitudini.
INDIETRO
BAMBINIBAMBINI
AVANTI
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Alcune recenti esperienze condotte in Italia su bambini ricoverati in reparti pediatrici nei quali si è svolto un programma di Attività Assistite
dagli Animali, dimostrano che la gioia e la curiosità manifestate dai piccoli pazienti durante gli incontri con l'animale consentono di alleviare i
sentimenti di disagio dovuti alla degenza, tanto da rendere più sereno il loro approccio con le terapie e con il personale sanitario. Le attività ludiche e ricreative organizzate in compagnia e con lo stimolo degli
animali, il dare loro da mangiare, il prenderli in braccio per accarezzarli e coccolarli hanno lo scopo di riunire i bambini, farli rilassare e socializzare tra loro in modo da sollecitare contatti da mantenere durante il periodo più
o meno lungo di degenza, migliorare, cioè la qualità della loro vita in quella particolare contingenza.
INDIETRO AVANTI
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Altre esperienze di Attività Assistite dagli Animali riguardano anziani ospiti di case di riposo. Si è osservato che a periodi di convivenza con animali è corrisposto un generale aumento del buon umore, una
maggiore reattività e socievolezza, contatti più facili con i terapisti.
Un miglioramento nello stato generale di
benessere per chi spesso, a causa della solitudine e della mancanza di affetti, si
chiude in se stesso e rifiuta rapporti interpersonali.
ANZIANIANZIANI
INDIETRO AVANTI
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Nel campo delle Terapie Assistite dagli Animali, dove le prove di un effettivo miglioramento dello stato di salute di alcuni pazienti si stanno accumulando
nella letteratura scientifica, la pet-therapy propone co-terapie dolci da affiancare alle terapie mediche tradizionali e, attraverso un preciso protocollo
terapeutico, è diretta a pazienti colpiti da disturbi dell’apprendimento, dell’attenzione, disturbi psicomotori, nevrosi ansiose e depressive, sindrome di Down, sindrome di West, autismo, demenze senili di vario genere e grado, patologie psicotiche, ma anche a quanti necessitano di riabilitazione motoria come chi è affetto da sclerosi multipla o reduce da lunghi periodi di coma.
INDIETRO
I PAZIENTI CHE SI SOTTOPONGONO I PAZIENTI CHE SI SOTTOPONGONO A TERAPIE MEDICHE TRADIZIONALIA TERAPIE MEDICHE TRADIZIONALI
AVANTI
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STORIA
SOGGETTI E DISTURBI
INTERVISTE
I BENEFICI
DEFINIZIONE
DIARI DI BORDO
DOCUMENTAZIONE VIDEO-FOTOGRAFICA
IPPOTERAPIAIPPOTERAPIA
INDIETRO
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L’ippoterapia é un intervento terapeutico che utilizza il cavallo e, se praticato con rigore e sotto la guida di personale esperto, porta
grandi benefici:
a pazienti affetti da disturbi motori (emiparesi, paraparesi, monoparesi) e difficoltà di coordinazione, di equilibrio e di sostenere il capo eretto, mancanza di coscienza del proprio corpo;
per affrontare problematiche e disabilità neuro-psichiche per le quali la psicoterapia assistita con cavallo deve essere considerata un valido intervento riabilitativo ed educativo.
PROSPETTIVE DI PROSPETTIVE DI CAMBIAMENTO E DI RECUPEROCAMBIAMENTO E DI RECUPERO
INDIETRO AVANTI
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I CAVALLI
I PAZIENTI
I TERAPISTI
I SOGGETTII SOGGETTI
INDIETRO
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Il lavoro dei terapisti è molto importante in quanto devono: utilizzare ogni momento della terapia per procedere ad una accurata analisi delle situazioni e all’adattamento costante degli interventi per raggiungere gli obiettivi;
osservare le dinamiche del cavallo e quelle del cavaliere;
considerare la situazione operativa offerta dal setting (tipo di terreno, intensità di illuminazione, qualità degli stimoli accessori musica, partecipazione degli ausiliari, ecc.);
predisporre la qualità e la durata di ogni intervento;
leggere le modificazioni emotivo-affettive del bambino e considerare le risposte del cavallo,
AVANTI
I TERAPISTII TERAPISTI
INDIETRO
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scegliere l’animale adeguato per la situazione personale di ogni singolo paziente;
determinare in ogni momento il tipo di applicazione pratica (velocità, intensità, complessità degli esercizi) in rapporto agli obiettivi, alle possibilità reali della coppia cavaliere-cavallo, al livello attentivo e di impegno dimostrati dal bambino;
decidere se è necessario salire in groppa al cavallo insieme al piccolo paziente (anche prenderlo in braccio, se necessario, quando si tratta di bambini molto piccoli);
far vivere ogni sessione terapeutica con un atteggiamento sereno, disteso, impegnato, caratterizzato da stimoli seducenti, distensivi e piacevoli, però sempre finalizzati al risultato terapeutico.
INDIETRO AVANTI
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Le sue dimensioni fisiche e la sua bellezza lo fanno centro di ammirazione, tanto che la sua presenza suscita ammirazione e stupore.
La sua sicurezza emotiva stimola l'immaginazione infantile che ne ha fatto l'esempio dell'invincibile, dell'inesauribile e dell' eroe sereno e tranquillo che sempre raggiunge la sua meta.
Ai movimenti precisi ed alla naturale disponibilità si mescola anche un “che” di selvaggio e di istintivo, che impone rispetto ed una qual riverenza, anche quando lo ammorbidisce la castrazione.
INDIETRO
L’ATTIVITÀ TERAPEUTICA È SUPPORTATA DALLE L’ATTIVITÀ TERAPEUTICA È SUPPORTATA DALLE CARATTERISTICHE FISICHE E CARATTERIALI DI CARATTERISTICHE FISICHE E CARATTERIALI DI QUESTO STRAORDINARIO AMICO DELL'UOMO, IL QUESTO STRAORDINARIO AMICO DELL'UOMO, IL
CAVALLO.CAVALLO.
AVANTI
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La prestanza e la docilità permettono di sfruttare cambi improvvisi di velocità nell'andatura, sebbene la stimolazione dei piccoli disabili sia incerta.
La mansuetudine, che sembra quasi accentuata per istinto dall'incontro con un bambino e con un disabile, permette di usarlo con tranquillità e fiducia, anche quando il piccolo che lo cavalca è irrequieto, nervoso o aggressivo.
Le sue risposte agli stimoli troppo intensi sono sempre controllate, ferme e risolute, così il piccolo cavaliere deve abituarsi a rispettarlo e a considerare le sue esigenze.
INDIETRO AVANTI
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Dal greco "hippos", cavallo, l'ippoterapia indica un modello curativo che utilizza il movimento multidimensionale dell'animale e le risposte di
adattamento dei pazienti che, in questo modo, ricevono benefici sia fisici, che emotivo-affettivi.
Già Hipocrates (460 a.C.) parlava del "benefico ritmo del cavallo"; nel 1600 era ben conosciuto il suo uso per migliorare lo stato psico-fisico, ma
è in epoca moderna, grazie ad osservazioni più scientifiche, che l'ippoterapia è entrata con diritto nella sfera delle applicazioni
terapeutiche.
STORIASTORIA
INDIETRO
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L' equitazione terapeutica influisce sulla totalità della persona e l'effetto può risultare veramente benefico.
La postura del cavallo, il suo passo, le conseguenti spinte nelle quattro direzioni, il suo movimento ondulatorio, variabile, ritmico e ripetitivo
portano a migliorare la tonicità muscolare di tutto il corpo e, soprattutto, di quella dorsale e del collo.
Ne consegue un miglioramento dell'equilibrio, del mantenimento della stazione eretta del tronco e del capo, della motilità e della motricità;
inoltre, molti altri effetti positivi possono essere ottenuti, se l'intervento viene programmato, graduato ed eseguito da specialisti.
I BENEFICII BENEFICI
INDIETRO
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La pianificazione motoria e l'integrazione sensoriale si accompagnano al riorganizzazione psico-fisica della
persona nelle sue componenti: fisiologica, psicologica e cognitiva.
•Fisica
•Emotiva
•Affettiva
•Psichica
•Cognitiva
INDIETRO
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Fisica: concerne il recupero motorio e dell’equilibrio statico e dinamico, ma anche la riorganizzazione dei sistemi
sensitivo, sensoriale, percettivo e rappresentativo.
INDIETRO
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Emotiva: comporta una quantità di risposte emotivo-istintive
determinate dall'incontro con un animale di grande stazza e ben rappresentato nella dimensione
mitica e fantastica dell'uomo che si arricchisce di umiltà e di
sorpresa.
INDIETRO
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Affettiva: riguarda il sistema dei valori nel rapporto con sé e
con gli altri; comprende una dimensione etica riferita
all'amore, al rispetto e alla comprensione dell'altro, ma
anche delle regole, delle norme, della puntualità e dell'impegno da dimostrare durante il lavoro
terapeutico.
INDIETRO
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Psichica: intesa come risposta globale che si evidenzia come particolare e positivo stato mentale, nel quale si
organizzano il sistema rappresentazionale, quello
immaginario ed anche i meccanismo del pensiero (concreto, affettivo e
simbolico) e della coscienza.
INDIETRO
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Cognitiva: include l'organizzazione delle relazioni temporo-spaziali, della memoria, della comprensione, della deduzione, della coordinazione
oculo-manuale, del problem solving, del linguaggio, dell’espressività, della memoria e della volontà. Ricordiamo che Piaget ha dimostrato
l’importanza di un adeguato comportamento senso-motorio nella costruzione di un modello di rappresentazione del reale, di adattamento
ad esso e, quindi, di strutturazione dei fondamenti di una personalità integrata.
INDIETRO AVANTI
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UNA VERITA’ UNA VERITA’ CRUDELECRUDELE
INDIETRO AVANTI
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Voglio finire la terapia per me, per il mio compagno, con il quale Voglio finire la terapia per me, per il mio compagno, con il quale convivo da 10 anni e per i miei nipotini che mi aspettano a convivo da 10 anni e per i miei nipotini che mi aspettano a
casa e che mi vogliono tanto bene!casa e che mi vogliono tanto bene!
Ciao come ti chiami?Ciao come ti chiami? A.A. e tu?e tu?
Ma cosa ci fa una signorina così solare qui?Ma cosa ci fa una signorina così solare qui?
Ho avuto dei problemi di depressione e ora mi trovo Ho avuto dei problemi di depressione e ora mi trovo qui a farmi le ignezioni di ricostituenti…che fanno un qui a farmi le ignezioni di ricostituenti…che fanno un
male, ma un male!male, ma un male!Adesso?Adesso?
Agnese, allora ti piace Agnese, allora ti piace andare a cavallo?andare a cavallo?
Si, tantissimo, mi rilassa, Si, tantissimo, mi rilassa, vorrei tanto fare delle gare.vorrei tanto fare delle gare.
VOLONTA’ DI FERRO...VOLONTA’ DI FERRO...
INDIETRO AVANTI
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Sto marcendo da tre anni in quel postoSto marcendo da tre anni in quel posto
Come ti chiami?Come ti chiami? Mi chiamo F.Mi chiamo F.
Quanti anni hai? Quanti anni hai? Ho 26 anniHo 26 anni
Beh adesso stai di nuovo bene!Beh adesso stai di nuovo bene!
Cosa ti è successo?Cosa ti è successo?Una sera di pioggia dopo aver Una sera di pioggia dopo aver
portato a casa la mia ragazza, la portato a casa la mia ragazza, la macchina ha sbandato, ho fatto quel macchina ha sbandato, ho fatto quel
fottuto incidente e...fottuto incidente e...E poi?E poi?
Sono stato in coma tre Sono stato in coma tre mesimesi
Ma mi hai visto!?Ma mi hai visto!?
SOLO ADESSO STO SOLO ADESSO STO RICOMINCIANDO A RICOMINCIANDO A
VIVERE!!!VIVERE!!!
UN RAGAZZO COME TANTI ALTRI...UN RAGAZZO COME TANTI ALTRI...
INDIETRO
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Veronica & Veronica &
AgneseAgnese
INDIETRO AVANTI
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Il primo giorno di stage abbiamo fatto Il primo giorno di stage abbiamo fatto un lavoro creativo...un lavoro creativo...
Ci siamo abilmente Ci siamo abilmente dilettate a dipingere dei dilettate a dipingere dei panelli con colori diversipanelli con colori diversi
Successivamente ci siamo Successivamente ci siamo munite di gomma e matita e munite di gomma e matita e
abbiamo scritto sopra abbiamo scritto sopra questi pannelli il rispettivo questi pannelli il rispettivo
colore e disegnato colore e disegnato un’immagine che avesse un’immagine che avesse
come iniziale la stessa del come iniziale la stessa del colore colore
INDIETRO AVANTI
SPAZIO ALLA SPAZIO ALLA CREATIVITA’CREATIVITA’
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Molti dei disabili che Molti dei disabili che praticano questa praticano questa
terapia non terapia non ricordano nomi di ricordano nomi di oggetti, lettere e oggetti, lettere e numeri. Questi numeri. Questi
pannelli gli aiutano pannelli gli aiutano a tenere in mente le a tenere in mente le
cosecose
Questa giornata che si è sviluppata sul Questa giornata che si è sviluppata sul piano tecnico della terapia, su tutto il piano tecnico della terapia, su tutto il
lavoro che ci sta dietrolavoro che ci sta dietro
““Ho avuto il mio primo Ho avuto il mio primo approccio, ho iniziato a approccio, ho iniziato a
conoscerli e a socializzare con conoscerli e a socializzare con loro…” loro…” “…“…La prima La prima
osservazione che ho osservazione che ho fatto è stata: “ma sono fatto è stata: “ma sono
grandissimi!”, sembrerà grandissimi!”, sembrerà una cosa banale ma una cosa banale ma
visto dall’esterno visto dall’esterno sembra tutto sembra tutto semplice…” semplice…”
“…“…Poi quando sei in quel Poi quando sei in quel campo ti accorgi di quanto campo ti accorgi di quanto lavoro c’è dietro partendo lavoro c’è dietro partendo appunto dalla pulizia del appunto dalla pulizia del
cavallo, nella sua vestitura e cavallo, nella sua vestitura e tanti altri particolari che pensi tanti altri particolari che pensi
ininfluenti ma che in realtà ininfluenti ma che in realtà hanno una grande importanza” hanno una grande importanza”
AgneseAgneseINDIETRO AVANTI
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I giorni successivi sono I giorni successivi sono stati tutti in compagnia stati tutti in compagnia
dei disabilidei disabili
Arrivavamo sempre in Arrivavamo sempre in anticipo in modo da essere anticipo in modo da essere sempre pronte per l’arrivo sempre pronte per l’arrivo
dei pazientidei pazienti
Appena arrivate giravamo per il Appena arrivate giravamo per il maneggio osservando tutti i maneggio osservando tutti i
movimenti delle persone che vi movimenti delle persone che vi lavorano, poi andavamo a lavorano, poi andavamo a
prendere i cavalli per la terapia prendere i cavalli per la terapia e iniziavamo a pulirli.e iniziavamo a pulirli.
INDIETRO AVANTI
Iniziavamo una pulitura profonda in Iniziavamo una pulitura profonda in modo che all’arrivo dei disabili il cavallo modo che all’arrivo dei disabili il cavallo
fosse già in maggior parte pulitofosse già in maggior parte pulito
Al loro arrivo, gli accoglievamo Al loro arrivo, gli accoglievamo con grande gioia e li con grande gioia e li
conducevamo dai cavalli, e conducevamo dai cavalli, e insieme pulivamo il cavallo insieme pulivamo il cavallo
nuovamente.nuovamente.
LA TERAPIALA TERAPIA
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La terapia aveva inizio con un giro La terapia aveva inizio con un giro del campo a piedi, poi portando il del campo a piedi, poi portando il
cavallo alla longhina e finalmente si cavallo alla longhina e finalmente si saliva a cavallosaliva a cavallo
Ogni giorno c’erano nuovi Ogni giorno c’erano nuovi progetti, nuovi percorsi da progetti, nuovi percorsi da
fare, alcuni disabili fare, alcuni disabili conducevano il cavallo da solo conducevano il cavallo da solo senza che venisse tenuto da un senza che venisse tenuto da un
volontariovolontarioI pazienti erano tutti I pazienti erano tutti
entusiasti, stringevano il entusiasti, stringevano il cavallo, lo baciavano, questo cavallo, lo baciavano, questo animale veniva “coccolato” animale veniva “coccolato” come un bambino piccolo, come un bambino piccolo,
forse è anche per questo che forse è anche per questo che per quelle ore di terapia era per quelle ore di terapia era
docile e inerme di fronte docile e inerme di fronte tanta dolcezzatanta dolcezza
Finita la terapia stavamo Finita la terapia stavamo ancora insieme parlavamo ancora insieme parlavamo con loro, e ci raccontavano con loro, e ci raccontavano
la loro storiala loro storia
INDIETRO AVANTI
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““Il secondo giorno ebbi il mio primo Il secondo giorno ebbi il mio primo contatto con il cavallocontatto con il cavallo
Non avevo mai visto un cavallo da vicino per Non avevo mai visto un cavallo da vicino per cui per tutta la durata dello stage ho avuto cui per tutta la durata dello stage ho avuto
grossi problemi per ciò che riguarda il grossi problemi per ciò che riguarda il rapporto con questo animale”rapporto con questo animale”
AgneseAgnese
““Praticando equitazione avevo già avuto Praticando equitazione avevo già avuto contatti con questo animale e tutto mi contatti con questo animale e tutto mi sembrava naturale. Ero a mio agio e sembrava naturale. Ero a mio agio e
sapevo come muovermi”sapevo come muovermi”
VeronicaVeronica““Ho imparato come condurlo pulirlo e trattarlo.Ho imparato come condurlo pulirlo e trattarlo.
Per esempio imparai che non va mai guardato Per esempio imparai che non va mai guardato negli occhi, che avendo una spessa epidermide negli occhi, che avendo una spessa epidermide
non sentiva le carezze ma solo le pacche”non sentiva le carezze ma solo le pacche”
AgneseAgneseINDIETRO AVANTI
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Vedevo Agnese in difficoltà, una difficoltà Vedevo Agnese in difficoltà, una difficoltà che ha cercato di superare giorno dopo che ha cercato di superare giorno dopo giorno. Il cavallo nasconde molto lavoro giorno. Il cavallo nasconde molto lavoro
che chi non gli è vicino non ne è a che chi non gli è vicino non ne è a conoscenza”conoscenza”
VeronicaVeronica
““Avevo molta soggezione Avevo molta soggezione dell’animale. Pensavo che come tutti dell’animale. Pensavo che come tutti
gli animali il cavallo fosse un gli animali il cavallo fosse un animale imprevedibile ma in seguito animale imprevedibile ma in seguito
imparai a conoscerlo e capii che imparai a conoscerlo e capii che sarebbe stato aggressivo solo in certe sarebbe stato aggressivo solo in certe
situazioni”situazioni”
AgneseAgnese
““Bisogna conoscere il cavallo e le Bisogna conoscere il cavallo e le sue caratteristiche per saperlo sue caratteristiche per saperlo
gestire, questa esperienza mi ha gestire, questa esperienza mi ha fatto vedere nuovi aspetti di questo fatto vedere nuovi aspetti di questo animale. Il cavallo sente la persona animale. Il cavallo sente la persona
che porta in groppa e in base a che porta in groppa e in base a questa adegua il suo questa adegua il suo comportamento…”comportamento…”
“…“…Ad esempio con i Ad esempio con i disabili è docile e disabili è docile e mansueto, sente il mansueto, sente il
problema e si problema e si comporta di comporta di
conseguenza”conseguenza”
VeronicaVeronicaINDIETRO AVANTI
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““Mi piaceva partecipare Mi piaceva partecipare attivamente alla terapia e vedere attivamente alla terapia e vedere
che i disabili su un cavallo che i disabili su un cavallo riuscivano a fare cose che io non riuscivano a fare cose che io non
sarei mai riuscita a fare…”sarei mai riuscita a fare…”
“…“…E stato molto interessante e E stato molto interessante e in un certo senso mentre in un certo senso mentre
conducevo in cavallo e sentivo il conducevo in cavallo e sentivo il suo ritmo mi rilassavo anche io”suo ritmo mi rilassavo anche io”
AgneseAgnese
““Partecipavo attivamente Partecipavo attivamente alla terapia, in quanto alla terapia, in quanto
dovevo avere mille occhi. Il dovevo avere mille occhi. Il disabile è più imprevedibile disabile è più imprevedibile del cavallo e questo un po’ del cavallo e questo un po’
mi impauriva, dato che non mi impauriva, dato che non sapevo come sapevo come
comportarmi…”comportarmi…”
“…“…Dovevo tenerlo stretto nel caso Dovevo tenerlo stretto nel caso perdesse l’equilibrio ma, allo perdesse l’equilibrio ma, allo stesso tempo farlo parlare e stesso tempo farlo parlare e
muovere per farglielo acquisire”muovere per farglielo acquisire”
VeronicaVeronica
““Questa terapia dal mio punto di Questa terapia dal mio punto di vista non trasmette emozioni solo al vista non trasmette emozioni solo al
paziente ma anche al terapista, paziente ma anche al terapista, parlare con i pazienti ti fa capire parlare con i pazienti ti fa capire
molte cose, quanto è breve la vita ma, molte cose, quanto è breve la vita ma, quanto è bella, quanto persone più quanto è bella, quanto persone più sfortunate di noi siano allo stesso sfortunate di noi siano allo stesso
tempo più felici”tempo più felici”
VeronicaVeronica
INDIETRO
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DOCUMENTAZIONE DOCUMENTAZIONE
VIDEO-FOTOGRAFICAVIDEO-FOTOGRAFICA
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- Pet therapy
www.ministerodellasalute.it
Partendo dalla definizione del termine Pet Therapy, troviamo lo svolgimento e la creazione di questa terapia, osserviamo le particolarità e ne traiamo spunti, dai terapisti ai pazienti fino ad arrivare agli stessi protagonisti, gli animali.
Questo sito ci informa inoltre sulle novità e sui servizi del nostro paese che in questo campo è in enorme sviluppo e sulla storia di questa terapia dall’antichità ai giorni nostri.
www.amicianimali.it/pettherapy
Molte persone risolvono, almeno in parte, i loro problemi di salute con la pet therapy in quanto questa terapia porta a ottimi risultati, offrendo oltre a rimedi naturali anche momenti di felicità. In questo sito troviamo le storie di queste persone che con l’aiuto della pet therapy sono rinate e sono tornate nuovamente felici.
BIBLIOGRAFIABIBLIOGRAFIA
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- Ippoterapia
www.autismocongress.it
Introduzione al concetto di ippoterapia con la descrizione del lavoro svolto dai terapisti e le conseguenze che questa terapia porta ai pazienti.
Non tutte le malattie, però, possono essere curate da questa terapia e questo sito ci offre una dettagliata ricerca su tutte quelle malattie che l’ippoterapia può curare o perlomeno alleviare e in che modo. Infatti questa terapia trova applicazioni diverse a seconda delle malattie e dei sintomi che presenta ogni paziente.
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