sindrome di dravet: manifestazioni cliniche nelle … · 2018-09-17 · sindrome di dravet:...
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SINDROME DI DRAVET: MANIFESTAZIONI CLINICHE NELLE DIVERSE ETÀ DI VITA
- L’ETÀ PEDIATRICA -
Dott. Stefano PARRAVICINIMedico in formazione
specialistica NPI
Istituto Neurologico Nazionale
a Carattere Scientifico IRCCS
SEMINARI DEL LUNEDÌ
SEMINARIDEL
LUNEDÌSINDROME DI DRAVET CASO CLINICO
SINDROME DI DRAVET CASO CLINICO
Decorso
Tipo/pattern crisi
Genetica
EEG
Terapia
SEMINARIDEL
LUNEDÌ
CASO CLINICO
FSz—complex febrile seizures [6]; HS—hyperthermia sensitivity [9,16]; SE—convulsive status epilepticus [6]; GMS—generalized motor seizures [1]; MSz—myoclonic seizures [6]; AA—atypical absences [6,9]; CPS—complex partialseizures [1,6]; OS—obtundation status [1]; AE—acute encephalopathy [8]; DD—developmental delay [6]; CG—crouching gait [12]; Ataxia [1]; SUDEP—
SINDROME DI DRAVET
Decorso
Tipo/pattern crisi
Genetica
EEG
Terapia
SEMINARIDEL
LUNEDÌ
CASO CLINICO
Tipologie di crisi prevalenti nella S. di Dravet
ETÀ PEDIATRICA ETÀ ADULTA
Crisi emicloniche o cloniche generalizzate Crisi focali (± evoluzione verso crisi tonico-
cloniche)Crisi focali (± evoluzione verso crisi tonico-
cloniche)
Assenze atipiche
Crisi miocloniche
SINDROME DI DRAVET
Decorso
Tipo/pattern crisi
Genetica
EEG
Terapia
SEMINARIDEL
LUNEDÌ
CASO CLINICO
Il pattern delle crisi cambia nel tempo
SINDROME DI DRAVET
Decorso
Tipo/pattern crisi
Genetica
EEG
Terapia
SEMINARIDEL
LUNEDÌ
CASO CLINICO
Il pattern delle crisi cambia nel tempo
Lo status epilepticus è il problema principale; la frequenza si riduce dopo i 5 anni.
Frequenti crisi non convulsive possono avere un impatto negativo sullo sviluppo.
1-2 anni
Sono comuni frequenti ma brevi crisi convulsive generalizzate notturne.Rischio di SUDEP.
prima infanzia adolescenza
SINDROME DI DRAVET
Decorso
Tipo/pattern crisi
Genetica
EEG
Terapia
SEMINARIDEL
LUNEDÌ
SINDROME DI DRAVET CASO CLINICO
Decorso
Tipo/pattern crisi
Genetica
EEG
Terapia
SEMINARIDEL
LUNEDÌ
SINDROME DI DRAVET CASO CLINICO
SCN1ADecorso
Tipo/pattern crisi
Genetica
EEG
Terapia
CHD2GABRA1GABARG2STXBP1SCN1BPCHD19
SEMINARIDEL
LUNEDÌ
CASO CLINICOSINDROME DI DRAVET
Decorso
Tipo/pattern crisi
Genetica
EEG
Terapia
SEMINARIDEL
LUNEDÌ
CASO CLINICO
L’EEG critico e intercritico non presenta alterazioni specifiche1
SINDROME DI DRAVET
Decorso
Tipo/pattern crisi
Genetica
EEG
Terapia
SEMINARIDEL
LUNEDÌ
CASO CLINICO
L’EEG critico e intercritico non presenta alterazioni specifiche1
Grande polimorfismo nell’aspetto clinico ed EEG delle crisi2
SINDROME DI DRAVET
Decorso
Tipo/pattern crisi
Genetica
EEG
Terapia
SEMINARIDEL
LUNEDÌ
CASO CLINICO
L’EEG critico e intercritico non presenta alterazioni specifiche1
I riscontri critici ed intercriticicambiano progressivamente con l’evoluzione della patologia
3
Grande polimorfismo nell’aspetto clinico ed EEG delle crisi2
SINDROME DI DRAVET
Decorso
Tipo/pattern crisi
Genetica
EEG
Terapia
STEADY STATE LONG TERMONSET
SEMINARIDEL
LUNEDÌ
CASO CLINICO
I riscontri critici ed intercriticicambiano progressivamente con l’evoluzione della patologia3
LONG TERMONSET
SINDROME DI DRAVET
Decorso
Tipo/pattern crisi
Genetica
EEG
Terapia
STEADY STATE
SEMINARIDEL
LUNEDÌ
CASO CLINICO
EEG INTERCRITICO:
• Nel primo anno l’attività di fondo in veglia è normale
• In alcuni casi si registra un’attività theta ritmica (4-5 Hz) in
corrispondenza del vertice e dell’area rolandica
• Al termine del primo anno tale attività theta persiste
• Nel 25% dei casi presenti P-O generalizzate elicitate dall’IPS
STEADY STATEONSET
SINDROME DI DRAVET
Decorso
Tipo/pattern crisi
Genetica
EEG
Terapia
I riscontri critici ed intercriticicambiano progressivamente con l’evoluzione della patologia3
LONG TERM
SEMINARIDEL
LUNEDÌ
CASO CLINICO
EEG INTERCRITICO:• Tra 2 – 5 anni, aumento progressivo delle anomalie parossistiche• L’attività di fondo è normale nel 50% dei pz. , nei restanti casi si registra
un aspetto più lento e scarsamente organizzato. Il rallentamento dell’attività di fondo è un riscontro fluttuante.
• Anomalie parossistiche nelle regioni FC o anomalie focali/multifocali• La fotosensibilità persiste in molti casi• Nel 25% dei pz. la chiusura degli occhi e la fissazione di pattern elicita la
comparsa di P e P-O • Il sonno è normalmente ben strutturato
STEADY STATE
SINDROME DI DRAVET
Decorso
Tipo/pattern crisi
Genetica
EEG
Terapia
I riscontri critici ed intercriticicambiano progressivamente con l’evoluzione della patologia3
ONSET LONG TERM
SEMINARIDEL
LUNEDÌ
CASO CLINICO
EEG INTERCRITICO:• L’attività di fondo è fluttuante, in base alle crisi
• L’attività di fondo è normale nel 42% dei casi
• Alla chiusura degli occhi, marcato incremento dell’attività theta nelle regionicentrali e del vertice (maggiore se presenti tremore corticale e deterioramento motorio)
• L’organizzazione ciclica del sonno rimane normale nel 70% dei casi
• La fotosensibilità diminuisce
• In alcuni casi, durante il sonno lento, pattern insoliti di sequenze sub-continue di P lente, diffuse, bi-trifasiche prevalentemente nelle regionifronto-centrali
LONG TERM
SINDROME DI DRAVET
Decorso
Tipo/pattern crisi
Genetica
EEG
Terapia
I riscontri critici ed intercriticicambiano progressivamente con l’evoluzione della patologia3
STEADY STATEONSET
SEMINARIDEL
LUNEDÌ
CASO CLINICO
Riduzione delle crisi, in particolare gli eventi
prolungati. Controllo completo difficile con le attuali terapie.
1
SINDROME DI DRAVET
Decorso
Tipo/pattern crisi
Genetica
EEG
Terapia
SEMINARIDEL
LUNEDÌ
CASO CLINICO
Riduzione crisi1
Minimizzare le co-morbidità (deficit
cognitivo, disturbi psichiatrici) e SUDEP2
SINDROME DI DRAVET
Decorso
Tipo/pattern crisi
Genetica
EEG
Terapia
SEMINARIDEL
LUNEDÌ
CASO CLINICO
Evitare l’esposizione a fattori scatenanti: ipertermia, fotosensibilità (meno frequentemente)3
Minimizzare co-morbidità e SUDEP2
Riduzione crisi1
SINDROME DI DRAVET
Decorso
Tipo/pattern crisi
Genetica
EEG
Terapia
SEMINARIDEL
LUNEDÌ
CASO CLINICO
Minimizzare co-morbidità e SUDEP2
Riduzione crisi1
Evitare fattori scatenanti3
SINDROME DI DRAVET
Decorso
Tipo/pattern crisi
Genetica
EEG
Terapia
SEMINARIDEL
LUNEDÌ
CASO CLINICO
Evoluzione 1° crisi a status epilecticus convulsivo
2° crisi entro un mese dalla 1° o EEG con P-O spontanee/indotte dalla SLI
Crisi miocloniche dopo la 1° crisi
VPA MONOTERAPIAAntipireticiBDZ er/os/IV
Controllo crisiCrisi persistenti
(conv.,miocl.,ass.,foc.)
VPA + CLB + STPVPA + TPM
Miglioramento con crisi persistenti / ricadute
Crisi convulsive – crisi focali Crisi miocloniche – assenze - crisi focali
Dieta chetogenica – Bromidi- PB
Dieta chetogenica – LEV –ZNS – ETS - PIR
Evitare molecole attive sui canali
Na
SINDROME DI DRAVET
Decorso
Tipo/pattern crisi
Genetica
EEG
Terapia
SEMINARIDEL
LUNEDÌ
CASO CLINICO
Evoluzione 1° crisi a status epilecticus convulsivo
2° crisi entro un mese dalla 1° o EEG con P-O spontanee/indotte dalla SLI
Crisi miocloniche dopo la 1° crisi
VPA MONOTERAPIAAntipireticiBDZ er/os/IV
Controllo crisiCrisi persistenti
(conv,miocl,ass,foc)
VPA + CLB + STPVPA + TPM
Miglioramento con crisi persistenti / ricadute
Crisi convulsive – crisi focali Crisi miocloniche – assenze - crisi focali
No CBZ, PHT,LTG
Dieta chetogenica – Bromidi- PB
Dieta chetogenica – LEV –ZNS – ETS - PIR
SINDROME DI DRAVET
Decorso
Tipo/pattern crisi
Genetica
EEG
Terapia
SEMINARIDEL
LUNEDÌ
AntipireticiBDZ er/os/IV
SINDROME DI DRAVET CASO CLINICO
Evoluzione 1° crisi a status epilecticus convulsivo
2° crisi entro un mese dalla 1° o EEG con P-O spontanee/indotte dalla SLI
Crisi miocloniche dopo la 1° crisi
VPA MONOTERAPIA
Controllo crisiCrisi persistenti
(conv,miocl,ass,foc)
VPA + CLB + STPVPA + TPM
Miglioramento con crisi persistenti / ricadute
Crisi convulsive – crisi focali Crisi miocloniche – assenze - crisi focali
Dieta chetogenica – Bromidi- PB
Dieta chetogenica – LEV –ZNS – ETS - PIR
Evitare molecole attive sui canali
Na
EVITARE MOLECOLE ATTIVE SUI CANALI NA:
Carbamazepina
Oxcarbazepina
Fenobarbital
Fenitoina
Rufinamide
Lamotrigina
Vigabatrina
Decorso
Tipo/pattern crisi
Genetica
EEG
Terapia
SEMINARIDEL
LUNEDÌ
AntipireticiBDZ er/os/IV
Dieta chetogenica – Bromidi- PB
Dieta chetogenica – LEV –ZNS – ETS - PIR
CASO CLINICO
Evoluzione 1° crisi a status epilecticus convulsivo
2° crisi entro un mese dalla 1° o EEG con P-O spontanee/indotte dalla SLI
Crisi miocloniche dopo la 1° crisi
VPA MONOTERAPIA
Controllo crisiCrisi persistenti
(conv,miocl,ass,foc)
VPA + CLB + STPVPA + TPM
Miglioramento con crisi persistenti / ricadute
Crisi convulsive – crisi focali Crisi miocloniche – assenze - crisi focali
No CBZ, PHT,LTG
SINDROME DI DRAVET
Decorso
Tipo/pattern crisi
Genetica
EEG
Terapia
SEMINARIDEL
LUNEDÌ
Dieta chetogenica – Bromidi- PB
Dieta chetogenica – LEV –ZNS – ETS - PIR
CASO CLINICO
Evoluzione 1° crisi a status epilecticus convulsivo
2° crisi entro un mese dalla 1° o EEG con P-O spontanee/indotte dalla SLI
Crisi miocloniche dopo la 1° crisi
VPA MONOTERAPIAAntipireticiBDZ er/os/IV
Controllo crisiCrisi persistenti
(conv,miocl,ass,foc)
VPA + CLB + STPVPA + TPM
Miglioramento con crisi persistenti / ricadute
Crisi convulsive – crisi focali Crisi miocloniche – assenze - crisi focali
No CBZ, PHT,LTG
SINDROME DI DRAVET
Decorso
Tipo/pattern crisi
Genetica
EEG
Terapia
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LUNEDÌ
SINDROME DI DRAVET CASO CLINICO
Anagrafica / anamnesi
Decorso
SEMINARIDEL
LUNEDÌ
SINDROME DI DRAVET CASO CLINICO
Anagrafica / anamnesi
L.G. ♂, 27.04.2010ANAMNESI FAMILIARE:
negativa per patologie di interesse NPI
ANAMNESI FISIOLOGICA:
Gravidanza normodecorsa, parto a termine, eutocico;Parametri nascita: PESO 3325 gr LUNGHEZZA 51 cm, CC 33.5 Apgar 7-9
Alimentazione regolare Sonno regolare: dorme nella propria stanza col fratellino, richiede i genitori per addormentarsi. Alvo e diuresi regolari: controllo sfinterico acquisito diurno da gennaio 2015, non ha ancora il controllo sfinterico in sonno.
SVILUPPO:
Motorio: controllo del capo verso i 3 mesi, deambulazione autonoma a 16 mesi. Linguaggio: gorgheggi e lallazione in epoca. Effettua sedute di logopedia con beneficio.Sviluppo psichico: sorrisi dai 2 mesi circa. Scarsa tolleranza alle frustrazioni; note di iperattivita'.
Decorso
SEMINARIDEL
LUNEDÌ
SINDROME DI DRAVET CASO CLINICO
Anagrafica / anamnesi
Decorso
2010Aprile
Maggio Giugno Luglio Agosto
Settembre Ottobre Novembre Dicembre
2011Gennaio Febbraio Marzo Aprile
Maggio Giugno Luglio Agosto
Settembre Ottobre Novembre Dicembre
2012Gennaio Febbraio Marzo Aprile
Maggio Giugno Luglio Agosto
Settembre Ottobre Novembre Dicembre
2013Gennaio Febbraio Marzo Aprile
Maggio Giugno Luglio Agosto
Settembre Ottobre Novembre Dicembre
SEMINARIDEL
LUNEDÌ
SINDROME DI DRAVET CASO CLINICO
Anagrafica / anamnesi
2014Gennaio Febbraio Marzo Aprile
Maggio Giugno Luglio Agosto
Settembre Ottobre Novembre Dicembre
2015Gennaio Febbraio Marzo Aprile
Maggio Giugno Luglio Agosto
Settembre Ottobre Novembre Dicembre
2016Gennaio Febbraio Marzo Aprile
Maggio Giugno Luglio Agosto
Settembre Ottobre Novembre Dicembre
Decorso
SEMINARI
DEL
LUNEDÌ
2017 - 2018
2010Aprile
Maggio Giugno Luglio Agosto
Settembre Ottobre Novembre Dicembre
2011Gennaio Febbraio Marzo Aprile
Maggio Giugno Luglio Agosto
Settembre Ottobre Novembre Dicembre
2012Gennaio Febbraio Marzo Aprile
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2013Gennaio Febbraio Marzo Aprile
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SINDROME DI DRAVET CASO CLINICO
Anagrafica / anamnesi
Decorso
CRISI:15 episodi focali in una settimana descritti come ipertono a carico degli arti superiore e inferiore sx con fini clonie superimposte, pluriquotidiani, in apiressia, lontane dai pasti, successivamente scomparsi.
EEG:EEG intercritico riportato «nella norma»
TERAPIA:Introdotta VITB6 + DIAZEPAM er al bisogno
SEMINARIDEL
LUNEDÌ
2010Aprile
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SINDROME DI DRAVET CASO CLINICO
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CRISI:Episodio critico focale in apiressia coinvolgente emisoma dx (descritto come cloniea carico di AS e AI) della durata di 50 minuti, sospeso dopo somminisrazione di diazepam er.
EEG:« Modesti segni di sofferenza cerebrale in sede centro-temporale sx » successivoEEG « nella norma »RMN ENCEFALO:« Ampliamento degli spazi subaracnoidei fronto-temporali e piccola cisti aracnoidea a livello temporale dx, con scarsa mielinizzazione del corpo calloso »
ESAMI METABOLICI:Screening negativo
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SINDROME DI DRAVET CASO CLINICO
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Maggio Giugno Luglio Agosto
Settembre Ottobre Novembre Dicembre
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Maggio Giugno Luglio Agosto
Settembre Ottobre Novembre Dicembre
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CRISI:Episodio critico generalizzato tonico-clonico in corso di rialzo febbrile della duratadi 10 minuti, regredito dopo Diazepam er.
EEG:Segni irritativi di sofferenza temporale sx.
ESAMI EMATOCHIMICI:Suggestivi per infezione virale.
TERAPIA:Introdotta CARBAMAZEPINA
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CRISI:Due episodi critici focali sx.Un episodio crtico tonico-clonico generalizzato.Numerosi episodi di mioclonie a carico dell’ emivolto dx.Numerosi episodi di brusche ipercinesie prossimali quotidiane isolate, sia bilaterali che unilaterali, importanti per intensità, ma di breve durata.
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CRISI:Quadro caratterizzato da crisi generalizzate e emigeneralizzate a lato alterno, mioclonie di dubbia natura epilettica nel contesto di un obiettività neurologica e uno sviluppo psicomotorio nei limiti di norma.
EEG:«Da considerare nei limiti della norma»
TERAPIA:Introdotto VALPROATO; sospesa CARBAMAZEPINA.
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CRISI:Diminuzione degli episodi critici: 2 episodi/mese, in iperpiressia (anche lieve rialzo termico) caratterizzati da clonie generalizzate ai quattro arti, durata <5 minuti, responsive al Diazepam er.Riferiti sporadici (durata ~1 minuto) caratterizzati da perdita di contatto e deviazione capo e sguardo a lato alterno, seguite da sonno post-critico.
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CRISI:Alcune ore dopo la somministrazione di vaccino esavalente, episodio preceduto da pianto, caratterizzato da clonie generalizzate diffuse ai quattro arti non responsive a due somministrazioni successive di Diazepam e.r. 5 mg. Condotto al PS di altra Struttura dove si presentava (dopo circa 40 minuti di crisi) cianotico e non responsivo, con clonie in risoluzione (riferita ipertonia agli arti inferiori per le 4h successive all’accesso in PS); all’arrivo in Pronto Soccorso veniva somministrato GARDENALE e.v. ed introdotto in terapia FENOBARBITALE per os (in aggiunta a VALPROATO)
VALUTAZIONE COGNITIVA / SVILUPPO:Scala Griffith’s: quoziente generale di sviluppo nella norma per l’età (QS: 106,4), con i seguenti punteggi nelle varie sottoscale: locomotore: 108; personale-sociale: 112; udito-linguaggio: 108; coordinazione occhio-mano: 108; performance: 96.
EEG:«Tracciato in veglia e poligrafia da considerare nei limiti di norma.»
TERAPIA:Introdotto TOPIRAMATO (+ VALPROATO). Sospeso FENOBARBITALE
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Persistenza di episodi critici a cadenza ~1 episodio/mese in iperpiressia/apiressia: arresto psicomotorio con perdita di contatto, revulsione dei globi oculari seguiti da ipertono e clonie ai 4 arti, della durata non superiore ai 2 minuti; in tutti i casi si sono risolti in modo spontaneo.
Segnalati episodi di ipercinesie agli arti superiori in occasione di movimenti volontari.
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EEG«Comparsa di scariche di punta e polipunta onde diffuse in sonno.»
VALUTAZIONE COGNITIVA / SVILUPPO:Scala Griffith’s: la valutazione ha evidenziato un quoziente generale di sviluppo nella norma per l’età (QS: 88,8), con i seguenti punteggi nelle varie sottoscale: locomotore: 104; personale-sociale:80; udito-linguaggio: 92,8; coordinazione occhio-mano: 85,7;performance: 83,3.
ESAMI:Eseguito prelievo per SCN1A.
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ESAMI:Prelievo per analisi del gene SCN1A:
«Mutazione troncante in eterozigosi nell’esone 24 in posizione c.4547C>A, che provoca interruzione prematura della proteina (p.S1516X). Tale mutazione è nota in letteratura associata a SMEI e nel database delle mutazioni del gene SCN1A»
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TERAPIA:Introdotto STIRIPENTOLO (+ VALPROATO + TOPIRAMATO)
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Maggio Giugno Luglio Agosto
Settembre Ottobre Novembre Dicembre
CRISI:Da dicembre 2012 due episodi a tipo stato di male non convulsivo della durata di ~ 2 h, esorditi in veglia con staring, graduale riduzione del contatto fino a perdita del contatto; in un caso il padre riferisce rigidità nucale. In entrambi i casi non risposta a Valium er (2 somministrazioni consecutive a distanza di circa 30-45 min) ed il bambino è stato condotto in PS.
EEG (ep. Feb 2012):Critico : «Stato di male elettrico posteriore a prevalenza sx. Risoluzione dopo somministrazione di Valium 5 mg ev.».Post-critico: «Attività lenta focale posteriore dx in tracciato scarsamente organizzato per l’età».
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Maggio Giugno Luglio Agosto
Settembre Ottobre Novembre Dicembre
EEG:Elettroencefalogramma in parziale privazione di sonno con video e poligrafia: «discreta organizzazione in veglia, mentre in sonno le figure fisiologiche sono meno organizzate. Nel sonno sono presenti rare anomalie a tipo punta e punta onda, diffuse, di grande ampiezza, a cui incostantemente corrispondono mioclonie».
VALUTAZIONE COGNITIVA:Scala Griffith’s: ritardo del linguaggio
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SINDROME DI DRAVET CASO CLINICO
Anagrafica / anamnesi
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2010Aprile
Maggio Giugno Luglio Agosto
Settembre Ottobre Novembre Dicembre
2011Gennaio Febbraio Marzo Aprile
Maggio Giugno Luglio Agosto
Settembre Ottobre Novembre Dicembre
2012Gennaio Febbraio Marzo Aprile
Maggio Giugno Luglio Agosto
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2013Gennaio Febbraio Marzo Aprile
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TERAPIA:Sospeso progressivamente TOPIRAMATO e introdotto CLOBAZAM ( + VALPROATO + STIRIPENTOLO).
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EEG:«in veglia e sonno con video e poligrafia: discreta organizzazione sia in veglia che in sonno con brevi scariche di punta onda diffuse di grande ampiezza in sonno e un modesto aumento dell’attività lenta.»
VALUTAZIONE SVILUPPO / COGNITIVA:Scala Griffitth’s: il quoziente globale di sviluppo è risultato nella norma per età (punti zeta -1.65), pur ai limiti inferiori della norma e corrisponde a un’età equivalente di circa 33 mesi. Nelle sottoscale sono stati ottenuti i seguenti risultati: Locomotoria: p.z. +0.7, età equivalente 44 mesi; Personale-sociale: p.z. -0.1, età equivalente 39 mesi e 1\2; Udito e linguaggio: p.z. pari a -2.32, età equivalente di 27 mesi; coordinazione occhio-mano: p.z. <-2.32, età equivalente <24 mesi; performance: p.z. pari a -2.32, età equivalente 27 mesi;
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CRISI:Crisi a cadenza variabile (~ 1 episodio/settimana), tipicamente al risveglio (al mattino o dopo il sonnellino pomeridiano):• Assenze atipiche• Crisi T-C generalizzate• Crisi miocloniche
TERAPIA:Reinserito TOPIRAMATO (+ VALPROATO + CLOBAZAM + STIRIPENTOLO) senza alcuna modifica del quadro clinico.
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EEG:«Tracciato che denota la presenza di una discreta organizzazione con attività di fondo di banda theta e con le figure fisiologiche del sonno presenti ma poco organizzate. Le anomalie epilettiformi sono meno evidenti che in passato.»
CRISI:Sostanziale stabilità del quadro.
VALUTAZIONE COGNITIVA:Scala Leiter R: QI breve pari a 107, nella norma per età. I punteggi ottenuti ai vari subtest sono i seguenti: Figura Sfondo 6, Completamento di Figure 12, Ordine Sequenziale 15, Pattern di Ripetizione 11.
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EEG:«Organizzazione con ritmo di fondo di banda theta diffuso simmetrico e figure fisiologiche presenti ma povere. Non chiare anomalie epilettiformi.»
VALUTAZIONE COGNITIVA:WPPSI-III : la valutazione ha evidenziato un quoziente intellettivo totale inferiore ai limiti di norma per età (QIT 50, QIV 58, QIP 51). Punteggi ponderati: disegno coi cubi 1, informazione 2, matrici logiche 5, vocabolario 3, concetti per immagini 2, ragionamento con parole 4, cifrario 2.
TERAPIA:Ridotto dosaggio di TOPIRAMATO.
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CRISI:Persistenza di grappoli di episodi critici, della durata di circa 3-4 giorni, caratterizzati dalla comparsa di crisi tonico-cloniche generalizzate più frequentemente in addormentamento (1-2 die) con modificazione del ritmo respiratorio e cianosi periorale. Episodi in sonno caratterizzati da scatto mioclonico con apertura degli occhi, sguardo fisso e irrigidimento ai quattro arti o ipotonia generalizzata della durata di circa 10 secondi a frequenza variabile (anche ogni 20-30 minuti). Numerose mioclonie agli arti in veglia Episodio critico tonico-clonico con persistenza di fissità dello sguardo, ridotta responsività e trisma (risoluzione in 5-10 minuti).
TERAPIA:Introdotta DIETA CHETOGENICA, sospesa a Marzo 2016 per mancato miglioramento e scarsa compliance.
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CRISI:Peggioramento: episodi critici pluriquotidiani in sonno caratterizzati da apertura degli occhi, sguardo fisso e modesto irrigidimento ai quattro arti di durata inferiore a 10 secondi, VPA e.v. senza beneficio;
EEG:«Tracciato registrato in veglia e sonno con video e poligrafia che denota la presenza di un’attività lenta monomorfa poco organizzata, di banda theta diffusa con le figure fisiologiche del sonno povere. Si registrano alcuni episodi in cui il bambino presenta un modesto irrigidimento e all’eeg compare un’attività rapida diffusa. Si registra una crisi caratterizzata da risveglio con una mioclonia massiva, dubbia perdita di contatto e dubbio irrigidimento degli arti superiori. Il bambino poi si siede e sembra reagire alla minaccia ma appare confuso ed agitato per circa 3 minuti. Il tracciato corrispondente inizia con una scarica apparentemente generalizzata seguita da un’attività lenta di banda delta e poi theta con minima predominanza centrale bilaterale.
TERAPIA:Iniziati cicli di TERAPIA STEROIDEA (sospesa a Luglio 2016 per scarso beneficio). Sospeso STIRIPENTOLO e incremento dose VALPROATO.
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CRISI:2 episodi di crisi convulsive subentranti, non responsive alle Bendzodiazepine, in corso di episodio flogistico.
EEG: «Presenza di un’attività monomorfa di banda theta lento diffuso poco reagente e senza una chiara differenziazione tra veglia e sonno. Si registrano numerosi episodi in cui il paziente apre gli occhi si solleva dal piano del letto e ed eleva il braccio sinistro a cui corrisponde dal punto di vista EEG un’attività reclutante di grande ampiezza temporale destra.»
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CRISI:Quadro stabile, con crisi generalizzate notturne. Comparsa di sintomatologia atassica.
VALUTAZIONE SVILUPPO: Marcato ritardo di sviluppo, con deficit soprattutto a carico del linguaggio.
TERAPIA:Valutato l’inserimento di CANNABIDIOLO.
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