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SIGNIFICATO E STRUTTURA DELL'AVVENTO LA QUARESIMA IL CALENDARIO LITURGICO TEMI DELLE LETTURE DELL’ANNO LITURGICO TEMI DEI CANTI DA SCEGLIERE PER LA SANTA MESSA 1

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• SIGNIFICATO E STRUTTURA DELL'AVVENTO • LA QUARESIMA • IL CALENDARIO LITURGICO • TEMI DELLE LETTURE DELL’ANNO LITURGICO • TEMI DEI CANTI DA SCEGLIERE PER LA SANTA MESSA

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COSA CANTIAMO OGGI A MESSA ? INTRODUZIONE

Quante volte ci siamo fatti questa domanda 5 minuti prima dell’inizio della Messa, già seduti in Chiesa, mentre tiriamo fuori la chitarra…

Questa raccolta di informazioni vorrebbe cercare di fornire un primo aiuto per chi si cimenta nel servizio liturgico del canto.

E’ rivolto soprattutto a quei gruppi di giovani che con tanta buona volontà cantano a Messa, affinché si rendano conto dell’importanza del proprio servizio e siano stimolati a crescere e a formarsi per offrire un servizio sempre adeguato e cosciente.

Cantare in Chiesa, durante la S.Messa, non può essere improvvisato, non possiamo cantare sempre le stesse dieci canzoni, tutto l’anno.

Tante volte, è troppo poco il tempo che dedichiamo ad imparare bene i canti e ad imparare a cantarli insieme agli strumenti. E’ troppo poco il tempo che dedichiamo alla scelta dei canti, è troppo poco il tempo che dedichiamo a progettare quali canti “nuovi” imparare in visione di un periodo dell’anno o di una particolare celebrazione.

C’è bisogno di investire in formazione, di crescere nella conoscenza della liturgia, della musica, dei testi con cui la Chiesa prova a orientare i cattolici di tutto il mondo.

La Chiesa raccoglie i suoi orientamenti sul canto liturgico in alcuni Documenti : - CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA, Ordinamento generale del Messale Romano,

(4.III.2004) - SACRA CONGREGAZIONE DEI RITI, Musican Sacram, Istruzione (5.III.1967) - PIO X, Tra le sollecitudini, Motu proprio sulla musica sacra (22.XI.1903) - L'Enciclica "Musicae Sacrae disciplina" di Pio XII (25.XII.1955) - Il Catechismo della Chiesa Cattolica - CHIROGRAFO DEL SOMMO PONTEFICE GIOVANNI PAOLO II (nel centenario del Motu

Proprio "inter sollecitudines") - Concilio Ecumenico Vaticano II, Sacrosanctum Concilium, (4.XII.1963) - Congregazione per il Culto Divino, Principi e norme per l’uso del Messale Romano (Institutio

Generalis Missalis Romani = MR), 2000. Cf. in particolare i nn. 39-41 (Importanza del canto), nn. 46-90 (Le singole parti della Messa), nn. 312-313 (Il posto della “schola cantorum” e degli strumenti musicali).

- Benedetto XVI, Sacramentum Caritatis, Esortazione Apostolica sull’Eucaristia (2006); cf. in particolare il n. 42 (Il canto liturgico).

- Commissione Episcopale della CEI per la liturgia, Repertorio nazionale di canti per la liturgia (2000). Oltre all’Indice dei canti, è importante la Premessa (ECEI 6/2521-2536).

- Commissione Episcopale della CEI per la liturgia, Il canto nelle celebrazioni liturgiche e il repertorio-base a carattere nazionale (1979) (ECEI 6/2590-2600).

Iniziare a leggere questi documenti potrebbe essere importante per rendersi meglio conto della

realtà ecclesiale, della grande famiglia dei cattolici in cui siamo inseriti. Qualsiasi servizio è importante che sia svolto da persone competenti. Spesso si inizia perché ci

si è trascinati da altri o per entusiasmo, ma è importante che questo sentimento muti in consapevolezza e amore per la propria azione.

Di seguito sono spiegati Avvento e Quaresima per poterne approfondire il significato e cercare i canti più appropriati. Il Calendario liturgico scandisce il susseguirsi delle letture della S.Messa e quindi dei temi delle varie Domeniche. In chiusura alcuni suggerimenti pratici.

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SIGNIFICATO E STRUTTURA DELL'AVVENTO

L'elemento distintivo del Tempo di Avvento nell'eucologia è definito dalla costante compresenza dei due temi dell'attesa della Chiesa: la venuta del Cristo nella carne e il suo ritorno glorioso alla fine della storia.

Le Norme generali per l'ordinamento dell'anno liturgico e del calendario mettono in evidenza questa peculiarità. Esse dicono: "Il tempo di Avvento ha una doppia caratteristica: è tempo di preparazione alla solennità del Natale, in cui si ricorda la prima venuta del Figlio di Dio fra gli uomini, e contemporaneamente, è il tempo in cui, attraverso tale ricordo, lo spirito viene guidato all'attesa della seconda venuta del Cristo alla fine dei tempi" (n. 39).

La preghiera delle celebrazioni domenicali e feriali si configura, di fatto, come un intrecciarsi di temi che scaturiscono dalla meditazione sul senso della memoria liturgica del Natale e sul valore della storia riletta alla luce dell'attesa di ciò che ne costituirà il "compimento".

Nella preghiera non mancano espressioni che commentano il valore dell'evento dell'incarnazione e altri aspetti dottrinali del mistero che viene celebrato.

La "spiritualità" espressa dai testi eucologici si presenta come una ricca e autorevole proposta di atteggiamenti evangelici che devono essere propri del "discepolo", di colui cioè che si prepara a rinnovare nella fede l'incontro con Gesù Cristo. L'orizzonte che ispira l'eucologia del Messale Romano è tipicamente "cristologica".

Significato L'aspetto più ovvio del significato dell'avvento è la preparazione immediata alle festività natalizie.

Tuttavia le letture bibliche offrono alla nostra riflessione anche il tema della seconda venuta di Cristo, alla fine dei tempi.

Allora questo periodo ci aiuta a cogliere un aspetto particolare della nostra esistenza cristiana. Infatti, se avvento significa attesa di Cristo che viene, ne consegue che l'avvento non dura solo alcune

settimane, ma dura una vita intera. E' la stessa vita cristiana, se vuol essere veramente tale, a potersi, a doversi definire come un lungo avvento; come un'esistenza che ha senso proprio perché è attesa continua e fiduciosa di Gesù.

Perciò, questo periodo liturgico diventa, accanto ad una preparazione al Natale, anche un'occasione particolare per ricordarci che noi, in quanto cristiani, siamo persone che vivono in attesa: quindi siamo persone la cui vita non è illogica e assurda, ma ha un fine ben preciso cui tendere: l'incontro definitivo col Signore, nostro Salvatore.

Di conseguenza, l'avvento è un'occasione per rivedere la nostra vita cristiana, per esaminare se e quanto il nostro comportamento sia coerente con questa visione dell'esistenza.

In sostanza, si tratta di acquisire lo stile dell'avvento come stile complessivo di vita. A questo proposito, possiamo individuare, attraverso i testi liturgici che la Chiesa ci propone in queste

domeniche, due precisi atteggiamenti, quasi due parole d'ordine per costruire ed alimentare nella nostra vita questo stile: l'impegno e la perseveranza.

Quando San Paolo diffonde le sue lettere, era comune tra i cristiani la credenza che il ritorno di Cristo

sarebbe stato imminente e il Signore avrebbe posto fine alla storia: di conseguenza vi era un atteggiamento di disimpegno, come dice lo stesso apostolo: "Senza far nulla, in continua agitazione".

Di qui il duro rimprovero di Paolo: "Chi non vuol lavorare, neppure mangi". Come dire che, seppure nell'attesa del ritorno di Gesù, i cristiani devono impegnarsi nella vita di tutti i giorni; se la vita ha un senso perché tende a Cristo, l'impegno serio, maturo e generoso diviene la dimostrazione che crediamo al valore della nostra esistenza.

Il secondo atteggiamento ci è suggerito dalle pagine evangeliche.

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Parlando della fine del mondo, il Signore preannuncia ai suoi discepoli persecuzioni, tradimenti, condanne, prima del suo ritorno glorioso: cose che si sono avverate nei primi secoli della Chiesa.

A noi, che viviamo l'avvento, le dure parole del Vangelo ci dicono, in sostanza, che, allora come oggi, la vita cristiana è un fatto serio ed impegnativo; ci ricordano che vivere secondo il Vangelo non è facile e non è comodo; il testo evangelico stesso, per, ci suggerisce il modo per giungere al fine della nostra vita: "Con la vostra perseveranza salverete le vostre anime".

La perseveranza è la virtù del coraggio, della coerenza, ma, soprattutto, della continua fiducia in Cristo, che ci sostiene nel nostro impegno e ci guida all'incontro con lui.

Per capire meglio i valori ed il significato del tempo di Avvento, basterebbe solo guardare il nome: Avvento deriva dal latino "adventus" che significa "venuta". Il tempo di Avvento ha una doppia caratteristica: è tempo di preparazione alla solennità del Natale, in cui si ricorda la prima venuta del figlio di Dio fra gli uomini, e contemporaneamente è il tempo in cui, attraverso tale ricordo, lo spirito viene guidato all'attesa della seconda venuta del Cristo alla fine dei tempi. Per ambedue questi motivi, il tempo di Avvento si presenta come tempo di gioiosa e devota attesa. Esso, infatti, non prepara semplicemente "alla nascita di Gesù", ma alla celebrazione di quella nascita come "mistero", l'attesa stessa è un mistero: l’Avvento, quindi, ci presenta Cristo come colui che compie le promesse di Dio, ma di cui non possiamo disporre a nostro piacimento ed al quale invece dobbiamo disporci, attendendolo con fede.

Gesù dunque è venuto, cioè si è fatto uomo nel grembo di Maria, è nato nella capanna di Betlemme e di questo ci viene data testimonianza nei testi evangelici; Gesù viene ed ogni giorno è possibile incontrarlo nella sua Parola; Gesù verrà nel giorno della "Parusia" quando tornerà sulla terra come Egli stesso ha promesso.

Lo stile che un buon cristiano deve tenere nel tempo di Avvento è quello della vigilanza operosa e della gioia. Non deve essere una spiritualità penitenziale, ma una spiritualità gioiosa centrata sulla virtù della speranza.

Struttura Questo percorso, nel rito Ambrosiano, si svolge attraverso quattro grandi "cicli tematici" determinati

dalle letture che vengono proclamate durante la messa: 1) Il ciclo escatologico che va dalla I alla III domenica. Esso si concentra sull'annuncio della venuta del Signore alla fine dei tempi nelle parole di Gesù stesso

(Vangelo), mentre letture dell'Antico Testamento sono profezie sul Messia e sul tempo messianico. La narrazione dell'ingresso in Gerusalemme (II domenica) forma la parte centrale di questo ciclo tematico.

2) Il ciclo delle profezie che comprende le ferie della III settimana e dal lunedì al mercoledì della IV

settimana. Il tema è quello del compimento delle profezie antiche: esso è proposto attraverso una lettura selettiva

del profeta Isaia, a cui viene fatto corrispondere un episodio evangelico che ne dimostra la realizzazione Gesù Cristo.

3) Il ciclo del precursore nelle domeniche IV e V e nelle ferie delle settimane corrispondenti,

cominciando dal giovedì della IV settimana. Esso presenta la figura di Giovanni Battista come figura di attesa-accoglienza del Messia che viene e

come figura che, per questo, esorta ad una radicale conversione di vita. 4) Il ciclo dell'incarnazione che comprende la IV domenica e le ferie pre natalizie (17-24 dicembre). Esso ha un più accentuato carattere introduttivo al mistero natalizio, poiché, la lettura del Vangelo

proclama gli antefatti della nascita di Gesù, mentre la prima lettura, tratta sempre dall'Antico Testamento, è relativa al testo evangelico.

Un caso particolare di questo svolgimento tematico è costituito dalla Solennità della Divina Maternità di

Maria (VI domenica): per un verso, essa narra la vicenda dell'Annunciazione e così si inserisce nel quadro tematico del ciclo; per un altro verso, tuttavia, essa si presenta come un vero e proprio anticipo del Natale.

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LA QUARESIMA Che cos'e' la Quaresima?

E' un periodo speciale dell'anno liturgico, in cui il popolo cristiano si prepara a celebrare il mistero della Pasqua.

La Quaresima è tempo favorevole per sostare con Maria SS.ma e San Giovanni, il discepolo prediletto, accanto a Cristo che sulla Croce consuma per l'intera umanità il sacrificio della sua vita (cfr Gv 19,25).

«Volgeranno lo sguardo a Colui che hanno trafitto» : è tempo propizio per guardare con fiducia al costato trafitto di Gesù, da cui sgorgarono «sangue e acqua» (Gv 19,34)!

Quali sono i grandi temi quaresimali?

Tre sono in particolare i temi, che ci vengono proposti dalla liturgia quaresimale:

1. Il tema pasquale. Poiché la Quaresima è preparazione alle celebrazioni pasquali, il tema morte-vita assumono un'importanza primaria. Comincia fin dalla seconda domenica (la Trasfigurazione) e si fa più esplicito nelle ultime due settimane.

2. Il tema battesimale. La Quaresima nella sua struttura fondamentale si formò attorno al sacramento del Battesimo amministrato agli adulti durante la veglia pasquale. I cristiani prendono maggior coscienza del proprio battesimo.

3. Il tema penitenziale. Viene sviluppato soprattutto all'inizio della Quaresima (mercoledì delle ceneri e il vangelo delle tentazioni di Gesù della prima domenica). Nella Quaresima la Chiesa, sposa del Cristo che soffre e muore, vive più intensamente l'aspetto penitenziale.

Con il Mercoledì delle Ceneri la comunità cristiana intraprende il cammino di Quaresima. Si tratta di un tempo particolare (40 giorni) in cui tutti saremo chiamati alla conversione, all'attesa

vigilante di incontrare Gesù e alla penitenza. Si potrebbe definire la Quaresima come una celebrazione del cammino verso il compimento del mistero pasquale, all'interno del quale è sempre Cristo il protagonista, il modello e il maestro.

Questa centralità di Gesù la possiamo dedurre molto bene dai passi evangelici domenicali in cui vediamo proprio Gesù che:

• si ritira nel deserto per pregare (Ia domenica) Invocavit, • si trasfigura sulla montagna (IIa domenica) Reminiscere, • incontra la samaritana (IIIa domenica) Oculi, • guarisce il cieco (IVa domenica) Laetare, • risuscita Lazzaro (Va domenica) Judica. • Domenica della Palme Palmarum

Temi della Quaresima. In riferimento ai Vangeli della Domenica.

Costante nei ‘temi’ desunti dai vangeli è la frase “Dio educa il suo Popolo”.

Educare, lo sappiamo, è un’arte di responsabilità e impegno faticoso. Diceva don Bosco che ‘educare è cosa del cuore’. Solo Dio ne ha le chiavi. Eduacre significa liberare e far venire alla luce ciò che è nascosto. Educare prima di tutto se stessi al fine di educare l’altro. Dio è ‘l’educatore’ e in

Cristo fa emergere come Luce il ‘meglio di sé’. Alla sequela di Cristo impariamo anche noi.

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Letture della Messa in Quaresima

Nella forma ordinaria del rito romano si possono intravedere tre itinerari:

• una Quaresima battesimale (anno A) • una Quaresima Cristocentrica (anno B) • una Quaresima penitenziale (anno C)

Spiritualità della Quaresima

La Quaresima è il tempo favorevole (2 Cor 6,2) per la conversione a Cristo.

La spiritualità della Quaresima è caratterizzata da un più attento e prolungato ascolto della Parola di Dio perché è questa Parola che illumina per conoscere i peccati del singolo.

Dimensione battesimale

La Chiesa professa la sua fede in un solo Battesimo, per il perdono dei peccati. La penitenza, in senso cristiano, è fondata sulla stessa realtà battesimale per il perdono dei peccati ed è poi ripresa e resa segno espressivo per quanti ricadono nel peccato, nel sacramento della Riconciliazione.

Questo tempo liturgico non solo prepara i catecumeni al Battesimo, ma è il tempo in cui la Chiesa e tutti i fedeli sono chiamati a vivere maggiormente questo sacramento mediante una più profonda conversione. Battesimo e Penitenza sono così i misteri propri della Quaresima.

Dimensione ecclesiale

La Quaresima è il tempo della grande convocazione di tutta la Chiesa perché si lasci purificare da Cristo suo sposo.

La penitenza ha sempre come effetto la riconciliazione non solo con Dio, ma anche coi fratelli, che a causa del peccato sempre hanno subito un danno. La penitenza quaresimale è quindi per la chiesa non soltanto interna ed individuale, ma anche esterna e sociale.

Opere della penitenza quaresimale• La preghiera: La Quaresima è tempo di più assidua e intensa preghiera, legata molto strettamente

alla conversione, per lasciare sempre più spazio a Dio. Preghiera individuale e comunitaria. • La carità: la Quaresima è tempo di più forte impegno di carità verso i fratelli. Non c'è vera

conversione a Dio senza conversione all'amore fraterno.

La chiesa insegna che queste opere devono essere compiute nella consapevolezza del loro valore di segno in vista della conversione, e non fine a sé stesse.

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CALENDARIO LITURGICO

PERIODO RICORRENZE MESE

Prima domenica di avvento

Seconda domenica di avvento

Terza domenica di avvento in Gaudete

Immacolata concezione 8 Dicembre

AVVENTO Il Calendario Liturgico della Chiesa ha inizio con il

Tempo d‘Avvento, composto da 4 domeniche (6 nel rito ambrosiano). È un tempo di preparazione spirituale al Natale, un tempo di attesa e do preghiera. Nelle domeniche di Avvento non si dice il Gloria e il colore liturgico è il violaceo. Nella terza domenica d‘Avvento, detta in Gaudete, si può usare il colore rosaceo. In questo tempo liturgico trova posto la festa dell‘Immacolata concezione della Beata Vergine Maria, celebrata l‘8 Dicembre. Quarta domenica di

avvento

24 Dicembre Messa della notte di Natale

25 Dicembre Natale del Signore

26 Dicembre Santo Stefano

D

I

C

E

M

B

R

E

Prima domenica dopo Natale Santa Famiglia

6 Gennaio Epifania del Signore

TEMPO DI NATALE Con il Tempo di Natale si vuole commemorare

l‘apparizione nel mondo del Figlio di Dio, Gesù, l‘incarnazione del Verbo. È un tempo per riflettere sul mistero di Dio che si è fatto uomo, del Dio che si è fatto bambino. Si riflette. di conseguenza, anche sulla dignità dell‘uomo, immagine di Dio, sulla solidarietà tra gli uomini e sul senso profondo della carità. Si fa particolarmente attenzione agli ultimi, a quanti ancora oggi vivono nella povertà, come Gesù, che nacque in una mangiatoia. Il tempo di Natale comincia con i Vespri del 24 dicembre; dopo il Natale si festeggia la Santa Famiglia e si ricordano anche il primo martire, santo Stefano, 26 dicembre, san Giovanni evangelista, il 27, e i santi innocenti, il 28; il primo giorno dell’anno è dedicato a Maria, Madre di Dio; questo tempo liturgico termina con il Battesimo del Signore, prima domenica dopo l’Epifania. Il colore liturgico è il bianco.

7 Gennaio Battesimo del Signore

G E N N A I O

TEMPO ORDINARIO (PRIMO PERIODO) 2 Febbraio Presentazione del Signore

Mercoledi delle Ceneri

Prima domenica di Quaresima

Seconda domenica di Quaresima

F E B B R A I O

TEMPO DI QUARESIMA Le 6 settimane del tempo di Quaresima formano un

tempo liturgico che vuole preparare i fedeli alla Pasqua, che è il cuore di tutto l'anno liturgico e la sintesi di tutti i misteri di salvezza. Questi 40 giorni ricordano anche i 40 giorni di Gesù nel deserto: un tempo di prova,oltre che di preghiera,di verifica e di astinenza,insomma un tempo ideale per un esame di coscienza sulla propria vita cristiana. Questo tempo liturgico fondamentale inizia con il mercoledì delle Ceneri e finisce prima della messa del

Terza domenica di Quaresima

M

7

Quarta dom. di Quaresima in Laetare

Quinta Domenica di Quaresima

il mercoledì delle Ceneri e finisce prima della messa del giovedì santo, detta in Coena Domini. La sesta domenica di Quaresima viene detta delle Palme. In Quaresima si usa il colore violaceo ma nella quarta detta domenica in Laetare, si può usare il colore rosaceo. Nel tempo di Quaresima non si canta l'alleluia nelle celebrazioni. Sesta dom. di Quaresima

domenica della Palme

Giovedi Santo In Coena Domini

Venerdi Santo In Passione Domini

A

R

Z

O

TRIDUO PASQUALE E il vertice dell'anno liturgico, nell'opera redentrice

della passione, della morte e della resurrezione del Cristo.Sono tre giorni molto intensi nella vita comunitaria. I colori liturgici sono il bianco per il giovedì e per la Veglia Pasquale, il rosso per il venerdì. I vescovi consacrano, al giovedì santo durante la messa Crismale, i santi Oli che serviranno poi per tutto l'anno.

Sabato Santo In Resurrezione Domini

Domenica di Pasqua

Seconda Domenica di Pasqua

A P R I L E

Terza Domenica di Pasqua

Quarta Domenica di Pasqua

Quinta Domenica di Pasqua

M A G G I O

Sesta Domenica di Pasqua

Giovedi Ascenzione di Gesù al cielo

Settima domenica di Pasqua

TEMPO DI PASQUA Il Triduo e la Veglia di Pasqua sarebbero insufficienti

per comprendere a pieno tutto il mistero della passione, della morte e della resurrezione del Cristo. Ecco perché la Chiesa dedica ben 50 giorni (compresi tra la pasqua e la pentecoste) a questo aspetto fondamentale della fede, per poterlo meglio approfondire. E un tempo quindi molto importante. D'altra parte gli stessi Apostoli hanno impiegato un tempo corrispondente per comprendere quanto gia aveva insegnato loro Gesù. Il tempo di Pasqua comincia con la domenica di Pasqua, che commemora l'ingresso di Gesù in Gerusalemme, acclamato figlio di Davide, e termina con la domenica di Pentecoste, dopo l'Ascensione del Signore al cielo, quando sugli Apostoli riuniti nel cenacolo scese lo Spirito Santo. I giorni dopo l'ascensione, fino al sabato prima di Pentecoste, preparano la venuta dello Spirito Santo e in molte comunità la Veglia di Pentecoste, tra sabato e domenica, diventa un'occasione importante in tal senso. Nel tempo di Pasqua il colore liturgico è il bianco, ma la domenica di Pentecoste viene usato il rosso. Domenica di Pentecoste

G

I

U

G

N

O

Solennità della Sant.Trinità

Corpus Domini

LUG LIO

15 Agosto Assunzione di Maria in cielo

AGO STO

SETTEMB

OTTOBRE

1 Novembre solennità di tutti i Santi

TEMPO ORDINARIO (SECONDO PERIODO)

2 Novembre commemoraz. dei fedeli defunti

NOVEM BRE

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Temi delle Letture dell’Anno Liturgico La Liturgia Cristiana cattolica articola le letture della Santa Messa in tre anni chiamati Anno A – Anno

B – Anno C. La maggior parte delle letture domenicali o festive variano a seconda degli anni. Ma esistono alcune eccezioni: in questi casi le letture sono uguali tutti gli anni.

Queste sono: IMMACOLATA - NATALE – 1° DOM DOPO NATALE (SACRA FAMIGLIA) – 1° GENNAIO (MARIA MADRE DI DIO) - 2° DOM DOPO NATALE – EPIFANIA – BATTESIMO DEL SIGNORE – DOMENICA DELLA PALME (varia solo l’Evangelista) – PASQUA – ASCENSIONE – PENTECOSTE – SAN GIOVANNI BATTISTA – SAN PIETRO E PAOLO – ASSUNTA – TUTTI I SANTI

Temi delle Letture delle Domeniche di Avvento

Anno A I DOMENICA DI AVVENTO Is 2,1-5 Sal 121 Rm 13,11-14 Canto al Vangelo Sal 84,8 Mt 24,37-44

• Il Signore unisce tutti i popoli nella pace eterna del suo Regno. • Andiamo con gioia incontro al Signore • La nostra salvezza è vicina. • Mostraci, Signore, la tua misericordia

e donaci la tua salvezza. • Vegliate, per essere pronti al suo arrivo.

II DOMENICA DI AVVENTO Is 11,1-10 Sal 71 Rm 15,4-9 Canto al Vangelo Lc 3,4-6 Mt 3,1-12

• Giudicherà con giustizia i poveri. • Vieni, Signore, re di giustizia e di pace. • Gesù Cristo salva tutti gli uomini. • Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!

Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio! • Convertitevi: il regno dei cieli è vicino!

III DOMENICA DI AVVENTO Is 35,1-6a. 8a.10 Sal 145 Gc 5,7-10 Canto al Vangelo Is 61,1 Mt 11,2-11

• Ecco il vostro Dio, egli viene a salvarvi. • Vieni, Signore, a salvarci. • Rinfrancate i vostri cuori, perché la venuta del Signore è vicina. • Lo Spirito del Signore è sopra di me,

mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annunzio. • Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?

IV DOMENICA DI AVVENTO Is 7,10-14 Sal 23 Rm 1,1-7 Canto al Vangelo Mt 1,23 Mt 1,18-24

• Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio. • Ecco, viene il Signore, re della gloria. • Gesù Cristo, dal seme di Davide, figlio di Dio. • Ecco, la vergine concepirà e darà la luce un figlio:

a lui sarà dato il nome di Emmanuele: «Dio con noi ». • Gesù nascerà da Maria, sposa di Giuseppe, della stirpe di Davide.

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Anno B I DOMENICA DI AVVENTO Is 63, 16-17.19; 64, 1-7 Salmo 79 1 Cor 1, 3-9 Canto al Vangelo Mc 13, 33-37

Fa’ splendere il tuo volto e salvaci, Signore. Mostraci, Signore, la tua misericordia, e donaci la tua salvezza.

II DOMENICA DI AVVENTO Is 40, 1-5.9-11 Salmo 84 2 Pt 3, 8-14 Canto al Vangelo Mc 1, 1-8

Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza. Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni uomo

vedrà la salvezza di Dio!

III DOMENICA DI AVVENTO Is 61, 1-2. 10-11 Salmo Lc 1, 46-50.53-54

opp. Lc 1, 46-54 1 Ts 5, 16-24 Canto al Vangelo

Gv 1, 6-8. 19-28

L’anima mia esulta nel mio Dio Lo spirito del Signore Dio è su di me: mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai poveri.

IV DOMENICA DI AVVENTO 2 Sam 7, 1-5.8-12.14.16 Sal 88 Rm 16, 25-27 Canto al Vangelo Lc 1, 26-38

Il Signore è fedele per sempre. Eccomi, sono la serva del Signore: avvenga di me quello che hai detto.

Anno C I DOMENICA DI AVVENTO Ger 33,14-16 Sal 24 1 Ts 3,12-4,2 Canto al Vangelo Sal 84,8 Lc 21,25-28,34-36

• Farò germogliare per Davide un germoglio giusto. • A te, Signore, innalzo l'anima mia, in te confido. • Il Signore renda saldi e irreprensibili i vostri cuori al momento

della venuta di Cristo. • Mostraci, Signore, la tua misericordia

e donaci la tua salvezza. • La vostra liberazione è vicina.

II DOMENICA DI AVVENTO Bar 5,1-9 Sal 125 Fil 1,4-6,8-11 Canto al Vangelo Lc 3,4-6

• Dio mostrerà il tuo splendore ad ogni creatura. • Grandi cose ha fatto il Signore per noi. • State integri e irreprensibili per il giorno di Cristo. • Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri!

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Lc 3,1-6 Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio! • Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!.

III DOMENICA DI AVVENTO Sof 3,14-18a Is 12,2-6 Fil 4,4-7 Canto al Vangelo Is 61,1 Lc 3,10-18

• Il Signore esulterà per te con grida di gioia. • Canta ed esulta, perché grande in mezzo a te è il Santo d'Israele. • Il Signore è vicino! • Lo Spirito del Signore è sopra di me,

mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annunzio. • E noi che cosa dobbiamo fare?

IV DOMENICA DI AVVENTO Mic 5,1-4a Sal 79 Eb 10,5-10 Canto al Vangelo Lc 1,38 Lc 1,39-45

• Da te uscirà per me colui che deve essere il dominatore in Israele • Signore, fa' splendere il tuo volto e noi saremo salvi. • Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà. • Ecco la serva del Signore:avvenga per me secondo la tua parola.• A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me?

Temi delle Letture delle Domeniche di Quaresima

Anno A I DOMENICA DI QUARESIMA Gen 2,7-9b; 3,1-7 Sal 50 Rm 5,12-19 Canto al Vangelo Mt 4,4b Mt 4,1-11

Perdonaci, Signore: abbiamo peccato. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! Non di solo pane vive l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.

II DOMENICA DI QUARESIMA Gen 12,1-4a Sal 32 2Tm 1,8b-10 Canto al Vangelo Mt 4,4b Mt 17,1-9

Perdonaci, Signore: abbiamo peccato. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! Non di solo pane vive l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.

III DOMENICA DI QUARESIMA Es 17,3-7 Sal 94 Rm 5,1-2.5-8 Canto al Vangelo Cf. Gv 4,42.15 Gv 4,5-42

Fa' che ascoltiamo, Signore, la tua voce. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! Signore, tu sei veramente il salvatore del mondo: dammi dell'acqua viva, perché non abbia più sete.

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IV DOMENICA DI QUARESIMA 1Sam 16,1b.4.6-7.10-13a Sal 22 , 2-3; 4; 5-6 Ef 5,8-14 Canto al Vangelo Cf. Gv 8,12 Gv 9,1-41

Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio! lo sono la luce del mondo, dice il Signore, Chi segue me avrà la luce della vita.

V DOMENICA DI QUARESIMA Ez 37,12-14 Sal 129 , 1-2; 3-4; 5-6; 7cd-8 Rm 8,8-11 C. al Vangelo Cf. Gv 11,26a-26

Gv 11,1-45

Il Signore è bontà e misericordia. Lode e onore a te, Signore Gesù! lo sono la risurrezione e la vita, dice il Signore, chi crede in me non morrà in eterno.

Anno B I DOMENICA DI QUARESIMA Gen 9,8-15 Sal 24 , 4bc-5ab; 6-8bc; 8-9 1Pt 3,18-22 Canto al Vangelo Mt 4,4b

Mc 1,12-15

Le vie del Signore sono verità e grazia Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! Non di solo pane vive l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.

II DOMENICA DI QUARESIMA

Gen 22,1-2.9a.10-13.15-18 Sal 115 , 10; 15; 16-17; 18-19 Rm 8,31b-34 Canto al Vangelo Cf. Mc 9, 7 Mc 9,2-10

Camminerò davanti al Signore nella terra dei viventi Lode e onore a te, Signore Gesù! Dalla nube luminosa, si udì la voce del Padre: "Questi è il mio Figlio prediletto: ascoltatelo".

III DOMENICA DI QUARESIMA Es 20,1-17 Sal 18 , 8; 9; 10-11 1Cor 1,22-25 Canto al Vangelo Gv 3,16 Gv 2,13-25

Signore, tu hai parole di vita eterna Gloria e onore a te, Signore Gesù! Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito; chi crede in lui ha la vita eterna.

IV DOMENICA DI QUARESIMA 2Cron 36,14-16.19-23 Sal 136 , 1-2; 3; 4-5; 6

Il ricordo di te, Signore, è la nostra gioia

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Ef 2,4-10 Canto al Vangelo Gv 3,16 Gv 3,14-21

Gloria e onore a te, Signore Gesù! Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito; chi crede in lui ha la vita eterna.

V DOMENICA DI QUARESIMA Ger 31,31-34 Sal 50 , 3-4; 12-13; 14-15 Eb 5,7-9 Canto al Vangelo Gv 12,26 Gv 12,20-33

Crea in me, o Dio, un cuore puro Gloria e lode a te, o Cristo! Se uno mi vuol servire, mi segua, dice il Signore, e dove sono io, là sarà pure il mio servo.

Anno C I DOMENICA DI QUARESIMA

Dt 26,4-10 Sal 90 Rm 10.8-13 Canto al Vangelo Mt 4,4 Lc 4,1-13

• Professione di fede del popolo eletto. • Resta con noi, Signore, nell'ora della prova • Professione di fede di chi crede in Cristo • Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.

• Gesù fu guidato dallo Spirito nel deserto e tentato dal diavolo

II DOMENICA DI QUARESIMA Gn 15,5-12.17-18 Sal 26 Fil 3,17-4,1 Canto al Vangelo Mc 9,7 Lc 9,28b-36

• Dio stipula l'alleanza con Abramo fedele. • Il Signore è mia luce e mia salvezza. • Cristo ci trasfigurerà nel suo corpo glorioso. • Lode e onore a te, Signore Gesù!

Dalla nube luminosa, si udì la voce del Padre: «Questi è il mio Figlio l'amato: ascoltatelo».

• Mentre Gesù pregava, il suo volto cambio d'aspetto.

III DOMENICA DI QUARESIMA Es 3,1-8a.13-15 Sal 102 1 Cor 10,1-6.10-12 Canto al Vangelo Mt 4,17 Lc 13,1-9

• Io-Sono mi ha mandato a voi. • Il Signore ha pietà del suo popolo. • La vita del popolo con Mosè nel deserto è stata scritta per nostro

ammonimento. • Gloria e lode a te, o Cristo!

Convertitevi, dice il Signore, il regno dei cieli è vicino.

• Se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo.

IV DOMENICA DI QUARESIMA Gs 5,91.10-12 Sal 33 2 Cor 5,17-21 Canto al Vangelo Lc 15,18

• Il popolo di Dio, entrato nella terra promessa, celebra la Pasqua. • Gustate e vedete com’è buono il Signore. • Dio ci ha riconciliati con sé mediante Cristo. • Gloria e lode a te, o Cristo!

Mi alzerò, andrò da mio padre e gli dirò:

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Lc 15,1-3.11-32

Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a te. • Questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita.

V DOMENICA DI QUARESIMA Is 43,16-21 Sal 125 Fil 3,8-14 Canto al Vangelo Gl 2,12-13 Gv 8,1-11

• Ecco, faccio una cosa nuova e darò acqua per dissetare il mio popolo.

• Grandi cose ha fatto il Signore per noi. • A motivo di Cristo, ritengo che tutto sia una perdita, facendomi

conforme alla sua morte. • Gloria a te, o Cristo, Verbo di Dio!

Ritornate a me con tutto il cuore, dice il Signore, perché io sono misericordioso e pietoso.

• Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei.

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FESTIVITA’ CON UGUALE LITURGIA DELLA PAROLA NEI TRE ANNI

8 DICEMBRE - IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA B.V. MARIAGn 3,9-15.20 Sal 97 Ef 1,3-6.11-12 Canto al Vangelo Cfr. Lc 1,28 Lc 1,26-38

• Porrò inimicizia tra la tua stirpe e la stirpe della donna. • Cantate al Signore un canto nuovo,

perché ha compiuto meraviglie.• In Cristo Dio ci ha scelti prima della creazione del mondo. • Rallègrati, piena di grazia,

il Signore è con te, benedetta tu fra le donne.

• Ecco concepirai un figlio e lo darai alla luce.

25 DICEMBRE – S.NATALE (Messa della Notte)

Is 9,1-6 Sal 95 Tt 2,11-14

Canto al Vangelo Cf Lc 2,10-11

Lc 2,1-14

• Ci è stato dato un figlio • Oggi è nato per noi il Salvatore • E' apparsa la grazia di Dio per tutti gli uomini. • Vi annunzio una grande gioia:

oggi vi è nato un Salvatore: Cristo Signore. • Oggi vi è nato il Salvatore.

1° DOMENICA DOPO NATALE (SACRA FAMIGLIA) Sir 3, 3-7.14-17a Sal 127 Col 3, 12-21

Canto al Vangelo Col 3,15.16

Mt 2, 13-15. 19-23

• Chi teme il Signore onora i genitori. • Beato chi teme il Signore e cammina nelle sue vie. • Vita familiare cristiana, secondo il comandamento dell'amore. • La pace di Cristo regni nei vostri cuori

la parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza. • Prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto.

1 GENNAIO – MARIA MADRE DI DIO

Nm 6,22-27 Sal 66 Gal 4,4-7

Canto al Vangelo Cf Eb 1,1-2

Lc 2,16-21

• Essi invocheranno il mio Nome, e io li benedirò. • Dio abbia pietà di noi e ci benedica. • Dio mandò il suo Figlio, nato da donna. • Molte volte e in diversi modi nei tempi antichi Dio ha parlato ai

padri per mezzo dei profeti ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio.

• I pastori trovarono Maria e Giuseppe e il bambino. Dopo otto giorni gli fu messo nome Gesù.

2° DOMENICA DOPO NATALE Sir 24,1-4.8-12 Sal 147 Ef 1,3-6.15-18

Canto al Vangelo Cf 1 Tm 3,16

Gv 1,1-18

• La sapienza di Dio è venuta ad abitare nel popolo eletto. • Il Verbo si è fatto carne e ha posto la sua dimora in mezzo a noi. • Mediante Gesù, Dio ci ha predestinati a essere suoi figli adottivi. • Gloria a te, o Cristo, annunziato a tutte le genti, gloria a te, o

Cristo, creduto nel mondo. • Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi.

6 GENNAIO – EPIFANIA DEL SIGNOREIs 60,1-6 Sal 71 Ef 3,2-3a.5-6

• La gloria del Signore brilla sopra di te. • Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra. • Ora è stato rivelato che tutte le genti sono chiamate, in Cristo

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Canto al Vangelo Cf Mt 2,2 Mt 2,1-12

Gesù, a condividere la stessa eredità. • Abbiamo visto la tua stella in oriente e siamo venuti per adorare

il Signore • Siamo venuti dall'oriente per adorare il re.

1° DOMENICA DOPO L’EPIFANIA – BATTESIMO DEL SIGNOREIs 42,1-4.6-7 Sal 28 At 10,34-38 Canto al Vangelo Cf Mc 9,9 Mt 3,13-17

• Ecco il mio servo di cui mi compiaccio. • Il Signore benedirà il suo popolo con la pace. • Dio consacrò in Spirito Santo Gesù di Nazaret. • Si aprirono i cieli e la voce del Padre disse: «Questi è il mio

Figlio diletto: ascoltatelo». • Appena battezzato, Gesù vide lo Spirito di Dio venire su di lui.

DOMENICA DELLE PALME e della PASSIONE DEL SIGNORE Is 50,4-7 Sal 21 Fil 2,6-11 Canto al Vangelo Fil 2,8-9 Anno A - Mt 26,14-27,66 Anno B - Mc 14,1-15,47 Anno C - Lc 22,14-23.56

• Non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi, sapendo di non restare confuso.

• Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato? • Cristo umiliò se stesso, per questo Dio lo esaltò. • Lode e onore a te, Signore Gesù!

Per noi Cristo si è fatto obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome.

• La passione del Signore

S.PASQUA – VEGLIA pasquale

PRIMA LETT. Gen 1,1 - 2,2 Salmo 103 SECONDA LET. Gen 22, 1-18 Salmo 15 TERZA LETT. Es 14,15 - 15,1 Es 15,1b-6.17-18 QUARTA LETT. Is 54, 5-14 Salmo 29

• Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. • Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra. • Il sacrificio di Abramo, nostro padre nella fede. • Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio. • Gli Israeliti camminarono sull'asciutto in mezzo al mare. • Cantiamo al Signore: stupenda è la sua vittoria. • Con affetto perenne il Signore, tuo redentore, ha avuto pietà di te.• Ti esalterò, Signore, perché mi hai liberato.

Anno A - Mt 28,1-10 Anno B - Mc 16,1-7 Anno C - Lc 24,1-12

• E' risorto e vi precede in Galilea. • Gesù Nazareno, il crocifisso, è risorto. • Perché cercate tra i morti colui che è vivo?

S.PASQUA – MESSA DEL GIORNOAt 10, 34a. 37-43 Sal 117 Col 3, 1-4

C. al Vangelo Cf 1 Cor 5,7b-8a Gv 20, 1-9

• Noi abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti.

• Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo.

• Cercate le cose di lassù, dove è Cristo. • Cristo, nostra Pasqua, è immolato: facciamo festa nel Signore. • Egli doveva risuscitare dai morti.

ASCENSIONE DI N.S. GESU’ CRISTO

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At 1,1-11 Sal 46 Eb 9,24-2810,19-23

Canto al Vangelo Mt 28,19.20

Lc 24,46-53

• Fu elevato in alto sotto i loro occhi. • Ascende il Signore tra canti di gioia. • Cristo è entrato nel cielo stesso. • Andate e fate discepoli tutti i popoli, dice il Signore. Ecco, io sono

con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo. • Mentre li benediceva veniva portato verso il cielo.

PENTECOSTE – Messa del giorno At 2, 1-11 Sal 103 Rm 8, 8-17 Canto al Vangelo Gv 14, 15-16. 23-26

• La si chiamò Babele, perché là il Signore confuse la lingua di tutta la terra.

• Su tutti i popoli regna il Signore. • Lo Spirito intercede con gemiti inesprimibili. • Vieni, Santo Spirito, riempi i cuori dei tuoi fedeli, e accendi in

essi il fuoco del tuo amore. • Sgorgheranno fiumi di acqua viva.

24 GIUGNO – S. GIOVANNI BATTISTA – Messa del giorno Is 49, 1-6 Sal 138 At 13, 22-26

Canto al Vangelo Cf Lc 1,76

Lc 1, 57-66. 80

• Ti renderò luce delle nazioni. • Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda. • Giovanni aveva preparato la venuta di Cristo. • Tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo perché andrai

innanzi al Signore a preparargli le strade. • Giovanni è il suo nome.

29 GIUGNO – SS. PIETRO E PAOLO – Messa del giorno At 12,1-11 Sal 33 2 Tm 4,6-8.17-18 Canto al Vangelo Mt 16,18 Mt 16,13-19

• Ora so veramente che il Signore mi ha strappato dalla mano di Erode.

• Il Signore mi ha liberato da ogni paura. • Ora mi resta soltanto la corona di giustizia. • Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le

potenze degli inferi non prevarranno su di essa. • Tu sei Pietro: a te darò le chiavi del regno dei cieli.

15 AGOSTO – N.S. ASSUNTA IN CIELO – Messa del giorno Ap 11,19a12,1-6a.10ab Sal 44 1 Cor 15,20-27a Canto al Vangelo Lc 1, 39-56

• Una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi. • Risplende la Regina, Signore, alla tua destra. • Cristo risorto è la primiziapoi, alla sua venuta, quelli che sono di

Cristo. • Maria è assunta in cielo, esultano le schiere degli angeli. • Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente: ha innalzato gli umili.

1 NOVEMBRE – TUTTI I SANTI Ap 7,2-4.9-14 Sal 23 1 Gv 3,1-3 Canto al Vangelo Mt 11,28 Mt 5,1-12

• Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua.

• Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore. • Vedremo Dio così come egli è. • Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi e io vi darò

ristoro. • Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei

cieli.

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TEMI DEI CANTI DA SCEGLIERE PER LA SANTA MESSA

I canti da inserire in una Santa Messa è bene che tengano presente il tema della Domenica, i temi

delle Letture, il periodo liturgico in cui ci si trova, l’eventuale celebrazione particolare (es. amministrazione di sacramenti), le capacità di chi guida il canto, le capacità e le conoscenze dell’assemblea.

Quando si scelgono i canti è importante tener presente il momento della S.Messa in cui vorremmo cantarli.

Dovremo pensare bene alle parole che esprimono, al tipo di melodia, di ritmo. Dobbiamo tener presente del tempo necessario per accompagnare ciascun momento per evitare di

lasciare un inutile o triste silenzio. Allo stesso modo dobbiamo essere in grado di “tagliare” un canto senza voler fare per forza tutte le strofe esistenti, se questo sfora dal rito in questione.

Insomma, cantare a Messa non è una cosa da improvvisare 5 minuti prima o, peggio ancora, durante la Messa stessa. E’ un servizio, un ministero, e come tale va svolto da persone competenti o da persone che abbiano voglia di crescere nella formazione, per poter offrire qualcosa di valido e che aiuti l’assemblea nella preghiera. Un canto o una cantoria improvvisata possono avere effetto addirittura contrario, generare distrazione tra i cantori e all’assemblea.

Una Messa cantata è un meraviglioso arricchimento della Liturgia, anzi, un completamento, un tutt’uno che per essere tale deve davvero diventare uno, esprimere gli stessi concetti, le stesse emozioni. I canti non sono la colonna sonora della S.Messa e non devono essere quelli che piacciono al musicista del momento.

Comunque è importante lasciare alcuni momenti di silenzio. Non occorre affollare di canti tutta la celebrazione.

Bisogna fare anche una opportuna distinzione tra “musica religiosa” e “musica liturgica”, tra musica o canti che si eseguono durante un incontro o veglia di preghiera, una riunione giovanile, un momento di riflessione, in tutti quei casi che non comportano un’azione liturgica vera e propria, e canti che, eseguiti durante una celebrazione, vanno “armonizzati” con i momenti dell’azione liturgica e devono essere in sintonia con il significato e le finalità di essi.

«I testi del canto sacro devono essere conformi alla dottrina cattolica; anzi devono essere presi di preferenza dalla Sacra Scrittura e dalle fonti liturgiche» (SC 121).

Come tutto quello che concerne la celebrazione liturgica, anche per il canto, la Chiesa, nel corso degli anni, ha redatto alcuni documenti (firmati da Papi) dove vengono delineate le caratteristiche del canto liturgico. Non dobbiamo però dimenticare che la “Chiesa”, quando parla, si rivolge a tutto il mondo e non solo alla mia Parrocchia.

Cercando di riassumere al massimo, possiamo dire che il canto ufficiale della Chiesa è il Gregoriano e lo strumento per eccellenza è l’organo. Vengono “tollerati” anche altri generi musicali e altri strumenti, ma devono essere cantati e suonati bene. I canti dovrebbero essere di un certo tipo, soddisfare certe esigenze.

Insomma, dobbiamo essere sempre più consapevoli che per essere CHIESA (Una, Santa, Cattolica, Apostolica) dovremmo cercare di fare le cose che i nostri pastori ci indicano.

Con questo non si sta cercando di abolire le chitarre e i canti dei giovani, ma di rendere consapevoli coloro che cantano e suonano di far parte di una Chiesa e di cercare di offrire un servizio alla propria Parrocchia che tenga conto delle diverse esigenze dell’assemblea riunita per la S.Messa.

Nella scelta dei canti è bene tener presente ancora un parametro: i canti da non inserire nella

S.Messa. La S.Messa è il momento più intimo in cui incontro Gesù, principio e fine di tutto. Tutto il nostro pensiero deve essere rivolto a Lui. Per questo motivo è bene NON cantare parole che esprimono concetti diversi o testi teologicamente non corretti.

Le preghiere ufficiali della S.Messa (Gloria, Santo, Padre nostro, Agnello di Dio) dovrebbero essere cantate nel loro testo ufficiale, senza “abbellimenti” o variazioni del testo stesso.

In particolare dovremmo pensare a quei canti che esprimono concetti, sì positivi, ma non unicamente legati alla nostra espressione di Fede. Il buonismo fine a se stesso, l’amore per la natura,

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concetti di morale umana, di non-violenza sono concetti condivisi dalla nostra Fede, ma sono regole morali di qualsiasi religione, non nominano o ci parlano di Dio.

Non bisognerebbe neanche cantare qualsiasi canto che derivi dal repertorio di musica leggera, da spettacoli, da film, anche se di ispirazione cristiano cattolica perché inevitabilmente distolgono il pensiero riportandolo al contesto origine del brano. Cerchiamo di evitare anche i canti in altre lingue.

Esistono migliaia e migliaia di canti, proviamo a documentarci e a scegliere con consapevolezza. Cercando di dare un piccolo contributo per scegliere il canto giusto per ciascun momento della

S.Messa, proviamo ad elencare una serie di indicazioni che dovrebbero aiutarci in questo non semplicissimo compito.

• INGRESSO (Introito)

Il canto di Ingresso dovrebbe essere piuttosto solenne, gioioso. Esprimere il concetto di radunarsi intorno a Gesù, di ritrovarsi insieme, di santificare la Festa. “Dà il tono” del giorno o della festa.

E’ importante accordarsi prima col Celebrante per definire i riti di ingresso e quindi i tempi necessari da accompagnare col canto. I Canti per “l’inizio di una celebrazione, che favoriscano l’unione dei fedeli riuniti, che introducono il loro spirito nel mistero del tempo liturgico o della festività ed accompagnano la processione del sacerdote e dei ministri” (IGMR, 25)

• SIGNORE PIETA’ (Kyrie eleison)

E’ il canto con il quale i fedeli “acclamano il loro Signore e ne implorano la misericordia”. Questo canto, attualmente situato all’inizio della Messa, come un rito penitenziale, prepara i fedeli alla celebrazione. Solitamente si preferisce recitare.

• GLORIA

Il Gloria è un inno antichissimo e venerabile con il quale la Chiesa, radunata nello Spirito Santo, glorifica e supplica Dio Padre e l'Agnello. Il testo di questo inno non può essere sostituito con un altro.

Il Gloria ha un testo piuttosto lungo e difficile da rinchiudere in una melodia. Per sua natura non ha una forma salmodica per cui sarebbe bene evitare i canti che, a mo’ di ritornello, ripetono di tanto in tanto, frasi tipo “Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà”. Sicuramente dovrebbe avere una melodia piuttosto solenne e gioiosa.

Ricordiamo che il Gloria NON si canta in Avvento e in Quaresima

• SALMO RESPONSORIALE (Graduale) E’ usato molto poco, ma dobbiamo ricordare che i Salmi, sono il canzoniere della Bibbia. Le

diverse traduzioni hanno sicuramente annullato, anche in italiano, la ritmicità originale, le consonanze, la metrica, le rime,… In ogni caso è cosa buona provare a cantare, se non tutto il Salmo, almeno il Ritornello, con melodie semplici, che anche l’assemblea possa cantare.

• ALLELUIA

Anche l’Alleluia è un canto gioioso, la melodia deve essere dirompente, coinvolgente. Stiamo acclamando a Dio per il dono della Sua Parola (La traduzione letterale di questa parola ebrea è “Lodate il Signore”). Esistono decine e decine di Alleluia, anche semplici da cantare.

Sarà importante tener conto della frase che la Liturgia del giorno indica. Non è certo una frasetta messa lì a caso, ma rientra nel quadro generale della Messa. Per cui, cerchiamo un Alleluia che riprenda quella frase. Eventualmente possiamo anche pensare di sostituire ad un Alleluia conosciuto il versetto del giorno, stando ben attenti alla metrica del brano.

Ricordiamo che l’Alleluia NON si canta in Quaresima, ma viene sostituito con il canto “Lode a Te, o Cristo”. L’alleluia può essere ripetuto al termine della proclamazione evangelica

• CREDO

Il Credo è un canto piuttosto complicato da eseguire perché piuttosto lungo nel testo e difficilmente riconducibile ad una metrica musicale. Solitamente si preferisce recitare.

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• OFFERTORIO Il canto di Offertorio dovrebbe essere un canto dolce, tranquillo, anche riflessivo, dove viene

espresso tutto il concetto dell’Offerta. Gesù che si dona per noi, che si fa pane, che si fa vino offerto sull’altare o anche l’offerta di ciascuno di noi.

• SANTO

Il canto del Santo è un canto molto gioioso. Per rispettare una formula legata alla tradizione, il canto del Santo dovrebbe cantare tre volte la parola “Santo”. Anche di questo ne esistono moltissime versioni. Sarebbe simpatico pensare sempre alle persone che con noi partecipano alla S.Messa e diversificare la scelta per cercare di far sentire questo canto come espressione di tutti e non solo dei giovani.

• PADRE NOSTRO

Il Padre nostro è un canto sicuramente molto dolce e coinvolgente. E’ bene essere sempre in accordo con il Celebrante, perché spesso chi celebra preferisce che sia l’assemblea a recitarlo.

• SEGNO DELLA PACE

Anche il Segno della Pace va concordato bene con il celebrante perché il momento di scambio della pace può essere un gesto da pochi secondi o prolungarsi anche per alcuni minuti e bisogna essere pronti ad accompagnare il tempo necessario.

• AGNELLO DI DIO

L’Agnello di Dio è un canto che si usa poco cantare. Per vicinanza può entrare in “conflitto” col Segno della Pace. Sarebbe bene rivalutarlo, ma sempre in accordo col celebrante, che potrebbe preferire recitarlo con l’assemblea.

• COMUNIONE

Il canto di Comunione sarà sicuramente un canto dolce. Un canto che favorisca l’incontro di ciascuno con Gesù Eucaristia e l'unione spirituale di coloro che si comunicano.

Non può essere un canto ritmato o “chiassoso”. Quindi saranno da prediligere temi che indichino, il donarsi reciproco, la volontà di cambiare vita, di gioire intimamente dell’incontro con Gesù,…

Secondo un’antica tradizione liturgica, dovrebbe riprendere il messaggio proposto nel vangelo, finalizzato ad esprimere il concetto dell’offerta in cibo dello stesso Cristo “nel segno della parola e del pane”.

Se il momento della comunione si protrae a lungo, si dovrebbe prevedere un secondo canto detto canto di Ringraziamento.

Vorremmo sottolineare un aspetto troppo spesso trascurato: la Comunione del Celebrante. Il Celebrante è un fedele come tutti che, come tutti, incontra Gesù nell’Eucarestia. E’ il suo momento. Il momento della Comunione inizia con la sua Comunione. Pertanto il canto di Comunione dovrà iniziare immediatamente.

Restare in silenzio durante la Comunione del Celebrante non è un segno di rispetto per qualcosa di molto importante (la Comunione di ciascuno è parimenti importante), ma piuttosto una mancanza “inutile” di accompagnamento.

• FINALE

Il canto finale potrà essere un canto gioioso e maestoso. Dovrà indicare la volontà di partire con una nuova forza nel cuore, la gioia di vivere nel Signore, la gioia di vivere in modo nuovo con i fratelli, il dar gloria a Dio. CANTO A MARIA : Tante volte i sacerdoti chiedono che venga inserito un canto a Maria. Non dobbiamo dimenticare che la S.Messa è un momento unico di rapporto con Gesù. Il canto a Maria può essere fatto come canto finale. Nelle festività mariane può essere a tema mariano anche il canto iniziale. FESTIVITA’ IN ONORE DI SANTI : Anche in questo caso può essere fatto un canto dedicato al Santo in questione come canto finale.

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Da non molti anni, la Chiesa ha approvato una raccolta di canti intitolata “Nella Casa del Padre”. In questa raccolta sono presenti moltissimi (più di 700) canti “popolari”, solitamente in italiano.

Sono tutti canti approvati, selezionati per “aprire” il fronte dei canti ufficiali che (come si è già detto) vede il gregoriano e un certo repertorio di polifonia classica come unico canto riconosciuto dalla Chiesa.

E’ una raccolta troppo spesso ignorata da chi organizza i canti. A partire circa dagli anni Settanta sono comparse, nello scenario nazionale, moltissime proposte di

canti “liturgici” che sempre più soddisfano il desiderio musicale dei giovani. Singoli cantautori, gruppi si sono cimentati nella produzione di questi canti.

Nomi quali Machetta, Giombini, Cento, Gen Rosso, Gen Verde, RNS sono tra i più ricorrenti senza dimenticare i tantissimi cantautori più recenti (Buttazzo, Migani, Ricci, Sequeri, Comi, Baggio sono i più gettonati nelle liturgie animate dai giovani). Esistono inoltre nomi quali Frisina, Galliano, Parisi che producono musiche un po’ più “classiche”.

Nel 2009 la Commissione Episcopale della CEI per la liturgia ha annunciato il Repertorio nazionale di canti per la liturgia, una chiara proposta di canti approvati per l’accompagnamento dei più diversi momenti liturgici.

Attenzione, però: scegliete sempre il canto più adatto al momento che dovete accompagnare col canto, non tutte le canzoni che parlano di Dio vanno bene in assoluto.

Affrontiamo adesso il problema di chi suona. Sempre per il discorso già evidenziato della competenza del proprio servizio, sarà necessario che i

musicisti siano competenti e disponibili a crescere costantemente nelle conoscenze di teoria musicale e pratiche del proprio strumento.

Anche un sacerdote, con tutti gli anni di studio che ha alle spalle, continua a tenersi aggiornato, a studiare, a prepararsi gli incontri per poter offrire sempre il meglio e sempre qualcosa di più.

Per quanto riguarda il settore giovanile, non è difficile trovare persone esperte disponibili ad insegnare teoria e tecniche. E’ tempo sicuramente speso bene.

Un altro “male” da tenere bene in considerazione è la disponibilità di testi con accordi che offrono i più diversi siti parrocchiali e non. Tante volte si trovano accordi molti strani e diversi dall’originale o anche accordi sbagliati. Bisogna fare molta attenzione, confrontare gli accordi di più siti e fidarsi solo di spartiti originali con le indicazioni degli accordi. In ogni caso l’esperienza di qualche esperto sarà fondamentale.

Attenzione a quei canti con accordi troppo semplici: potrebbero essere stati semplificati per portarli alla portata di “tutti”, alterando però una corretta esecuzione del brano. Accordi complessi (quelli con aggiunta di #, b o aggiunta di numeri o note al basso) sono semplicemente nuove posizioni da memorizzare, ma anche concetti teorici da assimilare.

Per concludere è importante sottolineare ancora un aspetto che riguarda i giovani. Come si è detto, la Chiesa ufficialmente si esprime, nel canto, con il canto gregoriano, con canti

spesso in latino. E’ anche, o forse soprattutto, quella la Chiesa che abitualmente troviamo nelle nostre liturgie, che incontriamo e incontreremo nella nostra vita, non solo quella che proponiamo nelle “nostre” Messe animate dai giovani. Essere consapevoli della ricchezza della famiglia della Chiesa dovrebbe essere uno stimolo per tutti a conoscere e a partecipare a qualsiasi espressione musicale.

E’ sempre molto triste vedere, nelle diverse liturgie, dei giovani che, in certi casi, cantano, suonano, battono le mani, mentre se partecipano a celebrazioni più “solenni” sono in un angolo, non cantano e spesso addirittura chiacchierano distrattamente.

Il “valore” della S.Messa è lo stesso, la partecipazione deve essere la stessa e invece spesso si vede o giovani che cantano e seguono con entusiasmo o giovani distratti e assenti.

Ma perché i giovani sono portati a questo atteggiamento ? Forse perché nessuno li ha educati anche a queste forme musicali ? Forse perché, per accattivare la loro partecipazione, si sono educati con canti ritmati, gioiosi, animati trascurando completamente la cultura musicale religiosa della Chiesa? Ma questo favorisce l’educazione all’inserimento dei giovani cristiani nella famiglia e nella vita religiosa o forse li rende emarginati nella propria ricerca di una Chiesa che, oggi, si muove su binari diversi?

BUON LAVORO A TUTTI !

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