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Continuity of care and coordination between hospital and primary care: the experience of the Local Helath Authority of Ravenna Servizio Sanitario Regionale Emilia – Romagna Azienda Unità Sanitaria di Ravenna 1 Continuity of Care .., Pisa, 13 giugno 2011 Tiziano Carradori Francesca Bravi

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Servizio Sanitario Regionale Emilia – Romagna Azienda Unità Sanitaria di Ravenna. Continuity of care and coordination between hospital and primary care: the experience of the Local Helath Authority of Ravenna. Tiziano Carradori Francesca Bravi. Servizio Sanitario Regionale - PowerPoint PPT Presentation

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Continuity of care and coordination between hospital and primary care: the experience of the Local Helath Authority of Ravenna

Servizio Sanitario RegionaleEmilia – RomagnaAzienda Unità Sanitaria di Ravenna

1Continuity of Care .., Pisa, 13 giugno 2011

Tiziano CarradoriFrancesca Bravi

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Insieme coerente e correlato di prestazioni caratterizzato da una informazione continua,

da buone relazioni interpersonali e da un efficace coordinamento delle cure e delle

prestazioni fornite adeguatamente ai bisogni della persona

continuità informativa

continuità relazionale

continuità gestionale

Continuità delle cure

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2Continuity of Care .., Pisa, 13 giugno 2011

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Servizio Sanitario RegionaleEmilia – RomagnaAzienda Unità Sanitaria di Ravenna

HH

H

Popolazione Totale al 01/01- 31/12 /2010 389.508 – 392.458Popolazione immigrata 9,5%Popolazione > 65 aa al 01/01/2010 23,75%3 Stabilimenti ospedalieri pubblici PL/1000 4,19 (3,35)PL residenziali % over 74 3,06MMG 287

Superficie: Kmq 1.858,49. 18 Comuni

Organizzazione territoriale articolata in 3 Distretti:- Ravenna (3 Comuni, in pianura)- Lugo (9 Comuni, in pianura)- Faenza (4 Comuni, in pianura; 2, in collina)

Densità: 210 ab/Kmq

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Sviluppo strategie diagnostico - terapeutiche

Aspettative della popolazione e medicalizzazione della società

Aumento e sofisticazione della domanda

Aumento del consumo di prestazioni

Modernizzazione del sistema tecnico

Invecchiamento della popolazione

Prevalenza malattie cronico- degenerative

Innovazione e sviluppo tecnologico

Sicurezza del sistema di produzione e del prodotto

Vincoli di spesa esostenibilità economica

Miglior stato di salute, aumento delle diseguaglianze

Responsività

Accessibilità

EfficienzaQualità Efficacia

Contesto complesso e sottoposto Contesto complesso e sottoposto a tensioni contrastantia tensioni contrastanti

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Non Autosufficienza

Malattia/e Cronica/che

37% degli over 75 vive in condizioni di solitudine anagrafica

Invecchiamento della popolazione:Il 23,7% di over 65Il 12,5% di over 75Il 3,7% di over 85

condizioni di disabilità5% di over 619% over 6548% over 80

Confinamento individuale 2% over 6, 25% over 80Disabilità funzionale 3% over 6, 33% over 80Disabilità di movimento 2,2% over 6, 22,5 over 80Sensoriali 1% over 6,

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Ipertensione o scompenso cardiaco 94.727 persone, 29% degli over 18

Diabete 16.892 persone, 5% degli over 18

Cancro 9.935 persone, 3% degli over 18

BPCO 19.152 persone, 6% degli over 18

Patologia Mentale 27.386 persone, 8% degli over 18

Artrosi 34.418 persone, 11% degli over 18

Residenti e presenza di patologie croniche, anno 2009

Fonte: flussi informativi dei ricoveri ospedalieri e della prescrizione farmaceutica

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Patologie croniche

0 patologie57%

1 patologia25%

2 patologie13%

3 patologia4%

>3 patologie1%Numero

Patologie Croniche Soggetti %

0 patologie 174.475 57% 1 patologia 78.376 25% 2 patologie 39.060 13% 3 patologie 12.893 4% >3 patologie 3.003 1% Totale 307.807 100%

•Il 57% circa della popolazione >18 anni non presenta condizioni di cronicità, mentre circa il 5% ne presenta 3 o più contemporaneamente (multi-morbidity)

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Variazione nei servizi assistenziali erogati in Emilia-Romagna nel 2009 rispetto Variazione nei servizi assistenziali erogati in Emilia-Romagna nel 2009 rispetto al 2002 per >74 anni vs le altre etàal 2002 per >74 anni vs le altre età

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Tassi per 1.000 residenti di 3 o più ricoveri e accessi ripetuti

Comparazione della popolazione generale classificata per età con quella identificata in base a condizioni di fragilità in base ad un modello statistico predittivo

Accessi PSRicoveri ordinari

Ricoveri urgenti

65-74 32,2 12,9 4,2

75-84 54,8 23,9 12,5

85 e più 70,3 34,0 23,9

Fragili > 65 114,3 67,2 42,7

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Malattia cronica

Presenza di un substrato organico, psicologico o cognitivoPresenza superiore a tre mesiRipercussioni percepite sulla vita quotidiana

limitazioni funzionalidipendenza farmacologica, tecnologica,.bisogno di assistenza

SeveritàImportanza per la mobilità, lo stato cognitivo, sensorialeProfilo evolutivoDurata ed età di inizio, età della persona malata

stato di bisogno di lunga durata, tendenzialmente lungo quanto la vita della persona

invalidità di vario grado da cause non reversibili schemi abituali di gestione del caso clinico sostituiti dalla gestione

quotidiana della malattia impegno dell’interessato e dei prossimi ad apprendere nuovi stili di vita

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Gli anziani sono una popolazione eterogenea

In buona salute o con malattia cronica che non causa disabilità

Gestione ottimale dei fattori di rischio

Con malattie che accelerano la perdita fisiologica e generano instabilità clinica

Presa in carico per evitare incapacità, ospedalizzazione, istituzionalizzazione

Con incapacità funzionali e bisogni complessi, grandi utilizzatori delle diverse componenti dei servizi

Integrazione e coordinamento, intersettorialità

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indicatore sintetico dello stato di salute, basato sul rischio standardizzato di effettuare un ricovero in urgenza (proxi di un bisogno di salute non derogabile nel tempo) per l’anno a venire

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Ripensare ruoli e funzioni delle quattro logiche che sottendono le dinamiche dei servizi

democratica, manageriale,

professionale, di mercato

democratica, manageriale,

professionale, di mercato

Cooperare in modo più stretto al fine di utilizzare meglio le risorse disponibili per

ridurre la frammentazione dell’offerta di cura e accrescere l’efficienza

Abbiamo da risolvere problemi di salute rispetto ai quali nessuno singolarmente, di quanti sono chiamati ad intervenire, possiede tutte le risorse, le competenze

e l’autorevolezza sufficiente a fornire una risposta adeguata

Rispetto ai problemi da risolvere il difetto maggiore che scontano i nostri servizi non è nella conoscenza ma, soprattutto, nel modo in

cui applicano ciò che già conoscono

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I cambiamenti nel delivery system desing possono migliorare i processi e i risultati di cura

• L’implementazione di percorsi integrati e coordinati, fra professionisti e/o setting assistenziali, può portare ad una riduzione delle ospedalizzazioni e a un miglioramento della soddisfazione dei pazienti.

• il coinvolgimento delle famiglie e della comunità per aumentare la qualità delle cure ai pazienti cronici.

“disease oriented care” “person oriented care”

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Bisogno di coordinamentoBisogno di coordinamento

Sequenzialità

Reciprocità

Responsabilità solidale

Sistema di riferimento comune. Percorsi di diagnosi e di follow up

La persona malata richiede simultaneamente cure e servizi prodotti da professionisti o organizzazioni diverse. La decisione clinica dell’uno deve considerare quella dell’altro. La complessità relativa del bisogno mobilità un limitato numero di professionisti, è circoscritto nel tempo e nello spazio. Episodio di ricovero

La persona malata presenta più problemi, o un problema particolarmente complesso, dai contorni non definiti, quanto a durata e tipologie di intervento.

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Forme di coordinamento commisurate al bisogno

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Riorientamento strategico

Centralità della persona

Responsività

Presa in carico proattiva

Integrazione

Dall’hardware al software

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Page 18: Servizio Sanitario Regionale Emilia – Romagna Azienda Unità Sanitaria di Ravenna

struttura processo

malattia persona malata

autonomia e separazione condivisione e integrazione

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Assistenza OspedalieraSecond opinion

Assistenza psicologica

Medico di riferimento

Assistenza Primaria

Equipes integrate per la gestione proattiva delle principali malattie croniche

Riorganizzazione salute mentale

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Medico e infermiere di Medico e infermiere di riferimentoriferimento

Umanizzazione, Coordinamento,

Continuità, Globalità

Bisogno acuto in persona con polipatologia cronica e/o con limitazione dell’autosufficienza, di complessità/intensità variabili

Episodi di cura ospedalieri ripetuti/ricorrenti Attivazione di competenze molteplici

Importanza dell’assistenza a monte e a valle dell’episodio di cura ospedaliero

Alto rischio di frammentazione dell’assistenza e

di riduzione dei diritti della persona malata

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Obiettivi:

Superare la frammentarietà delle cure all’interno della struttura

Coordinare tutti gli attori in campo e mantenere una visione d'insieme del percorso di cura della persona

Garantire alla persona malata e ai suoi famigliari un’informazione completa e costante attraverso un interlocutore prevalente

Riportare ad unitarietà informativa e organizzativa il percorso assistenziale

Integrazione con il medico di medicina generale e l’assistenza primaria

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DestinatariDestinatari

Progetto, attivato nel settembre 2009, rivolto alle persone ricoverate nelle unità operative di:

Medicina InternaNeurologiaGeriatriaLungodegenzaPost-acutiRiabilitazione

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Aree di responsabilitàAree di responsabilità

informazione completa e continua alla persona ricoverata e ai prossimi predisposizione e aggiornamento del piano assistenziale coordinamento episodio di cura interazione con professionisti di settori assistenziali diversi tenuta della documentazione clinica pianificazione della dimissione/del trasferimento programmazione controlli successivi alla dimissione interazione con mmg e assistenza infermieristica primaria

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14.664 le persone ricoverate 8.750 (60%) hanno ricevuto un medico di riferimento

Si sentono ascoltati adeguatamente e le spiegazioni date loro sono chiare nel 90,48%; si rivolgono a questa figura durante il ricovero nel 79,37% dei casi

I familiari riportano di non avere trovato difficoltà a parlare col medico di riferimento nel 80,56% dei casi

I pazienti in particolare esprimono giudizi migliori sul servizio ospedaliero rispetto ai caregivers (molto poco/poco, cosi così, molto/moltissimo 4,49%, 12,24%, 83,27% vs 7,97%, 19,52%, 75,51%; p=0,015) e si rafforza la percezione positiva per coloro che riconoscono il MDR

Gli intervistati meno soddisfatti del servizio ospedaliero sono quelli con peggiore percezione del proprio stato di salute e i più anziani

Il sottogruppo di pazienti che non ha riconosciuto il MDR ha un’età avanzata (79,4±11.1) e bassa scolarità (65% nessun titolo di studio e bassa scolarità)

Prime valutazioniPrime valutazioni

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Sono stati condotti 2 Focus Group a Febbraio 2011, uno per Ravenna e uno per Lugo - Faenza) ad un gruppo di 8 - 12 persone, della durata di un’ora e mezza – due ore, ove i partecipanti, guidati da un moderatore, sono stati chiamati ad esprimere i loro vissuti ed i loro atteggiamenti su diversi aspetti.

•Si conferma la validità delle azioni intraprese secondo i principi della continuità assistenziale e del paziente al centro dei processi di cura •L’aspetto critico trasversale: la relazione con il MMG

Azioni: colmare l’attuale “asimmetria progettuale” attraverso il confronto tra le diverse professionalità, per esplicitare i nodi problematici e proporre soluzioni possibili, approfittando della riorganizzazione dei NCP nell’ottica della gestione proattiva delle patologie croniche.

Medico e infermiere di riferimentoMedico e infermiere di riferimentoprime considerazioniprime considerazioni

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Risposta alla domanda – attesa Pratica monodisciplinare a medio bassa integrazione orizzontaleMedio bassa integrazione interprofessionale e interdisciplinareMedio bassa integrazione verticale

MMG “solitari” 40MMG in associazione 04/1MMG in rete 137/22MMG in gruppo 101/23

PLS “solitari” 26PLS in associazione 03/1PLS in rete -PLS in gruppo 20/6

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L’assistenza territoriale

HH

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Servizio Sanitario RegionaleEmilia – RomagnaAzienda Unità Sanitaria di Ravenna

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Sintomi di difetti nella presa in carico delle persone anziane

con malattia cronica

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• percorsi integrati con coordinamento e integrazione, fra professionisti e/o setting assistenziali, possono ridurre le ospedalizzazioni evitabili e migliorare la soddisfazione dei pazienti.

• L’educazione terapeutica, il coinvolgimento delle famiglie e della comunità aumenta la qualità delle cure ai pazienti cronici.

Equipes integrate per la gestione proattiva delle principali malattie croniche

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Page 29: Servizio Sanitario Regionale Emilia – Romagna Azienda Unità Sanitaria di Ravenna

Approccio integrato di prevenzione e gestione della persona con malattia croniche

Agire su

Organizzazione dei servizi Supporto all’autogestione Supporto alla decisione clinica Sviluppo del sistema informativo Uso delle risorse della comunità

per generare equipes di cure primarie proattive e organizzate in modo da interagire con pazienti informati e attivi

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Organizzare una coerenza duratura nel tempo tra

Sistema di valoriSistema clinicoGoverno

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I NCP per la sperimentazione di una presa in carico “person oriented care”

NCP Numero MMG

Numero assistiti

Bagnacavallo / Bagnara Di Romagna / Cotignola

18 23268

Faenza B (Centro Sud - Brisighella)

17 18930

Russi / Piangipane / Roncalceci

14 16314

Totale 50 58512

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Attivazione Ambulatorio di Patologia Cronica con integrazione mmg e ip

Promozione e educazione alla salute

Strumenti informativi-informatici

Sistema incentivante

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Obiettivi:

• Attivazione Ambulatorio di Patologia Cronica per la gestione integrata dei pazienti polipatologici

• Interventi di promozione e educazione alla salute in collaborazione col Dipartimento di Sanità Pubblica

• Fornire strumenti informativi-informatici per la corretta gestione dei pazienti polipatologici

• Orientamento del Dipartimento di Salute Mentale alla riabilitazione, deistituzionalizzazione e guarigione

Realizzazione di PDTA per la presa in carico di pazienti affetti da polipatologia (BPCO, Scompenso Cardiaco, Ipertensione, Diabete, Depressione) .

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Promozione e educazione alla salute

Cosa è stato fatto?

• Formazione MMG e infermieri su promozione della salute- comunicazione terapeutica, nuovi stili di vita (prevenzione primaria e secondaria), trattamenti non farmacologici della malattia

• Organizzazione di campagne di comunicazione per sensibilizzare la Comunità su importanza attività fisica, abitudini alimentari e la disassuefazione al fumo

• Creazione centri anti fumo (CAF) e presa in carico dei fumatori con BPCO

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Attivazione Ambulatorio di Patologia Cronica

Cosa è stato fatto? • Formazione integrata MMG, infermieri e operatori sociale• Individuazione e stadiazione dei casi (creazione del

Registro dei pazienti affetti da polipatologia)• Acquisizione strumenti (spirometri, elettrocardiografi…) e

risorse umane (infermieri, farmacisti, amministrativi) per la gestione proattiva

• Creazione percorsi facilitati (fast track) per esami urgenti, procedure di follow-up, visite specialistiche per la gestione della patologia cronica attraverso l’individuazione anche di figure ospedaliere di riferimento

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Strumenti informativi e informatici

Cosa è stato fatto? • Progettazione cartella condivisa MMG-infermiere per la

gestione dell’ambulatorio di patologia cronica• Sistema di gestione basato EBM per l’implementazione

della medicina d’iniziativa sulla cartella clinica del MMG:– Corretta individuazione dei pazienti polipatologici

(linkage dati MMG e fonti amministrative correnti)– Distribuzione diretta dei farmaci per poliprescritti

(pacchetto individualizzato dei farmaci)– Sistemi di controllo sulle prescrizione di esami di

laboratorio e farmaci (uso prontuario terapeutico provinciale/farmaci equivalenti)

35Continuity of Care .., Pisa, 13 giugno 2011

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Debolezza del commitment di sistema

Cultura e pratica professionale

Cultura organizzativa e gestionale

Disallineamento degli strumenti incentivanti

36Continuity of Care .., Pisa, 13 giugno 2011

A volte si ha l’impressione di una fatica degna di Sisifo

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37Continuity of Care .., Pisa, 13 giugno 2011

Il paradosso del cambiamento quando è necessario prende tempo,quando diventa inevitabile è tardi.

in un contesto dove prevalgono persone con malattia cronica, i ritardi nella capacità di governo clinico e di

governo organizzativo riducono la capacità collettiva di assicurare la qualità dei servizi e l’adeguamento ai bisogni

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