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Partiamo da alcune domande:
Che cos’è la carta geografia, su quali elementi
si basa?
Quali sono le sue peculiarità?
Soprattutto: quali le caratteristiche che la
rendono soggetta alle dinamiche di
potere/applicative/politiche?
La Cartografia
• La cartografia si basa su una graphia
• Sistema semiotico, di segni e simboli
• Ciò significa che attinge a un linguaggio
particolare, fatto di simboli e di metafore del
territorio
La Cartografia
• La carta e il testo scritto presentano similitudini:
Charta in latino è il documento scritto
entrambi fermano il tempo
la carta è anche il segno di un tempo, di
una cultura, di un contesto, come la letteratura
• Deve pertanto essere letta criticamente
La Cartografia
L’uomo, a prescindere dall’approccio, ha sempre
necessità di studiare lo spazio attorno a sé
– Per farlo proprio
– Per costruire strutture sociali
– Per ordinare ciò che è caotico
– Per trasformare lo spazio per le proprie
esigenze
– Ma anche per contemplarlo e descriverlo
(“spazio vissuto”)
Come si chiama il processo di trasformazione
dello spazio?
Territorializzazione
• Antropizzazione dello spazio e acquisizione territoriale
• Da spazio a territorio
– Cos’è lo spazio?
• Luogo dei possibili, prigione originale
– Cos’è il territorio?
• “Gabbia” che l’uomo si dà
• Obiettivo: conoscere e descrivere la Terra, ma anche
modificarla (dalla natura alla cultura)
E infatti…
Territorializzazione• E’ un fenomeno diverso di cultura in cultura
• Le carte sono diverse per questo
• Tre fasi
– Controllo dei simboli (appropriazione intellettuale)
– Controllo del territorio (appropriazione fisica)
– Dominio del senso (strutture sociali)
• La carta è fondamentale, perché avviene lì la
denominazione
• Per rappresentare lo spazio bisogna conoscerlo
(“vedere cos’altro c’è”)
• Quali sono le sue peculiarità?
1) Ridotta usa un sistema di riduzione in scala
2) Approssimata riproduce la realtà secondo
criteri di approssimazione: le proiezioni
geografiche
3) Simbolica usa segni convenzionali
Ciò significa che il cartografo deve sempre
operare delle scelte per la sua rappresentazione.
La Cartografia
• Una carta per essere esatta deve presentare
queste tre caratteristiche:
1) Equidistanza (stesse distanze grafiche e reali)
2) Equivalenza (stesse aree grafiche e reali)
3) Isogonia o conformità (stessi angoli grafici e
reali)
Esistono carte esatte?
La Cartografia
La carta è ridotta
La cartografia si basa sempre su una riduzione in scala (1:10.0000)
Non si può riprodurre la realtà in scala 1:1
Questo comporta delle scelte, rappresentative ma che hanno
implicazioni politico-sociali
E’ il rapporto tra la lunghezza misurata sulla carta
e quella sulla superficie terrestre.
Può essere di tipo numerico o grafico
La Scala
Carte a grande scala: il valore del denominatore
è inferiore a 150.000 (alto livello di dettaglio)
Carte a piccola scala: il valore del denominatore
è superiore a 150.000 (scarso livello di dettaglio)
La Cartografia
Tipologie di carte in base alla
scala
Piante o mappe: alto livello di dettaglio, scala
maggiore di 1:10.000
Carte topografiche: rappresentano piccoli tratti
di superficie terrestre, scala da 1:10.000 a
1:150.000
Carte corografiche: da 1:150.000 a 1:1.000.000
sono scale regionali
Carte geografiche: 1:1.000.000
- mappamondi
- planisferi
Tipologie di carte in base al
contenutoCarte generali:
- fisiche- politiche - fisico-politiche
Carte speciali:
- carte idrografiche, marine- carte nautiche- carte turistiche
Carte tematiche:
- carte geomorfologiche- carte climatiche- carte della vegetazione
Tipologie di carte in base ai
metodi di costruzione
Carte rilevate:
Misure o osservazioni dirette
Carte derivate:
Si basano su precedenti carte
La carta è approssimata
Non si può riportare una realtà
sferica e tridimensionale su di un
piano senza che vi siano distorsioni
evidenti
Anche questo processo comporta
delle «bugie» cartografiche
Le tipologie di proiezione
Proiezioni pure
Il reticolato geografico viene riportato su un piano o un
solido sviluppabile
Proiezioni modificate
Fanno seguito alle precedenti, attuando piccole modifiche
sul piano o sul solido
Proiezioni convenzionali
Sono le rappresentazioni che rispettano uno dei tre
requisiti: equidistanza, equivalenza o isogonia
Le proiezioni pure
Proiezioni prospettiche
- Si parte da un punto di vista per proiettare la realtà
sferica su di un piano
- Il punto di vista influenzerà la rappresentazione che ne
deriva e viene assunto sulla base degli obiettivi
Proiezioni di sviluppo
La superficie su cui viene rappresentato il globo è un cono
o un cilindro
Le proiezioni pure
Prospettiche e i punti di vista
Al centro
Sulla
superficie
della Terra
In un punto
finito al di
fuori della
Terra
All’infinito
In base alla
posizione
del quadro
(piano di
proiezione)
Le proiezioni modificate
Quella di Mercatore è la più conosciuta
E’ una proiezione cilindrica che tenta di aggiustare lo
schiacciamento dei Poli
E’ conforme (mantiene gli stessi angoli), equidistante solo
ai Poli e non è equivalente
La carta è simbolica
- L’uso dei segni è fondamentale per delineare il
messaggio di ogni mappa
- Vediamo alcuni esempi pratici
Introduzione alla Cartografia
• La carta racconta storie false, falsificate.
Perché?
• Dilemma cartografico
Introduzione alla Cartografia La cartografia è strumento potente
Per i geografi
Per gli amministratori
Per i pianificatori
Per gli studiosi di storia e del territorio
(archeologi, etc.)
Sembra essere la forma più verosimile di
descrizione, ma non lo è realmente
Le caratteristiche della
Cartografia
Quali sono gli attributi che diamo alla carta?
Essa ci si presenta come:
- Veritiera
- Statica
- Oggettiva
Ma è davvero così?
Le caratteristiche della
Cartografia
La carta geografica è sempre:
- Falsa, bugiarda
- Dinamica
- Soggettiva
La Carta è Falsa, dinamica,
soggettiva
Perché essa, facendo uso di una graphia,
attinge a un sistema semiotico
Utilizza dei segni, dei simboli che vengono
rappresentati sulla carta
Così facendo, «racconta delle storie», che
sono sempre soggettive e legate al potere
Nel suo raccontare storie, il cartografo deve
compiere delle scelte, che imprimono
un’immagine precisa all’osservatore
La Carta è Falsa, dinamica,
soggettiva
Vediamo alcuni esempi che
meglio ci aiutano a comprendere
quest’aspetto essenziale della
cartografia
La Carta è Falsa, dinamica,
soggettiva
Essa cambia sempre nel corso del tempo, per
diverse ragioni
Cambia in due principali direzioni:
In senso fisico-morfologico
In senso politico e geopolitico
La carta è solo apparentemente uno strumento
statico, fermo: così siamo stati abituati a leggerla
a scuola, nel processo di crescita educativa
Ma così non è