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P.O.F.

Anno scolastico 2012/2013

P.O.F. 2012/2013

~ 1 ~

Scuola secondaria di primo grado “G. Grassa” Mazara del Vallo

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Scuola Secondaria di primo grado “Giuseppe Grassa”

MAZARA DEL VALLO (TP)

del Vallo

Piano dell’Offerta FormativaAnno scolastico 2012/2013

“Il piano dell’offerta formativa

è il documento fondamentale

costitutivo dell’identità culturale e progettuale

dell’istituzione scolastica

ed esplicita la progettazione curricolare,

extracurricolare, educativa ed organizzativa

che le singole scuole adottano

nell’ambito della loro autonomia”

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Parte I

Principi generali

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1.1 PremessaIl presente Piano dell’Offerta Formativa costituisce la carta d’identità della Scuola Secondaria di primo grado “Giuseppe Grassa” di Mazara del Vallo (TP) ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa della scuola coerentemente con:

la legge 59 del 15 Marzo 1997 il D.P.R. 275/99 la legge 62 del 10 Marzo 2000 la legge 53 del 28 Marzo 2003 il decreto legislativo 59 del 19 Febbraio 2004 la raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 Dicembre

2006 (2006/962/CE) le indicazioni ministeriali del 2007 la legge 169 del 30 Ottobre 2008 le iniziative discusse, condivise e deliberate dal Collegio dei Docenti le scelte generali di gestione e di amministrazione definiti dal Consiglio di Istituto l’analisi dei suoi punti di forza e di debolezza le esigenze espresse dalle famiglie.

Inoltre il piano si ispira agli articoli 3, 9, 33 e 34 della Costituzione della Repubblica Italiana:

Art. 3. Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali […]

Art. 9. La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica […]

Art. 33. L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi […]

Art. 34. La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi […]

Il P.O.F. è elaborato dal Collegio dei docenti e indirizzato agli alunni, ai genitori e a tutto il personale che opera all’interno della scuola.

E’ reso pubblico e consegnato agli alunni e alle loro famiglie all’atto dell’iscrizione e si caratterizza per:

la flessibilità delle scelte, che permettono di rispondere alle esigenze formative degli alunni ed alle necessità emergenti dalla realtà locale;

l’individuazione delle competenze e delle responsabilità di cui è investito ogni docente nel processo decisionale ed organizzativo.

Il presente Piano dell’offerta formativa è per sua natura uno strumento in continua evoluzione.

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Le indicazioni contenute in esso si riferiscono all’anno scolastico 2012/2013, durante il quale le attività del piano, le modalità organizzative e l’ampliamento dell’offerta formativa saranno opportunamente monitorati al fine di individuarne i punti di forza e i punti di debolezza per opportuni accorgimenti correttivi

1.2 Finalità

Finalità istituzionale“La finalità del primo ciclo d’istruzione è la promozione del pieno sviluppo della persona. Per realizzarla la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità; previene l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione. In questa prospettiva la scuola accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura” (da Indicazioni per il curricolo – Ministero della Pubblica Istruzione – Settembre 2007).

Finalità della ScuolaConsiderata la finalità istituzionale come criterio di riferimento, la nostra Scuola definisce e persegue le finalità generali e gli obiettivi indirizzati al raggiungimento del successo formativo dei propri alunni, nel rispetto di uno sviluppo armonico della persona, all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie.

Più dettagliatamente essa:1. favorisce lo sviluppo della persona umana, valorizzando l’identità culturale e

religiosa di ciascun alunno;2. promuove l’acquisizione e il consolidamento delle conoscenze e delle abilità;3. fornisce gli strumenti funzionali all’acquisizione delle competenze, all’operatività, alla

riflessione su quello che si fa;4. incoraggia l’esplorazione e la scoperta;5. favorisce la formazione di cittadini attivi educati alla giustizia, alla legalità, alla

solidarietà, alla pace;6. valorizza le personalità dei giovani in formazione, suscitando motivazione e

responsabilizzando gli studenti nelle varie iniziative attivate;7. previene il disagio e interviene per il recupero dello svantaggio, attuando interventi

adeguati nei riguardi delle diversità;8. agevola l’acquisizione dell’autonomia, la razionalità del metodo di studio e lo spirito

di cooperazione;9. promuove, nel rispetto delle regole, un clima di gruppo sereno e pacifico nel

contesto classe e nell’istituto tutto;10.valorizza le eccellenze;11.agevola relazioni di dialogo e collaborazione tra docenti, alunni e famiglie;12.pone le premesse per l’educazione permanente e ricorrente.

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1.3 IndirizzoLa nostra scuola si identifica nell’indirizzo “Scientifico” e nel modello di “Scuola Aperta”, in quanto il progetto didattico-educativo è stato pensato, proposto ed articolato per realizzare l’interazione con tutte le agenzie formative presenti nel territorio.

1.4 Analisi del territorioLa nostra Scuola nasce nel 1962, anno dell’unificazione tra avviamento professionale e scuola media, con il nome “Giuseppe Grassa”, eroico aviatore mazarese. E’ ubicata in Mazara del Vallo, comune della provincia di Trapani, affacciato sul Mar Mediterraneo, alla foce del fiume Mazzaro (che insieme al fiume Delia ne costituisce la rete idrografica), e distante meno di 200 Km dalle coste tunisine.

La città, dall’impianto urbanistico islamico, è cresciuta e si è articolata intorno al suo porto-canale, che la eleva a uno dei più importanti e noti porti pescherecci d’Italia. Questo fa sì che l’attività economica che più la contraddistingue, oltre all’agricoltura e all’artigianato, è la pesca assieme all’industria cantieristica e alimentare, in special modo quella del pesce, sebbene oggi si registra anche uno sviluppo del settore terziario e turistico.

Per la sua posizione geografica, la città ha sempre manifestato una configurazione multietnica, aprendosi alla pacifica convivenza con componenti extracomunitarie, ormai ben inserite nel tessuto socio-economico del territorio.

Oggi infatti a Mazara del Vallo risiedono circa 3000 immigrati e le loro famiglie, provenienti in larga parte dal Maghreb, che occupano principalmente il centro storico cittadino di chiara matrice araba.

1.5 Analisi dell’utenzaTotale Alunni (al 19/10/2012)

623

Classi prime Classi seconde Classi terze

Maschi

97

Femmine

94

Maschi

105

Femmine

113

Maschi

114

Femmine

100

di cui:Alunni extracomunitari

36

Classi prime Classi seconde Classi terze

Maschi Femmine Maschi Femmine Maschi Femmine

7

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3 7 7 8 5 6

eAlunni diversamente abili

22

Classi prime Classi seconde Classi terze

Maschi

5

Femmine

2

Maschi

4

Femmine

2

Maschi

6

Femmine

3

La scuola sviluppa la propria azione educativa in coerenza con i principi dell’inclusione delle persone e dell’integrazione delle culture, considerando l’accoglienza delle diversità un valore aggiunto e irrinunciabile.

Gli alunni, essendo la Scuola ubicata in una zona periferica della città compresa tra piazza Imam al Mazarì, Miragliano e Trasmazzaro, provengono principalmente da famiglie di lavoratori legati alle attività marinare, oltre che di artigiani, operai, esercenti e, in minima parte, imprenditori, impiegati e liberi professionisti.Si registra la presenza di alunni provenienti da paesi extracomunitari, tra cui quest’anno anche due rumeni, tre cinesi e due marocchini, che evidenziano a volte difficoltà di comunicazione linguistica.

Gli alunni diversamente abili, seguiti da insegnanti di sostegno che curano il loro profilo dinamico-funzionale, sono integrati nel contesto classe e partecipano a tutte le iniziative previste dall’offerta formativa con mirate strategie, metodologie e strumenti.

La popolazione scolastica è distribuita in due plessi: uno sito in via G. Gualtiero, l’altro in via L. Vaccara, dove sono ubicati gli uffici di Dirigenza e di segreteria.

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Parte II

Programmazione didattica

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2.1 Progetto didattico-educativoL’azione didattico-educativa della scuola, considerate le finalità e gli obiettivi del P.O.F., mira all’acquisizione e consolidamento delle conoscenze e delle abilità degli alunni e favorisce lo sviluppo del loro processo formativo.La nostra scuola, coerentemente con le “indicazioni” emanate dal Ministro dell’Istruzione nell’anno 2007 e in base alla legge 169 del 30 Ottobre 2008, persegue l’obiettivo di formare saldamente ogni allievo sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri. Costruisce il Curricolo, processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa, nel rispetto delle finalità, dei traguardi per lo sviluppo delle competenze e degli obiettivi di apprendimento ministeriali. Le discipline raggruppate in aree permettono la possibilità di interazione e collaborazione fra i docenti per promuovere negli allievi:

il pieno sviluppo della persona un sapere unitario competenze spendibili nella vita di tutti i giorni

I consigli di tutte le classi, in riferimento al Curricolo della scuola, progettano il percorso per la realizzazione dei traguardi per lo sviluppo delle competenze e articolano le U.A. disciplinari e/o pluri- disciplinari, scegliendo, per queste ultime:

le tematiche gli obiettivi di apprendimento le discipline coinvolte mezzi e strumenti metodologie il periodo necessario per lo sviluppo delle competenze cognitive e

metacognitive, seguendo i progetti deliberati dal Collegio dei docenti.La nostra scuola, coerentemente con la finalità della scuola del primo ciclo, intende accompagnare gli alunni attraverso un percorso che permetta loro di:

elaborare il senso della propria esperienza promuovere la pratica di una cittadinanza attiva acquisire gli alfabeti di base della cultura vivere in un contesto idoneo a garantire il successo formativo.

Inoltre assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea (Raccomandazione del 18 Dicembre 2006) che sono:

1. comunicazione nella madrelingua2. comunicazione nelle lingue straniere3. competenza matematica e competenza di base di scienza e tecnologia4. competenze digitali5. imparare a imparare6. competenze sociali e civiche7. spirito di iniziativa e imprenditorialità8. consapevolezza ed espressione culturale.

CURRICOLO10

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TRAGUARDI CONDIVISI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE

SENSO DELL’ESPERIENZA

Favorire lo sviluppo delle capacità necessarie per imparare a leggere le proprie emozioni e gestirle.

Promuovere il senso della responsabilità (lavoro, cura di sé, degli oggetti, degli ambienti sia naturali che sociali).

Promuovere la relazione inter-personale ed orientare verso atteggiamenti positivi e pratiche collaborative.

ALFABETIZZAZIONE CULTURALE DI BASE

Favorire l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di interpretazione, simbolizzazione e rappresentazione del mondo.

Favorire una più approfondita padronanza delle discipline e una articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva della elaborazione di un sapere integrato.

CITTADINANZA

Promuovere la costruzione del senso della legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità.

Stimolare ad apprendere e rispettare i valori della Costituzione Italiana (i diritti inviolabili della persona, della dignità sociale, libertà di religione e varie forme di libertà), orientando all’inter-cultura.

AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

(Impostazioni metodologiche di fondo)

Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni, favorendo l’esplorazione e la scoperta.

Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità, per fare in modo che non diventino disuguaglianze

Incoraggiare l’apprendimento collaborativi al fine di “imparare ad apprendere”

Realizzare percorsi in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa.

Curricolo della Scuola per aree disciplinari

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AREA Linguistico – Artistico - Espressiva“L’apprendimento delle lingue e dei linguaggi non verbali si realizza con il concorso di più discipline: lingua italiana; lingue comunitarie; musica; arte-immagine; corpo-movimento-sport; religione cattolica. Tutte queste discipline, concorrono a definire un’area sovra-disciplinare, in cui esse ritrovano una comune matrice antropologica nell’esigenza comunicativa dell’uomo e nell’esplicazione di facoltà uniche e peculiari del pensiero umano. Gli esseri umani, infatti, con i linguaggi verbali, iconici, sonori e corporei hanno da sempre attuato la loro propensione a narrare e a descrivere spazi, personaggi e situazioni sia reali sia virtuali, a elaborare idee e a rappresentare sentimenti comuni creando l’immaginario collettivo, attraverso il quale è stato elaborato e trasmesso il patrimonio di valori estetici, culturali, religiosi, etici e civili di una comunità. …” (cfr. Indicazioni per il curricolo - L’organizzazione del curricolo)

SENSO DELL’ESPERIENZA

L’alunno :

interagisce con i coetanei mediante la vita di gruppo in un contesto di gioco, classe, di famiglia, di territorio sociale;

utilizza codici linguistici diversi e strutturati; accosta linguaggi verbali con quelli iconici e

sonori;

ALFABETIZZAZIONE CULTURALE DI BASE

memorizza scambi d’informazioni semplici; comprende i punti chiave dell’esperienza

compiuta; espone le proprie idee ed opera con i linguaggi

a lui congeniali. apprezza la lingua italiana e non solo come

strumento attraverso il quale può esprimere stati d’animo;

rielabora esperienze ed espone punti di vista personali in maniera strutturata e coesa;

CITTADINANZA

identifica le iniziative che nascono dal rapporto tra scuola e società;

confronta i comportamenti sociali esistenti tra piccolo gruppo e grande;

AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

(Impostazioni metodologiche)

si relaziona coordinandosi con gli altri nelle attività di studio;

usa manuali al fine di ricercare e rielaborare dati, informazioni, concetti, esperienze;

utilizza anche strumenti informatici; scopre il successo come risultato di impegno

personale, autonomia e spirito di cooperazione.

AREA Storico – Geografica

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“…..L'area storico-geografica è composta dalle scienze che si occupano dello studio delle società umane, nello spazio e nel tempo: la storia e la geografia, strettamente collegate fra loro e in continuità fra primaria e secondaria (cfr. Indicazioni per il curricolo - L’organizzazione del curricolo).

SENSO DELL’ESPERIENZA

L’alunno: sviluppa le capacità necessarie per imparare;

a leggere le proprie emozioni e a gestirle si relaziona con gli altri accettandone la

diversità; conosce le regole della vita di gruppo e le

rispetta;

CITTADINANZA

acquisisce comportamenti corretti e responsabili nelle varie situazioni;

compre l‘importanza delle norme stabilite dalla comunità e imparare a rispettarle;

conosce e rispetta l’ ambiente e il territorio; riconosce e rispetta i valori sanciti nella

Costituzione art.2.3.4.8;

ALFABETIZZAZIONE CULTURALE DI BASE

utilizza i linguaggi degli ambiti disciplinari specifici;

conosce e usa i linguaggi informatici di base; percepisce e comprende i messaggi

provenienti dal mondo esterno; acquisisce un valido metodo di studio;

AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

(Impostazioni metodologiche)

dà senso e significato a quello che si va imparando;

acquisisce padronanza della lingua italiana per comunicare, per favorire l’integrazione sociale e per continuare il proprio itinerario di istruzione;

individua problemi e solleva domande per cercare soluzioni anche originali attraverso un pensiero divergente e creativo;

riconosce le difficoltà incontrate e le strategie adatte per superarle;

pensa e realizza attività vissute in modo condiviso e partecipato con altri valorizzando il territorio come risorsa per l’apprendimento.

SENSO DELL’ESPERIENZA

L’alunno:

sviluppa le capacità di mettere in relazione il “pensare” e il “fare”;

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è consapevole delle proprie potenzialità e risorse;

promuove il senso di responsabilità nel fare bene il proprio lavoro e nel portarlo a termine;

ALFABETIZZAZIONE CULTURALE DI BASE

usa strumenti adatti a percepire, interpretare e collegare fenomeni e concetti;

approfondisce la padronanza delle discipline scientifiche, nella prospettiva della elaborazione di un sapere integrato;

CITTADINANZA

sviluppa la capacità di leggere e valutare le informazioni che la società offre e di prende decisioni motivate;

confronta i comportamenti sociali esistenti tra piccolo gruppo e grande;

apprende le fondamentali norme igieniche; acquisisce consapevolezza della correlazione

tra ambiente e salute; conosce e rispetta l’ambiente naturale e il

territorio circostante;

AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

(Impostazioni metodologiche)

si avvia all’acquisizione del metodo scientifico; sviluppa la capacità di storicizzare e costruire

schemi interpretativi, riflettendo sui propri percorsi di apprendimento;

potenzia l’uso dei linguaggi specifici e degli strumenti appropriati.

Religione cattolica….La religione cattolica è parte costitutiva del patrimonio storico, culturale ed umano della società italiana; per questo, secondo le indicazioni dell’Accordo di revisione del Concordato ( febbraio 2010), la Scuola Italiana si avvale della collaborazione della Chiesa cattolica per far conoscere i principi del cattolicesimo a tutti gli studenti che vogliano avvalersi di questa opportunità. L’insegnamento della religione cattolica (Irc), mentre offre una prima conoscenza dei dati storico-positivi della Rivelazione cristiana, favorisce e accompagna lo sviluppo intellettuale e di tutti gli altri aspetti della persona, mediante l’approfondimento critico delle questioni di fondo poste dalla vita. Per tale motivo, come espressione della laicità dello stato, l’Irc è offerto a tutti in quanto opportunità preziosa per la conoscenza del cristianesimo, come radice di tanta parte della cultura italiana ed europea. Stanti le disposizioni concordatarie, nel rispetto della libertà di coscienza, è data agli studenti la possibilità di avvalersi o meno dell’Irc. I traguardi per lo sviluppo delle competenze sono formulati in modo da esprimere la tensione verso tale prospettiva e collocare le differenti conoscenze e abilità in un orizzonte di senso che ne espliciti per ciascun alunno la portata esistenziale.

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Gli obiettivi di apprendimento per ogni fascia d’età sono articolati in quattro ambiti tematici, tenendo conto della centralità della persona di Gesù Cristo:- Dio e l’uomo, con i principali riferimenti storici e dottrinali del cristianesimo;- la Bibbia e le fonti, per offrire una base documentale alla conoscenza;- il linguaggio religioso, nelle sue declinazioni verbali e non verbali;- i valori etici e religiosi, per illustrare il legame che unisce gli elementi squisitamente religiosi con la crescita del senso morale e lo sviluppo di una convivenza civile, responsabile e solidale. …(cfr. Indicazioni per il curricolo relative all’insegnamento della religione cattolica )

Cittadinanza e costituzioneL’insegnamento della disciplina “Cittadinanza e Costituzione”, partita come sperimentazione già nell’anno scolastico 2008/2009, è inserita in tutte le classi e viene impartita nell’ambito del monte ore dell’area storico-geografica.

La nostra scuola, tenendo a riferimento le istanze e le esigenze emergenti dal territorio in cui è ubicata, individua nelle Indicazioni e nei Programmi di insegnamento vigenti le parti che sviluppano oltre i principi, i temi e i valori della Costituzione, anche le norme concernenti l’esercizio attivo e responsabile della cittadinanza, in un’ottica di pluralismo istituzionale, come da Circolare Ministeriale relativa ai processi di attuazione del D.L. n. 137 del 01/09/2008, convertito con modificazioni nella Legge 30/10/2008 n. 169.

OrientamentoL’orientamento ha una valenza formativa trasversale a tutte le discipline curricolari ed extracurricolari. La scuola ha il compito di garantire ai propri alunni:

lo sviluppo di tutte le potenzialità per orientarsi nel mondo in cui vivono al fine di raggiungere un equilibrio attivo e dinamico;

delineare una mappa delle strutture culturali di base, necessarie per il successivo sviluppo delle capacità di capire, fare, prendere decisioni, progettare e scegliere in modo efficace il proprio futuro.

La scuola attraverso i curricoli favorisce anche: la scoperta di attitudini ed interessi personali; l’autovalutazione; la conoscenza dei diversi contesti sociali; attività a livello informativo; rapporti con le famiglie per l’orientamento.

Sarà, inoltre, ampliata l’offerta formativa con attività integrative in cui sono previsti: visite guidate viaggi di istruzione partecipazione a concorsi esterni rassegne e seminari, visione di film presso ente esterni, incontri con esperti esterni relativamente alle tematiche sull’affettività, salute,

ambiente, legalità come deliberato nel C.D. partecipazione a rassegne teatrali.

(vedi Parte IV “Piani programmatici delle Funzioni Strumentali”)

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2.2 MetodologieTenuto conto dell’Ambiente di apprendimento del Curricolo della Scuola, all’interno dei Consigli di classe, in fase di progettazione delle attività, nel rispetto della libertà di insegnamento, si indicano le metodologie concordate:

Didattica attiva Ricerca-azione Apprendimento - scoperta Problem solving Metodo scientifico-operativo Attività di gruppo Lezione frontale Colloqui Discussioni guidate Interdisciplinarietà Lezioni multimediali Lezioni interattive Cooperative learning

2.3 Strumenti di verifica sommativa Interrogazioni orali Prove scritte, pratiche e grafiche Esercitazioni individuali e collettive Prove strutturate e semistrutturate Relazioni scritte Questionari Cartelloni esplicativi Griglie d’osservazione Conversazioni/dibattiti Esercitazioni in modalità multimediale.

2.4 Criteri di valutazioneLa valutazione dello studente da parte del Consiglio di Classe è un momento estremamente delicato in cui si intrecciano elementi di diversa natura che coinvolgono conoscenze, competenze, abilità e fattori relazionali. Possiede inoltre un importante ruolo di certificazione nei confronti dell'esterno.L'individuazione di criteri di valutazione corrisponde quanto più possibile all'esigenza di porre dei punti di riferimento condivisi volti ad omogeneizzare gli standard utilizzati dai singoli consigli di classe. Al tempo stesso l'esplicitazione dei criteri facilita l'attivazione del processo di autovalutazione degli studenti e coinvolge in modo più consapevole i genitori stessi.

a) Valutazione disciplinareLe valutazioni proposte da ciascun docente al Consiglio di Classe in fase di scrutinio devono scaturire da un percorso educativo in cui l'esito finale è il risultato di un dialogo, di un confronto e di una serie di verifiche.

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Per giungere all'espressione di una votazione è necessario che: sussista un congruo numero di prove all'interno di una frequenza assidua. in caso di assenze saltuarie, frequenti, prolungate, sia pure giustificate, il Consiglio di

Classe, accerterà che siano stati raggiunti gli obiettivi propri di ciascuna disciplina, corroborati da un congruo numero di interrogazioni e di esercitazioni scritte, grafiche o pratiche.

con questo si sottolinea che l'assiduità della frequenza è un valore necessario e fondamentale per un serio sviluppo del dialogo educativo, da tenere in seria considerazione nel corso della valutazione finale.

vengano assunti come riferimento gli standard di valutazione: di conoscenze, competenze e abilità indicati al punto (c) utilizzati secondo le

curvature delle diverse discipline; delle capacità relazionali e comportamentali indicati al punto (b);

sia dato l'opportuno rilievo ai progressi realizzati dallo studente nel processo di formazione/apprendimento, in rapporto ai livelli d'ingresso individuati.

La valutazione degli apprendimenti è ripartita in:- valutazione diagnostica, finalizzata all’accertamento del livello di partenza (test ingresso)- valutazione formativa o in itinere, finalizzata:

ad individuare, per ciascun alunno, i punti di forza e di debolezza del percorso formativo e fornire l’informazione di ritorno utile a ri-orientare gli interventi didattici;

promuovere l'auto-valutazione nella prospettiva metacognitiva.- valutazione certificativa o sommativa, finalizzata ad attestare le competenze effettivamente acquisite dall’alunno al termine dei periodi formali dell’istruzione.La valutazione formativa viene condotta da ciascun docente nell’ambito della propria area disciplinare; la valutazione certificativa è deliberata dal consiglio di classe con cadenza quadrimestrale. La valutazione certificativa viene riportata nel documento di valutazione ed è articolata in due sezioni:

voti disciplinari, rappresentativi del livello di competenza raggiunto dall’alunno in ciascuna disciplina;

giudizio analitico globale, che descrive il livello di sviluppo nelle competenze trasversali (solo classe terze).

La valutazione degli alunni diversamente abili viene effettuata secondo le specifiche procedure previste dal P.E.I. di cui all’art. 12, comma 5 della L.104/92.

b) Valutazione delle capacità relazionali, comportamentali e degli atteggiamenti mentali

La Scuola si pone anche la finalità di valorizzare le personalità dei giovani in formazione suscitando motivazione, individualizzando i diversi interventi didattici e responsabilizzando gli studenti nelle varie iniziative attivate. Perciò la valutazione disciplinare degli apprendimenti viene integrata in base alle seguenti variabili di riferimento relative alla sfera relazionale, volte a verificare se lo studente:

a) sa lavorare bene con altri di diversa formazione in varie situazioni reali;

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b) sa ricoprire diversi ruoli: membro di un gruppo di lavoro, leader, insegnante, mediatore;c) è capace di monitorare i propri processi mentali e comportamentali;d) dimostra autocontrollo;e) sa auto- valutarsi;f) sa porsi mete individuali;g) adatta il suo comportamento alle diverse situazioni;h) dimostra responsabilità, entusiasmo, curiosità, rispetto verso la cultura,verso gli altri e

verso se stesso; i) apprezza il valore delle conoscenze nelle varie discipline; j) mostra impegno personale e orgoglio verso il proprio lavoro; k) usa conoscenze, competenze e abilità in modo attivo, costruttivo e creativo.

c) Griglia di valutazione disciplinare

LIVELLI CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZE

NC Totale rifiuto della

materia e dei suoi contenuti.

Ha prodotto lavori e svolto verifiche che non forniscono alcun elemento per riconoscere l’acquisizione di specifiche abilità.

Gli elementi acquisiti accertano la totale assenza di competenze specifiche disciplinari.

4

Gravi carenze di base.

Difficoltà a riconoscere gli elementifondamentali ed elementari degliargomenti trattati.

Ha prodotto lavori e verifiche parziali e comunque non sufficienti ad esprimere un giudizio sull’iter formativo.

Difficoltà nell’esecuzione di operazioni elementari.

Difficoltà a memorizzare e a riconoscere concettispecifici.

Difficoltà di assimilazionedei metodi operativi impartiti.

Anche se guidato non è in grado di riferire le esperienze proposte.

5

Conoscenze parziali e/o frammentarie dei contenuti.

Comprensione poco chiara dei concetti.

Anche se guidato non riesce ad applicare i concetti teorici a situazioni pratiche.

Metodo di lavoro poco personale e pertanto poco efficace.

Applicazione parziale edimprecisa delle informazioni.

Anche se guidato l’alunno ha difficoltà ad esprimere i concetti e ad evidenziare quelli più importanti.

Uso impreciso dei linguaggi nella loro specificità.

Modesta la componenteideativa.

6 Complessiva conoscenza dei contenuti ed applicazione elementare delle informazioni.

Sufficienti capacità di analisi,confronto e sintesi anche se non autonome.

Utilizza ed applica le tecniche operative in modo adeguato, seppur poco personalizzato.

Esposizione abbastanzacorretta ed uso accettabile della terminologia specifica.

Se guidato l’alunno riesce ad esprimere i concetti e ad evidenziare i più importanti.

Capacità adeguate di18

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comprensione e di lettura degli elementi di studio.

7

Conoscenza puntuale dei contenuti ed assimilazione dei concetti.

Applicazione delleconoscenze acquisite nella soluzione di semplici problemi e nella deduzione logica.

Metodo di lavoro personale ed uso consapevole dei mezzi e delle tecniche specifiche realizzative.

Adesione alla traccia ecorretta l’analisi.

Esposizione chiara con corretta utilizzazione del linguaggio specifico.

8 Conoscenza

completa ed organizzata dei contenuti.

Uso autonomo delleconoscenze per la soluzione di problemi.

Capacità intuitive che siestrinsecano nella comprensioneorganica degli argomenti.

Sa riconoscereproblematiche chiave degli argomenti proposti.

Vi è padronanza di mezzi espressivi ed una efficacecomponente ideativa.

L’esposizione è sicura con uso appropriato dellinguaggio specifico.

9

Conoscenza approfondita ed organica dei contenuti anche in modo interdisciplinare.

Sa cogliere, nell’analizzare i temi, i collegamenti che sussistono con altri ambiti disciplinari e in diverse realtà, anche in modo problematico.

Metodo di lavoro personale, rigoroso e puntuale.

Capacità di rielaborazione che valorizza l’acquisizione dei contenuti in situazioni diverse.

Stile espositivo personale e sicuro con utilizzo appropriato del linguaggio specifico.

10

Conoscenza completa, approfondita, organica ed interdisciplinare degli argomenti.

Interesse spiccato verso i saperi e positiva capacità di porsi di fronte a problemi e risolvere quelli nuovi.

Metodo di lavoro efficace, propositivo e con apporti diapprofondimento personale ed autonomo, nonché di analisi critica.

Esposizione scorrevole,chiara ed autonoma tanto da padroneggiare lo strumento linguistico.

Efficace e personale lacomponente ideativa.

Uso appropriato e critico dei linguaggi specifici.

d) Fattori di credito formativo scolastici Assiduità e frequenza scolastica Interesse Impegno

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Partecipazione al dialogo educativo Partecipazione a gare sportive Partecipazione alle attività di ampliamento dell’Offerta Formativa Interesse/profitto Religione Cattolica ed attività alternative Partecipazione a concorsi promossi da docenti Attività di collaborazione con la scuola Solidarietà e collaborazione con alunni in difficoltà ( aiuto concreto nella realizzazione

delle attività scolastiche).

e)Valutazione complessiva dei consigli di classeFermo restando la competenza esclusiva del Consiglio di Classe nella discrezionalità per l'ammissione o non dello studente alla classe successiva, secondo la normativa vigente e compatibilmente con i criteri posti in precedenza, in generale 3 insufficienze, di cui almeno 2 gravi (4, NC) o 4 insufficienze nelle diverse discipline costituiranno la condizione per la valutazione di una non ammissione alla classe successiva.In tutti i casi andranno considerati:

a) il numero e la gravità delle insufficienze disciplinari e l'effettiva possibilità di colmare le lacune riscontrate;

b) il numero elevato di assenze (è richiesta la frequenza nella misura di almeno ¾ del totale delle ore annuali).

Ciò nonostante i consigli di classe possono deliberare l’ammissione alla classe successiva a condizione che le assenze complessive non pregiudichino la possibilità di procedere alla valutazione stessa (motivi di salute debitamente documentate). L’impossibilità di accedere alla valutazione comporta la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale del ciclo, circostanze che richiedono accertamento preliminare da parte del consiglio di classe e debita verbalizzazione.

f) Competenza in uscitaL’alunno alla fine del percorso educativo-didattico:

ha maturato una maggiore consapevolezza nelle proprie capacità e delle proprie attitudini

sa auto valutarsi sa operare scelte consapevoli è consapevole che il successo è il risultato dell’impegno personale ha acquisito un comportamento responsabile e sa relazionarsi con gli altri in modo

positivo accettandone la diversità sa vivere bene in gruppo rispettando le regole e gli altri sa utilizzare il dialogo per la soluzione di situazioni conflittuali (a partire dalla classe) ha interiorizzato valori morali partecipa alle attività scolastiche con attenzione, ordine e pertinenza ha acquisito un proficuo metodo di studio e un autonomo metodo di lavoro ha acquisito i linguaggi, i contenuti e le procedure propri delle varie discipline ha sviluppato la capacità di osservazione, comprensione, comunicazione,

elaborazione, calcolo

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sa organizzare le conoscenze in quadri di sintesi e mappe concettuali sa generalizzare procedure e concetti appresi, trasferendoli in situazioni e campi

diversi è consapevole della correlazione tra ambiente e salute e della necessità di rispettare

l’ambiente circostante. sa cogliere i messaggi e le sollecitazioni provenienti dal mondo esterno decifrandoli e

valutandoli sa intervenire nel contesto in cui è inserito apportando il suo valido e originale

contributo.

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Parte III

Organizzazione

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3.1 Struttura della scuola

La Scuola secondaria di primo grado “Giuseppe Grassa” ha sede a Mazara del Vallo e si articola in due plessi.

a) Plesso via G. Gualtiero, dove sono allogate le sezioni A, B, D, E, F, G;

b) Plesso via L. Vaccara, dove sono allogate le sezioni C,H, I, L.

Le sezioni a tempo prolungato sono: E, G, I, H, mentre le restanti sono a tempo normale.

3.2 Dotazioni della scuola

Plesso via Vaccara Plesso via Gualtiero

Aule provviste di LIM Aule provviste di LIM

Biblioteca Biblioteca

Sala video Sala video

Laboratorio multimediale Laboratorio multimediale

Laboratorio multimediale linguistico Laboratorio multimediale linguistico

Laboratorio scientifico Laboratorio scientifico

Campo di calcetto all’aperto Campo di pallavolo all’aperto

Aula attività artistiche Aula attività artistiche

Auditorium con LIM Auditorium

Uffici di Dirigenza Aula musica

Uffici di Segreteria Palestra

Sala Docenti Sala docenti

Aula ricevimento genitori Aula ricevimento genitori

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3.3 Struttura oraria A. S. 2012/2013

DISCIPLINETEMPO NORMALE TEMPO PROLUNGATO

LETTERE 10 12

SCIENZE MATEMATICHE 6 7

INGLESE 3 5

FRANCESE 2 /

TECNOLOGIA 2 3

ARTE E IMMAGINE 2 2

MUSICA 2 2

SCIENZE MOTORIE 2 2

RELIGIONE 1 1

COMPRESENZA ITA – MAT / 2

TOTALE ORE 30 36

Il tempo-mensa pomeridiano per le classi a tempo prolungato rientra nelle 36 ore.

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Nell’ottica di una diversificazione dell’offerta formativa, la nostra scuola propone per le classi a tempo prolungato il potenziamento della lingua Inglese, con cinque ore curricolari.

3.4 Organizzazione oraria A. S. 2012/2013

TEMPO PROLUNGATO 36 OREGiorno Unità oraria Orario Giorno Unità oraria Orario

LUNEDIMERCOLEDI

GIOVEDISABATO

1 8.25 - 9.25

MARTEDÌVENERDI

1 8.25 - 9.252 9.25 - 10:25 2 9.25 - 10:253 10:25 - 11:15 3 10:25 - 11:15

Intervallo 11:15 - 11:25 Intervallo 11:15 - 11:254 11.25 - 12:25 4 11.25 - 12:255 12:25 - 13:25 5 12:25 - 13:25

6 ( Mensa ) 13:25 - 14:257 14:25 –15:208 15:20 –16:15

TEMPO NORMALE 30 hLUNEDÌ

MARTEDIMERCOLEDI

GIOVEDÌVENERDISABATO

1 8:25 – 9:252 9:25 - 10:253 10:25 - 11:15

Intervallo 11:15 - 11:254 11:25 - 12:255 12:25 - 13:25

3.5 Il personale della scuola

Organigramma

Dirigente: Prof.ssa Angela CristaldiVicario: Prof. Baldassare AsaroResponsabile plesso Via Gualtiero: Prof. Michele SuteraDirigente servizi generali e amministrativi: Francesco Crocchiolo

Coordinatori di dipartimento Dipartimento di Italiano: prof.ssa A. Bonanno Dipartimento di Storia: prof.ssa G. Del Forte Dipartimento di Geografia: prof.ssa M. P. Parrinello Dipartimento di Matematica: prof. B. Asaro Dipartimento di Scienze: prof.ssa L. Savalli Dipartimento di Inglese: prof.ssa R. Ingraldo Dipartimento di Francese: prof.ssa R. Barraco Dipartimento di Tecnologia: prof. M. Sutera Dipartimento di Arte: prof. G. Cuttone Dipartimento di Musica: prof. V. Anselmi Dipartimento di Scienze motorie: prof. F. Asaro

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Dipartimento di Religione: prof.ssa A. Mancuso Dipartimento per il Sostegno: prof. P. Asaro

Coordinatori di classe

Funzioni strumentali

AREA DESCRIZIONE AREA COMPITI DOCENTE

1 GESTIONE DEL PIANO

DELL’OFFERTA FORMATIVA

Raccolta delle proposte progettuali presentate, tabulazione e trasmissione alla commissione POF e al DS;

Monitoraggio e valutazione del piano; Autoanalisi e autovalutazione d’Istituto.

Maria Caterina Vitale

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CLASSE DOCENTE CLASSE DOCENTE

1^A Parrinello M.P. 1^G Asaro F.sca

2^A Giacalone F.sca 2^G Marino G.

3^A Gabriele N. 3^G Modica R. M.

1^B Savalli L. 1^C Nicastro C.

2^B Di Trapani G. 2^C Ingrasciotta V.

3^B Cannella S. 3^C Di Gregorio

1^D Mezzapelle L. 1^H Pellegrino V.

2^D Marino D. 2^H Gagliano C.

3^D Ingraldo R. 3^H Marrone G. B.

1^E Ballatore M. 1^I Bonanno A.

2^E Fiducioso A. 2^I Asaro G.

3^E Tumbiolo M.E. 3^I Del Forte G.

1^F Barraco R. 1^L Celere M. R.

2^F Calderone V. 2^L Genovese P.

3^F Adelendi T. 3^L Rizzo P.

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2SOSTEGNO AL

LAVORO DOCENTE

Cura sito web delle scuola ( raccolta e adattamento materiale da pubblicare);

Coordinamento dei progetti inerenti l’uso delle nuove tecnologie;

Sostegno ai docenti nell’uso delle nuove tecnologie; Formazione docenti modalità blended.

Andrea Fiducioso

3INTERVENTI E SERVIZI PER

GLI STUDENTI

FIGURA A Educare alla convivenza civile: salute, ambiente e

legalità. Coordinamento delle attività curricolari ed

extracurricolari. Viaggi d’istruzione e visite guidate.

Giovanna Asaro

FIGURA B - C

Coordinamento delle iniziative per la continuità educativa fra la scuola primaria e la scuola secondaria di 1° grado.

Coordinamento delle iniziative di raccordo fra scuola secondaria di primo grado e scuola secondaria di secondo grado;

Orientamento.

Rossana Asaro

Francesca Asaro

FIGURA D -E

Coordinamento delle iniziative e delle attività relative al sostegno per gli alunni disabili.

Pietro Asaro

Massimiliano Bucca

 

Responsabili strumenti prof.ssa Paola La Melia (plesso di via L. Vaccara)

audio-visivi e biblioteca prof.ssa E. Fortunato (plesso di via Gualtiero)

Responsabili dei prof. B. Asaro (plesso di via L. Vaccara)

laboratori informatici prof. A. Fiducioso (plesso di via Gualtiero)

Responsabili dei prof. G. B. Marrone (plesso di via L. Vaccara)

laboratori scientifici prof.ssa L. Savalli (plesso di via Gualtiero)

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prof. G. B. Marrone (plesso di via L. Vaccara) Responsabili LIM prof. A. Fiducioso (plesso di via Gualtiero)

Responsabile laboratorio linguistico: prof. M. Sutera (organizzazione plesso di via Gualtiero)

Assistenti Amministrativi Castelli Maria

Contabili-patrimoniali Grassone Graziella

 Assistenti Amministrativi Sammartano Loredana

Responsabili servizi didattici Torre Grazia

Amato, Bellomo, Bertuglia, Ciaramitaro,

Collaboratori scolastici Cusumano, Ferrantello, Inzerillo,

Quinci, Signorello, Timpone.

3.6 Osservatorio d’area

LA NOSTRA SCUOLA E’ OSSERVATORIO D’AREA SUL FENOMENO DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA E LA PROMOZIONE DEL

SUCCESSO FORMATIVO

L’Osservatorio di Area svolge attività di contrasto al fenomeno della dispersione scolastica e del disagio infanto-giovanile, promuove, coordina e sostiene iniziative territoriali per il perseguimento del successo formativo degli alunni.Nasce presso la sede dell’Istituto Superiore di Istruzione Classica, Tecnica e Professionale “F. D’Aguirre” di Salemi, sulla base dell’accordo di rete tra le Istituzioni scolastiche che insistono sul territorio dei comuni di Mazara del Vallo, Salemi e Vita, nella persona dei rispettivi Dirigenti scolastici pro-tempore.Nell’anno scolastico 2008/09, per disposizione del Dirigente del CSA di Trapani, la dott.ssa Angela Cristaldi viene nominata Coordinatrice dell’Osservatorio e, di conseguenza, la sede viene spostata a Mazara del Vallo, presso la nostra scuola.Nell’anno scolastico 2009/2010 la città di Gibellina entra a far parte dell’Osservatorio.Docente referente dell’Osservatorio è la prof.ssa Nicoletta Argirò.L’Osservatorio ha il compito di:

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1. Predisporre una mappa delle risorse per affrontare i fenomeni di dispersione scolastica e disagio socio-educativo nel territorio;

2. Raccogliere dati quanti-qualitativi per il monitoraggio dei bisogni della Comunità socio-scolastica e per orientare in modo razionale lo sviluppo delle azioni;

3. Individuare ed attivare forme di raccordo con Agenzie che erogano servizi socio-sanitari ed educativi;

4. Promuovere una cultura “anti-dispersione”, favorendo la circolarità delle informazioni e il coinvolgimento degli alunni, dei genitori e dei docenti dell’area;

5. Individuare gli obiettivi d’intervento prioritario e formulare Piani Integrati di Area che favoriscano la realizzazione di interventi di rete, anche in riferimento alla legge n°285/97 e alla legge n°328/00, ai fondi FESR, PON, POR;

6. Mantenere un rapporto sistematico con l’Osservatorio provinciale e promuovere, d’intesa con quest’ultimo, iniziative per facilitare il successo formativo di “tutti” gli studenti;

7. Monitorare e valutare in itinere gli interventi progettati ed eventualmente riformulare gli obiettivi e le strategie sulla base dei feed-back;

8. Elaborare un regolamento interno;9. Combattere e prevenire il fenomeno della dispersione scolastica intesa non solo

come evasione, abbandono e frequenza irregolare, ma anche come insuccesso scolastico;

10. Favorire l’integrazione fra Istituzioni scolastiche e Agenzie, Servizi, Enti, fornendo mappe di disponibilità di risorse;

11. Promuovere e orientare i processi di crescita delle Istituzioni scolastiche aderenti;12. Sostenere il processo di cambiamento del rapporto di insegnamento-

apprendimento-organizzazione a favore della costruzione di competenze riconoscibili, certificabili e spendibili.

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Parte IV Ampliamento

dell’offerta formativa

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4.1 La sicurezza nella scuola

a cura del R.S.P.P. prof. Michele Abruzzo

Il problema della sicurezza nella scuola, come prevenzione dei pericoli e gestione delle emergenze, è un aspetto importante dell’educazione che la scuola fa proprio come obiettivo intersecante all’istruzione di tutte le discipline.Le attività previste intendono promuovere un percorso di formazione/informazione e sensibilizzazione sulla prevenzione dei rischi; sul riconoscimento delle fonti di pericolo, finalizzate allo sviluppo di atteggiamenti improntati alla sicurezza, intesi nel modo in cui sono elementi imprescindibili di salvaguardia della salute individuale e della salute collettiva. Fattori di crescita per una coscienza di responsabilità sociale.Pertanto in una scuola moderna e dinamica, dove le attività si svolgono in laboratori, palestre, spazi interni ed esterni, è necessario sviluppare la cultura della sicurezza, educando alunni e gli operatori a valutare i rischi per prevenire danni maggiori.

Obiettivi Conoscenza dell’edificio scolastico dal punto di vista strutturale e funzionale; Individuazione dei principali rischi e pericoli relativi all’edificio scolastico; Lettura delle planimetrie, (piante) che indicano il percorso da seguire in caso di

emergenza, per congiungersi nei precisi punti di riunione, all’aperto. Conoscenza dei segnali e dei dispositivi di sicurezza che sono collocati nei

corridoi e nelle scale (uscita di emergenza, indicatori degli accessori antincendio, estintori, idranti, cassetta di primo soccorso ecc …);

Acquisizione di precise norme comportamentali in caso di incendio, di terremoto, di alluvioni o interventi di primo soccorso;

Acquisizione di norme comportamentali a salvaguardia dell’igiene e della salute; (non oscillare sulla propria sedia ma stare seduti dritti e composti; tenere allineati i banchi; non occupare la corsia fra i banchi con gli zaini; appendere lo zaino e lasciare libero il passaggio; non muovere con le mani oggetti appuntiti o contundenti; usare gli utensili scolastici in modo corretto; non usare materiali e attrezzi senza il consenso o senza la presenza dell’insegnante; non spingere con forza la porta; non dare spintoni ma aiutarsi nel percorso di uscita, rimanere in fila; non correre nei corridoi, non retrocedere durante il flusso di uscita ecc…).

Risultati attesi Capacità di valutazione dei rischi nella vita scolastica e in situazioni diverse; Assunzione di comportamenti improntati sull’autocontrollo, sulla collaborazione

sulla prevenzione e protezione; essere solidali, collaborare in casi d’emergenza. Acquisizione di comportamenti corretti in caso di circostanza critica;

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Acquisizione di comportamenti corretti a salvaguardia della salute.

Attività Visite particolareggiate ai vari locali dell’edificio; Lezioni guidate sui principali rischi e pericoli, sulle norme di sicurezza e sulla

relativa simbologia segnaletica; Attività ludiche mirate a far conoscere e gestire le situazioni d’emergenza; Formare una conoscenza atta alla valutazione dei rischi quotidiani nella scuola; Prove di evacuazione guidate e improvvisate.

4.2 Offerta formativa per alunni diversamente abiliLa nostra scuola si è sempre distinta per la vocazione all’accoglienza efficace degli alunni con deficit psico-fisici. Attiva, pertanto, ogni risorsa professionale ed ogni mezzo, in sinergia con il territorio, allo scopo di favorire una reale integrazione, una partecipazione il più possibile attiva e produttiva ed il massimo sviluppo delle potenzialità individuali.Per realizzare tale percorso formativo, in continuità con la Scuola Primaria e nell’intento di prevenire i disagi e le difficoltà proprie del cambiamento del luogo, delle figure di riferimento, delle modalità interattive, la Scuola assicura il raccordo necessario organizzando:

scambi preliminari di informazioni tra i vari ordini di scuole, allo scopo di raccogliere i dati utili alla stesura del Progetto Educativo personalizzato di ogni alunno in entrata;

Incontri con le famiglie, con gli operatori dell’ASL, anche per eventuali interventi di supporto educativo;

Individuazione dei criteri di inserimento nelle classi prime che tengano conto delle esigenze specifiche di ogni alunno e delle indicazioni e suggerimenti delle maestre e dell’equipe socio-sanitaria.

In corso d’anno i docenti delle varie discipline collaborano con l’insegnante di sostegno per elaborare i dati forniti da una osservazione sistematica dell’alunno in ordine ad autonomia, aspetti affettivo-relazionali, interessi e potenzialità. L’insieme delle informazioni raccolte confluisce nel Piano Educativo Personalizzato, in cui vengono definiti e aggiornati, nel corso del triennio, gli obiettivi a breve, medio e lungo termine, le strategie d’intervento, le metodologie, l’organizzazione del lavoro, gli strumenti, anche al fine di promuovere la sua identità personale in funzione del suo progetto di vita futuro.Esiste anche la consuetudine di inserire alunni diversamente abili all’interno di progetti-laboratorio operanti all’interno dell’Istituto e/o in rete con le altre scuole del territorio.Nel lavoro quotidiano, l’integrazione all’interno delle rispettive classi, si esplica attraverso percorsi individualizzati, semplificazioni e riduzione dei contenuti, personalizzazione di

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tempi e metodi, mediati dalla presenza degli insegnanti di sostegno e tenendo conto della normativa che regola la disciplina.

Come prevede l’articolo 15 comma 2 della legge n. 104/92, nella nostra scuola opera il Glis ( equipe socio- pisco-pedagogica ) costituito da:Dirigente Scolastico, docenti di sostegno, docenti curricolari, genitori, equipe della ASL.Il GLIS collabora alla formulazione del P.D.F. degli alunni tenendo conto delle difficoltà socio-affettive e di apprendimento di ogni singolo allievo in difficoltà.

4.3 Piani programmatici delle Funzioni Strumentali

Area 1: Gestione del piano dell’offerta formativaProf.ssa Maria Caterina Vitale

FinalitàIntegrazione, stesura e gestione del Piano dell’offerta formativa della Scuola per l’anno scolastico 2012/2013.

Obiettivi Rielaborare e aggiornare il P.O.F. documentando il nuovo iter progettuale ed

esecutivo della scuola per l’a. s. 2012/2013. Garantire il rispetto dei criteri definiti e condivisi nel piano. Controllare e mantenere il sistema di coerenza del P.O.F.. Predisporre un opportuno intervento di monitoraggio intermedio e finale del piano. Valutare le attività del piano per stabilirne i punti di forza e di debolezza.

Piano d’intervento Analisi del Piano dell’offerta formativa dell’anno scolastico precedente. Raccordo costante con il Dirigente scolastico. Raccordo con le altre funzioni strumentali, i coordinatori di classe e i docenti per

l’analisi dei bisogni formativi. Aggiornamento e stesura integrale del piano e dei suoi estratti (versione in

powerPoint e brochure). Divulgazione di schede di monitoraggio intermedio e finale per docenti, genitori,

alunni e personale ATA con analisi e tabulazione dei dati e elaborazione grafici.

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Discussione e approvazione del piano. Pubblicazione e divulgazione del documento. Verifica finale dell’attività svolta.

Metodologia Lavoro di ricerca, indagine e di elaborazione al PC. Riunioni periodiche in momenti formali e informali con il Dirigente scolastico e le

funzioni strumentali. Raccolta documentazione e progetti. Confronto di opinioni per chiarimenti e condivisione con i docenti e con le istanze.

positive che sono nel corpo professionale della scuola.

TempiL’attività, avviata all’inizio dell’anno scolastico, si concluderà a Giugno 2013.

Prodotti finali P.O.F. in versione integrale P.O.F. in versione powerPoint P.O.F. in versione brochure Schede-sondaggio e grafici per il monitoraggio.

Socializzazione delle attività svolte Presentazione della relazione finale contenente le indicazioni delle attività svolte

con autovalutazione delle stesse. Pubblicazione ed illustrazione dei dati dei monitoraggi intermedio e finale.

Area 2: Sostegno al lavoro dei docenti Prof. Andrea Fiducioso

Obiettivi Rendere più funzionale ed aggiornare il sito web della scuola Sostenere gli insegnanti nelle problematiche connesse all’area multimediale Collaborare con il Dirigente e il suo staff nella redazione di progetti attinenti all’area

multimediale.

Piano d’interventoSi curerà la gestione e l’aggiornamento del sito web della scuola, inserendo nel corso dell’anno scolastico i materiali prodotti durante le attività curricolari e i progetti

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extracurricolari (immagini, filmati, documenti ecc.), le principali notizie riguardanti il nostro istituto e, più in generale, il mondo della scuola.Verranno inseriti materiali necessari alla progettazione didattico-educativa nella sezione riservata ai docenti, modulistica varia per docenti e genitori, documentazione necessaria ai componenti del Consiglio d’ìIstituto nella relativa sezione riservata.Si cureranno inoltre le varie fasi del progetto “Scuola digitale” che ha permesso l’introduzione nella nostra scuola di tre lavagne interattive multimediali che stanno portando una ventata di innovazione nell’insegnamento e nella didattica delle discipline.Si terranno inoltre nel corso dell’anno scolastico vari corsi d’aggiornamento sul funzionamento delle LIM e sulla didattica legata all’uso delle stesse.Si curerà inoltre, in collaborazione con il Dirigente, la stesura dei vari progetti collegati all’area multimediale op che necessitano di inoltro alle autorità competenti mediante piattaforme digitali.

TempiLe attività si svolgeranno durante tutto l’anno scolastico 2012/2013.

Socializzazione delle attività svoltePresentazione della relazione finale con indicazioni delle attività svolte con autovalutazione delle stesse.

Area 3 figura A: Interventi e servizi per gli studentiProf.ssa Giovanna Asaro

“Educare alla legalità, alla salute, all’ambiente” “Coordinamento delle attività curricolari ed extracurricolari”

“Viaggi d’istruzione e visite guidate”

La scuola, nel suo ruolo di formazione dell’uomo e del cittadino, ha il compito di educare gli adolescenti ad:

una corretta educazione alimentare e alla esternazione delle proprie emozioni e dei disagi fisici e mentali,

al rispetto delle regole che governano il convivere democratico per reprimere da subito ogni forma di illegalità, combattere ogni forma di sopruso e vivere le leggi come opportunità e non come limiti,

a prendere coscienza della necessità di modificare la relazione uomo-natura, passando da una visione del mondo che vede l’uomo dominante sulla natura a una visione che vede il futuro dell’uomo come parte inseparabile del futuro della natura.

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Per il raggiungimento di questi obiettivi, la scuola propone progetti che riguardano le tematiche Ambiente-Salute-Legalità; per la loro la realizzazione il Collegio dei Docenti ha individuato una funzione strumentale, che ha il compito di progettare e coordinare, progetti( interni ed esterni) riguardanti le tematiche sopra citate. Durante l’anno scolastico gli allievi incontreranno specialisti delle istituzioni e/o di Enti che si occupano di Ambiente-Salute- Legalità; la Funzione Strumentale, dopo aver programmato gli incontri, prenderà contatti con i docenti delle classi interessate per dare agli allievi le conoscenze minime delle tematiche che gli esperti affronteranno. La funzione strumentale coordinerà tutti i progetti riguardanti la propria area, sia interni che esterni, prenderà contatti con i docenti della scuola e con gli enti proponenti i progetti (vedi Progetti Curricolari) A fine anno scolastico verranno somministrati agli allievi dei questionari; i dati emersi verranno tabulati e serviranno alla valutazione dei progetti realizzati.

Area 3 figura B - C: Interventi e servizi per gli studenti Prof.ssa Rossana Asaro

Prof.ssa Francesca Asaro “Continuità e orientamento

Vedi progetto curricolare “The Tower Bridge”

Area 3 figura D - E: Interventi e servizi per gli studentiProf. Pietro Asaro

Prof. Massimiliano Bucca “Coordinamento sostegno per gli alunni diversamente abili”

Premessa GeneraleLa nostra istituzione scolastica “ha posto tra le sue priorità un’effettiva integrazione degli alunni diversamente abili”. Le funzioni strumentali opereranno in sintonia con le linee guida esplicitate nel Piano dell’Offerta Formativa della scuola e tenendo in considerazione i principi stabiliti dalla legislazione vigente, in particolare la Legge 104 del 1992, art. 12 in cui si recita il Diritto all’educazione e all’istruzione: “l’integrazione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona diversamente abile nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione”.

Obiettivi generali Le funzioni strumentali al servizio di quanto sopra espresso perseguiranno i seguenti obiettivi nell’anno scolastico 2012-2013:

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Offerta di “Formazione-Aggiornamento” del personale docente specializzato sul sostegno,curriculare e di tutta l’Istituzione scolastica;

Consulenza e sostegno al Consiglio di classe per la stesura del PDF-PEI-PED e la richiesta di figure professionali aggiuntive ( Assistente alla Comunicazione, Autonomia, etc.);

Raccordo con la ASP di riferimento per incontri di consulenza sui “bisogni educativi speciali” di alunni disabili e con svantaggio della scuola e stesura di progetti e azioni di intervento;

Incontri con il “Dipartimento Disabilità e svantaggio” e con il “GLIS” per la socializzazione e diffusione di “buone prassi inclusive ” e la circolazione di materiali propedeutici ad una “didattica speciale”;

Consulenza e supervisione per acquisto di materiale didattico per alunni disabili; Raccordo con le famiglie degli alunni e con Enti Locali e le Associazioni del

territorio per il graduale passaggio dal PEI ad un reale “Progetto di Vita”; Raccordo con altre istituzioni scolastiche per l’Orientamento e la Continuità

didattica degli alunni; Raccordo con il “Gruppo H” del Provveditorato agli studi per la richiesta di

sostegno dei nostri alunni; Aggiornamento sul sito della scuola di lavori,sperimentazioni,e materiali

particolarmente significative in tema di integrazione dei disabili e inclusione;

Strategie d’InterventoGli obiettivi generali saranno perseguiti con incontri-confronti con i docenti il DS e gli altri soggetti (persone fisiche o Enti e Associazioni) che concorrono alla formazione educazione e integrazione degli alunni con “bisogni educativi speciali”,dai quali scaturiranno i piani d’intervento condivisi.Si prepareranno schede di verifica e valutazione dei risultati raggiunti in relazione agli obiettivi enunciati;

TempiLa funzione sarà svolta fino a Giugno 2013

Socializzazione dei risultati raggiuntiA fine anno sarà presentata una relazione finale con grafici e power point per una socializzazione del percorso svolto dei risultati raggiunti e dei punti forti e deboli sui quali progettare nuove azioni per una migliore “ qualità dell’Integrazione e Inclusione scolastica” nella scuola.

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4.4 Progetti curricolariDi seguito sono riportati i progetti curricolari che la Scuola intende realizzare, fermo restando che ciascun consiglio di classe, coerentemente al progetto didattico-educativo posto in essere, può aderire, durante il corso dell’anno scolastico, ad altre proposte progettuali provenienti da enti esterni (MIUR, Enti Locali, Forze dell’Ordine, Istituti Scolastici, Protezione Civile, Lega Ambiente, USR, Associazioni sportive, Associazioni di Volontariato…..).

“Accoglienza” “Visite guidate-viaggi d’istruzione”

“Mediazione tra pari” “The Tower Bridge”

“SOS salute” “Natale: immagini, simboli, spiritualità”

“Piccoli cittadini crescono” “Un anno della nostra scuola”

“SOS Terra” “Smontiamo una pellicola”

“Accoglienza”Il “progetto accoglienza”, momento fondamentale per l’inserimento dei nuovi alunni nelle classi prime, consiste in alcuni giorni di specifiche attività atte a presentare la nuova scuola media come una bella esperienza da “ vivere insieme”. Ha lo scopo di favorire la conoscenza dei compagni, degli insegnanti, dell’ambiente e delle regole dell'Istituto e nasce dalla consapevolezza che instaurare un clima positivo nella Scuola sia una condizione indispensabile per avviare qualsiasi processo di apprendimento e di socializzazione. Quest’anno ciascun consiglio di classe ha progettato e realizzato le varie attività in maniera diversificata nei vari corsi, tenendo tuttavia presente finalità comuni:

Favorire l’inserimento nella scuola secondaria degli alunni provenienti dalla scuola primaria

Valorizzare l’esperienza scolastica già vissuta, facendo percepire la portata del nuovo percorso formativo

conoscere la personalità di ciascun ragazzo far crescere nei ragazzi l’autostima, la disponibilità a socializzare e ad apprendere esplorare con attività varie e divertenti le potenzialità e le lacune presenti nel

gruppo- classe Instaurare un clima sociale positivo.

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“Mediazione tra pari”Progetto “Guichets antiviolence pour les mineurs” finanziato dal programma DAPHNE III dell’Unione Europea 2011/2013 in associazione con CRESM (Centro di ricerche economiche e sociali per il meridione)

La scuola è un importante laboratorio di socialità in cui i nostri alunni sperimentano dinamiche di relazione che inevitabilmente portano loro ad incontrarsi ma anche a scontrarsi. Nell’ottica di una gestione positiva dei conflitti, nell’anno scolastico scorso 2011/2012 gli operatori del CRESM hanno selezionato e formato nostri alunni delle classi seconde e un gruppo di docenti per creare all’interno della scuola un’equipe di mediatori scolastici. Da quest’anno il progetto prevede l’apertura di uno sportello di mediazione tra pari in ciascuna delle due succursali della scuola, allo scopo di diffondere la cultura della mediazione tra i giovani con effetti anche sui loro contesti di vita e sulle figure professionali di riferimento. Il progetto inoltre tende a :

1. Promuovere la partecipazione diretta e motivata dei giovani, inducendoli a considerare le proprie responsabilità nei confronti del personale processo di crescita e del contesto di riferimento.

2. Stimolare la creatività individuale, valorizzando le abilità individuali, ma inserendo ogni performance all’interno del sistema relazionale diffuso che illustri i vantaggi della cooperazione.

3. Rappresentare un riferimento educativo e formativo, per migliorare il controllo del comportamento.

4. Integrare le reti di ascolto e di sostegno di contrasto alle situazioni di solitudine e di emarginazione.

5. Rafforzare le reti di diffusione della cultura della mediazione tra pari e di comunità.

Educazione alla salute

“SOS salute”Referente Funzione Strumentale: prof.ssa Asaro Giovanna

FinalitàIl concetto di salute, come definito dall’OMS, non è solo assenza di malattia ma lo star bene con se stessi e con gli altri.La scuola, nel suo ruolo di formazione dell’uomo e del cittadino, ha il compito di educare gli adolescenti ad una corretta educazione alimentare, alla cura dell’igiene personale e dell’abbigliamento, alla esternazione delle proprie emozioni e dei disagi fisici e mentali

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Il progetto nasce dalla necessità di aiutare i ragazzi a sviluppare quel senso di responsabilità necessario a salvaguardare sia la salute propria che quella collettiva, premessa indispensabile per l’esercizio delle cittadinanza attiva.

Obiettivi generali del progetto Porre gli studenti nella condizione di conquistare la propria identità nel contesto

sociale. Sviluppare la conoscenza del proprio corpo Sensibilizzare alla tutela del proprio corpo Favorire l’acquisizione di uno stile di vita corretto, equilibrato e sereno. Far acquisire comportamenti motivati e consapevoli volti al benessere fisico e

psichico Sensibilizzare a forme di solidarietà nel campo sanitario

Obiettivi formativi specifici e trasversali Promuovere la conoscenza di sé e del proprio corpo Conoscere il concetto di salute, di prevenzione e cura Conoscere le malattie genetiche Conoscere le principali norme igieniche Educare ad una alimentazione corretta Conoscere le malattie metaboliche Educare all’uso corretto dei farmaci Educare all’affettività ed alla sessualità Far acquisire comportamenti corretti per un sano stile di vita. Conoscere i danni sull’organismo delle droghe: tabacco, alcol, stupefacenti

MetodologiaIn ogni consiglio di classe è individuato un docente referente che coordina le attività di Educazione alla Salute.

Gli insegnanti tratteranno i vari temi con lezioni frontali, eventualmente in compresenza con altri docenti.

Sarà previsto l’intervento di esperti e l’adesione a proposte offerte dal territorio riguardanti temi inerenti l’educazione sanitaria

Saranno utilizzati filmati o altri strumenti audiovisivi. Si stimoleranno gli alunni a produrre relazioni, cartelloni, ecc. Le attività saranno realizzate in orario scolastico curricolare o in orario

pomeridiano, secondo la disponibilità degli esperti, nelle classi a Tempo Prolungato.

Obiettivi FormativiClasse Prima

Acquisire buone abitudini igieniche Assumere comportamenti adeguati per un’efficace prevenzione delle più comuni

malattie infettive. Assumere comportamenti idonei a salvaguardia del sistema scheletrico

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Classe Seconda Acquisire indicazioni relative alle linee guida per una alimentazione corretta ed

equilibrata. Orientarsi nelle proposte alimentari in maniera adeguata alla tutela della propria

salute. Conoscere, per combattere, le malattie metaboliche produrre relazioni, cartelloni, CD , ecc.

Terza classe Identificare le problematiche legate al fumo, all'alcool e alle droghe ed essere

consapevoli dei loro effetti. Conoscere ed accettare le trasformazioni somatiche e psichiche tipiche della

pubertà e dell’adolescenza. Promuovere comportamenti corretti e responsabili; Conoscere le malattie genetiche diffuse nel territorio circostante e nazionale Conoscere le più elementari tecniche di pronto soccorso

DestinatariTutte le classi

Durata Intero anno scolastico

Risorse umaneIn questo processo di formazione globale, saranno coinvolti tutti i docenti, il personale ATA, le famiglie ed esperti socio-sanitari.

Beni e serviziLe attività e gli incontri si svolgeranno nei locali scolastici dei due plessi. E’ prevista:

Una spesa per n. 4 risme di carta per fotocopie. L’uso delle postazioni mobili in possesso della scuola Spesa per materiale di facile consumo necessari nel corso dell’anno

Valutazione del progetto A fine anno dalla somministrazione di un questionario si rileveranno i dati che permetteranno di capire la ricaduta degli interventi sugli alunni.

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Educare alla legalità

“Piccoli cittadini crescono”Referente Funzione Strumentale: prof.ssa Asaro Giovanna

Premessa e MotivazioniFinalità della scuola la formazione dell'uomo e del cittadino, formazione che è in stretto rapporto con la conoscenza e il rispetto delle regole che governano il convivere democratico. La nostra scuola, pertanto, intende operare alla costruzione di una personalità consapevole dei diritti e dei doveri che la Cittadinanza impone per reprimere da subito ogni forma di illegalità, combattere ogni forma di sopruso e vivere le leggi come opportunità e non come limiti.

Finalità Educare alla Convivenza Democratica Assumere consapevolezza che la costruzione di un futuro di pace nasce dalla

"conoscenza" delle cause presenti e storiche che provocano le discordie e le guerre;

Acquisire il senso della gratuità, intesa come donare senza aspettarsi una ricompensa, che si radica nella solidarietà umana;

Comprendere che "pace" non è solo assenza di guerra, ne comodo neutralismo, bensì conquista della conoscenza etica di considerare l'altro sempre

come fine non come mezzo; Formarsi atteggiamenti e comportamenti permanenti di non violenza e di rispetto

delle diversità. Sensibilizzare i ragazzi sui temi che accrescono la loro coscienza civica rispetto a

problemi collettivi ed individuali. Approfondire le relazioni di gruppo. Sviluppare la capacità del "comprendere" come strumento per una migliore

integrazione della propria personalità e relazionalità. Sviluppare le capacità di collaborazione, di comunicazione, di dialogo come

partecipazione all'interno degli impegni e delle esperienze scolastiche

Obiettivi Generali Sviluppare la coscienza civile, costituzionale e democratica. Educare alla legalità nella scuola e nelle istituzioni.

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Educare all'interiorizzazione e al rispetto delle regole come strumenti indispensabili per una civile convivenza.

Sviluppare competenze comunicative ed espressive. Educare all'ascolto. Potenziare la consapevolezza di "sé". Sviluppare la creatività di pensiero, di linguaggio e di relazione. Favorire un atteggiamento di convivenza rispettosa delle regole democratiche. Sensibilizzare all'accoglienza dell'altro nelle varie situazioni. Acquisire la capacità di discutere, affrontare problemi, indicare soluzioni. Capire che la pluralità dei soggetti è una ricchezza per tutti. Capire che le regole sono strumenti indispensabili per una civile

convivenza.

Obiettivi formativi specifici trasversali Comprendere e analizzare la costituzione Italiana Comprendere e analizzare la costituzione Europea Comprendere l’importanza della difesa dei diritti umani Impegnarsi a difendere le vittime della violenza fisica e piscologica Rispettare le regole della convivenza civile Sensibilizzare al rispetto dei diritti leggeri, quali la cortesia, il garbo, la gentilezza. Educare al rapporto con la diversità, intesa come accettazione, inclusione e

interazione con l’altro ( disabili, stranieri, anziani, altro sesso, soggetti deboli)

MetodologiaGli obiettivi verranno realizzati tramite il coinvolgimento degli insegnanti diclasse dell'insegnante referente che curerà l'organizzazione delle attivitàlegate al progetto:

lettura di documenti sul tema della pace, conformi, possibilmente, al più recente livello degli studi storiografici; lettura della Costituzione Italiana: comprensione del contenuto, discussioni,

riflessioni e considerazioni. lettura della Dichiarazione dei diritti dei fanciulli: riflessioni e discussioni calate nella realtà quotidiana dei ragazzi. Produzioni personali dei propri diritti e doveri. Lettura della Costituzione Europea comprensione del contenuto, discussioni,

riflessioni e considerazioni.

Gli insegnanti tratteranno i vari temi con lezioni frontali, eventualmente in compresenza con altri docenti. Sarà previsto l’intervento di esperti e l’adesione a proposte offerte dal

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territorio riguardanti temi inerenti l’educazione alla legalità Saranno utilizzati filmati o altri strumenti audiovisivi. Si stimoleranno gli alunni a produrre relazioni, cartelloni, poesie, ecc. Le attività saranno realizzate in orario scolastico curricolare o in orario pomeridiano, nelle classi a Tempo Prolungato, si chiederà la collaborazione di funzionari delle forze dell’ordine, cariche istituzionali della città, sociologo.

DestinatariTutti gli alunni

Discipline interessateTutte

Durata L’intero anno scolastico

Sussidi Articoli di giornale, testi antologici, testi di studi sociali e di educazione civica, la Costituzione Italiana, la Dichiarazione dei diritti del fanciullo,la Costituzione Europea.

Strumentilibri, macchina fotografica., videocamera, computer, videoregistratore, materiale di facile consumo.

Strutture e attrezzatureBiblioteca di Istituto, aula d’informatica internet.

Verifica e valutazioneIl raggiungimento degli obiettivi sarà misurato attraverso verifiche formali e informali finalizzate al controllo dell'acquisizione dei contenuti, al consolidamento dei concetti, all'efficacia del metodo di studio. Si terrà costantemente conto dei livelli di partenza e delle effettive capacità di ogni alunno. In ogni consiglio di classe è individuato un docente referente che coordina le attività di Educazione alla legalità in seno alla classe.

Obiettivi formativiClassi prime: Comprendere l’importanza della difesa dei diritti umani Rispettare le regole della convivenza civile Sensibilizzare al rispetto dei diritti leggeri, quali la cortesia, il garbo, la gentilezza. Non assumere atteggiamenti di prevaricazione sui più deboli

Classi seconde:

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Comprendere e analizzare gli articoli fondamentali della costituzione Italiana Comprendere l’importanza della difesa dei diritti umani Impegnarsi a difendere le vittime della violenza fisica e psicologica Non assumere atteggiamenti di prevaricazione sui più deboli

Classi terze: Comprendere e analizzare la costituzione Italiana Comprendere e analizzare la costituzione Europea Comprendere l’importanza della difesa dei diritti umani Impegnarsi a difendere le vittime della violenza fisica e psicologica Rispettare le regole della convivenza civile Sensibilizzare al rispetto dei diritti leggeri, quali la cortesia, il garbo, la gentilezza. Non assumere atteggiamenti di prevaricazione sui più deboli.

Il materiale prodotto (cartelloni, opuscoli, poesie) verrà esaminato da una commissione formata dal D.S. e dalle funzioni strumentali, per la scelta dei testi più significativi. La raccolta di poesie, slogan, racconti, verrà stampata e socializzata

Valutazione del progettoA fine progetto verranno somministrati agli allievi dei questionari per valutare la ricaduta degli interventi sugli alunni.

Educazione all’ambiente

“SOS Terra”Referente Funzione Strumentale: prof.ssa Asaro Giovanna

PremessaLa consapevolezza che l’ambiente non può essere considerato uno spazio illimitato e che le risorse del pianeta non sono infinite fa nascere una serie di risposte tra cui anche quella di tipo educativo. L’investimento di energie sull’educazione ambientale è allora una delle possibili vie che si possono intraprendere per comprendere la complessità del reale e prendere coscienza della necessità di modificare la relazione uomo-natura, passando da una visione del mondo che vede l’uomo dominante sulla natura a una visione che vede il futuro dell’uomo come parte inseparabile del futuro della natura. Sono riflessioni che delineano nuove finalità formative, che favoriscano la percezione, l’analisi e la comprensione dei cambiamenti, al fine di diventare cittadini consapevoli e responsabili

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nei confronti di sé, dell’ambiente e della comunità intesa non solo come società di appartenenza, ma anche come pianeta.

FinalitàI progetti di educazione ambientale sono pensati per sviluppare comportamenti responsabili e offrire spunti di riflessione agli allievi. La nostra scuola crede fermamente che la creazione di una coscienza ambientale nelle nuove generazioni è il primo fondamentale passo per la tutela del patrimonio ambientale e paesaggistico. Dall’atteggiamento che le giovani generazioni assumeranno nei confronti degli ecosistemi dipende il futuro dell’uomo

Obiettivi generali del progetto Stimolare nei ragazzi la coscienza di quanto ogni piccolo gesto quotidiano sia

importante, perché provoca un cambiamento, positivo o negativo, sulla realtà circostante.

Riconoscere criticamente la diversità nelle forme in cui si manifesta come un valore e una risorsa da proteggere (biodiversità, diversità culturale …)

Divenire consapevoli che le scelte e le azioni individuali e collettive comportano conseguenze non solo sul presente ma anche sul futuro e assumere comportamenti coerenti, cioè individuare e sperimentare strategie per un vivere sostenibile

Favorire lo sviluppo di qualità personali quali l’autonomia, il senso di responsabilità / spirito di iniziativa, la collaborazione/solidarietà

Obiettivi formativi specifici trasversali Rispettare il decoro dell’ecosistema di un luogo o bene pubblico Consumare responsabilmente le risorse Educare all’utilizzo di materiali e mezzi ecologici Riciclare i rifiuti Tutelare gli edifici scolastici e i servizi pubblici Sviluppare e/ consolidare la consapevolezza dell’interdipendenza uomo-ambiente

Sussidi:Giornale, testi antologici, testi di studi sociali e di educazione civica, film.

Strumenti:Libri, macchina fotografica., videocamera, computer, videoregistratore, materiale di facile consumo.

Strutture e attrezzature

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Biblioteca di Istituto, internet.

Verifica e valutazioneIl raggiungimento degli obiettivi sarà misurato attraverso verifiche formali ed informali finalizzate al controllo dell'acquisizione dei contenuti, del consolidamento dei concetti, dell'efficacia del metodo di studio. Si terrà costantemente conto dei livelli di partenza e delle effettive capacità di ogni alunno.

MetodologiaGli obiettivi verranno realizzati tramite il coinvolgimento degli insegnanti di Classe, dell'insegnante referente che curerà l'organizzazione delle attività legate al progetto. Gli insegnanti tratteranno i vari temi con lezioni frontali, eventualmente in compresenza con altri docenti. Sarà previsto l’intervento di esperti e l’adesione a proposte offerte dal territorio riguardanti temi inerenti l’educazione all’ambiente Saranno utilizzati filmati o altri strumenti audiovisivi. Si stimoleranno gli alunni a produrre relazioni, cartelloni, CD , ecc. Tutte la attività proposte saranno articolate attraverso lavori in piccolo e grande gruppo e attraverso attività individualizzate. Le attività saranno realizzate in orario scolastico curricolare o in orario pomeridiano, nelle classi a Tempo Prolungato, si chiederà la collaborazione di:

WWF Lega ambiente Enti preposti alla salvaguardia del territorio

Obiettivi formativiClassi prime:

Comprendere l’importanza della difesa del suolo, dell’acqua, dell’aria Rispettare il territorio circostante, l’edificio scolastico e i luoghi pubblici Educare all’utilizzo di materiali e mezzi ecologici Riciclare i rifiuti

Classi seconde: Consumare responsabilmente le risorse Educare all’utilizzo di materiali e mezzi ecologici Riciclare i rifiuti Tutelare gli edifici scolastici e i servizi pubblici

Classi terze: Rispettare il decoro dell’ecosistema, di un luogo o bene pubblico Consumare responsabilmente le risorse Educare all’utilizzo di materiali e mezzi ecologici

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Riciclare i rifiuti Sviluppare e/ consolidare la consapevolezza dell’interdipendenza uomo-ambiente

DestinatariTutti gli alunni

Discipline interessateTutte

Durata L’intero anno scolastico

Beni e consumi:Strutture della scuola: laboratorio scientifico- laboratorio di informaticaSpese per materiali di facile consumo

Valutazione del progettoA fine progetto verranno somministrati dei questionari per valutare la ricaduta degli interventi sugli allievi.

“Visite guidate-viaggi d’istruzione”Referente Funzione Strumentale: prof.ssa Asaro Giovanna

Visite guidate Le visite guidate nel territorio hanno la finalità di permettere agli alunni: la conoscenze del territorio circostante, dal punto di vista ambientale-storico-culturale Le visite guidate si svolgeranno in orario curricolare, e si userà come mezzo di trasporto il pulmino scolastico del comune;verranno organizzate su richiesta dei docenti, per tutte le classi o per singole classi.

Viaggi d’istruzioneI viaggi d’istruzione, nel territorio regionale o nazionale, hanno le seguenti finalità: Integrare il percorso didattico-educativo del corso di studi della nostra scuola con esperienze formative in contesti extrascolastici. Offrire occasioni di ampliamento e potenziamento delle competenze disciplinari e di crescita della personalità. Sviluppare la consapevolezza della propria identità e delle proprie origini attraverso la conoscenza diretta di aspetti storici, artistici, ambientali e paesaggistici del nostro territorio.

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Le località scelte saranno adeguate alle scelte alle finalità del P.O.F. e alla programmazione curricolare della classe

Iniziative previsteClassi prime. Viaggio di uno o due giorniSicilia occidentale-sud-occidentale (Percorso ambientale o storico artistico)

Classi seconde Viaggio di tre giorni Sicilia centrale ed orientale (percorso Storico. artistico –ambientale)

Classi terze Viaggio di cinque o sei giorni Territorio Nazionale (Percorso artistico.-storico)

DestinatariGli alunni di tutte le classi della scuola.

Docenti accompagnatoriUn docente ogni 15 alunni da individuare tra i docenti delle classi che danno la loro disponibilità; solo in casi estremi( pochi alunni della classe, rinuncia dei docenti della classe) gli alunni saranno accompagnati da docenti del corso o da docenti di altri corsi.In caso di adesione di alunni diversamente abili sarà assicurata la presenza di un insegnante di sostegno ogni due alunni

Piano d’intervento attività iniziale di consultazione di depliant e brochure della scelta degli itinerari concordati con i consigli di classe Individuazione del numero dei partecipanti e dei docenti accompagnatori Raccordo con i docenti accompagnatori e le famiglie Verifica finale del progetto tramite monitoraggio

Organizzazione Stabilito l’itinerario si procederà al bando di gara al quale potranno partecipare le agenzie di viaggio, in regola con la normativa vigente in materia di viaggi di istruzione.

La cifra necessaria per il viaggio è a carico delle famiglie che potranno versarla per intero o in più rate.I viaggi di istruzione si svolgeranno dalla seconda metà di Aprile alle prima settimana di Maggio( sarebbe preferibile che il viaggi delle classi terze si svolgesse entro il mese di Aprile). Dopo l’espletazione dei viaggi verrà presentata una relazione finale con indicazioni delle attività svolte e valutazione delle stesse, rilevate da un monitoraggio esteso agli alunni partecipanti e ai docenti accompagnatori.

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Continuità e Orientamento

"The Tower Bridge"Ponte tra ordini scolastici contigui e la realtà socio-economica contingente

Referenti Funzioni Strumentali: prof.ssa Asaro Rossana prof.ssa Asaro Francesca

PremessaIl progetto di orientamento e continuità tra la scuola la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di Primo Grado, nasce per orientare e sostenere gli alunni e le famiglie nel passaggio da un segmento di scuola all’altro.Il progetto prevede diverse azioni basate sul principio della cooperazione come ricchezza; propone varie iniziative affinché le occasioni di scambio siano occasioni di crescita comune tra bambini di età differenti e divengano esperienze formative forti, utili per stemperare il disagio dal passaggio tra i vari ordini di scuola.Il progetto prevede iniziative da attuarsi sia in verticale sia in orizzontale coinvolgendo gli alunni e i docenti delle classi quinte della scuola primaria e gli alunni delle terze della Scuola Secondaria di Primo Grado.La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno a un percorsoformativo organico e completo, allo scopo di promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto, il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nei diversi cicli scolastici, costruisce la sua specifica identità.L’azione educativa, infatti, richiede un progetto formativo continuo: questo deve consistere in un percorso educativo - didattico coerente alle fasi dello sviluppo dell’individuo e tale da valorizzare le competenze acquisite dall’alunno in ciascuno dei cicli scolastici.Il “Progetto Continuità orientamento” si esplica in due momenti: il primo è rivolto agli alunni della scuola primaria e prevede forme di interazione didattica; il secondo è rivolto agli alunni della scuola secondaria e prevede esperienze didattiche interdisciplinari su tematiche concordate anche attraverso attività comuni.

Finalità Sviluppare all’interno dell’organizzazione scolastica un clima di collaborazione, per

ottimizzare l’uso di risorse e tempi, per integrare le competenze e favorire una progettualità condivisa.

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Orientare e sostenere i bambini nel passaggio da un ordine di scuola all’altro per garantire un percorso formativo integrale ed unitario.

Consentire agli alunni della scuola primaria di conoscere l’ambiente della scuola secondaria e i loro insegnanti.

Sviluppare, negli alunni di entrambi gli ordini di scuola, il desiderio di comunicare ad altri le proprie esperienze e conoscenze.

Sviluppare atteggiamenti collaborativi.

Obiettivi generali Sviluppare le capacità organizzative, decisionali e autovalutative degli alunni; Fare acquisire e/o potenziare un corretto ed efficace metodo di studio; Consolidare l’autostima; Potenziare le capacità relazionali; consolidare la continuità tra i diversi ordini di scuola facilitandone il passaggio; individuare strategie cognitive che sviluppino, in un processo educativo continuo,

le competenze trasversali e disciplinari. Osservare la realtà economica locale ed internazionale per capirne le dinamiche

ed operare proiezioni di scelte future.Per il raggiungimento degli obiettivi e delle finalità è necessario realizzare una serie di iniziative che, alla fine del ciclo scolastico conducano ad un’esperienza di auto-orientamento.

Articolazione del progetto Curricolo condiviso: obiettivi che gli alunni devono perseguire nei vari ordini

di scuola, contenuti e metodo di studio ragionato e consapevole per “imparare ad imparare”e quindi crescere.

Colloqui tra docenti dei vari ordini: all’inizio e nel corso dell’anno scolastico al fine di cogliere i punti di forza e di debolezza degli alunni e progettare interventi didattici opportuni.

Visite degli alunni delle classi ponte alla scuola successiva da frequentare per conoscere alunni, ambienti ed insegnanti.

Esperienze di attività comuni da parte degli alunni delle classi ponte dei vari ordini di scuola:

Scuola Primaria – Scuola Secondaria di I grado Incontri degli alunni della scuola Primaria con i ragazzi della Scuola

Secondaria attraverso esperienze congiunte di laboratorio ( di italiano, scienze, inglese, ed. musicale, ed. artistica …) da svolgersi nel corso dell’intero anno

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scolastico. In particolare gli alunni della scuola primaria avranno l’occasione di poter praticare attività sportiva nella palestra della G. Grassa sotto la supervisione di personale qualificato.

Visita degli alunni della scuola primaria agli alunni della Scuola Secondaria di primo grado: conoscenza reciproca e affidamento dei bambini della Scuola Primaria ad alunni della Scuola Secondaria di primo grado che assumeranno il ruolo di “tutor” per lo svolgimento di semplici attività (entro i primi mesi di scuola.)

Invio di un biglietto da parte degli alunni delle classi prime (scuola secondaria di primo grado) ai bambini della Scuola primaria per invitarli a visitare la scuola.

In occasione delle feste natalizie, gli alunni della scuola Primaria si recheranno alla Scuola secondaria di primo grado per scambiarsi gli auguri cantando canzoni e recitando poesie, filastrocche …

Organizzazione dell’open day per la socializzazione dell’offerta formativa della scuola secondaria di primo G. Grassa.

Accoglienza dei genitori degli alunni delle classi quinte presso il nostro istituto. Ogni evento sarà documentato attraverso una raccolta fotografica. Prove di ingresso nella Scuola Secondaria di I grado: organizzate secondo gli

stessi criteri previsti per le prove di uscita. Compilazione scheda di passaggio da parte delle insegnanti della

scuola della Scuola Primaria.

Scuola Secondaria di I grado - Scuola Secondaria di II grado

FinalitàConoscere se stessi.Conoscere il mondo del lavoro e delle professioni.Acquisire maturità di scelta e flessibilità al cambiamento.

Programmazione attività classi prime Scelta da parte del Consiglio di Classe di letture antologiche e discussioni in

classe sulla conoscenza di sé; riflessioni volte all’apprendimento di un metodo di studio adeguato; conoscenza degli organi collegiali, soprattutto delle funzioni del Consiglio di

Classe; conoscenza dei servizi del territorio (banca, comune, proloco, ospedale, pronto

soccorso, stazione, posta, biblioteca); uscite sul territorio.

Programmazione attività classi seconde

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Conoscenza del mondo del lavoro, con visite sul territorio ad aziende dei vari settori economici;

conoscenza delle scuole del territorio e analisi di libretti informativi sulle scuole secondarie;

conoscenza dei servizi sociali ed enti di volontariato: lettura del territorio dal punto di vista sanitario.

Programmazione attività classi terze Attività disciplinari volte a saper individuare consapevolmente i propri interessi e le

proprie attitudini (attraverso letture antologiche, grafici...); attività disciplinari volte a individuare la consapevolezza dei mutamenti fisici e

intellettuali avvenuti nel triennio; Illustrazione agli alunni delle offerte formative degli istituti superiori presenti nel

territorio attraverso un Power Point; conoscenza delle scuole superiori e dei loro programmi attraverso la

partecipazione all’Open Day dove vengono presentati i piani dell’offerta formativa da parte delle Scuole Secondarie di II Grado;

Incontro con ex alunni dell’istituto per raccontare la loro esperienza presso le Scuole Secondarie di II Grado.

Distribuzione opuscoli di presentazione delle Scuole Secondarie di II Grado. Incontri con gli operatori di Enti Locali, Istituzioni territoriali e altre agenzie

educative presenti nel territorio mazarese; Incontri con professionisti ed esperti in problematiche giovanili. Incontro con i rappresentanti del mondo del lavoro; Compilazione del questionario per i genitori sull’efficacia del progetto; Compilazione della scheda dell’Istituto scelto; Tabulazione da parte dei coordinatori dei dati ricavati dai questionari e stesura

dell’elenco degli alunni per gruppi di interesse; Analisi dati ricavati dai questionari e loro discussione nei Consigli di Classe; Consigli di classe (compilazione del consiglio orientativo - scheda predisposte da

consegnare agli alunni con la scheda di valutazione I quadrimestre.) Distribuzione moduli per pre-iscrizione alla scuola secondaria di secondo grado. Collegio - docenti: presentazione dei risultati del progetto

Tempi e spaziIl progetto si svolgerà durante l’intero anno in orario curricolare, nei locali delle scuole coinvolte, opportunamente predisposti.

Verifica e valutazioneStrumenti di verifica saranno le schede di monitoraggio.

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La valutazione sarà curata dalle Funzioni Strumentali dell’area continuità e orientamento della scuola mediante una relazione finale.

“Natale: immagini, simboli, spiritualità”

Breve descrizioneCome ogni anno la Cattedrale di Mazara del Vallo apre le porte alle scuole e agli istituti della città per la consolidata tradizione del Presepe in occasione del Santo Natale. Alla luce del Piano Pastorale Diocesano, che quest’anno ha come tema “Camminare secondo lo Spirito”, si intende realizzare una pala d’altare (trittico) in lamellare di pioppo, raffigurante scene sacre relative alla natività, da esporre nelle cappelle laterali della Basilica Cattedrale.

DestinatariAlunni delle classi 1 – 2 – 3 sezione G

Competenze da sviluppare Assumere comportamenti responsabili verso se stessi e gli altri al fine di una

convivenza civile all’interno della collettività e della comunità allargata Riconoscere il valore delle regole, l’importanza della solidarietà e della

cooperazione Eseguire le consegne rispettando tempi e modalità Capacità di realizzare un bozzetto Riflettere sul significato religioso del Natale Attualizzare il messaggio della natività come riscoperta di valori e principi umani Favorire il senso estetico Acquisire tecniche pittoriche che prevedano l’uso della prospettiva Capacità di esprimersi attraverso vari linguaggi

TempiOttobre – Novembre 2012

Ambiti disciplinariArte immagine – Tecnologia – Religione – Compresenza (Italiano- Matematica)

Strumenti e modalità di lavoroTrittico in lamellare di legno; colori acrilici; pennelli; matite varie; quadernoni; risma di carta A4; visite guidate a presepi della Sicilia

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“Un anno della nostra scuola”

PremessaIl progetto ha lo scopo di creare, per ciascuna classe, un documento storico sulle attività svolte nel corso dell’anno scolastico.

DestinatariAlunni delle classi 1°,2°,3° H

Discipline coinvolteTutte le discipline del curricolo

Docenti coinvoltiTutti i docenti del corso

FinalitàFar comprendere all’alunno che tutte le attività concorrono al proprio percorso formativo e culturale

Obiettivi Sviluppare le capacità di ascolto, attenzione, riflessione e rielaborazione. Potenziare le conoscenze acquisite attraverso i testi. Realizzazione di un calendario che riporti foto, disegni e didascalie delle attività

svolte.

MetodologieVisite guidate, circle-time, dibattiti, confronti, lavori di gruppo, utilizzo delle tecnologie informatiche.

Tempi e spaziIl progetto si svolgerà nelle ore curricolari sia nei locali della scuola che nel territorio, durante il corso dell’anno scolastico.

Verifica e valutazioneOsservazione sistematica relativa all’attenzione, alla partecipazione, all’ascolto, alla riflessione, alla produzione e alla consegna del prodotto finale entro il mese di maggio.

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“Smontiamo una pellicola”Responsabile del progetto: Prof.ssa Vincenza Pellegrino

Premessa Il cinema è, come la pittura, la musica e le altre espressioni artistiche, una forma di linguaggio. Un linguaggio piuttosto complesso e articolato che si potrebbe definire multimediale: quando guardiamo un film ci troviamo infatti di fronte ad un insieme omogeneo di immagini, testi scritti per essere recitati, testi musicali che costituiscono la colonna sonora, riprese di sfondi naturali e non che costituiscono la fotografia. Il progetto “ Smontiamo una pellicola” propone di stimolare la riflessione degli alunni spettatori per comprendere che ogni pellicola è frutto di un grande lavoro di coordinazione tra tutte queste forme espressive.

Destinatari: alunni delle classi I H, II H, III H a tempo prolungato.

Disciplina: Italiano

Docenti: V. Pellegrino, C. Gagliano, R. Asaro.

Finalità La visione di film può aiutare gli alunni a comprendere o analizzare meglio certe problematiche relative a temi precisi, oltre a ciò il progetto vuole sottolineare quanto sia importante puntualizzare l’attenzione anche sulle tecniche e linguaggi, effetti speciali, musiche, il messaggio dal punto di vista sociale, civile e formativo.

Obiettivi - Sviluppare le capacità di attenzione, ascolto e riflessione. - Acquisire conoscenze sui generi cinematografici (d’animazione, fantasy, storico, avventura, musical...)

- Sviluppare le capacità necessarie per analizzare il linguaggio cinema-tografico (ambientazione, inquadrature, personaggi, uso colore, effetti luce, effetti speciali, ecc…) - Stimolare l’ascolto per analizzare la colonna sonora (originale, con brani di musica classica, leggera, di supporto alle immagini, eventuali effetti sonori) - Individuare il messaggio del film; - Esprimere opinioni personali; -Saper analizzare una scheda di analisi di un film.

Piano organizzativo e metodologia La parola stessa, cineforum (composta da cine, che sta per cinema, e forum, nel senso

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di pubblica discussione) , indica i suoi punti di forza: - la visione in gruppo; -il confronto di opinioni, idee e giudizi dopo la visione.Affinché un cineforum funzioni, occorre: - una motivazione condivisa; - la valorizzazione di elementi fondamentali per la visione del film: lo spazio, il silenzio- una scelta non causale del film; - la presentazione del film che si sta per vedere (attraverso una sintetica scheda informativa);- il possesso di un piccolo “bagaglio tecnico” riguardante il linguaggio cinematografico;- la capacità di analizzare gli elementi del film ( personaggi, ambientazione, trama) e di elaborare proposte di discussione interessanti.La visione del film dunque è un’attività indispensabile per comprendere meglio certe problematiche relative a temi precisi, affrontati nelle varie unità o analizzare i generi letterari ( fiaba, avventura, romanzo, epica,…). Gli alunni pertanto verranno preparati alla visione del film, l’insegnante sceglierà i film a secondo le proprie esigenze didattiche.

Tempi, spazi, strumenti Il progetto si svolgerà nelle ore curricolari durante l’anno scolastico, propone la visione di almeno 3 film nelle aule IH, IIH, IIIH con l’utilizzo della LIM.

Verifica e valutazione Osservazione sistematica relativa all’attenzione, partecipazione, ascolto, riflessione, produzione e consegna entro i tempi delle schede lavoro di analisi di un film compilate nelle varie sezioni.

4.5 Progetti extracurricolari

Progetti PON “Trinity”

“Scacco matto” “La musica nel cuore”

“Attività Motoria e Sportiva” “Invito al latino”

“Attività Sportiva per DiversAbili” “Matematicamente”

“Sportiamoci per …migliorarci 5”

“Progetti con fondi strutturali europei 2007/2013"

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La nostra scuola partecipa alla programmazione 2007-13 dei fondi strutturali europei, cofinanziati dall’Unione Europea e dallo Stato Italiano.Lo staff di dirigenza, visti i punti di forza e di debolezza della scuola fissati nella scheda di autodiagnosi, ha predisposto, per l’a.s. 2012/13, il seguente piano integrato degli interventi relativo ai Programmi Operativi Nazionali (PON) FSE e FESR:

PROGETTO PON Azione F3Il Progetto PON azione F3 in rete con diverse scuole di Mazara, con il Comune e con associazioni ONLUS realizza azioni educative in aree di grave esclusione sociale e culturale.Si tratta di una serie di interventi rivolti a studenti, alle loro famiglie e in generale al sistema dell’Istruzione, finalizzati a rendere la scuola più capace di curare la relazione educativa in modo che possa divenire un luogo aperto e aggregante, dove i saperi possano costruirsi in spazi collaborativi, flessibili e dinamici.Tutti gli interventi saranno finalizzati a prevenire il fallimento formativo e l’esclusione sociale e a recuperare i giovani che abbandonano precocemente gli studi o vivono un difficile percorso scolastico.

PROGETTO FESR E1E’ stato già finanziato per l’anno scolastico 2012/2013 un progetto FESR E1 per la realizzazione di ambienti atti a promuovere la formazione permanente dei docenti: N2 aule Docenti con 2 postazioni multimediali.

PROGETTO FESR OBIETTIVO A(Promuovere e sviluppare la conoscenza nel sistema scolastico)

La SMS “G.Grassa” ha già fatto richiesta per la trasformazione delle 10 classi prime in classi 2.0. La realizzazione di questo progetto porterà ad una vera trasformazione del sistema scuola, in quanto ogni alunno avrà a disposizione un tablet, tutto ciò consentirà di eliminare il cartaceo con notevole risparmio per le famiglie e porrà la nostra scuola all’avanguardia nella didattica interattiva.Saranno inoltre realizzati n. 2 laboratori multimediali per il sostegno ai diversamente abili.I due plessi della scuola saranno dotati di un sistema d’allarme wi-fi

“SCACCO MATTO”Responsabile del progetto: Prof. Fiducioso Andrea

Il valore degli scacchi come supporto pedagogico è noto da tempo ed è stato evidenziato da diversi specialisti in ambito educativo e sociologico. La stimolazione della capacità logica, l’educazione al gioco come attività propedeutica al contatto sociale, la capacità

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immaginativa e d'astrazione sono tra i fondamenti che fanno degli scacchi un gioco completo e ricco di spunti didattici ed educativi.

Scacchi e obiettivi didatticiRisultano evidenti alcuni collegamenti tra le valenze formative insite nel gioco degli scacchi e gli obiettivi della scuola dell'obbligo. Negli stessi programmi scolastici sono presenti le motivazioni fondamentali che dimostrano la validità e l'utilità del progetto inteso come intervento educativo che non disturba il lavoro del docente, ma anzi ne diviene un sostegno metodologico e didattico per le numerose valenze formative insite nel gioco.Vediamo quindi come il gioco degli scacchi possa rispondere ai requisiti cui fanno cenno i Programmi Ministeriali:

1. Autonomia di giudizio, di scelte e di assunzione di responsabilità Durante una partita a scacchi il giocatore si trova spesso a dover scegliere la mossa da fare in assoluta autonomia, senza l'intervento di nessun altro: solo lui è responsabile di quello che fa. Dovrà quindi autonomamente valutare ogni volta la bontà della sua scelta e lo farà anche in relazione alle conseguenze che potranno derivare dall'azione dell'avversario.

2. Inserimento attivo nel mondo delle relazioni interpersonali, sulla base dell'accettazione e del rispetto dell'altroL'incontro con persone che hanno il suo stesso interesse aiuta notevolmente ad instaurare rapporti interpersonali ed un dialogo diverso dal solito nel momento in cui ci si accinge a rivedere la partita giocata. Infatti da una partita deriva sempre un dialogo tra i due antagonisti sia sull'andamento, sia sulla conclusione della partita, dialogo attraverso il quale i due giocatori, rivivendo l'intero incontro, discutono sui pregi e sui difetti di ogni mossa effettuata. C'è anche l'abitudine al rispetto dell'avversario sulla base della convinzione che se lui ha vinto certamente non è stato merito della fortuna o del caso, ma ha giocato meglio, o ha commesso meno errori, o ha saputo volgere a suo vantaggio i nostri errori.

3. Utilizzare tutti i canali di comunicazione oltre quello verbale ed un'appropriata metodologiaSicuramente, almeno ad un livello iniziale, il gioco contribuisce a trasmettere con una metodologia diversa, alcuni concetti matematici, linguistici ed antropologici, facendo in modo da aggirare alcune difficoltà di apprendimento. E' sufficiente indicare soltanto alcuni tra i tanti concetti e termini che possono essere insegnati tramite l'uso della scacchiera per rendere chiara l'idea:

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a) concetti topologici: sopra, sotto, avanti, dietro, vicino, lontano, destra, sinistra, prima, dopo;b) concetti e termini geometrici: orizzontale, verticale, diagonale maggiore, diagonale minore, centro, lato, diagramma, coordinate, adiacenze;c) orientamento: spostare un pezzo da una casa all'altra della scacchiera seguendo un determinato percorso senza guardare la scacchiera; seguire un percorso sulla scacchiera evitando gli ostacoli; trovare il percorso più breve per giungere da una posizione ad un'altra;d) utilizzo dei diagrammi di flusso: ogni serie di mosse per il raggiungimento di uno scopo costituisce un diagramma di flusso per mezzo del quale si stabilisce lo svolgimento di una partita tenendo conto della reazione logica dell'avversario.

4. Promuovere l'acquisizione di tutti i fondamentali tipi di linguaggioIl gioco degli scacchi è sicuramente un mezzo di comunicazione non verbale, un linguaggio alternativo attraverso il quale ogni giocatore comunica al suo avversario la propria strategia di gioco, il modo di utilizzare i propri pezzi, le proprie capacità logico-deduttive. Gli scacchi sono un linguaggio di segni con valore sistematico forte, e di contenuto artistico e pedagogico.

5. Organizzare forme di lavoro di gruppo e di aiuto reciproco favorendo l'iniziativa, l'autodecisione, la responsabilità personale degli alunniViene valorizzato il lavoro di gruppo in una forma diversa dalla solita: non si tratta più di lavorare insieme per realizzare un progetto, ma di discutere insieme sulle possibilità di trovare la soluzione migliore per determinare la validità del progetto. E' appunto dalla collaborazione del gruppo che mediante l'analisi delle mosse possibili si arriva a determinare la validità di un piano di gioco.

6. Maturare le proprie capacità di progettazione e verifica, di esplorazione, di riflessione e di studio individualeTutta la partita di scacchi risponde pienamente ai requisiti di cui sopra: non si può improvvisare né si può giocare a caso: si andrebbe incontro ad una disfatta sicura. Occorre sempre progettare un piano di gioco a medio e lungo termine fissando degli obiettivi intermedi da raggiungere, analizzando e verificando continuamente la posizione raggiunta in base alle risposte dell'avversario. Tutto ciò è principalmente frutto di riflessione e di studio individuale. Concludendo si può dire che il gioco degli scacchi contribuisce a formare anche gli schemi mentali che concorrono a sviluppare, mediante costruzioni logiche, i quadri concettuali di cui si parla nei programmi. L'abitudine a un certo ordine e a determinati schemi, propri del gioco degli scacchi, concorre a trasporre queste abitudini di gioco in comportamenti che il bambino interiorizza, e così diventano

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parte integrante della sua personalità. Il gioco contribuisce alla formazione generale del bambino perché ogni partita stimola inconsciamente la messa in moto di automatismi che influiscono sullo sviluppo mentale e sulla formazione del carattere e della coscienza sociale. Schematizzando quando affermato precedentemente il presente progetto si prefigge i seguenti obiettivi:

Obiettivi didattici generali SVILUPPO MENTALE sviluppare capacità di analisi, sintesi, approfondimento; rafforzare la memoria in generale, la memoria visiva in particolare, la lucidità,

la capacità di astrazione; sviluppare la creatività, la fantasia, lo spirito d'iniziativa. favorire, con lo sviluppo del linguaggio scacchistico, l'abilità

d'argomentazione. stimolare il pensiero organizzato. stimolare lo sviluppo dell'attenzione, della memoria, dell'analisi e della sintesi. stimolare l'autovalutazione, la sana competitività, il rispetto dell'altro.

FORMAZIONE DEL CARATTERE migliorare le capacità di riflessione; controllare l'impulsività, l'emotività, l'approssimazione, la superficialità e la

presunzione; sviluppare l'esercizio della pazienza; aiutare la formazione di una coscienza autocritica; stimolare la fiducia in se stessi, l'autocontrollo, le capacità decisionali, il senso di

responsabilità e la maturazione generale.

FORMAZIONE DELLA COSCIENZA SOCIALE Rispettare le regole e accrescere la correttezza; rispettare l'avversario; trasferire nel gioco la propria aggressività; accettare la sconfitta ed adattarsi alla realtà; sviluppare un'equilibrata valutazione dei propri comportamenti e della propria personalità.

Competenze in uscitaLe competenze che gli alunni devono acquisire alla fine del corso sono le seguenti: Capacità di applicare le regole del gioco degli scacchi, gli elementi di tattica e di

strategia studiati nelle varie fasi di una partita.

Capacità di mantenere per lungo tempo la concentrazione e lucidità d’analisi in situazioni problematiche o conflittuali.

Capacità di mantenere l’autocontrollo e di osservare il rispetto delle regole e degli altri in situazioni problematiche o conflittuali.

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Metodologie didattiche Lezione frontale

Lavoro in coppie di aiuto Problem solving Discussione guidata Cooperative learning

Contenuti ed attività La scacchiera e gli elementi fondamentali del gioco Le regole del gioco Le diverse fasi del gioco: l’apertura, il mediogioco e il finale La strategia e la tattica nel gioco degli scacchi Come “scrivere” la partita La pratica e le regole nei tornei ufficiali Cenni sulla storia degli scacchi Esercizi sulla scacchiera Esercitazioni sui matti forzati in due e tre mosse Partite tra gli allievi sotto la supervisione degli istruttori per la correttezza

delle mosse e del comportamento Esercitazione al computer con software dedicati al gioco degli scacchi Partite on-line con ragazzi di tutto il mondo Tornei di preparazione per il torneo di fine anno Torneo di fine anno con gli alunni delle altre scuole

Organizzazione del progettoIl progetto è rivolto ai ragazzi delle prime, seconde e terze classi. Le attività di progetto saranno svolte in un’aula adeguatamente attrezzata con scacchiere murali e all’interno dell’aula d’informatica del plesso di Via Gualtiero. Si prevedono n°30 ore da ripartire in 15 lezioni di due ore ciascuna, da svolgersi nelle ore pomeridiane. Il calendario sarà approntato alcuni giorni prima l’inizio delle attività e sarà in funzione delle esigenze didattiche dei ragazzi e delle necessità organizzative della scuola. Si prevede il coinvolgimento di n°25 alunni. E’ prevista la presenza di un insegnante, con funzione di docente esperto e di responsabile del progetto. Le somme necessarie alla realizzazione del progetto saranno prelevate dal Fondo dell’Istituzione Scolastica o da altri finanziamenti. Non sono previsti esperti esterni.

Durata: Novembre / MarzoIl corso si attuerà nelle ore pomeridiane, per un giorno alla settimana nel plesso di via

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Gualtiero.

Partecipazione ai torneiLa partecipazione ai tornei è finalizzata a una più approfondita acquisizione delle tecniche, ma soprattutto al rafforzamento del carattere, alla capacità di affrontare situazioni problematiche senza perdere la testa, facendo ricorso a tutte le risorse fisiche e mentali.Sarà organizzato un torneo a metà corso tra i partecipanti al progetto, mentre a fine corso sarà organizzato un torneo aperto anche agli alunni di altre scuole di Mazara del vallo (elementari e medie) nelle quali sono attivati laboratori di scacchi. Essendo il gioco degli scacchi inserito tra le discipline sportive del CONI, gli alunni partecipanti al progetto potranno partecipare alle fasi comunali, provinciali e regionali dei Giochi Sportivi Studenteschi. Il responsabile del progetto curerà, in collaborazione con il referente dell’area di educazione motoria della scuola, l’iscrizione delle squadre alle manifestazioni sopra indicate.

Mezzi e strumentiTesti didattici di supporto, stampa specialistica, schede predisposte dall’insegnante, software per il gioco degli scacchi, computer, scacchiere da tavolo, scacchiere murarie con pezzi magnetici, orologi per il gioco degli scacchi.

Verifiche e valutazioneLe verifiche saranno fatte attraverso esercizi miranti a stabilire le competenze acquisite nel gioco degli scacchi, sia su supporto cartaceo, che sulle scacchiere e con l’ausilio di software specifici. La valutazione terrà conto del livello di partenza, dell’evoluzione del processo d’apprendimento, dell’impegno e della partecipazione alle attività progettuali, delle conoscenze e delle competenze acquisite nel gioco degli scacchi. Saranno oggetto della valutazione finale anche i risultati ottenuti nei tornei e il comportamento tenuto durante le diverse fasi delle competizioni. La famiglia e il consiglio di classe saranno informati sui risultati ottenuti dai singoli alunni attraverso l’emissione di un attestato che certifichi le competenze acquisite.

“Attività Motoria e Sportiva”Responsabile del progetto: Prof. Francesco Asaro

Motivazioni e finalitàIn riferimento alle linee guida emanate dal ministero della pubblica istruzione e alla massiccia partecipazione degli alunni negli anni passati con risultati spesso

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gratificanti,anche quest’anno scolastico la S.M.S. “G.Grassa” organizza varie attività sportive extra-curriculari nell’ambito dei giochi sportivi studenteschi designati dal CONI. Le motivazioni e le finalità educative-formative del progetto sono molteplici,in particolare gli alunni partecipanti avranno la possibilità di:-Impegnare proficuamente il loro tempo libero in attività di loro gradimento che li allontana da eventuali abitudini malsane.-riconoscere nella pratica sportiva uno strumento efficace per un percorso educativo maturo e responsabile;-identificare lo sport come occasione per assumere stili di vita sani ed abitudini alimentari corrette;-migliorare il loro stato di salute,attraverso il potenziamento fisico mirato,in particolare,alla prevenzione dei paramorfismi che frequentemente si evidenziano in questo periodo di età scolare;-migliorare la socializzazione e l’integrazione grazie al confronto con il gruppo dei pari. In quest’ottica particolare importanza assume l’inserimento di alunni in situazione di svantaggio o di disagio adolescenziale con scarsa autostima e difficoltà di relazione,ma soprattutto l’inserimento di alunni diversamente abili (H)

Obiettivi educativi Rispetto delle regole attraverso la conoscenza dei giochi sportivi praticati; rispetto di sé e degli avversari,intesi non come nemici ma come antagonisti di cui si

riconosce il valore; rispetto delle decisioni arbitrali,siano esse giuste o sbagliate; riconoscere i propri errori o pregi ma anche i meriti degli avversari,assumendo in tal

modo comportamenti di ”fair-play”.

OrganizzazioneCome da tradizione le attività motorie e sportive sono finalizzati alla partecipazione della scuola ai giochi sportivi studenteschi,per dare modo agli alunni/e la possibilità di confrontarsi con altri coetanei,accomunati nel gioco dall’entusiasmo,impegno e passione sportiva.In riferimento alle linee guida emanate dal Ministero della Pubblica Istruzione in data 4/08/2009 (C:M:4273/UFF:1) e successive circolari applicative,anche per il corrente anno scolastico la scuola “G. GRASSA”, ha approvato in Collegio/Docenti la costituzione del”CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO” con delibera del 03/09/2012. Tale innovazione, in conformità con le nuove direttive ministeriali intende dare alle ore extra-curriculari di avviamento alla pratica sportiva un carattere di continuità per tutto l’anno scolastico e una migliore struttura organizzativa con percorsi formativi integrati, onde favorire la più ampia partecipazione degli alunni/e ivi compresi quelli meno dotati o con disabilità. Con l approvazione degli organi collegiali il centro sportivo sarà parte

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integrante del piano dell’ offerta formativa della scuola (P.O.F.). Il Dirigente Scolastico,cosi’come previsto dalle indicazioni ministeriali,nomina come REFERENTE e coordinatore delle attività del C:S:S:lo scrivente,prof.ASARO FRANCESCO,docente di scienze motorie. I componenti il centro sportivo sono i seguenti:- prof. ASARO FRANCESCO (scienze motorie)- prof.ssa BONAFEDE ENRICA (scienze motorie) - prof. GIACALONE GIUSEPPE (scienze motorie)

- prof. DI MARIA DOMENICO (sostegno) - INZERILLO NUCCIO (collaboratore scolastico)- prof. PIRAINO MAURIZIO(sostegno) tale componente puo’ essere comunque ampliata da altre figure professionali con compiti diversi nel corso dell’anno scolastico. Compatibilmente con il monte-ore a disposizione (presumibilmente circa 70 ore x ciascun docente) e con le attrezzature e gli impianti a disposizione il CENTRO SPORTIVO si propone di sviluppare e potenziare negli allievi/e le abilità nelle seguenti discipline sportive : Corsa campestre maschile e femminile Atletica leggera maschile e femminile Pallavolo maschile e femminile Calcio a 5 e calcio a 11 maschile TennisTavolo Gli alunni/e di tutte le classi avranno la possibilità di seguire uno sport di squadra ed una specialità dell’Atletica leggera. Le selezioni per la formazione delle squadre partecipanti ai G.S.S. saranno effettuate dopo un lungo ed accurato periodo di allenamento e dopo il coinvolgimento di un numero quanto più possibile numeroso di alunni/e

Materiali e impianti occorrenti-Palloni di Pallavolo e Calcio-Cerchi,ostacoli,coni-Tavolo ping-pong-Medaglie e coppe( x eventuale torneo d’Istituto)Per lo svolgimento delle varie attività saranno utilizzati i seguenti impianti:-Palestra(via Gualtiero)-Campo di Pallavolo(via Gualtiero)-Campo di calcio e pista di Atletica(impianti comunali in c/da Affacciata)

Tempi e modalitàLa durata del progetto andrà dal mese di Novembre alla fine del mese di Maggio;il primo periodo(Novembre/Marzo)sarà dedicato alla preparazione degli alunni/e finalizzata alla formazione e alla partecipazione delle squadre e dei singoli atleti alle

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gare e ai vari campionati provinciali nell’ambito dei G.S.S. organizzati dal C.O.N.I.,il secondo periodo (Aprile/Maggio)sarà dedicato,compatibilmente con il monte-ore, allo svolgimento di tornei d’Istituto tra le classi dei due plessi scolastici. Ciascuno dei 3 docenti del centro sportivo sarà impegnato 1 o 2 giornate con due turni di un’ora e mezza(1°turno cat. ragazzi/e, 2°turno cat. cadetti/e). In attesa di concordare con i colleghi il programma delle varie attività mi riservo di allegare al progetto il calendario delle giornate dei singoli docenti,suscettibile comunque di variazioni qualora dovesse verificarsi una concomitanza con altri impegni scolastici prioritari. In tal caso sarà cura del docente interessato darne comunicazione al Dirigente per recuperare,ove è possibile, nella medesima settimana l’attività non svolta.

“Attività Sportiva per DiversAbili”Responsabile del progetto: Prof. Domenico Di Maria

Motivazioni e finalitàDal 24 maggio 2009 il Ministero dell’Istruzione (MIUR) e il CIP hanno sottoscritto un importante accordo di collaborazione, finalizzato alla diffusione di una cultura dell’attività motoria senza barriere per tutti. L’accordo MIUR – CIP si propone di:

• Potenziare l’educazione Ludico-motoria Motoria - Presportiva -sportiva1) Per prevenire forme di esclusione dalle attività dell’ambito motorio 2) Favorire l’integrazione scolastica dei portatori di handicap 3) Prevenire la dispersione scolastica e la marginalizzazione sociale favorendo contesti sociali che agevolino la partecipazione e il protagonismo delle persone disabili.

In questo modo il CIP è coinvolto nella scuola per la informazione e la realizzazione della pratica sportiva, promuovendo: 1) iniziative sperimentali extracurriculari di attività motorie e sportive adattate 2)la formazione specifica e l’aggiornamento dei docenti di educazione fisica e di sostegno 3) l’attuazione di manifestazioni sportive favorendone la partecipazione degli alunni.La scuola media “G. Grassa” partecipa anche per l’ A/S 2012-2013, con delibera del Collegio Docenti, alle attività sportive pomeridiane extracurriculari con l’inserimento in squadre e/o singolarmente, di alunni portatori di H. che usufruiscono del sostegno didattico. L’iniziativa viene supportata dalla ferma convinzione che l’attività sportiva è una strategia insostituibile per la crescita umana, sociale e motoria, che facilita l’approccio alla normale vita di relazione. L’attività sportiva, per l’allievo diversAbile vuole pertanto promuovere, un’evoluzione psico-fisica ed un’ integrazione nell’ambito sociale.

Obiettivi

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Primario, per le disposizioni Ministeriali, è quello di cercare di abbattere quelle barriere psicologiche e quei retaggi culturali onde evitare l’angoscioso isolamento dei soggetti portatori di H. Con la costituzione dei C.S.S., è necessario allora potenziare la partecipazione dei diversAbili ai giochi Sportivi Studenteschi, con un progetto che affianchi, solo sull’integrazione, il docente di Educazione Fisica, ma che dia veramente risalto, al movimento di questi “ragazzi”, che vogliono crescere scolasticamente e sportivamente. Tale progetto porterà l’alunno a:

1) conoscere ed applicare le regole riferite alle attività di atletica leggera, vortex e Tennis-Tavolo

2) esprimere collaborazione e rispetto nei riguardi di compagni di squadra ed avversari

3) riconoscere i propri errori ed accettare le decisioni arbitrali4) acquisire comportamenti di fair – play

Contenuti1) esercizi a corpo libero2) esercizi a carico naturale per lo sviluppo della muscolatura addominale, dorsale,

degli arti e della cintura, delle spalle e del bacino3) fondamentali individuali e di squadra per l’atletica, vortex e tennis-Tavolo4) competizione di vario livello all’interno della scuola nel comune e partecipazione ai

giochi sportivi studenteschi

OrganizzazioneLa scuola parteciperà con i ragazzi diversAbili ai giochi sportivi studenteschi nelle seguenti specialità:

- atletica leggera su pista maschile e femminile- vortex- tennis-Tavolo

Gli allenamenti di atletica leggera e vortex, verranno svolti presso la palestra della scuola e gli impianti sportivi di c/da Affacciata.L’insegnante disponibile a svolgere le attività è il Prof. Domenico Di Maria, titolare sul sostegno ed in possesso della Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive.Il totale delle ore settimanali di attività sportiva sarà di 3 ore

“ “ “ mensili “ “ “ “ “ 12 ore

“ “ “ complessive del progetto “ “ 60 oreLa durata del progetto “Attività sportiva per Disabili” sarà dall’inizio delle attività del C.S.S. sino al termine delle varie manifestazioni sportive.(2^settimana Gennaio- 1^settimana di Giugno)

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Il prospetto del docente impegnato nell’attività sportiva sopraelencato è:

LUNEDI’ dalle ore 15,00 alle ore 18,00;

In coincidenza di impegni scolastici dell’insegnante, il progetto sarà suscettibile di cambiamenti con il Mercoledi’. Non è necessaria la presenza di collaboratore scolastico.

“Sportiamoci per … migliorarci 5”Responsabile del progetto: Prof. F. Castiglione

Motivazioni e finalitàLa scuola media “G. Grassa” con il progetto di cui all’ Oggetto, visti i risultati positivi ottenuti, intende continuare ad individuare quegli alunni di 2^ e 3^ classe in difficoltà di apprendimento, per evitare in essi stessi atteggiamenti tipici del bullismo e proporli ad attività motorie scolastiche diurne a scuola (calcio a 5, tennis-Tavolo). L’iniziativa viene supportata dalla ferma convinzione che l’attività sportiva è una strategia insostituibile per la crescita umana, sociale e motoria, che facilita l’approccio alla normale vita di relazione. Lo sport vuole, soprattutto, per il nostro territorio, fornire stimoli importanti utili a trovare quelle sicurezze fondamentali per l’ inserimento nel tessuto scolastico e sociale, oltre che offrire un’ occasione di vivere all’ insegna del divertimento; per godere di nuove emozioni, dimostrando soprattutto a sé stessi che “si può fare”. Un’attività rivolta con continuità verso i soggetti in difficoltà nella scuola, basando la programmazione sulle nuove conoscenze psico-pedagogiche, pone sempre più, in stretto rapporto lo sviluppo intellettivo con motricità, vissuto corporeo ed affettività, le quali, hanno dimostrato come le carenze dal punto di vista motorio portano in maniera inequivocabile a veri e propri disturbi relazionali. L’educazione allo sport, per l’allievo difficile vuole pertanto promuovere, un’evoluzione psico-fisica ed un’ integrazione completa per il futuro.

Obiettivi per le disposizioni Ministeriali, l’attività motoria è rivolta non solo all’avviamento di

sport aggreganti come il calcio a 5 e il tennis-tavolo, ma anche e soprattutto, come occasione di miglioramento della propria motricità e di arricchimento del proprio bagaglio motorio, che vede la figura dell’ insegnante pronta a valorizzare e sfruttare le potenzialità insite in ciascun ragazzo che con entusiasmo intraprende questa nuova attività.

conoscere ed applicare le regole riferite alle attività di calcio a 5, tennis-Tavolo esprimere collaborazione e rispetto nei riguardi di compagni di squadra ed

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avversari riconoscere i propri errori ed accettare le decisioni arbitrali acquisire comportamenti di fair – play e trasmetterli agli altri

Contenuti1. esercizi a corpo libero2. esercizi a carico naturale per lo sviluppo della muscolatura addominale, dorsale,

degli arti e della cintura, delle spalle e del bacino3. fondamentali individuali e di squadra per il calcio a 5, il tennis-Tavolo, il

badminton, la pallamano4. competizione di vario livello all’interno della scuola

OrganizzazioneLa disponibilità di tavoli da tennisTavolo, dati dall’ASD “Disabili” MAZARA in comodato d’uso gratuito, che verranno situati nell’aula magna del II°piano, renderà sicuramente proficuo il lavoro svolto sia sotto il profilo della quantità che della qualità da parte degli operatori. Durante il percorso, avremo inoltre, la collaborazione dell’ASL n°9 con la presenza degli esperti, Dott.sse Tranchida, Lisma, Messina.Gli insegnanti impegnati a svolgere tali attività sono: sede via L. Vaccara

Prof. Castiglione Francesco, titolare sul sostegno ed in possesso del Diploma I.S.E.F. per 24 ore;

Prof. Di Maria Domenico, titolare sul sostegno ed in possesso della Laurea in scienze Motorie e sportive per 24 ore.

Il totale delle ore settimanali di attività motoria sarà di 2 ore “ “ “ mensili “ “ “ “ “ 8 ore

La durata del progetto “Sportiamoci… per Migliorarci 5” sarà da Febbraio 2013 a maggio 2013, termine delle varie attività scolastiche.

“Trinity”Responsabile del progetto: Prof.ssa Rossana Asaro

Premessa Per costruire i nuovi cittadini d’Europa è indispensabile possedere ‘’la competenza linguistica in più lingue comunitarie’’. Così recita il progetto ministeriale Lingue 2000 che mira a potenziare i percorsi d’insegnamento/apprendimento e ad accelerare la comunicazione interculturale.La mondializzazione, il diffondersi delle nuove tecnologie della comunicazione, il rinnovato quadro socio-culturale, impongono ad una istituzione scolastica attenta e

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rinnovata di potenziare l’insegnamento/apprendimento della Lingua Inglese, di offrire, pertanto, ai propri utenti azioni extracurriculari complementari al lavoro svolto in classe.L’azione formativa promossa dalla scuola deve porre gli alunni in situazioni di autentica comunicazione al fine di rendere lo studente fluente in Lingua Inglese, di potenziare le listening and speaking skills e di mettere l’alunno nelle condizioni di ottenere la certificazione delle proprie competenze linguistiche.Il sistema di valutazione adottato dal Trinity college London recepisce appieno i principi dell’approccio comunicativo cui si ispirano le indicazioni nazionali vigenti. L’opportunità di una certificazione delle competenze linguistiche permette, infine, di ottenere crediti trasparenti, spendibili all’interno di un sistema scolastico ed in ambito lavorativo in una prospettiva di mobilità europea e internazionale.

Proposte1) Attivare corsi di approfondimento e potenziamento di Lingua Inglese.2) Integrare nel curricolo le attività che porteranno alle abilità incluse negli esami di

certificazione Trinity.3) Permettere a tutti gli alunni dell’Istituto di sostenere esami Trinity di livello

adeguato alle loro competenze, usufruendo di tariffe preferenziali.

Finalità1) Sviluppare le abilità di ascolto e produzione in lingua straniera, utilizzando

corrette strutture grammaticali adeguate al grado di conoscenze individuali.2) Motivare i discenti ad una crescente autostima e ad una progressiva autonomia

non solo nelle competenze linguistiche, ma anche interdisciplinari.3) Creare un documento in cui verranno raccolte e registrate le competenze

linguistiche e le esperienze significative di tipo linguistico ed interculturale acquisite, grazie al quale si aiuterà ciascun allievo ad auto-valutare e registrare anche competenze parziali o specifiche.

4) Rafforzare e stimolare il raccordo nel passaggio da una classe all’altra o da un ordine di scuola all’altro, al fine di valorizzare esperienze e competenze precedenti.

5) Valutare in modo sistematico ed omogeneo l’efficacia dell’azione didattica nella lingua Inglese nell’istituto. Contribuire a promuovere e diffondere un confronto tra valutazione scolastica e sistemi di valutazione della competenza linguistica dell’Ente certificatore Trinity.

ObiettiviNella scuola media gli alunni devono saper comunicare compiutamente in L2 raggiungendo almeno il livello A2 del Quadro Comune di Riferimento Europeo. Nell’arco

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del triennio gli studenti impareranno a comprendere i punti chiave di argomenti familiari riguardanti la scuola, la famiglia, i loro interessi, in un percorso che si focalizzerà man mano da argomenti di tipo concreto ad una maggiore e progressiva astrazione. Arricchendo il loro lessico ed ampliando il numero delle strutture linguistiche che sono in grado di utilizzare, essi saranno in grado di capire testi, da molto semplici a più elaborati, di informazione su paesi in cuoi è parlata la lingua inglese, acquisiranno una adeguata disinvoltura ad esprimere richieste, a chiedere e dare informazioni, in varie situazioni. Dovranno inoltre produrre brevi testi, semplici ma corretti, relativi ad argomenti a loro noti, includendo anche brevi lettere personali, compilazione di moduli, appunti, brevi racconti.

DestinatariGli alunni dell’ Istituto divisi per fasce di livello, circa 20.

Modalità di realizzazioneIl potenziamento della lingua inglese prevede 20 ore di formazione aggiuntiva suddivise in unità di 2 ore ciascuna indirizzate a gruppi di 10/15 alunni ciascuno di livello omogeneo. Tali corsi saranno tenuti da n. 3 insegnanti di lingua inglese dell’istituto, nelle ore pomeridiane secondo un calendario da concordare. Verifiche e valutazioneAl termine del percorso tutti gli allievi devono aver acquisito le competenze specificate nel livello A2 del QCRE. Durante lo svolgimento delle attività di lingua (sia curriculari che extracurriculari), si predisporrà il Portfolio personale in cui ogni allievo raccoglierà i propri elaborati scritti per registrare l’abilità di produzione di:

Corrispondenza, appunti, lettere, cartoline, e-mails Articoli, relazioni, scritti per dare istruzioni o informazioni Saggi descrittivi, storie inventate, diari.

Gli alunni che lo richiederanno possono sostenere gli esami trinità presso il nostro istituto. Il costo degli esami sarà a carico dei genitori.

TempiIl progetto si svolgerà durante l’anno scolastico 2012/2013 in orario extracurriculare.

Beni e serviziLe attività si svolgeranno nei locali della scuola usufruendo di materiali strutturati e non messi a disposizione dalla scuola.

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Risorse umaneN. 1 docente di lingua inglese con esperienza nella preparazione agli esami Trinity, personale ATA.

“La musica nel cuore”Responsabile del progetto: Prof. Angelo Marino

Premessa e FinalitàLa musica è un canale di comunicazione efficace, un mezzo che può aiutare l’utenza a socializzare, superare i disturbi dell’apprendimento e rinforzare l’autostima. Pertanto, quest’istituto ha sempre cercato di offrire agli alunni tutte le opportunità che potessero ampliare qualitativamente le loro capacità. La collaborazione con un esperto esterno e con un docente specializzato potrà valorizzare e potenziare la creatività degli alunni e degli insegnanti presenti, creando forme di raccordo e di continuità orizzontale (tra classi parallele e tra la scuola ed il territorio) e verticale (fra i tre ordini di scuola). Con il presente progetto vogliamo promuovere la cultura della musica fra i nostri alunni e nel nostro territorio, nella profonda convinzione del valore formativo che essa possiede, dal punto di vista critico, creativo, affettivo, relazionale e di educazione alla cittadinanza, valori profondi che stanno alla base di una crescita equilibrata della personalità di ciascuno.

Obiettivi di apprendimento Introdurre nella scuola un’attività più ricca e approfondita di conoscenza della musica, per

consentire ai ragazzi di accedere allo studio di uno strumento musicale. integrare il curriculum scolastico con elementi di vocalità musicale e strumento,

riconoscendone il valore culturale e formativo; potenziare le opportunità formative, consentendo percorsi strumentali e corali; favorire l’orientamento anche verso il mondo della musica.

Destinatari40 alunni dell’Istituto

Indicazioni metodologicheI contenuti didattici saranno scelti tenendo conto dell’impatto sugli alunni e saranno accompagnati da una dispensa che approfondisce gli argomenti. La pratica vocale e strumentale sarà svolta con specifici programmi di notazione; è prevista la realizzazione di spartiti musicali. Il repertorio verrà trascritto in formato elettronico. Internet è il luogo ideale

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per la ricerca di materiale. Con un editor di suoni è possibile visualizzare la forma delle onde generata da un suono registrato con un microfono: ciò per spiegare le caratteristiche fisiche del suono e realizzare semplici esperimenti.

Tempi e SpaziSala Musica, auditorium (Plesso via Gualtiero)Intero anno scolastico

Docenti coinvoltiAngelo Marino, Rossana Asaro

Beni e serviziRisme di carta per fotocopie, coccarde per i coristi(da acquistare)Strumenti musicali, amplificazione con microfoni, quaderni pentagrammati.

Verifica e valutazioneSi effettueranno osservazioni sistematiche. Si valorizzeranno le emozioni durante l’esperienza cognitiva della memoria. Alcune lezioni verranno dedicate all’ascolto di brani, si potrà ballare o scambiarsi espressioni. I protagonisti saranno sempre gli alunni guidati dalla regia educativa.

“Invito al Latino”Responsabile del progetto: Prof.ssa Vincenza Pellegrino

Il progetto ha lo scopo di fare acquisire una prima esperienza della lingua latina agli alunni delle classi terze e allargare l’offerta formativa.

Finalità1. Fare addentrare gli alunni nella convinzione che nel latino c’è la nostra storia

linguistica.2. Fare acquisire loro le affinità esistenti fra lingua latina e il modo di parlare dei nostri

tempi per rafforzare concretamente il percorso di fruizione dell’italiano.3. Offrire agli alunni una base delle strutture fondamentali del latino4. Venire incontro agli allievi che, dopo la licenza media dovranno affrontare il latino nei

licei.

Obiettivi1. Dimostrare la connessione storica tra lingua italiana e latino.2. Condurre l’alunno ad una elementare conoscenza della struttura morfologica e del

lessico attraverso testi latini molto semplici.

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3. Integrare l’insegnamento dell’italiano con elementari conoscenze del latino.4. Sviluppare le capacità analitiche degli alunni.

MetodologiaL’ipotesi di lavoro partirà dal confronto italiano-latino per ricostruire il percorso di formazione dell’italiano e conoscere le principali differenze tra latino e italiano. Ci si addentrerà poi nelle strutture fondamentali morfo-sintattiche della lingua latina. Lo studio del latino non si baserà solo sulla memoria ma soprattutto sul ragionamento perché ragionare aiuta ad affrontare il latino e affrontare il latino aiuta a ragionare. Saranno proposti agli alunni esercizi di analisi delle funzioni logiche in italiano, esercizi graduati di traduzione dall’italiano in latino e viceversa, lettura di semplici brani in lingua latina, esercizi sulle declinazioni e coniugazioni, esercizi di carattere ludico (indovinelli, cruciverba, ecc.). Ricerca di termini, costrutti, modi di dire, proverbi latini ancora utilizzati nell’italiano odierno. Realizzazione di cartelloni.

DestinatariAlunni di classi terzeRisorse umanedocenti di Lettere per 20 ore ciascunoDurataN. 20 h distribuiti in due ore settimanali

Finanziamento Fondo d’istituto

ValutazioneSchede in itinere, traduzione di una semplice versione in cui gli alunni dimostreranno di aver acquisito una sufficiente conoscenza delle strutture morfologiche e del lessico.

“Matematicamente”

FinalitàPotenziamento nell’area logico/matematica e partecipazione ai campionati matematici (Pristen Bocconi Milano)

Obiettivi Risolvere problemi utilizzando gli strumenti della Matematica Riconoscere ed usare una proposizione logica assegnandole il valore di verità Risolvere giochi matematici individuando l'algoritmo adeguato Rappresentazione mentale dei giochi e formalizzazione dei concetti

Durata

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25 h da svolger e in ore pomeridiane dal mese di Novembre al mese di Febbraio.

Destinatari80 alunni delle classi prime e seconde e terze della scuola

Risorse umaneQuattro docenti + due collaboratori scolastici

4.6 Progetti curricolari - extracurricolari

“Ancora un’opportunità”

“Ancora un’opportunità”Progetto finalizzato al recupero dei pluri-ripetenti

Responsabile del progetto: Prof. Massimiliano Bucca

Analisi della situazione di partenzaLe presenze di alcuni pluri ripetenti è una realtà anche nella nostra scuola, a cui siamo chiamati nel tentativo pedagogico-etico di trovare soluzioni sul piano prioritariamente educativo, e in secondo piano sul versante didattico-disciplinare.Il processo di insegnamento-apprendimento, è sovente inficiato da mancanze di motivazione allo studio e alle attività scolastiche proposte, da un assente metodo di studio che ne pregiudica gli sforzi (quando ci sono) e da carenze di competenze e conoscenze di base che non permettono di seguire la programmazione del gruppo classe. Se le bocciature possono rientrare tra le scelte pedagogiche-educative, le pluri ripetenze sono di certo pedagogicamente una dichiarazione di fallimento educativo dello studente di oggi e probabilmente del cittadino di domani.

Definizione degli obiettiviIn relazione a quanto premesso, il progetto investe esclusivamente “alunni pluri ripetenti e/o ripetenti, per un numero massimo (che ci si augura di non raggiungere) di 8/10 alunni per ogni plesso scolastico del nostro Istituto.

Obiettivi educativi trasversali

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“La scuola media concorre a promuovere la formazione dell’uomo e del cittadino, in grado di poter operare scelte consapevoli immediate e future”.A mio avviso fondamentale è l’attenzione che dobbiamo mostrare verso queste finalità che sono basilari per un virtuoso percorso didattico-disciplinare Nello specifico:

Acquisire un atteggiamento di ascolto Osservare, valutare, i propri comportamenti, in merito allo studio e alla scuola, al

fine di promuovere un autocontrollo e automotivazione alle attività scolastiche, educative e didattiche.

Acquisire maggiore senso di responsabilità e consapevolezza dei propri doveri di studente e cittadino.

Maturare rapporti sociali e affettivi in comunità ampie come la scuola, e l’extrascuola

Acquisire e costruire un proprio “METODO DI STUDIO”, personalizzatp e in sintonia con il proprio stile di apprendimento.

Obiettivi didattico-disciplinariL’elemento “alunni provenienti da varie classi” e quindi la loro “promiscuità scolastica”, è da tenere in considerazione e obbliga a perseguire “livelli di base” degli obiettivi delle varie discipline, non rigidamente legati alle classi di appartenenza piuttosto invece alle competenze minime proprie delle Scuole Superiori di primo Grado.In tal senso saranno prese in considerazioni le indicazioni per ogni alunno proveniente dai rispettivi C.d. C.Lo sfondo integratore sarà comunque:

Potenziare le capacità espressive a livello linguistico, acquisendo anche una tecnologia specifica rispetto ai livelli di partenza.

Rielaborare anche in chiave personale (rispettando tempi e modalità) le conoscenze acquisite.

Saper collegare le nozioni acquisite al patrimonio culturale già posseduto utilizzandole per la soluzione di nuove situazioni problematiche.

Si lavorerà inoltre sulle “self-image”, al fine di evidenziare un vissuto…positivo…del loro appartenere a questo “gruppo-progetto”.

Metodi e mezziLe scelte delle metodologie sarà in questo progetto fondamentale: brain-storming, circle time, giochi di ruolo, “acting-out”, “ricerca-azione” insieme all’uso di video, di mappe concettuali, affinchè il percorso-progetto risulti motivante e più adatto all’utenza specifica del progetto.

Verifica intermedia e valutazione

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La valutazione non riguarderà soltanto i progressi compiuti e le nuove conoscenze acquisite, bensì il processo di maturazione globale dalla personalità dell’alunno “vero problema” degli attori del progetto.La valutazione sarà anche strumento di valorizzazione, piuttosto che il censimento di lacune ed evidenzierà le mete raggiunte (anche minime)Attraverso test, provenienti anche ma non solo dai C.d.C. la valutazione servirà anche e far acquisire atteggiamenti abilità e conoscenze funzionali ad un reinserimento responsabile in tutte le altre ore di presenza a scuola.

Progetto in ore extracurriculari dei docenti incaricati, ma durante le ore mattutine a scuola.

Tempi 5h settimanali per ogni plesso (1 ora al giorno) da definire fino alla fine dell’anno scolastico.

4.7 Progetti aperti al territorio

“Insieme per………”

“Progetto Comenius: Esperanto”

“Noi e il mare in armonia”

“Insieme per………”

Il progetto “Insieme per…….” è un percorso formativo indirizzato alla prevenzione della dispersione scolastica e del disagio giovanile in rete tra Osservatorio d’Area, le Scuole Medie di Mazara del Vallo, la Fondazione Movimento Bambino, Associazione Maria SS del Paradiso e il Comune di Mazara.

Destinatari diretti sono gli alunni delle scuole secondarie di 1° grado di Mazara del Vallo, mentre i destinatari indiretti sono i docenti di tutte le scuole del Distretto Mazara-Salemi-Vita-Gibellina, le famiglie, tutta la comunità sociale.

Finalità del progetto è creare i presupposti per una cultura dell’integrazione, della legalità, della condivisione in un clima relazionale empatico e collaborativo in famiglia, nella scuola e nel contesto sociale di appartenenza.

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Gli argomenti trattati sono: Bullismo, Anoressia e Bulimia, disabilità, Alcool e Droga, Sport, dispersione scolastica che saranno proposti attraverso strategie didattiche quali il Counseling e il Cineforum.

“Comenius”Esperanto

Nell’anno scolastico 2011/12 sono stati avviati corsi di Esperanto c/o la SMS “G. Grassa” di Mazara, tenuti da insegnanti provenienti dalla Comunità Europea. Alunni e docenti hanno seguito le lezioni con notevole entusiasmo, scoprendo la validità della nuova lingua che consentirà loro di essere a pieno titolo cittadini europei.

Il progetto Comenius permetterà alla nostra comunità scolastica di incontrare alunni e docenti provenienti dall’Ungheria e dalla Germania e relazionarsi con loro esclusivamente in esperanto.

Questo interscambio culturale sarà l’occasione per tutti di accrescere le proprie competenze e di sentirsi cittadini attivi in Europa.

“Noi e il mare in armonia”Autrice progetto: Carmela Nazzareno

ASSOCIAZIONE MARIA SS. DEL PARADISO

Percorso di educazione alla salute, alla sicurezza, alla balneazione sicura, alla tutela dell’ambiente e del patrimonio archeologico.Il progetto rivolto ai ragazzi tra i 6-14 anni, si avvarrà della collaborazione della Capitaneria di Porto, di Nutrizionisti, di Medici e Volontari della Protezione Civile e intende rispondere alla necessità dei minori di affrontare un percorso di vita a contatto con il mare, ricco di potenzialità ma di altrettanti pericoli.

4.8 Convenzioni con l’esternoLa scuola, contestualmente ed in aggiunta ai suoi compiti istituzionali didattici-educativi ed in ottemperanza all’autonomia amministrativa, nell’attuare i suoi progetti, si apre al territorio e si avvale della collaborazione di enti con cui ha stipulato:

1. Protocolla d’intesa, in rete con gli istituti scolastici presenti in Provincia (vedi progetto POR) e nel territorio di Mazara del Vallo:

a. Educazione alla legalità con il IV Circolo Didattico, il I Circolo Didattico e la IV Scuola Media “P.Borsellino”

b. Educazione alla Legalità con l’associazione “M.S.S.del Paradiso”

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c. Educare all’ambiente con ISISd. Educare alla legalità: cultura del volontariato e cittadinanza attiva con

Ce.S.Vo.P

2. Convenzioni di collaborazione bilaterale con: Amministrazione comunale; Assessorato alla solidarietà sociale Assessorato P.I. e Politiche Giovanili Cine teatro Rivoli Archivio storico diocesano A.S.L. (interventi di aiuto psico-pedagogico, partecipazione di esperti per

educazione e prevenzione sanitaria ecc.) C.N.R. (collaborazione per ricerca scientifica nell’ambito della fauna e flora

marina) W.W.F. (collaborazione per acquisizione specifiche conoscenze

ambientali) Vigili del fuoco (collaborazione per realizzazione progetto sulla sicurezza

della scuola); Assessorato agricoltura e foreste Motorizzazione (progetto sull’educazione stradale, il patentino del

ciclomotore) Maestranze locali (interventi finalizzati all’orientamento professionale) Polizia Municipale

3. Convenzione con Associazione Sportiva del territorio per “Potenziare l’offerta formativa Sportiva per alunni disabili”

La nostra scuola, nel tentativo di dare una ulteriore opportunità di crescita armonica ai ragazzi diversAbili, stipula con l’A.S.D. DISABILI MAZARA una convenzione per il potenziamento dell’offerta formativa motorio-sportive per alunni della nostra scuola e disabili del territorio, convinti della forza educativa dello sport come strumento di educazione e formazione della persona, oltre che di integrazione sociale. L’Associazione svolgerà attività gratuita nella Palestra Scolastica, sita in via Gualtiero a Mazara del Vallo. L’attività verrà svolta nelle giornate di Lunedì e Mercoledì dalle ore 18:00 alle ore 19:00.

4. Convenzione con Associazione del territorio per “Potenziare l’offerta formativa Sportiva”

La nostra scuola, per dare una ulteriore opportunità di crescita armonica ai ragazzi della Scuola e del territorio in un tempo in cui il gioco abbinato al movimento sono in notevole riduzione e il rischio obesità e problematiche legate all’ipoattività motoria in

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forte crescita, stipula con l’A.S.D. GYMNASIUM di MAZARA una convenzione per il potenziamento dell’offerta formativa motorio-sportive. Convinti della forza educativa dello sport come strumento di educazione e formazione della persona oltre che di integrazione sociale, l’Associazione svolgerà attività nella Palestra Scolastica sita in via Gualtiero a Mazara del Vallo. L’attività verrà svolta nelle giornate di Martedi e Giovedì dalle ore 16:30 alle ore 19:00 per alunni e ragazzi, della scuola e non, con età compresa tra i 10 e i 13 anni ( V elementare e 1-2-3^ Media).

4.9 Rassegna cultura e spettacolo La promozione culturale ed educativa dei propri studenti è la prerogativa di ogni scuola di qualità. Ogni anno il nostro Istituto indirizza i propri alunni alla fruizione di spettacoli culturali di grande valenza educativa e di particolare interesse per i giovani. L’intento è, altresì, quello di trasmettere messaggi “positivi” attraverso il supporto audiovisivo stimolando gli alunni ad un’analisi ragionata del testo filmico o teatrale, della tematica affrontata, della trama, dei personaggi, della forma di spettacolo, del messaggio veicolato e così via. Gli alunni sono guidati alla visione delle diverse forme di spettacolo attraverso letture, schede educative, questionari e attività strutturate e semistrutturate. Gli elaborati vengono presi in esame e valutati da uno staff di dirigenza che si fa carico di trasmetterne i risultati ai vari consigli di classe. Gli alunni piu’ meritevoli, che mostrano particolare partecipazione agli stimoli culturali promossi dal nostro Istituto, vengono menzionati nel sito della scuola. La rassegna “Cultura e Spettacolo”, nell’arco dell’intero anno scolastico, tradizionalmente, prevede la fruizione di tre proiezioni cinematografiche, di una opera teatrale celebre e di uno o più spettacoli di compagnie teatrali locali. Ampio spazio al cinema e al teatro viene dedicato, altresì, all’interno del nostro Istituto. Nel tempo gli alunni hanno messo in scena Musical quali “Aggiungi un posto a tavola”, “Notre Dame de Paris”, “Westside Story”, “Christmas Carol”, opere teatrali dialettali, folk, cortometraggi, ecc… Gli insegnanti del nostro Istituto possono, altresì, motivare e stimolare i propri alunni all’apprendimento con il supporto audiovisivo, usufruendo delle lavagne interattive e, attraverso Internet, offrire loro la visione di concerti musicali, film, documentari e opere teatrali attinenti le tematiche affrontate nelle diverse discipline.

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Parte V

Regolamenti interni

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5.1 Calendario scolastico

Viste le indicazioni del MPI e quanto deliberato dall’Assessorato competente della regione Sicilia, dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto di questa Scuola, si definisce il seguente calendario delle sospensioni dell’attività scolastica per l’A. S. 2012/2013:

Inizio Lezioni: 14 settembre 2012

Termine Lezioni: 12 giugno 2013

Festività Natalizie: dal 22 dicembre 2012 al 6 gennaio 2013

Festività Pasquali: dal 29 marzo 2013 al 2 aprile 2013

Altre Festività: 15 maggio 2013 (festa dell'autonomia siciliana).

Da aggiungere la festa del Santo Patrono e le seguenti Feste Nazionali:

tutte le domeniche; il primo novembre, festa di tutti i Santi; l’8 dicembre, Immacolata Concezione; il 25 dicembre Natale; il 26 dicembre; il primo gennaio, Capodanno; il 6 gennaio, Epifania; il lunedì dopo Pasqua (Pasquetta); il 25 aprile, anniversario della liberazione; il primo maggio, festa del Lavoro; il 2 giugno, festa nazionale della Repubblica.

Inoltre, sempre su delibera del Collegio dei Docenti e del Consiglio di Istituto, la nostra istituzione scolastica ha previsto la sospensione delle attività didattiche nei giorni:

2 novembre 2012; 3 novembre 2012.

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5.2 PIANO ANNUALE DELLE ATTIVITA’ OO.CC. A. S. 2012/2013

Data Ore Attività ORDINE DEL GIORNO Coordinatore/i

Settembre 3Collegio docenti

1. Lettura e approvazione verbale seduta precedente;2. Insediamento del Collegio;3. Conferma docenti-collaboratori del Dirigente;4. Suddivisione dell’anno scolastico in trimestri o

quadrimestri;5. Calendario scolastico. Proposte di adattamento;6. Formazione classi prime;7. Revisione o conferma dei criteri per l’assegnazione

dei docenti alle classi;8. Assegnazione dei docenti alle classi;9. Criteri per la formulazione dell’orario settimanale

delle lezioni - costituzione commissione;10. Progetti anno scolastico 2012/13: costituzione

commissione;11. Piano delle attività degli OO.CC. mese di

Settembre;12. Identificazione aree, criteri di attribuzione e numero

di incarichi delle Funzioni strumentali;13. Pratica sportiva;14. Comunicazioni.

Dirigente

Ottobre 3Collegio docenti

1. Lettura e approvazione verbale della seduta precedente;

2. Criteri generali per la ripartizione del Fondo D’Istituto (indicazioni);

3. Criteri di attribuzione ed individuazione dei docenti con funzione strumentale;

4. Progetti PON - FESR;5. Costituzione Rete di scuole;6. Elezione comitato di valutazione;7. Approvazione Piano attività degli OO.CC. e del

personale ATA a. s. 2012/13;8. Nomina Responsabile per la sicurezza;9. Comunicazioni.

Dirigente

Ottobre 3Incontro scuola-famiglia

Elezione rappresentanti dei genitori nei Consigli di classe.

-Docente coordinatore;

-Genitori della Commissione

elettorale

Ottobre 3 Dipartimenti

disciplinar

Progettazione curricolare Scambio di esperienze e di materiale didattico

Coordinatori dei Dipartimenti

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i

Novembre 3 Collegio docenti

1. Lettura e approvazione verbale della seduta precedente;

2. Presentazione ed eventuale approvazione POF a.s. 2012/13;

3. Varie ed eventuali. Dirigente

Novembre1h x

classeConsigli di classe

1. Analisi della situazione di partenza degli alunni;2. Predisposizione del Progetto curricolare delle

classi; 3. Individuazione di percorsi pluridisciplinari e

indicazioni per la predisposizione delle U.A.4. Progettazione delle attività e/o dei laboratori da

attivare nell’ambito delle ore in compresenza per le classi a tempo prolungato;

5. Indicazioni riguardo al recupero delle difficoltà e valorizzazione delle eccellenze: metodi e strumenti;

6. Delibera di partecipazione della classe ai progetti della scuola;

7. Definizione dei criteri e degli strumenti di valutazione del Consiglio di classe, secondo le indicazioni contenute nel POF;

8. Definizione di comportamenti comuni da parte dei docenti nei confronti degli alunni.

Coordinatori di classe

Dicembre1h per classe

Incontro scuola-famiglia

Andamento didattico e disciplinare degli alunniDocente

coordinatore

Gennaio/

Febbraio3

Collegio docenti

Verifica intermedia del POFDirigente

Gennaio1h x

classeConsigli di classe

Verifica in itinere della progettazione curricolare; Andamento didattico e disciplinare degli alunni.

Coordinatori di classe

Febbraio1h x

classeConsigli di classe

Scrutini 1° quadrimestre Coordinatori di classe

Febbraio1h x

classe

Incontro scuola-famiglia

Consegna schede 1° quadrimestreCoordinatori

Aprile1h x

classeConsigli di classe

Verifica in itinere della progettazione curricolare Andamento didattico e disciplinare degli alunni Coordinatori

Aprile 1h x Incontro Andamento didattico e disciplinare degli alunni Coordinatori

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classescuola-famiglia

Maggio 1

Dipartimenti

disciplinari

Adozione libri di testo

Coordinatori

Maggio1h x

classeConsigli di classe

Verifica in itinere della progettazione curricolare Andamento didattico e disciplinare degli alunni Adozione libri di testo

Coordinatori

Maggio 3Collegio

dei Docenti

Adozione libri di testoDirigente

Scolastico

Giugno 3Collegio

dei Docenti

Verifica finale del POFDirigente

Scolastico

Giugno1h x

classeConsigli di classe

Scrutini 2° quadrimestreCoordinatori

Giugno1h x

classeIncontro scuola-famiglia

Consegna schede 2° quadrimestreCoordinatori

5.3 Regolamento d’istituto (estratto)

Principi Fondamentali

L’Istituto Secondario di primo grado “G. Grassa” di Mazara del Vallo si impegna a rispettare e a far rispettare in tutte le attività educative e in tutti i momenti della vita scolastica i diritti fondamentali dell’uomo e del preadolescente. L’ Istituto si impegna a garantire: un ambiente educativo sereno, democratico, attento alle necessità affettive e

relazionali degli alunni, capace di stimolare il desiderio di apprendere, scoprire e conoscere, adatto a sviluppare la capacità di collaborare, esprimere le proprie opinioni e rispettare quelle degli altri;

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un’organizzazione flessibile adeguata alla realtà e alle prevalenti richieste delle famiglie;

una gestione della scuola caratterizzata da condivisione delle decisioni, partecipazione delle famiglie, pubblicità degli atti, facile accesso alle informazioni.

Il presente regolamento entra in vigore con la sua pubblicazione all’albo entro dieci giorni dalla sua approvazione. Il personale e gli utenti sono tenuti a rispettarlo e a farlo rispettare.

Art. 1

DISPOSIZIONI GENERALI SUL FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI

IL DIRIGENTE

Il Dirigente è il titolare dell’ufficio ed ha la rappresentanza della scuola. Cura assieme ai suoi collaboratori la funzionalità dei servizi. Garantisce, nei limiti delle norme vigenti, l’imparzialità e la trasparenza del servizio contemperando le legittime aspettative degli utenti con le prestazione professionali del personale della scuola.

IL CONSIGLIO DI ISTITUTO

Il Consiglio di Istituto della scuola è composto da 19 membri: 8 genitori eletti dalla componete genitori; 8 docenti eletti dagli insegnanti, 2 rappresentanti eletti tra il personale A.T.A., e dal dirigente che ne fa parte di diritto. Ha le competenze stabilite dal Decreto Legislativo n.° 297/1994.

E’ Presidente del Consiglio d’Istituto un genitore, eletto nella prima seduta. Il Consiglio d’Istituto è l’organo che affianca il Dirigente nella gestione della scuola. La convocazione del Consiglio d’Istituto è effettuata con lettera diretta ai singoli membri e mediante avviso, affisso all’Albo della sede centrale e della succursale, ove sono indicati gli argomenti da trattare. Su invito, possono intervenire esperti, con diritto di parola. Il Consiglio d’Istituto,inoltre, irroga sanzioni che comportano l’allontanamento dell’alunno superiore a 15 giorni, ivi compresi l’allontanamento fino al termine delle lezioni o con esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo.

LA GIUNTA ESECUTIVA

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Il Consiglio di Istituto elegge al suo interno la Giunta Esecutiva composta da due genitori, un docente, un rappresentante del personale A.T.A. cui si aggiunge il Direttore (DSGA) che ne fa parte di diritto e ne è il segretario.

La G.E., presieduta dal Dirigente della scuola, oltre agli altri compiti previsti dalla legge,predispone il bilancio preventivo e le eventuali variazioni,nonché il conto consuntivo; prepara i lavori del Consiglio e cura l’esecuzione delle delibere.

IL COLLEGIO DEI DOCENTI

E’ composto da tutti i docenti della scuola in servizio ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. Si riunisce per decidere sul Piano dell’Offerta Formativa, sulla programmazione, sulla sperimentazione e su ogni altro aspetto che riguardi la didattica ( valutazione, scelta dei libri di testo, attività di recupero ed altro).

IL CONSIGLIO DI CLASSE

Il Consiglio di Classe è formato da tutti docenti della classe, da un massimo di quattro rappresentanti dei genitori, eletti dagli stessi, e dal D.S.

Il Consiglio di Classe è convocato dal Dirigente Scolastico, mediante circolare interna ai docenti;

i genitori membri del C. d. C. sono informati della data, dell’orario e degli argomenti da trattare mediante avviso scritto.

Di ogni seduta di ciascun Organo Collegiale viene redatto apposito verbale, firmato dal Presidente e dal Segretario-Coordinatore. Il Consiglio di Classe,inoltre, adotta provvedimenti ed irroga sanzioni che comportano l’allontanamento dell’alunno dalla comunità scolastica per un periodo inferiore a 15 giorni.

ORGANO DI GARANZIA

La Scuola,in un quadro più generale di educare alla cultura della legalità, istituisce al suo interno l’Organo di Garanzia. Esso è costituito da:

Dirigente Scolastico Un Docente designato dal Consiglio d’Istituto Due rappresentanti eletti dai genitori

L’Organo di Garanzia, di fronte a comportamenti riprovevoli degli alunni, irroga sanzioni disciplinari, previa verifica dei fatti da parte delle Istituzioni. E’ ammesso fare ricorso (genitori/alunni) entro 15 giorni dalla comunicazione. L’Organo di Garanzia si esprimerà entro 10 giorni dal ricorso. Le sanzioni disciplinari adottate, sono inserite nel fascicolo personale dell’alunno.

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COMITATO DI VALUTAZIONE

Il Comitato di Valutazione è un organo elettivo, costituito da 4 docenti e da 2 docenti supplenti.Ha il compito di valutare l’operato dei docenti nell’anno di formazione e non.

I RAPPRESENTANTI DI CLASSE DEI GENITORI

I Rappresentanti di Classe svolgono l’importante ruolo di favorire la collaborazione tra scuola e famiglia, utile per un migliore funzionamento dell’ Istituto.I Rappresentanti di Classe vengono eletti entro il 31 ottobre di ciascun anno scolastico nella prima Assemblea di Classe dei genitori convocata dal Dirigente Scolastico.I Rappresentanti hanno il compito di: Partecipare ai Consigli di Classe, quando se ne richieda la presenza; Svolgere una funzione di collegamento tra Docenti e Genitori; Convocare l’assemblea dei genitori, sia per riferire quanto emerso nel Consiglio di

Classe, sia per fare proposte o condividere progetti educativi, atti a migliorare la crescita umana e culturale degli allievi.

PARTECIPAZIONE: CONSIGLI E ASSEMBLEE

Le assemblee di classe si svolgeranno secondo il calendario scolastico. La prima assemblea è finalizzata all'elezione dei rappresentanti di classe ed avviene entro il mese di ottobre. I genitori rappresentanti di classe si riuniranno nei rispettivi consigli almeno tre volte l'anno, Tutte le riunioni saranno convocate per iscritto sul diario ( assemblee di classe) o con specifica comunicazione personale (Consigli di Classe, Consiglio di Istituto). I membri del Consiglio di Istituto si riuniranno una volta al mese, esclusi i mesi di luglio ed agosto, secondo il calendario stabilito dal Consiglio stesso. I genitori membri della Giunta Esecutiva del Consiglio di Istituto si riuniranno almeno cinque giorni prima della convocazione del Consiglio.

PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA’ DEGLI ORGANI COLLEGIALI

Ciascun Organo Collegiale programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento delle attività stesse.

Ciascun Organo Collegiale opera in forma coordinata con gli altri organi collegiali. Il calendario di massima delle riunioni viene reso noto annualmente, mediante

avviso affisso all’Albo della sede centrale e della succursale, comunicato per iscritto anche ai genitori.

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PUBBLICAZIONE DEGLI ATTI

La pubblicazione degli atti del C. di I. è disciplinata dall’art.27 del D.P.R. 416/1974 e avviene mediante affissione nell’apposito Albo delle sedi della scuola, della copia integrale e autenticata del testo delle deliberazioni adottate.

ART. 2

NORME PER I DOCENTI

Il personale docente, nello svolgimento dei suoi compiti professionali, avrà cura di garantire agli alunni le migliori occasioni di apprendimento.

Nel Collegio dei Docenti, all’inizio di ogni anno scolastico, gli insegnanti discutono e approvano il Piano dell’ Offerta Formativa (POF), predisposto da un’apposita commissione. Il POF riguarda le attività curricolari, opzionali ed extracurricolari.

Nel primo Consiglio di Classe i docenti predispongono il Piano Educativo Didattico, che delinea il percorso formativo-didattico della classe.

I Docenti esplicano, inoltre, la loro professionalità nelle commissioni di lavoro, dove sono impegnati e nella partecipazione agli O.C. di cui fanno parte.

Curano di prendere visione delle comunicazioni di servizio e delle circolari che pervengono alla scuola e che possono interessare gli stessi o gli alunni.

I docenti possono, nei limiti degli stanziamenti in bilancio, seguire gli alunni in difficoltà anche con corsi di recupero pomeridiani e svolgere attività integrative, sempre di pomeriggio per quegli alunni che dimostrano particolari interessi per le attività proposte dalla scuola.

I docenti ricevono i genitori secondo il calendario scolastico deliberato dal Collegio dei Docenti e comunicato alla famiglia.

Nell’adempimento dei loro doveri, i docenti si impegnano a tutelare la sicurezza e l’incolumità degli alunni.

I docenti, inoltre, devono:

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Essere a scuola almeno cinque minuti prima delle lezioni per ricevere gli alunni sui quali hanno il dovere di sorveglianza.

Quando sono di turno, durante l’intervallo, sorvegliare gli alunni dopo averli fatti uscire dalle classi.

Curare di raggiungere rapidamente la loro classe al cambio dell’ora. Accompagnare le classi, mantenendole in ordine e in silenzio, quando

queste si trasferiscono nelle aule speciali. Al termine delle lezioni accompagnare gli alunni fino all’uscita. Non fare uso del telefono cellulare durante le ore di lezione. Creare in classe un clima di fiducia e di collaborazione,rendendo gli alunni

partecipi della scelta del percorso da portare avanti. Organizzare le attività didattiche nel rispetto dei diversi ritmi di

apprendimento degli alunni. Mostrare le verifiche svolte in classe ai genitori su loro richiesta, fornendo

le spiegazioni necessarie. Assegnare in classe, per le discipline che prevedono la prova scritta, non

meno di tre verifiche al quadrimestre. Portare agli alunni le verifiche corrette entro un termine ragionevole. Comunicare alla famiglia eventuali situazioni di profitto non sufficiente e

frequenza non regolare. Coordinarsi con i colleghi per l’assegnazione dei compiti per casa, in modo

da dare agli alunni, entro i limiti del possibile, lavoro pomeridiano in misura equilibrata.

ART. 3

NORME PER I GENITORI

I genitori che iscrivono i loro figli alla nostra Istituzione Scolastica accettano il Piano dell’Offerta Formativa (POF) presentato dalla scuola e illustrato ai genitori delle classi quinte in una riunione prima delle iscrizioni. Una copia del POF è esposta all’albo della scuola.In questo contratto formativo tra scuola e famiglia i genitori si impegnano a mettere i loro figli nelle condizioni più favorevoli per ricevere l’istruzione che la scuola offre.

I genitori, pertanto, devono : Mandare i figli a scuola sereni e riposati, avendo cura di garantire loro

tempo per lo studio, lo svago e il riposo notturno.

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P.O.F. 2012/2013

Accompagnare i figli a scuola puntuali, provvisti del materiale necessario al regolare svolgimento delle lezioni e con un abbigliamento decoroso e consono al contesto scolastico.

Collaborare con i Docenti nella condivisione di una comune azione educativa e formativa.

Responsabilizzare il figlio verso le regole di vita comunitaria e gli impegni scolastici, sottolineandone la loro importanza.

Essere a conoscenza che comportamenti riprovevoli (ingiurie, minacce e bullismo) sono passibili di sanzioni disciplinari.

Controllare assiduamente il libretto delle assenze, il diario personale, i quaderni per accertarsi dell’effettivo svolgimento dei compiti assegnati.

Informarsi periodicamente della situazione scolastica del figlio. Chiedere di visionare, su richiesta, le prove scritte svolte in classe e

ricevere eventuali chiarimenti. Usufruire dell’opportunità di avere colloqui individuali, secondo il

calendario scolastico deliberato dal Collegio. dei Docenti. Assicurare la frequenza del figlio per l’ammissione all’anno successivo

(almeno ¾ dell’orario complessivo). Controllare che i figli non portino a scuola materiale non richiesto dai

docenti; la scuola non è responsabile di eventuali furti o danneggiamenti degli stessi.

Essere responsabili dei danni materiali arrecati dai figli agli arredi, al materiale e alle apparecchiature della scuola, pagandone il costo qualora si tratta di veri atti di vandalismo

Essere a conoscenza che l’uso del telefono cellulare non è consentito agli alunni; per tutte le comunicazioni con l’esterno genitori ed alunni devono utilizzare il telefono della scuola.

Essere informati che, qualora il figlio sia sorpreso ad usare il telefono cellulare durante le lezioni questo sarà preso in consegna dalla scuola. Sarà restituito alla fine delle lezioni unitamente ad una comunicazione alla famiglia. In caso di recidiva , potranno essere comminate sanzioni disciplinari.

Comunicare alla scuola il proprio recapito e i numeri di telefono di casa, del luogo di lavoro o di altri familiari, al fine di agevolare tempestive comunicazioni.

ART. 4

NORME PER GLI ALUNNI

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P.O.F. 2012/2013

Gli alunni hanno diritto di trovare a scuola un ambiente sereno che favorisca l’apprendimento e non crei in loro disagi e tensioni.

Nel passaggio dalle elementari alla scuola media gli alunni devono trovare un inserimento all’insegna della continuità che li porti naturalmente e senza traumi ad ambientarsi nella nuova realtà-

Gli alunni devono sempre trovare da parte degli adulti rispetto nei loro confronti, in particolare se soggetti a rimproveri,anche severi,a causa di loro mancanze.

Compito principale degli alunni che frequentano la scuola è quello di dare la loro disponibilità ed il loro impegno personale volti all’apprendimento.

Gli alunni, pertanto, devono:

Arrivare puntuali a scuola; nel caso in cui, l’alunno dovesse entrare in ritardo per 10 volte, si darà comunicazione alla famiglia per le ripercussioni negative sul voto di condotta.

 L’assenza sarà giustificata dal docente della 1° ora e comunque non oltre due giorni.; in caso contrario l’alunno sarà ammesso in classe solo se accompagnato da uno dei genitori

Portare il massimo rispetto agli insegnanti, ai compagni ed al personale ausiliario. Seguire le lezioni con attenzione, senza disturbare. Durante l’intervallo uscire dalle aule e sostare nel corridoio antistante senza

correre o fare giochi che siano pericolosi per sé e per i compagni. Non scendere o salire di piano senza autorizzazione. Non portare a scuola oggetti che non siano necessari alle attività didattiche. Svolgere i compiti assegnati per casa dai loro insegnanti. Portare a scuola gli strumenti che permettano di svolgere le esercitazioni pratiche; Durante i cambi dell’ora restare in classe con ordine. Durante le ore di lezione, andare ai servizi solo uno per volta. Spostarsi con la classe nei laboratori o in palestra assieme agli insegnanti, stando

in ordine e in silenzio. Rispettare gli arredi e il materiale della scuola. Tenere il telefono cellulare spento. Scrivere in modo chiaro e completo sul diario personale i compiti assegnati per

casa dagli insegnanti. Al termine delle lezioni accompagnati dal loro insegnante, presentarsi all’uscita in

ordine.ART. 5

FRUIZIONE DELLE STRUTTURE SCOLASTICHE

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P.O.F. 2012/2013

Poiché la scuola è proprietà di tutti, ogni utente ha la responsabilità, individuale e collettiva, della tutela dell'edificio, delle aree esterne, degli arredi, delle attrezzature, delle apparecchiature, dei sussidi didattici, delle dotazioni librarie. Tutti questi mezzi, indispensabili allo svolgimento delle attività scolastiche, debbono essere utilizzati e conservati con la massima cura evitando ogni danneggiamento. Gli alunni che per atti di vandalismo si rendono responsabili di danni agli arredi, al materiale e alle strutture della scuola, sono passibili di provvedimenti disciplinari. Le spese necessarie per il ripristino di quanto rovinato dovranno essere sostenute dai genitori. Quando l'impossibilità di individuare il responsabile è dovuta al silenzio di chi ha assistito al fatto, tutti i soggetti presenti sono considerati responsabili e tenuti al risarcimento o ad altra forma di ripristino.

ART. 6

DISPOSIZIONI GENERALI

INGRESSO DEGLI ALUNNI

Gli alunni dovranno trovarsi all’ingresso della scuola al suono del segnale di entrata nelle classi (8,25) e il personale docente dovrà trovarsi nell’istituto 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni. La puntualità in classe è dovere di ciascuno,alunni e docenti.

Al suono della campanella gli alunni entreranno nelle rispettive aule nel massimo ordine e silenzio e attenderanno seduti l’arrivo dell’insegnante della 1^ ora con il materiale didattico predisposto.

Alle ore 8,35 sarà chiuso il portone esterno dell’edificio. Gli alunni ritardatari saranno ammessi in classe; se non accompagnati da un genitore dovranno giustificare il giorno successivo. I ripetuti ritardi verranno segnalati ai genitori ed al Dirigente.

Gli alunni devono presentarsi a scuola vestiti in modo appropriato ed adeguato all’ambiente e portare il materiale necessario all’attività.

CAMBIO DEI DOCENTI

Gli alunni, durante il cambio dei docenti, attendono nella propria aula, mantenendo un comportamento corretto, sotto la vigilanza del personale ausiliario. Il cambio dei docenti deve avvenire nel più breve tempo possibile.

INTERVALLO

Al termine della terza ora, durante l’intervallo (10 minuti), gli alunni escono dalle classi per consentire di arieggiare l’aula e si trattengono nello spazio di corridoio adiacente la propria aula.

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P.O.F. 2012/2013

Per ragioni di sicurezza gli alunni non devono correre nel corridoio, entrare nelle altre aule, affacciarsi alle ringhiere, salire o scendere le scale.

Gli alunni devono mantenere un rapporto corretto nei confronti dei compagni di classe e degli allievi delle altre classi.

Durante l’intervallo la vigilanza è effettuata dai docenti in servizio alla terza ora di lezione o da altro docente appositamente incaricato. Il personale ausiliario sorveglia gli alunni ai servizi igienici.

Per le classi a tempo prolungato la mensa si effettuerà dalle ore 13,25 alle ore 14,25. I ragazzi porteranno da casa il pranzo a sacco e muniti di tovagliolo siederanno ognuno nel proprio banco per consumare il pasto. Alla fine, con il permesso degli insegnanti, gli alunni potranno utilizzare gli spazi esterni.

VIGILANZA NEI CORRIDOI E AI SERVIZI IGIENICI

Durante tutta la giornata scolastica, la vigilanza nei corridoi e ai servizi igienici (accessibili per l’intero arco dell’orario scolastico) è effettuata dal personale ausiliario.

Gli alunni non devono insudiciare i servizi igienici. Nei casi di comportamenti scorretti nei confronti di persone, strutture e cose, il personale ausiliario è tenuto ad informare tempestivamente il docente di classe.

VIGILANZA DURANTE LE ORE DI LEZIONE

La vigilanza durante le ore di lezione è effettuata dai docenti. Gli alunni devono evitare di disturbare le altre classi, trascinare sedie e banchi,

sporcare/incidere pareti, manomettere suppellettili ed attrezzature,gettare carta o altro materiale per terra o dalle finestre.

Al termine delle attività, gli insegnanti si accerteranno che le aule vengano lasciate in buono stato di ordine.

USCITA DALL’AULA DURANTE LE ORE DI LEZIONE

L’uscita dall’aula durante le ore di lezione deve essere autorizzata dai docenti. In ogni caso è opportuno che non venga consentita l’uscita a più di un alunno per volta.

USCITA DALLA SCUOLA

Al termine delle lezioni, l’uscita degli alunni avviene in modo ordinato, per piani e con la vigilanza del docente dell’ultima ora di lezione coadiuvato dal personale ausiliario.

ART. 7

ASSENZE E GIUSTIFICAZIONI

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P.O.F. 2012/2013

La frequenza delle lezioni è obbligatoria. Ogni assenza deve essere giustificata per iscritto e firmata da un genitore o da chi

ne fa le veci, che indicherà la durata dell’assenza e la motivazione utilizzando l’apposito libretto delle giustificazioni, da ritirare all’inizio dell’anno scolastico in segreteria.

Il docente della prima ora annota sul registro di classe la giustificazione o la mancanza di essa.

Per assenze superiori a 5 giorni, oltre alla giustificazione scritta dei genitori, dovrà essere presentato anche il certificato medico attestante che l’alunno può riprendere la frequenza delle lezioni.

Gli alunni consegnano la giustificazione scritta dell’assenza ed il certificato medico il giorno del rientro a scuola,al docente della prima ora di lezione.

Per assenze inferiori a 5 giorni, nel caso in cui l’alunno abbia dimenticato la giustificazione, sarà ammesso in classe, ma dovrà regolarizzare la giustificazione dell’assenza improrogabilmente il giorno successivo.

Per assenze superiori a 5 giorni non giustificate nei termini previsti, verranno presi contatti con la famiglia.

Per assenze superiori ai 10 giorni, non segnalate, il Dirigente, dopo gli opportuni accertamenti, informerà le autorità competenti dell’inadempimento dell’obbligo scolastico.

Nel caso in cui si prevede che gli alunni devono assentarsi per un periodo prolungato (per motivi familiari o di salute), i genitori avranno cura d’informare per iscritto gli insegnanti di classe. Al rientro si dovrà puntualmente giustificare l’assenza secondo le modalità previste.

Non sono ammesse astensioni collettive dalle lezioni, che verranno sempre valutate come assenze ingiustificate. E’ tuttavia d’obbligo per ogni alunno al rientro a scuola dimostrare con nota del genitore che la famiglia è al corrente dell’avvenuta astensione. Il docente firmerà per presa visione.

Oltre 50 giorni di assenza, non debitamente giustificati da certificazione medica, l’anno scolastico non sarà validato.

ART. 8

RITARDI ED USCITE ANTICIPATE

Gli alunni in ritardo rispetto all’orario sono ammessi in classe se accompagnati da un genitore.

Nel caso in cui il genitore non possa giustificare il ritardo il giorno stesso, l’alunno viene ugualmente ammesso in classe e il genitore provvederà a giustificarlo il giorno successivo.

Gli alunni sono autorizzati ad uscire dalla scuola prima del termine delle lezioni solo se prelevati da un genitore o da chi ne fa le veci, dopo aver sottoscritto la richiesta di uscita anticipata.

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P.O.F. 2012/2013

Gli insegnanti di classe autorizzeranno l’uscita anticipata e firmeranno la notifica sul registro di classe solo dopo la presentazione della richiesta compilata dal personale ausiliario e firmata dal genitore.

In caso di malore, la scuola avvertirà la famiglia affinchè un genitore o chi ne fa le veci venga a scuola per condurre l’alunno con sé, diversamente l’allievo non potrà uscire.

Non sono consentite uscite anticipate prima dell’ultima ora di lezione salvo gravi e documentati motivi.

ART. 9

ESONERI DALLE LEZIONI DI SCIENZE MOTORIE

Gli alunni che necessitano di essere esonerati parzialmente o totalmente dalle lezioni di scienze motorie, devono presentare in Segreteria la richiesta, sottoscritta da un genitore, indirizzata al Dirigente, corredata da certificato medico comprovante la non idoneità alle esercitazioni ginniche per il periodo previsto.

ART. 10

ESONERI DALLE LEZIONI DI RELIGIONE

La scuola assicurerà l’ora alternativa agli alunni che non si avvalgono della religione cattolica nelle ore intermedie, mentre nella prima ora l’entrata posticipata e nell’ultima ora l’uscita anticipata. Per gli alunni stranieri l’ora alternativa verrà utilizzata per l’alfabetizzazione della lingua italiana.

ART. 11

USCITE DIDATTICHE

Gli alunni sono tenuti a partecipare alle attività didattiche programmate per le classi dai docenti, comprese le uscite che si svolgono durante le ore di lezione, per le quali devono avere l’autorizzazione scritta dei genitori.Nessuna uscita didattica è autorizzata, se non decisa prima dal Consiglio di Classe. Nel caso in cui i tempi di convocazione del Consiglio di Classe e del Consiglio di Istituto non siano compatibili con quelli dell’uscita programmata, sarà il Dirigente a darne l’autorizzazione.

VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE

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P.O.F. 2012/2013

I viaggi d’istruzione, esperienze di apprendimento, socializzazione e crescita personale, sono proposti ai consigli di classe, dopo l’approvazione degli itinerari da parte del Collegio dei docenti e la delibera del Consiglio di Istituto. Le classi prime possono fare solo visite guidate della durata di una intera giornata; le classi seconde viaggi di istruzione che prevedano un massimo di due pernottamenti; le terze di quattro o cinque pernottamenti. Ogni gruppo di 15 alunni sarà accompagnato da un docente; se nel gruppo è inserito un alunno diversamente abile sarà necessaria la presenza del docente di sostegno. I genitori possono partecipare, senza oneri e responsabilità per la scuola, al viaggio d’istruzione. Gli alunni che nel corso dell’anno hanno dimostrato un comportamento poco responsabile e poco corretto e/o hanno avuto ammonizioni e/o sanzioni disciplinari non possono partecipare ai viaggi d’istruzione.

ART. 12

BIBLIOTECA – LABORATORI SCIENTIFICI E DI INFORMATICA - PALESTRA

Il funzionamento della biblioteca è disciplinato dai criteri generali stabiliti dal Consiglio di Istituto sentito il Collegio dei Docenti, in modo da assicurare:

a) l'accesso alla biblioteca da parte dei docenti e degli alunni dalle ore 9,00 alle11,00 nei giorni dispari(Lunedì, Mercoledì, Venerdì) , dalle ore 11,00 alle ore 13,00 nei giorni pari (Martedì, Giovedì, Sabato)

b) modalità agevoli di accesso al prestito ed alla consultazione.Un docente incaricato dal CSA cura la biblioteca e la videoteca occupandosi della loro corretta fruibilità.Il funzionamento dei laboratori scientifici e dei laboratori di informatica è regolato in modo da assicurarne la disponibilità, a rotazione oraria, a tutte le classi della scuola, possibilmente anche in ore pomeridiane, con la presenza del docente che è tenuto a vigilare costantemente, ed a sensibilizzare i ragazzi sui rischi dell’uso improprio del materiale scientifico e sui rischi che la rete telematica può nascondere . Non è consentito installare programmi o giochi in special modo se provengono da internet. Annualmente il Dirigente designa un docente responsabile che cura le attrezzature, e propone nuovi acquisti.

Il funzionamento della palestra è disciplinato in modo da assicurarne la disponibilità, a rotazione oraria, a tutte le classi della scuola e nei casi di motivata richiesta ad associazioni sportive giovanili locali a carattere dilettantistico e non aventi fini di lucro, in ore pomeridiane in cui i locali non necessitano agli alunni. Gli attrezzi presenti all’interno della palestra devono essere usati esclusivamente all’interno dell’attività di educazione

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P.O.F. 2012/2013

fisica per evitare che un uso incauto possa rivelarsi pericoloso per i ragazzi. La palestra e l'aula magna della scuola possono essere utilizzate per attività:

di tipo ricreativo e culturale, deliberate e organizzate dagli organi scolastici;

per riunioni sindacali del personale della scuola regolarmente autorizzate in base alle vigenti leggi.

È consentito, previa deliberazione del Consiglio di Istituto, concedere l'uso di detti locali nelle ore non coincidenti con l'orario scolastico, alle organizzazioni sociali e culturali del Comune per lo svolgimento di incontri e dibattiti su problemi educativi e comunque interessanti la vita della scuola.

ART 13

NORME PER IL PERSONALE

D.G.S. e Assistenti amministrativi-Personale ausiliario

Il D.G.S. dirige l'Ufficio Amministrativo della Scuola secondo le direttive impartitegli dal Dirigente ed i criteri stabiliti dal Consiglio d'Istituto e cura quegli adempimenti che a lui sono affidati dai vari Organi Collegiali della Scuola. L'Ufficio di segreteria deve rimanere aperto al pubblico tutti i giorni dalle 11:00 alle 13:00 eccetto il Mercoledì, giorno in cui rimane chiuso. L'Ufficio di segreteria della Scuola costituisce un gruppo di lavoro omogeneo e la sua gestione deve realizzarsi in forma collegiale atta a garantire la responsabilità e la partecipazione di tutti i suoi componenti in relazione alla qualifica rivestita. La direzione e l'organizzazione del servizio del personale ausiliario spetta al D.G.S dell'Istituto, secondo le direttive impartite dal Dirigente ed i criteri stabiliti dal Consiglio d'Istituto. Il personale anzidetto deve svolgere i compiti assegnatigli con diligenza e precisione e non può allontanarsi dal posto di lavoro senza il preventivo permesso del D.G.S. Gli ordini di servizio devono essere comunicati al personale almeno un giorno prima della data in cui il servizio dovrà essere effettuato. Le circolari delle autorità scolastiche ed ogni altro documento che interessa il personale della Scuola devono essere messi a disposizione del personale stesso, per opportune conoscenze, sul tavolo della sala dei professori o nell'apposito Albo. Il personale ausiliario collabora con gli insegnanti nella vigilanza e nei casi di particolare necessità sorveglia direttamente gli alunni. Ai collaboratori scolastici è affidato il compito di curare i locali in modo che siano sempre in ordine e puliti.

ART. 14

DIRITTI SINDACALI

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P.O.F. 2012/2013

ASSEMBLEE

I Docenti devono comunicare la loro intenzione di partecipare all’assemblea con domanda scritta da presentare al Dirigente prima della data prevista. In caso di assemblee a cui partecipa il personale della scuola, le classi coinvolte saranno mandate a casa in anticipo se l’assemblea si svolge nelle ultime due ore. Se l’assemblea si svolge nella prime due ore, l’ingresso degli alunni sarà invece posticipato. In entrambi i casi sarà dato in tempo utile avviso scritto alle famiglie tramite il diario personale.

SCIOPERO

In caso di sciopero del personale la scuola avvertirà le famiglie, tramite diario, che non sarà garantito il normale svolgimento delle lezioni. Gli alunni presenti a scuola saranno sorvegliati, nell’ora in cui il docente sciopera, dal docente in servizio e/o dal collaboratore scolastico.

ART. 15

RAPPORTI SCUOLA – FAMIGLIA

Durante il primo Collegio dei Docenti di ciascun anno scolastico vengono fissati il calendario e le modalità di massima delle riunioni e degli incontri scuola – famiglia, in modo da garantire e facilitare l’interazione positiva fra le famiglie e i docenti.

E’ cura della scuola informare le famiglie di tali modalità e del calendario stabilito.

ART. 16

SERVIZIO DI SICUREZZA, PREVENZIONE E PROTEZIONE

NORME PER L’EMERGENZA

La scuola dispone di un piano di servizio di sicurezza, al quale è preposto un Docente, nominato dal Dirigente all’inizio dell’anno scolastico. Il responsabile, al fine di facilitare l’evacuazione dalla scuola, sceglie tra gli alunni di ogni classe un apri-fila, un chiudi-fila, e relativi supplenti ed un soccorritore. L’alunno apri- fila al suono della sirena ( due suoni con intervallo ) deve aprire le porte e segnare il percorso in avanti che porta al punto di riunione. Gli alunni devono immediatamente interrompere qualsiasi attività, lasciare gli zaini e il materiale didattico, mantenere la calma e seguire in silenzio il compagno apri- fila camminando con sollecitudine. Durante l’evacuazione è assolutamente vietato tornare indietro. L’alunno chiuda-fila e il soccorritore devono assicurarsi dello

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P.O.F. 2012/2013

svuotamento della classe, aiutare eventualmente chi ha bisogno e chiudere la porta ( una porta chiusa è segnale di classe vuota ). Il professore di turno, nel punto di riunione, deve verificare con l’appello il ritrovo degli alunni e compilare l’apposito modello predisposto sul registro di classe.

ART.17

ASSICURAZIONE – INFORTUNI - ASSUNZIONE DI MEDICINALI

Il Consiglio di Istituto delibera annualmente la stipula di un contratto di assicurazione per gli allievi e per il personale. Qualora un alunno venga colpito da malore o subisca un incidente nell'ambito scolastico ( anche in caso di uscita ) sarà assistito dagli insegnanti o dal personale scolastico addestrato agli interventi di primo soccorso, nel caso se ne ravvisi la necessità, o vi siano dubbi sulla gravità del malore o delle possibili conseguenze, oltre ad avvertire la famiglia , si provvederà a chiamare un servizio di pronta emergenza sanitaria. In nessun caso deve essere fatto ricorso al mezzo proprio da parte del personale della scuola. Se il genitore, una volta avvertito, desidera accompagnare personalmente il proprio figlio, può prelevarlo ed usare il mezzo proprio. L'insegnante presente al momento dell' incidente compila la denuncia su apposito modulo, trasmesso alla compagnia assicuratrice in caso di richiesta di rimborso spese, come previsto dalla polizza, in caso contrario sarà trattenuto agli atti della scuola.La somministrazione di medicinali agli alunni può avvenire solo in casi eccezionali e solo su presentazione di certificazione medica, nonché previa dichiarazione dei genitori che sollevi l'insegnante ed il personale da qualsiasi responsabilità connessa all'esito della somministrazione stessa. Certificazione e richiesta dei genitori saranno conservati nel registro di classe. Per situazioni particolarmente delicate è necessario un colloquio con il Dirigente Scolastico. Denuncia di infortunio:

E’ indispensabile dare immediata notizia al Dirigente Scolastico di qualsiasi infortunio, anche se di lieve entità, occorso agli allievi.

Anche il personale docente e non docente è obbligato a dare immediata notizia al dirigente scolastico di qualsiasi infortunio occorsogli, anche se di lieve entità (art. 52 DPR 1124/65).

La comunicazione, in forma scritta, deve contenere: generalità dell’infortunato, giorno e ora, luogo, attività in corso, tipo di incidente (cause e circostanze dell’infortunio), conseguenze (natura e sede anatomica della lesione), eventuali testimoni.

Denuncia INAIL – PUBBLICA SICUREZZA – ASSICURAZIONE

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P.O.F. 2012/2013

La Scuola è tenuta a denunciare gli infortuni con prognosi superiore a tre giorni, compreso quello dell’evento, accaduti agli alunni o al personale della scuola.

Rientro a scuola

Un allievo infortunato che rientri a scuola prima della scadenza del periodo di inabilità diagnosticato, può essere ammesso alle lezioni solo se provvisto di certificato medico che attesti l’idoneità alla frequenza scolastica.

Art.18

PLESSO DI VIA GUALTIERO

Il presente regolamento, soprattutto per quanto concerne la disciplina e la vigilanza sugli alunni si applica alla succursale della scuola. All'inizio di ogni anno scolastico viene nominato dal Capo d'Istituto, un docente collaboratore per l'adempimento dei seguenti compiti:

sovrintendere alla vigilanza o alla disciplina degli alunni; curare la tenuta del registro di presenza dei docenti in servizio; informare con ogni mezzo il personale in servizio di tutte le disposizioni che

concernono la vita della scuola ed in particolare curare la regolare affissione all'Albo degli atti previsti dal presente regolamento;

curare i rapporti tra sede centrale e plesso; curare il funzionamento della Biblioteca e l'uso delle attrezzature didattiche e

scientifiche, anche con la collaborazione di altri docenti.

Art.19

APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO

Il presente regolamento è approvato a maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio d'Istituto

Il regolamento entra in vigore il giorno successivo all'approvazione ed è reso pubblico mediante affissione all'Albo della scuola

Eventuali modifiche al presente regolamento dovranno essere approvate dalla maggioranza dei componenti del Consiglio di Istituto.

Copia del presente regolamento si troverà depositata in segreteria, a disposizione del pubblico, e presso ciascun consiglio di classe, a disposizione di tutte le componenti della scuola.

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P.O.F. 2012/2013

5.4 Contratto formativo (estratto)

Premessa

Cos’èIl contratto formativo, espressione della scuola della autonomia ed elaborato in coerenza con gli obiettivi che caratterizzano il P.O.F. (Piano dell’Offerta Formativa) dell’Istituto, è la dichiarazione, esplicita e partecipata, dell’operato della Scuola. Viene stipulato, in particolare, dal docente e dall’allievo, con il coinvolgimento dei genitori, del Consiglio di Classe, degli organi dell’istituto, degli enti esterni preposti. Il contratto comporta da parte dei contraenti (studenti/docenti/genitori) un impegno di corresponsabilità, per il buon funzionamento della scuola e la migliore riuscita del comune progetto educativo. La scuola, pertanto, propone un “patto”, cioè un insieme di principi, di regole e di comportamenti che ciascuno di noi s’impegna a rispettare, al fine di svolgere pienamente il proprio ruolo educativo. Tale patto tiene conto del Regolamento della scuola e dello Statuto degli studenti.

COME SI ARTICOLA

Il contratto formativo si articola in quattro parti:

Premessa Io alunno mi impegno a … Noi genitori ci impegniamo a … Noi docenti ci impegniamo a …

Io _______________________ __________________________

Cognome nome

Alunno/a della classe ____ della Scuola Secondaria ___________________

Io alunno m’impegno a:

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P.O.F. 2012/2013

Arrivare puntuale a scuola e frequentare con assiduità. Curare la persona e l’abbigliamento. Mantenere un comportamento corretto all’entrata, durante la permanenza a

scuola. (cambio dei docenti, intervallo, spostamenti all’interno dell’edificio), all’uscita e durante le visite didattiche.

Attendere l’arrivo del docente rimanendo in classe al mio posto e predisponendo il materiale didattico.

Portare il massimo rispetto ai docenti, ai compagni e al personale ausiliario. Seguire le attività didattiche con attenzione e partecipazione, comprese le

interrogazioni. Essere disponibile ad accettare i suggerimenti degli insegnanti e a metterli in

pratica sia sul piano del comportamento che dell’apprendimento. Tenere spento il telefono cellulare a scuola. Portare a scuola il materiale necessario e utilizzare lo stesso in modo funzionale

ed opportuno. Avere cura degli ambienti e del materiale scolastico. Scrivere in modo chiaro e completo nel diario personale i compiti assegnati per

casa dai docenti. In caso di assenza, informarmi in modo completo ed opportuno delle attività svolte

e dei compiti assegnati. Svolgere con cura i compiti ed i lavori affidati a casa. Prendere visione del contratto formativo e rispettarlo.

Noi genitori ci impegniamo a: Rispettare l’orario d’ingresso a scuola. Limitare al minimo indispensabile le entrate o le uscite fuori orario. Curare l’abbigliamento, decoroso e adeguato all’ambiente scolastico. Collaborare attivamente con i docenti nella condivisione di una comune

azione educativa e formativa. Responsabilizzare nostro figlio verso le regole di vita comunitaria gli

impegni scolastici e, sottolineando la loro importanza. Prendere visione tempestivamente delle comunicazioni scuola/famiglia,

firmandole. Informarci periodicamente della situazione scolastica . Partecipare ai colloqui individuali, ai consigli di classe e a tutte le riunioni

indette dall’Istituto. Giustificare le assenze di nostro figlio in modo puntuale e secondo le

modalità stabilite dalla scuola. Controllare giornalmente quaderni, diari, avvisi, firmando questi ultimi

tempestivamente.

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P.O.F. 2012/2013

Assicurarne la frequenza per l’ammissione all’anno successivo. Prendere visione e rispettare quanto stabilito nel contratto formativo.

Noi docenti ci impegniamo a: Creare in classe un clima di fiducia e di collaborazione. Organizzare le attività didattiche secondo i tempi e modalità che rispettino i

diversi ritmi di apprendimento. Illustrare e motivare i contenuti, i metodi e gli obiettivi del nostro

insegnamento e rendere gli alunni partecipi della scelta del percorso da portare avanti.

Fare acquisire agli alunni conoscenze e abilità necessarie per la loro formazione umana e culturale.

Controllare l’avvenuta comprensione e assimilazione dei contenuti attraverso domande in classe, controllo dello studio personale e del lavoro svolto a casa.

Stabilire con gli altri docenti della classe le verifiche scritte in modo da non svolgerne più di una nello stesso giorno.

Chiarire alle famiglie ed allo studente i criteri di valutazione usati e garantire la massima trasparenza nella valutazione delle prove orali e scritte.

Riportare corretti,entro un tempo ragionevole, i compiti di verifica. Comunicare alla famiglia eventuali situazioni di profitto non sufficiente e

frequenze non regolari.

Gli studenti ___________________________I genitori ___________________________I docenti ___________________________

SANZIONI DISCIPLINARI In caso di ritardo alla prima ora l’alunno sarà accettato in classe ma l’indomani

dovrà essere accompagnato da uno dei genitori per essere ammesso. Per comportamenti inadeguati durante la permanenza a scuola (entrata,

uscita, visite didattiche, intervallo) l’insegnante dell’ora, prenderà nota sul registro e valuterà la sanzione disciplinare adeguata alla gravità dell’episodio.

Se l’insegnante, durante il cambio dell’ora, trova la classe o parte di essa fuori dall’aula o che mantiene un comportamento chiassoso e caotico, abolirà l’intervallo per alcuni giorni.

La mancanza di rispetto nei riguardi degli insegnanti,dei compagni e del personale ausiliario sarà sanzionata con la sospensione (previa riunione C.d.C.)

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P.O.F. 2012/2013

L’utilizzo non autorizzato del cellulare, porterà al sequestro dello stesso che verrà consegnato solo al genitore.

Quando un alunno ripetutamente non porta il materiale o disattende i doveri scolastici, l’insegnante comunicherà tempestivamente le mancanze alla famiglia.

Nel caso di danni arrecati dall’alunno agli arredi, alle apparecchiature e agli attrezzi della scuola, la famiglia dovrà risarcire i danni causati dal figlio.

Le assenze di massa non si potranno giustificare tramite libretto apposito ma solo con la presenza dei genitori.

5.5 Criteri generali per la formulazione dell’orario delle classi e dei docenti

Equa distribuzione delle ore di lavoro docente nell’arco della settimana; Orario giornaliero massimo di lavoro 4 ore (tranne la giornata del rientro

pomeridiano); Equilibrato criterio di distribuzione delle discipline nell’arco della settimana; 2 preferenze per il giorno libero (scelta non vincolante se si dovessero presentare

difficoltà nell’organizzazione oraria);

Particolari esigenze dovranno essere documentate al DS.A redigere l’orario settimanale delle lezioni il DS per quest’anno ha incaricato lo staff di presidenza.

5.6 Criteri formazione classi prime1. Richiesta della tipologia;2. Richiesta del plesso. La richiesta sarà evasa fino al contenimento delle strutture,

nel qual caso ci si avvale del criterio della maggiore vicinanza al plesso richiesto;3. Eterogeneità tra alunni della stessa classe ed omogeneità tra classi;4. Inserimento nello stesso corso frequentato da familiari o licenziati nell’anno

scolastico precedente, sempre che sia richiesto dalla famiglia;5. Richiesta reciproca per due alunni di inserimento nella stessa classe;6. Equilibrata distribuzione maschi/femmine;7. Equilibrata distribuzione alunni stranieri;8. Inserimento degli alunni ripetenti nello stesso corso salvo motivata richiesta dei

genitori;9. Dove possibile, inserimento di due alunni diversamente abili nella stessa classe

per assicurare loro un maggior numero di ore di sostegno (criterio valido anche per le classi seconde e terze).

5.7 Protocollo di accoglienza e integrazione alunni diversamente abili

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Il Protocollo di accoglienza degli alunni diversamente abili è stato formulato in base alle seguenti normative:

Legge 104 del 05.02.1992Atto di indirizzo e coordinamento Decreto Presidenziale della Repubblica 24.02.1994C.M 364/1986D.M. 331/98DPR 616/77 D.M. 141/99

L’alunno in situazione di handicap (legge 104/92 art.3 ) è una persona che messa nelle stesse condizioni e in situazioni di parità, si trova in svantaggio rispetto agli altri. Definire il disabile come persona implica la sottolineatura di quegli aspetti di originalità e di creatività che caratterizzano ogni individuo: questo consente di rifiutare qualsiasi schematizzazione che, rigidamente, precluda all’essere umano ogni possibilità di cambiamento o di adattamento e, inoltre, riconosce l’esigenza di bisogni fondamentali, identici a quelli di ogni individuo: intimità, autonomia, relazione, realizzazione e proiezione nel futuro, condivisione e appartenenza. L’alunno diversamente abile, pertanto, non è un soggetto aggiuntivo, deve essere incluso, integrato nella classe.Una integrazione di qualità è quella che sa rispondere efficacemente alla complessità dei bisogni nei diversi campi di espressione della persona in difficoltà che è un essere presente significativamente dal punto di vista relazionale (essere accolto, averi ruoli veri, amicizie, collaborazioni, ecc), cognitivo (imparare cose nuove, imparare a pensare, a risolvere problemi, sviluppare nuove capacità e competenze dettate dai bisogni peculiari dell’alunno in difficoltà e dalle finalità della scuola) e psicologico (crescere nell’autostima, nell’autoefficacia, nell’identità, nell’espressione delle emozioni ecc.).

ISCRIZIONE

All’atto dell’iscrizione definitiva l’Istituto deve essere in possesso, oltre alla consueta documentazione richiesta nella normale prassi dell’iscrizione per alunni normodotati, delle seguenti certificazioni:

1. la Diagnosi Clinica (ASL). Questo documento può essere anche compilato da un medico privato convenzionato;2. La Diagnosi Funzionale (ASL). Si tratta di un documento fondamentale per attivare ilprocesso di integrazione, diversamente dalla certificazione medica non si limita ad accertare il tipo e la gravità del deficit, ma pone anche in evidenza le potenzialità dell'alunno;3. Il Profilo Dinamico Funzionale. E’ aggiornato alla fine della terza media (ASL, Docenti curriculari e specializzati, famiglia).

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All'atto dell'iscrizione i genitori debbono segnalare particolari necessità (es. trasporto, esigenze alimentari, terapie da seguire, assistenza per l'autonomia) e richiedere l’insegnante di sostegno.

IMPORTANTE: le iscrizioni degli alunni individuati in situazione di handicap non possono essere rifiutate anche nel caso in cui vi sia un numero di iscrizioni superiore alla capacità ricettiva della scuola (Legge 104/92).

DOPO L'ISCRIZIONE1.Formulazione di un progetto: il Gruppo H ha il compito di redigere una ipotesi di progetto sull'assegnazione delle ore di sostegno necessarie (art. 41 D.M. 331/98) e sulla formazione delle classi (D.M. 141/99)

2.Richiesta insegnante di sostegno: il Dirigente Scolastico, sulla base della diagnosi funzionale e sulla base del progetto formulato dal Gruppo H richiede le ore di sostegno necessarie. Nel caso in cui sussista una diagnosi di estrema gravità il Dirigente è tenuto a fare richiesta di ore di sostegno ulteriori in deroga al rapporto 1/138 (art. 41 e 44 D.M. 331/98)

3.Formazione delle classi: le classi in cui è presente un alunno in situazione di handicap non possono superare il numero di 25 alunni.

4.Assistente per l'autonomia e la comunicazione: se la gravità dell'handicap lo richiede il Dirigente Scolastico deve inoltrare tempestivamente una richiesta all'Ente Locale (Comune per la scuola materna, elementare e media) per la nomina di un’ assistente ad personam (art. 42 e 44 DPR 616/77; art. 13 comma 3 Legge 104/92).

I DOCUMENTI DELL'INTEGRAZIONE SCOLASTICA

Atto di indirizzo e coordinamento PDR 24.02.1994La Diagnosi Clinica è redatta dalla ASL o medico privato convenzionato e definisce la patologia specifica di cui il disabile è riconosciuto. Il suo aggiornamento è strettamente legato all’evoluzione della patologia. E’ compito della scuola, all’inizio di ogni anno, accertarsi che non si siano verificati cambiamenti. La Diagnosi Funzionale deve contenere:

1.dati anamnestici, clinico- medici (D.C), familiari e sociali;2. il livello di funzionalità e di sviluppo dell’alunno in diverse aree di base;3. i livelli di competenza raggiunti rispetto agli obiettivi e ai percorsi didattici della classe;4. gli aspetti psicologici, affettivo - emotivi, comportamentali che devono determinare la qualità

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del rapporto educativo con l’alunno (rif. Art. 3 legge 24.02.1994). Il Profilo Dinamico Funzionale (P.D.F.) è un documento conseguente alla diagnosi funzionale e preliminare alla formulazione del PEI. Con esso viene definita la situazione di partenza e le tappe di sviluppo conseguite o da conseguire. Mette in evidenza difficoltà e potenzialità dell'alunno. Viene redatto con cadenza biennale (Legge 24.02.1994 art. 4 “ In via orientativa, alla fine della seconda elementare, della quinta elementare e alla fine della terza media, il personale di cui agli articoli precedenti traccia un bilancio diagnostico e prognostico, finalizzato a valutare la rispondenza del profilo dinamico funzionale alle indicazioni nello stesso delineate e alla coerenza tra le successive valutazioni, fermo restando che il profilo dinamico funzionale è aggiornato, come disposto dal comma 8 dell'art. 12 della legge n. 104 del 1992, a conclusione della scuola materna, della scuola elementare, della scuola media e durante il corso di istruzione secondaria superiore.”Il Piano educativo individualizzato (P.E.I.) è redatto all'inizio (entro novembre) di ogni anno scolastico dall’équipe pedagogica per le elementari e dal consiglio di classe per la scuola media, sottoscritto dai genitori, sottoposto a verifiche ed aggiornamenti periodici. Il PEI non coincide con il solo progetto didattico, ma consiste in un vero e proprio progetto di vita in cui vengono definiti gli interventi finalizzati alla piena realizzazione del diritto all'integrazione scolastica. Deve contenere: la descrizione di tutti gli interventi predisposti per l’alunno H e naturalmente obiettivi (riconducibili o non riconducibili ai programmi ministeriali, agli obiettivi minimi stabiliti in sede collegiale), contenuti, metodologie, strumenti e criteri di valutazione (non differenziata o differenziata). Di tale piano deve essere data copia alla famiglia, fissando un termine per manifestare un formale assenso, in mancanza del quale il piano si intende accettato.

GLI OPERATORI DELL’INTEGRAZIONE SCOLASTICA

Il Dirigente ScolasticoIndividua, tra i docenti del Collegio, il coordinatore del Gruppo H dell’Istituto. Il Consiglio di Classe

1. Ha la responsabilità complessiva dell’integrazione dell’alunno H2. Deve prendere visione della documentazione. Il coordinatore deve assicurarsi che tutti gli insegnanti, comprese nuove nomine o supplenti, prendano visione della documentazione3. Può attuare progetti volti a sperimentare metodologie e modelli efficaci per l’integrazione4. Può richiedere strumenti tecnici e ausili didattici5. Può utilizzare tutte le opportunità offerte dall’Autonomia scolastica: flessibilità oraria, modularità, classi aperte ecc.

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6.Qualora vengano accertati dall’alunno livelli di apprendimento corrispondenti agli obiettivi previsti non differenziati, delibera senza necessità di prove di idoneità relative alle discipline dell’anno o degli anni precedenti, la valutazione dell’alunno non differenziata dal resto della classe.7.Deve predisporre per la Commissione dell’Esame di Licenza: la documentazione dello studente l’eventuale richiesta di prove equipollenti e/o di assistenza e/o di tempi più lunghi

sia per le prove scritte che per quelle orali per i candidati che abbiano seguito un percorso differenziato, la richiesta di prove

coerenti con il percorso e finalizzate al rilascio dell’attestato in casi particolari la richiesta di buste supplementari o di prove suppletive una relazione che potrebbe avere la seguente struttura:

descrizione del deficit e dell’handicap descrizione del percorso realizzato dall’alunno conoscenze, competenze e capacità acquisite difficoltà incontrate e come sono state superate o non superate discipline per le quali sono stati adottati particolari criteri didattici percorsi equipollenti eventualmente svolti attività integrative e di sostegno svolte, anche in sostituzione parziale o totale di

alcune discipline risorse utilizzate modalità di formulazione e realizzazione delle prove per la

valutazione (con quali tecnologie, con quali strumenti, con quali modalità, con quali contenuti, con quale assistenza)

richiesta di prove equipollenti e di assistenza (quale tipo di prova, quale tipo di assistenza - assistenza accompagnatore, assistente inteso come aiuto per lo svolgimento delle prove, assistente per la comunicazione in generale - quale durata per le prove scritte)

altre informazioni utili

Il Gruppo HIn riferimento all’ art. 15 comma 2 legge 104/1992 (presso l’istituto comprensivo sono costituiti gruppi di studio e di lavoro composti da insegnanti, operatori dei servizi, familiari e studenti con il compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione predisposte dal piano educativo) si è costituito nell’Istituto il gruppo H. E’ un gruppo di studio e di lavoro composto dall’insieme di quelle figure che operano nell’istituto e nelle strutture del territorio ad esso collegate, che sono direttamente interessate nella gestione dei casi di alunni diversamente abili. Esso è formato da una componente stabile e da una componente variabile, in base alle esigenze contingenti e si perfeziona per diventare operativo ogni volta che siano presenti all’interno dell’istituto alunni PDH. Il gruppo H ha

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una durata annuale, per quanto concerne il perfezionamento e l’operatività; una durata continuativa per quanto riguarda la costituzione e la presenza in Istituto.

Compiti e competenze del Gruppo H:1. Esaminare i casi dei singoli alunni PDH inseriti nella scuola2. Formulare proposte al Dirigente scolastico per la richiesta degli insegnanti di

sostegno3. Ripartire con criteri congruenti le ore complessive di sostegno, assegnate all ’inizio

dell’anno scolastico alla scuola, tra gli alunni PDH.4.Formulare richieste motivate, tramite l’Istituto, per il fabbisogno urgente (attrezzature

particolari, sussidi scolastici , contatti con centri di riabilitazione, con ASL e GLIP, accordi d’orario ecc.)

4. Pronunciarsi preliminarmente sulla bozza dei singoli piani Educativi Individualizzati (PEI)

5. Concorrere alla formulazione del Profilo Dinamico Funzionale (PDF)6. Stabilire contatti con il Gruppo di Lavoro Interistituzionale Provinciale (GLIP)7. Concordare i criteri per la valutazione degli alunni PDH.

L’insegnante curriculare pone attenzione al potenziale dell’alunno e non solo al suo handicap; adatta, quando è possibile, gli obiettivi minimi concordati in sede di riunione di

materia alla situazione particolare del ragazzo disabile, altrimenti prevede un programma differenziato, non riconducibile agli obiettivi minimi;

prevede di acquisire una formazione sulle tematiche attinenti l’integrazione per attivare strategie metodologiche e didattiche che si possano attuare in classe anche senza l’intervento dei docenti specializzati;

è coinvolto nella conduzione di strategie e di attività per l’integrazione; utilizza, quando è possibile, modelli modulari o unità didattiche definiti con chiarezza e

in modo analitico, da consegnare con anticipo all’insegnante di sostegno, che sarà facilmente in grado di programmare i suoi interventi e anche alla famiglia;

può offrire assistenza all’ alunno disabile durante l’Esame di Stato, se ha seguito l’alunno con handicap durante le prove ordinarie di valutazione.

Insegnante di sostegnoL'Insegnante di sostegno: è un docente, fornito di formazione specifica, assegnato alla classe in cui è presente l'alunno disabile. Non deve essere considerato l'unico docente cui è affidata l'integrazione (C.M. 250/1985; Nota n. 4088 2/10/02). La legge 104/1992 nell’art. 13 comma 6 cita: “Gli insegnanti di sostegno assumono la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui operano, partecipano alla programmazione educativa e

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didattica e alla elaborazione e verifica delle attività di competenza dei consigli di interclasse, dei consigli di classe e dei collegi dei docenti (1 bis)”. Da cui emerge che:

l’insegnante di sostegno è una risorsa per l’intera classe non è l’unico assegnatario dell’ allievo in situazione di handicap è assegnato alla classe quando è possibile assicurando la continuità educativa,

secondo le aree disciplinari che il C.d.C. ritiene più opportune è contitolare e corresponsabile nel C.d.C. partecipa alla programmazione didattico- educativa della classe partecipa a pieno titolo alle operazioni di valutazione con diritto di voto per tutti gli

alunni è di supporto alla classe nell’ assunzione di strategie e tecniche pedagogiche,

metodologiche e didattiche integrative e nell’adozione di metodologie individualizzanti

deve effettuare la conduzione diretta di interventi specializzati, centrati sulle caratteristiche e sulle risorse dell’allievo, a partire dalla conoscenza di metodologie particolari che non sono in possesso dell’insegnante curriculare

prevede accordi di programma con servizi socio-assistenziali, culturali e sportivi si occupa dell’ orientamento dell’ alunno disabile, favorendo la collaborazione tra il

sistema scolastico e quello della formazione professionale può fare assistenza all’ alunno disabile, (o come figura unica, o alternandosi con altri

insegnanti) durante l’Esame di licenza.

Assistenza specialisticaNel caso in cui la situazione dell'alunno lo richieda, oltre agli insegnanti curriculari e di sostegno, sono previste altre figure professionali per affrontare problemi di autonomia e/o di comunicazione .Il dirigente scolastico ne fa richiesta all'ente locale competente. La competenza è del Comune per le scuole materne, elementari e medie (139 D. Lgs 112/1998).L’assistenza di base comprende l'accompagnamento dell'alunno in situazione di handicap dall'esterno all'interno della scuola e negli spostamenti nei suoi locali. Comprende anche l'accompagnamento ai servizi igienici e la cura dell'igiene personale. Devono provvedervi i collaboratori scolastici; per svolgere questa mansione hanno diritto a frequentare un corso di formazione e a ricevere un premio incentivante (CCNL Comparto Scuola 15/02/01; nota MIUR n. 3390 del 30/11/01).E’ responsabilità del dirigente scolastico, nell'ambito dei suoi poteri di direzione e coordinamento, assicurare in ogni caso il diritto all'assistenza (nota MIUR n. 3390 del 30/11/01).

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Gli alunni disabili hanno diritto al trasporto scolastico poiché costituisce un supporto essenziale alla frequenza. Questo servizio è pertanto strumentale alla realizzazione del diritto allo studio.La responsabilità è del Comune per le scuole materne, elementari e medie (art. 139 D.lgs 112/1998). Per la scuola dell'obbligo il servizio deve essere concesso gratuitamente (art. 28 Legge 118/1971). Per ottenerlo, al momento dell'iscrizione, la famiglia segnala alla scuola la necessità del trasporto, affinché questa si attivi tempestivamente per la richiesta.

La famigliaLa famiglia deve essere coinvolta attivamente nel processo educativo dell’alunno, pertanto: il docente e coordinatore del gruppo H dell’istituto, convoca la famiglia e presenta l’insegnante di sostegno e il coordinatore della classe in cui l’alunno è stato inserito.

La valutazione del rendimento e prove di esameSulla base di quanto indicato dalla legge 104/92 art. 16, dall’O.M. n.21 del 09.02.1994 art.17 e dall’Indagine conoscitiva sull’integrazione scolastica (del 28.01.1998) si desumono i seguenti punti fondamentali:

Valutazione del rendimento in itinere:art. 16 comma 1 e comma 3 legge 104/92: “ 1. Nella valutazione degli alunni handicappati da parte degli insegnanti è indicato, sulla base del piano educativo individualizzato, per quali discipline siano stati adottati particolari criteri didattici, quali attività integrative e di sostegno siano state svolte, anche in sostituzione parziale dei contenuti programmatici di alcune discipline. 2. Nella scuola dell'obbligo sono predisposte, sulla base degli elementi conoscitivi di cui al comma 1, prove d'esame corrispondenti agli insegnamenti impartiti e idonee a valutare il progresso dell'allievo in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali, inoltre, prove equipollenti e tempi più lunghi per l'effettuazione delle prove scritte o grafiche anche con la presenza di assistenti per l'autonomia e la comunicazione.” In situazione di handicap fisico-sensoriale, sono di norma escluse valutazioni differenziate: va previsto l’uso di particolari strumenti didattici per il raggiungimento di una preparazione conforme agli obiettivi didattici (minimi) previsti dai programmi ministeriali o, comunque, ad essi globalmente corrispondenti. In situazione di handicap psichico ed eccezionalmente fisico-sensoriale la valutazione deve comunque aver luogo per il suo carattere formativo e per l’azione di stimolo che svolge nei confronti dell’allievo.

Valutazione delle prove di esame

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1. al fine del rilascio del titolo di studio sono importanti le conoscenze, le competenze e le capacità conseguite dall’alunno e non il percorso fatto per conseguirle2. le prove equipollenti prevedono che il candidato si possa giovare sia di strumentazione tecnica (computer, dettatura all’insegnante di sostegno), sia di modalità diverse (la prova è tradotta in quesiti con alcune possibili risposte chiuse, in prove strutturate, griglie) sia di contenuti culturali differenti da quelli predisposti per gli altri candidati (omogenee al programma svolto dal candidato, seguendo le indicazioni del documento del C.d.C.) 3.le prove equipollenti devono essere coerenti con il livello degli insegnamenti impartiti all’alunno in situazione di H e idonee a valutare il progresso dell’allievo in rapporto alle sue potenziali attitudini e al livello di partenza.4. Le prove differenziate devono essere omogenee al percorso svolto.5. Il colloquio si può realizzare mediante prove scritte, test o qualsiasi altra strumentazione che medi tra il candidato e l’esaminatore.

Altri aspetti

Barriere architettonicheGli edifici scolastici progettati, costruiti o interamente ristrutturati dopo il 28.2.1986 devono essere accessibili (art. 32 Legge 41/1986). Gli edifici costruiti precedentemente dovranno comunque essere adeguati e resi accessibili (art. 1 comma 4 DPR 503/96).Competenza: del Comune per la scuola materna, elementare e media (Legge 23/96)Cosa fare : segnalare con lettera r/r all'ente competente la presenza di barriere architettoniche chiedendo, nel caso non fossero stati adottati, la predisposizione di piani di abbattimento delle barriere architettoniche cui le P.A. sono tenute (art. 32 comma 20 Legge 41/86).

Tutela della privacyLe notizie sulle minorazioni degli alunni disabili costituiscono “dati sensibili” ai sensi dell'art. 22 Legge 675/1996.

Responsabile: il dirigente scolasticoCosa pu ò fare: può legittimamente raccogliere i dati sensibili dell'alunno disabile e comunicarli al Dirigente scolastico regionale ed alle altre autorità amministrative (Asl, enti locali ecc.) per attivare gli interventi necessari.Con quali limiti : occorre ottenere comunque il consenso dei genitori, informare per iscritto i genitori dell'uso che verrà fatto dei dati sensibili (art. 2 comma 2 D. lgs 135/99) e custodire i dati sensibili in luogo separato per evitare l'accesso a terzi e utilizzare codici identificativi (art. 3 comma 5 D. lgs 135/99).

Accordi di programma

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Costituiscono uno strumento molto importante per la piena realizzazione dell'integrazione scolastica.Cosa sono: uno strumento giuridicamente vincolante utilizzato quando un determinato programma di intervento richiede la partecipazione di diversi enti pubblici (art. 27 Legge 142/90).A cosa servono: il progetto di integrazione dell'alunno disabile (PEI) richiede l'intervento di diversi enti competenti (ASL, Scuola, Comuni, Province, ecc …). Gli accordi di programma garantiscono appunto il coordinamento tra i diversi servizi al fine di facilitare una tempestiva formulazione delle diagnosi funzionali e dei PEI, nonché per garantire un inserimento adeguato anche agli alunni disabili gravi. (D.I. 9/7/92)Ambito territoriale: gli Accordi di Programma solitamente coincidono con il territorio delle ASL, comprendente spesso diversi Comuni.Soggetti stipulanti : il legale rappresentante del Consorzio di Comuni o il Sindaco del Comune capofila; il dirigente dell’USP (ex Provveditore agli studi), i legali rappresentanti delle ASL (art. 2 D.I. 9/7/92).Contenuti: nell'accordo di programma devono essere chiaramente definite:1. Le competenze e gli interventi a carico di ciascun ente2. L'ufficio competente all'erogazione dei servizi3. Gli stanziamenti finanziari previsti dai rispettivi bilanci4. Il collegio di vigilanzaCosa avviene in realt à : gli accordi di programma sono purtroppo spesso realizzati come se fossero delle semplici intese: non si è pertanto provveduto ad indicare accanto alle prestazioni dovute per legge i correlativi impegni finanziari ed i poteri sostitutivi del Collegio di vigilanza.

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Il presente Piano dell’Offerta Formativa, approvato dal Collegio dei Docenti in data 15 Novembre 2012 viene reso pubblico mediante:

1) affissione all’albo della scuola all’interno delle due sedi;

2) deposito di una copia presso la segreteria (la sua duplicazione sarà possibile previa richiesta);

3) inserimento nel sito della scuola: www.scuolagrassa.it.

Ne vengono pubblicati anche due estratti: in formato PowerPoint e brochure (quest’ultima di previsione per l’anno scolastico 2013/2014).

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Indice Parte I: principi generali …………………………………………………………………. pag. 4

Premessa ……………………………………………………………………………………. pag. 5

Finalità ………………………………………………………………………………………..pag. 6

Indirizzo………………………………………………………………………………………..pag. 7

Analisi del territorio…………………………………………………………………………....pag. 7

Analisi dell’utenza……………………………………………………………………………..pag. 7

Parte II: programmazione didattica……………………………………………………… pag. 9

Progetto didattico-educativo…………………………………………………………………pag. 10

Curricolo ………………………………………………………………………………………pag. 11

Curricolo della scuola per aree disciplinari…………………………………………………pag. 12

Metodologie …………………………………………………………………………………..pag. 16

Strumenti di verifica sommativa……………………………………………………………. pag. 16

Criteri di valutazione……………………………………………………………………….. pag. 16

Parte III: organizzazione............................................................................................ pag. 22

Struttura della scuola……………………………………………………………………… pag. 23

Dotazioni della scuola…………………………………………………………………….. pag. 23

Struttura oraria……………………………………………………………………………... pag. 24

Organizzazione oraria………………………………………………………………………pag. 25

Personale della scuola……………………………………………………………………..pag. 25

Osservatorio d’area…………………………………………………………………………pag. 29

Parte IV: ampliamento dell’offerta formativa…………………………………………….pag. 31

La sicurezza nella scuola…………………………………………………………………..pag. 32

Offerta formativa per alunni diversamente abili………………………………………… pag. 33

Piani programmatici delle Funzioni Strumentali…………………………………………pag. 34

Progetto curricolari………………………………………………………………………… pag. 39

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Progetti extracurricolari……………..………………………………………………………pag. 58

Progetto curricolari- extracurricolari ………………………………………………..….….pag. 76

Progetti aperti al territorio………………………………...…………………………..….….pag. 78

Convenzioni con l’esterno………………………………………………..………………….pag. 79

Rassegna cultura e spettacolo………………………………………………………………pag. 81

Parte V: regolamenti interni………………………………………………………….. pag. 82

Calendario scolastico……………………………………………………………………….pag. 83

Piano annuale delle attività……………………………………………………………….. pag. 84

Regolamento d’istituto……………………..……………………………………….………. pag. 87

Contratto formativo (estratto)……………………………………………………………..pag. 103

Criteri generali per la formulazione dell’orario delle classi e dei docenti………….…..pag. 106

Criteri formazione classi prime…………………………………………………………….pag. 107

Protocollo di accoglienza e integrazione alunni diversamente abili…………..……….pag. 107

Note di pubblicazione…………………………………………………………………….pag.117

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