scialpinismo a madonna di campiglio marcello andreolli ......scialpinistiche del gruppo di brenta e...

85
Tra le Dolomiti di Brenta e la Presanella Marcello Andreolli Roberto Bazzi Jacques Casiraghi Scialpinismo a Madonna di Campiglio 54 itinerari

Upload: others

Post on 29-Mar-2021

8 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

www.tappeiner.it

Tra le Dolomiti di Brenta e la Presanella

Marcello Andreolli Roberto Bazzi Jacques Casiraghi

Scialpinismo aMadonna di Campiglio

Scia

lpin

ism

o a

Mad

onna

di C

amp

iglio

Marcello Andreolli

nato a Tione di Trento il 12/10/1937Istruttore Nazionale di Scialpinismo (INSA) dal 1974

Altre guide sullo Scialpinismo

Autori

I tre autori di questa guida hanno svolto una intensa attività alpinistica e scialpinistica soprattutto nei Gruppi di Brenta, Adamello, Presanella, Ortles e Cevedale a partire dai primi anni sessanta.Tutti gli itinerari qui descritti sono stati percorsi ripetutamente dagli Autori, che già negli anni settanta hanno pubblicato dettagliate Guide Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella.

Roberto Bazzi

nato a Varese il 05/04/1942Istruttore Nazionale di Scialpinismo (INSA) dal 1979

Jacques Casiraghi

nato a Monza il 09/12/1939Istruttore Nazionale di Scialpinismo (INSA) dal 1977

Ale

ssan

dro

Beb

er

I migliori itinerari ad anello e in traversata

Foto Aeree – Cartografia – Punti GPS

LagoraiScialpinismo d’avventura

Volume 2 Scialpinismo in Alto Adige

Alpi Aurine, Dolomiti e Lagorai

144 pagineISBN 978-88-7073-450-8

LagoraiScialpinismo d’avventura

I migliori itinerari ad anello e in traversata

196 pagineISBN 978-88-7073-563-5

Ulri

ch K

össl

er

Adamello, Presanella, Brenta, Ortles, Dolomiti, Lagorai, Alto Garda

Scialpinismonel Trentino

Volume 3

Vol. 3 Scialpinismo in Trentino

Adamello, Presanella, Brenta, Ortles, Dolomiti, Lagorai, alto Garda

144 pagineISBN 978-88-7073-559-8

Volume 1 Scialpinismo in Alto Adige

Alpi Venoste, Gruppo dell’Ortles, Alpi Breonie e Monti Sarentini

140 pagineISBN 978-88-7073-523-9

54 itinerari

Scialpinismo a Madonna di Campiglio

Questa guida presenta 54 itinerari scialpinistici effettuabili nei din-torni di Madonna di Campiglio, nel Gruppo delle Dolomiti di Brenta e nel Gruppo della Presanella; alcuni di questi partono da Madonna di Campiglio o dalle immediate vicinanze e vi ritornano, altri attraver-sano i Gruppi con discesa nelle valli limitrofe e richiedono pertanto di predisporre un mezzo per il ritorno. Tutti i percorsi sono descritti dettagliatamente, con indicazione del punto di partenza, il tempo di salita e discesa, il dislivello, l’orientamento, le difficoltà alpinistiche e scialpinistiche. Ogni itinerario, oltre alla descrizione, è immediata-mente riconoscibile nella corrispondente fotografia per mezzo di una evidente traccia ed alcuni importanti punti di riferimento.

Page 2: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

www.tappeiner.it

Tra le Dolomiti di Brenta e la Presanella

Marcello Andreolli Roberto Bazzi Jacques Casiraghi

Scialpinismo aMadonna di Campiglio

Scia

lpin

ism

o a

Mad

onna

di C

amp

iglio

Marcello Andreolli

nato a Tione di Trento il 12/10/1937Istruttore Nazionale di Scialpinismo (INSA) dal 1974

Altre guide sullo Scialpinismo

Autori

I tre autori di questa guida hanno svolto una intensa attività alpinistica e scialpinistica soprattutto nei Gruppi di Brenta, Adamello, Presanella, Ortles e Cevedale a partire dai primi anni sessanta.Tutti gli itinerari qui descritti sono stati percorsi ripetutamente dagli Autori, che già negli anni settanta hanno pubblicato dettagliate Guide Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella.

Roberto Bazzi

nato a Varese il 05/04/1942Istruttore Nazionale di Scialpinismo (INSA) dal 1979

Jacques Casiraghi

nato a Monza il 09/12/1939Istruttore Nazionale di Scialpinismo (INSA) dal 1977

Ale

ssan

dro

Beb

er

I migliori itinerari ad anello e in traversata

Foto Aeree – Cartografia – Punti GPS

LagoraiScialpinismo d’avventura

Volume 2 Scialpinismo in Alto Adige

Alpi Aurine, Dolomiti e Lagorai

144 pagineISBN 978-88-7073-450-8

LagoraiScialpinismo d’avventura

I migliori itinerari ad anello e in traversata

196 pagineISBN 978-88-7073-563-5

Ulri

ch K

össl

er

Adamello, Presanella, Brenta, Ortles, Dolomiti, Lagorai, Alto Garda

Scialpinismonel Trentino

Volume 3

Vol. 3 Scialpinismo in Trentino

Adamello, Presanella, Brenta, Ortles, Dolomiti, Lagorai, alto Garda

144 pagineISBN 978-88-7073-559-8

Volume 1 Scialpinismo in Alto Adige

Alpi Venoste, Gruppo dell’Ortles, Alpi Breonie e Monti Sarentini

140 pagineISBN 978-88-7073-523-9

54 itinerari

Scialpinismo a Madonna di Campiglio

Questa guida presenta 54 itinerari scialpinistici effettuabili nei din-torni di Madonna di Campiglio, nel Gruppo delle Dolomiti di Brenta e nel Gruppo della Presanella; alcuni di questi partono da Madonna di Campiglio o dalle immediate vicinanze e vi ritornano, altri attraver-sano i Gruppi con discesa nelle valli limitrofe e richiedono pertanto di predisporre un mezzo per il ritorno. Tutti i percorsi sono descritti dettagliatamente, con indicazione del punto di partenza, il tempo di salita e discesa, il dislivello, l’orientamento, le difficoltà alpinistiche e scialpinistiche. Ogni itinerario, oltre alla descrizione, è immediata-mente riconoscibile nella corrispondente fotografia per mezzo di una evidente traccia ed alcuni importanti punti di riferimento.

Page 3: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

Scialpinismo aMadonna di CampiglioTra le Dolomiti di Brenta e la Presanella

54 itinerari

Marcello Andreolli Roberto Bazzi Jacques Casiraghi

Page 4: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

2 3

Introduzione 8

Itinerari nel Gruppo di Brenta

1 Passo di Pra’ Castron 2503 m 22Da Madonna di Campiglio attraverso la Malga Presson Bassa, la Malga Scale e la Val del Vento

2 Bocchetta di Mondifra’ 2402 m 24Da Campo Carlo Magno attraverso la Malga Mondifra’ e la Val Gelada. Discesa lungo la Val Centonia

3 Cima Sassara 2894 m 28Da Campo Carlo Magno attraverso la Malga Mondifra’ e la Val Gelada

4 Bocchetta dei Tre Sassi (Val Gelada) 2613 m 30Da Campo Carlo Magno attraverso la Malga Mondifra’ e la Val Gelada

5 Rifugio Graffer 2261 m per la Malga Vagliana 32Da Campo Carlo Magno attraverso Malga Mondifra’, Malga Vaglianella e Malga Vagliana

6 Cima Vagliana 2861 m 34Dalla stazione intermedia della Cabinovia del Grosté attraverso gli Orti della Regina

7 Bocchetta dei Tre Sassi 2613 m lungo la Val delle Giare 36Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté attraverso la Val delle Giare. Discesa per la Val Gelada

8 Rifugio Graffer 2261 m attraverso Malga Fevri 38Da Madonna di Campiglio attraverso Malga Fevri e il Lago Spinale

9 Cima Roma 2837 m 40Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté

Indice

10 Sella di Cima Grosté da est 2850 m 42Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté lungo il versante est. Discesa lungo il versante nord

11 Sella di Cima Grosté da nord 2850 m 44Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté lungo il versante nord

12 Cima Sella da nord 2917 m 46Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté lungo il versante nord. Discesa in Val Brenta (Plaza) attraverso i Rifugi Tuckett e Casinei e la Malga Vallesinella Bassa

13 Cima Sella 2917 m (Percorso Ski Alp) 48Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté lungo il canalino Ski Alp. Discesa in Val Brenta (Plaza) attraverso Malga Vallesinella Alta

14 Bocca di Tuckett 2648 m 52Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté attraverso il Rifugio Tuckett. Discesa in Val Brenta (Plaza) attraverso il Rifugio Casinei e Rifugio Vallesinella

15 Cima Brenta 3150 m 56Dal Rifugio Tuckett attraverso la Vedretta di Brenta Superiore. Discesa in Val Brenta (Plaza) attraverso il Rifugio Casinei e la Malga Vallesinella Bassa

16 Bocchetta Molveno 2729 m 58Da Plaza attraverso la Val Brenta, il Rifugio Brentei e il Rifugio Alimonta

17 Bocca di Brenta 2552 m 60Da Plaza attraverso la Val Brenta

18 Bocca dei Camosci 2784 m 62Da Plaza attraverso la Val Brenta

19 Rifugio XII Apostoli 2489 m 66Da Plaza attraverso la Val d’Agola e il Lago Asciutto

Page 5: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

4 5

Indice

20 Cima d’Agola 2959 m 68Dal Rifugio XII Apostoli. Discesa lungo la Val Stretta e la Val d’Agola

21 Cima di Pratofiorito 2900 m 70Dal Rifugio XII Apostoli. Discesa lungo la Val di Sacco e la Val d’Agola

22 Pala dei Mughi 2321 m 72Da Plaza attraverso la Val d’Agola ed il Passo del Bregn de l’Ors

Itinerari nel Gruppo della Presanella

23 Cima Presanella 3558 m 76Da S. Antonio di Mavignola attraverso la Val Nambrón ed il Rifugio Segantini

24 Passo Cornisello 3089 m 80 Da S. Antonio di Mavignola attraverso i Laghi di Cornisello e il Lago Vedretta

25 Cima Scarpacò 3252 m 82Da S. Antonio di Mavignola attraverso i Laghi di Cornisello

26 Cima Ginèr 2957 m 84Da S. Antonio di Mavignola lungo il versante sud-est

27 Monte Ritòrt 2411 m 86Da Madonna di Campiglio attraverso la Malga Ritòrt, il Lago Ritòrt e il Passo della Falculotta

28 Monte Nambrón da est 2625 m 88Da Madonna di Campiglio attraverso la Malga Ritòrt, il Lago Ritòrt e la Pala della Falculotta

29 Monte Nambrón da nord 2625 m 90Da Madonna di Campiglio attraverso il Lago Nambino

30 Monte Serodoli 2708 m 92Da Madonna di Campiglio attraverso i Laghi Nambino, Nero e Serodoli

31 Monte Nambino da sud-est 2678 m 96Da Madonna di Campiglio attraverso il Lago Nambino

32 Monte Zeledria 2427 m 98Da Madonna di Campiglio attraverso Pradalago

33 Monte Nambino da nord-est 2678 m 100Dal Ristorante Genzianella attraverso il Lago Malghette ed il Malghetto Alto

34 Cima Lastè 2770 m 102Dal Ristorante Genzianella attraverso il Lago Malghette

35 Cima Schulz 2614 m 104Dal Ristorante Genzianella attraverso il Lago Malghette

Traversate nel Gruppo di Brenta

36 Da Campiglio alla Val di Tovel 108Fino all’Albergo Capriolo, attraverso il Passo di Pra’ Castron 2503 m

37 Da Campiglio al Lago di Tovel 110Attraverso la Sella Flavona 2500 m circa

38 Da Campiglio al Lago di Tovel 112Attraverso la Sella del Montoz e la Bocchetta di Val Scura 2376 m

39 Da Campiglio a Spormaggiore 114Attraverso il Passo della Gaiarda 2440 m

40 Da Campiglio a Molveno 116Attraverso il Passo Clamer 2164 m

Page 6: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

6 7

Indice

41 Da Campiglio a Molveno 118Attraverso Cima Roma 2827 m

42 Da Campiglio a Molveno 120Attraverso la Bocca di Tuckett 2656 m

43 Da Campiglio a Molveno 122Attraverso la Bocchetta Molveno 2729 m

44 Da Campiglio a Molveno 124Attraverso la Bocca di Brenta 2552 m

45 Da Campiglio a S. Lorenzo di Banale 126Attraverso la Bocca d’Ambiez 2849 m

Traversate nel Gruppo della Presanella

46 Da Campiglio a Mavignola 128Attraverso il Passo della Falculotta 2295 m

47 Da Campiglio a Mavignola 130Attraverso il Passo Nambrón 2460 m

48 Da Mavignola a Vermiglio 132Attraverso la Cima Presanella 3558 m

49 Da Mavignola a Ossana 136Attraverso il Passo Scarpacò 2617 m

50 Da Campiglio a Pellizzano 138Attraverso il Passo Valgelada 2515 m

Concatenamenti nel Gruppo di Brenta

51 Cima della Vallazza – Sella di Cima Grosté 140Cima della Vallazza, 2810 m – Cima Roma, 2827 m – Sella di Cima Grosté, 2850 m

52 Sella di Cima Grosté – Cima Sella 142Sella di Cima Grosté da nord, 2850 m – Cima Sella da nord, 2917 m – Discesa in Val Brenta (Plaza)

Concatenamenti nel Gruppo della Presanella

53 Monte Nambrón – Monte Nambino 144Monte Nambrón da nord, 2625 m – Monte Serodoli, 2708 m – Monte Nambino da sud-est, 2678 m

54 Monte Nambino – Cima Schulz 146Monte Nambino da nord-est, 2678 m – Cima Lastè, 2770 m – Cima Schulz, 2614 m

Page 7: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

98

Questa Guida presenta cinquantaquattro percorsi scialpinistici, tutti situati nei dintorni di Madonna di Campiglio. Essi sono così suddivisi:

Itinerari Gruppo di Brenta da 01 a 22Itinerari Gruppo Presanella da 23 a 35Traversate Gruppo di Brenta da 36 a 45Traversate Gruppo Presanella da 46 a 50Concatenamenti Gruppo di Brenta da 51 a 52Concatenamenti Gruppo Presanella da 53 a 54

Per i percorsi da 1 a 35 il punto di partenza è in paese o raggiungibile con gli impianti di risali-ta o con brevi spostamenti in automobile da Madonna di Campiglio (max 10 km). Le traversate da 36 a 50 hanno il punto di partenza in Madonna di Campiglio o dintorni, men-tre il punto di arrivo è in valli diverse; in questo caso è necessario predisporre anticipatamente il ritorno con mezzi propri o con servizio taxi.Sia gli itinerari che le traversate sono indicati con un numero progressivo in senso orario partendo da nord a sud nel Gruppo di Brenta e successivamente da sud a nord nel Gruppo della Presanella. I concatenamenti da 51 a 54 sono dei semplici suggerimenti; è ovvio che ogni scialpinista sarà in grado di concatenare nei modi più diversi gli itinerari qui descritti. Tutti i gli itinerari sono stati percorsi personalmente dagli autori, anche più volte; la descrizione degli stessi è stata fatta in maniera attenta ed accurata ma non è da escludere che non si sia sempre riusciti a farlo in modo sufficientemente rappresentativo ed intuitivo per tutti i lettori.Sarà compito dello scialpinista più esperto e competente del gruppo valutare con attenzione e spirito critico le indicazioni di questa guida per scegliere in assoluta autonomia il tracciato migliore, anche in relazione alle condizioni meteo ed all’innevamento. Alcuni itinerari, spe-cialmente nel Gruppo di Brenta, sono alpinisticamente impegnativi; si raccomanda quindi di valutare attentamente la propria preparazione e le proprie capacità prima di affrontarli.

Introduzione

INDICAZIONI PER L’UTILIZZO DELLA GUIDA

Partenza: è la località dove si lascia l’automobile o dove si arriva utilizzando gli impianti.

Dislivello: nella descrizione indica la differenza di quota tra il punto di partenza e il punto di arrivo; il dislivello in discesa viene specificato solo quando il percorso di discesa è diverso da quello di salita. Il simbolo grafico sopra l’immagine indica invece il dislivello della sola salita.Se lungo il percorso di salita ci sono significativi tratti di discesa, il dislivello tiene conto di que-sta perdita di quota; in questo caso la quota o il dislivello sono seguiti dalla parola “circa”.

Tempo: è il tempo effettivo di marcia, escluse le soste, riferito ad un medio sciatore alpinista. Nella descrizione abbiamo indicato separatamente i tempi di salita e di discesca. Il simbolo grafico sopra l’immagine indica invece il tempo totale della gita.

Difficoltà: abbiamo utilizzato la scala Blachère, ormai universalmente adottata, che si divide in due sezioni: una indica il grado di difficoltà sciistico, ed una indica il grado di difficoltà di itinerari in cui siano presenti tratti di tipo alpinistico:

MS: medio sciatore MSA: medio sciatore alpinistaBS: buon sciatore BSA: buon sciatore alpinistaOS: ottimo sciatore OSA: ottimo sciatore alpinista

Esposizione: è un’utile informazione circa l’esposizione dei versanti da percorrere. Essa con-sente di prevedere, tenuto conto di temperatura, stagione e condizioni atmosferiche, il tipo di neve che incontreremo e valutare il pericolo di valanghe.

Attrezzatura: abbiamo indicato solitamente “normale scialpinistica” che si compone di: ARVA, pala, sonda, rampant, carta topografica, altimetro, bussola, materiale di pronto soccorso, nastro adesivo rinforzato per piccole riparazioni, occhiali e crema protettiva. Solo se necessario indicheremo piccozza, ramponi, imbrago e corda.

Cartografia: la carta KOMPASS 73 Dolomiti di Brenta copre tutte le gite di questa guida con eccezione della Cima Presanella per la quale serve la carta KOMPASS 71 Adamello Presanel-la. Altre carte utili: Tabacco foglio D, carte e tavolette IGM, Kompass 070 Adamello Brenta. Consigliamo comunque la Kompass 73 perché è l’unica, al momento, munita di coordinatome-

Page 8: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

10 11

tro per la determinazione delle coordinate di un punto. Questo consente, se si dispone di un apparecchio GPS, di affrontare percorsi di difficile orientamento anche in presenza di nebbia o scarsa visibilità.

Toponomastica e Altimetria: nomi e quote sono quelle riportate sulla Guida dei Monti d’Ita-lia del CAI/TCI, Presanella di Dante Ongari e Dolomiti di Brenta di Buscaini/Castiglioni.

Valutazione: è una valutazione globale dell’itinerario, sia per la bellezza che per l’impegno. Vengono indicate le caratteristiche del terreno, le difficoltà d’insieme, l’eventuale pericolo di valanghe e altre informazioni di interesse.

Salita: è la relazione tecnica della salita fatta in modo succinto, che lascia lo sciatore alpinista libero di interpretare il percorso in modo autonomo e personale. Vengono date indicazioni su eventuali punti obbligati e naturalmente nomi e quote di punti intermedi di riferimento. Le indicazioni di destra e sinistra sono intese nel senso di marcia sia in salita che in discesa, a meno che non sia specificata l’indicazione orografica, che si determina volgendo le spalle alla sorgente del corso d’acqua.

Discesa: è la relazione tecnica della discesa, che viene riportata solo per gli itinerari in traver-sata o per eventuali percorsi di discesa diversi rispetto alla salita.

Bibliografia

M. ANDREOLLI-J.CASIRAGHI Scialpinismo nelle Dolomiti di Brenta 1973J. CASIRAGHI-M. ANDREOLLI-R. BAZZI Scialpinismo in Adamello e Presanella 1977G. BUSCAINI-E. CASTIGLIONI Dolomiti di Brenta – Guida dei Monti d’Italia CAI-TCI 1977ONGARI DANTE Presanella – Guida dei Monti d’Italia CAI-TCI 1978M. GNUDI-F. MALNATI Dal Sempione allo Stelvio 1977L. NAVARINI-C. DETASSIS Itinerari di Scialpinismo in Trentino 1984S. ROSI-G. CESTARI Scialpinismo in Brenta 1990F. ALIPRANDI-T. BINI In montagna con gli sci 2003GIONCO FRANCO E LUISA Trentino – Atlante scialpinismo 2009KOESSLER ULRICH Scialpinismo nel Trentino 2010

Rifugi e bivacchiIndichiamo qui i soli rifugi, aperti o chiusi, che in qualche modo possono essere utili allo svol-gimento delle gite, sia per il pernottamento prima delle gite sia come tappa intermedia delle stesse. Poiché l’apertura di alcuni rifugi è soggetta a continue variazioni e poiché anche i locali invernali sono oggetto di frequenti ristrutturazioni e miglioramenti, abbiamo indicato il nome del proprietario o gestore attuale, con relativo numero di telefono, cui è opportuno chiedere informazioni prima di programmare un pernottamento (conferme sull’apertura, il numero di posti letto, coperte ecc.).

Gruppo di Brenta

Bivacco C. Costanzi a Pra’ Castron 2365 mProprietà: SAT Dimaro Sempre aperto, con 8 posti letto

Rifugio Giorgio Graffer 2261 mProprietà: SAT Trento – Gestore: Guida Roberto Manni tel. 0465 441358 cell. 348 4105877 www.graffer.com – [email protected] Aperto con servizio di pensione sino alla chiusura degli impianti sciistici

Rifugio Stoppani 2437 mProprietà: Soc. Funivie Madonna di Campiglio – Gestore: Roberto Scalfi tel. 0465 94631 cell. 335 6442690 – [email protected] Aperto con servizio di pensione sino alla chiusura degli impianti sciistici

Rifugio Tuckett e Sella 2272 mProprietà: SAT Trento – Gestore: Guida Daniele Angeli tel. 0465 507287 cell. 333 9841966 www.rifugiotuckett.com – [email protected] Locale invernale (Rifugio Sella) aperto con 22 letti con coperte e cuscini e un locale con tavolo e panche

Rifugio Maria e Alberto ai Brentei 2182 mProprietà: CAI Monza – Gestore: Famiglia Leonardi tel. 0465 804457 cell. 328 7571463 www.rifugiobrentei.it – [email protected] Locale invernale aperto con 18 posti letto con coperte

Introduzione

Page 9: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

12 13

Rifugio Angelo Alimonta 2580 mProprietà privata Famiglia Alimonta tel. 0465 801190 cell. 333 6323919 www.rifugioalimonta.it – [email protected] Locale invernale aperto con 6 letti e coperte

Rifugio Dodici Apostoli 2489 mProprietà: SAT Trento – Gestore: Guida Aldo Turri tel. 0465 503218 cell. 339 8075756 www.dodiciapostoli.it – [email protected] Locale invernale aperto con 8 letti e coperte

Rifugi Pedrotti e Tosa 2491 m e 2439 mProprietà: SAT Trento – Gestore: Guida Franco Nicolini cell. 329 2195167 www.franznicolini.it – [email protected] Rifugio invernale aperto con 35 posti letto e coperte

Rifugio Croz dell’Altissimo 1430 mProprietà privata Famiglia Spellini tel. 0461 585698 cell. 339 7982922 [email protected] Locale invernale aperto con 4 letti con coperte

Rifugio Silvio Agostini 2410 mProprietà: SAT Trento – Gestore: Roberto Cornella tel. 0465 734104 cell. 348 7152589 www.rifugioagostini.com – [email protected] Locale invernale aperto con 8 posti letto e due tavoli

Gruppo della Presanella

Rifugio Stavel F. Denza 2298 mProprietà: SAT Trento – Gestore: Guida Alpina Mirko Dezulian tel. 0463 758585 www.rifugiodenza.com – [email protected] Ampio locale invernale aperto

Rifugio Val d’Amola Giovanni Segantini 2373 mProprietà: SAT Trento – Gestore: Corrado Valentini cell. 340 5293570 www.rifugiosegantini.com – [email protected] Locale invernale aperto (nel vecchio rifugio) con 6 posti letto e coperte

Malga Cornisello 2119 m situata poco a monte del Lago Superiore di Cornisello Proprietà: Comune di Carisolo. Sempre aperta, con 6 posti letto senza coperte

Bivacco Orobica 3382 m poco sotto la Cima Presanella – Proprietà: SAT Pinzolo. Sempre aperto con 8 posti letto

Rifugio Lago Nambino 1790 mProprietà privata: Famiglia Serafini tel. 0465 441621 cell. 338 1095570 www.nambino.com – [email protected] Aperto con servizio di pensione

Previsioni meteorologiche

Consigliamo la consultazione del sito: www.meteotrentino.it, o l’ascolto dei bollettini meteo-rologici emessi dalle radio o TV locali o leggibili sui quotidiani locali.Sul sito sopra indicato viene emesso giornalmente un bollettino meteorologico per il Trentino con le seguenti indicazioni:

Tempo previstoProbabilità precipitazioniVentiTemperatura massima e minima

Questi dati vengono forniti per il giorno in cui si effettua la consultazione e i due successivi; viene inoltre indicata la tendenza per gli ulteriori tre giorni successivi.Sempre sullo stesso sito alla voce “Bollettini locali” vengono emessi dei bollettini, tra cui quello di nostro interesse “Val Rendena” che riporta i dati meteo climatici di Pinzolo.

Bollettino neve/valanghe

Consigliamo la consultazione del sito: www.meteotrentino.it o di altre fonti.Fra i vari strumenti di prevenzione il bollettino nivometeorologico, conosciuto anche con il nome di bollettino valanghe, riveste una particolare importanza. È infatti uno strumento che fornisce un quadro sintetico dell'innevamento e dello stato del manto nevoso, indicandone

Introduzione

Page 10: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

14 15

struttura e grado di consolidamento rilevato al momento dell'emissione su di un determinato territorio. In funzione del consolidamento del manto, della probabilità di distacco, del numero e delle dimensioni delle valanghe stesse, il pericolo presente al momento dell'emissione viene descritto con un testo sintetico e un indice numerico crescente da 1 a 5, secondo la “Scala Europea del Pericolo Valanghe”. Ad ogni grado è associata una situazione tipo che facilita la comprensione e la sintesi del bollettino stesso. Ma il bollettino non fornisce solo dati di analisi, cioè rilevati ed osservati; sulla base della pre-visione meteorologica più aggiornata, esso definisce una possibile evoluzione delle condizioni del manto, fornendo quindi anche una vera e propria previsione del pericolo di valanghe. Sull'arco alpino italiano i bollettini sono redatti e diffusi dalle Regioni e Provincie Autonome aderenti all'A.I.NE.VA., titolari per legge di tale incarico; sul rimanente territorio Nazionale le informazioni possono essere reperite attualmente presso le strutture Meteomont del Corpo Forestale dello Stato e delle Truppe Alpine, mentre all'estero le informazioni sono garantite da organizzazioni a livello nazionale, in alcuni casi molto simili all'A.I.NE.VA. Il bollettino è quindi uno strumento informativo che può dare un valido aiuto nel prendere decisioni riguardanti la propria o altrui incolumità; tuttavia chi decide di affrontare il "terreno innevato" deve avere sufficienti basi conoscitive per muoversi correttamente sul territorio e saper riconoscere i momenti ed i punti particolarmente critici.In particolare il bollettino si rivolge a scialpinisti, alpinisti ed escursionisti, ma anche ad ope-ratori e professionisti della montagna, addetti alla sicurezza, amministratori, organizzazioni di soccorso e protezione civile, forze dell'ordine, gestori della viabilità. L'emissione avviene, durante il periodo invernale, giornalmente o almeno tre volte alla settima-na, ed anche se apparentemente i vari bollettini hanno una veste grafica diversa, i contenuti sono i medesimi. Al fine di favorire un quadro generale per l'intero arco alpino italiano, l'A.I.NE.VA redige anche uno speciale bollettino, disponibile in internet sul sito www.aineva.it, che in sintesi raggruppa alcune delle informazioni contenute nei vari bollettini regionali e provinciali; per chi invece dispone solo di un telefono, tutti i bollettini sono reperibili al numero 0461 230030.

Scala Europea del Pericolo Valanghe

Scala del pericolo

Probabilità di distacco di valanghe

Indicazioni per escursionisti, alpinisti e sciatori fuori pista

1 debole

Il distacco è generalmente possi-

bile solo con forte sovraccarico su

pochissimi punti sul terreno ripido

estremo. Sono possibili solo piccole

valanghe spontanee e scaricamenti.

Condizioni generalmente sicure per

le gite sciistiche.

2 moderato

Il distacco è possibile soprattutto

con un forte sovraccarico soprat-

tutto sui pendii ripidi indicati. Non

sono da aspettarsi grandi valanghe

spontanee.

Condizioni favorevoli per gite sciisti-

che ma occorre considerare adegua-

tamente locali zone pericolose.

3 marcato

Il distacco è possibile con debole

sovraccarico soprattutto sui pendii

ripidi indicati. In alcune situazioni

sono possibili valanghe spontanee

di media grandezza e, in singoli casi,

anche grandi valanghe.

Le possibilità per le gite sciistiche

sono limitate ed è richiesta una buona

capacità di valutazione locale.

4 forte

Il distacco è probabile già con un

debole sovraccarico su molti pendii

ripidi. In alcune situazioni sono da

aspettarsi molte valanghe sponta-

nee di media grandezza e, talvolta,

anche grandi valanghe.

Le possibilità per gite sciistiche sono

fortemente limitate ed è richiesta una

grande capacità di valutazione locale.

5 molto forteSono da aspettarsi molte grandi va-

langhe spontanee, anche su terreno

moderatamente ripido.

Le gite sciistiche non sono general-

mente possibili.

Introduzione

Page 11: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

16 17

Definizioni e basi concettuali della scala

Grado di pericoloLa scala si compone di 5 gradi di pericolo crescente, individuati con indici numerici da 1 a 5:

1 debole2 moderato3 marcato4 forte5 molto forte

Il termine “estremo“ può essere utilizzato nei bollettini per indicare situazioni valanghive ecce-zionali. È da sottolineare che la scala non è lineare, in quanto il grado mediano (3 marcato) non rappresenta un pericolo medio, bensì un pericolo superiore.

Stabilità del manto nevosoDal punto di vista fisico non è corretto utilizzare una scala della stabilità, in quanto non è possibile individuare situazioni intermedie tra un pendio nevoso stabile e uno instabile. Nella scala di pericolo unificata viene pertanto utilizzata una scala del consolidamento del manto nevoso, con le seguenti definizioni:

ben consolidato moderatamente consolidatoda moderatamente a debolmente consolidatodebolmente consolidato

Solamente per i gradi di pericolo 1 e 5 vengono utilizzate rispettivamente le definizioni “manto nevoso stabile” e “manto nevoso instabile“. Poiché il pericolo da valanghe non è presente in modo uniforme su tutto il territorio, la scala utilizza il concetto di pendii ripidi (con inclinazio-ne pari o superiore a 30 gradi) per localizzare il pericolo secondo i seguenti criteri di estensio-ne: pochissimi, alcuni, molti, maggior parte dei pendii ripidi.

Probabilità di distacco valanghe Per ogni grado di pericolo una prima fase indica l’entità del sovraccarico necessario per provocare distacchi; una seconda frase descrive la situazione nei riguardi dei distacchi spontanei previsti (con riferimento al numero ed alle dimensioni delle valanghe). Il tipo di sovraccarico viene così definito:

debole (singolo sciatore, escursionista senza sci)forte (gruppo compatto di sciatori, mezzo battipista, uso di esplosivo)

Gradazione del pericolo: colori di riferimentoCiascun grado di pericolo è contraddistinto da un colore: i colori, scelti secondo una scala semaforica, sono:

1 verde2 giallo3 arancione4 rosso5 rosso a scacchi neri

Definizioni importanti per un corretto uso della scala

Piccole valanghe: si fermano su un pendio ripido (con inclinazione maggiore di 30°). Possono seppellire, ferire o uccidere una persona.Medie valanghe: su un pendio ripido (più di 30°) raggiungono il fondo del pendio. Possono seppellire e distruggere un'automobile, danneggiare un camion, distruggere una piccola casa o piegare alcuni alberi.Grandi valanghe: percorrono i terreni a ridotta inclinazione (nettamente inferiori a 30°) per una distanza superiore a 50 m e possono raggiungere il fondovalle. Possono seppellire e distruggere il vagone di un treno, un automezzo di grandi dimensioni, vari edifici o una parte di un bosco.

Pendii poco ripidi: con inclinazione inferiore a 30°.Pendii ripidi: con inclinazione da 30° a 35°.Pendii molto ripidi: con inclinazione da 35° a 40°.Pendii estremamente ripidi: con inclinazione maggiore di 40°.

Sovraccarico debole: snowboarder che effettua curve dolci, sciatore o snowboarder che non cade, gruppo che rispetta le distanze di sicurezza (minimo 10 metri), escursionista con racchet-te da neve.Sovraccarico forte: due o più sciatori o snowboarder che non rispettano le distanze di sicu-rezza, mezzo battipista, esplosione, escursionista a piedi. Nota: queste informazioni sono state ricavate e liberamente elaborate dal sito internet della A.I.NE.VA. www.aineva.it che riporta informazioni molto dettagliate su neve e valanghe.Selezionando le voci “Bollettini” e “Pubblicazioni” avrete accesso a precise informazioni e nu-merosi testi di sicuro interesse, la cui lettura consigliamo vivamente.

Introduzione

Page 12: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

18 19

Numeri di interesse generale

Carabinieri tel. 0465 443366 Comando stazione Madonna di Campiglio, Via Presanella, 38

APT Azienda Promozione Turistica, Via Pradalago, 2 tel. 0465 447501 www.campiglio.to – [email protected]

Gruppo Guide Alpine tel. 0465 442634 Via Pradalago, 17

Funivie Madonna di Campiglio S.p.A. tel. 0465 447744Via Presanella,12 www.funiviecampiglio.it – [email protected]

Pronto intervento – Carabinieri 112

Pubblica Emergenza – Polizia 113

Emergenza Sanitaria 118

Introduzione

Page 13: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

20 21

Page 14: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

22 23

Partenza km 8,5 della S.S. 239 Campiglio-Dimaro 1360 m, a 6,5 km dal Passo di Campo Carlo Magno

Dislivello salita 1300 m; discesa 1300 m + 160 m di risalita da Malga PressonTempo salita ore 5,00; discesa ore 1,30 + 0,45 di risalitaDifficoltà BSEsposizione ovestAttrezzatura piccozza e ramponiVALUTAZIONE itinerario selvaggio ed impegnativo da compiersi con neve si-

cura; non semplice l’approccio a Malga Scale, che rappresenta la parte problematica della salita.

Salita: dalla statale si imbocca sulla destra una strada forestale (cartello Malga Presson Bassa) che, con due tornanti e media pendenza, scende sul fondo valle alla Malga Presson Bassa 1292 m; si prosegue sino al punto in cui la strada attraversa il fiume Meledrio a quota 1200 m circa in prossimità del Dosso di S. Brigida (ore 0,30), caratteristico promontorio nel mezzo della valle. Dal ponte si prende una traccia di sentiero per pochi metri a destra, quindi a sinistra sino a raggiungere una spalla ove il sentiero prosegue sempre verso sinistra. Salire per il ripido pen-dio lungo un conoide spesso percorso da valanga, e superare un ripido salto roccioso sopra il quale si incrocia (attenzione a non superarlo) il sentiero proveniente da Dimaro. Lo si segue in leggera salita verso destra per raggiungere la piana di Malga Scale 1563 m (ore 1,30–2,00) dove inizia la Valle del Vento. Ci si tiene sul margine destro del vallone dove la vegetazione è più rada. Ci si innalza sino ad un pianoro sotto ad un salto roccioso; ci si sposta tutto sulla destra e si risale il ripido pendio, passando alla base dello spigolo Nord della anticima di Cima del Tov (ore 1,30–3,30). Si raggiunge a circa quota 2050 m il punto in cui il vallone si dirama; si lascia a destra la vera e propria Val del Vento, e si sale il ramo di sinistra fino a superare alcuni ripidi salti e raggiungere, senza particolari problemi di orientamento, il Passo di Pra’ Castron 2503 m (ore 1,30–5,00), ampia insellatura tra il Sasso Rosso e la Cima Benon.

Discesa: lungo l’itinerario di salita. Individuare bene il punto in cui abbandonare il sentiero che da Malga Scale prosegue verso Dimaro, per scendere sul fondo valle. Con buone condizio-ni di neve dal fondo valle si potrà proseguire lungo la strada in leggera discesa per raggiunge-re la statale Dimaro-Campiglio al primo tornante sopra Dimaro, a quota 750 m circa.

Da Madonna di Campiglio attraverso la Malga Presson Bassa, la Malga Scale e Val del Vento

1 Passo di Pra’ Castron 2503 m7,15 ore O 1460

Sasso Rosso

Passo Pra’ Castron

Itine

rari

nel G

rupp

o di

Bre

nta

Malga Scale

BS

Page 15: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

24 25

Partenza piazzale di partenza della Cabinovia del Grosté 1651 m, ampio parcheggio

Dislivello salita 751 + 200 m circa; discesa 950 m circaTempo salita ore 2,30 (fino alla Bocchetta); discesa ore 1,00+1,30 di

leggera salitaDifficoltà OSEsposizione salita ovest e sud; discesa nordAttrezzatura normale scialpinisticaVALUTAZIONE itinerario interessante che supera in traversata la Bocchetta di

Mondifra’, e che riporta con giro circolare al punto di parten-za. Relativamente semplice la salita, che si svolge per buona parte lungo il classico percorso della Val Gelada. La discesa, che avviene lungo il selvaggio vallone di Val Centonia, pre-senta alcuni tratti molto ripidi e richiede neve ben assestata; in caso contrario è consigliabile il ritorno lungo l’itinerario di salita.

Salita: da Campo Carlo Magno 1651 m si raggiunge rapidamente per comoda traccia (pista da fondo) la Malga Mondifra’ 1636 m (ore 0,30). Superata la malga, si volge a destra imboccando la Val Gelada; si rimonta un comodo valloncello e dopo un tratto più piano si affronta un ripido costone con frequenti zig-zag, tenendosi nel centro o sulla sinistra, a seconda delle condizioni della neve. Si evita un salto di rocce imboccando un canalino sulla sinistra sino ad un vasto ripiano (ore 1,30–2,00); da qui senza via obbligata si piega a sinistra risalendo sino alla Boc-chetta di Mondifra’ 2402 m, evidente forcella del crestone Mondifra’-Sasso Alto (ore 1,00–3,00).

Da Campo Carlo Magno attraverso la Malga Mondifra’ e la Val Gelada. Discesa lungo la Val Centonia

5 ore OS–N 951 2 Bocchetta di Mondifra’ 2402 m

Cima Sassara

Bocchetta Mondifra’

Bocchetta dei Tre Sassi

Malga Mondifra’

OS

Itine

rari

nel G

rupp

o di

Bre

nta

Page 16: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

26 27

Discesa: dalla bocchetta ci si abbassa in direzione nord lungo un ripido canale (questa con-valle è denominata Val Larga), sovente ricoperto da slavine, che porta ad un primo ripiano. Tenendosi a sinistra, vicini alle rocce del Mondifra’ Basso, grazie a un ripido canalino si raggiun-ge un terreno più aperto che ci inserisce nella Val Centonia; sulla destra incombono la mole poderosa del Cimon della Pozza e la linea slanciata del “Il Pulpito o Frate”. Si prosegue con ripi-da discesa in una fitta vegetazione di ontani lungo la Val Centonia, tenendosi nel mezzo fino a raggiungere il sentiero che porta a Malga Scale (ore 1,00). Lo si segue verso sinistra, dapprima in discesa, poi, rimesse le pelli, in leggera salita fino a raggiungere il ponte sul fiume Meledrio.

Da qui si presentano due possibilità:

Variante a): poco prima di raggiungere il ponte imboccare una strada in leggera salita che con dolce progressione ci porta alla Malga Mondifra’ e da qui alla partenza della Cabinovia del Grosté (ore 1,30–2,30)

Variante b): attraversare il ponte sul fiume Meledrio e seguire la strada che sul versante oppo-sto porta alla Malga Pra’ dal Mazza a circa 1450 m e conduce in breve alla S.S. Dimaro-Campi-glio (ore 1,00–2,00) poco sotto il Ristorante Genzianella; in questo caso dovremo predisporre un mezzo per il ritorno a Campo Carlo Magno.

Da Campo Carlo Magno a Malga Mondifra’ e lungo la Val Gelada. Discesa lungo la Val Centonia

5 oreOS OS–N 951 2 Bocchetta di Mondifra’ 2402 m

Bocchetta Mondifra’

Malga Mondifra’

Itine

rari

nel G

rupp

o di

Bre

nta

Page 17: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

28 29

Partenza piazzale di partenza della Cabinovia del Grosté 1651 m, ampio parcheggio

Dislivello 1243 mTempo salita ore 4,30; discesa ore 2,00Difficoltà OSAEsposizione prevalente ovestAttrezzatura piccozza, ramponi, imbrago, corda e due moschettoniVALUTAZIONE grande itinerario, tra i più impegnativi ed entusiasmanti del

Brenta. Il tratto chiave è costituito da un canalino di circa 25 m che supera una verticale fascia rocciosa e che, a seconda delle condizioni della neve, deve essere superato con piccozza e ramponi ed in parziale arrampicata (I°/II° grado). Dopo il tratto chiave il pendio è ripido ma praticabile con gli sci ai piedi. Richiede neve ben assestata; consigliabile nei mesi di marzo e aprile.

Salita: dal piazzale della Cabinovia 1651 m si raggiunge rapidamente per comoda traccia (pista da fondo) la Malga Mondifra’ 1636 m (ore 0,30). Superata la malga, si volge a destra imboccando la Val Gelada; si rimonta un comodo valloncello e dopo un tratto più pianeg-giante si affronta un ripido costone con frequenti inversioni, tenendosi nel centro o sulla sinistra a seconda delle condizioni della neve. Si evita un salto di rocce lungo un canalino sulla sinistra sino ad un vasto ripiano (ore 1,30–2,00). Di qui senza via obbligata si piega a sinistra risalendo verso la Bocchetta di Mondifra’; poco prima di raggiungerla si piega a destra e per un ripido pendio ci si porta fin sotto una verticale fascia rocciosa che sembra precludere ogni via di salita. Si traversa a sinistra sotto la parete per cengia sino a raggiungere un canalino che rappresenta il tratto chiave della salita. Lo si supera in arrampicata con ramponi e piccozza (sci nello zaino, chiodo di assicurazione in partenza). Rimessi gli sci si punta con ripida salita alla vetta 2894 m, che con buone condizioni di neve può essere raggiunta con gli sci ai piedi (ore 2,30–4,00).

Discesa: lungo l’itinerario di salita.

Da Campo Carlo Magno attraverso la Malga Mondifra’ e la Val Gelada

6,30 ore O 1243 3 Cima Sassara 2894 m

Cima Sassara Sasso Alto

OSA

Itine

rari

nel G

rupp

o di

Bre

nta

Page 18: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

30 31

Partenza piazzale di partenza della Cabinovia del Grosté 1651 m, ampio parcheggio

Dislivello 977 mTempo salita ore 3,30; discesa ore 1,30Difficoltà BSEsposizione ovestAttrezzatura normale scialpinisticaVALUTAZIONE gita classica, molto frequentata e di grande soddisfazione sia

in salita che in discesa. Fare attenzione a possibili valanghe dai pendii del Mondifra’ Alto.

Salita: dal piazzale della Cabinovia 1651 m si raggiunge rapidamente per comoda traccia (pista da fondo) la Malga Mondifra’ 1636 m (ore 0,30). Superata la malga si volge a destra im-boccando la Val Gelada; si rimonta un comodo valloncello e, dopo un tratto più pianeggiante, si affronta un ripido costone con frequenti inversioni, tenendosi nel centro o sulla sinistra a se-conda delle condizioni della neve. Si evita un salto di rocce lungo un canalino sulla sinistra fino ad un vasto ripiano (ore 1,30–2,00). Si prosegue per l’ampio vallone orientato ad Est tenendosi al centro o sulla destra fino a raggiungere la Bocchetta dei Tre Sassi 2613 m (ore 1,30–3,30).

Variante discesa: la discesa si svolge lungo l’itinerario di salita oppure lungo l’itinerario 7, in senso inverso.

Da Campo Carlo Magno attraverso la Malga Mondifra’ e la Val Gelada

5 ore O 977 4 Bocchetta dei Tre Sassi (Val Gelada) 2613 m

Cima Sassara Corno di Flavona Cima Vagliana

Bocchetta dei Tre Sassi

Malga Mondifra’

BS

Itine

rari

nel G

rupp

o di

Bre

nta

Page 19: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

32 33

Partenza piazzale di partenza della Cabinovia del Grosté 1651 m, ampio parcheggio

Dislivello 610 mTempo salita ore 3,00; discesa ore 0,30, lungo la pistaDifficoltà MSEsposizione nordAttrezzatura normale scialpinisticaVALUTAZIONE gita semplice, molto frequentata ad inizio stagione perché

può essere effettuata anche con poca neve. La salita si svolge infatti su versanti nord con percorso, nella parte bassa, su strada forestale. La discesa avviene lungo la pista del Grosté, normalmente innevata già a metà novembre.

Salita: dal piazzale della Cabinovia 1651 m si raggiunge rapidamente con facile percorso (pista da fondo) la Malga Mondifra’ 1636 m (ore 0,30). Superata la malga, si volge a destra imboccando la Val Gelada; si rimonta per breve tratto un comodo valloncello e dove questo si apre individuare un cartello indicatore dei sentieri estivi. Seguire sulla destra un comodo e largo sentiero fino a Malga Vaglianella 1828 m (ore 0,30–1,00). Si prosegue poi per comoda strada forestale sino a Malga Vagliana 1973 m (ore 0,30–1,30). Si procede in direzione est verso il fondo del vallone sino al punto in cui la pendenza si impenna; si sale ora verso destra con ripide inversioni (possibili piccole valanghe) ad una poco marcata bocchetta del crinale che se-para la conca della Malga Vagliana dall’ampia spianata del Grostè (ore 0,30–2,00). Si prosegue in diagonale verso destra sotto i fianchi sud-occidentali del massiccio della Pietra Grande (Orti della Regina) raggiungendo senza via obbligata il Rifugio Graffer (ore 1,00–3,00).

Discesa: la discesa si svolge lungo la pista.

Da Campo Carlo Magno attraverso Malga Mondifra’, la Malga Vaglianella e la Malga Vagliana

3,30 ore N 610 5

Cima Pietra Grande

Malga Mondifra’

Malga Vaglianella

Malga Vagliana

Rifugio Graffer

MS

Itine

rari

nel G

rupp

o di

Bre

nta

Rifugio Graffer 2261 m per la Malga Vagliana

Page 20: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

34 35

Partenza stazione intermedia della Cabinovia del Grosté 2075 mDislivello 786 mTempo salita ore 3,00; discesa ore 1,30Difficoltà OSAEsposizione estAttrezzatura piccozza, ramponi, imbrago, cordaVALUTAZIONE itinerario impegnativo di grande soddisfazione, soprattutto

nella sua parte alpinistica. Nella parte sciistica supera i ripidi pendii degli Orti della Regina, mentre nella parte alta, da compiersi senza sci, percorre la parte terminale della affilata cresta che si lega verso ovest-nord ovest alla Cima Vaglianella.

Salita: dalla stazione intermedia della Cabinovia del Grosté 2075 m si traversa in lieve pen-denza in direzione nord-est puntando a quella di sinistra delle due grandi conche detritiche denominate Orti della Regina, delimitata a sinistra dalla parete Sud della Torre Schober ed a destra da un caratteristico sperone che separa i due Orti. Si rimonta il ripido pendio sino ad una prima conca, indi piegando a sinistra su ripido canale si raggiunge un intaglio della cresta a nord della Torre Schober. Si risale con inversioni il ripido pendio sovrastante sino a raggiun-gere le rocce del crestone Ovest-Nord Ovest (ore 2,00). Lasciati gli sci e calzati i ramponi ci si innalza per roccette, indi si traversa a destra per cengia, tenendosi sempre al di sotto della cresta sul versante ovest della parete. Per un ripido canalino e per cresta si raggiunge la vetta 2861 m (ore 1,00–3,00).

Discesa: per l’itinerario di salita.

Dalla stazione intermedia della Cabinovia del Grosté attraverso gli Orti della Regina

4,30 ore E 786 6 Cima Vagliana 2861 m

Cima Vagliana Cima Pietra Grande

Cabinovia Grosté

OSA

Page 21: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

36 37

Partenza stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 mDislivello 430 m circaTempo salita ore 2,00; discesa ore 1,30Difficoltà BSEsposizione est Attrezzatura normale scialpinisticaVALUTAZIONE gita classica, con salita non impegnativa anche se piuttosto

ripida. Pericolo di valanghe lungo il percorso di salita.

Salita: dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m si raggiunge rapidamente il Passo del Grosté 2443 m. Ci si dirige verso nord con discesa diagonale lungo i ripidi pendii orientali della Pietra Grande, tenendosi il più in alto possibile per evitare alcuni piccoli avval-lamenti e, aggirato lo Sperone Est della Cima Vagliana (ometto quasi sempre visibile, quota 2180 m circa), si entra a sinistra nella Val delle Giare (ore 0,30). La si rimonta tenendosi prima a sinistra e poi nel centro fino a raggiungere, per ripido pendio, la Bocchetta dei Tre Sassi 2613 m (ore 2,00–2,30).

Discesa: dalla Bocchetta si scende senza difficoltà lungo la Val Gelada (itinerario 4) tenendosi prima a destra e poi a sinistra per superare un salto roccioso. Stando sempre sulla sinistra lun-go un vallone disboscato da slavine si raggiunge la Malga Mondifra’ 1636 m (ore 1,00) e da qui per comoda mulattiera (pista da fondo) si giunge al piazzale della stazione di partenza della Cabinovia del Grostè 1651 m (ore 0,30–1,30).

Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté attraverso la Val delle Giare. Discesa per la Val Gelada

3,30 ore E 430 7

Cima Pietra Grande Bocchetta Tre Sassi

Cabinovia Grosté

BS

Bocchetta dei Tre Sassi 2613 m lungo la Val delle Giare

Page 22: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

38 39

8

Partenza stazione di partenza della Cabinovia dello Spinale 1513 mDislivello 748 mTempo salita ore 3,00; discesa ore 0,30 lungo la pista del GrostéDifficoltà MSEsposizione ovestAttrezzatura normale scialpinisticaVALUTAZIONE gita classica, parzialmente segnalata con paline. Il percorso

fino al Monte Spinale è molto frequentato anche come pale-stra di allenamento da parte degli atleti in preparazione alle gare. Percorribile anche con poca neve, perché consente il ritorno lungo la pista del Grosté. Sconsigliabile in presenza di nebbia fitta.

Salita: dalla stazione di partenza della Cabinovia dello Spinale 1513 m si segue per circa 500 m in direzione nord-est la pista di discesa dello Spinale, tenendosi disciplinatamente sul bordo per non incrociare gli sciatori in discesa. Giunti ad un incrocio di piste, si piega a destra (indicazione Malga Fevri) per la strada forestale che si segue, incrociando la pista Direttissima, sino a raggiungere Malga Fevri 1958 m (ore 1,00). [Da qui, puntando a sinistra, è possibile raggiungere per facili pendii il Monte Spinale 2104 m (ore 0,30–1,30)]. Si prosegue ora in direzione est senza percorso obbligato ma cercando di seguire le paline che, sebbene distanti l’una dall’altra, consentono di compiere una traccia senza troppi saliscendi. Raggiunto il Lago Spinale 2036 m (ore 1,00–2,00), si supera un breve pendio e per pendii inclinati si perviene al Camp Centener, rapidamente raggiungibile dalla stazione intermedia della Cabinovia del Gro-sté. Di qui ci sono due alternative: o si prosegue sulla destra sempre rimanendo il più possibile in quota sino al Rifugio Graffer, oppure si attraversa il Camp Centener verso sinistra sino a por-tarsi in prossimità della Seggiovia Rododendro; per valloncelli, più o meno sotto la seggiovia, si raggiunge il Rifugio Graffer 2261 m (ore 1,00–3,00).

Discesa: lungo la pista del Grosté.

Da Madonna di Campiglio attraverso Malga Fevri ed il Lago Spinale

3,30 ore O 748

Cabinovia Spinale

Rif. Graffer

Rif. Spinale

Malga Fevri

MS

Itine

rari

nel G

rupp

o di

Bre

nta

Rifugio Graffer 2261 m attraverso Malga Fevri

Page 23: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

40 41

4 ore N 400

Partenza stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 mDislivello 400 mTempo salita ore 2,30; discesa ore 1,30Difficoltà MSEsposizione nordAttrezzatura normale scialpinisticaVALUTAZIONE gita facile, senza pericoli e molto frequentata. Ha un lungo

tratto di falsopiano ondulato e richiede pertanto di montare le pelli anche lungo il percorso di ritorno. Sconsigliabile in presenza di fitta nebbia.

Salita: dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m si risale al punto di arrivo dell’omonima seggiovia e di qui, dirigendosi verso sud-est, si prosegue su terreno ondulato, dapprima in salita e poi in leggera discesa, sino ad aggirare lo sperone Nord-Est della Cima Grosté (evitare di tenersi troppo in alto). Ci si abbassa diagonalmente nella conca successiva e puntando in direzione sud-est si raggiunge una selletta con piramide di pietre (da noi denominata Sella Flavona) ai piedi di Cima Roma a quota 2550 m circa (ore 1,30). Una croce in ferro posta a circa 100 m di distanza ne facilita l’individuazione. Da qui si risale il ripido pendio della cima senza difficoltà fino in vetta (ore 1,00–2,30).

Discesa: lungo l’itinerario di salita.

Alternativa di salita: giunti alla Sella di Flavona ci si abbassa leggermente nel vallone tra Cima della Vallazza e Cima Roma e lo si risale senza difficoltà fino a poco prima dell'intaglio che separa le due cime. Si piega decisamente a sinistra affrontando il ripido scivolo di Cima della Vallazza; superato tra due rocce il punto più ripido si prosegue a piedi sulle roccette sommitali della punta di destra della Cima della Vallazza 2810 m. Si riscende per la via di salita e dal vallone si risale il pendio Nord di Cima Roma superando alcune fasce rocciose con uno spostamento verso destra che porta a raggiungere la vetta di Cima Roma. Questo itinerario, assai più impegnativo del precedente, richiede l'uso dei ramponi (BSA).

Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté

9 Cima Roma 2837 m

Cima BrentaCima Roma

SellaFlavona

Seggiovia Grosté

Cabinovia Grosté

MS

Cima RomaCima Vallazza

Page 24: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

42 43

Partenza stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 mDislivello 413 mTempo salita ore 2,00; discesa ore 0,30Difficoltà OSEsposizione prevalente estAttrezzatura normale scialpinisticaVALUTAZIONE salita breve ma non banale. Faticoso il canalino intermedio.

Salita: dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m si risale al punto di arrivo dell’omonima seggiovia e da qui, dirigendosi verso sud, si prosegue su terreno ondulato, dap-prima in salita e poi in leggera discesa, sino ad aggirare lo sperone Nord-Est della Cima Grosté (evitare di tenersi troppo in alto). Ci si abbassa nella conca successiva e, tenendosi ai piedi dei pendii est, si punta ad una fascia nevosa che obliquamente risale il pendio, sino a portarsi in una conca sotto una fascia di rocce tagliate da un ripido canalino. Lo si risale con difficili inver-sioni e si raggiunge la Bocchetta del Campaniletto dei Camosci. Di qui si traversa a destra e si risale un ripido canale fino a raggiunge la Sella di Cima Grosté 2850 m (ore 2,00), che si affaccia sul versante Nord. [Volendo raggiungere la cima si lasciano gli sci e si risale una fessuretta obli-qua da sinistra verso destra, spostata di circa 10 metri a destra rispetto allo spigolo; si perviene così alla vasta piattaforma inclinata di Cima Grosté 2897 m (ore 0,30); variante consigliabile solo ad alpinisti esperti].

Discesa: lungo il ripido versante nord. Si scende in una prima conca e di qui sulla sinistra si affronta un ripido canalino (attenzione a possibili piccole valanghe). Da qui senza via obbliga-ta si punta alla Cabinovia del Grosté.

Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté lungo il versante est. – Discesa lungo il versante nord

2,30 ore E 413 10 Sella di Cima Grosté da est 2850 m

Cima Grosté

Bocc. Campaniletto

Camosci

Cabinovia Grosté

OS

Itine

rari

nel G

rupp

o di

Bre

nta

Page 25: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

44 45

Partenza stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 mDislivello 413 mTempo salita ore 1,30; discesa ore 0,30Difficoltà OSEsposizione nordAttrezzatura normale scialpinistica; con neve dura possono essere utili i

ramponiVALUTAZIONE salita breve ma faticosa, di soddisfazione. Il tratto più ripido

può essere superato, a seconda delle condizioni della neve, con o senza gli sci ai piedi.

Salita: dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m si risale rapidamente al punto di arrivo della omonima seggiovia e da qui, dirigendosi verso sud-est, si prosegue su terreno ondulato, dapprima in salita e poi in leggera discesa, fin sotto le rocce verticali della Cima Gro-sté. Ci si innalza in direzione del ripido pendio nevoso con ampi zig-zag, poi si supera diretta-mente il punto più ripido nel suo centro e si prosegue sino alla Sella che si affaccia sul versante sud 2850 m (ore 1,30). [Volendo raggiungere la cima, si lasciano gli sci e si risale una fessuretta obliqua da sinistra verso destra, spostata di circa 10 m a destra rispetto allo spigolo; si pervie-ne così alla vasta piattaforma inclinata di Cima Grosté 2897 m (ore 0,30); variante consigliabile solo ad alpinisti esperti].

Discesa: per l’itinerario di salita. Possibili piccole valanghe sul tratto ripido.

Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté lungo il versante nord

2 ore N 413 11 Sella di Cima Grosté da nord 2850 m

Cima GrostéSella Cima Grosté

OS

Itine

rari

nel G

rupp

o di

Bre

nta

Page 26: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

46 47

5,30 ore N–O 600

Partenza stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 mDislivello salita circa 600 m; discesa 1800 mTempo salita ore 3,00; discesa ore 2,30Difficoltà OSAEsposizione salita nord; discesa ovestAttrezzatura piccozza, ramponi e cordaVALUTAZIONE itinerario di grande interesse, che richiede impegno e capaci-

tà di valutazione per possibili valanghe nei tratti più ripidi. La parte terminale di Cima Sella può richiedere, a seconda delle condizioni, l’uso di corda, piccozza e ramponi.

Salita: dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m ci si innalza fino alla stazione di arrivo della seggiovia e poi ci si abbassa verso sud evitando, a destra e a sinistra, alcuni salti di roccia e puntando a un caratteristico masso piramidale che va aggirato a valle. Sempre tra-versando obliquamente si perviene all’ampia conca della Vedretta di Vallesinella Inferiore (ore 0,30), che si risale in direzione sud-est fino alla sua estremità. Un ripido canalino consente di superare la fascia di rocce di sbarramento e di raggiungere così la sella dove si apre la Vedretta di Vallesinella Superiore (ore 1,30–2,00). Di qui ci si dirige alla Cima Sella, si supera un piccolo gradino di roccia e si raggiunge l’intaglio tra le sue due punte. Lasciati gli sci poco sotto l’inta-glio, su roccette non sempre facili si raggiunge la vetta 2917 m (ore 1,00–3,00).

Discesa: dalla cima si scende con cautela ai piedi della stessa e ci si abbassa con magnifica discesa nel vallone compreso tra il Castelletto di Mezzo ed il Castelletto Superiore. Nella sua parte terminale il vallone è stretto e ripido e richiede prudenza per la possibilità di piccole valanghe e cadute di sassi. Attraversando in quota sotto la parete del Castelletto Inferiore si discende al Rifugio Tuckett (ore 1,00). Da qui con l’itinerario 14 si raggiunge Plaza (ore 2,30).

Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté lungo il versante nord. Discesa in Val Brenta (Plaza) attraverso i Rifugi Tuckett e Casinei e la Malga Vallesinella Bassa

12 Cima Sella da nord 2917 m

Cima Grosté Cima Falkner Cima Sella

Rif. Tuckett

Cabinovia Grosté

OSA

Page 27: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

48 49

6 ore O 700

Partenza stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 mDislivello salita circa 700 m; discesa 1800 mTempo salita ore 3,30; discesa ore 2,30Difficoltà OSAEsposizione ovestAttrezzatura piccozza e ramponi; utile la cordaVALUTAZIONE itinerario vario ed impegnativo che risale il canale compreso

tra il Torrione di Vallesinella (parete Anna) ed il Castelletto In-feriore. Questo canale è stato più volte percorso nella Ski Alp, la gara di scialpinismo che si corre annualmente a Madonna di Campiglio. La parte finale di Cima Sella può richiedere, a seconda delle condizioni della neve, l’uso di corda, piccozza e ramponi.

Salita: dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m ci si innalza fino alla stazione di arrivo della Seggiovia omonima e poi ci si abbassa verso sud evitando, a destra e sinistra, alcuni salti di rocce. Di utile orientamento è un caratteristico masso piramidale che va aggirato a valle. Sempre traversando obliquamente si perviene all’ampia conca della Vedretta di Valle-sinella Inferiore, poi si scende lungo una piccola conca oppure lungo il crinale fino ad aggirare lo spigolo Ovest del Torrione di Vallesinella (parete Anna) a circa 2200 m (ore 1,00). Di qui, montate le pelli, si risale il ripido pendio sovrastante sino ad un canale che consente di supera-re, senza sci, una fascia di rocce. Rimessi gli sci si procede sul fondo del vallone che di nuovo si impenna in uno stretto canalino, anch’esso da superare senza sci. Si perviene così ad una stret-ta bocchetta dalla quale, con un delicato traverso verso sinistra, si raggiunge l’ampia conca della Vedretta di Vallesinella Superiore. Da qui ci si dirige alla Cima Sella e, superato un piccolo gradino roccioso, si raggiunge l’intaglio tra le due punte della cima. Lasciati gli sci pochi metri sotto l’intaglio, su roccette non sempre facili si raggiunge la vetta 2917 m (ore 2,30–3,30).

Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté lungo il canalino Ski Alp. Discesa in Val Brenta (Plaza) attraverso Malga Vallesinella Alta

13 Cima Sella 2917 m (percorso Ski Alp)

Cima SellaCima Grosté

Rif. Tuckett

Seggiovia Grosté

OSA

Page 28: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

50 51

6 ore O 2500

Discesa: dalla cima si scende con attenzione fino ai piedi della stessa. Si traversa a destra tenendosi in alto per non perdere quota, sino a raggiungere la sella che si affaccia sul canalino Nord (vedi itinerario 12). Lo si scende con attenzione (possibili piccole valanghe) e con ma-gnifica discesa si raggiunge, ai piedi dello spigolo Ovest del Torrione di Vallesinella, il punto in cui durante la salita si sono applicate le pelli. Ci si abbassa lungo il pendio con discesa entusiasmante e, raggiunto il limite del bosco, facendo attenzione ad alcuni salti di roccia si scende per fasce oblique verso destra fino a giungere a Malga Vallesinella Alta. Imboccare ora la traccia del sentiero estivo (cartelli indicatori) sulla destra del fiume (primo tratto espo-sto) ed abbassarsi poi, traversando verso destra lungo un pendio tormentato da valanghe. Si giunge così al Rifugio Vallesinella 1513 m (ore 2,00). [Da qui è possibile raggiungere Madonna di Campiglio lungo la comoda strada di Vallesinella, chiusa al traffico durante l’inverno (ore 0,45)]. Poco oltre il rifugio si imbocca sulla sinistra una ripida mulattiera che, passando per le Cascate Basse di Vallesinella, scende a Plaza e alla stazione intermedia della Cabinovia Pinzolo-Campiglio 1150 m (ore 0,30–2,30).

Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté lungo il canalino Ski Alp. Discesa in Val Brenta (Plaza) attraverso Malga Vallesinella Alta

13 Cima Sella 2917 m (percorso Ski Alp)

Cima Sella

Rif. Tuckett

Rif. Vallesinella

Malga Vallesinella Alta

OSA

Itine

rari

nel G

rupp

o di

Bre

nta

Page 29: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

52 53

4,30 ore O 450

Partenza stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 mDislivello salita circa 450 m; discesa 1800 mTempo salita ore 2,30; discesa ore 2,00Difficoltà BSEsposizione ovestAttrezzatura normale scialpinisticaVALUTAZIONE gita semplice e panoramicamente molto remunerativa.

Discesa molto bella e facile sino al Rifugio Casinei, più com-plessa nel bosco sottostante. In caso di poca neve, da Vallesi-nella conviene proseguire lungo la strada verso Madonna di Campiglio.

Salita: dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m si sale alla stazione di arrivo della seggiovia omonima e poi ci si abbassa verso sud evitando, a destra e sinistra, alcuni salti di rocce. Di utile orientamento è un caratteristico masso piramidale che va aggirato a valle. Sempre traversando obliquamente si raggiunge la conca della Vedretta di Vallesinella Infe-riore, e si scende lungo una piccola conca oppure lungo il crinale fino ad aggirare lo spigolo Ovest del Torrione di Vallesinella (parete Anna) a circa 2200 m (ore 1,00). Di qui, montate le pel-li, si traversa sotto il Castelletto Inferiore e, senza salire verso il Rifugio Tuckett, si punta ad una minuscola selletta che consente di calarsi con breve discesa nel vallone sotto il rifugio. Senza via obbligata si risale lungo la facile vedretta sino alla Bocca di Tuckett 2656 m (ore1,30–2,30).

Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté attraverso il Rifugio Tuckett. Discesa in Val Brenta (Plaza) attraverso il Rifugio Casinei e il Rifugio Vallesinella

14 Bocca di Tuckett 2648 m

Rif. Tuckett

Cabinovia Grosté

Bocca di Tuckett

BS

Page 30: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

54 55

4,30 ore O 450

Discesa: con bella discesa si scende alla selletta o si traversa in quota sotto il Castelletto di Mezzo, fino al Rifugio Tuckett (ore 0,30). Tenendosi sulla sinistra si scende attraverso un labirinto di grossi massi con magnifica discesa, costeggiando il Croz dei Casinei sino a inserirsi sulla traccia del sentiero estivo, che si segue a sinistra senza abbassarsi sino quasi al Rifugio Casinei. Poco prima del rifugio si scende per un ripido canalino (possibili valanghe) tra una fitta vegetazione sino ad incrociare due volte il sentiero estivo. Al secondo incrocio lo si segue verso sinistra sino al Rifugio Vallesinella 1513 m (ore 1,00–1,30). [Da qui si può raggiungere Madonna di Campiglio lungo la strada di Vallesinella (ore 0,45)]. Poco oltre il rifugio si imbocca sulla sinistra una ripida mulattiera che, passando dalle Cascate Basse di Vallesinella, porta a Plaza ed alla stazione intermedia della Cabinovia Pinzolo-Campiglio 1150 m (ore 0.30–2,00).

Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté attraverso il Rifugio Tuckett. Discesa in Val Brenta (Plaza) attraverso il Rifugio Casinei e il Rifugio Vallesinella

14 Bocca di Tuckett 2648 m

Rif. Tuckett

Rif. Casinei

Rif. Vallesinella

Bocca di Tucket

BS

Itine

rari

nel G

rupp

o di

Bre

nta

Page 31: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

56 57

9,30 ore O 950

Partenza Rifugio Tuckett 2272 mDislivello salita circa 950 m; discesa 2000 mTempo salita ore 5,00; discesa ore 4,30Difficoltà OSAEsposizione ovestAttrezzatura corda, piccozza e ramponiVALUTAZIONE grande itinerario che raggiunge la seconda vetta per altitu-

dine del Gruppo di Brenta. Salita faticosa ed impegnativa, discesa non difficile e molto divertente.

Salita: l’itinerario si svolge sul versante nord-ovest lungo la Vedretta di Brenta Superiore, com-presa tra la Cima Massari e la Cima Mandron. Dal Rifugio Tuckett, raggiungibile con l’itinerario 14, si scende rapidamente nel vallone alla base della Cima Massari. Da qui ci si innalza verso destra evitando con ampi zig-zag alcuni salti di roccia. Si rimonta tutta la ripida vedretta fino a raggiungere una vasta conca nevosa compresa tra le Torri di Kiene a sinistra e la Cima Man-dron a destra. Si attraversa tutta la conca portandosi verso il suo punto estremo a sinistra; qui si abbandonano gli sci (ore 3,00). Si sale lungo facili rocce ad un intaglio della cresta Nord-Ovest e la si percorre sul filo fino alla Cima Brenta Occidentale 3124 m. Si scende per pochi metri nell’intaglio tra le due cime ed evitando sulla sinistra il torrione terminale si raggiunge la vetta di Cima Brenta 3150 m (ore 2,00–5,00).

Variante: salendo da Vallesinella e raggiunto il Rifugio Casinei, si prende il percorso del sen-tiero estivo al Rifugio Brentei e lo si segue fino al ripiano a quota 2048 m, sotto Cima Fridolin, all’incrocio col sentiero che scende dal Rifugio Tuckett. Da qui si sale a sinistra puntando di-rettamente alla Vedretta di Brenta Superiore che si raggiunge con percorso diretto attraverso larghi pendii in ascesa costante.

Discesa: per la via di salita fino al Rifugio Tuckett (ore 2,30). Di qui in Val Brenta con l’itinerario 14 (ore 2,00–4,30).

Dal Rifugio Tuckett attraverso la Vedretta di Brenta Superiore. Discesa in Val Brenta (Plaza) attraverso il Rifugio Casinei e la Malga Vallesinella Bassa

15 Cima Brenta 3150 m

Rif. Tuckett

Cima Brenta

OSA

Itine

rari

nel G

rupp

o di

Bre

nta

Page 32: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

58 59

9,30 ore O 1581

Partenza stazione intermedia della Cabinovia Pinzolo-Campiglio (Plaza) 1148 m

Dislivello 1581 mTempo salita ore 6,00; discesa ore 3,30Difficoltà OSEsposizione prevalente ovestAttrezzatura normale scialpinisticaVALUTAZIONE impegnativo itinerario in ambiente grandioso. Importante

l’individuazione del punto chiave (La Scala), soprattutto in discesa. Possibili valanghe dai versanti settentrionali dei Fracingli.

Salita: da Plaza, raggiungibile anche in macchina, si prosegue per la strada forestale, passando vicino al vivaio, sino al bivio per Val d’Agola. Si prosegue a sinistra sino alla Malga Brenta Bassa 1268 m e più avanti sino alla teleferica per il Rifugio Brentei. Si piega a destra sotto un salto di rocce e si imbocca (senza sci) una cengia obliqua in salita verso destra (Scala della Val Brenta, punto chiave della salita). Sopra il salto si prosegue a sinistra e poi, senza via obbligata, si sale al pianoro di Malga Brenta Alta 1666 m (ore 2,30). Si punta ad un evidente canale che collega il tratto mediano con quello superiore della Val Brenta, sotto il Crozzon di Brenta, che si supera con stretti zig-zag. Di qui si volge a sinistra e per ripide balze, sempre a sinistra, si raggiunge il Rifugio Brentei 2120 m (ore 1,30–4,00). Si prosegue ora nel vallone che porta alla Vedretta dei Brentei; lo si percorre sul fondo in una stretta gola tra massi e detriti e nel punto in cui si appiana si piega a destra superando un ripido pendio sotto la parete Ovest del Torrione deno-minato “I Gemelli”. Si raggiunge così la conca della Vedretta degli Sfulmini ove sorge il Rifugio Alimonta 2580 m. Si risale la vedretta in direzione est sino a raggiungere la Bocchetta Molveno 2729 m, stretto varco tra Cima degli Armi e Cima Molveno (ore 2,00–6,00).

Discesa: lungo il percorso di salita; dopo la Malga Brenta Alta tenersi a sinistra per andare ad imboccare “La Scala”, il passaggio che dall’alto non è del tutto evidente e che consente di superare senza sci il salto di roccia sottostante.

Da Plaza attraverso la Val Brenta, il Rifugio Brentei e il Rifugio Alimonta

16 Bocchetta Molveno 2729 m

Cima Brenta Bocc. Molveno

Rif. Alimonta

Malga Brenta Alta

OS

Itine

rari

nel G

rupp

o di

Bre

nta

Rif. Brentei

Page 33: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

60 61

8 ore O 1404

Partenza stazione intermedia della Cabinovia Pinzolo-Campiglio (Plaza) 1148 m

Dislivello 1404 mTempo salita ore 5,00; discesa ore 3,00Difficoltà OSEsposizione prevalente ovestAttrezzatura normale scialpinisticaVALUTAZIONE itinerario impegnativo, salita lunga e faticosa. Importante

l’individuazione del punto chiave (La Scala), soprattutto in discesa. Possibili valanghe dai versanti settentrionali dei Fracingli.

Salita: da Plaza, raggiungibile anche in macchina, si prosegue per strada forestale, passando vicino al vivaio forestale, sino al bivio per la Val d’Agola. Si prosegue a sinistra sino alla Malga Brenta Bassa 1268 m, e più avanti fino alla teleferica per il Rifugio Brentei. Si piega a destra sot-to un salto di rocce e si imbocca senza sci una cengia obliqua in salita verso destra (Scala della Val Brenta, punto chiave della salita). Sopra il salto si prosegue a sinistra e poi, senza via obbli-gata, si raggiunge il pianoro di Malga Brenta Alta 1666 m (ore 2,30). Si punta ad un evidente canale che collega il tratto mediano con quello superiore della Val Brenta sotto il Crozzon di Brenta, che si supera con stretti zig-zag. Si prosegue ora sul fondo del vallone, si superano sulla destra alcuni salti di roccia e si perviene alla Bocca di Brenta 2552 m (ore 2,30–5,00). Volendo raggiungere il Rifugio Pedrotti alla Tosa ci si abbassa alcuni metri sul versante sud-est e per cengia verso destra in pochi minuti si perviene al rifugio 2491m.

Discesa: lungo il percorso di salita. Dopo la Malga Brenta Alta tenersi a sinistra per andare ad imboccare “La Scala”, il passaggio che dall’alto non è del tutto evidente e che consente di superare senza sci il salto di roccia sottostante.

Da Plaza attraverso la Val di Brenta

17 Bocca di Brenta 2552 m

Cima Brenta Bocca di Brenta Cima Tosa

Malga Brenta Alta

Malga Brenta Bassa

OS

Itine

rari

nel G

rupp

o di

Bre

nta

Page 34: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

62 63

8,30 ore N–O 1636

Partenza stazione intermedia della Cabinovia Pinzolo-Campiglio (Plaza) 1148 m

Dislivello 1636 mTempo salita ore 5,30; discesa ore 3,00Difficoltà OSEsposizione prevalente nord-ovestAttrezzatura normale scialpinisticaVALUTAZIONE itinerario impegnativo, salita lunga e faticosa. Importante

l’individuazione del punto chiave (La Scala), soprattutto in discesa. Possibili valanghe dai versanti settentrionali dei Fracingli.

Salita: da Plaza, raggiungibile in macchina, si prosegue per strada forestale, passando vicino al Vivaio Forestale, sino al bivio per la Val d’Agola. Si prosegue a sinistra sino alla Malga Brenta Bassa 1268 m, e più avanti fino alla teleferica per il Rifugio Brentei. Si piega a destra sotto un salto di rocce e si imbocca senza sci una cengia obliqua in salita verso destra (Scala della Val Brenta, punto chiave della salita). Sopra il salto si prende a sinistra, e senza via obbligata si sale al pianoro di Malga Brenta Alta 1666 m (ore 2,30). Si punta al canale che collega il tratto me-diano con quello superiore della Val Brenta sotto il Crozzon di Brenta, e lo si supera con stretti zig-zag. Si prosegue sul fondo del vallone, piegando poi a destra per risalire il pendio sotto la parete Nord-Est del Crozzon di Brenta, che nella sua parte alta è caratterizzato da salti verticali separati da cengie scoscese. Ci si porta sulla fascia più alta sotto la parete e si traversa a destra con molta cautela, fino ad oltrepassare lo spigolo Nord del Crozzon (attenzione ad eventuali colate di ghiaccio ed alla possibilità che si stacchi la placca di neve che copre la cengia). Ci si porta ora al centro della Vedretta dei Camosci e la si risale nel suo mezzo puntando infine a destra verso la Bocca dei Camosci 2784 m, che si raggiunge senza particolari difficoltà (ore 3,00–5,30).

Da Plaza attraverso la Val di Brenta e la Vedretta dei Camosci

18 Bocca dei Camosci 2784 m

Crozzon di Brenta Bocca dei Camosci

OS

Itine

rari

nel G

rupp

o di

Bre

nta

Page 35: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

64 65

8,30 ore N–O 1636

Discesa: dalla Bocca ci si abbassa lungo il ripido pendio iniziale e si scende senza via obbligata lungo la Vedretta dei Camosci. Al suo termine, invece di spostarsi a destra per aggirare lo spi-golo del Crozzon (come nella salita), ci si tiene a sinistra sotto le pareti dei Fracingli, fino a rag-giungere l’ultimo dei ripidi canali, spesso solcati da valanghe, che senza difficoltà consentono di superare un ripido salto di rocce. Si scende in diagonale verso sinistra, senza perdere molta quota, oltrepassando la lunga piana di Malga Brenta Alta, e ci si abbassa poi fino a raggiungere un fitto bosco. Lo si attraversa verso sinistra fino ad imboccare al suo margine una ripida fascia obliqua (Scala della Val Brenta, punto chiave della discesa) che si scende con cautela verso destra, sino alla base della parete rocciosa. Attraverso un bosco di faggi si arriva alla teleferica e per strada forestale si raggiunge Malga Brenta Bassa e quindi Plaza.

Alternativa: discesa a Plaza attraverso il Rifugio XII Apostoli. Dalla Bocca dei Camosci ci si abbassa in direzione sud-ovest lungo la Vedretta di Valagola pun-tando al Rifugio XII Apostoli; senza raggiungerlo si potrà scendere a Plaza lungo l’itinerario 19 oppure, raggiunto sulla destra il Passo di Valstretta, attraverso l’itinerario 20.

Da Plaza attraverso la Val di Brenta e la Vedretta dei Camosci

18 Bocca dei Camosci 2784 m

“La Scala”

OS

Itine

rari

nel G

rupp

o di

Bre

nta

Page 36: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

66 67

Partenza stazione intermedia della Cabinovia Pinzolo-Campiglio (Plaza) 1148 m

Dislivello 1341 mTempo salita ore 4,30; discesa ore 2,00Difficoltà BSEsposizione nord, ovest e sudAttrezzatura normale scialpinisticaVALUTAZIONE bell’itinerario, non difficile ma lungo e faticoso. Attenzione a

possibili valanghe sul ripido pendio dopo il Lago Asciutto.

Salita: da Plaza, raggiungibile anche in macchina, si prosegue per strada forestale, passando vicino al Vivaio Forestale, sino al bivio per la Val Brenta. Si prosegue verso destra e si raggiun-ge, lungo la strada forestale, il Lago d’Agola 1595 m (ore 1,30). Superato il lago sulla destra si sale ora in direzione sud piegando verso sinistra, dapprima tra vegetazione rada poi più fitta, puntando ad una selletta tra la Cima Pra’ dei Camosci e la Pala dei Mughi. La si raggiunge in corrispondenza di un vasto pianoro, il Pian di Nardis detto anche Lago Asciutto (ore 1,00–2,30). [Qui si può giungere anche partendo da Pinzolo, utilizzando gli impianti del Doss del Sabbion; ci si abbassa lungo la cresta Sud-Est fino al Passo Bregn de l’Ors 1836 m, e si prosegue in direzione della Val Nardis traversando in diagonale un ripido pendio boscoso sulle tracce del sentiero estivo. Questo percorso permette di ridurre il dislivello a circa 700 m ed il tempo di salita a ore 3,00]. Si attraversa il piano in tutta la sua lunghezza in direzione est portandosi fin sotto le rocce della sua estremità; si volge a sinistra salendo un ripido canalone (valanghe) e, superato il salto, ci si riporta a destra al di sopra delle rocce. Si sale ora direttamente in direzio-ne est e piegando a destra si raggiunge il Rifugio XII Apostoli 2489 m (ore 2,00–4,30).

Discesa: lungo l’itinerario di salita.

Da Plaza attraverso la Val d’Agola e il Lago Asciutto

6,30 ore N–O–S 1341 19 Rifugio XII Apostoli 2489 m

Cima D’Agola Cima Pratofiorito

Pala dei Mughi

Rif. XII Apostoli

Malga Valagola

BS

Itine

rari

nel G

rupp

o di

Bre

nta

Page 37: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

68 69

Passo Val Stretta ) (

5 ore O 470

Partenza Rifugio XII Apostoli 2489 m Dislivello salita 470 m; discesa 1811 mTempo salita ore 2,00; discesa ore 3,00Difficoltà OSAEsposizione ovestAttrezzatura piccozza e ramponiVALUTAZIONE Salita alla cima non difficile. Discesa lunga e impegnativa in

ambiente selvaggio ed isolato, da effettuarsi con neve sicura.

Salita: dal Rifugio XII Apostoli, raggiungibile con l’itinerario 19, ci si dirige in direzione Est verso la Vedretta di Valagola. Ci si innalza con alcuni zig-zag puntando verso la Bocca d’Agola, marcata selletta che separa la Cima Bassa d’Ambiez e la Cima d’Agola; poco prima di raggiun-gerla si obliqua a destra e si risale a piedi un ripido canalino. Alla sommità di questo si traversa a destra lungo una fascia inclinata e, portatisi sulla cresta Sud-Ovest, si raggiunge rapidamente la vetta 2959 m (ore 2,00).

Discesa: dalla cima ci si abbassa lungo l’itinerario di salita e si punta verso destra al Passo di Valstretta 2618 m, detto anche Passo di Nardis, larga insellatura che si apre nella cresta dei Fra-cingli. Dal passo si scende spostandosi a destra e si attraversa diagonalmente onde evitare un salto di rocce. Con bella discesa si raggiunge una sottostante conca leggermente verso destra. Qui la valle si restringe e si fa più ripida: si scende con cautela evitando con traversi alcuni salti rocciosi. Si prosegue con discesa entusiasmante, abbassandosi ulteriormente sino a raggiun-gere una zona con una fitta vegetazione di mughi. Ci si sposta verso sinistra tenendosi sotto le pareti della Cima Pra’ dei Camosci, si scende in un ripido canale e, proseguendo nella fitta vegetazione, si perviene alla strada carrozzabile della Val d’Agola che si segue sino a Plaza.

Dal Rifugio XII Apostoli. Discesa lungo la Val Stretta e la Val d’Agola

20 Cima d’Agola 2959 m

Cima Tosa Cima D’Agola

Rif. XII Apostoli

Malga Valagola

OSA

Itine

rari

nel G

rupp

o di

Bre

nta

Page 38: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

70 71

) (

4,30 ore O 511

Partenza Rifugio XII Apostoli 2489 m Dislivello salita 511 m; discesa 1752 mTempo salita ore 1,30; discesa ore 3,00Difficoltà BSEsposizione ovestAttrezzatura normale scialpinisticaVALUTAZIONE salita facile. Discesa non difficile, da compiersi comunque con

nevi sicure.

Salita: dal Rifugio XII Apostoli (itinerario 19) si risale senza via obbligata la Vedretta di Prato-fiorito fino alla selletta posta a sinistra della cima, che si raggiunge senza sci (ore 1,30).

Discesa: dalla cima ci si abbassa lungo l’itinerario di salita e si traversa a sinistra verso il Passo dei XII Apostoli 2620 m. Ci si abbassa con magnifica discesa nel vallone della Val di Sacco senza particolari problemi. Giunti circa a quota 2100, si possono seguire due diversi itinerari:

a) attraverso la Spia di Nardis 2140 m. Sella detritica che separa a est la Pala dei Mughi dalla Colmalta e mette in comunicazione la Val di Sacco con la Val di Nardis. In questo caso si risale con breve traversata sulla destra alla Spia di Nardis e si scende in direzione nord dapprima dolcemente e poi con ripido pendio in Val di Nardis fino al Lago Asciutto. Da qui si scende inizialmente per un ripido pendio boscoso, indi dopo circa 100 m di dislivello si piega a sinistra cercando di seguire la traccia del sentiero estivo puntando ad un piccolo promontorio ap-poggiato al ripido pendio. Si prosegue sempre in direzione Ovest sino al Lago d’Agola, che si supera sulla sinistra. Da qui lungo la strada carrozzabile si perviene a Plaza.

b) con aggiramento della Pala dei Mughi e attraverso il Passo del Bregn de l’Ors 1836 m. In questo secondo caso si prosegue la discesa in Val di Sacco lungo un ripido stretto canalino, quindi seguendo una traccia di sentiero estivo si attraversa a destra lungo i pendii meridionali della Pala dei Mughi sino a raggiungere il sentiero che da Malga Movlina porta al Baito dei Cacciatori ed al Passo del Bregn de l’Ors. Da qui si scende direttamente al Lago di Val d’Agola e lungo la strada carrozzabile si raggiunge Plaza.

Dal Rifugio XII Apostoli. Discesa lungo la Val di Sacco e la Val d’Agola

21 Cima di Pratofiorito 2900 m

Pala dei Mughi Spia di Nardis Passo XII Apostoli

Malga Valagola

BS

21a

21b

Cima D’Agola Cima Pratofiorito

Rif. XII Apostoli

P.sso XII Apostoli

Page 39: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

72 73

6,30 ore N–E–O 1173

Partenza stazione intermedia della Cabinovia Pinzolo-Campiglio (Plaza) 1148 m

Dislivello 1173 mTempo salita ore 4,30; discesa ore 2,00Difficoltà OSEsposizione salita nord e est; discesa ovestAttrezzatura normale scialpinisticaVALUTAZIONE itinerario interessante che porta su una vetta poco frequen-

tata. Semplice nella prima parte che si svolge lungo la Val d’Agola, richiede invece neve sicura ed abbondante nella sua parte terminale.

Salita: da Plaza, raggiungibile anche in macchina, si prosegue per la strada forestale, passando vicino al Vivaio Forestale, sino al bivio per la Val Brenta. Si prosegue verso destra e si raggiun-ge il Lago d’Agola 1595 m (ore 1,30). Superato il lago sulla destra, lungo la ripida traccia del sentiero estivo si raggiunge il Passo del Bregn de l’Ors 1836 m (ore 0,30–2,00). [Qui si può giungere anche da Pinzolo utilizzando gli impianti del Doss del Sabbion; dalla cima del Doss ci si abbassa lungo la cresta sud-est fino a raggiungere il Passo Bregn de l’Ors. In questo caso il dislivello si riduce a 485 m ed il tempo di salita a ore 3,00]. Si segue ora per breve tratto verso est il sentiero che porta al Rifugio XII Apostoli; lo si lascia puntando a destra in direzione sud su ripidi pendii (pericolo valanghe) sino a raggiungere una conca pianeggiante posta tra un caratteristico cocuzzolo a quota 1830 m ed il ripido versante Ovest della Pala dei Mughi. Lo si risale ricercando il percorso tra ripidi canalini ed intrichi di mughi, tenendosi prevalentemente sulla sinistra dell’ampia pala nevosa ove minore è il pericolo di valanghe. Si raggiunge la cresta affilata; si tolgono gli sci ed in breve si raggiunge a piedi la vetta (ore 2,30–4,30).

Discesa: lungo il percorso di salita. Si può scendere anche direttamente al Passo del Bregn de l’Ors con magnifica discesa, solo con condizioni di neve estremamente sicura.

Da Plaza attraverso la Val d’Agola ed il Passo del Bregn de l’Ors

22 Pala dei Mughi 2321 m

Malga Valagola

Rif. XII Apostoli

Pala dei Mughi

OS

Itine

rari

nel G

rupp

o di

Bre

nta

Page 40: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

74 75

Page 41: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

76 77

) (

4,30/11 ore E 1287/1185

Partenza tornante n° 4 (km 25,4 – 1086 m) della S.S. 239 Pinzolo- Campiglio, poco sotto l’abitato di S. Antonio di Mavignola

Dislivello 1° giorno 1287 m (pernottamento al Rif. Segantini); 2° giorno 1185 m

Tempo salita 1° giorno ore 4,30; 2° giorno ore 5,30 discesa ore 5,30

Difficoltà OSAEsposizione prevalente estAttrezzatura corda, piccozza e ramponiVALUTAZIONE grande itinerario, lungo e complesso, paesaggisticamente

straordinario.

Salita: dal tornante n°4 della strada statale a quota 1086 m si imbocca la strada di Val Nambrón, la si segue fino al Rifugio Nambrón 1355 m (ore 1,00) e, sempre lungo la stessa, si raggiunge il bivio che porta ai Laghi di Cornisello 1920 m (ore 2,00–3,00). Si prende ora a sinistra sino alla piana della Vallina d’Amola, la si percorre per un breve tratto, quindi si affronta il ripido pendio di destra per portarsi su una evidente dorsale che consente di raggiungere agevolmente il Rifugio Segantini 2373 m (ore 1,30–4,30) (pernottamento nel rifugio invernale). [Dalla Vallina d’Amola è anche possibile proseguire direttamente nel vallone senza via obbli-gata e, raggiunta la quota del rifugio, piegare a destra su un pianoro ondulato sino al rifugio stesso.] Proponiamo ora due alternative di salita:

Da S. Antonio di Mavignola attraverso la Val Nambrón ed il Rifugio Segantini

Itine

rari

nel G

rupp

o de

lla P

resa

nella

23 Cima Presanella 3558 m

Rif. Segantini

Cima PresanellaBocchetta Monte Nero

Passo Quattro Cantoni

OSA

Page 42: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

78 79

) (

4,30/11 ore E 1287/1185

a) attraverso la Bocchetta di Monte Nero. Dal rifugio si imbocca un piccolo ed evidente valloncello in direzione nord-ovest, che consente di raggiungere una conca morenica; da qui un ripido pendio porta sul filo della morena laterale destra (orografica) della Vedretta d’Amola. Si segue la morena fino al punto in cui questa va ad annullarsi nel pendio della Vedretta del Monte Nero. Si sale quindi verso sinistra sino alla Bocchetta del Monte Nero 3078 m (ore 2,30). Dalla bocca si traversa per pochi metri a destra e per mezzo di una scala metallica si scende nel vallone, che si attraversa in direzione ovest puntando ad un ripido canale che incide la quinta rocciosa che sta di fronte alla Bocchetta del Monte Nero. Salito questo canale si perviene su una cresta e poi si scende sul versante opposto sulla Vedretta di Nardis. Si affronta ora il ripido pendio Sud della Presanella, senza via obbligata, per raggiungere la cresta Sud-Est poco a de-stra della vetta. Continuando poi verso sinistra del filo di cresta si raggiunge la Cima Presanella 3558 m (ore 3,00–5,30).

b) attraverso il Passo dei Quattro Cantoni. Questo itinerario, ora molto frequentato anche d’estate perché meno soggetto a frane e smottamenti, è sicuramente meno suggestivo del precedente, ma nel contempo più semplice e di più facile orientamento. Dal rifugio si punta ad ovest lungo un ripiano ondulato; ci si innalza poi, sempre in direzione ovest, lungo i pendii della Cima Bifora e si punta ad un ripido canale obliquo (pericolo valanghe) che si sale a zig-zag sino a raggiungere il Passo dei Quattro Cantoni 2781m (ore 2,00), angusto intaglio di roccia che si apre nel costone tra la Cima Bifora ed il Trapezio e stabilisce il collegamento tra la testata della Vallina d’Amola e la Val di Nardis. Da qui ci si abbassa lungo un ripido pendio e si piega poi in direzione nord-ovest senza via obbligata tenendosi su delle fasce non ripide al di sotto della cresta rocciosa, immettendosi poi al centro della Val di Nardis. La si risale senza particolari problemi, cercando di evitare i tratti più ripidi, spostandosi a destra e a sinistra. Giunti sotto il pendio sommitale ci si sposta a destra e si sale il ripido pendio sud-ovest della cima, raggiungendo la cresta Sud-Est a monte del Bivacco Orobica 3382 m. Proseguendo ora a sinistra con percorso diagonale si guadagna la vetta della Cima Presanella 3558 m (ore 3,30–5,30).

Discesa: lungo l’itinerario di salita.

Da S. Antonio di Mavignola attraverso la Val Nambrón ed il Rifugio Segantini

23 Cima Presanella 3558 m

Cima Presanella Passo Quattro Cantoni

OSA

Itine

rari

nel G

rupp

o de

lla P

resa

nella

Page 43: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

80 81

) (

10,30 ore E 2003

Partenza tornante n° 4 (km 25,4 1086 m) della S.S.239 Pinzolo- Campiglio, poco sotto l’abitato di S. Antonio di Mavignola

Dislivello 2003 mTempo salita ore 8,00; discesa ore 2,30Difficoltà MSEsposizione estAttrezzatura ramponiVALUTAZIONE itinerario magnifico in ambiente selvaggio e suggestivo con

notevole sviluppo e dislivello. Può essere spezzato in due tappe con pernottamento alla Malga Cornisello 2119 m, dota-ta di sei posti letto senza coperte e di stufa a legna.

Salita: dalla strada statale si imbocca la strada di Val Nambrón e la si percorre fino al rifugio omonimo (ore 1,00). Sempre lungo la stessa, si raggiunge il bivio Segantini-Cornisello 1920 m. Si continua verso destra, si arriva in vista del Rifugio Cornisello e, senza raggiungerlo, si prose-gue verso il Lago di Cornisello Inferiore; lo si costeggia sulla destra ed in breve si perviene al Lago di Cornisello Superiore ed alla Malga Cornisello 2119 m (ore 3,30–4,30). Da qui si risale in direzione ovest una valletta che con pendenza uniforme porta ad una conca situata di fronte alla Cima Cornisello. Dalla piana si piega a destra e con faticosa salita si risalgono i ripidi pendii alla cui sommità giace il Lago Vedretta 2612 m (ore 1,30–6,00). Si attraversa il lago in senso longitudinale imboccando al suo termine la conca sovrastante, che si percorre fino ad uscire con ripida salita verso destra su un ampio pendio che, senza percorso obbligato, conduce al Passo Cornisello 3089 m (ore 2,00–8,00).

Discesa: lungo l’itinerario di salita.

Da S. Antonio di Mavignola attraverso i Laghi di Cornisello e il Lago Vedretta

24 Passo Cornisello 3089 m

Cima ScarpacòPasso Cornisello

Cima Giner

Rif. Cornisello

Malga Cornisello

MS

Itine

rari

nel G

rupp

o de

lla P

resa

nella

Page 44: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

82 83

) (

10,30 ore E 2166

Partenza tornante n° 4 (km 25,4 1086 m) della S.S. 239 Pinzolo- Campiglio, poco sotto l’abitato di S. Antonio di Mavignola

Dislivello 2166 mTempo salita ore 8,00; discesa ore 2,30Difficoltà MSAEsposizione estAttrezzatura ramponiVALUTAZIONE grande itinerario, impegnativo per lunghezza e dislivello,

senza particolari problemi di orientamento. E’ però consiglia-bile spezzare la gita in due, dormendo alla Malga Cornisello, dotata di sei posti letto senza coperte e di stufa a legna.

Salita: dal tornante n° 4 della strada statale a quota 1086 m si imbocca la strada di Val Nambrón, la si segue fino al Rifugio Nambrón 1355 m (ore 1,00) e, sempre lungo la stessa, si raggiunge il bivio Segantini-Cornisello 1920 m (ore 2,00–3,00). Si prende ora a destra ed in breve si giunge in vista del Rifugio Cornisello, che si lascia sulla sinistra proseguendo nel vallone; si costeggia il Lago di Cornisello Inferiore e in breve il Lago di Cornisello Superiore, sino alla Malga di Cornisello 2119 m (ore 1,30-4,30). Si sale ora in direzione nord, tenendosi al centro di un evidente vallone, fino ad un primo pianoro; si prosegue per un ripido e stretto canale che con salita faticosa conduce alla conca glaciale del Laghetto Scarpacò 2557 m (ore 1,30–6,00). Si volge ora a sinistra in direzione est in un vallone che con pendenza progressiva ci porta ai piedi della Cima Scarpacò; si affronta direttamente il ripido pendio terminale sino in vetta 3252 m (ore 2,00–8,00). Dalla Malga Scarpacò è possibile anche un itinerario alternativo: si risale in direzione ovest una valletta che con pendenza uniforme porta ad una conca situata di fronte alla Cima Cornisello. Dalla piana si piega a destra e si risalgono con faticosa salita i ripidi pendii alla cui sommità giace il Lago Vedretta 2612 m. Si attraversa il lago in senso longi-tudinale imboccando al suo termine la conca sovrastante che con ripida progressione porta al pendio terminale della cima.

Discesa: lungo l’itinerario di salita.

Da S. Antonio di Mavignola attraverso i Laghi di Cornisello

25 Cima Scarpacò 3252 m

Cima Scarpacò Passo ScarpacòCima Presanella

Malga Cornisello

MSA

Page 45: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

84 85

) (

9 ore E–S 1871

Partenza tornante n° 4 (km 25,4 1086 m) della S.S.239 Pinzolo-Campi-glio, poco sotto l’abitato di S. Antonio di Mavignola

Dislivello 1871 mTempo salita ore 7,00; discesa ore 2,00Difficoltà BSAEsposizione est e sudAttrezzatura piccozza e ramponiVALUTAZIONE salita lunga e faticosa; cima meritevole di essere salita.

Salita: dal tornante della strada statale si imbocca la strada di Val Nambrón, la si segue fino al Rifugio Nambrón 1355 m (ore 1,00) e, sempre lungo la stessa, si raggiunge il bivio Segantini-Cornisello 1920 m (ore 2,00–3,00). Si prende ora a destra e, proseguendo lungo la strada, si giunge in vista del Rifugio Cornisello. Lo si lascia a sinistra senza raggiungerlo e si affronta decisamente il ripido pendio Sud della Cima Ginèr per portarsi nell’ampia conca sotto la carat-teristica fascia circolare di rocce che cinge il monte nella sua parte alta. Si procede allora verso destra tenendosi sotto la fascia fino a giungere nell’estremo settore destro della parete. S’intra-vede allora il passaggio breve ma ripido che permette di vincere la fascia. Si arriva ora in una ampia conca al di sotto della cima; si sale un tratto facile un po’ obliquo a destra per prendere il canale assai ripido che sale direttamente alla Cima Ginèr 2957 (ore 4,00–7,00).

Discesa: lungo l’itinerario di salita.

Da S. Antonio di Mavignola lungo il versante Sud-Est

26 Cima Ginèr 2957 m

Cima Scarpacò Passo Scarpacò

Cima Giner

Malga Cornisello

BSA

Itine

rari

nel G

rupp

o de

lla P

resa

nella

Page 46: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

86 87

5 ore E–N 1000

Partenza strada forestale al km 21,4 della S.S. 239 Pinzolo-Campiglio a 2,5 km da Campiglio; piazzola di sosta con panca su una curva della statale, 1370 m circa

Dislivello 1000 mTempo salita ore 3,30; discesa ore 1,30Difficoltà MSEsposizione prevalente est, quindi nordAttrezzatura normale scialpinisticaVALUTAZIONE gita remunerativa e poco frequentata.

Salita: dalla statale si imbocca una strada forestale che, passando dapprima vicino ad alcuni masi, porta verso località Milegna; prima di raggiungerla si piega verso destra (nord-est) e per aperti pendii si raggiunge Malga Ritòrt 1746 m (ore 1,00). Qui si può anche giungere per strada pianeggiante dalla località Patascós. Ci si inoltra verso nord-ovest nella piana cosparsa di grossi mughi (Pian dei Mughi), tenendosi sulla sinistra su una strada che porta in fondo alla piana. Qui, sul fondo della Val Canton, scende l’emissario del Lago Ritòrt, emissario che sarà il nostro riferimento per la salita di un ripido salto con bosco, dapprima fitto poi rado; si giunge così al Lago Ritòrt 2055 m (ore 1,00–2,00). Qui si può giungere anche traversando lungo il sen-tiero estivo dall’arrivo della Cabinovia 5-Laghi (solo con neve sicura). Si punta ora in direzione sud costeggiando dapprima il lago e, sfruttando un crinale ed alcuni valloncelli, si raggiunge il Passo della Falculotta 2295 m (ore 1,00–3,00). Per cresta, lasciati gli sci, mantenendosi sul lato sud e facendo attenzione alle cornici di neve spesso imponenti, si raggiunge la vetta del Monte Ritòrt 2411m (ore 0,30–3,30).

Discesa: per l’itinerario di salita.

Alternativa n°1: dal passo ci si abbassa in direzione nord-est cercando di tenersi in quota sotto lo spigolo Nord di Cima Ritòrt; aggiratolo, si punta ora in direzione sud-est, evitando di abbassarsi troppo, e con lungo traverso ci si porta sulla dorsale della cresta Est. Qui si entra nel bosco rado che in breve ci porta alla Malga Ritòrt e ci ricollega all’itinerario di salita.

Alternativa n° 2: discesa attraverso la Valchestria con l’itinerario 46.

Da Madonna di Campiglio attraverso la Malga Ritòrt, il Lago Ritòrt e il Passo della Falculotta

27 Monte Ritòrt 2411 m

Malga Ritòrt

Monte Ritòrt

Cima Presanella

MS

Page 47: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

88 89

) (

6,30 ore E 1220 28 Monte Nambrón da est 2625 m

Partenza strada forestale al km 21,4 della S.S. 239 Pinzolo-Campiglio a 2,5 km da Campiglio; piazzola di sosta con panca su una curva della statale, 1370 m circa

Dislivello 1220 mTempo salita ore 4,30; discesa ore 2,00Difficoltà MSAEsposizione estAttrezzatura piccozzaVALUTAZIONE itinerario interessante. La salita presenta un breve tratto alpi-

nistico. Pericolo di valanghe nell’attraversamento del pendio tra la Pala della Falculotta e l’inizio della cresta Sud-Est.

Salita: dalla statale si imbocca una evidente strada che, passando dapprima vicino ad alcuni masi ristrutturati, porta verso località Milegna; prima di raggiungerla si piega a destra (nord-est) e per facili pendii si raggiunge Malga Ritòrt 1746 m (ore 1,00). Qui si può giungere anche per comoda strada pianeggiante da località Patascós. Ci si inoltra nella piana cosparsa di grossi mughi (Pian dei Mughi) in direzione nord-ovest, tenendosi sulla sinistra su una stra-da che porta in fondo alla piana. Qui sul fondo della Val Canton scende l’emissario del Lago Ritòrt, emissario che rappresenta il nostro riferimento per la salita di un ripido salto con bosco dapprima fitto poi rado; si raggiunge così il Lago Ritòrt 2055 m (ore 1,00–2,00). Al lago si può giungere anche traversando lungo il sentiero estivo dall’arrivo della Cabinovia 5-Laghi, solo se la neve è assestata ed il pendio del Palòn non è troppo carico di neve. Si punta ora in direzione sud costeggiando il lago e, sfruttando poi un crinale ed alcuni valloncelli, si raggiunge il Passo della Falculotta 2295 m (ore 1,00–3,00). Dal passo, mantenendosi sul versante del lago Ritòrt, si risalgono in direzione nord-ovest i pendii ondulati che portano alla Pala della Falculotta 2520 m, senza incontrare difficoltà. Raggiunta la Pala si continua in direzione nord, tenendosi a destra del filo della cresta, fino a giungere al di sotto delle rocce del Monte Nambrón. Lasciati a questo punto gli sci, si risale la bella cresta Sud con brevi tratti di roccia per guadagnare in breve la vetta 2625 m (ore 1,30–4,30).

Discesa: per l’itinerario di salita.

Da Madonna di Campiglio attraverso la Malga Ritòrt, il Lago Ritòrt e la Pala della Falculotta

Monte NambrónPala della FalculottaPasso Falculotta

Cabinovia 5 Laghi

MSA

Page 48: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

90 91

Lago Nambino

4,30 ore E–N 991 29 Monte Nambrón da nord 2625 m

Partenza Malga Nambino (Dancing La Zangola) 1634 m, raggiungibile da Campiglio per strada carrozzabile.

Dislivello 991 mTempo salita ore 3,00; discesa ore 1,30Difficoltà MSEsposizione est e nordAttrezzatura normale scialpinisticaVALUTAZIONE itinerario interessante, vario e molto diretto, poco frequenta-

to. Attenzione a possibili valanghe nella conca sotto Monte Pancugol.

Salita: da La Zangola si percorre la strada fino alla partenza della teleferica per il Rifugio Nam-bino. Si sale a piedi il ripido sentiero normalmente battuto e si raggiunge il Rifugio 1777 m (ore 0,30) di solito aperto, in riva al lago omonimo. Da qui si piega a sinistra costeggiando sulla destra il torrente sino ad una presa d’acqua; attraversato il torrente verso sinistra, si sale un ripido pendio fino ad un’ampia conca sovrastata a sinistra dal ripido circo roccioso che dal Monte Pancugol si congiunge al Passo Ritòrt. Si sale in direzione sud tenendosi sulla destra e, quando il pendio si impenna, si traversa a destra su esili cornici sopra un salto di rocce e si raggiunge un’ampia conca che si percorre dapprima sul fondo, poi verso sinistra puntando ad un ripido pendio alla base di un grosso contrafforte roccioso, la Torre Oesterreicher, che si aggira a destra attraversando la traccia del sentiero estivo che dal Lago Ritòrt porta al Lago Serodoli (pallina di segnalazione). Si avanza sempre verso destra sino a un dosso pianeggiante dal quale è visibile la cima. Si prosegue in direzione ovest evitando di stare troppo a ridosso della cresta per evitare saliscendi. Si affronta il ripido pendio puntando ad uno stretto canalino che si supera a piedi sino alla cima del Monte Nambrón 2625 m (ore 2,30–3,00).

Discesa: lungo l’itinerario di salita. In alternativa, volendo una discesa più emozionante, dalla cima scendere al Lago Lambin, ben visibile dall’alto. Raggiuntolo, percorrere la forra dell’emis-sario, dapprima abbastanza larga poi via via più stretta, che con ripida discesa porta nella conca sottostante e ci ricollega all’itinerario di salita.

Da Madonna di Campiglio attraverso il Lago NambinoMonte Nambrón

La Zangola

MS

Itine

rari

nel G

rupp

o de

lla P

resa

nella

Page 49: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

92 93

P

5 ore E 1074 30 Monte Serodoli 2708 m

Partenza Malga Nambino (Dancing La Zangola) 1634 m, raggiungibile da Campiglio per strada carrozzabile.

Dislivello 1074 mTempo salita ore 3,30; discesa ore 1,30Difficoltà MSEsposizione est Attrezzatura normale scialpinisticaVALUTAZIONE itinerario molto vario, una delle gite classiche da Madonna di

Campiglio.

Salita: da La Zangola si percorre la strada fino al fondo della valle, dove parte la teleferica per il Rifugio Nambino; si sale a piedi il ripido sentiero normalmente battuto e si raggiunge il Rifugio Nambino 1777 m (ore 0,30), in riva al lago omonimo. Da qui si piega a sinistra costeg-giando a destra il torrente sino ad una evidente presa d’acqua; si risale poi a destra il ripido pendio boscoso con faticosi zig-zag sino a sbucare in un valloncello con vegetazione più rada. Lo si rimonta in direzione nord-ovest per raggiungere la stretta e profonda forra dell’emissario del Lago Nero. Si piega a destra, tenendo la forra a sinistra, sino ad un dosso pianeggiante; si prosegue a sinistra, seguendo sempre il corso del torrente, inoltrandosi in uno stretto vallone. Sempre lungo il corso del fiume, ora verso destra, si raggiunge il Lago Nero 2241 m, che si supera con traccia diagonale sulla sinistra; si sale sul fondo del vallone fino al Lago Serodoli 2368 m (ore 2,00–2,30). Dal casello in pietra dell’Enel ci si innalza a sinistra lungo il crinale che scende dalla cima; senza via obbligata si raggiunge il ripido pendio terminale che si affronta con un iniziale traverso verso destra; tolti gli sci, se necessario, si raggiunge la vetta del Monte Serodoli 2708 m (ore 1,00–3,30).

Da Madonna di Campiglio attraverso i Laghi Nambino, Nero e Serodoli

Monte Nambron Monte Serodoli

Rif. Nambino

Madonna di Campiglio

MS

Itine

rari

nel G

rupp

o de

lla P

resa

nella

Page 50: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

94 95

30 Monte Serodoli 2708 m

Alternativa di salita: dalla presa d’acqua attraversare il fiume a sinistra, salire un ripido pendio e traversando a destra costeggiare il fiume sino ad un’ampia conca sotto ripidi canali. Sempre verso destra risalire il pendio con una fitta vegetazione di ontani sino a raggiungere il dosso pianeggiante del percorso sopra descritto; si prosegue a sinistra, seguendo l’alveo del torrente, inoltrandosi in uno stretto vallone. Qui, anziché girare a destra verso il Lago Nero, si volge a sinistra salendo un ripido valloncello e traversando a sinistra su una fascia obliqua sotto delle placche rocciose (traverso da fare solo con neve sicura). Si raggiunge così un altro valloncello; lo si risale raggiungendo l’ampia dorsale Est che scende dalla vetta del Monte Serodoli. La si percorre senza via obbligata raggiungendo il ripido pendio terminale.

Discesa: lungo l’itinerario di salita.

Alternativa di discesa: volendo una discesa più diretta ed emozionante, dalla cima scendere direttamente lungo il crinale Est al Lago Lambin, seguire l’emissario in una forra dapprima abbastanza larga e poi via via più stretta e ripida sino ad una ampia conca; proseguire tenen-dosi in quota verso destra e, senza passare dal Rifugio Nambino, scendere nel fitto bosco sulla destra orografica del Sarca.

Da Madonna di Campiglio attraverso i Laghi Nambino, Nero e Serodoli

Monte Serodoli

5 ore E 1074MS

Page 51: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

96 97

Lago Nambino

5 ore E–S 1044 31 Monte Nambino da sud-est 2678 m

Partenza Malga Nambino (Dancing La Zangola) 1634 m, raggiungibile da Campiglio per strada carrozzabile.

Dislivello 1044 mTempo salita ore 3,30; discesa ore 1,30Difficoltà MSAEsposizione est e sudAttrezzatura ramponiVALUTAZIONE itinerario interessante, in parte in comune con quello della

vicina Cima Serodoli, ma molto meno frequentato. Fare atten-zione alle condizioni della neve sulla ripida pala terminale.

Salita: da La Zangola si percorre la strada fino al fondo della valle ove parte la teleferica per il Rifugio Nambino; si sale a piedi il ripido sentiero normalmente battuto e si raggiunge il Lago Nambino 1777 m (ore 0,30), aperto nella stagione invernale, in riva al lago omonimo. Da qui si piega a sinistra costeggiando a destra il torrente sino ad una evidente presa d’acqua; salire ora a destra il ripido pendio boscoso con faticosi zig-zag sino a sbucare in un valloncello con vege-tazione più rada. Lo si rimonta in direzione nord-ovest sino a raggiungere la stretta e profon-da forra dell’emissario del Lago Nero. Si piega a destra, tenendo la forra a sinistra, sino ad un dosso pianeggiante (ore 1,30–2,00); proseguire ora verso destra per un breve tratto indi risalire un ripido pendio in direzione nord-ovest sopra la Busa dei Cavai, sino a raggiungere una zona pianeggiante. Da qui è ben visibile il percorso per la cima; si traversa a destra sotto i pendii della Cima Nambino (attenzione) puntando ad un evidente pendio obliquo verso destra. Lo si risale con ampi zig-zag, togliendo gli sci se necessario, sino a sbucare sulla cresta e di qui in pochi minuti a sinistra si raggiunge la cima del Monte Nambino 2678 m (ore 1,30–3,30).

Discesa: lungo l’itinerario di salita.

Da Madonna di Campiglio attraverso il Lago Nambino

Monte Nambino

La Zangola

Monte Nambino

MSA

Itine

rari

nel G

rupp

o de

lla P

resa

nella

Page 52: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

98 99

2,15 ore E 342 32 Monte Zeledria 2427 m

Partenza stazione di arrivo della Cabinovia Pradalago 2085 mDislivello salita 342 m; discesa 913 m (fino a Madonna di Campiglio)Tempo salita ore 1,30; discesa ore 0,45Difficoltà MSAEsposizione estAttrezzatura normale scialpinisticaVALUTAZIONE salita molto breve, ma non del tutto banale. L’ultimo tratto

infatti, se la neve non è sicura, deve essere percorso a piedi lungo l’affilata cresta Nord-Est. Si può naturalmente partire con gli sci da Madonna di Campiglio salendo lungo il trac-ciato delle piste di discesa, avendo cura di tenersi prudente-mente ai margini delle stesse per non essere investiti dagli sciatori.

Salita: dall’arrivo della cabinovia si scende al Rifugio Agostini con brevissima discesa. Dal rifugio s’inizia a risalire il versante Est del Monte Zeledria, che appare come un’ampia pala racchiusa tra la cresta Sud-Est a sinistra e la cresta Nord-Est di Ginevria a destra. Si sale inizial-mente senza via obbligata, poi quando il pendio si fa più ripido ci si sposta a destra; se la neve non è sicura conviene a questo punto raggiungere la cresta che, lasciati gli sci, si percorre non sempre facilmente fino in vetta. Se invece la neve è sicura la cima può essere raggiunta con gli sci superando l’ultimo ripido pendio con strette serpentine.

Discese: lungo l’itinerario di salita.

Da Madonna di Campiglio attraverso Pradalago

Monte Zeledria

MSA

Page 53: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

100 101

5 ore E 1122 33 Monte Nambino da nord-est 2678 m

Partenza piazzale del Ristorante Genzianella, pochi km dopo il Passo di Campo Carlo Magno, sulla strada Campiglio-Dimaro 1556 m

Dislivello 1122 mTempo salita ore 3,30; discesa ore 1,30Difficoltà BSEsposizione estAttrezzatura normale scialpinisticaVALUTAZIONE itinerario molto bello, vario e non faticoso. Possibili valanghe

nel canalino terminale.

Salita: dal Ristorante Genzianella si sale verso ovest lungo una traccia di servizio degli impian-ti funiviari battuta dal gatto delle nevi. Si raggiunge così la piana di Monte Vigo dove sorgono le stazioni a valle delle Seggiovie Genziana e Malghette 1850 m (ore 0,45). Dalla Seggiovia Malghette si volge a destra e con un traverso ci si innalza sul pendio del Monte Vigo cercando di individuare la traccia del sentiero estivo che è necessario percorrere almeno nell’ultimo tratto orizzontale sino al Lago Malghette 1881 m (ore 0,30–1,15). Si attraversa tutto il lago in direzione ovest, quindi si sale direttamente un pendio con rada vegetazione e si perviene alla vasta piana sotto i Riversi di Ginevria. Si procede per pendii ondulati e canalini raggiungendo il Malghetto Alto 2059 m (ore 1,00–2,15). Si sale a destra al culmine della lunga dorsale che con pendenza moderata, lasciando a destra i Tre Laghi, immette in un bel valloncello; lo si percorre con ripida e uniforme salita ed al suo termine si piega a sinistra puntando a un ripido canale che con alcune strette inversioni porta sulla cresta; da qui, girando a destra, in pochi minuti si giunge sulla vetta del Monte Nambino 2678 m (ore 1,15–3,30).

Discesa: lungo l’itinerario di salita.

Dal Ristorante Genzianella attraverso il Lago Malghette ed il Malghetto Alto

Cima di LastèMonte Nambino

BS

Itine

rari

nel G

rupp

o de

lla P

resa

nella

Page 54: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

102 103

Lago Malghette

6 ore E 1214 34 Cima Lastè 2770 m

Partenza piazzale del Ristorante Genzianella, pochi km dopo il Passo di Campo Carlo Magno, sulla strada Campiglio-Dimaro 1556 m

Dislivello 1214 mTempo salita ore 4,00; discesa ore 2,00Difficoltà BSAEsposizione estAttrezzatura piccozza e ramponiVALUTAZIONE itinerario molto bello e vario che pemette di raggiungere la

Cima Lastè lungo la sua cresta Sud. Nella parte finale prevale l’aspetto alpinistico.

Salita: dal Ristorante Genzianella ci si dirige verso ovest lungo una traccia di servizio degli im-pianti funiviari battuta dal gatto delle nevi. Si raggiunge così la piana di Malga Vigo ove sorgono le stazioni delle Seggiovie Genziana e Malghette 1850 m (ore 0,45). Dalla stazione della Seggio-via Malghette si volge a destra e, con traccia trasversale, ci si innalza sul pendio del Monte Vigo cercando di individuare la traccia del sentiero estivo che è necessario percorrere almeno nell’ul-timo tratto orizzontale sino al Lago Malghette 1881 m (ore 0,30–1,15). Si attraversa tutto il lago in direzione ovest, quindi si risale direttamente un pendio con rada vegetazione e si perviene alla vasta piana sotto i Riversi di Ginevria. Si procede per pendii ondulati e canalini raggiungendo il Malghetto Alto 2059 m (ore 1,00–2,15). Si sale a destra al culmine della lunga dorsale che con pendenza moderata, lasciando a destra i Tre Laghi, immette in un bel valloncello; lo si percorre con ripida e uniforme salita ed al suo termine si attraversa in quota verso la Cima Lastè per un centinaio di metri; quindi, risalendo il ripido pendio, ci si porta in cresta in corrispondenza di alcuni evidenti massi. Lasciati gli sci, si risale la cresta non difficile, che richiede però una certa attenzione, e si raggiunge la vetta della Cima Lastè 2770 m (ore 1,45–4,00).

Discesa: lungo l’itinerario di salita.

Dal Ristorante Genzianella attraverso il Lago Malghette

Cima SchulzCima Lastè

Seggiovie

BSA

Itine

rari

nel G

rupp

o de

lla P

resa

nella

Page 55: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

104 105

Lago Malghette

5,30 ore E 1058

Partenza piazzale del Ristorante Genzianella 1556 m, pochi km dopo il Passo di Campo Carlo Magno, sulla strada Campiglio-Dimaro

Dislivello 1058 mTempo salita ore 4,00; discesa ore 1,30Difficoltà BSAEsposizione prevalente estAttrezzatura ramponiVALUTAZIONE itinerario interessante, vario e non faticoso.

Salita: dal Ristorante Genzianella ci si dirige verso ovest lungo una traccia di servizio degli impianti funiviari, battuta dal gatto delle nevi. Si raggiunge così la piana di Malga Vigo, dove sorgono le stazioni a valle delle Seggiovie Genziana e Malghette 1850 m (ore 0,45). Dalla stazione della Seggiovia Malghette si volge a destra e, con traccia trasversale, ci si innalza sul pendio del Monte Vigo cercando di individuare la traccia del sentiero estivo che è necessario percorrere almeno nell’ultimo tratto orizzontale sino al Lago Malghette 1881 m (ore 0,30–1,15). Si attraversa tutto il lago in direzione ovest, quindi si sale direttamente un pendio con rada vegetazione e si perviene alla vasta piana sotto i Riversi di Ginevria. Si volge ora a destra e si sale per pendii ondulati e valloncelli il crinale boscoso sino a raggiungere il Malghetto Alto 2059 m (ore 1,00–2,15). Si risale a destra il pendio sovrastante sino a ritornare sul crinale; quando questo si abbassa leggermente, anziché proseguire lungo lo stesso si traversa a destra in leggera discesa sino a portarsi in un ampio vallone dove scorre l’emissario del lago; si risale il vallone sino a raggiungere il primo dei Tre Laghi 2256 m. Si costeggia sulla destra il lago, si raggiunge un secondo laghetto e, proseguendo brevemente verso nord, si arriva alla base della cresta Est della Cima Schulz. Si volge ora a sinistra in direzione ovest risalendo i pendii sotto la rocciosa cresta Est di Cima Schulz sino ad individuare una fascia obliqua verso destra, non visibile inizialmente, che consente di raggiungere la cresta Est, che si risale sino all’antici-ma Sud. Da questa, superata una facile selletta nevosa, si arriva in breve alla vetta 2614 m (ore 1,45–4,00).

Dal Ristorante Genzianella attraverso il Lago Malghette

35 Cima Schulz 2614 m BSA

Cima SchulzCima Lastè

Seggiovie

Itine

rari

nel G

rupp

o de

lla P

resa

nella

Page 56: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

106 107

5,30 ore E 1058

Alternativa di salita: dal Lago Malghette si attraversa tutto il lago in direzione ovest, quindi si sale direttamente un pendio con rada vegetazione e, tenendosi a destra, si perviene alla vasta piana sotto i pendii della cresta che collega Cima Ometto al Passo dell’Ometto ed alla Cima Schulz. Si sale ora a destra il ripido pendio Sud che con faticosa salita in un bosco rado e con grossi massi ci porta ad una selletta allo sbocco dell’emissario del Lago Alto o dell’Omett 2158 m (ore 1,15–2,30). Si risale ora in direzione sud una caratteristica dorsale raggiungendo rapida-mente l’ampia conca dei Tre Laghi 2256 m (ore 0,30–3,00). Si prosegue quindi con l’itinerario sopra descritto.

Discesa: lungo l’itinerario di salita.

Nota: sulle carte Kompass la Cima Schulz è erroneamente indicata com cima Artuìch.

Dal Ristorante Genzianella attraverso il Lago Malghette

35 Cima Schulz 2614 m

Cima Schulz

BSA

Page 57: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

108 109

) (

Tras

vers

ate

nel G

rupp

o di

Bre

nta

7 ore O–E 1300 36 Da Campiglio alla Val di Tovel

Partenza km 8,5 della S.S. 239 Campiglio-Dimaro 1360 m, a 6,5 km dal Passo di Campo Carlo Magno

Dislivello salita 1300 m; discesa 1678 mTempo salita ore 5,00; discesa ore 2,00Difficoltà BSEsposizione salita ovest; discesa estAttrezzatura normale scialpinisticaVALUTAZIONE itinerario selvaggio ed impegnativo da compiersi con neve

sicura.

Salita: lungo l’itinerario 1.

Discese: dal Passo di Pra’ Castron, sovrastato a sinistra dal Sasso Rosso, si scende nell’ampia Val Madris, dapprima verso sinistra, poi superando senza particolari problemi alcuni salti di rocce, quindi di nuovo a sinistra sino sotto le verticali pareti della Cima dell’Uomo. Da qui si scende direttamente lungo ripidi pendii in direzione sud sino alla fine della dorsale rocciosa; si lascia ora la Val Madris piegando a sinistra lungo la traccia del sentiero estivo che porta alla Malga Tuenno 1740 m. Si segue la strada forestale e con lunga discesa si giunge in Val di Tovel all’Albergo Capriolo 825 m.

Fino all’Albergo Capriolo, attraverso il Passo di Pra’ Castron 2503 m

Sasso Rosso

Passo Pra’ Castron

Malga Tuenno

BS

Page 58: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

110 111

) (

Lago di Tovel

5 ore N 200 37 Da Campiglio al Lago di Tovel

Partenza stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m Dislivello salita 200 m; discesa 1700 m circaTempo salita ore 1,30; discesa ore 3,30Difficoltà MSEsposizione nordAttrezzatura normale scialpinisticaVALUTAZIONE itinerario classico e molto frequentato; molto breve la salita,

lunga e divertente la discesa.

Salita: lungo l’itinerario 9 sino alla Sella Flavona.

Discesa: dalla Sella Flavona ci si immette nella Valle di Santa Maria Flavona (possibili piccole valanghe all’inizio della discesa). Si scende con magnifica discesa, si costeggia sulla destra il Turrion Alto ed il Turrion Basso e si raggiunge dopo un ripido pendio all’inizio della vegetazio-ne la Malga Flavona 1860 m (ore 1,00). Da qui si prosegue per un ripiano ondulato e, tenendosi sulla destra, si infila un ripido valloncello che porta alla Malga Pozzol di Flavona 1636 m. Giunti al crocefisso, posto all’estremità del ripiano, ci si immette sul tracciato della mulattiera che por-ta al Lago di Tovel 1178 m (ore 1,30–2,30). Si prosegue per la strada costeggiando il lago fino al suo termine e poi si discende sul fianco orientale della valle e sul fondo fino a raggiungere il Bar-Ristorante Capriolo 825 m (ore 1,00–3,30). Qui giungono normalmente gli automezzi.

Alternativa: si può scendere direttamente in Val di Tovel evitando l’uso delle pelli di foca. Dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté si raggiunge il punto più basso del Passo del Grosté sotto lo Spigolo Sud della Pietra Grande. Si procede verso est in quota sino ad una valletta, poi ci si abbassa tenendosi sulla sinistra della valletta, si supera un tratto più ripido evitando alcuni salti rocciosi e ci si immette nel vallone ad Ovest del Turrion Alto. Si prosegue nel vallone, si aggira lo spigolo del Turrion Basso sulla destra e si perviene alla Malga Flavona; di qui si prosegue con l’itinerario sopra descritto.

Attraverso la Sella Flavona 2500 m circa Cima Roma Passo Grosté

Malga Flavona

MS

Tras

vers

ate

nel G

rupp

o di

Bre

nta

Page 59: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

112 113

7,30 ore varia 750 38 Da Campiglio al Lago di Tovel

Partenza stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m Dislivello salita 750 m circa; discesa 2200 m circaTempo totale ore 7,30Difficoltà BSEsposizione variaAttrezzatura normale scialpinisticaVALUTAZIONE bellissimo itinerario, che richiede capacità di valutazione e

senso di orientamento. La discesa per la Val Scura richiede neve sicura.

Salita–Discesa: si giunge con l’itinerario 9 alla Sella Flavona 2500 m circa (ore 1,30). Da qui ci si abbassa nel Vallone di Santa Maria Flavona obliquando verso destra sotto la parete del Croz-zon dei Mandrini e, cercando di non perdere quota, si punta al Passo della Gaiarda 2242 m. Si scende a sinistra sino ad un canale che con ripida discesa porta alla Malga Spora 1851 m (ore 1,00–2,30). Si attraversa sulla sinistra in leggera salita (mettere le pelli) e per un piano ondulato si perviene a sinistra alla Malga Cavedago e al Rifugio Cacciatori alla Spora 1850 m, allo sbocco della Val dei Cavai. La si percorre sul fondovalle sino alla Sella del Montoz 2327 m. Si scende per circa 100 m verso nord in una valletta sino a portarsi su un caratteristico dosso inclinato che con pendenza uniforme consente di aggirare lo sperone del Cimon della Campa e di raggiungere per dossi e valloncelli la Bocchetta di Val Scura 2376 m (ore 2,30–5,00). Dalla bocchetta ci si abbassa con bellissima discesa e senza particolari problemi nel vallone omoni-mo evitando i salti più ripidi con spostamenti a destra o a sinistra; giunti ai piedi del vallone si prosegue in direzione ovest attraversando un terrazzo a buche e macigni sino ad immettersi nel bosco piuttosto fitto; il bosco degrada abbastanza dolcemente, lo si scende puntando ora a sinistra sino a raggiungere il fondovalle in prossimità della Malga Pozzol di Flavona 1636 m. Giunti al crocefisso, posto all’estremità del ripiano, ci si immette sul tracciato della mulattiera che porta al Lago di Tovel 1178 m. Si prosegue per la strada costeggiando il lago fino al suo termine e poi si discende sul fianco orientale della valle fino al Bar-Ristorante Capriolo 825 m (ore 2,30–7,30).

Attraverso la Sella del Montoz e la Bocchetta di Val Scura 2376 m

Bocc. Val Scura

Verso Malga Pozzol

BS

Tras

vers

ate

nel G

rupp

o di

Bre

nta

Page 60: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

114 115

) (

5,30 ore E 200 39 Da Campiglio a Spormaggiore

Partenza stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m Dislivello salita 200 m circa; discesa 1900 m circaTempo salita ore 1,30; discesa ore 4,00Difficoltà BSEsposizione estAttrezzatura normale scialpinisticaVALUTAZIONE gita facile con poca salita ed una lunga discesa.

Salita: lungo l’itinerario 9 fino alla Sella Flavona 2550 m circa (ore 1,30).

Discesa: dalla Sella Flavona 2500 m circa ci si abbassa nel vallone di Santa Maria Flavona obliquando verso destra sotto la parete del Crozzon dei Mandrini e, cercando di non perdere quota, si punta al Passo della Gaiarda 2242 m. Si scende a sinistra sino ad un canale che con ri-pida discesa porta a Malga Spora 1851 m. Si risale sulla sinistra la contropendenza che sbarra a valle la piana della malga, si prosegue su terreno ondulato sino all’ imbocco della Val dei Cavai, lasciando sulla sinistra il Rifugio Cacciatori alla Spora. Si inizia la discesa obliquando legger-mente a destra fino allo sbocco del canalone che scende da destra. Si volge ora decisamente a sinistra cercando di individuare le tracce del sentiero estivo (cartelli indicatori) fino ad una fascia di rocce; si scende tenendo le rocce a sinistra sino ad incontrare una mulattiera che si segue con lunga discesa fino ad un bivio in località Selvapiana. Da qui a destra si prosegue per Andalo, a sinistra invece lungo la valle dello Sporeggio si perviene alla località Le Seghe 600 m circa (ore 1,30–5,30). Qui giungono le automobili.

Attraverso il Passo della Gaiarda 2440 m

Passo Gaiarda

Malga Spora

Rif. Cacciatori

BS

Tras

vers

ate

nel G

rupp

o di

Bre

nta

Page 61: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

116 117

) (

5,30 ore S 500

Partenza stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m Dislivello salita 500 m circa; discesa 1330 mTempo salita ore 3,30; discesa ore 2,00Difficoltà BSEsposizione sudAttrezzatura normale scialpinisticaVALUTAZIONE itinerario interessante e vario. La discesa dal Passo Clamer è

entusiasmante ma richiede nevi ben assestate.

Salita: lungo l’itinerario 9 fino alla Sella Flavona 2550 m circa (ore 1,30).

Discesa: dalla Sella Flavona ci si abbassa nel vallone di Santa Maria Flavona obliquando verso destra sotto la parete del Crozzon dei Mandrini e, cercando di non perdere quota, si raggiunge il Passo della Gaiarda 2242 m. Si scende a sinistra lungo un canale che con ripida discesa porta a Malga Spora 1851 m. Prima di giungere alla malga si devia verso destra e si punta in dire-zione Sud-Ovest ad una valletta, dapprima stretta poi più ampia, che con pendenza uniforme porta direttamente al Passo Clamer 2164 m (ore 1,00–3,30). Dal passo ci si abbassa nel vallone dapprima molto ripido e poi più ampio e con pendenza più moderata; dove questo accentua la sua pendenza si scende dapprima sulla sinistra indi si traversa verso destra cercando di immettersi in un canalone che consente di superare un salto di rocce ripide. Superato questo salto si prosegue senza via obbligata tenendosi in corrispondenza del solco del fiume o poco a destra o a sinistra dello stesso fino a raggiungere il Rifugio Croz dell’Altissimo 1430 m. Da qui per strada forestale normalmente battuta dal mezzo del rifugio si giunge a Molveno 864 m (ore 2,00–5,30).

Attraverso il Passo Clamer 2164 m

40 Da Campiglio a Molveno

Passo Clamer

Rif. Croz Altissimo

Croz dell’Altissimo

BS

Tras

vers

ate

nel G

rupp

o di

Bre

nta

Page 62: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

118 119

5,30 ore E 400

Partenza stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m Dislivello salita 400 m circa; discesa 1963 mTempo salita ore 2,30; discesa ore 3,00Difficoltà BSEsposizione estAttrezzatura normale scialpinisticaVALUTAZIONE bellissima traversata con poca salita e una lunga ed

entusiasmante discesa.

Salita: lungo l’itinerario 9 fino a Cima Roma (ore 2.30).

Discesa: dalla Cima Roma ci si abbassa lungo l’itinerario di salita e poco prima della Sella Fla-vona si scende a destra nel vallone che separa Cima Roma da Cima della Vallazza. Si supera un restringimento del vallone e ci si affaccia su un ripido pendio largo ed uniforme. Ci si abbassa sino ad un ripiano, la Busa dell’Acqua 2000 m circa, e da qui si imbocca un canalino che con magnifica discesa porta al Rifugio Croz dell’Altissimo 1430 m. Da qui per strada forestale nor-malmente battuta dal mezzo del rifugio si giunge a Molveno 864 m (ore 2,30–5.30).

Nota: volendo si può scendere a Molveno senza raggiungere Cima Roma. Dalla Sella Flavona 2500 m, scendere in direzione est tenendosi circa sul crinale spartiacque che separa la Val di Tovel dalla Busa dell’Acqua fino a raggiungere la Bocca della Vallazza 2453 m, larga sella detritica che si trova tra un basso contrafforte a nord della Cima della Vallazza e la Cima della Gaiarda. Da qui volgendo a sud si scende con entusiasmante discesa il ripido vallone ricolle-gandosi all’itinerario sopra descritto.

Attraverso Cima Roma 2827 m

41 Da Campiglio a Molveno

Rif. Croz Altissimo

Busa dell’Acqua

verso Molveno

BS

Tras

vers

ate

nel G

rupp

o di

Bre

nta

Page 63: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

120 121

5,30 ore E 450 42 Da Campiglio a Molveno

Partenza stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 m Dislivello salita 450 m circa; discesa 1792 mTempo salita ore 2,30; discesa ore 3,00Difficoltà OSEsposizione estAttrezzatura normale scialpinisticaVALUTAZIONE bellissima traversata in ambiente selvaggio. Possibili valanghe

nella parte alta sotto la Bocca di Tuckett.

Salita: lungo l’itinerario 14 fino alla Bocca di Tuckett (ore 2,30).

Discesa: dalla Bocca di Tuckett si scende nella Val Perse tenendosi al centro del vallone che, dapprima largo, si restringe poi a canale sempre più ripido e stretto tra le pareti rocciose, sino a sbucare nella Val delle Seghe. Si raggiunge così il Rifugio Croz dell’Altissimo 1430 m. Da qui per strada forestale normalmente battuta dal mezzo del rifugio si giunge a Molveno 864 m (ore 2,30–5,30).

Attraverso la Bocca di Tuckett 2656 m

Bocca di Tuckett

Rif. Croz Altissimo

Cima Brenta

OS

Tras

vers

ate

nel G

rupp

o di

Bre

nta

Page 64: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

122 123

10 ore E 1581

Partenza stazione intermedia Cabinovia Pinzolo-Campiglio (Plaza) 1148 m

Dislivello salita 1581 m; discesa 1886 mTempo salita ore 6,00; discesa ore 4,00Difficoltà OSAEsposizione estAttrezzatura piccozza e ramponiVALUTAZIONE grande traversata faticosa ed impegnativa.

Salita: lungo l’itinerario 16 fino alla Bocchetta Molveno (ore 6,00).

Discesa: dalla Bocchetta Molveno 2729 m si scende con cautela a piedi il primo ripido tratto; poi, calzati gli sci, si raggiunge con bella discesa la Busa del Castellaz. Si prosegue in direzione sud-est verso l’estremità della Busa; ci si abbassa direttamente superando un salto roccioso, quindi nuovamente verso destra su una fascia pianeggiante fino ad un grosso masso. Si piega ora a sinistra e per un valloncello si arriva al Baito dei Massodi 1994 m, in prossimità della stra-piombante parete del Castelletto dei Massodi. Si scende, cercando di mantenere la direttiva del sentiero estivo, fino al Rifugio della Selvata 1630 m, e da qui, facendo attenzione a possibili valanghe, si prosegue su un difficile tracciato sino al Rifugio Croz dell’Altissimo 1430 m, dove la Val delle Seghe confluisce con la Val Perse. Da qui per strada forestale, normalmente battuta dal mezzo del rifugio, si giunge a Molveno 864 m (ore 6,00–10.00).

Attraverso la Bocchetta Molveno 2729 m

43 Da Campiglio a Molveno

Bocc. MolvenoCima Brenta Alta

Rif. Selvata

Conca Massodi

OSA

Tras

vers

ate

nel G

rupp

o di

Bre

nta

Page 65: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

124 125

9 ore E 1404 44 Da Campiglio a Molveno

Partenza stazione intermedia della Cabinovia Pinzolo- Campiglio (Plaza) 1148 m

Dislivello salita 1404 m; discesa 1688 mTempo salita ore 5,00; discesa ore 4,00Difficoltà OSEsposizione estAttrezzatura normale scialpinisticaVALUTAZIONE traversata lunga ed impegnativa in ambiente grandioso.

Salita: lungo l’itinerario 17 fino alla Bocca di Brenta (ore 5,00).

Discesa: dalla Bocca di Brenta 2552 m ci si abbassa con bella discesa nella conca della Val delle Seghe e si raggiunge la piana del Laghetto dei Massodi 2165 m; da qui si prosegue sino alla conca del Baito dei Massodi 1994 m, in prossimità della parete strapiombante del Castelletto dei Massodi. Sotto questa si obliqua a destra superando un salto di rocce e, cercando di tenere la direttiva del sentiero estivo, si perviene al Rifugio della Selvata 1630 m. Da qui verso sinistra sino ad un canale slavinoso sotto il Campanile Bargossi; lo si scende e si raggiunge il fondoval-le ed il Rifugio Croz dell’Altissimo 1430 m, dove la Val delle Seghe confluisce con la Val Perse. Dal canale si può anche proseguire in diagonale lungo la traccia del sentiero (pericolo di valan-ghe) sino alla confluenza con la Val Perse e di qui al rifugio. Proseguendo per la strada foresta-le, normalmente battuta dal mezzo del rifugio, si giunge a Molveno 864 m (ore 5,00–9,00).

Attraverso la Bocca di Brenta 2552 m

Bocca BrentaCima Brenta Alta

Rif. Selvata

Rif. Croz Altissimo

OS

Tras

vers

ate

nel G

rupp

o di

Bre

nta

Rif. Pedrotti

Page 66: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

126 127

9,30 ore E 1701

Partenza stazione intermedia della Cabinovia Pinzolo- Campiglio (Plaza) 1148 m

Dislivello salita 1701 m; discesa 2091 mTempo salita ore 6,00; discesa ore 3,30Difficoltà BSAEsposizione estAttrezzatura piccozza e ramponiVALUTAZIONE bella traversata, lunga ed impegnativa.

Salita: si procede lungo l’itinerario 18 sino poco sotto la Bocca dei Camosci; prima di raggiun-gerla si piega a sinistra e si punta alla Bocca d’Ambiez, che si raggiunge con salita molto ripida, sci in spalla (ore 6,00).

Discesa: dalla Bocca d’Ambiez ci si abbassa per alcuni metri con gli sci in spalla; calzati gli sci si inizia la discesa lungo la Vedretta d’Ambiez sino al Rifugio Agostini 2410 m. Da qui si obliqua con bella e ripida discesa verso sinistra onde evitare alcuni salti di roccia. Si raggiunge così il Rifugio al Cacciatore, in prossimità della malga Prato di Sopra 1880 m. Seguendo il tracciato della carrareccia si raggiunge Malga Prato di Sotto 1689 m, e proseguendo sempre per la stra-da si giunge, dopo aver superato una forra caratteristica, al Ponte di Brocca 1304 m, e quindi a S. Lorenzo di Banale 758 m (ore 6,00–9,30).

Attraverso la Bocca d’Ambiez 2849 m

45 Da Campiglio a S. Lorenzo di Banale

Bocca d’Ambiez

Rif. Agostini

Rif. Cacciatore

BSA

Tras

vers

ate

nel G

rupp

o di

Bre

nta

Page 67: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

128 129

) (

4,30 ore E–SE 925

Partenza strada forestale che parte al km 21,4 della S.S. 239 Pinzolo-Campiglio, a 2,5 km da Campiglio; piazzola con panchine su curva della statale, 1370 m circa

Dislivello salita 925 m; discesa 1209 mTempo salita ore 3,00; discesa ore 1,30Difficoltà BSEsposizione salita prevalentemente est, discesa sud e estAttrezzatura normale scialpinisticaVALUTAZIONE itinerario non molto frequentato, ma vario ed interessante. La

discesa del ripido canale che scende dal Passo della Falculot-ta deve essere affrontata con nevi sicure. Il percorso sotto la Malga Valchestria ha vegetazione fitta e pertanto richiede un buon innevamento.

Salita: con l’itinerario 27 fino al Passo della Falculotta 2295 m (ore 3,00).

Discesa: dal Passo ci si abbassa direttamente in direzione sud lungo un ripido canale, sovente tormentato da valanghe, e si raggiunge velocemente il pianoro di Malga Valchestria 1888 m (ore 0,30–3,30). Dalla malga si scende verso sud attraverso un vallone percorso da un affluente di destra del Sarca di Campiglio, il quale dopo un breve tratto si restringe a forra impraticabile. Allora, dopo essere scesi un poco nel vallone, si deve tagliare a destra e procedere in leggera discesa diagonale sul fianco destro della valle in un bosco molto fitto dove risulta difficile orientarsi, a meno che non si riesca ad individuare la traccia del sentiero estivo. Si sbuca così d’improvviso nella radura di Claemp 1540 m (ore 0,30–4,00). Da qui si scende verso sinistra in una fitta boscaglia di ontani per andare a riprendere il vallone, ora più aperto, che si era prima abbandonato. Si scende sui facili pendii alla destra del torrentello raggiungendo così la S.S. 239 di Madonna di Campiglio al km 22,5 nei pressi del 1° tornante in località La Palù, un paio di km a monte dell’abitato di S. Antonio di Mavignola 1286 m (ore 0,30-4,30).

Alternativa: dalla Malga Valchestria si può scendere con discesa diagonale in un fitto bosco verso località Milegna e di qui per strada raggiungere il punto di partenza. Consigliabile solo se si riesce ad individuare e seguire il sentiero estivo.

Attraverso il Passo della Falculotta 2295 m

46 Da Campiglio a Mavignola

Tras

vers

ate

nel G

rupp

o de

lla P

resa

nella

Malga Valchestria

Milegna

Monte Ritòrt

BS

Passo Falculotta

Radura Claemp

Page 68: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

130 131

) (

6 ore S 826

Partenza Malga Nambino (Dancing La Zangola) 1634 m, raggiungibile da Campiglio per strada carrozzabile

Dislivello salita 826 m; discesa 1374 mTempo salita ore 3,30; discesa ore 2,30Difficoltà BSEsposizione sud Attrezzatura normale scialpinisticaVALUTAZIONE traversata molto interessante, semplice e non faticosa.

Bellissima la parte alta della discesa.

Salita: lungo l’itinerario 30 fino al Lago Serodoli 2368 m (ore 2,30). Da qui si attraversa in direzione ovest prima il Lago Serodoli e poi il vicino Lago Gelato 2393 m, sormontato dalla cuspide triangolare della Rocca di Nambrón, quindi volgendo a sinistra si affronta il breve ma ripido pendio che porta al Passo Nambrón 2460 m (ore 1,00–3,30).

Discesa: dal Passo ci si abbassa con bella discesa nell’ampia Busa degli Spini 2086 m, e proseguendo nel mezzo della valle ci si immette in una seconda conca che con facile discesa conduce alla piana di Malga Vallina 1410 m. Si prosegue fino allo sbocco della piana, si attra-versa il Sarca di Nambrón e, tenendosi preferibilmente sulla sinistra, si scende il sottostante pendio incontrando qualche difficoltà per la vegetazione intricata ed i grossi massi. Si giunge così al ponte della strada che porta in piano al Rifugio Nambrón 1355 m. Seguendo la strada si perviene rapidamente al tornante n°4 della S.S. 239 Pinzolo-Campiglio, poco sotto l’abitato di S. Antonio di Mavignola 1086 m.

Attraverso il Passo Nambrón 2460 m

47 Da Campiglio a Mavignola

Rifugio Nambrón

Passo Nambrón

BS

Tras

vers

ate

nel G

rupp

o de

lla P

resa

nella

Page 69: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

132 133

) (

4,30/9,30 ore N 1287/1185

Partenza tornante n° 4 (km 25,4 1086 m) della S.S. 239 Pinzolo- Campiglio, poco sotto l’abitato di S. Antonio di Mavignola

Dislivello salita 1287 m + 1185 m; discesa 2323 mTempo salita ore 4,30 + 5,30; discesa ore 4,00Difficoltà OSAEsposizione prevalente nordAttrezzatura corda, piccozza e ramponiVALUTAZIONE grande traversata, lunga ed impegnativa, paesaggisticamente

straordinaria.

Salita: lungo l’itinerario 23 fino a Cima Presanella (ore 10,00).

Discesa: dalla cima della Presanella ci si avvia in direzione ovest, mantenendosi costantemen-te vicini alla cresta che collega la Cima Presanella alla Cima Vermiglio, sino a raggiungere lo stretto intaglio della Sella di Freshfield 3375 m, fra la Cima Vermiglio e la Cima Gabbiolo. Ci si abbassa lungo la vedretta, facendo attenzione agli evidenti crepacci, e si punta all’ampia sella del Passo Cercen 3022 m; senza raggiungerlo si prosegue ora con bella discesa sempre sulla Vedretta Presanella in direzione nord-ovest, sotto le incombenti pareti della Cima Ver-miglio. Giunti su un dosso a quota 2520 m circa ci si abbassa in direzione nord-nord ovest sino a raggiungere il Rifugio Denza 2298 m. Dal rifugio si scende in direzione nord con un lungo traverso su erti pendii sino a raggiungere la traccia del sentiero estivo che proviene dal vecchio Forte Pozzi Alti. La si segue per un breve tratto per poi abbandonarla abbassandosi a destra lungo la traccia del sentiero estivo che sale direttamente dal fondovalle, superando il caratteristico roccione sul quale è scavato il sentiero (passaggio della “Scalazza”); si giunge così ai Masi di Stavèl 1273 m e, proseguendo lungo il sentiero, a Stavèl 1235 m, dove arrivano le automobili (ore 10,00–14,00).

Attraverso la Cima Presanella 3558 m

48 Da Mavignola a Vermiglio

Passo Cercen

Rif. Denza

Cima Presanella

OSA

Tras

vers

ate

nel G

rupp

o de

lla P

resa

nella

Page 70: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

134 135

) (

4,30/9,30 ore N 1287/1185

Alternativa di discesa: consente di scendere evitando il passaggio della “Scalazza”. Dal dosso a quota 2520 m circa, senza volgere a sinistra verso il Rifugio Denza, si punta in direzione nord-est verso alcune evidenti pareti rocciose; si scende per un canalone percorso da grosse valanghe e si raggiunge una conca nei pressi del Bivacco della Forestale 1883 m. Senza rag-giungerlo si prosegue sulla destra del Rio Stavèl sino ad un pianoro, si entra nel bosco e ci si ricongiunge al tracciato sopra descritto che porta ai Masi Stavèl ed a Stavèl.

Alternativa di traversata attraverso la Bocca d’Amola 3076 m: dal Rifugio Segantini, rag-giungibile con l’itinerario 23, è possibile raggiungere Vermiglio attraverso la Bocca d’Amola senza salire alla vetta della Cima Presanella, con una traversata grandiosa. Dal Rifugio Segan-tini 2373 m si obliqua leggermente a destra puntando ad un evidente pianoro al termine del vallone che scende dalla Vedretta d’Amola. Si percorre senza via obbligata il vallone che progressivamente aumenta la propria pendenza sino a raggiungere la Bocca d’Amola 3076 m (ore 3,00). Da qui ci si abbassa sulla Vedretta Presanella verso sinistra sotto le impressionanti pareti Nord della Cima Presanella e della Cima di Vermiglio; fare attenzione in questo tratto ai numerosi e profondi crepacci che possono rendere insidiosa la discesa. Ci si ricollega così al dosso di quota circa 2520 m dell’itinerario sopra descritto.

Attraverso la Cima Presanella 3558 m

48 Da Mavignola a Vermiglio

Bocca Amola Cima Presanella Sella Freshfield Passo Cercen

OSA

Tras

vers

ate

nel G

rupp

o de

lla P

resa

nella

48

48 altern.

Page 71: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

136 137

9,30 ore E–N 1531

Partenza tornante n° 4 (km 25,4 1086 m) della S.S. 239 Pinzolo- Campiglio, poco sotto l’abitato di S. Antonio di Mavignola

Dislivello salita 1531 m; discesa 1612 mTempo salita ore 6,30; discesa ore 3,00Difficoltà BSAEsposizione salita est, discesa nordAttrezzatura ramponiVALUTAZIONE traversata molto consigliabile, di notevole sviluppo. La disce-

sa è bellissima nella prima parte, mentre è un po’ accidentata nella zona boschiva.

Salita: lungo l’itinerario 25 sino al Laghetto Scarpacò 2557 m (ore 6,00). Da qui si punta al sovrastante Passo Scarpacò 2617 m, che si può raggiungere con salita obliqua attraverso i pendii di destra, oppure con salita diretta dalla conca lacustre (ore 0,30–6,30).

Discesa: dal Passo ci si abbassa con entusiasmante discesa lungo il ripidissimo vallone che porta alla conca del Lago Venezia in Val di Bon 2046 m, e da qui si scende tenendosi al centro della valle fino a raggiungere il ripido pendio boscoso dove si trova il diroccato Baito di Bon 1686 m. Scegliendo preferibilmente i pendii di sinistra si scende sul fondo pianeggiante della valle e si raggiunge un nuovo ripido pendio boscoso che si percorre verso destra fino a portar-si sul fondo della Val Piana. Attraverso un rado bosco si costeggia il torrente Foce fino ai ripiani ondulati di Malga Val Piana 1311 m. Seguendo la strada che percorre il fondo della Val Piana si raggiunge l’abitato di Ossana 1005 m (ore 3,00).

Attraverso il Passo Scarpacò 2617 m

49 Da Mavignola a Ossana

Cima Ginèr Cima di Bon

BSA

Tras

vers

ate

nel G

rupp

o de

lla P

resa

nella

Page 72: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

138 139

) (

Lago Caprioli

6 ore N 881

Partenza Malga Nambino (Dancing La Zangola) 1634 m, raggiungibile da Campiglio per strada carrozzabile

Dislivello salita 881 m; discesa 1207 mTempo salita ore 3,30; discesa ore 2,30Difficoltà BSEsposizione nordAttrezzatura normale sci alpinisticaVALUTAZIONE bella traversata, salita non eccessivamente faticosa, discesa

lunga e remunerativa.

Salita: lungo l’itinerario 30 fino al Lago Serodoli 2368 m (ore 2,30). Da qui si attraversa il Lago in direzione ovest, si raggiunge il Lago Gelato e puntando decisamente a nord si sale senza via obbligata il pendio che porta al Passo Valgelada, che si apre tra la Cima Bellavista a destra e la Cima di Valgelada a sinistra.

Discesa: dal Passo ci si abbassa con splendida discesa nel vallone sottostante; dove questo diventa pianeggiante si punta leggermente a sinistra e si superano alcuni ripidi salti con grossi massi di frane. Giunti alla confluenza dell’ampio vallone che scende dalla Sella d’Artuìch, ci si porta sui pendii di destra su un terrazzo alberato e per un ripido pendio si raggiunge un pianoro. Seguendo il percorso del torrente, attraverso piccole forre, si arriva alla vasta piana paludosa del Lago di Stablò 1712 m. Allo sbocco della piana ci si porta a destra penetrando nel fitto bosco e lungo una traccia di sentiero si scende fino a raggiungere la strada che proviene dal Rifugio Artuìch; da qui con veloce discesa seguendo la strada si perviene alla Malga di Sopra 1546 m. Sempre lungo la strada si raggiunge l’incrocio che porta al Lago dei Caprioli ed a Malga Fazzón 1307 m, ove arrivano le automobili.

Attraverso il Passo Valgelada 2515 m

50 Da Campiglio a Pellizzano

Cima Lastè Passo Valgelada

BS

Tras

vers

ate

nel G

rupp

o de

lla P

resa

nella

Page 73: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

140 141

6 ore varia 800

Partenza stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 mDislivello 800 m circaTempo ore 6,00Difficoltà BSAEsposizione variaAttrezzatura piccozza e ramponiVALUTAZIONE concatenamento di grande interesse, che può essere effet-

tuato anche in stagione molto avanzata, dal momento che si svolge tutto oltre quota 2500 m.

Percorso: dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté si segue l’itinerario 9 di Cima Roma sino alla Sella Flavona 2500 m. Da qui ci si abbassa leggermente nel vallone tra Cima della Vallazza e Cima Roma e lo si risale senza difficoltà fino a poco prima dell’intaglio che separa le due cime. Si piega quindi decisamente a sinistra affrontando il ripido scivolo di Cima della Vallazza; superato tra due rocce il punto più ripido, si prosegue a piedi sulle roccette sommitali della punta di destra della Cima della Vallazza 2810 m. Si riscende per la via di salita e dal vallone si risale il pendio Nord di Cima Roma superando alcune fasce rocciose con uno spostamento verso destra che porta a raggiungere l’itinerario 9 e la vetta di Cima Roma. Si scende dalla cima in direzione nord-ovest per un tratto con l’itinerario 9, quindi si traversa ver-so sinistra lungo delle cengie tra fasce rocciose puntando all’evidente ripido canale che scende dalla Bocchetta del Campaniletto dei Camosci. Lo si risale sino alla bocchetta, si volge poi a destra risalendo un altro ripido canalino e si raggiunge la Sella di Cima Grosté 2850 m. Da qui con l’itinerario 11 si scende fino a raggiungere la stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté.

Cima della Vallazza, 2810 m – Cima Roma, 2827 m – Sella di Cima Grosté, 2850 m

51 Cima della Vallazza – Sella di Cima Grosté

Cima Vallazza

Sella Grosté

Cima Roma

BSA

Conc

aten

amen

ti ne

l Gru

ppo

di B

rent

a

Cabinovia Grosté

Page 74: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

142 143

6,30 ore varia 800

Partenza stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté 2437 mDislivello 800 m circaTempo ore 6,30Difficoltà OSAEsposizione variaAttrezzatura corda, piccozza e ramponiVALUTAZIONE bellissimo concatenamento, vario ed impegnativo.

Percorso: dalla stazione di arrivo della Cabinovia del Grosté si raggiunge la Sella di Cima Grosté con l’itinerario 11. Si scende sul versante sud lungo un ripido canalino fino alla Bocchetta del Campaniletto dei Camosci. Ci si cala per il ripidissimo canale con cautela ed al suo termine ci si sposta a sinistra cercando di non perdere quota. Ci si collega qui all’itinerario 12 che ci porta dapprima alla Cima Sella e poi, con lunga discesa, a Plaza, alla stazione inter-media della Cabinovia Pinzolo-Campiglio.

Sella di Cima Grosté da nord, 2850 m – Cima Sella da nord, 2917 m – Discesa in Val Brenta (Plaza)

52 Sella di Cima Grosté – Cima Sella

Sella Grosté

Cima SellaBocc. Campaniletto Camosci

Cabinovia Grosté

Rif. Tuckett

OSA

Page 75: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

144 145

Lago Nambino

7 ore varia 1500

Conc

aten

amen

ti ne

l Gru

ppo

della

Pre

sane

lla

Partenza Malga Nambino (dancing La Zangola) 1634 m, raggiungibile da Campiglio per strada carrozzabile

Dislivello 1500 m circaTempo ore 7,00Difficoltà MSEsposizione variaAttrezzatura normale scialpinisticaVALUTAZIONE interessante concatenamento che si svolge interamente nella

conca del Serodoli.

Percorso: con l’itinerario 29 si raggiunge Monte Nambrón. Dalla cima si scende lungo l’ultimo pendio obliquando a sinistra e puntando al pendio Est del Monte Serodoli. Lo si risale con un traverso verso destra sino a raggiungere lo spigolo Est, ricollegandoci qui all’itinerario 30 fino in vetta. Si scende al Lago Serodoli e da qui si punta verso nord lungo alcuni dossi, collegan-dosi all’itinerario 31 che porta in vetta al Monte Nambino, e con lo stesso itinerario si scende a valle alla Malga Nambino.

Monte Nambrón da nord, 2625 m – Monte Serodoli, 2708 m – Monte Nambino da sud-est, 2678 m

53 Monte Nambrón – Monte Nambino

Monte Nambrón Monte Serodoli Monte Nambino

La Zangola

MS

Page 76: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

146 147

Lago Malghette

8 ore varia 1400

Partenza piazzale del Ristorante Genzianella (1556 m), pochi km dopo il Passo di Campo Carlo Magno, sulla strada Campiglio- Dimaro

Dislivello 1400 m circaTempo ore 8,00Difficoltà MSAEsposizione variaAttrezzatura piccozza e ramponiVALUTAZIONE bel concatenamento, lungo ed impegnativo.

Percorso: con l’itinerario 33 si raggiunge il Monte Nambino 2678 m. Si scende brevemente lungo l’ultimo ripido canale e da qui si punta alla Cima Lastè 2770 m, che si raggiunge con l’itinerario 34. Scesi dalla cima ci si ricollega all’itinerario 35 che porta in vetta alla Cima Schulz 2670 m e, con lo stesso itinerario in discesa, si scende a Malga Nambino.

Monte Nambino da nord-est, 2678 m – Cima Lastè, 2770 m – Cima Schulz, 2614 m

54 Monte Nambino – Cima Schulz

Monte Nambino

MSA

Conc

aten

amen

ti ne

l Gru

ppo

della

Pre

sane

lla

Cima SchulzCima Lastè

Seggiovie

Page 77: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

148 149

Madonna di Campiglio, la vicina Pinzolo e la Val Rendena

sono un mosaico di bellezze naturalistiche che offre la possi-

bilità di vivere l’esperienza della montagna a 360°: dallo sci

alpinismo alle escursioni a piedi o con le racchette da neve,

dallo sci allo snowboard, dallo sleddog all’arrampicata su

ghiaccio.

In questi luoghi il paesaggio alpino condensa il meglio di

sé: a est si trovano le Dolomiti di Brenta – Patrimonio

Unesco – con guglie e torrioni suggestivi da scoprire anche

sotto il manto invernale; a ovest si ammirano i ghiacciai

dell’Adamello e della Presanella, ideali per le escursioni

primaverili. Tutt’intorno fa da cornice il Parco Naturale

Adamello Brenta con la sua straordinaria ricchezza di flora

e fauna.

Importanti eventi internazionali di sci alpinismo come la

International Ski Alp Race Dolomiti di Brenta e la Skialp Val

Rendena richiamano ogni anno molti atleti, facendo scoprire

loro la bellezza e l’unicità di questo territorio.

AzIEndA PEr Il TurISmo mAdonnA dI CAmPIglIo PInzolo VAl rEndEnA

Azienda per il Turismo

Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena

Tel. +39 0465 447501 –+39 0465 501007

www.campigliodolomiti.it [email protected]

Page 78: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

Un nuovo invernoDicembre 2011: nasce la nuova skiarea CampiglioVal Rendena Val di Sole

Discese emozionanti e impianti di risalita

hi-tech collegano Pinzolo, in Val Rende-

na, alla Val di Sole, con al centro

Madonna di Campiglio.

È la nuova skiarea Campiglio Val

Rendena Val di Sole, che sciatori e

snowboarder hanno a disposizione

dall’inverno 2011/12.

Disegnata nel cuore delle Dolomiti

di Brenta Patrimonio dell’Umanità,

con i suoi 150 km di piste per tutti i

gusti, è la più grande del Trentino.

La nuova telecabina Pinzolo Cam-

piglio Express, la più panoramica

di tutte, unisce Pinzolo a Madonna

di Campiglio, regalando spetta-

colari scenari sui paesaggi più belli del

Parco Naturale Adamello Brenta.

1 skipass150 km di piste sci ai piedi

5 snowpark

95% innevamento programmato

62 impianti di risalita

95 piste

850–2500 metri altitudine skiarea

Page 79: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

152 153

2261 m 2500 m

Il rifugio è situato in posizione strategica in prossimità delle clas-siche cime del Brenta e punto di appoggio per i diversi attraversa-menti del gruppo di Brenta. Tutti i letti sono muniti di piumino e il rifugio come anche le stanze sono riscaldati. Il rifugio si trova diret-tamente lungo le piste del Grostè ed è quindi facilmente raggiungi-bile, mantenendo comunque una calorosa accoglienza alpinistica. In estate è punto di partenza per innumerevoli vie ferrate facili e medio/difficili attorno alle cime del Brenta e arrampicate classiche sulle pareti e torrioni della Corna Rossa, Cima Grostè e la via normale di Pietragrande. È una tappa ambita del circuito Dolomiti di Brenta Bike e offre solarium e ristorante/self service con piatti tipici trentini da gustare, nei mesi invernali, anche in terrazza.

Gestione: G. A. Roberto Manni, Grosté, Loc. GrafferI-38086 Madonna di Campiglio, Dolomiti di BrentaTel. / Fax rifugio +39 0465 441358 Cell. +39 348 4105877www.graffer.com, [email protected]: da Natale a Pasqua, 55 posti in camere da 2-3-4-5 letti e una camerata da 12Estate: da giugno a settembre, 78 posti totali

Mete scialpinistiche nelle vicinanze

Cima Grostè (da est e da nord)

Rifugio Graffer (per la malga Vagliana) 2261 m ore 3,30

Rifugio Graffer (attraverso malga Fevri) 2261 m ore 3,30

Cima Vagliana 2861 m ore 4,30

Bocchetta dei Tre Sassi (lungo Val delle Giare) 2613 m ore 3,30

Cima Roma 2837 m ore 4

Cima Sella (diversi itinerari) 2917 m ore 5,30–6

Bocca di Tuckett 2648 m ore 4,30

Trasversate

Da Campiglio alla Val di Tovel 2503 m ore 7

Da Campiglio al Lago di Tovel (due diverse)

2376–2500 m ore 5–7,30

Da Campiglio a Spormaggiore 2440 m ore 5,30

Da Campiglio a Molveno (due diverse) 2437 m ore 5–5,30

Il rifugio è situato in posizione centrale rispetto alle molteplici escursioni scialpinistiche e attraversamenti del Gruppo di Brenta. Facilmente raggiungibile anche con il bagaglio, perché situato diret-tamente alla stazione a monte della cabinovia del Grostè.In estate è punto di partenza per innumerevoli vie ferrate e arram-picate sulle classiche cime del Brenta: sentiero Vidi, sentiero Benini, Bocchette Alte, cima Grostè, cima Roma e Pietra Grande. Per coloro che preferiscono facili camminate in ambiente dolomitico segnali-amo il sentiero per il rifugio Tuckett, quello per il lago Spinale o la discesa per Vallesinella.Offre solarium, ristorante e self service con piatti tipici trentini.

Gestione: Roberto ScalfiPasso GrostéTel. / Fax rifugio +39 0465 440115Cell. +39 335 6442690www.groste.it, [email protected]: da fine novembre al 25 aprile, 15 posti in camere da 2 e 3 letti con servizi in stanza e riscaldamentoEstate: dal 20 giugno al 20 settembre

Mete scialpinistiche nelle vicinanze

Rifugio Graffer ( per la malga Vagliana) 2261 m ore 3,30

Rifugio Graffer ( attraverso malga Fevri) 2261 m ore 3,30

Cima Vagliana 2861 m ore 4,30

Bocchetta dei Tre Sassi (lungo Val delle Giare) 2613 m ore 3,30

Cima Roma 2837 m ore 4

Sella di Cima Grostè da est 2850 m ore 2,30

Cima Sella (diversi itinerari) 2917 m ore 5,30–6

Bocca di Tuckett 2648 m ore 4,30

Trasversate

Da Campiglio alla Val di Tovel 2503 m ore 7

Da Campiglio al Lago di Tovel (due diverse)

2376–2500 m ore 5–7,30

Da Campiglio a Spormaggiore 2440 m ore 5,30

Da Campiglio a Molveno (due diverse) 2437 m ore 5–5,30

rIfugIo gIorgIo grAffEr rIfugIo SToPPAnI

Page 80: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

154 155

SCuolA dI AlPInISmo E SCI AlPInISmo gruPPo guIdE AlPInE mAdonnA dI CAmPIglIo

In InvernoSCI ALPINISMO Lo sci alpinismo è un’attività entusiasmante per chiunque voglia allontanarsi dall’affollamento delle piste e immergersi in un ambiente silenzioso e incontaminato, gustando incan-tevoli paesaggi d’alta quota. Salite con pelli di foca e poi... giù nella neve fresca del fuori pista! Con la guida potrete scendere anche dalle cime più impegnative del Gruppo del Brenta, dell’Adamello, della Presanella, dell’Ortles e del Cevedale.

ESCURSIONI CON RACCHETTE DA NEVE (Ciaspole)A qualsiasi età e senza specifico allenamento si possono vivere delle emozioni particolari percorrendo in inverno itinerari in un candore da favola.La guida alpina esperta conoscitrice del territorio e delle sue vicende vi accompagnerà in entusiasmanti escursioni mattiniere, pomeridiane e notturne con cena in rifugio.

FREE RIDELa massima espressione sciistica in campo libero è lo sci fuoripista. È naturale riscontrare nello sciatore il desiderio di sciare in libertà, in ambienti non delimitati, infatti tutta l’esperienza sciistica precedentemente maturata trova in questi ambienti e in questo modo di sciare ampi spazi di spe-rimentazione e di soddisfazione. La Guida Alpina vi insegna le nuove tecniche con gli appositi sci da free ride per darvi la possibilità di scoprire sensazioni uniche in neve fresca.

Nell´autunno del 1911 a Madonna di Campiglio un gruppo di uomini, guide alpine, unì le proprie forze

e le proprie competenze nell´intento di offrire un miglior servizio all´ospite e al viaggiatore. Il 24 ottobre 1911 l´I. R. Luogotenenza di Innsbruck concedeva il nulla osta per la fondazione del sodalizio: nasceva così il Gruppo Guide Alpine di Madonna di Campiglio, a tutt´oggi la prima e più antica asso-

ciazione della località trentina dedicata alla cura dell´ospite, alla tutela del territorio e alla promozione del paese. In occasione del centesimo anniversario della fon-dazione della “Società Soccorso tra le guide alpine e portatori” Madonna di Campiglio ricorda i suoi pionieri, che con coraggio e lungimiranza posero le basi della moderna promozione turistica.

In Estate LE VIE FERRATE Il gruppo di Brenta possiede uno dei più completi e articolati sistemi di vie ferrate delle Alpi, che copre tutto il massiccio e permette anche ai non alpinisti di vivere la montagna in modo completo ed entusiasmante. Non è comunque prudente avventurarsi in un ambiente alpinistico senza un supporto tecnico professionale; per questo le guide alpine organizzano escursioni dove insegnano ad utilizzare l’attrezzatura adegua-ta offrendo indimenticabili emozioni in totale sicurezza.

IL TREKKING Il Trekking è camminare per conoscere e vivere l’ambiente che ci circonda in profonda armonia. È inoltre un’attività alla por-tata di tutti; si possono infatti scegliere bellissimi itinerari che non presentano difficoltà e sono adatti a chiunque. Le guide alpine organizzano trekking di varia difficoltà nel Gruppo di Brenta e nel Gruppo Adamello/Presanella.

CORSI DI ROCCIA E DI ARRAMPICATAL’arrampicata è un’attività completa, che dà emozioni, richiede concentrazione e fa fare movimento. Per affrontare in sicurez-za la montagna proponiamo corsi di roccia di tre o sei giorni, organizzati su due livelli: corso base e corso di perfezionamen-to. Per imparare i nodi, l’uso della corda,le caratteristiche dei materiali e il loro corretto utilizzo. Minimo 4 persone.Proponiamo inoltre lezioni individuali e collettive di arram-picata su palestra naturale e indoor per imparare le tecniche di salita, l’analisi corretta della conformità della roccia e la conoscenza dell’attrezzatura d’arrampicata.

LA MONTAGNA DEI RAGAZZIPer i ragazzi che amano muoversi, giocare e stare insieme, la montagna è un luogo stimolante. Per poterla conoscere in modo facile e sicuro, le guide alpine organizzano molte attività educative e divertenti: l’arrampicata,il tarzaning, il ponte tibetano e le gite per scoprire e osservare gli animali.

ARRAMPICATA CLASSICA E SPORTIVAPer chi desidera un rapporto con la montagna totale e profondo, da condividere con il compagno di cordata, la guida alpina è il partner tradizionale e “storico”. Sia per chi ama l’arrampicata sportiva che per chi ama l’arrampicata classica, la guida diventa con naturalezza l’amico ed il maestro, colui che dà tutta la sicu-rezza necessaria e soprattutto che insegna le tecniche migliori per affrontare le difficoltà.

Inoltre: corsi di ghiaccio, arrampicate su cascate e ghiaccio, escursioni naturalistiche.

Scuola di Alpinismo e Sci Alpinismo Gruppo Guide Alpine Madonna di CampiglioVia Pradalago 17 Tel./Fax +39 0465 442634

www.guidealpinecampiglio.it, [email protected]

1911–2011Centesimo Anniversario

Page 81: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

156

Articoli e attrezzatura da alpinismo-scialpinismo- freeride-snowboard

Personalizzazione scarponi da sci

Noleggio sci

Noleggio attrezzatura via ferrata

Piazza Righi 15I-38086 Madonna di Campiglio (TN)tel. e fax +39 0465 [email protected]

olImPIonICo SPorT

ortovox.com

ath

lete

Chr

is E

benb

ichl

er, D

anie

l Klo

cker

Ph

oto

Ber

nd R

itsch

el l

oca

tio

n A

pere

r P

faff

, 3.3

53 m

new

controllo in ogni situazione

La tecnologia sMart-antenna analizza l’antenna trasmittente sintonizzandosi sulla migliore posizione.

risultato: incremento di Portata di oltre il 43% dalla peggiore posizione e senza distinzione di localizzatori a.r.t.va.

PriMo localizzatore a.r.t.va. con ricezione a 3 antenne con indicazione della distanza e della posizione relativa dei travolti segnalati.

con la Tecnologia Smart-Antenna

Testato eRaccomandato

Fornitoreufficiale

Page 82: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

158 159

tel. 0465 501256www.funiviepinzolo.it

Inverno 2011/12

150 km di sci ai piedi,un tuffo nel cuore delle Dolomiti

Con noi,nel nuovo

paradiso dellosci.

Nuova telecabinaPinzolo-Campiglio express.

Pista DoloMitica, la pistada incorniciare.

Page 83: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

160

Avvertenzala presente opera è stata realizzata con la massima cura. Ciò nonostante tutte le informazioni e i dati in essa contenuti sono da considerarsi meramente indicative: l’Autore e l’Editore pertanto non si assumono alcuna responsabilità per eventuali danni o svantaggi derivanti da un loro even-tuale utilizzo.

© 2011 by Tappeiner S.p.A., Lana (BZ), Italia© 2011 Cierre Edizioni per l’edizione italiana, Alto Adige esclusoTutti i diritti riservati.

Quest’opera è protetta in ogni sua parte da copyright. Al di fuori delle norme sui diritti d’autore, salvo espresso auto-rizzazione dell’Editore, è vietata e penalmente perseguibile ogni sua utilizzazione totale o parziale, come la riprodu-zione, la traduzione e l’adattamento, con qualsiasi mezzo, in particolare microfilm e copie fotostatiche, così come la memorizzazione e l’elaborazione in sistemi elettronici.

Referenze fotografiche: Airphoto Tappeiner, Roberto BazziFoto di copertina: Marcello AndreolliInserzioni: Tappeiner S.p.A., Azienda per il Turismo Ma-donna di Campiglio Pinzolo Val Rendena, Parco Naturale Adamello Brenta, Funivie Pinzolo, Trentino Spa, Foto Delio Picciani e altre foto di proprietà privata degli inserzionisti

Coordinamento generale: Tappeiner S.p.A., Lana (BZ)www.tappeiner.it

Printed in Italy

ISBN 978-88-7073-601-4

www.tappeiner.it

Page 84: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

www.tappeiner.it

Tra le Dolomiti di Brenta e la Presanella

Marcello Andreolli Roberto Bazzi Jacques Casiraghi

Scialpinismo aMadonna di Campiglio

Scia

lpin

ism

o a

Mad

onna

di C

amp

iglio

Marcello Andreolli

nato a Tione di Trento il 12/10/1937Istruttore Nazionale di Scialpinismo (INSA) dal 1974

Altre guide sullo Scialpinismo

Autori

I tre autori di questa guida hanno svolto una intensa attività alpinistica e scialpinistica soprattutto nei Gruppi di Brenta, Adamello, Presanella, Ortles e Cevedale a partire dai primi anni sessanta.Tutti gli itinerari qui descritti sono stati percorsi ripetutamente dagli Autori, che già negli anni settanta hanno pubblicato dettagliate Guide Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella.

Roberto Bazzi

nato a Varese il 05/04/1942Istruttore Nazionale di Scialpinismo (INSA) dal 1979

Jacques Casiraghi

nato a Monza il 09/12/1939Istruttore Nazionale di Scialpinismo (INSA) dal 1977

Ale

ssan

dro

Beb

er

I migliori itinerari ad anello e in traversata

Foto Aeree – Cartografia – Punti GPS

LagoraiScialpinismo d’avventura

Volume 2 Scialpinismo in Alto Adige

Alpi Aurine, Dolomiti e Lagorai

144 pagineISBN 978-88-7073-450-8

LagoraiScialpinismo d’avventura

I migliori itinerari ad anello e in traversata

196 pagineISBN 978-88-7073-563-5

Ulri

ch K

össl

er

Adamello, Presanella, Brenta, Ortles, Dolomiti, Lagorai, Alto Garda

Scialpinismonel Trentino

Volume 3

Vol. 3 Scialpinismo in Trentino

Adamello, Presanella, Brenta, Ortles, Dolomiti, Lagorai, alto Garda

144 pagineISBN 978-88-7073-559-8

Volume 1 Scialpinismo in Alto Adige

Alpi Venoste, Gruppo dell’Ortles, Alpi Breonie e Monti Sarentini

140 pagineISBN 978-88-7073-523-9

54 itinerari

Scialpinismo a Madonna di Campiglio

Questa guida presenta 54 itinerari scialpinistici effettuabili nei din-torni di Madonna di Campiglio, nel Gruppo delle Dolomiti di Brenta e nel Gruppo della Presanella; alcuni di questi partono da Madonna di Campiglio o dalle immediate vicinanze e vi ritornano, altri attraver-sano i Gruppi con discesa nelle valli limitrofe e richiedono pertanto di predisporre un mezzo per il ritorno. Tutti i percorsi sono descritti dettagliatamente, con indicazione del punto di partenza, il tempo di salita e discesa, il dislivello, l’orientamento, le difficoltà alpinistiche e scialpinistiche. Ogni itinerario, oltre alla descrizione, è immediata-mente riconoscibile nella corrispondente fotografia per mezzo di una evidente traccia ed alcuni importanti punti di riferimento.

Page 85: Scialpinismo a Madonna di Campiglio Marcello Andreolli ......Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella. Roberto Bazzi nato a Varese il 05/04/1942 Istruttore

www.tappeiner.it

Tra le Dolomiti di Brenta e la Presanella

Marcello Andreolli Roberto Bazzi Jacques Casiraghi

Scialpinismo aMadonna di Campiglio

Scia

lpin

ism

o a

Mad

onna

di C

amp

iglio

Marcello Andreolli

nato a Tione di Trento il 12/10/1937Istruttore Nazionale di Scialpinismo (INSA) dal 1974

Altre guide sullo Scialpinismo

Autori

I tre autori di questa guida hanno svolto una intensa attività alpinistica e scialpinistica soprattutto nei Gruppi di Brenta, Adamello, Presanella, Ortles e Cevedale a partire dai primi anni sessanta.Tutti gli itinerari qui descritti sono stati percorsi ripetutamente dagli Autori, che già negli anni settanta hanno pubblicato dettagliate Guide Scialpinistiche del Gruppo di Brenta e del Gruppo Adamello e Presa-nella.

Roberto Bazzi

nato a Varese il 05/04/1942Istruttore Nazionale di Scialpinismo (INSA) dal 1979

Jacques Casiraghi

nato a Monza il 09/12/1939Istruttore Nazionale di Scialpinismo (INSA) dal 1977

Ale

ssan

dro

Beb

er

I migliori itinerari ad anello e in traversata

Foto Aeree – Cartografia – Punti GPS

LagoraiScialpinismo d’avventura

Volume 2 Scialpinismo in Alto Adige

Alpi Aurine, Dolomiti e Lagorai

144 pagineISBN 978-88-7073-450-8

LagoraiScialpinismo d’avventura

I migliori itinerari ad anello e in traversata

196 pagineISBN 978-88-7073-563-5

Ulri

ch K

össl

er

Adamello, Presanella, Brenta, Ortles, Dolomiti, Lagorai, Alto Garda

Scialpinismonel Trentino

Volume 3

Vol. 3 Scialpinismo in Trentino

Adamello, Presanella, Brenta, Ortles, Dolomiti, Lagorai, alto Garda

144 pagineISBN 978-88-7073-559-8

Volume 1 Scialpinismo in Alto Adige

Alpi Venoste, Gruppo dell’Ortles, Alpi Breonie e Monti Sarentini

140 pagineISBN 978-88-7073-523-9

54 itinerari

Scialpinismo a Madonna di Campiglio

Questa guida presenta 54 itinerari scialpinistici effettuabili nei din-torni di Madonna di Campiglio, nel Gruppo delle Dolomiti di Brenta e nel Gruppo della Presanella; alcuni di questi partono da Madonna di Campiglio o dalle immediate vicinanze e vi ritornano, altri attraver-sano i Gruppi con discesa nelle valli limitrofe e richiedono pertanto di predisporre un mezzo per il ritorno. Tutti i percorsi sono descritti dettagliatamente, con indicazione del punto di partenza, il tempo di salita e discesa, il dislivello, l’orientamento, le difficoltà alpinistiche e scialpinistiche. Ogni itinerario, oltre alla descrizione, è immediata-mente riconoscibile nella corrispondente fotografia per mezzo di una evidente traccia ed alcuni importanti punti di riferimento.