sant'agostino - contro il manicheo secondino (ita)

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  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Contro il manicheo Secondino (ITA)

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    CONTRO IL MANICHEO SECONDINO

    Tutte le Opere - versione italiana > Polemici >

    Contro il manicheo Secondino

    LETTERA DEL MANICHEO SECONDINO

    A SANTAGOSTINO

    Secondino al vescovo Agostino giustamente degno di onore e dilode e meritevole di straordinaria venerazione.

    La trinit manichea e la natura del male.

    1. Sono profondamente grato allineffabile e santissima Maest diDio e a Ges Cristo suo primogenito e re di tutte le luci, e allostesso modo supplice ringrazio lo Spirito Santo, perch mi hanno

    dato la possibilit di salutare senza timore la tua illustre santit, oSignore giustamente degno di lode e meritevole di straordinariavenerazione. E non c da stupirsi: sono infatti capacissimi diprocurare ogni bene e tenere lontano ogni male, in modo dadifendere la tua benevolenza con la loro protezione e da sottrarla almale, non a quello che nulla o che nasce dagli intrighi e dallepassioni umane, ma a quello che pronto a manifestarsi. Guai poi acolui che si sar offerto quale appiglio al male stesso. Tu infatti, che

    ricevi da loro tali doni, meriti che essi stessi divengano alimentodella tua verit, davvero lucerna, che la destra della verit pose nelcandelabro del tuo cuore, perch non fosse dilapidato il patrimoniodel tuo tesoro per la venuta di un ladro 1; e comandino che rimangasalda senza franare quella casa che tu hai collocato non sulla sabbiadellerrore, ma sulla roccia 2 della conoscenza; e allontanino da noiquello spirito malvagio che infonde paura e cattiveria negli uominiper deviare le anime dallo stretto sentiero 3 del Salvatore. Ogni suoassalto si riversa per mezzo di quei principi contro i quali lApostolo

    confessa, nella Lettera agli Efesini, di aver sostenuto uncombattimento. Dice infatti di combattere non contro la carne e ilsangue, ma contro i Principati e le Potest, contro gli spiriti del

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    male, che abitano nelle regioni celesti4. Ed a ragione: chi, infatti,rivolgerebbe le armi contro se stesso e non verso colui che glimuove armato contro? Come infatti i corpi degli uomini sono armidel peccato, allo stesso modo i precetti salutari sono armi della

    giustizia5

    . Cos dice Paolo, cos attesta lo stesso Mani.Lanima e la lotta dei due spiriti.

    2. Non dunque una battaglia di armi, ma di spiriti che di quellestesse si servono. Combattono infatti a causa delle anime. Inmezzo a loro messa lanima, alla quale sin dal principio la suastessa natura ha dato la vittoria. Se essa avr operato in accordoallo spirito delle virt, allora avr con quello vita eterna e

    possieder quel regno verso il quale nostro Signore ci chiama. Seinvece comincia a farsi trascinare dallo spirito dei vizi e loasseconda, ma dopo il consenso prova pentimento, possieder lasorgente del perdono di queste sozzure. Infatti trascinata alpeccato non per sua volont, ma a causa della commistione con lacarne. Ma se, avendo preso coscienza di s, acconsentir al male enon si armer contro il nemico, peccher di sua volont. Qualoraprovi per la seconda volta vergogna di avere sbagliato, troverancora disponibile lartefice del perdono. Infatti non viene punita

    perch ha peccato, ma perch non si pentita di averlo fatto. Mase si allontana da questa vita senza perdono per il suo peccato,allora sar esclusa, sar paragonata alla vergine stolta 6, sar erededella mano sinistra, allora sar cacciata dal Signore dal banchettonuziale 7 a causa del vestito nero, l dove sar pianto e stridor didenti 8, e andr col diavolo nel fuoco 9 della sua stessa origine, chela tua mirabile sapienza rammenta essere derivato da un arcangeloo afferma non esistere per niente. Perch dunque regneranno igiusti? Perch gli Apostoli ed i Martiri saranno incoronati? Tuttoquesto, perch hanno sconfitto il nulla? Oh, quanto si svilisce laforza del vincitore, quando si afferma che lavversario di nessunvalore! Muta, ti prego, la tua opinione, deponi la perfidia tipica dellastirpe punica e volgiti alla verit, dalla quale ti sei allontanato perpaura. Non giustificarti con questi falsi convincimenti.

    Le accuse contro Agostino.

    3. Ho letto, infatti, con la mia intelligenza alquanto limitata e talequale pu essere quella di un Romano, alcuni scritti della tuarispettabile Autorit, in cui tanto te la prendi con la verit, quanto

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    Ortensio con la filosofia. E cos, avendo letto ripetute volte questiscritti con animo obiettivo e occhio attento, vi ho trovatodappertutto un sommo oratore e quasi un dio dogni generedeloquenza, da nessuna parte per ho mai trovato un cristiano,

    piuttosto uno agguerrito contro tutto e tutti e che in realt nonpropone niente; avresti dovuto mostrarti esperto pi nellaconoscenza che nelleloquenza. Questo invero non posso tacerlo allatua tanto tollerante Santit: infatti mi hai dato limpressione, e disicuro cos, che tu non sia mai stato un seguace di Mani, n cheabbia potuto conoscere i reconditi misteri del suo segreto e che,sotto il nome di Mani, tu attacchi Annibale e Mitridate. Confessoinfatti che i marmi della casa di Anicio non splendono perraffinatezza ed ingegnosit architettonica tanto quanto brillano per

    eloquenza i tuoi scritti. Se tu avessi voluto armonizzare questaeloquenza con la verit, sicuramente anche per noi ci avrebbecostituito uno splendido abbellimento. Non andare, ti prego, controla tua natura, non voler essere la lancia dellerrore con cui statocolpito il fianco del Salvatore. Vedi infatti come egli sia crocifisso intutto il mondo ed in ciascuna anima, quellanima che non ha maiavuto la natura di collera. Tu dunque, che sei di questa stessaanima, lascia perdere ormai, ti prego, i vani biasimi, abbandona leinutili controversie. Tu, per tutto il tempo in cui sei rimasto nelletenebre insieme a tuo padre, mai ti sei fatto beffa; ora in mezzo alsole ed alla luna ti scopri accusatore. Chi ti sar avvocato davanti algiusto tribunale del Giudice quando, per tua stessa ammissione, sicomincer a dimostrare la tua colpevolezza e per le parole e per letue azioni? Il Persiano che hai accusato non si presenter. Esclusolui, chi consoler il tuo pianto? Chi salver il Punico? Forse statocorretto il passo del Vangelo, sicch la via larga non conduce allaperdizione 10? O forse falso quanto afferma Paolo, sicch ognuno

    non render conto delle proprie azioni11

    ? Magari dopo essertiallontanato da Mani, te ne fossi andato nellAccademia oppureavessi spiegato le guerre dei Romani, che hanno sopravanzatotutti: quante cose grandi ed egrege l avresti scoperto e tu che seiun uomo casto e soprattutto modello dogni tipo di pudicizia epovert non ti saresti avvicinato ai Giudei, gente dai barbaricostumi. In mezzo ai precetti mescoli favole ed evochi la moglieprostituta; e: genererai figli della prostituzione; e: Con lafornicazione la terra tradir il suo Dio12; e: Non ti laverai le mani

    dopo avere avuto rapporti con la sposa e metti la mano sulla miagamba13; e: scanna e mangia14; e: crescete e moltiplicatevi15. Ti

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    sono piaciuti i leoni nella fossa 16 perch non cerano le gradinate?Forse ti sei dispiaciuto per la sterilit di Sara, del cui pudore erastato mercante il marito facendola passare per sua sorella 17? Maper caso, dopo il duello di Darete ed Entello 18, avresti voluto

    assistere a quello di Giacobbe contro se stesso19

    ? Forse avevideciso di passare in rassegna il numero degli Amorrei 20 o ilmiscuglio di animali presenti nellarca di No 21? So che hai sempredetestato queste cose, e che invece hai sempre prediletto le cosegrandi, che si staccassero dalla terra, e si rivolgessero al cielo, chemortificassero il corpo e vivificassero lanima. Chi stato dunqueche allimprovviso ti ha cambiato?

    Potenza e attivit del Maligno.

    4. Certo incredibilmente assurdo dire cose di questo genere allatua Santit. Tu stesso infatti non ignori quanto sia perfido, quantosia maligno, colui che assale i fedeli, uomini pure grandissimi, contanta astuzia da aver costretto anche Pietro a rinnegare per trevolte il Signore nello spazio di una sola notte e da avere impedito aTommaso di credere alla Sua risurrezione; e tuttavia queste colpesono state curate con la medicina del perdono. Sai di sicuro quantoaudacemente abbia ordito le sue macchinazioni, da mescolare la

    zizzania mentre il Signore spargeva il suo ottimo seme e da rapirelIscariota ad un tale pastore, e da presentarsi al momentodellestremo supplizio della croce a fomentare contro di lui lira diScribi e Farisei, affinch gridassero che fosse rilasciato Barabba efosse crocifisso Ges. Ebbene noi siamo riusciti a sfuggirgli, perchabbiamo seguito il Salvatore spirituale. Infatti la sua audacia si spinta a tal punto che, se nostro Signore fosse stato di carne, ogninostra speranza sarebbe stata recisa. E tuttavia neppure lobbrobriodella croce pot saziarlo: anzi, fuori di s, fece in modo che da unaparte fosse coronato di spine, che gli fosse dato da bere dellaceto,che fosse colpito dalla lancia dei soldati, dallaltra che fosseinsultato dal ladrone che era alla sua sinistra 22. In seguito tantocrebbe la sua malvagit, da suscitare diverse questioni al Signorestesso e ai suoi Apostoli mentre salivano l, attribuendo - ci che peggio - il loro nome a tutti i superstiziosi, vale a dire il prestigiodel nome cattolico. Tralascio di ricordare fino a che punto abbiaaizzato ciascun discepolo contro il maestro, a che punto abbia tratto

    in inganno Imeneo, a che punto Alessandro23

    ; quali nefandezzeabbia commesso ad Antiochia, Smirne, Iconio; aggiungo soltantoquelle di cui attualmente parla spesso la massa, dalla quale la virt

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    tanto lontana, quanto preclusa al popolo. Infatti non vi virtcui giunge la massa, specialmente se formata da donne. Ma temo arendere pubbliche le loro pratiche clandestine, per evitare che,intraprese da altri, possano aumentare. Certo proprio dei saggi

    sopportare luno e laltro rischio, ridere di entrambi e tendere solo aci che procura beatitudine, a ci che genera la vita.

    Esortazioni e ammonimenti.

    5. Ma una volta e ancora unaltra supplice ti prego, anzigrandemente ti scongiuro, di degnarti di perdonarmi se qualcunadelle mie parole ha ferito il tuo cuore doro: ci ho fatto infatti pertroppo zelo, perch non voglio che tu sia strappato al nostro

    gregge; anchio per essermene allontanato stavo quasi per perire,se non mi fossi sottratto in fretta ad una malvagia frequentazione.Quindi, affinch tu ti riconcili con quella comunit che non hanessuna colpa verso di te, torna ad essa che, se vi farai ritorno, nonsi adirer con te per la tua colpa. Sa infatti perdonare nonsolamente sette volte, ed ha il potere di legare e di sciogliere. Noninventare di dover toccare per credere, tu che da tempo hai visto;non voler imparare tu che puoi insegnare. Lascia perdere la gloriadegli uomini, se vuoi piacere a Cristo. Fai rivivere Paolo ai nostri

    giorni, il quale pur essendo dottore della legge giudaica, dopo averricevuto da Dio la grazia dellapostolato, disprezz come sterco ciche riteneva il proprio utile, per guadagnare Cristo 24. Aiuta la tuaanima tanto splendente, poich non sai quando verr il ladro. Nonornare i morti, tu che sei ornamento dei vivi. Non essere compagnodella via larga, poich attende lAmorreo, ma affrettati per la viastretta per ottenere la vita eterna. Smetti, ti prego, di chiudereCristo in un utero, per non esserci a tua volta rinchiuso. Cessa divoler fare di due nature una sola, perch si avvicina il giudizio diDio. Guai a coloro i quali lo subiranno, a coloro i quali trasformano ildolce in amaro.

    Le verit della fede manichea.

    6. Ma se hai dei dubbi sullorigine, se sei incerto sullinizio dellabattaglia, ti si potr dare una spiegazione in un dibattito delladurata di un giorno ed in un sereno colloquio. Faccio osservare allatua sapientissima bont che ci sono degli argomenti che nonpossono essere esposti in modo da essere compresi, infatti laragione divina supera lintelletto degli uomini. Prendi ad esempio la

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    questione relativa allesistenza di due principi e del perch abbiacombattuto chi non avrebbe potuto patire nulla, o ancora laquestione del nuovo secolo, di cui parla lo stesso Mani, e perchquesto si formato in conseguenza di sommovimenti di

    quellenorme terra. Chi potrebbe ammettere che la natura divinaabbia cedimenti? Tutto ci deve essere spiegato a chi ascolta,poich le parole vengono intese da lui una alla volta e poiricomposte dal commentatore, e per quanto chi spiega abbia dettomolte cose, che chi ascolta le ricorda, tuttavia chi le ha dette non ledimentica. Se tu non avessi sentito parlare cos di questo secolo,anche ci che ho detto ti sarebbe sembrato del tutto stupido edinutile. Sarebbe stato cos anche riguardo alla battaglia, se tu nonavessi prima riconosciuto che Dio tutto giustizia ed il massimo

    crimine invadere i territori altrui. Ma quando la natura contraria giunta a questo tipo di attacco, colui che non avrebbe potuto patirenulla, poich prevedeva ogni cosa, se non avesse combattutosarebbe sembrato acconsentire al male, e perci oppose unagrande potenza a colui che si faceva avanti, in modo che la suagiustizia non fosse contaminata da nessun tipo di consenso prestatoal male. Cos Dio ha stabilito il giusto, in modo che lui stesso nonpeccasse mai, e non acconsentisse mai al peccatore. Aggiungoinoltre che Dio era nel suo regno potente sulla natura, perchonnipotente e giudice. Sono state dette cos queste cose, nonperch lui stato fatto, ma perch io non sono capace dicomprendere. Ancora non sono sufficienti per allontanare leperfidie: il sole non sorto per i ciechi, n la voce sentita dai sordi,n il banchetto preparato per i morti. Poich non possono essereassegnati alla natura luoghi precisi, questo ci che la naturaumana chiama inenarrabile ed ineffabile. Il Salvatore per cui tutto facile chiama questi destra e sinistra, dentro e fuori: venite e

    Andate25

    . Ma tu hai fatto tutto al contrario e disponi un verso,come: mondo, vita, salute, luce, legge, ordine, potest, e pronunciuna vocale muta, chiami lunga una breve, ma le loro due naturenon suonano allo stesso modo, significano due cose, e separate tradi loro.

    Conclusione.

    7. Ma quando espongo queste cose alla tua ammirevole e sublime

    prudenza, come se il Giordano adattasse le sue acque a quelledellOceano, o la lucerna la sua luce a quella del sole, o il popolo lapropria santit a quella del vescovo. Per questo bisogna sopportare

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    ogni cosa contenga questa lettera. Anchio infatti se non conoscessila tua divina pazienza, che perdona facilmente a chiunque, non tiavrei mai scritto in questa maniera. Ti accorgi che ho toccato persommi capi temi importanti, e sia stato molto attento a non

    sembrarti prolisso. Perci potrebbero trovare credito queste cosepresso la tua santit, insieme a come ci salviamo; altrimenti potrairicavarne mille volumi, o signore giustamente lodevole estraordinariamente venerabile. Stai bene.

    1 - Cf. Mt 6, 19-22.

    2 - Cf. Mt 7, 24-28.3 - Cf. Mt 7, 13-14.

    4 - Ef 6, 12.

    5 - Cf. Rm 6, 13.

    6 - Cf. Mt 25, 1-4.

    7 - Cf. Mt 22, 1-15.

    8 - Cf. Mt 22, 13-14; 25, 31.

    9 - Cf. Mt 25, 41.

    10 - Cf. Mt 7, 13.

    11 - Cf. Rm 14, 12.

    12 - Os 1, 2.

    13 - Gn 24, 2; 47, 29.

    14 - At 10, 13.

    15 - Gn 1, 28.

    16 - Cf. Dn 6, 16.

    17 - Cf. Gn 12, 13; 20, 2.

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    18 - VERGILIUS, Aen. 5, 362-484.

    19 - Cf. Gn 32, 24-25.

    20 - Cf. Gs 10, 5.21 - Cf. Gn 7.

    22 - Cf. Mt 26, 27; Lc 22-23; Gv 18-20.

    23 - Cf. 1 Tm 1, 20.

    24 - Cf. Fil 3, 8.

    25 - Mt 25.

    CONTRO IL MANICHEO SECONDINO

    La buona coscienza di Agostino.

    1. La benevolenza che traspare dalla tua lettera mi gradita. Ma sedevo ricambiare il tuo affetto, sono triste perch sei rimastotenacemente legato a falsi sospetti, in parte riguardo me, in partecontro la stessa verit che non pu essere cambiata. Ma ci che dinon vero attribuisci al mio animo, facilmente trascuro. Infatti miattribuisci ci che, sebbene non riconosca in me, potrebbe tuttaviaesserci in un uomo. Quindi sebbene sbagli sul mio conto, non sbaglinellinserirmi nel numero degli uomini, poich ci che reputi essere

    in me, potrebbe essere comunque nellanimo umano, sebbene nonci sia nel mio. Quindi non c bisogno che mi sforzi a levarti questaidea. Infatti la tua speranza non dipende da me, e nulla impedisceche tu possa essere buono prima che lo diventi io. Pensa diAgostino ci che vuoi: la sola coscienza non mi accusi agli occhi diDio. Come dice lApostolo:A me interessa poco essere giudicato davoi, o da un tribunale terrestre1. Io non ti dar il contraccambio,per non osar pensare male in qualche cosa della tua mente, chenon posso capire. E non dico che tu mi abbia voluto offendere

    subdolamente, ma di te penso tutto ci che tu stesso scrivi di tenella tua lettera. Perci non importa che tu non abbia pensato benesul mio conto, ritenendo che io abbia lasciato leresia dei Manichei

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    per paura di qualche scomodit materiale che mi sarebbe potutavenire dalladerire alla vostra comunit, o per il desiderio di onoreche mi sarebbe potuto derivare dalla Chiesa cattolica. Tuttavia, perquanto mi riguarda, non pensando male di te, credo che il tuo

    sospetto sia benevolo e ritengo che tu mi abbia scritto non peraccusarmi, ma per correggermi. Se poi avessi la bont di credermi,tu che attacchi i segreti del mio animo, che non posso tirar fuori emostrare ai tuoi occhi, facilmente cambieresti idea e non vorrestipi affermare temerariamente ci che non sai.

    Perch Agostino ha lasciato i Manichei.

    2. Lo ammetto, ho lasciato i Manichei per paura, ma per paura di

    quelle parole che ha detto lapostolo Paolo: Lo Spiritodicechiaramente che nei tempi a venire alcuni abbandoneranno la fede,dando ascolto agli spiriti seduttori e alle dottrine dei demoniimpartite da ipocriti impostori, che hanno la coscienza bruciata, cheproibiscono le nozze ed il cibo che Dio ha creato, per azione digrazia, perch se ne sfamassero i fedeli e coloro che conobbero laverit. Ogni creatura di Dio infatti buona, e non deve essererespinto nulla di ci che pu essere percepito per opera di grazia2.Sebbene con queste parole lApostolo abbia voluto descrivere forse

    altri eretici, tuttavia brevemente e chiaramente ha descrittosoprattutto i Manichei. Per questa paura, pur avendo solo lasaggezza di un ragazzo, me ne andai da quella comunit. Ammettoanche di aver desiderato ardentemente lonore, per allontanarmi dal, ma quellonore di cui parla lApostolo: Gloria, onore e pace a chiopera il bene3. Ora chi tenter di operare il bene, se riterr che ilmale non sia nella volont mutevole, ma nella natura immutabile?Da cui viene che lo stesso Signore, a coloro che pur essendomalvagi pensavano di dire cose buone, disse: O fate albero e fruttibuoni, o albero e frutti malvagi4. Ma ai malvagi mutati in buoni,lApostolo dice: Siete stati una volta oscurit, adesso siete luce nelSignore5. Ma se non vuoi credermi sui sentimenti che nutre il mioanimo, pensa ci che vuoi, bada solo a ci che pensi della stessaverit. Non ti prenda nessuna tentazione che non sia umana 6.Umano infatti lerrore che tu credi essere nel mio animo, chepotrebbe esserci anche se non c. Credi essere verit la sacrilegafavola persiana, che assolutamente falsa e del tutto ingannevole

    riguardo non solo ad un uomo qualsiasi, ma anche riguardo alsommo Dio, ed intrecciata ed inchiodata a terribili menzogne. Nonposso lasciar correre, n trascurare simile morte dellanima. Infatti

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    ci di cui posso discutere con te. Infatti non solo riguardo al mioanimo, di cui non posso dire niente di pi se non di credermi, ma senon lo vuoi fare, non so che fare.Sbagli anche riguardo alla lucedellanima che le menti razionali, quanto pi pure tanto pi

    serenamente vedranno. Se mi ascoltassi con pazienza, tidimostrerei quanto lontano dalla verit ci che pensi. Come infattinon posso percepire le sensazioni che provano i tuoi occhi, n tuquelle dei miei, ma riguardo ad esse possiamo credere o noncredere, mentre entrambi possiamo indicare limmagine che visibile ai nostri occhi, cos anche riguardo alle emozioni dellenostre anime, che sono solo le nostre, se ci piace ci crediamo, senon ci piace non ci crediamo. Allo stesso modo osserviamo conmenti serene la ragione della verit, che non mia n tua, ma per

    entrambi posta per essere osservata, senza la nebbiadellostinazione.

    Ges primogenito e re di tutte le luci.

    3. Non ti porter altri documenti, per dimostrare lerrore di Mani, senon la stessa tua lettera. Scrivi infatti: Ringrazio lineffabile esantissima Maest di Dio, ed il suo primogenito sovrano di tutte leluci, Ges Cristo. Dimmi di quali luci sia re Ges Cristo, di quelle

    che ha creato o di quelle che ha generato? Noi infatti diciamo cheDio Padre ha generato un Figlio uguale a lui, per mezzo di lui ha poicreato, cio ha stabilito e fatto le creature inferiori, cheevidentemente non possono essere quel che colui che fece e percui fece. Cos poich per mezzo di lui fece i secoli, giustamente detto dallApostolo re dei secoli7, come chi sta in alto per chi sta inbasso, e forte nel governare, governando chi necessita di ungoverno. Ma tu, quando chiami Ges Cristo re di tutte le luci, se leha generate, dimmi perch non sono uguali a chi le ha generate?Se poi le consideri uguali, come mai lo definisci sovrano di esse,dato che il re deve governare, e in nessun modo quelli che sonogovernati possono essere uguali a colui che li governa? Ma se poiqueste luci non le ha generate, ma le ha create, da dove le cre?Se le propag da se stesso, perch sono inferiori? Perchdegenerarono? Se non da se stesso dimmi da dove? O forse nongener n cre i lumi su cui regna? Hanno origine e natura propria,ma sicuramente sono meno forti, poich si aspettano o desiderano

    essere governati dal vicino pi potente. Non capisci che se cos,oltre al popolo delle tenebre, ci sono altre due nature, e che lunaha bisogno dellaltra, ma nessuna delle due dipende dallo stesso

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    principio dellaltra? Tu di certo rifiuterai questa opinione, perch deltutto contraria a quella di Mani, che tenta di affermare che noncostituiscono due nature il re dei lumi e i lumi che sono governati,ma ci sono il regno delle luci e quello delle tenebre. Ti rifugerai nel

    dire che i lumi sono generati e quando domander perch sianoinferiori, probabilmente tenterai di dire che sono uguali. Ma senuovamente ti domandassi perch siano governati e tu negassi chelo siano, allora ti chieder perch abbiano un re. Ove non vedo altrasoluzione per la tua ingenuit, se non di pentirti dellentrata che haimesso nella tua lettera, attraverso cui tu stesso non riesci aduscire. Ma anche se ti dovessi pentire e dicessi che non bisognaconsiderare sconfitto Mani perch nella tua lettera hai commessoqualche imprudenza, citer innumerevoli passi dai libri di Mani,

    dove parla del regno della luce che per natura opposto al regnodelle tenebre, e dove parla non di un regno, ma di regni. Perchnella stessa lettera del rovinoso Fondamento, parlando di DioPadre, dice: Non essendoci nei suoi regni nulla di mancante o dimalfermo. Dove poi esistono regni, chi tanto cieco da non capireche non possono esserci re in tutto uguali a coloro su cui regnano?Se vuoi riflettere, chi tanto vicino e tanto conveniente allonestdel tuo cuore da farti pentire di aver scritto queste cose nella tualettera? Senza dubbio Ges Cristo re dei lumi che non sono inalcun modo uguali a lui, ma sottomessi, ed rettore di loro beati.Pentiti piuttosto dessere stato di Mani, di cui la fronte veritieradella tua lettera con un solo colpo ha abbattuto le ingannevolimacchinazioni. Poich infatti Cristo re dei lumi, n cre da sestesso creature inferiori su cui regnare, n li prese vicino a s perregnare su di essi, lui che non li gener n li cre, perch non cifossero due generi di bene, indipendenti luno dallaltro, senzabisogno luno dellaltro, cosa che contraria allordine della verit.

    Resta che non gener quei lumi su cui regna, che sono buoni,poich sono inferiori, n li ha usurpati, poich sono suoi, ma Dio liha fatti e li ha stabiliti.

    Omogeneit di natura fra Dio e i suoi prodotti.

    4. Se volessi chiedere da dove Dio cre i lumi, e cominciassi adimmaginare il soccorso di una materia che Dio stesso non fece,perch non sembri che lonnipotente non possa fare ci che vuole

    senza laiuto di un qualcosa che non ha fatto, di nuovo cos subirestile inesplicabili ombre dellerrore. Ma aggiungendo per un colpo digenio i detti profetici riguardo alla sublime ed ineffabile Maest:

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    Disse e le cose sono state fatte; comand e furono create8. Inquesto modo vedrai in che senso nella religione cattolica si dica cheDio fece dal nulla tutte le cose molto buone 9. Se infatti le avessecreate da qualcosa, le avrebbe create o da se stesso, o da altro. Ma

    se da se stesso, Dio le ha generate e non le ha create. Ma perchdunque ha generato esseri inferiori? Se infatti non fossero inferiori,Dio non potrebbe essere loro re. Se non le ha generate da sestesso, non le ha create nemmeno da altro che non ha fatto. Seinfatti le avesse fatte da altro, esisteva gi un qualche bene che luinon aveva fatto, da cui avrebbe stabilito il regno per s. Se cos,Dio non pi il creatore delle cose buone, poich esisteva un beneche non aveva creato (infatti non dal male aveva fatto i lumi su cuiregnare). Resta perci che se li fece da qualcosa, li fece da

    qualcosa che aveva gi fatto.

    La primogenitura di Cristo.

    5. Da ci viene che dobbiamo ammettere che Dio abbia creato dalnulla le prime origini delle cose che voleva stabilire. Altrimenti,quando hai detto che Ges Cristo primogenito dellineffabile esantissima Maest di Dio, vuoi che sintenda non secondo laconcezione umana, per la quale Cristo si degnato, come dice

    lApostolo e come crede la fede cattolica, di avere fratelli peradozione rispetto ai quali primogenito 10, ma vuoi piuttosto chesintenda secondo la stessa eccellenza della divinit, cos che i lumisu cui governa siano suoi fratelli, non fatti dal Padre per lui, magenerati dal Padre dopo di lui e, dato che sono stati generati dopo,lui primogenito, ma tutti sono della stessa sostanza del Padre? Secredi che sia cos, per prima cosa vai contro il Vangelo, dove GesCristo anche detto unigenito: E abbiamo visto, dice, la sua gloriache come quella di un unigenito proviene dal Padre. Non avrebbeassolutamente detto la verit se leterna virt e santit del Figlio,che della stessa sostanza del Padre ed prima di tutte lecreature, avesse fratelli della stessa sostanza. Poich i testi sacriparlano di un Figlio unigenito e primogenito: unigenito perch nonha fratelli, primogenito perch li ha, non riusciresti in nessun modoa comprendere come le due cose si accordino al Figlio, secondo lastessa natura della divinit. Ma la fede cattolica, che distingue traCreatore e creatura, non ha alcuna difficolt nel comprendere

    questi due termini, accogliendo unigenito secondo ci che scritto:In principio cera il Verbo, ed il Verbo era in Dio, e Dio era il Verbo11, primogenito di tutte le creature secondo quanto dice l"Apostolo:

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    Cos primogenito di molti fratelli12, che il padre gener per unafraterna societ, non della stessa sostanza, ma per adozione digrazia. Leggi cos le scritture: non troverai mai che Cristo figlio diDio per adozione. Di noi poi molto spesso detto:Avete ricevuto lo

    spirito di adozione dei figli, aspettando ladozione, la redenzione delnostro corpo13; Per ricevere ladozione dei figli14; Ci hapredestinato ad essere figli adottivi15; Gente santa, popolodestinato alladozione16; Vi ha chiamato per mezzo del nostroVangelo alladozione della gloria del nostro Signore Ges Cristo17, etutti gli altri passi del genere che possono venire incontro nelricordarli o nel leggerli. Infatti una cosa che per leccellenza delpadre sia lunico Figlio di Dio, altra che per una graziamisericordiosa ricevano il potere di diventare figli di Dio credendo in

    lui. Diede loro la possibilit - dice san Giovanni - di diventare figli diDio18. Quindi non lo erano per natura, ma ebbero la possibilit diesserlo credendo nel suo unico figlio, che non ha risparmiato, ma anoi tutti lo ha consegnato19, per renderlo in rapporto a luiunigenito, in rapporto a noi primogenito. Quindi da quello unigenito, non dalla carne, dal sangue, o dalla volont delluomo,n dalla volont della carne, ma da Dio, per lui diviene primogenitodei fratelli nella Chiesa: Il Verbo divenne carne, e abit tra noi20.Noi in quanto siamo stati per natura figli dellira 21 e della vendetta,legati al vincolo della mortalit, pur essendo lui il creatore, chesenza alcun dubbio dallalto al basso dispone ogni cosaper misura,numero e peso22, tuttavia noi siamo nati dalla carne, dal sangue edalla volont delluomo o dalla volont della carne, ma dopo cheabbiamo ricevuto il potere di diventare figli di Dio, noi siamo natinon dalla carne, dal sangue, o dalla volont delluomo, o dallavolont della carne, ma da Dio, non con uguale natura, ma per lagrazia delladozione.

    Cristo e i suoi fratelli.

    6. Quindi se ti concedessi che Ges Cristo non sia lunico figlio delPadre, secondo la stessa divina sostanza, ma che abbia fratelli natidopo di lui, nei confronti dei quali primogenito, come potrebbeessere loro re? Te lo chiedo, oppure oseresti dire che pi forteperch nato per primo? Ti dovresti vergognare di credere che siacos. Se non ci che pensi, cos che pensi? Addolcisci il tuo animo

    e rendilo mite nel considerare la verit senza ostinazione. Vorreichiederti anche in che modo intendi che Ges Cristo sia primogenitoin quella divina, ottima ed eterna sostanza: perch nato per primo

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    nel tempo, cos da considerarlo primogenito rispetto a quelli chesono nati dopo in quel regno (n possiamo dire di quante ore,giorni, mesi, o anni sia pi anziano chi nato per primo, matuttavia pensiamo che per un certo intervallo e spazio temporale

    queste generazioni si siano succedute), o forse non nel tempo, maper la stessa eccellenza di una divinit pi alta, per la quale meritdi essere re sui suoi fratelli lumi, e lo consideriamo primogenito,come nato in un principato? Se risponderai che nel tempo il primoe maggiore dei fratelli, e per questo gli stato dato il regno suifratelli, perch nascendo li ha preceduti, e perch egli cera quandoquelli non cerano ancora, perch lo chiami fratello? Perch vuoifare precipitare il tuo cuore in un precipizio di empiet, ritenendoche quella divina e somma natura possa cadere nella mutabilit del

    tempo, e che possa esistere qualcosa che non ci fu prima? O forse,poich occorreva che di l si facessero avanzare delle luci contro lastirpe delle tenebre, chiami generazioni queste stessemanifestazioni che pensi essere state fatte nel tempo percombattere nel tempo? Quindi non bastava una luce, perch tuttaquella guerra la faceva per virt divina. Ma se cera bisogno dimolti, lordine spirituale permette di pensare che lingresso statotroppo stretto, perch potessero uscire insieme allo stesso tempo eche quello che dei fratelli fosse uscito per primo fosse dettoprimogenito e meritasse di divenire re sugli altri? Non voglioaffrontare minuziosamente ogni argomento, per non essereprolisso, per il tuo ingegno capace di cogliere tutto da poche cose.Eleva dunque lo spirito, sgombra la nebbia della contesa. Vedo chen secondo i luoghi, n secondo i tempi, i moti, i progressi,lorigine, il tramonto ci possano essere cambiamenti, se non in unanatura mutevole, che tuttavia se non venisse da Dio artefice ecreatore, lApostolo non avrebbe detto: E onorarono e riverirono le

    creature piuttosto che il Creatore, che benedetto nei secoli23

    .Differenza fra Creatore e creatura.

    7. In questo passo, due sono le cose assolutamente importanti, cheti prego di considerare con me. La prima che se si trattasse di unacreatura estranea a Dio, lApostolo non avrebbe parlato di Dio comedi un creatore; la seconda che se il Creatore e la creatura fosserodella stessa sostanza, lApostolo non avrebbe sottolineato che:

    Servirono la creatura piuttosto che il Creatore, poich chiunqueavesse servito non avrebbe smesso di onorare quella stessasostanza. Come infatti nessuno pu servire il Figlio senza servire

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    anche il Padre, perch sono entrambi della stessa sostanza, cosnessuno potrebbe servire la creatura senza servire il Creatore, sefossero entrambi della stessa sostanza. Quindi se tu distinguessi ecapissi, comprenderesti che c molta differenza tra Creatore e

    creatura e dovresti comprendere come la creatura non sia la proledel Creatore. Se lo fosse non sarebbe inferiore, ma uguale e dellastessa sostanza, e per questo chiunque servisse e onorasse lacreatura, nello stesso tempo servirebbe e onorerebbe il suoCreatore e Padre. Ma per lo stesso fatto che sono stati ripresi econsiderati detestabili dallApostolo coloro i quali hanno onorato eservito la creatura piuttosto che il Creatore, dimostratochiaramente che le loro sostanze siano diverse. Allo stesso modoinfatti non pu essere visto e compreso il Figlio, se nello stesso non

    compreso il Padre. Lo stesso Figlio infatti dice: Chi vede me vedeanche il Padre24, e cos non pu essere onorato il Figlio senza chesi onori il Padre. E perci se il Figlio una creatura, e non puessere onorato senza che sia onorato anche il Creatore, non sonodannati coloro i quali onorano la creatura piuttosto che il Creatore.Credo che tu capisca in questo modo che non ti conviene dire cheGes Cristo primogenito della segretissima ed ineffabile Maest ere di tutte le luci, a meno che la smetti di essere un manicheo cosda non distinguere tra creatura e Creatore. Cos Ges Cristo unigenito perch Verbo di Dio, Dio in Dio 25, allo stesso modoimmutabile ed eterno, non pensando di essere uguale a Dio perusurpazione 26. Allo stesso modo primogenito di tutte le creature,perch in lui tutte le cose sono state create, nei cieli e sulla terra, lecose visibili e quelle invisibili. Conosci infatti la lettera dellApostoloai Colossesi 27.

    I gradi della creazione.

    8. Perci quando ti domando da dove vengano tutte le creatureche, per quanto buone nel loro genere, sono comunque inferiori alCreatore e a lui che immutabile corrispondono loro che sonomutabili, tu non saprai rispondere altro se non che la creatura stata fatta dal nulla. E perci quando pecca, quella creatura e laparte di lei che pecca pu tendere al nulla, non perch lo sia, maperch ha meno vigore ed meno forte. Infatti se tu spingessi finoal limite estremo di questa diminuzione di vigore e forza, non

    rimarrebbe nulla. La creatura ama di sua volont la vanit quando,abbandonata la stabilit della verit, segue le cose opinabili, cioche mutano. Mentre quando sconta la giusta punizione, non di sua

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    volont soggiace alla vanit, com sottomessa nelluomo chepecca. Infatti questo dice lApostolo: Ogni creatura sottomessaalla vanit non per propria volont28. Infatti luomo riassume in stutto. C qualcosa nelluomo che invisibile in rapporto allanima,

    e visibile in rapporto al corpo. Ogni creatura poi in parte visibile,in parte invisibile, ma non tutte le creature possono riassumersinegli animali, in cui non c niente di intellettuale. LApostolo diceche la creatura sottomessa nella speranza, per la misericordia delLiberatore, per la remissione dei peccati e ladozione di grazia. Senon volessi ammettere che la creatura stata fatta dal Padre permezzo del Figlio nella bont dello Spirito Santo, Trinit che rimanesempre consustanziale, eterna e immutabile, e che stata fatta dalnulla, non uguale al Creatore e mutabile, sarei costretto a dire in

    maniera sacrilega che Dio abbia generato da se stesso qualcosa chenon uguale al generante, e che possa essere sottomessa allavanit. Ma se dicessi che sono uguali, sarebbero entrambi mutabili.Quale peggiore empiet che questa di credere, dire e preferire peruna perversa convinzione un Dio che muta in peggio, piuttosto checon giusta convinzione mutare se stessi in meglio? Se avrai pauradi dire che Dio sia mutevole, poich grande ed evidentissimasarebbe lempiet, dirai allora che la creatura sia immutabile, cosda renderla uguale al Creatore e di una stessa sostanza, ma aquesto punto la tua stessa lettera di nuovo ti risponder. Ondeviene quellanima che poni in mezzo agli spiriti e della quale dici chedal principio la sua stessa natura diede la vittoria, ma ad essaimponi una legge ed una condizione che se essa agirconcordemente allo spirito delle virt, avr con quello vita eterna epossieder quel regno verso cui ci invita ad andare nostro Dio, mase dallo spirito dei vizi comincia ad essere tratta, e dopo il consensosi pente, trover la fonte del perdono di tali sozzure. Di certo ti sei

    reso conto che queste parole provengono dalla tua stessa lettera eti accorgi anche di aver stabilito che la natura dellanima siamutevole. Infatti acconsentire allo spirito dei vizi e di nuovopentirsi, che altro se non mutare ora in meglio, ora in peggio? Equesto ti spinge a dire unevidentissima verit. La tua stessa anima,anche se tu volessi dissimulare, ti spingerebbe a prestareattenzione alla sua mutabilit, e di tutte le volte che da quando seinato hai cambiato volont, dottrine, dimenticanze e consensi,lanima stessa sarebbe testimone dei suoi cambiamenti, e non ci

    sarebbe bisogno di addurre altre prove.

    Mutabilit delle creature.

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    9. Ma se non ritieni di trovare alcun soccorso dallaffermare chelanima sia mutevole, perch hai aggiunto: Non ha peccato di suavolont, ma sotto la spinta di un altro, spinta infatti dallamescolanza della carne, non dalla sua volont? Forse vuoi che si

    intenda in questa frase che lanima sia immutabile nella sua natura,mutabile per la mescolanza ad una natura diversa. come se sivolesse sapere perch cos e non se cos. Perch in questomodo i corpi di Ettore e Aiace e di tutti gli uomini e animalisarebbero detti invulnerabili, se non ci fossero il colpo e la caduta,con i quali potrebbe essere loro inflitta una ferita. Ma in verit ilcorpo del solo Achille, o per finzione poetica e per qualche forzaocculta, fu detto invulnerabile, poich pur essendo colpito dai dardinon veniva trafitto, ma da quella parte da cui pot essere trafitto,

    da quella non fu invulnerabile. Come il corpo che invulnerabilenon reso vulnerabile dal tocco e dallimpeto di nessuna cosa, coslanima se fosse stata immutabile, non sarebbe stata mutata dallamescolanza di nessuna natura. Ecco perch noi che diciamo che ilVerbo di Dio sia immutabile, anche se ha assunto la carne mortalee vulnerabile per insegnarci a disprezzare la morte e tutti i mali delcorpo, non esitiamo a crederlo nato da vergine; voi invece, poichcredete con empia perversit che il Figlio di Dio sia vulnerabile,temete di consegnarlo alla carne. Per dicendo che la sua sostanzasia come quella dellanima, affermate che sia unito alla carne, tantoda non esitare a crederlo mutato in peggio. Scegli dunque di dire edi credere ci che vuoi: che Dio sia mutevole, cos da credere chedalla sostanza di un Padre mutevole sia nata una prole mutevole,ma di certo comprendi quanto grande sia lempiet; oppure che Diosia immutabile, ma la prole generata dalla sua sostanza siamutevole, ma ti accorgi come anche questa asserzione sia empia eassurda. Oppure ammetti che Dio sia immutabile e cos anche ci

    che nato dalla sua sostanza ugualmente non muta, ed allostesso modo sommo e grandissimo bene, e lo riterrai diunimmutabilit inviolabile. Mentre gli altri beni, che sono inferiori eche noi chiamiamo creature, non li ha fatti da se stesso, altrimentisarebbero uguali, ma tuttavia in quanto beni, lui stesso li ha fattidal nulla poich non sono uguali. Se crederai a questo non saraiempio, dimenticherai i Persiani e sarai nostro.

    La lotta contro le potenze malvage.

    10. 1. Infatti lApostolo dice: Non abbiamo una lotta contro la carneed il sangue, ma contro i principati e le potest29 che, deviando per

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    empia volont verso la propria gloria e verso il proprio onore,invidiano alle anime pie il ritorno al cielo. Ma questa la differenzatra la vostra opinione e la nostra fede, poich voi credete che queiprincipi, nati dalla loro stessa natura, che Dio non gener n fece,

    ma ebbe prossimi ed in eterna vicinanza, abbiano mosso guerra aDio, e labbiano fatto prima della commistione tra bene e male. Ilgrande male consiste nella necessit da parte di Dio di dovermescolare con i principi la sua sostanza che deve essere afflitta,turbata, mutata in errore ed immersa nelloblio di se stessa, alpunto di aver bisogno di un liberatore, un correttore, unemendatore, un maestro. Ti accorgi quanto stoltamente efantasticamente venga detto ci, a quanto grande delitto di empietcostringa? Noi per la fede cristiana siamo convinti che sia contrario

    al sommo Dio solo ci che non esiste. Tutto ci che in qualchemodo , deriva da colui che in alto, e nel suo genere bene, maalcune cose di pi, altre di meno. E crediamo che tutte le cosebuone che sono state create da Dio creatore sono ordinate in certi edistinti gradi, parte per intervalli di luoghi e sedi, come tutte le cosemateriali; parte per effetto di premi o castighi, come lanima o sieleva al riposo o sottomessa alle sofferenze. E per questo queiprincipi, contro i quali lApostolo dice che dobbiamo lottare, sono iprimi che sopportano le pene dei loro peccati prima di fare il male.Infatti nessun invidioso per ledere un altro, non di tormentoprima a se stesso. Poi i pi forti fanno del male ai pi deboli,nessuno infatti supera un altro se non pi potente. Ma comunquei principi malvagi sono pi deboli adesso, che se fossero rimastinello stadio originario e nella giustizia. Interessa sapere poi in checosa uno sia pi forte di un altro, se nel corpo, come i cavallirispetto agli uomini, o per la natura dellanima, come ci che razionale rispetto a ci che non lo ; o per disposizione dellanima,

    come chi giusto rispetto a chi non lo ; o nellordine del potere,come il comandante rispetto al soldato o al provinciale. Il potere sicrede che venga da quello sommo di Dio, spesso anche quello deipeggiori sui migliori, cio dei cattivi sui giusti, che o possiedono gila giustizia o si sforzano a possederla; per questo dato che messialla prova attraverso la loro costanza siano messi in evidenza 30, oper la loro speranza, o come esempio agli altri. Dice lApostolo:Sappiamo che la sofferenza produce la costanza, la costanzalapprovazione, e lapprovazione la speranza31. Da queste cose

    nasce il combattimento, quando luomo fedele costretto a lottarecontro i principi e le potest di angeli prevaricatori, e contro gli

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    spiriti del male, quando essi ricevono il potere di tentare e luomofedele lordine di sopportare. Per questo accade che vincano su unessere inferiore e siano vinti da uno pi potente. Vinconosoprattutto un corpo pi debole e sono vinti da una mente pi forte.

    Si combatte con la costanza contro la loro forza, con la prudenzacontro le insidie, perch non ci costringano a piegarci ad unpericoloso consenso, e non ci portino a sbagliare. Poich la virt ela sapienza sono di Dio, e per mezzo di esse tutte le cose sonostate create; poich nelle cose che sono state fatte, quando quellealte declinano verso quelle basse, dove c ogni peccato e ognisorta di male, la potenza imita la virt e la furbizia imita lasapienza. Quando allontanatesi ritornano, la magnanimit imita lapotenza, la dottrina la sapienza. Anche i peccatori imitano lo stesso

    Dio Padre con empia superbia, i giusti con pia liberalit. Infine lacupidigia degli empi imita lo Spirito Santo, ma lo imita anche lacarit dei retti. Per, restare lontano dallimitazione di Dio, da cui,per cui ed in cui le stesse nature sono state fatte, per luna cosacattiva, per laltra buona. Non strano se quando entrano inconflitto quelli che fanno il bene e quelli che fanno il malelimitazione dei peccatori superata dallimitazione di quelli chefanno il bene. I cattivi infatti vengono precipitati per la lorosuperbia, i buoni esaltati per la loro umilt.

    La mutazione del corpo risorto.

    10. 2. Se poi sembra strano che i pi forti nello spirito siano i pideboli nel corpo, non c da stupirsi che, liberati dalla remissionedei peccati, siano provati dalla mortalit del corpo coloro chesaranno incoronati dallimmortalit. Infatti non facile evitare lasofferenza, se non per colui che, liberato dal corpo, abbia vinto permeriti. Ecco perch lApostolo dice: Se poi Cristo in voi, il corpo morto per il peccato, ma lo spirito vita per la giustizia. Se poi ilsuo spirito, che ha fatto resuscitare Ges Cristo dalla morte, abitain voi, colui che ha fatto resuscitare Ges Cristo far resuscitareanche i vostri corpi mortali attraverso il suo spirito che abita in voi32. Dunque lanima che porta la carne mortale per la pena delpeccato, se muter in meglio vivr non secondo la carne mortale, ecambier in meglio e meriter di avere un corpo immortale. Ma allafine, quando la morte ultima nemica sar distrutta, questo corpo

    corruttibile vestir lincorruttibilit, non in quel globo vostrofantastico, ma per effetto di quel cambiamento di cui lApostolodice: Tutti risorgeremo, ma non tutti cambieremo. Infatti dopo aver

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    detto: I morti resusciteranno incorruttibili e noi cambieremo,aggiunse spiegando di quale cambiamento parlava: necessarioinfatti che ci che corruttibile si vesta dellincorruttibilit e ci che mortale dellimmortalit. Paolo trattava la questione del corpo di

    quelli che risorgono, che aveva posto cos: Ma qualcuno chieder inche modo risorgeranno i morti e con quale corpo ritorneranno33.Leggi con pia attenzione e con concentrazione questo passo senzaessere turbato da unostinata tensione ed il tuo ingegno, con laiutodi Dio e senza avere bisogno di nessun interprete, non trover altrose non ci che dico. E adesso riporta lattenzione su ci di cuiavevamo deciso di discutere, e vedi gi, se puoi, che io non dicoche i giusti non combattano contro nulla, ma contro quelle sostanzeche vennero meno perch non rimasero nella verit.

    Declinazione verso il male e perdita dellessere.

    11. Venir meno del resto non certo nulla, ma tendere verso ilnulla. Quando infatti quelle cose che sono superiori piegano versoquelle che sono inferiori, a ribellarsi non sono quelle verso cuideviano, ma quelle che deviano e che cominciano ad essere menodi quanto erano, non rispetto a ci verso cui inclinano, ma rispettoalla loro stessa natura. Infatti lanima che inclina verso il corpo non

    diventa corpo, tuttavia a causa di un manchevole desiderio in uncerto modo si materializza. Cos anche una qualche sublimitangelica che, allettata di pi da quella che era la sua grandezza, hadeviato il suo affetto verso ci che meno, comincia ad esseremeno di quanto era, e per il cammino intrapreso si volge verso ciche nulla. Infatti quanto una cosa meno, tanto pi vicina alniente. Quando poi queste defezioni sono volontarie, giustamentevengono riprese e sono chiamate peccati. Quando poi vengonodietro a queste defezioni volontarie disagi, dolori e avversit, chesopportiamo contro la nostra volont, giustamente i peccati ovengono puniti con supplizi, o lavati via attraverso delle prove. Sevuoi esaminare ogni cosa con animo sereno, smetti di accusare lenature e le stesse sostanze. Se poi vuoi qualcosa di pi ampio edescrittivo riguardo questi argomenti, leggi i miei tre volumi chesintitolano De Libero Arbitrio, che puoi trovare in Campania a Nola,presso il nobile servo di Dio Paolino.

    Il peccato dellanima.

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    12. Adesso per mi devo ricordare di rispondere alla tua lettera conuna mia, sebbene molto pi lunga. Perci ho trattato diversiargomenti, per non essere costretto a ripetere su ogni punto lestesse cose. Ma ti avevo promesso che con la tua stessa lettera ti

    avrei convinto di quanto false fossero le cose in cui credi, e quantoveritiera fosse la religione cattolica. Certamente la grandedifferenza tra noi e voi che voi pensate che il male sia sostanza,noi invece neghiamo che lo sia, e lo intendiamo comeallontanamento da ci che pi grande, verso ci che meno.Adesso dunque ascoltami. Affermi infatti nella lettera a propositodellanima che essa sia condotta al peccato per colpa dellamescolanza con la carne, non per la sua volont. Se cos, Dioonnipotente deve venire in aiuto di ogni anima e nessuna deve

    essere condannata, perch non ha peccato di sua volont. Stabilitoquesto, crollerebbe quellopinione terribile che Mani pronunciariguardo ai supplizi delle anime, pure quelle che provengono dalregno della luce. Tu opportunamente lhai sottolineata dicendo: Mase, dopo aver conosciuto se stessa, acconsentir al male, e non siarmer contro il nemico, per la sua volont peccher. Giustamenteammetti che possa accadere che lanima pecchi di sua volont, madimmi a quale male deve acconsentire per peccare di sua volont?Certamente quello a cui attribuisci una sostanza.

    Il consenso al male e la salvezza dellanima.

    13. Ma mi accorgo che ci sono gi tre realt e credo che anche tucon me te ne sia accorto. Lanima che acconsente al male, lo stessomale a cui acconsente, sono due poi terzo lo stesso consenso.Infatti dici che tale consenso non sia lanima, ma dellanima.Dunque di queste tre cose, lanima una sostanza; il male,acconsentendo al quale lanima pecca volontariamente secondo lavostra opinione anchesso una sostanza. Quindi vi chiedo chepensate che sia il consenso medesimo: una sostanza o nellasostanza? Se tu rispondessi che fosse una sostanza, ammetterestiche esistano non due, ma tre sostanze. Oppure soltanto due,perch il consenso dellanima che acconsente al male della stessasostanza dellanima? Adesso ti chiedo se questo consenso siacattivo o buono. Se buono, lanima non pecca quando acconsenteal male. Non solo lo dichiara la verit, ma lo scrivi tu stesso: "

    Lanima pecca di sua volont ". Perci cattivo questo consenso, eper questo anche la sostanza dellanima; e se questo consenso lastessa sostanza dellanima, entrambi sono della stessa sostanza.

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Contro il manicheo Secondino (ITA)

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    Non vedi cosa sei costretto ad ammettere: che lanima ed il malenon siano una sostanza buona e laltra cattiva, ma tutte e duecattive. A questo punto potresti provare ad attribuire il consensocolpevole non allanima che acconsente al male, ma allo stesso

    male a cui acconsente, cos possano esserci due sostanze, unabuona laltra cattiva: si dice pertanto che lanima viene dalla partedel bene, mentre il consenso dellanima, che acconsente al male, edil male stesso a cui acconsente, provengono insieme da unaltraparte, e attribuiti entrambi dallanima alla natura malvagia. Ma chiha mai detto simili assurdit? Infatti lanima non acconsente, senon suo il consenso, ma se lei che acconsente, allora suo ilconsenso. Ancora, se dellanima il consenso ed esso male, dellanima questo male. Infatti se anche questo male provenisse da

    quel male a cui lanima acconsente, lanima necessariamente nonaveva il male prima di acconsentire. Perci che genere di bene lanima se al suo arrivo quel male raddoppiato, o per dirlo pidolcemente aumentato?

    Il consenso anchesso una sostanza?

    14. Quindi se sostanza questo consenso che risulta esserecattivo, scopriamo che nel potere dellanima che una sostanza

    cattiva ci sia o non ci sia, dato che questo consenso dipendedallanima. Se non dipendesse da lei, lanima non acconsentirebbedi sua volont. Tu stesso hai detto che pecca di sua volont perquesto consenso. Dunque, come ho detto, lanima ha il potere cheuna sostanza cattiva ci sia o non ci sia. Che altro una sostanza, senon una natura? Ci sar dunque una natura tale che non sianaturale n allanima, perch se non vuole non esiste, n a quelmale a cui lanima acconsente di sua volont; non potete infatti direche il male sia naturale al popolo delle tenebre, perch esso stabilito tramite una volont estranea, cio la volont dellanima.Dunque a quale natura lo attribuiremo, cio questo consenso, se lasua natura tale che non pu essere attribuita come naturale nallanima, n alla nazione delle tenebre, a meno che non si vadacontro Mani, affermando che ci sono non due, ma tre nature?Perch anche se un tempo esse furono due, adesso pero che sorto tale consenso sono diventate tre. E la terza, che natadallanima che acconsente e dal male a cui lanima ha acconsentito,

    devi quasi considerarla come una figlia di questi due. Ma questoconsenso essendo nato da due nature, delle quali una buona elaltra cattiva, ti chiedo perch tale consenso non sia neutro.

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Contro il manicheo Secondino (ITA)

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    Come infatti ci che nato da un cavallo e da un asino, non ncavallo n asino, cos ci che nato da una natura buona e da unacattiva, non dovrebbe essere n buono n cattivo. Tu invece diciche il consenso sia cattivo, dici infatti che lanima pecchi di sua

    volont quando acconsente al male. Oppure potresti supporre chela natura buona e quella cattiva siano come i due sessi, maschile efemminile, e come dal maschio e dalla femmina non nasce unessere neutro, ma o un maschio o una femmina, cos dal bene e dalmale non nasce una terza natura, che non sia n bene e n male,ma un altro male? Se fosse cos, dov quella natura vittoriosadellanima? tanto separata che non pu nascere piuttosto un altrobene? Non ti accorgi dunque che parli di sessi diversi, e non dinature? Se infatti fra bene e male ci fosse diversit di nature, da

    loro ne nascerebbe una terza, che non potrebbe essere n bene nmale. Anzi certamente la stessa unione risulterebbe essere sterile,non nascerebbe quindi una terza natura. Se infatti dagli animali chesopra ho menzionato, quando si accoppiano, non nascono se nonun mulo o una mula, che non sono n asino n cavallo, quanto pi necessario che sia cos nella tanto grande ed immensa diversitche c tra bene e male? Oppure se dalla loro unione non nascessenessuna nuova natura, comunque essa non sarebbe cattiva, anchese non potrebbe essere buona. Resta dunque che non possiamoevitare simili incredibili deliri, se non ammettiamo che il consenso,che risulta malvagio e colpevole, non sostanza, ma stia in qualchesostanza.

    Peccato e nullificazione della natura.

    15. Cerchiamo con grande attenzione dunque in quale sostanza sia.Del resto a chi non chiaro che, come la persuasione avviene soloin chi si persuade, cos il consenso solo in una natura che consenziente? Lanima dunque, quando acconsente al male, essastessa sostanza, mentre il suo consenso non sostanza. Ormaicredo che tu abbia chiaro in quale sostanza stia, vedi cio chequesto consenso sia nellanima, e che peccato, e sei certo che perquesto esiste il male. Da ci comprendi come in una buonasostanza, come lanima, ci possa essere il male, che non sostanzacome il consenso, e che per colpa di questo male lanima siadefinita malvagia. Lanima peccatrice malvagia e pecca quando

    acconsente al male. Quindi c una ed una sola cosa, cio chelanima in quanto sostanza buona, in quanto possiede qualcosa dimale che non sostanza, cio questo consenso, allora cattiva.

  • 7/29/2019 Sant'Agostino - Contro il manicheo Secondino (ITA)

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    Non per un miglioramento, infatti, ma per difetto ha questoconsenso. in difetto quando acconsente al male, comincia adessere e a valere di meno rispetto a quanto valeva quando, nonacconsentendo a nessuno, era salda nella virt. Essa tanto

    peggiore quanto pi si allontanata da ci che sommo verso ciche minore, cos che lanima stessa sia minore. Poi quanto pi minore, tanto pi si avvicina al niente. Infatti ci che minoretende a non essere del tutto, finch non giunga ad essere nulla, ma chiaro che il difetto linizio del perire. Apri dunque gli occhi deltuo cuore per vedere, se puoi, come ogni sostanza sia qualcosa dibene e perci il male sia mancanza di sostanza, dato che esseresostanza una cosa buona. N ogni difetto colpevole, ma soloquello volontario, per il quale lanima razionale declina,

    abbandonato il suo creatore, verso creature inferiori a lei, ed questo il peccato. Le altre mancanze che non sono volontarie, osono conseguenza delle pene, cos che i peccati siano punitisecondo lordine e la regola della somma giustizia, o intervengonosecondo i gradi delle cose inferiori, sicch quelle che precedonocedono a quelle che vengono dopo, cos che ogni bellezzatemporale si realizzi a turno, ciascuna secondo il suo genere.Prendiamo come esempio il discorso: esso, in un certo modo, sirealizza da sillabe che muoiono e da quelle che nascono, che sonoseparate da sicuri intervalli di tempo, e riempiti i loro spazi conordinata successione di quelle che seguono, procedono finch tuttoil discorso non portato a termine. Non in base agli stessi suoniche si succedono, ma secondo lordine stabilito da chi parla,dipende quanto si allunga o si abbrevia la sillaba, o in qualemaniera le singole lettere custodiscano il tempo dei loro luoghi,poich larte che crea il discorso non schiamazza con suoni, nstravolge e cambia il discorso con le scansioni; cos tuttavia la

    bellezza temporale intessuta da nascita e morte, da partenze earrivi delle cose temporali, di intervalli definiti e certi, finch nongiunge al termine stabilito. Non si pu considerare malvagia talebellezza solo perch nelle creature spirituali possiamo comprenderee ammirare le cose migliori, ma anche questa nel suo genere ha uncerto decoro e suggerisce a chi vive correttamente la sommasapienza di Dio, che posta in alto, oltre ogni limite temporale, chelha creata e la governa.

    Il male una sostanza?

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    16. Suvvia, rifletti adesso su ci che dicevi essere il male,acconsentendo al quale lanima pecca volontariamente, se ha unaqualche sostanzialit oppure non gli puoi attribuire sostanza. Infattiti chiedo che cosa attiri il consenso dellanima: forse irrompe

    invano, e perci si dice che acconsenta, perch mossa a godereda qualche piacere suo? Se cos, non giusto che venga dettomalvagio, solo perch lo si ama in maniera non giusta. Se infattidimostro che qualcosa sia amata in modo non giusto, la colpa non dellamato, ma di chi ama. Certo ammetterai che la natura di unacosa non sia sempre viziosa per il solo fatto che il consenso di chi ladesidera viziosamente si riversa in lei. Quanto ci mi aiuti, lodimostrer poi. Ma per dimostrare ci che ho promesso, che cosascelgo tra le tante cose che mi vengono in mente? Che cosa scelgo

    se non che noi lodiamo come celeste la creatura, voi inveceladorate come parte dello stesso Creatore? Che cosa c infatti tratutte le cose visibili di pi luminoso di questo sole? Ma se qualcunodesiderasse immoderatamente la sua luce genererebbe liti ebattaglie tra vicini se, trovato un qualche potere con il quale possaraggiungere ci che desidera, vedesse che le loro case, davanti allesue finestre aperte, impediscono al sole di penetrare dappertutto.Forse colpa del sole che quello prefer la sua luce, tanto da osaredi anteporla alla luce della giustizia, e volendo ricevere con piabbondanza nella casa del corpo la luce della vista carnale, chiusela porta del cuore e gli occhi della sua mente alla luce dellagiustizia? Vedi come una cosa buona possa essere amata di unamore non buono. Ecco perch ci che tu dici essere il male,acconsentendo al quale lanima pecca, io dico che buono nel suogenere, ma bene a cui sarebbe meglio che lanima nonacconsentisse. Essendo infatti superiore al corpo, ed avendo Diosuperiore a lei, sebbene nel suo genere la natura del corpo sia

    buona, tuttavia lanima pecca e peccando diventa cattiva, seaccorda al corpo, ossia allinferiore, il consenso di un amore chedeve a Dio, ossia al superiore.

    Il male come defectus di una sostanza.

    17. Dirai che non consideri essere colpevole il consenso, quando lacosa amata non agisce per attirare il consenso a s, ma che alloralanima acconsente, quando ci a cui ha acconsentito la seduce o la

    costringe a qualcosa, e perci male, perch lha persuasa econvinta a commettere unazione malvagia? una secondaquestione, che deve essere trattata a suo tempo secondo il suo

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    ordine. Ma riprendiamo prima il concetto di peccato, di cui credoche si sia discusso abbastanza: ormai risulta chiaro che possasuccedere che una cosa buona nel suo genere sia amata male, eche essa non debba essere biasimata per colpa di chi la ama in

    maniera non giusta. E se unanima che pecca per tale amore ed diventata malvagia, persuade unaltra a tale peccato, forse non anche quella che acconsente a chi la persuade a tale peccato,corrotta per lo stesso peccato per il quale corrotta quella a cuipresta ascolto? Dunque il primo peccato anteporre per amore lacreatura, per quanto buona, al Creatore; il secondo spingere unaltro a fare qualcosa con la persuasione o con la costrizione.Nessuno infatti pu voler condurre alla depravazione un altro senon lui per primo depravato. Peccano di loro volont coloro i quali

    desiderano condurre al peccato gli altri, o per stolta benevolenza, oper maliziosa invidia. Infatti chi, se non amasse i propri figli di unamore perverso, li convincerebbe a non stimare turpe ogniguadagno, ma di conquistare una grande ricchezza con qualsiasimezzo? Certo non li odia, per gli d consigli pericolosi. E lo stessogenitore corrotto dallamore di tali cose, pur non essendo maleloro e largento, come anche il sole di cui sopra ho detto, ma lacolpa dellamante smodato di una cosa buona. Quando per invidiaqualcuno vuole che un altro pecchi, ama con smoderata superbialonore, ed in quello desidera eccellere e superare gli altri: vedendoche lonore, il pi grande ed il pi vero, si accorda alla virt, pernon essere superato desidera che gli altri precipitino dalla sommitdella giustizia alla voragine dellingiustizia. In questo modo ildiavolo si affatica a convincere e costringere al peccato. O forse lacolpa dellonore, perch il diavolo amandolo in maniera smodataed empia, divenne lui stesso empio? Oppure cattiva la stessasostanza angelica del diavolo che Dio ha creato, perch una

    sostanza? Ma quando, abbandonato lamore di Dio e rivoltosialleccessivo amore di se stesso, desider apparire uguale a lui, fuprecipitato dal gonfiarsi della sua stessa superbia. Dunque il diavolonon malvagio in quanto sostanza, ma in quanto sostanza divenutamalvagia perch ha preferito se stesso a chi lha creato; e perci cattivo, perch meno di quanto sarebbe se avesse amato coluiche l'essere per eccellenza. Dunque male la mancanza. Anziogni venir meno da ci che tende al nulla, come ogni progressoda ci che meno tende ad essere di pi. Lonore supremo, quale

    la piet degli uomini religiosi manifesta, lo si deve a Dio. Dunquechi ama lonore imita Dio. Ma mentre le anime umili vogliono essere

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    onorate in lui, i superbi invece senza di lui. Gli umili che tendono aDio si elevano pi degli ingiusti. Mentre coloro che si elevano controDio, divengono inferiori ai giusti. Tutto ci dipende in conformitalla distribuzione dei premi e delle pene, perch gli uni amarono Dio

    sopra se stessi, gli altri amarono se stessi al posto di Dio.La natura buona dellanima.

    18. Credo che per te sia facile comprendere dalle parole della tuastessa lettera, con le quali hai detto: Lanima quando acconsente almale, pecca di sua volont, che non esiste nessuna cattiva natura,o amore di una cattiva natura ma, essendo tutte le nature nel lorogenere buone, il male il peccato che ha luogo per volont

    dellanima, quando preferisce la creatura allo stesso Creatore, o persua volont, quando malvagia, o per il consiglio di un altro,quando acconsente al male. E neanche cos diviene cattiva, con iconseguenti castighi, perch tutto sia disposto secondo i meriti dalCreatore massimamente buono nella creatura buona, ma nonmassimamente buona, poich Dio non la fece da se stesso, ma dalnulla. Tu hai poi posto due nature, delle quali una vuoi che siabuona, laltra cattiva; piuttosto una del bene, laltra del male, infattila natura anche peccando da buona diventa cattiva. Ammetti

    tuttavia che quella natura che dici buona, acconsentendo al male,faccia male, cio pecchi di sua volont. Io invece le consideroentrambe buone, ma una delle due fa il male persuadendo, laltraacconsentendo. Cos come il consenso di una non sostanza,nemmeno il cattivo consiglio dellaltra lo . E come questa, se nonacconsentir, rimarr buona, conservando lintegrit della suanatura, cos laltra se non persuader sar migliore. Infatti se unanon commettesse il peccato di persuadere, sarebbero entrambeintegre e nel loro genere lodevoli. Se infatti due volte pecca quellache commette il male e persuade al male, una sola volta peccaquella che soltanto acconsente a fare il male. Tuttavia entrambediventano cattive per i peccati, loro che non sono cattive pernatura. Se questa natura malvagia per il cattivo consiglio cosanche laltra lo per il consenso. Forse per credi che sia peggiopersuadere, piuttosto che acconsentire, e che una sia cattiva, laltrapeggiore. Tuttavia non deve essere tanto grande la preferenza dellepersone, n tanto ingiusto il gusto di giudicare, da dire una volta

    che peccano entrambe, sebbene una pi gravemente dellaltra, cheuna sia la natura del male, laltra natura del bene. E non piuttosto

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    si dicano o entrambe buone, e migliore quella che pecca di meno, oentrambe cattive, e peggiore quella che pecca di pi.

    Origine del peccato.

    19. 1.Ma da dove viene il male che chiamato peccato, se nonesiste una natura del male? Dimmi da dove abbia origine quelcattivo consenso in quella natura che ammetti e dichiari esserebuona. Infatti tutto ci che subisce di acconsentire al male, non losubirebbe, se non potesse subirlo. Ti chiedo da dove derivi questapossibilit di subire. Sarebbe infatti meglio se non lavesse. Dunquenon la natura del sommo bene, della quale ci possa essere nientedi migliore. Perci se questa natura ha la facolt di acconsentire o

    non acconsentire, non pecca perch vinta. Ti chiedo ancora da dovevenga questo cattivo consenso, poich nessuna natura contraria laobbliga. Se poi costretta ad acconsentire perch non pu farealtrimenti, non pecca di sua volont, come dicevi, quando nonacconsente di sua volont. Ma di nuovo ti chiedo da dove venga lapossibilit che lei sia ingannata, se ingannata. Infatti prima che losia, non potrebbe mai subire un inganno se non ci fosse in lei lapossibilit di subirlo. In nessun modo pu acconsentire se non conla volont, se poi costretta, bisogna dire che cede piuttosto che

    acconsente. Ma in qualunque modo tu lo chiami, chiedo a te, acutoe solerte uomo, ed al tuo ingegno romano di cui ti vanti, dondericavi questa natura del bene la possibilit di subire ci che subiscequando acconsente al male. Come infatti nel legno, prima chevenga spezzato, c la fragilit, perch il legno non infrangibilesolo perch non c nessuno che lo rompa, allo stesso modo tidomando da dove abbiano origine, in questa natura, la fragilit e laflessibilit, prima che ad un cattivo consenso, o con la forza vengarotta, o con la persuasione piegata. Se per la vicinanza del malecera gi una qualche fragilit, come sono soliti essere corrotti icorpi per lesalazione dalla vicina palude, era gi dunquecorruttibile, se lha potuta corrompere il contagio pestifero di quellavicinanza. Ti chiedo dunque da dove venga quella corruttibilit.

    Corruzione e corruttibilit.

    19. 2. Ti prego di fare attenzione a quello che dico e di cedereallevidenza della verit. Non ti chiedo infatti donde venga lacorruzione: mi risponderesti infatti che viene dal corruttore, e sogi che intendi che il corruttore sia un non so quale principe della

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    stirpe delle tenebre, che a stento avvolto in coltri di nebbia puessere tirato fuori e trattenuto. Ma ti chiedo da dove venga lacorruttibilit, anche prima che arrivi il corruttore. Se non ci fosse lacorruttibilit o non esisterebbe nessun corruttore, oppure

    laggressione di un qualsivoglia corruttore non nuocerebbe affatto.Dunque quando avrai trovato da dove venga nella natura buonaquesta corruttibilit, prima che essa venga corrotta da una naturacontraria, o se non vuoi dire che essa venga corrotta, da dove vienecerto questa mutabilit, prima che essa sia mutata dallostilitdellavversario; infatti non si pu dire che non muti in peggio unanatura che da saggia diviene stolta, e che si dimentica di se stessa,tu infatti hai usato queste parole dicendo: Se dopo aver conosciutose stessa acconsentir al male, dunque cambia in peggio quando si

    dimentica di se stessa, cos che ricordatasi di se stessa, si riconoscadi nuovo; in nessun modo sarebbe potuta cambiare se non fossestata mutabile prima di essere mutata. Quando dunque avraitrovato da dove venga questa mutabilit nella sostanza del sommobene prima che fosse avvenuta alcuna mescolanza tra bene e male,di certo smetterai di voler sapere da me da dove venga il male. Seci pensi bene, nessuna mutabilit temporale pu esserci nellanatura del sommo bene, n che proviene da lei stessa n perlazione di qualche altro, contrariamente a quella natura che Maniimmagina e che considera essere assolutamente buona, e di cuiconvince i suoi credenti. Cerca e rispondi, se puoi, da dove vengaquesta mutabilit, che non viene allimprovviso ma che si manifestaal momento opportuno. Infatti la natura non potrebbe esseremutata dal nemico se non potesse essere affatto mutata. Avendolopotuto, ha dimostrato di non essere immutabile. Dunque quando siritiene che questa mutabilit sia nella sostanza del sommo bene,cio nella sostanza di Dio, se non ti ostini, ti accorgi con quanta

    follia lo si bestemmi. Quando si parla di una creatura che Dio nongener n produsse dalla sua sostanza, ma fece dal nulla, non siparla del sommo bene ma comunque di un bene che non potrebbeesistere se non venisse da quello sommo, che Dio. Infatti Dio, che sommo ed immutabile bene, ha creato tutte le cose buone, manon sommamente e immutabilmente buone, dagli Angeli dei cielifino alle ultime bestie e piante della terra, ciascuna secondo lapropria dignit di natura, tutte ordinate nei luoghi opportuni. Ma traqueste, la creatura razionale, attaccandosi al suo Creatore, cio Dio

    che lha fatta e lha stabilita per lobbedienza dellamore, conservala sua natura nelleternit, nella verit e nella carit di lui. Quando

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    per labbandona per arrogante disubbidienza, si immerge nelpeccato per il suo libero arbitrio, e misera subisce un suppliziosecondo un giusto giudizio. E questo tutto il male che consiste inparte nellagire male, in parte nel soffrire giustamente. Non mi

    domanderai pi da dove venga il male, dato che tu stesso ti seidato una risposta dicendo che lanima quando avr conosciuto sestessa, se acconsente al male, pecca di sua volont. Ecco da doveviene il male: dalla volont stessa dellanima. Questa volont non una natura, ma una colpa e per questo contraria alla natura a cuinuoce privandola del bene, in cui sarebbe beata se non avessevoluto peccare. Tu non ritieni che questa volont di peccare si agitinellanima, se non per azione di un altro male che credi essere unanatura, una natura che Dio non ha creato, e affermi che lanima

    stessa sia la natura di Dio. Ne segue che questa non so chenaturadel male, quando determina nellanima, con la sua persuasione, lavolont del peccato, spinge nel peccato Dio sconfitto.

    Mutabilit e origine del male.

    20. 1. Ecco di quale empiet, di quali nefande e orribili bestemmienon vuoi liberarti, attribuendo la vita, la sensibilit, la parola, lamisura, la bellezza, lordine e tanti altri beni alla natura che non

    stata creata da Dio, ammettendo invece nella stessa natura di Dio,prima di qualsiasi mescolanza col male, la stessa mutabilit per laquale diveniva vulnerabile e per la quale era costretto a temerevedendo che una grande rovina e devastazione minacciava i suoisanti secoli, a meno che non opponesse un nume eccellente, illustree potente per virt. E perch tutto questo, se non perch quellanatura e sostanza di Dio tiene cos legato e sottomesso il nemico dasubirlo peccando anche se legato, n esca del tutto purificata daquesto gi sconfitto e perch dannata lo custodisca racchiuso?Quale magnifica scusa della necessit della guerra avete trovato nelvostro Dio, per rispondere a ci che vi viene opposto, quando vi sidomanda che cosa avrebbe fatto il popolo delle tenebre a Dio seegli non avesse voluto combattere contro esse. Se diceste chequella guerra gli sarebbe stata di qualche danno, alloraammettereste che Dio sia corruttibile e vulnerabile. Se poi dicesteche non avrebbe potuto nuocergli, vi si domander: " Perchdunque ha combattuto? perch ha consegnato ai nemici la sua

    sostanza da corrompere, da violare, da costringere a tutti i peccati?". Non vi siete mai tirati fuori da questo dilemma.

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    Rispondete: che cosa avrebbe fatto il popolo delle tenebre a Dio seegli non avesse voluto combattere contro esse?

    20. 2. Credete di aver trovato una buona e sicura risposta per dire:

    " grande iniquit desiderare le cose degli altri, iniquit alla qualeDio avrebbe dato il suo assenso se non avesse voluto combatterecontro quella gente che aveva osato commettere tale iniquit ".Questa risposta avrebbe una qualche apparenza di giustizia se lanatura del vostro Dio si fosse almeno mantenuta integra e noncorrotta in questa guerra, e se non avesse fatto alcun male unitaalle membra nemiche n costretta n sedotta. ma quando dite che,divenuta prigioniera, acconsente a tanti delitti ed infamie, quandoinfine dite che non possa purificarsi del tutto da quellimmane

    empiet, per la quale diventata nemica della santa luce di cui parte, donde credete che giustamente subisca gli eterni supplizi diquellenorme globo, chi non si rende conto quanto sarebbe statomeglio lasciare il nemico nella sua malvagit ed alle sue vanemacchinazioni, piuttosto che consegnargli una parte di quel Dio,della cui potenza si nutrisse e la cui gloria corrotta associasse allapropria malvagit? Chi accecato da tanta ostinazione da noncomprendere e non vedere con quanta minore iniquit il popolodelle tenebre tenterebbe invano di invadere una natura estranea, diquanto non abbia fatto Dio nel consegnare la sua natura dainvadere, da costringere al peccato e da condannare alla penaanche se solo in parte? Questo significa non aver volutoacconsentire alla malvagit e senza alcuna necessit aver creatotanta malvagit? Oppure cera la necessit, come lo stesso Maninon si vergogn di dire, e voi vi vergognate? Egli disse: Dio ha vistouna grande rovina e distruzione minacciare i suoi santi secoli, ameno che non opponesse ad esse una divinit eccellente, illustre e

    potente per virt. Ma voi ragionate in maniera pi acuta, se diteche Dio abbia combattuto per quel motivo perch non gli nuocesseil popolo delle tenebre, dite che Dio sia violabile e corruttibile, chequalcosa avrebbe potuto nuocergli se non avesse volutocombattere. Allontanate ed espellete dai vostri cuori e dalla vostrafede anche questa battaglia ed alla fine maledite e condannatetutta quella favola, intessuta dellorrore di quelle empie edimmonde bestemmie. Ti chiedo infatti, come prima, come mai nontemete di dire che sia violabile la buona natura e corruttibile Dio,

    sicch la natura del vostro Dio, se non ha potuto esercitare la suaforza per non essere catturata, prigioniera non ha potuto almenoconservare la giustizia, quando invece lo pot fare Daniele, lui che

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    os ridere dei leoni, lui che per niente scosso dal terrore, per la suapiet non cedette alliniquit di coloro che lavevano fattoprigioniero, n perse in condizione di schiavit fisica la giustizia e laliberalit dellanimo paziente e saggio 34. Ma voi dite che la natura

    di Dio fu fatta prigioniera, e divenne malvagia, n pu essere deltutto purificata ed costretta alla fine a dannarsi. Ma se conoscevadalleternit il male che le doveva venire, non doveva concedere aquello nessuna parte della sua divinit. Tu poi hai detto essereinenarrabile la questione riguardo alla vicinanza di terre e regionicontigue al regno della luce e al popolo delle tenebre (il discorsoche fa Mani ridicolo per tutti gli uomini intelligenti) e che questecose sono chiamate da Cristo " destra " e " sinistra "; noi sappiamoche vuole che siano intesi non come luoghi fisici, ma come felicit e

    miseria secondo i meriti di ciascuno. Ma il vostro pensiero carnalerimane talmente attaccato a luoghi fisici che dite il sole visibile, e diconseguenza corporeo, che non pu che essere contenuto in unluogo fisico, Dio e parte di Dio. Ma stupido discutere con voi diqueste cose, come potreste comprendere una cosa immaterialequando ancora non ammettete che Dio sia incorruttibile?

    Le Scritture dei Giudei: la critica manichea.

    21. Ma come un buon amico benevolmente mi rimproveri chelasciai Mani e sono passato ai Libri dei Giudei. Essi sono coloro chesoffocano il vostro errore e le vostre menzogne, in essi infatti fuprofetizzato il Cristo, quale la verit di Dio lha fatto e non quale lavanit di Mani lha immaginato. Ma tu che sei un uomo moltocortese attacchi lAntico Testamento, perch c scritto nel profeta:Va, prendi una prostituta e fa figli di prostituta, perch grazie allaprostituzione il paese si allontaner da Dio35, pur leggendo nelVangelo: Le meretrici e i pubblicani vi precederanno nel regno deicieli36. So da dove viene la tua indignazione: non ti dispiace tantodella meretrice che si prostituisce quanto che la prostituzione siacambiata nel matrimonio e convertita alla castit coniugale. Voicredete che il vostro Dio nel procreare i figli venga legato a pi fortivincoli carnali e credete che le meretrici possano essere perdonateperch stanno attente a non rimanere incinte, e cos libere daldover partorire possano servire la lussuria. perch il frutto delconcepimento della donna da voi inteso come carcere e vincolo di

    Dio. Anche questo vi dispiace: Saranno due in una sola carne,quando lApostolo spiega il grande mistero di Cristo e della santaChiesa 37. Vi dispiace: Crescete e moltiplicatevi38, perch non si

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    moltiplichino le carceri del vostro Dio. Confesso di aver appresonella Chiesa cattolica che come lanima cos il corpo, dei quali una la reggitrice, laltro il suddito, allo stesso modo il bene dellanimae il bene del corpo vengano dal sommo bene, dal quale viene ogni

    cosa buona, sia grande che piccola, sia celeste che terrestre, siaspirituale che materiale, sia temporale che eterna. E per questo nondevono essere rimproverate le une, perch le altre sono dapreferire.

    Il rifiuto manicheo delle carni e delle nozze.

    22. Quanto allaffermazione che poni tra le cose riprovevoli, ossia:Scanna e mangia39, c anche negliAtti degli Apostoli, da intendere

    in senso spirituale. In realt anche in senso materiale non deveessere disprezzato il cibo ma leccesso. Specialmente a voilespressione di astenersi dalla carne dovrebbe piacere anche insenso materiale, perch voi immoliate le carni, spezzando cos lecatene, ed il vostro Diopossa fuggire da una misera prigione. E sel rimanesse qualcosa di lui, mangiandola la purificherestenellofficina dello stomaco. Mi attacchi anche sul fatto che mi siadispiaciuto della sterilit di Sara. In realt non mi sonoprecisamente dispiaciuto di ci, perch anche questa sterilit fu

    profetizzata. Invece alle vostre sacrileghe favole si adatta il dolersi,non della sterilit di Sara ma della fecondit, poich per voi ognifecondit di donna una dura calamit di Dio. Non incredibile,perch in voi del tutto si compie ci che stato predetto:Proibiscono le nozze40. Infatti non detestate tanto lunione carnalequanto le nozze, poich in esse lunione carnale serve a procreare enon vizio, ma dovere. Da questo dovere esente la continenzadegli uomini e delle sante donne, non perch cos hanno evitato unmale, ma perch cos hanno scelto una condizione migliore. Mabisogna comprendere che lo stesso dovere coniugale dei padri edelle madri, come furono Abramo e Sara, derivi non dalla societumana, ma da un dono divino. Infatti poich era necessario cheCristo venisse nella carne, per trasmettere quella carne eranecessario il matrimonio di Sara e la verginit di Maria.

    Gesto e parole di Abramo, quando ha chiesto al servo il giuramentodi fedelt.

    23. Da dove viene anche ci che con incredibile incomprensionederidendo hai ricordato: Poni la mano sotto la mia coscia. Questo

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    ci che Abramo disse al suo servo, chiedendo che giurasse fedelt.Poni la mano sotto la mia coscia - disse - e giura per il Dio del cielo41. Allora quel servo ubbidendo giurava, ma Abramo ordinandoglieloprofetizzava che il Dio del cielo sarebbe venuto in quella carne che

    sarebbe stata generata da quella coscia. Ma voi, uomini casti e puri,questo disprezzate, detestate, aborrite, perch temete per il Figliodi Dio, che nessun contatto con la carne avrebbe potuto mutare, ilsolo utero della vergine, ma non esitate ad immergere la naturamutata e alterata del Dio vivente nellutero di ogni femmina, nonsolo degli uomini ma anche delle bestie. E per questo inorridite diuna coscia del Patriarca proprio voi che, dovunque trovate coscenon dico di profeti, ma di qualsiasi prostituta, dovreste giurare peril vostro dio, che vi tanto turpemente imprigionato? Vi ripugna

    toccare castamente una parte del corpo umano, ma non vivergognate di giurare su un Dio tanto turpemente legato. Inveitecontro lArca di No 42, che rappresentava la Chiesa e tutti i popolidi cui doveva essere formata attraverso ogni animale, e perridicolizzarla la chiamate a causa delle bestie di ogni specieche cerano dentro. Ma qui mi congratulo con te che, senzaaccorgertene o per ignoranza, hai usato un termine giusto: "pancarpo " infatti significa " ogni frutto ", che della Chiesa spiritualmente vero. Solo non ti accorgi che No entrato sanonellarca con i suoi parenti tra quelle bestie, ed uscito sano, ed stato pi fortunato del vostro Dio, che dalla ferina rabbia del popolodelle tenebre fu dilaniato e divorato. Cos lui non fu " pancarpo ",ma divenuto proprio " camparcus ", poich stato fatto a pezzicon ogni ferocia. Ti prenderai gioco della lotta di Giacobbe conlangelo 43, dov prefigurata profeticamente la lotta del popolo diIsraele con la carne di Cristo. Ma in qualunque modo la intendi,quanto meglio sarebbe stato se il vostro Dio avesse combattuto con

    luomo piuttosto che essere vinto e fatto prigioniero dal popolo deidemoni. A torto accusi Abramo di aver venduto il pudore dellamoglie, perch senza mentire ha detto che fosse sua sorella, maper umana prudenza ha taciuto che fosse sua moglie 44, affidandoal suo Dio il compito di custodire la sua castit. Se non avesse fattoci che poteva fare, avrebbe dimostrato di non avere fede in Dio,ma di tentare Dio. Tuttavia non vedi che il vostro Dio non vendettema regal, non una moglie ma le sue stesse membra, ai nemiciperch le contaminassero, le corrompessero, le deturpassero. Certo

    desidereresti, se si potesse, che la natura del vostro Dio ritornasse

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    splendida dai suoi nemici, cos come intatta Sara fu restituita allosposo.

    Perch Agostino ha lasciato lerrore manicheo per farsi cattolico.

    24. Lodi quelli che un tempo furono i miei costumi ed i miei studi, echiedi chi li abbia allimprovviso cambiati. Quindi facendo delleperifrasi ricordi lantico nemico di tutti i fedeli e dei santi e dellostesso Signore Ges Cristo, e vuoi fare intendere che sia il diavoloche li ha cambiati. Che cosa potrei risponderti del mio cambiamentose non che in quel modo ho pensato di divenire migliore, se avessiabbandonato e ripudiato il vostro errore per convertirmi alla Chiesacattolica e alla fede? E ho fatto bene, poich dal male mi sono

    rivolto al bene, ma tu stesso risolvi per me la questione con iltermine che hai usato per indicare il mio " cambiamento ". Infatti sela mia anima, come dite voi, fosse la natura di Dio non potrebbeessere mutata n in meglio - come io ritengo - n in peggio, comeintendi tu, n da se stessa n per lo stimolo di qualche altra cosa.Cos quando ho lasciato questo errore e scelsi quella fede in cui sicrede piamente che la natura di Dio sia immutabile, perchsintende sapientemente, il mio mutamento non dispiace se non acoloro a cui dispiace un Dio immutabile. Poi il diavolo nemico dei

    santi non perch si levi contro di loro quale nemico da un avversoprincipio di una natura contraria, ma perch invidia loro lonoreceleste, dal quale egli stesso stato allontanato. Infatti lui mutato,tenta di mutare gli altri. Del resto, come avete abbondantementedetto nella favola persiana di quel Mani, se lui muta gli altri senzamutare egli stesso, certo pi grande e vincitore. Ma se, come voiaffermate, non nemico di Dio, ma amico della santa luce emigliore di quelli che inganna, chi li fece diventare nemici del santolume, a cui lui stesso amico? Per questo Mani dice che le animefurono condannate a quelleterno supplizio dellorribile ammasso,perch sopportarono di vagare lontano dalla loro primitiva luminosanatura e allora divennero nemiche della luce. Mentre Mani vuoleche la stessa mente del popolo delle tenebre cre i corpi deglianimali, bruciando dal desiderio di trattenere presso di s la luce.Cerca di allontanarti da queste finzioni cos vane e sacrileghe,cambiando in meglio con laiuto di colui che non cambia n inmeglio, n in peggio.

    Il Salvatore spirituale.

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    25. Dici: Siamo sfuggiti perch abbiamo seguito un Salvatorespirituale. Infatti la sua audacia arrivata a tal punto che, se ilnostro Signore fosse stato di carne, ci sarebbe stata rescissa ognisperanza. Se la ragione per cui dite questo che non credete che

    Cristo abbia avuto un corpo di carne, non dovete porre la speranzain Mani, che nato da un uomo e da una donna come tutti gli altriuomini. Perch dunque riponete tanta speranza in lui? Infatti inquesta tua stessa lettera, per impaurirmi, tu stesso hai detto: Chi tifar da avvocato davanti al giusto tribunale del giudice, quando pertua stessa testimonianza sarai accusato riguardo alle parole e alleazioni? Il Persiano che hai accusato non si presenter. Eccetto luichi ti consoler mentre piangi? Chi salver il Punico?Tu hai dettoche, escluso Mani, nessuno potr essere consolatore e salvatore.

    Quindi come hai fatto a dire, trattando delle passioni di Cristo, chesiete sfuggiti [al demonio] perch avete seguito un salvatorespirituale, cosicch il nemico non lo potesse uccidere come seavesse un corpo di carne? Se dunque il nemico uccide il vostroMani, che fatto di carne perch possa essere il vostro salvatore,come fai a dire: Escluso lui chi ti consoler mentre piangi? Chisalver il Punico?Vedi cosa ci sia nelleresia e nella dottrina deidemoni, nellipocrisia degli impostori 45. Vuoi che Mani dica la veritdi un falso Cristo. Infatti se Cristo nel mostrare ai discepoli chedubitavano 46 la carne, la morte, la risurrezione ed infine i puntidelle ferite e dei chiodi, stato de