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Rotary Club Orbetello Costa d’Argento Distretto 2070

Anno 2010-2011 numero 237

IL CONSIGLIO DIRETTIVO

2010 – 2011

PRESIDENTE Efisio LUCIGNANI

VICE PRESIDENTE

PRESIDENTE INCOMING Vittorio FIDATI

SEGRETARIO

Marcello GALEAZZI

TESORIERE Alessandro TOMMASI

PREFETTO Paolo BRAMA

CONSIGLIERI

L. .AGOSTIN; S. ALDI; A .BARBETTI; M. de CARO; V. FIDATI; B. NOCERA; M. PANCRAZI;

C. SANTI; R. TORRI; I. VALIANI

COMMISSIONI:

GESTIONE DELL’EFFETTIVO Enzo LA GAMBA

Membri: B. NOCERA; M. PANCRAZI

AMMINISTRAZIONE DEL CLUB Alessandro TOMMASI

Membri: M. GALEAZZI; A. PAOLINI

FONDAZIONE ROTARY Carlo MONETTI

Membri: A. BARBETTI; A. FEROCI

PUBBLICHE RELAZIONI Fabrizio PARO VIDOLIN

Membri: M. de CARO; L. DESTEFANO

PROGETTI DI SERVIZIO Gianfrancesco CASALINI

Membri: E. REVERBERI; I. VALIANI

AZIONE INTERNAZIONALE Paolo BRAMA

Membri: B. .NOCERA; C. SANTI

INFORMATICA Rodolfo TORRI

BOLLETTINO Mario de CARO

Membri: A .MEOSSI; R. TORRI

ISTRUTTORE DEL CLUB Angiolo FEROCI

HANNO PRESIEDUTO IL CLUB

1969 - 1970 1970 - 1971 1971 - 1972 1972 - 1973 1973 - 1974 1974 - 1975 1975 - 1976 1976 - 1977 1977 - 1978 1978 - 1979 1979 - 1980 1980 - 1981 1981 - 1982 1982 - 1983 1983 - 1984 1984 - 1985 1985 - 1986 1986 - 1987 1987 - 1988 1988 - 1989 1989 - 1990 1990 - 1991 1991 - 1992 1992 - 1993 1993 - 1994 1994 - 1995 1995 - 1996 1996 - 1997 1997 - 1998 1998 - 1999 1999 - 2000 2000 - 2001 2001 - 2002 2002 - 2003 2003 - 2004 2004 - 2005 2005 - 2006 2006 - 2007 2007 - 2008 2008 - 2009 2009 - 2010 2010 - 2011

Ennio GRAZIANI Ennio GRAZIANI Luigi BINI Angelo MURZI Angelo MURZI Piero SALVUCCI Piero SALVUCCI Dino SPANO Antonio VISTOLI Andrea BENTIVOGLIO Franco FABBRI Mario LABANCA Gabriele GABELLI Enzo BASTOGI Gianfrancesco CASALINI Renato GIORDANO Marcello GALEAZZI Raniero MICHELACCI Tommaso CERULLI Gian Luigi ALICICCO Giuseppe D’ACCIO’ Giuseppe D’ACCIO’ Pierluigi BALLERANO Gerardo MAIORINO Fabrizio PARO VIDOLIN Mario de CARO Paolo BRAMA Angiolo FEROCI Bruno NOCERA Carlo MONETTI Raffaele DE LUCA Alvaro MEOSSI Paolo BRAMA Paolo BRAMA Raniero MICHELACCI Gianfrancesco CASALINI Armando ABBATE Angiolo FEROCI Claudio SANTI Marcello PANCRAZI Luca AGOSTINI Efisio LUCIGNANI

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ROTARY INTERNATIONAL Service Above Self

Distretto 2070 - Italia Emilia Romagna – Toscana - Repubblica di San Marino

VINICIO FERRACCI Governatore 2010 – 2011   

Lettera del Governatore n. 9 – marzo 2011 Febbraio è il mese dedicato dal R.I. all’Alfabetizzazione.

Care Amiche ed Amici rotariani,

mi pare significativo iniziare riportando alcuni dati peraltro facilmente rilevabili via internet. L’UNICEF stima che un miliardo di bambini ed adulti, circa il 15 % della popolazione

mondiale, manchi della alfabetizzazione di base. Secondo l’International Reading Association 113 milioni di bambini, in paesi in via di

sviluppo, non vanno a scuola e non imparano a leggere. Secondo l’UNESCO, le percentuali di alfabetizzazione sono assai diverse nel mondo, scendono dal 99% del Nord America, Europa e gran parte delle ex Repubbliche Sovietiche, a tassi ben più bassi nei Paesi in via di sviluppo (vedasi, ad esempio, il 23% dell’Africa occidentale).

Si stima che circa 500 milioni di analfabeti siano donne, il che dimostra che, ancora una volta, sono proprio le donne le più colpite.

Non ci vuol molto a comprendere che la situazione descritta è strettamente connessa al tenore di vita di certe popolazioni, in certi Paesi dove non si vive ma si “sopravvive” e si può comprendere, altresì, come una situazione del genere comporti vari problemi: ci sono difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro, le madri non sono in condizione di curare bene i loro figli, non potendo nemmeno leggere le prescrizioni sui medicinali che devono somministrare loro, i genitori non sono all’altezza di dare un’adeguata educazione ai loro figli.

In questi Paesi vengono quindi a mancare le condizioni per lo sviluppo umano, riportate in un documento delle Nazioni Unite, ove è dichiarato che tale sviluppo può attuarsi solo ove sussistano tre condizioni di base: la sanità, un tenore di vita pur modesto ma accettabile, l’acculturazione.

Nei Paesi sviluppati esiste un’altra sorta di inalfabetizzazione, diversa da quella precedente, causata dallo sviluppo vertiginoso della informatizzazione e dei nuovi mezzi di

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comunicazione, in quanto, una persona può dirsi alfabetizzata solo se le sue conoscenze la rendono almeno sufficientemente abile a muoversi nella collettività e nell’ambiente nel quale vive.

Infine, se vogliamo esaminare il problema nella sua globalità, non possiamo dimenticare le problematiche causate dalle immigrazioni, presenti anche nel nostro Paese.

È ormai un fatto accertato che una parte dei cittadini stranieri immigrati si è inserita nel nostro mondo del lavoro e, quindi, nella collettività, per cui, la conoscenza da parte loro della nostra lingua è diventata un fatto irrinunciabile, vuoi perché possano svolgere al meglio il loro lavoro, vuoi perché possano muoversi nella nostra realtà, ivi incluso l’apprendimento della nostra normazione.

_ _ _

Se questo è lo scenario che fare? Il Rotary Internazionale, sin dall’inizio del programma umanitario “3-H”, destinato ad

iniziative di grande respiro, ha incluso tra gli obiettivi prioritari quello della alfabetizzazione e la Rotary Foundation, nel Piano di Visione Futura, ha individuato sei aree di intervento, tra le quali la quinta è destinata alla “alfabetizzazione ed educazione di base, allo scopo di ridurre la disparità nell’educazione in base al sesso, aumentare l’alfabetizzazione degli adulti, rafforzare il sostegno alla alfabetizzazione ed educazione ed il finanziamento per gli studi relativi”.

_ _ _

Cosa avviene nel nostro Distretto?

Come sempre il nostro 2070 è attivo e, nella Rivista relativa al corrente mese, potete avere una visione dei progetti che hanno interessato i Club.

Essi sono principalmente rivolti al mondo giovanile, ai disabili, agli immigrati ed alle loro famiglie, al mondo della scuola, hanno una visione anche internazionale attraverso le sovvenzioni e l’Apim.

In molti progetti si impegnano personalmente rotariani o loro familiari, che provengono o lavorano nell’ambito dell’educazione.

Cari saluti e buon Rotary.

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Rotary Club Orbetello Costa d’Argento

Distretto 2070

Annata Rotariana 2010 – 2011 Il Presidente 1 marzo 2011

 

Carissimi Soci,

febbraio è stato foriero di novità per la vita del nostro Club. Abbiamo

avuto l’onore della visita del Governatore Vinicio Ferracci e dell’Assistente

Olindo Cini. E’ stata una visita movimentata, al di fuori dello schema di

svolgimento normale, in quanto abbiamo speso la maggior parte del tempo degli

incontri a parlare di un avvenimento inaspettato e cioè della volontà di tre nostri

soci di voler far nascere un altro club nella zona. Penso di interpretare il

pensiero di tutti i soci dicendo che è stata una proposta imprevista e ha fatto

nascere dissidi per le modalità procedurali che, anche se svolte in buona fede,

hanno provocato incomprensioni e disaccordi.

Speriamo di risolvere al meglio la situazione!

Nel frattempo che aspettiamo il responso della Commissione Distrettuale

che è stata predisposta dal Governatore, per accertare se ci sono le condizioni

per la nascita di un nuovo club, la vita del nostro, però, deve andare avanti.

Pensiamo agli impegni a venire, con entusiasmo e spirito di servizio solito, e

anche se è un momento difficile, credo che lo possiamo superare soltanto con

buona volontà rotariana.

Cari saluti a tutti.

Efisio    

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I NOSTRI LUTTI

Venerdì 4 febbraio 2011, alle ore 0,15, è deceduta,

ad Albinia, la dr.ssa Maria Alba Bruno, madre di

Serenella Nocera. Formuliamo a Serenella, al

marito Bruno e al loro figlio, le più sentite

condoglianze di tutti noi soci.

                  

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CONVIVIALE DEL 4/II/2011 – RISTORANTE “IL CACCIATORE”

Erano presenti i soci: Luca Agostini, Simone Aldi con Francesca, Italia Baldi, Angelo Barbetti con Rossana, Paolo Brama con Dominique, Gianfrancesco Casalini con Anna, Riccardo Clemente con Silvia, Roberto Collantoni, Mario de Caro, Francesco Del Mazza, Raffaele De Luca con Giovanna, Luigi Destefano con Cristina, Fabrizio Fabbri con Patrizia, Angiolo Feroci con Gabriella, Vittorio Fidati con Anna, Gianfranco Francia, Marcello Galeazzi con Alda, Enzo La Gamba con Eliana, Paolo Loffredo con Nicoletta, Efisio Lucignani con Carla, Raniero Michelacci con Fernanda, Carlo Monetti, Pier Nicola Muscetta con Ica, Marcello Pancrazi, Antonio Paolini con Katia, Fabrizio Paro Vidolin con Luciana, Fabrizio Pianelli con Luisa, Ezio Reverberi, Claudio Santi con Fiorenza, Sandro Tommasi, Rodolfo Torri con Vladimiara, Igino Valiani con Gigliola, Mirco Vergni. Ha partecipato il Governatore Vinicio Ferracci, con la consorte Giuliana e l’Assistente del Governatore, Olindo Uldano Cini.

La conviviale della visita del Governatore, ha visto quasi l’en plein dei soci, con una percentuale di presenze dell’85%. Nel pomeriggio, alle 16, il Presidente, il Segretario, i Consiglieri e i Presidenti di Commissione, si sono incontrati col Governatore, per discutere i programmi del Club, mentre Carla Lucignani con le consorti, si sono incontrate con la Governatrice signora Giuliana. Ma sul programma del loro incontro ci relazionerà Carla. E’ prassi che il Governatore, prima di incontrarsi con i Consiglieri, s’intrattenga col Presidente e col Segretario, in un colloquio riservato, per le questioni più importanti del Club, e così è stato. Dopo di che, il Capo del nostro Distretto ha avuto il colloquio programmatico con i Consiglieri, che vi sintetizzo: Ha iniziato ad esporre l’operato del Club, il Presidente della Commissione dell’Azione internazionale, Paolo Brama che ha menzionato gli ottimi rapporti che intratteniamo, ormai da 35 anni, con il Club contatto francese di Hyères e il clima d’amicizia che regna tra i consoci delle due Nazioni, tant’è che abbiamo preso contatti, insieme, col R.C. La Marsa di Tunisi, con i rappresentanti del quale club ci siamo incontrati, sempre congiuntamente con i consoci di Hyerès, in una gita in Sardegna. Paolo ha

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riferito anche della visita che era programmata per maggio prossimo a Tunisi, ma sulla quale, dati gli ultimi episodi di disordini interni nella nazione, abbiamo avanzate delle riserve. Paolo ha riferito anche che il Club di Hyerès, nell’annata scorsa, gli ha conferito il PHF, proprio per il suo continuo zelo nel mantenere vivi i rapporti tra i due club. Il Governatore ha apprezzato il nostro impegno nei rapporti con l’estero e ha detto che le relazioni internazionali sono uno dei temi più importanti del Rotary, sia attraverso gli incontri tra i popoli, sia attraverso lo sviluppo della fratellanza tra rotariani, uniti dallo stesso scopo di fare service per il prossimo.

E’ stata poi la volta di Enzo La Gamba, Presidente della Commissione Gestione dell’Effettivo, il quale ha riferito il sensibile incremento dei soci, negli ultimi tempi (vagliato sempre molto accuratamente) nonostante la dimissione di altri associati andati via perché impossibilitati a poter frequentare. Il Governatore ha precisato che la Gestione dell’effettivo è la cosa più importante di un club, così come è importante che i soci, dopo che sono entrati, partecipino assiduamente e produttivamente. Poi ha esposto le raccomandazioni che il Rotary International ha formulato, nell’ultima Assemblea di San Diego, e cioè di porre particolare cura nel promuovere l’ingresso delle “giovani leve”. In merito a ciò, ha suggerito di cercare di cooptare individui in un vasto ventaglio delle professioni, evitando di privilegiare le solite categorie professionali. Il Governatore ha anche precisato che l’indirizzo attuale del Rotary si è andato via via modificando e laddove, una volta, si privilegiava, per l’ingresso nel Rotary, il “number one”, il “primo”, in un determinato settore o lavoro, ora si pone l’attenzione anche sui secondi, basta che abbiano le caratteristiche morali e sociali che deve avere un buon rotariano. A tale proposito, il Capo del nostro Distretto ci ha suggerito di tener conto anche dell’opportunità, in caso se ne ravvedesse la necessità, di revisionare le quote di ingresso e di partecipazione al club, perché la sua esperienza l’ha portato a prendere atto che diversi nominativi, da lui conosciuti in svariate occasioni e che avevano tutte le caratteristiche e l’entusiasmo per essere considerati potenziali ottimi rotariani, erano frenati dall’eccessivo impegno pecuniario che avrebbero dovuto sostenere nel partecipare al sodalizio. Infine ha raccomandato di tenere presenti, nei nuovi ingressi, quelli relativi al settore imprenditoriale, artigianale e commerciale, campi in cui si possono trovare bravissime persone. Per concludere, il Rotary dovrebbe cercare di rappresentare, il più possibile, le attività del luogo in cui opera il club.

Carlo Monetti, Presidente della Commissione della Fondazione Rotary, ha manifestato al Governatore, l’idea di voler appoggiare, ricorrendo ad eventuali finanziamenti della Rotary Foundation, e magari anche con il concorso di qualche altro club, il Progetto “Luce” del dr. Claudio Bondi dell’Ospedale di Tarquinia che, nell’ultima nostra conviviale del 21 gennaio,

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ci ha ampiamente relazionato sul loro Service Onlus finalizzato ad operare di cataratta gli indigenti abitanti del Burundi. Il Governatore, dopo aver ironicamente e simpaticamente constato di essere, probabilmente, arrivato nell’anno sbagliato, perché mentre l’anno scorso il nostro club ha dato al Rotary, con il consistente versamento di 50.000 dollari, quest’anno, con lui, chiede alla cassa Rotary, sovvenzioni per nuovi progetti. Comunque, a parte la battuta, il Capo del nostro Distretto s’è dimostrato disponibilissimo a dare a Carlo tutti i ragguagli per poter accedere ai finanziamenti. Il Governatore ha chiarito le procedure (che non stiamo ripetere, perché abbastanza tecniche) alle quali bisogna attenersi per poter usufruire di tali benefici, e ha citato i referenti del Rotary ai quali rivolgersi per poter impostare le relative pratiche. Carlo Monetti, molto attento, ha preso nota di tutto e, come sappiamo, si impegnerà abbastanza, in proposito.

Rodolfo Torri, Responsabile della sezione Informatica, ha dato al Governatore degli stampati dai quali si poteva vedere l’impostazione del nostro sito web e l’ha informato su come lo stesso va consultato. Ha parlato degli aggiornamenti apportati al programma, tra i quali ha citato le varie nostre iniziative descritte nel sito, tra le quali quella del “Molino d’Oro”, ideata da Marcello Pancrazi nell’anno della sua presidenza.

Il Past President Marcello Pancrazi, ha spiegato al Governatore che il mulino rimasto nella laguna di Orbetello, rappresenta l’emblema della città, e per tale motivo, egli ritenne opportuno, durante la sua presidenza, di istituire questo “premio” consistente nella riproduzione del simbolo del “Molino” da offrire, in una cerimonia annuale, a personaggi che frequentano la nostra zona e che si siano distinti per meriti speciali. Gli ha riferito che il primo “Molino” fu consegnato a Marcello Lippi, il secondo fu assegnato, l’anno scorso, al giornalista Magdi Allam, ed abbiamo saputo, dal nostro Presidente Efisio Lucignani, che quest’anno egli ha deciso destinarlo a Matteo Marzotto.

L’incontro dei dirigenti del nostro club col Governatore, iniziato intorno alle 16, è terminato verso le 19. Dopo la pausa di un’ora, intorno alle 20, ha avuto luogo la conviviale.

Quest’anno il Prefetto Paolo Brama, ha avuto la buona idea, forse anche perché l’incontro conviviale è iniziato prima del solito, di impostare la scaletta dell’incontro facendo parlare il Governatore prima della cena e non dopo, come s’è fatto di solito.

Dopo aver ascoltato gli inni in onore alle bandiere, il Presidente Efisio

Lucignani, ha dato il benvenuto al Capo del nostro Distretto ed alla consorte

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signora Giuliana e gli ha ceduto il microfono, dopo aver letto il suo profilo professionale e rotariano che riportiamo qui di seguito: CURRICULUM PROFESSIONALE

Ha conseguito il diploma in Ragioneria presso l'Istituto "Amerigo Vespucci" di Livorno e dopo aver svolto la pratica professionale triennale e superato l'esame di Stato ha svolto ininterrottamente la libera professione di Ragioniere Commercialista dedicandosi particolarmente al settore societario e tributario. Iscritto all'Albo dei Revisori dei Conti, ha avuto ed ha incarichi pubblici (Presidente del Collegio dei revisori del Comune di Livorno) e privati. Collabora con il Tribunale di Livorno quale Consulente del Giudice e Curatore di Procedure concorsuali. Attualmente è socio senior di uno Studio Professionale composto da sei soci tra i quali i due figlio Paolo e Giovanni. E' sposato con Giuliana, ha tre figli, dei quali Silvia svolge la professione di avvocato. CURRICULUM ROTARIANO Ammesso al Rotary Club Livorno nel 1975, ne divenne Presidente nel 1986/87, dopo i seguenti incarichi di servizio: partecipazione alle Commissioni per le Attività Giovanili, Assiduità e Affiatamento, Effettivo, Interesse Pubblico, Tesoriere e Prefetto. Nell'ambito del Distretto è stato assistente del Governatore negli anni 2004/05 - 2005/06 - 2006/07 dopo aver partecipato ad alcune Commissioni. Nell'anno 2001 venne incaricato dal Governatore del Distretto di costituire un nuovo Club a Livorno, il Rotary Club Livorno Mascagni che, dopo la fase costitutiva, ha presieduto nel primo semestre solare 2002. E' socio onorario dei Club di Cecina-Rosignano e Livorno Mascagni.

Sintetizziamo, ora, il discorso, molto diretto e franco del Capo del

nostro distretto: Dopo aver ringraziato il club per l’affettuosa accoglienza, il

Governatore Vinicio Ferracci ha detto che il messaggio che il Capo del Distretto porta ai club che visita, è prevalentemente quello del Presidente Internazionale in carica. L’attuale, Ray Klinginsmith, oltre ad aver avuto numerosi e notevoli incarichi nella vita civile, ha avuto anche prestigiose

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mansioni in campo rotariano. Ma il Governatore ha posto l’accento su di una cosa che l’ha colpito particolarmente nell’uomo Klinginsmith e cioè la riconoscenza che ancora oggi egli nutre nei riguardi del Rotary, e infatti il Presidente Internazionale, ha riferito che quando è stato studente, ha beneficiato di una Borsa di Studi della Fondazione Rotary, che gli ha permesso di poter completare gli studi a Città del Capo in Sudafrica.

Il nostro Governatore è rimasto particolarmente colpito da questa citazione, da questa dichiarazione di umiltà del Presidente, “umiltà, che quando è profondamente sentita – ha notato il Governatore – diventa, ineluttabilmente, una forza”. Prendendo spunto dalla citazione di questo episodio, il Governatore ha detto che tutti noi soci, dovremmo avere lo stesso senso di riconoscenza nei riguardi del Rotary, perché esso ci dà molto più di quello che noi gli diamo. Dobbiamo essere riconoscenti al Rotary, perché esso ci dà le linee guida giuste; ci fa pensare, ci fa ricordare che ci sono dei valori da seguire: la tolleranza, il rispetto del prossimo e delle idee del prossimo, l’amicizia, la stima. Quest’ultima poi, nel Rotary, è molto importante, perché si parte dalla stima, per giungere all’amicizia.

Il Governatore, poi, ha voluto soffermarsi sul pensiero del Presidente Internazionale e sul suo messaggio: “Impegniamoci nelle comunità – Uniamo i continenti”. In questo motto, si potrebbe dire che è racchiusa tutta l’essenza e la storia del Rotary. Esso è nato tanti anni fa, nel 1905, da un gruppo di uomini che avevano capito che lo stare insieme, la cooperazione reciproca, lo scambio delle idee, era una cosa essenziale in un mondo tumultuoso qual’era quello di Chicago in quei tempi. Questo è stato lo spirito primario del Rotary, che, all’inizio, non ebbe una collocazione specifica, nel campo umanitario, ma nacque solo per spirito di cooperazione e di collaborazione. E per tre anni vi fu un solo club. Poi questi amici capirono che lo stare insieme, non era sufficiente, ma dovevano fare qualcosa di più per aiutare il prossimo. Il passo successivo fu quello di rendersi conto che i confini erano ristretti e che il Rotary si doveva espandere, e da qui cominciarono anche i grandi progetti umanitari che ebbero il culmine negli anni 60, quando nacquero grandi iniziative, come il Progetto 3H ed altri..

Un altro punto fondamentale, su cui fa porre l’attenzione il Presidente Klinginsmith è la novità, “il vento di cambiamento”. Questa è la frase che aleggiava in Sudafrica quando egli era studente. E fa notare che noi oggi assistiamo a grandi progressi che in buona parte sono anche a favore dell’umanità, però solo una parte del mondo gode di questi benefici, mentre un terzo della popolazione mondiale, vive di sussistenza. Ci sono poi altri problemi, come quello dei “bambini ombra”, circa mezzo miliardo di bambini che non sono segnati in anagrafe e che quindi sono privi dei diritti civili, per cui sono allo sbando ed alla mercé di trafficanti d’organi, di pedofili, di coloro che vanno ad arruolare bambini soldati e di narcotrafficanti. Da queste

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considerazioni. Il Presidente Internazionale, si chiede di domandarci cosa fa il Rotary per queste grandi questioni. In poche parole, il Rotary non deve limitarsi a gestire il proprio club, la propria stanza, la sala del proprio club. I rotariani devono pensare che ogni club fa parte di una grande rete nel mondo: 33.000 club e 1.200.000 soci, che fanno parte della classe dirigente delle loro singole zone. “Un tale gruppo di persone - dice Il Presidente Internazionale - può fare molto bene nel mondo”. Questa citazione si lega perfettamente al piano strategico dell’annata che consiste nel far sì che i club siano, sempre più forti, più vitali e più efficienti. Il Rotary, non si fa né nel Distretto né ad Evanston; il Rotary vero, il Rotary reale, dove si quotano le azioni, si fa nei club, e allora i club devono essere efficienti. Il Piano Strategico del R.I. (riveduto ed entrato in vigore il 1° luglio del 2010), si pone tre obiettivi fondamentali.

Il primo obiettivo “Sostenere e rafforzare i club”, è quello di dare

sostegno ai club. Il sostegno più importante al club, viene solamente dall’effettivo, dagli uomini e dalle donne che compongono l’organico del club. John Blount Consigliere del R.I., ha tenuto un’interessante relazione a San Diego, all’Assemblea Internazionale, nel corso della quale ha detto, parlando dell’effettivo, che noi abbiamo sempre pensato che l’attrazione di nuovi soci nell’ambito del Rotary, debba essere legata all’istituzione di nuovi club, ma forse questa non è stata la via giusta. Non sempre abbiamo indovinato usando questa strategia; mentre, affinché un club sia forte, è opportuno che sia in grado, prima di tutto, di conservare il proprio effettivo e, contestualmente, di incrementarlo. Ora, mantenere l’effettivo, significa fare in modo che l’effettivo faccia squadra. Infatti, il successo di un club, alla fine dell’anno, avviene ed è pieno, soltanto se tutti i soci che sono nel club, partecipano alle iniziative, collaborano col Presidente e con il Consiglio, altrimenti esso è un successo monco. E’ molto importante anche cooptare i giovani, e non per abbassare l’età media dell’organico, ma perché ci sono giovani che sono già in fasce professionali eccellenti, che hanno caratteristiche professionali ed umane di tutto rispetto e noi dobbiamo avere molta attenzione anche a questa categoria. Così come è importante creare una fusione, un affiatamento tra gli anziani e i più giovani. Gli anziani devono aprirsi all’apporto delle tecnologie moderne offerte dai giovani e i giovani devono avere la voglia e l’umiltà di apprendere dagli anziani che sono i conoscitori e i portatori delle tradizioni del club. E se noi riusciamo a superare questi spazi generazionali, andiamo a fare un grande servizio a favore del Rotary, anche perché, nei nostri club, noi dobbiamo assicurare la successione.

Un altro punto importante del Piano strategico, è quello di: “Migliorare

l’immagine pubblica e la consapevolezza del Rotary”. Il mese di gennaio è

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quello dedicato alla sensibilizzazione al Rotary. L’immagine del Rotary si dà in molte maniere e si dà anche facendo sapere all’esterno quello che noi facciamo. Un tempo non eravamo soliti fare questo, anzi eravamo gelosi del nostro fare e difficilmente ci aprivamo all’esterno. Ora il mondo è cambiato e ci siamo resi conto che, oltre a far bene, dobbiamo anche far sapere agli altri ciò che facciamo, attraverso tutti i mezzi possibili, dalla stampa, agli altri mezzi di comunicazione. Ma ricordiamoci che la prima immagine dipende da noi, dalla nostra vita, da quello che facciamo sia all’esterno che all’interno del Club, anche il nostro comportamento che si vive all’interno del club, finisce sempre col trapelare all’esterno. Quindi il nostro corretto comportamento, nella vita rotariana interna del club, è indispensabile per dare una buona immagine di noi stessi all’esterno. E ricordiamoci tutti che se noi diamo, una cattiva immagine nei nostri comportamenti, facciamo un grave danno al club e di conseguenza al Rotary. E’ chiaro anche che la nostra immagine, dipende moltissimo dalla nostra azione professionale, dal nostro comportamento nelle professioni. Il più grande regalo che possa essere fatto a noi rotariani è quello di sentirsi dire, dall’esterno, che siamo buoni professionisti e che di noi ci si può fidare, perché siamo anche rotariani.

Il Governatore, poi ci ha rammentato di porre particolare attenzione alla Fondazione Rotary e ci ha comunicato che siamo stati scelti, insieme con altri 99 club del Distretto, a far parte del Piano di Visione Futura. Per l’anno 2010/2011, abbiamo avuto ben 36 sovvenzioni, tutte approvate, e la Rotary Foundation, ha messo a disposizione del nostro Distretto ben 174.000 $. A questi si devono aggiungere circa il doppio che hanno messo i nostri club, per cui, complessivamente, nel Distretto e anche all’estero, abbiamo messo in circolo più di 500.000 $ USA per progetti umanitari. Quindi è opportuno che la Fondazione Rotary venga anche sostenuta; e nell’Assemblea Distrettuale tenuta a Bologna ad Aprile 2010, si lanciarono due obiettivi: 1) Cercare di realizzare somme per la PolioPlus, possibilmente con azioni fuori dai club, con manifestazioni ecc., per non gravare sempre sulle risorse del club; 2) Fondo Programmi che è l’apporto più importante che possiamo dare alla Fondazione. Il Fondo Programmi è quello che fa vivere la Fondazione, perché ciò che si versa ora, tra tre anni ci viene restituito al 50%. L’obiettivo lanciato a Bologna, fu quello di sostenere il Fondo Programmi della Fondazione con una donazione individuale di almeno 100 $.

Il Governatore Ferracci, ci ha ricordato, poi, che da poco, il Consiglio di Legislazione ha istituita la 5a Via d’Azione: “Nuove Generazioni”. Dobbiamo fare in modo che quest’argomento, relativo all’attenzione ai giovani, sia praticato con il massimo impegno. Si può fare molto per i giovani, innanzitutto quando li incontriamo, nei nostri rapporti quotidiani, quando vengono a fare pratica nei nostri studi professionali, nelle nostre aziende, nei nostri posti di lavoro, e poi cercando di porci come loro punti di riferimento.

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Infine il Capo del nostro Distretto, ci ha ricordato il pensiero di Gian

Paolo Lang, del Club di Livorno, che è stato il primo Presidente Internazionale italiano nell’anno 1956-57 e che il nostro Governatore Ferracci ha avuto il piacere di conoscere, quand’era giovane. Il suo motto fu condensato in tre espressioni; la prima: “Dare semplicità al Rotary”; la seconda, molto importante: “Più Rotary nei rotariani”, frase che fa molto riflettere; la terza: “Frequentarci di più per conoscerci meglio”.

Per concludere, il Governatore ha voluto leggerci un passo, che a lui è

piaciuto particolarmente, del messaggio del Presidente Internazionale Ray Klinginsmith, “Che cosa suscita l’entusiasmo dei rotariani? Lo spirito d’amicizia e di servizio, il senso di amicizia, di affiatamento e il piacere di stare insieme, sono nostre pietre angolari, senza le quali il Rotary sarebbe un’organizzazione meno efficace. Per quel che riguarda il servire, le preferenze sono diverse da un club all’altro: c’è chi sceglie lo Scambio Giovani, chi la Lotta contro la Polio o i Progetti di Alfabetizzazione. Indipendentemente dalle modalità prescelte, i rotariani sono mossi dal comune desiderio di utilizzare lo spirito del Rotary e i suoi programmi, per migliorare la qualità della vita nel mondo. Sebbene operiamo in modo diverso, nei diversi Paesi, siamo accomunati dall’obbiettivo del servire in uno spirito d’amicizia. Possiamo affermare di aver realizzato davvero l’unità, senza uniformità, tramite i nostri club e se li aiutiamo a crescere e a diventare una presenza ancora più incisiva nelle comunità, il meglio del Rotary deve ancora venire”.

Con queste belle espressioni del Presidente Internazionale, il

Governatore ha concluso la sua allocuzione, per la visita annuale ad uno dei 102 club di questo grande Distretto, facendoci gli auguri che possiamo continuare ad essere sempre più vitali ed a raggiungere gli obiettivi fissati volta per volta.

C’è stata poi la cena e al termine, il Governatore ed il Presidente si sono scambiati dei doni, a ricordo dell’importante incontro. Mario de Caro

 

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MA CHE BELLA GIORNATA!!!

Veramente una bella e interessante giornata, quella passata con Giuliana, moglie del governatore e con Italia e Dominique, il 4 febbraio.

Dunque: visita del Governatore del nostro Distretto e conoscenza della consorte. Alle 16, siamo andate a riceverla al Cacciatore; giusto il tempo di salire in camera per posare i bagagli, e Giuliana è partita con noi a conoscere posti che non aveva mai visto. Salita in macchina, Italia ad Orbetello, ci siamo dirette verso Porto Ercole. Sia Italia che Dominique, hanno fatto da guida, illustrando i tomboli e la diga che uniscono Monte Argentario ad Orbetello, e tutto il meraviglioso panorama, man mano che arrivavamo, fino al gioiello della zona di “Porto Ercole”. Abbiamo portato Giuliana alla panoramica e qui ha potuto, non solo vedere, ma anche “sentire”, le bellezze del posto, dato che l’odore del mare, mischiato con l’odore del rosmarino, saliva fin su e trasmetteva un senso di pulito e di luminoso. Dalla rocca, poi, abbiamo potuto ammirare l’isolotto che sembrava quasi sospeso sulle acque, tanto il mare era calmo; veramente un incanto!! e che dire della baia dello Sbarcatello che si specchiava in quel pezzo di mare che, da maggio in poi, è sempre agitato per via delle migliaia di barche che lo solcano …. ma va bene anche così, anzi forse il panorama è più vivo! Un salto, poi, al Porto di Marina di Cala Galera (primo approdo turistico costruito in Italia) dove i negozi si stanno già preparando per la stagione e, purtroppo, dato che il tempo stringeva, non abbiamo potuto andare oltre, ma abbiamo avuta la promessa di Giuliana, mentre sorseggiavamo un tè, di un suo prossimo ritorno, per visitare ancora i tanti e interessanti dintorni. Dopo di che, via al ristorante “Il Cacciatore”, dove abbiamo parlato delle varie iniziative umanitarie che stiamo facendo e che si potrebbero sviluppare ancora più in grande, mentre facevamo tesoro dei consigli che Giuliana ci ha dato per rendere più attivo il comitato consorti. La serata poi è continuata con la cena insieme a tutti i soci e familiari. Ma che bella giornata!!! Carla

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CONVIVIALE DEL18/II/2011 – RISTORANTE “IL CACCIATORE”

Erano presenti i soci:

Angelo Barbetti, Paolo Brama, Gianfrancesco Casalini, Mario de Caro, Raffaele

De Luca, Angiolo Feroci, Vittorio Fidati, Gianfranco Francia, Marcello

Galeazzi, Enzo La Gamba, Paolo Loffredo, Efisio Lucignani, Carlo Monetti,

Bruno Nocera, Marcello Pancrazi, Antonio Paolini, Fabrizio Paro Vidolin, Ezio

Reverberi, Claudio Santi, Rodolfo Torri, Igino Valiani, Mirco Vergni.

Hanno partecipato:

Massimo Pancrazi, Dominique Brama, Marcus Ruf del R.C. svizzero di

Arlesheim.

Il presidente, dopo il saluto ai partecipanti, ha fatto gli auguri a Marcello

Pancrazi, non appena questi ha fatto capolino nella sala, e sì! perché Marcello è

reduce di un intervento chirurgico che ha superato magnificamente, e per

festeggiarlo, ha partecipato alla nostra riunione di questa sera anche suo figlio

Massimo (altro medico). Efisio, poi, ha passato la parola a Carlo Monetti,

Presidente della Commissione per la Fondazione Rotary, il quale, in sintesi, ha

riferito che, secondo la normativa vigente, per poter chiedere fondi in

sovvenzione alla Rotary Foundation, bisogna che il Club sia “qualificato”. La

prassi per effettuare questa qualificazione, è soggetta ad una specifica procedura

che inizia con la domanda da parte dei responsabili del Club (nel nostro caso il

Presidente in carica, Efisio Lucignani ed il Presidente Incoming, Vittorio Fidati),

con la quale petizione essi devono assumersi determinate responsabilità, e cioè

quelle di impegnare il Club ad impiegare eventuali finanziamenti della

Fondazione Rotary, esclusivamente per lo scopo per il quale sono stati concessi,

e devono impegnarsi ad esperire, per tali operazioni, una contabilità ordinata,

utilizzando un comune brogliaccio di cassa, raccogliere ed archiviare

opportunamente i relativi documenti elaborati per queste operazioni e garantire

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che tale archivio venga conservato nel tempo dai Tesorieri del Club che si

alterneranno in questa carica. Deve essere firmata una dichiarazione, dal

Presidente, che non esistono conflitti d’interesse e infine deve essere aperto un

apposito conto corrente, per depositarvi gli importi sovvenzionati dalla

Fondazione Rotary, dal quale conto possono essere fatti prelievi soltanto, con

l’intervento di due firme congiunte, che egli suggerirebbe di assegnare al

Presidente in carica e al Tesoriere pro tempore. Carlo ha chiarito che la pratica,

che in un primo momento poteva apparire un po’ farraginosa, tutto sommato è

abbastanza semplice. Se si è d’accordo, egli ha letto anche la bozza di delibera

del Consiglio Direttivo, da lui preparata, con la quale si verbalizzerebbe la

decisione. Per poter beneficiare di tali sovvenzioni, già a partire dall’anno

rotariano 2011/2012, la domanda deve essere presentata entro il 28 febbraio

2011. Per cui ha suggerito di affrettarsi e provvedere alla “qualificazione” molto

rapidamente. I consiglieri hanno espresso, all’unanimità, il parere favorevole,

per cui, nei prossimi giorni, si provvederà a formalizzare la pratica. A questo

punto, Carlo Monetti, ci ha anche riferito che, essendo stata deliberata dal

Consiglio, la “Qualificazione” del Club, egli sarebbe intenzionato, dopo aver

ricevuto anche l’assenso dei due membri della Commissione da lui presieduta e

cioè Angelo Barbetti e Angiolo Feroci, a chiedere un finanziamento alla

Fondazione Rotary, per assistere il Progetto Luce (finalizzato ad operare di

cataratta gli abitanti del Burundi) come esposto dal dr. Claudio Bondi, durante la

scorsa conviviale del 21 gennaio. Dopo l’esposizione di Carlo Monetti, il

Presidente Efisio, ha letto la lettera del nostro Governatore Vinicio Ferracci, con

la quale il capo del nostro Distretto ci invia l’attestato della Rotary Foundation

per il nostro versamento di 50.000 $ USA, effettuato nell’anno 2009-2010, sotto

la Presidenza di Luca Agostini. La lettera e l’attestato sono riportati di seguito.

Efisio, poi, ci ha comunicato l’invito formulatoci dal club di Massa Marittima a

partecipare, il 26 febbraio corrente, alle ore 18, ad un concerto lirico

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programmato, presso il “Palazzo dell’Abbondanza” di Massa Marittima, dal loro

club e dall’Associazione Mazziniana Italiana. La cerimonia (che prevede, tra

orchestra e voci, la presenza di 70 elementi, che si esibiranno in canti

risorgimentali) è indetta nell’ottica dei festeggiamenti per il 150° anniversario

dell’Unità d’Italia. Un altro invito, per la Festa Sociale del loro club,

programmata per il 12 marzo prossimo, ci perviene da Carmine Piunno,

Presidente del R.C. di Pitigliano – Sorano – Manciano. Infine, un’iniziativa che

riteniamo abbastanza interessante, c’è stata presentata, con lettera inviata al

nostro Presidente, da Domenico Saraceno del club di Grosseto, il quale,

riallacciandosi ad una proposta iniziata l’estate scorsa, e poi rimandata per

motivi contingenti, ci prospetta un’iniziativa Interclub, tra il nostro Club, il Club

di Grosseto e l’Interact di Grosseto, finalizzata ad una raccolta fondi da

destinare ad uno dei service rotaractiani. L’operazione consisterebbe

nell’organizzare un’asta di quadri offerti da un giovane talento di Grosseto, ma

nativo di Orbetello, Lapo Simeoni, un artista molto quotato e stimato all’estero.

La manifestazione potrebbe essere organizzata presso la Fattoria “La Parrina”.

Del progetto è stato interessato anche il Presidente della Commissione Rotary

per i Giovani e il Rotaract di Grosseto e il socio di Grosseto, notaio Alessandro

Marzocchi, che dovrà valutare la fattibilità dell’iniziativa. La manifestazione

potrebbe svolgersi venerdì 8 aprile 2011. Il Consiglio, s’è riservato di

affrontare l’argomento nei prossimi giorni.

Con la trattazione di svariati argomenti inerenti alla programmazione di

Service rotariani, terminava la conviviale.

Mario de Caro

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CURIOSITA’ NELLE PIEGHE DELLA SCIENZA di Alvaro Meossi

Posso vivere in eterno?

Invecchiare è inevitabile come il sorgere del sole. Veniamo concepiti, viviamo la nostra vita, ci logoriamo e poi esaliamo l'ultimo respiro. È triste e deprimente e abbiamo poche possibilità di modificare la situazione, quindi è necessario farci l'abitudine. Secondo i biologi la chiave per prolungare la vita consiste nel mangiare di meno. Meno di mille calorie al giorno sono necessarie come strumento per prolungare la vita. L'invecchiamento è un tema molto strano; è qualcosa che non abbiamo ancora compreso bene. La natura del processo di invecchiamento è un argomento molto studiato. Alcuni scienziati considerano l'invecchiamento come una "malattia", quindi curabile. Le tartarughe, sappiamo, che possono vivere fino a 200 anni, così come alcuni cetacei. Certi anemoni di mare e molluschi sembrano davvero immortali.

La specie di "Pinus longaeva", come l'esemplare californiano è vivo e vegeto da 4.844 anni (determinati contando gli anelli del tronco). Molti alberi possono raggiungere un'età di un migliaio di anni e anche più come le famose sequoie giganti.

I mammiferi di piccole dimensioni, come i topi, possono vivere due anni, gli uccelli molto di più. Gli esseri umani si piazzano all'inizio della classifica, con un caso eccezionale, Jeanne Calment, che ha raggiunto l'età di 122 anni, una francese che poco curava lo "stile di vita sano". Mangiava e beveva, in verità in modo esagerato, e fumò fino all'età di novanta anni. Quali conclusioni possiamo trarne? L'invecchiamento e la morte arrivano per tutti?

Le balene e le tartarughe alla fine muoiono, certo, ma cosa si può dire di quei batteri? Per una cellula vivente (completa di materiale genetico), 250 milioni di anni è una durata di conservazione straordinaria; ma l'immortalità probabilmente è irraggiungibile. In generale, ciò che è grosso, tende a vivere più a lungo di ciò che è piccolo: i topi possono vivere due anni, gli insetti molto meno, i cani e gatti molto di più, i pesci anche vivono a lungo, i rettili e i mammiferi hanno una vita abbastanza lunga; gli elefanti vivono una settantina

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d'anni, e gli esseri umani possono essere più che centenari. Anche le scimmie antropomorfe, nostre parenti, possono raggiungere i cento anni. Un'altra regola è che gli animali lenti tendono a vivere più a lungo di quelli veloci. I pesci che vivono in acque profonde e sono lenti, quasi catatonici, sono longevi. Gli animali grandi, come gli elefanti e le balene, hanno un metabolismo molto più lento. E c'è qualcosa di vero che sebbene la durata della vita di specie diverse sia notevolmente variabile, il numero dei battiti del cuore nella vita di un animale tende a essere all'incirca costante.

Con il passare del tempo, gli esseri umani tendono a vivere sempre più a lungo. Nell'antica Roma la vita media di un cittadino era meno di 25 anni, e le persone di 30 anni erano considerate "anziane". Nei paesi africani dove "l'aspettativa media di vita" può essere di 40 anni e anche meno, i trentenni sono "vecchi". Oggi, un vecchio è considerato con la barba e i capelli bianchi e almeno più di 50 anni sulle spalle. Il miglioramento dell'aspettativa di vita si è verificato con la riduzione del tasso di mortalità infantile. L'acqua potabile, l'igiene, l'alimentazione qualificata e in particolare le vaccinazioni hanno raddoppiato la durata della vita. Nelle nazioni più ricche del mondo l'aspettativa media di vita tende ad aumentare di due anni ogni decennio. Cos'è e come avviene l'invecchiamento?

L'invecchiamento è un processo che spesso viene frainteso. Molti pensano che le persone si logorano proprio come le macchine. È vero, alcune parti del nostro corpo si deteriorano quando diventiamo vecchi, proprio come accade alle macchine, ma i modi in cui il passare del tempo influenza un organismo o una macchina presentano delle differenze fondamentali. Nei primi anni della nostra vita, a causa delle grandi dimensioni del nostro cervello, i bambini nascono prematuramente, altrimenti le madri non potrebbero partorirli. In confronto ai piccoli di altra specie di mammiferi, i bambini sono vulnerabili e dipendenti. Il tempo tempra nei primi anni e non distrugge il nostro corpo: le ossa diventano più dense e più forti, così i muscoli e i tendini, le cartilagini. Il cervello diventa più acuto, scopriamo la locomozione, il cibo solido e il linguaggio, e sviluppiamo un sistema immunitario finemente regolato. In realtà nei primi venti anni "ringiovaniamo" e dalla prima infanzia alla fine dell'adolescenza diventiamo in effetti più giovani. Ma tra il secondo e il terzo decennio di vita inizia il declino. L'invecchiamento si definisce come la diminuzione della capacità di affrontare lo stress. Anche i meccanismi di riparazione del corpo e la resistenza alle malattie infettive diventano meno efficienti.

L'invecchiamento è un processo profondo e fondamentale, un "orologio" a base genetica che inizia a funzionare il giorno della nostra nascita. È questa la teoria dell’“orologio biologico".

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L'ossigeno ha un ruolo di protagonista; possiamo fare a meno del cibo per settimane e dell'acqua per sei giorni, ma non duriamo più di sei minuti senza una scorta di ossigeno. E sì che l'ossigeno è un veleno, anche se non ce ne rendiamo conto: se respirassimo ossigeno puro, la gola si scorticherebbe e le vie aeree si infiammerebbero; mentre, cooptandolo abilmente nei cicli respiratori, la vita uscì del suo torpore anaerobico e iniziò a turbinare con impetuoso vigore. L'ossigeno è un elemento potente che consente il rilascio efficiente di grandi quantità di energia quando le molecole vengono scomposte.

Ma cosa accade quando invecchiamo? La teoria evoluzionistica spiega perché invecchiamo; come ciò avvenga si riduce sostanzialmente al fatto che ci deterioriamo e ci trasformiamo. L'invecchiamento è un processo che ci rende sempre più vulnerabili verso diverse malattie; l'invecchiamento diminuisce la capacità del nostro corpo di affrontare vari generi di danni. Tutti conosciamo persone di più di 80 anni, e anche di più di 90, capaci di condurre lo stesso tipo di vita attiva che alla maggioranza è consentito fino alla mezza età, o anche solo in gioventù. In gran parte, tutto si riduce allo stile di vita, a fattori quali il fumo, l'esercizio fisico e l'abitudine a un'alimentazione sana e così via, ma per una buona parte si tratta di fortuna.

Per quanto fortunati e virtuosi invecchieremo e moriremo comunque. Ma si può fare qualcosa? Gli studiosi dell'invecchiamento sono in disaccordo e solo su un punta tendono a concordare: il fatto che l'invecchiamento non è qualcosa che dovremmo cercare di fermare. Rallentare il processo sarebbe enormemente difficile e costoso, e anche se potessimo, non dovremmo. E … perché no? E qui la scienza scivola nella moralità. Facendo vivere più a lungo le persone, contribuiremmo al problema della sovrappopolazione e alla discriminazione fra i ricchi che disporrebbero di mezzi e gli indigenti che non avrebbero risorse adeguate a disposizione. E l'era degli esseri umani che vivono mille anni è lontanissima, ma forse non è lontana l'era dei centocinquantenni. Il modo più semplice per estendere la durata della vita umana potrebbe essere quello di rendere illegale iniziare la procreazione prima di aver compiuto quarant'anni. In questo modo si elimina dal pool genetico chiunque non abbia una costituzione abbastanza forte da arrivare alla mezza età ancora fertile e in buona salute.

È stato dimostrato che una forte limitazione delle calorie sembra prolungare la durata della vita: mantenere gli animali in uno stato prossimo all'inedia (naturalmente con una dieta bilanciata ricca di vitamine e minerali) ha senza dubbio un effetto benefico sulla durata della vita. Diete spartane hanno dimostrato che tale strategia li fa vivere fino al 50 % in più, che, nel caso degli esseri umani, equivarrebbe a una vita di 150 anni. La restrizione calorica della dieta, beneficia i vermi, i ragni e gli insetti. L'esperimento di restrizione della dieta effettuata sull'uomo avvenne nel 1991 nel deserto dell'Arizona: otto

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scienziati chiusi in cupole collegate tra loro, si sottoposero ad una dieta di circa mille calorie al giorno. Ma l'idea di garantirci una vecchiaia sana passando la vita in uno stato simile all'inedia è una delle più deprimenti di tutta la storia della medicina. Esistono altri metodi? Non è chiaro come e perché la restrizione calorica "funzioni". Con meno cibo si ha una minore attività metabolica, e quindi meno radicali liberi rilasciati nel flusso sanguigno delle cellule, obbligate a lavorare con la massima efficienza. Si ritiene che i radicali liberi e altre sostanze chimiche ossidanti, abbiano un ruolo fondamentale nel processo di invecchiamento. La condizioni di inedia, induce stress e il corpo genera una reazione non dissimile alle reazioni immunitarie provocate da un'infezione. Questo "tempra" l'organismo rendendolo più capace di combattere le malattie dell'invecchiamento.

Oggi i ricchi possono comprarsi ciò che vogliono, ma per ora non possono comprarsi una vita più lunga. Progressi dell'estensione della durata della vita sono gia stati realizzati. Eliminando la mortalità infantile, oggi siamo più in forma dei nostri bisnonni. Oggi un sessantenne in buone condizioni fisiche può aspettarsi di vivere per altri 25-30 anni, e ciò prima di ora non era mai esistito. L'aspettativa di vita è in crescita in quasi tutte le società, anche se resta da capire se nei prossimi anni l'attuale epidemia di obesità diffusa in tutti i paesi influenzerà questa tendenza.

Certo l'immortalità è ancora molto lontana. Colui che risolverà il problema dell'invecchiamento, diventerà una delle persone più famose della storia.

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TRADUZIONE DI STRALCI DAI BOLLETTINI DI HYERES a cura di Gigliola VALIANI

Bollettino nr. 3057 del 3 febbraio 2011 A Macany, presso Jean-Francois Lantrua. Tra i vari argomenti trattati l'incontro, martedì, a Nizza con Hatem il presidente fondatore del Club di Tunisi-La Marsa che ha riferito che non c'è alcuna preoccupazione riguardo al viaggio a Tunisi previsto dal 14 al 21 Maggio per cui, affinché Hatem possa organizzare la permanenza in maniera ottimale, è necessario che le iscrizioni siano effettuate entro il mese. Il mercoledì è stata messa una targa sulla tomba di Anne Despinoy, insieme a membri del Club des Iles d'Or. Si ricorda che sabato 16 aprile ci sarà la gita al paese di Petrarca e di René Char, Fontaine-de-Vaucluse. Fontaine-de-Vaucluse che ha il privilegio di aver dato il suo nome al dipartimento, trae la sua etimologia dalla sua curiosità geografica Vallis clausa:Vallée Close:Vaucluse. Questo sito pittoresco si trova infatti in una valle profonda con un paesaggio costellato di grotte e valloni. Ha ispirato numerosi artisti tra i quali i più celebri furono Francesco Petrarca e René Char. Tutti furono sedotti dalla bellezza del luogo e l'incanto procurato dalle passeggiate lungo la Sorgue e le sue rive verdeggianti. Nel corso della gita la visita al superbo Mulino-Museo della carta, al Museo del Petrarca e a quello della Resistenza, l'incontro con gli artigiani del posto, la passeggiata lungo la Sorgue, il pranzo alla locanda del Castello. Le Moulin à papier- situata all'esterno la ruota del mulino di Vallius Clausa misura 7 metri di diametro e gira in ragione di 7 giri al minuto. Possiede 48 pale di 2 metri di larghezza. L'acqua alimenta la ruota in ragione di 1 m3 al secondo. Le Musée d'Histoire Jean Garcin:1939-1945 il richiamo della libertà. Questo museo di Storia è quello della Resistenza durante la seconda guerra mondiale. E' commemorazione del passato e, per il futuro, un simbolo sempre presente. E' stato creato dall'iniziativa di Jean Garcin, presidente del Consiglio Generale di Vaucluse dal 1970 al 1992, che fu nella Resistenza il colonnello Bayard. Musée-bibliothèque Petrarca-Fontaine-de-Vaucluse Il museo comporta una iconografia di disegni e stampe su Petrarca, Laura, Avignone e Fontaine-de-Vaucluse così come una collezione di edizioni antiche delle opere del Petrarca. La presentazione delle collezioni esprime la natura profonda del petrarchismo: esperienza umana e allegorica dell'amore, spiritualità di un primo umanesimo. Infine una piccola collezione di arte moderna perpetua i legami estetici e sentimentali di un certo numero di artisti con il sito. Essa riunisce intorno agli scritti di René Char

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opere di Braque, Giacometti, Szenes, Vieira da Silva, Mirò, Zao-Wou-Ki, Picasso, Wilfredo Lam, Sima....... Bollettino nr. 3058 del 10 febbraio 2011 Ritorno al RBC Cena al Riviera Beach Club Durante la serata, tra gli argomenti trattati, l'aggiornamento sulla situazione dei biglietti venduti per la lotteria e l'esortazione a intensificarne le vendite. Esortazione anche ad avvertire di un'eventuale assenza alle cene in quanto i membri del club sono automaticamente iscritti d'ufficio. Il Presidente saluta calorosamente Robert Devainon, Presidente del Club Toulon-Cap Brun, il quale è.anziano membro della marina nazionale, istruttore per la marina marocchina e attualmente collaboratore del DRH della CGA-CGM (Compagnia Marittima di Noleggio - Compagnia Generale Marittima) relaziona sull'origine della suddetta compagnia, sulla sua evoluzione, sulla grandezza della sua flotta, sul gran numero dei collaboratori nel mondo, sul mercato cinese. Grasse Amiral: Il Profumo del Rotary. All'inizio dell'anno il Club Rotary Grasse Amiral ha deciso di commercializzare all'interno del Distretto 1730, il flacone di profumo con forti sconti Ma qual'è la storia di questo profumo? 1988:Jean Monternier (Governatore 2010-2011), professionista di profumi, propone al club di confezionare un profumo che potrebbe essere un mezzo importante e duraturo per finanziare le azioni del club. Si forma una commissione per decidere. 1989-1990: sotto la presidenza di Jean Monternier viene proposto un flacone a forma di ruota rotariana. L'idea del profumo viene sottoposta al CORO (Convention Rotary Organisation) che l'adotta. La realizzazione presenta qualche difficoltà, comunque i membri del club decidono di finanziare il progetto pagando un anno anticipato di iscrizione; il disegno del flacone è depositato all'INPI. Il nome del profumo maschile: "Amiral de Grasse", di quello femminile "Princesse Pauline". Il CORO passa un primo ordine di 5000 flaconi che permette di lanciare la primissima fabbricazione . Una produzione di campioncini ha permesso di fare la promozione del profumo alla Convenzione di Melbourne nell'anno 1992-1993 Da allora durante le Assemblee e le Conferenze di Distretto, l'accoglienza è stata tale da permettere la vendita del primo migliaio di flaconi. Nel 1994-1995 è a Taipeh che le prime vendite sono effettuate nell'occasione della campagna di Cina con grande successo. Alla fine della convenzione i risultati sono stati tali da permettere al club di insignire ogni membro con un PHF. Dalla sua creazione, questa azione ha contribuito ad assicurare al Rotary International la somma di 60.000 US $.

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La particolarità di questo profumo doveva essere esclusivo, è stato dunque elaborato da Jaques Cavallier, celebre "Naso" della profumeria (premio Francois Cotty 2004 del miglior artista profumiere) e figlio di Jean Cavallier membro fondatore di Grasse Amiral. Doveva essere bello e rapportarsi all'emblema del Rotary. Esso rappresenta la ruota. Infine esso doveva SERVIR D'ABORD contribuendo alla riuscita delle azioni della Fondazione Rotary di cui "l'acqua" e "l'estirpazione della polio" sono le preoccupazioni maggiori. Il profumo femminile "Princesse Pauline" bouquet di fiori prorompente su un fondo boscoso e muschiato. Nota di testa: mandarino di Sicilia, pompelmo della Florida, nettare di pera. Nota di cuore: mughetto fresco, gelsomino selvatico, giglio tigrato. Nota di fondo: patchouli indonesiano, sandalo, muschio bianco. Il ptofumo maschile "Amiral de Grasse": un profumo fresco, speziato e boscoso. Nota di testa: begamotto di Calabria, neroli della Tunisia. Nota di cuore: supremazia dello zenzero cinese, noce moscata indonesiana. Nota di fondo: cedro della Virginia, ambra grigia.. Biografia di Jaques Cavallier, nativo di Grasse, figlio e nipote di profumieri impara dal padre l'arte di creare profumi. Le sue creazioni maggiori sono: l'Eau d'Issey Miyake, Jean Paul Gaultier, Poeme de Lancome, Acqua di Gio di Giorgio Armani e Cinema d'Yves Saint-Laurent. Bollettino nr. 3059 del 17 febbraio 2011

Durante la serata al Riviera Beach Club, vengono date notizie riguardo alle condizioni di salute di Roger Kaioun, viene fatto un rapido resoconto della riunione del Comitato con il dettaglio di come impiegare, per Haiti, la somma di 6.000 euro, un resoconto delle cifre raccolte nel "loto" e dato qualche ragguaglio sugli appuntamenti futuri.

Per la conferenza statutaria la parola è a Isabelle che inizia esprimendo un grande amore per il suo mestiere. Essa ha scoperto la professione di chinesiterapeuta durante la pratica ad alto livello dello sport del basket. Dopo i suoi studi a Saint-Etienne e a Nantes, ha seguito il richiamo del sole e si è spostata a Hyères all'ospedale Léon Bérard e a La Valette. Nel 2003 ha ripreso gli studi di osteopatia. Questa scienza, ancora misconosciuta, le cui origini risalgono all'antico Egitto, si è sviluppata negli Stati Uniti nel 1874 sotto l'impulso del medico Andrew Taylor Still, ma non ha ottenuto un riconoscimento legale in Francia se non nel 2002. Questa terapia non convenzionale si basa sull'idea che le manipolazioni manuali delle ossa, dei muscoli, della testa ........ permettano una guarigione naturale di certe afflizioni del corpo. L'osteopata palpa il corpo per decelerare le tensioni e gli squilibri che causano malattie, poi fa manipolazioni per ristabilire l'equilibrio. Tutti i mali, sia fisici che psichici, hanno delle risonanze nel corpo. Riassumendo: "E' un'arte che riposa su una scienza" Yves ha dichiarato che questi professionisti dispongono di due utensili magnifici:l e mani. A questo punto, congratulandosi con Isabelle che è stata la prima a rispondere all'invito per cui ognuno può fare una conferenza statutaria sia presentando la propria attività professionale, sia esponendo su qualcosa di personale, tipo hobby, sia

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riferendo su qualcosa di interesse generale o locale. ......., Jean-Louis annuncia che contatterà tutti quelli della lista! Azione Contro La Fame Il 12 Gennaio del 2010, un sisma di magnitudo 7 Richter ha distrutto Haiti. Questa catastrofe ha fatto più di 230.000 morti e tra i 300.000 e 400.000 feriti. Azione Contro La Fame è presente ad Haiti da 28 anni con programmi di sicurezza alimentare, acqua, risanamento e igiene, di salute e nutrizione. Le donazioni permetteranno all'Azione Contro La fame di continuare la sua azione in modo da rispondere ai bisogni primari degli abitanti di Haiti e di arginare l'epidemia di colera che imperversa dall'ultimo mese di ottobre. Ecco il dettaglio di tutto quello che il Club può fare grazie a questa donazione di 6.000 euro: - ripristinare un punto d'acqua che può servire 150 persone; - fare promozione per l'igiene per 300 persone; - permettere a 50 bambini, di meno di 5 anni, di seguire un trattamento nutrizionale completo, per la malnutrizione acuta, a base di Plumpy Net (pasta di arachidi molto nutriente) per 8 settimane (durata totale del trattamento per curare definitivamente un bambino); - permettere a 10 persone di beneficiare del programma Cash For Work e questo per 15 giorni. Cash For Work, ovvero lavori comunitari che permettono ad alcune persone di ricevere denaro in cambio di un lavoro. Ad esempio, ad Haiti alcune persone rimuovono le macerie in cambio di denaro; - permettere a 40 famiglie di ricevere dei coupon per ricevere cibo fresco e anche di rifornirsi di frutta e legumi al mercato locale per un mese.

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PROSSIME RIUNIONI

Venerdì 4/III/2011 – ore 20,30 - Ristorante “Il Cacciatore” Conviviale per soli soci.

Venerdì 11/III/2011 – ore 19,30 – Sede “Il Cacciatore” Caminetto

Venerdì 18/III/2011 – Ristorante “Il Cacciatore” Conviviale per soli soci.

Venerdì 25/III/2011 – ore 19,30 – Sede “Il Cacciatore” Caminetto

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I NOSTRI SOCI

AGOSTINI Luca Roberta ALDI Simone Francesca ANDREINI Ferdinando Antonio Fiorella BALDI Italia BARBETTI Angelo Rossana BRAMA Paolo Dominique CASALINI Gianfrancesco Anna CLEMENTE Riccardo Silvia COLLANTONI Roberto Luciana de CARO Mario DEL MAZZA Francesco Elena DE LUCA Raffaele Giovanna DESTEFANO Luigi Cristina FABBRI Fabrizio Patrizia FEROCI Angiolo Gabriella FIDATI Vittorio Anna FRANCIA Gianfranco Irene GALEAZZI Marcello Alda LA GAMBA Enzo Eliana LOFFREDO Paolo Nicoletta LUCIGNANI Efisio Carla MEOSSI Alvaro Nada MICHELACCI Raniero Fernanda MONETTI Carlo Maria MURZI Angelo Roberta MUSCETTA Pier Nicola Ica NOCERA Bruno Serenella PANCRAZI Marcello Ida PAOLINI Antonio Katia PARO VIDOLIN Fabrizio Luciana PIANELLI Fabrizio Luisa REVERBERI Ezio Hilde SANTI Claudio Fiorenza TAMBELLI Giulio Caterina TOMMASI Alessandro Giovanna TORRI Rodolfo Vladimira VALENTI Maurizio Alessandra VALIANI Igino Gigliola VERGNI Mirco Marie Louise SOCI ONORARI BRAMA Salvatore GRAZIANI Ennio MAIORINO Gerardo Luigina

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