reporter reggio emilia giornale 2 aprile 2010

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Giornale settimanale di informazione e annunci - Spedizione in abb. postale, art. 2 com. 20/b, leg. 662/96 - Filiale RE. Contiene I.P. - Editrice Reporter srl Redazione, amministrazione e pubblicità: via Emilia Ospizio, 23 - 42100 Reggio Emilia - tel. (0522) 45.50.50 r.a. - Fax (0522) 45.35.15 internet: www.reporter.it e-mail: [email protected] 0,02 Anno 23 • numero 14 • 2 aprile 2010 ALL'INTERNO L'ASCENSORE I buoni e i cattivi di questa settimana a pagina 2 SPECCHIO SEGRETO Compagni avari Tutino e la Montecchi a pagina 4 L'INCHIESTA Quanto costa la Provincia? alle pagine 8 e 9 CULTURA E SPETTACOLI Tutti gli appuntamenti di questa settimana nell'inserto Weekend Trionfa l’astensionismo, ma tutti gli schieramenti sono convinti di avere vinto le elezioni... Partito del mare al 33% SABRINA BASONI E GABRIELE CANTARELLI ALLE PAGINE 6 E 7 VALUTIAMO IL TUO ORO 18 al gr PURO 42013 Casalgrande (RE) - Via Statale, 26 - Tel. (0522) 84.01.08 CONSULENTI GLOBALI DELL'AUTO CONTROLLO GAS DI SCARICO PREPARAZIONE ALLE REVISIONI BOLLINO BLU SERVIZIO E SOSTITUZIONE PNEUMATICI RICARICA CLIMATIZZATORI RIPARAZIONI SU QUALSIASI TIPO DI AUTOVEICOLO di Pagani Giorgio e Ferrari M. Autofficina Via Adua 20 - Reggio Emilia Tel. 0522 921247 - Fax 0522 921298 www.miaribruno.it - E-mail: [email protected] LA FINESTRA PER TETTI NOVITÀ disponibilità servizio rottami anche per il centro storico VENITE A SCOPRIRLA IN CONCESSIONARIA STEFANO IOTTI INFERRIATE - CANCELLATE RINGHIERE - PORTE IN FERRO Via Salvatore Quasimodo, 1/2 Cadelbosco Sopra - Tel./Fax 0522 516566 Sopralluoghi e preventivi gratuiti per fissare un appuntamento telefonare al 333 2167506 Hai visto? Noi l’avevamo detto che avrebbe trionfato l’astensionismo! É la prima volta che vinco le elezioni in vita mia. E mi viene da piangere...

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Reporter Reggio Emilia Giornale 2 Aprile 2010

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Page 1: Reporter Reggio Emilia Giornale 2 Aprile 2010

Giornale settimanale di informazione e annunci - Spedizione in abb. postale, art. 2 com. 20/b, leg. 662/96 - Filiale RE. Contiene I.P. - Editrice Reporter srlRedazione, amministrazione e pubblicità: via Emilia Ospizio, 23 - 42100 Reggio Emilia - tel. (0522) 45.50.50 r.a. - Fax (0522) 45.35.15

internet: www.reporter.it • e-mail: [email protected]

€ 0,02Anno 23 • numero 14 • 2 aprile 2010

ALL'INTERNO

L'ASCENSORE

I buoni e i cattividi questa settimana

a pagina 2

SPECCHIO SEGRETO

Compagni avari Tutino e la Montecchi

a pagina 4

L'INCHIESTA

Quanto costala Provincia?

alle pagine 8 e 9

CULTURA E SPETTACOLI

Tutti gli appuntamentidi questa settimananell'inserto Weekend

Trionfa l’astensionismo, ma tutti gli schieramenti sono convinti di avere vinto le elezioni...

Partito del mare al 33%

SABRINA BASONI E GABRIELE CANTARELLI ALLE PAGINE 6 E 7

VALUTIAMOÊ ILÊ TUOÊ OROÊ 18Ê Û Ê alÊ grÊ PURO

42013 Casalgrande (RE) - Via Statale, 26 - Tel. (0522) 84.01.08

CONSULENTIGLOBALI DELL'AUTO

CONTROLLO GAS DI SCARICOPREPARAZIONE ALLE REVISIONI

BOLLINO BLUSERVIZIO E SOSTITUZIONE PNEUMATICI

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di Pagani Giorgio e Ferrari M.

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www.miaribruno.it - E-mail: [email protected]

LA FINESTRA PER TETTI

NOVITÀdisponibilità servizio rottami

anche per il centro storico

VENITE A SCOPRIRLA IN CONCESSIONARIA

STEFANO IOTTIINFERRIATE - CANCELLATE

RINGHIERE - PORTE IN FERRO

Via Salvatore Quasimodo, 1/2Cadelbosco Sopra - Tel./Fax 0522 516566

Sopralluoghi e preventivi gratuitiper fissare un appuntamento

telefonare al 333 2167506

Hai visto? Noi l’avevamo detto

che avrebbe trionfato l’astensionismo!

É la prima volta che vinco le elezioni

in vita mia. E mi viene da piangere...

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venerdì 2 aprile 2010 - REPORTERPag. 2

MARCO BARBIERI

FABIO FILIPPI

MATTEO RIVA

GIOVANNI LO SCOCCO

OPINIONI Il commento acido e sub partes alla politica reggiana

Lo SfregioLo Sfregio Il commento acido e sub partes alla politica reggiana

DI AL VETRIOLO

Sembra di stare da un’altra parte, in mezzo a gente

che parla un’altra lingua e che guarda alle cose partendo da altre regole, da altri punti di riferimento. Certo, ognuno fa il mestiere che può o che riesce a fare, ma questa seppur grave tragedia non deve finire col giustifi care proprio tutto. Ad esempio, non è possibile che di fronte ad un astensionismo che supera il 30% ci sia gente che esulta e parla di vittoria, sia che abbia vinto davvero sia che abbia invece perso.Tutti triti e contriti, tutti preoc-cupati di come riavvicinarsi alla gente, ma fi no alla domenica sera. Dalle 15 del lunedì poi dei dati sull’affl uenza non frega più niente a nessuno, proprio come gli studenti più ignoranti e meno dotati che piangono le scuse più assurde davanti agli insegnanti, promettendo di studiare di più la prossima volta, e che corrono fuori dalla scuola esultando e facendo il gesto dell’ombrello non appe-na ottenuta una promozione non meritata.Eppure, una classe politica seria si dovrebbe interrogare sul fenomeno dell’astensione. Certo, questo è un paradosso, dal momento che con una

classe politica più seria probabil-mente l’astensione non avrebbe raggiunto questi livelli da record. Ma è chiaro che quando un partito vince, ad esempio, in Puglia dopo aver fatto la guerra al suo stesso candidato, poi non può pretendere di avere un forte appeal sul proprio elettorato. Oppure quando un par-tito candida a sindaco di Venezia il suo leader anti fannulloni, che tranquillamente conferma di non avere la minima intenzione di dimettersi da ministro in caso di vittoria alle amministrative, allora l’elettore si chieda se valga davve-ro la pena. Vale davvero la pena andare a votare? Vale davvero la pena prendersi la briga di andare al seggio, una domenica, mostrare un documento e fare la croce su un simbolo? Non tanto perché ci sia poi tutta questa gran ressa da-vanti alle urne, ma perché sembra ai più una ritualità inutile. Un po’ come sottoporsi ad una terapia dolorosa, invasiva e debilitante che non cura affatto il male. C’è poi

Uno su tre non ce la fa...

Giornale quotidiano iscritto al n° 3831 del Registro Nazionaledella Stampa Iscritto al R.O.C. al n° 2075

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PERIODICA ITALIANA

un altro aspetto: il bello della competizione democratica, e ciò che la rende importante, è che il risultato conta. Ovvero, chi vince regna, chi perde va a casa. Ma basta vedere la fi ne che fanno i trombati, tutti rigorosamente riciclati in inca-richi pubblici, per capire come le elezioni siano, al massimo, poco più che una partita ami-chevole, poco meno che un trofeo calcistico d’agosto. Ecco quindi l’equazione: se comun-que io voti e chiunque prenda la maggioranza, tutti i parteci-panti alle elezioni fi niscono per vincere, perché devo prendermi la briga di votare? Da qualsiasi prospettiva si guardi a questa equazione, il risultato è sempre zero. A meno che non si sia candidati in prima persona, ovviamente, cosa che avviene (contando parenti, amici, di-pendenti pubblici, consulenti e affini) a circa il 66% della popolazione italiana...

L'

Il grande favorito non ha deluso le attese: Giusep-pe Pagani ha mantenuto fede alle aspettative e conquistato un seggio in consiglio regionale. L’ex segretario provinciale della Cisl ha portato a casa

un buon numero di preferenze, considerando il calo del Pd, suffi ciente a non mettere mai in discussione la sua elezione, man mano che lo spoglio dei voti diventava defi nitivo. Complimenti anche a Roberta Mori che, sostenuta dai dalemiani/bersaniani/mon-tecchiani, ha conquistato il secondo posto a scapito di Marco Barbieri, Laura Salsi e del giovane Mirko Tutino.

GIUSEPPE PAGANI

Si candida come sindaco di Reggio e tutti lo defi ni-scono candidato debole, si candida alle regionali e nessuno pensa ce la possa fare. Nemmeno

quest’anno, dopo ben due mandati da consigliere regionale alle spalle, Fabio Filippi veniva dato per favorito. Sarà per il suo modo ruspante di fare politica, sarà per la sua desuetudine ai salotti buoni, ma Filippi proprio non veniva considerato un vincente, nemmeno dai suoi elettori. E invece l’ingegnere ha messo per l’ennesima volta tutti in fi la dietro di sé, a partire da quel Pagliani che aveva investito tantissimo in cam-pagna elettorale tappezzando la città di manifesti e le televisioni di spot.

Marco Barbieri è il vero sconfi tto di queste elezioni regionali. Un po’ perché Barbieri poteva contare sull’appoggio di buona

parte della ex Margherita, ma soprattutto perché Barbieri aveva dalla sua parte anche una ottima organizzazione elettorale ed una macchina cattura preferenze che mai aveva fallito in passato. Ed invece Barbieri si è bruciato l’enorme credito guadagnato con le Primarie del Pd dello scorso ottobre, quando era riuscito a far convergere la componente lettiana nella corrente bersaniana, risultata poi vincente.

Una good news in campo medico. Il dottor Giovanni Lo Scocco, origini pugliesi ma reggiano d’adozio-ne da oltre 30 anni, è primario di dermatologia

all’Ospedale di Prato. La scorsa settimana, nella sede toscana di Confi ndustria, Lo Scocco ha presentato un brevetto medico-scientifi co di importanza internazio-nale che aiuterà milioni di malati di psoriasi in tutto il mondo. Insieme ad un’azienda del distretto tessile di Prato, Lo Scocco ha infatti inventato e sperimentato con successo un nuovo tessuto anestetico alla portata di tutti. Anche dei malati di psoriasi.

Per la serie, quando il politico conta più del partito. Matteo Riva continua a portare a casa preferenze e a vincere tutte le sue battaglie elettorali, in-

dipendentemente dal partito con il quale corre. Che siano i Comunisti Italiani, per i quali è stato consigliere comunale fi no al 2009, oppure i dipietristi dell’Italia dei Valori, nei quali è entrato lo scorso anno, poco prima delle amministrative, Matteo Riva fi nisce sempre per portare voti e preferenze. E stavolta ha fatto davvero il botto, arrivando a conquistare un seggio in consiglio regionale. Complimenti.

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AscensoreAscensore

Page 3: Reporter Reggio Emilia Giornale 2 Aprile 2010

Pag. 3venerdì 2 aprile 2010 - REPORTER

LIANA: Eccoci qua!RITA: Eccoci qua!L: Piacere LianaR: RitaL: Anche tu eletta, eh…R: Eh si, neanche me l’aspettavo. però me l’avevano garantitoL: Beata te, io invece per farcela ho dovuto fare anni di gavetta. pensa che vado a Bologna come dipie-trista, ma in passato sono stata persino socialistaR: Ma dai! che coincidenza. io invece lo sono ap-pena diventata!L: Ma cosa?R: Socialista. Ho preso la tessera giusto un mese fa.L: Ma esistono ancora?R: Chi?L: I socialisti?R: Boh. E lo chiedi a me? Io vengo dal pdL: Caspita, complimenti! Comunque sono contenta. Io, te e la Mori: tre donne reggiane a Bologna. Bel colpo.

R: Mi hanno detto che ce n’è anche una quarta.L: Ma chi?R: Il vicesindaco di Reggio. Mi han detto che è stata eletta anche lei. Ma in campagna elettorale non si è neanche fatta vedere. Poveretta, chissà che faccia deve avere se la tengono nascosta. Di sicuro non bella e giovane come me.L: Scendi….R: Come scusa?L: Scendi…scendi subito dall’autoR: Ma come. Non siamo neanche a modena sud. come ci arrivo a Bologna: in taxi? Non ho neanche il portafogli con me. Mi han detto che tanto a Bo-logna non ce n’è bisogno: tutto pagato, vacanze in Messico comprese.L: Sei una socialista, cara. Se la memoria non mi inganna non farai fatica a trovare i soldi per il taxi. At salot!

Accordo bipartisan in Consiglio Comunale: votata allÕ unanimitˆ una mozione per non

realizzare la fermata Mediopadana della Tav. Ò Se nessuno si ferma a Reggio Ð hanno

dichiarato maggioranza e opposizione in un

comunicato congiunto Ð • molto meglio: possiamo

ancora dare a bere la balla della cittˆ bella e vivibile...Ó .

NOTIZIA ANSIA

Fuori Barbieri, Zobbi e Mario PoliÉ • proprio vero: NON CÕ EÕ PIUÕ RE(li)GIONE!

VERITÀ SUPPOSTE

FARSE E COMMEDIE ISPIRATE AI FATTI DI CRONACA REGGIANA

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FARSE E COMMEDIE ISPIRATE AI FATTI DI CRONACA REGGIANAFARSE E COMMEDIE ISPIRATE AI FATTI DI CRONACA REGGIANAFARSE E COMMEDIE ISPIRATE AI FATTI DI CRONACA REGGIANAFARSE E COMMEDIE ISPIRATE AI FATTI DI CRONACA REGGIANAFARSE E COMMEDIE ISPIRATE AI FATTI DI CRONACA REGGIANAFARSE E COMMEDIE ISPIRATE AI FATTI DI CRONACA REGGIANAFARSE E COMMEDIE ISPIRATE AI FATTI DI CRONACA REGGIANAFARSE E COMMEDIE ISPIRATE AI FATTI DI CRONACA REGGIANALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO 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SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A MANO ARMATALA SATIRA A 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Liana & Rita

IL PRIMO VIAGGIO REGGIO - BOLOGNA DELLE DUE NEO CONSIGLIERE

IL VERO COMMENTO DI DELRIORevolver • entrato in possesso

della prima bozza con le note personali del sindaco poi misteriosamente scomparse.

Con il voto di oggi, Reggio Emilia

ha premiato la politica dei fatti

(PIUÕ DROGATI IN CENTRO STORICO)

e dei programmi chiari (STA PER

ARRIVARE IL DIGITALE TERRESTRE),

che dimostrano come Sanitˆ , Servizi

sociali e sviluppo economico possono

coesistere e progredire insieme (GRAZIE

ALLÕ INCREMENTO DEI CASI DI FURTO,

RAPINA, STALKING E VIOLENZA). DÕ altro

canto, come sancito dallÕ arretramento

in cittˆ della Lega (NORD, PERCHEÕ

QUELLA DELLE COOPERATIVE AL CONTRARIO

AVANZA ALLA GRANDE), il voto ha bocciato

demagogia (I REGGIANI, PER ESEMPIO?),

populismo (WIFI E BICICLETTE PER TUTTI)

e un federalismo mai praticato (VEDI

RIDUZIONE DELLE CIRCOSCRIZIONI). Dalle

urne (FUNERARIE) • emerso un ottimo

risultato del presidente Errani,

mentre il Partito democratico, in

aumento, si conferma trainante per

il centrosinistra (VERSO IL BARATRO).

Molto positivo anche il risultato della

lista Di Pietro, che si dimostra un

alleato importante e leale (CHIEDERE

CONTO TRA DUE ANNI A MATTEO RIVA).

Da Reggio e dallÕ Emilia-Romagna pu˜

partite una proposta politica che serva

al Paese (ANCHE SE NON • BEN CHIARO A

QUALE PAESE...).

Graziano DelrioSindaco di Reggio Emilia (AH S“? MA

PENSA TE, CHI LÕ AVREBBE MAI DETTO...)

HO VINTO IO!

Ho vinto io perché avendo tutti contro nel partito il risultato del 10% è ecce-zionale.

Ho vinto io perché prendere il 20% per un'ex spaggiariana non è cosa da poco.

Ho vinto io perché se non fosse stato per Filippi ora sarei in Consiglio regionale

Ho vinto io. E ancora non ho capito perché

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Page 4: Reporter Reggio Emilia Giornale 2 Aprile 2010

venerdì 2 aprile 2010 - REPORTERPag. 4

IPSE DIXIT Fatti, persone, dichiarazioni di dieci anni or sono

Carta Canta 10 anni fa

Tutti a casa!

Aprile 2000Dieci anni fa, in questo periodo, si tennero le elezioni regionali. Una chiamata alle urne che ha visto rinnovato l’invito proprio in questi giorni. Se confrontiamo le due cadenze elettorali a distanza di dieci anni l’una dall’altra troviamo, come unica cosa comune, la contrapposizione tra lo schiera-mento di centro sinistra con quello di centro destra formato dal Polo più la Lega. Oggi a governare è Silvio Berlusconi mentre allora era Massimo D’Alema. Un Massimo D’Alema che, forte della sua posizione di Presidente del Consiglio, dieci anni si “spendeva” personalmente nel sostenere le ragioni del centro sinistra. In campagna elettorale non erano tanto i candidati del centro sinistra a mettersi in evidenza ma si imponeva la fi gura di Massimo D’Alema. Convinto che l’esperienza di governo, ritenuta positiva, ed il suo prestigio per-sonale fossero capaci di convogliare voti verso il centro sinistra, D’Alema si era assunto la responsa-bilità dei risultati. I risultati non gli diedero ragione. Il centro destra conquistò 8 Regioni (Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Lazio, Abruzzo, Puglia e Calabria) mentre al centro sinistra ne restavano 7 (Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Molise, Campania e Basilicata). Una disfatta per Massimo D’Alema ed il suo schieramento. Con molta coerenza politica, in riferimento all’impegno personale assunto durante la campagna eletto-rale, Massimo D’Alema rassegno le dimissioni da Presidente del Consiglio. I nostri giornali locali, a fronte di questa decisione, titolavano “D’Alema: ‘Ho perso, vado via’”.

Aprile 2010A dieci anni di distanza da quel “Ho perso, vado via” di Massimo D’Alema abbiamo, pochi giorni fa, rinnovato il nostro voto per le elezioni regionali. Se volessimo trovare una similitudine tra le elezioni del 28-29 marzo e quelle di dieci anni fa chi dovrebbe dire: “Ho perso,vado via”? Bossi no di sicuro, gongola con i suoi risultati. Berlusconi? Sicuramente esalta la tenuta dei suoi voti ed esulta per la conquista di Regioni come il Piemonte, il Lazio, la Campania e la Calabria. Casini? Un po-co in collaborazione col centro sinistra ed un altro poco con il centro destra la sua posizione si mantiene e, come dice il proverbio, chi si accontenta gode. Di Pietro? Neanche per sogno. Il 6.9% dei voti conquistati lo esalta e si propone, addirittura, come partito guida all’interno del centro sinistra. Bersani? Forse, visti i risultati, un pensierino per andare via potrebbe anche farlo. Però i suoi sosteni-tori hanno pazienza. Forse un poco meno Veltroni. Chissà. Forse però la risposta potrebbe essere diversa. Considerando che il partito che, in queste elezioni, ha preso il maggiore numero dei voti è stato sicuramente quello degli astenuti forse sarebbe segno di responsabilità e coe-renza se tutti dicessero: “Ho perso,vado via”. Grillo compreso.

(a cura di [email protected])

Specchio Segreto

Elena Montecchi dona 100 euro al candidato del suo partito. Meno di Fossa (Lega Nord)...

Compagni avari

Com’è costume tra compagni di partito, una volta uffi cia-

lizzata la sua candidatura alle Regionali in rappresentanza dei più giovani del Pd, Mirko Tutino ha aperto un conto corrente sul quale fare accreditare le donazioni da parte di amici e sostenitori. Com’è costume, Tutino ha fatto un giro di tele-fonate per chiedere il sostegno ai dirigenti, onorevoli ed ex onorevoli del partito. Tra questi non poteva mancare Elena Montecchi, che ha preso nota del codice iban di Tutino ed ha garantito che avrebbe dato il suo contributo per so-stenere le spese elettorali del giovane candidato piddino.La sorpresa è arrivata qualche settimana dopo quando Tutino, andando a controllare i movi-menti del conto, ha effettiva-mente trovato, come promesso dall’ex sottosegretario durante il governo Prodi, il contributo. Non un contributo esagerato, quello versato dalla Montec-chi, ma a caval donato non si guarda in bocca ed in tempi di

crisi anche 100 euro (questo il sostegno di Elena Montecchi a Tutino) possono fare la diffe-renza. L’imbarazzo si è presen-tato al momento di compilare e rendere pubblica la lista dei soldi ricevuti da Tutino per la campagna elettorale. Eh sì, perché si è scoperto che Gabriele Fossa, candidato alle Regionali per la Lega Nord, ha offerto a Tutino un contributo spese elettorali superiore a quello della Montecchi. È suc-cesso infatti che Tutino, orga-nizzando un faccia a faccia con Fossa, abbia affi ttato il teatro dell’Orologio per ospitare l’in-contro e che Fossa, a fi ne serata, si sia offerto di pagare metà del-le spese sostenute dal candidato del Pd. La quota di Fossa (125 euro) è stata regolarmente re-gistrata e dichiarata da Tutino, fi nendo quindi nell’elenco dei contributi elettorali ricevuti. E fi nendo per rendere ancora più piccolo il contributo di Elena Montecchi. Per la serie, dagli amici mi guardi dio che dai nemici mi guardo io...

Mirko Tutino Elena Montecchi

È un’affermazione perso-nale quella di Enzo Musi

e Andrea Costa alle elezioni comunali di Canossa e Luzzara. Ha un bel da dichiarare Giulio Fantuzzi, ma la sostanza anche nei due comuni chiamati al rin-novo delle giunte amministra-tive non si discosta più di tanto dal dato nazionale. Sì, è vero: Musi e Costa sono due creature interne al Pd. Ma il loro suc-cesso va ben oltre a quello del partito di Bersani. Che infatti a Canossa, nelle regionali, perde ben 353 voti (passando dal 65 al 48%). Voti riciclati da grillini (111 – 4,93%), Udc (39 in più rispetto al 2005) e Pdl (182 in più rispetto al 2005). Idem a Luzzara dove il centrosini-stra, alle regionali, si ferma al 54% (era al 67% nel 2005) perdendo voti a vantaggio di tutti gli altri partiti in lizza. E’ quindi un successo personale di Enzo Musi (52,75%) quello di Canossa con le opposizioni a piangere sulle divisioni che hanno portato Musi in carroz-za al secondo mandato. Idem a Luzzara con Andrea Costa che si accaparra sì la maggioranza relativa dei voti (49,68%) con il rammarico delle due oppo-sizioni di Perini e Binacchi che, se avessero unito le forze, avrebbero ottenuto un 50,31% suffi ciente a scalzare il Pd dal Comune di Luzzara. Fantuzzi se ne faccia una ragione.

Comunali, esulta il Pd

Ma a Luzzara le opposizioni prendono più voti

Page 5: Reporter Reggio Emilia Giornale 2 Aprile 2010

Pag. 5venerdì 2 aprile 2010 - REPORTER

Elena Montecchi dona 100 euro al candidato del suo partito. Meno di Fossa (Lega Nord)... DI GABRIELE [email protected]

Continua il viaggio di Re-porter alla scoperta dei 40

consiglieri comunali. Il prota-gonista di questa settimana è Carmine De Lucia (Pd).De Lucia Carmine nato il 21 giugno del 1968 a Santa Maria di Vico, giusto?“Giusto. Sono a Reggio dal 1999, ma sono nato in Cam-pania a Santa Maria di Vico: sono un Samaritano”.Il candidato sindaco del Pd a Santa Maria a Vico si chia-ma… Carmine De Lucia: fa il doppio gioco?“Ma no, è soltanto un caso di omonimia. Non è neanche mio parente. Io non avrei mai fatto politica a Santa Maria: troppo pericoloso”.Entroterra casertano, quello raccontato e denunciato da Roberto Saviano.“Quello che dice Saviano è giusto. Lui è stato bravo nel riuscire a portare i problemi di quelle terre all’attenzione dell’opinione pubblica mon-diale. Però…”Però?“Però non facciamone un santo! Saviano è stato anche furbo. Ha fatto un copia-incolla di vari servizi giorna-listici e li ha trasformati in un best seller. Tanto di cappello. Ma l’anti camorra non è sol-tanto Saviano. Ho lavorato come grafi co al Corriere di Caserta e ho conosciuto tanti giovani redattori alle prese quotidianamente con le pres-sioni e le minacce dei boss”.

scrisse per invitare i cattolici a impegnarsi in politica. Lo presi alla lettera”.Candidato con la lista civica di Carlo Baldi.“Fui eletto con mia grande sorpresa. Anche perché pra-ticamente non avevo fatto campagna elettorale. Carlo Baldi sarebbe stato un ottimo sindaco, ma come semplice consigliere di opposizione era decisamente sprecato. Dopo qualche anno, a causa di questioni personali, decisi di uscire dalla lista e fondare un gruppo consiliare per conto mio: la lista Campana”.Campana era un aggettivo o un sostantivo?“Un po’ tutte e due. Diciamo che giocavo sull’equivoco. Ma nel simbolo c’era una campana a richiamare i valori cattolici”.Un uomo, un partito.“Sì, ero l’unico esponente. Ma poco dopo ho aderito alla Margherita e infi ne al Partito Democratico. Da ex democri-stiano questa è ormai la mia casa. Oltre che essere l’unico partito che qui a Reggio mi avrebbe consentito di conti-nuare a fare politica”.Mai avuto critiche per il suo impegno cattolico?“Cerco di mantenere un at-teggiamento liberale. Per esempio, sul testamento biologico, ho votato con il mio gruppo a favore. La de-mocrazia è questa: rispetto delle regole in un partito”. Un sogno nel cassetto?“Tornare prima o poi a Santa Maria. E, perché no, magari diventare anche sindaco”.

Era contrario a conferirgli la cittadinanza onoraria?“No. Ho votato a favore".Che ricordi ha della sua infan-zia: dicono che lei fosse un ottimo portiere?“Sono stato per anni il portiere della Sammaritana, la squadra del paese, quando militava in prima categoria. Alle medie ero in classe con Gennaro Ruotolo: un ‘ciuccio’ a scuola, ma un fenomeno sui campi da calcio. E si è visto”.Perché Reggio Emilia?“Perché a Reggio c’è una delle comunità sammaritane più numerose da quasi 40 anni. Sono centinaia”.Molti avranno votato per lei: alle ultime elezioni ha preso oltre 300 preferenze.“Conosco parecchi miei con-terranei. Ma se ho scelto di fare politica la ‘colpa’ è del vescovo Caprioli”.Cosa c’entra il Vescovo?“Io sono da sempre impegnato in parrocchia a Pieve-Ronco-cesi-San Pio X, faccio parte del Consiglio pastorale e mi occupo di volontariato verso le persone indigenti. Nel 2004 il Vescovo

Fuori dall'aulaViaggio alla scoperta dei consiglieri comunali: CARMINE DE LUCIA (PD)

Il buon Samaritano

Carmine De Lucia

con Tutino

politica cialtrona’”. Se per la Garofani infatti, la Comunità Montana non è riuscita a inve-stire i fondi nella realizzazione del canile “per una oggettiva diffi coltà a trovare il terreno idoneo su cui erigerla”, per la Borghi il fatto che la struttura non ci sia ancora è dovuto ad un immobilismo e ad una inettitudine che danneggiano non solo l’intera popolazione della montagna e i cani – per cui al momento, secondo la presidente Enpa mancherebbe anche una garanzia di control-lo—ma anche le altre strutture della provincia bisognose di manutenzione, che di comune accordo decisero di rinunciare

ad usufruire ai contributi per dare la priorità al canile che tuttora, di fatto, non è che una fumosa idea. Così, a di-spetto delle assicurazioni della Garofani, la presidente Enpa richiama con forza l’attenzio-ne dell’assessore provinciale Roberta Rivi, sollecitandola a convocare un tavolo pro-vinciale sul randagismo per prendere atto della situazione e impegnare giunta e presi-denza a far pressione sulla Re-gione affi nché i 178 mila euro passino agli altri progetti che, diversamente da quello a cui era stata data la precedenza, saranno in grado di utilizzare i fondi entro 12-18 mesi.

Canile in montagna: l’ora dei conti?I 178 mila euro della Regione potrebbero andare perdutise non si spendono per il randagismo entro il 31 maggio

Stella Borghi Sara Garofani

In montagna non c’è ancora un canile, ma forse sono

atterrati i marziani” si esprime così Stella Borghi, presidente provinciale Enpa, di fronte alle dichiarazioni di Sara Ga-rofani in merito alla questione del Canile di montagna. La presidente della Comunità montana, che afferma con ot-timismo che entro la prossima settimana si dovrebbe fare un passo concreto, decidendo almeno su quale terreno co-struire la struttura e chiedendo eventualmente una proroga per l’investimento effettivo dei 178 mila euro che la Re-gione istituì nel 2006 a favore delle strutture del territorio reggiano dedicate ai randagi. La Borghi fa notare infatti che, secondo i documenti, il termine defi nitivo per impiego di quei fondi era stato fi ssato inizialmente il 31 maggio 2009 e che una proroga era già stata concessa al 31 maggio 2010, data in cui la Regione ritire-rebbe i contributi in caso di mancato utilizzo. Non sarebbe più possibile quindi rimandare ulterior-mente. Per lo meno, non è più possibile per la Borghi “concedere altra fi ducia ad un organo che ha dato sfoggio in oltre mezzo secolo di una ‘burocrazia incapace e di una

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Page 6: Reporter Reggio Emilia Giornale 2 Aprile 2010

venerdì 2 aprile 2010 - REPORTERPag. 6

DAY AFTER IL NUOVO CONSIGLIO REGIONALE

LISTINO ERRANI

Vasco Errani (Ravenna)

Liana Barbati (Reggio Emilia)

Stefano Bonaccini (Modena)

Monica Donini (Forlì/Cesena)

Marco Monari (Bologna)

Gabriella Meo (Parma)

Sandro Mandini (Bologna)

Daniela Montani (Ferrara)

Thomas Casadei (Rimini)

Rita Moriconi (Reggio Emilia)

PD

Tiziano Alessandrini (Forlì/Cesena)

Marco Carini (Piacenza)

Maurizio Cevenini (Bologna)

Palma Costi (Modena)

Gabriele Ferrari (Parma)

Miro Fiammenghi (Ravenna)

Roberto Garbi (Parma)

Paola Marani (Bologna)

Mario Mazzotti (Ravenna)

Roberto Montanari (Ferrara)

Roberta Mori (Reggio Emilia)

Antonio Mumolo (Bologna)

Beppe Pagani (Reggio Emilia)

Anna Pariani (Bologna)

Roberto Piva (Rimini)

Matteo Ricchetti (Modena)

Luciano Vecchi (Modena)

Damiano Zoffoli (Forlì-Cesena)

IDV

Franco Grillini (Bologna)

Matteo Riva (Reggio Emilia)

SEL

Gian Guido Naldi (Bologna)

PRC-PDCI

Roberto Sconciaforni (Bologna)

LISTINO BERNINI

Anna Maria Bernini (Modena)

PDL

Enrico Aimi (Modena)

Luca Bartolini (Forlì/Cesena)

Gianguido Bazzoni (Ravenna)

Galeazzo Bignami (Bologna)

Fabio Filippi (Reggio Emilia)

Marco Lombardi (Rimini)

Mauro Malaguti (Ferrara)

Andrea Pollastri (Piacenza)

Alberto Vecchi (Bologna)

Luigi Giuseppe Villani (Parma)

LEGA NORD

Manes Bernardini (Bologna)

Stefano Cavalli (Piacenza)

Roberto Corradi (Parma)

Mauro Manfredini (Modena)

CINQUE STELLE

Giovanni Favia (Bologna)

Sandra Poppi (Modena)

UDC

Silvia Noè (Bologna)

riconferma di consiglieri in carica. Esulta Lom-bardini nonostante l’exploit leghista a livello nazionale e le scaramucce tra Pagliani, Eboli e Filippi. Ma esulta anche la Lega, che pure non ha portato nessun reggiano a Bologna e ha perso voti rispetto all’exploit delle comunali 2009. Esultano da copione anche i cespugli di entrambi gli schieramenti, ovviamente senza consiglieri eletti, ma alla continua ricerca di un appiglio per leggere “in positivo” il proprio fallimento. Alla fi ne dei conti chi può ridere veramente sono soltanto in due: Idv e Lista 5 Stelle. Loro sì che portano a casa dalla tornata elettorale il massimo risultato possibile.

DI GABRIELE CANTARELLI E SABRINA BASONI

Vincitori e vinti. Il panorama post elettorale ricalca sempre il solito copione. I risultati

non contano, hanno valori relativi, c'è sempre un “se", un “ma", un “però", un confronto con risultati precedenti favorevoli. E quando manca quello, basta fare leva sulle disgrazie altrui. E quindi non sorprende ascoltare parole di giu-bilo da tutti i partiti in competizione, anche quelli che si fronteggiavano in modo esplicito. Esulta Fantuzzi con il suo 10% in meno di voti in regione, le fronde dei senatori (tra cui la reggiana Pignedoli) e una doppia mancata

Hanno vinto. TuttiCome da copione nessun’autocritica all’indomani del voto

Ma a parte Idv e grillini non mancano errori e recriminazioni

L’IDV ALLA RISCOSSA

L'IdV esulta. Entra in consiglio regionale Liana Barbati, vice-sindaco del comune di Reggio Emilia, e Matteo Riva, che ha superato per una manciata di voti il collega della circoscri-zione di Modena, Sergio Basile. A Reggio Emilia il partito di Di Pietro ha registrato il 7,88% in città e in provincia il 6,98, il miglior risultato regionale. E proprio dalla città arriva il 60 % delle 932 preferenze date a Matteo Riva. "Abbiamo ottenuto un grande risultato " commenta Liana Barbati " che è frutto del nostro lavoro all'interno delle istituzioni. La gioia più grande è l'esito che ha registrato il partito a Reggio, conquistando 2 rappresentati in Regione come il Partito De-mocratico. Ci siamo ripresi i voti persi nelle Amministrative in cui avevamo raggiunto solo il 3,74". La dipietrista Barbati non ha dubbi che il successo ottenuto a Reggio Emilia sia frutto anche del suo operato come Vicesindaco nella giunta di Delrio. "Se si governa o si amministra bene si è premiati. Del resto non ci sono molti modi per farsi conoscere e il nostro lavoro ha avuto un rico-noscimento importante perché l'abbiamo realizzato in mezzo alla gente. Il nostro obiettivo ora è quello di contribuire a una vera alternativa di governo". L'uscita di scena dalla giunta comunale di Reggio Emilia della Barbati, eletta in consiglio regionale, ora dà inizio alla sua successione di vice sindaco. Benedetta Negri, Tania Riccò, Darja Bajon e, secondo alcuni anche Marco Fantini, attuale assessore a Palazzo Allende, potrebbero essere i possibili candidati a ricoprire il ruolo di vicesindaco. Ma secondo la Barbati “è prematuro parlare di nomi. Il partito è a disposizione del sindaco che deciderà chi nominare".

OSCURATI E CONTENTI

Ignorati e oscurati dalle televi-sioni e dai principali quotidiani locali, snobbati dalle forze politiche, irrisi dalle “intelli-ghenzie" di destra e di sinistra, alla fine i veri vincitori delle elezioni regionali, quanto meno in Emilia Romagna, sono loro: i grillini. Esulta il leader reggiano del movimento, Matteo Olivieri. E ne ha molte ragioni. Oltre a portare a Bologna non uno (co-me nelle previsioni della vigilia), bensì due rappresentanti della Lista Cinque Stelle, i grillini si prendono la ribalta della sce-na con 16.572 preferenze in provincia scrollandosi di dosso una volta per tutte l'etichetta di esponenti dell'anti-politica. “Questa volta siamo andati bene anche in centro storico " spiega un raggiante Matteo Olivieri " con punte di eccellen-za in tutta la zona sud, da San

Bartolomeo a Gavasseto. Em-blematico è il buon risultato di Gavassa e, in provincia, quello di Castellarano dove abbiamo sforato il 10%". “Adesso ab-biamo una bella responsabilità " prosegue Olivieri - E non abbiamo intenzione di perdere tempo per questo abbiamo già presentato due proposte con-crete che riguardano Reggio e provincia: una per fi nanziare l'estensione della raccolta porta a porta l'altra per realizzare nella zona ceramiche una raf-fi neria di silicio per l'industria fotovoltaica". Due “stocca-te" infi ne per Bersani e l'Idv. "Bersani dice che li abbiamo rovinati? E' la tipica espressione di chi pensa alla politica come modo per arrivare alla fi ne del mese. Perdono e danno la colpa a chi raccogliere voti. Vadano pure avanti così. Di sconfi tta in sconfi tta. Il risultato dell'Idv mi riempie di gioia. Finalmente ci libereremo una volta per tutte dalla Liana Barbati in Sala del Tricolore".

COLPA DELL’ASTENSIONISMO

"Anche nella nostra provincia salta all'occhio l'astensionismo, un elemento dannoso per la libertà " spiega preoccupato Donato Vena, esponente Pdci di Reggio Emilia, che ì, con Il Prc, ha portato a casa 9096 voti in provincia e 2167 in città ( pari al 3,27 %e al 2,9%) - Il nostro partito ha tenuto anche se in realtà ci aspettavamo molto di più, ma siamo stati oscurati dalla stampa nazionale che non ci ha permesso di promuovere le proposte elettorali. Il voto di protesta è andato ai Grillini che grazie al web sono riusciti a intercettare il malcontento degli elettori. È però importante sottolineare che soltanto in Emilia e in Piemonte il Movi-mento a 5 stelle ha raggiunto percentuali interessanti, men-tre nelle altre regioni sono net-tamente inferiori". Ma Donato Vena va oltre e abbandonate le percentuali analizza il numero dei voti persi. E qui le sorprese

non mancano "Credo sia utile portare l'attenzione sul fatto che quasi tutti hanno parlato soltanto di percentuali ma in-vece è interessante analizzare quante migliaia di voti hanno perso i singoli partiti. Sono una marea. Se confrontiamo i dati di queste elezioni con quelli delle Europee vediamo che i voti persi sono: Pdl 16161 voti (35% in meno); Pd 12648 ( -11%) ; Udc 5103 (-56%) ; IdV 3739 " 21% Lega 2517 (" 7%); PRC- PDCI 1923 (" 23%); Sinitra ecologia e libertà 1195 (- 27%). Il movi-mento dei Grillini alle Europee non era presente e alle regio-nali ha acquisito 13 mila voti. Questi dati mettono in luce una evidente sconfi tta di tutti i partiti e mi sento di dire che le oltre 35 mila persone della nostra provincia che si sono astenute in realtà hanno dato un mezzo voto a Berlusconi".

LAST AND LEAST

Dello stesso avviso anche Fran-co Ferretti di Sinistra Ecologia Liberta, il partito che ha otte-nuto il risultato peggiore alle elezioni regionali. “La massiccia astensione ha colpito forte-mente anche il centrosinistra. Di fronte ai dati è sempre più evidente il distacco della poli-tica dalla gente, dai problemi generati dalla crisi, dai veri problemi del Paese. Il successo di Vendola, invece, apre per il nostro movimento e a livello nazionale una prospettiva di innovazione politica, di buona politica capace di riconsiderare il sociale e i bisogni dei più deboli. In Emilia Romagna, nella nostra provincia e al Nord il risultato è certo al di sotto delle attese: Sinistra ecologia e libertà sconta un mancato radi-camento sul territorio. Il dato è in linea con quello delle Euro-pee: nessuna sorpresa dunque. Già nei prossimi mesi, da qui alla scadenza congressuale che farà nascere il partito, Sel dovrà affrontare con maggiore vigore tematiche importanti, quelle del lavoro, dei diritti, dell'ambiente".

Liana Barbati

Donato Vena Franco Ferretti

Matteo Olivieri

“Le scaramucce tra i candidati?Conta di più il dato del partito”Tommaso Lombardini: “Con l’Udc avremmo superato il 40%”

E’ soddisfatto Tommaso Lombardini . Il vice co-

ordinatore del Pdl reggiano commenta positivamente il risultato del voto regionale. Anche in scala provinciale.“A livello regionale - spiega Lombardini - registriamo con grande soddisfazione l'ottimo risultato di Anna Maria Berni-ni che conferma un trend di crescita del centro-destra in regione che ormai è diventato un elemento costante ad ogni tornata elettorale. Peccato che non ci sia stato l'accordo con l'Udc perché in quel caso avremmo superato la soglia del 40% che ha un valore psicolo-gico notevole".Il Pdl reggiano però si confer-ma, con il 18,7%, la ceneren-tola berlusconiana in regione. Lombardini non si scompone.“E' un dato di fatto. Ogni volta ci giochiamo con Ravenna la maglia nera in regione. Questa volta a loro è andata meglio. Non mi preoccupa questo dato perché è fi siologico. Io comunque sono contento per-ché anche in città il partito ha guadagnato consensi rispetto alle ultime consultazioni elet-torali”.Nonostante questo, Fabio Filippi ce l’ha fatta.“Sì e sono molto contento. An-che perché io non ero tra quelli che davano Filippi sconfi tto. Essere riusciti a confermare un nostro consigliere uscente è la prova dell'ottimo lavoro fatto sul territorio. Andate a chiedere in casa del Pd: non penso possano ridere tanto con

ben due consiglieri uscenti, Barbieri e la Salsi, candidati e sconfi tti. Per non parlare poi del calo di consensi per Errani che ha perso il 10% dei voti".Non sono mancate polemiche anche all’interno del Pdl, per esempio tra Pagliani, Eboli e Filippi.“Onestamente me ne curo poco.Queste sono schermaglie tra candidati che lascio a loro. E spesso si tratta di dichiarazioni a caldo che risentono della delusione immediata del dopo voto. Sono convinto che tutto si rimetterà a posto tra di loro. A me interessa il risultato del partito nel suo insieme. E il ri-sultato è molto buono. Punto”.Un risultato confermato anche

a livello nazionale. E non solo per merito di Bossi.“Nessuno nasconde il grande risultato ottenuto dalla Lega soprattutto in alcune regioni del nord, dal Piemonte al Ve-neto. Bossi è una risorsa del centro destra e non sarò certo io a negare l'evidenza. Voglio però far notare che nel Lazio, in Calabria e in Campania la Lega non c'era neanche. E quindi il voto delle regionali va interpretato secondo me come il riconoscimento dell'ottimo lavoro fatto dal Presidente Berlusconi e dal Governo.O, come nel caso del Lazio, si tratta di un grande successo personale di Renata Polverini a cui va il mio personalissimo plauso”. (gaca)

AI VERTICI DEL PDLLombardini, vicecoordinatore provinciale

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Pag. 7venerdì 2 aprile 2010 - REPORTER

IL SEGRETARIO

CENTROSINISTRA PER L’EMILIA ROMAGNA 1.197.789 52,1%

PARTITO DEMOCRATICO 857.613 40,6%

IDV 136.040 6,4%

PRC-SE-PDCI 58.943 2,8%

SEL 37.698 1,8%

PENSIONATI 5.310 0,2%

PER L’EMILIA ROMAGNA 844.915 36,7%

PDL 518.018 24,6%

LEGA NORD 288.601 13,7%

LA DESTRA 1.695 0,1%

MOVIMENTO CINQUE STELLE 161.056 7%

UDC 96.625 4,2%

I RISULTATI COMPLESSIVI

LA PROVENIENZA DEGLI ELETTI

IDV

Franco Grillini (Bologna)

Matteo Riva (Reggio Emilia)

SEL

Gian Guido Naldi (Bologna)

PRC-PDCI

Roberto Sconciaforni (Bologna)

LISTINO BERNINI

Anna Maria Bernini (Modena)

PDL

Enrico Aimi (Modena)

Luca Bartolini (Forlì/Cesena)

Gianguido Bazzoni (Ravenna)

Galeazzo Bignami (Bologna)

Fabio Filippi (Reggio Emilia)

Marco Lombardi (Rimini)

Mauro Malaguti (Ferrara)

Andrea Pollastri (Piacenza)

Alberto Vecchi (Bologna)

Luigi Giuseppe Villani (Parma)

LEGA NORD

Manes Bernardini (Bologna)

Stefano Cavalli (Piacenza)

Roberto Corradi (Parma)

Mauro Manfredini (Modena)

CINQUE STELLE

Giovanni Favia (Bologna)

Sandra Poppi (Modena)

UDC

Silvia Noè (Bologna)

14

8

65

5

33

4

2 Luci e ombre dal votoFantuzzi (PD): “Bene noi reggiani, ma il partito deve de-Romanizzarsi”

Bene a Reggio. Benino in Re-gione. Male in Italia. Il Pd

reggiano valuta in questo modo l'esito della tornata elettorale incerto tra la soddisfazione per il risultato del partito a livello provinciale (con il 45,9% è il più forte tra le 9 province) e la preoccupazione per il calo di consensi al governatore Errani. E a Roma, intanto, inizia la resa dei conti. Con una cinquantina di senatori, tra cui la reggiana Pignedoli, pronti a mettere in discussione la guida di Bersani. Ne abbiamo parlato con il segretario provinciale Giulio Fantuzzi.Fantuzzi, soddisfato dell’esito del voto?“Come Pd reggiano molto. Siamo il miglior Pd in regione. Abbia-mo incrementato i voti rispetto all’anno scorso e anche i successi di Canossa e Luzzara, tutt’altro che scontati, confermano il buon lavoro svolto”.E a livello regionale?“A livello regionale non sono contento. Si poteva e si doveva fare meglio. C'è un evidente calo di voti che sono da addebitare un po' all'astensionismo e un po' ai grillini. Serve un periodo di profonda rifl essione all'interno del partito".

Una cinquantina di senatori del Pd, tra cui la reggiana Pignedoli, ha fi rmato una lettera appello a Bersani per invocare un “netto e veloce” cambio di passo. Che ne pensa?“Mi piace questa iniziativa. E la sottoscrivo. Credo che sia giusto aprire nel partito una rifl essione per rimettere al centro della no-stra attività i valori in cui abbiamo sempre creduto. Non credo che questo appello debba essere letto in funzione anti Bersani. Ma è giusto intraprendere una nuova strada per ‘deRomanizzare' un po' la nostra linea politica".Non siete riusciti a far rieleggere i vostri consiglieri uscenti. Come mai?“Il mio obiettivo era quello di far

crescere il partito e l'ho ottenuto. Abbiamo presentato una cinqui-na di candidati forti, e i numeri stanno lì a dimostrarlo. Sono personalmente dispiaciuto per Barbieri e la Salsi. Ho sostenuto più volte che loro due hanno lavorato bene in questi anni, ma evidentemente ormai lavorare bene non basta più. La gente chiede rinnovamento e novità".Barbieri potrebbe restare a Bo-logna come secondo assessore. Conferma o smentisce?“Smentisco nel modo più catego-rico. Si tratta soltanto di gossip, di notizie prive di alcun fonda-mento. Finchè sarò io segretario del partito non mi presterò mai al giochino di chi richiede poltrone".Quindi punterete alla conferma di Zanichelli in Giunta?“Sarà Vasco Errani a decidere gli assessori della Giunta. A me importa che lui metta in piedi una squadra di governo all'altezza delle sfi de e degli obiettivi che una regione importante come l'Emilia Romagna è chiamata a perseguire". La segreteria Fantuzzi esce raffor-zata da questa tornata elettorale?“Non saprei rispondere. Io sono qua. A disposizione del partito”. (gaca)

Giulio Fantuzzi

“Pronti per laconquista del Comune”Gabriele Fossa determinato ad andare avanti

La lega Nord ha replicato i risultati delle Provinciali

dell’anno scorso, sfi orando il 15 per cento.In provincia ha registrato 36674 voti (pari al 14,56%) e in città 10855 (pari al 14,51%). Gabriele Fossa, che ha ottenuto 3766 preferenze, in un primo momento sicuro di essere eletto in consiglio regionale ha visto sfumare in poche ore il suo sogno.Per un calcolo di ripartizioni e di quozienti il quarto seggio regionale è stato assegnato al piacentino Stefano Cavalli, che aveva registrato soltanto 3093 preferenze.Passata l’amarezza del primo momento la Lega Nord di Reg-gio Emilia ha dichiarato “Non sarà certamente una beffa a “fi l di sirena”, che per poco più di 150 voti di scarto ci ha impedito di eleggere il nostro consigliere in Regione ad affi evolire il no-stro entusiasmo”.“Sono dispiaciuto per quanto è accaduto - ha dichiarato Gabriele Fossa - non solo per me ma per tutti i militanti e i sostenitori della Lega Nord che mi hanno votato.Ma invece di piangere sul latte versato siamo pronti a lavorare

per il nostro prossimo obiettivo: la conquista del Comune di Reggio Emilia.”E al sindaco Graziano Delrio che ha sottolineato un arretramento della Lega Nord Fossa replica “Siamo avanzati in molti co-muni a partire da Castellarano e abbiamo consolidato molte posizioni come nel capoluogo.Solo un anno fa Delrio soste-neva che in città in realtà i voti della Lega non erano neanche il 13%, oggi sostiene che starem-mo arretrando: si metta d’ac-cordo con sé stesso, visto che in città abbiamo incrementato di circa il 2% i nostri consensi arrivando al 14,5%… Se vogliamo fare un’altra ana-lisi dobbiamo anche dire che il numero dei voti è calato, ma in politica si guardano le percentuali.Non possiamo confrontare i dati delle amministrative dello scorso anno con quelli delle regionali.I voti sono in netto calo per tutti. Anche per il Pd.E Il sindaco Delrio con certe dichiarazioni si arrampica sugli specchi per nascondere la sua sconfi tta.”

QUASI IN REGIONEGabriele Fossa non entra in Consiglio Regionale

Page 8: Reporter Reggio Emilia Giornale 2 Aprile 2010

venerdì 2 aprile 2010 - REPORTERPag. 8

A Palazzo Allendeattente valutazioni per formulareil bilancio di questo delicato 2010

162 milioni per migliorare la Provincia, cercando di ridurre le spese

A corrente ridottaPROVINCIA

AMMINISTRAZIONE

Un bilancio mirato soprattut-to a salvaguardare i conti

dell’Ente, dimezzando in poco più di 5 anni le spese correnti”. La presidente della Provincia Sonia Masini si ritiene soddisfatta di quanto approvato lo scorso dicembre, oggi addirittura più di allora. “Mentre c’è chi passa il proprio tempo esclusivamente a criticare l’operato della Giunta, noi abbiamo obiettivi precisi, che ci permettono di migliorare anno dopo anno. Dal 2005 ad oggi abbiamo diminuito in modo drastico le consulenze esterne, le spese inerenti il personale e quelle di amministrazione, aumentando al contempo gli investimenti”.Potrebbe essere più precisa? Parliamo di cifre...“Dall’inizio del primo mandato a luglio 2009 il numero dei dirigenti in servizio è stato dimezzato: dai 28 di allora siamo scesi agli odierni 14. La Giunta non è più composta da 11 membri, ma da 6, me esclusa. Il costo annuale di questo Ente è sceso da 2milioni e 652 mila e rotti euro a 1 milione 268 mila. Le spese della Giunta, ora, si aggirano intorno ai 4.300 euro, quelli del Consiglio sono 6.700. Come vede, chi va in giro affermando che spendiamo folle-mente il denaro dei contribuenti dice soltanto fesserie”.Entriamo tra le pieghe di questo bilancio: quali sono i suoi punti di forza?“La manovra del 2010 ammonta a un totale di 162.108.198,84 euro, divisi in: 66.892.752,84 per le spese correnti; 77.252.446 per gli investimenti; 7.123.000 per il rimborso mutui e 10.840.000 per il rimborso servizi per conto

di terzi. Le priorità sono state date al contrasto alla crisi economica, al sostegno all’economia e alle famiglie. In seconda battuta ci sono gli investimenti per sicurez-za, viabilità e istruzione pubblica. Infine, investimenti mirati alla promozione e la riqualifi cazione del territorio”.Parliamo di crisi: quali sono nello specifi co le manovre per contra-starla?“In breve: ammortizzatori sociali; tariffe, rette e contributi alle famiglie; formazione professio-nale; sviluppo imprenditoriale; legalità e sicurezza nel mondo del lavoro. In bilancio sono stati

già stanziati 500mila euro per le imprese, 100mila per l’agricoltura e 5 milioni e 300mila euro per la formazione professionale. A que-sti si devono quindi aggiungere le somme derivanti dall’emenda-mento: 200mila euro alle imprese e all’agricoltura, 1milione 500 mila euro a famiglie, istruzione e servizi, altrettanti alla promozio-ne del territorio e 150 mila euro al contrasto della violenza alle don-ne. In più, grazie ai consorzi fi di, siamo in grado di generare risorse pari a 10,5 milioni per le imprese e 4,5 per l’agricoltura, arrivando così a 15 milioni di euro”.Quale somma avete stanziato per

migliorare la viabilità in provin-cia? Non dimentichiamoci, infi ne, dell’istruzione pubblica…“Sono due punti che ci stanno molto a cuore, tanto da inserirli come priorità subito dopo il contrasto alla crisi. Per la manu-tenzione delle strade abbiamo stanziato 51milioni e mezzo di euro. Per quanto invece riguarda la scuola, la nostra volontà è quella di costruire nuovi edifici e per questo abbiamo messo a dispo-sizione circa 11milioni e 350mila euro. Per noi è importante assicu-rare un’istruzione solida a sicura ai nostri ragazzi”.Eppure, questo bilancio è stato sottoposto a pesanti critiche da parte dell’opposizione. Prenda, ad esempio, le “quote di Auto-brennero”: una vera e propria Santa Barbara!“Come ho già detto, abbiamo a che fare con un’opposizione che non riesce a fare null’altro che criticare, attaccando in ogni direzione e sfociando tuttavia in un qualunquismo imbarazzante. Tornando alle quote di Autobren-nero, sono gli stessi Enti statali che invitano a garantire fl uidità nella circolazione dei patrimoni. Ebbene, nonostante tutto, noi le quote di Autobrennero ancora non le abbiamo toccate. Certo, garantirebbero una discre-ta liquidità che farebbe comodo qualora non si riuscisse a fare affi damento sui fondi statali. Ma, per ora, nessuno le ha toccate. E invece, l’opposizione si diverte a urlare ai quattro venti che abbia-mo già venduto percentuali come il 50%... Lo trovo semplicemente ridicolo”. (af)

Inchiesta della SettimanaInchiesta della SettimanaPag. 8

L'

tremenda crisi in atto. I ricavi totali, da investire immediatamente per migliorare la provincia, so-no 162.108.198 euro. L’obiettivo principale, un minimo comune denominatore dal 2005 fi no a oggi, è la riduzione della spesa corrente.

DI ALESSIO FONTANESI

Lo scorso 17 dicembre il Consiglio Provinciale ha approvato il bilancio per il 2010, un anno

senz’altro molto delicato, non fosse che per la

Per quanto riguarda il 2010, l’asticella è stata fissata a un -6,5% (da 71,6 a 66,9 milioni di euro), in grado di compensare le minori entrate – 2 milioni di euro in meno rispetto al 2009 – Cifre alla mano, il piano “parla” di investimenti sostanziosi e dispiegati su diversi settori: agli oltre 70 milioni di euro già stan-ziati, la Provincia conta infatti di investire altri 68,4 milioni di euro, in gran parte destinati a nuove infrastrutture stradali (51,6 milioni), edilizia scolastica e universitaria (11,4), mobilità sostenibile e conservazione strade (9).Ma i punti che stanno prioritari per l’amministrazione restano quelli che riguardano i provve-

dimenti da attuare contro la crisi e la promozione del territorio. Come la stessa presidente va ripetendo ormai da mesi per contrastare il dilagare della disoccupazione sono previsti interventi che porteranno alla nascita di imprese innovative. Inoltre, si è cercato di sostenere il credito a favore di quelle esistenti, per un movimento complessivo sull’ordine dei 15 milioni. A bilancio sono inoltre stati stanziati fondi per aiutare le famiglie in diffi coltà e per tu-telare la piena scolarizzazione di tutti i bambini, fi n dai primi anni di vita. Quanto alla promozione del territorio (a bilancio più di 60 milioni tra spese correnti e in conto capitale) si punterà a

continuare le importanti espe-rienze avviate, come Matilde di Canossa. Va tuttavia detto che i fondi destinati al turismo e al commercio (meno di 5 milioni) sono in contraddizione con quanto affermato dalla Masini in sede di presentazione del bi-lancio. Infi ne, grazie alla vendita della quota di azioni Autobren-nero – operazione invisa all’op-posizione - la Provincia conta di stanziare tra gli 1 e 1,5 milioni di euro a sostegno dei singoli Co-muni per investimenti in conto capitale. Un aiuto importante perché, come ha evidenziato più volte la presidente, la situazione dei Comuni - alle prese con i tagli del Governo – si è fatta complicata.

“LA RIDUZIONE DEI COSTI È REALE”Sopra, la presidente Sonia Masini

“Obiettivi precisi”Sonia Masini spiega perchè

è sempre più soddisfatta del bilancio approvato

VIVERE A REGGIO COSTA CARO

Tra le voci che senza ombra di dubbio sono cambiate di meno tra vecchio e nuovo bilancio c'è quella inerente l'Ici e l'addizionale Irpef. La novità è costituita infatti da un piccolo sconto (il 2 per mille) di cui benefi ciano quei nuclei famigliari (un centinaio) che si scambiano la casa allorquando i fi gli bisognosi di maggior spa-zio vanno ad abitare nell’abi-tazione dei genitori, che a loro volta si trasferiscono in quella dei fi gli. In teoria, tanto per la prole che per i genitori si trat-terebbe di una prima casa. Ma il fi sco non la pensa così. Ecco perché si è deciso di procedere con uno sconto, seppur lieve.Analizzando la realtà dei co-muni più importanti della provincia, si vede come Reg-gio sia nettamente il comune

più caro, quello cioè dove il fi sco guadagna già dal primo passaggio di comodato d’uso (genitori-fi gli). Lo scorso anno Albinea, Bagnolo, Reggio-lo e altri importanti comuni prevedevano l’esenzione fi no addirittura al terzo grado (zii, nipoti). In altri come San Mar-tino e Viano fi no al secondo (fratelli, nipoti e nonni).Per quel che riguarda invece l’addizionale Irpef, nel nuovo bilancio resta invariata anche a Reggio l’addizionale appli-cata: 0,5% con buona pace dell’infl azione. Un’altra similitudine tra vec-chio e nuovo bilancio la for-nisce l’imposta comunale sugli immobili, che a Reggio rimane al 7 per mille. Infi ne, per chi ha una soglia di reddito che non supera i 15mila euro, Ici e Irpef non si pagano. (af)

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Pag. 9venerdì 2 aprile 2010 - REPORTER

Inchiesta della SettimanaInchiesta della SettimanaL'

Pag. 9

Stefano Tombari, capogruppo Lega, critica aspramente le scelte della maggioranza

“L’indebitamento equivale ai ricavi”PROVINCIA

La formazione prima di tutto,riutilizzando le risorse in entrata.Ma c'è chi polemizza

AMMINISTRAZIONE

“La Giunta parla di 6 milioni in meno rispetto all’anno passa-to – afferma Stefano Tombari, capogruppo Lega Nord in Pro-vincia - Io sono convinto che il disavanzo sia nettamente infe-riore, sull’ordine dei 2 milioni. In più, in sede di commento era prima stato detto che la diffe-renza era da attribuire alla crisi del settore auto e, successiva-mente, al Governo Berlusconi. A mio parere questi non sanno proprio dove sbattere la testa e cercano di mettere toppe a destra e a manca…”. Un punto dolente tra maggioranza e

opposizione è quello dell’in-debitamento. Per il Carroccio “L’indebitamento è sull’or-dine dei 150 milioni di euro. Vale a dire la stessa cifra che costituisce i ricavi dell’Ente”. E rispetto alla posizione della maggioranza , che sostiene la tendenza a una riduzione di es-so, aggiunge “il calo consiste in qualche centinaia di migliaia di euro. Signifi ca che se volessimo azzerare questo ‘buco nero’ ci metteremmo più o meno 60 anni…”. Le critiche maggiori arrivano però dalla cessione del 50% delle quote di Autobren-

nero per rimpinguare le casse. “Questa decisione – commenta Tombari – è arrivata dopo anni di telenovele in merito. Si è scelto il momento peggiore per cederle: non si vendono quote quando si è ‘schienati’, ma nel momento in cui possono rende-re di più”. Il fi nale della critica è dedicato invece alle scelte da mettere in campo contro

DI ALESSIO FONTANESI

Bilancio in apnea”. “Indebitamento eccessivo”. “Autobrennero? “Una farsa”. “Poca attenzione al sociale”. Questi sono solo alcuni

dei passaggi su cui si è concentrata la critica dell’opposizione una volta approvato il bilancio 2010. Molti infatti sono stati i punti di scontro: dall’interpretazione del sostantivo “indebitamento” al disavanzo rispetto al precedente bilancio alla somma stanziata per far fronte alla crisi.

la crisi. “La giunta – conclude il capogruppo Lega – parla ormai da tempo immemore di questi benedetti 9 milioni e mezzo di euro da destinare ai più bisognosi. Ebbene, in questa somma, se andiamo a vedere, ci sono stanziamenti per la formazione professio-nale (5,3 milioni), i servizi di istruzione (1,5 milioni), il ‘mar-keting territoriale’ (1,5 milioni) e la violenza contro le donne (150mila euro). Ora, a parte le prime voci, mi dite cosa se ne fa chi questa crisi la sente davvero del marketing territoriale (usato peraltro senza una minima lo-gica di costrutto) e addirittura della violenza contro le donne?La verità è che questa somma è un po’ come la piletta dell’ac-qua santa: la usano ovunque ci sia bisogno, senza tuttavia fare nulla per migliorare davvero la situazione”.

I quasi 163 milioni di ricavi so-no stati interamente rinvestiti

come indica la seconda parte della previsione del bilancio per il 2010. I titoli in questo caso non sono più 6, ma 4: spese correnti, in conto capitale, per rimborso prestiti e per servizi per conto di terzi. Ognuna di queste voci, a parte l’ultima, è stata divisa in nove differenti campi o funzioni: generali di amministrazione, gestione e controllo; istruzione pubblica; cultura e beni culturali; turi-smo, sport e ricreativo; traspor-ti; gestione del territorio; tutela ambientale; settore sociale; sviluppo economico.Partendo dalle spese corren-ti si nota come un ingente quantitativo di risorse (più di 41 milioni) sia stato dedicato alle funzioni di amministra-zione, gestione e controllo e all’istruzione pubblica. Anche la gestione del territorio è im-portante per la Giunta, visto

che in questo titolo sono ben 10,5 i milioni investiti. Segue con quasi 8 milioni la funzione di sviluppo economico mentre molto poco è stato investito per cultura e beni culturali (neppure 2 milioni), turismo, sport e ricreativo (605.000 euro), trasporti (640.000) e soprattutto settore sociale (650.000). In totale sono stati stanziati 66.892.752 euro.

Il secondo titolo riguarda inve-ce le spese in conto capitale. La maggior parte degli 77.252.446 euro stanziati vanno alla ge-stione del territorio (quasi 52 milioni). Importante anche la cifra destinata all’istruzione pubblica (16 milioni). Notevol-mente più bassa quella per la funzione di amministrazione, gestione e controllo (6.274.000 euro) e quella di sviluppo eco-nomico (2.576.520). Quasi simili quelle per trasporti e tu-tela dell’ambiente (1.300.000), identico al primo titolo lo stan-ziamento per i beni culturali (1.900.000). Infine, se alla funzione sport e turismo ven-gono assegnati 864.000 euro, il settore sociale viene ancor più penalizzato rispetto a prima con soli 250.000 euro investiti. Gli ultimi due titoli (rimbor-so prestiti e servizi per conto di terzi) vedono impegnati rispettivamente 7.123.000 e 10.840.000 euro. (af)

Incassare per reinvestireLe entrate maggiori si hanno da tasse e tributi. Deboli gli aiuti da parte dello Stato

La cifra è importante: 162 milioni 108mila 198 euro

- più spicci - da rinvestire immediatamente per cercare di migliorare la realtà reggiana e alleggerire le spalle dei cit-tadini dal peso di questa crisi devastante.Per investire, però, si deve prima incassare, se è vero che come sostiene la presidente “dal 2006 non vi è alcun soste-gno dello Stato al nostro Ente”.La prima parte del bilancio approvato con 18 sì, 12 no e 1 astenuto lo scorso dicembre è inerente i ricavi della Provincia.

Si va dalle “entrate tributarie”, a quelle derivanti da “contri-buti e trasferimenti correnti dello Stato, della Regione e di altri enti pubblici”, a quelle “extra tributarie”, alle entrate da “alienazioni, trasferimenti di capitale e riscossione crediti” per fi nire a quelle derivanti da “accensioni di prestiti” e “da

servizi per conto di terzi”.Il primo titolo (entrate tributa-rie) è quello inerente le tasse: ebbene, la Provincia incassa da questa voce un totale di 44.528.000 euro, di cui più di 20 milioni da imposte rca auto.Il secondo titolo (entrate de-rivanti da contributi di enti pubblici) assicura 25.510.899

euro per trasferimenti di Stato, Regione, organi internazio-nali e Comuni in materia di ambiente, viabilità, turismo, progetti comunitari e attività sociali.Il terzo titolo (entrate ex-tratributarie) concerne tutte quelle voci proventi di servizi pubblici (diritti amministrativi

e di segreteria, ammende e oblazioni, ecc), beni dell’En-te (proventi da locazioni di beni patrimoniali e canoni di concessione d’uso), interessi su anticipazioni e crediti, utili netti delle aziende speciali e partecipate e proventi diversi. Le entrate in questo caso sono di 3.996.853 euro.

Il quarto titolo (entrate da “alienazioni, trasferimenti di capitale e riscossione crediti”) è quello in cui si andrebbero a collocare le entrate derivanti dalla cessione delle quote di Autobrennero, operazione fortemente criticata dall’oppo-sizione in sede di approvazione del bilancio. In questo caso il ricavo è di 76.312.446 euro.Le ultime due voci, infine, riguardano le entrate da ac-censioni di prestiti (6 milioni) e quelle da servizi per conto di terzi (10.840.000). (af)

DIPENDENTI COME CONSULENTI?

Dipendenti della Provincia con le tasche piene di prebende ag-giuntive allo stipendio. Questo è il monito lanciato dalla Lega Nord che riguarderebbe alcuni stipendiati di palazzo Allende.Il tutto si deve ricondurre alla legge Merloni del ’94 che istituiva, fra le altre norme, un fondo di incentivi alla proget-tazione per i tecnici della Pa. Tale incentivo aveva un massi-male dell’1,5% (fi no a qualche mese fa era salito al 2%), “in rapporto all’entità e alla com-plessità dell’opera da realizza-re”. Stando, tuttavia, a quanto denunciato dai rappresentanti del Carroccio, in Provincia si esagererebbe. “Le somme erogate – recita un comuni-cato – sono incredibilmente alte e le opere progettate sono probabilmente asfaltature”. È stata la consigliera Francesca Carlotti a richiedere tutte le cifre erogate ai dipendenti di palazzo Allende nel triennio ‘06-’08: secondo la Carlotti la Provincia pagherebbe ogni anno un milione e mezzo di euro divisi per circa 140 di-

pendenti. Seppure, di fatto, non ci siano leggi che impediscano di retribuire i propri assunti per “straordinari”, il ministro alla Pubblica Amministrazione Re-nato Brunetta aveva già ridotto l’incentivo dal 2% allo 0,5%. Secondo la Lega ora “la Provin-cia deve riscrivere il regolamento di attuazione. Pagare il 2% dei lavori a chi si occupa di far riasfaltare una strada è un’assur-dità, soprattutto adesso”.Puntuale è arrivata la replica del-la presidente Masini: “Abbiamo fatto realizzare a nostri dipen-

denti lavori per 100 milioni di euro, proprio per evitare le consulenze esterne. Il costo totale, per aver utilizzato forze interne, è stato di 1 milione e 400 mila euro.Se avessimo fatto riferimento a esterni avremmo dovuto sborsare ben 10 milioni di euro. Ora, da una parte vo-gliono ridurre le consulenze esterne, dall’altra si lamentano se facciamo lavorare personale interno. La verità è che non sono mai stati abituati ad amministrare…”. (af)

Istruire e saper gestire41 milioni investiti in amministrazione e scuola

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venerdì 2 aprile 2010 - REPORTERPag. 10

Trionfa l’astensionismoLA COCCINELLA

“Questo voto ha premiato la politica dei fatti” dice Delrio: vediamo perché“Con il voto, Reggio Emilia ha premiato la politica dei fatti e dei programmi chiari, che dimostra-no come Sanità, Servizi sociali e sviluppo economico possono coesistere e progredire insieme”. Così il sindaco di Reggio, Gra-ziano Delrio, ha commentato il risultato del voto regionale nel comune capoluogo.“D’altro canto – ha aggiunto - come sancito dall’arretramento in città della Lega nord, il voto ha bocciato demagogia, populismo e un federalismo mai praticato. Dalle urne è emerso un ottimo risultato del presidente Errani, mentre il Partito democratico, in aumento, si conferma trainante per il centrosinistra. Molto posi-tivo anche il risultato della lista Di Pietro, che si dimostra un alleato importante e leale”.Rullano i tamburi, suonano le fanfare e si sottace il dato in-quietante che vede ingrossare il partito del non voto. Nella Reggio

Sono state rese operative dalla giunta comunale tut-

te le 11 misure indicate dalla delibera quadro, approvata lo scorso primo marzo, sulle azioni straordinarie e tem-poranee (in vigore fi no al 31 dicembre 2011) a sostegno delle famiglie e dell’edilizia per la riqualifi cazioni di immobili, nell’attuale fase di crisi econo-mica. Il pacchetto approvato, su proposta dell’assessore alle Risorse del territorio Ugo Fer-rari, rende efficaci il nuovo standard energetico Ecoabita, le linee di indirizzo per le mo-dalità di controllo dello stesso standard Ecoabita e quelle per

I “FATTI” reali – veramente cupi - si contrappongono agli squilli di tromba (o di trombone ?):1. Burani Group è fi nito, da pochi giorni, nella spirale della ammi-nistrazione controllata.2. Avio Gestioni srl versa in stato comatoso, sulla presidenza vi è bagarre e l’A.D. della Gerry Holding Ltd. - controllante della Re.Ali interessata alla gestione dello scalo – si duole per la si-tuazione di stallo che si è venuta a creare.3. Uberto Spadoni, Assessore, in data 16/10/2009 ha risposto ad una interpellanza della op-posizione vantando la assoluta trasparenza – termine quanto mai di moda sulla carta – della privatizzazione della società di gestione con l’ingresso di AMA GROUP Sa per il tramite di Refl y Scrl – unico operatore che abbia manifestato interesse e che è divenuto, ovviamente, aggiudi-catario della trattativa diretta.

fino a 8.000 metri quadrati, purché vengano rispettate le linee guida, che escludono alcune aree a maggior vincolo, e alcune prescrizioni relative agli impatti paesaggistici e ambientali. Riguardo al si-stema Ecoabita: valutato che l’esperienza maturata con il sistema di certifi cazione Ecoa-bita ha contribuito ad innalzare complessivamente l’attenzione dei soggetti che operano nel settore edilizio verso i temi del risparmio energetico; consi-derata l’accresciuta sensibilità dei cittadini che riconoscono nel marchio Ecoabita garan-zia di una maggiore qualità

scelta del treno porterà be-nefi ci all’ambiente: con i due milioni e mezzo di viaggiatori attesi sui treni nazionali (AV, Eurostar, Eurostar City, In-tercity, Eurocity ed Espressi), le Ferrovie contribuiranno a sottrarre dalle strade italiane, solo durante l’esodo pasqua-le, oltre un milione e 400mila automobili1. Un occhio di riguardo all’ambiente anche il giorno di Pasquetta, quan-do sarà possibile trasportare le biciclette gratis su tutti i treni del trasporto regionale di Trenitalia. Si prevedono in oltre 6mila le adesioni a questa tradizio-nale iniziativa promossa da Trenitalia e dalla Federazione Italiana Amici della Bicicletta (Fiab). Un contributo impor-tante al decongestionamento di strade e autostrade, proprio in un giorno “di punta” del traffi co automobilistico.Le informazioni sulle offer-te ordinarie e straordinarie sono disponibili, come di consueto, in stazione, nelle agenzie di viaggio, sul sito www.ferroviedellostato.it oppure telefonando al call center 892021. Informazioni utili a chi viaggia anche sul sito web (FSNews) e via radio (FSNews radio)

dai risultati “bulgari” lo sfonda-mento del muro del 30 % delle astensioni dovrebbe suonare come una campana a morto per la classe politica locale. “La po-litica dei fatti” - che non ci sono – genera insoddisfazione e sono soprattutto gli elettori più ideo-logizzati – che mai voterebbero per il centrodestra – ad utilizzare questa scappatoia per evitare di doversi violentare.Sommando gli astenuti ai contra-ri appare evidente che il 70-80 % dei consensi che, storicamente, caratterizzavano le ammini-strazioni di sinistra nella nostra Regione, ed in particolare nella nostra provincia, sono oramai un lontano ricordo.I numeri, nudi e crudi, dicono che il 57 % di quel 69 e rotti % di elettori che hanno deciso di trangugiare l’amaro calice costi-tuiscono soltanto il 34 % - dicia-mo 35 % per non penalizzare con gli arrotondamenti – dell’intero

l’installazione di impianti per l’energia solare (fotovoltaici).“Sia le nuove procedure Ecoa-bita, sia le linee guida e le mo-dalità per l’installazione degli impianti fotovoltaici – dice l’assessore Ferrari – sono azioni coerenti con gli obiettivi perse-guiti dal Piano strutturale co-munale e dal Piano energetico comunale, per quanto riguarda la qualità e l’eco-compatibilità del costruire, il risparmio ener-getico e il ricorso a fonti rinno-vabili. Il complesso delle misure proposte costituisce un segnale forte che l’Amministrazione comunale ha inteso dare al territorio in questo momento

4. Il mercato immobiliare ha subi-to un tracollo superiore al 50 %.5. In perdurante assenza del “tavolo” di lavoro per lo sviluppo dell’Area Nord, sono stati imban-diti alcuni tavolini di progettazio-ne (del tavolo ?) mentre Diogene, con la lanterna a carburo, si è posto alla ricerca dei saggi (nuova denominazione dei “consulenti esterni” ?).6. La nostrana AMA Spa – da non confondere con l’elvetica AMA SA – ha avviato un severo piano di ristrutturazione e – pare – di delocalizzazione.7. L’ inceneritore, nella imminen-za della tornata elettorale regio-nale, è stato cassato dal Sindaco.Risorgerà dalla ceneri o assumerà la denominazione, assai più ras-sicurante e meno cangerogena,di “mega-laboratorio sperimen-tale ENIA-IRIDE” ?Noi reggiani, testardi e fi duciosi, restiamo in attesa che gli intenti programmatici, rigorosamente

degli edifi ci; preso atto delle competenze e delle professio-nalità dei soggetti coinvolti nel promuovere edilizia certifi cata Ecoabita, l’Amministrazione comunale ritiene giunto il tem-po di attribuire una maggiore e diretta responsabilità ai certifi -catori, alle imprese e ai cittadini, promuovendo l’autocertifi ca-zione. A tal fine, il Comune mantiene le attuali procedure di rilascio delle classi energetiche A e A+, nonché quelle relative agli immobili pubblici; e nel contempo attiverà un percor-so di autocertifi cazione per le pratiche volontarie Ecoabita (il privato incarica direttamente

corpo elettorale: ovvero meno della metà dei consensi storici.Questa rubrica non si occupa di politica ed il richiamo contingen-te, per senso etico e dovere di tra-sparenza con i lettori, si conclude sul nascere con una lapidaria considerazione: l’astensionismo ha “punito” la politica dei “rin-vii” della maggioranza mentre l’opposizione non è riuscita, ancora una volta, a proporsi come alternativa credibile. Nessuno ha vinto, la nostra economia ha perso un altro colpo.Il problema di fondo è costituito, per l’appunto, dalla esigenza sempre più indifferibile di “dare una scossa” al tessuto economico del nostro territorio attuando quelle iniziative che sono indi-spensabili per far girare il motore industriale a pieno ritmo, ritor-nando in breve tempo al regime di rotazione che caratterizzava i tempi precedenti alla crisi fi -nanziaria.

di crisi economica che colpisce in particolare il settore edile e le famiglie. Diamo quindi impulso all’edilizia, in una logica di qua-lità e creiamo nuovi presupposti per la produzione di energia con fonti energetiche alternative”.Si offrono dunque nuove op-portunità di investimento sul terreno dell’innovazione e della ricerca sulle energie alternative e nella sostenibilità ambientale.Riguardo agli impianti foto-voltaici, con permessi di co-struire in deroga approvati dal Consiglio comunale, saranno autorizzati ad intervenire co-loro che intendono installare gli impianti fotovoltaici a terra,

Al via l’esodo pasquale: saranno circa due milioni

e mezzo i viaggiatori previsti sui convogli di Trenitalia. Secondo le stime del Gruppo FS una buona parte di loro, inclusi i turisti stranieri che si sposteranno tra le principali città d’arte, sceglieranno il Frecciarossa e il Frecciargen-to, come del resto hanno fatto già oltre 4 milioni e mezzo di passeggeri nei primi tre mesi del 2010. Fino al 7 aprile le Ferrovie dello Stato hanno potenziato l’offerta giornaliera - 450 treni nazionali - con 15mila posti aggiuntivi distribuiti su 31 convogli speciali. Di questi 21 fermeranno anche a Bolo-gna e in alcune altre stazioni della regione, per favorire gli spostamenti di chi dall’ Emilia Romagna vorrà raggiungere la Campania, la Calabria, la Sicilia e la Puglia. In particolare 6 avranno ori-gine proprio dal capoluogo emiliano e partiranno alle 00.14 e alle 12.14 di giovedì 1, venerdì 2 e sabato 3 aprile, in direzione rispettivamente di Bari e di Lecce.Rafforzate anche le sale ope-rative e i servizi di informa-zione e di assistenza ai clienti nelle principali stazioni. La

improntati ad un sano approccio etico, abbiano a tramutarsi in piani trasparenti, non cartacei ma operativi e concreti. Il livello di trasparenza è tale che anche il nostro tessuto industriale, un tempo corposo ai limiti della obesità, rischia di divenire etereo e, questo sì, veramente traspa-rente. (l.m.)

un professionista esterno sele-zionato dall’elenco uffi ciale dei “certifi catori Ecoabita”); l’Am-ministrazione comunale attive-rà poi procedure di controllo a campione (in fase di progetto e di cantiere) su almeno il 20 per cento delle pratiche volontarie presentate.

CIA: BERTOLINI RICONFERMATO APPROVATI I RISULTATI DI CREDEM

L’assemblea congressuale del-la Cia di Reggio Emilia si è riu-nita alcune sere fa alla Cantina Albinea-Canali per concludere il percorso congressuale avvia-to nei mesi scorsi e che ha visto in complesso lo svolgimento di 12 assemblee territoriali e due su scala provinciale. Presente il coordinatore nazionale Al-berto Giombetti, l’Assemblea dopo l’adozione di alcune modifiche allo statuto, che recepiscono quanto deciso su scala nazionale, ha proceduto ad eleggere il nuovo Consiglio provinciale formato da 72 membri, e gli organi di control-lo. Ha inoltre eletto il presiden-te provinciale, riconfermando alla guida dell’Organizzazione che ha sede in Viale Trento Trieste Ivan Bertolini. Proveniente da una famiglia di agricoltori, e con un curricu-

Il Consiglio di Amministrazione di Credem, presieduto da Gior-gio Ferrari, ha approvato nella seduta del 30 marzo i risultati individuali e consolidati del 2009 sottoposti all’assemblea degli azionisti convocata per il 30 aprile 2010. Il direttore generale Adolfo Bizzocchi ha presentato i dati alla comunità finanziaria nel corso di una conference call che si è tenuta mercoledì 31 marzo. I risultati confermano la solidità patri-moniale con un core Tier 1 a 8,05% e una qualità del credito ai vertici del settore bancario, testimoniata da crediti in sof-ferenza, al netto delle rettifi che, che ammontano allo 0,8% del totale degli impieghi. All’as-semblea degli azionisti sarà proposto un dividendo di 0,08 euro per azione che tiene conto di una strategia volta al mante-nimento della forte solidità del

lum professionale interamente svolto all’interno del mondo agricolo, Bertolini ha 57, è spo-sato ed ha un fi glio, è laureato in agraria; ha lavorato al Cpca (ora Progeo) quindi presso la Confederazione, dapprima dedicandosi alla formazione professionale degli agricoltori (è stato responsabile del cen-tro Cipa), quindi responsabile economico dell’Organizza-zione. Dopo diversi mandati come presidente, Bertolini –unico candidato alla carica- ha annunciato all’assemblea che questo sarà il suo ultimo mandato presidenziale. Bertolini fa parte della Giunta della Camera di commercio di Reggio Emilia, è rappresen-tante agricolo in Unioncamere dell’Emilia-Romagna, è vice presidente della Cia regionale Emilia-Romagna.

Gruppo nel medio periodo. La cedola sarà messa in pagamento a partire dal 20 maggio 2010 con stacco 17 maggio 2010; il monte dividendi complessivo ammonta a 26,6 milioni di euro. Il Gruppo è focalizzato nell’implementazione del piano 2010-2012 le cui linee guida sono: focus sul core business di moderna banca commercia-le, incremento delle quote di mercato, sviluppo del risparmio gestito e forte sostegno alle pmi ed ai privati, estrazione di valore dalle acquisizioni, mantenimento dell’eccellente qualità del credito e della so-lidità patrimoniale, attenzione ai costi. Il piano prevede inoltre forti investimenti in IT desti-nati a supportare il business e ad aumentare l’efficienza, oltre all’implementazione di un nuovo progetto di corporate identity.

Abitare Eco contro la crisiIl comune approva gli standard energetici su azioni per la riquali� cazione di immobili

Graziano Delrio

Adolfo BizzocchiIvan Bertolini

Ugo Ferrari

In treno per l’esodo15 mila posti in più � no al 7 aprile

Per Pasquetta gratis il trasporto di biciclette

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Pag. 11venerdì 2 aprile 2010 - REPORTER

di Pietro Corradini

Le Confcooperative pro-vinciali di Reggio Emilia,

Parma, Lucca e Massa Carrara, coordinate da quelle regionali dell’Emilia Romagna e della Toscana assieme al Parco Na-zionale dell’Appennino tosco emiliano e le Banche di Cre-dito Cooperativo di Cavola e Sassuolo e della Versilia hanno raggiunto un’intesa, siglata a Reggio Emilia il 25 marzo, per una comune promozione imprenditoriale nel territorio compreso nell’area del Par-co. “Si tratta – ha spiegato il presidente del Parco, il sen. Fausto Giovanelli – della pri-ma alleanza di questa portata con il mondo imprenditoriale: un’intesa che chiama in cau-sa tutte le competenze del Parco in un’ottica di sviluppo imprenditoriale strettamente connessa alle risorse di questo territorio, ma al tempo stesso capace di guardare a nuovi settori e a nuovi servizi che

rappresenteranno un’ulteriore ricchezza anche per chi risiede in Appennino”. Il protocollo andrà a dare forma e struttura formale e pratica ad attività da tempo progettate nell’ottica, non assistenziale, di salvaguardare e sviluppare il territorio in modo aperto ma allo stesso tempo fondato sull’identità e sulla prospettiva, perché la difesa della natura, dei luoghi e delle tradizioni non può essere autosufficiente rispetto all’economia.Le azioni si svilupperanno, in particolare, su cinque comparti che possono consentire di rilan-ciare il sistema produttivo e il lavoro in montagna: la genera-zione e l’acquisto di energia da fonti rinnovabili sul territorio; i servizi dedicati alle persone residenti nell’area del parco; la gestione e la valorizzazione multifunzionale e turistica delle risorse forestali e dei prodotti del sottobosco; la creazione di reti sistemiche tra produttori per la gestione associata delle

risorse agro-silvo-pastorali, con specifica attenzione alle attività di commercializza-zione diretta dei prodotti; le attività turistico-commerciali con particolare riferimento alla progettazione e la commercia-lizzazione di servizi e pacchetti per l’incoming turistico.Per ognuno di questi ambiti saranno elaborati strumenti di animazione economica fina-lizzati alla costituzione e allo start up di nuove imprese e all’innovazione di imprese esi-stenti, con specifico riferimento a servizi riguardanti business plan, modelli societari, modelli organizzativi e di governance, analisi dei profili professionali e dei piani di formazione ri-chiesti, modelli di strumenti dedicati di accesso al credito e gestione finanziaria. L’ac-cordo quindi non vuole essere semplicemente una linea guida o un’iniziativa di valore pretta-mente politico o sensaziona-listico, bensì una strutturata possibilità per le imprese locali,

irraggiungibile singolarmente. Insomma tra le confcoope-rative, il parco e le banche si è stretto un accordo volto a

concreta e ricca di strumenti realmente utilizzabili.La realizzazione degli obiettivi del protocollo prevede, infatti, lo sviluppo di piani operativi territoriali che si integrino nel progetto di sviluppo riguardan-te l’intero territorio del Parco nazionale: “Ci muoveremo – hanno sottolineato Marco Venturelli, direttore della Con-fcooperative Emilia Romagna, e Antonio Lisoni della Confco-operative regionale Toscana – tenendo conto delle peculiarità delle singole aree geografiche, ma l’obiettivo è quello di una crescita complessiva, favorendo anche un maggior interscambio che va dalle conoscenze, ai prodotti e ai servizi”. Perché la forza trainante di un territorio ricco di storia, cultura ed eccel-lenze naturalistiche, ambientali e produttive come l’Appennino non può certo essere l’omolo-gazione, bensì una distintività integrata grazie alla quale le particolarità messe in con-nessione producano un valore

ribadire che oggi come ieri, per l’Appennino, da sempre terra di cooperazione, l’unione fa la forza.

Insieme per l’Appennino

5 x 1000, 55mila euro al GrADEA tanto ammontano gli incassi nel 2009, fiducia nei sostenitori per il 2010

Nel corso del 2010 il GrADE (Gruppo amici dell’emato-

logia) incasserà dalla Agenzia delle Entrate la somma di Euro 55.980,91 a titolo di quota parte spettante nell’ambito delle asse-gnazioni del 5 per mille relativo alle denunce dei redditi anno 2008 (presentate nel 2009). Una cifra importante che andrà ad incrementare quanto raccolto per il progetto del nuovo Centro on-coematologico reggiano (Core).Da alcuni anni l’associazione ha infatti avviato la campagna di sensibilizzazione sul 5 per mille che ha dato risultati sempre in crescita. Nel corso del 2008 ha infatti incassato dalla Agenzia delle Entrate la somma di Euro 31.009,90 a titolo di quota parte spettante nell’ambito delle asse-gnazioni del 5 per mille relativo alle denunce dei redditi anno 2006. Nel corso del 2009 l’incas-so dalla Agenzia delle Entrate è stato di 39.630,36 euro a titolo di quota parte spettante nell’ambito

delle assegnazioni del 5 per mille relativo alle denunce dei redditi anno 2007. Devolvere il 5 per 1000 al GrA-DE permette di contribuire in prima persona alla realizzazione dei progetti senza sostenere alcun costo: i modelli CUD, 730 e UNICO prevedono una sezione dedicata al 5 per mille da com-pilare, indicando i propri dati, il codice fiscale di GR.A.D.E ONLUS 91075680354 e apponendo la

propria firma.In questi giorni sono arrivate anche diversi contributi da alcune attività economiche della città che hanno deciso di devolvere all’associazione, in particolare alla raccolta fondi per il CoRE, l’incasso di alcune giornate di lavoro. Si tratta del negozio di abbigliamento Liolà di Antonella Bertolini e della macelleria Braglia di Reggio Emilia. “Per noi si tratta di segnali molto importanti - ha spiegato Paolo Avanzini, pre-sidente del GrADE - quello che percepiamo è un forte ricono-scimento da parte dei cittadini per ciò che stiamo facendo, e di questo voglio ringraziarli anche, e soprattutto, a nome di tutti i volontari. Come associazione abbiamo anche deciso di com-piere un gesto a favore di chi sta vivendo momenti di grande diffi-coltà: abbiamo scelto di devolvere un contributo di 1000 euro alla popolazione di Haiti, colpita dal terremoto”.

INESORABILMENTE A PICCO Sopra, il grafico Unipol

Paolo Avanzini

Meglio non impegnarsi troppoGli indici salgono, ma a passo di formica… escludere o meno il ribasso?

Con le confcooperative nuove prospettive per l’area del Parco

di FranCo [email protected]

Nel numero scorso mi chie-devo come avrebbe reagito

il T-Bond all’approvazione della riforma sanitaria americana. È crollato di 3 punti ma non subito, a metà settimana.Evidentemente aveva già sconta-to tutto ed è sceso per altri motivi. Adesso il bond si trova sedu-to sopra 115 che è un sup-portone importantiss imo. Se i corsi dovessero romperlo al ribasso vuol dire che sta succe-dendo qualcosa di molto grave e che potrebbe avere risvolti negativi anche per le borse. Negli ultimi mesi la correlazione che c’è sempre stata tra bond e azioni (se il primo scende si tira dietro le seconde e viceversa) non si è concretizzata (l’SP500 è salito fino a 1.150 mentre il bond scendeva da 140 a 115): a mio parere è troppo importante e tornerà ad avere la sua influenza sui mercati.Nell’ultima settimana gli in-

dici di mezzo mondo hanno continuato a salire. Sempre millimetricamente ma han-no r iv isto nuovi massimi . La mia analisi ribassista, quindi, comincia a scricchiolare e ri-schia di dover essere cancellata. Niente di male, non sarebbe la pri-ma e neanche l’ultima volta, ma aspetterei ancora qualche tempo prima di cambiare radicalmente atteggiamento sulle azioni. Rimango dell’idea che non è il momento migliore di essere impegnati al massimo.Il suggerimento di vendere Fon-diaria Sai a 12 è risultato cor-retto; Venerdì 26 i corsi sono affondati dopo la presentazione dei dati di bilancio che non han-no entusiasmato gli investitori visto il segno meno in fondo alla pagina.A picco anche l’Unipol che ha contabilizzato una perdi-ta clamorosa di 769 milioni (mica bruscolini): solo l’am-ministratore delegato, Carlo Salvatori, ha avuto il coraggio di sostenere che si tratta sol-

tanto di “un effetto emozionale importante”. Le grandi Coop, che dovranno rimpinguare le casse con un aumento di capi-tale, la pensano diversamente ed hanno invitato il compa-gno a “scollarsi” dalla sedia. Dal punto di vista meramen-te tecnico , probabi lmen-te, il peggio è già scontato. Se i corsi, infatti, riusciranno a rimanere sopra 0,8 vuol dire che il trend ribassista aveva già anticipato queste pessime notizie (chi “sapeva” poteva approfittare dell’occasione per liquidare o andare al ribasso a prezzi migliori degli attuali e adesso può chiudere l’operazio-ne monetizzando la differenza).Solo un’eventuale discesa sotto 0,8 può riportare i prezzi dei titoli verso i minimi storici at-torno a 0,7.In quest’ultimo caso potrebbe rivelarsi una grande occasione d’acquisto. Ne riparleremo. U n i c r e d i t è s a l i t a f i n o a 2 , 25 : un a l l ungo ve r -so 2,35 lo può ancora fare.

Le Telecom Italia rimangono inchiodate a 1,06 e potran-no accelerare al rialzo solo se riescono a superare 1,1: il ri-tardo nella pubblicazione del resoconto annuale ha “indi-spettito” gli operatori che te-mono che nuovi scheletri pos-sano essere scoperti proprio ora! Momento favorevole per i se-miconduttori: la nostra Stm ha spazzato via la resistenza di 7 e si dirige verso il pros-simo scoglio attorno a 8,5. Forte exploit anche per la tede-sca Infineon.Terna arriva fino a 3,24; si muove con il contagocce ma si arrampica sempre più in alto. Se Romano Minozzi (di Gra-nitifiandre) ne ha preso il 2% avrà pur fatto i suoi conti! Mi piacciono sempre le Se-at : sopra 0 ,18 dovrebbe-ro esplodere verso l ’a l to . Le Panaria del gruppo Mussini si muovono sempre all’interno di uno stretto trading range: un nuovo guizzo verso 2,2 do-vrebbe concretizzarsi sopra 1,9.

“Up and go”: giovani volontari in EUropa

Il viaggio e la formazione all’estero per migliorare l’au-tostima e le competenze dei giovani con disabilità. È un’op-portunità offerta dal progetto europeo “Up and Go!” che si rivolge a 20 giovani reggiani, tra i 18 e i 35 anni, in situazioni di disabilità mentale, psichica, o a rischio d’emarginazione, purché riconosciute dai Servizi competenti. Tra gli obiettivi del progetto – che prevede la possibilità di svolgere gratuita-mente un’esperienza di studio e lavoro di due settimane nei paesi dell’Unione Europea part-ner dell’iniziativa (Inghilterra, Lituania, Spagna) – c’è l’offerta di un’esperienza di formazione al lavoro nell’organizzazione ospitante e l’acquisizione di maggior consapevolezza sulla propria autonomia, l’accresci-mento di autostima e compe-tenze. Vivere un’esperienza di studio e di lavoro all’estero è un’occasione per imparare a relazionarsi con altri ragazzi in

un contesto nuovo e stimolante. Un’opportunità per accrescere le competenze linguistiche e profes-sionali, viaggiare e conoscere luo-ghi diversi. Le persone interessate a partecipare dovranno contattare, entro il 16 aprile, il Centro di Ser-vizio per il volontariato DarVoce (0522 791 979 dalle 9 alle 13) per iscriversi alle selezioni. Le partenze dei gruppi (accompa-gnati da 2 volontari ognuno) sa-ranno distribuite indicativamente tra maggio e novembre 2010 e il finanziamento erogato dal pro-getto “Leonardo da Vinci” copre il costo dei corsi di formazione e preparazione al viaggio che si svolgeranno prima della parten-za, il costo del biglietto aereo di andata e ritorno, del soggiorno (vitto, alloggio e trasporti locali), delle attività ricreative e professio-nalizzanti che si svolgeranno nel Paese di accoglienza e la copertura assicurativa. Oltre al Csv DarVoce, organismo di invio per la provincia di Reggio, partner del progetto sono i Centri

di Servizio di Parma, Modena, Forlì Cesena e Rimini che è l’ente capofila.La gestione organizzativa per Reggio Emilia sarà in carico alla Cooperativa Il Piccolo Principe, attiva nel campo del tempo libero delle persone con disabilità. A livello provinciale, per la buona riuscita del progetto, sono state coinvolte le asso-ciazioni reggiane Sostegno e Zucchero, Fa. Ce (Famiglie Cerebrolesi), Genitori Ragazzi Down, Apda (Associazione Persone Diversamente Abili), Abc (Associazioni Bambini Cerebrolesi), Uildm (Unione italiana lotta alla distrofia mu-scolare), Anfaas (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità), l’aps Airone, le cooperative Sociali Creativ e Coress, e i progetti Sap della provincia di Reggio. Per informazioni è possibile ri-volgersi al Csv DarVoce o scrivere a [email protected]

I volumi, praticamente, inesi-stenti, confermano che la molla si sta ricaricando.Il dollaro, finalmente, ha su-perato i 91 Yen: a questo punto dovrebbe rafforzarsi. Sterlina e Yen rimangono le monete a cui affidarsi per i finanziamenti a breve termi-ne. Tra le due, meglio quella giapponese che chiede tas-si d’interessi molto più bassi.

Leggo sui giornali che l’Eu-ro rimane sotto pressione a causa della spada di damocle della Grecia (e degli altri pae-selli con deficit fuori controllo). Può essere un’interpretazione corretta ma la nostra valuta co-munitaria sembra aver già trovato il fondo con le monete più deboli. È probabile che il caso ellenico non sia poi così grave come ci viene proposto dai media.

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a cura della libreria all'Arco

di Reggio Emilia

narrativa stranieraPosiz. Autore Titolo prezzo editore1 Irene Nemirovsky Due 18,50 Adelphi 2 Anders Roslund Borge Hellstrom Tre secondi 21,00 Einaudi 3 Philip Roth L’umiliazione 17,50 Einaudi 4 Muriel Barbery L’eleganza del riccio 18,00 E/O 5 Madeleine Wickham Sophie Kinsella La compagna di scuola 19,00 Mondadori 6 Lars Kepler L’ipnotista 18,60 Longanesi 7 Jonathan Safran Foer Se niente importa 18,00 Guanda 8 Amos Oz Scene dalla vita di un villaggio 16,00 Feltrinelli 9 Georges Simenon Il ranch della giumenta perduta 18,00 Adelphi 10 Camilla Lackberg La principessa di ghiaccio 18,50 Marsilio

narrativa italiana

settimana dal 22 al 28marzo 2010

il libro più vendutoPosiz. Autore Titolo prezzo editore1 Andrea Camilleri Il nipote del negus 13,00 Sellerio2 Paolo Sorrentino Hanno tutti ragione 18,00 Feltrinelli3 Irene Nemirovsky Due 18,50 Adelphi 4 Giampaolo Pansa I cari estinti 22,00 Rizzoli5 Anders Roslund Borge Hellstrom Tre secondi 21,00 Einaudi6 Andrea Gallo Così in terra come in cielo 17,00 Mondadori7 Francesco Guccini Non so che viso avesse 18,00 Mondadori8 Marco Travaglio Ad personam 16,90 Chiare Lettere 9 Philip Roth L’umiliazione 17,50 Einaudi10 Gianrico Carofi glio Le perfezioni provvisorie 14,00 Sellerio

NUMERO 126

Reggio Storia in giallo

Posiz. Autore Titolo prezzo editore1 Andrea Camilleri Il nipote del negus 13,00 Sellerio 2 Paolo Sorrentino Hanno tutti ragione 18,00 Feltrinelli 3 Francesco Guccini Non so che viso avesse 18,00 Mondadori 4 Gianrico Carofi glio Le perfezioni provvisorie 14,00 Sellerio 5 Erri De Luca Il peso della farfalla 7,50 Feltrinelli 6 Andrea Vitali La mamma del sole 18,60 Garzanti 7 Maurizio Maggiani La meccanica celeste 18,00 Feltrinelli 8 Sandrone Dazieri La bellezza e’ un malinteso 17,50 Mondadori 9 Alessandro D’Avenia Bianca come il latte, rossa come il sangue 19,00 Mondadori 10 Beppe Tosco E’ fi nita la benzina 17,00 Mondadori

DI AURELIA FRESTA

Apre il nuovo numero di Reggio Storia, il 126, un inedito di Gian

Paolo Barilli che getta uno spiraglio di luce sulle collezioni d’arte dei Gonzaga di Novellara disperse dopo il passaggio di Napoleone.In un catalogo d’asta di dipinti italiani del 1804 della famosa casa inglese Christie compare una sezione dedicata alla “Collezione proveniente dalla ben nota Colle-zione di Novellara, villa ducale nei pressi di Modena” (in realtà quella formata dai Gonzaga e rimasta a Novellara fi no all’arrivo di Napo-leone, custodita nelle stanze del Casino di sotto). Non conosciamo a chi e a quale prezzo vennero ag-giudicate lo opere dell’asta inglese, perché l’archivio della Christie’s

nel periodo comprendente il 1804 fu distrutto da un incendio, né se esse avessero corretta attribuzione, anche se possiamo presumere che gli esperti d’arte di Novellara possedessero competenze suffi -cientemente sicure, così come del resto tali dovevano essere quelle dei periti della casa d’aste. Comunque, fra i rari e preziosi oggetti della collezione fi guravano, tra l’altro: una Fuga in Egitto del Correggio; una Passione sempre del Correg-gio; Cristo che lava i piedi agli apostoli di Leonardo; un Riposo di Raffaello; uno schizzo del Tiziano e altre opere di Giulio Romano, Guido Reni, Domenichino ecc. Da inventari settecenteschi risulta che gli oggetti artistici della collezione erano numerosissimi (il Davolio annovera 1004 pezzi), distribuiti

nei salotti, camere e gallerie del Casino, conservati da Ricciarda, Maria Teresa Cybo e Maria Beatrice d’Este, eredi, successivamente, dei beni. La collezione d’arte dei Gonzaga di Novellara si era formata dalla seconda metà del sec. XVI con l’acquisto, anche su consiglio di Lelio Orsi, di dipinti e altri oggetti di pregio da parte di Alfonso I e Ca-millo I, ma già altri esponenti della famiglia vissuti in precedenza, tra fi ne Quattrocento e inizio Cinque-cento, avevano mostrato interesse all’arte, abbellendo il paese e la Rocca. L’apice del collezionismo fu però il Seicento, con committenze anche al Guercino, Perugino e Gui-do Reni. Pochi mesi dopo la sosta a Novellara di Napoleone e del suo seguito, le opere d’arte venivano messe all’asta: i commissari francesi

tennero per loro alcuni dei pezzi più pregevoli, mentre il resto fu vendu-to “quasi a vile prezzo, a mercanti parmigiani, reggiani e modenesi”. Per la Biblioteca di Reggio Storia, come supplemento alla rivista, sono pubblicati i “Racconti gialli e ocra” di Luciano Serra, presen-tati dal direttore Gino Badini, che ricorda gli schemi estrosi e bizzarri utilizzati dall’autore nella raccolta, il suo gestire il contrasto tra falso e vero, tra degustazione di ironia e sperimentazione di intrecci di fran-tumazione temporale della realtà. Reggio Storia, pubblicando questi racconti, vuole celebrare i 90 anni di Serra, da sempre coodirettore della rivista, “che non intende arrendersi all’anagrafe e vorrebbe realizzare i sogni che giacciono nei cassetti usando il rigore della ricerca storica

Fra tracce di quadri rapinati e racconti ocra

LETTO PER VOI Un libro per chi desidera lasciarela Santa Madre Chiesa

“Coraggio Don Abbondio” di Pierluigi Celli DI PIETRO CORRADINI

Beto vuole sbattezzarsi, vuole cancellare i suoi dati dai registri

della chiesa cattolica, in cui sono iscritti da quando, appunto, ancora bambino, è stato battezzato. Ma non è così facile, e infatti dovrà affrontare, prima di riuscire nel suo intento, un travaglio che può compromettere amicizie e lega-mi familiari, fatto di solitudine e incomprensione. In queste poche parole si riassume la vicenda narrata nel libro “Quasi quasi mi sbattezzo”, di Alessandro Lise e Alberto Tala-mi, edito da Beccogiallo, in cui, il pennuto protagonista, operaio in cassa integrazione, decide di ab-bandonare la Santa Madre Chiesa e percorre il suo percorso di apostasia o autocoscienza (a seconda dei punti di vista).Il tratto divertente, seppure a volte fi n troppo abbozzato, e lo story-telling semplice e funzionale ac-compagnano una storia complessa, perché destinata a un pubblico non solo maturo, ma anche preparato e culturalmente consapevole, che nonostante il tema provocatorio

e gli intenti didascalici non annoia il lettore, anzi, seppur con qualche forzatura, lo sprona a ragionare sulle imposizioni e sulle realtà che si danno per scontate, in un'otti-ca laica e dialettica, sicuramente rivelatoria.L'intento è infatti quello di informa-re il pubblico su temi diffi cilmente trattati nella società italiana e che sono, invece, al centro dell'attività L'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, costituitasi in Italia nel 1987 come un'organizzazione fi losofi ca non confessionale, demo-cratica e apartitica, che tutela i diritti civili degli atei e degli agnostici, a livello nazionale e locale. L'UAAR è impegnata in importanti battaglie civili tra cui quella sulla possibi-lità di sbattezzarsi e la protesta per la devoluzione degli oneri di urbanizzazione dei comuni alle confessioni religiose. La cosa più interessante del libro è, però, che il tema dello “sbattezzamento”, tanto astruso per la collettività italiana da non prevedere nemmeno una parola nella nostra lingua, non è dipinto come la panacea di ogni male perpetrato della chiesa e

nemmeno come una condizione a cui tutti dovrebbero aspirare, ma solo e soltanto come un diritto, una possibilità per chi crede di dovere uscire dal gregge del Papa. Il merito non è, quindi, se sia giusto o meno sbattezzarsi, bensì che, visto che dev'essere un diritto, sia possibile farlo. Beto infatti, oltre all'opposi-zione convinta della madre, e delle zia in aria di santità, si scontra con il muro del perbenismo opportunista e pigro, rappresentato nel fumetto dai tanti conoscenti che più che non condividere la scelta per motivi di fede, gli propongono semplicemen-te di lasciar perdere, perché essere battezzati, tanto, non fa male a nes-suno e anzi, se Dio dovesse esistere, sarà sicuramente meglio essere a posto con tutti i “sindacati”, anche brandendo un sacramento non veramente condiviso e praticato. La vicenda di Beto porta, quindi, il lettore, a chiedersi come mai sia possibile togliere il proprio nome dalle liste di un partito, si possa addirittura rinunciare alla cittadi-nanza italiana, ma sia così diffi cile e incomprensibile farsi cancellare dalle liste dei fedeli.

Potenti in caduta libera DI CARLO VANNI

Per chi non sia digiuno della produzione di Pier Luigi Celli, la

scoperta che il libro di cui parliamo oggi, “Coraggio, Don Abbondio” (Aliberti Editore, 255 pagine, 17 Euro) si inserisce nel solco dei suoi precedenti lavori, e forse, in particolare, potrebbe essere visto come la degna prosecuzione – al negativo, s’intende – di “Coman-dare è fottere” non costituirà una grandissima sorpresa. Certamente, no: tanto più che tutti i lavori di Celli si inseriscono nello stesso solco, un interminabile discorso che nasce dalla conoscenza intima dei meccanismi fi ni in cui si articola e si declina il potere manageriale. Quali i suoi fi ni, quali le sue leve, le sue colpe e le sue dinamiche: nel suo lungo operato in qualità di dirigente ad altissimi livelli (Eni, Rai, Omnitel, Olivetti, Enel, Unicredito, Luiss, ultima sua in-carnazione) Celli ha conosciuto, valutato, utilizzato tutti questi aspetti. E ora, una volta digeriti, ce li riversa addosso. Attenzione:

non è detto che anche per il lettore medio siano diventati più digeribili. Questa è un’epoca strana, capace di costruire talenti di insensibilità a prova di bomba, che tuttavia ostenta una curiosa predisposi-zione a disprezzare il cinismo rea-listico non solo di liberi pensatori, ma anche di esperti in materia. Come se il sogno ricorrente fosse quello di diventare ricchi, potenti e famosi, senza per questo doversi vendere per forza l’anima, ma anzi, mantenendo quei sani equilibrio psicofi sico ed atteggiamento posi-tivo, improntati semmai ad amore universale, capaci di mantenere alto l’umore, pulita la coscienza in ordine i capelli e profumato l’alito. Insomma: tutto. E in molti casi, a giudicare dalle nevrosi e dalle crisi di coscienza che vediamo in giro – sempre meno, ad onor del vero – si direbbe sia veramente così. Il mondo che Celli – da non confondersi con il quali omonimo entomologo, anche se sempre di colonie di insetti, spesso, si parla – è ben diverso da questo sogno edulcorato, all’americana: e ce ne

accorgiamo da questi simpatici quadretti dei quali è costituito il presente libro. Storie di ex ricchi e potenti, anche di serie C, per carità, che una volta cascati lontano dalla grazia divina a volte non riescono a rientrarvi, a volte invece sì, ma comunque sempre strisciando, mai a testa alta, sempre rivelando a noi, osservatori a volte attoniti a volte divertiti (poco), le strategie oblique, le direttive tracciate nel fango per riemergere, o per darsi una ripulita. E noi, dall’alto della pagina, nell’ambivalente doppia identità di diligenti scolari – sia mai che ci arrivi l’occasione per mettere in pratica quanto testé appreso – e di divertiti, in realtà pochissimo, detrattori dello schifo morale e personale che andiamo man mano leggendo. Senza renderci conto che, nel nostro piccolo, magari tante scenette si potrebbero co-modamente rifare con noi come protagonisti, ad arrabattarci per il quotidiano. E allora, tanto vale leg-gere al massimo un ritratto, due al giorno, e poi rifl etterci. Seriamente.

e l’acuta piacevole intensità della scrittura”.Completano il nuovo fascicolo della rivista contributi di Mario Borghi, Valeria Isacchini, Adriana Toffanetti, Ottavia Messo-ri, Nicola Tirelli Prampolini, Luciano

Serra, Ercole Camurani Tiziano Grandi, ai quali si aggiungono le consuete Rubriche (tra cui Strade di Reggio), un articolo dalla narra-zione di Umberto Dallari sul 1860 e il supplemento “Libri e reggianità”.

“Quasi quasi mi sbattezzo” di Lise e Talami

Page 15: Reporter Reggio Emilia Giornale 2 Aprile 2010

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Zamboni presenta ai lettori di Reporter il suo nuovo EP "L'estinzione di un colloquio amoroso"Il Massimo della vita

Maria Teresa Lonetti racconta il suo spettacolo

Pagina II

Massimo Dapporto porta in scena "L'appartamento"

Pagina III

Girovagando di mostra in mostra

Pagina IV

Musiche dal mediterraneocon i Radiodervish

Pagina XXII

Pagina XXI

CULTURA - SPETTACOLI - MOSTREMUSICA - LIBRI - VIAGGI

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Page 16: Reporter Reggio Emilia Giornale 2 Aprile 2010

venerdì 2 aprile 2010 - REPORTERPag. II

teatro

di Rossella PoRcheddu

Magia popolare, crudeltà storiche, fascino e tradi-

zione del profondo sud d’Ita-lia nello spettacolo “Fragalà. L’eccidio di Melissa... tra storia e leggenda”, in scena il 9, 10 e 11 aprile al Teatro Europa di Parma. Un racconto intessuto di poesia e musica, immagini po-polari e testimonianze dirette. La storia di Melissa, piccolo paese calabrese che la leggenda vuole creato da re e popolato da maghe. Un luogo divenuto tristemente celebre per la sanguinosa re-pressione di una pacifica rivolta contadina nelle terre incolte di Fragalà. Uno ‘spettacolo mul-timediale e onirico che ruota intorno al tema della terra’, per dirla con le parole della regista Ilaria Gerbella. Maria Teresa Lonetti, Michela Ollari e Franca Tragni conducono un viaggio nei secoli, tra antichi riti e lavoro contadino, sopruso maschile e desiderio di libertà. Il racconto si dipana tra storia e leggenda, accompagnato dalle musiche originali di Maria Teresa Lonetti. La cantautrice calabrese ci ha

parlato del suo legame pro-fondo con la terra d’origine e del desiderio di far conoscere la storia di quell’angolo di terra che si affaccia sulla costa ionica.Maria Teresa, come nasce Fra-galà? “Mi piaceva l’idea di rappresen-tare questo evento, l’eccidio di Melissa. Volevo raccontare la storia di quei contadini trattati come pezzenti, il malessere e la povertà che generarono la ribellione. Ma soprattutto il primo passo verso la libertà”.Cosa accadde quel sabato 29 ottobre 1949?“I contadini manifestarono pacificamente per la riforma agraria. Andarono a piedi nei campi. Ma il movimento fu represso dalla polizia che reagì duramente. Durante la sparato-ria morirono tre ragazzi”. In che modo la storia si intreccia con la leggenda?“E’ un percorso nel tempo, che parte da periodi poco co-nosciuti e arriva al secondo dopoguerra. C’è una prima parte più poetica, in cui si per-cepisce un’atmosfera magica, e una seconda parte più storica e reale. E’ uno spettacolo che fa divertire e pensare”.

Maria Teresa Lonetti presenta lo spettacolo “Fragalà. L’eccidio di Melissa... tra storia e leggenda”

Pane, lavoro… e rivoltaL’intervista

Non ci sono personaggi ma-schili. Il racconto è tutto affi-dato alle donne?“Sì, le tre donne rappresenta-no i tre morti nell’eccidio, tre persone importanti. In primo piano poi c’è la figura femmi-nile. A partire dalle streghe, per continuare con il diritto della prima notte, fino ad arrivare alla volontà delle donne di guada-gnare un ruolo nella società”.Alcuni brani dello spettacolo sono tratti da una testimonian-za reale?“L’ultima parte, quella storica, è traslata da un’intervista che abbiamo fatto a Matilde, la sorella di Francesco Nigro, uno dei contadini morti nell’eccidio. All’epoca aveva 13 anni, ha vissuto il massacro e ci ha rac-contato l’uccisione del fratello, morto per un nonnulla”.L’evocazione storica e leggen-daria è accompagnata da alcuni video girati a Melissa?“Sembrano immagini antiche, in realtà sono state girate la scorsa estate in Calabria. Ab-biamo ripreso i castelli che fanno riferimento alle leggende della terra di Fragalà. E poi le persone al lavoro, i contadini nei campi, una mia amica che

fa le ricotte. Sono frammenti reali di vita, persone che vivono di campagna e quotidianità”.Poesia, testimonianze e ovvia-mente musica. Canzoni non solo italiane?“Infatti, il dialetto si mischia

all’italiano. Alcune musiche le ho scritte appositamente per lo spettacolo, altri pezzi invece sono del nuovo album, che uscirà ad aprile. Inoltre in scena c’è la mia band che ci accompagna in questo

viaggio che fa divertire e so-gnare. Io sono molto legata alla Calabria. Ho voluto mettere in evidenza le mie origini, riper-correre il tempo per ritrovare quei suoni, colori e sapori della mia terra”.

Per ricordare il grande dram-maturgo francese Bérnard-

Marie Koltès a vent’anni dalla scomparsa venerdì 9 aprile va in scena “La notte poco prima della foresta”. Protagonista Claudio Santamaria, attore cult di teatro e cinema amatissimo dalle nuove generazioni. Un atto unico in cui il monologante si rivolge a un interlocutore al quale chiede di condividere uno spazio per istituire con lui un contatto e per scuoterne i pregiudizi. Passando attraverso vari stati d’alterazione, i con-torni del luogo presso il quale ha luogo l’incontro con l’altro

coincidono sempre di più con quelli metaforici di un ‘incrocio’ di stati di coscienza, e lo stesso interlocutore, scelto a caso, abbandona il suo statuto di individualità diventando perso-naggio collettivo, moltiplicato per il numero degli spettatori. L’attore si rivolge quindi diret-tamente agli spettatori (una comunità di persone che stanno attendendo a qualche occupa-zione come aspettare l’inizio dello spettacolo, consumare un drink), e non a uno solo di essi, generando un cortocircuito tra la pluralità degli interlocutori interpellati.

Omaggio a KoltèsA Bagnolo

Presentando l’Idomeneo in queste pagine, avevamo

parlato di una possibile lettura della grande “opera seria” di Mozart: come una tragédie lyri-que barocca tutta fasto sonoro e visivo, balletti e ambiguità. L’esecuzione andata in scena al Valli il 26 e 28 marzo, basa-ta sulla versione “di Monaco” ovvero quella senza balletti, ha scelto, forse di conseguenza, una linea interpretativa più sobria, quasi pudica. Una scelta portata a fondo con coerenza dai cantanti: ci hanno colpito l’espressività e la pronuncia perfetta di Barbara Bargnesi nel ruolo di Ilia e di Giuseppina Bridelli nel ruolo di Idamante, oltre al grande temperamento vocale e scenico della Elet-tra di Valentina Corradetti e dell’Arbace di Enea Scala; una scelta condotta con sicurezza da Michele Mariotti, che ha conferito garbo e leggerezza a un’orchestra moderna (e sia qui tributata doverosa solidarietà al maestro del coro, costretto a guidare, come avviene spesso in Italia, non un coro ma un aggregato di cantanti in vena di rivendicazioni). Il tono generale dello spettacolo si intonava alla perfezione con l’eleganza formale della regia di David Livermore. Una regia bellissima, fin troppo bella, perché la con-sumata abilità di Livermore nel disporre le forme, i simboli, gli oggetti di scena, e nel gestire

visto per VoiL’Idomeneo, di CretaRE - Teatro Valli - (26 e 28 marzo)

di Luana Salvarani

simmetrie e mises-en-abyme, ha potenziato di quest’opera più la norma che lo scarto, più il tragico-aulico che la follia. E qui entra l’aspetto del rappor-to tra Mozart e noi, o più in generale tra l’opera seria e noi. Amiamo l’Idomeneo e tutte le opere che vi somigliano; le ammiriamo e non riusciremmo a trovarvi un difetto; eppure, “non ci riguardano”. Non ci riguarda più tutta quella fan-tasmagoria di guerre elleniche e zeffiretti e sommi sacerdoti e oracoli di Nettuno; tutta quella solennità di nozze, tribunali ed are. Ci era riuscito a suo modo, a rendere interessante l’arcaico, Giovanni Verga con tutta quella

storia dei lupini. E anche qui forse ci vorrebbe un Idomeneo di mare, un mare però senza bollicine azzurre, un mare nero e amaro, dove la mano del Fato (uno dei simboli ricorrenti in questa regia) si trasformasse nella gelida ricorsività di un destino circolare da cui non è possibile uscire. O forse (ci piace sognare) un Idomeneo heavy metal, arrabbiato e disturbante, che portasse al parossismo il suggerimento di quella Elettra aggressiva in rosso acceso. Insomma rimproveriamo a Livermore di non aver osato di più; ma ciò non detrae al valore di uno spettacolo riuscito e appassionante.

La scuolain scena

Gaia de Laurentis e Felice della Corte protagonisti di Sotto-banco di Domenico Starnone per la regia di Claudio Boc-caccini in scena mercoledì 7 aprile al Teatro Bismantova di Castelnovo ne’ Monti. Ultimo giorno di scuola e tempo di scrutini in un istituto tecnico alla periferia romana. Le cose vanno decisamente male: per fatiscenza è crollato il soffitto della biblioteca e il consiglio di classe è costretto a riunirsi nei maleodoranti locali della palestra per dibattere sul de-stino di una classe irrequie-ta e bizzarra, dove spicca la presenza imbarazzante di un allievo che dividerà i giudizi dei professori. La fortunata commedia dell’ex-professore Domenico Starnone, che nel 1995 è diventato un film, La Scuola, torna in scena. Rifles-sione esilarante e feroce sulle problematiche di una scuola che ancora stenta a decollare, lo spaccato di un’istituzione sull’orlo della crisi in una mes-sa in scena che corre sul filo continuo della risata.

Prosa

Venerdì 9 con Claudio Santamaria

N BAGNOLO TEATRO ILVA LIGABUEORE 21LA NOTTE POCO PRIMA DELLA FORESTADI BéRNARD-MARIE KOLTèS, REGIA JUAN DIEGO PUERTA LOPEz,CON CLAUDIO SANTAMARIA

VIAGGIO NEI SECOLI FRA SOPRUSI E DESIDERIO DI LIBERTà Sopra, Maria Teresa Lonetti protagonista con Michela Ollari e Franca Tragni

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Pag. IIIvenerdì 2 aprile 2010 - REPORTER

teatro

di Rossella PoRcheddu

Storia di tradimenti e arrivi-smo, sentimenti inconfes-

sabili e solitudine, “L’apparta-mento” di Billy Wilder approda al Teatro Ruggero Ruggeri di Guastalla mercoledì 7 aprile. Protagonisti di una fortunata tournée, Massimo Dapporto e Benedicta Boccoli, diretti da Patrick Rossi Gastaldi, sono interpreti della trasposizione scenica della celebre commedia americana. Vincitore di cinque Premi Oscar, tre Golden Globe e altri autorevoli riconoscimenti, il film di Wilder conquistò pub-blico e critica e fu adattato per il teatro divenendo un musical di successo. Nella pièce teatrale Massimo Dapporto è il contabi-le Baxter, ambizioso impiegato di un’importante compagnia di assicurazioni. Desideroso di far carriera, Baxter concede il proprio appartamento da single ai dirigenti dell’azienda per i loro incontri extraconiugali. In cambio di questo piccolo e innocente sacrificio ottiene vantaggi e privilegi. In attesa che la gradita simpatia dei dirigenti si traduca in un avan-zamento di carriera, Ciccibello, questo il suo soprannome, im-

piegatuccio ingenuo, trascorre quelle ore da sfrattato in giro per la città. E gode inoltre della fama di ‘tombeur de femme’ tra i suoi condomini, colpiti dall’andirivieni di donne nel suo appartamento. Ma il single Baxter è in realtà segretamente innamorato di una graziosa lift-girl.Certo però non può immaginare che l’oggetto del suo desiderio, Fran, bellissima nella sua uni-forme, quotidianamente ado-rata nel trasporto da un piano all’altro, sia in realtà l’amante del capo. Che fare dunque quando Fran passa dall’angusto spazio dell’ascensore al letto del suo appartamento? Baxter si trova davanti a una scelta. Rinunciare all’amore per la pro-mozione tanto attesa oppure dichiararsi e sperare nel lieto fine? Commedia del 1960 sem-pre attuale, L’appartamento non è solo un’ironica messa in scena delle debolezze umane, fra tradimenti e carrierismo, ma è anche uno spettacolo sulla solitudine. Quella di Baxter, così ossessionato dalla scalata al potere da concedere l’intimità della propria casa ad estranei. Ma anche quella di Fran, gentile e inarrivabile, amante delusa e

abbandonata. Donna fragile, pronta al suicidio. Sarà l’in-treccio di favori e tradimenti, delusioni e fraintendimenti, a concedere al modesto impie-gato la possibilità di riscat-to. “Ho volutamente lasciato

l’ambientazione negli anni ’60, così come nel film, vincitore di ben cinque premi Oscar – ha commentato il regista Patrick Rossi Gastaldi - come se ricon-quista, innocenza, candore, etica e amore fossero valori del

passato. Sarà vero? A voi l’ardua sentenza. Sono molto felice di aver dato luce teatralmente al famoso C.C. Baxter insieme a Massimo Dapporto, attore caldo, pieno di sfaccettatu-re ironiche, a volte beffardo,

malinconico ma con nevrosi nascoste che ben servono all’in-felice protagonista. La dolcezza amara di Benedicta Boccoli non priva di senso comico aiuta a far vivere Fran Kubelik, inadeguata amante del gran direttore”.

Massimo Dapporto e Benedicta Boccoli protagonisti de “L’appartamento” di Billy Wilder

Una scalata fra solitudine e arrivismo Al Ruggeri di Guastalla

INTRECCI, TRADIMENTI E AMORE Massimo Dapporto interpreta Baxter, ambizioso impiegato, e Benedicta Boccoli, Fran, donna fragile e amante del capo

OblUdARiUm (lA cAsA dei mOstRi) correggio, teatro Asioli (dal 18 al 25 marzo)

visto per Voi di Luana Salvarani

In contemporanea alle ultime tappe italiane della tournée

del Cirque du Soleil, nella pro-vincia reggiana è andato in scena nei giorni scorsi un altro circo, certamente più modesto nei numeri e nella dimensione del tendone rispetto alla com-pagine circense più famosa al mondo. Giovedì sera a Correg-gio abbiamo assistito all’ultima recita, aggiunta a grande richie-sta dopo le sette in cartellone (in scena dal 18 al 24 marzo), di uno spettacolo decisamente fuori dall’ordinario. Si è trattato di un fenomeno quasi incredi-bile visti i tempi che corrono: se ne è parlato poco, in Internet e su Youtube non si trova quasi niente, i giornali l’hanno si e no annunciato per dedicarsi con più attenzione a spettacoli, personaggi e titoli ben più im-portanti e celebri. Ma quello che è accaduto nel piccolo tendone montato nel cortile del Palazzo dei Principi di Correggio non è solo qualcosa che si allontana decisamente dalla ordinaria idea di circo o di spettacolo di strada, è piuttosto magia pura, poesia, ritorno alla meraviglia e allo stupore dell’infanzia. Il titolo dello spettacolo è “Obludarium (La casa dei mo-stri)”, ed è frutto del genio e della fantasia dei fratelli gemelli Petr e Matěj Forman, praghesi, figli del più noto cineasta Milos Forman. Veri maestri del teatro di figura, la compagnia dei fratelli Forman è una comunità

pulsante, viva, che non dispone di un teatro o una troupe fisse, ma è una comunità legata dalla passione per il lavoro, il mondo e la vita, una comunità di tea-tranti nomadi. Dentro a questo tendone stret-to, teatro-chapiteau apposi-tamente montato nel cortile, abbiamo assistito allo spet-tacolo in piedi, un po’ stipati come sardine e eccitati all’inizio dalla sensazione di essere pra-ticamente al buio (in un teatro “normale” sarebbe stato im-possibile sia il buio sia l’affolla-mento del pubblico) e di vedere muoversi strane figure nella penombra della piccola arena a un passo da noi. Sembrava di essere dentro qualcosa, e non

di assistere a qualcosa… un po’ come un sogno, come l’ingresso in un mondo onirico e surreale. Una suggestione rafforzata nel corso dello spettacolo perché la dimensione ristretta dello spazio e l’incredibile attrattiva esercitata dai numeri in scena ha annullato la distanza tra pubblico e scena, rendendo tutti i presenti partecipi di un unico sogno.Difficile raccontare – o addi-rittura recensire – i numeri che si sono succeduti in un paio d’ore ad opera di artisti ambu-lanti, marionettisti, maschere e acrobati. Difficile descrivere la comicità e le risate intrattenibili provocate dal minimalismo dei tre personaggi “dalle grandi

teste”, il dolce amore scoppiato tra un energumeno barbuto e la soubrette altrettanto barbuta, la sirena nel suo acquario, la cavallerizza sul suo magico cavallo di legno, i giochi di illusionismo, ma soprattutto la poesia e la suggestione delle atmosfere evocate, leggere, raffinate, magiche e miste-riose, nello spirito del teatro ambulante degli anni Trenta e in alcuni momenti delle avan-guardie storiche. Il pubblico è completamente immerso in un mondo di immagini variopinte dal sapore poetico ed infantile, a ritmo di travolgenti e suadenti musiche tzigane. Tutto all’in-segna dell’amore per le cose semplici e della meraviglia.

A boiardo

correndo, correndoMartedì 6 “La maratona di New York”

Martedì 6 aprile al Teatro Boiardo di Scandiano la

stagione di prosa presenta “Ma-ratona di New York”, un testo di Edoardo Erba interpretato e diretto da Christian Gianmarini e Giorgio Lupano.La corsa, come ben sanno coloro che vi si dedicano, è attività che mette in stretta relazione con se stessi e lo è ancor di più quando si corre per puro diletto, per te-nersi in forma o solo per semplice passione sportiva.Ed è da un allenamento notturno di due amici che si preparano a correre la maratona di New York che prende spunto il racconto Due amici, di notte, in corsa nella campagna.Si stanno allenando per la gara amatoriale più famosa del mon-

do. Lunghe falcate nel buio e poche parole, quelle che bastano per non essere soli, per ingannare la fatica. E quando il ritmo si fa più teso, quando il fiato comincia a mancare, le parole prendono il sopravvento.Come un cronometro, il filo dei pensieri batte più forte. Ricordi comuni e comuni incomprensioni di due maratoneti che si ritrovano a fare i conti con se stessi e con gli altri, col senso delle proprie azioni, con il passato, con gli ideali infranti e mai raggiunti, con piccoli particolari che non torna-no. Il sudore scende più freddo e la milza comincia a far male. Le immagini sfuocano nella nebbia e nel buio, i punti di riferimento si perdono.Inizio ore 21 www.cinematea-troboiardo.it

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venerdì 2 aprile 2010 - REPORTERPag. IV

mostre

di Valentina Ruozi

Luccichii che rincorrono emozioni. È questo proba-

bilmente ciò che un visitatore attento o semplicemente emo-tivo potrebbe avvertire vagando fra le teche della mostra “Idee preziose: il Chierici crea”.È così che il Museo dei Cappuc-cini si ricrea diventando una location ideale per l’esposizione di gioielli d’artista, realizzati lungo anni e anni di ricerca e di prove dai ragazzi dell’istituto Chierici. Medaglioni variopinti che riprendono le tecniche ad olio di Van Gogh o l’estro crea-tivo e sognante di Monet, spille dai dettagli eleganti ed accatti-vanti, anelli incrostati di cristalli e creatori di una luce propria. Ed è proprio sulle note dell’arte che una silhouette drappeggiata di raso nero può diventare uno splendido cielo punteggiato di foglie, fiori, riccioli e coralli d’argento oppure come una semplice fermaglio per capelli può prendere le forme di una farfalla iridescente pronta a spiccare il volo verso chiome sinuose e fluenti. I dettagli potrebbero sembrare plasmati con diamanti o materiali pre-

ziosissimi eppure tutto ciò non è necessario quando a creare sono mani esperte ed appassio-nate, attente ai dettagli e alla bellezza… a volte possono ba-stare argento e pietre dure per fare di una materia essenziale un’autentica opera d’arte. Tra passato e presente, tra tecniche tradizionali ed idee innovative la gioielleria si trasforma in design creativo, assumendo le sembianze di complementi d’arredo realizzati grazie alla tecnica del rilievo su rame.Anche lo smalto sprigiona la sua bellezza e si spalma su piatti decorativi facendoli brillare in tutto il loro stile anni 60. Ma qual è il filo conduttore che abbraccia collier, anelli, paru-re incastonate e bracciali e li collega allo stile semplice dei Cappuccini? A questa domanda risponde il direttore del mu-seo, Padre Stefano Cavazzoni dicendo: “Queste realizzazioni sono l’esempio di come spes-so basti poco per allietare gli occhi, rallegrare lo spirito e far sbalzare il cuore… la povertà dei materiali si lega al bello in un legame davvero indissolubile”.L’intero patrimonio di oggetti e minuzie racchiuso nella mostra

Il Chierici apre le porte della propria collezione di gioielli

Creazioni preziose Al Museo dei Cappuccini

La geometria del jazzAlla Galleria 8,75

porta l’impronta inconfondibile dei docenti dell’istituto Chierici e si rifà a tante correnti vissute incondizionatamente tra epo-che e paesi diversi. E se per caso

visitando la mostra si verrà posti davanti alla scelta inaspettata quanto inevitabile tra moder-nità e tradizione, Maria Grazia Diana, dirigente scolastico del

Chierici consiglia: “Non siamo obbligati a scegliere in quanto abbiamo la fortuna di essere custodi di una tradizione che guardando indietro può portare

avanti…”. L’esposizione sarà pronta a stupire e ad incantare appassionati e curiosi dal mar-tedì alla domenica dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 17.

Ritmo e musicalità nelle tele dell’artista siciliano Giuseppe Cacciatore

di Rossella PoRcheddu

Sabbia e acrilico, resine e smalti per colori decisi e

linee che definiscono lo spa-zio. Ritmo e musicalità nelle opere di Giuseppe Cacciatore, artista siciliano alla sua prima personale.E’ la Galleria 8,75 di Reggio Emilia a presentare “Jazz Up”, interessante mostra pittorica visitabile fino al 25 aprile.Un’esposizione perfettamente calibrata, venti le opere esposte, realizzate tra il 2008 e il 2010. Indovinato anche il sottofondo musicale, che meglio introduce nell’atmosfera che ha dato origine alle opere e che le ac-compagna caratterizzandole. Tele che alludono a una con-taminazione tra arte e musica, suoni e colori, linee e note.Armonia musicale e pittorica, che racconta di due grandi pas-sioni di Cacciatore. Quella per il jazz, da Miles Davis a George Gershwin e John Coltrane, e quella per l’arte, inizialmente figurativa ma poi evolutasi ver-so un astrattismo geometrico.Lo spazio pittorico è attra-versato da linee decise, che lo frantumano, lo spezzano, lo frazionano. Solchi che si ferma-no a costruire angoli segreti e piccoli segmenti sulla superficie pittorica.O proseguono, oltre il quadro, verso qualcosa di ignoto. Opere che colpiscono chi, distratto, non regali più di uno sguardo

fugace e chi invece, incuriosito dall’intreccio di linee e colori, triangoli e sfere, si dilunghi in un’osservazione più attenta. Dapprima colpisce il colore, ora opaco, ora vibrante, poi la trama che scandisce lo spazio. A momenti più fitta dove il suono è incalzante, a momenti dilatata dove le note si fanno più lunghe. “Il tempo delle sue opere è infatti quello sincopato del jazz, dell’improvvisazione e della velocità di esecuzione - scrive Chiara Serri nella nota critica - ma anche quello più lungo della materia e della memoria, che si stratifica tra le resine e le sabbie, ricordando le sue origini siciliane”. Una mano che si è lasciata trasportare dall’istintività, dall’ispirazione

del momento, ma che costruisce schemi sempre misurati e sop-pesati, mai lasciati al caso. Una ricerca che l’artista non ritiene conclusa, che si nutrirà di nuove sperimentazioni ed evoluzioni. Uno studio sulla realtà che non si traduce in forme riconoscibili o figure definite.L’oggettività cede il passo all’immaginazione. L’idea sca-turisce da una canzone, si ar-ricchisce di luci e colori, diviene ritmo e geometria, armonia e regolarità.E se nelle opere di Cacciatore si può riconoscere l’andamento ritmico del jazz, dondolante ed energico, forse manca un pizzico di nostalgia, quelle note malinconiche che donano calore e profondità.

Il gesto sicurodi Angela Sormani

Quaranta opere tra disegni e incisioni di Angela Sor-

mani alla Bibloteca delle arti. L’artista era nota in città per la sua attività di restauratrice a cui era giunta dopo studi presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna e un importante ap-prendistato presso la bottega di Ottorino Nonfarmale. Per lunghi anni aveva collaborato con la Pinacoteca Nazionale di Bologna nel restauro di impor-tanti opere del Se i- Settecento emiliano. Molto meno nota era la sua attività artistica, affi-data al disegno e all’incisione coltivate per diletto e solo in rare occasioni resa pubblica attraverso poche tirature de-stinate ad amici e conoscenti. Il ritrovamento, alla sua morte, di un nutrito gruppo di opere su carta, disegni e incisioni – di cui una selezione viene oggi presentata in mostra - testimonia in realtà qualcosa di diverso, un impegno certo non costante ma neanche improvvisato, una naturale propensione al disegno e alla rappresentazione ma anche una cifra stilistica personale e riconoscibile. Accanto a opere (ritratti, figure, vedute di città) più saldamente ancorate a una ricerca di tradizione, in alcuni fogli degli anni settanta la Sormani mostra una più decisa caratterizzazione, attraverso – scrive Elisabetta Farioli nel catalogo – “un segno grafico modernamente sprezzante di ogni cura e precisione, rapido

nell’individuazione dei profili dei corpi e poi nervosamente ripetuto per accentuarne i vo-lumi, gli atteggiamenti, i mo-vimenti. Un gesto molto sicuro, che non ammette ripensamen-ti, affidato a inchiostri spesso colorati rafforzati dall’uso dell’olio, esaltato dalla forte presenza di zone non trattate, lasciate libere a intravedere il bianco della carta del fondo, preoccupato non tanto di ritrarre le persone raffigurate ma piuttosto di cogliere, come in una istantanea, il particolare momento in cui sono state

sorprese.” Il catalogo che ac-compagna la mostra – a cura del Soroptimist Club di Reggio Emilia per i tipi di Tecnograf – contiene, oltre al testo di Deanna Veroni, Presidente del Club, e di Elisabetta Farioli, direttore dei Musei Civici, una testimonianza di Giancarla Bonini e di Anna Carreras Alpi. La mostra rimarrà aperta fino al 24 aprile negli orari di apertura della Biblioteca delle Arti : dal lunedì al sabato mattina dalle 9 alle 13, : martedì e giovedì anche al pomeriggio dalle 15 alle 17,30. domenica chiuso.

Alla Biblioteca delle arti

Page 19: Reporter Reggio Emilia Giornale 2 Aprile 2010

Pag. Vvenerdì 2 aprile 2010 - REPORTER

La grande abbuffata, la ras-segna cinegastronomica

ideata dall’ufficio Cinema del Comune è arrivata alla sua ottava edizione prenderà via di nuovo in aprile. Intanto sono iniziate le vendite dei biglietti di quella che può essere consi-derata la rassegna più saporita ideata presso il Rosebud. Come sempre i tre appun-tamenti cinegastronomici saranno cadenzati dalla pro-iezioni di un film seguita da buffet ispirato. Il prezzo del biglietto, comprensivo degli assaggi, è di soli 10 euro. Vista l’appetibilità della pro-posta sarebbe meglio procu-rarsi il biglietto, con qualche giorno di anticipo, presso il cinema Rosebud (orario di apertura della cassa). Il primo appuntamento è mercoledì 14 aprile con Soul Kitchen, di F. Akin. Il film racconta la storia di Zinos, giovane pro-prietario del ristorante “Soul Kitchen”, sta attraversando un periodo sfortunato. Nadine, la sua ragazza, si è trasferita a Shanghai, i suoi clienti abituali boicottano il nuovo chef. La situazione sembra migliorare

quando un giro giusto di per-sone abbraccia la sua nuova fi-losofia culinaria, ma non basta a guarire il cuore spezzato di Zinos. Decide di raggiungere Nadine, consegnando il risto-rante all’inaffidabile fratello Illias, un ex detenuto. Entrambe le decisioni si rive-leranno catastrofiche: Illias si gioca il ristorante che finisce nelle mani di un losco agente immobiliare e Nadine si è tro-vata un nuovo amante. Segue degustazione: Gnoc-chetti con barbabietole rosse, tofu ed erba cipollina / Gozle-me farcita con le verdure e to-fu / Festosa schiuma di Venere con uva passa e salsa di fragole / Vino frizzante bianco e rosé. Mercoledì 21 aprile sarà pro-iettato “Fuori menù” di N. G. Velilla che racconta di Maxi. un cuoco di prestigio, proprie-tario di un ristorante di moda nel quartiere gay di Madrid che vive la sua omosessualità senza complessi e crede che la sua vita si perfetta. Tuttavia, la comparsa dei suoi figli, frutto di un precedente matrimonio di facciata, e di un nuovo vicino di casa, un

Mercoledì 14 aprile inizia la rassegna cinegastronomica la Grande Abbuffata

I sapori del cinema

appuntamentiAl Rosebud

ex calciatore argentino molto attraente, scombussoleranno la sua vita e lo costringeranno a ribaltare la sua scala di va-lori... Segue degustazione con gazpacho, tortilla di patate e cipolle, crema catalana e vino rosso. Mercoledì 28 aprile sarà la volta di “Un bacio romantico” di W. Kar-Wai. Nel suo primo film in lingua inglese, Wong Kar Wai per-corre il viaggio emotivo che dalla sofferenza approda ad un nuovo inizio di vita amo-rosa. Dopo la dolorosa rottura di una relazione, Elizabeth parte per un viaggio attraverso l’America. Si lascia alle spalle un baga-glio di ricordi, un sogno e un nuovo amico (il proprietario di un caffè) e va in cerca di una cura per il suo cuore spezzato. Durante il viaggio, Elizabeth lavora come cameriera e fa amicizia con diversi clienti. Segue degustazione con coc-ktail rubino, olive ascolane, crèpes alle verdure, insalata di bacon alla mela, blueberry pie (torta di mirtilli) e vino frizzante bianco e rosè.

di genere.Questa seconda edizione van-ta una mostra su “The Lord of the Rings”, contenente abiti, armi, armature, ambientazio-ni, ricostruzioni e diorami pro-venienti direttamente dal set. Tra gli allestimenti secondari: la magia di “Harry Potter”, una stanza piena di incante-simi in cui l’apprendista mago affascinerà i suoi ospiti con giochi di prestigio, in uno scenario che sfoggia le bac-chette dei maghi della saga, le monete della Gringot bank, la mappa del malandrino, le spille delle quattro casate di Hogworts. Ed un’incursione in “Alice nel paese delle me-raviglie”, a degustare il preli-bato tè del Cappellaio Matto seduti alla sua tavola, oppure

grazie alle escurisioni guidate da esperti - spiega il vicepresi-dente della Provincia Pierluigi Saccardi – Infatti, le varie inizia-tive proposte offrono occasioni di escursioni con diversi gradi di difficoltà a condizioni davvero vantaggiose, rivolte a chiunque si voglia avvicinare al nostro territorio”.Il territorio della provincia di Reggio Emilia “si conferma un teatro importante per le inizia-tive di Itinerando – aggiunge Riccardo Solmi, presidente di Promoappennino - in partico-lare, il calendario 2010 prevede quindici iniziative, distribuite nel corso dell’anno. Per esem-pio, nella zona dell’Alto Ap-pennino e del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, sono previste diverse ciaspola-

perdendosi nelle stanze di Alice e in gigantesche teiere in stile inglese. Per i più piccoli è previsto lo spazio di “Kids at work”, in cui i bambini dai 3 anni in avanti si improvviseranno ingegneri del futuro sperimentando la propria voglia di costruire tra migliaia di listelli di legno e fatati castelli di cartone. L'evento ospiterà il torneo di qualificazione del “Warham-mer fantasy", il più famoso gioco di miniature al mondo, che conquista gli appassionati da ormai 27 anni. Tra i punti di forza della ma-nifestazione vi è l’accuratezza nella ricostruzione delle scene, dei costumi e delle usanze che già lo scorso anno ha attirato visitatori da tutta Europa.

te, mentre nella zona dell’alta collina si potranno effettuare passeggiate nella natura, adatte per tutta la famiglia. Insieme a guide esperte si potrà, così, vivere la montagna reggiana nella sua bellezza e nelle sue tradizioni”. Il calendario completo delle iniziative è sul sito: www.escur-sioniemiliaromagna.comIl libretto con il programma completo di Itinerando Emilia Romagna 2010 è disponibile gratuitamente, richiedendolo a: Promappennino, Via Mauro Tesi 1209, 41059 Zocca (MO). Telefono 059.985584 – 986524 fax. 059.986510; [email protected]. Inoltre, si può scaricare gratuitamente la ver-sione elettronica dal sito www.escursioniemiliaromagna.com .

di Monica Franzoni

Cosa si può desiderare di meglio di un week-end

Pasquale trascorso al fianco di Harry Potter, vestiti in stile medioevale in un’atmosfera molto vicina a “Il signore degli anelli”?Tra avventure, combattimenti, cibi e vini in taverne medioeva-li pagando in Moneta elfica, il 4 e il 5 aprile torna al castello di Belgioioso a Pavia la se-conda edizione di “Belgioioso Fantasy”, la maggiore manife-stazione di genere d’Europa. 25.000 visitatori nel 2009, 3500 bambini abbigliati da cavalieri, oltre 500 figuranti per una giornata capace di rendere protagonisti di un fantasy. Nel biglietto d’ingresso è compresa la vestizione dei bambini, l’armamento a base di spade in lettice/gomma, scudi in legno, oltre all’arruo-lamento, l’addestramento e l’iscrizione all’avventura. Nel frattempo gli adulti potran-no immergersi in atmosfere fiabesche, partecipando a giochi di ruolo, assistendo ai combattimenti, gustando la carne cruda di Balrog. Lo scenario sarà ricco di cavalli, cavalieri, falconieri, musicanti, danze elfiche, taverne e locan-de. E poi truccatori, laboratori didattici, oltre 200 botteghe e banchi tematici e centinaia di comparse ricreeranno la tipica atmosfera medioevale e gli scenari dei più grandi film

Con l’inizio della bella sta-gione ha preso il via “Itine-

rando Emilia Romagna 2010”, iniziativa giunta ormai alla sua diciassettesima edizione: la ras-segna escursionistica prevede anche quest’anno un ricco pro-gramma di oltre 150 iniziative, tra escursioni a piedi e in Mtb, ciaspolate, safari notturni, trek-king e campeggi nella natura. Molti gli appuntamenti in pro-gramma anche sull’Appennino Reggiano. Il prossimo appuntamento “primaverile” di Itinerando nel reggiano è in programma do-menica 11 aprile, a Vezzano sul Crostolo con “La montagna di Cristallo”: immersa in un mare di argille si vede emergere una montagna costituita da lucenti cristalli selenitici su cui sorgeva il “Castello di Gesso del Crosto-lo”, di cui sono giunte sino a noi pochissime tracce, poiché fu distrutto dagli Estensi nel 1500. Ma molto prima del ca-stello sorgevano insediamenti di uomini preistorici forse attirati dai magici riflessi della roccia. Sullo spartiacque tra le valli del Crostolo e del Campola si trovano argille di vari colori che danno origine alle erosioni calanchive, abitate dai mufloni. L’escursione si conclude con la visita agli animali dell’EcoParco.“Il nostro territorio è molto diversificato e sostenere l’ini-ziativa di PromAppennino vuole essere un modo, oltre che per passare splendide giornate all’aria aperta, per facilitare l’accessibilità e la conoscenza

Protagonisti di un fantasy Sulla montagna di cristalloTrekking Al castello di Belgioioso

Appuntamento con “Il signore degli anelli” cavalieri e centinaia di figuranti Domenica 11 aprile escursione a Vezzano sul Crostolo

8Zinos, giovane proprietario del ristorante “Soul Kitchen”, sta attraversando un periodo sfortunato. Nadine, la sua ragazza, si è trasferita a Shanghai, i suoi clienti abituali boicottano il nuovo chef. La situazione sembra mi-gliorare quando un giro “giusto” di persone abbraccia la sua nuova filosofia culinaria, ma non basta a guarire il cuore spezzato di Zinos che decide di raggiungere Nadine, consegnando il ristorante all’inaffidabile fratello Illias, ex detenuto. Entrambe le decisioni si riveleranno catastrofiche...

segue degustazione conGnocchetti con barbabietole rosse, tofu ed erba cipollina / Gozleme farcita con le verdure e tofu / Festosa schiuma di Venere con uva passa e salsa di fragole / Vino frizzante bianco e rosè

cinema rosebud . aprile 2010 . ore 20.30

COMUNE DI REGGIO EMILIAAssessorato CulturaUfficio CinemaAssessorato Scuola, Università, GiovaniUfficio Educazione e FormazioneIstituzione Scuole e Nidi d’InfanziaRistorante “Il Gargantuà”

tre appuntamenti cinegastronomici

mercoledì 14 aprileSOUL KITCHEN

F. Akin (2009) 99’

mercoledì 21 aprileFUORI MENÙ

(Fuera de carta)N. G. Velilla (2008) 111’

Nel suo primo film in lingua inglese, Wong Kar Wai percorre il viaggio emotivo che dalla sofferenza approda ad un nuovo inizio di vita amorosa. Dopo la dolorosa rottura di una relazione, Elizabeth parte per un viaggio attraverso l’America. Si lascia alle spalle un bagaglio di ricordi, un sogno e un nuovo amico (il proprietario di un caffè) e va in cerca di una cura per il suo cuore spezzato. Durante il viaggio, Elizabeth lavora come cameriera e fa amicizia con diversi clienti.

segue degustazione conCocktail rubino / Olive ascolane / Crèpes alle verdure / Insalata di bacon alla mela / Blueberry pie (torta di mirtilli) / Vino frizzante bianco e rosè

Maxi crede che la sua vita sia perfetta: è un cuoco di prestigio, proprie-tario di un ristorante di moda nel quartiere gay di Madrid e vive la sua omosessualità senza complessi. Tuttavia, la comparsa dei suoi figli, frutto di un precedente matrimonio di facciata, e di un nuovo vicino di casa, un ex calciatore argentino molto attraente, scombussoleranno la sua vita e lo costringeranno a ribaltare la sua scala di valori...

segue degustazione conGazpacho / Tortilla di patate e cipolle / Crema catalana / Vino rosso

mercoledì 28 aprileUN BACIO ROMANTICO

(My Blueberry Nights)W. Kar-Wai (2007) 111’

Prevendita biglietti solo presso Cinema Rosebud – via Medaglie d’Oro della Resistenza 6, tel. 0522 / 555113 – negli orari di apertura della cassa.info Ufficio Cinema tel. 0522 456398 / 456763 / 456632

Prezzo del biglietto, comprensivo della degustazione, euro 10.00

La grande abbuffata

r sebud

N LA GRANDE ABBUFFATA - TRE APPUNTAMENTI CINEGASTRONOMICIMERCOLEDì 14 APRILE - SOUL KITCHENMERCOLEDì 21 APRILE - FUORI MENùMERCOLEDì 28 APRILE - UN BACIO ROMANTICOINFO E PRENOTAZIONI TEL. 0522/555113

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venerdì 2 aprile 2010 - REPORTERPag. VI

Castelnovo di Sottospeciale

PROGRAMMA FIERA DEI CAVALLI 2010

MOSTRE

DAL 21 MARZO AL 12 APRILE Chiesa della Madonna

Mostra maschere “Donazione Gabrielli” orari d'apertura:

festivi e prefestivi: 10- 12.30 / 15.30 – 19 lunedì: 10 – 12.30

mercoledì: 15.30 – 19

SABATO 10 E DOMENICA 11 APRILE

Cortile interno Rocca Comunale Mostra Gruppo Fotografico Prisma

“Quattro scatti in libertà” orari d' apertura:

dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18

DOMENICA 11 APRILE Tutto il giorno

In centroFiera tradizionale

mercato fieristico e luna park Dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30

Presso il Municipio Museo della Maschera del Carnevale

SABATO 17 APRILE

Cavalli in fiera1a Veglia del cowboy

con spettacoli musicali dal vivo nel centro storico

DOMENICA 18 APRILE

Cavalli in fieraTradizionale raduno dei cavalli

e giochi di cavalieriPranzo per tutti

Spettacolo equestre di Rossano Ranch

Page 21: Reporter Reggio Emilia Giornale 2 Aprile 2010

Pag. VIIvenerdì 2 aprile 2010 - REPORTER

Castelnovo di Sottospeciale

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Il primo documento che se-gna l’esistenza del paese ri-

sale al 980 d. c.: è una citazione lapidaria di una compravendita avvenuta in Castronovum. Il borgo fu in quel periodo possedimento dei vassalli dei Canossa, poi passò ai Da Cor-reggio.Ancora prima subì l’invasione dei Galli Ungari (fra l’800 e il 900 d.c.).Pare che proprio allora ve-nisse eretto il primo castello fortezza, una struttura molto semplice. È nel 1200 che la costruzione divenne una Roc-ca, che con il tempo acquistò le caratteristiche di sede di Signoria.I Da Correggio vi abitarono fino al 1300, Castelnovo fu poi dei Visconti e di Ottobono Terzi. Alterne vicende vide-ro succedersi i domini degli Estensi e dei Da Correggio fi no al 1600. Alla metà del XVII secolo Ca-stelnovo di Sotto passò ai Gherardini di Verona, quando il duca Francesco d'Este nel 1652 vendette il feudo.La signoria dei Gherardini si concluse con l’avvento dei francesi. Terminato il periodo napoleonico il paese tornò agli Estensi che lo dominarono fi no al 1859. Divenne libero comune con l’Unità d’Italia.Figura di spicco del periodo ri-

Castronovum, dai Signori al popoloUn paese ricco di tradizione, storia e arte, che si conserva “nuovo” attraverso i secoli

sorgimentale fu Luigi Amedeo Melegari di Meletole, fondato-re con Giuseppe Mazzini della Giovine Italia e della Giovine Europa, Ministro degli Esteri nel primo Gabinetto Depre-tis (1876-77) (da Odoardo Rombaldi - Luigi Amedeo Melegari 1805-1881, Reggio Emilia1981).

TRA ARTE E STORIALa fi sionomia del centro sto-rico attesta l’antica origine castellana del paese.Castelnovo di Sotto è imper-niata intorno al fulcro dell’an-tica Rocca, ora sede del Muni-cipio, a lato del quale sorge il borgo medievale.La struttura medievale è tut-tora ben leggibile poiché si connota dall’alternarsi rego-lare di strette schiere edilizie porticate che, nel loro rigo-re urbanistico, attestano un preciso disegno progettuale. Quando l’indipendenza tra la funzione difensiva della rocca ed il borgo viene meno cade anche lo stretto collegarsi della vita del paese a quello della fortezza, tanto da favorire il costituirsi di una nuova di-rettrice di espansione urbana: l'attuale strada maestra.Da questa dipende la moderna fisionomia di Castelnovo di Sotto, che è imperniata sulla

lunga schiera porticata che raccorda la chiesa parrocchiale al nucleo più antico del borgo.La pavimentazione dei sotto-portici è costituita da piccoli blocchi di arenaria, disposti in fi le parallele, su cui sono incise fi gure ornamentali.La tecnica usata per questo ti-po di pavimentazione è quella tradizionale basata sull’utiliz-zo dei ciottoli fl uviali ribattuti.In Piazza Prampolini si in-contrano l’attuale sede del centro culturale che ospita anche la biblioteca e subito dopo, sulla piazza, la Chiesa della Madonna, costruita nel 1555 sull’antico oratorio della Confraternita della Miseri-cordia, presente in Paese dal 1270. L’edifi cio dedicato alla natività della Beata Vergine fu terminato nel 1598.Nei primi decenni del 1600 venne completato l’arredo, che è particolarmente importante come testimonianza storico artistica.Le tre pale d’altare sono di Lionello Spada (la Natività del-la Vergine), Palma il Giovane (Crocifissione) e di Lorenzo Franchi, che sono tre fra i più attivi e rappresentativi espo-nenti del Manierismo emiliano.Più avanti, proseguendo per via Gramsci, si trova la Chiesa Parrocchiale di S. Andrea, la cui costruzione originaria risale

ad un antichissimo oratorio longobardo.Adalberto di Canossa fra il 952 e il 984 fece erigere una Chiesa più grande. Nel 1832, a causa di un terremoto, cadde l’attico che venne costruito assieme al-la facciata attuale. Ritornando verso la chiesa della Madonna ci s’imbatte nel Palazzo della Rocca, ora sede comunale.

LA ROCCALa storia della Rocca si perde nel corso dei secoli.Il Colombini, nei suoi “Cenni storici”, rifacendosi ad un

cronista anonimo, ne colloca la costruzione nell’897 d.c. ad opera di quel Sigifredo da Lucca dal quale è discesa la casata dei Canossa.Non era certo la Rocca che ve-diamo ora e d’altra parte è im-possibile immaginare com’era.Sembra che nella seconda metà del secolo XI un Da Correggio provvedesse ad ampliarla. Tuttavia fu Giberto IV da Cor-reggio che nel 1318 la fece ricostruire sulle fondamenta attuali. Nel 1995 prendono il via, con il sostegno della Provincia di Reggio Emilia, i lavori di

restauro conservativo della Rocca sottoposta, per il suo elevato valore, ai vincoli della Sovrintendenza ai Beni Cultu-rali e Ambientali della Regione Emilia Romagna.Il restauro del Palazzo Rocca fa parte di un complessivo pro-getto di riordino urbanistico del centro Storico sia dal punto di vista architettonico che cul-turale e turistico nell’ottica di una sempre maggiore vivibilità e a fronte dell’accrescersi della partecipazione alle manife-stazioni del Carnevale di un pubblico sempre maggiore anche da fuori Regione.

Page 22: Reporter Reggio Emilia Giornale 2 Aprile 2010

venerdì 2 aprile 2010 - REPORTERPag. VIII

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Il paese delle maschereVisita museo e centro di documentazione, spazio più rappresentativo della storia carnevalesca del comune

Il “Museo della Maschera del Carnevale-Centro di documen-

tazione e ricerca” è situato nella Rocca Municipale di Castelnovo di Sotto.Il nucleo principale del Museo è rappresentato dall'eccezionale raccolta di maschere, antichi stampi in metallo e modelli originali in gesso, acquistata nel 1997 dall'Amministrazione Comunale, raccolta che nel 2002 si è arricchita con la collezione di maschere donata al Comune da Eugenio Gabrielli.Un patrimonio unico sotto il profi lo storico-artistico, com-plessivamente costituito da 222 pezzi, riconducibile all'esistenza, presso il Comune di Castelnovo di Sotto, della fabbrica artigia-nale di maschere (fondata nel 1810 da Prospero Guatteri e rimasta attiva fi no al 1933) di riconosciuta importanza, fin dall'inizio della sua attività, per l'alta qualità dei prodotti realiz-zati e per la capacità di esportare manufatti in diversi paesi europei (Svizzera, zone d'oltre Brennero, Tirolo tedesco, Francia).Il valore storico-artistico di que-sto patrimonio è stato ricono-sciuto anche dalla Provincia di Reggio Emilia e dalla Regione Emilia Romagna, che hanno sostenuto l'impegno economico del Comune di Castelnovo di Sotto, contribuendo al fi nanzia-mento, tramite la L.R.18/2000,

degli interventi di inventaria-zione, catalogazione e restauro delle opere e di allestimento degli spazi museali.L'allestimento degli spazi del Museo, curato sotto il profilo scientifi co e tecnico dal Centro Maschere e Strutture Gestuali di Abano Terme, rappresenta il raggiungimento dell'obiettivo di valorizzazione di questo pa-trimonio.Le opere selezionate sono dispo-ste all'interno di un percorso a carattere didattico-museale, che, ricollegandosi alla tradizione del Carnevale di Castelnovo di Sotto, illustra la storia della maschera carnevalesca e le operazioni creative e tecniche che sono alla base della sua realizzazione.

INFORMAZIONIPER I VISITATORI:

Lo staffSindaco con delega alla Cultura: Dott. Simone MonterminiDirettore del Museo: Dott.ssa Annalisa AlaiE-mail : [email protected] Tel. 0522485736Orari di visitaLUNEDì - MARTEDIì- MERCO-LEDì - GIOVEDìdalle ore 9.00 alle ore 13.00MARTEDì POMERIGGIO dalle ore 15.00 alle ore 17.00VENERDì- SABATO dalle ore 9.00 alle ore 12.00

Castelnovo di Sottospeciale

La Resistenza di Marino MazzacuratiIl 19 giugno 1968 fu promossa

a Castelnovo di Sotto una sottoscrizione per erigere un monumento alla Resistenza.Il Monumento, posto davanti al Palazzo Municipale fu inaugura-to l’8 novembre 1970. Autore dei bozzetti fu Marino Mazzacurati. In seguito alla morte dell’artista furono Ettore de Conciliis e Rocco Feliciano ad eseguirli. Il

monumento ha soprattutto il pregio di presentare un’idea-zione assolutamente inedita e originale delle opere celebrative e monumentali. Il monumento infatti è costituito da un anello di bronzo traforato come una ringhiera di forma circolare in cui sono rappresentati simboli-

camente e realisticamente i fatti della storia drammatica della nostra epoca.Al ricordo della Grande Guer-ra sono collegati episodi della Resistenza nella Pianura Pada-na; partigiani che combattono nascosti tra i canneti, donne, contadini che partecipano sot-

traendo e nascondendo i feriti, la fucilazione dei sette fratelli Cervi.All’orizzonte, sopra stragi, bom-bardamenti, folle di scheletri urlanti, carceri e lager, appare come un monito l’iscrizione di Bertold Brecht “il sonno della ragione genera i mostri”.

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Pag. IXvenerdì 2 aprile 2010 - REPORTER

cinema

Sei personaggi in cerca di tramaDream Works si guarda indietro perdendo in ironia e delude un po’ nonostante la bella grafi ca

Happy Family

DI MONICA FRANZONI

Casa DreamWorks risponde all’intensa stagione Disney

Pixar de “La principessa e il ranoc-chio” e “Up” col mito di villaggi vi-chinghi e draghi. Ma dopo i buoni risultati di “Kung Fu Panda” e degli esilaranti “Madagascar” e “Shrek”, suo malgrado delude. Elegante ma semplicistico, il cartoon tenta di riavvicinare il pubblico dei bambini, ripercor-rendo la struttura classica della favola; non bastano però gli ef-fetti in computer grafi ca ed il 3d a renderlo speciale. Hiccup è il fi glio mingherlino e mite del ner-boruto Stoick, il capo di una tribù vichinga da sempre affl itta dalla

piaga dei draghi. I lucertoloni giganti sputa fuoco fanno razzia al villaggio, saccheggiandone scorte e uccidendone la popola-zione, in una lotta sempiterna che non lascia tregua ad entrambe le specie. Un giorno, il giovane Hicc deciderà di risparmiare la vita ad un esemplare della razza dei furia nera, scoprendo nel ribattezzato “Sdentato”, un amico fedele. Complice una grafi ca che con-tinua a distinguersi, personaggi macchiettistici, azioni mirabo-lanti ed una spiccata avventura, quest’ultima fatica dei registi di “Lilo e Stich”, Dean DeBlois e Chris Sanders, ricade purtroppo nel deja vu. Tratto dalla saga per ragazzi di Cressida Cowell,

la storia di un’amicizia tra un ragazzo ed il nemico giurato della comunità, riporta a tanti precur-sori di genere di tutte le epoche. È buona la sceneggiatura, sono belli i voli pindarici attraverso il cielo e le danze d’amicizia nella laguna dei due compagni clande-stini. Ma a parte l’ambientazione accattivante e gli effetti speciali di un’avventura che si svolge tra barche vichinghe, nuvole e vulcani di lava, il team perde la comicità più schietta e l’ironia beffarda delle ultime pellicole, virando verso un prodotto più immediato, familiare… e già visto. Guardarsi indietro, innovando, non è un marchio di fabbri-ca di sicura riuscita per tutti.

re-visioni cine club

La deliziosa commedia parigina di Billy Wilder e Jack Lemmon

Irma la dolce (1963)

Per amore di Shirley…l’eliminazione o la trasforma-zione di tutte le scene musicali e che prevedevano coreografi e. Per quanto riguarda gli attori, inizialmente si decise di pun-tare dritti su un’accoppiata già collaudata pochi anni prima in “A qualcuno piace caldo”, Jack Lemmon e Marilyn Monroe, ma la diva morì prima dell’inizio delle riprese, quindi si dovette pensare ad un’altra interprete. Come prima scelta si valutò Elizabeth Taylor, dato che dopo la morte di Marilyn si optò per dare a Irma una bellezza mora, non bionda. La Taylor però era una scommessa azzardata, so-prattutto in quel periodo, dato che la leggendaria irrequietezza della relazione sentimentale con Richard Burton aveva la capacità di mettere in diffi coltà le produzioni di qualunque fi lm li vedesse come attori. Per que-sto motivo si decise di cercare oltre e la parte venne offerta a Shirley MacLaine, che accettò il ruolo senza nemmeno leggere il copione, dato che aveva cieca fi ducia in un progetto che ve-deva assieme Billy Wilder e Jack Lemmon. La cosa buffa è che la MacLaine, dopo aver accettato ovviamente lesse la sceneggia-tura, e non ne fu affatto soddi-

DI ENRICO FINOCCHIARO

enricofi @gmail.com

Un notevole capolavoro del-la commedia americana

è sicuramente “Irma la dolce” (1963), una deliziosa gemma fi r-mata da un mostro sacro come Billy Wilder alla regia con Jack Lemmon e Shirley MacLaine nella parte dei due protagonisti che vivono una singolare, diver-tente e romantica storia d’amore ambientata in una Parigi più autentica di quella vera, anche se integralmente ricostruita in studio. Personaggi meravigliosi e interpretati con maestria, ambientazioni azzeccatissime, umorismo intelligentissimo spolverato con un leggero alone di sentimentalismo e in più il tocco del maestro della com-media Billy Wilder: non serve altro per rendere “Irma la dol-ce” un gioiellino di commedia evergreen. La storia è quella di Irma, una graziosa prostituta parigina, che trova l’amore vero incontrando Nestore, un ex-poliziotto squattrinato; Ir-ma decide quindi di lasciare il suo protettore per mettersi con Nestore ma non vuole assolu-tamente abbandonare il “me-stiere”, con cui si vanta di poter

mantenere Nestore con tutti gli agi possibili. Nestore però im-pazzisce di gelosia, decide allora di usare uno stratagemma: si traveste da ricco e facoltoso lord inglese e diventa il suo unico cliente che per un inconveniente lasciatogli dal crollo del ponte sul fi ume Kwai si accontenterà di giocare dei solitari insieme alla graziosa donnina. Per corri-spondere quanto dovuto a Irma però Nestore dovrà massacrarsi di lavoro notturno ai mercati generali. Quando però egli si accorge che la sua donna inizia ad innamorarsi del suo alter ego, decide di inscenare un fi nto suicidio per liberarsi della sua doppia personalità, ma Nestore verrà arrestato e condannato per omicidio del lord, ma una prov-videnziale evasione sistemerà tutto per un fi nale tutto rosa.

BACKSTAGEIl fi lm “Irma la dolce” è tratto dal copione di una commedia mu-sicale teatrale francese del 1956 scritta da Alexandre Breffort; la storia romantica ma divertente piacque molto a Billy Wilder che decise di farci un fi lm, una commedia pura, mettendosi al lavoro sull’adattamento ci-nematografi co che prevedeva

sfatta, giudicandola addirittura “rozza e mal costruita”; imma-giniamo quindi la sua sorpresa quando, dopo qualche mese, fu nominata all’Oscar come miglior attrice proprio grazie a “Irma la dolce”. Per l’importante ruolo del barista-filosofo Mousta-che, Wilder partì con un’idea di coinvolgere il grande Charles Laughton, che accettò, ma morì qualche mese prima dell’inizio delle riprese, quindi la parte andò al pur bravo Lou Jacobi. Per la realizzazione del fi lm non si badò a spese, soprattutto per ricostruire artificialmente in studio gli ambienti parigini, con una spesa di 350.000 dollari e tre mesi di intenso lavoro per costruire le scenografi e dell’in-tero intero quartiere cittadino attorno a Rue Casanova, for-mato da ben quarantotto edifi ci e tre strade convergenti. Alla fi ne, missione compiuta: un fi lm bellissimo e a lieto fi ne, anche nella realtà, dato che durante le riprese Jack Lemmon convolò a nozze con l’attrice Felicia Farr proprio a Parigi, come Nestore e Irma la dolce.

Le frasi che valgono il filmNestore: Che cosa sa di quell’albergo lei?Moustache: Casanova ci ha dormito nel 1763.Nestore: Non parlo del 1763. Da quando sono qui ho vi-sto quattro coppie entrare là dentro Moustache: Eh, lunedì è sem-pre una giornata fi acca Nestore: E detto tra noi, non avrebbe una vaga idea di quello che fanno là dentro?Moustache: Ne ho un’idea ben precisa: vanno a fare l’amore.Nestore: Ma è illegale!Moustache: Ciò dimostra in che razza di mondo viviamo. L'amore è illegale, ma l'odio no. Si può odiare chiunque, in qualsiasi momento, do-

vunque. Ma se vuoi un po' di calore, di tenerezza, un sorri-so che ti allieti, una spalla su cui piangere, ti devi nascon-dere negli angoli oscuri come un criminale. Puah! -----------------------------Irma: A chi piace fare il cane randagio? Devi appartenere a qualcuno, anche se ti dà una pedata ogni tanto.-----------------------------Nestore: Oh, non c'è stata mica solo quella: ho avuto più di una ragazza, io.Irma: Quante, tre?Nestore: Beh, proprio così tante no -----------------------------Moustache: La vita è una guerra totale, amico mio, e nessuno ha il diritto di fare l’obiettore di coscienza.

Come trovarlo

Il fi lm è disponibile in dvd edito dalla Metro Goldwyn

Mayer Home Video in edizio-ne economica (10 euro circa) ma senza extra, ad eccezione

del trailer originale. In tele-visione fa parte della library dei canali del pacchetto Sky Cinema, che tuttavia non lo propongono molto spesso.

Un vero sfaceloDI CARLO VANNI

Si sono scomodati tutti, i grandi soloni della critica,

per accostare questo ulteriore filmetto italiano a prodotti intelligenti, curiosi, geniali, originali; ma resta il fatto che “Happy Family” è e resta un qualcosa che non merita di essere citato a proposito di esperimento pirandelliano, e che se non prende una salva di fi schi è solo per l’ormai enor-me so giacenza del pubblico pagante alle necessità di sala; ovvero, pagando 7 – 8 euro, si tenderà a restare seduti sulla poltrona. E poi, trattandosi del sempre benemerito Salvatores dietro alla macchina da presa, si tenderà a perdonargli un po’ di tutto. Certo; criticare questo film come sostanzialmente noioso, mal recitato e trasan-dato vorrebbe dire, di fatto, prendere in mano quasi tutta la produzione del nostro amato cineasta e chiedersi se, fonda-mentalmente, i germi di quello che vediamo qui non fossero già

Legion

ben presenti anche in passato. Il che non è da escludersi. Certo è che questa pellicola defi nita dai più critici come “divertisse-ment” non convince e diverte poco, e solo a tratti; personaggi appena sbozzati, pur nel loro pirandelliano essere in cerca di un…copione, trama già di per sé debole, ulteriormente resa lacu-nosa dalle tante sospensioni di senso volute dall’esperimento, interpreti pur bravi, ma lasciati galleggiare qua e là a recitare, di prammatica, le stesse gag

di sempre. E il buon Fabio De Luigi che, autore in cerca di una storia da raccontare – o da far quadrare – pur nella fi nzione filmica non riesce a riempire i vuoti della sceneggiatura. Inutile giraci attorno: il film comincia e rimane sciapo, e le pennellate di nonsense sono talmente telefonate da man-care il bersaglio. In breve: se proprio uno vuol divertirsi a fare divertissement, dovrebbe o divertire anche il pubblico, o non far pagare il biglietto.

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venerdì 2 aprile 2010 - REPORTERPag. XX

musica

Musica colta per riscoprire luoghi carichi di fascino

e promuovere la cultura nella nostra provincia. Al via l’edizione 2010 dei Festival “Concerti di Primavera” e “Invito all’opera”, due titoli per un’unica manife-stazione organizzata dal Circolo Didattico-Musicale Ferruccio Busoni di Scandiano e patroci-nata dalla Provincia di Reggio Emilia. Sedici appuntamenti che prevedono il coinvolgimento di sei comuni nelle province di Parma, Reggio Emilia e Ferrara. Un evento che negli anni si è ampliato, grazie al sostegno della Fondazione Manodori e della Coop Consumatori Nord Est. Nove gli spettacoli nella nostra provincia, con la partecipazione di artisti stranieri e talenti no-strani. Sabato 17 aprile la Rocca dei Boiardo a Scandiano ospiterà nella Sala del Camino il primo concerto. Un duetto amoroso di Paganini e una sonata di Ibert e Nin per la chitarra vigorosa dello spagnolo Jaume Torrent e il violino dal suono ‘espansivo e brillante’ dell’americano Joseph Gold. Un duo che negli ultimi quindici anni ha preso parte ai più importanti festival interna-zionali in Europa e Nord America, ricevendo numerosi consensi e

convincendo la critica. Sarà il Castello di Arceto, luogo che ha visto nascere la manifestazione, a fare da sfondo a tre concerti per pianoforte. Sebastiano Brusco il 1 maggio allieterà il pubblico con le mu-siche di Chopin e Schumann. Il pluripremiato talento mon-tenegrino Ratimir Martinovic eseguirà il 15 maggio musiche di Bach e Chopin. Il 22 maggio sarà la volta del duo formato dagli italiani Maria Pellitteri e Giuseppe Dinucci, che esegui-ranno sonate di Mozart, danze spagnole di Moskovsky e una fantasia di Schubert. Evento clou

Al via l’edizione 2010 dei Festival “Concerti di primavera” e “Invito all’opera”

Solstizio di noteDa Paganini a Beethoven

della manifestazione il concerto del duo Buganza-Fanzanga che nella cornice della Corte Ospitale di Rubiera suonerà la IX sinfonia di Beethoven, nella trascrizione di Franz Liszt. “Il festival ha lo scopo di proporre concerti nei piccoli centri – sottolinea Pal-miro Simonini, direttore artistico della manifestazione – e dare spazio ai musicisti della nostra terra”. Alla Rocca dei Boiardo il 2 giu-gno, in occasione delle celebra-zioni per la Festa della Repubbli-ca, il trio Medici-Felizzi-Vezzani presenta vecchi classici e compo-sizioni originali del fi sarmonici-

sta scandianese Mauro Medici, accompagnato dalla chitarra di Anna Vezzani e dal violino di Guido Felizzi. Doppio appuntamento per Ra-quel Boldorini, pianista suda-mericana, il 4 giugno alla Corte Ospitale e il 6 giugno al Castello di Arceto. E sarà il duo composto dal pianista Roberto Barrali e dal tenore scandianese Roberto Costi a chiudere il festival il 13 giugno al Castello di Arceto, con arie tratte da Verdi, Puccini e celebri romanze. Un invito dunque a trascorrere piacevoli momenti musicali nelle tiepide serate primaverili. (rp)

    dal 2 all' 8 aprileOroscopoLe indicazioni delle stelle su AMORE SESSO LAVORO

 

AMORE - I rapporti familiari saran-no piu' semplici e piacevoli, i chia-rimenti e i confronti portati avanti in questa settimana spazzeranno via grandi incertezze. Se siete soli varra' la pena vivere gli incontri.LAVORO - Avrete una capacita' di concentrazione fuori dal comune e una lucidita' eccezionale che vi permetteranno di concludere ot-timi affari e di muovervi bene in situazioni anche molto complicate. Approfi ttate della situazione.LA LUNA CONSIGLIA - Evitate atti-vita' troppo impegnative.

ARIETEAMORE: SESSO: ★ ★

LAVORO: ◆

AMORE - Nonostante le tante cose che adesso vi passeranno per la testa, troverete il tempo per l'amo-re, i fi gli e la famiglia. Se siete soli, ci sara' in vista un incontro molto piacevole.LAVORO - Cercate di mettere a punto un'idea che, prima di essere realizzata, avra' bisogno di veni-re sviluppata in ogni sua parte e quindi trasformarsi in un progetto fattibile. Un suggerimento da parte di un collega vi sara' utile.LA LUNA CONSIGLIA - Cercate di prendere piu' iniziative.

TOROAMORE: SESSO: ★ ★ ★

LAVORO: ◆ ◆ ◆

AMORE - Per migliorare il clima affettivo, evitate gli atteggiamenti troppo rigidi. Il partner si adegue-ra' molto volentieri a un certo dina-mismo seduttivo. Buone opportu-nita' per parecchi single.LAVORO - Coltivate in maniera piu' mirata le relazioni utili al vostro lavoro e concentratevi sulle situa-zioni interessanti. Il passaggio di Giove sara' favorevole e vi proteg-gera' nella possibilita' di fare buoni affari.LA LUNA CONSIGLIA - Attivate in voi aspettative amorose.

GEMELLIAMORE: SESSO: ★ ★ ★

LAVORO: ◆ ◆ ◆ ◆

AMORE - Siete ancora insoddisfatti in amore? Allora dovrete darvi da fare in tal senso, ossia, stando di più col vostro partner. Esprimete maggiormente i vostri desideri e ascoltate le esigenze del partner.LAVORO - Mercurio da oggi è con voi. In questo periodo potrete re-cuperare la vostra forza mentale. L'ansia non si fara' sentire come prima nei confronti dei vostri im-pegni. Potrete iniziare le attività in grande stile.LA LUNA CONSIGLIA - Non discu-tete con una persona negativa.

CANCROAMORE: SESSO: ★ ★

LAVORO: ◆ ◆

AMORE - Potreste scoprire i vostri veri desideri, i sentimenti che pro-vate nei confronti di chi vi circon-da...la cosa piu' importante sara' che in questi giorni vi sembrera' di avere superato la crisi.LAVORO - Se riorganizzerete la vo-stra attivita' e la renderete piu' ido-nea alle situazioni impreviste riusci-rete a cogliere l'arrivo di una serie di ottime opportunita'. Il lavoro dipendente sara' meno disturbato da intolleranze.LA LUNA CONSIGLIA - Non ferma-tevi mai...

LEONEAMORE: SESSO: ★ ★ ★ ★

LAVORO: ◆ ◆ ◆

AMORE - Sara' necessario fermarsi a rifl ettere. Per una serie di disguidi, oggi non riuscirete a stare accanto alla persona che vi piace quanto vor-reste. Deciderete presto se quello che vivrete vi sta bene oppure no.LAVORO - Datevi da fare, saran-no giornate positive. Questo non vorra' dire che risolverete in poche ore tutti i vostri problemi, ma sara' certamente vero che sara' possibi-le dare uno scossone a situazioni ferme da tempo. Chiedete!LA LUNA CONSIGLIA - Cercate di essere meno svogliati.

VERGINEAMORE: SESSO: ★ ★ ★ ★

LAVORO: ◆ ◆ ◆ ◆

AMORE - Ottime stelle per cer-care di capire e di giustifi care. Con il partner seguirete un nuovo percorso di vita, i cambiamenti pe-seranno nella coppia ma ora ci si puo' mettere d'accordo. LAVORO - Gli infl ussi positivi per la professione vi renderanno dinami-ci e intraprendenti. Il settore legale sara' ben infl uenzato dalla settima-na prossima. Nel week end potrete affrontare prove importanti. Non fatevi prendere dall'agitazione.LA LUNA CONSIGLIA - Cercate di avere ritmi piu' regolari!

BILANCIAAMORE: SESSO: ★ ★ ★ ★ ★

LAVORO: ◆ ◆ ◆

AMORE - L'armonia sara' cio' che cercate, pretendete e perseguite. E con gran successo, adesso che i pianeti vi saranno favorevoli. Sa-ranno davvero promettenti le rela-zioni amorose che inizieranno ora.LAVORO - Un'intuizione genia-le che dovrete verifi care subito, un'idea da portare avanti con en-tusiasmo, un'iniziativa a cui sara' bene dedicarsi con determinazio-ne. E un colloquio dal quale potre-ste ricavare tantissimo.LA LUNA CONSIGLIA - Fatevi una lista delle priorita' e seguitela.

SCORPIONEAMORE: SESSO: ★ ★

LAVORO: ◆ ◆ ◆

AMORE - Per molti di voi ci saranno buone novita'. Ci saranno momenti romantici? Anche. Tante buone promesse da Venere per chi è sin-gle. Sara' un ottimo momento, sap-piate fare le scelte giuste.LAVORO - Dovrete non perdere mai di vista l'obiettivo principale. Tutto quello che è partito da poco avra' esiti eccezionali, un lavoro in poche settimane diverra' piu' im-portante di quello che immaginate. Cambi di ruolo o di societa'.LA LUNA CONSIGLIA - Cercate di dimenticare una brutta esperienza.

SAGITTARIO AMORE: SESSO: ★ ★

LAVORO: ◆ ◆

AMORE - Venere in Cancro forse vi avrà messo una qualche pesantez-za in particolare modo nei rapporti familiari. Adesso sara' il momento piu' adatto per cambiare alcune dinamiche.LAVORO - Per chi ha un'attivita' di gruppo si prevederanno diffi col-ta' causate da Marte e Mercurio contrari. Chi avra' dovuto mordere il freno, ora potra' fi nalmente rac-cogliere i frutti della perseveranza. Buono il rapporto con i colleghi.LA LUNA CONSIGLIA - Cogliete al volo quello che vi viene proposto.

CAPRICORNOAMORE: SESSO: ★ ★ ★

LAVORO: ◆ ◆ ◆ ◆

AMORE - Nel corso delle ultime quarantotto ore, sarete stati mol-to disponibili agli incontri e alle discussioni. Oggi, pero' avrete la netta sensazione che alcune cose non sono state recepite.LAVORO - Saranno favoriti tutti i contatti. Si apriranno nuove prospettive. Se la vostra azien-da sara' in crisi non ci metterete molto a pensare ad altre soluzio-ni. Avrete a che fare con un capo distratto e poco costruttivo.LA LUNA CONSIGLIA - Non ferma-tevi mai...

ACQUARIOAMORE: SESSO: ★

LAVORO: ◆ ◆

AMORE - Le grandi sollecitazioni del cielo alimenteranno la voglia di consolidare i rapporti validi e di dare un tocco piu' leggero alla vita di coppia anche per quello che ri-guardera' i problemi familiari.LAVORO - Non tutte le proposte che avrete ricevuto ultimamente saranno buone. Qualcuna sara' da rivedere. Se dovrete acquistare o fare investimenti controllate bene le carte e soprattutto non fate nul-la fi no alla settimana prossima.LA LUNA CONSIGLIA - Cercate di non essere sempre drastici.

PESCIAMORE: SESSO: ★ ★ ★ ★

LAVORO: ◆ ◆ ◆

SABATO 17 APRILE - ore 21,00Duo Gold - Torrent (violino-chitarra)

musiche di Paganini, Ibert, TorrentRocca dei Boiardo di Scandiano - Sala del caminetto

SABATO 1 MAGGIO - ore 21,00Sebastiano Brusco (pianoforte)

musiche di Schubert, ChopinCastello di Arceto

SABATO 15 MAGGIO - ore 21,00Ratimir Martinovic (pianoforte)

musiche di Bach, Busoni, Chopin, DebussyCastello di Arceto

SABATO 22 MAGGIO - ore 21,00"Invito all'Opera" Duo pianistico italiano

musiche di Mozart, Schubert, MoszkowskiCastello di Arceto

SABATO 29 MAGGIO - ore 21,00IX Sinfonia di Beethovern per due pianoforti

Pieve di San Faustino - Rubiera

MERCOLEDì 2 GIUGNO - ore 17,00Celebrazioni della Repubblica italiana

Trio Medici - Felizzi - Vezzani(fi sarmonica, violino e chitarra)

musiche di Piazzolla, MediciRocca dei Boiardo di Scandiano

VENERDÌ 4 GIUGNO - ore 21,00Raquel Boldorini (pianoforte)musiche di Schumann, Chopin

Corte Ospedale di Rubiera

DOMENICA 6 GIUGNO - ore 18,00Raquel Boldorini (pianoforte)musiche di Schumann, Chopin

Castello di Arceto

DOMENICA 13 GIUGNO - ore 18,00"Invito all'Opera"

Duo Costi - Barral (tenore - pianoforte)musiche di Verdi, Puccini, Donizetti

Castello di Arceto

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Pag. XXIvenerdì 2 aprile 2010 - REPORTER

musica

di Valerio Benassi

Non è una novità che la nostra provincia sia terreno fertile per

moltissimi musicisti, che hanno oltrepassato i confini nazionali per affermarsi anche all’estero. Dalla Bassa agli Appennini, il “made in Reggio” ha sempre prosperato, e la appartenenza alla nostra terra è sempre stata riconosciuta dai diretti interessati come fonda-mentale per il raggiungimento del successo. Pochi però possono vantare una connessione così intima come Massimiliano “Mas-simo” Zamboni, che torna, dopo “L’inerme è L’imbattibile”, con il suo terzo cd da solista, “L’estin-zione di un colloquio amoroso”. Cinque nuove canzoni, cinque radiografie, canoniche e sonore, con la sua poetica, essenziale e di grande forza emotiva, che Zambo-ni racconta ai lettori di Reporter. Come nasce questo disco?“Lo considero come la chiusura di una trilogia, con i due capitoli precedenti rappresentati dai miei vecchi dischi, “Sorella Sconfitta” e “L’inerme è imbattibile”. Li vedo molto legati, con i primi due ad analizzare i concetti bellici della sconfitta e dell’inermità. Con quest’ultimo lavoro ho voluto af-frontare l’argomento più difficile di tutti, l’amore. Io lo chiamo un moto di crescita, di apprendimen-to, un volo di ricognizione nella propria gabbia toracica. Una ulte-riore esplorazione, dopo Sconfitta e dopo Inermità. Non sono che un animale poetico. Un organismo costretto all'amore”.Ti sei avvalso di collaborazioni?“Questa volta ho fatto da solo, le parti vocali le ho incise esclusiva-mente io. Il disco è molto acustico, contrariamente ai precedenti, per cui ho ritenuto giusto mettermi alla prova. Poi il disco vede prota-gonisti Erik Montanari alla chitar-ra, il mio collaboratore storico Gigi Cavalli Cocchi alla batteria e Cri-

Massimo Zamboni racconta la sua ultima fatica “L’estinzione di un colloquio amoroso”

“Sono un animale poetico”Anticipazioni

Un concerto della Sun Ra Arkestra è già in sé un fatto

musicale memorabile, anche per l’unicità di ogni apparizione di questo gruppo, la cui irriverenza verso la prevedibilità e la routine è cosa leggendaria. In occasione della sua esibizione a Correggio Jazz, (venerdì 9 aprile alle ore 21 al Teatro Asioli) per giunta, la più ‘lunare’ delle orchestre accetterà tra le proprie fila Gian-luca Petrella, per una produzione originale che è l’ennesima nota sorprendente nel curriculum del lanciatissimo trombonista italia-no; il quale, peraltro, proprio a Sun Ra si era ispirato per la sua Cosmic Band, miglior gruppo ita-liano del 2009 secondo il critics’ poll di Musica Jazz.Quanto alla Arkestra, essa è il lascito del passaggio sul pianeta Terra di Sun Ra, arrivato tra di noi nel 1914 e ripartito per altri mondi nel 1993. Il linguaggio un po’ esoterico è d’obbligo, perché di misteri e formule ri-tuali, linguaggi mistici e gesti cabalistici si ammanta la bio-grafia di Sun Ra come la musica

La più lunare delle orchestre Correggio jazz

della sua Arkestra. Per quattro decenni Sun Ra ha istruito i suoi musicisti a improvvisare come fossero un’unica mente: così poteva costruire pezzi musicali dalle sembianze di variazioni caleidoscopiche, sia per l’estem-poraneità dei gesti sonori che per gli accostamenti stilistici sor-prendenti. Gli improvvisi travasi dallo swing vecchia maniera al free più avanzato, nelle mani di Ra, producevano l’effetto onirico e mozzafiato di un salto tra due galassie. Dopo la scomparsa di Ra, la Arkestra ha continuato la sua missione sul pianeta Terra. Alla consolle dei comandi di questa coloratissima ‘astronave’ musi-cale, che ancora oggi sfoggia i suoi celebri e pittoreschi costumi di scena, c’è ora il sassofonista Marshall Allen (nato nel 1924), collaboratore di Ra e guida dei fiati dell’Arkestra sin dagli anni Cinquanta. Ingresso: Euro 18/15. Per informazioni e prenotazioni: Teatro Asioli - www.teatroasioli.it – Tel. 0522/637813 - [email protected]

N Venerdì 9 aprile - TeaTro asioli, ore 21:00SUN RA ARKESTRA + SpEciAl gUEST giANlUcA pETREllAMarshall allen – sax alTo, flauTo, direzione;fred adaMs – TroMba; Michael ray – TroMba; charles faVis –sax Tenore; Knoel scoTT – sasso-foni, Voce; yah yah abdul-Majid – sax Tenore; danny ray ThoMpson – sax bariTono; daVe daVis – TroMbone; Gianluca peTrella – TroMbone; daVe hoTep – chiTarra el.; juini booTh – con-Trabbasso; Wayne anThony sMiTh jr. – baTTeria;elson nasciMenTo – percussioni, surdo produzione oriGinale

All’Asioli concerto della Ra Arkestra con Gianluca Petrella

stiano Roversi alle tastiere e stick. Cristiano è anche arrangiatore e coproduttore dell’album. Il disco sarà in vendita nei negozi in edi-zione standard a 10 euro. Poi sarà possibile acquistare la confezione deluxe con libretto inedito di 36 pagine, con poesie e illustrazioni, da Feltrinelli oppure su Internet. Chi vuole, può raggiungermi su Facebook oppure su YouTube, digitando ‘zambonimassimo’”.Lo porterai in tour?“Certo, il 20 aprile partiremo da Parma, poi arriveranno Verona, Carpi e molte altre città”.Continuerai a scrivere colonne sonore?“Assolutamente sì. Ne ho un paio

in cantiere, sulle quali però non dico nulla, per ragioni scaraman-tiche..”E la tua carriera letteraria?“Attualmente è in fase di stallo perché sono presissimo dalla musica, però ho un’idea per un libro, che parte dall’episodio dell’uccisione di mio nonno da parte dei GAP. Ma attenzione, non sarà un libro antifascista, ma un’analisi della evoluzione delle nostre famiglie da cinquant’anni a questa parte. So benissimo che ci metterò tantissimo tempo, ma prima o poi lo scriverò”.Tu hai sempre rivendicato la tua “reggianità”, ma hai anche viaggiato molto alla scoperta di

altre realtà, come la Mongolia e la Bosnia. Come hanno influito queste due “anime” nella tua musica?“Chiunque riesca ad usare la propria testa può accorgersi che in noi stessi esistono due anime: quella tipica e quella reattiva e lontana. Io ho una espressione “reggianissima” e me ne rendo conto, ma ho anche una dimensione lontana, che si è manifestata nei miei viaggi. In altre parole, questo equilibrio e questa divisione mi fa vivere e scrivere musica”.Hai qualche viaggio in program-ma?“Per la colonna sonora di cui ti

Massimo Zamboni, nato nel 1957 a Reggio

Emilia, è membro fonda-tore dei C.C.C.P.-Fedeli alla Linea, di cui è chitarrista e compositore insieme a Gio-vanni Lindo Ferretti, uno dei più influenti e schierati gruppi italiani degli anni ’80, con i quali incide tre dischi. Con la caduta del muro di Berlino, nel 1989, il com-plesso si scioglie, e dalle ceneri nasce il Consorzio Suonatori Indipendenti, formato dal “nucleo emi-liano” Ferretti e Zamboni, insieme a due elementi del nucleo originario dei Litfiba, Francesco Magnelli e Gianni Maroccolo. I C.S.I. incidono sei dischi e rag-giungono un incredibile primo posto nelle classifi-che di vendita con l’album “T.R.E. -Tabula Rasa Elet-trificata” del 1997.

Note di vita

Nel 2000 Massimo Zam-boni abbandona il gruppo, a seguito di varie incom-prensioni con i membri del gruppo (in particolare Ferretti), e in mancanza di una delle “menti”, sui C.S.I. cala il sipario. Zamboni rimane molto attivo, incidendo dischi solisti, collaborando con altri artisti, componendo colonne sonore e dando alle stampe tre libri, l’ulti-mo dei quali è “Il mio primo dopoguerra”, del 2005.

CROSSROAD Sopra, Gianluca Petrella special guest

parlavo prima, è probabile che do-vrò trasferirmi in un luogo molto adatto…ad una vacanza (ride). Per il “viaggio” come lo intendo io, non ho progetti, per ora”.C’è qualche progetto musicale che ti ha colpito recentemente?“Ti dirò, ascolto poca musica, e quella che ascolto generalmente non piace a nessuno (ride), ma ti posso citare i Cosmorosso, di Perugia, e per restare nel nostro ambito, i reggiani Divisione Sy-phon”.Secondo te è possibile raggiun-gere una notorietà musicale senza passare dai tanto reality show come X-Factor o Amici?“Lo spero, anche se ogni tanto

penso di no. Sicuramente esi-stono personalità interessanti, là fuori. So perfettamente che il mio CD non può andare in quelle realtà. Quello che faccio io è uno spregio ai reality show, e sento che le facce che vedo in tv non appar-tengono alla mia stessa razza. Purtroppo però la mia è la razza inferiore, è già scritto. Io ho scelto di uscire con un cd da 5 brani, dato il momento particolare della discografia, anche se volendo avrei già due dischi pronti”.Com’è la situazione con Giovanni Lindo Ferretti?“Talvolta ci sentiamo. Ora c’è un buon rapporto, sì”

Page 26: Reporter Reggio Emilia Giornale 2 Aprile 2010

musicasettimana live

FlaminioÊ Maphia

SABATO 3 APRILE Al Coral lo di Scandiano Twinspirits,al Fuori Orario Baz, all’Estragon di Bologna Flaminio Maphia, a Mirandola Aquaragia Dull.

VENERDÌ 2 APRILE

ModenaÊ CityÊRamblers

Al Fuori Orario di Taneto di Gattatico Discoinfer-

no, al Tunnel Le Vibrazioni, alla Casa di Nonna Pia a Bibbiano Max Marmiroli & Lucio Bruni, al Covo di Bologna Hiddens Cameras, a Fidenza Arci Mamamicar-buro, a Mantova Arci Tom Modena City Ramblers.

AngusÊ McÊ Og

A Modena Fermata 23 Angus Mc Og, Padre Gutierrez e Kheyre.

LUNEDÌ 5 APRILE

All’Estragon di Bologna Dj Poppen, a Igea Marina Piazza Paolo Belli.

DOMENICA 4 APRILE

PaoloÊ Belli

A Milano Blue Note Franco Fabbri, a Torino Palaolim-pico Vasco Rossi.

MARTEDÌ 6 APRILE

VascoÊ Rossi

EddieÊ Gomez

Al Baluardo della Cittadella di Modena Eddie Gomez, a Padova Teatro Ian Paice e Tolo Marton.

GIOVEDÌ 8 APRILE

All’Estragon di Bologna Stiff Little Fingers, a Milano Tun-nel These New Puritans.

MERCOLEDÌ 7 APRILE

TheseÊ NewÊ Puritans

CarmenÊ Consoli

Al Fuori Orario Asilo Repub-blic, al Calamita di Cavria-go Ulan Bator, a Bologna Estragon Motel Connection, a Bologna Futurshow Elisa, a Padova Teatro Carmen Consoli, a Cesena palasport Cristiano De Andrè.

SABATO 10 APRILE

Al Fuori Orario Davide Van Des Sfroos, alla Casa di Nonna Pia Fabio Debbi Trio, all’Asioli di Correggio Gianluca Petrella e Sun Ra Arkestra, al Vox di Nonantola 2ManysDj, al Left di Modena Black Box Reve-lation, al Teatro Storchi Fio-rella Mannoia, all’Estragon di Bologna Pan Del Diavolo e Moltheni, a Parma Audito-rium Samuele Bersani.

VENERDÌ 9 APRILE

SamuleÊ Bersani

DI MARIANGELA ANCESCHI

Le loro canzoni sono piccoli laboratori all’interno dei quali

si svelano varchi e passaggi tra oriente ed occidente, le cui tracce sono i simboli e i miti delle culture del Mediterraneo. I Radiodervish saranno al Teatro Bismantova di Castelnovo Monti venerdì 16 apri-le con la loro collezione brillante di suoni e ritmi sintetici dell’Europa meticcia. Nascono a Bari nel 1997 dal sodalizio artistico tra Nabil Salameh e Michele Lobaccaro. Presenti nei principali festival, nelle rassegne e nei teatri di tutta Italia (dal Premio Tenco al Festival di Villa Arconati, da Arezzo Wave alla Notte della Taranta al Manto-va Musica Festival), vantano anche importanti esibizioni all’estero: Beirut, Bruxelles, Atene, Parigi al prestigioso Théatre de l’Olympia. In dieci anni di attività, con al fi an-co sempre Alessandro Pipino che lavora con loro nella composizione e negli arrangiamenti, hanno col-laborato con numerosi musicisti internazionali da Noa ad Amal Morkus, da Rim Banna a Nicola Piovani, dai CSI a Jovanotti, Ste-wart Copeland a l’Orchestra Araba

di Nazareth. Si caratterizzano grazie agli inconfondibili intrecci sonori disegnati dall’incontro della melodia con testi che affondano le radici sia nella tradizione araba che nella musica d’autore italiana. Nel 2009 la pubblicazione del loro settimo lavoro, “Beyond the Sea”, sancisce la maturità musicale dei Radiodervish: una nuova fase di quella Babilonia dell’anima dalla

quale i Radiodervish provengono e alla quale continuamente si riferiscono. Prodotto da Saro Co-sentino, il nuovo disco di canzoni inedite, segna il loro ritorno a sonorità raffi nate e a testi multi-lingue in arabo, inglese, francese, spagnolo e italiano che racconta-no di attraversamenti reali o im-maginari già disfatti nella liquidità della vita. Un affresco composto

da alter ego fantastici, personaggi curiosi attraverso i quali è possibile intravedere storie attuali di migra-zione con il loro carico di diffi coltà. Sonorità che riescono a esprimere con semplicità tutta la magia dell’incontro. Per immedesimarsi in amori, partenze, mostri, sirene, guerrieri, città, naufragi, animali parlanti, poeti migranti ed eroi di diverse latitudini.

Voci dal mediterraneoI pugliesi Radiodervish in concerto a Castelnovo Monti

DISRAELI GEARSCream

Pubblicazione: 2 Novembre 196711 canzoni

Prima che Eric Clapton incon-trasse Lory DelSanto e prima

di dedicarsi a una longeva car-riera solista basata su zuccherosi giri di blues moderno, utili quan-to l’inquinamento atmosferico, il Signor “mano lenta” era un rocker niente male.Insieme alla dirompente batteria di Ginger Baker e al celebre basso Gibson torturato da Jack Bruce, Eric “scaricava” note e riff dalla sua Stratocaster con i Cream. In-dimenticabile “Sunshine of Your Love” in pieno mood hippy che lenta, lenta sfocia in una corale dichiarazione d’intenti.“Strange Brew” con la sua raf-finatezza sixities che tenta di evolversi tra i solchi del vinile, mentre l’eco psichedelico di “World of Pain” non tradisce l’età delle canzoni dell’album.

I DISCHI CHE HANNO FATTO LA STORIA DEL ROCK di Enrico Rossi

Assoli di batteria che ti feriscono (“Dance the night away”), una chitarra che lenisce l’anima più scura come in “Outside Woman Blues” il tutto servito su un piatto di LSD.Anche nei testi si possono sco-prire chiavi di lettura vicine al “viaggio” come liberazione della mente, o piccole storie che risentono dell’influenza della letteratura più classica come in “Tales of Brave Ulysses” che riprende le avventure dell’Odis-sea di Omero. Insomma, Blues e hard rock riletti in chiave Bri-tish, rimestando le radici di un sound tipico dell’America rurale, limandolo al meglio, come solo i sound engineer inglesi sanno fare e, proprio in chiusura, c’è un omaggio a un brano tradizionale intitolato “Mother’s Lament”.

- Una celebre cover di “Susnshine of Your Love” fu realizzata dal mancino più famoso di Seattle, Jimi Hendrix. Inoltre il pezzo compare in Guitar Hero III e nel fi lm School of Rock.- Nel 1993 i Cream furono consacrati nella Rock’n’Roll Hall of Fame, presentati per l’occasione dagli ZZTop, suonarono per la prima volta insieme dopo lo scio-glimento datato 1968.- I Cream si formano nel 1966 e pubbli-carono quattro album (Fresh Cream, Di-sraeli Gears, Wheels of Fire e Goodbye).- Nel 2008 Ginger Baker subì una frode bancaria di 60mila dollari ad opera di una cassiera che per discolparsi disse che era un regalo da parte del batterista. Ovviamente non era così.- Eric Clapton, prima di formare i Cre-am, si era già affermato come chitarri-sta dalle grandi capacità militando negli Yardbirds.

Uno dei migliori chitarristi blues del mondo, Chris Cain,

arriva a Novellara per un concerto in Rocca che si terrà il 16 aprile nell’ambito del Novellara Blues Festival. Cain è considerato una vera e propria icona e meteora del blues moderno; incalcolabili i suoi estimatori in tutti i continenti e numerosi i fansclub dedicati a questo fantastico artista. Il suo stile chitarristico infuocato con sfumature jazz ed intense sonorità blues tradizionali ed una profonda voce dai toni caldi fanno di Mr Chris Cain un au-tentico bluesman con tantissimi anni di carriera alle spalle. La sua grandissima espressività sul pal-co è il risultato di innumerevoli spettacoli nel corso degli anni e di lunghi studi musicali. Infatti Chris Cain è un polistrumentista, capace di eccellere oltre che nella chitarra, anche nel sax e nel pianoforte. La passione e l'intensità della propria musica che scaturisce dai suoi concerti sono il rifl esso delle sue radici, per metà greche e per metà afro-americane. Un'occasione davvero

rara per poter assitere ad una delle incredibili performance di que-sto straordinario artista. www.chriscain.cc. Inizio: ore 21.30. Informazioni: 334-9316533.

Il re del blues a NovellaraChris Cain in concerto nella Rocca

Venerdì 2 aprile alle ore 21 alla Trattoria “La Casa di Nonna

Pia” di Bibbiano proseguono gli appuntamenti live e sul palco ar-rivano due autentici numeri uno: Max Marmiroli & Lucio Bruni. Max Marmiroli, o Dr.Max è musicista eclettico, ma soprat-tutto colpisce per l'espressività e il caratteristico suono dei suoi sassofoni.Compagno delle prime avven-ture musicali e notti social-politiche di Pierangelo Bertoli,

nel 1984 è stato produttore/arrangiatore dello storico grup-po rock Rocking Chairs, e dal 2000 al 2006 ha accompagnato nei dischi e nei tours il rocker Graziano Romani. Oggi è musicista e singolare arrangiatore e stravolgitore di covers con l’Oscar Abelli quartet. Lucio Bruni è un pianista sto-rico del giro jazz emiliano, da anni punto di riferimento e collaboratore di artisti a livello internazionale.

Jazz in TrattoriaMax Marmiroli e Lucio Bruni

venerdì 2 aprile 2010 - REPORTERPag. XXII

Page 27: Reporter Reggio Emilia Giornale 2 Aprile 2010

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“The Liberty of Norton Folgate”

Madness

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“Ritornano quelli di…”

Calibro 35

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“Let's Change The World With Music”

Prefab sProut

“The Sea”

Corinne bailey rae

“Blackmagic” Josè JaMes

“Sigh No More”

MuMford & sons

"Oyo"

angèlique Ki-dJo

musica

“All The People Live at Hi-de Park 2-7-09”

blur

di Paolo Bardelli

Ormai ci siamo: si stanno de-lineando i finalisti del Con-

corso Augusto Daolio. Martedì 30 marzo si è svolta la quarta semifinale del Contest che si tiene al Calamita di Cavriago, dove l’hanno spuntata i Loco Smile: un buon combo alla Bloc Party, rimandi al sound new-wave a cavallo tra i Settanta e gli Ottanta (esemplificativa la cover fatta dei Clash “Police On My Back”) e un’ottima intesa e determinazione. Con un unico problema: il cantante, che non ha assolutamente la timbrica adatta ad un tal genere e che purtroppo spesso calante, e ciò senza spendere una parola sul look del tutto anti-rock. Non ce l’hanno invece fatta i simpatici ragazzini Snap da S. Polo d’Enza, ancora acerbi ma con un chitar-rista che fa ben sperare a livello compositivo (il pezzo migliore è quello che ha cantato lui e non il cantante “ufficiale”…), e i Pan-gea, un cantautore amante di Jeff Buckley (senza, ovviamente,

le qualità vocali dell’indimen-ticato Jeff…) mascherato da gruppo, peraltro poco unito ed amalgamato.Quando si saranno delineati tutti i finalisti, quest’anno cambia

la formula: gli stessi saranno affiancati ad un tutor (Gigi Cavalli Cocchi, Mara Redeghieri e Fabrizio Tavernelli) per miglio-rarsi, e agli stessi sarà assegnata una cover da fare. Un po’ una

formula alla X Factor, che non guasta mai. Appuntamento per la prossima semifinale a mar-tedì 6 aprile, mentre la finale si terrà il 13 giugno. Info: www.premiodaolio.it.

“Heligoland”

Massive attaCK

“If”

Mario biondi

il daolio entra nel vivoContinua il Contest dell’Arci al Calamita di Cavriago

Daniele Luttazzi al Fuori Ora-rio. E dov’è la novità, direte

voi, perché il comico romagnolo ha già calcato i palchi del locale reggiano diverse volte. La novità è che il “fu” professor Fontecedro approda a Taneto per un concer-to pop, presentando il suo tour “Songbook” , dove si esprime nella inedita veste di “singer & son-gwriter”. Veste inedita ai più, ma Luttazzi canta da 25 anni, come ha dichiarato al nostro giornale poco tempo fa, e in tempi recenti ha dato alle stampe due dischi, “Money For Dope” e “School Is Boring”. Tralasciando la curiosa coincidenza tra il concerto e la chiaccheratissima esibizione a “Raiperunanotte” poche sere prima, Luttazzi fa il suo ingresso in scena con jeans e camicia bianca d’ordinanza, e attacca con un

daniele luttaZZi (fuori orario, taneto, 26 marzo)

visto per Voi di Valerio Benassi

brevissimo monologo che, lungi dall’esser definiti puritani, volgare è dire poco. Ci sorge il sospetto che Luttazzi tenda sempre di più a fare della volgarità e del sesso dei trade mark (i doppi sensi non esistono per lui), ma sarebbe ca-pace di ben altro per far ridere la gente, con il talento che si ritrova. In ogni caso, fa notare che in serata non si farà satira, ma solo musica, quindi prega gli avven-tori di non protestare. Munito di leggio, attacca con “Continental breakfast”, le edite “Make Your Mother Sigh”, “Doom”, e “Silen-ce”. Ogni canzone è preceduta da una breve spiegazione dei testi che “sono molto seri, ma le canzoni li mettono in burletta”. Si va da problemi adolescenziali in gita (“Vienna Vienna”) a incontri tra un faccendiere e una attricetta

in un albergo (la già citata “Con-tinental breakfast”), per arrivare ai problemi dell’artista solitario (“Travelling Alone”). I ritmi sono disco funk, assolutamente anni ’70, con qualche incursione nel la-tin jazz e nel crooner pop. La band è di ottimo livello, specialmente il batterista Marcello Surace, e Luttazzi mostra insospettabili doti vocali, in parte rovinate dalla sua nasalissima e ovviamente immodificabile voce. Si chiude con la title track del primo disco, la dolente “Money For Dope”, dedicata ad una amica morta per overdose di eroina, per chi scrive il brano più efficace. Dopo un’ora scarsa, lo spettacolo finisce e ne-anche l’ombra di un bis. Saranno canzoni innovative, a detta sua, ma lui è un artista che può e deve dare molto di più.

Sabato 3 aprile Punk Not Diet, l'agenzia di concerti legata ai

Giardini di Mirò, presenta al Circolo Arci Calamita di Cavriago (RE) il concerto di The Perris. Dopo aver aperto l'esibizione di Lydia Lunch lo scorso novembre la band di Reggio Emilia è pronta a tornare al Calami-ta con un concerto da protagonista, forte dell'ottima accoglienza che le webzine e la comunità indie hanno riservato all'EP "Hic Sunt Leones", riuscitissimo incontro di attitudine rock lo-fi ed elettronica che li sta portando a suonare nei club di tutta Italia. The Perris sono una band fondata dai fratelli Perri, Amedeo

(chitarra, voce, tastiere e drum machine) e Nicola (voce e chitarra) a cui si è aggiunta Simona B. in Perri (basso, piatti e voce). The Perris hanno da poco pubblicato l'EP "Hic Sunt Leones" (2009) sull'etichetta indipendente Youthless Fanzine Records. La vicenda di The Perris si è legata più recentemente ancora alla fanzine musicale Youthless che ha pubblicato uno split single in vinile 7" con un loro brano ed un inedito degli Schonwald. Prima e dopo il concerto djset con una selezione tra indie ed elettronica. Ingresso: 6 euro con tessera Arci.

tra rock ed elettronicaI reggiani The Perris al Calamita

In cinque anni hanno colleziona-to circa cinquecento concerti e

ora con questo tour si apprestano a festeggiare il decennale di attività live. Le Vibrazioni saliranno sul palco del Tunnel venerdì 2 aprile con un nuovo album di inediti intitolato “Le strade del tempo”, un sogno rock fatto di emozioni nette, precise, che colpiscono dritte alla gola.L’album è prodotto da Marco Trentacoste che ha scelto di con-servare il sound caldo e graffiante della band, contemporaneo, deci-samente moderno e vintage allo

stesso tempo. Un sound che ormai rende inconfondibili Le Vibrazioni, anche se in questo lavoro non manca di stupire, unendo melodie articolate ai testi introspettivi e im-maginifici che sin dall’inizio hanno caratterizzano la loro produzione.Ora arrivano al Tunnel a raccon-tare i loro pezzi musicali con la semplicità dei grandi artisti. Pro-prio come “un gruppo di amici che vive insieme da quindici anni con la fortuna di condividere l'amore per la vita e per la musica”. Non è cosa da poco. (ma)

dieci anni di vibrazioniLa band milanese al Tunnel il 2 aprile

I BLOC PARTY REGGIANII Loco Smile, vincitori della semifinale del 30 marzo

Pag. XXIIIvenerdì 2 aprile 2010 - REPORTER

Page 28: Reporter Reggio Emilia Giornale 2 Aprile 2010

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SITO

I SERVIZI FOTOGRAFICI COMPLETI

DEGLI

E TANTO ALTRO ...

EVENTI DELLA SETTIMANA

Giovedì 25 marzo, Teatro Asioli Correggio (RE)

OBLUDARIUM - Circo Gemelli Forman

Sabato 27 marzo, Miami caffe, Reggio Emilia

MIAMI IN FESTA

Circo Gemelli FormanCirco Gemelli Forman

Venerdì 26 marzo, Istituto Matilde di Canossa, Reggio Emilia

FEDERICO PUGI Trenkwalder a scuola

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Sabato 27 e domenica 28 marzo, Fiere di Reggio Emilia

CAMER

Sabato 27 marzo, Fuori Orario, Taneto di Gattatico (RE)

DANIELE LUTTAZZI

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Domenica 28 marzo, Palasport, Reggio Emilia

BANCA REGGIANA DAY Trenkwalder-Brindisi

Venerdì 26 marzo, Teatro San Prospero, Reggio Emilia

CAPPUCCETTO ROSSO

Sabato 27 marzo, Palazzo Casotti, Reggio Emilia

MOSTRA DI ANGELO DAVOLI

Giovedì 25 marzo

LA CENA DELLE FORNELLE

Page 29: Reporter Reggio Emilia Giornale 2 Aprile 2010

venerdì 2 aprile 2010 - REPORTERPag. 39

SPECIALE GUALTIERI

Via Pieve, 46 - GUALTIERI (RE) - Tel. 0522 82 82 74

si accettano prenotazioni per rinfreschi-matrimoni-compleanni-cresime-battesimi

forno

PROGRAMMA17° MEZZAMARATONA DI PASQUETTA

Ore 14Premiazioni

REGOLAMENTOGli atleti devono essere in regola con le vigenti

norme medico-sportive.Iscrizioni entro Domenica 4 Aprile 15 €

(Pettorale + Pacco gara + Chip+ buono pasto)Il pacco gara è garantito ai primi 350 iscritti.

Le iscrizioni vanno inoltrate a: ASD GUALTIERI2000 Piazza F. Cavallotti 7 42044 Gualtieri{RE)

Fax. 0522 22 18 98 email: [email protected]: Aldrovandi Domizio : 348 2506533 - lembo Giovanni: 329 7477648

L’ Albergo A. Ligabue a 50mt dall’arrivoè la struttura convenzionata di riferimento

PREMI MEZZA MARATONASarannopremiate le prime 30 donne

e i primi 70 uomini della classifi ca generale

CAMMINATA NON COMPETITIVA

Ore 8Ritrovo dei partecipanti alla camminata

Ore 9.15Partenza della camminata (2 percorsi: km 4 e km 10)

Ore 11PremiazioniOre 12.30

Pranziamo insieme nella magnifi ca cornicedi Piazza Bentivoglio

MEZZA MARATONAAlla memoria di Fernando Marchesi

Corsa di km. 21,097

Ore 8.30 Apertura segreteria

Ore 10.45 Chiusura distribuzione pettorale + Chip + Pacco gara

Ore 11.00 Partenza 17° Mezza Maratona di Gualtieri

Ore 13Pranzo dell'atleta (compreso nell'iscrizione)

Page 30: Reporter Reggio Emilia Giornale 2 Aprile 2010

venerdì 2 aprile 2010 - REPORTERPag. 40

ANIMALICinque per mille agli animali

Un piccolo contributo a chi si prende cura dei nostri amici più sfortunati

DI ENRICO FINOCCHIARO

È ormai tempo di dichiarazione dei redditi, un atto fi scale con

cui si può fare una piccola opera di beneficenza devolvendo il proprio “cinque per mille”. Viene comunemente defi nito “cinque per mille” il meccanismo in virtù del quale il cittadino-contribuente può vincolare il 5 per mille della propria Irpef al sostegno di enti che svolgono attività socialmente rilevanti, dal non profi t, alla ricerca scientifi ca e sanitaria. Tra le tante associazioni a cui è possibile ero-gare questa somma vi sono anche molte associazioni ambientaliste e animaliste, talune di livello na-zionale che operano anche nella nostra zona, altre di livello stretta-mente locale. Se siete orientati ad offrire il vostro cinque per mille a chi si prende cura degli animali più sfortunati potete orientarvi tra le seguenti associazioni che operano sul nostro territorio.

Lega Nazionale per la Difesa del Ca-ne (Codice fi scale: 80121770152) - Con i suoi volontari gestisce il Rifugio Rocky di S. Bartolomeo, frazione di Reggio Emilia, un im-portante canile che accoglie molti cani randagi provenienti da tutta la provincia. Associazione Scandianese Assi-stenza Felini Onlus (Codice fi scale: 91080010357 – Questa piccola ma volenterosa associazione ge-stisce il Rifugio felino Megghy, dove sono ricoverati molti gatti abbandonati di Scandiano e della zona delle ceramiche.Associazione Centro Soccorso Animali di Arceto (Codice fi sca-le: 91127010352) – I volontari dell’associazione gestiscono il canile di Arceto, un importantissi-mo centro di accoglienza dei cani randagi della zona collinare e della zona delle ceramiche.Gruppo Volontari Animalisti Onlus (Codice fi scale: 91047770358) – Si tratta di un gruppo di volontari

che gestiscono il canile “Amici di Marta”, situato a Bagnolo, che accoglie i cani senza padrone di Bagnolo e di altri comuni limitrofi .ENPA sezione di Reggio Emilia (Codice fi scale: 80116050586) – Questa importante associazione gestisce un canile a Reggio Emilia, nella frazione di Villa Cella, che lavora di concerto con quello co-munale. Cura anche l’Oasi felina, che accoglie i gatti abbandonati di Reggio.Associazione Sos Ricci Onlus (Codice fi scale: 90012190352) – Gestisce il Centro di Recupero Ani-mali Selvatici “Sos Ricci”, l’unico centro di recupero fauna italiano dedicato principalmente ai ricci, ma che cura anche pipistrelli, lepri ed altra fauna bisognosa di cure, Lipu Onlus (Codice fiscale: 80032350482) – A Reggio gesti-sce un centro di recupero fauna selvatica dedicato ai volatili feriti che confl uiscono da tutto il nord Italia.

L’olocausto pasqualeUltimo viaggio da incubo per 400 tra pecore e agnelli

Con l’arrivo della Pasqua in questo periodo avviene,

come ogni anno una sorta di “olocausto” silenzioso, quello di milioni di agnelli destinati a fi nire sulle tavole in ossequio a una tradizione che li vuole il piatto forte del pranzo pa-squale. Quest’anno le stime parlano di ben 2,5 milioni di agnelli e capretti uccisi in que-sti giorni in Italia, mentre 1,5 milioni di capi sarà importato da allevamenti stranieri sotto forma di carne congelata op-pure di capi vivi macellati dopo un estenuante viaggio.Proprio un episodio simile è stato registrato a Reggio Emilia la scorsa settimana, quando un camion giunto dalla Spagna è stato fermato dalla polizia stradale al casello autostradale.Il camion, guidato da un au-tista francese, trasportava proprio 200 agnelli e 200 pecore pronte per essere ab-battuti in un macello reggiano in vista delle festività pasquali. L’automezzo è stato fermato perché visibilmente carico fi no all’eccesso, ed in effetti all’atto della verifi ca si è scoperto che il camion era gravemente in violazione delle normative per il trasporto di animali.Per il trasporto di animali vivi esistono normative piutto-sto restrittive in difesa del benessere degli animali, ed

è previsto che ogni capo di bestiame abbia uno spazio minimo disponibile. Per la quantità di ovini trasportati, lo spazio doveva essere di 120 metri quadrati. In realtà il ri-morchio dell'autoarticolato ne aveva solo 90. Gli agenti hanno quindi chiamato il servizio veterinario dell'Ausl di Parma, competente a livello regionale per i trasporti internazionali. Al momento dell'apertura del

rimorchio, però, non sono stati trovati animali morti. L’autista del camion è stato comunque sanzionato con una multa di mille euro.Poi, dopo ulteriori accerta-menti da parte dei veterinari, gli agnelli e le pecore sono stati regolarmente consegnate al macello, senza nemmeno il conforto di un ultimo viaggio vissuto in condizioni decenti. (ef)

CENTRO RECUPERO FAUNA SELVATICA LIPU CROCE ALATA

LIPUCENTRO RECUPERO FAUNA SELVATICA CROCE ALATAVIALE OLIMPIA, 1/C 42100 REGGIO EMILIA - TEL 347 8047298 MAIL: [email protected] CARIRE, AGENZIA 8 - CC 223531 - ABI 05437 - CAB 12814 - INTESTATO A LIPU SEZIONE DI REGGIO EMILIA

Parliamo di pulli, i piccoli degli uccelli… cosa fare se vi capita di trovare un pullus di rapace?Non è poi un’eventualità così diffi cile anche se abitate in città o addirittura in centro storico, infatti Reggio ha la fortuna di avere una buona biodiversità aviaria e di essere ricca di aree verdi.Ecco allora civette e allocchi in centro storico e falchetti... di prima periferia! Sicuramente anche voi avrete come “vicini di casa” dei rapaci anche se magari non li avete mai visti dal momento che sono animali selvatici molto schivi.Cercare il nido!Se le sue condizioni sono buone, è vivace e non ferito la prima cosa da farsi è cercare il nido. Riuscire a rimettervi il pullo è infatti l'aiuto più grande che possiamo dargli... soprattutto per un giovane rapace.Impegnatevi a fondo nella ricerca... i giovani rapaci so-prattutto nei primi giorni di vita sono facilmente imprin-tabili. Pericolo imprinting! Maneggiarlo troppo, toccarlo o semplicemente guardarlo a lungo negli occhi magari associando il gesto di offerta di cibo indurrebbe in lui l'idea di appartenere alla nostra specie e quindi produrrebbe come risultato una perdita

completa di identità questo processo so-prattutto se avviene nelle prime

settimane di vita è irreversibile. Ricordate che è un animale

selvatico e non percepisce

le nostre dimostrazioni di affetto come tali la carezza, il bacio e altri slanci affettivi non appartengono al suo mon-do e possono produrre in lui un danno irreversibile come la perdita di identità!E cosa succede ad un rapace imprintato? Come si diceva, un rapace imprintato perde la propria identità e molto diffi cilmente potrà essere reinserito in natura.. pensate che se viene messo insieme ad un suo simile selvatico si rischia il cannibalismo in quanto non si riconoscono come individui della stessa specie. Se poi sperate che possa diventare un simpatico animaletto da compagnia state sbagliando… le civette cresciute con l’uomo tendono a sviluppare comportamenti molto ag-gressivi proprio verso le persone! E poi dal punto di vista

legale la legge 517 vieta la detenzione di fauna selvatica.Al centro...Ogni anno arrivano vari esemplari imprintati perché in-consapevolmente sono stati tenuti a casa per qualche giorno da chi li ha trovati. Sono sempre casi diffi cili: oltre a carenze alimentari che possono avere c’è il problema comportamentale che costringerà l'animale ad una vita di voliera al centro Consegnarli subito... Se vi capita quindi di trovare un piccolo di rapace e di non riuscire a rimetterlo nel nido, contattateci subito… noi sappiamo come farlo crescere selvatico per restituirlo poi alla sua natura di uccello

Paolo e Mercedes

DIVENTA IMBECCATORE!Ad Aprile torna il corso per operatore di im-becchi. Un occasione unica di entrare nel no-stro staff, acquisire competenze teoriche e pratiche e aiutare concretamente la natura… ti aspettiamo!

Per info telefonate al338 220 6 406

Così carini da essere considerati come peluche, spesso i piccoli rapaci vengono tenuti in casa. Così facendo però si rovina la loro vita

Non sono un trudi!

Page 31: Reporter Reggio Emilia Giornale 2 Aprile 2010

Pag. 41venerdì 2 aprile 2010 - REPORTER

animaliChe fine hanno fatto i beagle Morini?

Qua la zampa! A curA di Enrico FinocchiAro ([email protected])

OgnunO di lOrO ha una stOria, spessO triste. OgnunO di lOrO ha un carattere, dOlce, giOcOsO, diffidente, seriO, scherzOsO, pigrO O spOrtivO, magari prOpriO cOme il tuO. sOnO gli animali Ospitati dai canili e gattili della prOvincia di reggiO emilia. repOrter ve ne presenterà qualcunO Ogni settimana, e magari prOpriO su queste pagine trOverete il vOstrO prOssimO migliOre amicO.

DianaHa 2 anni ed è una meticcia femmina di taglia grande. Anche Diana ha avuto la sfortuna di essere portata al canile, malgrado questo non ha rinunciato ad avere un carattere buonissimo e ad essere molto dolce con le persone. La foto purtroppo non le rende merito, ma chi decidesse di venirla a conoscere, non potrà rimanere indifferente alla dolcezza dei suoi occhi. Adatta a tutti.

LocorocoQuesto meticcio maschio di taglia media ha solo 9 mesi ed è ospite del canile da poco più di un mese. Con le persone è buono, ma anche molto vivace, anzi di più, ma è anche molto attento e curioso. La vita in canile gli sta stretta, ha bisogno trovare qualcuno che ne voglia fare il suo fedele compagno, offrendogli uno spazio tutto suo e il tempo per educare il suo buon carattere.

GuarDinGoE’ un setter maschio di taglia grande di circa 3 anni, in canile da poco. E’ molto spaventato e all’inizio si mostra piuttosto diffidente e insicuro. Nonostante questo è buono e docile e non evita il contatto con le persone, anzi quando si tranquillizza adora letteralmente essere coccolato. Da segnalare che ha qualche problema di “equilibrio” a livello fisico, il che fa di lui un cane non semplicissimo da gestire. Ottimo per una famiglia che gli sappia dare amore e attenzioni. Assolutamente non adatto alla caccia.

MorDiLLoHa circa 8 anni ed è un meticcio fulvo di taglia medio-piccola. E’ un cane pieno di energia e molto vivace. Caratterialmente è buono e decisamente simpatico, non tradisce insomma l’aspetto un po’ “buffo” che ha. Assolutamente da venire a conoscere.

noveMbreSi tratta di un segugio maschio di taglia grande di 8 anni circa. La sua si può definire una vita al canile, dove è arrivato nel 2001. Buono ol-tre che bello e sicuramente in grado di offrire molto affetto. Quando viene lasciato libero si scatena in pazze corse, adatto quindi ad un padrone dinamico che gli offra compagnia e piacevoli passeggiate.

brunoBruno è un meticcio maschio nero focato di taglia medio-piccola ed ha circa 6 anni. E’ stato portato al canile perché, a causa di un trasloco, nessuno poteva più prendersi cura di lui. E’ un cagnetto buono e tranquillo, adatto a tutti. Chi deciderà di adottarlo avrà però anche un piccolo onere, dovrà infatti portarsi a casa anche la sua personale ed inseparabile palla rossa con cui adora giocare.

MetzukaseQuesta bellissima meticcia dal nome giapponese è stata portata al canile di Arceto in luglio in seguito ad una rinuncia di pro-prietà. E’ una meticcia di taglia grande di 8 anni. Oltre ad essere molto bella è anche molto buona e meriterebbe proprio di trovare una nuova famiglia alla quale destinare il proprio affetto.

FaustinoFaustino ha 7 anni ed è un meticcio maschio nero focato di taglia media. Ha fatto il suo ingresso al canile in gennaio del 2009, e vi è arrivato in pessime condizioni. Malgrado il triste periodo vissuto, non ha mai perso il suo buonissimo carattere e un’indole molto tranquilla. Meriterebbe assolutamente di sapere cosa vuol dire avere un padrone che lo ami veramente per la vita.

chakraSi tratta di un Pastore tedesco femmina di taglia grande di 9 anni. Chakra è stata trovata ad Arceto qualche mese fa ed era veramente in condizioni molto tristi. Ora ha recuperato peso e comincia a stare meglio, ma per lei il toccasana sarebbe trovare una famiglia adottiva che la sappia amare e curare. Con le persone ha un buon carattere, ma in ge-nerale ha un atteggiamento sempre molto vigile, il che potrebbe fare di lei un buon cane da guardia.

roanQuesto bellissimo meticcio ma-schio di taglia grande ha circa due anni e mezzo ed è arrivato al canile di Arceto a maggio del 2008, quando aveva solo un anno. Oltre ad essere bello ha anche un buon carattere che manifesta in particolare con le persone. Nello stesso tempo si potrebbe rivelare anche un ottimo cane da guardia.

Gli animali di questa settimanasono disponibili per l’adozione presso

il canile di arceto, in via Franceschini 1, arceto. e’ possibile contattare il canile di arceto al numero 0522-980505. La struttura è aperta al pubblico

martedì e giovedì dalle 14.30 alle 16, sabato dalle 9 alle 16 e domenica dalle 9 alle 13.

Per donazioni: credito emiliano – agenzia di rubiera iban it55 a 03032 66470 010000007955.

All’asta giudiziaria a novembre, poi ritirati dalla vendita… e ora?di Enrico FinocchiAro

Sembra non essere destinata alla chiarezza la situazione

delle centinaia di cani di razza beagle dell’allevamento Morini di S. Polo. Lo scorso novembre 278 cani di Morini erano stati pignorati e messi in vendita in blocco dall’istituto vendite giu-diziarie di Reggio Emilia. Una mole di cani del genere era però acquistabile solo da un’azien-da, quindi significa che gli ani-mali sarebbero andati a finire da un’azienda che riforniva labo-ratori di viviseziona a un’altra analoga. L’ondata di proteste ha fatto sospendere questa vendita in attesa di trovare un modo di vendere gli animali uno per uno, quindi destinarli a dei veri padroni e a delle vere famiglie, non a dei laboratori scientifici. La situazione però è andata in stallo, almeno fino alla scorsa settimana dopo che su Facebook sono cominciati ad apparire annunci e appelli che cercavano persone disponibili all’affidamento e al trasporto dei beagle di Morini in varie zo-ne del nord Italia, in previsione dello smantellamento dell’al-levamento. Tali appelli fin’ora non sembrano avere riscontri ufficiali, perché le associazioni animaliste non ne sanno ancora nulla ed anche il sindaco di S. Polo, Mirka Carletti, non sem-bra avere novità sul processo di affidamento delle centinaia di animali ancora all’interno dell’allevamento Morini. “Il percorso sarà abbastanza lungo

e non scontato” – afferma il sindaco – “noi come comune ci siamo messi a disposizione della ditta per favorire la distri-buzione degli animali che sono rimasti, ma non ci risulta che il lavoro di anagrafe dei cani sia ancora stato completato. Per il resto la situazione è nota: la Morini ha definitivamente deciso di chiudere e ha già da tempo interrotto l’attività di riproduzione dei cani”. Poche e vaghe dunque le indicazioni sul futuro dei cani, che in totale

dovrebbero essere ben 410. Se da un lato è certo che non verranno venduti ad aziende che vendono animali per la vivisezione (anche in ossequio alla legge regionale in vigore) quindi riservati all’affezione, per il resto la via di sbocco della situazione sembra ancora oscura.Nel frattempo però si registra la disponibilità di Ente Nazionale Protezione Animali, Lega Anti Vivisezione e Lega Nazionale per la Difesa del Cane a porre

in essere un coordinamento a livello nazionale per un affida-mento oculato e consapevole dei cani. I beagle della Morini sono infatti animali che in alcuni casi per due o tre anni hanno vissuto senza contatti con l’uomo, quindi con una socialità tutta da costruire. Da tenere in conto anche che il beagle è sicuramente una razza molto docile, ma è pur sempre un cane nato per la caccia, quindi sempre all’erta e con un forte istinto all’inseguimento.

le origini della vicenda

Il percorso imprenditoriale dell’allevamento Morini è ormai in dirittura d’arrivo e la chiusura sembra ormai scontata, ma le contro-verse vicende che han-no ruotato attorno alla Morini risalgono ormai a parecchio tempo fa, per la precisione il 28 maggio 2002, quando un camion venne fermato al valico del Brennero con un carico di 56 cuccioli di beagle diret-ti a un laboratorio scienti-fico tedesco, trasportati in condizioni irregolari e con documenti sanitari che destavano forti sospetti.Da quel momento scoppia la polemica attorno all’al-levamento di S. Polo. Mentre un altro camion Morini viene fermato a Berna il mese dopo, si apre una campagna volta ad impedire il commercio di animali per la vivisezione.Il 30 luglio la Regione Emilia Romagna vieta uf-ficialmente l’allevamento a fini sperimentali, ma il polverone attorno alla Morini non cessa, perché da un lato l’allevamento afferma di non aver rice-vuto “alcuna revoca delle autorizzazioni”, dall’altro gli animalisti invocano pe-santi irregolarità nell’ana-

grafe canina.Da questo momento si scatena una diatriba tra l’Enpa e il Comune di S. Polo, che contesta la vali-dità della legge regionale.Il problema viene discusso in Parlamento e arriva al Tar.Nel frattempo il 22 no-vembre dopo un’irruzione notturna si scopre essere stati portati via 100 cani, tra fattrici e cuccioli; il colpo è rivendicato dagli animalisti di Alf ma ha molti punti oscuri, tanto che nelle settimane suc-cessive venne perquisita un’azienda concorrente della Morini. Negli anni l’allevamento Morini diventò oggetto di periodiche contestazioni molto energiche e manife-stazioni, ma dal novembre 2004 ogni manifestazione legata all'allevamento, a tutti i suoi clienti e forni-tori fu vietata dalla que-stura di Reggio Emilia per motivi di ordine pubblico in tutta la provincia.Nel tempo però l’azienda entrò in crisi, fino ad oggi, in cui è ormai costretta a liquidare i propri beni, compresi gli animali re-stanti, per pagare i credi-tori. (ef)

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venerdì 2 aprile 2010 - REPORTERPag. 42

In volata, col fi atoneRush � nale per una Regia che arriva azzoppata alla parte clou della stagione

CALCIO

LUCA INFANTE

TIFOSI BRINDISI

SACHA MODOLO

Non si è fatto certo tradire dall’emozione Luca Infante nell’affrontare la sua ex squadra. Anzi. Ci ha messo pure un pizzico di malizia e

cattiveria “O’ Guerriero” giocando una grande partita e battibeccando con Melli, Frosini e una parte del pubblico. Una partita speciale per Infante iniziata con l’abbraccio al patron bianco-rosso Stefano Landi.

G rande exploit per il neo-professionista Sacha Modolo alla Milano Sanremo. Il 23enne ciclista in forza alla squadra reggiana della Csf Col-

nago ha sfi orato infatti il podio della classicissima di primavera fi nendo quarto dietro a tre assi come Freire, Boonen e Petacchi. Per l’atleta di Bruno Reverberi un prestigioso biglietto da visita tra i professionisti.

Così per SportCosì per SportGeni, santi e Santarelli

DI ENRICO LUSETTI

Brutto mestiere, a volte, il nostro. Scrivere su Re-

porter è una goduria, ma può accadere a volte di blaterale piscuanate mai viste, se ti chie-dono di lavorare per un setti-manale. Vabbè, chi se ne frega, io continuo a metter giù i miei pensierini di domenica sera come da tradizione, e scusate-mi fi n da subito per eventuali castronerie in corso d'opera. Che si fa il sabato di Pasqua? Io avrei pensato di godermi un bel week-end a Riccione, con fi danzata e amici al seguito. C'è una pazza notte da vivere al Peter Pan e un pranzo a base di pesce che mi aspetta, un programmino davvero niente male. Ma, porco di un mondo, come faccio a prenotare? E se giovedì ci raccontano che a Potenza si gioca? Che il Coni annulla tutte le sentenze e riammette la banda di Ezio-lino Capuano in battaglia? Niente viale Ceccarini, ovvio. Ma come si fa, che diavolo? E lasciate perdere i miei sogni di ragazzino che non si decide a metter la testa a posto, io sto pensando alla Reggiana.

Come fai a preparare una lunga settimana di allenamenti senza sapere se si gioca oppure no? Come fai a prenotare, tra l'altro proprio nel lungo ponte pa-squale, viaggio e hotel per una comitiva di minimo 30 anime nel giro di appena ventiquattrore? A me sembra di vivere nel mondo delle favole. Ma la mia nipotina Denise, che va all'asilo ma che capisce molto più dei cervelloni della Lega Pro, mi guarderebbe negli occhi e direbbe: “Ma zio, scusa, facciamo che il Coni si metta una mano sul cuore per il povero Potenza... perfetto...niente gara il sabato di Pasqua e facciamo che si giochi il mer-coledì dopo, così anche i nostri hanno il tempo per organizzarsi. Vero caro zietto?”. Mi sembra un discorso così facile e scontato, oserei dire infantile, che mi vergogno quasi a metterlo in bocca alla mia amata nipotina. Eppure no. Oltre Appennino, nella stanza dei bottoni di sir Macalli, si fa troppa fatica ad assimilare le cose ovvie. Io mi au-guro che la Reggiana alzi il culo domattina, prenda la macchina, imbocchi l'Autosole e spieghi ai capoccioni di Firenze che loro, a Potenza, sabato non ci vanno.

Coni o non Coni. Il mercoledì dopo a disposizione, ma il sabato di Pasqua no. Ho altre due cosucce da rac-contarvi. E' tornato Ingari. Mi basta questo. E' tornato Ingari. Speriamo stia bene. I medici dicono di sì. Ora tocca a lui metterci un pochetto di cuor di leone. Con lui e con Saverino non temiamo nessuno. E partiamo da favoriti per goderci la seconda poltrona che vuol dire serie B. Infi ne la società. La novela Santarelli è diventata peggio di Beautiful e di Cento Vetrine messe insie-me. Che le Coop non credano nell'allegra combriccola roma-na è sotto gli occhi di tutti. Però se rinunciano all'unica offerta ricevuta, di certo si prendono una bella responsabilità. Cioè, di tirare avanti la baracca loro. Anche il prossimo anno. Non so con che budget e con quali obiettivi, ma si impegnano a tirare avanti. Perchè non po-trebbero certo portare le chiavi al sindaco dopo aver chiuso le porte in faccia all'uomo di Accardi. Anche se, diciamocelo senza offendere nessuno, che l'uomo di Accardi non piace neanche un po'.

Uno spettacolo nello spettacolo. Sono arrivati in 800 al palasport, da ogni parte d’Italia contribuendo non poco alla vittoria della loro

squadra. Un pubblico rumoroso, generoso ma corretto. Un pubblico da serie A quello dell’Enel Brindisi che domenica in via Guasco ha dato una bella lezione ai tifosi reggiani.

Ascensore SportivoAscensore Sportivo

Ovviamente, al di là dei meri calcoli algebrici, la tenzone per la piazza regina e quindi per il salto diretto nella serie cadetta è ben più ristretta: forse ormai i soli Portogruaro e Pescara, appaiati al secondo posto a quota 45 punti, pos-sono ancora contendere agli scaligeri la vittoria del torneo, magari approfittando dello scontro diretto a cui entrambi gli sfidanti sono attesi allo stadio Bentegodi.La Reggiana, con la sua quarta posizione e i suoi 42 punti (ma senza più il benefi cio del con-fronto diretto), non è ancora del tutto rassegnata, tuttavia il bottino grosso non pare più alla portata degli uomini di Dominissini: non si deve infatti calcolare soltanto il numero di lunghezze da recuperare, bensì anche il fatto che, quando hai da rimontare tre avversarie, è diffi cile che tutte queste ce-dano di schianto di fronte alla tua pur eventuale prodigiosa rincorsa.

L’INCOGNITA POTENZA

Sia bene inteso che tali consi-derazioni le stiamo compiendo al netto dell’affaire Potenza. La conferma della defenestrazio-ne del club lucano, sub iudice al momento in cui andiamo in stampa, “regalerebbe” infatti 3 punti certi a tutte le insegui-trici del Verona, a cominciare dagli stessi granata, ma anche

a Portogruaro e Pescara.In base al calendario, le tre squadre devono ancora infatti affrontare il Potenza – alla Re-gia toccherebbe, come è noto, proprio il sabato di Pasqua – e alla luce di quanto stabilito in prima istanza dagli organi federali a loro spetterebbe la vittoria a tavolino. Non si può nemmeno dire staremo a vedere, perché la sentenza sul ricorso del Po-tenza da parte del tribunale nazionale di arbitrato per lo sport è in programma giovedì 1 aprile, quando questo numero di Reporter sarà già entrato nelle rotative…

CHE RESSA!

Non possiamo allora che pro-cedere, nella nostra analisi, evitando di tenere conto del-le vicende extra calcistiche. Archiviato, forse, il discorso promozione diretta, per la Reg-giana l’obiettivo resta natural-mente l’ingresso nei play-off, possibilmente come seconda o terza classifi cata, in modo da poter benefi ciare dei vantaggi che il regolamento assicura.Guai, tuttavia, dare per scon-tato che il biglietto per gli spareggi sia già nelle tasche del Legionario e dei suoi ra-gazzi. Alle spalle dei granata premono infatti ben cinque avversarie nel fazzoletto di 5 punti: la Ternana a quota 41, il Cosenza a 40, il Rimini a 39,

il Taranto a 38 e il Ravenna a 37 (di queste, aggiungiamo per completezza, solo il Rimini potrebbe godere del “bonus” Potenza).Sulla carta, come si accennava all’inizio, sarebbero ancora in lizza anche la Spal e il Lanciano (35) e la Cavese e l’Andria (34), dei quali i granata possono in ogni modo non preoccuparsi troppo.

DI MATTEO IORI

Tredici squadre formalmente in lotta per la promozione. La lotta per la serie B nel girone della Reggiana, a rigor di logica,

è ancora aperta a tutte le soluzioni. A sei turni dalla conclusione della regular season, dal Verona – capolista solitaria a quota 50 – fi no alla Cavese e all’Andria – che con 34 punti sono appena al di sopra della zona play-out – ci sono appunto tredici formazioni che, almeno sulla carta, possono puntare, a seconda dei casi, al primo posto o ai play-off.

LA VOLATA

Una vera bagarre, comunque, che non consentirà distrazioni da qui al 9 maggio. Potenza a parte, il calendario della Reg-giana prevede tre match in casa (Giulianova, Spal e lo scontro diretto all’ultima giornata con la Ternana) e due lontano dal Giglio (a Pescara e sul campo del Pescina). Chi si vuole lanciare

in previsioni e tabelline si acco-modi pure. Diciamo che quat-tro successi, quindi 12 punti, rappresentano un obiettivo che dovrebbe mettere al riparo da ogni sorpresa, ma al tempo stesso non certo semplicissimo da conquistare, per una squadra che di vittorie, negli ultimi otto incontri, ne ha ottenute appena una (per quanto significati-va, visto che è stata quella di

Verona). Eppure, nonostante i singhiozzi degli ultimi due mesi, nonostante tutti gli accidenti che le sono capitati, la Regia è li, a pochi passi dal paradiso. Superata la sosta, ignorata la querelle Potenza, recuperati i big acciaccati di lungo corso, la Reggiana deve condurre questa volata promozione come ne-anche il Cipollini dei bei tempi andati. Alè.

”INGARIMOVIC” PRONTO A RIENTRAREPer il fi nale di campionato Loris Dominissini potrà contare anche sui colpi di testa di Beppe Ingari

Page 33: Reporter Reggio Emilia Giornale 2 Aprile 2010

Pag. 43venerdì 2 aprile 2010 - REPORTER

Hite, male la primaIl neo-biancorosso “stecca” all’esordio. Ma promette di rifarsi

BASKET

FocusSi sono svolti secondo il

calendario concordato dal Coordinamento Pro-vinciale dei Centri Sociali (ANCeSCAO) e il “Circolo degli sport della mente Giorgio Debbia”, presso il centro sociale IL BOSCO di Puianello i tre incontri prestabiliti per la presen-tazione e la promozione del gioco del gioco bridge. L’iniziativa ha visto la par-tecipazione di una ventina di appassionati che nel corso delle prime tre serate hanno potuto prendere contatto e conoscere le caratteristiche particola-ri di questo gioco molto avvincente, che ha subito conquistato l’attenzione e l’interesse dei partecipanti.Pertanto hanno chiesto di approfondire la sua cono-scenza e cosi è stata con-cordata una seconda serie di incontri per illustrare più dettagliatamente le regole tecniche del gioco ed iniziare a praticarlo concretamente.L’impostazione anticipa-

ta in fase di presentazione dell’iniziativa è stata ap-plicata fin dall’inizio, alter-nando l’illustrazione delle regole teoriche e la pratica del gioco, e si è dimostrata molto efficace ed apprezzata dai partecipanti a questa seconda fase (anche se c’è stata qualche defezione “fi-siologica”) .Ogni incontro infatti destina la prima parte di ogni serata alla teoria e la seconda alla “pratica” cioè al gioco effet-tivo, con l’applicazione delle nozioni appena ricevute, quindi con un’impostazione che facilita il loro appren-dimento e memorizzazione graduale riducendo al mini-mo lo “studio” tradizionale che come si sa è poco gradito trattandosi di un gioco per il tempo libero e non un’attivi-tà lavorativa o professionale. Gli organizzatori pertanto valutano positivamente l’esi-to dell’iniziativa, con la na-turale soddisfazione anche degli interessati, e poiché si conferma la prospettiva concreta di conseguire quella

divulgazione del gioco che era l’obiettivo prin-cipale, sono determinati a proseguire sulla strada intrapresa, sia sostenendo l ’addestramento e l ’as-sistenza a questo primo gruppo di praticanti sia organizzando altri gruppi con lo stesso metodo e la stessa impostazione pres-so altri centri sociali con i quali si stanno allacciando i contatti.Il circolo Giorgio Debbia è naturalmente a dispo-sizione per informazioni a chiunque fosse interes-sato a queste iniziative anche per altre comunità al di fuori dei circoli so-ciali (es. circoli aziendali o gruppi di amici) e senza particolari vincoli od oneri, telefonando al referente di questa iniziativa, tel. 335 6222128 o presentandosi direttamente presso la sede del Circolo G. Debbia si-tuata all’interno dell’Hotel Classic a S. Maurizio in via Pasteur n° 121, nelle serate di giovedì e venerdì

“Il bridge popolare”

DI VALERIO BENASSI

Quando la Pallacanestro Reggiana fi nirà un campionato con lo stesso roster di inizio stagione, si stapperà lo champagne. Sì,

perché anche Paul Marigney abbandona la nave, costretto a tornar-sene anzitempo negli States. Andiamo così alla scoperta di Robert Hite, il nuovo innesto della Trenkwalder targata Ramagli. Classe 1984, mancino, nativo di Cincinnati, Robert è già stato buttato nella mischia nella sfortunata partita contro Brindisi, giocando tantissimo per una new entry, e guadagnandosi più ombre che luci. Ma non ci sentiamo di criticare subito un giocatore arrivato solo pochi giorni fa in squadra. Quello che possiamo dire è che Hite sta bene, non ha problemi fi sici (facendo gli scongiuri) e possiede un buon tiro, pur avendo scelto molte conclusioni forzate.Robert Hite è stato ingaggiato dalla Pallacanestro Reggiana perché ritenuto molto più pe-ricolo ed effi cace di Marigney soprattutto nel tiro dall’arco dei tre punti. Peccato che le percentuali di Hite quest’anno lascino un po’ a desiderare. Cacciato senza grandi rimpianti da Montegranaro dove, arrivato in estate a suon di dollari, ha giocato talmente che male che dopo poche partite Frates gli ha preferito in quintetto Cavaliero, Hite ha disputato tre partite con Caserta prima di arrivare alla Trenkwalder.Per lui, in totale, una media nel tiro da tre che si aggira sul 36% per una decina di punti a gara. E alla “prima” in via Guasco pure l’uscita per falli con tanto di tecnico… Salve Hite, quali sono le prime parole da reggiano?“Sono contento di essere qui, an-che se suona banale. Sono pronto a dare tutto, per raggiungere gli obiettivi di Reggio”.Ci racconti la sua carriera.“Sono uscito dal college di Mia-mi, dove ho giocato 14 partite di NBA, per poi chiudere la stagione 2007 in D-League, una lega mi-nore statunitense. Poi in Europa ho giocato con il Galatasaray e l’Ostenda, prima di arrivare in Italia, a Montegranaro e Caserta (con Frates, a gettone, ndr)”.Frates ha parlato un gran bene di te. E Sacripanti ha detto che sei troppo forte per la Legadue.

Allora come mai sei stato escluso dalle rotazioni?“Sono stato frenato da un infor-tunio alla mano, al mio ritorno gli equilibri di squadra erano cambiati e non c’era più molto spazio per me. Con loro mi sono trovato comunque bene”. Senti della pressione riguardo al fatto che potrebbe essere la tua ultima chance in Italia?“Non sono preoccupato, c’è sem-pre da dimostrare qualcosa e mi va bene. Penso continuamente al basket”. (si vede anche dal suo tatuaggio sulle dita, ‘Game Time’)Pensa ancora all’NBA?“Certo, tutti i giorni (ride). E’ sicuramente il punto di arrivo per un cestista. Ma so bene dove sono e cercherò di dare il meglio”.Un giocatore NBA a cui vieni associato spesso?“Eddie House dei New York Knicks. Ma il mio idolo è LeBron James”.Qual è il tuo pregio?“Il tiro. E poi anche la ‘durezza’ di gioco (dice ‘toughness’, in inglese), cioè il fatto di potermi prendere un tiro che scotta, senza pensarci troppo”.E un tuo difetto?“Devo migliorare il ‘ball han-dling’ (trattamento di palla), senza dubbio”.Cosa prometti ai tifosi della Trenkwalder?“To play hard, giocare duro ad ogni gara, ovviamente”.

IL NUOVO AMERICANORobert Hite all'ingresso sul parquet del palasport prima della partita contro Brindisi

MA PAUL ERA UN’ALTRA COSA...

Girano voci più o meno con-trollate che farebbero risalire il taglio di Marigney non tan-to alle vicende personali cui abbiamo fatto riferimento nel giornale della scorsa set-timana, ma addirittura a una precisa scelta tecnica. Ora, va bene che il basket non è una scienza esatta, e che quindi ognuno è libero di poter espri-

mere il proprio parere e il proprio giudizio sul livello dei giocatori. Però è indubbio che Marigney era il classico giocatore capace di fare un po’ di tutto. Anche di tirare da fuori con percentuali nettamente superiori a quelle del suo surrogato Robert Hite che, tra Montegranaro, Caserta e la prima uscita con la casacca della Trenkwalder più che ti-

ratore si sta rivelando mangia palloni praticamente inutile in fase difensiva. Vogliamo quindi sperare che alla base del ben-servito a Marigney ci siano que-stioni extra-cestistiche. Perché se così non fosse ci troveremmo di fronte ad una scelta tecnica, sicuramente coraggiosa, ma quanto meno discutibile. Ai confi ni dell’autogol. (gaca)

La bomba da treLa bomba da treVerso i play off

DI DIEGO ONEDA

La Trenkwalder punta a play off. Quello che fi no a

qualche settimana fa poteva sembrare solo un obiettivo scaramantico oggi è diventato realtà. Lo si evince dai risultati, che certifi cano come attual-mente siano due le squadre che puntano alla promozione diretta (Sassari e Brindisi), lo dice la classifi ca e soprattutto lo confermano le scelte della società. L’acquisto di Hite, con il conseguente taglio dell’or-mai emarginato Marigney, risponde infatti alla necessità più volte ribadita anche da queste colonne di avere tra le proprie fi la un americano con punti nelle mani, uno che insomma possa risolvere da solo le delicate sfi de che la Pallacanestro Reggiana dovrà affrontare nella post season, uno che sappia trasformare in oro le occasioni che la squadra saprà costruire per lui. Da Hite, insomma, ci si aspetta molto e il suo esordio (ma come poteva essere altrimenti?) è stato caratterizzato da luci ed ombre. Evidentemente ancora

un corpo estraneo alla squadra l’americano ha dimostrato lampi di classe soprattutto offensiva ma, come tutti i giocatori di un certo livello che si ritrovano a giocare in un campionato di medio-basso profi lo, ha anche palesato una certa propensione al gioco solitario e poca disponi-bilità al dialogo con la squadra. In fondo era normale attendersi

un debutto di questo genere, toccherà adesso a Ramagli tro-vare ad Hite una collocazione e costruire su Hite l’attacco della squadra. Cosa compor-terà questo? Sicuramente l’acquisto della guardia ame-ricana snaturerà la Pallaca-nestro Reggiana vista sin qui. Delle probabili conseguenze positive abbiamo già parlato, ma sarà necessario soffermarsi anche su quelle che potrebbe-ro essere negative. In fondo se siamo secondi in classifi ca a questo punto della stagione lo dobbiamo soprattutto ad un gruppo che ha fatto della compattezza e dell’applica-zione le sue migliori doti. Doti che, continuiamo a crederlo, possono condurre una buona squadra alla promozione in serie A senza passare dalla lotteria dei play off. Doti che, tuttavia, con Hite saranno per forza ridimensionate. Ecco perché l’acquisto di Hite ci trova concordi sempre che si cerchi al più presto di metterlo nelle condizioni di rendere al massimo delle sue potenzia-lità. Ai play off ci serviranno.

La bomba da tre

Alessandro Ramagli

Page 34: Reporter Reggio Emilia Giornale 2 Aprile 2010

venerdì 2 aprile 2010 - REPORTERPag. 44

SEDICI ANNI DI STORIA“L’obiettivo sono i playoff”I progetti del presidente della società Davide Ruozzi

Davide Ruozzi è il presidente e fondatore degli Hogs. A

lui chiediamo gli obiettivi per la stagione agonistica 2010.Ruozzi come sta andando il vo-stro campionato?“Finora abbiamo giocato due partite e ne abbiamo vinta una contro Bologna e persa la secon-da con Parma. Contro Bologna abbiamo disputato una buona partita e ci siamo aggiudicati la vittoria. Contro Parma è stata al cardiopalma, giocata attacco su attacco e l’abbiamo persa 47-44 peccato”.Quali sono gli obiettivi per quest’anno? “Centrare i play off. Purtroppo per questa stagione abbiamo dovuto archiviare le coppe europee a causa della crisi finanziaria che ha colpito anche noi. Avremmo

difeso più che volentieri il titolo ma i costi sono troppo alti e non siamo in grado di affrontarli”.

Quindi puntate ad arrivare fra le prime quattro? “Si e di giocarci le finali che si giocheranno a giugno”.Fra le squadre chi vede in lizza con voi per arrivare fra le prime? “Parma ha iniziato bene ma direi che Bologna è veramente una bel-la squadra. Giocatori importanti in ogni ruolo ed anche se con noi hanno perso sono bravi. Non escluderei Bolzano, campione dello scorso anno”.Lo scorso anno la rivelazione siete stati voi, quest’anno? “Catania che nella prima ha bat-tuto Bolzano. Hanno azzeccato gli esterni americani e sono un bel gruppo, da quello che ho potuto vedere dai filmati”.Voi quando giocherete di nuovo in casa? “Dopo Pasqua, il 10 di aprile”.

Negli anni Cinquanta – Ses-santa l’America era il sogno di molti europei che tramite i giornali e la radio iniziavano a conoscere la lontana na-zione. La televisione ha poi portato una globalizzazione che ha permesso di vedere quello che prima si sognava e basta. Per conseguenza sono arrivati anche in Italia quegli sport che venivano giocati solo in America come il foot-ball, baseball ed altri ancora. A Reggio Emilia lo sport a stelle e strisce è arrivato nel 1994 grazie a Davide Ruozzi ed altri amici decisero di provare a praticarlo. Il risultato fu quello che tutt’oggi possiamo vedere: la squadra degli Hogs.Una storia che ha visto la squadra reggiana raggiun-

gere i ventisei anni di età, diventare campione europeo

e fare degli ottimi campio-nati italiani.

L’ALTRO SPORTMAIALINI IN TOUCHDOWN

Una bella immagine degli Hogs schierati in formazione nei celebri caschi griffati col suino

“Fateci giocare a Reggio”Gli Hogs compiono sedici anni e chiedono un campo in città

Grazie a tutti il 25 aprile 1994 abbiamo disputato la prima partita e da allora in poi non ci siamo più fermati”. Lo abbiamo incontrato nella redazione di Reporter alla vigilia della prima partita casalinga di campionato. Che si giocherà al Torelli di Scna-diano. Anche se il sogno è quello di poter tornare un giorno a giocare a Reggio.

di Mara Bianchini

Se il football americano è arrivato a Reggio Emi-lia lo si deve in parte a Davide Ruozzi. “Non è

stato tutto merito mio – spiega il presidente degli Hogs – ma soprattutto degli amici che mi hanno seguito e mi stanno seguendo in questo sport.

Ruozzi, quest’anno avete fatto un bel restyling, come mai? “I cambiamenti alle volte si rendono necessari.Abbiamo dovuto cambiare l’al-lenatore perché Dwain Hatch ha avuto dei seri problemi di salute ed abbiamo ingaggia-to l’ex giocatore del Madrid e del Bergamo Scott Mackey. E’ un giocatore ed ha esperienza sul campo e come allenatore dell’attacco ha fatto un lavoro splendido con i giovani. Per le linee invece abbiamo lavorato per due mesi con lo specialista John Mckeon, giovane ma con grande esperienza nel football in America. In questo modo abbiamo cercato di potenziare i nostri punti deboli, appunto con due allenatori”.E per quanto riguarda i gio-catori? “Abbiamo confermato Mittash che lo scorso anno si è laure-ato miglior running back del campionato e miglior giocatore della coppa europea e per il resto

abbiamo ingaggiato altri due americani nuovi: Ryan Holmes, 23 anni, 194 centimetri di altez-za ed un ottimo quarter back. Infine abbiamo aggiunto Mike Billops che è un defensive back che può giocare anche come running back.Quest’ultimo arriva da Philadel-phia e dalle prime partite è un buon giocatore”.Oltre all’attività senior avete anche un bel settore giovanile. “Negli ultimi anni è aumentato notevolmente e ne siamo con-tentissimi.Per i giovani Under 15 l’11 di aprile inizierà il torneo Flag Football dove tutti i ragazzi possono partecipare.E’ un torneo che serve per far vedere come si gioca a football e molti dopo avervi partecipato rimangono. Si trovano due volte alla settimana al campo del polo scolastico e poi disputeranno le partite. Per qualsiasi informa-zione si può visitare il sito www.hogs.it per avere gli orari e le

date giuste”.In più avete anche dei convocati in nazionale. “Under 19 e ne abbiamo ben tre. Francesco Parmiggiani, Sal Jabal e Denis Morlini. Sono tutti e tre bravi e speriamo che facciano bene. Di sicuro sarà un’esperien-za importante per loro”.Fate anche attività promozio-nale? “L’abbiamo aumentata rispetto agli scorsi anni. Ora siamo pre-senti nelle scuole elementari, medie e superiori. Ed è stato proprio grazie a questo che il numero degli iscritti è aumen-tato considerevolmente”.Poi finalmente anche i media vi danno più spazio. “Il digitale terrestre ci ha dato una mano. Sui Rai Sat ci cono le partite del campionato IFL 2010 che vengono poi riproposte an-che su Sport Italia. E questo ci da ancora più visibilità”.Cosa vi manca ancora? “Un campo dove poterci allenare e giocare. Non pretendiamo che

lo costruiscano per noi ma che almeno ce ne lascino usare uno. Sono anni che lo chiediamo ma non ci viene concesso.

La struttura di Scandiano è otti-ma ma noi siamo una squadra di Reggio e non trovo molto logico non giocare a Reggio.

Di positivo però c’è che giugno la nostra federazione sarà inserita all’interno del CONI, dopo forse potremo ottenere qualcosa”.

UNA STELLA DAGLI STATESIl nuovo quarter-back americano Ryan Holmes

Davide Ruozzi

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Pag. 45venerdì 2 aprile 2010 - REPORTER

SPECIALE CASTELNOVO NE' MONTI

DA VENERDÌ 2 A DOMENICA 4 APRILEDalle ore 14.30

Palestre di Castelnovo ne’ Monti, Carpineti e Casina14° Torneo nazionale di pallavolo giovanile femminile

“Appennino Reggiano”con la partecipazione di

Club Italia (Nazionale italiana giovanile)

Ore 22.30Felina – Parco Tegge "Parco in Disco"

SABATO 3 APRILE

Dalle ore 9Palestre di Castelnovo ne’ Monti, Carpineti e Casina

14° Torneo nazionale di pallavolo giovanile femminile “Appennino Reggiano”con la partecipazione di

Club Italia (Nazionale italiana giovanile)

Ore 17.30Castelnovo ne’ Monti Palazzo Ducale

Inaugurazione Mostra artisti di Illingen – Fermo Immagine 2010

Dalle 19Castelnovo ne’ Monti-Piazza Peretti

Quelli di Scusìn tornano per l’Abruzzogastronomia, solidarietà, animazione e musica.

Concerto con “I Soliti Noti”

Ore 21.30Felina – Parco Tegge

Serata danzante con l’Orchestra Castellina Pasi

DOMENICA 4 E LUNEDÌ 5 APRILE

Dalle 9 alle 19.30Castelnovo ne’ Monti – centro storico

Manifesto di fotografi d’AppenninoMostra fotografi ca

PROGRAMMAPASQUA NE’ MONTI

Latteria Sociale

"LA CAGNOLA"

Spaccioe vendita diretta

Località Casino diCastelnovo ne' MontiReggio EmiliaTel.0522.613321

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Tel. 0522.611297 - 339.1840516

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Page 36: Reporter Reggio Emilia Giornale 2 Aprile 2010

venerdì 2 aprile 2010 - REPORTERPag. 46

SPECIALE CASTELNOVO NE' MONTI

CASTELNOVO NE' MONTI (RE)Piazza Peretti, 9 - Tel. 0522/61112-896519

VILLA MINOZZO (RE)Tel. 0522/801794

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ViaÊ Micheli,Ê 14Ê -Ê Tel.Ê 0522/811790CastelnovoÊ MontiÊ -Ê RE

Quelli di Scusìn tornano per l’AbruzzoScusìn, gastronomia, solidarietà, animazione e musica

Palestre di Castelnovo ne’ Monti, Carpineti e Casina14° Torneo nazionale di pallavolo giovanile femminile

“Appennino Reggiano”con la partecipazione di Club Italia (Nazionale italiana giovanile)

Dalle ore 10Gatta – piazzettaScusìn a Gatta

il ricavato sarà devoluto a favore dell’Associazione “ABM”

associazione per la tutela del bambinocon malattie metaboliche

Dalle ore 14.30Castelnovo ne’ Monti Palestra “L. Giovanelli”

Finali e premiazioni14° Torneo nazionale di pallavolo giovanile femminile

“Appennino Reggiano”con la partecipazione di

Club Italia (nazionale italiana giovanile)

Dalle ore 15Castelnovo ne’ Monti

strade e piazzeArte in strada

dal Ferrara Buskers Festivalcon la partecipazione di

Frizzo (giocoleria e teatro comico), Duo Acrobat (acrobazie),

Izi Magic (magia e gioco-equilibrismo),Luigi Lullo Mosso (teatro musicale),

Mr. David (giocoleria luminosa e infuocata)

LUNEDÌ 5 APRILE

Dalle ore 9Castelnovo ne’ Monti e Felina

Shopping di PasquettaNegozi aperti

Castelnovo ne’ Monti – centro storicoMercato di Pasquetta

Manifesto di fotografi d’Appennino - Mostra fotografi ca

Quelli di Scusìn tornano per l’AbruzzoScusìn, gastronomia, solidarietà, animazione e musica.

Dalle ore 10.30

PROGRAMMA

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Pag. 47venerdì 2 aprile 2010 - REPORTER

SPECIALE CASTELNOVO NE' MONTI

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Cell. 340.8550509 (Chiara) 348.2833336 (Massimo) - 0522.607299

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uomo tg. 80 - donna tg. 69

Via G. Micheli, 14/b (ss63). Castlnovo ne' Monti (RE)Tel. 0522.810703

di Palleschi Graziella

LATTEMENTA

Castelnovo ne’ Monti – strade e piazzeArte in strada dal Ferrara Buskers Festival

con la partecipazione di Frizzo (giocoleria e teatro comico),

Duo Acrobat (acrobazie), Izi Magic (magia e gioco-equilibrismo),

Luigi Lullo Mosso (teatro musicale),Mr. David (giocoleria luminosa e infuocata), Makkaroni Band (musica e teatro comico)

e della Banda Musicale di Felina

Ore 21.30Felina – Parco Tegge

Serata danzante con l’Orchestra Comandini

MERCOLEDÌ 7 APRILE

Ore 21Castelnovo ne’ Monti – Teatro Bismantova

SottobancoSpettacolo teatrale con Gaia De Laurentiis

SABATO 10 APRILE

Ore 15.30Castelnovo ne’ Monti – Villa Paola

[…] per simpatia – incontri musicali con gli allie-vi dell’Istituto “C. Merulo”

DOMENICA 11 APRILE

Ore 20.45Castelnovo ne’ Monti – Casa della Carità di Ca-

gnola[…] per simpatia – incontri musicali con gli allie-

vi dell’Istituto “C. Merulo”

MOSTRE

FINO A DOMENICA 25 APRILECastelnovo ne’ Monti

Palazzo DucaleTutti i giorni dalle 15 alle 18

PASQUA NE’ MONTIchiuso il giorno di Pasqua

Mostra artisti di Illingen – Fermo Immagine 2010Illingen Kunstler – Eine Momentaufnahme 2010

FINO A DOMENICA 2 MAGGIO

Castelnovo ne’ Monti – Via Roma 35Xloro

Opere pittoriche di Corrado Tamburini a favore del-la Lega Anti Vivisezione - LAV

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