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PARCO MARINO REGIONALE FONDALI DI CAPO COZZO, S. IRENE, VIBO MARINA, PIZZO, CAPO VATICANO, TROPEA PROGRAMMA ATTIVITA’ 2011

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relazione programmatica 2011

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  • PARCO MARINO REGIONALE FONDALI DI CAPO COZZO, S. IRENE, VIBO MARINA, PIZZO, CAPO VATICANO, TROPEA

    PROGRAMMA ATTIVITA 2011

  • Premessa

    Il Parco Marino Regionale come strumento fondamentale per la valorizzazione della Costa degli Dei Sintesi Attivit svolta dallaprile 2010.

    L'ambiente marino che caratterizza i fondali ricadenti nei Comuni di Pizzo, Vibo Valentia, Briatico, Zambrone, Parghelia, Tropea e Ricadi, costituisce, ai sensi dell'art. 10 della L.R. n.10 del 14/07/2003 "Norme in materia di aree protette", un sistema omogeneo di biodiversit caratterizzato dalla presenza di specie animali e vegetali di grande interesse naturalistico, culturale, educativo e ricreativo, la cui tutela, valorizzazione e gestione la Regione Calabria ha promosso listituzione del Parco Marino Regionale Fondali di Capocozzo S. Irene Vibo Marina Pizzo Calabro Capo Vaticano Tropea.

    Legge istitutiva (L.R. 21 aprile 2008, n. 13) in realt unisce in un unico ambito di continuit le tre aree SIC (Siti dInteresse Comunitario), individuate tra i Siti Natura 2000 note come "Fondali di Capocozzo S. Irene", "Fondali di Pizzo" e "Fondali di Capo Vaticano".

    Sono fondali sono caratterizzati da uno degli esempi pi belli di flora e fauna mediterranea, in particolare per la presenza di estese praterie di Posidonia Climax, ad alta biodiversit, importante nursery per pesci anche di interesse economico, e per la salvaguardia delle coste dallerosione, sottoposta tuttoggi a fenomeni di regressione, sottoposti ad un alto grado di vulnerabilit per una ormai storicamente eccessiva antropizzazione della costa, dal conseguente inquinamento organico da scarichi di impianti fognari a mare, nonch da alcuni fenomeni di pesca abusiva con reti a strascico, anche sotto costa.

    E dunque la necessit di fronteggiare i pericoli dovuti allimpatto antropico inteso come sfruttamento incontrollato delle risorse e del paesaggio, anche per le aree marine e i loro territori limitrofi, che ha spinto il legislatore regionale ad istituire il Parco Marino.

    Sebbene sia trascorso del tempo tra latto istitutivo e lindividuazione di un soggetto provvisorio di gestione (Comitato di Gestione Provvisorio istituito con DPR 163 del 2 luglio 2009, insediatosi 29 ottobre 2009, ma in realt attivatosi operativamente dal maggio 2010), nel 2010 stato completato in parte il percorso istituzionale utile alla formalizzazione dellEnte gestore definitivo, che avvalendosi degli organi e degli strumenti classici adottati dai parchi terrestri, potr in breve redigere quali il Piano per il Parco, il Regolamento del Parco (che disciplina lesercizio delle attivit consentite entro il territorio del parco) ed il Piano pluriennale economico e sociale (che specifica gli obiettivi da conseguire, definisce le priorit, i tempi, le risorse necessarie ed i finanziamenti ).

    LEnte provvisorio, dal canto suo, avverte tutta la responsabilit di strutturarsi in modo da garantire la massima efficienza possibile ed autorevolezza istituzionale, cos ci si adoperati a costituire gli organi previsti dalla legge, approntati i bilanci finanziari, attivati i rapporti con il mondo universitario e la Soprintendenza Archeologica , avviate le relazioni con lassociazionismo e il volontariato, aperti canali di

  • comunicazione con le forze dellordine e la Capitaneria di Porto, attivati i contatti istituzionali con i soggetti pubblici locali competenti in materia di tutela delle coste.

    Nel giugno 2010 stata istituita la COMUNITA DEL PARCO (Del. N. 3 del 30.06.2010 Comunit del Parco) che ha affidato la sua presidenza al Sindaco di TROPEA (delegato V. Sind. Rodolico Giuseppe) e VicePresidenza al Sindaco di BRIATICO (delegato Ass. Turismo Savino Vincenzo).

    Nel dicembre 2010 stato approvato allunanimit dei suoi organi lo Statuto dellEnte, cosa che consentir di dedicare i prossimi mesi alla stesura del Piano Pluriennale economico e sociale, necessario per concludere il percorso provvisorio e condurre lEnte Parco alla sua gestione ordinaria.

    Sar dunque il Piano di gestione il traguardo da raggiungere entro i primi mesi (maggio?) del 2011, che consentir allente oltre che a dimensionare le sue risorse di uomini e mezzi, di dotarsi di uno strumento normativo che sostituisce ad ogni effetto integrandoli - i piani paesistici, i piani territoriali, urbanistici ed ogni altro strumento di pianificazione dei singoli comuni costieri, permettendo cos di disciplinare lorganizzazione generale del territorio e la sua articolazione in aree caratterizzate da forme differenti di uso, godimento, tutela e vincoli.

    Quantunque per un efficace piano di gestione si caratterizzi come uno strumento di pianificazione urbanistica, seppur orientato sostanzialmente ad interventi sulla flora e sulla fauna marina, sistemazione di attrezzature e servizi per la fruizione del parco, la legge istitutiva presenta il limite di circoscrivere univocamente larea di competenza del Parco esclusivamente al mare ed ai suoi fondali, trascurando di considerare (ed esaltare) levidente vincolo di legame con lambiente terrestre e fluviale dellimmediata fascia costiera. Fortunatamente, essendo gli strumenti gestionali e finanziari del Parco Marino affidati ad un piano triennale di sviluppo socio-economico sar possibile programmare assieme agli Enti locali (in attesa di una opportuna modifica legislativa), strumenti partecipati e condivisi utili a colmare questa lacuna, valorizzando e proteggendo efficacemente le aree marine, prevedendo listituzione di aree di rispetto nelle aree demaniali comunali ed esse prospicienti. Un vero parco marino non pu che essere un parco terra+mare, cos come prevede larticolo 19 della legge 394/91, che consente di estendere lo status protettivo marino a quello terrestre.

    Con un simile credito progettuale e strategico, si comprende come la Regione Calabria punti a sostenere, con finanziamenti adeguati, i programmi futuri del Parco, investendo su unarea marina protetta che non pu che muoversi con slancio e divenire stella polare di un territorio e delle sue prospettive di sviluppo del turismo ambientale di eccellenza, oltre che di protezione di un patrimonio naturale dalle caratteristiche uniche.

    Va detto che stiamo affrontando questa sfida con pochissime risorse economiche, sostenuti dal senso di responsabilit che rappresenta il valore aggiunto messo in campo dallattuale Comitato di Gestione Provvisorio: con la stipula di Protocolli dIntesa con gli enti locali, attuando principi di efficienza, efficacia ed

    economicit, siamo riusciti a dotarci di una sede con la collaborazione del Comune di Vibo Valentia, di un utile supporto per la gestione contabile, con un Protocollo dintesa con il Comune di Zambrone, ed allo studio un ulteriore protocollo con lArpaCal, Dipartimento di Vibo Valentia, per una collaborazione tecnica,

  • quanto mai utilmente specializzata, per la stesura degli strumenti tecnico-normativi di gestione del Parco (Piano del Parco, Regolamento del Parco, Zonizzazione dell'Area Marina protetta).

    Approvazione della Statuto

    Lo Statuto dellEnte Parco Marino Regionale, stato elaborato ed approvato dal Comitato di Gestione, con Del. n. 9 del 13.11.2010, ed approvato dalla Comunit del Parco con parere favorevole con Del. N.4 del 21.12.2010. E stato trasmesso Racc. AR con nostra del 23.12.2010 al Dirigente Dipartimento 14, Politiche dellAmbiente, Settore 3 e ricevuto in data 11.01.2011 (preceduta da invio email con allegati integrali del 23.12.2010), unitamente al parere positivo dalla Comunit del Parco, per le valutazioni e pareri di competenza, previsti dalle leggi regionali, ai fini della sua definitiva approvazione. Approvazione Documenti Contabili I bilanci di Previsione 2009; Rendiconto 2009, Previsione 2010 e Previsione 2011, con relativi quadri riassuntivi sono stati approvati con riserva

    (riserva conseguente alla mancanza del Collegio dei Revisori) con Delibera del Comitato Provvisorio n. 8 del 19.11.2010 e n. 9 del 13.11.2010, ed approvati dalla Comunit del Parco con parere favorevole con Del. N.4 del 21.12.2010. Tali documenti sono stati trasmessi con una prima Racc. AR con nostra del 04.12.2010 al Dirigente Dipartimento 14, Politiche dellAmbiente, Settore 3 e ricevuta in data 17.12.2010 (preceduta da invio email con allegati integrali del 04.12.2010), nonch con successiva Racc. AR con nostra del 23.12.2010 al Dirigente Dipartimento 14, Politiche dellAmbiente, Settore 3 e ricevuto in data 11.01.2011 (preceduta da invio email con allegati integrali del 23.12.2010) unitamente al parere positivo dalla Comunit del Parco, per le valutazioni e pareri di competenza, previsti dalle leggi regionali, ai fini della sua definitiva approvazione. Comitato di Gestione Provvisorio

    Cos come dimostrato dai Verbali deliberativi del Comitato di Gestione Provvisorio si riscontra lassoluta indisponibilit alla partecipazione del Prof. A. Bianchi. Considerando che lo stesso stato designato in rappresentanza delle Universit regionali, ritenendo altres importante un contributo attivo del mondo universitario nella stesura degli strumenti di pianificazione e regolamentazione del Parco, si richiede di valutarne la sostituzione.

    Personale

    Rappresenta la nota dolente dellEnte. Attualmente non esiste alcun personale in dotazione, n lente

    provvisorio ha sufficienti risorse economiche per prevedere di dotarsene. Importante sarebbe una azione

    sinergica tra gli enti locali per attuare forme di comando dei propri dipendenti per almeno 3 unit.

  • Risorse Economiche

    Il recente Bilancio di Previsione 2011 della Ragione ha accolto il nostro appello lanciato in Commissione Vigilanza lo scorso ottobre 2010 di raddoppiare quanto meno il contributo fisso regionale. Se a tale dato si aggiungono le economie realizzate da questa gestione provvisoria, per il 2011 il Parco potr avere a disposizione per lattuazione delle iniziative di istituto circa 100 mila euro nel caso la Regione si accollasse il costo dei previsti Revisori dei Conti.

    Tonnara di Bivona Vibo Valentia

    Riteniamo unimportante opportunit che lEnte Parco possa in qualche modo contribuire alla valorizzazione della Tonnara di Bivona, di uno dei beni pi importanti di archeologia industriale legata alla cultura del mare, nel quale istituire un efficace Museo Multimediale della Cultura del Mare (per il quale ledificio storico ha ottenuto finanziamenti regionali ed europei per il recupero) ed il futuro Centro Visita del parco. Disponibilit in tal senso stata gi espressa dal Comune di Vibo Valentia e dallAssessorato

    allAmbiente (vedi Report allegato).

    Visione

    Ma c una visione che caratterizza il nostro impegno: riconnettere i valori del mare con quelli della terra! Solo ricucendo lattuale lacerazione tra questi due ambienti riusciremo a sottrarci agli errori compiuti in

    questi anni nella gestione del territorio (dissesto idrogeologico, inquinamento, impoverimento della flora e della fauna). In questottica sar possibile valorizzare un patrimonio marino che legato da sempre alla nostra gente, come dimostrano la ricchezza di riti e tradizioni ancora oggi radicate (pensate alle tante processioni a mare o gli ex-voto dei pescatori), le inimitabili produzioni enogastronomiche locali e limportanza dei siti di archeologia subacquea esistenti. Il Parco Marino dunque non potr che essere il frutto di un corale consenso sociale, di un attivo e sinergico protagonismo degli enti locali e del lungimirante sostegno dellAssessorato Regionale allAmbiente.

  • RELAZIONE PROGRAMMATICA ATTIVITA 2011

    WORKSHOP per una PIANIFICAZIONE PARTECIPATA Attivit di analisi e studio condivisa con i comuni costieri a supporto della programmazione e della gestione del Parco Marino Regionale.

    Si propone il sostegno ed il patrocinio dellAssessorato Regionale allAmbiente del WORKSHOP per una PIANIFICAZIONE PARTECIPATA del PARCO che andremo a realizzare entro aprile/maggio 2011, finalizzato alla redazione di un Documento Strategico Preliminare (DSP) sulle prime linee di indirizzo per lo sviluppo

    del Parco, che vedr protagonisti i comuni del parco ed i loro tecnici, e che attraverso lazione mediatrice e indirizzatrice dellEnte Parco ed un confronto aperto fra le Istituzioni competenti in materia di Aree

    Protette, punter ad armonizzare e condividere le azioni di pianificazione e di gestione delle aree sottoposte a tutela.

    LEnte Parco Marino Regionale ha scelto di qualificare e strutturare il processo di pianificazione, programmazione e gestione del territorio di sua competenza, ritenendo importante avviare una serie di analisi e studi specifici. In particolare ha commissionato la redazione di un Documento Strategico

    Preliminare con la finalit di focalizzare un primo campo di linee di indirizzo, strategie, da condividere con i soggetti che animano il territorio in un percorso continuo di concertazione e verifica degli strumenti di gestione dellarea protetta. Il percorso di lavoro dovr quindi essere strutturato e finalizzato in particolare a:

    - individuare strategie generali e possibili linee di intervento per lattuazione delle attivit istituzionali del Parco;

    - definire i contenuti di maggiore importanza dei singoli strumenti di gestione del Parco;

    - evidenziare fattori ed elementi strategici che dovranno essere oggetto di concertazione con i soggetti interessati.

    Sar dunque importante comporre un quadro conoscitivo, un quadro interpretativo e strategico di sintesi.

    Il quadro conoscitivo dovr riportare in modo sintetico una fotografia dello stato di fatto dellarea del Parco e delle sue tendenze evolutive, contenente:

    - una rassegna normativa dove vengono riportati con una sintesi ragionata i principali riferimenti a livello comunitario, nazionale e regionale che inquadrano il ruolo e le competenze del parco in termini di gestione del territorio, aree naturali protette e rete ecologica europea, rapporto tra governo del territorio e politiche del Paesaggio, difesa del suolo e governo del rischio idrogeologico.

    - una descrizione, strutturata per aree tematiche, dei caratteri fondamentali dellarea del parco marino e del contesto territoriale in cui inserito;

  • - una rassegna dei principali strumenti di pianificazione e programmazione che interessano lintera fascia costiera, redatti dai 7 comuni inclusi nel parco, approvati o in via di approvazione.

    Nella fase di valutazione e interpretazione, attraverso un raccordo di tipo interdisciplinare delle questioni emergenti nel quadro conoscitivo e nel raffronto con lEnte Parco, dovr essere individuata una visione guida ovvero una prima idea di Parco che, racchiudendo in s i caratteri strutturali del territorio (risorse, beni e regole di uso) indispensabili a garantire equilibri ambientali ed insediativi irrinunciabili, possa costituire un quadro con cui confrontarsi nei processi di valutazione e di scelta delle strategie di sviluppo e conservazione che riguardano il futuro del Parco.

    Per verificare il potenziale del Territorio/Mare/Parco saranno individuati gli indirizzi prioritari, sui quali costruire una valutazione strutturata per evidenziare i fattori che rappresentano punti di Attivit di analisi e

    studio a supporto della programmazione e della gestione del Parco Marino Regionale Lintero progetto di workshop dovr essere attuato con risorse tecniche e professionali degli enti territoriali (Regione, Provincia, Comuni), cos da condividere tutte le fasi dattuazione della programmazione e della gestione dellattivit del parco marino, alla luce dei singoli strumenti di programmazione territoriale, ambientale ed urbanistica.

    Collaborazione Richiesta:

    Collaborazione Tecnica del Dipartimento 14, settore Parchi

    Collaborazione Tecnica dellAssessorato Urbanistica

    Collaborazione Arpacal

    Patrocinio e Sostegno spese

    Attivit di Concertazione locale tesa a favorire la costituzione di un partenariato pubblico-privato al fine di partecipare al Bando pubblico FEP Asse IV Sviluppo sostenibile delle zone di Pesca

    Il Reg. (CE) n. 1198/2006 del 27 luglio 2006 Regolamento del Consiglio relativo al Fondo europeo per la pesca agli artt. 43, 44 e 45 stabilisce che lo sviluppo sostenibile e il miglioramento della qualit di vita delle zone di pesca avvenga attraverso lAsse prioritario 4 con misure che mirano a:

    mantenere la prosperit economica e sociale di tali zone e aggiungere valore ai prodotti della pesca e dellacquacoltura;

    preservare e incrementare loccupazione nelle zone di pesca sostenendo la diversificazione o la ristrutturazione economica e sociale nelle zone confrontate a problemi socioeconomici connessi ai mutamenti nel settore della pesca;

    promuovere la qualit dellambiente costiero;

  • promuovere la cooperazione nazionale e transnazionale tra le zone di pesca.

    Il Parco Marino Regionale Costa degli Dei, la Provincia di Vibo Valentia sono promotori della costituzione di un partenariato pubblico-privato finalizzato alla Formalizzazione del Gruppo dAzione Costiera GAC, avviando una fase di governance locale diretta a organizzare, previa concertazione con la collettivit e gli stakeholder locali, un GAC (Gruppo Azione Costiera) per la partecipazione al Bando in oggetto. Il GAC sar

    finalizzato alla messa a punto di una strategia di sviluppo locale dei territori costieri che permetta di mantenere e agevolare la prosperit economica e sociale oltre che favorire la qualit dell'ambiente costiero

    e di tutta l'area marina, gi soggetta a tutela ai sensi della L.R. 13/2008.

    Si gi svolto il 22 marzo 2011, presso la Provincia di Vibo Valentia ed alla presenza dei delegati dei comuni da coinvolgere, un primo incontro informativo sul percorso previsto dalla normativa.

    Nei prossimi giorni verr data evidenza alla Manifestazione Pubblica dinteresse, verranno coinvolti gli enti pubblici ed i privati alla elaborazione e sottoscrizione del Protocollo dIntesa

    propedeutico alla condivisione degli obiettivi strategici ed alla costituzione del GAC.

    Altri:

    Protocolli dintesa

    Iniziative Concertate con le Pro Loco

    Concorso Scuole

    Il Presidente

    Antonio Montesanti